ANNO ROTARIANO 2009-2010 BOLLETTINO QUADRIMESTRALE
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ANNO ROTARIANO 2009-2010 BOLLETTINO QUADRIMESTRALE
Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ANNO ROTARIANO 2009-2010 BOLLETTINO QUADRIMESTRALE DEL ROTARY CLUB TREVISO TERRAGLIO Numero 37 (Luglio – Ottobre 2009) Presidente Internazionale John Kenny Scozia Governatore Luciano Kullovitz Assistente: Bruno Bazzotti Rotary Club Treviso Terraglio www.rotary2060.it/club riunioni: martedì ore 20 (conviviali), 19 (caminetti) Sede riunioni (da 1°ott.) Hotel Villa Condulmer via Preganziol, 1 - Zerman 31020 Mogliano Veneto (TV) tel 041/5972707 [email protected] Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 1 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ANN0 ROTARIANO 2009-2010 CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE Eliseo Tosato VICE PRESIDENTI Arcibaldo Bonaventura (Emerito) Ezio Lanteri PAST PRESIDENT Gianpiero Molucchi PRES.TE INCOMING Ezio Lanteri CONSIGLIERI Michele Balduzzi G.B. Ferrari Luca Fiorini Antonio Pitter Giancarlo Settembre Fabio Sforza Alessandro Tonolo Stefano Zecchinato ( Segretario ) Gianmaria Bortoletto ( Tesoriere ) Giovanni Abbiati ( Prefetto) Segreteria: Laura Serchiani via Paolo Veronese, 4 31100 Treviso tel/fax: 0422/545264 cell: +39 348 0437010 e-mail: [email protected] Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 2 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 COMMISSIONI AMMINISTRAZIONE DEL CLUB Fabio Sforza (Presidente) Stefano Zecchinato (Segretario e addetto informatica) Giovanni Abbiati (Prefetto) Gianmaria Bortoletto (Tesoriere) Giovanni Battista Ferrari (Bollettino) EFFETTIVO Michele Balduzzi - presidente Giorgio Trevi Gianpiero Molucchi PROGETTI Antonio Pitter (presidente - Az. Professionale) Ezio Lanteri (Az. Internazionale) Luca Fiorini (Az. Pubblico Interesse) Giancarlo Settembre (Az. Giovani Generazioni) Alessandro Tonolo FONDAZIONE ROTARY Ezio Lanteri – presidente Raffaele Sales Marco Gianni PUBBLICHE RELAZIONI Giovanni Battista Ferrari - presidente Paola Pellicioli Massimiliano Galante Alessandro Tusset Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 3 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ELENCO ATTIVITÀ 1° QUADRIMESTRE 07/07/2009 Presentazione programma 14/07/2009 Conviviale “From here to the Stars” 08/09/2009 Caminetto con relazione Michele Valente 18-20/09/2009 Rotariani montanari 29/09/2009 Conviviale con relazione Fabio Sforza 06/10/2009 Ritorno a Villa Condulmer (caminetto) 3/10/2009 Interclub con Roraract: Conviviale con relazione Francesca Grida 17/10/2009 Gita a San Daniele del Friuli 23/10/2009 Incontro di bowling con Rotaract 24/10/2009 Forum “La tutela del territorio e la sicurezza sociale” 24/10/2009 Bruno Milani “patrimonio” dell’Archivio di Stato Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 4 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 SITUAZIONE DEI SERVICES I CLUB DELLA MARCA INSIEME A SOSTEGNO DEI BAMBINI UCRAINI NELLA ZONA DI CHERNOBYL Gli 8 Club della Marca, coordinati dal loro assistente distrettuale Bruno Bazzotti, si sono recentemente uniti per aiutare l’Istituto Nazionale Tumori di Kiev in Ucraina, nell’area attorno al purtroppo ben noto disastro di Chernobyl. La situazione in Ucraina nell’ultimo anno è letteralmente precipitata: in pochi mesi la moneta è svalutata di oltre il 40%, il PIL è crollato di oltre il 30% ed il rischio di bancarotta è uno spettro quotidiano tuttora vagante. In questa drammatica situazione i budget per la sanità, già ridotti ai minimi termini, sono stati ulteriormente tagliati e mancano fondi per tutto, ed anche i semplici analgesici sono difficilmente reperibili nel più importante Centro Oncologico dell’Ucraina, a Kiev, dove un albergo “europeo” costa 250 € al giorno ed un dottore percepisce una paga di circa 250 € al mese. Le famiglie si indebitano per poter garantire le cure, le madri lasciano il lavoro e vivono nello stesso letto per poter assistere i propri figli nella speranza di una guarigione che però ha dei risultati molto sconfortanti: quasi il doppio della mortalità Europea, ed il tutto a solo poco più di un’ora di volo da Treviso. Sono i figli della speranza, ma anche della grande dignità con cui le famiglie affrontano il dramma della malattia, ma senza diagnosi e cure appropriate non c’è scampo. Nei villaggi, in campagna, già a pochi Km da Kiev la situazione è ancora più drammatica, raggiungere il medico è un problema, trovarlo ancora di più, e c’è chi cura la malattia con impacchi di vodka !! Cosa fare in questa drammatica situazione ? La diagnostica è un elemento fondamentale e la storia di Ruslina, che riportiamo a parte, ne è un drammatico esempio: 4 mesi fondamentali persi, e poi spesso la cattiva alimentazione e la mancanza di fondi completano una situazione ormai irrecuperabile. L’intervento dei nostri club, suggerito direttamente dal primario del Centro Oncologico, consiste nella fornitura di un Microscopio Nikon con una serie di apparecchiature che dà anche la possibilità di inviare in tempo reale le immagini e fare consulto con altri centri oncologici per avere in tempo reale un responso più accurato e più affidabile. Il progetto è condotto in collaborazione con CHILDREN FUTURE PROJECT, una organizzazione non profit nata nel 2007 a Treviso con l’intento di aiutare bambini ospiti negli istituti e giovani che vivono nel disagio in Ucraina, della quale è Vicepresidente Arianna Maronese, socia del Rotary Club Treviso. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 5 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Oltre agli 8 club della Marca è anche presente come partner locale il club di Kiev Multinational, che non ha esitato un minuto ad aderire alla nostra iniziativa in quanto già impegnato in iniziative a sostegno della stessa causa: ogni anno organizzano una Midsummer Night Charity Ball col cui ricavato acquistano incubatori per gli ospedali di campagna della regione che ne hanno un disperato bisogno e la cui mancanza è all’origine di un significativo numero di decessi di questi neonati. Infine possiamo contare sul consueto sostegno del nostro Distretto 2060, e nonostante i tempi difficili anche su quello della Fondazione Rotary tramite una adeguata sovvenzione paritaria, approvataci alla fine di settembre, per una spesa totale di 21.000 $. La storia di Ruslina, una bambina di 4 anni. E’ solo una delle tante storie di tumore e complicazioni postoperative. Il 26 giugno 2008 Ruslina ha cominciato a vomitare ed i genitori si sono rivolti al medico. Gli esami hanno mostrato la presenza di acetone nell’urina. Il medico ha prescritto la dieta. Sembrava che tutto fosse normale, ma la bambina è diventata apatica e non voleva più giocare. Sono passati due mesi ed i genitori hanno notato una spalla della figlia gonfiata. Nuova visita medica, la cui diagnosi è una semplice infiammazione della spalla, con le cure del caso. Dopo un po’ è apparso un altro sintomo: tosse. I genitori si sono rivolti nuovamente al medico, la diagnosi era raffreddore, però le cure prescritte non aiutavano, la bambina vomitava tutte le mattine e aveva mal di testa. A questo punto i genitori si sono rivolti al pediatra, che li ha mandati da un neuropatologo per esaminare la bambina con una risonanza magnetica, che rivela la presenza di un tumore di ben 6-7 cm. Il 21 ottobre Ruslina è stata ricoverata nella Clinica Pediatrica di Neurochirurgia. Il 31 ottobre è stata sottoposta ad intervento, a seguito del quale insorgono complicazioni: nella cavità dopo la rimozione del tumore si era raccolto liquido, perciò serviva un drenaggio. Lo stato della bambina era pessimo e la debolezza dell’organismo ha causato l’infiammazione del drenaggio. Per poterla salvare sarebbero serviti tanti antibiotici costosi, ma la famiglia non poteva permetterseli. Diagnosi sbagliate, sanità al collasso e mancanza di fondi. Il 30 novembre Ruslina è morta. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 6 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 SERVICE SULL'ORATORIO DI MOGLIANO VENETO Il Consiglio Direttivo ha approvato questo service proposto da Luca Fiorini con queste parole. Ho ritenuto di voler proporre questo service perché le attività che si svolgono nell’Oratorio credo rispondano a vari motivi ispiratori del Rotary: -1- service locale e quindi di facile misurazione; -2- veloce e diretto accesso alle Istituzioni locali, attualmente interessate allo sviluppo della "polis" di Mogliano; -3- opportunità per noi rotariani di partecipare attivamente al service ed alla vita della città, nel senso di poter interloquire con il sindaco, o con l'assessore alle politiche sociali per chiedere ulteriori sostegni pubblici accanto a quelli privati come il nostro, dimostrando sul campo che minime attività mirate portano allo sviluppo della socialità e dello scambio di attività; -4- coinvolgimento di circa 100 ragazzi dai 10 ai 13 anni; -5- grande visibilità del nostro Club, con presenza del logo sia su tutti i volantini che verranno distribuiti presso tutte le scuole del territorio 8e quindi tutte le famiglie), sia sulle attività promozionali dell'Oratorio durante l'annata; -6- minimo costo - proporrei dai 600 ai 1000 euro; -7- tale costo servirà parzialmente all'organizzazione dei laboratori, in particolare quello teatrale, per il quale NON è stato scelto un dilettante bensì un professionista, per dare credibilità vera al progetto; -8- abbinamento erogazione soldi / partecipazione dei rotariani; -9- partecipazione del nostro club agli eventi finali dei laboratori Credo tutte queste sintetiche argomentazioni possano essere decisive per l'accoglimento dell'idea e del progetto ! Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 7 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 EFFETTIVO SOCIO ONORARIO: Kurt PIELSTICKER Presentazione da parte del presidente Tosato Ringraziamo Kurt per essere venuto tra noi in questa occasione: per i più giovani ricordo che Kurt è socio –Paul Harris Fellow- del nostro club gemello di Pullach-Isartal. Per molti anni è stato il responsabile dei rapporti col nostro club. Giustamente, su proposta di Gianpiero Molucchi, il Consiglio Direttivo ha ritenuto doveroso nominarlo socio onorario. Ora è giunto il momento di consegnargli la pergamena che Gianpiero Molucchi ha firmato il 23 giugno e che vi leggo: Sia noto a tutti che Kurt Pielsticker, socio attivo del R.C. PullachIsartal è stato nominato Socio Onorario del Rotary Club Treviso Terraglio, per aver contribuito con il suo impegno a consolidare l’amicizia tra i soci dei due club gemelli e a creare i presupposti per la fattiva collaborazione in service internazionali di grande successo in Romania, Tanzania e Russia. Kurt era stato invitato alla serata del passaggio di consegne, ma non era potuto intervenire per problemi familiari. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 8 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Kurt ha ringraziato leggendo il seguente messaggio in italiano, Egregio signor presidente Gianpiero Molucchi, care amiche e cari amici rotariani, signore e signori, già varie volte siamo stati ospiti nel Vostro Club e sempre siamo stati estasiati dalla Vostra accoglienza oltremodo affettuosa. Oggi però parliamo di una visita molto particolare, perché oggi Voi mi volete regalare la gioia di accogliermi nel Vostro Club come socio onorario. Questo è per me un grande onore, provo riconoscenza, mi sento un po' orgoglioso e fortemente coinvolto emotivamente. Nello stesso tempo provo anche un po' vergogna, perché per la verità anche il mio Club a Pullach avrebbe abbastanza buone ragioni per accordare ad uno di Voi questo onore. Innanzi tutto Antonio Pitter, GB Ferrari ed Ezio Lanteri si sono guadagnati grandi benemerenze riguardo il nostro gemellaggio e meriterebbero questo onore. Noi ci siamo lasciati sfuggire questa opportunità ed il RC Treviso Terraglio ha avuto per primo questa buona idea. Ciò mi ricorda un po' il calcio: i tedeschi lavorano assiduamente ed hanno una forte costituzione fisica, ma spesso le migliori idee ce le hanno gli italiani - per questo sono diventati campioni del mondo! Come posso ringraziarvi? Sono venuto a mani vuote. Anche qui è mancata l'idea buona, che cosa potessi portare con me come dono a 50 rotariani italiani. Quindi il mio ringraziamento dev'essere questo, che in futuro m'ingegnerò ancora di più a vantaggio del sodalizio fra Treviso Terraglio e Pullach. Ufficialmente fra una settimana Gerd Schreiner assumerà nel nostro Club l'incarico del "servizio internazionale". Egli è a ciò adattissimo perché è un amico dell'Italia e parla benissimo l'italiano, cosa che purtroppo per me non risulta vera. Perciò per me da questa associazione onoraria discende l'impegno di imparare adesso veramente la vostra bella lingua, perché non si può essere soci di un Rotary Club italiano senza parlare l'italiano. Devo ammettere che queste poche parole che qui pronuncio sono state bensì concepite da me, ma tradotte in italiano da una mia cara amica - però fra un anno sarà un'altra cosa! Mi avete dato una grande gioia e m'impegnerò a fondo per essere per Voi un buon amico rotariano. BENVENUTO KURT! E BENVENUTA RENATE! Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 9 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 PRESENTAZIONE PROGRAMMA (07/07/2009 - Club House Golf Club, solo soci) Alla prima riunione del nuovo anno rotariano il nostro presidente Eliseo ci ha riunito alla Club House del Golf per presentare la squadra e indicare la linea programmatica della sua annata. La squadra è elencata nel dettaglio nelle pagine precedenti. Come obiettivo dell’Effettivo Eliseo ha indicato l’aumento “algebrico” di un socio a fine anno, cioè si prefigge di fare in modo che il numero dei nuovi Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 10 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 soci superi almeno di una unità quello dei soci che per vari motivi ci lasciano. L’annata comincia con un numero di soci pari a 50 (ndr: poiché il numero 51 sembra invalicabile dovremo superarlo di slancio passando direttamente a 52 e oltre!) Parlando dei Progetti Eliseo ha ricordato che in 15 anni abbiamo fatto dei bellissimi service, non elargizioni, ma service legati a precisi obiettivi: è quello che si prefigge anche lui, in aderenza al pensiero del Governatore Luciano Kullovitz che suggerisce un “respiro internazionale senza dimenticare la realtà locale”. Sempre dal Governatore viene lo spunto per fare qualcosa assieme agli altri club e, a tal proposito, è già partito un progetto assieme agli altri club della Marca per la fornitura di un particolare tipo di microscopio ad un ospedale a Kiev in Ucraina. Ezio Lanteri ha illustrato le linee generali di questo programma. In particolare si tratta di una attrezzatura specializzata per l’istituto nazionale del cancro, dove vengono curate persone che ancora risentono degli effetti del disastro di Chernobil. Il service è stato lanciato con una procedura di urgenza per avviare immediatamente la richiesta di Matching Grant: bisogna infatti rammentare che la Rotary Foundation, a causa della critica situazione finanziaria in cui versa, sarà in grado di soddisfare solo le prime richieste che riceverà. Dettagli nel capitolo progetti. Eliseo ha ricordato poi che intende proseguire il contributo alla piccola Rachele e si aspetta proposte per service a più ampio respiro, service non beneficenza. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 11 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Ha poi preso la parola Giorgio Trevi che ha riferito sui colloqui in corso con i nuovi gestori di Villa Condulmer: si aspettano il nostro ritorno, ma le condizioni finanziarie vanno approfondite perchè pare che si vada incontro ad un aumento della spesa per le conviviali. Parallelamente anche il nuovo presidente del Rotaract Francesco Portello ha illustrato i loro intendimenti e presentato il nuovo segretario Alessandro Dal Pos. Ha inoltre informato che la rotaractiana Elena Bocci ha lasciato il Club per limiti di età, ma è stata subito “riacciuffata” con la nomina a Socia Onoraria. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 12 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 A margine della serata GBFerrari ha letto il seguente messaggio di Sara Callegari: Gentile GiBi, dieci giorni fa, come le avevo accennato, sono stata a Birmingham per la Rotary Convention: davvero un'esperienza incredibile!Ho conosciuto gente brillante, entusiasta e con grande voglia di fare e ho avuto modo di apprezzare tutte le mille iniziative in cui il Rotary è coinvolto e sta dando il suo contributo. La House of Friendship, in particolare, è stato uno dei luoghi più stimolanti, dove imbattersi in conversazioni varie e originali, discutere di service e di impegno, e conoscere tanti altri borsisti che, come me, hanno beneficiato del supporto impareggiabile che il Rotary ci ha dato. In quell'occasione, mi è venuta l'idea di tentare di mettere insieme in un network tutti (o perlomeno alcuni) degli exborsisti Rotary italiani: mi sembra infatti che ci siano tanti giovani competenti e con tanta voglia di fare che, se fossero in contatto tra di loro e potessero coordinarsi, potrebbero davvero fare la differenza contribuendo allo sviluppo del nostro Paese attraverso il Rotary. Ci sono tante risorse umane che il Rotary ha contribuito a formare - che non sono necessariamente poi diventati rotariani - e che sarebbe interessante mantenere all'interno della famiglia Rotary. Ho accennato la mia idea ai coordinatori americani del programma di borse di studio, che si sono dimostrati entusiasti, riconoscendo che in Italia (a differenza della Germania ad esempio) un network simile manca. Che ne pensa Lei? Pensa che il Club potrebbe essere interessato ad aiutarmi nella costituzione di questo network? I coordinatori americani mi hanno già assicurato tutto il loro aiuto, ma credo che le connessioni tra Club italiani possano essere particolarmente utili per raggiungere questo obiettivo. Resto in attesa di un suo cenno su questa idea. Nel frattempo, le porgo i miei più cordiali saluti. Sara Callegari GB ha concluso dicendo che l’aiuto alla Sara sarebbe un bel service a costo zero. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 13 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 FROM HERE TO THE STARS (14/07/2009 – Conviviale Villa Braida) Una serata a sorpresa è quella che ha concepito il nostro presidente per la prima conviviale della sua annata, titolo: FROM HERE TO THE STARS. Pare che nessuno abbia saputo in anticipo qual’era la sorpresa, a parte un paio di stretti collaboratori vincolati al segreto pena il taglio delle …orecchie. Poi, quando nel parco di Villa Braida, dove erano serviti gli aperitivi, sono arrivati 3 aeronautici in uniforme qualcuno ha riconosciuto dalle foto viste e riviste sui giornali la giovane vestita da Tenente Pilota: la prima donna italiana selezionata per l’ESA, l’ente spaziale europeo. Poi, tutto è apparso più chiaro quando all’inizio della conviviale Eliseo ha presentato i numerosi ospiti iniziando dal nuovo Assistente del Governatore Bruno Bazzotti, presente con la signora Fiorenza. Nell’ordine abbiamo applaudito: . il Generale Giulio Mainini e signora Sabrina, . il Comandante del 51° Stormo: Colonnello Giandomenico Taricco, . il comandante del 132° Gruppo: Tenente Colonnello Andrea Amadori, . la prima astronauta italiana: Tenente Samantha Cristoforetti . ospiti di Antonio Pitter: Fernanda Puppato con Alessandro Cimiero . il socio onorario del Club di Cittadella: Generale Riccardo Marchese . per ultimo, ma non ultimo, il nostro nuovo socio onorario Kurt Pielsticker e signora Renate (cerimonia della consegna della pergamena nella sezione “Effettivo”) A questo punto il presidente ha ceduto la parola a Antonio Pitter che ha informato l’uditorio che la sua ospite, la giovane dottoressa Fernanda Puppato, è uno dei due vincitori della Borsa di Studio degli Ambasciatori messa a disposizione dalla Rotary Foundation per il nostro Distretto; notizia comunicata e confermata proprio Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 14 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 nel corso di quel giorno. Dopo una brevissima sintesi della sua biografia, Antonio ha ricordato che questa è la seconda volta che il candidato del Club si aggiudicata la borsa di studio dopo Sara Callegari che l’ha vinta nel 2005. La giovane dottoressa, emozionata ma non più di tanto, ha ringraziato il Club per il supporto ed ha assicurato la sua piena adesione e condivisione degli ideali del Rotary. Eliseo ha quindi proseguito: Passiamo ora alle stelle, cominciando col ricordare che il mattino del 16 luglio 1969 - cioè tra circa 36 ore 40 anni fa, partiva da Cape Kennedy il Saturno 5 che avrebbe portato l’equipaggio dell’Apollo 11 ad atterrare sulla Luna 4 giorni dopo. Cosa ci poteva essere di meglio per ricordare e festeggiare la ricorrenza che avere con noi la prima astronauta italiana, il Tenente Samantha Cristoforetti! Sentiremo quali sono le sue aspirazioni, ma prima desidero illustrare in poche righe il curriculum degli altri illustri ospiti, per fornire il background alle domande che vorrete rivolgere a loro. Il Generale di Squadra Aerea Giulio MAININI, novarese di Galliate, corso Centauro 3° dell’Accademia, nel corso della sua brillante carriera di pilota e di ufficiale ha ricoperto numerosi incarichi alcuni di alto prestigio. Più volte in Accademia, da Ufficiale di Inquadramento a Comandante del corso Sparviero 3° per poi divenire Comandante dell'Istituto. Tra l’altro era Comandante dell’Accademia quando sono entrate in forza armata le prime ragazze e nell’ultimo suo periodo ha presieduto la commissione che ha selezionato i candidati al Corso Borea 5°, al quale appartiene il Tenente Cristoforetti. Vari e importanti gli incarichi di comando tra i quali vale la pena citare il comando del 51° Stormo di Istrana, della 1^ Regione Aerea a Milano e il comando della Squadra Aerea. È insignito di moltissime onorificenze italiane e straniere ed è abilitato su numerosi tipi di velivoli ed elicotteri con all'attivo circa 4.000 ore di volo. Il Colonnello Pilota Giandomenico TARICCO, torinese, corso Centauro 4°, ha iniziato la sua carriera operativa sul velivolo F104S, poi istruttore sul velivolo G91, quindi pilota di Tornado col quale ha partecipato Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 15 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 alle operazioni NATO nella ex Jugoslavia e in Kosovo. Dopo aver ricoperto incarichi presso il comando della Squadra e lo Stato Maggiore dell’Aeronautica è stato designato al comando del 51° Stormo, iniziando quindi a volare con il velivolo AMX, con un totale di oltre 3200 ore di volo. E' insignito di varie onorificenze nazionali e NATO. Il Tenente Colonnello Pilota Andrea AMADORI, veronese, corso Leone 4° dell’Accademia. Ha conseguito il brevetto di pilota militare su velivolo T-38 nel 1994 presso la base di Vance negli USA. Ha iniziato la carriera operativa al 3° Stormo di Villafranca, prima al 28° e poi al 132° Gruppo, col quale è stato trasferito a Istrana alle dipendenze del 51° Stormo. Dopo un periodo al 32° Stormo di Amendola viene inviato in Gran Bretagna in qualità di pilota di scambio con l'Aeronautica Inglese presso la base RAF Coltishall, dove ha volato coi velivoli Hawk e Jaguar. Ha operato sui cieli della Bosnia e Kosovo Il Tenente Pilota Samantha CRISTOFORETTI, è la prima astronauta italiana dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e la terza per l’Europa, dopo una inglese (Helen Sharman nel 1991) e una francese (Claudie Andre-Deshays nel 2001). Milanese di nascita ma residente a Malé in Trentino, è attualmente pilota di velivoli AM-X in servizio presso il 132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana. Tra le prime donne a diventare pilota militare, a soli dieci anni dall’ingresso femminile nelle Forze Armate Italiane, Cristoforetti vanta un curriculum di altissimo livello: laureatasi all'Università Tecnica di Monaco in Germania, ha poi conseguito con il massimo dei voti la laurea in scienze aeronautiche all’Accademia di Pozzuoli, corso Borea 5°: nel 2004 ha ricevuto la Sciabola d’Onore, il riconoscimento che viene assegnato all’allievo che per i primi tre anni di corso è sempre risultato primo nel ruolo di appartenenza. Inutile dire che il volo è la sua passione. Siamo tornato quindi alla nostra astronauta, ma, ancora un attimo, vi cito una curiosità: GB mi segnala che il tema del concorso che lui ha affrontato per entrare in Accademia, Corso Urano 2°, esattamente 50 anni fa era questo: “Quali pensieri sorgono nella vostra mente allorquando esaminate il grandioso problema della conquista degli spazi e quali sentimenti nutrite Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 16 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 pensando di poter un giorno partecipare personalmente a nuove conquiste umane nel nome sacro d’Italia”. A parte la conclusione che suona oggi un po’ troppo retorica, la domanda potremmo rivolgerla tra poco a Samantha e sentiremo le idee di una giovane europea. Prima di recerle il microfono un’ultima annotazione: gli astronauti italiani dell’ESA sono stati finora 4: ing. Franco Malerba , il primo (payload specialist), Colonnello Maurizio Cheli (mission specialist), Ing. Umberto Guidoni (payload specialist), Colonnello Roberto Vittori, che ha lavorato due volte (primo europeo) nella stazione Internazionale ISS e primo non russo a conseguire la qualifica di Comandante Soyuz. Dopo questa lunghissima introduzione ha preso la parola il Tenente Cristoforetti che ha dimostrato subito una grande sicurezza nel raccontare le sue impressioni e nel rispondere alle numerose domande dell’uditorio. Ha cominciato dicendo di essere naturalmente felice e orgogliosa per essere stata prescelta, ma che non è corretto definirla una astronauta, ma solo una candidata che dovrà affrontare un lungo e faticoso addestramento prima di poter conquistare lo spazio verso il quale lei è sempre stata attirata. Considera comunque l’esplorazione dello spazio non come l’avventura di un singolo ma piuttosto una conquista collettiva, anche in modo virtuale, di tutti coloro che possono generare idee e indicare scopi da raggiungere. Espandere il nostro spazio significa creare opportunità che qualcuno sarà chiamato a cogliere. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 17 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 18 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 E questo è stato solo l’inizio della lunga serata. Dopo cena sono iniziate le domande. Ha cominciato naturalmente il presidente chiedendo al Generale Mainini di raccontarci qualcosa sull’inserimento delle ragazze nei corsi regolari dell’Accademia. L’ospite ha brevemente raccontato che grosse difficoltà non ve ne sono state, piuttosto piccoli problemi affrontati quotidianamente. Una vera e propria parità dei sessi inizialmente non vi è stata perché il limite dell’età per le ragazze era molto più alto di quello dei maschi (25 contro 21) e la ovvia conseguenza è stata che le giovani erano molto più mature e determinate, spesso anche molto più preparate come appunto il caso di Samantha che è entrata in Accademia da laureata. Passato temporaneamente il microfono alla platea, Michele Pedoja ha chiesto alla Cristoforetti cosa ne pensasse della teoria secondo la quale nessuno sarebbe mai andato sulla Luna e se ritiene che la tecnologia dell’epoca, informatica e di calcolo, fosse a livello tale da consentire la missione lunare. Le risposte sono state lapidarie: sì, la tecnologia era ampliamente in grado di gestire le missioni e, per confutare le fantasiose teorie, oltre alle spiegazioni scientifiche e tecniche sulle cosiddette prove, basterebbe ricordare che i viaggi lunari sono avvenuti in piena guerra fredda, con USA e URSS impegnati anche nella corsa alla conquista dello spazio. Quale potente arma propagandistica avrebbe avuto in mano l’URSS se solo avesse fatto trapelare il dubbio sulla veridicità di questi viaggi! Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 19 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Giuliano Giusto ha chiesto: "Premesso che per partecipare ad una missione nello spazio sono richieste una preparazione ed attitudini particolari, Lei in quanto rientrante nel piccolo numero dei selezionati si ritiene comunque una donna normale o una superdonna?" Risposta: "Ovviamente una donna normale, dotata tuttavia di grande volontà e determinazione, condizione questa che permette di raggiungere obiettivi a prima vista impossibili. Non è inoltre secondario possedere una buona dose di autocontrollo, considerato che una missione spaziale può sempre riservare imprevisti che occorre affrontare senza perdere la calma." Sollecitato dal nostro dinamico presidente a dire qualcosa sulle operazioni in Kosovo, il Colonnello Taricco ha parlato dell’emozione della prima missione: tutti erano ben preparati e addestrati, ma onestamente quella sera bisognava soprattutto vincere la paura dell’ignoto. Fortunatamente tutto ha funzionato come previsto e alla fine si acquisisce esperienza e sicurezza. Il mattatore Eliseo, bravissimo in questa sua prima performance da presidente, ha sollecitato qualche parola anche dalla signora Sabrina Mainini chiedendo la sua opinione sulle ragazze in Accademia: ha raccontato di avere avuto, come moglie del Comandante, un ruolo di sorella maggiore, se non di madre, per dare loro non solo un sostegno psicologico, ma anche un aiuto nei piccoli problemi quotidiani. Un ruolo che le è piaciuto molto e che è stato di grande soddisfazione. Poteva mai sfuggire al microfono la giovane Fernanda? Fernanda Puppato, meno emozionata di prima, ha quindi nuovamente ringraziato il Club per il supporto e ha assicurato che farà di tutto per essere una nostra brava ambasciatrice (biografia nella pagine successive) Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 20 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Poi Mariangela hai chiesto: “Lei ha detto che la conquista della luna è stata frutto della rivalità fra Stati Uniti e Unione Sovietica. Quale nuova rivalità ci porterà su Marte? Risposta: L'esplorazione e l'eventuale arrivo di astronauti su Marte saranno un'impresa così impegnativa che non sarà possibile che una sola nazione possa ottenere il risultato. Ciò sarà possibile solo con la collaborazione internazionale. Domanda di Tonolo ??? Avviandosi la serata verso la conclusione ha aperto la fase dei regali-ricordo il presidente del nostro Rotaract Francesco Portello rivolgendo alla Cristoforetti complimenti e auguri e consegnandole il guidoncino del club perché lo porti il più in alto possibile. La serata si è conclusa verso mezzanotte con la consegna dei tradizionali oggetti ricordo da parte del nostro presidente: particolare interessante l’offerta del nostro badge al Tenente Cristoforetti perché lo porti “eventualmente” sulla Luna. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 21 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 22 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Dottoressa Fernanda Puppato vincitrice della Borsa di Studio degli Ambasciatori "Gent.ma Dottoressa Puppato, ho il piacere di comunicarLe che la Commissione Distrettuale per le Borse di Studio degli Ambasciatori 2010-2011 del Distretto 2060 ha accolto, nella riunione odierna, la domanda da Lei presentata. Nel congratularmi con Lei per l'importante traguardo conseguito, Le formulo i migliori auguri di proficuo successo professionale." Così il PDG Alberto Cristanelli ha comunicato a Fernanda la notizia che si era aggiudicata una delle due borse di studio assegnate al nostro Distretto dalla Fondazione Rotary per il prossimo anno. Siamo molto orgogliosi del fatto che pochi anni dopo Sara Callegari un altro nostro candidato si è aggiudicato l’ambito premio (US$ 24.000) che permetterà la frequenza di un corso specialistico annuale all'Università del Sussex a Brighton, Inghilterra. Brava Fernanda, ma anche bravi noi, perchè presentiamo candidati di successo! Sintesi del Curriculum di Fernanda – 26 anni – da Zero Branco Diplomata col massimo dei voti nel 2002 presso l'Istituto Tecnico Statale per il Turismo G. Mazzotti di Treviso, ha svolto contemporaneamente un'intensa attività di volontariato e di pubbliche relazioni. Ha partecipato alla raccolta di fondi per il progetto "Una scuola per Zwei-Etiopia" e per altre attività di solidarietà internazionale, attraverso la fondazione Maria Pia Dal Canton - onlus. Ha svolto altresì attività di volontariato per ragazzi disabili presso la cooperativa "La scintilla" di Zero Branco. Nello stesso periodo ha partecipato alla fondazione dell'associazione culturale "Anima Zero", che organizza eventi culturali e teatrali di un certo spessore, il segno tangibile di come una buona idea ed una grande voglia di fare possano promuovere lo sviluppo culturale e sociale di una comunità. Con la scuola ha partecipato a due soggiorni di studio all'estero: il primo di tre settimane fra Cardiff e Londra, il secondo di due settimane a Berlino. Durante le vacanze estive ha trascorso all'estero anche dei periodi di studio-lavoro: in totale sei mesi a Spira come ragazza alla pari presso una famiglia tedesca, ed altri tre mesi a Londra, nell'estate del 2001, dove ha lavorato come assistente di vendita in un negozio alimentare. Durante il corso triennale di laurea in commercio estero presso l'università Ca' Foscari (sede di Treviso) ha partecipato al progetto Erasmus sostenendo sette esami in tedesco presso l'Università di Hohenheim, a Stoccarda. Nello stesso periodo ha svolto anche un tirocinio presso l'Agilevia GmbH, società di consulenza per la tecnologìa e rinnovazione Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 23 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 delle aziende, dove ha potuto maturare conoscenze ed esperienze con riferimento ai servizi per le imprese e gli studi di mercato. Nel novembre 2005 si è laureata con lode discutendo una tesi su "Effetti sul mercato del lavoro dei flussi migratori dai nuovi stati membri ai vecchi stati membri". Iscritta alla laurea specialistica in "economia dello sviluppo locale" a Ca' Foscari, nel 2006 ha vinto il concorso per frequentare durante tre mesi, con una borsa di studio, la Scuola estiva delle Nazioni Unite - Commissione economica per l'America Latina ed i Caraibi. Durante l'ultimo periodo della specialistica ha avuto l'opportunità di ritornare in Cile e di lavorare come consulente delle Nazioni Unite per un periodo di nove mesi, nel quale ha collaborato al progetto "Scienza e tecnologia per lo sviluppo", relativo alla analisi delle politiche e degli strumenti di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica adottati dai vari paesi del mondo, con particolare attenzione all'America Latina. Non ha trascurato però la sua grande passione di viaggiare: il lungo Cile dal nord al sud, il Brasile, l'Uruguay e l'Argentina. Nel marzo 2007 ha conseguito la laurea magistrale con lode con una tesi dal titolo "Wage inequality (diseguaglianze salariali) in the manufacturing sector in Argentina, 1970-2004". Nel marzo 2007 ha iniziato a lavorare come assistente di ricerca con il prof. Carlo Pietrobelli dell'Università di Roma, col quale ha collaborato a diversi progetti. Nel settembre successivo ha vinto un contratto di collaborazione con il "Centro ricerche in economia delle istituzioni" di Roma Tre, per un progetto ONU dal titolo "The logic and the method of industrial policy in developing countries", che prevede la ricerca di quelle attività produttive nelle quali un dato Paese o zona di un dato Paese può avere un vantaggio competitivo, e quindi produrre ricchezza. Il master che si accinge a frequentare le consentirà di rafforzare la sua posizione di ricercatrice e di allinearsi al percorso di studi maturato dai professionisti che operano nel suo settore di interesse. Scrive Fernanda: Letto il bando della borsa di studio degli Ambasciatori della Fondazione Rotary ho subito compreso che si trattava del programma ideale per me, alla luce del mio percorso e delle mie aspirazioni… Mi hanno mosso due diverse constatazioni. In primo luogo, una piena e ferma condivisione dei valori del Rotary, che riconosco analoghi a quelli che mi hanno sinora guidato durante il mio percorso formativo. In secondo luogo, la volontà di impegnarmi concretamente nel mio ruolo di "ambasciatrice" del Rotary: non esiterei infatti io stessa ad impegnarmi direttamente affinché nuove opportunità possano concretamente presentarsi a studenti e professionisti eccellenti che intendano completare il loro percorso di studi al di fuori del Paese di origine. Auguri dunque Fernanda per la realizzazione delle tue aspirazioni e per l'abito che presto indosserai di ambasciatrice del Rotary e del nostro club Treviso Terraglio! Antonio Pitter Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 24 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Escursione Castelgomberto e Monte Fior (22/08/09) Alberto e Luciana Serchiani hanno partecipato alla gita del RC Asiago e siamo felici di mostrare questa bella foto alpestre. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 25 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ESPERIENZE DI VITA E DI LAVORO Caminetto con relazione di Michele Valente (Villa Braida, 8 Settembre 2009) In assenza di Eliseo trattenuto lontano da impegni di lavoro, ha presieduto la serata il nostro vice-presidente Ezio Lanteri. (per inciso: Eliseo era assente dalla nostra riunione, ma, quando il dovere “bancario” lo chiama in Lombardia, frequenta il RC “Rho Fiera Centenario” del quale Ezio sta mostrando il guidoncino). Il nostro amico Michele, da poco associato, ci ha raccontato con parole chiare e efficaci i momenti più significativi della sua vasta esperienza professionale. Ingegnere civile impegnato inizialmente in collaudi, è poi passato all’industria dei materiali per le costruzioni, dove si è imposto in campo nazionale e internazionale per la sua capacità innovativa e organizzativa. È stato tra l’altro Amministratore Delegato della MAC SpA di Treviso dove lavorava anche Giorgio Pellegrino. Forte dell’esperienza acquisita in tanti anni di lavoro, nel 2004 ha iniziato la sua propria azienda nel settore dei prodotti chimici per le costruzioni. L’esperienza e la conoscenza del business hanno contribuito al rapido successo dell’iniziativa. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 26 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Fellowship distrettuale 26° incontro tra ROTARIANI in MONTAGNA (Vigo di Fassa, 18-20 settembre 2009) C'è la vela, il tennis, la bicicletta, il golf, e c'è anche la montagna fra le varie attività di svago e di gruppo che il Rotary organizza per i suoi soci nell'ambito di quella che si chiama “fellowship”. Dal dizionario Hazon Garzanti: fellowship = 1. compagnia, socievolezza, amicizia. 2. associazione, corporazione (scegliete voi). Ovvio che vi siano molti amanti della montagna in una regione in cui le Dolomiti sono appena state dichiarate patrimonio dell'umanità. Il raduno di quest'anno si è avuto nel cuore delle Dolomiti, ai piedi di due fantastici gruppi come il Catinaccio ed il Latemar. I partecipanti (una cinquantina, in calo rispetto alle edizioni precedenti) sono arrivati venerdì e si sono per iniziare Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 27 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ritrovati a cena all'hotel Andes a Vigo di Fassa, dove erano prenotate le stanze. La parte principale del programma ha avuto luogo però sabato, con la gita al rifugio Vajolet ed allungamento al passo Principe per chi riteneva di non aver abbastanza scaldato i muscoli delle gambe. Qualcuno ha deviato al rifugio Re Alberto per ammirare da sotto, con il naso all'insù, le celeberrime torri del Vajolet, che si sono graziosamente degnate di svelarsi nella loro bellezza cacciando la nebbia che tentava di avvolgerle. In realtà le nubi, che di solito sono attratte dalle cime e vi si appoggiano, questa volta andavano e venivano lasciando ampi spazi di cielo azzurro, e fugando i timori dei giorni precedenti. Dopo la gita fatta da tutti in allegra compagnia, c'erano in programma, per chi voleva, la visita al museo ladino di Vich (=Vigo di Fassa) e poi la Santa Messa celebrata da don Lorenzo Dell'Andrea, sacerdote rotariano (molto apprezzata la performance di Ezio come direttore dei cantori) Poi la conviviale rotariana, ricca come sempre di convenevoli, ringraziamenti e brevi discorsi, nella quale, oltre al piacere di ritrovarsi insieme a cena, è da notare l'intervento del rotariano e valligiano Comolli, fondatore di “Ajut alpin Dolomites” che ha organizzato un efficiente soccorso alpino nella Val di Fassa. La sua conferenza ha ripercorso la storia dell'alpinismo nella valle, genitrice di valorosi alpinisti come Tita Piaz e Tone Valeruz (attenti: due nomi famosi fra i tanti!) ed all'avanguardia di questa disciplina fino al 6° grado, ovvero fino all'avvento dell'artificiale. Infine le esigenze sempre crescenti del soccorso alpino e la necessità di attestare un elicottero di soccorso nella valle, per ridurre i tempi di Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 28 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 intervento i cui ritardi hanno impedito nel passato di salvare talvolta delle vite umane. All'amico Comolli, esponente di spicco della comunità ladina e capace organizzatore, il governatore Luciano Kullovitz ha consegnato fra gli applausi di tutti gli astanti l'ambita onorificenza del “Paul Harris fellow”. L'incontro in montagna si è concluso domenica con una camminata in val San Nicolò e leggero pranzo in una baita, e l'arrivederci a tutti per il prossimo anno. Credo di esprimere il pensiero dei partecipanti del Treviso Terraglio nel ringraziare l'organizzatore di questa felice iniziativa, ovvero l'amico Gian Paolo Ferrari di Rovereto. Antonio Pitter NDR. Erano presenti, invitati da Kulterer presidente della Commissione Scambio Giovani , anche 4 studenti partecipanti al programma provenienti dagli USA (1), Giappone (1) e Canada (2). Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 29 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 I PRIMI 100 GIORNI DA SINDACO Relazione di Fabio Sforza (Conviviale, Villa Braida, 29 settembre 2009) Il giorno 29 settembre il nostro socio Fabio Sforza, neo eletto Sindaco di Pieve di Soligo, ci ha piacevolmente intrattenuto raccontando i primi 100 giorni della propria esperienza di primo cittadino. Dopo averci "confidato" le motivazioni personali che lo portarono ad accettare una così impegnativa candidatura (pur essendo privo di una tessera di partito), ha illustrato la propria "strategia" elettorale, rivelatasi evidentemente vincente grazie al contatto diretto e personale con i propri concittadini e i loro quotidiani problemi. Quello che è sicuramente emerso dalle parole del relatore (al di là delle simpatiche - e peraltro prevedibili - problematiche con certa stampa) è il peso di una responsabilità nei confronti dei propri concittadini, l'impegno assiduo e costante nel ricercare di risolvere i più disparati problemi, l'urgenza e l'esigenza di dare risposte concrete ad una miriade di problematiche neppure immaginabili ai non addetti ai lavori. Un impegno tale da far mutare le proprie precedenti abitudini personali e professionali. In definitiva, un impegno "totalizzante" che, speriamo, non impedirà al nostro socio di frequentare il Club. Michele Balduzzi Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 30 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 RITORNO A VILLA CONDULMER (Caminetto, 6 ottobre 2009) Riconoscete quest’angolo vicino al bar? È quello dove tradizionalmente “consumiamo” i nostri caminetti a Villa Condulmer. Abbiamo brindato alla salute di tutti festeggiando il ritorno nella nostra sede storica. La prossima volta non venite tutti, perché in quell’angolo più di una decina di persone non c’entrano! CONTRORDINE AMICI: il prefetto informa che la direzione mette a disposizione anche la sala blu o quella gialla, dovesse mai servire uno spazio più ampio! Coraggio! Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 31 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 SIMBOLOGIA NELLA STORIA DELL’ARTE Relazione di Francesca Grida (Conviviale interclub con Rotaract, Villa Condulmer, 13 ottobre 2009) Con l’aperitivo nella suggestiva -un po’ freddina come temperatura- cornice del portico è iniziata la serata conviviale del ritorno nella nostra sede storica di Villa Condulmer. Per l’occasione abbiamo avuto come gradito ospite il sindaco di Mogliano dott. Giovanni Azzolini. Eliseo ha iniziato la serata consegnando al patron del ristorante Sandro Zulian la targa in ottone con la ruota e il nostro nome che avevamo velocemente staccato dal portone d’ingresso la sera della “fuga” davanti all’incalzare degli eventi fallimentari. La parola è quindi passata a Portello, presidente Rotaract che ha brevemente fatto menzione del loro programma di service e ha invitato tutti al tradizionale incontro di Bowling per sabato 23. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 32 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Il sindaco Azzolini ha portato i saluti della sua amministrazione ed ha espresso il piacere di partecipare al ritorno del Club nella nostra sede storica e di vedere tanti giovani animati da buoni propositi. La parte “mangereccia” si è conclusa con l’arrivo di una torta dedicata e il “nostro” Piero merita una citazione e una foto per la cura e precisione con la quale aveva curato l’allestimento della sala. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 33 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 La lunga serata è quindi giunta al suo punto culminante. Poiché la riunione era nata per iniziativa del Rotaract Eliseo ha ceduto il microfono al presidente dei giovani Francesco Portello per la presentazione della relatrice (che noi conosciamo come coniuge del nostro socio Marco Gianni). Segue la sintesi della apprezzata relazione. Francesca Grida figlia d’arte, il padre Fabio pittore e lo zio Ezio scultore. Francesca nasce a Lucca e dopo gli studi presso il Liceo Artistico, si laurea alla facoltà di architettura in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali presso lo IUAV di Venezia, partecipa al corso di perfezionamento di “Mosaico: archeometria, tecnologia e conservazione.” Presso CNR-ISTEC di Faenza. Ha maturato esperienza partecipando a progetti di restauro architettonico, piani diagnostici e alla redazione di progetti esecutivi a larga scala d’intervento. Collaboratore alla didattica, dall’anno accademico 2006/2007, nel corso di Tecnica del controllo Ambientale presso l’Università di Architettura di Venezia. Dal 2009 ha fondato lo studio GromA3, studio giovane e dinamico che si struttura attorno ad un nucleo di tre professionisti, con esperienze professionali e competenze tecniche distinte ma collegate tra loro, che gli permettono di operare in diversificati ambiti di intervento avvalendosi all'occorrenza anche dell'apporto di un network di collaboratori e consulenti consolidato. All’interno della divisione di restauro e conservazione dello studio GromA3, si occupa della gestione delle metodologie per la redazione di progetti di restauro conservativo, consulenze in merito alla diagnosi dei processi di degrado e dissesto dei beni architettonici e l' individuazione degli interventi e le tecniche mirate alla conservazione degli stessi. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 34 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Introduzione L’arte in genere è fatta di simboli, li ritroviamo in qualsiasi forma d’arte. Per fare questa relazione ho però dovuto fare una selezione, avrei potuto scegliere centinaia di opere, così ho posto l’attenzione su quattro opere pittoriche e dislocate in quattro periodi storici differenti. Così infine la scelta è ricaduta su quattro opere a cui sono anche affettivamente legata. La prima che vediamo è “L’allegoria e gli effetti del Buono e Cattivo Governo” di Ambrogio Lorenzetti, la seconda “I coniugi Arnolfini” di Van Eyck, la terza “Il Giudizio Universale” di Michelangelo e per ultime due opere di Kandinsky, la “Composizione VII” e la “Composizione VIII”. Queste opere sono tra di loro chiaramente molto differenti, soprattutto dal punto di vista della simbologia che in essi è rappresentata, si tratta infatti per il primo dipinto di una tipologia di tipo propagandistico, la seconda di tipo privato, la terza di tipo religioso, la quarta di tipo più contemporaneo. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 35 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 L’Allegoria e gli effetti del Buono e Cattivo Governo - Ambrogio Lorenzetti Ciclo di Affreschi che si trova nel Palazzo Pubblico di Siena e in particolar modo all’interno della Sala dei Nove o della Pace. E’ un’opera della maturità di Ambrogio Lorenzetti, Affreschi peraltro di notevole interesse iconografico, in quanto il tema svolto era per l’epoca una novità assoluta, si tratta infatti di un tema di tipo: civile e politico. Le figure principali attorno alle quali si struttura l’affresco sono, la Giustizia e il Buon Governo, il filo conduttore però della narrazione si trova nel cordone che la personificazione della Concordia porge al primo dei ventiquattro consiglieri. I consiglieri in fila si muovono verso la Figura del Buon Governo attorniato dalle sette Virtù, insieme alla Pace e alla Magnanimità. Il Buon Governo è rappresentato come un vecchio saggio, vestito di bianco e nero, i colori della città di Siena, con in mano lo scudo e lo scettro. Ciò che viene comunicato in questo dipinto è che tutti i cittadini, devono essere legati dalla stessa concorde volontà, affinché trionfi la giustizia e il bene comune. In questo ciclo di affreschi il potere celebra la propria potenza raffigurandosi come sostenitore di un governo giusto e saggio. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 36 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 I coniugi Arnolfini - Van Eyck Pittore fiammingo rinascimentale, i suoi committenti furono soprattutto ricchi banchieri o mercanti. Tra questi Giovanni Arnolfini e la moglie Giovanna Cenami, in questo dipinto ritratti durante il loro matrimonio. L’artista in quest’opera come in una fotografia immortala l’evento, descrivendolo in modo analitico con una cura estrema, quasi orafa, del particolare. Questa dei coniugi Arnolfini è una rappresentazione fitta di simboli. Ogni oggetto ha un valore simbolico in riferimento al matrimonio e ai valori ad esso connessi. Si veda per esempio il letto, simbolo della fedeltà coniugale o ad esempio l’unica candela accesa sul candelabro che allude alla presenza di Cristo. Si notano inoltre altri elementi importanti come il cane ai loro piedi, simbolo della fedeltà e le mele sul davanzale simbolo del peccato originale. Infine nello specchio alle loro spalle si riflettono due personaggi maschili davanti alla porta, uno di questi è proprio il pittore. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 37 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Il Giudizio Universale - Michelangelo L’affresco è ubicato all’interno della Cappella Sistina e precisamente sulla parete di fondo dietro l’altare. Commissionatagli da Papa Paolo III, Michelangelo lavorò a quest’opera dal 1536 al 1541. Tre sono i livelli su cui è strutturato l’affresco, un livello superiore dove dominano al centro le figure di Cristo e della Vergine, attorniati a sinistra dalle Sibille, le Vergini, i Santi e i Martiri, e a destra dagli Eletti. Nel livello centrale un moto vorticoso di corpi, in cui si riconoscono da un lato i risorgenti e dall’altro i dannati. Al centro un gruppo di angeli con le trombe annunciano la venuta di Cristo. Nel livello più inferiore troviamo invece, gli inferi a destra e la resurrezione delle carni a sinistra. Diversi i riferimenti presenti in quest’opera, si vedano ad esempio i simboli della passione in alto nelle due lunette, o i martiri con gli oggetti del loro martirio come S. Lorenzo con la graticola infuocata o S. Caterina d’Alessandria con la ruota e i pugnali. Quest’opera secondo gli storici dell’arte è il riflesso del tormento di Michelangelo, all’epoca invecchiato e ossessionato dal peccato e dalla morte. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 38 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Kandinsky Nelle opere di Kandinsky troviamo la totale abolizione della riconoscibilità degli oggetti, anche i titoli si adeguano all’astrattismo in modo più coerente con i dipinti. Nei quattrocento anni che separano Kandinsky da Michelangelo si è trasformato il modo di fare, vedere e sentire l’arte. L’artista si aspetta che l’osservatore non si fermi a constatare le forme, ma vuole che l’osservatore si addentri nel profondo della sua pittura. E’ la sola interiorità che guida l’artista nella scelta dei mezzi, una scelta dunque ampia e libera, che gli permette di creare l’opera. Nell’arte di Kandinsky sono i colori e le forme, messi insieme in modo calcolato, che danno una composizione armonica. Il colore è sempre associato ad una forma ed ha un forte potere suggestivo, una forte efficacia sull’anima. In queste opere sono il colore e la forma che creano la vera e propria simbologia, chiaramente molto più interiore e soggettiva. Gli accostamenti e le contrapposizioni creano un’armonica composizione, così come avviene nella musica. Proprio in merito a questo Kandinsky nel 1910 scrive “Lo spirituale nell’arte”, in cui affronta il rapporto fra musica e pittura, forma e colore. Infine riporto alcune delle definizioni che l’artista dà ai colori, anche se come lui stesso scriveva “Le parole non bastano a definire l’essenza del colore”. - Giallo – caldo e inquietante associato all’angolo acuto e/o triangolo - Blu – freddo ma profondo e tanto più infinito tanto più è scura la sua gradazione, associato al cerchio. - Verde – freddo, ma quieto e immobile - Grigio – sconsolato e fermo - Rosso – vivace e pieno di forza, associata all’angolo retto, al quadrato e/o rettangolo. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 39 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Spontanei e convinti gli applausi, molte le domande possibili, ma solo alcune hanno trovato spazio perché a mezzanotte Eliseo ha ritenuto giunto il momento per il gong finale. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 40 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 GITA A SAN DANIELE DEL FRIULI (17 OTTOBRE 2009) Con meno di 10 minuti di ritardo è iniziata la gita in Friuli sapientemente preparata e pilotata dal presidente Eliseo. Breve sosta logistica a Spilimbergo (caffè, sigaretta e pp) poi arrivo a San Daniele, prosciuttificio Testa & Molinaro, il più antico del consorzio, accolti da Gianfranco Fantinel, proprietario, e da Giuseppe Peressini, responsabile della produzione che ci farà da guida. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 41 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Interessante la visita che ha ripercorso la via che il prosciutto segue all’interno della struttura dal momento dell’arrivo da uno degli allevamenti selezionati e controllati, tutti rigorosamente italiani. I vari locali riproducono in sequenze settimanali le condizioni meteorologiche che nella realtà si succedevano a partire da fine novembre quando in passato i maiali venivano tradizionalmente macellati. Oggi la macellazione avviene con continuità durante tutto l’anno, ma vengono artificialmente riprodotte le condizioni della tradizione. San Daniele è un luogo ideale per la stagionatura, grazie alle leggere correnti più fredde che scendono dalle colline e l’aria più calda che viene dalla pianura. Per facilitare l’effetto tutti i salumifici hanno una struttura allungata in direzione Est-Ovest con lunghe finestre nelle pareti Nord e Sud. Dopo 17-18 mesi i prosciutti sono pronti per il mercato. Un veloce assaggio di prosciutto ha concluso la visita. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 42 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Naturalmente a San Daniele un pranzo non poteva che essere in una prosciutteria, dove – sorpresa – abbiamo anche festeggiato il compleanno di Sandra Lanteri. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 43 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Una sorpresa per molti di noi gli affreschi di Giambattista Tiepolo che si trovano nel Palazzo Patriarcale di Udine. Si comincia dal soffitto che sovrasta lo scalone principale dove la “Cacciata degli angeli ribelli” ha un effetto tridimensionale incredibile: notare il particolare dell’ombra che Lucifero proietta sulla cornice (prima dei lavori di restauro si pensava che fosse una macchia da togliere). (foto “rubata” con la tecnica appresa recentemente in un paese del Nord: vietato fotografare, basta che non ti vedano!) Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 44 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Incredibile come il corpo di Isacco e il suo sguardo ti seguono mentre cammini sotto questo affresco sul soffitto di una delle sale del piano nobile. Una breve passeggiata per il centro di Udine e poi partenza per l’ultimo evento……. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 45 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 ….che naturalmente non poteva che essere una degustazione di cibo tipico friulano. Qui siamo a Rauscedo, ristorante “Il Favri” di Mauro D’Andrea, dove abbiamo gustato un frico notevole (il patron ha vinto parecchie puntate alla “prova del cuoco”). Lorenzo, che ci aveva raggiunto dopo la spaghetteria, ha cercato di recuperare il “prosciutto perduto”. Nell’ultima foto della serie i soliti fumatori sulla porta del ristorante con il proprietario Mauro. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 46 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 INIZIATIVE ROTARACT: BOWLING (23 OTTOBRE 2009) Come ormai da tradizione consolidata, venerdì 23 ottobre ci siamo ritrovati anche quest’anno, prima in pizzeria da Pino e poi presso il Bowling di Villorba, per il sesto torneo organizzato dai giovani del nostro Rotaract. E come ogni anno eravamo numerosi, oltre 50, per una serata di divertimento a scopo benefico, il cui ricavato è quest’anno interamente devoluto all’ENGIM (Ente Giuseppini del Murialdo) per la conclusione della costruzione e l’avvio dell’attività didattica di una scuola in Africa. Trattasi di un service distrettuale proposto dal Rotaract Club di Conegliano, al quale i nostri giovani hanno deciso di aderire immediatamente e pienamente e con il consueto entusiasmo. A testimonianza della validità della scelta allego a ques to articolo un paio di fogli che ho recuperato oggi domenica 25 ottobre nella mia parrocchia in occasione della presenza di un missionario in Sierra Leone, ma vorrei anche aggiungere la mia solidarietà personale essendo io stato ospite dei Giuseppini in un collegio convitto ad Imperia per ben 8 anni della mia educazione scolastica: scuole medie e liceo scientifico. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 47 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Ma torniamo alla simpatica competizione: neanche a dirlo è stata una tra le più giovani, Pamela Tedesco (vedi foto), a farla da vincitrice incontrastata con la bellezza di 163 punti, mentre primo tra gli uomini è risultato Andrea Meneghetti, ma a circa 20 punti dalla vincitrice. Terzo nell’individuale assoluto uomini è stato comunque il nostro Giancarlo, con ben 133 punti: un gran bel risultato ! Dimenticavo: ho parlato la mattina della gara con un Giorgio del nostro club, in partenza per Todi, il quale ci augurava “buone palle”, e allora a gara avvenuta posso dirgli che ………… ce le siamo giocate bene !! Il torneo è infatti a squadre, e nella squadra vincente con 543 punti eravamo presenti Raffaele ed il sottoscritto. Eravamo inoltre 5 soci in gara in diverse squadre. Lorenzo ha dovuto dare forfait quasi subito per il riacutizzarsi di un dolore alla spalla (lui e Luciana sono stati comunque ricompensati con una stupenda composizione floreale), gli altri 4 abbiamo tutti superato la fatidica soglia dei 100 punti: Giancarlo 133, Raffaele 113, Alessandro 106 ed il sottoscritto 103. Insomma abbiamo ben difeso l’onore del nostro club e ci sentiamo pronti per le prossime Olimpiadi Rotariane. (by Ezio Lanteri) ) Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 48 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 FORUM DISTRETTUALE TUTELA DEL TERRITORIO E SICUREZZA SOCIALE (Venezia, Scuola Grande di San Rocco, 24 ottobre 2009) Nella stupenda cornice di questa scuola veneziana dipinta dal maestro Tintoretto, Raffaele Sales ed il sottoscritto abbiamo partecipato a questo Forum perfettamente intonato con la realtà attuale e con alcuni interventi di veramente alto spessore. Calorosa accoglienza da parte del PDG Franco Posocco, Guardian Grando di San Rocco, che ci presenta uno stupendo Crocefisso del Brustolon, recuperato in una vecchia chiesa nel Coneglianese e restaurato a nuovo, e ci presenta la scuola come un Rotary dell’allora Repubblica di Venezia. Dopo i vari saluti di apertura è Alfio Pini, Direttore Interregionale dei VV.FF., ad introdurre il tema con una ricostruzione filmata dei loro interventi nelle recenti catastrofi in Abruzzo e a Messina. Ha quindi parlato il professor Luigi D’Alpaos dell’Università di Padova sul tema “Sorella Acqua: conoscerla per salvarsi e per salvarla”. Nell’ordine ci ha ben illustrato le differenze dei rischi connessi all’acqua in montagna (onde impulsive, correnti detritiche, sfida impari tra uomo e natura) e acqua in pianura (crollo degli argini, tracimazioni, inondazioni). Una cosa accomuna però le conseguenze catastrofiche associate a questi eventi, ed è l’occupazione senza criterio dei territori a rischio, gli errori di pianificazione del territorio nel corso della storia, la cementificazione e l’asfalto degli ultimi 50 anni: in sintesi una urbanizzazione poco rispettosa della realtà idrografica con tutte le conseguenze del caso, imputabili quindi in gran parte all’operato dell’uomo. Ci ha quindi parlato dell’utilizzo eccessivo della risorsa acqua, con dissertazione sulla crescita anomala di vegetazione all’interno degli alvei, che alcuni cercano indegnamente di presentare come un rifiorire della natura. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 49 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 Ed ha finito con un breve excursus su Venezia e sulla Laguna: c’è molta attenzione a salvare Venezia dall’acqua alta, ma nessuno sembra preoccuparsi del vero problema che è quello di salvare la Laguna che si va sempre piu’ perdendo. L’analisi della “Sicurezza del Territorio” è proseguita con Lorenzo Del Rizzo, dell’assessorato ai LL.PP. della Regione Veneto, che ci ha parlato degli eventi eccezionali del 26 settembre 2007, quando ci furono allagamenti generalizzati in molte aree delle province di Venezia, Padova e Treviso. Peraltro eventi simili ma di dimensione piu’ contenuta si erano già verificati nel 2006, nel 2005 e nel 1998, per cui la dizione stessa di eventi eccezionali appare quantomeno molto discutibile. Ribadisce anche lui che in questi eventi c’è sempre una grossa concomitanza di responsabilità dell’uomo, e pur non essendo il rischio in sé totalmente eliminabile lo stesso è però suscettibile di significative attenuazioni, che aiuterebbero a ridurre le conseguenze dei fenomeni naturali e il sentimento di paura che detti fenomeni incutono al normale cittadino delle aree a rischio. A seguito dei fenomeni del 2007 è stato anche nominato un Commissario a capo di un gruppo di lavoro con l’obiettivo di ridurre questi rischi, che ha provveduto a fare un censimento dei fenomeni sul territorio esaminando svariate decine di eventi per un costo complessivo di oltre 400 milioni di €, a impostare una pianificazione del territorio di medio/lungo termine, e a chiarire che queste responsabilità competono istituzionalmente a chi ci governa. Questa prima serie di interventi è stata chiusa dall’ing. Alessandro De Sabbata sempre dell’assessorato ai LL.PP. della Regione Veneto, ma con delega alla Protezione Civile (P.C.), piu’ orientato quindi alle attività di soccorso a fronte di eventi naturali ed in particolare dei cosiddetti “Grandi Eventi”. La Protezione Civile ha l’obbiettivo di fare Sistema coordinando un vasto insieme di strutture pubbliche e private, secondo il seguente schema: 1. Previsione - chiaramente nei limiti (peraltro ristretti) di ciò che è possibile prevedere e quando; 2. Prevenzione - sia come agire preventivamente per ridurre le conseguenze dei rischi possibili, sia come cultura in termini di informazione e formazione sui rischi e sulle loro possibili conseguenze; 3. Soccorso - tramite i VV.FF., fulcro di tutte le operazioni di soccorso e primo intervento, ma non solo loro, ed essendoci sempre anche molto volontariato; 4. Superamento dell’emergenza – cioè tutte le attività post emergenza tese a ristabilire le normali condizioni di vita della comunità. Il sistema regionale veneto di P.C. combina quindi una serie di enti e istituzioni pubbliche con numerose organizzazioni private di volontariato, ed è coordinato dal Co.R.Em, Coordinamento Regionale dell’Emergenza. Il volontariato veneto di P.C. comprende qualcosa come 307 organizzazioni con circa 16.000 volontari, dove fanno la parte del leone gli alpini con oltre Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 50 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 il 50% di detti volontari. Infine dal 2 Aprile 2009 è entrato in funzione un Centro Funzionale Decentrato (dove cooperano ARPAV, LL.PP., P.C. ed altri enti pubblici) per monitorare i rischi piu’ significativi di tipo idraulico, idrogeologico e valanghe, sia al fine di prevenzione sia al fine di rassicurare la popolazione. Si è quindi passati al secondo tema del Forum, quello della Sicurezza Sociale, con un primo intervento del Professor Ulderico Bernardi dell’Università Studi Cà Foscari di Venezia. La sicurezza sociale parte dall’interculturalità delle moderne comunità, intesa come piena condivisione dei valori che regolano una civiltà multietnica e multiculturale. La responsabilità primaria anche in tal caso è dei governanti, ma non basta: servono piu’ che mai associazioni come il Rotary che si assumono volontariamente questo tipo di responsabilità attraverso iniziative come il Forum odierno o altre che tendono a diffondere e implementare questi concetti. La sicurezza di qualsiasi comunità di persone si può tradurre in Ordine e Stabilità Sociale. Per chi turba questo ordine abbiamo la Polizia, ma non basta: occorre fare Prevenzione, che ha origine dalla percezione dei cittadini e che può tradursi in forme di angoscia collettiva. A titolo di esempio cita che una grande maggioranza delle ordinanze comunali è oggi destinata al tema della sicurezza sociale, particolarmente nel Nord-Est dove c’è un forte disagio sociale sul tema. Da una lato la paura verso il diverso (inteso come extracomunitario) sta diminuendo, ma è in forte crescita l’insicurezza vissuta dai cittadini a seguito della crescente quotidianità di fattori di disgregazione sociale (microcriminalità, piccolo teppismo, bullismo) che si verificano nelle nostre strade e che impediscono il godimento di una certa qualità di vita con la possibilità di poter fruire di tutti gli spazi delle città in ogni momento, ovunque, in libertà e tranquillità. Serve quindi una forte autonomia progettuale per rapporto a questa precarietà collettiva, oggi fortemente aggravata dalla precarietà del lavoro, progettualità che spetta anzitutto ai governanti ma alla quale tutti possiamo dare un contributo attraverso la partecipazione attiva nel portare avanti le migliore virtu’ civiche. L’ultimo intervento su “Sicurezza Reale e Sicurezza Percepita” è stato del nuovo Prefetto di Venezia, Michele Lepri Gallerano. Come già detto dal precedente oratore conferma che è in aumento la percezione di insicurezza, nonostante i dati statistici provino senza dubbio alcuno che la maggioranza dei reati sia in continua diminuzione. Disagio dovuto ad altri fattori che di per sé che non costituiscono reato, e che si possono riassumere in massiccia immigrazione, presenza di pusher, e degrado urbano. L’immigrazione va distinta tra regolare (che non dà particolari problemi) e clandestina (che crea invece problemi seri). Alcuni dati sull’immigrazione in Italia: circa 140.000 immigrati nel 1970, saliti a 700.000 nel 1994, 1.300.000 nel 2001 e circa 3.750.000 ai nostri giorni, concentrate per il Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 51 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 63% nel nord Italia (36% a Nord-Ovest e 27% a Nord-Est), e per oltre la metà costituiti da europei. Ci sono indicatori che dimostrano come l’immigrazione regolare sia oggi ben integrata nella realtà del paese: 574.000 alunni stranieri nelle nostre scuole, 52.000 universitari e circa 225.000 imprenditori, per un gettito fiscale di ben 3,8 miliardi di Euro. Questa immigrazione è di fatto indispensabile a fronte del continuo invecchiamento della popolazione europea in generale e dell’Italia in particolare. Per contro il 60% dei reati in provincia di Venezia è imputabile a stranieri irregolari (in Italia il dato scende al 30% ed al Sud ancora molto meno, ma tale sbilanciamento è dovuto esclusivamente alla diversa concentrazione di immigrati irregolari). Causa il nostro sistema giudiziario si deve purtroppo constatare come solo il 10% di questi immigrati indiziati di reato finisca nei centri di espulsione e solo il 5% venga effettivamente rimpatriato o espulso. Quanto ai pusher nel traffico e/o spaccio di sostanze stupefacenti dal 50 al 75% sono stranieri, per lo piu’ extracomunitari. Il sequestro di sostanze stupefacenti è in forte aumento: 199 Kg nel 2007, 272 Kg nel 2008 e 259 Kg nei primi 4 mesi del 2009, a dimostrazione da un lato della grossa attività delle forze dell’ordine, e dall’altro del continuo aumento di consumo di tali sostanze. E quanto al degrado urbano sono ben numerose le ordinanze dei sindaci relative all’argomento, a iniziare dai divieti di esporto di bevande in contenitori di vetro, o di vendita di bevande alcoliche dopo una certa ora. Cosa si può fare ? Continuare la repressione tramite le forze dell’ordine è primordiale, ma servono molto anche informazione e formazione, soprattutto ai giovani che tendono facilmente a deviare nell’alcoolismo, nella droga, nel piccolo teppismo e nel bullismo. Il nostro Governatore Luciano ha chiuso i lavori con un caloroso ringraziamento a tutti, ma anche con il massimo riconoscimento rotariano del Paul Harris Fellow (PHF) a due persone fortemente impegnate in prima persona sui temi discussi: Alfio Pini, Direttore Interregionale dei VV.FF., e Alessandro De Sabbata, responsabile della Protezione Civile in Veneto, con la motivazione del “loro alto senso di responsabilità e del loro spirito di servizio per i cittadini, per i nostri beni e per il nostro territorio, e sempre in prima linea nelle situazioni di emergenza”. by Ezio Lanteri Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 52 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 DONAZIONE DELLA BIBLIOTECA PROFESSIONALE DI BRUNO MILANI ALL'ARCHIVIO DI STATO DI TREVISO (24 ottobre 2009) Il venti dicembre scorso ci lasciava Bruno Milani, dopo una penosa malattia. Noi l'abbiamo conosciuto come rotariano affezionato, partecipe della vita del club, di cui fu Presidente nell'anno 1998-99 e nel quale introdusse molti nuovi soci; l'abbiamo apprezzato per i suoi contributi alla vita dell'associazione, per i suoi modi semplici e diretti, per le sue battute fulminanti. Ma ancor di più lo ha potuto apprezzare la città di Treviso per la sua lunga attività professionale di psichiatra e di medico legale, nella quale ha profuso tutto il suo ingegno ed ha maturato un'esperienza sempre posta al servizio della comunità locale e dei sofferenti. La famiglia ha raccolto la documentazione del lavoro svolto da Bruno in tanti anni, i suoi libri, le sue carte, le innumerevoli perizie di cui fu incaricato, e ne ha fatto dono all'Archivio di Stato di Treviso, per non disperdere un tale patrimonio di sapere e renderlo accessibile agli studiosi. Con ciò ha non solo testimoniato l'affetto per il congiunto purtroppo scomparso, ma ha anche dato prova di alto senso civico, con una donazione che arricchisce la dotazione di questa importante istituzione cittadina. L'Archivio infatti non custodisce soltanto gli atti ufficiali dello Stato relativi alla nostra Provincia, ma accoglie anche, come abbiamo appreso dalle parole di una sua funzionaria, alcuni lasciti privati di particolare importanza, come per esempio quello dell'architetto Carlo Scarpa. La cerimonia ha raccolto nei locali dell'Archivio, sabato 24 ottobre 2009, una piccola folla di parenti, conoscenti, colleghi ed estimatori del professor Milani. Alcuni oratori ne hanno brevemente tratteggiato la figura umana e professionale: l'assessore alla cultura del Comune di Treviso, dott. Vittorio Zanini, che ne ha condiviso la professione medica a S. Artemio ed a Ca' Foncello; il figlio, dott. Stefano Milani, che insieme alle sorelle ha curato la raccolta dei documenti ed il lascito all'Archivio; infine Gianpiero Molucchi, che di Bruno è stato assistente e ne ha potuto apprezzare come pochi le doti umane e professionali. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 53 Rotary Club Treviso Terraglio - Distretto 2060 E' stato Gianpiero che nel suo breve discorso ha voluto ricordare alcune considerazioni di Bruno, che ne tratteggiano il carattere e la dirittura morale: “Alcune cose che il Professore ci ha lasciato relativamente alla pratica clinica, ma anche al comune vivere, semplici regolette che ogni tanto lasciava cadere per chi era disposto ad accoglierle senza la imperatività oggi comune che fa capo all'arroganza. - Quando hai deciso quale sia il tuo impegno, perseguilo. E' difficile? Spaccati la schiena ma va avanti. - Se qualcosa va bene non vantartene, hai fatto solo il tuo dovere e vantarsi può ferire qualcuno. - La cosa più importante di tutto è non prendersela mai. Al danno eventuale aggiungi le autorecriminazioni o invochi responsabilità altrui. - Se si discute dell'argomento x non cominciare a parlare di y. Ingenerare confusione non è mai interessante, specie se è in gioco la vita o la qualità di vita di una persona. Un caro abbraccio all'amico e maestro, ad una persona umile e generosa.” P.S. : per coloro che si rallegrano di essere persone normali, una chicca di Bruno: Visto da vicino nessuno è normale. Bollettino n. 37 – AR 2009-2010, 1° quadrimestre 54