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Business ilFRIULI Mensile dell’econoMia - suppl. al n. 19 del settimanale il Friuli direttore Giovanni Bertoli - a cura di Rossano Cattivello - MAGGIO 2015 Michele Degrassi Questione di efficienza Alberto De toni La vera Leadership non è una nomina, ma un’eLezione, in cui iL gruppo di Lavoro riconosce iL ruoLo di guida CristiAn ViDA La zavorra deLLa burocrazia può essere superata con un metodo partecipativo tra chi controLLa e chi è controLLato sAnDro FAbbro iL modeLLo FriuLi, creatosi con La ricostruzione, è utiLe oggi per La rigenerazione deL nostro territorio UnA montAgnA Di iDee - aFFrontare di petto L’arretratezza economica deLLe nostre vaLLate serve a riLanciare L’intera regione ZI ZI ZZIIZII II ZZZZIZZI I E S R E E E S S S R R R V V V V E E E S S S R R R Z I E A ZA Z Z I I I E E E E N SSESERERV S AA AZ R N N N E D ELE EA E VRV VIII V VIII III I LLLLLE V Z Z I I I D D D E E E L A N N N E E L E E E I Z Z Z I I I D D D E E E A A A N N N L E E E E E E A D D D L L L A A A L E E E L L L A A A AAA A Se sei... 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ASSOCIAZIONE, ASSOCIAZIONE, ASSOCIAZIONE, liberati da epratiche preoccupazioni. liberati liberati da da adempimenti adempimenti epratiche adempimenti e preoccupazioni. Per la tuaee contabilità efiscali, pratiche Per Per la Per la tua la tua contabilità tua contabilità contabilità pratiche epreoccupazioni. epreoccupazioni. fiscali, fiscali, fiscali, liberati liberati liberati da da adempimenti da adempimenti adempimenti e preoccupazioni. e preoccupazioni. e preoccupazioni. liber la tua pratiche fiscali, PerPer laPer la tua tua contabilità contabilità eCISL pratiche e fiscali, fiscali, contabilità eUDINE! pratiche fiscali, rivolgiti alpratiche SAF CISL di UDINE! rivolgiti rivolgiti rivolgiti al al SAF al SAF CISL SAF CISL di di di UDINE! UDINE! 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Percoto C. Percoto 7 7 7 in [email protected]. via C. Percoto 7 contattaci contattaci contattaci viaviavia mail mail mail : [email protected]. : [email protected]. : [email protected]. co Tenuta della contabilità ordinaria, e redazio Tenuta Tenuta Tenuta della della della contabilità contabilità contabilità ordinaria, ordinaria, ordinaria, semplificata semplificata semplificata e semplificata redazione e redazione e redazione del bilancio d’eserc Tenuta Tenuta della della contabilità contabilità ordinaria, ordinaria, semplificata semplificata e d’esercizio redazione e d’esercizio redazione Tenuta della contabilità ordinaria, semplificata e d’esercizio redazione del del bilancio del bilancio bilancio Tenuta Tenuta Tenuta della della della contabilità contabilità contabilità ordinaria, ordinaria, ordinaria, semplificata semplificata semplificata e redazione e redazione e redazione Tenuta deldel bilancio bilancio d’esercizio d’esercizio del bilancio d’esercizio della Contabilità e dichiarativi per contribuenti Contabilità Contabilità 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Predisposizione degli elenchi richiesti dalla normativa (Intrastat, Clienti-Fornitori, e Predisposizione Predisposizione Predisposizione degli degli degli elenchi elenchi elenchi richiesti richiesti richiesti dalla dalla dalla normativa normativa normativa (Intrastat, (Intrastat, (Intrastat, Clienti-Fornitori, Clienti-Fornitori, Clienti-Fornitori, etc.) etc.) etc.) Trasmissione Trasmissione Trasmissione telematica telematica telematica delle delle dichiarazioni delle dichiarazioni dichiarazioni tributarie tributarie tributarie (Modello (Modello (Modello Unico, Unico, Unico, IVA,IVA, IRAP, IVA, IRAP, 770) IRAP, 770) 770) Trasmissione telematica delle dic Predisposizione Predisposizione degli degli elenchi elenchi richiesti richiesti dalla dalla normativa normativa (Intrastat, (Intrastat, Clienti-Fornitori, Clienti-Fornitori, etc.) etc.) Predisposizione degli elenchi richiesti dalla normativa (Intrastat, Clienti-Fornitori, etc.) Apertura eposizioni variazione posizioni IVA, posizioni 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Commercio Commercio Apertura Apertura Apertura e presso variazione e presso variazione el'Agenzia variazione posizioni posizioni posizioni IVA,Entrate IVA, posizioni IVA, posizioni INPS, INAIL, INPS, INAIL, INAIL, eddi ed altri ed altri Enti altri Enti Apertura eEnti variazion Adempimenti Adempimenti Adempimenti presso presso presso l'Agenzia l'Agenzia l'Agenzia delle delle delle Entrate Entrate Entrate e lae Camera la e Camera la Camera dicaselle Commercio di Commercio di Commercio Partner ufficiale del gruppo InfoCert: rilascio di di Posta elettron Partner Partner Partner ufficiale ufficiale ufficiale del del gruppo del gruppo gruppo InfoCert: InfoCert: InfoCert: rilascio rilascio rilascio di caselle di di caselle caselle di Posta di di Posta Posta elettronica elettronica elettronica Adempimenti Adempimenti Adempimenti presso presso presso l'Agenzia l'Agenzia l'Agenzia delle delle delle Entrate Entrate Entrate e lae Camera la e Camera la Camera di Commercio di Commercio di Commercio Adempimenti presso l'Ag Partner Partner Partner ufficiale ufficiale ufficiale deldel gruppo del gruppo gruppo InfoCert: InfoCert: InfoCert: rilascio rilascio rilascio di caselle di caselle di caselle di Posta di Posta di Posta elettronica elettronica elettronica Partner Partner Partner ufficiale ufficiale ufficiale deldel gruppo del gruppo gruppo InfoCert: InfoCert: InfoCert: rilascio rilascio rilascio di caselle di caselle di caselle di Partner Posta di Posta di Posta elettronica elettronica elettronica ufficiale del gruppo I nostri I nostri I nostriI nostri Iservizi nostri Iservizi nostri Iservizi nostriservizi Iservizi nostri Iservizi nostri Iservizi nostri servizi servizi servizi I nostri servizi Sommario Inchieste Entriamo nel merito Dalla nomina all’elezione Laboratorio del cambiamento Stiamo trascurando l’efficienza Impresa e finanza 18 istemi produttivi 24 ZIS END A E L E L A I 8 Soluzione sociale per la casa Ripartenza al rallentatore Tenere la guardia sempre più alta La ricetta della chiarezza ndustria 25 5 L’ultima frontiera del vetro Strategia tagliente Il design è per tutti Filo diretto con la fabbrica 27 Se sei... Costruzioni CONTRIBUENTE MINIMO, AGENTEalla DIrigenerazione 36 Dalla ricostruzione Tessere di bellezza OMMERCIO, ARTIGIANO, COMMERCIANTE, Agroalimentare LIBERO PROFESSIONISTA, PROMOTORE 40 Piatti precotti da gran gourmet NANZIARIO, VENDITORE A PORTA, Frico PORTA da esportazione 39 MBULANTE, PICCOLATerziario E MEDIA IMPRESA, 44 i. Professionisti della sicurezza ASSOCIAZIONE, Comunicazione e impegno civile rati da adempimenti e preoccupazioni. Un pianeta di vantaggi er la tua contabilitàNe pratiche fiscali, omine 50 Nuove cariche nel mondo economico rivolgiti al SAF CISL di UDINE! Fissa un appuntamento per avere un sociale 52 44 Responsabilità Composti a tavola eventivo chiamando il n° 0432/246511, ontattaci via mail I:t [email protected]. club 54 Trapianto senza rigetto Finanza agevolata 56 Sei un imprenditore o un professionista? Diritto Invia suggerimenti, Google sul banco opinioni e commenti degli imputati all’indirizzo mail [email protected] lpe adria ordinaria,Asemplificata e redazione Faremo sentire La vacanza è un gioco del bilancio d’esercizio la tua voce! è l’ora dei campanili one cizio a contabilità nimi 50 OCCASIONISSIMA! Piattaforma aerea verticale elettrica, marca Kuli Allzweckbühne, macchina in ottime condizioni generali, usata pochissimo, seminuova. Altezza di sollevamento 4,72mt. Prezzo da concordare 57 60 tore R ubriche 62 minimi Contabilità e dichiarativi per contribuenti Design vità Diritto del lavoro razione dichiarazioni e studi di settore 61 tributarie Fisco 770) per ogni tipologia di attività etc.) numero 19 Unico, IVA, IRAP, 770) chiarazioniSupplemento tributarieal (Modello del 15 maggio 2015 Enti società per la pubblicità del settimanale Il Friuli Clienti-Fornitori, sti dalla normativa (Intrastat, etc.) direttore Giovanni Bertoli rcio a cura di Rossano Cattivello Per la tua pubblicità Euronews Srl ne posizioni IVA,[email protected] posizioni INPS, INAIL, ed altri Enti piazza I Maggio, 4 33100 Udine nica tel. 0432 512270 Vittorio Regattin genzia dellegrafica: Entrate e la Camera di Commercio m a g g irilascio o 2015 InfoCert: di caselle di Posta elettronica Info: [email protected] cell. 3929806669 ilFRIULI BUSINESS 3 CENTRALI TERMICHE E FRIGORIFERE IMPIANTI SOLARI Costruiamo impianti solari termici volti a ridurre i consumi energetici e consolidare lo sviluppo sostenibile ricorrendo ad una fonte di energia pulita, accessibile e gratuita: proponiamo soluzioni di integrazione all’edificio in relazione all’utilizzo ed alle superfici captanti, individuando il giusto risultato fra costi “benefici” Realizziamo centrali termiche, frigorifere e sottostazioni di distribuzione ad elevato contenuto tecnologico, utilizzando apparecchiature e materiale di prima qualità e sopratutto grazie ad uno studio preventivo di ingombri e spazi disponibili, riusciamo a proporre soluzioni estremamente funzionali e razionali CONDIZIONAMENTO E RINNOVO ARIA REGOLAZIONI E QUADRI ELETTRICI Eseguiamo impianti di tipo convettivo abbracciando varie soluzioni ormai consolidate e proprie del nostro know-how aziendale, che in relazione agli impianti da trattare potranno essere di tipo o “tutt’aria” e quindi dotati di unità di trattamento aria, canali e diffusori, oppure con “unità di condizionamento locale e aria primaria” In relazione alla logica di funzionamento di ogni singolo impianto, alle esigenze del committente ed in accordo con gli obbiettivi di risparmio energetico, realiziamo il sistema di regolazione e controllio, i quadri elettrici di comando e le linee di alimentazione a servizio di tutte le apparecchiature IMPIANTI GAS, IDROSANITARO E ANTINCENDIO MANUTENZIONE PROGRAMMATA POST-VENDITA Realizziamo impianti di alimentazione gas prestando particolare attenzione agli aspetti inerenti la sicurezza, impianti idrosanitari e di scarico individuando soluzioni versatili ed adatte dal punto di vista acustico, impianti di protezione attiva all’incendio in relazione all’edificio IMPIANTI RADIANTI Eseguiamo impianti di tipo radiante a bassa temperatura in piena sintonia con gran parte delle applicazioni, in quanto assicurano massima confort, salubrità, impatto estetico e acustico praticamente nulla e soprattutto riduzione dei consumi con conseguenze rilevanti rispetto ai costi di gestione ed all’inquinamento ambientale. Offriamo un servizio post-vendita sui nostri impianti prevedendo un piano di manutenzione programmata espressamente indiviuata in relazione alla centrale termica. idrica, frigorifera, di trattamento dell’aria, al tipo di impianto di distribuzione ed ai terminali installati IMPIANTI CON POMPA DI CALORE Realizziamo impianti dotati di pompa di calore atti ad utilizzare al meglio la quota di energia rinnovabile disponibile nell’aria, nell’acqua o nel terreno; la foto riporta un impianto a pompe di calore geotermiche con sonde orizzontali su tre livelli con superficie totale di circa 10.000mq e potenza di 400kW. L’OPINIONE Entriamo nel merito di giovanni bertoli È una questione di merito, ma per davvero. È opinione diffusa, infatti, che uno dei più importanti fattori di freno della competitività del Paese sia proprio la carenza di meritocrazia. Ed è proprio così, ma di cosa stiamo parlando? Il merito è una modalità per organizzare e far funzionare la società. In questo perimetro il successo (scolastico, professionale) è attribuibile principalmente alle capacità e ai risultati di una persona e solo marginalmente ad altre caratteristiche (genere, età, censo). Per dirla con un motto che affonda le radici nella nostra cultura classica: ciascuno è artefice del proprio destino. La meritocrazia, invece, è il modello con cui si promuove il principio del merito, considerando legittimo che successo, prestigio e potere si conseguano per doti, capacità e risultati. motivi del ritardo Disegnata la cornice, possiamo riempire un quadro, quello italiano, nel quale merito e meritocrazia sono poco o per nulla di casa. Sì, d’accordo, il merito è difficile da misurare. Qualcuno ci ha provato e ne sono uscite diverse classifiche, proposte da istituzioni diverse. Sapete cosa le accomuna? La posizione in classifica del nostro maggio 2015 La meritocrazia è soffocata da nepotismo, raccomandazioni, automatismi e scarsa trasparenza Paese nel quadro europeo: siamo sempre gli ultimi. I parametri che ci relegano al ruolo di fanalino di coda sono facilmente elencabili. Al primo posto c’è una scarsa mobilità sociale: Banca d’Italia ci dice che, negli ultimi 10 anni, la probabilità per le famiglie di spostarsi verso classi di reddito diverse è stata solo del 5 per cento. Ci sono, poi, ancora elevate diseguaglianze tra uomini e donne. Siamo pure incapaci di attrarre talenti: i nostri ‘cervelli’ fuggono e non ne arrivano altri. Si registra – ed è determinante – anche una carente cultura del merito. Potremmo discuterne a lungo e individuare una serie di modelli culturali, di ideologie e credenze che hanno pesato e pe- Modello culturale ed educativo Il nostro Paese è fanalIno dI coda nel confronto InternazIonale. Il cambIamento non avvIene con legge e nePPure dalla mattIna alla sera. sI Può PartIre, Però, daI buonI esemPI, che devono arrIvare dall’alto sano ancora. Ci basti, a puro titolo d’esempio, un dato: in America il 90% della popolazione ritiene che le persone con maggiori abilità dovrebbero guadagnare di più; il 60% degli italiani crede che ‘tutti dovrebbero guadagnare allo stesso modo’. Si può davvero parlare di due mondi diversi. I fattori che tolgono spazio al merito si chiamano nepotismo, raccomandazione, automatismi (di carriera, salariali), mancanza di trasparenza, commistioni o veri e propri conflitti d’interesse. Questi fattori sono fisiologicamente presenti in quasi tutte le società e organizzazioni, ma in Italia hanno dimensioni abnormi e finiscono per soffocare lo spazio del merito. dalla famiglia alla scuola Insomma, c’è un gran lavoro da fare e ci si deve impegnare per traguardi di lungo termine. Siccome l’affermazione della meritocrazia è strettamente legata a fattori di tipo culturale, il sistema educativo potrebbe e dovrebbe giocare un ruolo fondamentale in questo indispensabile percorso di crescita nazionale collettiva. E il sistema educativo include la famiglia, quale luogo primario dell’educazione e di trasmissione dei valori, la scuola, intesa come ‘palestra’ del merito, ma anche il mondo del lavoro, dove i risultati dovrebbero essere premiati nel modo più efficiente, efficace, corretto e trasparente possibile. Attenzione, però, perché il merito è ‘esigente’. Richiede, infatti, grandi valori morali e visione del futuro condivisi, equità nelle opportunità e solidarietà, ma non assistenzialismo, accettazione culturale della concorrenza e delle differenze, sistemi educativi rispettosi di ciascun individuo, ma in grado di far emergere i migliori, mercati del lavoro trasparenti nei meccanismi di accesso e funzionamento. Si tratta di aspetti che investono trasversalmente l’intera realtà di un Paese. Il salto da fare può sembrare sproporzionato rispetto alle forze di cui disponiamo. Può darsi, ma lo stallo meritocratico nel Paese è tale da richiedere una profonda rivoluzione non solo nei metodi di organizzazione, ma anche di cultura. Queste cose non si fanno per legge e non si fanno dalla mattina alla sera. Di una cosa, però, possiamo essere certi: il cambiamento si innesca con i buoni esempi. E i buoni esempi devono necessariamente venire dall’alto. Occorrono, insomma, anche azioni dimostrative e ad alto impatto comunicazionale in grado di richiamare l’attenzione e creare il consenso per il cambiamento. La classe dirigente tutta, non soltanto quella politica, dovrebbe annotarselo in cima all’agenda. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 5 Piatti, bicchieri, posate, accessori, tovagliato, sedie, tavoli, arredo per esterno Classe e raffinatezza, per eventi in puro stile francese Chateau pieghevole bianca Parigina oro meta management Dalla nomina all’elezione Leadership LateraLe Ai mAnAger vengono spesso AssegnAte responsAbilità senzA un’Autorità formAle e, in questi cAsi, l’unicA strAdA è uscire dAgli schemi clAssici di alberto felice de toni Roger Fisher, professore ad Harvard, e Alan Sharp, consulente di management a Londra, in un loro libro del 1999, dal titolo “La leadership laterale: come fare le cose quando non sei il capo”, affrontano un argomento tipico delle odierne organizzazioni complesse: come guidare progetti e processi senza autorità gerarchica. Il tema è affrontato anche in libri più recenti come quello del consulente indiano Vijay Mitra del 2014, intitolato “Cinque strategie vincenti per la leadership laterale”. Spesso vengono affidate ai manager responsabilità per il raggiungimento di risultati senza che, a questa responsabilità, corrisponda un’autorità formale sulle persone e sulle risorse coinvolte su questi obiettivi. È il caso delle responsabilità di processo o di progetto, sempre più diffuse nelle organizzazioni nelle quali la dimensione orizzontale della collaborazione assume un’importanza chiave. Sono coinvolti numerosi attori di diverse funzioni e di diverse professionalità su obiettivi che possono essere raggiunti solo attraverso un elevato livello di cooperazione orizzontale. Il contributo dei singoli attori dipende, però, da un ‘mercato’ interno del lavoro dove l’investimento di tempo e impegno sul progetto è per lo più in concorrenza con altri incarichi e compiti della persona, non di rado più cogenti se provenienti dalla gerarchia diretta. Chi ha la responsabilità del processoprogetto deve, quindi, utilizzare le sue capacità di persuasione, attrazione e influenza per ottenere e stabilizzare l’impegno sul compito da parte di attori che hanno l’oggettiva facoltà di sottrarsi implicitamente o esplicitamente regolando il proprio impegno su livelli formali maggio 2015 e minimali. I responsabili di progettoprocesso devono anche legittimarsi presso i capi gerarchici funzionali degli attori coinvolti. I responsabili del processo-progetto, che hanno responsabilità gerarchiche dirette solo su alcuni componenti del gruppo di lavoro, sperimentano, quindi, l’inefficacia dello stile manageriale classico che conta solo sull’autorità formale per determinare l’azione e il comportamento degli attori. diversa consapevolezza Come uscire dal ruolo classico di leader verticale e diventare un leader laterale? La risposta può essere trovata a partire dalla consapevolezza che la vera leadership non è una nomination, ma è una election. La nomina, l’indicazione di leader da parte dei vertici di una organizzazione non è sufficiente per fare di quella persona un vero leader. Il vero leader, appunto, è quello che viene riconosciuto come tale dai componenti del gruppo. In ultima analisi, la leadership non è il risultato di una nomina dall’alto, ma è il frutto di una elezione dal basso. Solo il riconoscimento esplicito o implicito dei componenti del gruppo fanno del coordinatore un vero leader. Il riconoscimento dal basso di tutti gli attori, dipendenti e non, di una vera leadership alla guida di un progetto-processo richiede che il coordinatore possieda elevate competenze di lettura e interpretazione del sistema degli attori coinvolti, delle loro situazioni e motivazioni, del contesto di riferimento, degli eventi e dei comportamenti, oltre a capacità di comunicazione e influenza interpersonale in grado di attrarre e sostenere l’impegno collettivo sugli oggetti di lavoro, e capacità di governo dei processi complessivi di cooperazione e relazione con il resto dell’organizzazione. È l’informale che prepara il formale. Le relazioni informali sono più importanti di quelle formali. L’avere potere gerarchico sulle persone non garantisce adesione, impegno, passione, motivazione. La qualità del lavoro dipende da queste ultime dimensioni che possono essere accese prosolo se si attiva un ingaggio ‘interno’ pro fondo delle persone e non solo un ingaggio ‘esterno’ superficiale. Servono capi non contesolo competenti verticalmente (sui conte renuti), ma anche trasversalmente (sulle re lazioni). Servono leader non solo verticali (sui loro dipendenti), ma anche laterali (sui non dipendenti). Servono, cioè, leader T shaped che possiedano caratteristiche sia verticali che orizzontali. Ecco perché, condiper essere veri leader, servono due condi zioni: essere bravi e dall’infanzia risolta. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 7 La questione montana - AffrontAre di petto l’ArretrAtezzA economicA delle nostre vAllAte può servire A tuttA lA regione Laboratorio del cambiamento I eri, come oggi la questione meridionale è per l’Italia una zavorra che impedisce un reale cambiamento per mettere il Paese al passo con un mondo profondamente mutato. In piccolo e con tutte le sue peculiarità, la questione montana rappresenta per il Friuli un handicap oggettivo, quando invece potrebbe diventare un laboratorio di innovazione economica, sociale e perfino culturale. Il fatto che la montagna friulana, in gran parte rappresentata dalla Carnia, sia in coda per sviluppo a tutte le zone dell’arco alpino, impone a tutti di rivolgere un’attenzione particolare per analizzare le cause di questa condizione e, soprattutto, per individuare le possibili soluzioni. Ha provato a farlo, recentemente, un forum intitolato ‘Una sfida possibile’ e organizzato ad Amaro dai quattro Rotary Club della montagna regionale. Sono stati chiamati relatori di primo piano, che, ognuno nel proprio settore, hanno cercato appunto di individuare la chiave di volta per un percorso di rilancio. 8 ilFRIULI BUSINESS roberto siagri (Eurotech) turismo come chiave di voLta puntAre su questo settore e rendere ‘smArt’ il territorio: solo così si generA un circolo virtuoso che può consentire AllA montAgnA di ricominciAre A cAmminAre con le sue gAmbe M ontagna friulana ‘ostaggio’ di una sindrome da riserva indiana in un contesto, come quello regionale, in cui l’autonomia ha dopato il sistema economico e sociale, impedendogli di essere competitivo nel lungo periodo. È un’analisi severa, ma responsabile, quella fatta da Roberto Siagri, imprenditore innovativo, presidente del ‘gioiello’ tecnologico Eurotech che ha sede ad Amaro, oltre che alla guida della Fondazione Museo carnico delle arti e tradizioni popolari. Si è fatto un’idea del perché la montagna friulana è l’area più economicamente arretrata dell’intero arco alpino? “Non ho dati per dire che la montagna friulana è la più arretrata, comincio però a farmi un’idea del ritardo. Credo che ci sia, da una parte, il problema di una classe dirigente non sempre all’altezza dei cambiamenti in atto, come ha anche sottolineato la presidente Debora Serracchiani a conclusione del Forum sulla montagna friulana organizzato dal Rotary. Dall’altra, le zone periferiche stanno amplificando la situazione di congiuntura negativa dell’economia italiana. Contrariamente, poi, a quanto si può pesare e so che mi attirerò molte critiche e nemici, io credo che la specialità della nostra Regione abbia giocato a nostro sfavore in questa fase storica. Facendo un paragone con lo sport, potremmo dire che la specialità sta alla Regione come gli anabolizzanti stanno agli atleti, ovvero a breve ti fanno vincemaggio 2015 INCHIESTA che sarà fra poco dismessa, così da renderla idonea a ospitare grandi eventi e il turismo congressuale. Il secondo progetto riguarda un’infrastruttura di calcolo di livello europeo a sostegno della digitalizzazione del territorio montano, a supporto delle imprese e della pubblica amministrazione. Questo potrebbe ulteriormente qualificare e rendere appetibile per insediamenti la zona industriale di Amaro, che è anche la porta di ingresso della Carnia”. Chi dovrebbe muoversi per primo, il pubblico o il privato, e in quale maniera? “Penso che pubblico e privato debbano agire di concerto, almeno questo è ciò che si vede nei Paesi in cui le cose stanno cominciando a funzionare. Senza una precisa politica di indirizzo che vada a incentivare un ben definito modello di sviluppo, i tempi della ripartenza non possono che allungarsi. Bisogna far uscire la montagna da una logica di protezione e tutela da ‘riserva maggio 2015 Ci sono energie locali capaci di avviare un processo di rilancio o sono necessarie che giungano dall’esterno? Ovvero, la montagna può camminare con le proprie gambe? “Sì, ci sono energie locali, anche se la contaminazione esterna non fa mai male. Voglio solo ricordare che i processi di innovazione e cambiamento avvengono sempre ai bordi, ai confini tra il noto e l’ignoto, il certo e l’incerto, tra una visione del mondo e un’altra. Ritornando alla domanda, credo che queste energie locali siano, però, intrappolate e vadano liberate. Questo è un altro compito della politica e delle strategie di sviluppo da mettere in atto. Se riusciamo a liberare le energie ‘buone’, la montagna potrà di sicuro camminare con le proprie gambe, come del resto lo ha già fatto in altre occasioni”. roberto masiero (Iuav) re, ma alla lunga ti squalificano”. Quali sono secondo lei i ‘driver’ principali su cui poter puntare? “Se si fa ripartire il turismo, puntando su quello di nicchia, e rendiamo smart il territorio tramite una forte iniezione di tecnologie digitali, di cui ormai la banda larga è solo una componente necessaria, ma non più sufficiente, sono convinto che si potranno anche trainare gli altri settori. Credo che dobbiamo mettere al centro il turismo, perché dietro a questo settore c’è tutta una cultura dell’accoglienza e dell’apertura al nuovo che è anche propedeutica al rilancio dell’agroalimentare, del legno e dell’artigianato locale di qualità. Se ripartono queste filiere, poi, ripartono anche i servizi a questi collegati. Ciò detto, credo che la montagna abbia bisogno di due grandi progetti infrastrutturali necessari a qualificare e rendere attrattivo il territorio. Uno di riqualificazione di un area, vale a dire l’ex fabbrica Linussio di Tolmezzo, oggi caserma Cantore, degli indiani’, che con la crisi economica in atto e con la globalizzazione che spinge alle porte non è più una logica vincente”. Una smart land è possibile La montagna friuLana deve essere gestita in maniera sostenibiLe, inteLLigente e incLusiva, superando Le resistenze di un sistema che non si è ancora accorto che iL mondo è cambiato S ostenibile, intelligente, inclusivo: è questo il concetto di smart, un termine che potrebbe apparire a molti sconosciuto, forse cattedratico, ma che nella pratica rappresenta un modo di gestire il territorio, l’economia e la società in maniera semplice e innovativa. È questo il concetto proposto per il rilancio della montagna friulana e, comunque, valido per tutte i nostri paesi, città e, nel suo complesso, per la stessa regione, come spiega Roberto Masiero, docente allo Iuav di Venezia ed esperto appunto delle smart city. Smart è un principio che, inconsciamente, le società hanno sempre cercato: quali sono i fattori che oggi rendono i nostri territori così poco smart? “Se per smart si intende semplicemente e giustamente una governance intelligente, sostenibile e inclusiva e non l’utilizzo più o meno diffuso di tecnologie digitali, le cause sono sintetizzabili in due fattori. Il primo è che l’intero sistema politico, economico e sociale italiano non ha ancora capito che siamo passati da un modo di produzione industriale a un modo di produzione digitale. Quando cambia un modo di produzione, cambia tutto, in particolare il modo in cui si governano i fenomeni sociali. Quindi il sistema, invece di accompagnare le trasformazioni, resiste alle stesse, alle volte in forma persino incosciente, e si muove come un elefante che vuole partecipare a una partita di hockey su ghiaccio. ilFRIULI BUSINESS 9 INCHIESTA Il secondo fattore è il sistema politico della rappresentanza e della delega, quindi il sistema elettorale, anche e soprattutto quello che riguarda i Comuni. È confezionato in modo tale che qualsiasi responsabile che si trovi in un luogo di potere sia, poi, sotto ricatto dai ‘portatori’ di voti e, quindi, non possa organizzare di fatto strategie tali da valutare e governare i fenomeni indotti da qualsiasi scelta. Il che significa non poter essere smart, visto che essere smart significa, soprattutto, controllare la complessità degli indotti prodotti da determinate decisioni”. Esistono modelli avanzati di smart land, cui la montagna friulana può ispirarsi? “La caratteristica fondamentale della governance smart è che ogni smart city è diversa da tutte le altre. Questo significa che si adatta alle realtà territoriali, in base a potenzialità, risorse, eccellenze, caratteri. Determina, costruisce, accompagna le singolarità: quindi, tutte le smart city possono essere buoni esempi, anche quelle non montane. Il problema è come innestare all’esi- stente il potenziale della tecnologica digitale e non, soprattutto nelle sue dinamiche adattative e creative, e come riorganizzare, tenendo conto delle logiche smart, gli stessi assetti territoriali. Introdurre queste logiche significa rivedere le aggregazioni non solo funzionali, ma anche strategiche, relative alle caratteristiche dei territori e, quindi, alla logica della governance politico-ambientale”. Da dove si può partire per un rilancio della montagna friulana? “Caso per caso. Una city o una land è smart quando con meno risorse si producono più servizi per i cittadini e per le imprese, utilizzando le tecnologie più avanzate e sistemi di gestione intelligenti per ridurre gli sprechi e gli impatti negativi, siano essi ambientali, economici, sociali. Una città intelligente non e un progetto, ma un percorso, un processo che va avviato con il supporto delle tecnologie innovative ed essendo un processo e fondamentale la governance, ovvero la costruzione di meccanismi di gestione in grado di ottimizzare il sistema di servizi che una smart city deve o può offrire”. Federico della PuPPa (Iuav) IntellIgentI e astutI Smart è diventato per molti un ‘belletto’ per preSentare come innovative coSe che non lo Sono affatto. invece, Significa fare di più con meno, ovvero fare meglio M otorino di avviamento possono essere le istituzioni o le associazioni di categoria, ma il processo per rendere smart un territorio deve poi coinvolgere tutti, cittadini e imprese. È questa la ricetta suggerita da Federico Della Puppa, docente di Economia e gestione delle imprese allo Iuav di Venezia. Chi deve essere il motore di un percorso smart? “Un percorso è smart, cioè intelligente e astu- SE IL LADRO NON VEDE NON RUB RUBA! Proteggi la tua attività con il nebbiogeno Domina! finalmente ora anche in Friuli Prenota la tua dimostrazione gratuita da Emme Emme Service 10 ilFRIULI BUSINESS maggio 2015 INCHIESTA to, se il ‘motore’ contiene tutti gli ingranaggi e non solo alcuni pezzi. Per restare nella metafora, un percorso smart ha certamente un motorino di avviamento che può essere sia l’amministrazione locale, sia un gruppo di cittadini autorganizzati, come un’associazione di categoria, ma proprio come un motorino di avviamento, la sua autonomia non è sufficiente da sola a mettere in moto un percorso. Serve a lanciarlo, ma poi ci deve essere la compartecipazione di tutti i soggetti, ognuno con le proprie caratteristiche, prerogative, potenzialità e competenze a dare il giusto apporto. Certamente, le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale, ovvero quello di esercitare la funzione di collettori, di facilitatori dei processi, di organizzatori; ma le istanze, la domanda di efficienza ed efficacia dei servizi smart che un territorio deve e può offrire nasce solo dal basso, ovvero dalla partecipazione attiva e diretta dei cittadini e delle imprese”. In tempi di scarsità di risorse finanziarie, sia pubbliche, sia private, la smart land è fattibile anche con una bassa intensità di investimenti? “Assolutamente sì. Anzi, bisogna stare attenti a non confondere le politiche smart come politiche di spesa in tecnologia. Smart è fare di più con meno, ovvero maggio 2015 fare ‘meglio’. Oggi abbiamo a disposizioni strumenti tecnologici e sistemi di relazione che in molti casi si tratta di mettere a sistema e rendere fruibili e utilizzabili per i cittadini, per le imprese, per i turisti. Spesso non si tratta di inventarsi chissà quali soluzioni tecnologiche, ma di utilizzare le risorse già esistenti. Si tratta, ad esempio, di sfruttare le potenzialità date dalla stessa tecnologia già esistente e presente, mettendola in condivisione. L’esempio più calzante è quello della riduzione dell’inquinamento associato alla mobilità privata. Si può risolvere cambiando auto e, dunque, spendendo per un veicolo più tecnologico e meno inquinante, ma si possono usare anche altri sistemi, come il car sharing o il car pooling, ovvero utilizzare le auto esistenti in modo più intelligente, condividendole. Meccanismi simili si possono applicare a moltissimi altri campi, ma serve soprattutto un sistema che metta in relazione domanda e offerta. Il sistema è la chiave, è quello che rende smart un territorio e la sua economia”. C’è il rischio che Smart venga utilizzato soltanto come uno slogan, senza riuscire a dargli concretezza, o peggio serva solo per attingere a contributi pubblici? “Non solo c’è il rischio, ma è già stato fatto e lo stanno, purtroppo, facendo tut- tora, anche con l’ultimo bando nazionale per i piccoli comuni. Il punto è che la parola smart è diventata una specie di ‘belletto’ da aggiungere a qualsiasi elemento in modo da trasformare proposte normalissime in proposte altamente innovative, quando di innovativo c’è ben poco. Non è innovazione acquistare le Lim per le scuole se, poi, nelle stesse scuole non c’è il collegamento internet e la banda larga e, soprattutto, se i docenti non sono formati e preparati per utilizzare quegli strumenti. Parliamo di dematerializzare l’economia e abbiamo un sistema di istruzione che prevede ancora libri di testo costosi e pesanti, che ogni anno devono essere aggiornati e stampati, su carta spesso molto poco sostenibile, che gli studenti dovrebbero trasportare in un carrello e non nei loro zaini, quando come per qualsiasi software che utilizziamo nei nostri computer se serve un aggiornamento lo scarichiamo e non ricompriamo tutto il programma. È in problema di cambiamento strutturale del nostro modo di pensare e, purtroppo, non siamo ancora vicini, ma dobbiamo insistere e diffondere il vero significato della parola smart, che vuol dire essere intelligenti e astuti. E molte proposte, che oggi vengono chiamate smart, sono molto poco intelligenti e molto poco astute”. ilFRIULI BUSINESS 11 POLONIA Varsavia Łódź Katowice UNGHERIA Budapest ROMANIA Ploiești RUSSIA Mosca CINA Pechino USA New York CINA Shanghai USA Houston ITALIA Udine / Milano UCRAINA Kiev Leopoli BULGARIA Sofia SERBIA Belgrado BOSNIA ERZEGOVINA Banja Luka BRASILE Belo Horizonte CINA Shenzhen HONG KONG With your business in the world Più di vent’anni di esperienza a fianco delle imprese sui mercati internazionali, un gruppo multinazionale con le sue sedi nei paesi a maggior potenziale di crescita, un capitale professionale elevato, con competenze diversificate unite da un unico obiettivo: creare valore per l’azienda nostra cliente. Over 20 years of experience side by side with companies on the international markets, a multinational group with branches in countries featuring positive business trends and growth, the utmost of professional capital with diversified expertise focused on a sole target: to create value for our clients. IL PERSONAGGIO Stiamo trascurando l’efficienza Michele Degrassi - L’ex ‘enfante prodige’ deLLa poLitica regionaLe è oggi manager e consuLente di numerose aziende private. neL pubbLico è di moda una furia iconocLasta che vuoLe unire, fondere, aggregare tutto, mentre è prioritario migLiorare La gestione quotidiana, prima deLL’assetto societario A 24 anni, ancora da studente, era già sindaco di Staranzano, il suo paese. A 26 anni assessore regionale alle Finanze, poi a 29 addirittura vicepresidente. “L’inizio degli Anni ’90 è stato un periodo di forti cambiamenti” commenta Michele Degrassi, che proprio in quegli anni imboccò la strada per una precoce carriera politica fino ai massimi vertici dell’amministrazione regionale. Anni di grandi riforme, quella sanitaria su tutte, ma soprattutto anni in cui la dialettica tra maggioranza e opposizione portava a soluzioni concrete e condivise, che fecero brillare l’autonomia del Friuli Venezia Giulia. Poi, però, la carriera di Degrassi ha voltato decisamente pagina: prima una fase di passaggio come manager di società pubbliche, poi l’impegno nel sistema imprenditoriale privato, come consulente e top manager. Cosa si prova a essere stato un enfant prodige della politica? “Al tempo c’era indubbiamaggio 2015 mente più instabilità delle giunte regionali, ma il rapporto tra maggioranza e opposizione era costruttivo e basato sul rispetto. Ricordo, ad esempio, che, anche se sedevo sui banchi della minoranza, votai la riforma sanitaria di Fasola perché era veramente innovativa”. Poi, cosa è successo? “Tutto è finito nel 2001, quando, mentre seguivo il naturale percorso politico, il mio nome fu tolto dalla lista per le elezioni politiche la notte prima della loro presentazione. Così, decisi di chiudere la mia carriera politica a 34 anni, un’età però in cui si è ancora giovani per ripensarsi. Al tempo l’ho considerata una batosta, oggi sono convinto che è stato un vero colpo di fortuna”. Come è entrato nel mondo delle imprese? “Nel 2001 mi venne offerta la guida di un’azienda privata e, poi, di una società mista pubblico-privata. Quindi, nel 2003, fui chiamato da Riccardo Illy, appena eletto alla Il problema delle imprese pubbliche è che il ‘contesto’ è troppo determinante rispetto ai veri obiettivi aziendali presidenza della Regione, per seguire la riorganizzazione di Friulia e, successivamente, il rilancio di Finest. Portati a termine questi incarichi mi sono dedicato a seguire esclusivamente aziende private, o attraverso la mia società di consulenza Shape Consulting, o direttamente nel Cda, come per Armonia di cui sono amministratore delegato”. Di cosa si tratta? “Armonia è una holding finanziaria che si occupa di internazionalizzare, in particolare nei Paesi dell’Est europeo, l’attività di due importanti società cooperative di servizi: a oggi Armonia dà lavoro a circa duemila dipendenti”. È più facile guidare un’azienda pubblica o una privata? “Un vecchio manager un giorno mi disse che se guidi un’azienda privata hai due incubi la notte: il portafoglio ordini e il conto in banca. Se, invece, amministri una società pubblica hai comunque due incubi, ma sono la Corte dei Conti e i giornali. Ovviamente, è una battuta estremizzata, ma rende molto bene l’idea. Il problema è che nelle imprese controllate dal pubblico il ‘contesto’ è troppo determinante rispetto ai veri obiettivi aziendali”. Come valuta la politica economia perseguita dall’attuale amministrazione regionale? “Conosco personalmente buona parte dei manager che la giunta Serracchiani ha chiamato alla guida delle società regionali e sono professionisti di alto livello. ilFRIULI BUSINESS 13 IL PERSONAGGIO Mi piange il cuore vedere imprenditori che hanno compreso l’importanza dell’internazionalizzazione, ma che poi sbagliano strada Imprese e politica dovrebbero imparare dal football americano, mia grande passione: il gioco è un ingranaggio in cui tutte le rotelle sono fondamentali Mi lascia, invece, un po’ perplesso la furia iconoclasta che la politica, già da alcuni anni, esercita con lo slogan della ‘semplificazione’: fondere, unire, accorpare tutto. È vero che ci sono troppi enti e società, ma ogni progetto deve porsi come obiettivo l’efficienza, che significa prima di tutto migliorare la gestione quotidiana, non tanto l’assetto societario”. li a un obiettivo personale. Questo accade in tutti i partiti e movimenti, su cui vedo oggi sventolare la bandiera dell’individualismo. Nel settore privato, invece, ho trovato rispetto e serietà. Quindi, l’ultima cosa che farei è rientrare in quel mondo”. Le categorie economiche stanno svolgendo adeguatamente il loro ruolo? “La crisi della classe dirigente non riguarda solo la politica, ma anche i sindacati e le associazioni di categoria. Ogni base, fatta cioè da elettori, lavoratori o imprese, dovrebbe tenere di più il fiato sul collo dei propri rappresentanti. Purtroppo, il Friuli Venezia Giulia è in linea con lo scenario nazionale”. Questo mette in discussione la stessa natura della nostra Regione? “Se la nostra autonomia è messa oggi in discussione è perché non stiamo sfruttando la specialità e gli elementi distintivi che l’hanno determinata”. Per le nostre imprese, il Far East è l’unica rotta possibile o stiamo sottovalutando i mercati esteri più vicini? “Mi occupo da anni, ormai, di internazionalizzazione e ho ben presente l’elenco di errori commessi dalle aziende. maggio 2015 Quello più frequente è puntare subito al Far East senza avere costruito un habitat interno adatto, a partire dalla formazione dei propri dipendenti, sottovalutando poi la distanza fisica e culturale di quei mercati. Questo ‘ambiente’ aziendale lo si può creare cimentandosi, prima, con il mercato europeo, che offre comunque interessanti opportunità. Così, mi piange il cuore nel vedere imprenditori che hanno compreso l’importanza dell’internazionalizzazione, ma che poi sbagliano strada”. Dopo anni che se ne parla, la managerialità si è diffusa tra le aziende locali? “A macchia di leopardo. Trovi manager che hanno sviluppato le proprie capacità in maniera ‘spontanea’, con forte specializzazione in alcuni settori, ma a cui mancano i fondamentali e una visione completa della gestione aziendale. Non a caso, in Shape Consulting abbiamo ideato un master intitolato ‘Back to basics’. Per esempio, in Friuli ci sono grandi professionisti nel settore finanziario, meno in quello produttivo e del marketing”. Il mondo della cooperazione è oggi nel mirino: modello in crisi o deficit del management? “Il dato positivo è che le cooperative, non potendo ripartire gli utili, hanno accumulato un patrimonio e, quindi, una consistenza finanziaria da far invidia alle imprese private. Quello negativo, invece, è che non essendoci un ‘padrone’ è mancata talvolta la concentrazione sul risultato, così che tutto è stato affidato all’adeguatezza del gruppo dirigente e questo ha determinato risultati molto diversi. Dove, poi, la politica ha determinato la nomina dei vertici, il rischio è cresciuto in maniera esponenziale”. Quindi, lo zampino della politica nell’economia è pericoloso? “Il problema è che per il politico contano più i rapporti di vicinanza, rispetto alla professionalità individuale. In verità: la fedeltà non è un valore, mentre lo è la lealtà”. È tentato da un rientro in politica? “No. La politica mi ha deluso per i rapporti umani che alimenta, che vengono interpretati come funziona- È una visione pessimistica, non c’è proprio speranza di cambiamento? “Il cambiamento è fondamentale, ma esiste un’unica strada per ottenerlo: l’educazione al senso civico, che solo in parte può coinvolgere, purtroppo, chi è oggi già adulto, e che deve essere rivolta, quindi, ai bambini. Ci vuole una generazione per cambiare, perché certi traguardi richiedono necessariamente tempi lunghi”. Il football americano, sua grande passione prima come giocatore e oggi come allenatore, cosa può insegnare a politica ed economia? “Lo spirito di squadra. Se in altri sport, come il calcio, il successo di una formazione può essere determinato anche da una rosa ristretta di fuoriclasse, nel football americano il gioco è pensato come un grande ingranaggio in cui sono fondamentali tutte le rotelle. Se un’azienda acquisisce questo spirito, allora diventa vincente. In politica, invece, i peggiori nemici sono quelli che ti siedono accanto e questo clima ti spinge all’ambiguità”. ilFRIULI BUSINESS 15 TUTTI I GIORNI SIAMO RESPONSABILI DI QUELLO CHE SAREMO. Noi di CDA ci immaginiamo così: in viaggio verso il futuro. Rispetto per l’ambiente, per la comunità e per i soggetti che operano in essa sono la nostra linea di partenza. L’obiettivo di questo viaggio è rendere possibile la pausa perfetta, a casa come in ufficio, in fabbrica come in palestra. Forse è un obiettivo irraggiungibile, proprio come l’orizzonte, ma noi continueremo a dare il massimo per raggiungere ogni giorno nuovi traguardi di qualità. C.D.A. di Cattelan srl - via degli Artigiani, 3 33030 Flumignano - Talmassons (UD) Tel. 0432 766853 - Fax 0432 765863 www.cdacom.it - [email protected] imprese & finanza banca friuladria Pacchetto Pisus al fianco della val canale U n plafond di 5 milioni finalizzato a sostenere le attività economiche del Tarvisiano e un’articolata gamma di prodotti e finanziamenti a condizioni vantaggiose, tesi anche a favorire l’utilizzo dei fondi Pisus. Il pacchetto, come spiega il direttore territoriale di FriulAdria simone schiesaro, prevede l’anticipo contributi Pisus attraverso l’apertura di credito in conto corrente per un importo pari al contributo deliberato e comunque fino a un massimo di 100mila euro; finanziamenti chirografari finalizzati a coprire la differenza tra investimento da effettuare e contributo Pisus oppure mutui ipotecari di durata variabile da un minimo di 36 a un massimo di 120 mesi; anticipo del transato Pos attraverso un fido in conto corrente. La banca, inoltre, si è proposta quale partner delle piccole e medie imprese anche per i finanziamenti agevolati a valere sui fondi regionali. Il centro di Tarvisio la banca ha preparato, infine, anche una serie di prodotti e servizi studiati ad hoc per gli operatori del Tarvisiano, dal conto corrente, al leasing, alle polizze assicurative. FriulAdria ha inteso testimoniare in questo modo la propria vicinanza alle esigenze di un territorio dalle interessanti potenzialità economiche e riproporsi con forza come partner bancario locale capace di mettere a disposizione della propria clientela il know-how e i servizi di un grande gruppo. 18 ilFRIULI BUSINESS Federazione Bcc - con il Fondo housing sociale un investimento di 50 milioni di euro Per 330 nuovi alloggi in vendita convenzionata. sono venti le unità abitative già realizzate e in gran Parte assegnate Soluzione sociale per la casa A l via il progetto sviluppato in collaborazione tra il Fondo Housing Sociale Fvg, gestito da Finint Sgr, e le Bcc della regione per favorire l’acceso al credito a chi desidera acquistare la prima casa. Fortemente sostenuto dal credito cooperativo locale, da sempre vicino al territorio e alle comunità locali, il Fondo Housing Sociale Fvg ha l’obiettivo di investire 50 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia e realizzare almeno 330 alloggi, entro tre anni, da destinare a vendita convenzionata, locazione a canone calmierato rispetto al mercato, cioè inferiori del 15%, e affitto con riscatto. Due i progetti già avviati e che stanno riscuotendo ampio interesse, visto che circa il 70% delle unità è già stato assegnato, grazie alla mix di canoni calmierati, elevato livello qualitativo degli alloggi e bassi co- sti di gestione: a Pordenone in viale Grigoletti 18 unità e a Maniago in via San Rocco 12 unità. “Si tratta di un’iniziativa innovativa - sostiene Sara Paganin, senior fund manager di Finint Sgr – la quale si propone di contribuire alla soluzione del problema del disagio abitativo rivolgendosi alle fasce sociali che ancora non si possono permettere l’acquisto dell’abitazione; aiutare la ripresa del settore delle costruzioni e dell’indotto, tra i più colpiti dalla crisi, favorendo il recupero urbano di aree degradate e lo sviluppo sostenibile delle città”. servizi bancari “Crediamo profondamente in questa iniziativa - spiega Giorgio Minute, direttore della Federazione regionale delle Bcc – perciò, abbiamo collaborato con il Fondo al fine di Il complesso abitativo a Maniago creare degli strumenti ad hoc, come conto corrente, prestito personale e mutuo casa, per incrociare le esigenze degli assegnatari. In questa prima fase sono coinvolte la Bcc Pordenonese e Friulovest Banca in quanto presenti nei territori in cui sono localizzate le iniziative di Pordenone e Maniago, nel mentre le fasi successive interesseranno gradualmente Remanzacco, Trieste, Udine, Monfalcone, Mariano, Porcia e Lignano Sabbiadoro”. Accedendo al sito www. housingsocialefvg.it è possibile entrare nel dettaglio dell’iniziativa e acquisire ulteriori informazioni relative ai progetti del Fondo Housing Sociale Fvg con un ulteriore link indirizzato al sito delle Bcc (www.bccfvg.it), dove c’è la possibilità di richiedere informazioni e consulenza sui prodotti proposti dalle stesse banche. maggio 2015 imprese & finanza Ripartenza al rallentatore A ncora nervosi i mercati finanziari condizionati dai timori sulla Grecia: il presidente dell’Eurogruppo ha ribadito che ci sono diverse questioni irrisolte tra questo Paese e i creditori. I rendimenti nell’Area euro continuano a salire, con il Bund benchmark a 10 anni che ormai scambia allo 0,65 per cento. Anche il Btp a 10 anni si è portato in prossimità del 2% e il trentennale attorno al 3 per cento. Sul fronte macro, in Italia il settore servizi è cresciuto ad aprile al ritmo più veloce degli ultimi dieci mesi, con l’indice Pmi che si è portato a 53,1 da 51,6 del mese precedente; delude il dato degli occupati Adp negli Usa, che ad aprile ha visto una creazione di 169mila posti di lavoro. Servizi in creScita - Se negli USa l’occUpazione creSce meno del previSto, in eUropa i Segnali poSitivi Sono a macchia di leopardo. e, poi, c’è la Solita qUeStione greca I RISULTATI IN PIAzzA AffARI cHIUSURA 30-12-2014 cHIUSURA 08-05-2015 VAR % Danieli 20,58 22,14 7,58% Danieli risp 13,73 15,82 15,22% Eurotech 1,61 1,96 21,59% Generali 17,00 17,59 3,47% Banca Generali 23,05 32,25 39,91% fTMIB 19.011 23.000 20,98% SOCIETA’ Rubrica realizzata in collaborazione con In assestamento i listini europei, stabili le quotazioni delle materie prime con l’indice Crb che ha concluso la seduta in area 230 punti. In consolidamento sui massimi GRUPPO BANCA POPOLARE DI CIVIDALE dell’anno i prezzi del greggio. L’euro continua ad apprezzarsi nei confronti delle principali divise toccando i massimi degli ultimi due mesi cco le prime parole di Michela Del Piero, Educale: appena eletta presidente dell’istituto di credito “Consci delle nostre potenzialità, sapremo maggio 2015 ChI CORRE E ChI fRENA I dati finali dei Pmi dei servizi relativi ad aprile confermano che l’economia dell’Area euro si sta espandendo, anche se in alcuni Paesi il ritmo di crescita rallenta. È il caso della Germania da 55,4 a 54 punti, e della Francia da 52,4 a 51,4; in controtendenza l’Italia, il cui indice passa a 53,1 punti dai 51,6 di marzo. michela del piero alla gUida Nuovo presidente, stessa autonomia affrontare con le energie necessarie la grave congiuntura, mantenendo la Banca Popolare di Cividale nella direzione della crescita in autonomia, del localismo e della mutualità, che sono i suoi capisaldi originari”. Il Cda, parzialmente rinnovato dall’assemblea dei soci, infatti, ha individuato nella commercialista udinese la propria nuova guida. laurea in economia e commercio alla ‘Cattolica’ di Milano, abilitata alla professione di dottore commercialista dal 1993, titolare di un avviato studio professionale nel capoluogo friulano, dal 2004 al 2008 ha ricoperto pure la carica di assessore alle risorse finanziarie della Regione. Dal dicembre 2013 è contro dollaro; il cross eurodollaro si porta a 1,1360 sulla scia dei rialzo dei rendimenti del Bund e dei dati sotto le attese del mercato del lavoro Usa. A pesare sull’andamento della divisa unica anche la chiusura di posizioni ribassiste sull’euro originate nei mesi scorsi dalle aspettative del Qe della Bce. Il nuovo cda guidato da Michela Del Piero stata eletta nel consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cividale. “Sono consapevole della storia e della tradizione di questo istituto di credito – ha detto - che nel prossimo anno compirà 130 anni di attività al servizio del territorio. Con oltre 1 mila sociazionisti, 600 dipendenti, 75 agenzie operative in 7 province, oltre 8 miliardi di euro di massa amministrata la Popolare di Cividale si presenta come l’unica Popolare indipendente di interesse regionale del Friuli Venezia Giulia”. Quello dell’autonomia è stato il punto qualificante dell’azione della banca friulana che ha resistito al fenomeno delle concentrazioni degli Anni ’90 e che ne fatto un riferimento imprescindibile nel panorama creditizio regionale. L’istituto, che ha appena archiviato una bilancio 2014 con un utile consolidato di 10,1 milioni di euro, conta di raggiungere sensibili livelli di crescita e di redditività anche entro la fine di questo esercizio e i dati del primo trimestre sono confortanti in questo senso. ilFRIULI BUSINESS 19 imprese & finanza Tenere la guardia sempre più alta AssicurA Group - La società assicurativa, nata daLLo spirito mutuaListico, sta ampLiando iL cataLogo per famigLie e piccoLe imprese e rinnovando L’organizzazione per migLiorare uLteriormente i servizi L 110mila Numero clienti 20 ilFRIULI BUSINESS a strada intrapresa sta dando buoni frutti: il modello realmente mutualistico nel suo Dna rappresenta un’occasione vantaggiosa per un’ampia base di potenziali clienti, composti soprattutto da famiglie e piccole imprese, affinché si possano dotare di strumenti assicurativi e previdenziali per mettersi al pari con la media europea. Per questo è nata nel 1981 Assicura Group, società a servizio del mondo del credito cooperativo, della Confartigianato e di Confcooperative, come ricorda il suo presidente Tiziano Portelli. Con quali numeri vi presentate all’assemblea? “I risultati, raggiunti in termini di nuova produzione, pari a complessivi 266 milioni di euro con un incremento del 143%, sono riconducibili all’assai rilevante interesse per maggio 2015 Il presidente Tiziano Portelli la raccolta di prodotti di investimento, passati da 66 milioni di euro a oltre 206 milioni, ma sono anche frutto dell’aumento di quasi il 50% della previdenza complementare e della sostanziale con- maggio 2015 ferma dell’area di protezione con un aumento del 5% dell’area danni, del 13% nel collocamento delle polizze Cpi e nell’1% delle polizze temporanee caso morte. I dati esprimono un trend decisamente più favorevole rispetto agli andamenti registrati da Ania a livello nazionale, che rilevano un aumento di quasi il 30% dei rami vita e una contrazione del 2,7% dei rami danni, con una crescita dal 7,4% all’8,9% dell’incidenza dei premi totali sul Prodotto interno lordo. Il portafoglio complessivo dei rami danni e dei prodotti legati alla protezione sfiora i 46 milioni di euro, mentre la massa gestita dei prodotti di investimento e della previdenza complementare supera gli 800 milioni di euro, a fronte di 170mila contratti suddivisi su oltre 110 mila clienti”. Quali obiettivi vi siete dati per l’attuale esercizio? “Completare il catalogo prodotti a tutela sia delle famiglie, sia delle piccole e medie aziende, e semplificare ulteriormente l’operatività per facilitare l’attività degli intermediari che collaborano con noi. Parallelamente, vogliamo sviluppare l’attività di intermediazione in collaborazione con la nostra società di brokeraggio, ovvero Assicura Broker, per soddisfare anche le necessità di aziende di maggiori dimensioni o per individuare risposte a richieste ed esigenze più complesse, ampliando ulteriormente il nostro ambito d’azione a nuovi servizi”. Qual è il vostro obiettivo di crescita? “Riteniamo che la strada intrapresa in questi anni sia corretta, in quanto ci ha consentito di sviluppare gradualmente i diversi comparti, garantendo un miglioramento del servizio offerto sia ai nostri clienti, sia ai nostri collaboratori. Di certo, crediamo molto nel valore dell’ambito protezione e, considerando l’attuale sottoassicurazione italiana, che puntualmente ci differenzia negativamente rispetto agli altri Paesi europei, punteremo ancora molto su questo settore, convinti che rappresenti un aiuto concreto nella vita di ognuno”. ilFRIULI BUSINESS 21 imprese & finanza RappoRto costante con il cliente gRazie all’ict Le nuove tecnoLogie consentono di fornire una sempre più adeguata consuLenza U n mercato in divenire, non solo per mettersi alla pari con il livello medio europeo, ma anche perché si evolve sull’onda delle nuove tecnologie e delle mutate esigenze dei clienti. È per questo che l’offerta di Assicua Group non rimane ferma, realizzando nuovi investimenti su programmi di sviluppo, illustrati dal direttore generale Sandro Gotti. Il direttore Sandro Gotti Quali invece i traguardi di lungo termine? “La sfida che ci siamo posti è di dotare gli intermediari che collaborano con noi degli strumenti più performanti per assistere in modo professionale i loro clienti nell’analisi dei bisogni loro, dei loro cari o della loro azienda e affiancarli nell’individuazione di soluzioni frutto di una continua sollecitazione del mercato per ottenere, in forza del gruppo d’acquisto che rappresentiamo, condizioni chiare e trasparenti che disciplinino coperture che si rivelino adeguate e coerenti agli effettivi bisogni in occasione del verificarsi degli eventi assicurati, superando le asimmetrie informative che, purtroppo, sovente, caratterizzano l’offerta assicurativa”. 22 ilFRIULI BUSINESS Nel mercato bancassicurativo, quali sono i prodotti oggi più richiesti? “La bancassicurazione nasce in Italia all’inizio degli Anni ’80, nell’ambito delle polizze vita, e solo nell’ultimo decennio si evolve verso le coperture dei rami danni e, nell’ultimo biennio, verso le coperture Rc auto. Assicura, costituita nel 1981 dalla banche di credito cooperativo, dalla Confartigianato e da Confcooperative regionali, ha invece fin dalla sua origine enfatizzato il valore di protezione e di tutela che le soluzioni assicurative possono offrire, privilegiandone la valenza sociale e applicando logiche mutualistiche, per far sì che i clienti, i soci e gli iscritti degli enti nostri fondatori affrontino con maggiore serenità il proprio futuro, adottando le soluzioni più adeguate per soddisfare l’evoluzione delle esigenze in funzione del ciclo di vita dell’assicurato”. Quali sono, quindi, le nuove frontiere del settore? “Le coperture legate al welfare con l’adesione ai fondi sanitari, per integrare quanto offerto dal servizio sanitario pubblico, rappresentano un ambito estremamente rilevante, assieme alla previdenza complementare, per affrontare serenamente con una consapevole pianificazione il proprio futuro. Per quanto concerne la futura offerta dei prodotti protection, molte compagnie stanno riflettendo sul passare da una logica di standardizzazione, indispensabile nel mercato bancassicurativo, a una maggiore personalizzazione, valutando la fattibilità di realizzare soluzioni assicurative che possano essere ancor più puntuali in quelle che sono le specifiche necessità della clientela. Più che di prodotti, quindi, dovremo parlare di servizi e, più in generale, di un complessivo ripensamento del sistema di offerta. Oggi, 43 milioni di italiani possiedono un computer e ogni giorno 15 milioni accedono a internet da uno smartphone: ne consegue che il cliente non solo ha la possibilità di confrontare le proposte offerte dal mercato, ma vuole poter comunicare con il suo assicuratore via internet per avere informazioni sulle sue coperture, piuttosto che per la gestione dei sinistri o per ottenere dei preventivi. Stiamo, pertanto, lavorando per implementare il nostro portale con un’area riservata in cui il cliente potrà trovare tutte le informazioni che cerca e per attivare dei canali di comunicazione quali app, sms, email per facilitare il contatto in qualsiasi momento e raccogliere informazioni utili per sviluppare un’ancor più adeguata consulenza”. Qual è attualmente il vostro indice di penetrazione? “Assicura Group opera sia nell’ambito della bancassicurazione, in collaborazione con 67 banche di credito cooperativo e casse rurali principalmente operanti nel territorio del Friuli Venezia Giulia e in Trentino, ma anche in altre regioni quali il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia, la Toscana e le Marche, sia in collaborazione con la Confartigianato e con Confcooperative. Ai differenti ambiti corrispondono indici di penetrazione estremamente eterogenei, ma anche quando la fidelizzazione del cliente è prossima al 30% significa che abbiamo ancora un margine di crescita estremamente rilevante”. Ci sono delle particolarità del mercato friulano? “Il mercato regionale si caratterizza per la presenza storica di prestigiose compagnie, quali Generali e Lloyd Adriatico, alle quali si affiancano strutturate reti di intermediari che, professionalmente, rappresentano l’offerta di tutte le compagnie operanti sul territorio nazionale. Ormai, però, il mercato assicurativo è globalizzato e si sta muovendo sempre più verso un’offerta multicanale, multiaccessibile e multidevice”. maggio 2015 IMMAGINA. IMMAGINA. Idea Prototipi dà forma all’immaginazione. Idea Prototipi è in grado di interpretare e sviluppare una vostra idea traducendola in un pr Idea Prototipi forma all’immaginazione. competenza eddà accuratezza realizza prototipi curando tutti gli aspetti del processo produt Idea ed utilizza la ricerca prezioso per sviluppa Idea Prototipi Prototipi intende è in grado di interpretare e industriale sviluppare come una vostra ideastrumento traducendola in un pr competenza ed accuratezza realizzaindustriali, prototipi curando tutti gli aspetti del processo produt Grazie alla combinazione di capacità esperienza e competenze artigianali, Idea Pro IdeaIdea Prototipi dà forma all'immaginazione. Prototipi intende ed utilizza la ricerca industriale come prezioso strumento per sviluppa chi, una volta concepito un prodotto, debba progettarlo o di chi senta la necessità di migliorar IMMAGINA. Ideaed Prototipi è in grado di interpretare eindustriali, sviluppare una vostraeidea traducendola in un proottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. Grazie alla combinazione di capacità esperienza competenze artigianali, Idea Pro cesso o in un prodotto innovativo. Con efficienza, competenza ed accuratezza realizza prototipi chi, una volta concepito un prodotto, progettarlo di chi senta laCon necessità di migliorar a idea traducendola in del unprocesso processo o debba in un prodottoleoinnovativo. efficienza, curando tutti gli aspetti produttivo e risolvendo problematiche ad esso legate. Idea Prototipi Srl ed ottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. aspetti del processo produttivo e le-come problematiche ad esso legate. Ideavia Prototipi intende edBasiliano utilizza la ricerca industriale prezioso per sviluppaMalignani, 76 - 33031 (Ud) -risolvendo tel. 0432 830281 fax 0432 830798strumento - [email protected] - www.id e industrializzare nuove soluzioni e nuovi prodotti. nuove soluzioni e nuovi prodotti. ziosorestrumento per sviluppare e industrializzare Idea Prototipi Srl Grazie alla combinazione di capacità esperienza competenza artigianali, Idea via Malignani, 76 - 33031 Basiliano (Ud) -industriali, tel. 0432 830281 - fax 0432e830798 - [email protected] - www.id mpetenze artigianali, Idea Prototipi garantisce servizi commisurati alle esigenze di Prototipi garantisce servizi commisurati alle esigenze di chi, una volta concepito un prodotto, entadebba la necessità diomigliorare prodottodi esistente, la funzione progettarlo di chi senta un la necessità migliorare unperfezionandone prodotto esistente, perfezionandone la funzione ed ottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. Idea Prototipi Srl via Malignani, 76 33031 Basiliano (Ud) tel. 0432 - fax 0432 830798all’immaginazione. Idea830281 Prototipi dà forma - [email protected] www.ideaprototipi.it [email protected] - www.ideaprototipi.it Idea Prototipi è in grado di interpretare e sviluppare una vostra idea traducendola in un pr SiStemi ProduttIvI La ricetta della chiarezza Cristian Vida L o scorso gennaio la giunta regionale ha approvato con la delibera le indicazioni sull’igiene degli alimenti e l’applicazione dei principi del sistema Haccp. Si tratta di un documento, per la prima volta, frutto della collaborazione tra la Direzione centrale della Salute e le Confindustrie provinciali del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta una vera rivoluzione co- 24 ilFRIULI BUSINESS pernicana. Controllori e controllati, cioè, si sono messi attorno a un tavolo per chiarire una comune interpretazione delle norme, individuare le corrette prassi da adottare e prevenire, così, episodi di interpretazione unilaterali di singoli funzionari che possono penalizzare aziende che, in perfetta buona fede, rischiano di essere colpite da sanzioni. È il capogruppo Alimentari e Bevande di Confindustria Udine, Cristian Vida, a spiegare nei dettagli la novità. Ha funzionato bene il metodo ‘partecipativo’ nella redazione delle linee guida regionali sull’Haccp? IgIene alImentare Varate le linee guida regionali frutto di un innoVatiVo metodo ‘partecipatiVo’ tra chi controlla e chi Viene controllato “Abbiamo affrontati argomenti ampi e in maniera articolata, puntando prima di tutto sulla conoscenza reciproca, perché uno degli obiettivi che ci siamo dati per l’intero progetto è proprio individuare un nuovo metodo basato sulla collaborazione tra chi deve vigilare e chi viene controllato. In questa maniera, si è voluto rendere le procedure più semplici e trasparenti, con lo scopo finale di garantire la sicurezza per il cittadinoconsumatore”. È un metodo replicabile anche in altri ambiti? “Auspichiamo che sia proprio così. Infatti, non si tratta di un’iniziativa che vuole rimanere isolata. Abbiamo già predisposto dei gruppi di lavoro che possano affrontare aggiornamenti continui rispetto alle buone prassi da adottare”. maggio 2015 Quanto pesa, nel quotidiano, l’interpretazione dei singoli funzionari? “Il principio, anche in questo caso, è che prevenire è meglio che curare, cercando di evitare cioè interpretazioni unilaterali. In questa maniera, noi produttori agroalimentari possiamo sapere cosa è meglio fare, prima di venire sottoposti a controlli e magari scoprire, solo in quel momento, che la pratica adottata non è giudicata adeguata dagli organi di controllo. Il problema a monte, infatti, è che esiste una evoluzione normativa quasi quotidiana, cui non è sempre facile adeguarsi in maniera puntuale, sia per chi vigila, sia per chi viene controllato. Questo metodo ‘partecipativo’, così ci consente di concentrare i nostri sforzi nell’elevare lo standard qualitativo dei prodotti, che è la nostra vera mission imprenditoriale. Inseguire, invece, interpretazioni ondivaghe disperde risorse ed energie”. maggio 2015 Un piccolo produttore tradizionale e una grande multinazionale vengono trattate alla stessa maniera dai controlli? “L’introduzione di una normativa semplificata per le Piccola produzioni locali (Ppl) fatta dalla nostra Regione consente alle micro-aziende, specie nelle zone marginali, un’attività più efficace. Se appena ci si eleva per dimensione, però, le regole sono le stesse sia per una picco piccola azienda di prodotti locali, sia per una multinazionale. Que Questo comporta, inevitabilmen inevitabilmente, maggiori costi operativi e di gestione, di cui alla fine bisogna tenere conto per la competitività sul mercato”. Le norme italiane in materia rap rappresentano un handicap nel con confronto con i concorrenti esteri? “Va detto che i principi normativi sono comuni a tutta l’Unione Europea, ma che poi questi stessi vengono spesso rere cepiti dal legislatore italiano in maniera più stringente. CertaCerta mente, questo genera maggiore sicurezza alimentare, ma anche maggiori costi che pesano soprattutto quando una nostra azienda deve confrontarsi nel mercato internazionale”. Come è possibile, quindi, ridare maggior equilibrio al mercato? “È necessario garantire alle nostre aziende di competere ad armi pari con i concorrenti esteri. Lo si può fare agendo in due direzioni. La prima è di aumentare i controlli sui prodotti in ingresso in Italia. La seconda è fare pressione sugli altri Paesi affinché non utilizzino le proprie norme sanitarie come barriera doganale contro le nostre produzioni”. L’impegno e il costo del rispettare una normativa molto rigorosa viene riconosciuto dal cliente finale? “Il mercato di consumo attuale si sta segmentando in più fasce. Da una parte, per esempio, abbiamo consumatori sempre più attenti alle produzioni biologiche, etiche e certificate. Dall’altra, una fascia di consumo guarda esclusivamente al prezzo. Di questo scenario dobbiamo tenere conto tutti, sia produttori, sia enti di controllo”. ilFRIULI BUSINESS 25 Fornisce da 25 anni servizi di - - - - - - - - - - - MaterialsTestingcertificato (analisichimiche,provemeccaniche,esamimetallografici, provedicorrosione,failureanalysis,lavorazionedeisaggi diprova,provenondistruttive) Ricercanelcampodellacorrosioneedeiprocessiproduttivi SupportoadattivitàdiRicerca&Sviluppo Miglioramentoemessaapuntodiprocessiproduttivi Sceltadeimaterialiinfunzionedell’impiego Causedirottura Causedicorrosioneecontromisure Miglioramentodellaprestazionedellesuperfici ProcessiePianodicontrollo Gestionedilaboratoridiprocesso SelezionedifornitoriedifornitureinItaliaenelFarEast GRUPPO METAL SERVICES METALSERVICESMaterialsTestingsrl ViaJ.Srebernic14,RonchideiLegionari34077(GO) www.metalservices.it,[email protected],Tel0481474849 LAB.METsrl ViaVenezia22Maniago,33085(PN)Tel.0427709314 NDTServicessrl ViaBugatto6,RonchideiLegionari34077(GO)Tel.0481474849 SUZHOUMETALSERVICESCo. Ltd.A-233MinShengRd.,ShengPuSIPSuzhouJangSuPRC [email protected],www.metalservices.cn Tel.0086051269361963 aziende IndustrIa Owens-IllInOIs - Lo stabiLimento di ViLLotta di Chions deLLa muLtinazionaLe ameriCana è stato rinnoVato e ora è aLL’aVanguardia per teCnoLogia e basso impatto ambientaLe 1974 130 Anno di fondazione Numero di dipendenti L’ultima frontiera del vetro O wens-Illinois, leader mondiale nella produzione di packaging in vetro, ha recentemente investito oltre 50 milioni di euro per trasformare lo stabilimento produttivo di Villotta di Chions in un esempio di eccellenza e un punto di riferimento mondiale per la produzione sostenibile di contenitori e bottiglie in vetro. Nato nel 1974 come Compagnia Gestione Vetrerie, l’azienda friulana è stata acquisita nel 1980 da Avir, diventata poi Owens-Illinois, un colosso da 7 miliardi di dollari di fatturato e 77 stabilimenti situati in 21 Paesi. Quello in Friuli è dotato di due forni, con una capacità produttiva 120mila tonnellate all’anno. Occupa 130 dipendenti e serve oltre 250 clienti. Dopo una breve chiusura dello stabilimento lo scorso dicembre 2014, da marzo la produzione del forno 1 ha ripreso regolarmente le attività di produzione. Nel 2016 è previsto il completamento dell’investimento con la messa a regime dell’intero stabilimento che tornerà a funzionare con i suoi due forni completamente rinnovati. A livello europeo, negli ultimi due anni, O-I ha investito 280 milioni di euro in sostenibilità che hanno interessato tra gli altri gli stabilimenti di Järvakandi in Estonia, di Harlow in Inghilterra e di San Polo in Italia. “Sostenibilità e innovazione – spiega Angelo Breviari, country executive Italia e Ungheria - sono due dei valori più importanti per O-I e i nostri clienti. maggio 2015 Continueremo a investire in processi orientati alla sostenibilità e all’efficienza energetica con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le nostre capacità produttive e consolidare la nostra posizione di leader di mercato in Italia e in Europa”. consumi dimezzati L’innovativa tecnologia sostenibile installata a Villotta di Chions prevede l’alimentazione del forno usando l’ossigeno come combustibile al 90%, al posto della tradizionale alimentazione ad aria calda, con un conseguente risparmio di combustibile e una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto, entrambi dell’ordine del 50 per cento. Inoltre, il calore di scarto dal forno viene recuperato per preriscaldare il rottame di vetro prima di essere sciolto nel forno e utilizzato per la nuova produzione di bottiglie e contenitori. Grazie al sistema Orc (Organic Ranking Cycle) il calore di scarto all’interno dell’altoforno verrà impiegato per produrre energia elettrica che contribuirà ad alimentare l’intero stabilimento, in un’ottica di maggiore efficienza energetica e sostenibilità. L’impianto all’avanguardia potrà utilizzare fino al 90% di vetro riciclato nel processo di produzione. Per ogni 10% di rottame di vetro utilizzato nel processo di fabbricazione, ci sarà un risparmio 3% di energia e una riduzione di anidride carbonica dal 4 al 10 per cento. La combinazione di tecnologie sostenibili presenti a Villotta è unica nel settore del vetro ed è stata ideata a seguito di numerosi test all’Innovation Center del gruppo a Perrysburg negli Stati Uniti. “L’applicazione di tale tecnologia sostenibile, innovativa a livello mondiale – aggiunge Breviari - comporta l’approvvigionamento del 90% delle materie prime, tra cui rottame vetro, a meno di 200 chilometri dallo stabilimento. Le bottiglie e i prodotti finali da noi realizzati a Villotta vengono, poi, distribuiti ai clienti che si trovano in larga parte nell’arco di 300 chilometri. Per questo motivo amiamo definirci azienda globale che pensa locale, in ottica di massima innovazione e raggiungimento dei più alti standard di sostenibilità”. Nello stabilimento di Villotta di Chions viene, inoltre, prodotto Helix, l’innovativo concetto twist-to-open per il vino, vincitore dell’Oscar dell’imballaggio 2014 realizzato da O-I con Amorim, leader nella produzione di tappi in sughero. ilFRIULI BUSINESS 27 Stark Il gruppo dI TrIvIgnano, leader a lIvello mondIale neglI uTensIlI per meTallo e legno , sTa InvesTendo suI servIzI alla clIenTela e guarda a nuove acquIsIzIonI Strategia tagliente luca Solari C onsolida la propria posizione di leader mondiale e guarda a nuove acquisizioni. Il 2015 è iniziato in maniera molto positiva per Stark, gruppo industriale con sede a Trivignano Udinese e filiali in Germania, Cina e Brasile e tra i principali produttori al mondo nel settore degli utensili per il taglio dei metalli e la lavorazione del legno. Il fatturato consolidato nell’ultimo anno è cresciuto del 3 per cento registrando vendite per 22,4 milioni di euro, grazie alla buona accoglienza riservata ai nuovi prodotti lanciati sui diversi mercati che hanno contribuito a incrementarne i volumi. Fondata da Antonio Solari nel 1962, inizialmente per soddisfare le esigenze della clientela del territorio a sud di Udine, Stark è cresciuta fino a diventare uno dei tre principali player mondiali per la 1962 160 Anno di fondazione Numero di dipendenti 22,4 Fatturato in milioni produzione degli utensili per il taglio dei metalli, i cui prodotti di punta hanno avuto un ruolo centrale anche per la realizzazione dei tubi utilizzati per le infrastrutture di Expo 2015 . A livello geografico a fornire il contributo maggiore è stata soprattutto l’area asiatica e in particolare la Cina. alta tecnologia “Ritengo – spiega l’Ad Luca Solari, che con il fratello Remo guida l’azienda - che oggi i mercati abbiano bisogno di novità: i prodotti sono maturi e vanno rigenera- Specialista in ChiRURgiA PLASTiCA eSTeTiCA DR. CoSTAnTino DAViDe www.davidecostantino.it | [email protected] Cellulare 335 6948680 Palmanova (Udine) Poliambulatorio S. Marco Contrada Collalto 15/a Palmanova (UD) Tel. 0432 924814 28 ilFRIULI BUSINESS Casa di Cura SALUS Via Bonaparte 6, Trieste Tel. 040 3171111 maggio 2015 Aziende IndustrIa processo produttivo, che migliora costantemente l’efficienza e la gestione dei costi della manodopera”. logistica come punto di forza ti. Stark, grazie alle sue produzioni altamente tecnologiche e la struttura R&D di cui dispone, è in grado di proporre nuove linee. Questa strategia commerciale è una delle ragioni principali del miglioramento di bilancio. In particolare, riteniamo che sarà ancora il settore del metallo a trainare questa crescita, senza peraltro escludere novità anche dal mondo del legno. Il trend continua a mantenersi promettente anche per il 2015, considerato che i primi mesi dell’anno si sono mostrati propizi grazie a uno scenario particolarmente positivo riguardante i costi delle materie prime e al controllo del Uno degli attuali obiettivi è migliorare ulteriormente efficienza e tempi di consegna ai clienti, che per la Stark rappresentano un punto di forza rispetto alla concorrenza internazionale. “Per entrambe le linee, metallo e legno, gli investimenti per oltre 2 milioni di euro nel triennio 2012-2015 sono destinati all’implementazione del della logistica – continua Solari -. Oggi la distribu distribuzione non investe più nel magazzino, non immobi immobilizza capitali nelle scorte e, pertanto, ini il processo che inizia con l’acquisizione dell’ordine e si conclude con la consegna del prodot prodot- Allestimenti & Manutenzioni to al cliente sta diventando sempre più breve. A fare la differenza sarà sempre di più la qualità del servizio offerto. Questa è la chiave per riuscire a stare sul mercato con successo. Non dimentichiamo che, per il cliente, avere un unico fornitore di tutti i prodotti si traduce in un recupero dei costi e in un servizio più rapido. Per questo puntiamo ad arricchire la nostra gamma di offerta attraverso acquisizioni di produzioni complementari”. Nuovi traguardi di crescita, quindi, attendono la Stark, tanto che il Ad dichiara: “Stiamo pensando a nuove acquisizioni sui mercati nazionali e internazionali. Non escludiamo una quotazione al mercato di Borsa italiana Aim e, nel contempo, siamo aperti all’entrata di nuovi capitali”. A&M Allestimenti & Manutenzioni Srl Viale del Lavoro 76 - 33050 Pavia di Udine Tel: 0432 675818 - Fax. 0432 675868 [email protected] www.allestimentiemanutenzioni.it Allestimenti veicoli industriali Servizio di Assistenza Prontointerventoconofficinamobile Verificheperiodicheapparecchidisollevamento Corsidiformazioneperoperatori dimacchineconrischiparticolari Allestimenti: settori Industriale, Forestale, Agricolo Concessionari per il Friuli Venezia Giulia dei caricatori idraulici EPSILON-PALFINGER - centro assistenza autorizzato PENZ – LIV - CORMACH - centro assistenza multimarca. Produttori dei caricatori forestali A&M maggio 2015 ilFRIULI BUSINESS 29 aziende industria Fabiano, Stefano e Lorenzo Piani 1919 35 7 Anno di fondazione Numero di dipendenti Fatturato in milioni Il design è per tutti Piaval - La storica azienda di san Giovanni aL natisone è Leader neLLe sedute heaLthcare, ma sta diversificando anche neL settore contract rato è di 7 milioni di euro, per il 95% frutto dell’export, e sono 35 i lavoratori occupati. a storia di Piaval ha inizio nel 1919 ed è, quindi, una tra le aziende più antiche del Distretto della Sedia. È legata alle generazioni, radicate nel territorio e alla famiglia, che si sono avvicendate trasformando un piccolo laboratorio artigianale in un’azienda di successo internazionale, fortemente specializzata nella produzione di sedute per il settore healthcare e da alcuni anni molto attiva anche nel settore contract. A guidare la società di San Giovanni al Natisone, che oggi è alla quarta generazione, ci sono i T. L’ultima importante evoluzione che l’azienda ha compiuto è quella a cavallo degli Anni 2000. Forti del know-how nella lavorazione del legno e della qualità di produzione riconosciuta all’azienda, fino a quel momento prevalentemente indirizzata ai grandi distributori tedeschi, i Piani comprendono che è il momento di presentarsi al mercato con una propria identità. Il processo di trasformazione è rapidissimo e l’azienda avvia la collaborazione con designer internazionali, investe in nuovi modelli e diventa una realtà sempre più competitiva e affermata. qualità per hotel L veri pionieri “Il nostro successo – afferma Fabiano Piani - è il frutto di un’evoluzione costante, di tenacia e di passione per la qualità. Abbiamo saputo proporci con il nostro brand al momento giusto, ma l’intuizione determinante è stata fare dell’healthcare il nostro core business in un momento in maggio 2015 cui pochissimi affrontavano questo segmento. Possiamo dire di essere stati tra i primi”. Piaval ha, infatti, fatto del ‘design accessibile’ la propria specializzazione e oggi vanta un’ampia modellistica che è il risultato di una costante ricerca di forma, ergonomia e design. “Abbiamo iniziato a produrre le prime collezioni dedicate alle persone anziane per il mercato tedesco e francese, Paesi molto attenti alla sfera sociale – aggiunge Stefano Piani – poi il mercato si è rapidamente allargato e oggi esportiamo in tutto il mondo. Abbiamo oltre 90 modelli dedicati all’healthcare, una gamma ricchissima di accessori, studiamo le necessità specifiche degli ospiti di strutture sanitarie e geriatriche, individuiamo soluzioni tecniche ed estetiche che garantiscono alte prestazioni di comfort ed ergonomia, sicurezza e design, curiamo i dettagli che facilitano l’operatore in ogni funzionalità”. Per garantire la qualità totale, Piaval mantiene al proprio interno tutte le fasi di produzione ed esegue rigorosi controlli su ogni prodotto. L’azienda è certificata Iso 9001, inoltre molti modelli sono certificati dal Catas e godono della certificazione Fsc per quanto riguarda il legno. Il fattu- La specializzazione non ha, però, impedito a Piaval di intraprendere anche nuove strade. Da qualche anno si sta proponendo con crescente successo nel contract dedicato alla fascia alta di mercato. “Siamo appena rientrati dal Salone del Mobile di Milano – spiega Lorenzo Piani – dove abbiamo presentato le nostre ultime collezioni dedicate a hotel e ristoranti e siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto. Quest’anno ci siamo presentati anche al Fuorisalone, in collaborazione con la rivista Platform. Gli architetti e gli interior designer che abbiamo incontrato apprezzano la cura che poniamo nella lavorazione del legno, riconoscono nei nostri modelli una qualità che dura nel tempo, elemento essenziale per l’arredo degli spazi collettivi. Milano è per noi da tempo un appuntamento strategico, ma negli ultimi anni abbiamo intensificato la presenza fieristica anche su altri mercati con l’obiettivo di consolidare sempre di più la divisione contract. Inoltre, promuoviamo il nostro brand attraverso operazioni mirate: un nostro modello è esposto a Torino in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone e a giugno saremo a Milano in occasione di Expo, nell’ambito delle iniziative dell’Italian Chair District”. ilFRIULI BUSINESS 31 Aziende IndustrIa Filo diretto con la fabbrica Make My desIgn - dieci Aziende del distretto dellA sediA, con speciAlizzAzioni trA loro complementAri, si sono AlleAte per fornire soluzioni personAlizzAte A progettisti e designer I l distretto friulano della sedia, oggi meglio conosciuto nel mondo quale Italian Chair District, si ripensa anche attraverso nuove collaborazioni tra aziende locali che puntano direttamente al mercato. Così è nato ‘Make My Design’, ovvero il primo network di aziende italiane specializzate nella produzione di componenti, semilavorati e accessori per il settore legno-arredo che fornisce una consulenza professionale a designer e progettisti per la valutazione dei loro progetti di design. Operanti in settori complementari fra loro e custodi del know-how che da sempre rende celebre il Made in Italy nel mondo, le dieci aziende che compongono la rete offrono una prima valutazione tecnica gratuita, per poi rimanere a disposizione degli utenti che vogliono proseguire nello sviluppo e nella concretizzazione della propria idea progettuale. Il tutto viene fatto, ovviamente, in maniera innovativa attraverso un portale web. I protagonisti di questa iniziativa sono Contorpress, Giada, Italcurvati, MM Tappezzeria, Mocchiutti, Quattroventi, Stei, Stacco, Woodcraft e Tiver. Queste dieci aziende, così, sono in grado di offrire le PER FAR CRESCERE LA VOSTRA AZIENDA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO CORSI DI FORMAZIONE ACUSTICA AMBIENTALE E INDUSTRIALE SISTEMI DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONE www.felcaro.it Felcaro sas di Felcaro Mauro & C. - Via Divisione Julia 25/1 - 33044 MANZANO Tel: 0432755188 - e-mail: [email protected] 32 ilFRIULI BUSINESS maggio 2015 competenze della produzione, ognuna nel suo settore di specializzazione: essiccazione, taglio, curvatura e levigatura del legno, lavorazioni Cnc, lavorazione di metallo, tappezzeria, imbottitura, verniciatura e produzione di prototipi. network lungo la filiera Come in una filiera tradizionale, il network ha la capacità di realizzare qualsiasi tipo di progetto in ambito legno-arredo e il suo servizio vuole rappresentare una valida soluzione ai problemi che designer e progettisti spesso incontrano nella fase di sviluppo della propria idea di design. Il servizio prevede una prima valutazione tecnica gratuita che gli utenti possono richiedere molto velocemente compilando il form presente sul sito www.makemydesign. it e allegando il proprio progetto in formato pdf. Le aziende valuteranno gli aspetti del progetto di loro competenza e invieranno un primo feedback. Potendo contare sulla serietà e affidabilità del network, i designer e i progettisti che fossero interessati a proseguire l’analisi della propria idea potranno instaurare un rapporto diretto con le maggio 2015 aziende e sviluppare il processo produttivo dell’opera fino alla sua commissione. dalla consulenza alla produzione “Con Make My Design – spiega il portavoce del progetto Carlo Piemonte - vogliamo offrire un servizio di consulenza diretta da parte delle aziende ai designer, progettisti e architetti che vogliono sviluppare un nuovo complemento d’arredo. Attraverso la capacità espressa dalla nostra rete, che va dalla selezione del legno alle finiture più raffinate, possiamo diventare un partner importante per chi vuole entrare in diretto contatto con il grande know-how targato Made in Italy”. La rete Make My Design ha scelto l’Asdi Sedia, cioè l’agenzia del distretto, quale organo gestore del gruppo al fine di promuovere al meglio i progetti del network in Italia e all’estero. Tra le prime azioni realizzate c’è proprio lo sviluppo del sito www. makemydesign.it, ovvero un vero e proprio portale che, oltre a presentare il progetto, permette agli interessati di visualizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche delle aziende coinvolte. ilFRIULI BUSINESS 33 • Impresa • servizi di lin internazion • collegamen • Movimen • nei porti • nei termina • nei raccord (raffinerie, ferroviaria nea nazionali ed nali (in partnership) nti Porti-Retroporti ntazione ferroviaria al intermodali di industriali acciaierie, cartiere, ecc.) • Manutenzione rotabili • revisioni periodiche locomotori e carri • revamping e rimotorizzazioni • installazione apparati di sicurezza su locomotori • Progettazione, costruzione e manutenzione raccordi • rilievi topografici e progettazione • costruzione nuovi raccordi privati • manutenzione armamento • Accompagnamento treni e servizio ristoro SiStema Costruzioni Dalla ricostruzione alla rigenerazione rilanCio del ‘Modello Friuli’ - Nell’ateNeo friulaNo è Nato uN comitato iNterdiScipliNare per proporre uN percorSo di rilaNcio ecoNomico, urbaNiStico e Sociale che Scommette Su uN piaNo Shock di iNveStimeNti Sul territorio L a prima ricostruzione del Friuli, dopo il terremoto del ’76, consentì la nascita dell’Università. Oggi, la stessa Università potrebbe ‘sdebitarsi’ diventando motore della seconda ricostruzione, quella che dovrebbe portarci in un nuovo e attuale modello economico. Nasce da questa aspirazione, in seno proprio al nostro ateneo, il Comitato per lo studio di un programma di rigenerazione del territorio friulano in vista del quarantennale della ricostruzione del Friuli. “Non siamo all’indomani di macerie e morti – commenta il docente e urbanista Sandro Fabbro, che assieme ad altri colleghi ha dato vita all’iniziativa – ma il Friuli deve ricostruire urgentemente il proprio modello economico e per farlo l’unico settore che rappresenta un volano efficace per tutti gli altri è quello delle costruzioni”. Il Comitato, a carattere interdisciplinare, non intende proporre incentivi, contributi o altri rivoli che in questi anni si sono dimostrati utili, ma non determinanti. Suggerisce, invece, una cura shock, un piano di breve durata e altis36 ilFRIULI BUSINESS sima intensità: un miliardo di euro di investimenti pubblici in grado di generare ulteriori due miliardi di investimenti privati, di aziende e famiglie. Come nasce la vostra iniziativa? “Il Comitato intende promuovere, a livello regionale, gli studi dell’Ingegneria civile, dell’Architettura, del Territorio e dell’Ambiente, assumendo come riferimento di fondo, e non solo per la sua portata valoriale ma anche per quella tecnico-scientifica, l’esperienza di successo della Ricostruzione del Friuli. Questo gruppo, nel quarantennale della ricostruzione post-terremoto, che avverrà nel 2016, ritiene necessario non solo ricordare quel riuscito processo di ricostruzione, diventato modello anche a livello nazionale, ma anche studiare, in ideale continuità, un piano integrato di rigenerazione del territorio friulano e, tendenzialmente regionale, perché questo, negli ultimi decenni, è stato interessato da una costante perdita di funzionalità e di qualità e, quindi, da un processo di grave declino”. Perché suggerite di rigenerare il nostro territorio? “Se non è conservato e rinnovato nella sua funzionalità, anche il territorio, nel suo insieme, invecchia e degrada come ogni altra cosa. Il capitale territoriale friulano e regionale è da troppo tempo privo di adeguati programmi di manutenzione, riqualificazione, rifunzionalizzazione. La riduzione delle risorse pubbliche in generale, a cui si aggiunge la contrazione del bilancio regionale, hanno enormemente limitato l’intervento pubblico nei settori interessati, mentre la permanente crisi economica ha ridotto, negli ultimi anni, anche la capacità di intervento diretto sul patrimonio edilizio da parte dei privati. Al punto a cui si è arrivati, pertanto, ogni programma di rilancio economico regionale, in assenza di sufficienti garanzie di sicurezza, funzionalità e attrattività del territorio e delle sue strutture fisiche rischia di rivelarsi velleitario”. Su quali linee, quindi, ci si dovrebbe muovere? “Innanzitutto, la messa in sicurezza del territorio per evitare i prossimi disastri ambientali e sociali. Nondimeno, la riqualificazione e l’adeguamento antisismico degli edifici, anche oltre le aree a maggior rischio, la bonifica di territori inquinati, la prevenzione degli impatti e dall’inquinamento di aria, acqua e suolo. Teniamo, poi, presente che il Serve un miliardo di risorse pubbliche che, poi, riuscirebbero a generare un indotto privato di ulteriori due miliardi recupero e la valorizzazione di beni e aree storiche e di valore monumentale è, orami, non solo una urgenza funzionale, ma anche una opportunità per lo sviluppo turistico-culturale di parti importanti del territorio regionale. C’è, poi, il tema della messa a sistema di tutta l’armatura infrastrutturale del territorio nella prospettiva di una maggiore internazionalizzazione della regione è un tema che riguarda non solo l’annosa questione della terza corsia dell’A4, ma anche la definizione di ruoli e funzioni di città e territori, sull’asse europeo Adriatico-Baltico, da Trieste passando per il Friuli e guarmaggio 2015 SiStema Costruzioni sere. Anzi, intende sviluppare una serie di approfondimenti e dibattiti da cui scaturiscano nuove idee da integrare con le politiche regionali. Suolo, per nuove espansioni, non ce n’è più e non possiamo rendere Sandro Fabbro è docente di Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università friulana dando all’Austria ed alla Baviera come partner privilegiati verso i mercati centro-europei. Ciò significa l’ampliamento del porto triestino, ma deve includere anche il completamento della rete ferroviaria ad alta capacità con gli accessi ai nodi di Trieste, Monfalcone, Udine, Gorizia e Pordenone e con il raccordo efficiente, a tale rete, degli interporti e delle principali zone produttive: quello, in sostanza, che è stato recentemente chiamato il porto-regione”. Proponete nuove colate di cimento? “Questo piano di rigenerazione del territorio si basa certamente sul riaprire cantieri e attivare tante imprese, ma non intende assolutamente porsi in contrasto né con programmi e riforme regionali di carattere più strutturale né con le delicate condizioni ambientali in esmaggio 2015 ancor più vulnerabile il territorio agli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici. Però, aree urbane centrali e periferiche, opere pubbliche, edifici monumentali e storici, ma anche l’edilizia privata, soffrono di una ormai prolungata mancanza di ristrutturazioni e manutenzioni e buona parte di questo patrimonio è, inoltre, mal utilizzato, sottoutilizzato o inutilizzato per obsolescenza funzionale, in particolare dal punto di vista energetico, o perché non più capace di attrarre utenti, abitanti, domanda. Per esempio, alle zone militari e industriali dismesse da anni, si aggiunge oggi l’abbandono di infrastrutture, centri turistici e commerciali, zone residenziali periferiche. L’obiettivo è, dunque, quello di intervenire sul territorio già costruito e urbanizzato per rigenerarlo nel suo complesso”. Non rischia di apparire un libro dei sogni? “Il problema centrale diventa, infatti, da una parte la costruzione più dettagliata e articolata di questo piano e, dall’altra, il come e dove reperire e impiegare risorse considerevoli di un ordine di grandezza ben superiore al miliardo di euro, solo da parte del pubblico. Ciò richiede il ricorso consistente ai grandi istituti di credito europeo, come la Banca Europea di Investimenti, e nazionale, come la Cassa Depositi e Prestiti, ma anche una forte capacità politica, legislativa e operativa della Regione perché, ovviamente, gli investimenti pubblici di questo tipo dovrebbero essere esclusi dai vincoli di bilancio fissati a Bruxelles. È chiaro che la Regione, oltre a promuovere e finanziare questo piano, dovrebbe incentivare tanti altri micro interventi privati, per esempio sulla riqualificazione energetica dell’edilizia. Però, oltre alla Regione, un mega-piano di questo tipo richiede anche l’attivazione di altri attori pubblici oltre che, naturalmente, degli imprenditori e investitori privati. Alle Università regionali deve spettare il ruolo di leadership culturale e tecnicoscientifica. In particolare, all’Università di Udine, figlia della ricostruzione post-terremoto ed erede culturale di quella esperienza, spetta il ruolo di indicare un modello generale di impostazione e gestione di una così complessa operazione”. Perché vi richiamate alla ricostruzione post-terremoto? “Quella ricostruzione del Friuli, caso unico in Italia, è stata condotta a termine, nella quasi totale interezza, in quasi dieci anni e senza sprechi patologici di risorse che, è giusto ricordare, sono state elargite in gran parte dallo Stato, nella quantità e nei tempi necessari. Tutto questo perché fu adottato il principio della sussidiarietà verticale, cioè tra i diversi livelli amministrativi pubblici, e la sussidiarietà orizzontale, cioè tra pubblico e privato. La ricostruzione, ricordiamo, fu per il 30% pubblica e per il resto privata. Poi, si ricostruì ‘dov’era e com’era’, ma non con retrogrado conservatorismo, bensì con approccio critico alla modernità, inteso non più come azzeramento di un passato da considerarsi superato, come era da poco avvenuto nelle ricostruzione di Longarone e di Gibellina in Sicilia, ma come costante e insistente dialogo con la storia e la geografia dei luoghi, tra passato, presente e futuro secondo una visione di sostenibilità. Dal punto di vista scientifico, poi, il Modello Friuli fa, del corretto e sobrio uso delle risorse territoriali e finanziarie, il suo paradigma di fondo. L’aspetto finanziario della ricostruzione è l’unico che non è attualizzabile perché è decisamente superato. Quella gran massa di finanziamenti pubblici oggi, anche fossero disponibili, con le attuali regole di bilancio stabilite dall’UE, non sarebbero semplicemente spendibili se non in un arco di tempo troppo lungo. Tuttavia, un Paese sovrano non può rinunciare alla possibilità di realizzare grandi piani di intervento pubblico non solo per rispondere a catastrofi più o meno naturali, ma anche per rispondere a gravi crisi economiche e sociali. Su questo punto, pertanto, forse più che sugli altri, è necessario interrogarsi a fondo”. ilFRIULI BUSINESS 37 CONCESSIONARIO VELA E MOTORE A LIGNANO SABBIADORO LEASING ITALIANI E FRANCESI GAMMA FIRST GAMMA OCEANIS FIRST 35 novITà oCEAnIS 35 GAMMA SENSE GAMMA SWIFT TRAWLER SEnSE 46 SwIFT TRAwlER 50 da mt. 6,40 a mt. 12,58 da mt. 9,66 a mt. 18,24 da mt. 13,20 a mt. 14.12 da mt 9,98 a mt 14,99 GAMMA GRAN TURISMO GAMMA ANTARES GAMMA FLYER GAMMA BARRACUDA GRAn TURISMo 38 da mt 9,67 a mt 14,09 AnTARES 30 da mt. 5,80 a mt. 13,50 novITà 5-6-7 SpACEdeck SpoRTdeck SUndeck da mt. 5,50 a mt. 8,50 bARRACUdA 7 mt. 7,14 e mt. 8,91 OFFSHORE UNIMAR SRL Corso dei Continenti, 165 - 33054 Lignano Sabbiadoro (UD) tel. 0431-428255 / 428524 - Fax 0431-428782 - [email protected] OFFSHORE UNIMAR SRL Corso dei Continenti, 165 - 33054 Lignano Sabbiadoro (UD) tel. 0431-428255 www.offshoreunimar.com / 428524 - Fax 0431-428782 - [email protected] www.offshoreunimar.com aziende costruzioni Tessere di bellezza 1981 29 1,35 Anno di fondazione Numero di dipendenti Fatturato in milioni Friul Mosaic - L’azienda di San Martino aL tagLiaMento opera in tutto iL Mondo proponendo in chiave Moderna una tecnica antica possibilità, da febbraio l’azienda ha inaugurato uno showroom fisso a Milano, Friul Mosaic rimane comunque molto legata al territorio; non a caso il suo staff si compone di artigiani, altamente qualificati, provenienti dalla storica Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. O ltre 30 anni di esperienza nel settore musivo e una vision che abbraccia tradizione e innovazione: tutto questo è Friul Mosaic. L’azienda di San Martino al Tagliamento nasce dalla passione del fondatore, il maestro mosaicista William Bertoia, per l’arte del mosaico in tutte le sue applicazioni. Una passione tramandata alle nuove generazioni che oggi lo affiancano, facendo di questo rivestimento di origini antiche un complemento di design, dal forte spirito contemporaneo; ne è esempio la menzione speciale del Best Communicator Award ricevuta al Marmomacc 2014. In quest’ottica, negli ultimi anni, Friul Mosaic ha fatto nuovi investimenti in comunicazione e marketing e ha ricercato collaborazioni sempre più strette con designer, di fama nazionale e internazionale, per lo studio di nuove collezioni, frontiere di applicazione e concetti del mosaico. Con un occhio sempre al futuro e alle nuove maggio 2015 commesse di prestigio La creatività dell’azienda, sempre al passo con i tempi, l’ha quindi resa una delle realtà regionali capaci di superare i tempi non semplici e raggiungere un fatturato pari a 1.350.000 euro nel 2014. Oggi Friul Mosaic conta 29 collaboratori che realizzano, completamente a mano, opere musive che raggiungono ogni parte del globo. Con i suoi preziosi mosaici, infatti, l’azienda riveste gli ambienti più diversi: hotel, spa e centri termali, piscine e residenze private. Fra le più raffinate opere realizzate, per citare solo le più recenti in ordine di tempo, il Grand Hotel Des Illes Borromées, l’Hotel Regina Palace in Stresa, il Grand Hotel Duchi D’Aosta di Trieste. E ancora, sontuose dimore in Russia, Stati Uniti, Giappone e Medio Oriente. Ma l’intervento più impegnativo riguarda il Santuario Nacional Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida, a San Paolo del Brasile. in brasile Lavori per 3,5 MiLioni scelti per il santuario più grande del sud america O ltre 2000 metri quadrati di superficie da rivestire, per 3,5 milioni di euro, comprensivi dell’acquisto diretto dei materiali; 1.600 ore fino a oggi per il disegno e la sezionatura dei fogli; 280 ore per la progettazione; 12mila ore per la lavorazione; 14mila fogli di mosaico disegnati. Sono questi gli incredibili numeri realizzati dall’azienda di San Martino al Tagliamento per dare vita a quest’opera grandiosa. Con oltre 18.000 metri quadrati di superficie coperta, quello dell’Aparecida è il santuario mariano più grande al mondo e può contenere fino a 70mila fedeli. L’intervento di Friul Mosaic riguarderà la cupola rivestita con mosaici in smalto e oro, rigorosamente italiani e forniti dalla ditta Orsoni di Venezia, che interpreteranno le opere dell’artista brasiliano Claudio Pastro. Il mosaico, che sarà terminato il prossimo mese di giugno con la posa in opera dell’ultimo quarto, ha coinvolto, in maniera continuativa dal 2012, otto persone tra mosaicisti, disegnatori e posatori. “L’acquisizione brasiliana – spiega barbara bertoia, che da tempo conduce l’azienda assieme alla sorella tiziana, a natalina Querin e a William bertoia - è frutto di determinazione, spirito di squadra e grande impegno, elementi necessari per mantenere costanti, su ampia scala, gli standard di eccellenza che ci contraddistinguono Il santuario dell’Aparecida è un’importante icona per tutto il Sud America cattolico e, grazie a noi, porterà il marchio Made in Italy”. ilFRIULI BUSINESS 39 aziende agroalimentare Piatti precotti da gran gourmet Villa Food - La neonata azienda carnica reaLizza cibi confezionati di aLta quaLità, sfruttando Le uLtimissime tecnoLogie: cottura sottovuoto e pastorizzazione ad aLta pressione L a società globalizzata ha portato ritmi esasperati nella quotidianità delle azioni compreso il cibo. Se fino a poco tempo fa la risposta al pasti veloci erano i piatti surgelati e dalla lunga conservazione grazie agli additivi, oggi l’esigenza prioritaria è sicuramente la qualità dei cibi che consumiamo, che non devono essere surgelati ma freschi, non devono avere conservanti di alcun tipo, oltre a essere garantiti da una sicurezza alimentare certificata. A queste esigenze risponde Villa Food. L’azienda, 40 ilFRIULI BUSINESS che prende il nome dal paese carnico Villa Santina in cui si è nata l’anno scorso, produce cibi confezionati o, per meglio dire, ‘preparazioni gastronomiche’, a base di carne, pesce e vegetali; inoltre, già nell’immediato sta sviluppando una linea di prodotti senza glutine, entrati ormai di uso comune. Villa Food con occhio attento ha studiato e analizzato il trend dei consumi è si è specializzata, appunto, nel promettente settore degli alimenti pronti di alta qualità. La particolarità dei suoi prodotti è quella di essere già cotti e pronti per il consumo; con semplici gesti e, soprattutto, con semplici dotazioni di cucina, come microonde o padelle, si è in grado in pochi secondi di imbandire una tavola da gran gourmet. staff di cuochi e chef stellato L’azienda ha uno staff di cuochi di alto livello, guidato da uno chef stellato, e sfrutta sistemi di cottura innovativa, prima fra tutte quella sottovuoto, il tutto as- maggio 2015 sistito da una specifica struttura interna di controllo e qualità che analizza, certifica e garantisce la qualità dei prodotti realizzati. L’azienda, inoltre, collabora con il Parco agroalimentare di San Daniele che ha apportato un prezioso contributo di conoscenze ed esperienze nel comparto. Grazie anche a questa gestione, assieme ai sistemi produttivi di cui è dotata, Villa Food ha potuto essere inserita nell’elenco speciale delle aziende riconosciute quali ‘start up innovative’. Non a caso il claim ‘Innovative Italian Cooking’, come recita il logo, rappresenta il vero e proprio biglietto da visita di una realtà industriale che ha fatto dell’innovazione e della ricerca la propria missione. In azienda, infatti, è presente un’attrezzatura davvero innovativa: un pastorizzatore a freddo Hpp, acronimo inglese che sta per ‘high pressure processing’, ovvero processo di pastorizzazione per mezzo delle alte pressioni. L’impianto è unico nel Triveneto e tra i soli cinque presenti in Italia. maggio 2015 ticket per i mercati esteri La pastorizzazione, propriamente detta, è ampiamente conosciuta come processo termico di eliminazione dei microorganismi. Il processo Hpp, invece, sfrutta le alte pressioni nell’ordine di alcune migliaia di bar e non le alte temperature, da qui il nome pastorizzatore a freddo. Grazie a questo sistema, i cibi trattati in questo impianto vengono stabilizzati microbiologicamente, rendendo il prodotto sicuro dal punto di vista dell’igiene alimentare. Grazie a questa innovazione, poi, i cibi si conservano a lungo in modo naturale in un semplice frigorifero. Vista la particolare versatilità di utilizzo di tale impianto, Villa Food ha deciso di metterlo a disposizione del sistema delle imprese alimentari del Nord Italia e non solo, permettendo di aprirsi alcuni mercati esteri appetibili che vogliono mangiare italiano, ma che richiedono standard elevatissimi, come Usa e Giappone; in questi Paesi, infatti, il processo Hpp è riconosciuto legalmente per l’ingresso di prodotti alimentari. Villa Food, che ha saputo aggregare diversi imprenditori nella sua compagine societaria, è sorta per il forte desiderio di creare prodotti gastronomici certificati, gustosi, sani e senza l’aggiunta di conservanti. ‘Cibo del futuro’ è uno slogan di Villa Food che parte da questi presupposti nella consapevolezza che il futuro dell’alimentazione non potrà essere soltanto quello proposto da Villa Food, ma i suoi sistemi innovativi certamente sì. ilFRIULI BUSINESS 41 Produciamo PROSCIUTTO dal 1955 Possibilità di visite guidate ai saloni di stagionatura. Orario: 10.00 - 23.00 7 giorgi su 7 San Daniele del Friuli via Gemona, 17 t. +39 0432 957 335 www.dokdallava.com [email protected] Prosciutteria Dok Dall’Ava San Daniele del Friuli via Gemona,29 t. +39 0432.940280 Le nostre pizze inconsuete fatte con lievito madre e l’eccellente qualità degli hamburger di fassona da 270 g Pizzeria Burgeria JL Via Gemona, 49 - a San Daniele del Friuli (UD) T 0432 940570 - e-mail [email protected] Produzione dolciaria Colombe prodotte a base di lievito madre e su richiesta anche nei formati di 2 e 3 Kg Dall’Ava Bakery Loc. Ponte San Quirino, 1 San Pietro al Natisone (Ud) T 0432 727585 - [email protected] 42 ilFRIULI BUSINESS maggio 2015 a ziende agroalimentare Frico da esportazione Franco savio Savio - L’azienda di Bueriis, che produce un miLione di confezioni aLL’anno, punta anche ai mercati esteri per far conoscere questo piatto tipico deLLa nostra terra I 1950 10 Anno di fondazione Numero di dipendenti l frico rappresenta da sempre il Friuli e la ditta di Franco Savio lo valorizza, diffondendone le qualità e la sua bontà da lungo tempo. Questa realtà gastronomica friulana, infatti, porta avanti questa usanza cucu linaria da tanti anni, con grande attenzione alla tradizione e alal trettanta voglia di innovazione e modernità. La Savio nasce a Bueriis nel 1950 grazie all’inall’in tuizione del suo fondatore Olindo Savio,, che operava come grossista, importatore e stagionatore di formaggi nazionali ed esteri. Nel corso dei decenni successivi, la realreal tà friulana si distingue tanto per la continua ricerca di prodotti nuovi e innovativi, frutto soprattutto dell’abbi dell’abbinamento produttivo con le sempre più moderne tecnologie dell’alimentazione, quanto per la bravura e l’attenzione con cui non perde le tradizioni e i sapori originali. È fondamentale, infatti, il rapporto costante che l’azienda riesce a sviluppare e a consolidare, anno dopo anno, con le piccole realtà artigianali che riescono a mantenere inalterati i gusti di un tempo maggio 2015 delle varie specialità prodotte grazie alle antiche tradizioni locali; questo è, di fatto, uno dei valori aggiunti di tutti i pro-dotti Savio, dal 1950 a oggi. Grazie a queste scelte la Savio, oltre al commercio all’ingrosso, si è orientata anche all’apertura di punti vendita specializzati rivolti al consumatore finale, par-tecipando anche a fiere e vere e proprie manifestazioni enogastronomiche di importanza mondiale. Attualmente, l’azienda, con sede nella piccola frazione di Magnano in Riviera, impiega da otto a dieci dipendenti e produce per lo più due prodotti gastronomici: il frico di patate, pronto soltanto da riscaldare in padella, in piastra o al microonde e quello croccante tipo snack. ProPro duce, così, circa di un milione di pezzi e si avvale di diversi canali di distribuzione: dalle mense, ai bar, ai distributori automatici, fino alla distribuzione orgaorga nizzata e specializzata. InolInol tre, produce anche nella forfor ma del privat-label, cioè con etichettature a marchio persoperso nalizzato per le principali realtà del mondo lattiero caseario. co-marketing per il turismo “La mia sfida alla distribuzione del frico è inizia formalmente una ventina di anni fa, ma lavoro in questo contesto fin dagli Anni ’70 – commenta Franco Savio, attuale titolare – di questi tempi, con la recessione e tutti i problemi che ruotano attorno, non è facile portare avanti un’attiviun’attivi tà del genere; tuttavia, sono sempre stato un combatten combattente e le sfide mi sono sempre piaciute, lavorativamente parlando, così reagisco investendo tutte le mie idee in questa piccola realtà e penso di essere riuscito a d’imporcostruire qualcosa d’impor tante, tanto per me, quanto per il Fruli Venezia Giulia stesso. Grazie a questo, abbiamo anche raggiunto un accordo di co-marketing con l’agenzia TurismFvg, apponendo il logo della promozione regionale sulle confezioni: una sorta di riconoscimento a quello che credo di aver dato alla mia terra. Il futuro? Sicuramente è mia intenzione stabilizzarmi e rendere il prodotto frico una delle eccellenze culinarie nel mondo – continua Savio - per questo guardo con attenzione i mercati esteri, come possono essere quelli degli Stati Uniti d’America e dell’Oriente più in generale. Il riscontro che stiamo avendo e sicuramente positivo. Siamo in crescita costante non lo nascondo, ma come già detto dobbiamo necessariamente guardare ai mercati esteri, pur non trascurando minimamente quello italiano. Proprio da quest’ultimo ci stanno arrivando alcune soddisfazioni importanti: con sempre maggior richiesta e con grande interesse, ad esempio, il ‘Frico Friuli’ sta conquistando Roma; un bel segnale guardando anche alla diffusione del prodotto nel mercato italiano”. ilFRIULI BUSINESS 43 Aziende Terziario LifeSafeTy L’AziendA udinese propone un innovAtivo progrAmmA di prepArAzione mentALe e fisicA, A difesA di persone e cose roberto veronese Professionisti della sicurezza L a mission è ben chiara e si sviluppa in un contesto nuovo e ancora poco conosciuto: fornire al mercato italiano un nuovo punto di riferimento nel settore della sicurezza attraverso un innovativo programma di preparazione mentale e fisica delle persone supportato dall’adozione e commercializzazione, sia B2B sia B2C, dei più moderni prodotti, tecniche e tecnologie esistenti sul mercato internazionale tanto per la difesa degli individui quanto delle cose. Nasce così a Udine LifeSafety, dall’idea del titolare Roberto Veronese. “Tutti siamo costantemente alla ricerca della sicurezza per noi, i nostri cari, le nostre proprietà – spiega -. LifeSafety lo sa e vuole fare capire che questo fondamentale obiettivo non si raggiunge con l’improvvisazione ma è il frutto di un costante processo di aggiornamento svolto sul mercato nazionale ed estero. Questo eccezionale investimento sul fronte della ricerca consente di generare attività formative di altissimo livello, ma accessibili a tutti”. L’obiettivo primario di LifeSafety è rendere sempre consapevoli le persone e le aziende sui possibili rischi, affinché siano in grado di gestirli in ogni occasione nel modo più vantaggioso. Sviluppa, quindi, i temi della prevenzione, dell’autoanalisi, della sicurezza passiva e attiva, con una proposta estremamente articolata. Praticamente si toccano tutti i fronti possibili, dal domestico al 44 ilFRIULI BUSINESS professionale fino al personale passando per i beni mobili e abbracciando pure lo spazio informatico. Quindi, privato o imprenditore, padre o businessman, madre o imprenditrice, l’azienda friulana fornisce un vero e proprio manuale d’uso: anzitutto ‘mentale’, ma senza trascurare l’aspetto ‘fisico’. servizi, formazione e dotazioni LifeSafety, che attualmente occupa cinque persone, grazie alla grande know-how nel campo della sicurezza, mette a disposizione dei suoi clienti soluzioni personalizzate, economicamente competitive e adatte a ogni esigenza aziendale. Inoltre, facendo parte di un network di aziende specializzate, può offrire, a seconda delle esigenze, servizi integrati di sicurezza e salvaguardia a 360°. Tra i servizi tecnologici a disposizione, quelli forniti dai dispositivi di ultima generazione per la geolocaliz- zazione, non solo dei beni, ma anche delle persone; funzione sviluppata, in quest’ultimo caso, dal Progetto SerenEtà. Tra gli altri servizi, si segnala quello classico di portierato, declinato però in maniera innovativa e attuale: consiste in un’ininterrotta sorveglianza dello stabile o dell’attività che si svolge in esso e una supervisione più controllo di ciò che accade all’interno dell’area di competenza e contestualmente delle attività svolte nell’edificio. “La sintesi della nostra proposta – chiarisce Veronese - si riflette ottimamente nel messaggio pubblicitario individuato: contro la violenza, ti guida l’istinto. In pratica, intendiamo sostenere con forza due verità. Una obiettiva, perché ricorda in maniera chiara che, per l’appunto, nella situazione sovente imprevista e imprevedibile della violenza subita non si può mai sapere realmente quale sarà la reazione dell’essere umano, in quanto a prevalere è sempre il complesso istintuale del singolo. La seconda verità è quella in cui crede LifeSafety. Vale a dire la capacità di fornire alle persone, attraverso tecniche e tecnologie professionali all’avanguardia, un preciso programma di formazione, tanto da arrivare a ‘guidarne’, appunto, la reazione istintuale per quanto riferibile alla sicurezza di persone e cose”. maggio 2015 L’AZIENDA “Fratelli Perosa” trova le sue origini nell’attività fondata dal padre 45 anni fa. Nel corso degli anni l’aziendaL’AZIEN amplia le proprie attività in ambito regio-origini nale grazie alla selezione di personaleanni fa Contract & Finiture - Pitture civili e industriali - Decorazioni amplia altamente fidato e ad un costante rinnale g Isolamenti a cappotto ed acustici - Sistemi in cartongesso e metallici novo tecnologico delle attrezzature. L’at-altame tivitàH. spazia lavori Manutenzione stabili e piattaforme aree 22 dai e 36 mt.di pittura e finituranovo t particolare come stucchi veneziani, spa-tività s tolati e moderni effetti decorativi, fino aipartico lavori più articolati di contro-soffittatura,tolati e cartongesso, isolamenti termici, L’AZIENDA “Fratelli Perosa” trova le sue origini nell’attività fondata dal padre 45 anni fa. Nel corso degliacustici anni lavori carton e compartimentazioni antincendio, l’azienda amplia le proprie attività in ambito regionale grazie alla selezione di personale altamente fidatoreae e com lizzazione di scale e divisori per uso civile, ad un costante rinnovo tecnologico delle attrezzature. L’attività spazia dai lavori di pittura e finitura particolare lizzazio commerciale ed industriale. come stucchi veneziani, spatolati e moderni effetti decorativi, fino ai lavori più articolati di contro-soffittatura, comm Negli ultimi anni, grazie alla collaboraziocartongesso, isolamenti termici, acustici e compartimentazioni antincendio, realizzazione di scale e divisori Negli u ne con i principali architetti della regio-ne co per uso civile, commerciale ed industriale. ne, idella “Fratelli Perosa” consolidando la lorone, i “F Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con i principali architetti regione, i “Fratelli Perosa” conofferta di supporto servizio “chiavi mano”,per si prosolidando la loro offerta di servizio “chiavi in mano”, si propongono come tecnicoinanche la offerta pongono come supporto tecnico anche pongo progettazione. per la progettazione. Il forte carattere innovativo e la risoluta volontà di conservare sempre il livello qualitativo del lavoro, ha portato per la Il forte innovativo e la risolutaIl forte l’azienda ad acquisire la certificazione SOA in quattro categorie: OG1 – OS6carattere – OS7 – OS8e l’Azienda è certifivolontà di conservare sempre il livellovolontà cata Sistema Qualità RINA spa ISO 9001:2008. qualitativo deldei lavoro, haeportato l’azien-qualita Grazie ad una accurata selezione dei fornitori ed un coinvolgimento nella scelta prodotti dei processi, da ad acquisire la certificazione SOAda ad i “Fratelli Perosa” sono in grado di assicurare soluzioni funzionali tali da garantire serietà, competenza ed in quattro categorie: OG1 – OS6 – OS7in qua esperienza – OS8 – OS8e l’Azienda è certificata Sistema Qualità Qualità RINA spa ISO 9001:2008. Grazie Grazie ad una accurata selezione deifornito fornitori ed un coinvolgimento nella scel-ta dei ta dei prodotti e dei processi, i “FratelliPerosa Perosa” sono in grado di assicurare so-luzioni luzioni funzionali tali da garantire serietà,comp competenza ed esperienza Aziende Terziario eikon agency - nAtA grAzie AllA FActory dellA Bcc di MAnzAno, l’AgenziA udinese vuole speciAlizzArsi nell’AltA ForMAzione, senzA diMenticAre lA creAtività, Anche oltre l’Aspetto coMMerciAle Comunicazione e impegno civile U na sede come ‘premio’, un portale web moderno e già numerosi riconoscimenti giunti dall’Italia e dall’estero. Sono questi i risultati già raggiunti da Ivan Vadori, giornalista e regista. La sua agenzia di comunicazione, Eikon Agency, è nata lo scorso 29 gennaio, dopo essere stata decretata vincitrice dello spazio comune di lavoro alla Factory della Bcc di Manzano nel palazzo ‘Moretti’ in Piazzale XXVI Luglio, a Udine. Assieme ad altre 11 attività lavorative, presenti alla Factory, Eikon Agency condivide l’idea di unire le competenze di giovani professionisti friulani under 35. Per Eikon Agency era necessario avere un portale che racchiudesse tutte le varie attività dell’agenzia. Ogni giorno le persone entrano in contatto con vari servizi che offre la rete. La peculiarità di Eikon è 46 ilFRIULI BUSINESS competere a 360° su ogni fronte del mondo della comunicazione: dalla grafica al video, dalla fotografia al web progettando anche app. “Oltre agli innumerevoli servizi per i nostri clienti, punteremo molto sui corsi di formazione – spiega Vadori – condotti da professionisti del settore. I n aug u r a ndo il nostro sito, inizieremo per esempio le lezioni di lingua spagnola che verranno impartite dall’insegnante Stefania Buosi, la quale vanta un curriculum prestigioso. Buosi, infatti, è docente madrelingua spagnola con esperienza decennale nella didattica: tra le sue esperienze professionali quella presso l’Ambasciata Spagnola a Roma, la Scuola Americana a Trieste, il Ministero degli Affari Sociali dello Stato di Israele”. Una delle peculiarità di Eikon è quel- Ivan Vadori la di offrire corsi specifici di alta qualità professionale che non si trovano facilmente in regione. strumenti utili di lavoro “Abbiamo appena terminato il primo corso di Crowdfunding – continua Vadori – perché crediamo molto nelle formazione tra professionisti del settore. Gli incontri sono stati molto apprezzati, poiché abbiamo dato ai nostri corsisti strumenti utili di lavoro. Ci vuole lo studio teorico, ma le persone necessitano di mettersi subito all’opera. Tra i nostri allievi ci sono state persone che, comunque, hanno dimestichezza con gli strumenti della rete e lavorano nel settore della comunicazione”. “Proseguiremo con corsi di fotografia, socialweb marketing, photoshop – conclude Vadori – è nostra intenzione divulgare il ‘sapere’. Oggi sempre più persone utilizzano il web, i social, le app per comunicare: tutto scorre in rete”. Vadori è già diventato famoso perché autore di un lungometraggio intitolato “La Voce di Impastato”, dedicato appunto all’attivista antimafia Peppino Impastato. Il film, che è interamente autoprodotto dal regista friulano che si è avvalso di più di 30 professionisti della nostra regione, ha toccato circa 70 località in Italia e all’estero, con più di 100 proiezioni e 25mila spettatori. La tappa più recente è stata all’Università americana di Harvard, dove lo stesso Vadori ha tenuto una lezione agli studenti. maggio 2015 Aziende Terziario di vantaggi Un pianeta iT PlaneT LA società di servizi informAtici, sempLificA LificA e rende più economicA LA ‘vitA vit ’ e conoscenze specialistiche di alto li livello. Offre servizi di consulenza, suppor supporto, assistenza, progettazione e realiz realizzazione di infrastrutture, networking, firewalling, sicurezza dei sistemi, siti web, sviluppo web e database. deLLe piccoLe e medie Aziende trA trentino e friuLi O vunque, sempre e per qualsiasi dispositivo: è questo il ‘mantra’ che anima l’offerta di servizi della It Planet, società specializzata in servizi informatici proponendo soluzioni che semplificano e rendono più efficaci ed economiche le dotazioni delle singole aziende. It Planet nasce nel 2006 dall’esperienza decennale acquisita del fondatore Denni Tion presso una grande azienda di informatica a Trento e da al- varietà di clientela 2006 Anno di fondazione tri suoi colleghi che lo seguono in questa avventura. It Planet si sviluppa sin da subito acquisendo clienti mediograndi e facendo da consulente anche per altre realtà del settore che quali cercavano professionalità, esperienza aditec Impianti Tecnologici srl Attualmente, opera in tutto il Tri Triveneto. I clienti spaziano da alcune banche cooperative, aziende di infor informatica, aziende del settore dei prodotti petroliferi, unione di farmacisti, Camere di commercio, piccole o medie industrie. “Non esiste una tipologia di cliente – spiega Tion, friulano e amministratore unico dell’azienda - ma per noi è BUTTO O FRANCESCO IMPIANTI ELETTRICI Allestimento padiglioni Eataly presso l’EXPO a Milano Via Lignano Sabbiadoro,11 33053 LATISANA (UD) Tel.0431.558167 - Fax 0431.558859 email: [email protected] 48 ilFRIULI BUSINESS 33050 RONCHIS (UD) Via Castellarin, 4 Tel. 0431.567069 maggio 2015 denni Tion importante quello di cui un cliente ha realmente bisogno. Il nostro motto, infatti, è: la tua azienda ovunque, sempre e su qualunque dispositivo”. Fiore all’occhiello della It Planet, grazie alla grande esperienza, specia- maggio 2015 lizzazione e professionalità, sono la virtualizzazione tramite tecnologia Vmware e Citrix. Si tratta di soluzioni che semplificano le complessità che caratterizzano l’IT, supportano le aziende nel miglioramento dell’agilità, dell’efficienza e della redditività aumentando efficienza e riducendo i costi. Attraverso la virtualizzazione delle applicazioni, inoltre, consentono di distribuire servizi a qualsiasi dispositivo, sempre e ovunque, appunto. programmi di sviluppo L’azienda, che oltre ai due attuali soci, conta su quattro collaboratori, ha due sedi, rispettivamente a Trento e a Talmassons. “Nostri prossimi obiettivi – aggiunge Tion – è rafforzarci in Friuli, con un nuovo ufficio molto probabilmente a Pozzuolo; inoltre, stiamo sviluppando alcuni servizi cloud per professionisti e investiremo in un datacenter per servizi web e servizi di outsourcing per le micro e piccole aziende”. ilFRIULI BUSINESS 49 nomine san Daniele a GuiDa emiliana nuoVo Direttore alla manzano Il modenese Giuseppe Villani (nella foto), Ad dell’azienda salumiera Villani che controlla il prosciuttificio friulano Nuova Mondiale, è stato eletto presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Dop. Vicepresidente per il mandato triennale sono stati nominati stefano Fantinel e alessio prolongo. Alla banca di credito cooperativo di Manzano il nuovo direttore sandro soldà (nella foto), che sostituisce angelo zanutto, di cui era già vice e responsabile dell’area commerciale. Soldà ha 57 anni, vive a Sammardenchia, è sposato e padre di quattro figli. Da porDenone Voce nazionale Il presidente dell’azienda di trasporti pubblici pordenonese Atap, mauro Vagaggini, è stato eletto all’unanimità nel direttivo nazionale dell’Asstra, l’associazione che raggruppa tutte le 153 aziende di Tpl italiane. conFapi nel Friuli occiDentale Il Comitato provinciale della Confapi ha eletto il suo nuovo presidente nella persona di cristiano pegorini (nella foto), manager della Palazzetti Lelio. imprese culturali Della giunta fanno parte anche mauro avanzini della Dena Line di Pordenone, alessandro Bianchettin della Alfateam Information Technology di Fiume Veneto, luigi Dean della Ispef Servizi Ecologici di Azzano Decimo, michele Filippi della Dform di Pasiano di Pordenone, cinzia ticco paronuzzi della Rbp di Aviano. GuiDa Della rete Della ciViDale È maurizio Gattesco il nuovo direttore commerciale della Banca Popolare di Cividale. Nato a Mortegliano nel 1957, laureato in scienze statistiche ed economiche all’università di Padova, risiede a Udine e vanta una vasta esperienza in campo bancario avendo iniziato il suo percorso professionale nella Banca del Friuli nel 1984 di cui ha seguito Scuola di danza ceron a scuola di danza Ceron, nasce 50 anni fa, dal progetto pionieristico della coppia, nel lavoro e nella vita, paola ceron e Bruno Galliussi. In un periodo povero per il Friuli di proposte nell’ambito della danza, la coppia aprì la scuola e avviò una serie di attività didattiche e di promozione della danza come espressione educativa e come arte; col suo esempio, poi, ha contribuito alla nascita di analoghe realtà in regione e in Veneto. Oggi, la continuità di questo progetto dalle valenze educative è garantito dall’attività appassionata e dai contenuti sempre nuovi della figlia Elisabetta Ceron. Da oltre 30 anni, si dedica a far ‘crescere’ i talenti artistici, promuovendo la formazione coreutica: la danza, infatti, secondo questo approccio, è arte codificata e, prevedendo una progressione nei programmi e un rispetto dei tempi degli allievi, diventa strumento di crescita personale, di sviluppo di coscienza corporea e di attitudini personali, oltre che possibilità per uno sbocco professionale. La scuola svolge 46 lezioni settimanali, suddivise tra i vari corsi, quali danza classica, moderna, hip-pop. La presenza annuale media è di circa 250 allievi. Gli insegnanti sono sette e, come sottolinea la 50 ilFRIULI BUSINESS Un’allieva Foto Luca Dimastrodonato per diventare grandi si inizia da piccoli L l’intera evoluzione aziendale. Alla Cividale è giunto nel 2006 diventando responsabile di diverse aree commerciali. Ora le è stata affidata la direzione di 75 agenzie della banca operative in 7 province. camBio al Vertice Dei periti Il Collegio dei periti industriali della provincia di Udine si è dato un nuovo presidente, nella persona sergio comisso (nella foto) che raccoglie il testimone da paolo paravano. Nel nuovo mandato il segretario è raffaello tosatto, mentre il tesoriere Daniele mansutti. Nel direttivo, inoltre, assieme a Paravano siedono i consiglieri igor Battaglia, renato Grignolo, alessandro magrini, Jacopo pierdominici e stefano zoffo. direttrice elisabetta ceron, “sono tutti docenti con titolo o con alta formazione artistica ed esperienza, due elementi che garantiscono alti standard di qualità e che hanno permesso, nel tempo, di consolidare il rapporto con gli allievi con percorsi anche decennali; al momento attuale, inoltre, rappresentano punto di forza per reggere ai venti della crisi”. L’attuale sede di via Baldasseria Bassa a Udine, di oltre 800 metri quadrati, è disposta su due piani e comprende sale attrezzate e un’aula magna con circa 250 posti a sedere. La retta è rimasta invariata da oltre 5 anni. La scuola, dal 1977 riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione (Miur), è stata insignita di numerosi premi per gli alti livelli tecnici e qualitativi raggiunti; la direttrice, ha contributo, inoltre, alla realizzazione di pubblicazioni, di produzioni video e ha tessuto una ricca trama di collaborazioni con coreografi, danzatori, attori, musicisti e registi, artisti di alta formazione, che contribuiscono alla realizzazione di eventi, come saggi e festival. Questi eventi rappresentano un momento di confronto con altre realtà e strumento di marketing, ma in primis promozione del valore della danza come arte, nella sua accezione educativa. La scuola è impegnata anche nel sociale: infatti, durante gli eventi, raccoglie offerte a favore di Onlus a difesa dell’infanzia e della dignità di bambini poveri e sfruttati del mondo. Barbara Piazza maggio 2015 maggio 2015 ilFRIULI BUSINESS 51 r e s p on s a b i l i t à s o c i a l e socialis termometro dell’impegno Q uante sono le aziende in Italia che si impegnano in iniziative di responsabilità sociale d’impresa? A quanto ammontano i relativi investimenti? Quali sono gli ambiti di impegno preferiti dalle aziende? Quali sono i soggetti che spingono maggiormente le imprese verso il cambiamento? La crisi ha influito e sta influendo nelle scelte? Quali sono le principali motivazioni di comportamenti socialmente responsabili? Quanto è diffuso il bilancio sociale? A queste e altre domande ha risposto il 6° Rapporto sull’impegno sociale delle aziende realizzato dall’Osservatorio Socialis presentato all’Università di Udine lo scorso martedì 21 aprile. f.barcherini@ mgmtgorizia.com Composti a tavola Spreco alimentare - in una settimana ogni famiglia getta nel cestino 6,5 euRo di cibo. seRve una campagna di educazione, come fatto a codRoipo La mensa della scuola ‘Bianchi’ di Codroipo È di 8,1 miliardi di euro il valore dello spreco alimentare domestico italiano nel 2014: 6,5 euro a famiglia e 630 grammi di cibo gettato, ogni settimana. Sono dati allarmanti, quelli dell’osservatorio Waste Watcher, promosso da Last Minute Market in collaborazione con Swg e Università di Bologna. Centrale sarà comprendere le dinamiche sociali che determinano gli sprechi e definire i ruoli degli attori sociali: istituzioni, imprese, famiglie, scuole. Secondo 4 italiani su 5 “urge una campagna di educazione alimentare”. A partire dai più giovani, possiamo aggiungere. L’Expo di Milano, appena ini- sviluppo sostenibile ziata, inoltre, impone riflessioni sul tema alimentare, sociale e della cooperazione. da dove ripartire Esistono esperienze incoraggianti, come quella della scuola secondaria di primo grado ‘Bianchi’ di Codroipo. Nell’anno scolastico 2012-2013, in questo istituto, sono stati raccolti i dati qualitativi sulle tipologie di cibi accettati, parzialmente accettati e rifiutati in mensa. L’indagine, svolta in collaborazione con il Comune e l’associazione Animaimpresa, ha offerto interessanti spunti di riflessione: con l’aumento dell’età si fa più evidente il rifiuto a priori del cibo; le pietanze meno consumate sono sicuramente frutta e verdura; gli alunni sono poco abituati a una dieta varia e prediligono pochi piatti e non sempre i più sani; i genitori sono poco coinvolti e vanno portati a una maggior riflessione sul tema. c’è molto da fare Nonostante a scuola i docenti compiano un lavoro costante di sensibilizzazione sul tema alimenti e salute, quindi, resta ancora molto da fare. In questo anno scolastico la ‘Bianchi’ ha iniziato a eliminare in compostiera alcuni rifiuti, come frutta e verdura, grazie al progetto ‘In mensa stiamo Composti’ promosso da Comune, A&T 2000, Animaimpresa e Camst. L’auspicio è che tutte queste iniziative possano, in qualche modo, favorire la crescita dei ragazzi, tutelare la loro salute e farli diventare cittadini più responsabili. Giuliana Zamboni [email protected] www.animaimpresa.it Rete scolastica Regionale dai banchi al tirocinio all’estero S abato 18 aprile, presso l’Auditorium ‘Egisto Snidero’ di Staranzano dell’Istituto statale d’istruzione superiore ‘Brignoli-Einaudi-Marconi’, si è svolto un convegno dal titolo “La cooperativa e l’impresa a responsabilità sociale – Modelli d’impresa per la tutela e la valorizzazione del territorio in un’ottica di sviluppo globale 52 ilFRIULI BUSINESS sostenibile”. L’incontro rientra in un progetto rivolto agli studenti di una rete di scuole superiori della regione che, al termine del quarto anno scolastico, effettueranno un mese di tirocinio in imprese cooperative o a responsabilità sociale in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. [email protected] maggio 2015 La nostra sede con un area di 18000mq e 3000mq di magazzino Unici in Friuli a conseguire la certificazione CODICE DI PRATICA Spedizioni giornaliere da/verso centro-nord Italia e Slovenia Navette settimanali da/verso Sardegna Ritiro merci fino alle ore 20.00 e reperibilità 24h/24h Consegna/ritiri in tutto il centro-nord Italia entro 24h Consegne/ritiri da/verso sud Italia in 48h Logistica e movimentazione interna merci Logistica e stoccaggio merce ATP Spedizioni espresse in tutta Italia in 24h Tracciabilità della merce Garanzia della “Catena del Freddo” Temperature monitorate con controllo remoto Disponibilità di veicoli con allestimenti specifici Autotrasporti Tavano & C. srl via Dell’Industria, 21 - 33030 Coseano (UD) Tel. 0432768352 - Fax 0432769314 Email: [email protected] www.autotrasportitavano.it Studio Ingegneria e Dintorni... Soluzioni energetiche personalizzate Certificazioni Energetiche Progettazione impiantistica Pratiche detrazioni fiscali Progettazione CasaClima Prevenzione incendi Adeguamenti e verifiche impianti fotovoltaici Sicurezza cantieri Progettazione integrata maggio 2015 ing. Alessandro Galetto ing. Marco Bottega per. ind. Luca Marchetto per. ind. Simone De Rose Via Friuli 5 33033 Codroipo (UD) tel. 0432 900432 [email protected] www.ingegneriaedintorni.it ilFRIULI BUSINESS 53 it club Trapianto senza rigetto Digital transformation Quando viene introdotta in un’azienda può portare non solo a un’evoluzione, ma a una vera e propria rivoluzione. perchè sia efficace, però, è necessario prima preparare l’habitat interno di cristiano di paolo Il termine ‘digital transformation’ si riferisce alla sempre maggiore pervasività e disponibilità della tecnologia nella nostra società, tanto da finire per apportare vere e proprie trasformazioni al vivere sociale. Questo processo evolutivo, che da sempre accompagna la storia dell’umanità, ha assunto negli ultimi anni connotati che sembrano essere più vicini a una rivoluzione che a un’evoluzione. Questo perché i ritmi di introduzione delle innovazioni sono diventati frenetici e con un impatto notevolissimo sulla nostra vita e il nostro agire. l’esempio della carta Il fenomeno si applica anche alla realtà aziendale: talvolta, è trainato dal mercato consumer, altre volte arriva con proposte create appositamente per il mondo del lavoro. Se volessimo esemplificare come si può declinare la digital trasformation in azienda, potremmo parlare di come si è cercato di ridurre o eliminare la carta dai processi aziendali. Può sembrare banale, ma spesso i processi aziendali e, soprattutto, i loro attori sono legati al foglio di carta, che si tratti di un documento, di un report o di una semplice nota. La produzione, l’utilizzo, la gestione, l’archiviazione e la distruzione (sempre che quest’ultima fase avvenga) della carta in azienda ha un costo sia in termini di tempo, sia di efficienza dei processi. Produrre e utilizzare documenti digitali ne facilita la condivisione dentro e fuori dall’azienda, garantisce che quella che stiamo guardando sia sempre la versione più aggiornata dell’informazione e semplifica l’archiviazione e la ricerca. 54 ilFRIULI BUSINESS Richiede un approccio strutturato, che si concentri principalmente sui processi strategici per il business aziendale Chiarito con questo esempio di come la tecnologia può impattare sui processi e le organizzazioni, è bene tener presente che l’introduzione dell’innovazione in azienda può e deve andare ben oltre l’attuazione di progetti come quello citato. La trasformazione digitale in azienda, per essere efficacie, richiede però un approccio strutturato che parta, innanzitutto, dalla ricognizione dello stato attuale dei processi e dei prodotti-servizi aziendali, concentrandosi principalmente su quelli chiave, cioè strategici per il business aziendale. fenomeno inarrestabile È, infatti, proprio su questi elementi che l’applicazione della digital trasformation può consentire di innescare una vera rivoluzione, conferendo vantaggi competitivi notevolissimi. Parlando di rivoluzioni, vale la pena ricordare come sia necessario che il clima e la cultura aziendale vengano preparati e formati ai cambiamenti, per evitare opposizioni e rigetti. Anzi, sarebbe opportuno che siano proprio le persone in azienda a favorire la trasformazione, suggerendo applicazioni e miglioramenti. Una delle chiavi di questo meccanismo è proprio la continua evoluzione, la ricerca del passo ulteriore, la presa d’atto della necessità di adeguamenti al passare del tempo. Questo ambito non va, quindi, considerato come la realizzazione di uno o più progetti una tantum, ma come una sorta di ‘stato d’animo aziendale’, di volontà da parte di tutte le componenti aziendali di una ricerca del miglioramento e della trasformazione da attuarsi grazie all’innovazione e alla tecnologia. Può sembrare un tema difficile e complesso da approcciare: di certo per essere affrontato con successo necessita di svariate competenze, da ricercare dentro e fuori dall’azienda. La complessità del tema non deve, quindi, scoraggiare la sua attuazione: come nella quotidianità anche in azienda la digital transformation non è un fenomeno arrestabile. Meglio qualche grattacapo alla ricerca dell’approccio adatto, piuttosto che esserne travolti passivamente. [email protected] maggio 2015 Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 90 C Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 90 Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 9043f1a4d6341ade875b73fe3f17d8fc Copia di 90 f i n an z a a g e vo l ata Rubrica realizzata in collaborazione con bandi in corso Petroleum aiuta le start-uP F ino al 30 giugno 2015 si può partecipare al concorso Petroleum, promosso dalla Fondazione Obiettivo Lavoro in collaborazione con la Fondazione Italiana Accenture, per progetti in grado di generare nuova imprenditorialità e occupazione attraverso la valorizzazione delle eccellenze italiane. In palio ci sono premi per complessivi 200mila euro, di cui 100mila euro in forma di contributo finanziario e 100mila euro in forma di consulenza manageriale a supporto dell’avvio o dell’implementazione dei progetti. nuova vita agli immobili I l contributo può essere concesso alle persone fisiche o alle aziende titolari del diritto di proprietà, anche pro-quota, sull’immobile per interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo volti al recupero, riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare privato. Il contributo è pari al 50% della spesa per la parte effettivamente a carico del richiedente e per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 3 giugno 2015. ecobonus con sconto del 65% I l Ministero dello Sviluppo economico ha attivato la procedura per richiedere l’accesso alla detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. È possibile presentare on-line la documentazione per i lavori effettuati entro il 31 dicembre 2015. Per maggiori informazioni www.mgmtgorizia.com 56 ilFRIULI BUSINESS é l’ora dei campanili Decreto ‘Sblocca ItalIa’ - Via libera a nuoVe risorse per le opere infrastrutturali nei Comuni sotto i 5.000 abitanti A ll’inizio dello scorso marzo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottoscritto lo stanziamento di 100 milioni di euro per la realizzazione di opere infrastrutturali nei Comuni di piccole dimensioni, in attuazione dell’art. 3 dello ‘Sblocca Italia’, il decreto che approva la convenzione con l’Anci, la quale stabilisce le modalità e i criteri di attribuzione delle risorse stanziate. I destinatari sono Comuni o associazioni di Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti e gli interventi devono avere un costo compreso tra i 100mila e i 400mila euro. Ricordiamo che il Programma ‘6000 Campanili’ si è articolato in più fasi. Lanciato dal ‘Decreto del Fare’, ha visto lo stanziamento iniziale di 100 milioni di euro ai Comuni sotto i 5.000 abitanti per la costruzione di infrastrutture, la ristrutturazione e costruzione di edifici pubblici, la realizzazione di reti telematiche e la messa in sicurezza del territorio. L’assegnazione delle risorse è avvenuta, su base nazionale, attraverso il click day del 24 ottobre 2013, che ha registrato un boom di richieste arrivate alla casella di posta elettronica certificata messa a disposizione, tanto che nella prima mezz’ora era già stato esaurito quasi totalmente il budget a disposizione. Sulla base di tali richieste è stata redatta una graduatoria con i primi 115 progetti approvati, tra i quali figurano anche quelli dei Comuni friulani di San Vito al Torre e di Forgaria. effetto click day Considerato l’altissimo numero di richieste presentate, sulla base della Legge di Stabilità per il 2014, sono stati stanziati ulteriori 50 milioni di euro, che hanno consentito, tramite scorrimento della graduatoria, il finanziamento di altri 59 progetti. Alla fine di gennaio, sulla base dello ‘Sblocca Italia’, sono stati destinati al programma 6000 Campanili altri 200 milioni di euro; dei quali, 100 milioni sono stati assegnati all’inizio di febbraio e hanno finanziato 119 opere facenti parte della lista del 2013. Si arriva, così, a un totale di 293 progetti già finanziati e 250 milioni di euro già erogati. Il programma ‘Nuovi progetti di interventi’ firmato a inizio marzo sblocca gli altri 100 milioni grazie ai quali, secondo le stime del Ministero, sarà possibile realizzare da un minimo di 250 a un massimo di mille interventi. Diversamente da quanto avvenuto nel 2013, questa volta i fondi non saranno ripartiti sulla base di un bando nazionale, ma sarà compito delle Regioni pubblicare bandi destinati ai Comuni del territorio di competenza. Sarà, invece, mantenuto il meccanismo del click day, ovvero priorità in base all’ordine di arrivo delle domande. L’informativa del Ministero chiarisce, poi, come i Comuni ammessi al finanziamento avranno l’obbligo di pubblicare il bando di gara o la determina a contrarre entro il 31 agosto 2015. Le Regioni nei loro bandi, sulla base delle priorità stabilite nella sopracitata convenzione con l’Anci, dovranno privilegiare “gli interventi di qualificazione e manutenzione del territorio, di recupero e messa in sicurezza di edifici pubblici con particolare attenzione a quelli scolastici e alle strutture socio-assistenziali, di riqualificazione di aree dismesse e di riduzione del dissesto idrogeologico”. Elena Bezzutti [email protected] Programma ‘6000 camPanili’ in cifre 100 milioni di euro stanziati nell'ultima fase 250 milioni di euro già erogati nelle precedenti fasi 5.000 100-400 293 250-1000 numero massimo di abitanti dei Comuni destinatari migliaia di euro di costo degli interventi finanziabili progetti già finanziati numero di interventi che si stima di realizzare maggio 2015 diritto internazionale Antitrust europeo La muLtinazionaLe di alessia sialino Sono passati diversi anni da quando Mario Monti era commissario europeo alla Concorrenza, ma la sua politica rigida e di austerità nell’applicazione dei criteri di concorrenza sleale sono rimasti tali, anzi forse si sono rafforzati. Dopo cinque anni di indagini, la Commissione sferza il suo colpo mortale e accusa Google di abuso di posizione dominante per due motivi: il motore di ricerca che penalizzerebbe i concorrenti e il sistema operativo che usa e riempie tutti i suoi prodotti da smartphone a tablet, oltre che pc. Per ora la guerra è aperta, perché Google ha 10 settimane per dipanare i dubbi della Commissione e per giustificare il forte disaccordo che ha manifestato nell’apprendere la notizia. In sostanza l’Antitrust, dopo aver inviato una lettera di obiezioni in cui contesta quanto setto, ha anche deciso di aprire due procedure contro il colosso californiano. La commissaria Margrete Vestager intravede nel comportamento di Google un abuso di posizione dominate in quanto influenza i consumatori sia sull’uso del motore di ricerca, sia imponendo il sistema Android sugli strumenti che commercializza. Per quanto riguarda il motore di ricerca, ritiene che non sia garantito ai consumatori la migliore scelta, dove però non si indica il parametro di riferimento e non si spiega cosa si debba intendere per ‘migliore ricerca possibile’; sicuramente ciò che interessa alla commissaria è la limitazione della ricerca, anche se l’esistenza di altri motori garantirebbe, a mio avviso, la possibilità per il maggio 2015 è accusata di abuso di posizione dominante per iL motore di ricerca e per iL sistema operativo android La commissaria Ue Vestager Google sul banco degli imputati consumatore di poter scegliere. Pur non volendo entrare troppo nei tecnicismi, evidenzio che oggetto della discordia sarebbe l’algoritmo che governa il motore di ricerca; leggo che gli algoritmi sono i processi informatici e le formule che trasformano le domande in risposte e che, attualmente, quelli di Google sarebbero oltre 200 indizi, o segnali univoci, che consentono di intuire che cosa l’utente stia cercando. La lista di tutti questi segnali che Google aggiorna costantemente con nomi fantasiosi non è mai stata resa pubblica e ciò in virtù della protezione del proprio know-how. parola alla difesa La prova che Google ha già fornito per liberarsi dall’accusa è che non ha causato danni, ma ovviamente ciò è semplicistico e non risponde alla fondatezze delle accuse che riguardano il significato più ampio di danno e non solo quello economico o immediato. Già in passato la Commissione aveva ammonito Google sull’uso del motore di ricerca, in quanto aveva copiato da siti rivali le notizie che metteva sul suo motore, ma senza poi procedere ulteriormente a seguito di promessa di non proseguire. Altra questione è quella legata al sistema Android. La maggior parte dei produttori di smartphone e tablet usa questo sistema operativo in combinazione con una serie di applicazioni e servizi di proprietà di Google, stipulando accordi per ottenerne il diritto di installarne le applicazioni sui suoi prodotti, ritenendo di fare cosa gradita al consumatore che non deve installarlo a sue spese, ma è già compreso nel prodotto di acquisto. Pur essendo Android un sistema open source, che si può personalizzare a pagamento, è ovvio che gli accordi con Google garantiscono una maggiore visibilità. Ma ciò non rispetterebbe la concorrenza, anzi secondo la commissaria danneggerebbe, cosa detta sommessamente, i produttori europei che non riescono a emergere. Il precedente in materia fu quello del commissario Monti contro Miscosoft, accusata di imporre Windows per tenere i concorrenti fuori dal mercato dei computer aziendali, subendo una sanzione molto onerosa nel 2012. La linea scelta dal commissario Vestager è la stessa e rappresenta il sentire comunitario, il rispetto della concorrenza non solo fra aziende europee, ma anche contro chi esercita in altri continenti un forte potere economico e che rischia, se non adeguatamente bloccato, di soffocare la creatività del mercato europeo privo delle stesse risorse di quello americano. Vedremo come si difenderà Google, che è consapevole che la UE non vuole modificare le sue applicazioni, ma vuole ottenere garanzia sul rispetto delle regole del libero mercato. Infatti, per 4 anni la Commissione ha cercato un accordo, senza peraltro riuscirvi; ora la nuova commissaria è determinata ad andare fino in fondo ponendo l’accento anche sulla tutela del consumatore e così suggellando la sua credibilità nella lotta dell’Antitrust. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 57 Business Solutions L’EFFICIENZA A SERVIZIO DEL VOSTRO BUSINESS Fino al 25% di sconto sull’acquisto di una nuova Mercedes-Benz Classe E, GLK o M. UDINE Via Nazionale, 13 33010 Tavagnacco (UD) T: 0432.576526 M: [email protected] PORDENONE Via Cusano, 19 33080 Zoppola (PN) T: 0434.577377 M: [email protected] TRIESTE Via Martinelli, 10 34015 Muggia (TS) Tel: 040.2397101 VENEZIA Viale Venezia, 54 30026 Portogruaro (VE) T: 0421.392211 M: [email protected] *offerta valida per contratti ed immatricolazioni di MercedesBenz classe M, classe E berlina o station wagon e GLK entro il 31 maggio 2015; iniziativa riservata a società, agenti rappresentanti, promotori finanziari e/o intermediari assicurativi. Non cumulabile con altre iniziative in corso. Consumi ciclo combinato (l/100 km): 4,5 - 8,2. Emissioni di CO2 (g/km) ciclo combinato: 118 - 219 alpe adria Vienna supera La crisi russa Nonostante un forte calo del numero di turisti russi a causa della svalutazione della moneta russa, il numero dei pernottamenti a Vienna è aumentato del 6,3% nei primi tre mesi del 2015 rispetto all’anno precedente a 2,47 milioni di pernottamenti. Considerando la provenienza dei turisti il maggior numero è venuto dall’Austria (537.000 di pernottamenti), dalla Germania (466.000) e dall’Italia (157.000). La vacanza è un gioco nuoVo tunneL sotto Le aLpi Le aziende autostradali slovena Dars e austriaca Asfineg hanno firmato un accordo per la costruzione del secondo tunnel per il collegamento stradale fra Slovenia e Carinzia, da realizzarsi nel periodo 20172023 al costo complessivo di 312 milioni di euro. 150 milioni saranno a carico della Dars, che provvederà alla realizzazione di poco meno della metà del tunnel lungo quasi 8 chilometri. ondata di inVestiMenti La Banca Europea degli Investimenti (Bei) cofinan cofinanzierà la realizzazione di progetti prioritari in Croazia con un intervento complessivo di 300 milioni di euro, in numerosi settori. Si tratta della prima parte di un finanziamento di 600 milioni di euro che si pone l’obiettivo di mobilitare investimenti per 8,1 miliardi di euro. 60 ilFRIULI BUSINESS N on più semplicemente un parco divertimenti per una divertente visita giornaliera, ma una vera e propria meta turistica che attragga giovani e famiglie per un’intera vacanza. È questo il modello imprenditoriale che Gardaland sta oggi perseguendo. Quella che sorge dal 1975 a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, è la più importante in Italia e dal 2006 fa parte della multinazionale britannica Merlin Entertainments Group. Gli obiettivi a breve e medio termine li descrive Luca Marigo, direttore Marketing e Vendite. Qual è la formula del divertimento che oggi chiede il mercato e come si è evoluta la Luca Marigo è il direttore Marketing e Vendite di Gardaland Negli ultimi anni stiamo crescendo nel mercato internazionale, grazie alla massiccia presenza di stranieri sul lago di Garda Gardaland - NoN più semplicemeNte uN parco divertimeNti: la più graNde struttura italiaNa, giuNta al quaraNtesimo aNNo di attività, vuole essere uNa meta turistica a misura di giovaNi e famiglie vostra offerta negli ultimi anni? “Al fine di fidelizzare la clientela e attrarre nuovi ospiti, Gardaland Resort investe costantemente per arricchire ogni anno la propria offerta. Gli investimenti coinvolgono allo stesso tempo il parco, l’acquario Sea Life e il Gardaland Hotel. Ogni anno il Parco propone molte novità in termini di attrazioni, show, eventi e nuove proposte in termini di ristorazione e retail. Nel 2015 abbiamo inaugurato un’eccezionale attrazione dedicata al segmento dei teenager e giovani adulti. Si tratta del primo Dive Coaster in Italia: ‘Oblivion – the Black Hole’, le adrenaliniche montagne russe a caduta in picchiata verticale. Ma non mancano le novità anche per il target delle famiglie con bambini. Infatti, il 2015 vede l’inaugurazione di Prezzemolo Magic Village, una colorata e divertente play area per i nostri piccoli ospiti. L’acquario Sea Life, a sua volta, presenta la novità de ‘L’invasione dei granchi’. Gardaland Hotel anche quest’anno propone due nuove camere a tema: si tratta delle camere Oblivion – the Black Hole, che consentono agli ospiti del resort di vivere un soggiorno da brivido”. Quale strategia di marketing state adottando? “L’obiettivo strategico di Gardaland Resort è quello di rafforzare la sua posizione di destinazione turistica dove soggiornare per più giorni presso il Gardaland Hotel, visitando sia il parco, sia l’acquario. Il continuo ampliamento e miglioramento qualitativo dell’offerta ha, infatti, l’obiettivo di offrire ai nostri ospiti maggio 2015 Friuli europa Il Fesr compIe quarant’annI ricetta sempre valida di Fabio cattaruzzi un’esperienza che non si limiti alla semplice visita giornaliera. I pacchetti del Gardaland Hotel, i biglietti combinati Parco più Sea Life, gli abbonamenti stagionali e le campagne di comunicazione a supporto vanno anch’essi in questa direzione”. su quale tipo di mercato state lavorando? “Gardaland si rivolge prevalentemente al mercato domestico, ma negli ultimi anni ha puntato sempre più su quelli internazionali, sfruttando la massiccia presenza di turisti stranieri che giungono sul Lago di Garda. Questi rappresentano, infatti, più di un terzo del totale. La clientela di Gardaland Resort è prevalentemente costituita da famiglie con bambini, che costituiscono circa i due terzi dei visitatori del Parco e la quasi totalità degli ospiti del Gardaland Hotel e del Sea Life. Tuttavia, il Parco è in grado di attrarre una fetta molto rilevante di giovani amanti del brivido grazie a un’offerta sempre più vasta e innovativa di attrazioni adrenaliniche, come appunto le nuove montagne russe”. i collegamenti di trasporto sono adeguati per i vostri obiettivi? maggio 2015 “Gardaland è molto ben servita a livello viario, trovandosi al crocevia delle autostrade del Brennero e della Milano-Venezia. Anche i collegamenti ferroviari sono molto buoni, vista la presenza della stazione ferroviaria di Peschiera, che garantisce a sua volta un collegamento via autobus con il Parco. Nella stagione estiva esistono, poi, collegamenti via bus con campeggi e hotel delle varie località del Lago di Garda. Infine, gli aeroporti internazionali di Verona e Orio al Serio consentono ottimi collegamenti con riferimento ai turisti internazionali”. che livello ha raggiunto oggi la competizione nel vostro segmento turistico? “Ci confrontiamo prevalentemente con i parchi a tema italiani, ma sempre più, visto il nostro obiettivo di diventare una destinazione turistica anche internazionale, la competizione coinvolge anche i concorrenti a livello europeo”. e quale plus state scomettendo? “Gardaland è un marchio che si elecaratterizza per una notorietà ele imvatissima e un ottimo profilo di im magine sia a livello nazionale, sia europeo. Al fine di continuacontinua re a giocare un ruolo di leadership nel mercato, costanpuntiamo su una costan ecte innovazione e su un ec cellente livello di servizio. Inoltre, continuiamo a investire regolarmente in pubblicità per comusostenere il marchio e comu nicare le novità annuali”. Nato nel 1974 e reso operativo nella primavera del 1975, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr) compie 40 anni. Inizialmente pensato come strumento per risollevare economicamente e socialmente le aree più depresse dell’allora Comunità Economica Europea, concentrate per lo più in Italia, Irlanda e Gran Bretagna), il Fondo rispondeva a un’esigenza sentita e condivisa da tutti gli Stati membri, ovvero quella di riequilibrare il benessere della Comunità mediante un aiuto specifico a favore dei Paesi più svantaggiati, in un’ottica di vera solidarietà economica e sociale, e come strumento per ottenere una coesione di fondo basata sullo sviluppo economico, soprattutto all’indomani di una grande crisi petrolifera e monetaria come quelle che aveva investito nei primi Anni ’70 l’intera economia mondiale e quella del ‘vecchio continente’, in particolare. La creazione del Fesr ha rappresentato, quindi, sia una soluzione, sia un’innovazione nelle politiche sociali ed economiche della Comunità: ha non solo realizzato concretamente le aspirazioni a una maggiore coesione tra Paesi, anche molto diversi per lingua e ordinamento, ma ha pure rappresentato un esempio di solidarietà non tra individui, ma tra Stati, per il raggiungimento di un fine superiore al servizio dei singoli. Da allora molto è cambiato, ma le linee guida, sebbene aggiornate nel tempo e adattate allo sviluppo tecnologico e al mutamento culturale, ma soprattutto alla grande Il Consiglio d’Europa nel 1975 espansione e trasformazione di quella che oggi l’Unione Europea, sono rimaste le stesse: investire nelle piccole imprese per creare posti di lavoro, nelle infrastrutture utili e funzionali a tal fine, nelle aree sottoutilizzate e depresse, tra cui quelle montane, per riconvertirle e valorizzarle. Che vuol dire competitività per le imprese, comunicazione e trasporti, ricerca e sviluppo, recupero ambientale, integrazione e sviluppo dell’ambiente urbano in modo sostenibile, assieme a un uso intelligente dell’energia prodotta e consumata. Una ricetta antica, ma non antiquata e che oggi rappresenta la stella polare della politica non solo europea, ma nazionale e di tutti gli enti che, come la nostra Regione, compongono l’Unione Europea. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 61 design Alla fiera dell’Est... e dell’Ovest di Fabio di bartolomei * La 54a edizione del Salone del Mobile di Milano si è chiusa con un totale di 310.840 visitatori, in linea con l’andamento registrato nel 2013, anno in cui si sono svolte le biennali dedicate alla luce e all’ufficio. Con una presenza del 69% di operatori esteri di alto profilo e con forte capacità di spesa, come riconosciuto da tutti gli espositori, il Salone del Mobile ha confermato, anche in questa edizione, una forte vocazione internazionale. Confortante il segnale della presenza dei russi, si conferma primo mercato la Cina e secondo Paese di provenienza degli operatori del settore la Germania. Inoltre, questa è stata l’edizione del Medio Oriente: in particolare, significativa l’affluenza da Arabia Saudita, Novità al SaloNe del Mobile - Ottime premesse per una ripresa del mercatO, grazie agli investimenti sui prOdOtti Libano ed Egitto. In crescita anche i visitatori da Usa, Uk e India. Come sempre i bilanci reali le aziende li faranno nei prossimi mesi, ma possiamo già dire che è stata un’edizione dal segno positivo. gioco di materiali Moltissime le novità presentate delle quali ho fatto una mia personale selezione: tra le aziende della nostra regione, Moroso ha esposto il nuo- Dalla conoscenza ed esperienza maturata in oltre 10 anni di presenza nel settore edile nasce la Enne Costruzioni s.r.l. L’impresa giovane e dinamica spazia nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni a 360° e garantisce l’esecuzione di qualsiasi opera edile a regola d’arte sia civile che industriale dal grezzo al “chiavi in mano”. Nello svolgere le sue attività, si avvale della collaborazione di personale dotato di consolidata esperienza ed affidabilità, per lavori di progettazione e per l’esecuzione di opere complementari. L’ impresa opera con qualità, sicurezza e risultato, con tecnici qualificati e specializzati garantendo tempestività, correttezza e puntualità. I nostri lavori sono il frutto di un impegno costante al miglioramento dello standard qualitativo di prodotto e di servizio. S.op. Via Colugna 26/B | 33010 Pagnacco (Ud) C. +39 340 7771397 | T. +39 0432 571228 [email protected] www.ennecostruzioni.it 62 ilFRIULI BUSINESS maggio 2015 è Sam Son, design Kostantin Grcic per Magis, una poltroncina dai volumi importanti realizzata in un materiale plastico morbido. vo divano Glider design Ron Arad, completamente imbottito e rivestito da un particolare tessuto dal colore sfumato, innovativo il movimento ondulatorio come quello di un ‘dondolo’. La Cividina ha presentato la collezione Ala, design Sebastian Herkner, composta da poltrone, divani e pouf in diverse dimensioni dall’imbottitura molto sotti- le, ma confortevole. Tra i nuovi prodotti di Chair&More, Tulip design Kazuko Okamoto, è una poltroncina in poliuretano integrale con gambe in legno tornito, interessante anche la possibilità di inserire una ‘tavoletta’ per appoggio computer. Io quest’anno ho progettato circa una quindicina di prodotti con alcune aziende, tra essi la poltroncina Cluster per Linea Fabbrica, azienda del settore ufficio, che ha la particolarità di essere realizzata con una rete tecnica tessuta su mio disegno, posta in tensione tramite struttura metallica e seduta imbottita. Tra le aziende fuori regione un prodotto interessante ombre cinesi Nel settore dall’illuminazione, come sempre la ricerca di Artemide ha dato alla ‘luce’ diversi nuovi prodotti tra i quali la lampada Chlorophilia, firmata Ross Lovegrove, designer organico, un insieme di foglie trasparenti illuminate da una fonte di luce proveniente da un elemento cromato che proietta sul soffitto una delicata e affascinante immagine. *Industrial & Interior Designer Former Design Professor at the Architecture Faculty of Udine and Trieste University, Academy ‘Cignaroli’ of Verona www.dibartolomei.com Concessionari Esclusivi DAL 1967 DAL 1967 Noi non facciamo doppi saldi. Non regaliamo il secondo rivestimento, ma vi garantiamo un divano 100% MADE IN FRIULI [email protected] ❖ FABBRICA DIVANI ANCHE SU MISURA ❖ RIFODERATURA VECCHI DIVANI ❖ DIVANI LETTO ❖ COMPLEMENTI D’ARREDO ❖ LETTI IMBOTTITI ANCHE SU MISURA ❖ CONSULENZA E PREVENTIVI GRATUITI www.perlasalotti.com Lun. - Ven. 8.30-12.00 / 14.00-18.30 - Sabato 9.00-12.00 / 15.00-18.30 CASSACCO (Ud) - Via Pontebbana, 50 - tel. 0432 851066 maggio 2015 ilFRIULI BUSINESS 63 l av o r o Il bluff degli incentivi Tempo deTerminaTo ‘superaTo’ da quello indeTerminaTo Si riSchia un buco di bilancio per lo Stato Senza duraturi benefici per l’occupazione e per le aziende ferivano lavorare come architetti free lance nelle aziende, con compensi spesso elevatissimi e che accettano di essere assunti come dipendenti viste le limitazioni in fase di pubblicazione e visto che non dovranno pagare più la loro cassa professionale. di alberto giorgiutti del requisito di sottoccupazione. Gli ultimi Governi non hanno ancora e Stefano Di barbara * La vera precarietà oggi è data dalla scarsa compreso che i pensionati non possono ‘ruformazione delle persone e dalla poca pro- bare’ posti di lavoro ai giovani, visto che sono Al fine di promuovere forme pensione al lavoro, a prescindere dal tipo disponibili a lavorare ai minimi, ma andrebdi occupazione stabile, il Go- di contratto di lavoro. Tutti gli imprenditori bero utilizzati come ottimi formatori di gioverno con la Legge 190/14, continuano a lamentarsi che non trovano vani che ormai è assolutamente provato che ha previsto per le assunzioni persone formate e con alta specializzazione non riescono più a essere formati sui banchi a tempo indeterminato nel e con capacità di concentrarsi 8 ore su 8 per di scuola. Pochi hanno compreso che oggi, post Jobs 2015 lo sgravio contributivo un’alta qualità del lavoro. Ulteriore stortura della normativa è det- act, un lavoratore che ha un contratto a tertriennale. Unico requisito soggettivo necessario del lavoratore è non tata dalle incongruenze: ad esempio, sono mine di tre anni è molto più tutelato di un aver lavorato a tempo indeterminato con escluse dalla sgravio le assunzioni di lavo- lavoratore assunto con il Jobs act a tempo inla stessa azienda nell’ultimo trimestre del ratori domestici, tipologia contrattuale si- determinato, per il quale in caso di recesso e 2014, cioè quando il Governo stava già pub- curamente svantaggiata in quanto la prassi non fondatezza del licenziamento, è prevista blicizzando la futura emanazione della nor- prevede nel 99% dei casi la stipulazione di la penale di solo 2 mensilità per ogni anno mativa, e non aver avuto contratti a tempo contratti a termine con preavviso di soli 15 di lavoro con un minimo di 4 (riducibili a 2 indeterminato con qualsiasi datore di lavo- giorni e facilità del licenziamento, mentre è con la offerta conciliativa). Nel contratto a ro nei 6 mesi immediatamente precedenti agevolabile l’assunzione di dipendenti as- termine, invece, non si può recedere se non sunti in precedenza a termine con compensi per giusta causa. all’assunzione. Quando oggi un’azienda acquisisce un Pertanto, dalla fine del 2014 quando si sa- da 80.000 euro annui. nuovo cliente con cui stipula un contratto peva della emanazione di questa normativa rinnovabile di anno in anno, se intende riin tutta Italia vi è stato un picco di contratti a miliardi in gioco correre al contratto a termine rinnovabile termine, visto che dopo solo 6 mesi si acquiA oggi risultano già richiesti 2-3 miliardi per assumere 10 dipendenti, deve rispettare siva il diritto a 3 anni di sgravio fino a 24.180 di agevolazioni e se la norma resta aperta, il vincolo del 20% rispetto ai contratti a temeuro. Ci permettiamo di dire che sembra che anche per la regolarizzazione dei lavoratori a po indeterminato e pagare il 1,40% di contriquesta normativa sia stata scritta da persone progetto con rinunce tombali al passato, ver- buti aggiuntivi all’Inps, quindi un’aliquota non tecniche e senza una sufficiente forma- rà fatto un ulteriore ‘buco di bilancio’ di 3-5 del 31,40% circa. Se assume, invece, a tempo zione giuslavoristica complessiva. Si tratta miliardi. La Ragioneria di Stato ha già messo indeterminato persone ‘agevolate’ e a fine di una norma finalizzata a creare dati falsati in guardia il Governo che, però, ha minimiz- anno cessa per non rinnovo del contratto con il cliente, la cessazione ha piena validità sull’incremento occupazionale. Infatti, non zato il problema. Il Governo sta agevolando la assunzione oggettiva. Il costo, però, è del 31,40% inferiosono stati posti i dovuti limiti di applicazione, che avrebbero effettivamente dato stabi- di pensionati con sgravio triennale dei con- re con un risparmio fino a 8.060 all’anno. Se lità di impiego solo ai veri precari. In questo tributi o di professionisti che per anni pre- poi il contratto continua ha risparmiato 8.060 per tre anni, quindi oltre 24mila. caso l’imprecisione normativa sta agDopo tre anni il rischio del licengravando l’indebitamento dello Stato. Sproporzione di vantaggi autonomo a partita iva dipendente ziamento è di sole 2 mensilità ad Non è stata inserita alcuna norma Rischio ‘di impresa’ Si no anno, pertanto 6 mensilità riducibili che faccia da filtro su tantissime figure 80 euro di Renzi (se reddito con offerta conciliativa a 3 mensilità professionali che, in realtà, di precario NO SI fino a 24.000 euro) e tale importo è nettamente inferiore avevano solo il ‘contratto’. Il LegislatoDetrazioni mese su mese NO SI allo sgravio. re si è dimenticato di inserire il fatto Assicurazione contro Pertanto, chi assume in questo che per precario sottoccupato fino NO SI disoccupazione (NASPI) periodo a termine è assolutamente all’avvento del team Renzi, si intenMalattia NO SI svantaggiato come costi rispetto a deva giustamente chi aveva un redTfr con tassazione competitor che assumono a tempo dito da lavoro dipendente nell’anno NO SI separata agevolata indeterminato. precedente inferiore a 8.000 euro o, se Assegni familiari NO SI Se la norma resterà attiva al primo autonomo, inferiore a 4.800. Buoni pasto NO SI luglio, verranno confermati tutti i Già prima, per anni, era rimasto contratti a termine stipulati dal genl’errore normativo in quanto in alcune NO (se professionista o imprenditore SI Inail naio dagli stessi datori di lavoro con Regioni italiane erano iscrivili come individuale commerciale) un danno record per le Casse dello sottooccupati anche i pensionati, in Sgravio contributivo Stato. quanto il reddito da pensione non NO SI triennale fino a 24.080 faceva cumulo per il raggiungimento *Studio Giorgiutti Alberto & Associati maggio 2015 ilFRIULI BUSINESS 65 F I S C O Diritto a una risposta di karen garofalo Il 21 aprile scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato gli schemi di tre decreti attuativi della Delega fiscale, rispettivamente con oggetto: fatturazione elettronica, internazionalizzazione delle imprese e certezza del diritto nel rapporto tra Fisco e contribuente. Ciò premesso, parliamo del diritto di interpello, istituto molto importante già in vigore nel contesto delle norme tributarie che, come è noto, permette al contribuente di richiedere all’amministrazione finanziaria un parere in relazione a determinate operazio- 66 ilFRIULI BUSINESS ni non ancora poste in essere, per sapere se sono conformi alle norme tributarie. Le tipologie di interpello sono quattro: antielusivo, disapplicativo, ordinario o generalizzato e interpello specifico per le imprese che operano in ambito internazionale. Tutte le tipologie hanno in comune le stesse regole precise da adottare per la presentazione dell’istanza all’Agenzia delle Entrate. Nell’istanza di interpello il contribuente deve illustrare in maniera chiara ed esaustiva il caso concreto in relazione al quale l’Agenzia delle Entrate è chiamata a esprimersi. In esso devono essere indicati il tipo di istanza, i dati identificativi del contri- Interpello Un istitUto declinabile in qUattro diversi modi buente, la descrizione precisa e puntuale della situazione concreta e il valore economico del beneficio fiscale di cui il contribuente ritiene di potersi avvalere. L’interpello è inammissibile se mancano i dati identificativi di chi presenta la domanda o la sottoscrizione della procura al professionista che l’ha presentato. silenzio-assenso Quando l’istanza ha tutti i crismi della legalità, l’amministrazione finanziaria ha l’obbligo di dare una risposta al contribuente entro 120 giorni della sua ricezione. Se entro tale termine la risposta non perviene, si intende che l’Ufficio concordi con l’interpretazione o il comportamento del contribuente, in virtù della norma che disciplina il cosiddetto silenzioassenso. L’adeguamento del contribuente al parere fornito dall’amministrazione finanziaria, impedisce al Fisco di emettere provvedimenti impositivi, sempre che non si dimostri la non veridicità delle indicazioni contenute nella richiesta e, inoltre, non possono essere irrogate sanzioni nel caso in cui il contribuente non abbia ricevuto risposta dall’amministrazione limitatamente al problema proposto con l’istanza presentata. [email protected] maggio 2015 ivisionmade.it TRATTIAMO LE VOSTRE BILANCE CON I GUANTI La Società Bilanciai mette a disposizione dei propri clienti un servizio di assistenza completa: dalla scelta del prodotto più adatto alle esigenze del committente, all’installazione e manutenzione degli strumenti fino al collaudo dell’impianto, tutto garantendo la conformità rispetto alle norme vigenti: – Certificazioni ISO – Controlli qualità – Verifiche periodiche di legge. 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