Scheda di presentazione delle attività di ricerca del CMCC in Puglia
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Scheda di presentazione delle attività di ricerca del CMCC in Puglia
Il CMCC in Puglia CENTRO EURO-MEDITERRANEO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI Le principali attività di ricerca che riguardano Lecce e il territorio pugliese Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici ha una struttura a rete che coinvolge sedi operative distribuite su tutto il territorio nazionale. A LECCE ha luogo la sede legale e amministrativa del Centro. Sono inoltre numerose le attività di ricerca che si realizzano sul territorio regionale e che fanno della Puglia uno dei luoghi di maggior rilevanza nel campo delle scienze del clima. Divisione di ricerca SCO (Scientific Computing and Operations) Presso il Campus Universitario Ecotekne è situata la sede della Divisione SCO che, guidata dal Prof. Giovanni Aloisio, svolge attività di ricerca nel campo delle scienze computazionali applicate allo studio dei cambiamenti climatici. In particolare, il team del CMCC utilizza potenza di calcolo e tecnologie all’avanguardia per affrontare tematiche di frontiera relative all'ottimizzazione dei modelli di simulazione numerica su strutture di calcolo emergenti e all'analisi avanzata di grandi volumi di dati. I supercalcolatori del CMCC. Il cuore tecnologico nella Top500 mondiale È a Lecce il fulcro dell’infrastruttura tecnologica che consente al CMCC di realizzare e sviluppare scenari e modelli sul futuro del clima. Precisamente nel complesso Ecotekne, risiede il Centro di Supercalcolo che ospita computer di ultima generazione per una delle strutture più importanti d’Europa come attesta la classifica recentemente rilasciata nel corso della Conferenza Internazionale sul Supercalcolo di Amburgo che include i 500 supercalcolatori più potenti al mondo. L’infrastruttura di calcolo del CMCC rappresenta uno dei nodi della rete globale di ricerca sui cambiamenti climatici, riuscendo a condividere dati con i più rilevanti centri di ricerca internazionale in tema di clima. Nel luglio 2013 la prestigiosa rivista WIRED ha scelto il supercalcolatore del CMCC per la propria storia di copertina sulle innovazioni tecnologiche per la ricerca sul clima. Laboratorio di oceanografia costiera operativa È nato nel 2012 Ocean Lab, il laboratorio di oceanografia costiera operativa che ha sede nel centro della città salentina. Il Laboratorio ospita un team di scienziati che utilizzano tecnologie all’avanguardia applicate allo studio dei mari costieri e allo sviluppo di strumenti 1 Attività in evidenza utili a supportare le attività che si svolgono a mare. Inaugurato in concomitanza con l’avvio dei Progetti Ionio (Ionian Integrated Observatory) e Tessa (Tecnologie per la Cognizione dell’Ambiente a Mare), il Laboratorio svolge attività che abbinano componenti tecnologiche-ingegneristiche e scientifiche applicate ad ambiti di intervento quali, tra l’altro, la prevenzione e il controllo dell'inquinamento, la pesca sostenibile, la sicurezza del trasporto. Dal lavoro del Laboratorio di oceanografia costiera operativa nascono prodotti e servizi come ad esempio dati di previsione e monitoraggio della circolazione marina, supporto alla scelta delle rotte ottimali per le navi, informazioni sul clima. Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha affidato al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici il coordinamento tecnico-scientifico della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, che si è concretizzato nell’istituzione di un Tavolo Tecnico composto da circa cento esperti provenienti da università, enti di ricerca e fondazioni. Il Tavolo Tecnico ha raccolto e sintetizzato le conoscenze scientifiche disponibili a livello nazionale e predisposto gli elementi di base della Strategia. Un Tavolo Istituzionale composto dai rappresentanti dei Ministeri e altre amministrazioni pubbliche centrali e locali, ha guidato il lavoro svolto dal Tavolo Tecnico contribuendo all’elaborazione del documento strategico. Tale documento è stato presentato all’opinione pubblica dal Ministro Orlando ed è al centro di un processo di consultazione pubblica finalizzato a raccogliere le istanze di tutti i portatori di interesse ed integrarle nel processo di elaborazione della Strategia che proseguirà nel corso del 2014. La consultazione pubblica è aperta dal 30 ottobre al 31 dicembre 2013 e chiunque vi può partecipare attraverso la piattaforma online i cui contenuti sono stati realizzati con il contributo del CMCC: http://cmcc.annotate.co/cmportal/php/login.php Prima di questa consultazione il MATTM aveva lanciato un questionario on-line dal 1 ottobre al 15 novembre 2012 per conoscere le opinioni della società sui rischi dei cambiamenti climatici e sulle principali necessità di adattamento percepite. Il questionario è stato elaborato da un gruppo di lavoro del CMCC, e i relativi risultati informeranno le fasi future dello sviluppo della Strategia. Modelli e simulazioni climatiche: la ricerca italiana contribuisce al Report dell’IPCC Il Quinto Rapporto IPCC – WGI è il volume dedicato alle conoscenze scientifiche sulla fisica dei cambiamenti climatici, la pubblicazione nella quale l’organismo internazionale fa il punto sulle conoscenze prodotte dalla comunità scientifica internazionale sulle basi fisiche dei cambiamenti climatici. Il Rapporto utilizza una numerosa serie di simulazioni, alcune delle quali sono frutto del contributo del CMCC che, nella quinta fase del 2 Attività in evidenza Climate Model Intercomparison Project (CMIP5), ha collaborato a fornire dati e modelli climatici contenuti, insieme ad altri contributi provenienti dai maggiori centri di ricerca internazionali, nella pubblicazione dell’IPCC. CMIP5 rappresenta un programma quadro di coordinamento delle simulazioni climatiche promosso dal World Climate Research Programme cui aderiscono i principali centri di studio del clima mondiale. Il CMCC è il primo centro italiano a contribuire in maniera organica al progetto, ha partecipato al CMIP5 sin dai primi passi nel 2008 ed ha prodotto le simulazioni utilizzando le diverse configurazioni di modelli climatici sviluppati dal Centro. Ricerca e impresa insieme per navigare sicuri Il progetto TESSA (TEcnologie per la Situational Sea Awareness) è un esempio di ricerca applicata che si propone di sviluppare strumenti e servizi che, grazie a un raffinato studio oceanografico e avanzate strumentazioni informatiche (come il centro di supercalcolo del CMCC), siano utilizzabili su piattaforme quali navigatori satellitari, strumenti di informazione in mobilità (tablet, smartphone) e web in genere. Per ciascuna di queste diverse piattaforme il progetto TESSA sta sviluppando, tra le altre cose, mappe sullo stato del mare attorno al punto di navigazione o in una zona d’interesse, informazioni testuali da visualizzare lungo la rotta pianificata o seguita, sistemi di supporto alle decisioni e modelli tattici per early warning (attività di allerta precoce in caso di pericolo). I destinatari di questi strumenti sono vari e diversi tra loro, comprendono gli operatori del trasporto marittimo come i diportisti e i turisti balneari; le autorità e le Guardie Costiere fino ad interessare l'industria off shore ma anche le agenzie e le società che si occupano di difesa ambientale. Il CMCC è responsabile del centro operativo di Lecce e si occupa, attraverso la struttura dell’Ocean Lab, anche dei sistemi di previsione di Mar Mediterraneo, Mare Adriatico e Ionio e sistemi ad alta risoluzione (sviluppo e operatività). Il CMCC contribuisce inoltre alla modellistica di trasporto di sostanze inquinanti, allo sviluppo del Data Analysis Centre, allo sviluppo degli strumenti di supporto alle decisioni (DSS - Decision Support System) e dei servizi di Tessa. Il progetto vede impegnati anche l'Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero del CNR e la società Links Management & Technology che è responsabile dello sviluppo delle piattaforme per l'erogazione dei servizi di Situational Sea Awareness che saranno erogati in modalità multi-dispositivo e multi-canale, contribuisce alla progettazione ed allo sviluppo dell'archivio informatico e del centro di analisi dei dati. SeaConditions: servizio pubblico di consultazione delle previsioni del tempo del mare realizzato nell’abito del progetto Tessa. Le previsioni, che interessano un arco temporale di tre giorni, si riferiscono al Mar Mediterraneo e si basano sull'applicazione di modelli oceanografici di avanguardia che consentono di ottenere informazioni di qualità, caratterizzate da un'elevata risoluzione spaziale e temporale. SeaConditions consente la consultazione di: 3 Attività in evidenza • • previsioni del mare: temperatura, correnti, altezza significativa e direzione delle onde, periodo e direzione delle onde; previsioni atmosferiche: temperatura dell'aria a 2 m., pressione alla superficie, precipitazioni, copertura nuvolosa, venti a 10 m. SeaConditions è disponibile online: http://www.sea-conditions.com ed anche in versione mobile per iPhone, iPad e Android In fase di sviluppo ci sono nuove applicazioni che saranno presto disponibili sia per il web che su dispositivi mobili: • VISIR - discoVerIng Safe and effIcient Routes offrirà la possibilità di individuare la rotta ottimale in base al punto di partenza e d’arrivo, alle condizioni del mare e al tipo di imbarcazione; • previsione della dispersione degli idrocarburi in mare, finalità di questo servizio consisterà nell’offrire informazioni sulle possibili direzioni di eventuali macchie inquinanti a mare. Un servizio del genere è già stato fornito dall’Ocean Lab del CMCC durante le operazioni per il recupero della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio al fine di prevedere, in via del tutto preventiva, la direzione in mare di eventuali sostanze inquinanti che potevano fuoriuscire dall’imbarcazione; • search and rescue, il team di tessa sta lavorando anche a un servizio che offrirà supporto in casi in cui sarà necessario attivare servirsi di emergenza per il recupero di corpi e oggetti dispersi a mare. Su questo argomento Ocean Lab ha fornito supporto alla Guardia Costiera per le operazioni di ricerca e recupero dei dispersi a mare in occasione della tragedia di Lampedusa avvenuta i 3 ottobre 2013. Che Mare farà: servizio di previsione e informazione per i mari pugliesi L’educazione alla sicurezza in mare passa anche attraverso una adeguata informazione degli “utenti”, che vanno dai professionali: compagnie di trasporto marittimo, guardie costiere, enti per la protezione ambientale, ai non professionali: diportisti, velisti, sportivi. In tale contesto, il progetto “Che mare farà” mira ad incentivare il processo di formazione degli utenti, attraverso la fornitura di sistemi di previsione secondo modalità innovative e tecnologicamente efficaci ad oggi non presenti sul mercato. Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma tecnologica per l’erogazione di servizi di previsione meteo-marina per il Mar Mediterraneo e specificatamente per le coste pugliesi. I servizi, dai sistemi per la consultazione delle previsioni, ai bollettini giornalieri e settimanali, ai segnali di allerta, saranno erogati in modalità multidispositivo e multicanale, comprendendo format televisivi e web, materiale multimediale (video e animazioni) e materiale documentale, anche cartaceo. 4 Attività in evidenza Il progetto fonda le sue basi sull’esperienza consolidata dei partner in tema di ricerca nel campo dell’oceanografia operativa per la produzione delle previsioni e di sviluppo ed erogazione di servizi ICT per la disseminazioni dei dati ambientali. Tra le unzioni principali del laboratorio “Che mare farà” è incluso il compito di ottimizzare le modalità di erogazione delle informazioni, utilizzando canali alternativi (es. webtv) ed esplorando nuove tecniche di visualizzazione dei dati di previsione, quali la tridimensionale per i dati di corrente, temperatura, salinità. Grazie alla partecipazione della componente industriale (Links, InCima, Manni Editore), scientifica (CMCC) e dell’utenza finale (Anapi Pesca, Armatori Jonica), il progetto si propone di divenire un laboratorio permanente per la sperimentazione soluzioni innovative nell’ambito della sicurezza in mare. Osservatorio Marino Integrato dello Ionio Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un “Osservatorio Marino Integrato dello Ionio” (IONIO), per la produzione e diffusione di informazioni ambientali sull’Adriatico Meridionale e lo Ionio Settentrionale (Area SANI), con l’obiettivo di favorire un traffico marittimo più sicuro e la riduzione dei rischi di inquinamento. Il progetto prevede lo sviluppo di prodotti innovativi e la realizzazione di un servizio IONIO per consentire il facile accesso alle informazioni ambientali e alle diverse applicazioni in materia di efficienza del trasporto marittimo e sicurezza. I servizi di IONIO saranno generati come prodotti di valore aggiunto dai prodotti già disponibili all’interno dei servizi marini del Global Monitoring of Environment and Security (GMES). I partner del progetto sono in parte responsabili del servizio europeo GMES a livello del Mediterraneo e stanno lavorando in maniera coordinata per dettagliare le informazioni a livello regionale dell’area SANI, mettendole a disposizione degli attori del settore marittimo. Partner del progetto, insieme al CMCC, sono ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e HCMR (Centro Ellenico per la Ricerca Marina). OFIDIA: prevenire gli incendi e fronteggiare le emergenze in Puglia e in Grecia Un’efficace prevenzione dagli incendi rappresenta una sfida importante per le aree interessate da questi fenomeni, perché i danni prodotti incidono sulla sostenibilità della vita e delle attività sul territorio nel lungo e nel breve periodo e anche perché la frequenza degli incendi cresce con il crescere delle elevate temperature. Il progetto OFIDIA – Operational FIre Danger preventIon plAtform nasce per rispondere a questi problemi e per realizzare un’infrastruttura operativa e transnazionale dedicata alla prevenzione dei danni prodotti dagli incendi con l’obiettivo specifico di migliorare la capacità degli stakeholder nella programmazione di attività di lotta agli incendi in aree forestali. In particolare, gli obiettivi del progetto mirano a migliorare le capacità operative nelle attività che riguardano la previsione, la prevenzione e la lotta agli incendi attraverso una 5 Attività in evidenza migliore cooperazione tra paesi confinanti e incoraggiando lo scambio e la condivisione di conoscenze tra enti di ricerca e stakeholder nella convinzione che queste attività risulteranno utili a migliorare il livello di sostenibilità delle attività nelle aree interessate dal progetto. Due centri di ricerca (CMCC e Università di Ioannina), tre stakeholders (regione dell’Epiro – Macedonia Occidentale, Provincia di Lecce e Provincia di Bari) collaboreranno alle attività (installazione di tecnologie sul territorio per il monitoraggio delle aree forestali, realizzazione di sale operative per il coordinamento delle operazioni di prevenzione e di intervento, lo sviluppo di un’infrastruttura IT per l’archiviazione dei dati e il funzionamento di modelli, per le previsioni dei danni da incendio, la visualizzazione di dati storici su mappe) in maniera complementare, mettendo a disposizione le proprie competenze in maniera integrata. Misura del benessere sociale – Al di là del PIL Oggi il Pil non è più sufficiente a capire da solo le nostre società, serve un’analisi più completa che comprenda anche altri criteri di valutazione e renda conto della sostenibilità dello sviluppo che si vuol perseguire. Nasce da questi presupposti il progetto “Misura del benessere sociale – Al di là del Pil” frutto di una collaborazione tra Camera di Commercio di Lecce, Assri e Centro EuroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). Il progetto ha l’obiettivo di realizzare una mappa di misurazione del benessere del territorio per evidenziarne lo sviluppo sostenibile raggiunto e utilizzare criteri che tengano in considerazione non solamente la dimensione economica, ma includano anche l’inquinamento e i possibili danni all’ambiente, i consumi energetici, le problematiche relative alle risorse idriche ed alla produzione di rifiuti, senza dimenticare il reddito, i servizi pubblici, la salute, il tempo libero, la mobilità. La mappa, la cui realizzazione comprende opportune concertazioni con le associazioni interessate e gli stakeholders locali, vuole proporsi come uno strumento utile a far emergere punti di forza e di debolezza del sistema produttivo leccese e fornire strumenti per le politiche pubbliche. Il progetto, ambizioso e complesso, mette a fuoco uno dei temi principali del dibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile, al tempo stesso si tratta di un’interessante occasione di collaborazione che impegna un Centro di ricerca internazionale con base a Lecce, quale il CMCC, insieme al tessuto produttivo del territorio, a dimostrazione che la ricerca internazionale e di alto livello può contribuire alla realizzazione di strumenti di supporto alle decisioni pubbliche non solo a livello globale, ma anche sul territorio dove sempre maggiore si avverte l’esigenza di uno sviluppo sostenibile che sappia offrire prospettive di crescita e di uscita dalla crisi. 6 Attività in evidenza OrientGate: conoscere il clima per la pianificazione territoriale Una collaborazione tra enti locali e sovralocali responsabili della pianificazione territoriale, centri di ricerca scientifica sui cambiamenti climatici e servizi nazionali di idrometeorologia. Insieme, lavorano a migliorare la comprensione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici sui regimi idrici, sulle foreste, sugli ecosistemi e quindi gli impatti che potrebbero colpire le comunità rurali, costiere e urbane. Questo è il progetto OrientGate che mira a coordinare gli sforzi per realizzare strategie di adattamento nei paesi dell’Europa Sud Orientale (Programma europeo South East Europe) e a costruire così una partnership tra comunità che producono conoscenza e studi sperimentali e le comunità che beneficiano di quella conoscenza applicandola sul territorio. Il progetto produrrà una serie di strumenti progettati per favorire l’accesso alle informazioni sulle osservazioni climatiche e sugli scenari futuri attraverso una piattaforma connessa con la Piattaforma Europea di Adattamento (European Climate Adaptation Platform). Inoltre, il progetto prevede sei casi di studio di esempi specifici di adattamento sviluppati dai centri tematici realizzati dai partner (il primo riguarda foreste e agricoltura; il secondo siccità, risorse idriche e coste; il terzo adattamento urbano e sanità). In particolare, uno di questi studi pilota riguarda la Puglia e fornirà strumenti e linee guida dirette alle autorità regionali e locali per la realizzazione di efficaci piani di gestione e di protezione delle risorse idriche pugliesi e degli ambienti costieri. I progetti prenderanno in considerazione impatti, vulnerabilità e rischi connessi ai cambiamenti climatici con particolare attenzione agli eventi estremi come ondate di calore, siccità e piogge intense che sono causa di squilibri tra le risorse idriche. 7