Lingua e Cultura Latina

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Lingua e Cultura Latina
Programmazione di Lingua e Cultura Latina
"Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante, che valuterà di volta in
volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla propria
idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali."
Linee generali e competenze
Lingua
Ho ritenuto di primaria importanza la citazione presa direttamente dai nuovi programmi ministeriali, tanto che
l'ho inserita al'inizio della programmazione.
Lo scopo principale introdotto nei nuovi programmi sarebbe quello di far acquisire nel corso del quinquennio
liceale la padronanza della lingua latina, sufficiente a orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a
fronte. Finalità davvero elevata, tanto che possiamo porla, con buon senso, solo come meta per pochi studenti,
almeno sinché si parla di lettura diretta del latino. Se invece ci limitiamo ad un più generico e realizzabile
orientarsi nella lettura di un testo latino con testo italiano a fronte, allora riguardo alla lingua queste sono le
capacità e le competenze generali che si richiederanno allo studente al termine degli studi liceali:
1. Comprendere un testo latino con testo italiano a fronte, appartenente agli autori più rappresentativi.
2.Saper confrontare linguisticamente la lingua latina con l'italiano e le principali lingue straniere (analisi
contrastiva).
3. Pervenire, attraverso il confronto col latino, ad un dominio dell'italiano più maturo e consapevole (lessico,
semantica, sintassi).
4. Praticare la traduzione come strumento di conoscenza di un testo e di un autore, evitando i meccanicismi
legati alla mera applicazione delle regole grammaticali astratte.
Cultura
È giusto sottolineare come nei nuovi programmi si parli di cultura e non semplicemente di letteratura latina. Al
termine del percorso liceale, lo studente dovrà conoscere, sia in italiano che in traduzione, i testi fondamentali
della latinità. Ma soprattutto, avendo percepito il loro valore fondativo per il mondo moderno, saprà
proficuamente risalire all'origine di molti aspetti della nostra cultura, traendone anche spunto per proficui
confronti con la contemporaneità.
Per fare ciò dovrà possedere queste competenze e capacità:
1. Sapere cogliere il valore fondante del patrimonio letterario latino per la tradizione europea (generi,
immaginario, auctoritates, ecc.).
2. Individuare nei testi i tratti significativi del mondo romano (e antico), nel complesso degli aspetti religiosi,
politici, filosofici,morali ed estetici.
3. Interpretare e commentare opere in prosa e versi, servendosi degli strumenti dell'analisi linguistica,
retorica, stilistica.
4. Collocare i testi nel rispettivo contesto storico e culturale, effettuando utili confronti con la situazione
attuale.
Metodologia e Strumenti
Per poter giungere all'ambizioso fine di praticare un'analisi linguistica contrastiva, utile a migliorare la
propria competenza meta-grammaticale, si utilizzeranno le lezioni frontali, sempre declinate sulle reali
competenze e capacità degli studenti, diversi da classe a classe. Grande importanza avranno le lezioni
partecipate, in cui si chiederà agli studenti di collaborare alla costruzione del sapere attraverso un percorso
maieutico comune. Non verrà trascurato il lavoro di gruppo, molto importante per agevolare lo scambio di
conoscenze tra pari, e soprattutto per fortificare l'appartenenza alla classe e la comprensione dell'altro. Anche il
lavoro in classe avrà il suo necessario spazio, per poter così valutare direttamente le difficoltà riguardo agli
argomenti trattati. Sarà concesso spazio anche alla correzione collettiva, molto utile per agevolare la
comprensione delle parti più complesse del programma. In effetti forse proprio nella correzione in classe
collettiva, anche se guidata dall'insegnante, ritengo si possa collocare il fulcro di una didattica del latino
che lungi dal voler insegnare a parlare e scrivere in latino, si prefigga invece il compito di far riflettere
sulle strutture grammaticali di base per poter migliorare l'uso dell'italiano e agevolare l'acquisizione
delle lingue straniere. Per tentare di mettere in pratica le ambiziose indicazioni metodologiche sopra riportate,
si utilizzeranno anche i tradizionali strumenti della didattica del latino, come un buon testo di grammatica
descrittiva e contrastiva fornito ovviamente di eserciziari adeguati. Voglio sottolineare l'importanza della
pratica della traduzione dal latino, accompagnata sempre da una contemporanea analisi linguistica sia di natura
sintattica che di natura semantica. Per questo si privilegerà la traduzione e l'analisi sintattica di testi brevi,
come frasi semplici e complesse, e si farà un uso molto parco della vecchia versione: infatti il focus
dell'educazione linguistica sarà posto sulla riflessione grammaticale e meta-grammaticale.
Riguardo invece agli autori principali della sterminata Letteratura Latina, si procederà ad una scelta molto
radicale, volta a far studiare non più di quattro o cinque autori per anno. In tal modo lo studente potrà
confrontarsi con i testi fondamentali di tali autori (e della letteratura latina), approfondendone la conoscenza
linguistica, stilistica, tematica e soprattutto effettuando continuamente confronti con la cultura moderna e
contemporanea, valutando di volta in volta i punti di continuità e di rottura. Le versioni, rifiutate a livello
grammaticale, verranno riprese a livello letterario in qualità di traduzione di parti importanti delle opere degli
autori scelti. Il tutto verrà realizzato nella consapevolezza che la Cultura è una sola, e che quindi in ogni
scuola che si rispetti, non esistono confini o dogane invalicabili, neppure tra le cosiddette scienze umane e
le cosiddette scienze esatte. Così, ad esempio, Lucrezio potrà favorire utili confronti con scrittori italiani e
stranieri, ma anche con la filosofia, la storia, l'arte e con le scienze (si pensi alla fisica epicurea). Ma non solo:
lo studio del latino potrà innescare confronti fertili con le cosiddette arti di massa: canzoni, romanzi, cinema,
fumetto, ecc.
Tipologie di Verifica e Criteri di Valutazione
Le verifiche ufficiali avranno sempre un carattere sommativo, ma non si trascurerà il valore formativo delle
piccole verifiche sia orali che scritte svolte durante il percorso didattico.
Le verifiche sommative potranno essere svolte in forma orale o in forma scritta.
Le verifiche orali valuteranno, oltre alle conoscenze dello studente, anche le competenze e capacità che di
volta in volta, a seconda del percorso didattico, saranno richieste. Per rendere più chiara la valutazione, si è
realizzata una semplice tabella in cui sono inseriti e valutati i vari gradi di apprendimento dello studente.
Anche per le verifiche scritte si valuteranno conoscenze, competenze e capacità dello studente.
Le verifiche grammaticali, sia orali che scritte, partiranno sempre dalla traduzione di frasi semplici e
complesse: durante la traduzione, l'insegnante stimolerà lo studente ad estrapolare dalla lingua quelle regole
grammaticali che erano materia di studio, rendendo vivo ciò che rischiava di rimanere astratto.
Nelle verifiche tese a valutare la conoscenza letteraria, sia orali che scritte, si procederà in modo simile: dopo
aver fatto leggere il testo questo verrà tradotto, analizzato nelle sue parti linguistiche e interpretato riguardo alle
sue tematiche e soprattutto riguardo il significato che esso ha ancora per noi, fatto salvo il rispetto filologico
dell'opera.
In generale, nel corso di ogni quadrimestre del triennio, si prevedono tre verifiche scritte e due verifiche
orali, fatta eccezione per il Quinto Anno, quando l'attenzione concentrata solo sulla Letteratura farà
preferire solo due verifiche scritte, una per autore trattato. Nulla vieta, però, che in casi particolari,
soprattutto riguardo alle verifiche orali, si possa per tutta o più frequentemente per una parte della classe
ricorrere a ulteriori prove per tentare di recuperare o migliorare le proprie valutazioni.