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LA GAZZETTA Lunedì 2 gennaio 2012 DI PUGLIA - CORRIERE DELLE www.lagazzettadelmezzogiorno.it PUGLIE Quotidiano fondato nel 1887 La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20 Con Guida ai Vini di Puglia A 11,20* Con Magazine Oroscopo A 1,70 lunedì ' %%#'" ! LECCE Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. Sede centrale di Bari (prefisso 080): Informazioni 5470200 - Direzione Generale 5470316 - Direzione Politica 5470250 (direzione [email protected]) - Segreteria di Redazione 5470400 ([email protected]) - Cronaca di Bari 5470430-431 ([email protected]) - Cronache italiane 5470413 ([email protected]) - Economia 5470265 ([email protected]) - Esteri 5470247 ([email protected]) - Interni 5470209 ([email protected]) - Regioni 5470364 ([email protected]) - Spettacoli 5470418 (cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorni,it) - Speciali 5470448 ([email protected]) - Sport 5470225 ([email protected]) - Vita Culturale 5470239 ([email protected]). Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 125° Numero 1 REGIONE LE NUOVE REGOLE SUI VITALIZI E GLI ASSEGNI DI FINE MANDATO INCIDENTE SULLA VIA PER ARNESANO E SCHIANTO CONTRO IL PALO DEL FILOBUS Costi dei politici, dal 2020 gli effetti dei tagli in Puglia Scontri a Lecce in tre in ospedale Caso pensioni, il governo centrale potrebbe sollecitare l’anticipo del sistema contributivo A Gallipoli si ribalta un’auto: salvi due giovani SERVIZI IN CRONACA >> LECCE Lo scontro sulla via per Arnesano SERVIZIO A PAGINA 11 >> MESSAGGIO DI CAPODANNO «I SACRIFICI SONO INEVITABILI PER TUTTI. GLI ITALIANI DEVONO ACCETTARLI PER ASSICURARE UN FUTURO AI PROPRI FIGLI LA PAURA TRAGEDIA SFIORATA. NESSUNA RIVENDICAZIONE Napolitano ricarica Monti «Sùbito le riforme su spesa pubblica, stato sociale e liberalizzazioni» Il premier: buone indicazioni. Solo la Lega contro il Capo dello Stato Occupazione, a rischio 300mila posti di lavoro La Camusso: pericolo di tensioni sociali di GIUSEPPE DE TOMASO D SEGUE A PAGINA 17 >> l Il 2012 è appena iniziato e già si parla di crisi aziendali. Rischieranno il posto di lavoro 300mila persone. Al ministero dello Sviluppo economico sono circa 230 i tavoli aperti per cercare una soluzione alle crisi aziendali che nel complesso coinvolgono 300mila lavoratori, con rischi occupazionali immediati per 40mila persone. E il leader della Cgil, Susanna Camusso, dà l’allarme: «C'è un rischio reale di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi. Per scongiurarlo serve un piano per il lavoro». SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 >> SERVIZIO A PAG. 4 >> ORDINANZE DEI SINDACI AGGIRATE: ANCHE A BARI Botti, i divieti non bastano due morti e oltre 500 feriti Devastante esplosione a Roma. L’altra vittima nel Napoletano SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >> IL CASO I PARENTI DENUNCIANO: STAVA MALE. SCATTA L’INCHIESTA Detenuto trovato morto nel supercarcere di Trani l La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un’inchiesta sulla morte in carcere del detenuto Gregorio Durante, di 34 anni, di Nardò (Lecce), dopo una denuncia presentata dai familiari che da tempo avevano chiesto la scarcerazione per gravi motivi di salute. La vittima è il figlio, di Giuseppe Durante, condannato per l’assassinio di Renata Fonte, esponente politica salentina uccisa nel 1984. Una tassa del 6 % sulle vincite oltre i 500 euro l Sarà un «omaggio affettuoso» quello che stamattina verrà tributato a don Luigi Verzè, morto ieri a Milano, dall’Istituto San Raffaele. I funerali alle 14.30 a Illasi, in provincia di Verona. La Guardia di Finanza ha acquisito la cartella clinica fotocopiandone i dati. Polemico Al Bano , che in passato ha scritto un inno per l'ospedale San Raffaele. «Con lo stress che gli hanno procurato, lo hanno aiutato a morire» k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T81LYwg2wCfXOUOejgJJqT0= MONGELLI E VALERIO ALLE PAGINE 8 E 9 >> GIOCHI Oggi l’addio a don Verzè Acquisita la cartella clinica SERVIZI A PAGINA 10 >> FOGGIA La sede di Equitalia dopo l’attentato foto Maizzi SERVIZIO A PAGINA 7 >> IL FATTO AL BANO: CON LO STRESS LO HANNO AIUTATO A MORIRE MILANO Don Luigi Verzè, 91 anni A Latiano ordigno davanti alla casa del presidente del consiglio comunale GLI EFFETTI DELLA GRANDE CRISI UNA PREDICA EINAUDIANA CHE NON DEVE RESTARE INUTILE i solito i messaggi di Capodanno dei Capi dello Stato sono come i supermarket: ognuno vi trova quello che vuole. In fondo, è anche comprensibile: rappresentando l’unità della nazione, il presidente della Repubblica non può non tenere conto delle varie sensibilità politico-culturali presenti nel Paese e nel Parlamento. Di qui le reazioni dei leader di maggioranza e opposizione quasi sempre improntate a toni semi-entusiastici verso il Quirinale. Pur non infrangendo la linea ecumenica seguita da molti suoi predecessori, l’altra sera Giorgio Napolitano ha lanciato una sfida alla classe politica, che se fosse accettata da governo, parlamento e parti sociali, costituirebbe la vera Fase Due della strategia anti-crisi. Il presidente non ha utilizzato giri di parole per illustrare il compito a casa assegnato al potere esecutivo e al potere legislativo. Foggia, una bomba contro Equitalia SERVIZIO A PAGINA 5 >> AVETRANA Sarah, scagionati il fratello e il nipote di Michele Misseri ROMA L’ingresso dello stabile dove è morto un uomo per i botti MAZZA A PAGINA 12 >> k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T4NbgzqcDksJhAXhk3xjePw= 2 PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 IL MESSAGGIO IL CAPO DELLO STATO AGLI ITALIANI «Il voto anticipato sarebbe stato un azzardo pesante. È necessario colpire la corruzione e l’evasione fiscale» «L’Italia può e deve farcela i sacrifici non saranno inutili» Napolitano: subito le riforme su spesa pubblica, welfare e liberalizzazioni l ROMA. L'emergenza economica resta grave. Ma non dobbiamo scoraggiarci. L’Italia può e deve farcela. Deve fare la sua parte, con il rigore, riducendo la spesa pubblica, riformando il welfare, colpendo rendite e privilegi, chiedendo all’Europa scelte adeguate e solidali senza ulteriori indugi, e una maggiore integrazione. I sacrifici sono inevitabili, per tutti, e non saranno inutili. Gli italiani devono accettarli per assicurare un futuro ai propri figli. La crisi è un banco di prova e una grande occasione per il cambiamento, per una rigenerazione della politica, per il nuovo balzo in avanti che è necessario. Questi i passaggi principali del messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato parla per 21 minuti e mette l’accento su due fattori: la fiducia degli italiani in se‚ stessi, cresciuta con le celebrazioni del 150.mo, e la crescente consapevolezza dei nodi della crisi economica. «La fiducia in noi stessi - dice – è il solido fondamento su cui possiamo costruire, con spirito di coesione, con senso dello stare insieme di fronte alle difficoltà, nella comunità nazionale come nella famiglia. E allora apriamoci al nuovo anno: facciamone una grande occasione, un grande banco di prova, per il cambiamento e il nuovo balzo in avanti di cui ha bisogno l’Italia». L'Italia deve riguadagnare credibilità ed «è faticoso». Il debito pubblico pesa come un macigno. Il risanamento deve proseguire con rigore, perchè lo Stato per lungo tempo ha speso troppo e ha imposto tasse troppo pesanti. Il benessere ha raggiunto livelli un tempo impensabili, ma dagli anni ottanta la spesa pubblica è cresciuta in modo incontrollato ed è ormai insostenibile. «E c'è‚ anche chi ne ha tratto e continua a trarne indebito profitto, e a ciò si legano strettamente fenomeni di dilagante corruzione e parassitismo, diffusa criminalità ed inquinamento criminale». L'altra grande patologia da colpire, insieme alla corruzione, è l’evasione fiscale. Bisogna colpirla per ridurre le disuguaglianze. Bisogna sottoporre a una più severa disciplina «forme di ricchezza, posizioni di rendita e di privilegio». Il mondo è cambiato, e perciò occorre «ripensare e rinnovare le politiche sociali», certamente senza rinunciare al modello europeo e senza intaccare dignità e diritti del lavoro, ma accettando di rivedere il modo di concepire e distribuire il benessere, dice Napolitano ai rappresentanti del mondo del lavoro, ricordando il suo passato, la sua estrazione politica e sociale. «Sento molto perciò le difficoltà di chi lavora e di chi rischia di perdere il lavoro», dice, ma crede anche che i lavoratori e le loro organizzazioni debbano esprimere «slancio costruttivo nel confronto», fare sacrifici e avere «visione e ruolo nazionale» come seppero fare nel Dopoguerra e nel tragico 1977 dell’inflazione al 20% e del terrorismo brigatista. Al governo Monti Napolitano chiede di sviluppare il «dialogo con le parti sociali e un rapporto aperto con il Parlamento». Questo esecutivo, sottolinea il presidente della Repubblica, tagliando corto sulle recenti polemiche sollevate dal WSJ, è nato al termine di una travagliata crisi politica di cui il premier Berlusconi, un mese fa, «ha preso responsabilmente atto. È nato poichè «si è largamente convenuto» che un immediato scioglimento delle Camere «avrebbe rappresentato un azzardo pesante dal punto di vista dell’inte- Dal Vaticano Il papa ringrazia per gli auguri. «Un deferente augurio desidero indirizzare al Signor Presidente della Repubblica Italiana, mentre all’intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio di pace e di prosperità per l’anno appena iniziato». Lo ha detto a proposito dei «messaggi augurali» ricevuti in questi giorni. «Cari fratelli e sorelle, – ha detto il Papa – in questi giorni ho ricevuto numerosi messaggi augurali: ringrazio tutti con affetto, specialmente per il dono della preghiera. Un deferente augurio - ha proseguito – desidero indirizzare al Signor Presidente della Repubblica Italiana, mentre all’intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio di pace e di prosperità per l’anno appena iniziato». resse generale del paese». Napolitano riconosce il merito degli schieramenti che hanno permesso la nascita dell’esecutivo Monti e auspica che il sostegno prosegua. Ai partiti chiede di contribuire all’azione dell’esecutivo con proposte e soprattutto cercando intese per approvare ri- forme istituzionali da tempo mature, e anche in vista della prossima tornata elettorale, «per creare condizioni migliori in vista di un più costruttivo ed efficace svolgimento della democrazia dell’alter nanza»: un’espressione che sembra richiamare implicitamente la revisione della legge eletto- REAZIONI I PARTITI ACCOLGONO CON FAVORE L’APPELLO DEL PRESIDENTE A IMPEGNARSI PER UNA RIGENERAZIONE DELLA POLITICA «Bene, le riforme spettano a noi» Pieno consenso da Pdl, Pd e centristi l ROMA. L'appello del Capo dello Stato, nel suo messaggio di fine anno, alle forze politiche a lavorare per «le riforme istituzionali da tempo mature» è stato accolto con favore dalle forze politiche. Se si esclude la Lega Nord e la sinistra radicale, tutti gli altri partiti hanno apprezzato la sollecitazione di Napolitano ad impegnarsi in una «rigenerazione della politica» contribuendo a «creare le condizioni migliori per un più costruttivo ed efficace svolgimento della democrazia dell’alternanza». Nel messaggio ha tenuto distinto il ruolo del governo alle prese con la crisi economica e il ruolo delle forze PDL Gaetano Quagliariello politiche che, al di là del sostegno all’esecutivo, devono dedicarsi all’architettura costituzionale. Una sottolineatura che ha ricevuto un plauso bipartisan. «Napolitano – ha sottolineato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri – ha dato importanti indicazioni ai partiti che devono rivendicare il proprio ruolo per riforme che garantiscano l’alternanza». Anche il vicecapogruppo del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello ha evidenziato il fatto che il Capo dello Stato «ha riconosciuto il ruolo insostituibile della politica e la necessità che partiti e Parlamento facciano le riforme». «Napolitano ha disegnato il perimetro di queste riforme quando ha richiamato la democrazia dell’alternanza» ha osservato Napoli del Pdl. Sulla stessa lunghezza d’onda, il Pd che con Dario Franceschini e con Anna Finocchiaro ha invitato le «forze responsabili» ad accogliere l’appello di Napolitano. «C'è un governo – ha spiegato la capogruppo del Pd al Senato – che deve portare l’Italia a superare le difficoltà economiche. Ai partiti la responsabilità di riformare il nostro sistema politico. Non è più il tempo di riforme particolari ma di riforme nell’interesse generale». Anche il Terzo Polo ha assicurato la propria disponibilità. «La politica ha un’occasione irripetibile per riconquistare la fiducia della gente» ha detto Pier Ferdinando Casini mentre Pierluigi Mantini responsabile riforme istituzionali dell’Udc ha detto che «parlare di un’agenda Napolitano per le riforme non è una bestemmia e questa agenda va accelerata». Francesco Rutelli ha parlato del «richiamo presidenziale al dovere dei partiti di preparare una democrazia dell’alternanza che non ripeta gli errori di quest’ultima stagione». Il Fli di Gianfranco Fini «non si sottrarrà all’ormai improcrastinabile stagione del cambiamento» ha as- sicurato Italo Bocchino. Al di là dell’ampio consenso dei partiti anche a quella parte del messaggio di Napolitano che tratta del loro ruolo e dei loro impegni, ora si tratta di vedere in concreto come si possa trasdurre questa «buona volontà» ribadita con il nuovo anno. Il pacchetto delle riforme più corposo, così come la riforma della legge elettorale, sono all’esame del Senato e la disponibilità espressa da Gasparri, Quagliariello e Finocchiaro avrà il suo peso per un possibile percorso condiviso. C'è, infatti, un comune denominatore sulle riforme costituzionali, che risale ai tempi PD Anna Finocchiaro della bozza Violante della scorsa legislatura. Sussiste una intesa di massima sulla necessità di ridurre il numero dei parlamentari, di superare il bicameralismo perfetto con la nascita di un Senato delle Regioni oltre a posizioni comuni sulla necessità di dare al presidente più poteri nella guida del governo. Altro punto su cui si sta ragionando è la sfiducia costruttiva per evitare ribaltoni. rale. Ai politici bersagliati da accuse ai privilegi della casta, Napolitano non chiede di chiudere un occhio, ma di «guardare con attenzione, senza pregiudizi, alla loro capacità di rinnovarsi», perchè «non c'è futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica». Nei discorsi di Capodanno I leader internazionali all’unisono «La crisi è grave ma ne usciremo» Il 2011 è stato un annus horribilis. Ma anche il 2012 si preannuncia difficile con una crisi che ancora morde, l’Europa alle prese con i suoi problemi del debito, la tenuta della moneta unica e il recupero di credibilità sui mercati. E se da una parte all’altra del Vecchio Continente i leader – nei discorsi di auguri di Capodanno – cercano di mostrarsi ottimisti, tentando di rilanciare la fiducia, di certo la parola d’ordine è «sacrifici» e austerity, di fronte al rischio recessione ed una crescita che per il 2012 che si preannuncia molto, troppo, modesta. Dal presidente francese Nicolas Sarkozy, al neopremier greco Luca Papademos, passando per il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, la cancelliera Angela Merkel e il primo ministro britannico David Cameron, i discorsi di capodanno sono stati così tutti improntanti sullo stesso leitmotiv: «ancora sforzi», «sacrifici inevitabili», per uscire dall’emergenza. Anche il presidente Usa, Barack Obama, spiega agli americani che «le azioni che intraprenderemo nei prossimi mesi ci diranno che tipo di Paese vogliamo essere, in che mondo vogliamo che i nostri figli e i nostri nipoti crescano». Ma si dice certo che «l'economia migliorerà». «Dobbiamo essere coraggiosi, dobbiamo essere lucidi», ha esortato Sarkozy riconoscendo il disagio della nazione e invitando allo stoicismo: «avete sofferto, so che la vita di molti di voi, reduce da due anni difficili, sarà ancora messa a dura prova» ma «uscire dalla crisi, costruire un nuovo modello di crescita, dare origine ad una nuova Europa sono le sfide». E se la Merkel non nasconde che il 2012 rischia di essere, soprattutto per la zona Euro, «più difficile» dell’anno appena concluso, rassicura i tedeschi sul fatto che hanno «buoni motivi per essere fiduciosi». Perchè – ricorda con un pizzico di orgoglio – «la Germania va bene»: «la crisi del debito ci tiene ancora in sospeso» ma l’Europa insiste «ne uscirà più forte di quando ci è entrata». Dalla Grecia il premier Lucas Papademos torna poi a chiedere «sforzi» ai concittadini ricordando che Atene non è mai stata così vicino al default mentre Cameron invita a fare di più per l’economia. PRIMO PIANO 3 Lunedì 2 gennaio 2012 Il Professore ha trascorso le feste a palazzo Chigi, con la famiglia: relax solo nella giornata di Capodanno LA DIRETTA Segui le ultime notizie sul tuo telefonino. Le istruzioni a pagina 17 Monti: «Più motivati ad andare avanti» Il premier apprezza il discorso: buone indicazioni di lavoro QUIRINALE Il capo dello Stato Giorgio Napolitano durante il discorso di fine anno. A destra il presidente del Consiglio Mario Monti x x .x [foto X xxx] . LE REAZIONI IL CARROCCIO TORNA ALLE ORIGINI PER RILANCIARSI: LA SECESSIONE ORA SI CHIAMA INDIPENDENZA E la Lega attacca il Quirinale «Come Cetto Laqualunque» l ROMA. «Giorgio Napolitano è come Cetto la qualunque». Nella notte di Capodanno la Lega Nord non rinuncia a sparare i suoi fuochi d’artificio ed attacca senza mezzi termini il presidente della Repubblica paragonandolo al personaggio populista del film Qualunquemente di Antonio Albanese. La definizione è di Roberto Calderoli che liquida così il messaggio di fine anno del Capo dello Stato: «Ricorda la conferenza del premier Monti – attacca a testa bassa – un libro dei sogni con tanti luoghi comuni». L'uscita di Calderoli scatena una serie di reazioni a difesa di Napolitano: più critico il Pd, mentre il Pdl si limita a esprimere giudizi positivi sul messaggio del presidente. Il futurista, la rivista vicina a Fli ed al presidente della Camera Gianfranco Fini, invita addirittura a creare «un arco costituzionale per isolare la Lega Nord’'. Ma al di là della metafora molto forte, l’ex ministro leghista fa una critica severa alle parole del capo dello Stato, reo di «aver fatto un panegirico, una cosa che non si è mai vista, del governo Monti» che è invece «capace solo di tassare» i cittadini. Tra le righe si legge l’accusa dei lumbard a Napolitano di essere artefice della caduta del governo Berlusconi a favore dell’esecutivo «dei professori». Al Carroccio non va giù neanche il lungo 'cahier de doleances' presentato dal capo dello Stato come causa dell’attuale crisi dell’Italia: spesa pubblica impazzita, corruzione, evasione fiscale e malgoverno negli anni '80. «Vista la lunghezza della car- k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8CsUL1qpoh9wGQNhuLAh2U= IL LEADER DELLA LEGA Umberto Bossi in una foto d’archivio riera politica di Napolitano come parlamentare, ministro e presidente della Repubblica – sottolinea Calderoli – avrebbe potuto fare un esame di coscienza su quello che non si è riuscito a fare fino ad oggi». «Ma la cosa che più mi ha dato fastidio – conclude l'esponente del Carroccio – è che non c'è nessun accenno al federalismo: questa è una colpa! Penso che ormai l’Italia sia il passato ed il futuro sia la Padania». L’ex ministro sceglie di chiudere così, con un riferimento alla Padania. Il 2012 per la Lega Nord, infatti, non è ancora iniziato ma prende il via soltanto il 22 gennaio. E, ovviamente, a Milano. Non è l'ennesima provocazione della Lega ma la data della manifestazione in programma nel capoluogo lombardo per aprire quella campagna che, nelle intenzioni, darà il via alla «nascita della Padania», alla «indipendenza». Per il momento non c'è niente da festeggiare. Anzi. La Lega sceglie di ritirarsi sul territorio in attesa di un voto che nel Carroccio si vede sempre più vicino. Si torna alle origini per sopravvivere e magari rilanciarsi alla prossima tornata elettorale. La 'secessionè stavolta si chiama indipendenza; il nemico è sempre a Roma e le misure antipopolari di Monti fanno buon gioco per i padani. Appello dei vescovi Bagnasco: coesione contro il rischio di tensioni sociali Per «evitare il pericolo di tensioni sociali» è necessario «essere più positivi» e «creare coesione»: lo ha detto l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo ai cronisti sull'allarme lanciato dai sindacati per il rischio di tensioni sociali. «Credo che – ha detto il cardinale Angelo Bagnasco – se ci mettiamo insieme nello sforzo e nella fatica di costruire dei ponti nuovi, di cambiare mentalità e creare più coesione sia nel lavoro sia nella società, a tutti i livelli le tensioni non si coaguleranno». Bagnasco ha anche ribadito un concetto espresso avant’ieri nel Te Deum: «a forza di seminare vento si raccoglie tempesta, la tempesta della sfiducia, del tutti contro tutti, dell’avvilimento, della litigiosità esasperata e inconcludente, della rabbia sorda ma che potrebbe scoppiare». E in occasione della Marcia della Pace organizzata a Genova dalla Comunità di Sant'Egidio il cardinalr ha ribadito che «educare alla pace vuol dire trasmettere non solo il senso di giustizia ma anche la carità. Senza l’afflato della carità, il mero riconoscimento dei diritti resta freddo. La pace nasce solo dall’amore, la giustizia è importante ma non basta». Bagnasco ha accolto i partecipanti, circa duemila persone per gli organizzatori, nella Cattedrale di San Lorenzo dove la marcia si è conclusa. È partita dalla Basilica dell’Annunziata con la testimonianza di una donna ecuadoriana che ha ricordato la centralità della famiglia per gli immigrati, con la liberazione di palloncini colorati e l’esposizione di cartelli con i nomi dei paesi in guerra. l ROMA. Mario Monti è stato uno dei primi ad alzare la cornetta per complimentarsi con Giorgio Napolitano al termine del messaggio di fine anno. Un ringraziamento sincero, andato ben al di là di quanto dettato dal garbo istituzionale. Di ragioni per essere grato al capo dello Stato il premier ne aveva molte. Il messaggio del Colle, nell’attenta lettura fatta a palazzo Chigi, ha infatti confortato il capo del governo. Che, non a caso, definisce le sue parole «buone indicazioni di lavoro», un messaggio «forte» e che «infonde fiducia», ma soprattutto che «accresce ulteriormente la motivazione del governo». Un passaggio, quest’ultimo, che rivela come a palazzo Chigi vi si legga sostegno e appoggio a proseguire sulla strada intrapresa per realizzare la tanto attesa fase due. Più di questo Monti non poteva sperare. Lo attende un inizio d’anno impegnativo. Il premier ha trascorso le feste a palazzo Chigi, con la famiglia, concedendosi solo il primo dell’anno un pò di relax con i nipotini. Per il resto giornate di lavoro, con i più stretti collaboratori e in contatto con alcuni ministri, in vista del prossimo Cdm atteso per la seconda settimana del mese, probabilmente il 13. Una riunione preparatoria all’altra seduta, orientativamente fissata il 20, per il varo della prima tranche di provvedimenti del cresci-Italia: liberalizzazioni, infrastrutture e, forse, contrattualistica del lavoro. In questo contesto, le parole di Napolitano sono un utile incoraggiamento. E non poteva essere altrimenti, visto che le riflessioni del Colle sono pienamente condivise da palazzo Chigi. A cominciare dall’analisi della crisi che resta «grave» in particolare sul fronte degli interessi sul debito «pericolosamente alti». Di qui la necessità di proseguire sulla strada del rigore che ora, però, deve essere accompagnata dall’indispensabile crescita. Il richiamo del Quirinale al fatto che i «sacrifici non risulteranno inutili» è un’altro passaggio che conforta il capo del governo che più di una volta ha rimarcato l’ineludibilità della manovra. Così come le altre indicazioni di Napolitano: dalla riduzione delle spese alla lotta all’evasione. Per non parlare della necessità di rivedere il «censimento» della ricchezza in modo da avere un fisco più equo e giusto. Ma è soprattutto nell’invito del Quirinale a «ripensare e rinnovare le politiche sociali» che il capo del governo vede un sostegno al suo tentativo di ammodernare il mondo del lavoro e definire, come auspicato dal Colle, «nuove forme di sicurezza sociale». Il modello allo studio è quello dei paesi nord europei dove in cambio di una maggiore flessibilità lo Stato assicura maggiore tutela ai singoli lavoratori, anche grazie a politiche di reinserimento. Per riuscirci, però, Monti dovrà vincere le resistenze dei sindacati. In questo quadro, il richiamo del Quirinale alla necessità che il mondo del lavoro «esprima slancio costruttivo» viene letto come un invito ai sindacati a sedersi al tavolo senza pregiudizi. Non poca cosa vista la delicatezza del momento, come dimostrano le parole di Susanna Camusso, leader della Cgil, che ammonisce sui rischi di «tensioni sociali» e chiede «un piano straordinario» sul lavoro. Richiesta che Monti accoglie a condizione che il dialogo con le parti sociali non si trasformi in un pantano di veti incrociati. Ben venga il confronto, purchè non si perda troppo tempo, è la sintesi che si fa a palazzo Chigi. Simile lettura viene data delle parole di Napolitano sulle forze politiche. L'auspicio che l’Italia «possa contare su una fase di stabilità e di serenità politica» è interpretato come un monito ai partiti e a quanti intravedono sogni di 'spallatè. Ultimo, ma non certo per importanza, il capitolo europeo. Sul dossier comunitario Monti è in piena sintonia col Quirinale. Gennaio sarà un mese cruciale per il negoziato sul 'fiscal compact', l’intesa raggiunta in dicembre a Bruxelles su una maggiore integrazione delle politiche di bilancio. L’invito del Colle a rifuggire da «anacronistiche chiusure e arroganze nazionali» traduce alla perfezione quello che Monti pensa, ma non può ancora dire: l’Europa, in primis Berlino, deve abbandonare la tutela di meri interessi nazionali per favorire scelte «solidali». E ciò, agli occhi di Monti, può essere fatto solo potenziando il fondo salva Stati e dando maggiore importanza alla crescita e non soltanto al rigore teutonico. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8CsUL1qpoh9BtfYrJN4F18= 4 PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 Secondo il ministero dello Sviluppo economico sono 300mila i posti di lavoro in pericolo di cui 30mila nell’immediato LA GRANDE CRISI FRA SACRIFICI E NUOVE TASSE La Camusso dà l’allarme «Rischio di tensioni sociali» E Monti chiama i leader sindacali: «Sì all’intesa, ma in tempi brevi» l La prospettiva di un 2012 all’insegna della recessione e della disoccupazione fa tremare i sindacati, che lanciano l’allarme sulla coesione sociale. «C'è un rischio reale di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi», dice il leader della Cgil, Susanna Camusso, che va contrastato con un Piano per il lavoro. Sulla stessa linea il numero uno della Uil: «C'è il rischio di andare verso una fase di recessione e, quindi, di riduzione dei posti di lavoro. L’aumento della disoccupazione non è certo un antidoto alla pace sociale, anzi è benzina sul fuoco», afferma Luigi Angeletti. Sul tema c'è stata oggi una prima presa di contatto con il governo. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha fatto la prima mossa. Ha chiamato i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per fare gli auguri e ha espresso l’augurio di raggiungere la «massima intesa» sui temi del lavoro e dell’occupazione, pur sottolineando «l'esigenza di operare con la sollecitudine imposta dalla situazione». Un rischio di cui parla anche il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco: per «evitare il pericolo di tensioni sociali» è necessario «essere più positivi» e «creare più coesione» sia nel lavoro sia nella società. Concorda il segretario generale della Cisl, Raf- CGIL Il leader Susanna Camusso lancia l’allarme di «tensioni sociali» faele Bonanni: «Solo con la concertazione ed il dialogo sociale si possono affrontare i problemi gravi del paese, distribuendo il peso dei sacrifici». Il «rischio tensioni» è «da contrastare con un Piano per il lavoro, la vera emergenza», chiede Camusso perchè la «recessione avrà un impatto duro su occupazione e redditi». C'è, quindi, il «rischio che cresca il conflitto sociale avverte ancora – con l’aumento delle diseguaglianze». I sindacati chiedono, dunque, di partire dall’occupazione, per arginare l’aumento di posti di lavoro persi: ad oggi, secondo il ministero dello Sviluppo economico, sono 300 mila i lavoratori a rischio, considerando solo i tavoli di crisi aziendali coordinati dallo stesso ministero, mentre è di 300 mila – spiega – il dato che si riferisce «al complesso di tutta l'occupazione diretta e indiretta (incluso ad esempio l’indotto) delle imprese a vario titolo coinvolte» ma che «non coincide assolutamente con il numero di posti di lavoro a rischio». Il richiamo delle organizzazioni dei lavoratori è ad agire per evitare il peggiorare del quadro occupazionale, con un tasso di disoccupazione stimato in salita al 9% alla fine del 2012 dal Centro studi di Confindustria e per il 2013, anche per via dell’attenuazione del reintegro delle persone in cig. «Questo è il problema su cui concentrarsi», dice Angeletti, e per farlo bisogna partire dalla «riduzione delle tasse sul lavoro» altrimenti «le parole occupazione e crescita sono solo uno slogan». Ovviamente a questo si affianca la questione giovanile e della precarietà, insieme alla garanzia di un futuro previdenziale per i figli e i nipoti di oggi. Tutti temi cui ha fatto riferimento il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno. E che saranno al centro della riforma del mercato del lavoro, guidata dal ministro Elsa Fornero, che si appresta a partire NOVITÀ LE DONNE DEL SETTORE PUBBLICO AVRANNO IL TRATTAMENTO DI VECCHIAIA A 66 ANNI (DAI 62 ATTUALI COMPRESA LA FINESTRA MOBILE) Pensioni, il contributivo pro rata da quest’anno verrà esteso a tutti l ROMA. Estensione del contributivo pro rata per tutti, aumento dell’età di pensionamento delle donne, giro di vite sulle pensioni di anzianità e blocco della rivalutazione rispetto all’inflazione per i trattamenti superiori a tre volte il minimo: sono solo alcune delle novità in materia previdenziale per il 2012 previste dalla manovra correttiva. Ecco in sintesi che cosa cambierà per chi matura i requisiti per la pensione a partire dal prossimo anno (per chi li matura entro il 2011 si mantengono le regole precedenti). CONTRIBUTIVO PRO RATA -Dal 2012 scatta l’applicazione a tutti del metodo contributivo pro rata (anche a coloro che avendo oltre 18 anni di contributi a fine 1995 avevano mantenuto il più vantaggioso metodo retributivo) che calcola l’assegno previdenziale sulla base dei contributi versati. Questo calcolo sarà applicato solo sull'anzianità maturata a partire dall’anno prossimo. ADDIO FINESTRA MOBILE -Non ci saranno più decorrenze, l'anno di finestra mobile sarà inglobato nell’età prevista per la vecchiaia e la pensione anticipata. AUMENTO ETÀ VECCHIAIA DONNE -Dal primo gennaio le donne del settore pubblico andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni (dai 62 attuali compresa la finestra mobile). Le donne dipendenti del settore privato andranno in pensione a 62 anni (dai 61 attuali compresa la finestra). Il requisito passerà a 63 anni e sei mesi dal primo gennaio 2014 fino ad arrivare a 66 anni nel 2018. Le lavoratrici autonome andranno in pensione a 63 anni e mezzo dal 2012 fino ad arrivare a 66 anni nel 2018. PER PENSIONE VECCHIAIA A 66 ANNI ALMENO 20 ANNI CONTRIBUTI -Dal 2012 si può andare in pensione di vecchiaia a 66 anni avendo almeno 20 anni di contributi a condizione che l’importo della pensione sia pari almeno a 1,5 volte l’assegno minimo (rivalutato negli anni successivi sulla base del Pil). Si prescinde dal requisito dell’importo minimo se si hanno almeno 70 anni (e un minimo di cinque anni di contributi). L’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia, compresi gli adeguamenti alla speranza di vita, sale a 67 anni dal 2021. ASSEGNO SOCIALE A 66 ANNI Anche per chi non ha redditi e quindi aspira alla pensione sociale il requisito cresce di un anno passando a 66 anni. PENSIONE ANTICIPATA -Dal 2012 si può uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’età di vecchiaia solo avendo maturato un anzianità contributiva di 42 anni e un mese se uomini e 41 e un mese se donne. Questi requisiti sono aumentati di un mese nel 2013 e di un altro mese nel 2014. Per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni si applica la riduzione del trattamento di un punto percentuale (due punti percentuali per ogni anno di anticipo ulteriore rispetto a due anni). In pratica la riduzione applicata potrebbe essere del 6% nel caso di uscita con 58 anni di età. FASCIA FLESSIBILE PER CHI HA SOLO CONTRIBUTIVO -Per chi ha cominciato a versare contributi solo dal 1996 si può uscire dal lavoro a 63 anni purchè si siano versati almeno 20 anni di contributi e che l’importo della pensione sia almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale (da rivalutare negli anni successivi). ELSA FORNERO Il neo ministro del Lavoro politiche sociali e pari opportunità ha voluto che dal 2012 scattasse l’applicazione a tutti del metodo contributivo pro rata . ADEGUAMENTO SPERANZA VITA -Restano valide le regole sull'adeguamento dei requisiti per la pensione alla speranza di vita a partire dal 2013. La manovra prevede che siano adeguati non solo i requisiti di età ma anche quelli di anzianità contributiva. ALLENTAMENTO STRETTA PER NATI 1952 CON 35 ANNI CONTRIBUTI -I dipendenti con almeno 35 anni di contributi a fine 2012 che avrebbero maturato in quell'anno i requisiti per la pensione (sulla base delle regole precedenti, quindi almeno 60 anni di età e quota 96 tra età e contributi) possono andare in pensione anticipata con almeno 64 anni di età. Le lavoratrici dipendenti che entro il 2012 avranno 20 anni di contributi e 60 anni di età potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni di età. GIRO VITE SU LAVORI USURANTI -Dal 2012 i lavoratori con attività usuranti potranno uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’età di vecchiaia solo con quota 97 tra età e contributi e almeno 60 anni di età. Fino al 2011 era stato possibile uscire con tre anni in meno rispetto all’età anagrafica minima (60 anni) quindi con 57 anni. CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ -Dal 2012 al 2017 è previsto un contributo di solidarietà a carico dei fondi speciali. Sono escluse le pensioni di importo pari o inferiori a cinque volte il minimo (2.337 euro). AUMENTO ALIQUOTA CONTRI- BUTIVA ARTIGIANI E COMMERCIANTI -Dal 2012 commercianti e artigiani pagheranno 1,3 punti in più per arrivare nel 2018 a un livello del 24% (a fronte del 20-21% attuale). BLOCCO RIVALUTAZIONE PENSIONI SUPERIORI A 3 VOLTE MINIMO -L'indicizzazione piena delle pensioni rispetto all’inflazione per il 2012-2013 è prevista solo per i trattamenti inferiori a tre volte il minimo. Viene considerato per il calcolo della soglia l’intero reddito previdenziale del pensionato. CONTRIBUTO PENSIONI D’ORO -Per i trattamenti superiori a 200.000 euro è previsto un contributo del 15% per la parte eccedente questa cifra. PRIMO PIANO 5 Lunedì 2 gennaio 2012 Il maxi-aumento delle accise su benzina Arriva l’imposta di bollo su tutti i depositi (+8,2 centesimi al litro) e gasolio (+11,2 titoli (come fondi d’investimento o polizze centesimi) è già scattato con la manovra vita) e non più solo sui conti correnti Dall’addizionale Irpef all’Imu fino allo scudo Ecco il vocabolario delle batoste fiscali che ci riserverà il 2012 l ROMA. Dall’aumento delle addizionali alle novità sulla casa, dal rincaro dell’accise sulla benzina ai nuovi strumenti di lotta all’evasione. Ecco tutte le novità fiscali per il 2012 dalla A alla Z. personali commisurato al peso. Sono i tre elementi della cosiddetta tassa sul lusso introdotta dalla manovra Monti. M COME MINIMI -Da gennaio per rientrare fra i cosiddetti contribuenti minimi e usufruire per cinque anni di un’aliquota Irpef ridotta al 5%, si dovrà avere un’età inferiore ai 35 anni e iniziare un’attività d’impresa o di lavoro autonomo e avere un reddito annuo inferiore a 30.000 euro. A COME ADDIZIONALE -Aumenta l’addizionale regionale Irpef dallo 0,9% all’1,23%. L’aumento è retroattivo già dal 2011, ma l'effetto concreto è da quest’anno. B COME BENZINA -Il maxi-aumento delle accise su benzina (+8,2 cent al litro) e diesel (+11,2 cent) è già scattato con l'entrata in vigore della manovra Monti. Ora rincari scattano in sei regioni: Piemonte, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Lazio. C COME CASA -Ritor no dell’Ici sulla prima casa, sotto forma di Imu, cedolare al 20% sugli affitti, aumento del 60% delle rendite catastali: sono le novità principali per il 2012 che riguardano la tassazione sulla casa. N COME NUOVO FISCO -La riforma dovrà essere attuata entro l'anno: si parte dalla riforma del catasto e dalla razionalizzazione delle centinaia di sconti fiscali. D COME DEPOSITI TITOLI -Arriva l’imposta di bollo su tutti i depositi titoli (come i fondi di investimento o polizze vita) e non più solo sui conti correnti. I depositi bancari con meno di 5.000 euro non pagheranno più il bollo annuale di 34 euro; quelli del- MANOVRA SU LOTTERIE ISTANTANEE (GRATTA E VINCI, SUPERENALOTTO, SUPERSTAR, SI VINCE TUTTO E WIN FOR LIFE) E VIDEOLOTTERIES Giochi, si verserà una tassa del 6% sulle vincite superiori a 500 euro l ROMA. Non solo stretta su grandi tasse e rincari per luce, gas e autostrade. Il 2012 chiederà il suo contributo anche a chi è baciato dalla fortuna. I Gastone che dalla mezzanotte di Capodanno si presenteranno alla cassa per incassare dovranno lasciare al fisco il 6% del premio che supera i 500 euro. La novità, in particolare, scatta per le lotterie istantanee tipo Gratta e Vinci, per il Superenalotto, per Superastar, Si vince tutto e Win for life. Le norme scattano anche sulle videolotteries che dovranno adeguare i propri sistemi di gioco entro il 20 gennaio. A far scattare la «tassa sulla fortuna» sono tre diversi decreti dell’amministrazione autonoma dei Monopoli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Capodanno. Le norme, da subito operative, sono finalizzate all’incasso di un miliardo di euro, così come stabilito dalla manovra Tremonti-Berlusconi di agosto che però non fissata con precisione le modalità rinviando ad una decisine dei Monopoli. L’obiettivo di incasso – veniva stabilito – poteva essere realizzato variando «l'assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi, ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale unico, nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita». Il prelievo del 6% – previsto già per il gioco del Lotto e del 10&Lotto, ma in questo caso senza far riferimento a nessuna soglia – è la scelta fatta. Il direttore dei Monopoli, Raffaele Fer- k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1NQKDOUgjVWbhK8fSHY0fs= A CACCIA DI SOLDI Le norme, da subito operative, sono finalizzate all’incasso di un miliardo di euro, così come stabilito dalla manovra Tremonti-Berlusconi di agosto . rara, lo aveva anticipato a novembre durante l’audizione parlamentare e Lottomatica aveva spiegato che «non toccherà il 95% delle vincite» e che quindi «la misura non sembra avere le caratteristiche tali da modificare la domanda di gioco». La norma, secondo quanto stabiliscono i tre decreti (il primo sulle Lotterie Istantanee, il secondo sul Superenalotto e i giochi collegati, il terzo sulle videolotteries), avrà impatto su tutti coloro che andranno a riscuotere le vincite a partire da ieri, anche se riguardano il passato. In pratica, il primo a ricevere la «stangata» è il vincitore dei 638.154,28 euro per aver centrato il «5+» ad Arezzo: per lui significherà incassare 38.260 euro in meno. Alcuni calcoli erano stati fatti nel recente passato anche dall’Agenzia specializzata Agicos. Se il prelievo fosse stato applicato alla più alta vincita di sempre in Italia, i 178 milioni al Superenalotto nell’ottobre dello scorso anno, la trattenuta sarebbe stata pari a 10,6 milioni di euro. Applicata al jackpot in gioco in questi giorni, oltre 30 milioni di euro, si aggirerebbe su 1,8 milioni. L’impatto c'e anche sulle vincite-vitalizio. Win for Life oggi assegna al vincitore di prima categoria un premio da 6mila euro al mese per 20 anni, che scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Sul jackpot massimo delle Videolotteries, di 500mila euro, il prelievo sulla vincita arriverà fino a 30mila euro. Dalla tassazione sulle vincite restano invece fuori la Lotteria Italia, le scommesse, poker e casinò online, il bingo e le slot machines. le società saliranno a 100 euro. E COME EVASIONE -Meno spese in contanti e comunicazione da parte delle banche di tutti i movimenti sui conti correnti alla centrale «Serpico»: sono queste le principali novità in materia di lotta all’evasione. Il Fisco punta anche al nuovo redditometro che nel corso del 2012 dovrebbe terminare la fase sperimentale. F COME FORTUNA -Scatta da subito una nuova «tassa sulla fortuna»: le vincite di molti giochi – da Enalotto a Win for Life, fino al Gratta e Vinci – subiranno un prelievo del 6% per la parte superiore ai 500 euro. G COME GIOVANI -Si amplia la deducibilità dall’Irap per i dipendenti under-35 e donne: sale a 10.600 euro per lavoratore. H COME HANDICAP -La presenza di un disabile nel nucleo familiare, insieme alla numerosità della stessa famiglia, è uno degli elementi che peserà sul nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica, che entra in gioco per tariffe scontate o agevolazioni fiscali. I COME IMU -Torna la tassa sull'abitazione principale, sotto forma di Imu, a partire dal primo gennaio 2012. Le aliquote e le eventuali agevolazioni saranno stabilite dai Comuni. L’aliquota ordinaria è allo 0,76% e si applica su un valore catastale maggiorato mediamente del 60%. Il prelievo è più leggero per le prime case: l’aliquota è allo 0,4% e c'è una detrazione di 200 euro che aumenta per le famiglie con figli. L COME LUSSO -Superbollo per le auto sopra i 185 kw; tasse anche per lo stazionamento delle barche nei porti, a seconda della lunghezza, e prelievo sugli aerei O COME ONLINE -Il cash massimo utilizzabile per gli acquisti scende a 1.000 euro. I pagamenti on line favoriranno la tracciabilità e dunque la lotta all’evasione. P COME PRODUTTIVITÀ Confermata anche per il 2012 l'imposta agevolata al 10% per la parte di salario legata alla produttività. Q COME QUATTRO -È il numero massimo di figli, sotto i 26 anni, per i quali si potrà chiedere l’ulteriore detrazione sull'Imu, per un massimo di 200 euro aggiuntivi, per l'abitazione principale. R COME RENDITE -Il primo gennaio entreranno in vigore le nuove regole sulle rendite finanziarie. L’aliquota base delle imposte sostitutive sarà del 20%. S COME SCUDO -Arriva un’imposta del 4 per mille sui capitali scudati. Sarà del 10 per mille nel 2012 e del 13,5 per mille nel 2013. T COME TRASPARENZA -Previsto un regime premiale per i contribuenti che avranno comportamenti di trasparenza con il Fisco. Sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate a fissare i contenuti della misura. U COME UNA TANTUM -Varrà per tre anni, dal 2011 al 2013, il contributo di solidarietà a carico dei redditi oltre i 300.000 euro l’anno. V COME VENDITE -Beni di consumo a rischio rincari: se non verranno reperite risorse attraverso una revisione degli sconti fiscali, l’Iva, già aumentata quest’anno al 21%, passerà al 23%. Anche l’Iva agevolata al 10% potrebbe aumentare di due punti. Z COME ZERO CODE -Sarà più facile accedere ai servizi on line del Fisco, eliminando così le code agli uffici. 6 PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 LA DIRETTA CAPODANNO IL VIDEO . Con il tuo telefono cellulare vedi il video sui «fuochi» di Capodanno. Istruzioni a pagina 17 UNA SCIA DI SANGUE Una casa-polveriera sventrata a Roma Morto pregiudicato, quattro bimbi feriti (grave nipote di 4 anni) TERRORE A ROMA L’appartamento semidistrutto dall’esplosione della «santabarbara» in casa del pregiudicato nel quartiere San Basilio considerato «roccaforte» degli spacciatori di droga . A Ferrara Albero di Natale fa corto circuito ucciso anziano FERRARA. Un uomo di 71 anni, Nerino Bellodi, è morto nella sua abitazione a Santa Bianca di Bondeno (Ferrara) a causa delle esalazioni nocive respirate nell’incendio provocato da un corto circuito nell’impianto elettrico dell’albero di Natale. La scoperta l’ha fatta una figlia poco prima di mezzogiorno, quando – preoccupata perché il padre non rispondeva al telefono – è andata a vedere di persona, trovandolo privo di vita davanti alla porta di una stanza. Probabilmente la morte risale a sabato; l’uomo solo all’ ultimo si è accorto dall’incendio, ha tentato di uscire dalla stanza che ormai era satura di fumo e ha perso i sensi. L'incendio ha bruciato mobili, ma la struttura muraria non è stata lesionata. Gli accertamenti sono condotti dai carabinieri di Cento e dai vigili del fuoco di Ferrara. l ROMA. La passione pericolosa per i botti di Capodanno si è portata via la sua vita ed ha forse sfigurato la nipotina di 4 anni. Cristian Cataldi era un pregiudicato e aveva deciso di festeggiare il 2012 come molti a San Basilio, periferia est di Roma: sparando fuochi d’artificio illegali a più non posso. Era già passata da un po’ la mezzanotte quando l'uomo ha acceso l’ennesimo petardo nell’appartamento al primo piano di via Gigliotti, ma non ha fatto in tempo ad arrivare al balconcino per tirarlo giù. Secondo quanto ricostruito da Polizia e Vigili del fuoco, l’ordigno gli è esploso in mano e ha innescato una reazione a catena con gli altri chili e chili di fuochi stipati in casa. Risultato: il 31enne morto, la figlioletta del fratello gravissima all’ospedale Bambino Gesù, con ferite al viso e a un braccio, altri tre bambini ricoverati. Almeno tre adulti tra i 30 e i 50 anni sono stati medicati. E il bilancio poteva essere anche peggiore: nell’abitazione c'erano per il veglione di Capodanno 15-20 persone, secondo quanto accertato, tra cui i due figli maschi della vittima. A poche ore dalla mezzanotte quello che rimane dei festeggiamenti nella casa di Cataldi sembra una scenario di guerra. L’appartamento è stato investito dalle fiamme, la caldaia a muro fuori al balcone divelta, i vetri rotti, oggetti d’ogni tipo scagliati in strada e la ringhiera del piccolo balcone piegata dall’onda d’urto della deflagrazione. Ha tremato tutto il palazzo a sei piani della peggiore edilizia popolare, in questa via chiusa e senza targa. Alcuni giorni fa erano stati sequestrati 30 chili di botti illegali nello stesso edificio. «È stato come il terremoto: ero a letto e il letto si è mosso», racconta una donna che abita a pochi metri dall’appartamento sventrato. «Sono sceso e ho visto i feriti, i bambini con il sangue in faccia», dice un uomo che vive al piano di sopra. Sangue anche sul pianerottolo e sulle scale. «Qui sparano tutti a Capodanno, si forma una nebbia bianca per il fumo», commenta un passante. Tra i condomini pochissima voglia di parlare con i giornalisti. Alcuni parenti ed amici di Cataldi hanno insultato e minacciato le troupe della tv e i cronisti. Se la sono presa anche con i medici e gli infermieri dell’ospedale Pertini, quando hanno saputo che era morto. La vittima aveva precedenti per droga, mentre non è confermato che fosse stata denunciata per detenzione di materiale esplodente. San Basilio è un quartiere difficile. Considerato una delle piazzeforti dello spaccio di stupefacenti a Roma, nel 2011 ha visto centinaia di arresti e di perquisizioni delle forze dell’ordine. Nella zona sono numerosi i pregiudicati, i sorvegliati speciali e le persone agli arresti domiciliari. A poche centinaia di metri da via Gigliotti, nel bar Davide, si parla solo del «botto» di Capodanno. Il clima è più sereno, le famiglie vanno a messa nella vicina chiesa. La cassiera racconta che la moglie di Cataldi, Angela, gestisce un grosso alimentari alla fine della strada, via Fiuminata. Le saracinesche del negozio sono abbassate. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che aveva deciso di non vietare i fuochi d’artificio, definisce il pregiudicato morto «una persona particolare con questa mania dei fuochi, di cui faceva anche commercio». Insomma, «una vicenda sui generis». Quest’anno bilancio più grave due vittime e 561 feriti (76 bimbi) A fine 2010 un decesso e 498 in ospedale. Pericolo dai petardi «fai da te» l Né i divieti dei sindaci, né i sequestri massicci di botti illegali sono riusciti a evitare che fosse tragico il bilancio della notte di Capodanno: due i morti e 561 i feriti, più dell’anno scorso, quando le persone finite in ospedale erano state 498 e c'era stata una sola vittima. E a rendere più drammatico il quadro, la circostanza che tra i feriti ci sono 76 bambini. Incidenti avvenuti nonostante l’intensificazione dei controlli di prevenzione, con 437 persone arrestate o denunciate dalle forze di polizia. Il problema, viene sottolineato dalla Polizia, è che quest’anno c'è stata una forte crescita del «fai da te»: ordigni micidiali realizzati da improvvisati «bombaroli». Un fenomeno testimoniato dal sequestro senza precedenti di oltre 11mila detonatori (l'anno scorso furono appena 300), assieme a quello di tonnellate di polvere da sparo (3), manufatti pirotecnici (64), e di prodotti esplodenti artigianali (8,5). Anche quest’anno sono stati tanti i feriti in Campania: 73 solo tra Napoli (dove un uomo rischia di perdere un occhio e una coppia si è ustionata raccogliendo un petardo inesploso) e provincia; 27 nel Salernitano, 13 nel Casertano (anche qui un anziano rischia la vista). Tra di loro ci sono diversi bambini, otto solo a Napoli, dove un piccolo di 10 anni si è ustionato il volto e le mani; a Pozzuoli invece un ragazzo di 15 anni che ha raccolto un botto inesploso rischia di perdere la funzionalità di una mano. In Calabria i feriti sono stati 22, anche un bambino di 10 anni: due adulti hanno subìto l’amputazione di una mano mentre un giovane di 25 anni ha perso un occhio. Non a caso la Polizia rivolge un richiamo forte a vigilare per evitare che anche in queste ore botti inesplosi siano maneggiati soprattutto dai più piccoli. I danni più gravi - spiega Dante Palombi, chirurgo al Cto di Roma - sono a carico di mani e volto, mentre nel 5% dei casi si arriva ad amputazioni di arti o perdita della vista. E a Napoli per la quarta volta in tre anni festa rovinata da un colpo di pistola vagante A Casandrino sabato notte ristoratore di 39 anni ammazzato davanti al suo locale CASANDRINO (NAPOLI) Qui è stato ucciso il ristoratore k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8GS9EOYLquDRgwyistcgo4= l CASANDRINO (NAPOLI). Da una parte una bottiglia di champagne, dall’altra una macchia di sangue. È racchiusa qui - lungo via Paolo Borsellino, a Casandrino, Comune alle porte di Napoli - l’immagine del Capodanno 2012 in Campania. Un Capodanno che ancora una volta conta un morto, Marco D’Apice, 39 anni: ammazzato non dai botti, non da esplosioni, ma da un proiettile vagante, come ormai da troppi anni accade. D’Apice stava festeggiando i primi attimi del nuovo anno quando, davanti al suo ristorante, Villa Alexus, è stato ferito a morte da un colpo di pistola. Non un agguato, sostengono gli agenti della Squadra Mobile di Napoli. Un incidente, dunque, determinato da chi ha avuto la folle idea di festeggiare sparando colpi di arma da fuoco. Può essere stato un avventore del ristorante o un parente della vittima. Può essere stato lo stesso D’Apice. Tutto questo saranno le indagini e l’autopsia a stabilirlo: sarà in sede di esame autoptico che si potrà individuare la traiettoria del proiettile, che è stato sparato da distanza ravvicinata, e il tipo di arma; sul posto sono stati trovati 10 bossoli calibro 7,65 e una cartuccia inesplosa. E si potrà dunque capire cosa può essere successo: al momento si sa solo che Marco D’Apice si è accasciato, è stato trasportato in ospedale per una grave ferita alla bocca e poi è morto. Intanto resta l’immagine, amara, di una morte così assurda. E così, la scena si ripete. Era la notte del 31 dicembre 2007 quando Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, papà di un bimbo di un anno, fu ucciso da un colpo di arma da fuoco. Era nel suo appartamento, al 9° piano di un edificio di via Vittorio Emanuele di Torre Annunziata (Napoli), quando fu colpito: a morte. La «colpa» di Nicola Sarpa, 25 anni, la notte del Capodanno 2008, fu invece quella di essersi affacciato al balcone della sua abitazione, al secondo piano di vico Lungo Trinità degli Spagnoli, nel cuore di Napoli. Fu lì che fu colpito da un proiettile vagante: e dire che non voleva neanche assistere allo «spettacolo» dei fuochi d’artificio; stava solo avvertendo il fratellino di giocare nell’androne del palazzo e non in strada, per metterlo a riparo dai pericoli. Scherzo del destino. Ed ancora. Anche Carmine Cannillo, 39 anni, era sul balcone di casa, a Crispano, in provincia di Napoli, mentre si festeggiava il Capodanno 2010. E pure a lui, manovale, sposato, papà di due ragazzi, un proiettile vagante non ha dato scampo. Storie di ordinario destino amaro, dunque. Che anche sabato sera sono piombate in una casa, come quella di via Nicola Nicolini 68, a Napoli, dove l’aria di festa è rimasta ferma. Nella villetta al numero 8 di un parco che conta oltre 600 famiglie, D’Apice, separato, viveva con i suoi genitori. Una casa con il Babbo Natale appeso davanti all’uscio, l’albero addobbato, ora spento. Alessandro, fratello di Marco, sabato sera non era con lui. Parla a stento: «è stato un incidente», dice. Poi il silenzio, che in pochi, ieri, a Napoli come a Casandrino, hanno avuto voglia di interrompere. E, quei pochi, lo hanno fatto ripetendo le stesse parole. «Era una persona speciale - racconta Anna, vicina di casa – è cresciuto con i miei figli, ha lavorato per una vita intera. Aiutava tutti, sorrideva a tutti. Ha fatto il venditore ambulante, quando era ragazzino. Poi, il ristorante». PRIMO PIANO 7 Lunedì 2 gennaio 2012 Situazioni diversificate nelle varie A Molfetta un ragazzo rischia aree la notte del 31 sul fronte dei di perdere un occhio a causa fuochi: solo feriti lievi nella Bat dell’esplosione di un petardo A Bari botti e feriti «beffato» Emiliano Proiettile al San Paolo, a Foggia 19 «vittime», 11 a Lecce Feriti dai botti di fine anno in molte città della Puglia. LE PREVISIONI A PARTIRE DAL 5 SERA, GENERALE PEGGIORAMENTO IN PUGLIA E BASILICATA L’Epifania porta acqua e freddo nel Centro-Sud Nei prossimi giorni si aspettano acqua e gelo in Puglia e Basilicata. Nel quadro di un generale peggioramento dall’Epifania nel centro-sud Italia, con temporali anche su Abruzzo e Molise. È però dalla notte successiva, tra il 6 e il 7 gennaio, che le precipitazioni in Puglia e Basilicata saranno più probabili e la temperatura comincerà a scendere. Secondo le previsioni dalla sera del 6 gennaio si assisterà a un calo generalizzato in tutta Italia anche di 4-5 gradi. Gelate dovrebbero verificarsi a Roma e in pianura in tutto il centro-nord. Ma la temperatura continerà a scendere. Un ulteriore abbassamento delle temperature, avvertono i meteorologi, è previsto poi a partire dal 9 gennaio, con l’arrivo da ovest di aria gelida proveniente dalla Russia siberiana. Sono irruzioni fredde continentali che venendo da ovest non verranno mitigate dalle Alpi. Si aspettano quindi altri 4-5 gradi in meno nelle temperature, soprattutto al nord e lungo le regioni adriatiche, dalle Marche alla Puglia, più esposte all’arrivo delle correnti gelide russo-siberiane. L’apice del freddo si dovrebbe toccare a metà gennaio». La stagione invernale tuttavia continuerà a trovare un ostacolo insidioso nel suo percorso, ovvero l'alta pressione delle Azzorre. Questa figura barica quest'anno così tanto ingobrante, continuerà a dare filo da torcere alle perturbazioni atlantiche, costringendole ad attraversare la nostra Penisola con traiettoria troppo nord occidentale per dispensare precipitazioni significative sul Nord Italia e il tutto si risolve in veloci passaggi instabili. Dopo il 5 gennaio però gli scambi meridiani potrebbero farsi più incisivi, con l'anticiclone delle Azzorre a puntare le Isole Briatanniche e la conseguente discesa di correnti più fredde sul suo lato orientale. Si prevede pertanto un’Epifania con freddo e neve a quote basse al Centrosud. Risulterà decisamente più attiva al Centrosud, dove potremmo avere una Epifania caratterizzata da rovesci, forte vento, clima freddo e neve persino a quote collinari. BARI -Nonostante l’ordinanza di divieto emessa dal sindaco, Michele Emiliano, i «botti» non sono mancati a Bari per accogliere l’inizio del nuovo anno anche se i festeggiamenti con fuochi d’artificio e petardi sono avvenuti in forma magari ridotta rispetto agli anni precedenti sia a Bari che negli altri comuni della provincia, ma causando di fatto ancor più feriti rispetto all’anno scorso: da 13 a 14. Allo scoccare della mezzanotte migliaia di persone hanno raggiunto piazza Libertà per la festa e per assistere all’esibizione di Elio e le Storie Tese. Tra la folla, anche il sindaco di Bari, il quale ha dato gli auguri a tutti i baresi, anche ai «trasgressori», annunciando, però, per il prossimo anno controlli maggiori affinchè l’ordinanza di divieto per la vendita e l’uso di fuochi d’artificio venga pienamente rispettata. Dei 14 feriti: quattro nel capoluogo; una ragazza del San Paolo è stata ricoverata con un foro al piede sinistro, probabilmente causato da un proiettile. A Molfetta un trentenne è stato colpito in pieno volto da un petardo ed ha perso l’uso dell’occhio sinistro. Nessuno dei feriti ha una prognosi superiore a 40 gior ni FOGGIA -Sono 19 le persone rimaste ferite in seguito all’esplosione di botti: nove quelli medicati al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera universitaria di Foggia. In qualche caso si è proceduto al ricovero. Il più grave, ricoverato con prognosi di 40 giorni, è un romeno che rischia di perdere una mano per una «cipolla» che gli è esplosa al BARI Emiliano vieta i botti: ma a Bari si spara come a San Nicola momento di lanciarla. Un giovane di San Severo rischia di perdere un occhio, un bambino di 6 anni, di Foggia, ricoverato con prognosi di un mese perchè colpito al capo dalla base di un tubo «sparacoriandoli». LECCE -È di 11 ustionati a causa dell’esplosione di materiale pirotecnico il bilancio della notte di San Silvestro nel Salento. Fra questi non mancano i bambini. Il più piccolo ha quattro anni, ed è originario di Casarano: lo scoppio di un petardo gli ha causato ustioni di primo grado al polso destro. Una bambina di nove anni di Vernole, invece, ha riportato un’ustione corneale all’occhio sinistro. Un suo coetaneo di Taurisano, colpito da scintille sul labbro inferiore. A Lizzanello una 32enne ferita alla testa in seguito alla rottura di un tavolo su cui era salita per ballare: ricoverata in neurochirurgia in prognosi riservata. BARLETTA, ANDRIA, TRANI - Di una decina alla fine, il conto dei feriti: fortunatamente hanno riportato tutti danni di lieve en- tità. In quattro hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici ad Andria, in due a Barletta. Gli altri sono stati medicati nelle città della provincia. A Trani una barca all’ormeggio in porto affondata (un petardo? un sabotaggio?) e un sacchetto con duecento grammi di polvere pirica trovato in via San Giovanni Russo, davanti a un cantiere. TARANTO - È di tredici feriti, due dei quali in prognosi riservata, il bilancio dei botti di Capodanno a Taranto. Si tratta di due giovani di 24 e 30 anni. Uno rischia di perdere la vista. Un militare della Marina di 23 anni ha subìto invece l’amputazione della mano destra. Un ventenne soccorso ieri pomeriggio dopo che un petardo gli è esploso in mano a Taranto, ha perso un pollice. Tragedia anche sulla strada: è di un morto e sei feriti il bilancio di un incidente stradale, avvenuto poco dopo la mezzanotte del 31 a Leporano. A perdere la vita un 29enne, Alessandro Forleo. La Peugeot condotta da Forleo sarebbe stata tamponata violentemente da una seconda vettura. LA GARA PRIMEGGIANO SU TUTTI DI GRAN LUNGA GLI IMMIGRATI UN PO’ IN TUTTE LE REGIONI, TANTI I PARTI ATTORNO ALLE 24 Fra i primi nati 2012 una leccese e una «interista» figlia di Zarate ZARATE L’attaccante argentino dell’Inter k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8GS9EOYLquDUZ+Q9552epY= l ROMA. A 2012 appena iniziato, è gara per il primo nato: numerosi i bimbi che hanno visto la luce a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro in varie parti d’Italia, diversi dei quali da uno o entrambi i genitori non italiani. A Roma, ad esempio, a nascere per prima, pochi secondi dopo la mezzanotte, è stata Sofia, di madre di origine vietnamita e padre romano. È stata lei a ricevere la visita del sindaco Gianni Alemanno, avendo battuto di poco la piccola Arianna, di padre romano e mamma della provincia di Lecce. La prima nata a Torino si chiama Takwa, ed è nata alle 0.42 dai genitori tunisini. Ha la mamma nigeriana e il papà italiano la piccola Ginevra, la prima nata, ma ormai a giorno fatto, all’ospedale Maria Vittoria, sempre a Torino, e ad Asti, nella notte, è nato il primogenito di un italiano e di una russa. È russa anche la madre del maschietto partorito per primo in Molise, un’ora e 55 minuti dopo la mezzanotte nell’ospedale «Cardarelli» di Campobasso. Non lontano, a Chieti, è nata una bimba di genitori marocchini residenti a Civitella Rovereto (L'Aquila). È invece di origini romene la madre di Beatrice Pastè, prima nata in Valle d’Aosta. Di padre piemontese, è migrata ad Aosta causa chiusura dei reparti di Ostetricia e ginecologia nel polo di Ivrea. Tra i primissimi dopo la mezzanotte sono state segnalate Linda, prima nata a Bologna, e Giovanna Maria, venuta alla luce alle 0.03 nel reparto di neonatologia dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro. I genitori della bimba, lui calabrese, lei campana, risiedono a Bologna ed erano giunti nei giorni scorsi in Calabria per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Ma per l’apicoltore friulano Gigi Nardini, che da decenni regala un quintale di miele al primo nato dell’anno, la palma spetta ad Andrea Celi, censito all’ospedale di Pordenone un secondo dopo la mezzanotte, secondogenito di una coppia pordenonese. Fiocco rosa anche in casa di Mauro Zarate: nelle prime ore di ieri, è nata Mia, figlia primogenita dell’attaccante argentino. Il tecnico Claudio Ranieri ha concesso al giocatore due giorni supplementari di vacanza per stare insieme alla propria famiglia. A Mauro e alla moglie Natalie le felicitazioni da parte del presidente Massimo Moratti, di tutta FC Internazionale e dei tifosi nerazzurri. «A tutti gli interisti, da parte del presidente Massimo Moratti e di tutta la famiglia nerazzurra, l'augurio che questo nuovo anno possa essere ricco di soddisfazioni ma anche di pace e serenità, con la gioia di poterlo iniziare insieme a voi, che tanto amate questi colori. Buon 2012 a tutti e forza Inter!»: questo, intanto, il messaggio del presidente e del club al popolo nerazzurro nel primo giorno del 2012. Sempre sul sito della società un altro augurio per Mauro Zarate. Il tecnico Claudio Ranieri ha concesso al giocatore due giorni supplementari di vacanza per stare insieme alla propria famiglia. 8 PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 Indagano polizia e carabinieri: stanno cercando qualche elemento utile nei filmati delle videocamere di sicurezza CAPODANNO NON SOLO «BOTTI» E «FUOCHI» Due i precedenti contro la Società di esazione fiscale: bomba ad Olbia e pacco esplosivo a Roma «Avvertimento» a Foggia bomba contro Equitalia Attentato la notte di San Silvestro: saracinesca dell’ingresso proiettata a 10 metri l FOGGIA. Si è rischiata la tragedia per la bomba fatta esplodere tra i «botti» di Capodanno davanti alla sede provinciale di Foggia di Equitalia, in via Portogallo, nel quartiere «Macchia Gialla». L’avvertimento - dal movente ancora misterioso - avrebbe infatti potuto provocare maggiori danni se si pensa che la saracinesca della porta d’ingresso, a causa della violenza dell’esplosione, è stata proiettata all’esterno finendo sul marciapiedi di fronte, ad una distanza di una decina di metri: per fortuna nessuno passava in quel momento. L’esito delle indagini è legato soprattutto alla visione dei filmati registrati da telecamere della zona. Nessuna rivendicazione per il momento è giunta alle forze dell’ordine e agli organi d’informazione. Gli investigatori - le indagini sono condotte dagli agenti della Digos della Questura di Foggia, sul posto intervenuti anche «Volanti», Carabinieri e «Scientifica» per i rilievi - ci vanno molto cauti sul movente dell’«avvertimento». Tra le ipotesi vagliate, e non potrebbe essere altrimenti in questa primissima fase delle indagini, c’è anche quella di un attentato di matrice anarchica, pur se non ci sono precedenti in città; né nei mesi scorsi - rimarcano in Questura - c’erano stati segnali (scritte, volantini) contro la società da ricondurre ad una matrice «politica». Chiaro che l’attenzione di investigatori e Procura su quanto successo l’altra notte è alta, considerati i recenti precedenti di attentati ai danni di Equitalia in altre zone d’Italia: una bomba esplosa il 26 dicembre davanti alla sede di Olbia; e soprattutto il pacco-bomba inviato a Roma il 9 dicembre e che ferì in maniera grave ad una mano ed all’occhio il direttore generale della società (all’interno del plico c’era un volantino con la sigla della Fai, Federazione anarchica informale). Tra le ipotesi vagliate dai poliziotti anche per questo ieri mattina in Questura sono stati interrogati come testimoni direttore e funzionari della sede foggiana di Equitalia - c’è anche quella di una vendetta da chi potrebbe aver subìto pignoramenti, e non sono pochi. Le possibilità di dare un volto ai responsabili dell’«avvertimento», sempre che se ne debba parlare al plurale, sono legate principalmente ai filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona: i poliziotti hanno acquisito vari filmati, su cosa si veda dalle immagini registrate dalle telecamere di via Portogallo e della zona della Macchia Gialla gli investigatori mantengono il massimo riserbo per non compromettere il prosieguo delle indagini. Lo sportello di Foggia oggi resterà chiuso al pubblico. È MISTERO Al momento non è arrivata alcuna rivendicazione In una galleria commerciale Attentato alla stessa Società con una molotov a Modena MODENA. La Digos indaga su un attentato incendiario alla sede modenese di Equitalia avvenuto l’altra notte in via Emilia Ovest, quando è stato dato fuoco alle vetrine della sede, al primo piano di una galleria commerciale. L'allarme – riferisce l’edizione on line del Resto del Carlino - è stato dato quando alcuni residenti della zona hanno visto il pavimento annerito. L'azione è di origine dolosa, secondo gli investigatori, ma si cerca di capire se vi siano tracce di detonanti o se si tratti di un semplice incendio. Nella galleria sono installate telecamere che potrebbero aver ripreso immagini utili alle indagini. I danni sono lievi, praticamente limitati all’annerimento di due vetrine. Gli attentati contro Equitalia sono stati in genere rivendicati dal «Fai», il Fronte anarchico. Un’organizzazione che iniziò la stagione del terrore piazzando due pentole esplosive vicino alle abitazioni di Romano Prodi (allora Presidente della Commissione europea) e di Jean Claude Trichet nel 2003. BRINDISI SI CERCA ANCORA UN MOVENTE. GRAVI DANNI ALLA RESIDENZA DELL’AMMINISTRATORE E ALLE ABITAZIONI VICINE RITORSIONE QUARTA AZIONE INTIMIDATORIA Attentato a politico di Latiano Nel Materano distrutta l’auto di un assessore Ordigno esplode davanti alla casa del presidente del consiglio comunale MIMMO MONGELLI DEFLAGRAZIONE Il portone di Salvatore De Punzio, presidente del consiglio comunale di Latiano. Nel riquadro, il politico k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T2F2cj8WbJL2ymHCN9dpdUc= Sempre a Latiano Incendio in casa del senatore Caforio LATIANO (BRINDISI) . Nel fragore dei festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo ci sono stati attimi di paura anche nei locali di proprietà del senatore Giuseppe Caforio (Italia dei Valori), situati proprio a pochi metri di distanza dall’abitazione dei De Punzio. Come ogni anno un nutrito gruppo di parenti e amici si era riunito per festeggiare l’addio al vecchio anno e dare il benvenuto all’anno nuovo nei locali commerciali del sen. Caforio, e per farlo si era deciso di utilizzare dei fuochi pirotecnici, sistemandoli sul lastrico dell’immobile sito nella centralissima via Garibaldi. Pare che dall’accensione degli stessi fuochi sia partito un principio d’incendio, che per fortuna non ha prodotto ingenti danni, ma solo un grande spavento per i presenti. Non vi è alcuna connessione dunque, come dapprima di era ipotizzato con l’attentato. [claudio argentieri] l LATIANO (BRINDISI). Una bomba, fatta esplodere poco dopo la mezzanotte del primo giorno del nuovo anno davanti alla sua abitazione, per mandare un messaggio intimidatorio al presidente del Consiglio comunale. Nel mirino di uno o più bombaroli, che al momento non hanno un volto e tantomeno un nome, è finito l’altra notte Salvatore De Punzio, presidente del consesso civico cittadino, eletto con una lista civica vicina al centrosinistra. Quando è deflagrato l’ordigno De Punzio non era in casa. E una fortuna è stato anche il fatto che nessuno si è trovato a passare in via Garibaldi – l’abitazione del presidente del Consiglio comunale è ubicata in pieno centro – quando è avvenuta la deflagrazione: considerando i danni arrecati dall’ordigno alla casa di De Punzio, chiunque fosse stato travolto dall’onda d’urto si sarebbe fatto male sul serio. Chiunque sia stato a posizionare e far esplodere l’ordigno di certo era consapevole che la deflagrazione avrebbe causato ingenti danni. L’esplosione, avvenuta 40 minuti dopo la mezzanotte, ha scardinato la porta di ingresso dell’abitazione, fatto cadere l’architrave, compromettendo in parte la staticità della costruzione, e mandato in frantumi i vetri di altre abitazioni ubicate nei pressi. Non solo. I calcinacci che si sono staccati dal muro a causa dell’esplosione hanno centrato l’auto di De Punzio – una Lancia Lybra –, che era parcheggiata lì vicino arrecando ingenti danni. Tecnico di radiologia in pensione, Salvatore De Punzio è un veterano della politica latianese. La notte di San Silvestro, quando è stata fatta esplodere la bomba nei pressi della sua abitazione, il presidente del consesso civico stava festeggiando con i suoi familiari l’arrivo del nuovo anno presso l’abitazione di amici. Quando l’ordigno - una bomba realizzata artigianalmente da qualcuno esperto nel maneggiare polvere pirica e perfettamente in grado di calibrare l’ordigno per fare in modo di causare più danni possibili – è stato fatto esplodere il botto è stato avvertito a diverse centinaia di metri di distanza. La casa del presidente dell’assise civica è ubicata a pochi metri dalla caserma dei carabinieri. C’è solo una fila di case che li divide. Udendo il botto, i militari hanno subito intuito che non si trattava di un fuoco pirotecnico un po’ più forte degli altri, ma di qualcosa di più grave e sono corsi sul posto. E quando sono arrivati a casa di De Punzio hanno avuto la conferma: l’esplosione della bomba aveva letteralmente sventrato l’ingresso della casa e seminato danni anche alle abitazione vicine. Un attentato in piena regola, insomma, il cui movente è al momento avvolto nel mistero più fitto. l MONTALBANO JONICO (MATERA). Non è una semplice coincidenza. È il quarto della serie. Qualcuno lo ha nel mirino. Grave e nuovo episodio di intimidazione all’assessore ai lavori pubblici del Comune, Donato Pierro. Nella notte di capodanno, gli è stata distrutta da ignoti l’auto, una Fiat Punto. L’episodio è avvenuto in piena notte, in piazza Savonarola, nel centro storico cittadino, dove fino a notte tarda c’è stata gente in giro per i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. Per gli inquirenti è certo che il gesto vandalico sia stato diretto all’assessore che è come amministratore, al suo secondo mandato, sempre con la delega del sindaco ai lavori pubblici. Incarico avuto sia dal precedente sindaco Leonardo Giordano, che dall’attuale, Enzo Devincenzis, segno della fiducia che gode all’interno del suo schieramento politico, il Pdl, Partito delle libertà. La convinzione degli inquirenti sul gesto diretto all’assessore Pierro viene dal ruolo politico-amministrativo esercitato, dal fatto che delle varie auto parcheggiate, l’unica distrutta è stata la sua, e dal fatto ancora che è la quarta volta che gli viene fracassata l’automobile. È stato divelto il parabrezza anteriore, manomessi gli sportelli, i vani contenitori, distrutti il resto dei vetri interni dell’auto, lo specchietto interno e quelli laterali ed è stato forzato il cofano posteriore, come se cercassero attrezzi e documenti. «Ho già mandato un fax al Prefetto di Matera per avvertirlo di questa nuova intimidazione subita – ha dichiarato Pierro – oltre ad aver già fatto di prima mattina la denuncia ai carabinieri. Rimarco, come ho già avuto modo di ribadire al Prefetto e ai carabinieri, che la mia attività amministrativa non subirà alterazioni e che le intimidazioni a me sortiscono l’effetto opposto: mi fanno aumentare l’impegno sociale e politico». Immediata la solidarietà ricevuta da Pierro da tutta la classe politica cittadina. [e.p.] k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T2F2cj8WbJL2yVfJZCF82mA= PRIMO PIANO 9 Lunedì 2 gennaio 2012 L’ATTENTATO A FOGGIA La sede provinciale di Equitalia dopo la bomba esplosa la notte di Capodanno [foto Maizzi ] . Detenuto in attesa di giudizio S’impicca in carcere Torino TORINO. Un detenuto nel carcere delle Vallette, a Torino, si è tolto la vita impiccandosi in cella con un lenzuolo. È successo sabato sera – vigilia di Capodanno - un paio d’ore prima della mezzanotte. Il suicida, secondo quanto si apprende, è C.A., un romeno 37 anni in attesa di giudizio. Era recluso nella sezione «Rugby» del blocco E. «La polizia penitenziaria – commenta Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp – è sempre più sola nel fronteggiare questo tipo di emergenze e, purtroppo, sempre meno in grado di risolverle. Avremmo voluto che nel 2012 il governo avesse varato misure veramente risolutive, e non i palliativi che lasciano le cose come stanno. Comprese le morti nelle carceri». TRANI Il carcere di massima sicurezza di Trani. Qui è morto il detenuto salentino . Salentino muore in carcere a Trani La famiglia accusa: era malato grave «Non lo hanno ricoverato». Suo padre uccise l’assessore Renata Fonte di Nardò BIAGIO VALERIO MORTO IN CARCERE Gregorio Durante l TRANI (BAT). Malato da anni, e aggravatosi gravemente nell'ultimo mese, muore nella sua cella del supercarcere di Trani la notte fra il 30 e il 31 gennaio. Ma ora la famiglia, da Nardò, chiede giustizia nei confronti dei medici e del direttore dell'istituto. Gregorio Durante, un uomo alto e robusto di 33 anni è noto anche per essere il figlio di Pippi, 53 anni, che sta scontando una pena all'ergastolo per l'omicidio di Renata Fonte (assessore alla Cultura ed alla pubblica istruzione del Comune di Nardò), avvenuto il 1° aprile del 1984. Il giovane era rinchiuso a Trani dall'aprile scorso: doveva scontare una pena di 6 anni perché, con lo status di sorvegliato speciale, all'inizio del novembre 2009 schiaffeggiò un ragazzo che, in compagnia della fidanzata, sedeva sui gradini di casa sua e, a suo dire, rischiò di far cadere sua moglie incinta. Per questo il 28 aprile 2010 fu condannato. Sabato mattina un piantone ha trovato, prima delle 7, il corpo del giovane riverso sul pavimento della sua cella. Ora la madre, Ornella, la moglie Virginia e gli zii chiedono che sia fatta luce piena sul fatto: «Per noi quel carcere è un lager» Marchigiano scomparso, gli amici lo cercano anche a Capodanno I familiari organizzano turni per cercare di rintracciare il ventiquattrenne l PESCARA. Anche nel primo giorno dell’anno gli amici di Roberto Straccia, il 24enne di Moresco (Fermo) sparito nel nulla a Pescara dallo scorso 18 dicembre, stanno cercando il giovane. Le ricerche, a cui stanno partecipando anche il padre e la sorella del ragazzo, sono iniziate nel primo pomeriggio e sono proseguite fino a stamattina, quando altre persone daranno il cambio. Nel frattempo l’altra sera una quarantina di persone si sono riunite in casa Straccia, a Moresco, per la cena di Capodanno. Il padre del 24enne, Mario Straccia, che in questi diciotto giorni ha fatto la spola tra le Marche e Pescara, in mattinata è tornato nel capoluogo adriatico per continuare a cercare il figlio. «La serata di sabato è stata un punto di partenza – dice Straccia -. Era una festa già organizzata da Roberto e dai suoi amici, che hanno voluto portare a termine l’iniziativa. E' stato anche un momento di speranza, perchè non abbiamo intenzione di mollare. È ovvio che continueremo a sperare - conclude -, almeno fino a quando... non voglio dirlo». «Non smetteremo di cercare Roberto – conferma Secondo Vitali, amico d’infanzia del 24enne e promotore delle tante iniziative di ricerca -. Più i giorni passano, più la situazione diventa difficile ed è ovvio che i familiari si lasciano andare a momenti di sconforto, ma hanno una grande fede. I genitori sono esausti, ma allo stesso tempo continuano ad essere speranzosi». PESCARA Roberto Straccia, 24 anni dicono tra le lacrime in una palazzina alla periferia di Nardò. Una mezza verità si scoprirà già oggi quando si conosceranno gli esiti dell'autopsia disposta dal magistrato di turno, che ha aperto un’inchiesta. L'altra mezza verità, che ricompone il quadro, la famiglia ritiene di averla già in mano ed è nelle cartelle cliniche che il giovane colleziona sin dal 1995, anno della manifestazione dell'epilessia successiva ad una patologia meningo-encefalitica che lo ha devastato, appena sedicenne. Episodi che si ripetono negli anni e che si possono leggere nella relazione redatta da uno specialista convocato dalla famiglia che visita Durante il 27 dicembre, tre giorni prima della morte. Il professor Luigi M. Specchio, direttore della clinica neurologica dell'università di Foggia, scrive nelle sue conclusioni: «Si avanza il sospetto di una ricaduta di uno screzio encefalitico e si impone un ricovero urgente in un reparto specialistico». Praticamente la recrudescenza di una patologia encefalitica virale già contratta in passato. Il professore annota che il paziente ha avuto episodi di ipoglicemia che non sono monitorati, è in chetoacidosi dovuta a disordini alimentari e terapeutici, non risponde agli stimoli, viene spinto sulla sedia a rotelle e indossa il pannolone. Praticamente la funzionalità degli organi interni sta andando a rotoli. Nessuno – nemmeno dopo i continui appelli della madre - si è preoccupato di trasferire il giovane in un ospedale. I medici - riferiscono i familiari - si erano convinti che «Gregorio recitasse la parte del malato per uscire dal carcere». 10 PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 CARITÀ E AFFARI OGGI IL FUNERALE Interventi di medici e docenti ufficialmente non è prevista UN IMPERO NELLA SANITÀ PRIVATA mentre la presenza di autorità pubbliche ADDIO Don Verzè: aveva 91 anni, un prete tra Chiesa e impresa . Addio a Don Verzè dal San Raffaele al crac San Raffaele Tanti appetiti sul suo gioiello Stroncato da un infarto, la GdF acquisisce cartella clinica l MILANO. Sarà un «omaggio affettuoso» quello che oggi verrà tributato a don Luigi Verzè, morto per infarto il 31 dicembre a Milano, dall’Istituto San Raffaele. La camera ardente, allestita nella residenza privata di don Luigi, in via Olgettina 46, resterà aperta per sole due ore, dalle 9.30 alle 11.30. Sono previsti gli interventi di medici e docenti che hanno lavorato accanto al fondatore dell’ospedale, mentre ufficialmente non è prevista la presenza di autorità. Se rintracciati in tempo, saranno presenti anche i coristi che spesso hanno cantato per l’ex sacerdote. I funerali, invece, si svolgeranno alle 14.30 a Illasi, in provincia di Verona: don Verzè sarà temporaneamente sepolto nel suo paese natale, ma la salma sarà successivamente tumulata nella cappella della Madonna della Vita del San Raffaele, dietro all’altare. Intanto la Guardia di Finanza ha acquisito la cartella clinica di don Luigi, fotocopiandone i dati. Secondo quanto ha spiegato il portavoce dell’ospe- dale, Paolo Klun, si tratta di «una prassi consolidata per i casi di persone coinvolte in vicende finanziarie». In pratica un atto dovuto. Quella di ieri è stata invece una giornata di quiete, di discreti saluti da parte di alcuni vecchi amici ed ex allievi. Dopo la messa celebrata nella cap- pella della residenza privata di don Verzè, situata accanto all’ospedale, si sono presentati al cancello di via Olgettina il professor Guido Pozza, già sovrintendente scientifico del San Raffaele, e il dottor Felice Inversi, al fianco di don Luigi dal 1973. «L'ultima volta – ha detto Inversi – l'ho visto alla Lo slalom tra Castro e Berlusconi «Silvio, benedizione per il Paese». Il Cav: conosce i miei peccati CONFESSORE Il Cav e don Verzè l Un prete al di fuori dagli schemi. Lo si vedeva già dall’abito: grisaglia da manager, camicia bianca e cravatta. Era don Luigi Verzè, 91 anni: una morte improvvisa che giunge dopo il tragico suicidio del suo braccio destro, Mario Cal, che il 20 luglio scorso si sparò in ufficio: era appena scoppiato lo scandalo del debito-monstre da 1,5 miliardi di euro accumulato dalla Fondazione. A Milano nel 1950 aveva fondato il San Raffaele, dove è stato capace di riunire ricercatori di fama mondiale. Quella sulla bancarotta non è la prima inchiesta che ha visto don Verzè indagato. In passato aveva subito diverse condanne per corruzio- Al Bano: lo considero un benefattore con lo stress lo hanno aiutato a morire l ROMA. «Ho sempre visto don Verzè come benefattore. E ora, dopo che tutti sono andati contro di lui, mi chiedo se è morto o l’hanno aiutato a morire. Quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti. Ha realizzato due gioielli per l’umanità unici: sono l’Università e l’ospedale che è un fiore all’occhiello per l’Italia". Così Al Bano commenta la scomparsa di Don Verzè. «Con lo stress che gli hanno procurato - ha aggiunto - lo hanno aiutato a morire. Al Bano mette l’accento anche sulle inchieste: «Qualche tempo fa mi disse questa frase: avrei mai potuto rubare a me stesso? E poi quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti. A volte leggo delle astrusità terribili che mi inducono a riflettere su dove sia andato a finire il senso di giustizia". Il cantante aggiunge poi: "Eravamo molto amici e ho cantato tante volte per lui con la gioia di farlo. La stessa gioia che ho provato quando ho scritto l’inno del San Raffaele. «Nella mia vita -conclude Albano- ho incontrato padre Pio, Giovanni Paolo II, per sette volte, e Madre Teresa di Calcutta. Tutti e tre sono diventati santi. Sono convinto che una revisione su Don Verzè prima o poi la dovranno fare». IL CASO IL FONDATORE DI EXODUS SU DON VERZÈ: «VORREI DIMENTICARE I SUOI ULTIMI DIECI ANNI» Don Mazzi: «Gli dissi, Dio viene prima di te ma lui voleva prendere il mondo in mano» l MILANO. «Vorrei dimenticare i suoi ultimi dieci anni, quelli dell’esaltazione e delle amicizie che avrebbe fatto meglio a lasciar perdere. Luigi sognava di prendere in mano il mondo». A rendere omaggio alla salma di don Verzè, questa mattina in via Olgettina a Milano, anche don Antonio Mazzi, fondatore della Fondazione Exodus, la cui cascina dista pochi chilometri dal San Raffaele. «Era un profeta – ha detto don Mazzi – e i profeti sono sempre strani. Un anno fa mi ha portato su quel mappamondo lì, la cupola, k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T5GlwdxfFwvZYkJUvGRgDLg= vanno trattati come dei principì». Don Verzè è noto anche per essere stato più volte coinvolto in inchieste giudiziarie. I pm hanno indagato sulla sua struttura ospedaliera per il forte indebitamento (circa 1,5 miliardi di euro, accumulati prevalentemente negli ultimi tre anni). IL PROFILE UN PRETE AL DI FUORI DEGLI SCHEMI. PER I SUOI DETRATTORI, ERA MOLTO «VICINO AGLI UOMINI DI POTERE» IL CASO IL CANTANTE RACCONTA LA SUA AMICIZIA CON DON VERZÈ: «SARÀ RIVALUTATA LA SUA OPERA» Albano con Don Verzè messa di Natale. Era provato, ma cercava di reagire». A rendere omaggio alla salma anche l’ex allievo Angelo Arzuffi, che ieri ha 70 anni. «Ho frequentato l’istituto “Il buon fanciullo” di via Pusiano, fondato da don Verzè. Eravamo tutti ragazzi poveri. «Ma sono figli di Dio – diceva – e quindi MILANO La sede del San Raffaele che mi faceva anche un po’ ridere. Ricordati, gli dissi, che il Padreterno viene sempre prima di te. Si mise a ridere. Ha sbagliato e ha pagato, ma la sua vicenda ci ricorda che in tutti noi convivono Abele e Caino, e vale anche per quelli che si credono santi. E ci ricorda che è più difficile fare bene il bene che fare male il male». «In passato – ha ricordato don Mazzi – Luigi ha tentato di coinvolgermi nei suoi progetti, anche perchè io sono stato un suo allievo, ma due balordi non potevano stare insieme». ne, istigazione alla corruzione e ricettazione anche se dopo tutti i gradi di giudizio, grazie alle prescrizioni, non ha mai subito una condanna definitiva. In molti lo hanno definito «prete amico del potere». Di certo ha sempre reso pubblica la sua ammirazione per personaggi come Fidel Castro e Gheddafi. Ma il vero amico è stato Silvio Berlusconi: «Nel '94 – ha detto una volta don Verzè – al tempo della sua discesa in campo, gli dissi che lui era una benedizione per il Paese, un dono di Dio all’Italia». Berlusconi disse: «Mi confessa e mi dà l’assoluzione senza neppure conoscere i miei peccati, perché conoscendomi, già li conosce». Il re della sanità lombarda, Giuseppe Rotelli, lancia il guanto di sfida allo Ior e alla famiglia Malacalza per conquistare il San Raffaele, l’ospedale milanese fondato da Don Luigi Verzè, scomparso proprio nel giorno del primo termine della gara per la presentazione delle offerte migliorative per la vendita del gruppo ospedaliero di Via Olgettina. E così all’apertura delle buste nello studio milanese del notaio Enrico Chiodi Daelli è arrivata soltanto la proposta firmata dal patron del gruppo San Donato: un’offerta articolata in 47 pagine più allegati che valorizza gli asset in 305 milioni di euro cash, ovvero 55 milioni in più rispetto a quanto messo sul piatto dalla Santa Sede e da Vittorio Malacalza, oltre l’accollo di passività per altri 500 milioni rispetto al debito complessivo di 1,5 miliardi. Dietro-front, invece, da parte del numero uno del colosso industriale italo-argentino Techint, Gianfelice Rocca, attraverso l’ospedale milanese Humanitas che, fino a 24 ore dal termine, aveva studiato a fondo il dossier. I legali di Rocca, che avevano avuto accesso alla data-room del San Raffaele così come i consulenti di Rotelli, avrebbero preso atto che non c'erano margini per mettere a punto un’offerta migliorativa. Fino al 5 gennaio, infatti, c'è tempo per rilanciare. PUGLIA E BASILICATA 11 Lunedì 2 gennaio 2012 COSTI DELLA POLITICA LE DECISIONI DELLA PUGLIA PASSAGGIO AL CONTRIBUTIVO Dalla prossima legislatura la Puglia dirà addio ai vitalizi, nuove regole anche per gli assegni di fine mandato PUGLIA La sede del consiglio regionale in via Capruzzi . Tagli a pensioni e tfr ma gli effetti nel 2020 le altre notizie NOMINA NELL’ACCADEMIA Storia arte sanitaria Boscia socio onorario I dubbi di Monti sulle auto-riforme decise dai consigli regionali l Voci di corridoio parlano chiaro: al premier Mario Monti non starebbe andando giù che in molte Regioni i consigli stiano varando tagli ai costi della politica in vigore solo dalla prossima legislatura. Una scelta, questa, nettamente opposta a quella che il Senato si appresterebbe ad adottare, ovvero l’abolizione dei vitalizi e il passaggio al sistema contributivo per i parlamentari sin dall’attuale legislatura, allo scopo di rendere immediatamente tangibili gli effetti dei risparmi. Le voci, se confermate, costringerebbero anche la Puglia a rivedere la partita della mini-riforma approvata nell’ultima seduta dedicata al bilancio. Anche qui, infatti, si è deciso di abolire i vitalizi d’oro (assegni tra l’altro maturati già dopo appena mezza legislatura) e di passare al contributivo. Passaggio che, però, avverrà a partire dal 2015 e i cui effetti - ecco le perplessità - non sarebbero tangibili prima del 2020. Per il calcolo delle trattenute previdenziali - che a quel punto i consiglieri regionali decideranno se tenere per sé o devolvere in un fondo integrativo - l’assise puglie- k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T5GlwdxfFwvZq1y2Z0VYAYY= se ha deciso di congelare le indennità al 30 novembre 2011. Una decisione, questa, che ha insospettito più d’uno: le indennità vengono sì sottratte all’indicizzazione Istat, e dunque non saranno soggette ad aumenti futuri - ma vengono sottratte anche ad eventuali tagli di quelle dei parlamentari, cui sino a ieri risultavano agganciate. Niente di più falso, hanno obiettato in coro i capigruppo Pd e Pdl, la decisione di congelarle è di segno opposto: al 30 novembre 2011, infatti, le indennità risultano essere quelle più basse delle ultime legislature, dopo i tagli del 10% apportati nel 2006 e 2008 e l’adeguamento ai tagli della manovra Tremonti in vi- gore dal primo gennaio 2011. Quanto alle pensioni, sarebbe stato impossibile calcolarle col nuovo metodo in assenza di un parametro di base. Di più. È vero che i risparmi sugli assegni pensionistici scattano solo dal 2015 quando non ci sarà più il beneficio oggi in vigore che riserva da un minimo del 40 ad un massimo NOMINA NELLA BUFERA DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI DELL’EX DG ASL BARI, COSENTINO «Quel primario merita il posto» Schittulli pro Sardelli: «S. Paolo, a Chirurgia toracica la persona giusta» l Sui criteri e le presunte pressioni del presidente della Regione, Nichi Vendola, per la nomina a primario del reparto di Chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari, il cosiddetto «Caso Sardelli», scende in campo Francesco Schittulli, presidente della provincia di Bari, stavolta in qualità di presidente nazionale della Lilt (Lega italiana lotta ai tumori). «Lo accusano di essere stato imposto da Nichi Vendola? - dice Schittulli - Anche se così fosse, il governatore ha fatto una scelta felice, perchè Paolo Sardelli è persona valida, professionista con la P maiuscola. È fra i più titolati nel suo settore (collabora da tempo con le più importanti strutture internazionali) e al San Paolo ha partecipato al concorso, vincendolo. «Posso parlare di Sardelli in questo modo - spiega Schittulli - perché ha curato mio padre e da medico so come lo ha fatto. Sardelli è una risorsa per alta professionalità e grande disponibilità verso i pazienti. A lui va la mia solidarietà per le polemiche sorte negli ultimi giorni, non come uomo politico, ma da presidente della Lega contro i tumori». dell’80% dell’indennità - ma è altrettanto vero che ogni consigliere per la propria pensione versa ben il 22% dell’indennità e che, sopratutto, l’accesso alla pensione sarà possibile a partire da 60 anni anche per gli attuali componenti del consiglio. Applicare il contributivo da subito? «Non è possibile cambiare le regole del gioco - dice Rocco Palese, capogruppo Pdl - a elezioni avvenute. E, soprattutto, il Consiglio non avrebbe la disponibilità di cassa a restituire a ciascun consigliere quanto versato sinora con il metodo in vigore, pena una sfilza di ricorsi». Alle decurtazioni sulle pensioni si è aggiunta quella sull’assegno di fine mandato: da 1 anno ogni 5 di legislatura si passa a 1 mese ogni anno, come il tfr di qualsiasi lavoratore. Il Parlamento vuole fare di più, tagliando anche le indennità che la Puglia ha congelato al parametro più basso? «Un secondo dopo che il Parlamento avrà modificato gli assetti retributivi, avrà cioé tagliato gli stipendi, dovremo immediatamente adeguarci», ha chiarito senza peli sulla lingua Nichi Vendola. [b. mart.] n Il professor Filippo Boscia, direttore dipartimento materno-infantile dell’ospedale Di Venere di Bari e presidente nazionale Società di boetica, è stato nominato Socio onorario dell’Accademia di Storia dell’arte sanitaria nel corso dell’assemblea nazionale dei soci presieduta dal professor Gianni Iacovelli. L’APPELLO DEL FORUM Il «Fattore famiglia» per bilanciare le tasse n Un tavolo tecnico bipartisan con le forze politiche per studiare come attuare in Puglia il «Fattore famiglia» come parametro sul quale calcolare imposte e tariffe regionali. L’idea incontra il favore del Forum delle associazioni familiari di Puglia (www.forumfamiglie.org), che siederà al tavolo. Con il Fattore famiglia proposto dal Forum - dicono gli interessati - si vuole introdurre una diversa modulazione del calcolo di imposte e tariffe. «Non esiste autentica equità sociale - dicono dal forum - se imposte e tariffe dei servizi non vengono calcolate non solo in base al reddito, ma anche in base al numero dei figli, o alla presenza di anziani, malati o disabili nel nucleo familiare. Ciò realizza una più attenta considerazione degli artt. 29, 30 , 31 e 53 della Costituzione repubblicana». k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TyilOjuw7w3Izn25FTVzmuc= 12 PUGLIA E BASILICATA AVETRANA L’OMICIDIO DELLA RAGAZZA Lunedì 2 gennaio 2012 VERSO IL PROCESSO Mimino Cosma e Carmine Misseri sono stati rinviati a giudizio. Il rilievo della suprema Corte non potrà però non avere peso LE TANTE VERITÀ In aula il giorno 10: i giudici dovranno cercare di mettere ordine nelle numerose contraddizioni emerse durante le indagini «Non hanno nascosto il corpo di Sarah» La Cassazione scagiona il fratello e il nipote di Michele Misseri: non lo hanno aiutato MIMMO MAZZA l TARANTO. Chi ha gettato il corpo di Sarah Scazzi nel pozzo di contrada Mosca? La domanda torna di strettissima attualità, malgrado l’ormai imminente avvio del processo (l’inizio è fissato per il prossimo 10 gennaio), visto che la Corte di Cassazione, a ridosso della fine dell’anno, ha depositato la sentenza con la quale spiega, in 16 pagine, perché nei confronti di Mimino Cosma e Carmine Misseri, arrestati il 23 febbraio del 2011 dai carabinieri con l’accusa di concorso nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi e scarcerati il 10 marzo successivo dal tribunale del riesame per assenza di esigenze cautelari, non ci sono gravi indizi di colpevolezza. Un giudizio forte, considerando che la prima sezione penale della Cassazione era chiamato a valutare il ricorso presentato dai pubblici ministeri che chiedevano l’annullamento della scarcerazione di Cosma e Misseri, ricorso invece dichiarato addirittura inammissibile. In pratica, i giudici della Suprema Corte hanno accolto la tesi degli avvocati Raffaele Missere, legale di Cosma, e Lorenzo Bullo, difensore di Mis- seri, sostenendo che non risulta affatto provata la presenza dei due indagati, che sono rispettivamente il nipote e il fratello di Michele Misseri, sul luogo dove fu nascosto il corpo di Sarah. La decisione del riesame, annullata dalla Cassazione, d’altronde prestava il fianco ad alcuni rilievi, partendo da Michele Misseri che ha sempre detto di aver sepolto da solo il REGIONE ECCO I NUOVI CRITERI LA DENUNCIA NINO MARMO (PDL) Monitoraggio qualità dell’aria Puglia divisa in quattro zone Protezione civile «Bando fantasma per il responsabile comunicazione» l «La direttiva 2008/50/CE ha come obiettivo il miglioramento dell'aria attraverso un criterio di zonizzazione dei territori al fine di monitorare le aree sulla base delle reali situazioni di stress ambientale a cui sono sottoposti: l'individuazione dell'incidenza del traffico veicolare e di insediamenti industriali». È quanto dichiara l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell'approvazione in Giunta della delibera di adeguamento della zonizzazione del territorio regionale e classificazione di agglomerati ai fini della valutazione della qualità dell'aria. «Il territorio regionale, monitorato costantemente da stazioni fisse (pubbliche e private) viene quindi tipizzato - prosegue Nicastro- con 4 zone di riferimento per rendere più efficace l'azione di controllo delle emissioni in atmosfera. La prima zona è un agglomerato costituito dall'area urbana di Bari e dei comuni limitrofi di Modugno, Bitritto, Valenzano, Capurso e Triggiano. La seconda porzione di territorio riguarda i comuni di Brindisi, Taranto, Statte, Massafra, Cellino S. Marco e San Pietro Vernotico su cui insiste un carico di emissioni prevalentemente di tipo industriale. Infine, la zona pianeggiante, che comprende la fascia costiera adriatica e ionica e il Salento, e quella collinare, comprendente la Murgia e il promontorio del Gargano». l Torna il caso del bando per il reclutamento di un responsabile della comunicazione alla Protezione civile regionale. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo (Pdl) denuncia che, dopo essere stato bloccato una prima volta anche grazie all’intervento dell’Associazione della stampa di Puglia, è ugualmente andato in porto alla vigilia di Natale. Riguardo al bando necessario per reclutare il personale su menzionato, Marmo parla di «avviso fantasma con le stesse, opache caratteristiche, culminato in una decisione significativamente pre-natalizia». A quanto dice Marmo, poi, la figura professionale beneficiata non sarebbe una soltanto. «Nell’attesa di saperne di più spiega il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese - per le vie formali previste dallo Statuto della Regione e dal Regolamento del Consiglio, ci accontenteremmo di ottenere, da un noto campionissimo di trasparenza come il nostro presidente (Vendola, ndr), che queste storie di ammirevole gratitudine - essendo peraltro certamente del tutto casuali - avvengano un po’ più alla luce del sole, vista le difficoltà che ci tocca dover affrontare di trovarne traccia a causa della fulmineità, della contestualità con periodi festivi e della sostanziale invisibilità di troppi atti». IL GIALLO DI AVETRANA Sara Scazzi, la 15enne uccisa. A sinistra. Carmine Misseri. A destra: Mimino Cosma . cadavere della nipote. Per i magistrati, Michele Misseri ha mentito sul punto anche nel corso dell’incidente probatorio del 19 novembre, quando ha sostenuto di aver fatto tutto da solo e avrebbe raccontato bugie per non coinvolgere i suoi familiari più stretti che erano accorsi in suo aiuto in quel tragico momento. Non si capisce, però, usando lo stesso metro di giudizio, perché Mis- seri dice il falso quando parla della soppressione del cadavere, e perché invece viene ritenuto attendibile quando accusa, nello stesso incidente probatorio, la figlia Sabrina, dicendo di essere stato svegliato da lei il pomeriggio del 26 agosto e di essere stato portato nel garage dell’abitazione di via Deledda dove c’era il corpo di Sarah, ormai freddo e privo di vita. Non è una sua familiare stretta pure la figlia? In realtà, la cronaca della soppressione del cadavere di Sarah è ancora tutta da scrivere perché nessun magistrato che si è occupato della vicenda sinora ha spiegato quale è stato il momento preciso in cui il corpo della 15enne è stato calato nel pozzo. E dunque, se non si conosce, e soprattutto, non si contesta agli imputati quando hanno fatto una determinata cosa, pa- re quasi ovvio portare la Cassazione a sostenere che Cosma e Misseri non possono essere accusati di concorso in soppressione del cadavere se ancora non si sa come e quando tale atto è avvenuto. Rilievi che inevitabilmente entreranno prepotentemente nel processo, visto che nel frattempo Mimimo Cosma e Carmine Misseri sono stati comunque rinviati a giudizio. Circondato dall’affetto dei Suoi cari, si è spento serenamente il ANGELA e GIOVANNI, CARMEN e CARLO sono affettuosamente vicini ai cugini Franco, Nicola, Annamaria e familiari tutti per la dolorosa perdita del caro Circondata dall’amata famiglia, si è spenta la cara esistenza di Dott. Domenico Ciriello Lascia un vuoto incolmabile ai figli FRANCO con CAMILLA, NICOLA con NUNZIA, ANNAMARIA con SERGIO e alle adorate nipoti. 2 Gennaio 2011 2 Gennaio 2012 I° ANNIVERSARIO Dott. Il rito funebre avrà luogo oggi 2 gennaio alle ore 16,00 presso la Parrocchia dell’Immacolata in via Abbrescia. Bari, 1 gennaio 2012 Gianni Zotti I familiari Lo ricordano con tanto affetto e infinito rimpianto e pregheranno con Lui e per Lui nella S. Messa che sarà celebrata oggi alle ore 17,00 nella Cappella dell’Ospedale San Paolo. Si è spento serenamente con il conforto della fede Ing. Carlo Alberto Vista Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro Ne danno il triste annuncio la moglie PIA con i figli ALBERTO con SIMONETTA e TITTA con ELIA, il fratello, le sorelle, i cognati, i nipoti e i parenti tutti. La salma sosterà lunedì 2 gennaio dalle ore 11,00 nella Chiesa di Nazareth. Le esequie avranno luogo alle ore 15,15. Barletta, 1 gennaio 2012 Le famiglie CONSOLO, SCARDACCIONE e VANIA sono vicine con affetto alla signora Pia, Titta ed Elia, Alberto e Simonetta e famigliari tutti per la dolorosa scomparsa dell’amato marito e padre Ing. Carlo Alberto Vista Barletta, 1 gennaio 2012 SEBASTIANO e MARINA PELLEGRINO con MARIATERESA e MEHRSHAD, ANNAMARIA e SIMONE si stringono a Pia, Titta ed Elia, Alberto e Simonetta, ricordando Carlo uomo buono e generoso, sempre allegro che con il Suo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori. Andria, 1 gennaio 2012 Zio Diddino Bari, 1 gennaio 2012 PEPPINO BOTTALICO con BERNARDO, MAURO e MARIALUISA sono vicini a Nicola e Nunzia e famiglia per la dipartita del caro Nonno ci hai sempre accompagnato e incoraggiato nei momenti importanti, con la Tua saggezza e il Tuo affetto. Continueremo a portare il Tuo dolce ricordo per sempre, con lo stesso amore. CLAUDIA, ADRIANA, PAOLA e GIOVANNA. Bari, 1 gennaio 2012 La sorella LIETTA, il fratello PEPPINO con NIETTA, MARILDE CLAUDIO e PAOLO, piangono la scomparsa del caro Diddino e si stringono in un abbraccio a Franco Nicola e Annamaria. Bari, 1 gennaio 2012 LUCIANA e ANGELO sono vicini a Franco, Nicola e Annamaria per la perdita del caro Zio Diddino Bari, 1 gennaio 2012 ANNA MININNI MASTROMATTEO, con NICOLETTA e VITO, MARIO e CATIA, MARILINA e nipoti tutti, profondamente disciaciuti nella triste circostanza in cui è venuto meno l’indimenticabile cognato e zio Diddino, esprimono il proprio dolore e la vicinanza a Franco, Nicola, Annamaria e alle rispettive famiglie, per la scomparsa del caro padre Domenico Ciriello Bari, 1 gennaio 2012 Il rito funebre sarà celebrato il 2 gennaio alle ore 10,30 presso la Chiesa S. Maria del Monte Carmelo. Bari, 1 gennaio 2012 Dott. Rosa Domenico Ciriello indelebile sarà il ricordo di Te. Sorella e zia saggia, generosa, affettuosa e, ai bei tempi, tanto vivace. Bari, 2 gennaio 2012 Caro Rosa Causa Pennelli Ne danno il triste annuncio le figlie AGNESE con ROBERTO, GIOSERITA con VITO GERARDO e PAOLA con ROCCO. La cugina DINA con VITO, MARIO, GIANFRANCO e ROBERTO, si unisce al dolore di Franco e Camilla, di Nicola e Nunzia e di Annamaria per la perdita del caro Diddino Bari, 1 gennaio 2012 Il PRIMARIO, i COLLEGHI ed il PERSONALE della Divisione di Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari partecipano al dolore del dott. Nicola Ciriello per la perdita del caro Con amore, Tua sorella LETIZIA e nipoti. Bari, 1 gennaio 2012 Ciao Nonna Rosa sei stata per tutti noi guida ed esempio di vita. Per sempre nei nostri cuori. ADRIANO, STEFANIA, SIMONE, GIULIA, CARLOTTA e RICCARDO. Bari, 1 gennaio 2012 3 Dicembre 2011 Padre Bari, 1 gennaio 2012 2 Gennaio 2012 TRIGESIMO Domenico Bianco Il PRESIDENTE, i CONSIGLIERI di AMMINISTRAZIONE, i REVISORI dei CONTI, il DIRETTORE GENERALE ed i COLLEGHI tutti del Consorzio Asi di Bari partecipano al dolore dell’Ing. Francesco Ciriello per la scomparsa del caro Il 2 gennaio 2012, alle ore 19,00, Mimmo sarà ricordato presso la Parrocchia dell’Annunciazione, in via Lucarelli 230 (Parco Domingo), a Bari. Padre Domani 3 gennaio alle ore 19 sarà celebrata la Santa Messa per ricordare Modugno, 1 gennaio 2012 Le famiglie D’ADDOSIO DE PALO partecipano al dolore di Sonia Amerigo e Annamaria per la perdita del caro Nino Bari, 1 gennaio 2012 GIAMPIERO MACI partecipa al dolore dell’amico Pasquale Di Rella per la perdita del caro padre Giuseppe Di Rella Bari, 1 gennaio 2012 TRIGESIMO Carmine Valori a tutti quelli che L’hanno conosciuto. 4 Dicembre 2011 4 Gennaio 2012 TRIGESIMO Mercoledì 4 gennaio, per il Trigesimo della scomparsa di Francesco Iodice sarà celebrata una Santa Messa alle ore 19, presso la Parrocchia del Buon Pastore, in viale Einaudi a Bari. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TyilOjuw7w3ISA1phlEL5gc= CRONACHE ITALIANE 13 Lunedì 2 gennaio 2012 QUALITÀ DELLA VITA TENGONO I GRANDI CENTRI IL RAPPORTO L’Italia non è più solo divisa tra Nord e Sud, ma anche tra Nordest e Nordovest, scarsi e insufficienti Trento città modello Sud sempre peggio Maglia nera a Trapani. Scendono Bologna e Firenze l ROMA. Si conferma Trento seguita da Bolzano - la città in cui si vive meglio in Italia. È quanto emerge dal 13° rapporto qualità della vita 2011 di ItaliaOggi-Università La Sapienza. Nel resto del paese si assiste, secondo il rapporto, ad un peggioramento generalizzato: diminuiscono infatti a 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile, mentre salgono a 58 (contro le 48 del 2010) le province in cui la qualità della vita risulta scarsa o insufficiente. Con una ulteriore caduta dell’Italia meridionale e insulare. «A conferma di ciò - scrive ItaliaOggi l'ultimo posto di Trapani (terz'ultima nella precedente indagine) e il penultimo di Napoli (ultima nelle precedenti due edizioni del rapporto)». I grandi centri urbani «reggono il colpo» e si concentrano a metà classifica: Roma, in particolare, si piazza al 51° posto (dal 57°), Milano sale al 46° (era 49ª), Torino passa al 47° (dal 51°). In controtendenza Bologna, che scende dal 21° al 40° posto e Firenze (dal 31° al 42°). Nel 2011 le aree in cui si vive meglio sono rappresentative dell’arco alpino centrale e orientale, della Pianura Padana e dell’Appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana e Marche. Al contrario, nelle macroaree caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente, ci sono le 36 province del Mezzogiorno, una provincia dell’Italia centrale, 9 province del Nordovest e 3 del Nordest. Si assiste dunque a «un peggio- ramento a Nordovest che porta a dividere l’Italia non più solo tra Nord e Sud, ma anche tra Nordest e Nordovest». Tornando alla testa e alla coda, «si conferma, rispetto alle prime edizioni del rapporto, la conquista del vertice da parte delle province del Trentino-Alto Adige e di alcune province venete. In particolare Trento (anche se ieri si è verificato il primo omicidio dell’anno) consolida . SI VIVE MEGLIO Piazza Duomo a Trento, la città in testa alla qualità della vita gli eccellenti piazzamenti già ottenuti in passato: dal 1999 è stabilmente nel gruppo di eccellenza e non è mai scesa al di sotto del 7° piazzamento. All’opposto l’ultimo posto di Trapani fa seguito a precedenti posizioni basse». In generale l’indagine evidenzia che «il livello medio di qualità della vita è insufficiente e non accenna a migliorare nelle regioni del sud». Il rapporto di ItaliaOggi è uno strumento di monitoraggio della qualità della vita che impiega una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un’architettura caratterizzata da nove dimensioni d’analisi - affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita - 17 sottodimensioni e 93 indicatori di base. ULTIMO POSTO Un panorama di Trapani: la città siciliana è in fondo alla classifica della qualità della vita in Italia Il messaggio Educare alla pace l’augurio del papa Il mondo si è fatto «più piccolo». E unica garanzia di «futuro» sono «pace e convivenza», atteggiamenti a cui i giovani sono aperti, ma che possono essere distorti da una «realtà sociale» che spinga a «agire in modo intollerante e violento». Perciò il Papa chiede una «solida educazione della coscienza» che metta «al riparo» da atteggiamenti negativi». Questo il nocciolo dell’augurio di pace per il mondo espresso da Benedetto XVI nella messa del primo dell’Anno, rito solenne e plurilingue celebrato in San Pietro con cardinali e vescovi, alla presenza di numerosi ambasciatori da tutto il mondo, tra cui quello d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Greco. . IL BILANCIO PER IL PREFETTO NEGLI ULTIMI TRE ANNI SONO STATI SEQUESTRATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA BENI PER 15 MILIARDI DI EURO Estrazione del 31/12/2011 Il capo della Polizia: «Poche risorse ma buoni risultati» BARI 44 69 27 CAGLIARI 61 13 69 86 29 Napoli, Manganelli promuove la sicurezza nel Paese. E sottolinea l’impegno contro i patrimoni della Piovra FIRENZE 53 68 16 GENOVA 54 29 66 84 34 l NAPOLI. Lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, aggressione ai patrimoni mafiosi, cattura di latitanti, attività di contrasto all’immigrazione clandestina. Il capo della Polizia Antonio Manganelli parla di «risultati estremamente lusinghieri» tracciando il bilancio delll'anno che si è appena chiuso e guarda con ottimismo al futuro alla luce di quanto si è riusciti a realizzare nel 2011 attraverso le sinergie tra le forze dell’ordine e la collaborazione con la magistratura e le altre istituzioni. Risultati «mai così lusinghieri come nel 2011 che, paradossalmente, è stato un anno caratterizzato da risorse mai così ridotte»: ma, commenta, «siamo abituati a farci bastare quello che abbiamo». Manganelli ha scelto Napoli, dove negli anni scorsi è stato al vertice della questura, per salutare il nuovo anno. Prima della mezzanotte si è recato in questura dove, nella sala operativa, ha brindato con funzionari e agenti. Con lui il questore di Napoli Luigi Merolla, il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo e il dirigente della Direzione centrale Anticrimine, Franco Gratteri. «Insieme con la magistratura e tutte le forze dell’ordine - ha detto Manganelli - sono stati raggiunti risultati estremamente lusinghieri». Per Manganelli «c'è stato un salto di qualità soprattutto nell’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata». «Nel corso degli ultimi tre anni - ha sottolineato sono stati sequestrati beni per oltre 15 miliardi di euro». Il capo della Polizia evidenziato tra i successi la cattura di numerosi latitanti, tra cui il boss del clan dei ECONOMICI I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un minimo di 10 parole ad annuncio. (*) Casalesi Michele Zagaria. Altro punto saliente «il contrasto all’immigrazione clandestina nonostante i riflessi della crisi dei paesi del Nordafrica». «Immigrati - ha osservato a tale proposito - che abbiamo saputo accogliere come nella tradizione del nostro paese». Per la Polizia e le altre forze dell’ordine «è stato un anno contraddistinto da successi sul piano investigativo». «Stiamo lavorando in armonia con tutte le istituzioni all’interno di un modello Caserta, un autentico laboratorio: con un desk interforze si può fare investigazione e controllo del territorio». Per quanto riguarda i pacchi bomba, Manganelli ha sottolineato che «c'è stato un salto in avanti dell’anarco-insurrezionalismo, assistiamo allo sviluppo di un feno- 17 PROFESSIONALI UNICI sensual total body... piacere assoluto... lun.-sab... Tel. 347/210.91.47. AVVISI EVIDENZIATI maggiorazione di 15,00 euro Per annunci in grassetto/neretto tariffa doppia. 1 Acquisti appartamenti e locali, Euro 3,00-3,50; 2 Acquisti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 3 Affitti 24 VARIE appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 4 Affitti uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 5 Affitti locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 6 Affitti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 7 Auto, Euro 3,00-3,50; 8 Avvisi commerciali, Euro 3,00-3,50; 9 Camere, Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10 Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11 Cessioni rilievi aziende, Euro 14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro 14,00-16,20; 13 Domande lavoro, Euro 0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50; 15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16 Offerte rappresentanze, Euro 4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20 Vendita locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22 Vendita Fitti immobili industriali, Euro 3,00-3,50; 23 Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie, Euro 7,00-9,00. (*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività nazionali. Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e Lavoro» debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi dell’art.1 legge 9-12-’77 n. 903, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività. A A A Bionda tutta da mangiare. 389/652.41.98. A A Bari Sangiorgio Pamela dolce coccolona disponibilissima. 349/595.95.81. A A Cinese novità massaggi rilassanti tutti giorni. 334/756.75.18. APPENA arrivata Palese trans nera famosa dotatissima e femminile. 389/647.81.57. BA R L E T TA Cristina la più calda esperienza della tua giornata. 388/835.01.23. BELLA ragazza orientale dolce massaggi bellissima. Tel. 320/898.51.33. meno nuovo, dallo spontaneismo del singolo dentro l’associazione anarchica a una vera organizzazione, una sorta di network internazionale che ha messo in atto azioni prodromiche a fatti di sangue». «Crediamo ha aggiunto - di aver individuato gli autori materiali di questi episodi, che tuttavia sono difficili da prevenire, bisogna stare attenti». Manganelli ha infine risposto alle domande sulla crisi economica ha avuto conseguenze anche per quanto riguarda le risorse messe a disposizione delle forze di polizia. «La crisi economica è planetaria, investe tutti i campi - ha affermato - , viviamo in un momento di restrizione delle risorse ma siamo abituati a farci bastare quello che abbiamo». E comunque le conseguenze della crisi «non ci hanno impedito di ottenere buoni risultati». BISCEGLIE Giuliana estremamente sensuale strabellissima fotomodella bollentissima irresistibile. 331/743.50.67. 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Numero Superstar: 32 “5 P“ Nessuno Ai 16 “4 stella“ 15.911,00 A Ai 502 ”3 stella” 1.065,00 A Ai 5.965 ”2 stella” 100,00 A Ai 34.715 ”1 stella” 10,00 A Ai 74.045 ”0 stella” 5,00 A Jackpot prossimo concorso 48.800.000,00 A 14 ESTERI Lunedì 2 gennaio 2012 SFIDA E CONTROSFIDA FESTA DELLA DEMOCRAZIA IN PIAZZA TAHRIR Musulmani e cristiani insieme al Cairo: «Sarà l’anno della libertà» GLI AYATOLLAH CONTRO OBAMA I missili iraniani IL CAIRO. Un misto di voglia di festeggiare e di bisogno di ricordare i morti ha acceso migliaia di candeline sulla piazza Tahrir del Cairo, simbolo della rivolta che ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak, e dove migliaia di egiziani, soprattutto giovani, musulmani accanto a cristiani, hanno celebrato la notte di Capodanno con un grande concerto. Il concerto ha ricordato i «martiri» del movimento di protesta dello scorso inverno e anche quelli più recenti. Oltre alle candeline, i festeggianti hanno portato molte foto di loro cari morti durante la rivolta. Poi palloncini con i colori bianco-rosso-nero della bandiera egiziana sono stati liberati in aria allo scoccare della mezzanotte, nella speranza che il 2012 sia «l'anno della libertà», come recitava lo slogan postato su Facebook che piazza 4.300 km LA GITTATA 2.896 km 2.000 km IRAN Sajjil-2 Shahab-3 Shahab-4 Shahab-5 2.000 km 2.000 km 2.896 km 4.300 km IL CAIRO Col Corano e con la croce in piazza Tahrir per un inno alla pace Tahrir ha adottato per la festa di Capodanno. «Siamo qui per accogliere il nuovo anno insieme, cristiani insieme a musulmani», ha dichiarato una donna che al concerto agitava una bandiera egiziana. «È qui che la rivoluzione è cominciata ed è qui che continuerà», ha detto un altro. ANSA-CENTIMETRI L’Iran lancia missili Nuove sanzioni Usa Esercitazioni militari di Teheran nel Golfo Persico l ROMA. Sono ormai quotidiane le novità nel braccio di ferro tra l’Iran e l’Occidente capeggiato dagli Stati Uniti. Ma ieri, dopo l’annuncio delle nuove sanzioni economiche di Washington, Teheran ha messo sul piatto non solo parole ma anche fatti. Senza conseguenze immediate, è vero, ma certamente tali da creare ulteriori tensioni e preoccupazioni. Due le «sfide» di cui la Repubblica islamica d’Iran ha dato notizia: il lancio di un missile a media gittata vicino allo strategico stretto di Hormuz e l’utilizzo, per alimentare il reattore di ricerca nucleare di Teheran, di una barra di uranio per la prima volta arricchito proprio in Iran. Una dimostrazione di forza fatta nel momento in cui i Paesi occidentali accentuano la pressione sul Paese degli ayatollah, accusato – malgrado le con- tinue smentite – di voler fabbricare la bomba atomica usando il pretesto di un programma nucleare con finalità civili. Il missile terra-aria a media gittata è stato lanciato ieri mattina - ha fatto sapere l’agenzia ufficiale Irna - durante le manovre navali in MINACCIA ATOMICA Testata con successo in reattore nucleare barra di uranio autoprodotta corso da nove giorni intorno allo stretto di Hormuz, canale che collega il Golfo Persico al Mare Arabico (vi transita quasi il 40% del traffico marittimo mondiale di petrolio) e che Teheran ha minacciato di bloccare in caso di nuove san- zioni. Il missile «ideato e costruito» in Iran – ha spiegato il portavoce delle manovre navali Mahmoud Mousavi - «è dotato della più recente tecnologia volta a colpire obiettivi «invisibili» e sistemi intelligenti che provano a interromperne la traiettoria». Le manovre navali si concluderanno oggi, ha aggiunto Mousavi, con un’esercitazione destinata a testare la capacità iraniana di chiudere lo stretto: «Gran parte delle nostre unità navali si posizionerà in modo tale da rendere impossibile, se Teheran lo riterrà necessario, il transito a qualunque nave». Gli Usa hanno già definito «irrazionale» un’ipotesi di questo genere la cui attuazione, hanno minacciato, «non sarà tollerata». La seconda sfida iraniana ieri è stata resa nota nel pomeriggio: l’Agenzia iraniana le altre notizie SOMALIA, A BORDO I 6 ITALIANI Individuata la nave sequestrata dai pirati GOLFO PERSICO Il lancio del missile iraniano dell’energia atomica ha comunicato di aver «introdotto nel cuore del reattore di ricerca nucleare di Teheran per verificarne il buon funzionamento» una barra di combustibile nucleare per la prima volta prodotto in Iran. Il test «ha avuto successo». Proprio l’altra sera il pre- LA PUNIZIONE Le misure prese a Washington colpiscono la banca centrale iraniana sidente americano Barack Obama aveva promulgato una legge che rafforza le sanzioni finanziarie contro l'Iran, soprattutto contro la Banca Centrale. L’effetto immediato è stato il crollo del valore del rial: il tasso ufficiale di cambio con il dollaro è passato da 11.000 a 16.000 rial. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad è stato costretto a una dichiarazione pubblica. La Banca centrale iraniana reagirà «con forza», ha detto. Può fronteggiare, ha aggiunto il presidente «le pressioni dei nemici» e «deve, con forza e fiducia, essere talmente solida da vanificare tutti i complotti nemici». Sullo stesso tema l’altra notte il generale Hossein Salami aveva già tuonato: «Se gli interessi vitali del nostro Paese saranno minacciati dal nemico, noi risponderemo su vari fronti». Mentre il presidente della Camera di commercio iraniana Mohammad Nahavandian ha fatto notare che sanzioni «senza precedenti e ingiustificate» provocheranno «perdite reciproche». Aumento del prezzo del petrolio, in primis. g. rest. STATI UNITI IN FORTE RIMONTA IL SENATORE CATTOLICO RICK SANTORUM. FUORI CORSA LA PALADINA ANTI-TASSE BACHMANN «Romney, l’anti-Obama» In testa ai repubblicani che si battono per la «nomination» l WASHINGTON. È arrivato il momento della verità. Martedì sera in Iowa, dopo mesi di spot e dibattiti in tv, si passerà dai sondaggi d’opinione ai voti veri in vista della nomination repubblicana per la Casa Bianca. Al momento, Mitt Romney, l’ex governatore del Massachusetts, un mormone, appare favorito, con il 24% dei voti. Dietro di lui, con uno scarto di pochi punti percentuali c'è il «libertario» Ron Paul. Terzo, con il 15%, ma in fortissima ripresa nelle ultime ore, l'outsider Rick Santorum, un ex senatore, cattolico, della Pennsylvania. Attorno al 10% seguono Newt Gingrich, l’ex speaker della Camera, e Rick Perry, il governatore del Texas. In grave ritardo ci sono invece, Michele Bachmann, la star dei Tea Party antitasse, che con il 7% ha invocato «un miracolo divino». È addirittura finito fuori dalla partita l’ex ambasciatore in Cina, Jon Huntsman, da tempo impegnato a cer- k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T27JAWVerE8i0GUOyGJpaZE= care la rivincita in New Hampshire. Così tutto è pronto per i Caucus, queste 1700 anomale assemblee sparse in 800 luoghi in giro nello Stato, che daranno i primi verdetti, sfruttando uno strano sistema elettorale che sarebbe ispirato agli indiani nativi. Gli elettori del Grand Old Party offriranno un’indicazione chiara su chi continuerà la partita per conquistare la nomination repubblicana. E soprattutto su chi invece sarà costretto a lasciare la mano. Malgrado sia una partita ancora aperta, in cui regna l’incertezza, tutti prevedono che dopo il voto ci sarà una scrematura certa del parterre dei concorrenti in lizza. Si calcola che all’infuori del terzetto, al massimo quartetto di testa, chi andrà molto male in questo Caucus, o mollerà o quanto menò sarà costretto a rivedere radicalmente la propria strategia. Un destino che potrebbe essere quello dell’unica donna in corsa, Michele Bachmann. Infatti la storia dice che mai un candidato si sia aggiudicato la nomination del proprio partito piazzandosi fuori dal podio dell’Iowa. Unica eccezione, John McCain, che nel 2008 arrivò quarto. Ma il senatore dell’Arizona si rifece subito dopo andando a vincere in New Hampshire. E da lì trasse la spinta che lo portò a battersi per la Casa Bianca contro Barack Obama. E se vincere in Iowa non vuol dire automaticamente battere i propri competitor nel partito, negli ultimi 16 anni IN IOWA SI DECIDE L’esito del primo caucus quasi sempre corrisponde all’esito finale n La nave italiana Enrico Ievoli, sequestrata dai pirati mercoledì scorso, è al largo del villaggio di Dhinooda, nella regione di Mudug, a nord della Somalia. Alcuni residenti hanno riferito al quotidiano locale «Somalia Report» che l’imbarcazione è sotto la custodia di uomini armati di Majeerteen un sotto-clan di Daarood, il cui leader, Abdulaahi Yare, è un noto capopirata della regione del Puntland. Si parla di una riunione a bordo della nave sulla richiesta di riscatto che sarà presentata. A bordo ci sono sei marittimi italiani fra i quali un molfettese residente a Bisceglie. LA DIFESA DEI CRISTIANI Nigeria, è guerra ai «talebani d’Africa» n Guerra ai «talebani d’Africa». Nel tentativo di contrastare le violenze della setta integralista islamica Boko Haram, che hanno provocato decine di morti, il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, di religione cristiana, ha decretato lo stato d’emergenza in alcune aree del Paese e ha deciso la chiusura delle frontiere con il Camerun, il Ciad e il Niger. Inoltre ha inviato l’esercito e i carri armati a pattugliare le strade di Maiduguri, località nel nord-est divenuta roccaforte del gruppo fondamentalista che vanta analogie con i talebani afghani. PREPARAVANO ATTENTATI Nove arrestati a Tripoli nostalgici di Gheddafi MITT ROMNEY Sarà lo sfidante di Obama? questa banale verità è stata però smentita dai fatti: Bob Dole nel 1996, Al Gore e George W. Bush nel 2000, John Kerry nel 2004 e Barack Obama nel 2008, dopo aver conquistato l’Iowa hanno sbaragliato i loro avversari di partito, guadagnandosi il diritto a correre per la Casa Bianca. Intanto Obama continua a picchiare forte sul Congresso degli Stati Uniti, una «casta» per immobilismo e incapacità di risolvere i problemi degli americani. Grazie a questa «formula magica» potrebbe vincere di nuovo la Casa Bianca nel 2012. n Nove nostalgici di Muammar Gheddafi sono stati arrestati con l’accusa di preparare un complotto per rovesciare il governo di Tripoli la sera di Capodanno. Lo ha detto il comandante del Consiglio della Rivoluzione, Abdullah Naker. «Avevano con sé degli esplosivi acquistati al mercato nero. Ora li stiamo interrogando», ha spiegato il militare precisando che i nove sono stati finanziati da un gruppo di imprenditori a lungo legati all’ex leader libico. Gli arrestati sono anche accusati di pianificare una serie di esplosioni a Tripoli e di voler rilanciare Al Jamahiriya, la televisione ufficiale del regime del Colonnello. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T27JAWVerE8i2Ef5oayCoL0= 15 Lunedì 2 gennaio 2012 ECONOMIA&FINANZA Btp, l’incubo senza fine Mai così giù da vent’anni La preoccupazione di Napolitano: «Titoli ancora sotto attacco» l ROMA. Con il calo di sabato che ha visto lo spread mantenersi a livelli di guardia, si è chiuso un anno nero per i titoli di Stato italiani, con una perdita sul prezzo (-5,7% complessivo) che non si registrava dal 1992 di Tangentopoli e del crollo della vecchia lira. Mentre il bund tedesco ha visto un vero e proprio rally, con una corsa a comprare che non si vedeva dal 2008. Le difficoltà non appaiono ancora alle spalle. Capodanno fotografa i titoli pubblici italiani in un momento ancora di tensione. Non lo nasconde nemmeno il Quirinale. «I nostri buoni del Tesoro – ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso di fine anno – nonostante i segnali incoraggianti degli ultimi giorni, restano sotto attacco nei mercati finanziari. Il debito pubblico che abbiamo accumulato nei decenni pesa come un macigno e ci costa tassi di interesse pericolosamente amaro». A quasi 530 punti, sabato il Btp decennale italiano ha chiuso non distante dal record di 574 segnato a novembre al crepuscolo del governo Berlusconi. Il calo dei rendimenti nelle ultime due aste dell’anno ha beneficiato principalmente i titoli a breve, i Bot, i Ctz e i Btp triennali, segno che, grazie anche al nuovo assetto governativo e all’ultima manovra firmata da Mario Monti, i mercati non temono più problemi di solvibilità nel breve ter- L’ANGOSCIA DEGLI OPERATORI DI BORSA Nell’anno appena conclusosi, l’andamento dei nostri Btp ha messo in difficoltà anche e soprattutto gli operatori della Borsa di Milano . mine. C'è anche la maxi-liquidità iniettata dalla Bce che sta spingendo gli investitori a comprare. Ma sul lungo periodo nessuno vuole esporsi più di tanto e, per comprare i Btp decennali, gli investitori continuano a pretendere oltre il 7% di rendimento. Pesano, come in altri Paesi d’Europa (specie la «sponda Sud») le prospettive di recessione nel 2012. E nel caso dell’Italia c'è il fardello di un debito pubblico da 1.900 miliardi di euro, quasi un quarto del quale (circa 440 miliardi) dovrà essere rinnovato nel prossimo anno con un primo trimestre di fuoco per il Tesoro. La perdita messa a segno dal debito italiano è ben distante da quella della Grecia, che chiude un anno in cui la volontà tedesca di imporre perdite agli investitori privati ha praticamente sancito il default di Atene, condannandola a un tracollo del 63% del prezzo dei bond secondo la Bloomberg. Ma c'è chi ha beneficiato di una simile fuga dal rischio: i Paesi il cui debito è considerato un porto sicuro, come gli Usa e la Germania. Berlino ha visto i prezzi dei suoi titoli governativi apprezzarsi del 9,6% con conseguente crollo dei rendimenti. E non è andata male alla Spagna, che dopo le elezioni ha visto il rendimento dei «Bonos» decennali chiudere il 2011 al 5,09% contro il 5,45% d’inizio anno e dopo aver raggiunto il 6,78% all’acme della crisi. Il 2012 potrebbe essere l’anno del default greco (il 20 marzo scadono 14 miliardi di bond ellenici) con le sue drammatiche conseguenze in termini di contagio, e della bocciatura del rating «tripla A» di Paesi come gli Usa e la Francia nel bel mezzo delle rispettive campagne elettorali. Qualcuno evoca persino il rischio di una recessione mondiale, se i leader non sapranno affrontare la crisi nel modo giusto, mentre è praticamente scontato dalle borse lo scenario di un crac bancario in Europa. Ma c'è anche chi, di fronte a un simile precipitare dei rischi, si aspetta sorprese positive: dopo la bozza di accordo che apre a un’unione fiscale europea, la Germania potrebbe decidersi a un salvataggio più cospicuo dei Paesi deboli. Molti ripongono le proprie speranze sul Fondo monetario internazionale, che sta apertamente negoziando un aumento di risorse per far fronte al peggio in Europa. Uno scenario che ha per epicentro l’Europa: l’euro, la valuta dei Diciassette, potrebbe subire un deciso (e da molti auspicato) deprezzamento, dopo che quest’anno è riuscito a evitare il peggio pur risultando in perdita per il secondo anno consecutivo contro il dollaro (non accadeva dal 2001) ed essere sceso per la prima volta in 10 anni sotto i 100 yen. Annuncio di Catania «Sviluppo rurale ecco 927 milioni» «Negli ultimi 50 giorni sono stati erogati 927 milioni di euro di contributi pubblici, corrispondenti ad una quota comunitaria di 492 milioni di euro. Si tratta di un risultato di grande rilevanza che, se da un lato premia gli sforzi compiuti negli ultimi mesi dal ministero, dalle Regioni, da Agea e dagli altri organismi pagatori, dall’altro lato evidenzia la dinamicità degli imprenditori agricoli italiani, che hanno cercato di sfruttare al meglio le opportunità offerte dai Programmi di sviluppo rurale per migliorare la competitività delle proprie aziende e cercare di superare al più presto una delle crisi più difficili degli ultimi anni». Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta la spesa dei Programmi di sviluppo rurale. OGGI SI APRE LA STAGIONE DEGLI ACQUISTI SCONTATI PRONTE AI NASTRI DI PARTENZA LE PROVINCE SICILIANE QUELLE DI MATERA E POTENZA PER TUTTO IL MESE ARTICOLATO FABBRICA PER FABBRICA Basilicata, via ai saldi invernali in Puglia si comincia da giovedì Fiat, inizia lunedì 9 il pacchetto di scioperi proclamato dalla Fiom l ROMA. Al via i saldi invernali. La stagione degli acquisti scontati 2012 si apre domani in Sicilia e in Basilicata ma in quasi tutte le regioni e nelle grandi città da Milano a Roma, da Torino a Bologna, Firenze, Napoli e Bari - partirà giovedì 5 gennaio. A fare eccezione sono il Molise e la provincia autonoma di Bolzano dove si dovrà invece attendere il 7 gennaio, mentre i valdostani, come da tradizione, aspetteranno fino al 10 gennaio. Per Trento la data è libera. Tutto pronto, dunque, per l’appuntamento ufficiale, anche se - tra crisi economica e consumi al palo – sconti, promozioni e sottoscosto imperversano un pò ovunque già da settimane. Con le svendite invernali ogni famiglia, secondo una stima dell’Ufficio studi di Confcommercio, spenderà in media 403 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore (una stima più o meno sugli stessi livelli dell’anno scorso). In media – secondo la stessa indagine ogni persona spenderà 168 euro. Una previsione che però viene giudicata ottimistica dalle associazioni dei consumatori. Mentre per la Confesercenti i commercianti si attendono «una leggera flessione, coerentemente alla situazione economica dell’Italia». Il Codacons, al contrario, prevede un clamoroso flop per i prossimi sconti stagionali, sostenendo che solo il 40% delle famiglie potrà permettersi qualche acquisto e la spesa procapite si attesterà sui 110 euro, così da portare – in base ai primi risultati emersi da una propria indagine – un calo delle vendite che raggiungerà «quota -30%» rispetto ai precedenti saldi invernali. Anche Federconsumatori e Adusbef si aspettano nulla di buono: la spesa complessiva per i saldi, secondo prime stime delle stesse associazioni dei consumatori, sarà di appena 2,4 miliardi di euro e ECCEZIONI Molise e Provincia di Bolzano da sabato. Valle D’Aosta dal 10 gennaio ogni famiglia spenderà in media, quindi, circa 223 euro. Al di là della disputa sulle cifre e sulle previsioni, i commercianti confidano che i saldi portino una boccata d’ossigeno per le vendite, fino ad oggi per niente brillanti, a causa in primo luogo della crisi economica ma anche della stagione mite che non ha spinto gli acquisti autunno-inverno. Restano, intanto, valide le regole d’oro per evitare «bufale», a partire dall’indicazione obbligatoria per il negoziante del prezzo: quello normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. l ROMA. La Fiom va avanti nella sua battaglia per la «riconquista» del contratto nazionale, i diritti e le libertà sindacali che considera sotto attacco. Sarà di quattro ore il pacchetto di scioperi per assemblee deciso dalle tute blu della Cgil contro la scelta della Fiat di uscire dal contratto nazionale, annuncia il leader Maurizio Landini. E che, ormai, ha un proprio contratto per gli oltre 86 mila lavoratori del gruppo (firmato il 13 dicembre con Fim, Uilm, Fismic, Uglm). Peraltro da ieri Fiat e Fiat industrial sono uscite ufficialmente da Confindustria (e da Federmeccanica), come comunicato dall’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, nella lettera del 3 ottobre scorso al presidente dell’associazione degli industriali, Emma Marcegaglia». La Fiom, dunque, non molla: gli scioperi partiranno dal 9 gennaio e saranno articolati fabbrica per fabbrica, entro il mese, prima della manifestazione nazionale dell’11 febbraio. E, per restare dentro le fabbriche, annuncia inoltre Landini: «I ricorsi sono già pronti». «Prima delle feste e della chiusura delle fabbriche per cassa integrazione, in alcuni stabilimenti, abbiamo già proceduto alla nomina delle Rsa, votate dai lavoratori. Se la Fiat non le riconoscerà, adiremo anche per vie legali», afferma Landini. Il riferimento è al nodo delle Rappresentanze sindacali aziendali che nel contratto Fiat sono previste solo per i sindacati firmatari. L’intenzione della Fiom è, in tal caso, di ricorrere contro l’azienda per condotta antisindacale: «Vorrei ricordare – dice il segretario generale della Fiom - che la Fiat è stata già condannata per condotta antisindacale dal tribunale di Torino» proprio «perché esclude un sindacato dalla rappresentanza. Vorrei anche sottolineare - aggiunge – che sulle prime 800 assunzioni di Pomigliano non c'è un iscritto alla Fiom: siamo di fronte ad una discriminazione sindacale». Landini spiega, inoltre, che nei motivi delle quattro ore di sciopero rientra anche l’accordo separato sul contratto auto raggiunto da Federmeccanica con Fim, Uilm, Fismic e Uglm e la volontà delle tute blu della Cgil di «riconquistare» il contratto nazionale. La Fiom ha presentato una piattaforma di rinnovo del contratto 2008, l’ultimo da loro firmato, per il quale sostiene l’ultrattività. Quanto alla sola Fiat, il leader della Fiom, riferisce inoltre che «la raccolta di firme tra i lavoratori nelle fabbriche del Lingotto per un referendum abrogativo, in due giorni e mezzo, sempre prima dello stop, ha già superato quota 10 mila». 16 LETTERE E COMMENTI Lunedì 2 gennaio 2012 LETTERE ALLA GAZZETTA Quotidiano fondato nel 1887 Direttore responsabile: GIUSEPPE DE TOMASO Direttore: CARLO BOLLINO S.p.A. Editrice del Sud-Edisud Redazione, Amministrazione, e Stampa: Viale Scipione l’Africano, 264 70124 Bari Presidente: Mario Ciancio Sanfilippo Consigliere delegato: Giuseppe Ursino Consigliere: Domenico Ciancio Sanfilippo Responsabile del trattamento dei dati personali: Giuseppe De Tomaso Sede centrale di Bari: Informazioni tel. 080/5470200 Direzione generale: tel. 5470316 Direzione responsabile: tel. 5470250, fax 5502130, [email protected] Redattori capo: 5470447, fax 5502031, [email protected] Segreteria di redazione: 5470400, fax 5502440, [email protected] Cronache italiane: 5470413, fax 5502080, cronaca.it@gazzettamez zogiorno.it Economia: 5470265, fax 5502150, [email protected] Esteri: 5470247, fax 5502160, [email protected] Interni: 5470209, fax 5502270, [email protected] Attualità regionali e Speciali: 5470364, fax 5502090, [email protected] 5470448, fax 5502210, [email protected] Spettacoli: 5470418, fax 5502100, [email protected] Sport: 5470225, fax 5502490, [email protected] Vita culturale: 5470239, fax 5502100, [email protected] Servizio informazione on line: 5470444, fax 5502220, [email protected] REDAZIONI Bari: (080/5470430) Nordbarese: Barletta (0883/341011) Foggia: (0881/779911) Brindisi: (0831/223111) Lecce: (0832/463911) Taranto: (099/4580211) Matera: (0835/251311) Potenza: (0971/418511) ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. 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Tutta colpa delle Regioni la montagna del debito pubblico a prima “manovra” finanziaria del Governo Monti si è affidata al trinomio “Casa Pensioni Tasse” ed è in L corso di approvazione dopo molti ritocchi. L’aumento delle entrate e la riduzione delle spese sono modesti, ma servono soprattutto ad indicare la buona volontà del Governo. Pertanto, altre manovre seguiranno a breve e saranno presumibilmente di maggior rilievo e, speriamo, di maggiore equità di ripartizione. È anche auspicabile che il Governo trovi, proprio nella catastrofica situazione che si accinge a fronteggiare, la forza, la tenacia e la determinazione necessarie a superare gli inevitabili ostacoli che gli saranno frapposti. Il problema centrale dell’Italia è il ciclopico debito pubblico di 1.900 miliardi di Euro, che, al tasso attuale di Troppe tasse le case perderanno valore Mi riferisco all’articolo sulle le case come bancomat, per pormi e porre una domanda. Quanto vale la casa di un pensionato con una pensione medio bassa non piu' in grado di far fronte ai balzelli introdotti, considerato anche il considerevole aumento del costo della vita che la manovra comporta.Da notizie televisive sembra che ad Atene per poter sopravvivere le case si vendano anche ad Un/decimo del proprio valore, ed acquistate ,ovviamente,da parte di chi ha disponibilita' finanziaria in questo martoriato momento. Angelo Ruffo Taranto Bella domanda. Non so quanto vale la sua casa. So solo che varrà sempre meno se verrà tassata più del potenziale reddito attribuito all’immobile. (gdt) Il libro rimane il miglior amico dell’uomo Difendere e valorizzare un libro vuol dire rivalutare e rilanciare una cultura improntata sulla conoscenza del sapere e sulla forza del pensie- ro. Al momento attuale due sono le strade che possono migliorare la qualità del messaggio librario: rivalutare l’università per apportare nel mondo letterario e scientifico idee e forze intelettuali interattive. Le case editrici dovrebbero avere al loro interno uno staff di personale idoneo a curare le bozze in modo appropriato. Al mondo d’oggi questi supporti sono chiamati ad una sfida per un rilancio della cultura improntata su nuove regole del sapere. Non ci si deve allora meravigliare della bassezza culturale propria del mondo contemporaneo che irrimediabilmente si ripercuote sui costumi della società. Marcello Scarpa Vignacastrisi(Lecce) Parlamentari in vendita una vergogna malora in questo «carnevale» politico. Ebbene, sono 20 anni che il Paese è stato mal governato, umiliato, esposto al ludibrio del mondo. Il mondo intero versa in una grave crisi economica, ma il nostro è quello che sta peggio. La tassazione in Italia è fra le più alte e i soldi che raccoglie vengono spesi male, sprecati. I giovani vengono tenuti ai margini del lavoro e della ricerca, le nostre città sono avvelenate anche dalla criminalità, sporche, caotiche, lo Stato vive con l’angoscia della bancarotta imminente, i servizi pubblici sono mediocri, i rapporti sociali spesso umilianti. C’è proprio da concludere, come diceva il famoso Fortebraccio: questi nostri uomini di governo non solo non sanno governare, ma non sanno nemmeno «vergognarsi». E aggiungo: andrebbero «rottamati» i vecchi troboni sarebbe un sano grido di libertà totale e vivere in un Paese che sia all’alte zza dei nostri sogni. Nico Pesce Bari Mi sa tanto che, è più facile vendere un parlamentare, che un gioiello! Infatti, in questo Paese i voti sono in vendita, i deputati possono essere comprati e quando ciò accade sono pronti a giurare di essere onesti, ostili a ogni «mercimonio». Cioè: deputato comprato, deputato fedele al compratore! Insomma, tutto è possibile in questi regimi di commercio dei voti, che il Paese vada alla Le lettere vanno indirizzate a La Gazzetta del Mezzogiorno Viale Scipione l’Africano 264, 70124 Bari [email protected] fax 080/54.70.442 C circa il 6% di interessi, costa ogni anno una somma dell’ordine di 110 miliardi, ossia l’equivalente di 5-6 “manovre”. Situazione evidentemente insostenibile e drammatica. Per cambiare, ed aprire una nuova èra, sono ineludibili riforme coraggiose e profonde della struttura dello Stato. Ci riferiamo alla necessità di abolire tutti gli Enti Regionali. Per un doppio ordine di motivi: motivi finanziari e motivi politico-sociali. I motivi finanziari hanno maggiore attinenza con la situazione pre-fallimentare che si è andata creando e consolidando proprio dal 1970, anno dell’istituzione operativa delle Regioni. Prima del 1970 il bilancio dello Stato si muoveva entro limiti di sufficiente equilibrio ed il Monti come Achille che insegue la tartaruga Achille Monti e la tartaruga. Dicevano che lo spread era salito alle stelle per sfiducia nelle istituzioni italiane e per lo scetticismo sulla reale volontà dell'I- debito pubblico era inesistente od assai modesto. Dal 1970 in poi, le Regioni hanno registrato un disavanzo annuo medio di 80.000 miliardi di vecchie lire, che lo Stato ha provveduto a ripianare anno dopo anno; in 41 anni esso ha quindi erogato alle Regioni un totale di circa 3.280.000 miliardi di lire, equivalenti a 1640 miliardi di Euro, cifra non lontana dall’entità del debito pubblico italiano. I dati qui riportati, puramente orientativi, rispecchiano però fedelmente l’andamento della realtà. Tradotti in valuta attuale, essi attestano che ogni anno le Regioni costano allo Stato, ossia ai cittadini, circa 41 mld di A, all’incirca l’importo di due manovre da 20 mld di A. Andando avanti di questo passo, dovremmo subire una manovra da 20 mld di A 7-8 volte ogni anno, solo per pagare gli interessi dell’immenso debito pubblico e per continuare a mantenere l’immane debitificio che sono le Regioni. Ma dove andiamo a spremere questa enorme massa di risorse finanziarie? Per giunta senza alcun costrutto, considerato che alla fine tutto resta come prima? Giuseppe Chirico Roma talia di fare riforme lacrime e sangue. Sono cambiate le massime istituzioni, la manovra che ha «impressionato» la Merkel è legge, ma lo spread corre sempre maledettamente ed i rendimenti dei titoli italiani se lo sognano, non solo di raggiungere quelli tedeschi, ma nemmeno di avvicinarvisi. Se un sofisma impediva teoricamente ad Achille di raggiungere la tartaruga, per quale arcano sortilegio non ci riesce nemmeno nella realtà? Ancora una volta, l'ennesima, non si mette mano ad una lotta senza quartiere all'evasione fiscale introducendo la sospensione delle attività professionali e artigianali, nonchè la chiusura degli esercizi commerciali, oltre che al carcere e alla restituzione di quanto evaso, per tutti colori i quali, preposti al rilascio di fatture, ricevute fiscali e scontrini all'utenza che riceve prestazioni e servizi, non li emettono. Felice Alloggio Bari Francesco Berardino Foggia L’Italia divisa tra evasori e tartassati L'Italia è divisa in due, ma non come vorrebbe la Lega, ma in due categorie sociali, quella dei tartassati e quella degli evasori fiscali. Oggi la Confesercenti lamenta un vistoso calo dei consumi alimentari per le festività natalizie. Se guardiamo da un altro aspetto questa notizia possiamo intravedere un fatto positivo, ossia quello che consumando il giusto e non il di più, facciamo un bene sia alla nostra salute che al nostro portafogli. Rimane comunque in generale la grave diminuzione dei consumi perchè i tartassati la propria tredicesima l'hanno messa da parte per poter pagare gli aumenti delle tasse e delle bollette sancite da questo governo. La produzione di armi è un incentivo a utilizzarle Gli era stato regalato a settembre, per il suo compleanno, un fucile calibro 22 che un quattordicenne di Spartanburg (nello Stato Usa della Carolina del Sud) ha usato per uccidere il padre, la prozia e la nonna. Il padre di 44 anni e la prozia di 83 sono morti sul colpo, mentre la nonna ottantenne è deceduta in ospedale. Sono saliti così a tre gli omicidi per i quali verrà incriminato il ragazzo che, data l’afferatezza del gesto, potrebbe essere processato come un adulto. Interrogato il giovane non è stato in grado di spiegare le ragioni del suo gesto. Ci si meraviglia ancora che la produzione di armi sia un incentivo ad usarle? Le lettere, di lunghezza non superiore alle 15 righe, devono indicare nome, cognome, indirizzo e numero di telefono del Lettore. Le lettere anonime non saranno pubblicate. Sarà invece rispettata la volontà di quei Lettori che, in casi eccezionali chiederanno la riservatezza pur indicando le loro generalità. terrebbe sideralmente lontani dalle norisi, crisi, e poi ancora crisi. stre possibilità, pur rimanendo al cuoNon sentiamo parlare d’altro, re delle nostre preoccupazioni, la renon parliamo d’altro. Giutorica della “pace nel mondo”, senza stamente, perché in tanti misurare le dirette responsabilità della hanno perso la fiducia in un benessere pace sempre da curare nel tumultuoso sempre a portata di mano, perché per mare dei nostri ambigui sentimenti. Si tutti il futuro è avvolto in una coltre chieda perciò, in questo salto di tempo, d’incertezza e di dubbio, perché sono perdono per le inimicizie, per i rancori diventati troppi ormai, anche nel nostro mondo opulento, quelli a cui redi CARMELO CARPARELLI che dividono, per il male che si insinua, con felpata discrezione, persino nel stano solo gli occhi per piangere. Gli perimetro degli affetti più cari. Si squali della finanza e gli avvoltoi della speculazione sono i mostri di un immaginario costruito dal cerchi di essere grati per tutte quelle volte in cui si è riusciti a martellante incalzare dei media, ma reso oppressivo anche dal volersi bene, per quando si è stati alla stessa tavola, rinnovando quotidiano scambio di esperienze tra amici. Il periodo festivo, l’immenso invisibile miracolo del patto umano. Non voglio dimenticare che ieri è stata anche la Giornata della poi, fa come da cassa di risonanza di una lamentazione sorda che pace. Chiediamo alla Madre di Dio, che è Madre del «principe accompagna l’inizio di un anno gravido di preoccupazione. La gioia è come il dolore. Ha sempre bisogno di qualcuno che della pace», quella pace vera e profondamente radicata che non è aiuti a portarne il peso. Non esiste felicità individuale. Se non la pace «come la dà il mondo». In questo giorno è cominciato anche un nuovo anno civile. lega ad altri, essa è semplicemente parodia di sentimenti Questo è il motivo della scelta della prima lettura: l’antica immaginari. Custodire le cose nel segreto e meditarle nel cuore significa formula della benedizione: «Ti benedica il Signore e ti cuedificare alte mura di protezione attorno alla grazia quotidiana stodisca. IL Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti che la vita ci fa incontrare offrendo ad essa come casa i nostro faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la corpo: domus aurea. Nell’orto chiuso di questa tenace di- pace». Risplenda a noi tutti il volto del Signore che si è degnato, nella stillazione spirituale è possibile produrre, con insistenza che deve essere instancabile, gli antidoti al risentimento, al conflitto, sua grande finezza psicologica (potremmo dire in termini all’antagonismo, a quella metastasi dei sentimenti che mette moderni), di “inventare” una creatura unica al mondo: una l’uomo contro l’uomo. In questa liturgia si chiede la pace. Ma ci donna, nostra sorella, che possiamo chiamare «Madre di Dio». NON ESISTE LA FELICITÀ INDIVIDUALE Gabriele Pirè Bari LETTERE E COMMENTI 17 Lunedì 2 gennaio 2012 DE TOMASO CHE SUD FA Una predica einaudiana gnere il vulcano del super-debito. Una parola. Ma solo una bella cura dimagrante per nzi, è andato al cuore del pro- lo Stato più obeso del pianeta potrebbe riblema: l’Italia potrà farcela solo solvere sul nascere la questione dello se si ridurrà la spesa pubblica, spread, perché comunicherebbe ai mercati si riformerà lo stato sociale, si la lieta novella che loro aspettano, e cioè che abbatterà l’evasione fiscale e si colpiranno le cicale governative italiane si sono messe a fare le formiche. rendite e privilegi. Napolitano è il primo vero garante del Non capita spesso di ascoltare, dai vertici delle istituzioni, inviti così pressanti a ta- governo Monti, più dei numeri parlamengliare la spesa pubblica e a fermare l’in- tari assicurati da Pdl, Pd e Terzo Polo. I suoi vadenza dello Stato nell’economia. Il che intendimenti non hanno bisogno di particolari esegeti e chiosadeve aver allietato il Catori. Basta con lo Stato papodanno di Luigi Einaudi drone, avanti con lo Stato (1874-1961) nell’Aldilà. A regolatore. Il che, detto da dire il vero, già da mesi un personaggio politico Napolitano va pigiando il proveniente da una cultasto sui temi più ricortura orientata in un’altra renti nelle battaglie e neldirezione assume un sile prediche («inutili») del gnificato ancora più insuo illustre predecessore cisivo e dirompente. al Quirinale. Ma negli ulOggi la spesa pubblica timi interventi di Napostaziona attorno al 50,6% litano, l’apprezzamento del Pil, ma siccome nella delle tesi e teorie einaucifra si contabilizza andiane ha assunto un ritmo che il 20% circa di ecosempre più incalzante, innomia in nero, si può agetervallato anche da qualvolmente dedurre che che ammissione autocritica. MESSAGGIO Giorgio Napolitano ogni anno i due terzi dei redditi degli italiani finiSostiene Napolitano, riecheggiando l’economista liberale, che scono nelle fauci statali più insaziabili del sono finiti i tempi in cui la politica era pianeta (altro che pressione fiscale di tipo sinonimo di spesa pubblica. Adesso biso- scandinavo, il Belpaese è già «oltre»). Fino a gna porre rimedio alle gestioni allegre del quando potrà reggere un Sistema affaticato passato, invertendo la rotta dell’illusione da simili carichi? Fino a quando potrà regfinanziaria, del doping cui ricorrono i go- gere la concorrenza un apparato industriaverni per «fare politica». Napolitano so- le oberato di salassi che stroncherebbero stiene anche che tutti, proprio tutti, devono un toro? Già. Purtroppo, tagliare la spesa pubblica è contribuire ai sacrifìci, anche - sottintende - i ceti più fortunati (sia pure in forme più una fatica che spaventerebbe persino il mitico Ercole che nel ramo era un asso. Nel leggere). Ridurre la spesa pubblica significa spe- 1950 il rapporto tra debito pubblico e pro>> CONTINUA DALLA PRIMA A dotto interno lordo era pari al 52%, 8 punti in meno del parametro virtuoso imposto dal Trattato di Maastricht. Dopo 30 anni, nel 1980, il rapporto era salito di soli tre punti, al 55%. Ma nel giro di 13 anni (dal 1980 al 1993) si consuma il disastro: il rapporto vola dal 55% al 120%. Sono gli anni del festival della spesa, cui danno un cospicuo contributo le politiche sprecaiòle delle Regioni che anziché limitarsi a svolgere funzioni di indirizzo, programmazione, legislazione e controllo si sono impegnate a contendere a Comuni e Province la palma di centri amministrativi votati all’irresponsabilità finanziaria, anche perché più le Regioni spendevano più lo Stato provvedeva a saldare i loro debiti in ossequio al concetto e al principio della spesa storica. Ora non c’è più un euro. Ma anche a Napolitano questa amara constatazione non basta, specie se le varie sedi del potere si dimostreranno più indisciplinate di Mario Balotelli nei confronti di ogni direttiva di buon senso, ossia di buon governo. E dato che l’obiettivo di contrarre la spesa costituisce, per l’Italia, una meta più difficile di una vittoria militare contro il resto del mondo, forse stavolta non sarebbe «inutile» una predica presidenziale di Napolitano nel solco di Einaudi - indirizzata con la solennità del caso al Parlamento e, in subordine, a tutti gli altri livelli istituzionali e socio-economici. L’Italia può ingaggiare i migliori cervelli del globo. Ma se lo Stato continuerà a spendere come un ubriaco, neppure l’eventuale fine dell’evasione fiscale garantirebbe la ripresa della crescita. Anzi, paradossalmente, con il balzo ulteriore del peso tributario, la depressione economica si potrebbe persino aggravare. Giuseppe De Tomaso [email protected] MARIO LETTIERI* E PAOLO RAIMONDI** Nuovi rischi dai derivati L a Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea nel suo ultimo rapporto trimestrale conferma l’impazzimento della finanza globale. I derivati finanziari Over the counter (Otc), cioè quelli negoziati fuori dai mercati regolamentati e tenuti fuori bilancio, nel primo semestre del 2011 sono aumentati in modo stratosferico. Alla fine di giugno il valore nozionale totale degli Otc ha raggiunto 708 trilioni di dollari con un aumento del 18% rispetto ai livelli calcolati a fine dicembre 2010! In sei mesi, quindi, le operazioni in derivati sono aumentate di 107 trilioni, cioè di 107.000 miliardi di dollari! Sono stati superati tutti i record. Si ricordi che alla vigilia della grande crisi, a giugno 2008, il totale Otc aveva raggiunto la vetta di 673 trilioni di dollari. La straordinaria crescita di tali titoli è avvenuta nonostante i tanti ottimistici impegni a riformare il sistema finanziario globale assunti dal mondo politico nei vari meeting internazionali dopo il crollo della Lehman Brothers. Ora, mentre il Fmi paventa una recessione nel mondo cosiddetto avanzato, la Bce la dà per certa in Europa e l’Ocse parla di gravi rischi di una “crescita negativa”, le grandi banche internazionali, in primis quelle americane ed inglesi, ed il sistema bancario ombra da loro controllato, hanno dato una accelerata senza precedenti ai prodotti derivati. La finanza speculativa si allarga a dismisura e l’economia reale e produttiva si contrae! C’è il rischio di un’altra crisi molto più devastante di quella che stiamo ancora vivendo La Bri rivela che l’esplosione dei contratti Otc è determinata quasi totalmente dalla crescita dei derivati accesi sul rischio dei tassi di interesse. Da soli essi coprono 554 trilioni. In questo campo le operazioni sono aumentate del 19% in 6 mesi. Sono contratti fatti un po’ in tutte le principali monete. Un altro aspetto preoccupante è che la maggior parte dei contratti suddetti ha una scadenza sempre più breve. Quelli con scadenza oltre i 5 anni si sono ridotti del 6%, assestandosi intorno a 130 trilioni di dollari, mentre quelli con scadenza a meno di un anno sono aumentati del 30% raggiungendo i 247 trilioni di dollari. Ciò è sintomo di alta instabilità e di grande volatilità che, nel momento in cui gli Otc entrassero in fibrillazione, potrebbero k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwOMzj54wovk2WSuvi0mVWU= provocare un devastante “effetto valanga” soprattutto sulle economie più deboli. Potrebbero esserci effetti negativi anche sulle monete in cui i contratti sono stati sottoscritti. Certamente questa nuova ondata speculativa soddisfa gli operatori e gli speculatori della City e di Wall Street. Secondo l’Office of the Comptroller of the Currency (Occ), l’agenzia che regola e controlla il sistema bancario americano, nel terzo trimestre del 2011 le banche Usa hanno infatti registrato dei profitti enormi: 13, 1 miliardi di dollari con un aumento del 78% rispetto al trimestre precedente. L’Occ tra l’altro dimostra che i derivati creati dalle banche americane sono poco meno di 250 trilioni di dollari, di cui l’87% in prodotti strutturati sui tassi di interesse. Si ripropone la grande questione delle banche “too big to fail”, quelle troppo grandi per lasciarle fallire, che di fatto hanno determinato il sistema economico e finanziario e hanno ricattato il mondo politico. Nel frattempo esse hanno accelerato il loro processo di concentrazione e di controllo del potere finanziario. Infatti, se nel 2009 le cinque maggiori banche americane detenevano l’80% di tutti i derivati emessi negli Usa, oggi 4 banche CRISI Ancora timori per l’euro soltanto, la JP Morgan Chase, la City Group, la Bank of America e la Goldman Sachs, ne detengono il 94% del totale. Dai preoccupanti dati esposti emerge con forza la necessità per l’Italia e per l’Europa non solo di adottare con celerità le decisioni di propria competenza, ma anche soprattutto di giocare un ruolo più attivo in sede di G20 dove, purtroppo, finora non si è mai deciso nulla di realmente efficace contro lo strapotere del sistema bancario finanziario speculativo. *Sottosegretario dell'Economia nel governo Prodi **Economista di RAFFAELE NIGRO De Martino, «barese» che sedusse l’Alfa A ndare in auto su una Electra Buick o villeggiare con un camper Pegaso o affidarsi a un’autovettura di nome Eolo o salire su un bus di nome Iliade o sull’auto Pirelli battezzata Ercole può avere un’aggiunta di fascino di carattere nominale, soprattutto se ricordiamo gli anni di gioventù trascorsi tra una lezione di mitologia greca o una versione dal latino. Ma la casistica mitologica non si ferma qui, perché la Maserati ha voluto nel pittogramma del marchio un Nettuno e la Rolls il Partenone di Atene, e ancora la Buick negli anni trenta ha voluto la statua di Mercurio sui suoi radiatori e la Nash una Sirena. Il rapporto tra industria automobilistica e letteratura è sempre stato così stretto che nel 1935 un’importante azienda meccanica affidò a Leonardo Sinisgalli il compito di creare una rivista di letteratura e tecnica, quella Civiltà delle macchine che contò tra i collaboratori Ungaretti, Moravia e Gadda, i quali vennero successivamente invitati a visitare i cantieri della Finmeccanica e più tardi Umberto Eco, Vittorini e Quasimodo. Diventando così una palestra di incontro tra creatività e lavoro manuale e operaio. In qualche modo, Sinisgalli guardava a un’altra esperienza giornalistica nata vent’anni prima a Torino,ed era la Rivista Fiat, fondata già nel 1913 da Plinio Codignato. Vi apparivano scritti in onore di D’Annunzio, che nel 1926 scrisse una lettera ad Agnelli nella quale lo ringraziava per aver ricevuto in dono una Fiat 509. Il Vate correggeva nella lettera il genere del mezzo, fino ad allora considerato maschile e sosteneva “l’automobile è femminile, perché ha la grazia, la snellezza, la vivacità, d’una seduttrice; ha inoltre, una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma per contro, delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza”. Enrico Mattei volle invece per l’Eni, nel 1955, la rivista Il gatto selvatico, la fece dirigere al poeta Attilio Bertolucci e trai collaboratori vi furono Natalia Ginzburg e Carlo Emilio Gadda. L’Alfa Romeo ebbe la rivista Il quadrifoglio, diretta ancora da Sinisgalli a partire dal 1060 e tra i collaboratori ebbe Dino Buzzati. Nei tempi moderni le riviste di automobili non hanno più rapporti con la letteratura e la più nota tra esse, la celebre Quattroruote si è così specializzata da offrire solo articoli tecnici. AZIENDE -Ma anche i nomi delle aziende hanno avuto a che fare col mito e con la letteratura. Si pensi all’Audi, che sostituì la August Horch. Fu Franz, il giovane nipote di Horch, innamorato del latino che studiava a scuola a proporgli la voce del verbo udire. Mentre in casa Agnelli si optava per un altro verbo latino, il congiuntivo presente del verbo Fio e che diventa Fiat, ovvero acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino. La prima lettera dell’alfabeto greco Alfa diede nome a un’altra azienda, a cui venne aggiunto il nome Romeo, cognome del fondatore, l’industriale napoletano Nicola Romeo. E’ il giovane Delio De Martino, dottorando dell’università di Bari a nuotare con intelligenza certosina nel mare magnum delle pubblicità, dei nomi di aziende, di automobili, per costruire, auspice la Levante editori, un divertente e interessante lavoro su Letteratura & miti nella pubblicità di auto “Io sono Giulietta”. Proprio lei, quella portata da Shakespeare al centro delle storie d’amore di tutti i tempi. Scopriamo così che la pubblicità automobilistica ha pescato a piene mani nei mondi del passato. La Opel ad esempio gioca sul cavallo di Troia, disponendo il cavallo di legno davanti alla città orientale che rifiuta il giocattolo e accetterà solo una Opel e tornerà con l’Operazione Itaca, con ben tre capitoli dedicati al passato mitologico,le Sirene, il Ciclope e Penelope. La Lancia imporrà la Musa e la Ypsilon ricorrendo all’incanto delle Sirene. Mentre la Api-Ip promuove nel 2006 i suoi carburanti grazie all’aiuto di Nerone l’incendiario. Il Colosseo fa invece da sfondo alle auto della Honda della Renault, della Mazda e della Volkswagen. TESTI -Ma tornando ai temi con cui abbiamo aperto, la letteratura, vediamo come sia stata saccheggiata dalla pubblicità automobilistica con non minore ferocia. I carburanti Repsol hanno fatto uso di testi come Cent’anni di solitudine,Don Chisciotte, Madama Buttefly,mentre la Mitsubishi ha mandato una Cenerentola moderna in auto al ballo si mezzanotte, la Lancia si serve dell’icona di Cappuccetto Rosso e di Biancaneve per pubblicizzare la Ypsilon, la Citroen e La Fiat non hanno mancato di scomodare Dante Alighieri per far decantare le loro autovetture. Così se l’Alfa ha importunato Erasmo da Rotterdam la Renault è ricorsa a Gulliver e ai suoi meravigliosi viaggi tra i nani e i giganti. Il passato torna dunque attraverso la pubblicità ad aiutare il presente e i mercati, dà una mano alle industrie orientali a filtrare nel mercato europeo e rende la meccanica moderna, che è arida e impoetica in raffinato gioco di rimandi ai miti e alla poesia di tutti i tempi. 18 Lunedì 2 gennaio 2012 L’INTERVISTA DEL LUNEDÌ di GINO DATO L’eclissi della borghesia L’ambiguo abbraccio del bene e del male ha messo l’Italia al buio LA POESIA LA MODERNITÀ ANGUILLARE DELLO SCRITTORE FRANCESE «Il battello ebbro» di Arthur Rimbaud A colloquio Antonio Galdo, autore di un saggio con G. De Rita di ROSSELLA PALMIERI talmente violente da condurre in certi punti a una caotica esplosione. La voce narrante è quella del poeti», ha osservato poeta che si fa battello; e qui «l’io è una volta Lacan, già un altro», come aveva già scrit«spesso non sanno to nella sua celebre frase. Attraquello che dicono, ma verso una sintassi disarmonica e lo dicono prima degli altri». Con una rappresentazione che produce queste parole il celebre psichiatra vere e proprie immagini cinestee filosofo francese intendeva celetiche, Rimbaud riesce nella combrare il valore profetico della forbinazione di ciò che è oggettivamula elaborata da Rimbaud: «io mente inconciliabile - del bello con sono un altro». A Rimbaud il ripugnante, del sordido con (1854-1891) la francesista Marica l’estatico - ponendosi proprio con Larocchi ha dedicato una traduqueste antitesi alle soglie della mozione, con postfazione, del Battello dernità, di per sé «attratta» da ciò ebbro (Le bateau ivre), edito dalla che è alieno, raccapricciante e mocasa editrice Scrittura Creativa. È struoso. difficile tentare di classificare una Ed è esattamente per questo mopersonalità anguillare come Rimtivo che nel Battello ebbro possono baud, ribelle sino all’inverosimile, coesistere tanto le marine argennon piegato alla logica del «non si tate e le albe lupuò» e ai legami centi quanto il sempre più asfitcadavere di un tici e oppressivi annegato che di una borghesia galleggia, tanto troppo seduta e la luce quanto le placata. Al contenebre, quetrario, l’itinerast’ultimo elerio stesso della mento evocato sua vita è la proper qualificare va tangibile di la pozza e il una continua grembo - con gli corsa a ostacoli annessi contenuin veste di santo, ti reali dati dannato e viagdall’Europa, la giatore lungo famiglia e il ruosentieri non sollo sociale - a cui, tanto metaforici: come bene dice da Londra a Milano, da StoccarRIMBAUD Sopra, con Paul Verlaine la curatrice nella sua postfazione da sino all’Abis«ogni tentativo sinia a commerdi ritorno d’ora in poi si dimostreciare caffè e armi. E poi, beffarda rà più che vietato, impraticabile». legge del contrappasso, un tumore Forse ciò che ancora oggi attrae al ginocchio a fermare i suoi passi di Rimbaud è quel senso di disagio e i suoi viaggi, l’amputazione della così magistralmente espresso nel gamba e la morte a soli 37 anni. bisogno di fuga, nello «sregolaDifficile, se non impossibile, mento di tutti i sensi». Inquieto e quindi, mettergli un’etichetta, se diverso, Rimbaud sa parlare al suo non quella sempre valida di Brepubblico ieri come oggi: ieri con la ton, che vedeva in lui il «dio sua passione per l’ignoto, per queldell’adolescenza». Ancora oggi, cola vuota trascendenza che indicheme il suo battello in movimento, rà mediante la frantumazione (più questo ragazzo di provincia, di tardi Picasso dirà che un quadro è Charleville, si pone nei confronti una somma di distruzioni); oggi di chi legge come una meteora e per il suo aver attraversato, nauseguirne la scia comporta una vefrago e su un battello in folle corsa ra e propria fascinazione. E penlibera e subìta, le lande desolate sare che la stagione della letteradella Terra. tura fu breve, brevissima, dal 1870 Un’odissea non meno di quella al 1873; una meteora, appunto, pridi Ulisse, la sua, nell’ambiguo abma che l’autore, insofferente perbraccio del bene e del male, se è sino del successo tributatogli con vero, come conclude Larocchi, che una Stagione all’inferno e refratIl battello ebbro «è percorso da intario ai valori e ai lavori borghesi, tense pulsioni negative, vere e prosi dedicasse alla rincorsa della liprie coazioni a ripetere, quasi prebertà e dell’impossibile. sagi della serie ininterrotta d’inIn tal senso Il battello ebbro è successi e di fallimenti che si abl’opera che meglio compendia batteranno in ogni ambito sull’auslanci e cadute: la poesia, scritta tore». Che, paradossalmente, deve nel 1871, nello stesso anno in cui la la sua fortuna e la fama presso i Comune è repressa nel sangue, seposteri all’aver «cantato» correnti gna l’inizio del suo vagabondaguguali e contrarie che hanno reso gio. Sporco e affamato si recherà turbolenta la traversata per mare di città in città; nel bel mezzo delle ma, nondimeno, la superficie delle sue tappe ci sarà la liaison con sue pagine e la profondità della Paul Verlaine, finita ancor prima sua anima. di cominciare con uno scandalo, un colpo di pistola e una ferita alla mano. l «Il battello ubriaco» di Arthur Il battello ebbro può essere letto Rimbaud (trad. e postfazione di M. come un vero e proprio atto di diLarocchi, Scrittura creativa Ediziolatazione generato da immagini ni, pp. 77, euro 15). «I k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6kMdN/+cguGppRg2Ex0QVM= C he cosa è successo? Perché siamo diventati così? Potremmo far nostre le domande che Amalia rivolge in Napoli milionaria al marito, il quale, reduce, trova una società distrutta e deprivata di valori. Sulle ceneri del 2011, anche noi stiamo tornando da una guerra? Quel che è certo, non sappiamo se e quando usciremo dalla palude della Grande Crisi. Ma già il solo interrogarsi sulle cause, sulle responsabilità, è segno di una passione di conoscenza e di una virtù civile cui in questi anni abbiamo spesso abdicato. Per inebriarci di un presente senza progetto. Ed altrettanto certo è che sia mancata una solida e larga leadership, quella stessa che ha saputo guidare il paese in alcuni momenti topici del Novecento. Ne parliamo con Antonio Galdo, il saggista che, insieme al sociologo Giuseppe La mancanza di un ceto medio illuminato è la vera causa di un vuoto di senso politico nel nostro Paese. Quali le sue colpe e quali i rimedi De Rita, ha consegnato in L’eclissi della borghesia (Laterza ed.) una lucida analisi delle origini e cause del vuoto in cui galleggiamo. Ceto medio e borghesia: che cosa sono l’uno e l’altra e come interagiscono? «La borghesia, come la intendiamo in questo libro, è una classe sociale con una funzione politica: mettere ordine e crea- re riferimenti in un sistema altrimenti condannato al caos. Ed è proprio quello che è avvenuto in Italia: la borghesia non ha svolto la sua funzione, è scomparsa rispetto ai doveri che le competono, e siamo piombati nel caos. L’Italia è diventato un Paese ingovernabile, non solo nella politica, dove hanno trionfato partiti ad personam con capi e capetti e leader inadeguati, ma anche nell’economia, nella società. In pratica ovunque. In compenso, ha dilagato un ceto medio egoista per definizione e incapace di fare governance: gli italiani, popolo straordinariamente solido ed efficace quando si è trattato di crescere, come negli anni del boom, sono diventati egoisti, chiusi nei loro interessi particolari e corporativi, e poco interessati al bene comune. Da qui bisogna ripartire». Che significa l’icastico titolo «L’eclissi della borghesia»? Un tramonto o una morte? «Eclissi perché in realtà abbiamo avuto, in tempi non lontanissimi, una borghesia di sistema. Pensi a personaggi come Enrico Cuccia e Raffaele Mattioli, in economia, oppure ad Alcide De Gasperi e Ugo La Malfa in politica: sono uomini che ci ricordano una classe dirigente di stampo europeo: solida, credibile, con un orizzonte di futuro, e non appiattita sul presente come l’attuale. Certo; anche loro facevano i rispettivi interessi di gruppi o di persone, ma avevano un’idea del sistema Paese, sentivano un orgoglio di italiani, e hanno lasciato una traccia molto solida». È un fenomeno solo italiano e/o come si presenta negli altri Paesi europei? «Tutte le leadership nel mondo occidentale e in particolare in Europa, accusano debolezza, scarsa visione del futuro, inadeguatezza in termini di strumenti culturali per affrontare la sfida che ci aspetta. La Grande Crisi, lunga e tormentata, che porterà a un cambio di paradigma nel mondo capitalista, quello che gli economisti definiscono il nuovo Quei trent’anni della «Vallisa» e non solo di poesia a Bari «Vestali in un mondo senza sogni», un resoconto di Gianni A. Palumbo di SERGIO D’AMARO N ella svolta epocale che viviamo i bilanci possono suonare un po’ sinistramente, vista la corsa al loro pareggio e la paura di star fuori dalla matematica. La strada imboccata dalla cultura e dalla letteratura non può, però, non tener conto di certe vitali scadenze. Ecco allora che un gruppo come quello raccolto attorno alla rivista «La Vallisa» di Bari si offre naturalmente alla distanza dei suoi trent’anni. Il giovane critico Gianni A. Palumbo tenta, molto accuratamente, di darne conto nel libro-rapporto Vestali in un mondo senza sogni, edito dalla pugliese Secop. Ritornano, ordinati in ben dosati capitoli, la dense vicende di un’esperienza partita nel 1980 nella L’acceso dinamismo del gruppo con «tana» nella libreria Roma: da Nigro a Giancane, Angiuli ecc. fucina compiacente della barese Libreria Roma, ma in realtà già figlia di una precedente iniziativa che si chiamava «Interventi Culturali». Chi visse quegli anni in Puglia ricorda l’acceso dinamismo di alcuni giovani autori, che avrebbero acquisito più tardi una ben distinta consacrazione. Si profilarono due schieramenti, che poi finirono per divaricarsi riconoscendo da una parte i nomi di Daniele Giancane, Rino Bizzarro, Francesco Bellino, Francesco Nicassio ed altri, e dall’altra quelli di Lino Angiuli e Raffaele Nigro, che intrapresero l’esperienza di «Fragile» e di altre riviste. «La Vallisa» si impose come un gruppo movimentista e militante, attento a non farsi adescare da «parole innamorate» e da neo-orfismi allora ritenuti molto in voga. Si accesero dibattiti, si organizzarono convegni, si fomentarono polemiche, tutti intesi a realizzare una letteratura più autentica, non condizionata da tecnicismi e avanguardie, aperta a qualunque emozione e capace di essere letta e ascoltata anche POETI CHE FANNO GRUPPO Daniele Giancane, uno dei leader dei poeti della «Vallisa» in luoghi non letterari, come fabbriche, carceri e scuole. Il merito dei «Vallisiani» fu anche quello di aprirsi alla letteratura dell’Est, in particolare quella balcanica, facendo conoscere una dimensione completamente diversa del mondo europeo. In trent’anni di attività molti sono stati i cambiamenti nella composizione del gruppo e sintomatica l’alternanza degli editori che hanno stampato la rivista: da una decina d’anni se ne occupa proprio una casa editrice come Besa aperta anch’essa alle lingue dell’Est. Ci si è messi in contatto con tutte le lingue e tutte le espressioni tramite corrispondenti da tutti gli angoli geografici, si è continuato a far confronti con i «Lunedì letterari» presso la già citata libreria barese, si è data voce ad edizioni di «Donne e poesia», ani- 19 Lunedì 2 gennaio 2012 CULTURA&SPETTACOLI «LA SOLLEVAZIONE» UN SAGGIO DI BIFO Non basta essere indignados di LEONARDO PETROCELLI BORGHESIA, PER PICCINA CHE TU SIA... È venuto meno il ruolo del ceto medio sociale in Italia? A sinistra, una artistica raffigurazione della borghesia. Sotto, corsa da «colletti bianchi»; e Antonio Galdo Paese alla sua deriva e al suo declino». Quali sono le ragioni principali di questo svuotamento? «Le ragioni sono tante e nel libro abbiamo provato a raccontarle una per una, senza scivolare nel moralismo astratto e sforzandoci di documentare ogni passaggio di questo racconto. Un importante sindaco italiano mi ha scritto questa lettera: “È un libro che deve leggere chiunque ha voglia di avere un ruolo nella vita pubblica, perché spiega il caso italiano in tutti i suoi angoli e indica una rotta per il futuro”». A fronte di questa caduta di egemonia, chi ha sostituito la borghesia? modello di sviluppo. Dunque il caso italiano va letto e raccontato dentro uno scenario più ampio: però solo in Italia, solo in questo sciagurato Paese, assistiamo a una borghesia che, ovunque lavori, pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi. Dia un occhio a come si assegnano le cattedre nelle università (tempio della cultura neoborghese), op- pure a come tanti professionisti dividono privilegi e corporazioni, o anche alla quantità spaventosa di conflitti di interessi ai vertici della grandi aziende e della finanza del capitalismo italiano. Sono tutte tracce che vanno nella stessa direzione: la borghesia italiana, eclissata nella sua funzione, non c’è, non si vede e non fa il suo mestiere. Lasciando così il «Nel Sud, il vuoto borghese ha prodotto un effetto particolarmente catastrofico: l’avanzata dell’illegalità, a tutti i livelli, nella società, nell'economia e nella politica. E il campo libero a favore della malavita organizzata. Sì, anche questa è una responsabilità della borghesia, in questo caso quella meridionale, eclissata. La malavita che controlla inoltre pezzi di regioni del Sud, penso alla Campania e alla Calabria, non può essere contrastata solo dalle forze dell’ordine e dalle sentenze dei tribunali Vetrina NARRANO DI NOI AVEVA 92 ANNI. ERA DI TEANA (PZ) di PASQUALE TEMPESTA È morto a Parigi lo scultore lucano Francesco Marino n Nella città francese di Perigny, a pochi chilometri da Parigi, dove viveva dagli anni Settanta, è morto all’età di 92 anni lo scultore lucano Francesco Marino, in arte Marino di Teana. Nel 2009 la Regione Basilicata aveva inaugurato nel suo paese di origine un percorso artistico acquistando cinque delle sue sculture monumentali, che si trovano lungo le strade di Teana (Potenza). mate da Anna Santoliquido, si è sottolineato il ruolo della narrativa di fantascienza con Donato Altomare. C’è stato, insomma, in tutto questo lungo giro d’anni un costante ascolto di quanto premeva e di quanto e come stava cambiando, in coincidenza prima del riflusso e poi della cultura globalizzante e consumistica. Facile individuare cadute di ritmo o rischi di velleità. «La Vallisa» ha avuto anche di queste vicende, ma ha attestato un difficile passaggio della letteratura e una strenua volontà di resistenza dentro uno scenario di stretta riduzione al pragmatismo e al materialismo. l «Vestali in un mondo senza sogni» di Gianni A. Palumbo (Secop ed., pp. 383, euro 16). k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6kMdN/+cguGKmgauaPLWNU= QUASI IL 20% IN PIÙ RISPETTO AL 2010 A Natale, boom di visite nei musei e nei siti archeologici italiani n Musei e archeologia super gettonati nelle feste: nei giorni di Vigilia, Natale e Santo Stefano, rileva il ministero dei Beni culturali, i 30 siti più visitati del Paese hanno riscontrato un incremento complessivo del 17,73% rispetto al 2010, per un totale di visitatori pari a 63.745 (lo scorso anno erano stati 54.144). Il successo delle aperture riguarda siti di tutt’Italia dal Nord al Sud: in Campania la Reggia di Caserta ha registrato un 225,30% di visitatori, a Roma Castel Sant’Angelo il 92,45%, a Torino il Museo delle Antichità Egizie il 66,10% e Milano con la Pinacoteca di Brera il 91,07%. Bene anche l’ingresso gratuito per il giorno di Natale, promozione che si è ripetuto in molti siti e musei con l’apertura straordinaria di ieri, 1° gennaio. che, tra l’altro, spesso arrivano con colpevole e complice ritardo. Servono anticorpi nella società, e il primo anticorpo è quello di una borghesia degno di questo nome che svolge una funzione nella vita pubblica, non solo per legittime ambizioni di carriera, o per meno legittimi interessi personali, ma innanzitutto per lasciare un segno a favore della collettività, per occuparsi cioè concretamente del bene comune. Qualcuno, nel Sud, in questi anni, ha visto una borghesia del genere, a parte qualche rara eccezione? Io no, eppure giro molto l’Italia». Che cosa possiamo e dobbiamo fare per uscire dalla palude? «Noi borghesi non possiamo più stare alla finestra, affacciati sul cortile di un Paese in crisi: questo è il messaggio del libro che guarda il futuro con ragionevole ottimismo. E sa perché? Per il fatto che, anche per effetto della GrandeCrisi, l’Italia è a un giro di boa nella società, nell’economia e nella politica, là dove l’assenza della borghesia ha prodotto i suoi danni. E non stare alla finestra, vorrei dirlo a scanso di equivoci, non significa necessariamente scendere in politica, dove in tanti si presentano pensando che attraverso alcuni privilegi e maneggi di denaro pubblico, si possa “svoltare”. Non stare alla finestra può esprimersi attraverso diverse forme, come dimostra la grande generosità degli italiani, per esempio, quando lavorano nel volontariato. Ma la cosa importante è una: uscire dall’indifferenza e dare un contributo concreto, responsabile e disinteressato al riscatto della Italia che resta e resterà un grande Paese». C’era una volta in ogni luogo... Le fiabe illustrate di Rosa De Natale (in italiano e in spagnolo) G iorni di vacanze, tempo di fiabe. Non solo per i più piccoli. Piacciono a tutti. Ascoltarle, raccontarle e - perché no - anche scriverle. Come ha fatto - spinta da un nobile sentimento di altruismo - nientemeno che una manager, una imprenditrice: Rosa De Natale. Non c’è da meravigliarsene dal momento che come lei stessa ricorda - Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, ebbe a dire che, nell’animo umano, sono molto più profonde e radicate di quanto si creda, «le sorgenti dalle quali sgorga la vera poesia delle fiabe». Dunque, fiabe e poesia quasi una cosa sola. Lo si evince fin dalle prime righe di una delle belle composizioni dell’autrice, che ha come titolo «La fiaba più bella del mondo». E che non è una favola come le altre, nel senso più classico della parola. Perché racconta con toni semplici e piani, quasi musicali, la «parodia» - inteso il termine nel suo significato di «imitazione» - di una storia vera, fatta di amore per i bambini più bisognosi di affetto e di attenzioni, poi diventa realtà. Più legati all’immaginazione gli altri due racconti del delizioso libro della De Natale che è bilingue: italiano e spagnolo e si intitola C’era una volta in ogni luogo… (80 pagine riccamente illustrate), quasi a sottolineare l’universalità della fantasia narrativa dei libri per ragazzi. Uno, «Pastrocchino», popolato di fate e gnomi, ha per protagonisti una bella fanciulla e l’immancabile principe azzurro; dell’altro, «Il fanciullo perduto», sveliamo solo il titolo per lasciare ai piccoli lettori il piacere della scoperta. Assicurandoli però che anche questo è da leggere (o da raccontare) tutto d’un fiato. Ultima annotazione, le deliziose illustrazioni a colori realizzate da Giulia Cocchi, Nicole Stangarone e Angela De Natale che arricchiscono il libro. Il quale si chiude con i versi e i disegni di Consuelo Stangarone che raffigurano il viso di alcuni bimbi dagli «occhi neri/ occhi brillanti/ che tutto guardano/ che tutto cercano»; occhi che, più di altri, «sempre domandano» chiedendo «un abbraccio». L’ incipit di tutto è la constatazione della fine di una malia, di un incantesimo che aveva persuaso il cittadino globale a salutare trionfante l'ascesa dei Mercati e di tutte le nuove divinità del mondo post-moderno. Spezzatasi questa sorta di ipnosi collettiva, si è palesata, agli occhi degli osservatori più accorti, l’esigenza di riprendere in mano un destino troppo a lungo delegato ad altri. Tale necessità d’azione per Franco Berardi Bifo, tra i fondatori di Radio Alice e leader del movimento del ‘77 a Bologna, ha un solo sbocco naturale, lo stesso che fornisce il titolo al suo ultimo saggio La sollevazione. Collasso europeo e prospettiva del movimento (Manni ed., pp. 158, euro 10). Il testo è un'agile, seppur densissima, arringa contro gli innumerevoli guasti dell’Europa tecnocratica di Maastricht, i deliri della società della crescita infinita, le storture di un «semiocapitalismo» basato sull’astrazione dei denari, delle relazioni e delle coscienze. Fin dalle prime righe il mirino punta al cuore della Banca Centrale Europea (BCE) e dei mercati finanziari con tutto il loro stuolo di viceré e, soprattutto, con la forza di un meccanismo pulsante che si alimenta per automazione e non per convinzione. In un modo o nell’altro, si finisce per essere tutti reiteratori della congiura, se non proprio dei deferenti camerieri al pari degli attori della politica di casa nostra. E, qui, ce n’è davvero per tutti: per Napolitano che ci «frega il portafogli», per gli indignati d’Italia i quali «credono che basti ristabilire la legalità perché le cose si rimettano a funzionare decentemente», naturalmente per Berlusconi, ma anche per gli uomini del centrosinistra «aguzzini al servizio del più efferato ed estremo progetto neoliberale, monetarista e finanziarista». D’altronde, nel pensiero di Bifo, la funzione storica della sinistra sembra ormai essersi ridotta a questo: scendere in campo «ogni qual volta si tratta di compiere operazioni troppo sporche perché la destra possa assumersene completamente la responsabilità». Quanto al governo tecnico, il volume è stato redatto prima della sua ascesa, eppure contiene un passaggio sagace e profetico in modo quasi inquietante: «Dovremo forse passare attraverso una insurrezione legalitaria che porterà al disastro di un governo della BCE impersonato da un banchiere o da un confindustriale osannato dai legalitari. Sarà quel governo a distruggere definitivamente la società italiana». Abbandonate le classi dirigenti nel limbo dell’inutilità o nella roccaforte del nemico, Bifo prosegue la sua perentoria dissertazione, aprendosi generosamente nei riferimenti - Rainer Rilke, Pirrone di Elide e perfino Carlos Castaneda -, ma chiudendosi in un oblò da cui tutto viene filtrato attraverso giurassici parametri novecenteschi. E così ogni considerazione rimane ancorata alla matrice materialista, la questione del lavoro continua a giganteggiare su ogni altra umana impellenza e lo spettro di futuri nazi-fascismi viene agitato ad ogni piè sospinto, nonostante l’iniziale promessa, onorata solo in parte, di non pronunciare «il nome della bestia invano». Ci troviamo quindi ancora tragicamente chiusi nel recinto della modernità e delle sue parole d’ordine e, non casualmente, la soluzione offerta al lettore negli ultimi scampoli del libro incarica i lavoratori del software di smantellare gli «algoritmi predatori» del nemico finanziario con iniziative in stile Wikileaks. Ma, ormai, ed è questo il punto, non si tratta più di saper usare un computer. Si tratta semplicemente di riuscire a spegnerlo. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1TPjJ2cfZ0PitD3v56Vv3E= 20 SPETTACOLI RAIUNO 06.00 06.10 06.30 06.45 07.00 07.30 07.35 08.00 09.00 09.30 10.55 11.00 11.05 12.00 13.30 14.00 14.10 15.15 17.00 17.10 17.15 18.50 20.00 20.30 20.35 NEWS Euronews RUBRICA Unomattina Caffè con Guido Barlozzetti TG 1 RUBRICA Unomattina TG 1 TG 1 L.I.S. 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Il film è un adattamento della nota fiaba “La Bella e la Bestia” scritta da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Presentato fuori concorso al 45º Festival di Cannes, “La bella e la bestia” è stato il primo film di animazione ad essere stato nominato agli Oscar come miglior film. La serie è incentrata sulle indagini della Squadra Speciale dell'Fbi di New York per il ritrovamento delle persone scomparse. La missione di questo team è quella di rintracciare persone scomparse, indagando su ogni aspetto del passato e utilizzando le tecniche più avanzate per tracciarne il profilo psicologico, al fine di scoprire se la vittima è stata rapita, uccisa o, semplicemente, ha deciso di cambiare vita senza avvertire nessuno. La squadra ricostruisce minuto dopo minuto i dettagli delle ultime ventiquattro ore prima della scomparsa e non tralascia alcun dettaglio della vita della vittima, seguendo una semplice regola: capire chi è la vittima. (Usa, 2009) di Harald Zwart, con Steve Martin, Jean Reno, Emily Mortimer. Una serie di furti di gioielli leggendari, tra cui l'inestimabile diamante della Pantera Rosa, ha messo in allerta la polizia di tutto il mondo. Quando anche la polizia francese è chiamata a mandare uno dei suoi per aggiungersi al pool di detective internazionali incaricati di portare avanti le indagini, il capo ispettore Dreyfus si trova costretto ad affidare la missione al maldestro ispettore Jacques Clouseau. Per condurre le sue indagini l'ispettore della Sûreté, insieme ai suoi assistenti Ponton e Nicole, dovrà viaggiare tra Roma e Parigi... (Usa, 1990) di Renny Harlin, con Bruce Willis, Franco Nero e Bonnie Bedelia. Il film fa parte di una quadrilogia; è il sequel di “Trappola di cristallo”, ed è seguito da “Die Hard - Duri a morire e “Die Hard - Vivere o morire”. Il protagonista è il poliziotto di New York John McClane. All’aeroporto di Washington, mentre John sta attendendo l'atterraggio del volo su cui sta viaggiando la moglie, avvista due sospetti che si muovono furtivamente verso la zona bagagli. John li segue, tenta di fermarli per identificarli, ma i due fanno una strage: riesce ad ucciderne uno, ma la polizia aeroportuale lo blocca credendolo un malfattore. Questa sera in onda un nuovo appuntamento con la dodicesima edizione del grande Fratello. Sembrano non sentire affatto il peso della nomination Armando ed Amedeo. Entrambi vivono la Casa senza ansie e senza preoccupazioni: il napoletano è preso dalla conoscenza della nuova concorrente Monica e il siciliano, preso dalla sua storia con Caterina con la quale ricorda i primi sguardi, le prime complicità. “E quei brividi - dice proprio la padovana che entrambi proviamo ancora oggi sfiorandosi semplicemente la mano”. L'unica riflessione seria è pensando al fuori: entrambi ipotizzano situazioni ed inevitabili confronti, ma senza paure. Nella sesta serie di “Csi New York” gli episodi hanno ancora una volta come sfondo la Grande Mela e come filo conduttore le indagini della squadra anticrimine. Unica ragione di vita dei detective è trovare le prove, eliminare ogni dubbio e risolvere i casi per assicurare il colpevole alla giustizia. “Csi New York” è il secondo spin-off (dopo “Csi Miami”) del primo fortunato “Csi”, una delle serie più viste in America. Come i suoi precedenti, aderisce strettamente alle logiche del "procedural drama": la narrazione verte esclusivamente sul caso da risolvere, con pochissime incursioni all’interno della vita privata dei personaggi. (Usa, 1960) di John Sturges, con Yul Brynner, Eli Wallach e Charles Bronson. Un gruppo di cowboy viene pagato per difendere un villaggio messicano dalle scorrerie del bandito Calvera e della sua banda. I sette uomini sconfiggono la banda anche se quattro mercenari perdono la vita. Dei tre superstiti due, Chris e Vin, riprenderanno il loro cammino mentre il più giovane di loro, Chico, rimarrà nel villaggio per amore di una ragazza lì conosciuta. “I magnifici 7” è liberamente ispirato al film di Akira Kurosawa “I sette samurai”, riproponendo nell’America del XIX secolo i temi forte dell’onore e del rifiuto dell’ingiustizia. 22.45 22.50 00.25 00.30 00.55 01.00 01.05 01.35 02.15 02.20 04,10 04.55 Tg 1 60 secondi FILM The Pixar Story con Stacy Keach, John Lasseter, Brad Bird. Tg1 Notte Tg1 Focus Che tempo fa RUBRICA Qui Radio Londra con Giuliano Ferrara (Replica) RUBRICA Sottovoce con Gigi Marzullo RUBRICA Rai Educational Ritorno al presente RUBRICA Mille e una notte - Cinema FILM Addio Mr Chips TELEFILM Lady Coop VIDEOFRAMMENTI Da Da Da TELE NORBA 7 07.30 08.00 08.30 09.15 12.45 13.00 13.30 14.00 14.30 15.30 18.00 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.00 Tg Norba 24 Tg Norba 24 Sud Tg Norba 24 Rassegna Stampa Shopping In Tv RUBRICA Concerti Ed Eventi Tgnorba 24 Prima Tg Norba 24 Sud Tg Norba 24 TELENOVELA Esmeralda TELENOVELA Pantanal Cartoni Animati Tg Norba 24 Sud Tg Norba 24 Tg Norba 24 Speciale Natale RUBRICA Buonvento SITCOM Mudù 7 FILM Toto' Peppino e La Dolce Vita 23.25 23.40 01.50 02.25 03.50 04.10 04.11 04.55 05.40 06.00 Tg2 FILM Sex and the city con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon RUBRICA Sorgente di vita FILM Martha M. - Diario di un omicidio con cChristopher Meloni, Robert Forster, Maggie Grace RUBRICA Secondo canale RUBRICA Università Telematica Internazionale UniNettuno RUBRICA Lezioni d’autore - Dentro l’anima dell’artista RUBRICA Artisti riuniti RUBRICA Secondo canale SOAP Cuori rubati 23.00 00.00 00.15 03.00 03.17 03.18 03.40 03.45 03.46 03.47 05.10 05.15 06.00 ANTENNA SUD 05.30 07.25 08.15 12.30 13.25 15.00 15.15 15.45 15.50 19.45 20.15 21.15 RUBRICA Antenna 7 Giorni NEWS Antenna Mattina NEWS Cnr-Tv News TELENOVELA Manuela Antenna Pomeriggio RUBRICA Pronto dottore SITCOM E.R. Medici al capolinea NEWS Cnr-Tv News TELEVENDITA Teleshopping FICTION Le battagliere Antenna sera diretta FILM Inside Edge RUBRICA La grande storia - Vacanze di guerra L’odissea dei bambini italiani di Libia RUBRICA Fuori Orario. Cose (mai) viste FILM L’uomo della croce - Il bidello dei mari - Il teatro delle meraviglie Rainews America Today Shownet Riflettendo con Usa 24 H Dentro la Notizia Magazine Tematico di Rainews America Today Superzap Rai News Morning News 23.45 23.50 02.05 02.30 03.50 04.05 04.12 TELE NORBA 8 05.15 07.00 07.15 08.30 12.45 13.15 14.00 14.30 15.00 15.30 18.00 19.00 21.00 Tgnorba 24 Cartoni Animati TELENOVELA Pantanal Shopping In Tv Telefilm TELENOVELA Esmeralda SITCOM Mudù 7 Tg Norba 24 Tgnorba 24 Prima Tg Norba 24 Flash Tgnorba 24 Cartoni Animati FILM Agenzia Omicidi SHOW I Bellissimi di Rete 4 FILM Affari sporchi con Richard Gere, Andy Garcia, Nancy Travis - regia di Mike Figgis (USA) - 1990 Tg4 Night News FILM Gli allegri eroi - Allegri scozzesi con Oliver Hardy, Stan Laurel, June Lang, James Finlayson - regia di James W. Horne TELEVENDITA Mediashopping SHOW Peste e corna SHOW Ieri e oggi in tv 06.40 08.10 09.45 11.50 13.35 15.35 17.15 18.45 19.05 21.00 23.05 Tg Norba Notte SITCOM Mudù 7 FILM La Bella Mugnaia Programmazione Notturna 23.05 23.10 23.15 23.20 Antenna Notizie NEWS Cnr-Tv News Informazione FICTION Chiamami 22.50 23.15 RUBRICA Senti Chi Parla FILM Il Pap'Occhio Programmi Non Stop 01.00 01.29 01.30 02.10 04.48 05.02 05.15 05.44 SHOW Mai dire Grande Fratello Un programma della Gialappa’s Band Tg5 Notte METEO Meteo5 SHOW Striscia la notizia - La Voce della contingenza con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti (Replica) TELEFILM Thunder in paradise - Lezioni mortali - Agguato in paradiso - Arma mortale TELEVENDITA Mediashopping REALITY Grande Fratello Tg5 notte METEO Meteo5 SKY CINEMA 1 21.10 23.00 23.15 23.45 01.45 00.15 01.00 03.05 03.20 04.55 FILM Cupido a Natale FILM I due presidenti FILM Come lo sai FILM A Natale mi sposo FILM Il discorso del re FILM Vi presento i nostri FILM Cupido a Natale con Chad Michael Murray, Ashley Benson SPECIALE Boardwalk Empire 2 FILM I fratelli Grimm e l'incantevole strega con Matt Damon, Heath Ledger, Monica Bellucci Sky Cine News - Anteprima Alvin 3 FILM The Tourist con Angelina Jolie, Johnny Depp FILM Asterix & Obelix - missione Cleopatra con Gérard Depardieu, Monica Bellucci, Christian Clavier FILM American Beauty SPECIALE Un Natale per due FILM I due presidenti FILM Forever Strong 23.00 00.50 01.25 01.40 03.10 03.25 04.50 05.05 05.35 TELEFILM White Collar Fascino criminale - Furto d’identità - Estorsione RUBRICA Modamania NEWS Studio Aperto - La Giornata TELEFILM Highlander - Linea di fuoco - Il rivoluzionario TELEVENDITA Mediashopping FILM Elmer - Un elfo combina guai con Sean Donnelly TELEVENDITA Mediashopping TELEFILM Aaron Stone TELEVENDITA Mediashopping SKY SPORT 1 06.00 08.00 08.30 09.00 10.45 12.30 13.00 14.45 15.15 15.45 16.00 18.00 18.30 20.30 21.00 23.00 23.30 01.30 02.00 04.00 Sampdoria - Torino Euro Calcio Speciale Xmas Re-Play Cesena - Napoli Napoli - Genoa Serie A Remix Speciale Napoli Bologna - Roma Euro Calcio Speciale Xmas Speciale Le Goleade Euro Calcio (diretta) Premier League (diretta) Wolverhampton - Chelsea Euro Calcio (diretta) Premier League (diretta) Fulham - Arsenal Euro Calcio Speciale Xmas (diretta) Wolverhampton - Chelsea Euro Calcio Speciale Xmas Fulham - Arsenal Speciale Le Grandi Sfide Copa Sudamericana U. de Chile - Flamengo Copa Sudamericana LDU Quito - Independiente 23.50 00.20 00.55 01.05 01.50 02.30 SHOW G' Holiday con Geppi Cucciari MAGAZINE Innovation Il magazine che racconta la tecnologia al servizio dell'uomo con Lucia Loffredo e Ivo Mej Tg La7 SHOW Italialand remixata! con Maurizio Crozza ATTUALITA’ Otto e Mezzo con Lilli Gruber (Replica) SHOW La7 Colors Ogni notte LA7 apre i suoi archivi e quelli dell’antenata Telemontecarlo con LA7colors, in occasione dei suoi primi 10 anni TELEREGIONE 06.30 07.25 07.30 08.00 13.30 14.30 15.15 15.30 17.00 17.15 19.30 20.15 Tg Sette/Tr Sport Oroscopo Buongiorno Regione Tr Shopping Contro Corrente Tr Notizie/Tr Sport Il Punto Tr Shopping Tg Flash Tr Shopping Tr Notizie/Tr Sport Il Punto 20.30 22.00 23.00 23.45 00.00 00.30 01.15 Contro Corrente FILM Charlie Chaplin - Cavalcade Tr Notizie/Tr Sport Il Punto Contro Corrente Tr Notizie/Tr Sport Contro Corrente k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1TPjJ2cfZ0Pzvw832xegRc= SPETTACOLI 21 Lunedì 2 gennaio 2012 Katy Perry: 24 miloni di euro per divorziare dopo un anno Il «nostro» Caparezza fa ballare 15mila fiorentini l Il divorzio da Russell Brand potrebbe costare 20 milioni di sterline (quasi 24 milioni di euro) alla cantante Katy Perry, come riporta il «Daily Mail». La coppia non ha firmato alcun contratto prematrimoniale e l’accordo potrebbe riguardare metà del patrimonio della pop star. Nei giorni scorsi Brand ha ufficializzato il divorzio attraverso Tmz: «Purtroppo, Katy ed io stiamo mettendo fine al nostro matrimonio. Continuerò ad adorarla e rimarremo per sempre amici». La coppia si è sposata nell’ottobre 2010. STAR DELLA MUSICA La ventisettenne americana Katy Perry SUL PALCO A SAN SILVESTRO Caparezza re per una notte di Firenze W IL FIGLIO! ARTHUR CHRISTMAS - IL FIGLIO DI BABBO NATALE - Regia di SarahSmith, BarryCook. Animazione. Gran Bretagna/Usa, 2011. di ANTON GIULIO MANCINO «C’ è un nuovo sceriffo in città». Potremmo parafrasare la celebre battuta Eddie Murphy in 48 ore ammettendo che c’è un nuovo Babbo Natale o meglio un rampollo del clan di Babbo Natale in città, tutte le città italiane e del mondo, a contendere gli incassi cinematografici durante queste festività natalizie. Si chiama Arthur e dovrà aiutare in extremis Babbo Natale, in tutti i sensi perché è proprio di suo padre che si tratta, a portare a termine la consegna di tutti i regale entro l’alba della festa più celebrata sul pianeta. Accade in Arthur Christmas – Il figlio di Babbo Natale diretto a quattro mani da SarahSmith, anche sceneggiatrice, e BarryCook per la prestigiosa casa di produzione britannica Aardman, cui si devono le memorabili saghe tra tv e cinema di Wallace & Gromit, ma anche quelle di Shaun the Sheep, Timmy Time, nonché l’ormai classico Galline in fuga e il sottovalutato Giù dal tubo. Arthur Christmas, secondo la tradizione Aardman, opera su due livelli: da un lato offre la parodia o la riscrittura comica di un prototipo, dall’altro si concentra su una serie di trovate minime che valgono più della trama nel suo complesso. Detto altrimenti, c’è da divertirsi ad assistere a questo stravolgimento dell’immagine di Babbo Natale, che ora agisce a capo di una azienda molto avanzata sul piano tecnologico, una sorta di multinazionale del regalo, coadiuvato dal figlio Ecco Arthur e aiuta il «nuovo» Babbo Natale l In 15 mila hanno assistito ai concerti organizzati in piazza della Stazione a Firenze per l'ultima notte del 2011: appuntamento clou con il rapper pugliese Caparezza. Gremite anche le altre piazze della città: in piazza della Signoria l’anno nuovo è stato festeggiato sulle note dell’orchestra ucraina di Donetske diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta; swing in piazza della Repubblica con i gruppi Les Italiens e The Sweet Life Society; gospel in piazza Santissima Annunziata con i Millennium Gospel Singers. IL CASO LA POLEMICA MÜLLER-DETASSIS Festival di Roma Rondi netto: «Sarò direttore ad interim» GIAN LUIGI RONDI Si oppone alla rimozione di Piera Detassis dal cinefestival di Roma Animazione e tanta ironia più valido, Steve, e da un esercito milionario di elfi, che negli strati profondi del Polo Nord cooperano affinché una navicella spaziale, retaggio della vecchia slitta, accontenti uno a uno i bambini del pianeta. Ma soprattutto è nei particolari che si riesce a valutare meglio l’impatto della favola capovolta, dove all’improvviso il disadattato figlio Arthur diventa la chiave di volta del sistema, il vero risolutore del problema, la risorsa maggiore su cui la famiglia scopre di poter contare. Diversamente dal Gatto con gli stivali, questo Arthur Christmas ha il dono dell’ironia autentica, genuina, non certo tirata per i capelli. In casa Aardman, più che in casa Dreamkorks, Disney e Pixar, c’è la volontà di non prendersi sul serio, e di proporre perciò un discorso serio sull’impossibilità oggi di essere credibili con gli archetipi dell’immaginario infantile, tanto più goffi in un’epoca di tecnologia spinta alle estreme conseguen- ARTHUR CHRISTMAS È il personaggio figlio di Babbo Natale nell’ottimo film di animazione diretto da Sarah Smith e BarryCook . ze culturali ed estetiche. Naturalmente resta intatta la fiducia nei buoni sentimenti e nei valori fondamentali, messa a dura prova da regole e concezioni di vita assurde. Dove per fortuna la dimensione plastica dell’universo visivo targato Aardman si concilia con la tridimensionalità coatta del 3D. «N on posso rinominare Piera Detassis direttore del Festival del Cinema di Roma e ricoprirò io questo incarico ad interim fino alla scadenza del mio mandato a giugno». Lo ha detto il presidente del Festival del Cinema di Roma, Gian Luigi Rondi, a proposito delle polemiche di questi giorni sulla direzione della rassegna capitolina. «Non ho nulla in contrario nei confronti di Marco Mueller - ha detto Rondi anche perché lo conosco da 25 anni e gli ho perdonato gli attacchi che ha fatto in questi anni nei confronti del Festival di Roma. Siccome, però, sono il sostenitore di Piera Detassis, se non la posso votare, è chiaro che non posso votare nessun altro». «Continuerò -spiega Rondi- a svolgere il mio mandato, che ho chiesto che non venga rinnovato, fino a giugno. Per la nomina del prossimo direttore del Festival bisognerà aspettare che io vada via. Sarà il nuovo presidente a nominarlo». NEI TEATRI ITALIANI NEI PROSSIMI MESI MOLTI VOLTI NOTI, DA RANIERI AD AMBRA IN VARI TESTI, E UN RITORNO AL CLASSICO Novità? Pirandello Chi è di scena. Il duello Ronconi-Lavia di DANIELA GIAMMUSSO L a sfida a distanza tra Gabriele Lavia e Luca Ronconi, molti volti popolari e Pirandello superstar. È la seconda parte della stagione teatrale che con una ventata di nuovi debutti e qualche ritorno importante, come la Nora alla prova con Mariangela Melato, è pronta ad andare in scena già dai prossimi giorni. Si parte subito sotto il segno dei direttori dei due principali stabili italiani. Per il Teatro di Roma, Lavia è regista e interprete del pirandelliano Tutto per bene, tragedia dell’inganno ai danni di un marito che si scopre tradito, anche nella paternità, all’Argentina l’8 gennaio. Per il Piccolo di Milano, Ronconi firma invece prima La modestia, commedia ispirata all’Eptalogia sui vizi capitali dell’argentino Rafael Spregelburd, che dopo l’anteprima al Festival di Spoleto debutta il 10 con Paolo Pierobon, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi e Francesca Ciocchetti. Poi, incontra per la prima volta Bertolt Brecht con l’ingenua e appassionata eroina Santa Giovanna dei macelli affidata alla Paiato (28 febbraio) e, infine, per il Biondo di Palermo, conduce Galatea Ranzi nella Napoli del ‘700 di Mistero doloroso di Anna Maria Ortese (aprile). Pur in tempo di crisi, in teatro c’è ancora il coraggio di costruire un kolossal. Come l’Opera da tre soldi di Luca De Fusco con Massimo Ranieri e Lina Sastri, che dopo il Festival di Napoli inaugura la sua tournée al San Carlo il 17 gennaio. O come The coast of utopia – La sponda dell’utopia, trilogia di Tom Stoppard che ripercorre la storia russa dal 1833 al 1866 attraverso protagonisti come Bakunin, Herzen, Turgeniev e che, dopo aver conquistato negli States il maggior numero di Oscar teatrali mai assegnati, debutta a marzo a Torino diretta da Marco Tullio Giordana con un cast di 26 attori tra cui Alessio Boni, Valentina Cervi, Michela Cescon, Luigi Diberti, Jasmine Trinca e Luca Zingaretti. E sarà ancora Russia con la storia della genesi del capolavoro di Tolstoj in Karenina – prove aperte AMBRA ANGIOLINI A sinistra Michele Placido. A destra Mariangela Melato . di infelicità che Giuseppe Bertolucci dirige con Sonia Bergamasco al «Franco Parenti» di Milano (11 gennaio). Fra le altre novità, Maurizio Scaparro affronta il Brancati de La governante con Pippo Pattavina (Catania, 13 gennaio), Piero Maccarinelli porta in scena Colazione da Tiffany dal romanzo di Truman Capote, con Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia (Eliseo di Roma, marzo), Mar- co Sciaccaluga torna a dirigere Eros Pagni, questa volta ne La scuola delle mogli di Molière (Corte di Genova, marzo), Giorgio Barberio Corsetti esplora tra teatro, danza e musica, l’universo di Nineteen mantras (Auditorium della Musica di Roma 10-11 gennaio); Andrèe Ruth Shammah sceglie l’incontro tra la vedova De Gasperi e Nilde Iotti delle Esequie solenni di Antonio Tarantino con Ivana Monti e Sara Bertelà (Franco Parenti, febbraio). Tanti i volti popolari che tornano in palcoscenico, come Alba Rohrwacher guidata da Valerio Binasco a confronto con Natalia Ginzburg in È stato così (Della Tosse di Genova, febbraio); Stefano Accorsi nell’Orlando furioso di Marco Balliani (sarà anche a Bari); Isabella Ragonese ne La commedia di Orlando di Emanuela Giordano (debutto 6 gennaio a Lucca, dal 17 a Catania); Alessandro Preziosi regista e protagonista del Cyrano di Bergerac (Ascoli, 14 gennaio); Giuliana De Sio con il Woody Allen de La lampadina galleggiante (Quirino di Roma, 10 gennaio); Claudio Santamaria e Filippo Nigro nella black comedy Occidente solitario di Martin Mcdonagh; Margherita Buy nella commedia sentimentale Nel nome del padrÈ (Politeama di Genova, 24 gennaio); fino ad Ambra Angiolini in Ti ricordi di me?, storia di un rocambolesco incontro tra una narcolettica e un cleptomane (Ambra alla Garbatella di Roma, marzo). Monica Guerritore sarà poi mattatrice dell’intervista impossibile ad Oriana Fallaci in Mi chiedete di parlare... e Ida Marinelli della Cassandra di Christa Wolf (Elfo Puccini di Milano, 17 gennaio). Ma la grande vera star dei prossimi mesi sarà Pirandello, portato in scena, oltre che da Lavia, anche da Michele Placido in un Così è (se vi pare) con Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio (Eliseo, aprile); con I giganti della montagna per la regia di Giuseppe Di Pasquale (Verga di Catania, aprile); L’uomo dal fiore in bocca secondo Antonio Syxti (Litta di Milano, febbraio); Questa sera si recita a soggetto con Mariano Rigillo (Napoli, gennaio). k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwVPZEtDsx5g5Zu7jUHeYiI= 22 SPORT Lunedì 2 gennaio 2012 IL 2012 I SOGNI DEL MONTENEGRINO ASPETTANDO LECCE «È la mia seconda casa, quella di domenica è per me una partita speciale. Però ora penso a diventare un top player» Juve, la rincorsa di Vucinic «Lo scudetto con i miei gol» Marotta scatenato: dopo Borriello parte l’assalto a Pizarro e Caceres Ma il diggì bianconero tiene calde anche le piste che portano a Palombo e Montolivo l TORINO. Il 2012 della Juve inizia da Marco Borriello. E adesso il club bianconero vorrebbe proseguire il suo «shopping romano» prendendo anche Pizarro. Il «regalo» è arrivato proprio a San Silvestro con l’incontro decisivo per il bomber Borriello tra l’ad bianconero Beppe Marotta e il duo Fenucci-Sabatini, rispettivamente amministratore delegato e direttore sportivo della Roma. L’intesa è stata raggiunta sulla base di un prestito oneroso di 500 mila euro e un diritto di riscatto a giugno fissato a 7,5 milioni. Il primo benvenuto all’attaccante arriva da Vucinic, che ha fatto lo stesso percorso Roma-Torino la scorsa estate. «Non l’ho sentito in questi giorni, ma di lui posso solo parlare bene - sottolinea il montenegrino - tutti lo conoscono, è un bravissimo attaccante e poi è anche un bel ragazzo (sorride, ndr). Non sono assolutamente preoccupato per la concorrenza in attacco: più siamo e meglio è». Dalla capitale potrebbe arrivare un terzo giallorosso in maglia bianconera: David Pizarro, giocatore ideale per fungere da vice-Pirlo. L’idea che porta al centrocampista cileno si è sviluppata negli ultimi giorni e ieri i dirigenti di Juve e Roma ne hanno parlato. Sono stati fatti significativi passi avanti verso la conclusione positiva dell’affare; le parti si sono date appuntamento per un nuovo incontro nei prossimi giorni. La società bianconera infatti continua a tenere monitorate le alternative Palombo e Montolivo per sistemare il centrocampo. Il terzo ingresso sarà un difensore, Martin Caceres del Siviglia: si lavora con il club andaluso per limare le differenze tra domanda e offerta e perfezionare l’intesa. La squadra intanto lavora da due giorni a Dubai e ritrova abile e arruolato proprio Vucinic. «Sto bene, ho ripreso in pieno e sto lavorando tantissimo per fare ciò che mi chiede Conte. Alla Juve c’è la storia e quando ci sei dentro la senti. Non vedevo l’ora di rientrare, stare fuori è dura» ammette il montenegrino che ha saltato le ultime tre gare dell’anno per un problema muscolare. Il tecnico bianconero lo avrà a disposizione l’8 gennaio a Lecce. «È la mia seconda casa, è una partita speciale» afferma Mirko, arrivato in Puglia a soli 17 anni. «Nel 2012 voglio vincere, spero sia l’anno della mia consacrazione - rileva Vucinic - con qualche mio gol, perché voglio segnare di più visto che finora ho fatto solo due centri, e le vittorie della Juve potrebbe davvero essere una stagione speciale». Il leit-motiv dell’anno sarà il duello con il Milan. «Lo scudetto è un discorso tra noi e i rossoneri - prevede - loro sono campioni in carica e hanno l’abitudine a lottare per certi traguardi, noi abbiamo più fame di vittoria, una voglia che si può trovare in poche altre squadre. E poi abbiamo Pirlo...». Juve contro Milan, Vucinic come Ibrahimovic? «Il paragone mi inorgoglisce, ma non vivo la sfida tra le due squadre come un confronto tra me e Zlatan. Voglio tirare fuori tutto il potenziale che ho per essere tra i primi cinque giocatori al mondo, come dice Savicevic. Di sicuro farei qualunque cosa per vincere lo scudetto. Penso che sia il sogno di qualsiasi calciatore e, quindi, anche il mio». GENIO Mirko Vucinic (a destra) cerca il salto di qualità con la Juventus. A sinistra un obiettivo juventino, David Pizarro. In basso, il diggì Marotta con Antonio Conte . IL CASO I MEDICI DANNO RAGIONE ALL’ALLENATORE: A LUNGO, LE SIGARETTE MINANO LA RESISTENZA DELL’ATLETA E LO ESPONGONO A GRAVI RISCHI «Balo fuma, lo prenderei a calci» Mancini rimprovera Supermario e lo lascia in panchina. Ma perde con il Sunderland l MANCHESTER. «Che Balotelli fuma lo so e gli ho anche detto di smettere. Se lui fosse mio figlio, lo prenderei a calci nel sedere». Parola di Roberto Mancini che in una conferenza stampa ripresa da Sky Sport «riprende» l’attaccante del suo Manchester City abituato a fumarsi qualche sigaretta. «so che fuma - aggiunge il tecnico italiano - e per me non va bene, ma io non sono suo padre o sua madre. Ci sono tanti giocatori che fumano in Italia e credo anche qui. Non credo che Mario fumi molto, forse 5-6 sigarette al giorno, ma gli ho detto che dovrebbe smettere». Fa bene Mancini a rimproverare Balotelli per il fumo, perché anche 5-6 sigarette al giorno comportano, soprattutto a lungo termine, rischi per la salute non indifferenti come malattie polmonari, cancro e ictus. Parola dell’Istituto di cardiologia del Policlinico Gemelli, Filippo Crea, che aggiunge «chi fuma, poi, tende col tempo a fumare sempre di più e con l’aumento delle sigarette aumentano anche i rischi per la salute». Per quanto riguarda le prestazioni atletiche, secondo il cardiologo con quattro o cinque sigarette al giorno non ci sono cali significativi, «ma considerando che il fumo riduce l'ossigeno nel sangue, col tempo, più si fuma e più si riduce la resistenza agli sforzi. Se si aggiunge questo ai rischi di malattie polmonari invalidanti, sia pure sul lungo periodo, il quadro è comunque tutt'altro che tranquillizzante». L'uso del tabacco, ricorda un recente studio commissionato dall’Unione europea nell’agosto scorso, è la principale causa di morte prevenibile in Europa. Il 15% dei decessi in tutta l'Ue, tra cui il 25% delle morti per cancro, può essere attribuita al fumo. Ogni anno mezzo milione di europei muore per consumo di tabacco o per esposizione al fumo. «Contro il fumo - sottolinea il prof. Crea - BAD BOY Mario Balotelli è di nuovo nel mirino di Roberto Mancini, stavolta per il vizio del fumo abbiamo avuto successi strepitosi in questi ultimi anni in termini di diluzione dei fumatori. Ma adesso, in Europa come negli Usa nelle generazioni più giovani, tra i ragazzi che hanno tra i 10 e i 15 anni, si assiste a un aumento dei fumatori che potrebbe portare a una pericolosa inversione di tendenza. Per questo è importante che personaggi pubblici e famosi come il calciatore Balotelli, che hanno un forte impatto sui giovani, diano un buon esempio anche dal punto di vista della salute. Se la pressione si riduce, categorie meno difese e sempre più esposte come i giovani tendono a riprendere il vizio. La natura umana è fatta così. La pressione non va mai allentata». BEFFA FINALE - Il Manchester City cade a Sunderland con un gol segnato al 93', subito prima del fischio finale, dal sudcoreano Jing Do won in posizione di fuorigioco, e non sfrutta la battuta d’arresto in casa del Manchester United, sabato pomeriggion ko all’Old Trafford (3-2) con il Blackburn ultimo in classifica. Mancini lascia in panchina Balotelli, preferendogli Dzeko, e non impiega il giovane attaccante italiano neanche quando il risultato non si sblocca. Poi al 93' il gol beffa. Ora City e United, restano appaiate a quota 45, in testa alla Premier League, col Tottenham a sei lunghezze. Frena anche il Chelsea, sconfitto in casa dall’Aston Villa (3-1): Villas Boas in bilico. Nell’altro posticipo della giornata, l’Everton vince 1-0 in casa del West Bromwich. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwVPZEtDsx5gQHdjYEsul1s= SPORT 23 Lunedì 2 gennaio 2012 PAZIENZA Galliani non cambia strategia. L’offerta resta la stessa: prestito secco. E se Carlitos la spuntasse? PATO-ALLEGRI Tra il tecnico e il brasiliano c’è ancora «gelo» dopo le pepate dichiarazioni dell’attaccante Milan, attesa Tevez ma Ibra è nostalgico «A me manca Cassano, lui fa davvero la differenza» RILANCIO Sotto Andrea Bertolacci mentre duella con Marchisio nella sfida Lecce-Juve dello scorso anno. L’azzurrino segnò ai bianconeri il suo primo gol in serie A [foto Rocco Toma] . MISSIONE SALVEZZA GIALLOROSSI DA OGGI AL LAVORO: DOMENICA ARRIVA LA CAPOLISTA JUVE Lecce prova a ripartire per cancellare le «scorie» MARCO SECLÌ l LECCE. Il Lecce prova a sbarazzarsi delle scorie dello scorcio finale del 2011. Ultimo posto in classifica e vicenda calcioscommesse hanno tenuto e tengono in apprensione squadra, società e tifosi. Ma da oggi i giallorossi sono obbligati a voltare pagina, per tornare a concentrarsi esclusivamente sul campo. Ogni energia fisica e mentale va indirizzata alla difficile rimonta-salvezza. In attesa di quello che riserverà il futuro (sia sul fronte dell’inchiesta che su quello del calciomercato), incombe la delicata sfida di domenica al Via del Mare contro la capolista Juventus. I giallorossi, dopo il giorno di stop concesso per Capodanno, si rimettono al lavoro oggi pomeriggio a Calimera. E Serse Cosmi, salvo imprevisti, potrà di nuovo contare sul gruppo al completo. Alla ripresa degli allenamenti ci saranno infatti anche gli stranieri, che hanno beneficiato di due giorni di vacanza in più rispetto ai compagni rimasti in Italia. Sono attesi al rientro capitan Giacomazzi, Cuadrado, Muriel, Piatti, Grossmuller, Obodo, Strasser, Tomovic, Diamoutene e Ofere. Da valutare le condizioni di Julio Sergio, Giandonato, Petrachi, Falcone e Mesbah. Mentre Carrozzieri dovrebbe tornare disponibile contro i bianconeri, così come Andrea Bertolacci, che scalpita per dimostrare a Cosmi il suo valore. «Un infortunio mi ha bloccato pochi giorni dopo il suo arrivo - sottolinea il centrocampista romano - ma adesso sto bene e non vedo l’ora di convincerlo che può contare su di me, anche se ho già percepito che ha grande fiducia nei miei confronti». Per l’azzurrino quella con la Juve non è una partita qualunque. Dolci i ricordi che evoca. «Sì conferma - proprio ai bianconeri, l’anno scorso, ho segnato il mio primo gol in serie A. Una grossa soddisfazione, anche perché vincemmo la partita. Ma questo è il passato, ora dobbiamo mettercela tutta per ripetere l’impresa e fare punti». Bertolacci è convinto che il Lecce può risalire la china: «Io credo fermamente nella salvezza. Abbiamo qualità e grandi stimoli, così come il nostro allenatore. E poi non meritiamo questa classifica, la sfortuna ci ha impedito di vincere a Parma, e anche a San Siro se avessimo segnato il 2-2 le cose sarebbero potute cambiare. Il nostro obiettivo resta alla portata». Intanto il direttore sportivo Carlo Osti continua a valutare le possibilità di rafforzare l’organico, sempre nei limiti delle disponibilità economiche del club, non certo abbondanti. Un sondaggio è stato fatto anche per l’attaccante Piovaccari, in forza alla Samp. Fronte cessioni: per Mesbah, in scadenza di contratto, si registra pure l’interessamento del Tottenham. l DUBAI. Carlos Tevez è una grande, un talento, un fuoriclasse ma chi manca davvero a Ibrahimovic è Antonio Cassano, il secondo «moschettiere», complice di tante scorribande calcistiche: sotto il cielo di Dubai dove il Milan ha iniziato il ritiro invernale - lo svedese si concede ai giornalisti con sentimento e affettività. Lui che è parco di svolazzi emotivi si lascia andare. «Sì certo - dice rispondendo ad una domanda di mercato fatta da Sky - Tevez è un grandissimo giocatore, ma chi ci manca è Antonio Cassano: lui è l’attaccante più forte e lo aveva dimostrato ampiamente nella prima parte di stagione giocando partite pazzesche e risultando spesso e volentieri decisivo». Ibra spiega che con il barese aveva trovato gli automatismi perfetti per il gol. L’uno complementare all’altro per una coppia d’attacco davvero straordinaria. Gocce di dolcezza, una punta di malinconia per il compagno assente ma sempre tanta voglia di vincere, intatta, granitica, la stessa di sempre per un giocatore carismatico, decisivo, grintoso. Lui che - la notte di Capodanno - all’Hotel Atlantis di Dubai - si è trovato di fronte il presidente del Barcellona Sandro Rosell e un altro ex del Barca Samuel Eto’o. Coincidenze, ma a Dubai bisognerà lavorare molto non solo sul fronte della preparazione ma anche dei rapporti da aggiustare e migliorare. Sembra sceso il freddo tra Alexandre Pato e Massimiliano Allegri. Nessun colloquio chiarificatore, né affettuose pacche sulle spalle, nè un ritrovato buonumore ma - come dice gelido Pato un semplice rapporto fra professionisti. «Aquilani - sottolinea il giocatore che si era lamentato del rapporto con Allegri fatto di poche parole e di nulle spiegazioni - lo ha detto prima e sono d’accordo: l’allenatore non può essere considerato un amico, ma un capo. È un rapporto che riguarda la sfera professionale, poi nella vita privata ognuno di noi ha i rapporti che vuole. Ha fatto un discorso a tutta la squadra il primo giorno e va bene così, non servono discorsi individuali. Siamo qui tutti insieme, lavoriamo in gruppo e cerchiamo tutti di fare il bene del club». FEELING Zlatan Ibrahimovic non ha mai nascosto la sua stima per Cassano. A fianco, il brasiliano Pato che sembra in scarsa sintonia con Allegri. Sotto, Carlitos Tevez, l’oggetto del desiderio milanista . «Io e Allegri – aggiunge – abbiamo lo stesso obiettivo, continuare a vincere con il Milan». «Anni fa - racconta - ho scelto il Milan fra tante possibilità, e lo rifarei. Di mercato parlano la società e il mio procuratore, che ho sentito soltanto per gli auguri di Natale. Come Ancelotti, al quale ho spedito un messaggio per Natale, e lui per messaggio mi ha risposto». Messaggi per ora solo di complimenti e auguri ma gli osservatori pensano che Ancelotti voglia Pato per l’albero di Natale non quello di casa - ma per quello che organizzerà in campo al Paris Saint Germain che allena da meno di ventiquattrore. Galliani sta a guardare: nella testa ora c’è solo Tevez, il top player, l’unico sostituto possibile di quel Cassano che Ibra tanto rimpiange. Ma che, forse, non ha ancora smesso di aspettare. Contratto Roma, mese decisivo per De Rossi Oggi la Roma rientra a Trigoria per cominciare a preparare la gara di campionato in col Chievo. Nel centro sportivo si ritroveranno il tecnico Luis Enrique, reduce dalla vacanza in Spagna, i giocatori - eccetto Borriello passato alla Juventus - e Franco Baldini. Il direttore sportivo è atteso alla stretta finale sul fronte De Rossi: il centrocampista, infatti, a 6 mesi dalla scadenza del contratto potrebbe firmare da febbraio per un altro club (col Manchester City di Mancini pronto ad accoglierlo a braccia aperte). Un addio che a Trigoria hanno intenzione di scongiurare con un’offerta di rinnovo da quasi 6 milioni di euro a stagione. Le parti stanno inoltre lavorando anche su una clausola rescissoria per giugno. Una cifra non elevatissima (20-25 milioni di euro), che però garantirebbe a De Rossi una sorta di via d’uscita nel caso in cui la stagione non dovesse concludersi secondo le aspettative. 24 SPORT Lunedì 2 gennaio 2012 SERIE BWIN TRE SQUADRE SUL CAPITANO Novara favorito nella corsa al giocatore biancorosso. Ma a centrocampo si aprirebbe un buco da colmare MOSSE BIANCOROSSE SERVONO GOL Il reparto offensivo ha bisogno di «cure»: basteranno Castillo e Kutuzov? S. Masiello verso il Torino di Ventura Bari, scatta il mercato ma la strada è in salita Tutto ruota attorno a Donati. Le richieste di Torrente FABRIZIO NITTI l BARI. In marcia verso Gubbio, ultimo turno di un girone di andata vissuto fra alti e bassi, con il pesante fardello dei due punti di penalizzazione calati più o meno improvvisamente. Alla costante ricerca di una precisa identità e, di conseguenza, di quella continuità che in un campionato come la B, quest’anno davvero non di eccelso livello, serve come il pane. Biancorossi appollaiati in una zona ibrida di classifica, basta poco per cadere da una parte, basta poco per provare a dare un senso diverso alla stagione, più consono a quelle che erano le aspettative di inizio stagione. Torrente ed i suoi ci credono, guardano ancora verso l’alto. Intanto, riapre il mercato. E per il Bari sarà un mercato di «sofferenza», un po’ in fondo come per tutte le società di calcio che alle spalle non hanno multinazionali o grandi aziende e sponsor. Un mercato ancora più difficile vista l’autogestione nella quale il club è piombato dopo l’allontanamento dei Matarrese dal ponte di comando, consegnato nelle mani dell’amministratore unico Claudio Garzelli. Le richieste di Torrente sono chiare a tutti: un giocatore per reparto. Ma il tecnico, pure, sa bene che non sarà semplice e che il Bari non è nelle condizioni di compiere il primo passo. Prima le «uscite», poi le «entrate». Anche perché il 15 febbraio ci sarà da «saldare» gli stipendi relativi all’ultimo bimestre 2011, visto che ottobre è stato liquidato a fine anno. DIFESA -Un centrale-esterno. Questa la richiesta piovuta sul tavolo del direttore sportivo. È un’operazione indipendente dalle cessioni, il tassello serve a completare il mosaico, visto che Torrente ha potuto contare effettivamente solo su sei giocatori: i centrali Borghese e Dos Santos; gli esterni Crescenzi e Garofalo; gli eclettici Ceppitelli e Polenta, utilizzati sia da esterni che da centrali. L’«investimento» potrebbe essere facilitato dall’addio molto probabile di Salvatore Masiello, destinazione Torino, dove ritroverà Ventura. Altre richieste, al momento, non sono pervenute. DONATI Favorito il Novara [foto A. Scuro] MAROTTA Verso lo Spezia [foto Luca Turi] CENTROCAMPO -Tutto ruota attorno al capitano Massimo Donati. Sulle tracce dell’esperto centrale ci sono Palermo, Atalanta e Novara. Dove potrebbe finire Donati? Il calcioscommesse e tutte le problematiche al riguardo, sembrano frenare la società bergamasca; gli ultimi acquisti proprio a centrocampo, stanno invece facendo riflettere il Palermo sull’eventualità di intervenire ancora su quel settore. Resta, allora, il Novara. Se a fine agosto Torrente pose il veto al trasferimento di Donati al Cagliari, la sensazione è che questa volta potrebbe finire diversamente. Il Bari andrebbe ad alleggerirsi di un ingaggio elevatissimo, in scadenza nel giugno 2013. Ma naturalmente si aprirebbe un buco a centrocampo che andrebbe assolutamente «suturato». Impensabile finire il campionato senza un nuovo punto di riferimento in mezzo al campo. Dall’Argentina rimbalza la voce di un interessamento del Bari per il centrocampista Abelairas, ex Boca, attualmente svincolato ATTACCO -I numeri dicono che è il reparto più bisognoso di interventi. Il «ripristino» di Castillo e Kutuzov porterà anche i gol che fino ad oggi i vari Caputo, Marotta (andrà allo Spezia) e De Paula (finché c’era) non sono riusciti a garantire? Alla rosa si è aggiunto Albadoro, un’alternativa in più a Forestieri, Stoian, Rivas e Stoian. Il sogno resta l’attaccante fiorentino Babacar. ANGELOZZI Si apre un’altra sessione di mercato difficile per il d.s. [foto Luca Turi] Sondaggio fra gli allenatori Torino e Insigne superstar Delusione Sampdoria Il Torino di Gianpiero Ventura e l'attaccante del Pescara Insigne sono le superstar di questo primo scorcio di campionato cadetto, la Sampdoria è considerata la delusione. Lo hanno decretato i 22 allenatori di serie B al termine di un sondaggio promosso dall’Italpress. Il Torino è la squadra che certamente salirà direttamente in serie A (21 voti, manca quello di Zeman che ha indicato solo il Pescara), seguita da Verona (8 voti) e Padova (7), in tre credono nella promozione della Sampdoria, quindi Pescara (due voti). Il cannoniere del Pescara, invece, è considerato dalla maggioranza dei tecnici il giovane che più si è messo in luce (8 preferenze), seguito da Sau (3 voti), quindi dal compagno Ciro Immobile, El Kaddouri e Pardi (due voti). Nettamente su tutte, nella statistica delle squadre che più hanno deluso, la Sampdoria (10 voti), seguita da Livorno (3 voti), Modena e Brescia (2 voti), mentre Verona (7 voti) e Sassuolo (6 voti) si dividono sostanzialmente la palma di sorprese di questo campionato. Dietro di loro Juve Stabia (5 voti) e Pescara (2 voti). RALLY LA QUARTA EDIZIONE SUDAMERICANA DELLA CORSA PIÙ FUNESTA AL MONDO NON SI SMENTISCE: TRAGICO INCIDENTE POCHI CHILOMETRI DOPO LA PARTENZA DA MAR DEL PLATA k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T7QBk0+O1mhrld1c2Os56JA= La maledizione della Dakar La corsa è iniziata nel sangue: morto il pilota argentino Boero. E scoppia la polemica MARTINO RIGACCI INCIDENTE MORTALE Jorge Andres Martinez Boero l BUENOS AIRES. La quarta edizione sudamericana del Rally Dakar, la 33/a della storia della corsa più funesta al mondo, è iniziata ancora nel sangue: pochi chilometri dopo la partenza da Mar del Plata un pilota argentino di 38 anni, Jorge Martinez Boero, è morto a seguito delle ferite riportate dopo aver perso il controllo della sua moto. I preparativi per quella che viene definita come «la corsa più pazza del mondo» erano iniziati giorni fa in un clima di festa in un’Argentina in piena estate, in particolare lungo le spiagge di Mar del Plata e le altre località della costa atlantica del paese, dove le moto e le auto della Dakar hanno ieri coperto i primi chilometri della lunga corsa che si concluderà il 15 gennaio a Lima, in Perù. La notizia della morte del centauro argentino è stata uno choc per tutta la carovana della gara, mentre stanno già scattando le polemiche per una gara che dal '79 ha lasciato una scia interminabile di sangue. Martinez Boero è morto in seguito a una caduta a due chilometri dal traguardo della prima tappa della 33/a edizione della Dakar, una speciale di 57 km tra le dune di sabbia, nei pressi della cittadina di Necochea. «Dopo la caduta il pilota è stato vittima di un arresto cardiaco - hanno fatto sapere gli organizzatori - è stato soccorso cinque minuti dopo l’incidente dal personale medico della corsa presente a bordo di un elicottero. Ma non è stato possibile rianimarlo ed è morto durante il trasferimento in ospedale». A quanto pare, riferiscono i media locali, il motociclista è morto dopo aver sbattuto con violenza contro un tombino della strada dove ha perso il controllo della sua Beta. Boero aveva già partecipato alla Dakar lo scorso anno, ed era stato costretto a ritirarsi nel corso della 6/a tappa dopo una caduta a un chilometro dall’arrivo a Iquique, in Cile. Nell’incidente era finito in un burrone e aveva dovuto aspettare i soccorsi più di otto ore. Il pilota era figlio del vincitore nel 1982 della categoria locale di automobilismo «Turismo Carretera», personaggio noto nell’ambiente delle gare d’auto, cono- sciuto fra gli appassionati con il nome di «El Gaucho». Prima della partenza ieri mattina da Mar del Plata aveva dichiarato che la sua partecipazione al rally aveva tra l’altro il significato di «un omaggio a mio padre». Per poter partecipare alla gara, il motociclista argentino aveva fatto molti sacrifici economici, hanno ricordato dopo i suoi amici, visto che aveva per esempio venduto un appartamento. Qualche ora fa, il 38/enne motociclista aveva scritto quello che sarebbe stato il suo ultimo testo via twitter: «Auguri a tutti. Grazie per i vostri messaggi, sono pronto a dare tutto. Ciò che non uccide, ci rafforza», sottolineava. In un altro messaggio, scritto l’altro giorno, aveva d’altra parte ricordato che «il camion per l’assistenza della mia moto ha sfortunatamente sbattuto ed è impossibile ripararlo. Ma non mi arrendo - aveva anche promesso - ce la metterò tutta e arriverò a Lima». Ma la sua corsa è finita prima, nel rispetto di quella maledizione che in 33 anni ha sempre accompagnato la Dakar. SPORT 25 Lunedì 2 gennaio 2012 BASKET - LEGADUE L’ENEL DEVE RECUPERARE IL TERRENO PERDUTO SOPRATTUTTO IN CASA (3 KO) PER RIENTRARE NEL VIVO DELLA LOTTA AL VERTICE. L’ASSI CERCA I PUNTI DELLA TRANQUILLITÀ GIOVEDÌ SI TORNA SUL PARQUET Legadue: 14ª giornata: Assi Ostuni-Jesi (20,30) Conad Bologna-Enel Brindisi (20,45). Divisione nazionale A: 17ª giornata (20,30) Napoli-Liomatic Bari; Adriatica Ruvo-Capo D’Orlando; Recanati-San Severo; Fabriano-Bawer Matera Divisione Naz. B: 16ª giornata (20,30) Soavegel Francavilla-Giuliano; Martina Franca-Ambrosia Bisceglie; Potenza 84-Roseto; Roma-Corato. Divisione Naz. C: 15ª giornata Catanzaro-Monopoli; Cus Taranto-Monteroni (ore 17); Geofarma Mola-Monte di Procida; Napoli-Molfetta. . GIGANTI Jimmie Lee Hunter (accanto) è decisivo per le sorti dell’Enel, al pari dell’ostunese Jaka Koblucar [foto Mario Gioia] DOMENICA 8 GENNAIO - Legadue (18,15): Enel Brindisi-Scafati; Brescia-Ostuni. DNA: D’Orlando-Matera; S.Severo-Latina; Recanati-Ruvo; Liomatic Group Bari-Anagni. DNB Roseto-Bernalda; Agrigento-Potenza; Granoro Corato-Pescara; Scauri-Martina; Bisceglie- Francavilla. DNC: Monopoli-Trani; Monteroni-Monte di Procida; Molfetta-Geofarma Mola; Cus Taranto-Napoli. Brindisi, è l’ora del salto di qualità Ostuni, la strada è quella giusta: conquistare la permanenza non è un miraggio FRANCO DE SIMONE l BRINDISI. Due gare ancora e poi la prima parte della regular season della Legadue che, per la prima volta nella sua storia vede allineate due squadre del Brindisino (Enel e Ostuni) sarà in archivio. E mentre Brindisi (14 punti in classifica) dovrà affrontare prima Bologna (8), sotto le Due Torri e poi Scafati (14) al PalaElio, l’Assi (10) al riavvio del campionato (5 gennaio) dopo la sosta natalizia dovrà vedersela con Jesi (12) per poi andare tre giorni dopo a Brescia (16). Un inizio d’anno niente male per le due pugliesi, ma mentre Brindisi, il cui obiettivo è l’alta classifica, accusa un certo ritardo sulla tabella di marcia (5 sconfitte, delle quali tre in casa), l’Assi, da neo promossa, potrebbe essere sufficientemente soddisfatta di quanto messo a segno finora. Anche se in un paio di occasioni ha perso il treno della vittoria in volata. Ma il suo traguardo finale, a maggio, è conquistare una tranquilla permanenza. E per una squadra costretta a disputare le sue gare interne lontano dalle mura amiche, è un risultato lusinghiero. Potranno essere raggiunti gli obiettivi delle Brindisine? Atteso che vantano entrambe coach di «prima fascia»: Piero Bucchi a Brindisi e Franco Marcelletti ad Ostuni, la risposta non può che essere affermativa. Ed allora è giusto porsi una domanda: che campionato è questa Legadue? Gli esperti dicono «livellato» e per questo «difficile». Di certo si dovrà convenire che si continua a navigare a vista, con l’intreccio di componenti diverse, in casa e fuori, che possono determinare il successo o la stagnazione di una squadra. Se le gare le si guardano dall’esterno sembra che la Legadue presieduta da Marco Bonamico sia ancora un movimento prestigioso, capace di proporre nomi di alto livello, con giocatori stranieri di valore, di alto rendimento. Ma, sull’altro piatto della bilancia è giusto dire alla tecnica si aggiunge anche tantissimo agonismo. Da qui la certezza che lo spettacolo basket è salvaguardato. Ed il bello è che entrambe le squadre del Brindisino sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Merito dei rispettivi allenatori, ma anche di roster che vantano atleti in grado di interpretare con più che sufficiente tecnica la pallacanestro. In casa Brindisi, Jimmie Lee Hunter (anche se sotto accusa) e Dejan Borovnjak; nella squadra della Città Bian- ca, Jaka Klobucar e Mareks Jurevicus. Se i due europei di Marcelletti continueranno ad assicurare intensità offensiva, ed allo stesso tempo non disdegneranno di offrire incondizionata collaborazione difensiva, allora chiudere l’andata a 12 punti dovrebbe essere il programma minimo, anche perché con gli italiani e Johnson e DiLiegro, il coach di Caserta riesce a far quadrare i conti. Di più, in tutta onestà, in questo suo primo viaggio in Legadue all’Assi non si può chiedere. Ben diverso il discorso per ciò che concerne l’Enel Basket. In riva al Basso Adriatico sono tutti convinti che i biancazzurri debbano osare. Non possono continuare a navigare a vista, accontentandosi di infilare la vittoria; le potenzialità per far bene ci sono. Ma il fatto è che Bucchi allena una squadra fatta di giocatori che non hanno mai lottato per un traguardo importante: si sono sempre accontentati di vincere due gare al mese. Cambiare questo tipo di mentalità è facile a dirsi, non a farsi. Bucchi ci sta provando. Da qui le maggiori difficoltà di Brindisi. A Bologna, ad attenderla, ci sarà una Conad che considerare dimessa costituirebbe un grosso errore. Bucchi, che fa ritorno nella sua città, lo sa bene che Brett Blizzard, con Andrea Pecile e Tre Alfie Kelley non concederanno sconti. Così come sa con altrettanta certezza l’Assi, che s’appresta ad affrontare gli uomini di coach Cioppi (Michele Maggioli, Mickey McConnell, Ryan Hoover), quanto sarà impegnativo il riavvio delle ostilità. Una cosa è certa: Brindisi e Assi vorranno iniziare il nuovo anno con il botto. DIVISIONE NAZIONALE A GIOVEDÌ SI CHIUDE IL GIRONE D’ANDATA DEL TERZO TORNEO NAZIONALE. OTTO SUCCESSI PER LA MATRICOLA LIOMATIC Bari, doppia sorpresa: pubblico e primato S. Severo si conferma ai vertici dopo l’esperienza negativa in Legadue. Matera e Ruvo, bassifondi da abbandonare FRANCO CASTELLANO l I canestri della Divisione nazionale A concluderanno la metà del viaggio della stagione regolare giovedì con la 17ª giornata. Di fatto non termina il girone di andata. Nel «misto» del nuovo campionato la prima di ritorno (domenica, 18° turno) corrisponde alla quarta di andata. Nella dimensione del torneo da mettere in discussione la totale disomogeneità nei valori tecnici delle 4 division. È una delle situazioni da rivedere nella prossima stagione agonistica - gli under saranno 6 per squadra - oltre al rispetto delle vicinanze geografiche da tenere nella massima considerazione. Quartetto appulo lucano - com’è noto inserito nella conference Centro Sud, diviso tra division Sud Ovest (Matera) e Sud Est (Bari, Ruvo e S.Severo). In questo «assembramento» pericoli e speranze in un torneo abbastanza lungo. Primi 16 turni in archivio: 8 i successi della Liomatic Group Bari, 7 dell’Enoagrimm S.Severo, 6 della Bawer Matera, 2 dell’Adriatica Industriale Ruvo. Nel trittico di testa del girone Sud Est la matricola Bari. Sicuramente annata agonistica da plauso per il roster predisposto da Giovanni Putignano, tecnico esperto e capace. Imprevedibile e piacevolmente sorprendente la numerosa presenza di spettatori al PalaFlorio. Sette le vittorie interne consecutive della Liomatic. Intanto Stevan Lazovic ha interrotto il rapporto con la società. Lunedì 23 gennaio alle ore 21 diretta su Sportitalia 2 della partita Liomatic Group Bari-Treviglio (20° turno). San Severo sta disputando, dopo la retrocessione dalla Legadue, un buon campionato. Attende il rientro del bravo Rugolo (dieci giorni?). Completato il roster con l’arrivo del giovane sanseverino Petruzzelli, proveniente dal Rimini. Spiragli di miglioramento per il collettivo del bravo tecnico potentino Antonio Paternoster. Nelle due division meridionali maglie nere per Matera e Ruvo. Stranezze da... division! Bugiarda la posizione dei materani di coach Ponticiello. Giostra in un gi- rone di ferro, in compagnia, tra le altre, di Ferentino, Napoli, Capo D’Orlando! In alcune occasioni ha sciupato sfide già vinte. Un vero peccato. I compagni di Vico possono e devono fare di più. Al di là della bassa classifica l’Adriatica Industriale Ruvo ha subito e continua a subire contrarietà di tutti i tipi. Ad un recente passato positivo corrisponde l’attuale negatività, causata anche da fattori non proprio tecnici. Fruttuoso comunque il lancio dei giovani: Tommaso Laquintana (classe ’95), playmaker nato a Monopoli, Pasquale De Martino, ala ventenne, Daniele Merletto da Matera, 19 anni a maggio. Fattore confortevole, enorme merito dell’allenatore Giulio Cadeo e del vice Dimitri Patella. La formula Playoff & playout Da tenere presente nella DNA - sia la classifica delle conference che quella delle division. Le quattro squadre migliori classificate di ciascuna conference - due per raggruppamento o division - andranno ai playoff, mentre le due peggiori cadranno negli inghippi dei playout. Dalle classifiche delle quattro division andranno ai playoff - direttamente ai quarti - le prime, seguite dalle seconde; le ultime disputeranno i giochi permanenza. Dai playoff tre squadre da promuovere nella Legadue, solo una retrocederà nella Dnb attraverso i playout. A1 DONNE DIECI MATCH IN UN MESE PER IL CRAS. GIOVEDÌ IL QUARTO DI COPPA ITALIA CON POZZUOLI, DOMENICA IL CAMPIONATO, L’11 L‘EUROLEGA Taranto, inizia il tour de force RECUPERATA Michelle Greco, importante il suo rientro k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T7QBk0+O1mhrjJHaAFowRy8= l TARANTO. Anno nuovo e subito impegni da dentro o fuori. Per il Cras Taranto le festività sono finite il 31 dicembre, quando la squadra si è ritrovata agli ordini di Roberto Ricchini, rientrato a Taranto dalla tre giorni romana dedicata alla nazionale. Si è tornati a lavoro tra piccole e grandi novità della società che da anni fa sognare gli sportivi tarantini. Le ultime sono il Cras Store, il negozio nel quale è possibile acquistare maglie da gioco, abbigliamento e gadget rigorosamente rossoblù, e la vendita del secondo album delle figurine delle squadre di A1 e A2 promosso dalla Lega femminile. L’entusiasmo della città si farà sentire già giovedì sera, quando il Cras sarà di fronte al primo bivio: al PalaMazzola (20.30) arriverà il Pozzuoli per il ritorno dei quarti di Coppa Italia (62-64 all’andata). Per accedere alle Final four (17 e 18 marzo) servirà vincere o al massimo perdere con un solo punto di scarto. Domenica riprenderà il campionato, con l’ultima giornata di andata contro la matricola Cagliari. Il Cras aspira a chiudere da capolista solitario, conquistando il titolo di campione d’inverno (seguono a -2 Schio, dove si giocherà la sfida successiva, e Umbertide). Mercoledì 11 il match-chiave di Eurolega. A Kosice, in Slovacchia contro la quarta forza del girone C, Taranto deve vincere per risalire dalla sesta posizione e sperare, quando mancheranno altre tre partite (con la capolista Cracovia, Mosca e Madrid), di entrare nelle prime 5 posizioni che assicurano il passaggio alla fase successiva. All’andata le slovacche espugnarono il PalaMazzola, ma affrontarono un Cras diverso rispetto a quello che a dicembre ha vinto 6 gare su 7. Ora la squadra sta iniziando non solo a migliorare nel gioco, ma finalmente è al completo. Messi da parte gli infortuni che hanno funestato la prima fetta di stagione, Ricchini ha a disposizione la squadra intera. Tutte arruolabili per un tour de force che dal 5 gennaio al 5 febbraio prevede ben 10 partite. E il Cras del 2012 vuole continuare a competere su tre fronti. Angelo Loreto 26 SPORT Lunedì 2 gennaio 2012 VOLLEY A 2 UOMINI RETROCESSA A MAGGIO, LA NEW MATER RIVUOLE IN FRETTA LA MASSIMA SERIE. ANCHE GLI ADRIATICI SI FANNO SOTTO E CONQUISTANO UN POSTO AL SOLE Castellana sogni d’autore Umile Molfetta È già al potere Un solo obiettivo: A1 e subito Dopo la promozione i «colpacci» l CASTELLANA. Un anno in agrodolce: il 2011 comincia con grande sconforto e termina sotto altri auspici. Oggi la New Mater è a un solo punto dalla capolista Segrate, inseguita e finanche raggiunta, ma sembra pronta a spiccare il volo per conquistare la prima piazza, l'unica a garantire il passaggio diretto di categoria. Impossibile dimenticare la marcia a ritmo scudetto della banda di mister Gulinelli conclusa a Treviso con la classica vittoria di Pirro. Si retrocede dall'A1 con il rimpianto di aver buttato il campionato nella prima parte della stagione. Ma la massima serie è salutata con la convinzione di poterla rivederla. Proprio la Sisley, in procinto di scomparire, sembra essere l'ancora di salvezza della Bcc-Nep, speranzosa fino all'ultimo giorno di un ripescaggio. Invece il sodalizio pugliese inghiotte l'ennesimo boccone amaro e si rituffa in A2 allestendo una squadra stratosferica per nomi e qualità. La conduzione tecnica è affidata a coach Monti il quale può fare affidamento sui confermati Milushev, Rodriguez, Falaschi e Torre, sui nuovi arrivi Cazzaniga, Maric, Salgado, Elia e Ricciardello e sui rientranti Castellano e Giosa. Dopo tre giornate la svolta: con soli quattro punti all'attivo il patron Vinella, con un atto di forza e grande coraggio, dà il ben servito all'allenatore e al ds Primavera affidando la squadra al «Mago di Turi» Di Pinto. Le vittorie, perfettamente unite come i vagoni di un treno, fanno filare la Bcc-Nep. L'A1 è lì dietro l'angolo, oltre l'alba del nuovo anno. E con esso ci sono tutti gli altri sogni, come un nuovo palasport, più capiente ed efficiente, pronto ad ospitare l'Olimpo del volley. Mai come questa volta sarà fondamentale centrare il salto di categoria perché la sensazione è che, fallito l'unico obiettivo stagionale, qualcuno possa perdere l'entusiasmo e con esso scompaia il connubio tra questo sport e una città divenuta famosa prima per le grotte, poi per la pallavolo. Gianluca Cascione BILANCI E PREVISIONI Alcuni protagonisti di Castellana e Molfetta. Nei riquadri sotto, Brown (San Vito) e Flammini (Matera) l MOLFETTA. Una cosa i Maya non l’avevano prevista: che la Pallavolo Molfetta dovesse fare le scarpe a società di un certo lignaggio per accomodarsi nei piani alti della A2. Certo, avranno avuto molti e più impellenti «pensieri filosofici», però i molfettesi hanno sorvolato su previsioni e profezie. Gli unici mantra del gruppo biancorosso del presidente Antonio Antonaci sono stati lavoro, salvezza e umiltà. E così la favola della Pallavolo Molfetta nell’anno andato in soffitta si è conclusa con un piazzamento da club rivelazione (ora al quinto posto con 31 punti a pari merito con Che Banca! Milano, dopo la sconfitta esterna con Città di Castello) e la conquista dei quarti di Coppa Italia (l’11 gennaio in casa proprio contro il Che Banca! Milano), il miglior risultato nella storia del volley cittadino da 50 anni. A ben guardare, quelli che ci hanno azzeccato di più – e solo sulla base di comprovata e scientifica esperienza personale e sag- gezza da chi ci ha sbattuto la testa – sono stati i caucasici uomini in pantaloncini e scarpe da ginnastica, che in quanto a studi pratici della tecnica e preparazione in senso stretto, fanno invidia a tutti i Nostradamus della terra. E porta la firma del capitano Massimo Botti la serafica e naturale presa di coscienza che «non si possono vincere tutte le partite», o che «non possiamo essere tutti e sempre al 100%, mi preoccuperei se fosse così»; o ancora che «non tutto sarà come vogliamo che sia». E ci ha azzeccato. Vabbè, forse il compito era meno arduo rispetto ai Maya, però il coraggio delle proprie idee fa sempre guadagnare punti. La Pallavolo Molfetta (prossimo impegno il 5 gennaio in casa contro il Club Italia Roma) può solo essere soddisfatta dei tasselli che hanno lastricato il cammino. Tutte le tessere hanno una targa. Piccola ma dal valore immenso: impegno, lavoro, sudore e costanza. E questi valori non si smarriscono. Nonostante i Maya. Marianna La Forgia A 2 DONNE LE BRINDISINE ATTESE AL RISCATTO, MA TOCCA ALLE LUCANE L’IMPRESA PIÙ DIFFICILE: ABBANDONARE L’ULTIMO POSTO Aria di doppia rinascita San Vito e Matera: nuovi volti per scongiurare il baratro l SAN VITO DEI NORMANNI. In casa Cedat 85 San Vito si spera che col 2011 siano andate in archivio anche le difficoltà di inizio stagione. Da domenica prossima si riparte. In calendario, un turno importante per la A2 donne: reduci dalla rigenerante vittoria di Santo Stefano, sul campo del Sala Consilina, per le sanvitesi sarà l’occasione per dimostrare – in casa, contro Frosinone - che la rotta è stata invertita. Ne ha bisogno la classifica, che rimane preoccupante, ne ha bisogno il morale di squadra e tifosi. Questi giorni di festa sono stati impiegati per operare qualche ritocco alla rosa. L’obiettivo è di dare più peso in attacco. È proprio lì, in quel reparto, che si è sofferto maggiormente finora. «Sono gli ultimi giorni a disposizione di tutte le società – afferma il direttore sportivo del sodalizio sanvitese, Enzo Errico – per apportare qualche aggiustamento. Ne abbiamo parlato con il tecnico e stiamo valutando alcune pos- sibilità. Non è facile per noi, perché c’è da non perdere di vista gli equilibri di bilancio». Una Cedat 85, dunque, vigile ed attenta. Il campionato è in prossimità del giro di boa e si è ben consapevoli della forza, propria e degli altri. Indubbiamente qualcosa potrebbe cambiare, anche nelle altre squadre, e questo non contribuisce a dare certezze sulle possibilità – nel girone di ritorno – di tirarsi definitivamente fuori dalle secche. «In ogni caso – aggiunge Errico – noi dobbiamo accrescere l’autostima. La squadra ha già dato prova di poter tirar fuori dal cilindro prestazioni di rilievo. È accaduto a Sala Consilina, dove è stata capace di ribaltare, in trasferta e su un campo non facile, un pesante punteggio iniziale». Il futuro? «Cerchiamo di dipingerlo più di rosa», è l’auspicio del ds e degli altri dirigenti sanvitesi. Raffaele Romano l MATERA. Cinque punti e ultimo posto in classifica, una rosa scarna e poco competitiva, un gioco che fatica a decollare; ma l’ottimismo resta immutato. Nonostante il magro bottino delle prime tredici gare di campionato, in casa Time Volley Matera non si perdono le speranze di riacciuffare il treno che conduce alla salvezza, ad oggi lontana ma non impossibile. Il tentativo di scalata partirà già nei primi giorni del 2012, quando il presidente Michele Frangione ufficializzerà gli acquisti di due giocatrici di peso e pronte a fare la differenza. La squadra di Gianni D’Onghia, che riprenderà gli allenamenti già quest’oggi, dovrebbe quindi esse- re al completo per la prima giornata di ritorno, nella gara casalinga di domenica 22 gennaio con il Mercato San Severino. Intanto, va in archivio è un anno costellato da alti e bassi: il lusinghiero sesto posto, ad una manciata di punti dai playoff, con cui è stato chiuso l’ultimo campionato, è stato seguito da un’estate travagliata e caratterizzata da tanti problemi di natura societaria ed economica, messi ancora più a nudo ad ottobre con il disimpegno della proprietà e main sponsor Master Group. I dirigenti materani, con a capo il presidente Michele Frangione, hanno così allestito alla men peggio una squadra con poche risorse economiche e che non si è finora rivelata all’altezza della situazione, alla luce dei tre punti conquistati a tavolino con il Forlì e dell’unica vittoria conseguita sul campo al tie break domenica 18 dicembre con il Verona. Dunque, nel 2012 si corre ai ripari per provare a difendere fino in fondo un traguardo faticosamente raggiunto negli anni, ma forse ancora non apprezzato come merita dalla città e dal tessuto imprenditoriale, che continuano ad apparire latitanti. E, senza l’aiuto di nessuno, assicurano in società, la pazienza del gruppo dirigenziale materano è destinata a terminare. Nanni Veglia B 1 E B 2 UOMINI SQUINZANO E MARTINA PRENOTANO IL «SALTO» DI CATEGORIA B1 E B2 DONNE IL PRIMADONNA SI RITUFFA IN CAMPIONATO PER TENTARE LA SCALATA Una favola chiamata Coserplast Matera a sorpresa in vetta, ma Foggia non delude l Coserplast Matera in grande spolvero in B1, Parsec3.26 Squinzano e Martina grandi avversarie nel gruppo H di B 2 e destinati probabilmente a contendersi il salto diretto di categoria (ma molto dipenderà dal loro rendimento negli ultimi tre match di andata). Domar Altamura e Nicodemo Arredamenti Lauria a caccia di un posto al sole, sempre in quarta serie nazionale, rispettivamente nei gironi G ed I. Sono queste le squadre pugliesi e lucane che si sono messe maggiormente in mostra nei primi dieci turni di campionato, in ambito maschile. In B1, si sapeva che il Matera avesse allestito un team assai k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TxPlHfSzNh2Zz7WeNyw7WKo= quadrato, ma i favori del pronostico andavano ad altre compagini, soprattutto al Brolo. Ebbene, la Coserplast ha sin qui fatto meglio di tutti, conquistando otto vittorie su altrettanti incontri disputati, due per 3-0, due per 3-1 e quattro al tiebreak. Bene si è sin qui comportato anche lo Zammararo Sportlab Foggia, che è terzo in graduatoria a -4 dalla compagine della città dei sassi ed a -1 dal vice capolista Ortona. In quarta posizione, per adesso fuori dalla zona playoff, figura il Medical Center Potenza, che era attesissimo alla vigilia e dal quale sarebbe stato lecito attendersi qualcosa in più. I giochi, però, sono ancora aperti. Nel rispetto delle previsioni sta marciando l’Ugento, che ha anche messo a segno un colpo gobbo ai danni del Brolo, strappando un punto all’Ortona ed un set a tutte le big. Peccato che il torneo veda in lizza, dopo il forfait del Paola, che si aggiunge a quelli registratisi prima del via, undici team e non quattordici. Nel gruppo H di B2, comanda lo Squinzano, che ha messo in saccoccia 28 lunghezze sulle 30 disponibili, arrendendosi in una sola partita al tiebreak. Il Martina, però, ha tenuto il passo della Parsec3.26 ed accusa un solo punto di ritardo. L’Aurispa Alessano, che è terzo, dovrebbe lottare con il Cus Napoli (-1), la Neo Filanto Casarano (-2) ed il Montella (-3) per restare sul podio. Altamura e Lauria occupano la terza piazza nei rispettivi gruppi. Antonio Calò Bari riprova a inseguire il Paradiso Nell’Azzurra il futuro è cominciato l Archiviate le feste, tornano a rianimarsi le palestre in vista della ripresa dell’attività agonistica, prevista per il prossimo week end. Nel girone D di B1 femminile di pallavolo, reduce dalla doppia vittoria sull’Azzurra Annuariovolley.it Molfetta che ha fruttato la qualificazione agli ottavi di coppa Italia, il Primadonna Bari Volley si accinge a rituffarsi in campionato con i propositi di risalire verso posizioni privilegiate della classifica. In tale ottica assolutamente da vincere è il match casalingo di domenica prossima contro il Tremestieri Etneo, avversario alla portata delle ragazze allenate da Roberto Brattoli. Buoni propositi anche a Po- tenza, dove l’Ecosunpower, impegnata sul campo del Pesaro, tenterà di aprire il 2012 nel modo più brillante. La formazione allenata da Marcello Sarcinella, nel rush di fine anno, ha subito un rallentamento in classifica, a causa del doppio stop contro Marsala e Falconara. Sapore di riscatto anche in casa dell’Svp San Pietro Vernotico che, a parte i punti conquistati nei tiebreak persi con Marsala e Torre San Patrizio, non conosce il sapore della vittoria dal lontano 12 novembre (colpo esterno ad Ancona). Sabato prossimo, a Falconara, il 6+1 di Carratù deve cercare di dare la sterzata. Infine, l’Azzurra Annuariovol- ley.it Molfetta si rimette in marcia (dopo aver osservato una pausa più lunga delle altre, per il turno di riposo imposto dal calendario lo scorso 17 dicembre), affrontando, sul campo amico, il Casette d’Ete. Domenica prossima inizia il nuovo corso per le ragazze di Annagrazia Matera, pronte con tanto carattere e volontà a fronteggiare l’emergenza, dopo i trasferimenti di Bottiglione e Spassova. Grande attesa anche per la ripresa del girone H di B2. Nel prossimo turno, fari puntati sull’altra stracittadina di Potenza, tra l’Elencosi Livi e il Giocoleria Asci, con la prima che cerca punti per la corsa ai playoff e l’altra per allontanarsi dalla zona rossa. Chiudono il programma Corporelle Potenza-Montella, Betitaly Maglie-Fari Salerno, Acqua Amata Turi-Aversa. Saverio Fragassi k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TxPlHfSzNh2Zi12rFZ2OoCQ= IN VIAGGIO 27 Lunedì 2 gennaio 2012 METEO NAVI IL TEMPO IN ITALIA Luned OGGI ì DOMANI 2 Genna io ALGHERO 9 15 ANCONA -2 15 PESCARA 0 16 PISA 2 14 POTENZA 1 12 R. CALABRIA 9 17 7 11 17 CENTRO Nubi con piogge sulle regioni centrali tirreniche e sulla Sardegna SUD Variabile sulle regioni del Mezzogiorno LECCE BA BR LE MT 0 10 -3 CAGLIARI BT PZ 0 11 NORD Nuvolosità compatta sulle regioni settentrionali TA Venti sud orientali 15 14 16 15 19 16 11 12 14 16 O S.M. LEUCA 9 13 3 14 TARANTO 4 14 GENOVA 9 14 TORINO 1 L’AQUILA -2 10 TRIESTE 5 11 3 16 VENEZIA 1 8 COMPAGNIA 11 17 VERONA 1 8 ALBANIA BR PZ LE MT E TA Venti in rotazione da nord N E Mari poco mossi Variabile su entrambe le regioni L’OROSCOPO Ariete 21/3-20/4 Se siete in coppia, avrete una bella notizia dal vostro partner. I single cominceranno a frequentare una persona conosciuta a Capodanno. La fortuna è al massimo. Toro 21/4-20/5 In amore, bene le coppie. Chi è single dovrebbe fare piazza pulita di tutte le delusioni avute in campo sentimentale nel 2011, un nuovo anno è iniziato. Salute ok. Gemelli 21/5-21/6 Dialogo e comunicazione saranno importanti per la vostra relazione futura. Se siete single, prendete atto della vostra solitudine e datevi da fare. Umore ottimo. Cancro Bilancia 23/9-22/10 Lasciatevi guidare dall’istinto senza alcun timore, scoprirete che c’è un piacere sottile nell’abbandonarsi alle proprie sensazioni. Attenzione all’alimentazione. Scorpione 23/10-22/11 La creatività vi accompagnerà per tutta la giornata. Approfittatene per organizzare con il partner qualcosa di speciale. Più intraprendenti i single. Afrodite ok. Sagittario 23/11-22/12 Occasione da non perdere per i single, coglietela al volo. Per le coppie un po’stanche si creerà l’atmosfera giusta per far riesplodere la passione. Salute al top. Capricorno 23/12-20/1 Forse sarà un’avventura, ma potrà essere comunque l’occasione giusta per iniziare al meglio il nuovo anno. Curate di più il look dopo gli stravizi delle feste. Se siete in coppia e avete qualche rimprovero da muovere alla persona amata, fatelo senza timore. Vita privata dei single molto movimentata. Dea bendata amica. 23/7-23/8 Siate più dolci e affettuosi nei confronti del partner, avrà bisogno del vostro supporto. Nuove e forti emozioni per alcuni single. Svolgete sana attività fisica. Vergine 24/8-22/9 Siete davvero irresistibili, merito di questi giorni di relax passati in famiglia e in compagnia del vostro amore. Serata interessante per i single. Salute buona. Mari da mossi a molto mossi PREVISIONE Nuvoloso con precipitazioni 08.00 22.00 DUBROVNIK L MA M G V S D P. LORUSSO 08.00 23.00 DURAZZO 08.00 23.00 DURAZZO L MA M G V S D L MA M G V S D AGESTEA P. LORUSSO L MA M G V MORFIMARE FREQUENZA AGENZIA MONTENEGRO 08.00 22.00 BAR SVETI STEVAN PORTO DI BRINDISI ANDATA RITORNO DESTINAZIONE 07.00 07.00 07.00 18.00 18.00 18.00 23.00 23.00 23.00 12.00 12.00 12.00 VALONA VALONA VALONA VALONA VALONA VALONA L MA M G V S L MA M G V S L MA M G V S L MA M G V S L MA M G V S L MA M G V S F. AVERSA TITI SHIPPING EUROBULK F. AVERSA TITI SHIPPING EUROBULK ENDEAVOR LINES 07.00 AUGODIMOS 08.00 SNAV 12.00 EUR. SEA WAYS 15.15 ENDEAVOR LINES 18.30 11.00 19.00 14.00 21.30 21.00 CORFU’ IGOUMENITSA CEFALONIA PATRASSO ZANTE L MA M G V S D L MA M G V S D L MA M G V S D L MA M G V S D L MA M G V S D DI. SHIPPING F. AVERSA SEAGATE EUROMARE DI. SHIPPING 11.30 11.30 07.30 07.30 CESME CESME CESME CESME MG LS LM GS TITI SHIPPING TITI SHIPPING TITI SHIPPING TITI SHIPPING AUGODIMOS MED GLORY RED STAR FERRIES AUGODIMOS MED GLORY RED STAR FERRIES GRECIA TURCHIA MARMARA LINES 11.45 MARMARA LINES 12.45 MARMARA LINES 07.00 MARMARA LINES 06.30 AEREI 22/6-22/7 Leone S PORTRANS MORFIMARE P. LORUSSO 9 14 14 15 16 19 16 11 12 16 14 O S PREVISIONE DOMIZIANA IONIS 5 17 BA L MA M G V S D L MA M G V S D L MA M G V S D ALBANIA FIRENZE Temperature N MARKO POLO CATANIA BT AGENZIA CROAZIA 3 13 8 6 11 9 9 7 5 6 9 9 FREQUENZA BLUE HORIZON 08.00 20.00 IGOUMENITSA-PATRASSO IONIAN KING 09.00 18.30 IGOUMENITSA-PATRASSO POLARIS 07.30 19.00 CORFÙ ROMA Andria Bari Barletta Brindisi Foggia Lecce Matera Potenza Taranto Trani ANDATA RITORNO DESTINAZIONE GRECIA 2 10 DOMANI FG COMPAGNIA CAMPOBASSO MESSINA 4 9 8 4 4 2 5 8 6 2 15 PERUGIA 8 15 Bari Barletta Brindisi Foggia Lecce Matera Potenza Taranto Trani NAPOLI 9 4 14 BARI 7 BRINDISI IL TEMPO IN PUGLIA E BASILICATA Temperature OGGI Andria 6 1 11 18 2 BOLZANO MILANO PALERMO AOSTA BOLOGNA FG PORTO DI BARI TEMPERATURE Acquario 21/1-19/2 Fascino e seduzione soprattutto in serata. Avrete l’impressione di sognare, un’aura magica circonderà la vostra giornata amorosa. Sarete baciati dalla fortuna. Pesci 20/2-20/3 La vita da single comincia a pesare: abbiate meno paura a lasciarvi andare. L’inizio del nuovo anno porterà la serenità necessaria per lanciarsi in nuove sfide professionali. MALTA BARI COMPAGNIA ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA BERGAMO RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR ........ (08.05) G S 90’ 06.30 (09.55) MA ME G V S 90’ 08.30 (13.50) S 90’ ........... (08.10) G S 90’ 13.15 (12.50) V 90’ 14.15 (13.50) S 90’ 14.35 (19.25) D 115’ 15.30 (12.40) L 115’ 21.00 (20.35) L MA ME G V S D 90’ 21.20 (20.55) D 115’ 18.05 (11.25) MA V .......... (12.15) V 135’ 135’ 08.15 (07.50) 12.00 (11.35) 14.30 (13.45) 22.30 (22.10) 22.35 (22.10) 60’ 80’ 60’ 80’ 80’ BOLOGNA RYANAIR RYANAIR ALITALIA RYANAIR RYANAIR L MA ME G V S D LMA ME G V V D BUCAREST WIZZ WIZZ 08.30 (08.00) L V 18.20 (17.50) ME 165’ 165’ BUDAPEST WIZZ 22.20 (21.50) MA 85’ CAGLIARI RYANAIR RYANAIR RYANAIR 10.20 (13.25) L ME 18.05 (17.40) V 18.30 (21.35) S 85’ 85’ 85’ CATANIA BLU-EXPRESS.COM BLU-EXPRESS.COM BLU-EXPRESS.COM 20.00 (19.10) V 21.20 (20.55) L MA ME G 21.50 (21.25) D 70’ 70’ 70’ COLONIA GERMANWINGS GERMANWINGS 12.50 (12.15) D 13.45 (13.10) V 135’ 135’ DUSSELDORF WEEZE RYANAIR RYANAIR RYANAIR 07.00 (12.10) MA 19.10 (18.45) S 20.25 (20) G 150’ 150’ 150’ TRENITALIA Call center 89.20.21 - www.ferroviedellostato.it AEREI 080/580.02.00; 0831/41.17.206 - www.aeroportidipuglia.it AUTOLINEE Marozzi 080/5790211 - 080/556.24.46 - Scoppio-Etna: 080/348.28.16 080/374.11.18 - Miccolis: 099/4704451 - 080/531.53.34 - Sita: 199.730.749 - Marino: 199.800.100 RYANAIR 130 130 130’ 16.05 (19.20) L ME V 85’ LONDRA STANSTED RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR 06.35 (12.40) 10.05 (16.10) 14.15 (20.20) 19.55 (19.30) D D L ME V M 115’ 115’ 115’ 115’ MADRID RYANAIR 80’ 80’ 06.40 (.........) L MA ME G V ......... (08.25) L G 09.00 (.........) S 09.20 (.........) L MA ME G V 09.25 (08.25) L G S (........) (10.25) MA S D 12.25 (11.40.) LMA ME GV SD 15.15 (14.30) L MA ME G V 17.20 (16.25) LMA ME G V S D 19.40. (16.50) L MA ME G V D 19.40 (08.30) L MA ME ........ ..(22.25) ME G V 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ MILANO MALPENSA ALITALIA ALITALIA EASYJET EASYJET ALITALIA EASYJET ALITALIA 09.40 (09.00) 10.40 (10.00) 14.05 (13.30) 16.20 (15.45) 18.45 (18.05) 18.55 (18.20) 19.45 (19.05) L MA ME G V S D S L ME G V D S S L MA ME G V D 95’ 95’ 95’ 95’ 95’ 95’ 95’ MONACO LUFTHANSA LUFTHANSA AIRBERLIN 11.55 (11.05) L MA ME G V S D100’ 13.00 (12.05) S 100’ 14.15 (11.05) L 115’ PALERMO BLU-EXPRESS.COM BLU-EXPRESS.COM 15.00 (14.30) D 17.00 (16.35) MA G 65’ 65’ 06.55 (12.10) G 10.00 (15.15) L ME V 10.20 (15.35) S D 150’ 150’ 150’ PISA RYANAIR RYANAIR RYANAIR 12.15 (11.50) L V 17.30 (15.45) M G S 17.00 (16.35) L ME V 85’ 85’ 85’ 21.50 (21.20) M D 115’ PRAGA ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA 08.35 (08.10) L MA ME G V S D 60’ 21.05 (20.40) L MA ME G V S D 60’ ....... (09.55) L MA ME G V S D 70’ 06.50 (11.10) L MA ME G V S D 70’ 07.20 (.........) L MA ME G 70’ 11.15 (14.20.) L MA ME G V S D 70’ 12.15 (18.30) L D 70’ 15.05 (21.40) L MA ME G V S 70 19.20 (22.35) L MA ME G V S D 70’ STOCCARDA GERMANWINGS GERMANWINGS 13.15 (12.40) V 17 (16.25) D 115’ 115’ TIMISOARA 18.50 (18.25) G 170’ CARPATAIR L MA ME S V GD GD 50’ 50’ 50’ 50’ TORINO RYANAIR RYANAIR ALITALIA ALITALIA RYANAIR RYANAIR RYANAIR 06.50 (10.40) 10.20 (14.10) 14.25 (13.40) 14.55 (14.10) 18.30 (22.20) 19.45 (23.35) 19.50 (23.40) S MA G L MA ME V D MA ME LVD 105’ 105’ 105’ 105’ 115’ 105’ 105’ RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR 6.30 (09.35) 10.20 (13.25) 11.10 (14.15) 13.05 (16.20) 12.35 (13.55) 20.40 (23.40) L ME V V S D MG D 80’ 80’ 80’ 80’ 80’ 80’ 16.00 (15.15) L M ME V S ...........(16.10) G 80’ 80’ VERONA AIR ITALY AIR ITALY RYANAIR RYANAIR HELVETIC COMPAGNIA 13.45 (13.05) L ME V 150’ RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR S L MA ME G V D L ME V 75’ 75’ 80’ 80’ 08.45 (22.00) L MA ME G V S D110’ ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA 08.45 (08.20) 12.40 (12.15) 14.10 (17.35) 17.20 (16.55) 17.25 (17.00) 22.25 (22.00) L MA ME G V D S MA S ME L ME G V D LVD 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 08.15 (07.50) 08.20 (07.55) 16.45 (16.20) 18.45 (18.20) 20.00 (23.25) 20.30 (23.55) 22.20 (21.55) V D MA G S ME D LV L ME V 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 90’ 06.25 (11.50) V 06.30 (12.10) ME 19.40 (19.15) L 150’ 150’ 150’ GINEVRA EASYJET EASYJET ALITALIA 11.40 (10.55) L MA ME G V S D 90’ ALITALIA 21.35 (20.50) L MA ME G V D 95’ MILANO MALPENSA EASYJET 10.10 (09.40) S 100’ EASYJET 13.50 (13.20) L MA ME G V 100’ EASYJET 15.00 (14.30) D 100’ AIRONE 16.05 (11.55) S 100’ AIRONE 17.05 (16.30) L MA G V D 100’ 14.20 (11.55) G D 105’ RYANAIR 09.05 (08.40) L MA G S 95’ RYANAIR 21.55 (21.30) L ME V D 95’ RYANAIR 22.20 (21.55 L ME D 95’ AIRBERLIN PISA RYANAIR 09.15 (08.50) L MA ME G V S 80’ RYANAIR 10.15 (09.50) D RYANAIR 17.45 (17.20) L MA ME G V S D 80’ 80’ ALITALIA 06.50 (10.35) L MA ME G V S D ’70 ALITALIA 08.00 (17.15) L ALITALIA 11.20 (14.30) L MA ME G V S D 80’ ALITALIA 15.15 (18.30) L MA ME G V S D ’70 ALITALIA 19.15 (22.40) L MA ME G V S D ’70 TORINO RYANAIR 07.30 (19.35) L 130’ RYANAIR 15.15 (19.35) D 130’ RYANAIR 09.15 (12.50) G 130’ RYANAIR 10.45 (14.10) D 130’ RYANAIR 12.15 (15.50) L V 130’ RYANAIR 13.50 (17.25) ME 130’ ALITALIA 12.05 (11.25) D 70’ ALITALIA 12.05 (12.15) MA S 70’ RYANAIR 06.45 (10.20) D 105’ RYANAIR 13.40 (17.35) G 105’ RYANAIR 16.30 (20.05) L V 105’ AIRBERLIN 16.05 (15.20) L V 115’ HELVETIC 20.35 (19.50) L 70’ VENEZIA VERONA ZURIGO FOGGIA COMPAGNIA ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA ISOLE TREMITI 14.30 (14.00) ME 17.50 (17.15) S 120’ 120’ GIRONA BARCELLONA RYANAIR RYANAIR 125’ MILANO LINATE TREVISO BRUXELLES CHARLEROI RYANAIR RYANAIR RYANAIR 125’ 20.55 (20.30) L G ROMA FIUMICINO 09.10 (08.20) 14.50 (19.20) 16.20 (19.25) 20.45 (23.50) BERGAMO RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR RYANAIR 06.50 (13.20) MA S RYANAIR ROMA CIAMPINO VENEZIA ALITALIA ALITALIA RYANAIR MONACO TREVISO BOLOGNA ROMA CIAMPINO RYANAIR RYANAIR 09.50 (09.20) 17.30 (17.00) 21.30 (21.00) 22.20 (21.50) BRINDISI PARIGI RYANAIR RYANAIR RYANAIR BELLEAIR BELLEAIR BELLEAIR BELLEAIR LONDRA STANSTED ZURIGO ROMA FIUMICINO 09.20 (08.55) L 17.15 (16.50) MA 18.30 (23.05) G GENOVA NUMERI ALITALIA ALITALIA AIR ITALY AIR ITALY ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA ALITALIA AIR ITALY MERIDIANA FLY ALITALIA WIZZ FRANCOFORTE RYANAIR RYANAIR RYANAIR 21.25 (21.00) S 22.00 (21.35) MA MILANO LINATE BERLINO AIRBERLIN AIRBERLIN RYANAIR RYANAIR TIRANA 11.05 (10.40) D 17.50 (22.25) ME 140’ 140’ ALIDAUNIA 08.40 (..........) L MA ME G V S D 20’ ALIDAUNIA 15.30 (09.30) MA ME G S D 20’ ALIDAUNIA 15.30 (09.50 ) L V 20’ ALIDAUNIA ........... (16.20) MA ME G S D 20’ ALIDAUNIA ........... (16.40) L S 20’ k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T4SyB7hFQXvJ2/7I6oeFxns= LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 Lunedì 2 gennaio 2012 www.lagazzettadelmezzogiorno.it Redazione: galleria Mazzini, 29 - Tel. 0832/463911 - Fax: 080/5502330 - Email: [email protected] Pubblicità-Publikompass Lecce: via S. Trinchese, 87 - Tel. 0832/314185-6-7 - Fax: 0832/458531 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com LE ALTRE REDAZIONI Bari: Barletta: 080/5470430 0883/341011 Foggia: Brindisi: 0881/779911 0831/223111 Taranto: Matera: 099/4580211 0835/251311 Potenza: 0971/418511 Tirana (Albania): 00355/4257932 ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00; trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel. 080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213 NARDÒ GREGORIO DURANTE, 33 ANNI, ERA DETENUTO DA APRILE NEL CARCERE DI TRANI Muore in cella ora s’indaga La famiglia accusa i medici della prigione k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6iYX9uDfEHhwg5uj0OWg04= Il padre Giuseppe «Pippi» sta scontando l’ergastolo quale esecutore materiale dell’omicidio di Renata Fonte CITY TERMINAL Le guide turistiche «Tariffa di 30 euro per tutti i visitatori» SERVIZIO A PAGINA V >> VALERIO ALLE PAGINE II-III >> L’ALBA DEL 2012 PESANTE BILANCIO DEI FESTEGGIAMENTI NEL SALENTO. TRE PERSONE SONO RICOVERATE IN PROGNOSI RISERVATA. IN OSPEDALE ANCHE QUATTRO BAMBINI Botti di Capodanno, undici feriti Incidenti stradali a Lecce e Gallipoli. Un marocchino si schianta contro un palo del filobus Grave una 32enne di Liazzanello caduta per terra mentre ballava su un tavolo TAURISANO Due incendi danneggiano presepe e furgone SERVIZIO A PAGINA VII >> l Undici feriti per le esplosioni dei botti e tre persone finite in prognosi riservata. Questo il bilancio della prima giornata del nuovo anno. Quattro bambini con meno di dieci anni sono finiti negli ospedali di Tricase, Lecce e Casarano per ustioni lievi al volto ed alle mani.. Una 32enne di Lizzanello è finita in prognosi riservata per essere caduta dal tavolo del soggiorno sul quale stava ballando. Ieri sera incidente con quattro feriti lievi sulla strada che porta da Lecce ad Arnesano. Nella mattinata di ieri un marocchino è finito contro un palo del filobus. A Gallipoli si ribalta un’auto, due cartapestai salvi per miracolo. UGENTO Rapinatori all’assalto della stazione di servizio SERVIZIO A PAGINA VII >> GALATINA Giovane in manette per furto aggravato SERVIZIO A PAGINA VII >> LA VITTIMA Gregorio Durante; a lato la moglie Virginia e la madre Ornella l Detenuto di Nardò muore nel carcere di Trani e parte un’inchiesta. Si tratta di Gregorio Durante, di 33 anni. Il giovane è stato trovato cadavere nella sua cella sabato mattina. Da tempo alle prese con problemi di epilessia, i familiari ne avevano invano chiesto il trasferimento in ospedale. Ora accusano i medici: «Pensavano che fingesse». INCIDENTI Il furgone ribaltato sulla Lecce-Arnesano SERVIZI ALLE PAGINE IV E VII >> POCHI MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE A Casarano la prima nata IL LIETO EVENTO Stefania con la piccola Anna [foto Rocco Toma] SERVIZIO A PAGINA IV >> k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6iYX9uDfEHhOvijN5La+uY= II I LECCE PRIMO PIANO Lunedì 2 gennaio 2012 IL CASO UN CALVARIO DIETRO LE SBARRE Da tempo alle prese con problemi di epilessia le condizioni del recluso si erano aggravate negli ultimi giorni. Ci sono state omissioni? BUFERA SUL PENITENZIARIO DI TRANI Detenuto muore in cella la Procura apre un’inchiesta Sollecitato invano il ricovero di Gregorio Durante, 33 anni, di Nardò BIAGIO VALERIO l NARDÒ. Muore in cella, da solo, gravemente ammalato. E’ finita così, a soli 33 anni, l’esistenza di Gregorio Durante, di Nardò. Ora, dopo la denuncia dei familiari, la Procura della Repubblica di Trani ha deciso di aprire un’inchiesta. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo a carico di sconosciuti. Si conclude con una tragedia inattesa la breve vita di Gregorio Durante che ha un cognome il cui peso si rivela tale anche quando finisce alla sbarra: suo padre è Giuseppe, «Pippi», condannato all'ergastolo per l'omicidio di Renata Fonte avvenuto il primo aprile del 1984. Il giovane Gregorio si trova in galera per aver schiaffeggiato, nel novembre del 2009, un ragazzo che sedeva sui gradini di casa sua. A dire dell'uomo, il ragazzo rischiava di far cadere la moglie Virginia, allora incinta, e da ciò il diverbio con lo schiaffone che lo porta davanti al giudice: il 29 aprile il tribunale di Nardò commina sei anni di reclusione. Una pena molto severa perché Durante ha lo status di sorvegliato speciale e il carcere se lo deve fare tutto. Così viene rinchiuso a Lecce e poi nel carcere di Bari che, però, è fatiscente. Il 7 aprile di quest'anno si sposta ancora: a Trani dove incomincia il percorso de- LA VITTIMA Gregorio Durante I FAMILIARI La moglie Virginia e la madre Ornella vastante che lo porta verso la fine. Il giovane Durante, infatti, è ammalato da tempo: a sedici anni ha contratto una encefalite virale che lo ha quasi ucciso. Da allora è in cura con una terapia antiepilettica e, nonostante ciò, nel 2003 ha avuto una violenta ricaduta con un lungo periodo di ricovero al «Vito Fazzi» di Lecce. Da allora sta benone, anche in carcere perché viene sottoposto ad una terapia che prevede due farmaci che si chiamano Gardenale e To- lep. Ma poi succede l'assurdo e, per questo motivo, i familiari si agitano molto: a Trani, il 9 aprile, i medici decidono di eliminare la somministrazione di uno dei due farmaci. Quando la madre protesta, la risposta è sconvolgente: «La Asl non lo passa». Il 4 dicembre tornano le crisi epilettiche ma il giovane viene imbottito di Valium. Il 10 finisce in ospedale, a Bisceglie, dimostra ansia e agitazione e rompe un vetro con un pugno. E' aggressivo. Il 14 si denuda in carcere, aggredisce medici e infermieri. Viene prescritta la contenzione fisica, cioè va legato se si agita troppo. La madre - e il medico della famiglia che lo visita - segnala ecchimosi sul corpo. Dal 16 al 18 è soggetto ad una sanzione disciplinare di isolamento durante il periodo di permanenza all'aria aperta. Dal 21 è ormai catatonico: non collabora, non risponde. Nel carcere, evi- dentemente, pensano che sia pazzo perché lo mandano in ospedale per una consulenza psichiatrica da dove torna con la diagnosi di «stato ansioso reattivo» e un'altra raffica di Valium. Il 27 il professor Luigi Specchio, direttore della clinica neurologica dell'università di Foggia, va in carcere su incarico della famiglia e lo trova sulla sedia a rotelle, indossa un pannolone. Dice solo due parole: «Mamma» e «li piccinni». Fa riferimento ai suoi due figli, di nove e due anni. Lo sguardo è perso nel vuoto e Durante non reagisce a nessuno stimolo. Deve essere imboccato e lo aiuta un altro detenuto, definito «il piantone», che lo alimenta con una siringa senza ago: gli spinge in bocca acqua e succhi ma Durante se li lascia cadere dai lati delle labbra. Praticamente è un malato terminale lasciato in balia, sia pur amorevole e dedicata, non di un medico o un infermiere ma di un altro detenuto. E' la fine: tre giorni ancora e «il piantone», sabato mattina entrando nella cella trova il corpo del giovane riverso sul pavimento della sua cella. Morto. Ed ecco la conclusione della visita del professor Specchio, tre giorni prima: «Si avanza il sospetto di una ricaduta di uno screzio encefalitico e si impone un ricovero urgente in un reparto specialistico». Ricovero che non è mai arrivato. Perrone in visita al pronto soccorso ANCHE QUESTA VOLTA I SALENTINI HANNO «ASSICURATO» IL LORO TRIBUTO DI SANGUE E PAURA AL RITO DELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO. NESSUN CASO GRAVE l Il sindaco Paolo Perrone, nella notte di San Silvestro, è andato a fare visita agli operatori del Pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi e al personale del servizio di emergenza 118, per augurare loro un felice e positivo 2012. «Un augurio speciale di buon anno - ha detto il primo cittadino - a chi riconosce e vive il valore delle festività nell’aiuto costante del prossimo». Una visita, dunque, a tutti quei medici ed infermieri che, nonostante il momento di festa e di allegria comune per l’inizio del nuovo anno, sono presenti sul posto di lavoro per assicurare il pronto intervento alla comunità. Il primo cittadino, pertanto, nella sera di San Silvestro, ha deciso di recarsi al Pronto soccorso e nella postazione del servizio 118 proprio per formulare un augurio speciale a chi aiuta il prossimo anche nel corso delle festività. «Un piccolo gesto - ha concluso il sindaco Perrone - per dimostrare che siamo vicini a loro, riconoscendo l’impegno di chi in prima linea, in un momento oggettivamente difficile per la sanità pugliese, dedica la sua vita a salvaguardare la salute del cittadino». l Sono in tutto undici le persone rimaste ferite con i botti nel corso dei festeggiamenti della notte di San Silvestro. Fortunatamente, nessuno ha riportato gravi conseguenze. Tra i feriti di questa prima notte del 2012, però, ci sono anche tre bambini. Il più piccolo ha appena quattro anni e vive a Casarano. I genitori lo hanno accompagnato all’ospedale «Ferrari» per alcune ustioni al polso destro, causate da una piccola imprudenza durante l’accensione dei fuochi pirotecnici. Il piccolo aveva fra le mani un petardo, che è scoppiato improvvisamente. I medici del pronto soccorso, che hanno classificato le ferite come ustioni di primo grado, lo hanno giudicato guaribile in sette giorni. Stessa prognosi per un altro bambino, di otto anni, residente a Ruffano. Dopo la mezzanotte, il piccolo stava sparando fuochi d’artificio sul balcone di casa quando, improvvisamente è rimasto ferito alla fronte. Ha nove anni, invece, il bambino di Taurisano accompagnato da mamma e papà intorno alle due del mattino all’ospedale «Cardinale Panico» di Tricase. Il piccolo si trovava in casa ed aveva fra le mani una stella di Natale che si accende. Probabilmente, il pic- Feriti in undici dai petardi Ci sono anche tre bambini. Ricoverato all’ospedale di Tricase un 24enne di Taurisano UN VIZIO ANTICO Pronto soccorso e «118» come al solito alle prese con gli effetti dei petardi . colo l’avrà tenuta troppo vicina al volto, ed una delle scintille lo ha raggiunto al labbro inferiore. I genitori lo hanno subito accompagnato al nosocomio tricasino, dove i medici lo hanno medicato, assegnandogli una prognosi di otto giorni. Una bambina della stessa età, residente a Vernole, è stata portata al «Vito Fazzi» per un problema all’occhio. Giunta al pronto soccorso, i medici l’hanno sottoposta ad una visita specialistica, al termine della quale le sono state diagnosticate delle ustioni corneali all’occhio sinistro. La piccola ora sta bene, e subito dopo la visita è tornata a casa. Sempre nel pronto soccorso del nosocomio leccese i medici si sono occupati di un ragazzo di 15 anni, che si era procurato ustioni di primo e secondo grado alla mano destra dopo aver utilizzato i petardi: per lui, 10 giorni di prognosi. Guarigione entro dieci giorni anche per tre amici arrivati dopo la mezzanotte all’ospedale «Sacro Cuore» di Gallipoli: si tratta di due uomini, rispettivamente di 41 e 37 anni, e di una loro amica di 33 anni. Tutti si erano procurati lievi ustioni al volto utilizzando materiale pirotecnico. Al «Vito Fazzi» è arrivato anche un 40enne con ustioni all’occhio sinistro ed al terzo dito della mano destra: nulla di serio, guarirà in cinque giorni. Ustioni alla guancia destra, invece, per un 24enne di San Cesario, che è arrivato all’ospedale «Santa Maria Novella» di Galatina: per lui otto giorni di prognosi. Più grave, invece, un 24enne di Taurisano che è stato accompagnato all’ospedale «Cardinale Panico» di Tricase. I medici gli hanno diagnosticato diverse ustioni alla testa, precisamente sulla ragione frontale-temporale, e ne hanno poi disposto il ricovero. In ogni caso, dovrebbe essere dimesso a giorni. LECCE PRIMO PIANO I III Lunedì 2 gennaio 2012 «FATE GIUSTIZIA» La madre e la vedova denunciano all’autorità giudiziaria i comportamenti del personale sanitario e della direzione dell’istituto di pena LA RABBIA Il dolore dello zio Antonio: ««Volevamo salvarlo, ma ce lo hanno impedito. Lo legavano e lo trattavano come un pazzo» «I medici s’erano convinti che fingesse di essere malato» «Eppure bastava rileggere la sua storia clinica. Ma non lo hanno fatto» La storia Il padre «Pippi» all’ergastolo per l’omicidio di Renata Fonte. «Pippi lo ha saputo subito ed ora starà come un pazzo» I parenti hanno fatto avvisare Giuseppe Durante, il padre di Gregorio, che ha 53 anni e si trova nel carcere di Sulmona. L'uomo ha trascorso la metà della sua esistenza in prigione: aveva 27 anni quando venne accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Renata Fonte, assessore repubblicano alla Pubblica istruzione del Comune di Nardò. Il delitto risale al 31 marzo del 1984 e Durante venne accusato da tre dei quattro imputati che erano Mario Cesari, Pantaleo Sequestro e Antonio Spagnolo. Quest'ultimo, vegliese, all'epoca 57enne, fu individuato quale mandante. Il quarto, Marcello My, aveva partecipato fisicamente all'imboscata. Pippi, ALL’ERGASTOLO grossista di pollami, nato a Giuseppe Durante Charleroi in Belgio, non aveva mai manifestato fino ad allora una vera propensione al crimine. Ora si è in attesa di sapere se potrà esserci un avvicinamento a Lecce per consentirgli di partecipare al funerale. Lo si saprà dopo l'autopsia alla quale assisteranno i periti della famiglia: il professor Specchio e il medico legale Vincenzo Garzia. Assistono la famiglia gli avvocati Francesco Fasano e Nicola Martino. l NARDÒ. Antonio Durante è lo zio che lo amava come un figlio: con quel ragazzo alto, robusto e riccioluto ha condiviso l'attività quando gestiva il distributore di benzina in largo Osanna. Piega tra le mani le «carte» del professore di Foggia. Le aveva consegnate al cronista nella sera del 29 con il fine di lanciare un appello attraverso la stampa. Proposito abortito dalla rispettosa prudenza di non «incattivire» il magistrato, che avrebbe dovuto decidere del trasferimento in ospedale, e il direttore del carcere di Trani. «Volevamo solo curarlo», mormora tra i denti, «volevamo solo salvare la vita al ragazzo». Annullata, annientata, è la giovane sposa, Virginia, che ora dovrà pensare ai due bimbi il cui solo nome faceva sorridere Gregorio durante i colloqui in carcere. La mamma, Ornella, ha combattuto fino all'ultimo, in tutti i modi. Ha avuto notizie di come è morto suo figlio dalla mamma di un altro detenuto che l'ha vista, avvinghiata al cancello del carcere chiedendo di entrare. «Pochi giorni prima», racconta, «un LO ZIO Antonio Durante nell’incontro con il giornalista della Gazzetta detenuto anziano e con tanta esperienza mi ha chiamata e, in disparte, mi ha detto di trasferirlo subito in ospedale altrimenti l'avrebbe portato sì via, ma morto». Tutti intuivano, tutti avevano capito ma nessuno ha mosso un dito. Perché? «Quello è un lager», continua mamma Ornella, «ma ora voglio giustizia ed anche mettere E nella guerra ai «botti» illegali raffica di sequestri e denunce k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwZHPjRHacDXvb0ZTfUKETU= l Inizia male il 2012 per due giovani salentini trovati in possesso di ben 35 bombe carta, subito sequestrate dai carabinieri della compagnia di Gallipoli. I militari, a poche ore dall’inizio del nuovo anno, stavano effettuando un normale servizio di controllo lungo le arterie più trafficate, quando hanno fermato una Lancia Y. A bordo dell’utilitaria due ventiduenni di Parabita e Collepasso, che sono stati poi denunciati per trasporto e detenzione di materiale esplodente. Chiuse in un sacchetto di plastica, nascosto sotto il sedile del guidatore, c’erano le 35 bombe carta, confezionate complessivamente con due chili e mezzo di polvere da sparo. Nel primo pomeriggio di sabato, invece, i militari della compagnia di Lecce hanno sequestrato ben 61 chili di fuochi pirotecnici nella centralissima via Trinchese. Il materiale pirotecnico sequestrato veniva infatti venduto illegamente in un chiosco improvvisato. Si tratta di materiale esplodente ad alto potenziale, del quale è vietata la vendita senza la necessaria autorizzazione da parte del Prefetto. I militari hanno scovato razzi e petardi vietati ben nascosti in una cassetta della corrente elettrica posta sul retro della bottega, ad un metro di distanza da una giostra per bambini. Altro materiale pirotecnico è stato rinvenuto nell’autovettura e nell’abitazione del titolare del chiosco, D.G., 27 anni, denunciato a piede libero. A Nardò, invece, i carabinieri hanno sequestrato oltre 80 chili di fuochi d’artificio, e denunciato a piede libero due commercianti. Si tratta si M.F., 55 anni, titolare di un negozio di casalinghi, e G.C., 48 anni, proprietario di una tabaccheria. Nel negozio di casalinghi, i militari hanno trovato 52 chili di materiale pirotecnico privi della documentazione comprovante la categoria ed il gruppo di appartenenza, come invece previsto dal decreto del Ministro dell’Interno del 9 agosto 2011, che poneva una differenza tra il materiale pirotecnico acquistato prima e dopo l’11 settembre 2011. Nella serata precedente, invece, gli uomini dell’Arma hanno sequestrato altri trenta chili di materiale esplodente. in allarme quanti possono subire la stessa sorte. Chi ha ucciso mio figlio deve pagare, deve stare in galera, per lui devono riaprire l'Asinara». Il racconto del suo ingresso nel carcere al cospetto dei medici è da brividi: «C'erano tutti: responsabili, guardie, e un medico che mi ha detto che era un miracolo che fossi là dentro al suo sospetto. Pensava di essere il padreterno. Il cappellano mi ha rimproverata che quelle pressioni stavano irrigidendo i dirigenti del carcere. Ma quali pressioni – urla Ornella – quelle di una mamma che vuole salvare la vita a suo figlio?» La signora e la moglie, tra le lacrime, rivelano quello che hanno saputo in carcere, durante i colloqui, ma della circostanza dovrebbe esserci un verbale che ufficializza quello che i medici pensavano di Gregorio: «Credevano che stese recitando, che stesse simulando una malattia pur di uscire dal carcere. Invece me l'hanno ammazzato. Aveva i segni dei lacci sui polsi, lo legavano e lo credevano pazzo. Ma io, sin da quando ha incominciato a balbettare», conclude la mamma, «ho rivisto tutti i sintomi degli attacchi che aveva avuto in passato: era una ricaduta. L'ho capito io che ho la quinta elementare, perché loro non se ne sono resi conto? Bastava rileggersi la sua storia clinica». «E invece non lo hanno fatto. Cosa ne pensa - chiosa Antonio Durante - la categoria dei medici?» [b.v.] Il sindacato dei vigili del fuoco «Servono iniziative concrete e non ordinanze-farsa» «Servono iniziative contro contro l’uso dei botti, non ordinanze-farsa». Non usa mezzi termini la Segreteria provinciale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco per condannare il provvedimento adottato da diversi sindaci in Italia ed auspicare, invece, interventi per la sicurezza ed il soccorso reali ai cittadini. «Emettere un’ordinanza con la quale si vieta la vendita, il porto e l’utilizzo su area pubblica di articoli pirici, ci è sembrata, sin dall’inizio, una grande farsa» dice il segretario provinciale Giancarlo Capoccia. «Ci avrebbe fatto piacere conoscere quale procedura operativa hanno messo a disposizione degli equipaggi della polizia municipale per far rispettare l’ordinanza». Invece, sostiene Capoccia, «sarebbe opportuno che ogni sindaco rappresenti al suo partito la problematica e, quindi, venga elaborato un Ddl. Spetta al legislatore, infatti, occuparsi della materia nel suo complesso - sostiene il segretario del Conapo - magari rendendo attiva una legge specifica, per contrastare il fenomeno “a monte” e non “a valle”». Infatti, prosegue, «il numero dei morti e dei feriti registrati in tutt’Italia, nonostante le ordinanze di divieto dei botti, è la chiara dimostrazione che quanto messo in atto è stata solo mera pubblicità politica durata poche ore, che nulla ha a che fare con la sicurezza ed il soccorso veri». Pertanto, la Segreteria provinciale del Conapo chiede al mondo politico «un vero impegno efficiente ed efficace volto alla sicurezza ed al soccorso dei cittadini e non iniziative che non portano a nulla». CONAPO Il segretario provinciale della organizzazione sindacale Giancarlo Capoccia . IV I LECCE PRIMO PIANO CAPODANNO DRAMMATICI FESTEGGIAMENTI Lunedì 2 gennaio 2012 LIZZANELLO Una 32enne ricoverata in prognosi riservata con un forte trauma cranico dopo aver sbattuto con violenza sul pavimento MONTERONI Un giovane di Carmiano trovato ferito su una panchina in piazza Risorgimento Si pensa a una caduta accidentale Inizia a ballare sul tavolo ma finisce per terra grave signora di Lizzanello Filomena Sindaco non è svenuta ma ha accusato un forte mal di testa l LIZZANELLO. L’euforia per l’arrivo dell’anno nuovo l’aveva spinta a salire su un tavolo, per ballare a suon di musica. Ma in pochi secondi l’atmosfera goliardica e allegra ha lasciato il posto all’ansia ed alla preoccupazione. Ha trascorso il primo giorno del 2012 in ospedale Filomena Sindaco, 32 anni, di Lizzanello, sposata con un agente di polizia penitenziaria. La donna si trova ricoverata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce, e fino a ieri sera i medici non avevano ancora sciolto la pro- gnosi. Tutto è successo poco dopo la mezzanotte, nel pieno dei festeggiamenti di Capodanno. La 32enne aveva trascorso la serata in casa di alcuni amici, in via Puccini. L’attesa per lo scoccare della mezzanotte, le prelibatezze da gustare durante il cenone, e perchè no, anche qualche bicchiere da sorseggiare in allegria, insieme a parenti e amici. È così che si è concluso il 2011, in via Puccini. E così, con la musica a tutto volume, è arrivato il nuovo anno. A rallegrare ulteriormente la serata, poi, VITO FAZZI Una ragazza di 32 anni è ricoverata Al Vito Fazzi in prognosi riservata . ci ha pensato Filomena, che improvvisamente ha «azzardato» un ballo sul tavolo del soggiorno. Lei era lì, e tutti erano intorno al tavolo a cantare ed a divertirsi. Improvvisamente, però, il ripiano su cui ballava Filomena ha ceduto. Forse per una vite poco stretta, oppure una gamba difettosa. La 32enne è precipitata sul pavimento, sbattendo violentemente la testa. Tutto è avvenuto così velocemente che nessuno fra i presenti ha fatto in tempo ad impedire quella tragica caduta. Immediatamente è arrivata un’ambulanza del 118: Filomena non aveva perso conoscenza, ma accusava un forte mal di testa. Gli accertamenti effettuati al pronto soccorso hanno rivelato un forte trauma cranico, ed i medici hanno deciso di ricoverarla nel reparto di neurochirurgia. Prognosi riservata anche per un 24enne di Carmiano, Tonio Martino, ricoverato per una ferita alla testa. Il giovane è stato trovato alle 22 di sabato su una panchina di piazza Risorgimento, a Monteroni: secondo i carabinieri la ferita è stata causata da una caduta. INCIDENTI NEL CAPOLUOGO UN MAROCCHINO DI 46 ANNI SI SCHIANTA CON IL SUO MEZZO CONTRO UN PALO DEL FILOBUS Scontri in città: tre feriti Furgone si ribalta sulla Lecce-Arnesano dopo l’impatto con una Fiat l Due gli incidenti che si sono verificati nella prima giornata del 2012. Il più grave quello che si è verificato intorno alle 18, sulla strada che collega Lecce a Monteroni, nei pressi della clinica «Città di Lecce». Un Fiat Fiorino, condotto da un uomo di Arnesano, si è schiantato contro una Fiat Punto, che procedeva nell’opposto senso di marcia. A causa della violenza dello scontro, i cui dettagli sono ancora in fase di ricostruzione, il furgone si è ribaltato mentre l’utilitaria è rimasta seriamente danneggiata sulla fiancata destra, perdendo anche la ruota anteriore. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre il corpo del conducente del Fiorino dalle lamiere: lui e l’amico che si trovava sul sedile del passeggero sono stati trasportati al «Vito Fazzi» in codice giallo. Quasi illesi, invece, i coniugi di Carmiano che si trovavano a bordo della Punto. Gli agenti della sezione infortunistica della polizia municipale hanno effettuato l’alcool test agli occupanti del Fiorino, oltre a bloccare per diverso tempo l’arteria stradale per effettuare i rilievi. Il pubblico ministero di turno Paola Guglielmi ha disposto il sequestro dei due mezzi. Un altro incidente stradale si è INSIDIE DELLA STRADA A sinistra, il furgone ribaltato sulla Lecce-Arnesano. A destra il palo del filobus contro cui si è schiantato il marocchino verificato nella prima mattinata di ieri, in via Garibaldi, a pochi passi dalla rotatoria che porta a via XXV luglio. Un cittadino di nazionalità marocchina, A.O., 46 anni, è andato a schiantarsi con il suo furgone contro un palo del filobus. Tutto è successo intorno alle 6.40, all’altezza del negozio di arredamento Kartel. Non si sa se per l’alcool che aveva assunto o per un colpo di sonno, il conducente ha improvvisa- mente perso il controllo del suo furgone. Ha prima divelto due piccoli dissuasori in cemento posti ai margini del marciapiede, per poi finire contro il palo della metropolitana di superficie. Un automobilista di passaggio ha immediatamente lanciato l’allarme. Sul posto è subito arrivata un’ambulanza, che ha condotto lo straniero al Fazzi: i medici lo hanno ricoverato in prognosi riservata. EVENTI FIOCCO ROSA ALL’OSPEDALE DI CASARANO. IL LIETO EVENTO ARRIVA POCHI SECONDI DOPO LA MEZZANOTTE PER MAMMA STEFANIA E PAPÀ SERGIO, DI MURO FINANZA MEDICO DENUNCIATO Anna arriva al traguardo: è la prima nata nel 2012 Qualche ora dopo, due femminucce vengono alla luce pure a Copertino e un’altra a Lecce FELICITÀ Mamma Stefania con la piccola Anna [foto Rocco Toma] k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwZHPjRHacDX4n/XpHXElp4= l Si chiama Anna la prima nata nel Salento. La piccola è arrivata al mondo pochi secondi dopo la mezzanotte, all’ospedale di Casarano, facendo la gioia di mamma Stefania Pizzolante e del papà Sergio Borgia. La coppia - sono entrambi 31enni - vive a Muro e gestisce un’attività commerciale ad Otranto. Anna è una bella bambina di tre chili e 450 grammi, venuta alla luce con parto naturale. Sta bene, così come sta bene mamma Stefania. La sua nascita era prevista un paio di giorni addietro ma la piccola è riuscita, grazie al piccolo “ritardo”, ad inaugurare il nuovo anno. Emozionatissimo, papà Sergio tiene a ringraziare l’equipe medica della quale fa sapere di aver apprezzato la grande professionalità e disponibilità. Anna non è stata l’unica salentina a nascere nel primo giorno del 2012. E’ stata seguita, infatti, da altre tre femminucce, nate in altri ospedali della provincia. Un paio d’ore dopo la mezzanotte, intorno alle due, dunque, a Copertino, è arrivata Ginevra,e, alle 13.30, è nata Martina. Un’altra bimba è nata al “Vito Fazzi”, a Lecce, alle 10.30; subito dopo hanno lanciato il primo vagito due maschietti, a breve tempo di distanza l’uno dall’altro. Ha sangue salentino anche la piccola Arianna, nata a Roma, che si contende il primato nazionale con un’altra femminuccia, Sofia. Arianna, infatti, è nata a Roma, nella clinica Fabia Mater (nella zona Prenestina), 45 secondi dopo la mezzanotte. Il padre è romano e la madre è originaria di Galatina. E’ stata battuta di pochi secondi, però, da Sofia, padre romano e madre di origine vietnamita. E’ stata quest’ultima a ricevere la visita del sindaco Gianni Alemanno. «Parcelle» non dichiarate oculista nei guai l Guai con Fisco per un oculista leccese, che presta servizio nella Asl salentina. I controlli effettuati dai militari della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare che il professionista non avrebbe versato per tempo i compensi (quasi 9000 euro) percepiti a seguito delle visite specialistiche a cui si era sottoposta una paziente. Si tratta della cosiddetta attività libero professionale svolta in regime di «intramoenia». In tali casi, i professionisti hanno anche l’obbligo di versarne il 30 per cento alla Asl. I militari lo hanno denunciato con l’accusa di peculato. Inoltre, è stata fatta una segnalazione alla Corte dei Conti per il recupero del danno erariale. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T+WxlpOycsbxAufQ6p3DqP8= LECCE PROVINCIA I V Lunedì 2 gennaio 2012 CITY TERMINAL L’APPELLO «I forestieri sono il “passaparola” lo sviluppo locale e favoriscono IN CAMPO LE GUIDE TURISTICHE per la destagionalizzazione» «Una tariffa di 30 euro per tutti i visitatori» CITY TERMINAL È ancora polemica per la tassa sui bus turistici . «Non siamo contrari alla sosta dei pullman fuori dal centro storico e in aree attrezzate» l «La tassa per i bus turistici? La tariffa di 30 euro, utilizzata per le scolaresche, sia estesa a tutti i visitatori che raggiungono la città in pullman». A scendere in campo, per replicare all’assessore Ripa e a lanciare una proposta per risolvere il delicato problema, è l’associazione guide regionali di Puglia. «Le guide turistiche di Puglia - spiega Daniela Bacca, dell’associazione da anni veicolano l’identità e le risorse culturali e turistiche della città di Lecce, con straordinario impegno, amorevole ospitalità e abnnegazione. Le guide rientrano, con la loro professione, in un servizio pubblico e territoriale, in virtù del loro ruolo nell’essere fari d’orientamento, punti di accoglienza e sentinelle dei luoghi. Avvalersi dell’affiancamento della guida turistica - continua Bacca - per conoscere la località, è una scelta libera e privata e che quindi non scoraggia assolutamente la presenza dei bus in città; al contrario, grazie al marketing e promozione delle escursioni dei professionisti, anno dopo anno a Lecce, nel Salento ed in Puglia sono incrementati i viaggiatori ed i visitatori del turismo di gruppo». Poi aggiunge che all’indomani dell’ordinanza sulla tassa turistica del City terminal, le guide turistiche, «as- solutamente non contrarie alla sosta dei bus fuori dal centro storico ed in una o più aree attrezzate e di servizi per l’accoglienza turistica, hanno manifestato con garbo i propri suggerimenti, atti esclusivamente a migliorare il servizio e ad offrire spunti propositivi, alcuni dei quali accolti, come una tariffa ragionevole per le scolaresche, che si ritiene debba essere estesa, indistin- tamente, a tutte le tipologie di visitatori che raggiungono la città in pullman». «Il turismo organizzato - conclude Daniela Bacca - dall’italiano allo straniero, dal crocieristico al culturale, dal sociale allo scolastico, dal congressuale al ricreativo, costituisce un’importante risorsa per il territorio, incentivando l’economia dell’indotto. Anche se fosse “povero”, ma non lo è, come af- fermano le tante attività commerciali, artigianali, ricettive e ristorative, merita di essere accolto e favorito. I turisti sono il “passaparola” per il crescente sviluppo locale, raggiungono Lecce e il Salento per scelta, non essendo luogo geografico centrale e di passaggio, e favoriscono la destagionalizzazione nei mesi invernali, primaverili e autunnali». POLITICA PRIMARIE NEL CENTROSINISTRA, QUESTA SERA APPUNTAMENTO CON CARLO SALVEMINI IN VIA NAZARIO SAURO Agricoltura, la sfida della Capone «Nuovi ipermercati solo se si impegnano a vendere prodotti pugliesi» l «L’economia della cultura, della conoscenza e dell’ambiente, pilastri delle città intelligenti, si accompagna alla valorizzazione dell’agricoltura e delle imprese agricole che investono nella tecnologia, nei prodotti biologici per creare posti di lavoro e dare slancio alle loro attività di marketing». Lo ha detto Loredana Capone, vice presidente della Regione e candidata alle primarie del centrosinistra, nel corso di un incontro con Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. «Con l’ultimo regolamento sulla grande distribuzione che ho proposto all’approvazione della giunta regionale - ha aggiunto la Capone - abbiamo previsto LA RICORRENZA UNA VITA SPESA TRA IMPEGNO CIVILE E POLITICO Novanta candeline per Cosimo Abate un «esempio» salentino l Una vita dedicata all’impegno civile, alla militanza politica nel Partito socialista, ma soprattutto contrassegnata dal rigore morale, da una carismatica simpatia e da una trasparenza oggi sempre più rare. E’ il ritratto di Cosimo Abate, insegnante, giornalista e parlamentare, che oggi giunge al traguardo dei novant’anni, festeggiando anche sessanta anni di iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti. Un’esistenza esemplare che ha coinciso con alcune delle fasi più significative della storia salentina del ventesimo secolo. Abate nasce a Maglie il 2 gennaio del 1922 e a tredici anni entra nel seminario di Otranto per poi trasferirsi a Molfetta, proseguendo lì i suoi studi. Dopo una parentesi nell’Esercito (dove viene arruolato nel 1943) Abate inizia la sua vita professionale, collaborando con la Gazzetta dello Sport ed insegnando nelle scuole elementari. Nel 1950 si laurea in Pedagogia a Roma e due anni dopo ottiene l’iscrizione all’albo dei giornalisti, confermando una vocazione che già qualche anno prima si era consolidata a Maglie con la fondazioCOSIMO ABATE ne del Circolo della stampa. La sua ferma volontà di «cambiare le cose», di contribuire allo sviluppo del territorio, lo spingono a maturare una coscienza sociale fuori dal comune e a riconoscersi in un partito di cui egli stesso ha rappresentato uno degli ingranaggi più solidi nel panorama salentino. Nel 1963 Abate è il primo salentino ad essere eletto alla Camera nelle fila del Psi, proseguendo nell’attività parlamentare fino al 1967. Ma non è l’ultima tappa. Fino al 1993 Abate divide il suo impegno tra politica, giornalismo ed importanti incarichi amministrativi, in campo sanitario ed istituzionale. Nel 2007 il giornalista Lino De Matteis gli dedica un libro, “Cosimo Abate, un socialista del Sud”. E sono tutte pagine “limpide” di scelte esemplari, di obiettivi perseguiti con tenacia e di consensi. Pagine che raccontano un salentino d’altri tempi, che a novant’anni fa ancora parlare di sé. le altre notizie LECCE APPUNTAMENTO AL TIZIANO Anziani in festa n Domani sera, alle ore 18.30, nella sala Bernini dell’hotel Tiziano, si terrà la festa degli anziani per brindare al nuovo anno. In programma balli, sketch e altri divertimenti. Al termine della manifestazione il sindaco Paolo Perrone premierà la migliore performance. La manifestazione è organizzata dall’Istituzione servizi sociali grazie all’impegno del presidente Tommaso Borgia e del consigliere delegato agli anziani Marcello Ferrara. GIORGILORIO Smarrito un mastino n Una cucciola di mastino napoletano, di 5 mesi, di colore grigio e occhi azzurri, è stata smarrita a Giorgilorio. La cucciola, microchippata, aveva un collarino rosso. Chiunque la dovesse ritrovare, può telefonare al numero 328-7052899. GALLIPOLI «GLI ARMONAUTI» Teatro al «Garibaldi» n GALLIPOLI - Schegge di recitazione sono in programma, oggi alle ore 19, nell’atrio del teatro Garibaldi, nella città vecchia, nell’ambito del cartellone di eventi natalizi coordinato dal Comune: sono di scena i ragazzi del corso di formazione teatrale della compagnia «Gli armonauti» diretta da Salvatore Coluccia. che se una grande struttura di vendita vuole aprire in Puglia, deve preventivamente impegnarsi a vendere prodotti pugliesi. E ciò per evitare che a vantaggio del globale si sacrifichi il locale». De Castro, dal suo canto, ha detto di apprezzare molto il lavoro della Capone, «e credo che mettere il suo impegno, il suo dinamismo e le sue competenze al servizio di Lecce, sia stato per lei un grande atto d’amore». Intanto questa sera, a partire dalle ore 18.30, appuntamento presso il comitato di Carlo Salvemini, in via Nazario Sauro, con le «idee raccolte attraverso la piattaforma web che diventano progetti per la città». Italia dei Valori Auto in centro divampa la polemica Auto in centro, divampa la polemica. Cesare Peluso, consigliere circoscrizionale e coordinatore provinciale dei giovani dell’Italia dei Valori, critica il dietro-front del Comune che, nei giorni scorsi, ha aperto il centro commerciale alle auto. «L’iniziativa di Palazzo Carafa sottolinea - ha gettato il centro nel caos, generato dall’ansia del regalo natalizio. Personalmente, mi risulta sempre più incomprensibile la posizione dei commercianti: un automobilista intrappolato nel traffico, che compie per la terza volta lo stesso giro per trovare un parcheggio, al giro seguente si stanca e se ne va a fare le sue compere in qualche ipermercato appena fuori città». «Forse sarebbe meglio - aggiunge l’esponente dell’Idv - se l’amministrazione comunale, invece di lasciar girare per la città autobus completamente vuoti, li mettesse a disposizione come navette, anche gratuite, chiudendo il centro cittadino. Lecce è una piccola città, si può arrivare in centro con una breve passeggiata». k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T+WxlpOycsbxRALtF2gOvPs= LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO VI LECCE PROVINCIA I VII Lunedì 2 gennaio 2012 GALLIPOLI INCIDENTE IERI MATTINA ALLE 7.30 NEL TRATTO EXTRAURBANO DI VIA SCALELLE L’auto si ribalta e va a fuoco salvi due giovani cartapestai l GALLIPOLI . Non sono stati di scena solo i «pupi», sabato in riva allo Jonio, c’è stato pure quello che qualcuno, tra i pochi che ne sono venuti a conoscenza, ha chiamato «il miracolo di San Silvestro». E’ difficile, d’altra parte, definire diversamente l’incidente avvenuto intorno alle 7,30 nel tratto extraurbano di via Scalelle, la provinciale che segue uno degli antichi tracciati di collegamento tra Gallipoli ed Alezio. E’ successo che una Matiz di coloro rosso, proveniente da Alezio, dopo una curva si è ribaltata e non solo è letteralmente rotolata al di fuori della carreggiata, ma ha anche preso fuoco. Il «miracolo», è facilmente comprensibile, consiste nel fatto che i due giovani gallipolini che erano a bordo sono usciti dall’auto del tutto indenni, senza riportare neppure un graffio. Sul luogo dell’incidente, la cui dinamica suggerisce la presenza sulla sede stradale d’un qualche improvviso ostacolo che ha fatto impennare il veicolo, sono tempestivamente intervenuti tanto i vigili del fuoco del distaccamento cittadino, che hanno spento le fiamme prima che l’auto ne fosse del tutto preda, quanto i carabinieri, che stanno indagando sul TAURISANO AL LAVORO GLI AGENTI DEL COMMISSARIATO motivo che lo ha provocato. L’incidente, va detto, non ha nulla a che spartire con quelli cosiddetti del «sabato sera», anzi, pare che i due giovani stessero tornando da Alezio di buon mattino, perché lì avevano avuto la disponibilità d’un locale in cui realizzare le parti di un «pupo» da assembleare poi a Gallipoli. Una riprova del fatto, a volerlo così interpretare, che San Silvestro apprezza, al pari degli uomini, la sempre più pregevole cartapesta dei «pupi», ma anche il fuoco che li divora e che in fondo gli è dedicato, dal quale ha salvatore i giovani cartapestai. [g.a.] INCIDENTE La Matiz si è ribaltata e poi è andata a finire fuori dalla carreggiata UGENTO IN FUGA CON 500 EURO GALATINA NEI GUAI ANTONIO VADRUCCIO Due roghi danneggiano Assalto armato Giovane in manette il presepe e un furgone alla stazione per furto aggravato La Natività è stata poi ricostruita nel corso della notte l TAURISANO. Capodanno «di fuoco» a della Natività. Fortunatamente le statue del Taurisano: poco prima dell’inizio del 2012 presepe erano state portate al riparo poche due incendi si sono sviluppati nel centro del ore, proprio per paura che qualcuno potesse paese. Il primo ha quasi distrutto la grotta mettere in atto dei gesti vandalici. Sempre i vigili del fuoco di Tricase sono del presepe allestito all’interno della villa comunale; il secondo rogo, invece, ha av- intervenuti, pochi minuti prima della mezvolto il furgone di un commerciante. Su zanotte, in via Duca degli Abruzzi, dove un entrambi i casi stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia, agli ordini del vicequestore Salvatore Federico. Il primo incendio si è sviluppato intorno alle 23.15. Ad andare in fiamme è stato il tetto della grotta del presepe, composto da un telo in plastica coperto da palme. Sul posto sono TAURISANO Indagano gli agenti del commissariato giunti i vigili del fuoco di Tricase e gli agenti del commissariato furgone posteggiato in un garage in costrudella città; anche se non sono state rin- zione aveva preso fuoco. Il mezzo - un Fiat venute tracce che possano far pensare ad Ducato di proprietà di un fruttivendolo del una matrice dolosa, non è escluso che dietro posto - è stato distrutto nella parte posteal gesto ci sia la mano di qualcuno. I ragazzi riore. Il proprietario del mezzo, residente dell’Azione cattolica hanno lavorato fino nelle vicinanze, ha dichiarato di non aver alle 5 del mattino per ricostruire la scena subito minacce. [p.t.] di servizio l UGENTO. Assalto armato al distributore di benzina «Eni», sulla provinciale Ugento-Casarano. I ladri hanno fatto irruzione nella stazione di servizio sabato sera, fuggendo con circa 500 euro. La rapina è avvenuta intorno alle 18.45, a circa un’ora dall’orario di chiusura. Due uomini con il volto coperto sono entrati nella stazione di servizio in funzione solo da pochi mesi - arrivando dalle campagne sul retro. Uno armato di pistola, l’altro di coltello, hanno atteso che i due giovani addetti al distributore entrassero in un locale in corso di completamento, li hanno seguiti e si sono fatti consegnare il denaro minacciandoli con le armi. I malviventi, poi, sono fuggiti a piedi, dileguandosi nelle campagne circostanti grazie alla complicità del buio. Con tutta probabilità sono saliti a bordo di un’auto o di un ciclomotore per far perdere le proprie tracce. Tanto lo spavento per i due operatori della stazione di servizio, che hanno immediatamente chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Ugento, alla guida del luogotenente Daniele Corrado, e i loro colleghi della Compagnia di Casarano, coordinati dal capitano Aniello Mattera. I militari stanno indagando a 360 gradi per risalire alle identità dei rapinatori. La stazione di servizio - di proprietà della società «Coloni Srl» di Ugento - è dotata di impianto di videosorveglianza, ma il raggio d’azione delle telecamere non copre l’area del locale dove è avvenuta la rapina. [p.t.] Bloccato dalla polizia all’interno di un’auto l GALATINA. Alla vista della sui sedili anteriori. I poliziotti volante ha tentato goffamente di hanno immediatamente provvesdraiarsi sui sedili anteriori per duto a controllare l’abitacolo concercare di non essere notato ma il statando come, sotto il canotto delmovimento non è sfuggito ai po- lo sterzo, vicino al flutto di acliziotti, che lo hanno così bloccato censione, i cavi elettrici fossero e arrestato. In manette, nella notte stati sfilacciati e un relè rimosso ed appoggiato di San Silvesul tappetino, stro, a Galatina, tra i pedali. A è finito Antoquel punto è nio Vadruccio, stato contatta29enne del poto telefonicasto, volto noto mente il proalle forze prietario del dell’ordine. Per mezzo, il quale il giovane si soha dichiarato no spalancate le di aver parporte del carcecheggiato la re con l’accusa macchina di furto aggratranquillavato. L’arresto è mente alcune avvenuto poco ore prima e dopo le due del- ANTONIO VADRUCCIO che all’interno la scorsa notte. Gli agenti del locale commis- del porta oggetti del cruscotto dosariato, diretti dal dirigente Gio- veva esserci un portamonete con vanni Bono, stavano transitando circa 10 euro, ritrovato, invece, dai in via Kennedy, quando, all’altezza poliziotti, nella tasca dei pantaloni del civico 24, hanno notato all’in- indossati da Vadruccio. Il 29enne è terno di una Fiat Uno la sagoma di stato così arrestato. E’ difeso un uomo che cercava di sdraiarsi dall’avvocato Vito Del Core. [f.o.] TORRE VADO Ancora uno sbarco 41 extracomunitari trasferiti a Otranto CAVALLINO TOPI D’APPARTAMENTO «Visitata» un’abitazione ladri via con anelli collane e medaglie GUAGNANO VELIALPOL IN AZIONE Arrivano i vigilantes e sventano un prelievo di pannelli fotovoltaici GALATINA CONTROLLI DELLA POLIZIA Tagliando assicurativo e banconote falsificate denunciato un 49enne l TORRE VADO. Un gruppo di extracomunitari sceglie la costa jonica salentina per approdare illegalmente in Italia. L’ultimo sbarco del 2011 nel Capo di Leuca, ormai meta privilegiata di scafisti senza scrupoli, è stato registrato lo scorso 31 dicembre nella marina di Morciano. Si tratta di 41 persone, tra cui 30 minorenni, molti dei quali non accompagnati, che hanno dichiarato di provenire da Afghanistan e Iraq. Tra loro anche un intero nucleo familiare composto da padre, madre e due bambini rispettivamente di tre e quattro anni. Ad avvistarli mentre camminavano sulla strada litoranea per Pescoluse (marina di Salve), sono stati alcuni cittadini di passaggio che hanno immediatamente allertato i carabinieri della compagnia di Tricase, in questo periodo diretta dal luogotenente Giuseppe Stefanizzi. Il gruppo di migranti è stato quindi radunato e trasferito nel centro di prima accoglienza «Don Tonino Bello» di Otranto, dove ha ricevuto le prime visite mediche e del cibo ad opera dei volontari della Croce rossa. [m.c.] l CAVALLINO . «Topi d’appartamento» in azione nella serata di sabato a Cavallino. I ladri hanno “visitato” l’abitazione di Luigi Montinaro, ragioniere in pensione di 65 anni e per oltre 40 anni dipendente provinciale, portando via diversi oggetti per un valore di circa 3mila euro. Chi è entrato in azione in via Sicilia lo ha fatto tra le ore 19 e le 23, quando Montinaro insieme alla moglie è rientrato a casa notando tutte le luci accese e constatando gli effetti dell’indesiderata visita. I ladri hanno forzato una porta posta sul retro e, una volta dentro, hanno svuotato comodini e armadi alla ricerca di preziosi. Nelle mani dei banditi sono finiti diversi oggetti di valore: oltre ad una medaglia d’argento che, nel 2009, l’allora presidente Giovanni Pellegrino aveva consegnato a Montinaro per il suo pensionamento dopo oltre 40 anni di attività, sono spariti un’altra medaglia appartenente all’ordine dei Dominicani, sempre in argento, un orologio da tasca del 1900, una fede nuziale in oro rosso, un anello, una collana a murrini ed una in argento e anche alcune monete in lire. Le indagini sono state avviate dai carabinieri del Norm di Lecce. [f.o.] l Intercettati dalle guardie giurate si allontanano a gran velocità ancor prima di poter iniziare a smontare cavi elettrici e pannelli fotovoltaici. Sventato furto, nella notte tra venerdì e sabato, all’interno dell’impianto che sorge in località «Montecalabrese», alla periferia di Guagnano. Poco dopo l’1,30, le pattuglie dell’istituto di vigilanza della Velialpol hanno intercettato un nutrito gruppo di ladri arrivato a bordo di due mezzi, un’auto e un furgone, su cui i banditi avrebbero dovuto caricare la refurtiva. I loro piani, però, sono stati scompaginati dall’arrivo delle guardie giurate. I banditi, alla vista dei metronotte, si sono infilati sui mezzi fuggendo a tutta velocità. Ne è scaturito un inseguimento con i vigilantes, che hanno dovuto desistere quando i ladri hanno raggiunto una stradina di campagna dissestata. E’ stato comunque annotato il numero di targa del furgone, immediatamente segnalato ai carabinieri. I militari, così, hanno avviato le indagini per risalire ai componenti della banda. [f.o.] l Fermano un automobilista durante un posto di blocco e rilevano come il tagliando assicurativo e il relativo contrassegno di revisione della macchina fossero stati falsificati. Gli agenti di polizia di Galatina, hanno così denunciato il conducente dell’auto, T.M., 49enne del posto, con l’accusa di falsità materiale. L’uomo è stato fermato nel corso di un regolare controllo nel centro di Galatina. La successiva perquisizione in casa dell’uomo ha consentito di ritrovare due banconote di 50 euro contraffatte e al 49enne è stata così rifilata una seconda denuncia per falsificazione di banconote. I poliziotti, inoltre, hanno sequestrato un computer, due stampanti, dischetti cd, una chiavetta Usb drive, schede di memoria ed altro materiale, con ogni probabilità utilizzato per falsificare le banconote. Sempre nella stessa giornata di venerdì, gli agenti di polizia hanno deferito per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, V.A, 25enne di Galatina. Il giovane è stato trovato in possesso di 23 grammi di marijuana, pronta, di lì a poco, per essere spacciate in città. [f.o.] k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TzGJoJMHFiidWFu6+55avIc= VIII I Lunedì 2 gennaio 2012 BENEDETTINE TEATRO PAISIELLO Storia del cappuccino Golizia Luci sul Quartetto lirico salentino n Un cappuccino, autore di numerose pubblicazioni, è al centro del volume del francescano padre Pietro Golizia dal titolo «Padre Bernardo Golizia da Ceglie Messapica (1834-1918)» (Milella, 272 pagine). Il libro viene presentato domani alle 18 nella sala del monastero delle Benedettine a Lecce. Interverranno padre Antonio Tofanelli da Assisi, Carlo Alberto Augieri dell’Università del Salento e il magistrato Vito La Gioia. Introdurrà Maria Chirico. [d.l.] n Concerto del Quartetto lirico salentino stasera alle 20.30 nel Teatro Paisiello di Lecce. Si esibiranno i cantanti solisti Daniela Cera, Antonella Colaianni, Raffaele Pastore, Carlo Provenzano. Al pianoforte Michele D’Elia (in foto), docente dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano; ospite il flautista Gianluca Milanese. In programma musiche di Donizetti, Bellini, Rossini, Bizet, Cilea e Bolling. Presenta Rosangela Giurgola. Ingresso libero. Il gran successo del Capodanno nel Salento Diecimila persone all’Alba dei Popoli tra fuochi pirotecnici e gli Stadio V a in archivio il Capodanno salentino, coronato dagli eventi clou di Lecce e Otranto. Cominciamo dalla Città dei Martiri dove erano in diecimila a festeggiare con «Diamanti e caramelle» sul ritaglio della prima alba d’Italia del 2012. Le melodie d’autore degli Stadio, sul lungomare degli Eroi, hanno traghettato la gran folla presente in piazza nel nuovo anno. Sulla Porta d’Oriente, a mezzanotte, i fuochi pirotecnici si sono sollevati nel cielo, riscaldando una notte più fredda del solito, per l’appuntamento clou della rassegna Alba dei Popoli. È stata la band emiliana l’incontrastata protagonista della scena, con un’esibizione di due ore e mezzo e quaranta brani proposti, a ripercorrere trent’anni di carriera sempre ad alti livelli: dalle hit dell’ultimo album col tributo a Scirea e Facchetti, a quelle in collaborazione con Vasco Rossi come La faccia delle donne e Lo zaino, passando per l’omaggio a Carlo Verdone e alle colonne sonore dei suoi film, con pezzi come Grande figlio di puttana, Acqua e sapone e Chi te l’ha detto. Nell’occasione, Gaetano Curreri ha an- ticipato che gli Stadio hanno firmato la colonna sonora anche del prossimo film dell’attore e regista romano, Posti in piedi in paradiso, in uscita a febbraio. Per il resto, una valanga di cin cin, tanta allegria oltre alla musica dei dj, PIAZZA PALIO Oltre 25mila a festeggiare nelle cinque serate di Birra e Sound BIRRA E SOUND Un Capodanno al top OTRANTO Gli Stadio sul palco e in alto la folla all’Alba dei Popoli della Street Band ed il suggestivo incontro con l’alba alle 5 del mattino al Faro della Palascìa. Superiori ad ogni previsione le presenze registrate nel centro fieristico di Lecce per «Birra e Sound Christmas». Oltre 25 mila i visitatori che hanno preso parte alla prima edizione invernale del Festival europeo della birra nel Salento, organizzato da Mebimport in collaborazione con Eventi Marketing & Communication, Lecce Fiere col patrocinio del Comune di Lecce. Un flusso continuo di giovani, comitive, famiglie e turisti che a migliaia hanno affollato la grande «cittadella della birra» nei cinque giorni di apertura, dal 28 dicembre fino a ieri. Presenze-record sono state registrate nella notte di San Silvestro: in tanti hanno scelto «Birra e Sound Christmas» per aspettare l’arrivo del 2012 e brindare in maniera insolita con un buon boc- POGGIARDO NUMERI UTILI CARABINIERI 112 POLIZIA 113 EMERGENZA INFANZIA 114 VIGILI DEL FUOCO 115 GUARDIA DI FINANZA 117 EMERGENZA SANITARIA 118 CORPO FORESTALE 1515 TELEFONO AZZURRO 19696 TELECOM SERVIZIO GUASTI 187 ACI SOCCORDO STRAD. 803116 FERROVIE DI STATO 848888088 SOCCORSO IN MARE 1530 GUASTI ACQUA 800735735 AMGAS 800887096 ITALGAS 800900700 ENELGAS 800900860 PRONTO ENEL 800900800 AXA 800711292 ECOTECNICA 800210805 SGM 0832-340898 ACAT Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914 TELEFONO PER SORDI Centralino voce 055-6505551 Centralino D.T.S. 055-6505552 FONDAZIONE ANTIUSURA 080-5241909 k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TzGJoJMHFiidhMna9a23Rmw= cale di birra. Filo conduttore della kermesse è stato il binomio divertimento-qualità. Originale l’allestimento della struttura, che ha proposto spazi pensati e creati per ogni esigenza e fasce d’età e soprattutto le degustazioni di ben cento diverse tipologie di birra (tra cui le nuove produzioni birraie 100 per cento Salento: «Beggia», «Pizzica» e «Taranta») all'interno di ambientazioni folkloristiche tipiche dei Paesi di cultura birraia. Coinvolgente la proposta musicale che ogni sera ha visto alternarsi sul palco band diverse per stile e genere musicale, come pure l’animazione con gli artisti di strada e scatenati dj set. Ottima la gastronomia, tra specialità di carne, pesce, piatti tipici della tradizione salentina e bavarese. I numeri registrati - circa 5mila presenze per ciascuna serata – consacrano «Birra e Sound Christmas» quale evento di rilievo per la promozione del bere e del mangiare sano, per la diffusione della cultura birraia salentina e, perchè no, per la destagionalizzazione turistica del territorio. [m.b.] LECCE POLIZIA MUNICIPALE 0832-233211 PRONTO SOCCORSO 0832-661403 GUARDIA MEDICA 0832-343460 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE MIGALI viale Leopardi, 76 FEROCINO piazza S. Oronzo, 31 BENZINA 24 ORE AGIP via Lecce ESSO via Scorrano NARDÒ POLIZIA MUNICIPALE 0833-572116 PRONTO SOCCORSO 0833-568301 GUARDIA MEDICA 0833-564021 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE ORLANDO piazza Umberto, I GALATINA POLIZIA MUNICIPALE 0836-566514 PRONTO SOCCORSO 0836-563810 GUARDIA MEDICA 0836-529272 / 529203 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE BUCCI via Gallipoli, 89 BENZINA 24 ORE Q8 Prov. 362 per Lecce, via Corigliano CAMER via Corigliano ERG via Roma, via Liguria TRICASE POLIZIA MUNICIPALE 0833-544031 PRONTO SOCCORSO 0833-545201 GUARDIA MEDICA 0833-544118 CAPITANERIA DI PORTO 0833-770429 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CAZZATOvia Castiglione, 39 (Montesano) COPERTINO POLIZIA MUNICIPALE 0832-947014 PRONTO SOCCORSO 0832-936255 GUARDIA MEDICA 0832-932551 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE FASANO via Mariano BENZINA 24 ORE Q8 via Sant’Isidoro IP circonvallazione Leverano-Lecce TAMOIL via Bendasi ERG via Galatina, via Nardò ESSO via Amendola AGIP via Re Galantuomo API via V. Emanuele III CASARANO POLIZIA MUNICIPALE 0833-502211 PRONTO SOCCORSO 0833-505204 GUARDIA MEDICA 0833-504117 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CONGEDI viale Ferrari, 43/d BENZINA 24 ORE AGIP via Matino API viale Ferrari ESSO via Circonvallazione TAMOIL via Bari GALLIPOLI POLIZIA MUNICIPALE 0833-275545 PRONTO SOCCORSO 0833-273787 GUARDIA MEDICA 0833-266250 CAPITANERIA DI PORTO 0833-266862 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE DE BELVIS Corso Roma, 43 BENZINA 24 ORE TAMOIL largo Torre San Giovanni ERG via Lecce AVIO LAMP S.P. per Alezio ESSO S.S. per Lecce AGIP S.S. per Lecce MAGLIE POLIZIA MUNICIPALE 0836-483824 PRONTO SOCCORSO 0836-420335 GUARDIA MEDICA 0836-420201 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE DE DONNO via Toma Nuzzichi, 9 BENZINA 24 ORE AGIP via Lecce; ESSO via Scorrano SQUINZANO POLIZIA MUNICIPALE 0832-785750 GUARDIA MEDICA 0832-784843 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE BIANCO via Raffaello Sanzio BENZINA 24 ORE TOTAL via Stazione API via Donizetti AGIP via Lecce, via Brindisi Ecco «Vane» con P40 l Dopo aver girato in lungo e in largo penisola salentina con l’ultimo lavoro «Vane», il «cantattore» P40 approda finalmente nella sua Poggiardo. L’appuntamento con la presentazione del suo cd, costituito da 12 tracce, è stasera alle 18 nella sala conferenze del Palazzo della Cultura. Per l’occasione oltre all’artista, noto per i suoi concerti che rasentano la rappresentazione teatrale, sarà presente il sindaco Giuseppe Colafati e coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’album I IX Lunedì 2 gennaio 2012 VIVILACITTÀ Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected] EMOTIVI ANONIMI CAPODANNO A NEW YORK LE IDI DI MARZO Le vite di diverse coppie e single di New York si intrecciano nel corso della notte di Capodanno. Claire, commessa in un negozio di Times Square festeggia in compagnia del padre Stan Herris in fin di vita; Tess, assistita da un'infermiera vuole far nascere il primo bambino del 2012.. di Garry Marshall con Ashton Kutcher, Sofia Vergara, Robert De Niro, Katherine Heigl, Lea Michele, Sarah Jessica Parker (nella foto), Carla Gugino, Jessica Biel, Zac Efron, Josh Duhamel e Michelle Pfeiffer. Jean-René dirige una fabbrica di cioccolato, dove lavora la bella Angélique, esperta nella preparazione di golose praline di cacao. Entrambi sono tal mente timidi da non riuscire quasi a proferire parola, nonostante amici e colleghi provino a spronarli a vincere le loro insicurezze. di Jean-Pierre Améris con Benoît Poelvoorde, Céline Duhamel, Isabelle Carré, Lise Lametrie, Lorella Cravotta, Pierre Niney Stephen Meyers, responsabile della comunicazione giovane e idealista, viene assunto dal governatore Mike Morris, carismatico ma poco ortodosso candidato presidenziale. Nel corso della campagna il giovane toccherà con mano le bassezze, le menzogne e i trucchi della politica. di e con George Clooney (foto) e Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood. CINEMA - LA PROGRAMMAZIONE APPUNTAMENTI TRICASE LECCE DB D’ESSAI - CIRCUITO «D’AUTORE» Via dei Salesiani 4 - Tel. e Fax 0832/390557 Il Re Leone Almanya 17.30 19; 21 MULTISALA MASSIMO Viale Lo Re 3 - Tel. 0832/307433; www.multisalamassimo.it Programmazione dal 30 dicembre Sala 1 Sherlock Holmes - Gioco di ombre 18; 20.20; 22.35. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Finalmente la felicità 16.45; 18.40; 20.40; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Il figlio di Babbo Natale 17 Le Idi di marzo 18.50; 20.45; 22.35. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 4 Capodanno a New York 18.15; 20.25; 22.35. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 5 Il gatto con gli stivali in 3D 16.15; 18; 19.45; 21.30 (lun-mar) CITYPLEX SANTALUCIA Via S. Lazzaro 32 - Tel. 0832/343479 Programmazione dal 30 dicembre Sala 1 Vacanze di Natale a Cortina 16.15; 18.15; 20.20; 22.20. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Vacanze di Natale a Cortina 17.15; 19.15; 21.15. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Arthur 3 16.15; 18.15 Emotivi anonimi 20.20; 22.20. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 4 The artist 16.15; 18.20; 20.20; 22.20 AUDITORIUM ANTONIANUM Via M.te San Michele, 3 - Tel. 0832/392567 Sala riservata 16.30; 19; 21 16; 18; 20; 22 19; 21 in 3D 17.30; 19.30 22 17 (ven); 19; 21 17; 19.15; 21.15 18; 20.15; 22.30 CISTERNINO 17.30; 19.30; 21.30 ERCHIE 18.15; 20.30 FA S A N O KENNEDY Via Pepe 23 - Tel. 080/4413150 Finalmente la felicità MASTROIANNI Via Bellini 41 - Tel. 080/4414974 - www.cinemamastroianni.it Sherlock Holmes 2 17.30; 19.30; 21.30 17.15; 19.30; 21.45 GALATINA TARTARO Via Principe di Piemonte 19 - Tel. 0836/568653 Finalmente la felicità FRANCAVILLA 17.30; 19.30; 21.30 GALLIPOLI CINEMA ITALIA Corso Roma 217 - Tel. 0833/266940 SALA 1 Vacanze di Natale a Cortina 16.30; 18.30; 20.30; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ SALA 2 Il gatto con gli stivali 16.30; 18.30; 20.30; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ SALA 3 Sherlock Holmes 17.30; 20; 22.30 SCHIPA Corso Roma - Tel. 0833/266940 Finalmente la felicità ITALIA Via S. Cesarea 16 - tel. 0831/812373 Il gatto con gli stivali Vacanze di Natale a Cortina 17.30; 19.30 21.30 MESAGNE ARISTON via Federico II Svevo - Tel. 393/9406958 Finalmente la felicità 17.30; 19.30; 21.30 ORIA 16.30; 18.30; 20.30; 22.30 MAGLIE MODERNO Via Annesi Concetta 101 - Tel. 0836/484100 Sala 1 Vacanze di Natale a Cortina 17.30; 20; 22.15. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Finalmente la felicità 17.30; 20; 22. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Il gatto con gli stivali in 3D 17; 19.30; 21.30 MULTISALA SALERNO Via Manzoni 1 - Tel. 0831/840214 Sala Gassman Finalmente la felicità 18; 20; 22. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala De Sica Sherlock Holmes - Gioco di ombre 17.45; 20; 22.10 OSTUNI CINEMA ROMA Via Tanzarella Vitale - Tel. 0831/336033 Vacanze di Natale a Cortina 18.15; 20.15; 22.15 MELENDUGNO NUOVO CINEMA PARADISO Piazza Risorgimento - Tel. 338/3169702 - 327/5611519 Sherlock Holmes SAN PIETRO VERNOTICO 17; 19; 21 Massimo Via Brindisi 128 - Tel. 0831/652154 Vacanze di Natale a Cortina 18.15; 20.30 MELISSANO AURORA Via Stella d'Italia, 34 - Tel. 0833/912242 Finalmente la felicità SAN VITO DEI NORMANNI 18; 19.30; 21 NARDÒ MULTISALA PIANETA CINEMA Via Lecce 1 - Tel. 0833/832182; www.pianetacinema.it Programmazione dal 30 dicembre al 2 gennaio Sala 1 Sherlock Holmes - gioco di ombre 17.35; 20.05; 22.35. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Il gatto con gli stivali 16.10; 18.10 Le idi di marzo 20.30; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Il figlio di Babbo Natale 16.05; 18.05 Capodanno a New York 20.10; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 4 Vacanze di Natale a Cortina 15.45; 18; 20.15; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 5 Finalmente la felicità 16.15; 18.20; 20.25; 22.25 SURBO THE SPACE CINEMA V. Benzi -Tel. 892111 Programmazione del 28 dicembre al 2 gennaio Sala 1 Sherlock Holmes - Gioco di ombre 15.20; 18.20; 21.20. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Capodanno a New York 16.30; 19.15; 22. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Il gatto con gli stivali in 3D 15.30; 17.45; 20 ; 22.15. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 4 Sherlock Holmes - Gioco di ombre 16.15; 19.20 ; 22.20. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 5 Il figlio di Babbo Natale 15.15; 17.30 Il principe del deserto 19.45 ; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 6 Arthur 3 15.15; 17.35 Finalmente la felicità 19.55 ; 22.10. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 7 Vacanze di Natale a Cortina 15.15; 17.40; 20.10; 22.40. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 8 Finalmente la felicità 15.35; 17.55; 20.15; 22.35. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 9 Vacanze di Natale a Cortina 16; 18.45; 21.30 TAVIANO FASANO Via D. V. Sangue 1 - Tel. 0833/912242 Sala 1 Sherlock Holmes - Gioco di ombre 18; 20.30; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Vacanze di Natale a Cortina 17; 19; 21. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Il gatto con gli stivali 16; 17.40; 19.30; 21 k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TzGJoJMHFiid5pWCgMIKBvg= Maglie, concerto del coro Nazianzeno «Nobis datum» è il titolo del concerto natalizio che si terrà alle 19 nella chiesa Madre di Maglie. L’iniziativa è organizzata dalla Pro loco «Luigi Puzzovio». BRINDISI MAXICINEMA ANDROMEDA Tel. 0831/546880 Programmazione del 2 gennaio Sala 1 Finalmente la felicità 16.30; 18.45; 20.40; 22.40. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 2 Capodanno a New York 16.30; 18.30; 20.40; 22.40. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 3 Sherlock Holmes - Gioco di ombre 16.30; 18.20; 20.10; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 4 Il figlio di Babbo Natale 16.30; 18.20 Il principe del deserto 20.10; 22.30. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 5 Il gatto con gli stivali in 3D 16.30; 18.30; 20.40; 22.40. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 6 Vacanze di Natale a Cortina 16.30; 18.30; 20.40; 22.40. ............................................................................................................................................................................................................................ Sala 7 Le Idi di Marzo 16.30; 18.30; 20.40; 22.40 FIORITI Via Risorgimento - Tel. 080/4414131 Film per adulti COLLEPASSO ARISTON Via Roma 31 - Tel. 0833/345408 Vacanze di Natale a Cortina PARADISO Via R. Caputo 15 - Tel. 0833/545386 Il gatto con gli stivali Finalmente la felicità NUOVO CINEMA PARADISO Via Oria 55 - Tel. 0831/759414 Vacanze di Natale a Cortina CASARANO MANZONI Via Milano 2 - Tel. 0833/505270 Finalmente la felicità 17; 19.30; 22 CINEMA PAOLO GRASSI Tel. 392/9887840 - 392/9887265 Vacanze di Natale a Cortina CALIMERA NUOVO CINEMA ELIO - CIRCUITO «D’AUTORE» Via Montinari 32 - Tel. 0832/875283 - 338/6606640 Le Idi di marzo AURORA Via Stella d'Italia 34 - Tel. 0833/544113 Sherlock Holmes 2 CINEBLÙ Corso Umberto I 201 - Tel. 0831/996302 Vacanze di Natale a Cortina BOTRUGNO AURORA Via Mazzini 17 - Tel. 0836/992112 Vacanze di Natale a Cortina 17; 19.30; 22 CAROVIGNO ALLISTE ORIENTE Tel. 349/1298985 Vacanze di natale a Cortina Oggi MODERNO Via Siracusa, 19 - Tel. 0833/545855 Vacanze di Natale a Cortina Melacca Largo Sant’Antonio 2 - Tel. 328/0995608 Finalmente la felicità 17.30; 19.30; 21.30 Cutrofiano Strine, canti e zampogne con Antonio Melegari & co. «Strina, canti e zampogne» stasera dalle 19.30 nella chiesa madre di Cutrofiano. Con l’intento di valorizzare ciò che pian piano va scomparendo sulla tradizione natalizia, Antonio Melegari presenta per il terzo anno lo spettacolo per la promozione di testi, filastrocche, «cunti» legati al periodo. In pedana, oltre a Melegari alla voce, fisarmonica e piano; Stefano Calò alla chitarra; Alessia Tondo alla voce; Andrea Stefanizzi alle percussioni. La serata sarà aperta dall’esibizione del laboratorio «ArteMusica», un’altra realtà nata lo scorso anno a Cutrofiano, dallo stesso Melegari e Giusy Colì, in collaborazione col maestro Raffaello Murrone. Dopo i due brani eseguiti dai partecipanti del laboratorio si esibiranno «I vecchi cantori di Zollino» che eseguiranno una versione inedita e rielaborata della «Strina». Ad aprire lo spettacolo ci saranno i Marasia (zampogne e ciaramelle). Lo spettacolo è organizzato dal Sud Ethnic col Comune-assessorato alla Cultura. [f.s.] . A dar voce alla serata il coro polifonico San Gregorio Nazianzeno di Acquarica di Lecce, diretto dal maestro Giuseppe Lattante (in foto), in veste anche di direttore artistico, e le voci del soprano brindisino Lucia Conte, il mezzosoprano Mariagrazia Nicchiarico, il tenore Antonio Pellegrino e il basso Piero Conte con l’accompagnamento organistico di Matteo Cisternino. La serata renderà omaggio al Natale in tutte le sue forme e tradizioni: a una prima parte prettamente sacra con brani tratti da Schubert, Verdi, Rossini, Adam, Frank, Haendel e Mozart, seguirà una seconda parte più natalizia con un repertorio che spazia dalla tradizione partenopea a quella d’oltreoceano passando attraverso i secoli e le nazioni. Fondo Verri, musica e libro di Gloria De Vitis Prosegue la XI edizione de «Le Mani e l’Ascolto» organizzata dal Fondo Verri nella sua sede in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce. La rassegna di nuove produzioni letterarie e musicali, punta l’attenzione sul pianoforte, gli interpreti di questo meraviglioso strumento e poi libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali. Protagonista dell’appuntamento è il libro «Lucignola» di Gloria De Vitis (Lupo) con piano solo «Due mondi» di Emanuele Coluccia e «Solo« di Marco Bardoscia. Inizio alle 20. Ritmi in levare sul palco del Triade Al Triade di Copertino appuntamento con i ritmi in levare di Shake Down Babylon. Il gruppo nasce a Veglie nel 2009, formato da tre componenti, di cui due ex degli Rh Negativo, gruppo indie rock salentino: Matteo Spano (batteria) e Fausto Cairo (sax e chitarre). Dopo lo scioglimento del gruppo e qualche mese di standby, Fausto, appassionato di cultura e musica reggae, scrive un brano, chiedendo la collaborazione di Matteo negli arrangiamenti. Realizzano così il primo singolo «Sui i miei passi», brano che incuriosisce e che porta la giusta voglia per continuare a far crescere questo progetto. Ingaggiano così nel gruppo Alberto Strafella, anche lui reduce da un gruppo rock, i Logaritmo; in seguito si aggiungono Daniele Spano , chitarrista dei Gualeve (gruppo noise salentino) e Mino Tramacere alle percussioni. Nel 2010 hanno fatto delle collaborazioni live con Manu (Aretuska) Villa Ada Posse e Puccia degli Après La Classe e aprono il Salento Summer Festival 2010 con Treble e Sizzla. Hanno cominciano a lavorare alla registrazione del loro primo album con Fabio Magistrali. Il loro genere è un mix di rootz, dub, rock. Con loro Le Rumasuje e dj set di mr Ginko feat Tornese, Bet e Leve Sance Cali. Inizio alle 22.30. Clic di Rocco De Pace a Porto Cesareo Prende il via nella sala della Biblioteca comunale di Porto Cesareo (via Cilea) la mostra fotografica dal titolo «Cirque du noir» realizzata da un giovane ed eclettico artista locale, Rocco De Pace. In esposizione diciassette scatti che immortalano il mondo del circo. De Pace, fotografo di professione, ama interpretare attraverso le proprie opere la realtà circostante, cercando di cogliere con i propri scatti quello che si nasconde dietro la gelida facciata delle cose. Le immagini, per così dire pirandelliane, rappresentano splendide e criptiche raffigurazioni di un mondo che al proprio interno racchiude varie e variegate chiavi di lettura, emblema della realtà circostante e attuale. La mostra nasce con l’intento di far emergere quelle che sono le eccellenze locali, spesso offuscate dalla frenesia del mondo moderno. La mostra terminerà l’8 gennaio; apertura ore 17-21. L’arte di «Sorte nostra» nel Voice Vegan Tappa finale nelle sale del Voice Vegan bar di Campi Salentina della collettiva d’arte «Sorte nostra». Nel percorrere gli attigui e paralleli linguaggi della pittura, scultura, fotografia ed interior design, l’esposizione intende proporre scenari, visioni e percezioni del futuro attraverso le molteplici idee e registri che gli artisti propongono. Certo, il trascorrere del tempo ha da sempre rappresentato nell’immaginario collettivo una dimensione fondamentale, intrinsecamente dinamica, di ogni evento sociale. Esso stesso è in stretto rapporto con ogni fenomeno legato allo sviluppo ed al cambiamento. Ma è davvero questa l’unica strada perseguibile? Qual è quindi il reale significato di cambiamento e sviluppo? Le opere sono di Elena Carrozzo, Andrea Calella, Diego Bramato, Marcello Solazzo, Antonio De Summa, Mimma Funiati, Andrea Petito Fuk, Riccardo Gennaro, Boris Bramato, Orodè Deoro, Pierantonio Sacco, Gianpaolo Martina. La mostra terminerà il 14 gennaio. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TymAytxd/jT95DF4jAQsyxg= X I LECCE SPORT Lunedì 2 gennaio 2012 NARDÒ GIANLUCA DELLA TOMMASA E MATTEO LONGO A DISPOSIZIONE DEL TORO: «SAPPIAMO DI DOVER CRESCERE» Dalla scuola del Lecce due tasselli per salvarsi ANTONIO CALÒ l NARDÒ. Tra le novità registratesi nell’organico del Nardò in seguito al rimescolamento di carte che è stato determinato dall’addio dei tanti calciatori andati via a causa della crisi societaria, ci sono il centrocampista mancino Gianluca Della Tommasa e l’attaccante Matteo Longo, entrambi classe 1995 ed entrambi cresciuti nelle giovanili del Lecce. I due ragazzi hanno iniziato la stagione nella formazione juniores, sotto la guida di Flavio Russo, mettendosi in grande evidenza e meritando di approdare in prima squadra, con la quale hanno esordito nel match pre natalizio pareggiato per 1-1 contro il Real Nocera. Gianluca Della Tommasa è nato a Spilimbergo, in provincia di Udine e vive a Carpignano Salentino. «Essere stato gettato nella mischia in serie D è uno stimolo in più per dare il massimo e per cercare di fare sempre meglio – afferma il giovane centrocampista del Toro, che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nel Calimera e poi è ap- PUNTA Matteo Longo [foto Marco Lezzi] prodato nel Lecce – Spero che il tecnico Alessandro Longo mi dia ancora l’opportunità di fare la mia parte con la compagine maggiore. Toccherà a me, del resto, dimostrare di meritare altre chance, mettendomi in mostra in allenamento, giorno dopo giorno». «Il gruppo mi ha accolto benissimo e questo mi aiuterà ad esprimermi – aggiunge Gianluca Della Tommasa - Per caratteristiche sono un trequartista o un interno. In ambito giovanile ho sempre avuto un buon feeling con il gol. So che sono pochi i classe Novità tattiche per Gaeta Schiavone e .De Razza al centro della difesa NARDO’ – In vista della sfida di Gaeta, il tecnico Alessandro Longo non potrà avere a disposizione i centrali difensivi Daniele Vetrugno, che sta effettuando un lavoro differenziato per guarire dalla pubalgia che lo ha affligge, ed Uriel Raponi, che dovrà scontare un turno di squalifica comminatogli dal giudice sportivo con la casacca della Toma Maglie, il sodalizio con il quale ha giocato sino alla chiusura del mer- 1995 che vengono utilizzati in serie D ed il fatto di avere avuto spazio contro il Real Nocera è motivo di orgoglio. Ora si tratta di continuare il processo di maturazione, in quanto devo puntare a crescere sempre più». Matteo Longo è nato a Lecce, dove vive. Ha iniziato la propria carriera nella società Salento Football Lecce, per poi passare al club di via Templari. «Dopo essere stato aggregato alla prima squadra è giunto in modo inatteso pure l’esordio – sostiene la punta granata – Sono molto contento di vivere questa nuova avventura e mi auguro di dimostrare di essere all’altezza di fare la mia parte ogni volta che il trainer Alessandro Longo riterrà che possa essere utile il mio apporto». «I consigli dei componenti dello staff tecnico e dei compagni di team più esperti saranno utilissimi per la mia maturazione – prosegue Matteo Longo – Prediligo svariare sulla fascia e con la formazione juniores ho realizzato diverse reti». L’allenatore Alessandro Longo ha molta fiducia nei due baby. «Come tutti i ragazzi che si affacciano nella formazione maggiore hanno una enorme carica di entusiasmo, con la quale hanno contagiato il gruppo - sottolinea il trainer del Nardò – Gianluca Della Tommasa ha doti tecniche di prim’ordine ed una grande sensibilità con il sinistro. Matteo Longo abbina una buona tecnica di base a doti atletiche notevoli. Sono giovanissimi e devono lavorare sodo per arrivare ad esprimere appieno tutte le proprie potenzialità». cato di riparazione, prima di accasarsi al Toro. Stando alle indicazioni emerse nella partitella in famiglia che l’allenatore di Trepuzzi ha fatto disputare ai propri uomini sabato scorso, prima dello sciogliete le righe legato alla festività di capodanno, a Gaeta, al centro della difesa, il Nardò utilizzerà Sergio Schiavone e Stefano De Razza, che ha già ricoperto questo ruolo diverse volte con la casacca del Racale, in Eccellenza. [a.c.] CENTROCAMPISTA Gianluca Della Tommasa [foto Marco Lezzi] PRIMA IL SODALIZIO PRESIEDUTO DA FRISULLO HA ORGANIZZATO UN OTTIMO VIVAIO Il Ruffano ha un fiore all’occhiello i giovani crescono bene e in fretta l RUFFANO. Non solo la compagine di Prima categoria a rendere onore alla società granata. Se i riflettori sono accesi sulla formazione maggiore affidata alle cure di mister Pablo Cerbino, che ben si sta comportando da matricola nel terzo torneo regionale, il vero fiore all’occhiello societario è il florido settore giovanile. Oltre 150 i tesserati dalla Juniores ai Piccoli amici, per un vivaio che rappresenta il migliore investimento per il futuro. Se la bandiera del calcio locale, Daniele Portone, smessi i panni del calciatore, ha preso sotto la sua cura la juniores, merito va dato anche alla formazione allievi guidata dalla coppia Francesco Parisi e Alessandro De Donatis, e a quella giovanissimi guidata da Luciano Tarantino. Buoni i risultati raggiunti anche dagli esordienti allenati da Matteo Pappa- ALLIEVI Una delle formazioni del florido settore giovanile del Ruffano . dà, ottimi i riscontri della scuola calcio, sotto la supervisione di Francesco Parisi. In collaborazione con Giovanni Licci, è Salvatore Frisullo ad allenare i pulcini, e sempre lui, coadiuvato da Carlo Maraschio a occuparsi anche dei Piccoli amici. «Veniamo da due promozioni consecutive – sottolinea il presidente del Ruffano, Vito Frisullo – ma la nostra grande soddisfazione è l’affermarsi del settore giovanile. Dobbiamo fare fronte a diverse difficoltà, prima fra tutte quella delle strutture, alle carenze di sponsor e di contributi. Anche se, il commissario prefettizio che regge le sorti del Comune ci è molto vicino». Con Frisullo colllaborano Luciano Cazzato, Cosimo Varrazza, Antonio Rillo, Ilario Pezzulla, Loris Bavone, Rocco Orlando e Antonio Berlingeri. [g.m.] PESISTICA COPERTINO SI RIVELA SEMPRE PIÙ UNA FUCINA DI TALENTI. CHI SONO GLI ULTIMI EMERGENTI Greco e Fanuli «fratelli minori» della campionessa Sara Alemanno ANTONIO TARSI l COPERTINO. Dire pesistica a Copertino, vuol dire soprattutto Alemanno, le famiglie rappresentate da Sara, un’atleta in odore di Olimpiadi di Londra. Ma altri talenti stanno sbocciando a suon di risultati. Uno di loro si chiama Danilo Greco e frequenta il terzo anno della scuola media presso il comprensivo “Giovanni Falcone”. Nel 2011 ha collezionato quattro medaglie d’oro, sbalordendo tecnici ed avversari di tutta la Puglia. Innocente come i ragazzini della sua età, col sorriso sulle labbra si racconta: «Sono campione italiano esordienti categoria 62 ed ho ottenuto il miglior risultato tecnico del 2011, poi mi sono classificato primo durante le gare di Coppa Italia esordienti e under 17, sempre con il miglior risultato tecnico». Greco, un papà carabiniere ed una mamma insegnante, vive a Copertino e si allena nella palestra del maestro Franco Alemanno, gomito a gomito con la stellare Sara Alemanno figlia d’arte e pluridecorata a livello europeo. La quarta medaglia d’oro Greco se l’è messa al collo nel 2010 quando ha conquistato il titolo di PROMESSE Danilo Greco (a sinistra) e Francesco Fanuli (in alto) . campione italiano giovanissimi, conseguendo il miglior risultato tecnico maschile nella categoria 57, bissandola nei campionati italiani assoluti, dove si è classificato primo nella categoria 62. Un altro pesista d’oro copertinese è Francesco Fanuli, classe 1997, studente modello del “Vittorio Bachelet. “L’8 maggio dello scorso anno - esordisce tran- quillo Fanuli - a Molfetta mi sono laureato campione italiano nella classe esordienti categoria 77, sollevando 70 kg nello strappo e 90 nello slancio per un totale di 160, con un distacco di 25 kg dal secondo, conquistando così tre ori». Nell’ottobre 2011 Fanuli è stato vincitore della Coppa Italia Esordienti. Il sette dicembre il presidente del Coni provinciale di Lecce, Antonio Pascali, nel castello Carlo V di Lecce lo ha premiato con la Benemerenza Provinciale. «Sono molto contento di aver conseguito questi risultati - conclude Fanuli - Non mi aspettavo di ricevere la Benemerenza dal presidente Pascali , ma spero di poter fare ancora meglio del prossimo anno ai campionati italiani under 17 che si terranno a Carini (Palermo) e cercare così la qualificazione ai campionati juniores che si terranno proprio nella mia città e nel palazzetto dello sport della mia scuola». Come sembrerebbe, non è tutto oro Alemanno quel che luccica nella pesistica copertinese. k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TymAytxd/jT9H7XkDtl/mOg= LECCE SPORT I XI Lunedì 2 gennaio 2012 CASARANO UFFICIALIZZATO L’INGAGGIO DEL CENTROCAMPISTA ARGENTINO. IL PARERE DELL’ALLENATORE FABRIZIO CARACCIOLO Il Casarano prende Ganci «Ha ottime credenziali» ORONZO RUSSO l CASARANO. Il Casarano si è assicurato il centrocampista che gli mancava dopo la partenza per Brindisi di Claudio Zaminga. Si tratta di Facundo Ganci del 1988, nato calcisticamente nelle giovanili del Boca Junior. Pur essendo giovanissimo ha all'attivo una militanza calcistica di tutto rilievo nel calcio sudamericano. In pratica, si pretenderà da lui di essere il propositore del gioco ed, all'occorrenza, di opporre un filtro ferreo, in caso di bisogno. L’argentino era arrivato in Italia per essere cartellinato col Brindisi che da qualche tempo ha evidenziato l'intenzione di vincere il campionato. Da quelle parti, però, è andato Claudio Zaminga che ha l'esperienza giusta per chi intende fare il grande salto. Ne ha profittato il Casarano, quindi, per portare al Capozza l'argentino, grazie ai buoni uffici del vice-presidente Gianni Provenzano e del direttore sportivo Fiorenzo Sarcinella. Ovviamente, la novità ha fatto molto piacere a Fabrizio Caracciolo, che così s'è espresso: «A noi era venuto a mancare il grande apporto di Zaminga. Praticamente, in mezzo al campo non eravamo più garantiti dalla sua esperienza. Per quanto riguarda Ganci non è possibile fare apprezzamento alcuno sulle sue qualità perchè non lo conosco, ma, personalmente, ho grande stima delle decisioni della società che sin qui ha sempre agito con molta oculatezza. Ganci arriva, comunque, con credenziali di grande rilevanza ma è chiaro che solo la conoscenza diretta potrà darci evidenza del suo apporto al Casarano. Spero che possa entrare al più presto a far parte del gioco che abbiamo sin qui ideato. Quella che comincia oggi è una settimana di grande lavoro e non solo per la preparazione della partita in trasferta a Torre del Greco di domenica prossima ma anche e, soprattutto, per la ricollocazione delle varie forze a mia disposizione – aggiunge il tecnico – Meuli, Arcadio e Ganci faranno apparizione nella proposizione del gioco e, quindi, ci sarà necessità di rendersi conto dell'economia della novità. Avremo anche notizie certe circa la condizione di Salvadore che, come sapete, nell'economia del nostro gioco ha grande valenza». ACQUSITO L’argentino Facundo Ganci COPERTINO DOMENICA PROSSIMA IL PORTIERE SARÀ TRA I PROTAGONISTI DEL MATCH CONTRO LA CAPOLISTA Laguardia sbarra la via al Monopoli «Ci tengo particolarmente a fare bella figura contro la mia ex squadra, anche se sarà difficile» L’EX DI TURNO Il portiere Michele Laguardia l COPERTINO. Quella appena iniziata è una settimana del tutto particolare per Michele Laguardia, che da poco più di un mese è approdato al Copertino. La formazione allenata da Beppe Mosca, infatti, lavora in vista della delicatissima trasferta di Monopoli, nella quale affronterà la formazione-leader del campionato d’Eccellenza. Il match è particolarmente atteso dal portiere rossoverde, che prima di accasarsi con il club presieduto da Maurizio Fanuli ha militato nell’attuale capolista. «Ci tengo molto a fare bene, sia a livello personale che come squadra – dice Michele Laguardia – Tornare da Monopoli con un risultato positivo sarebbe un bel colpo, in quanto la mia ex compagine è fortissima per la categoria e dispone di un potenziale di valore assoluto. L’unico complesso che, nel lungo periodo, ha i mezzi per tenere testa al Monopoli è il Bisceglie». L’estremo difensore del Copertino non ha dubbi sul nome del calciatore che toglierebbe alla capolista. «Gli atleti che fanno parte della rosa del team monopolitano sono LA CERTEZZA «Presto ci sbloccheremo in trasferta ne abbiamo i mezzi» tutti di indubbia caratura – afferma Laguardia – ma Annibal Montaldi (ex Nardò n.d.r.) ha la grandissima capacità di sapere essere determinante, sia per il proprio apporto in fase offensiva che negli equilibri del collettivo». In trasferta, sino a questo momento, il Copertino ha inanellato tre pareggi e cinque sconfitte. «Lontano da casa siamo ancora a digiuno di successi – afferma Michele Laguardia – Sarebbe fantastico se ci sbloccassimo proprio a Monopoli, ma l’impresa si preannuncia difficilissima. Anche un nulla di fatto utile ad effettuare un passo in avanti in classifica sarebbe da considerare in termini positivi». «Indipendentemente da come terminerà la sfida contro il Monopoli, sono convinto che arriverà presto la prima vittoria esterna – aggiunge Michele Laguardia – Esprimiamo un buon calcio e vantiamo una ottima organizzazione di gioco. Pertanto, ci sbloccheremo quanto prima anche in trasferta». «Il nostro limite, sino ad oggi, è stato quello di sciupare troppo in fase realizzativa – conclude il portiere del Copertino – Di occasioni, però, ne creiamo sempre tante». [a.c.] BASKET MONTERONI LA GIOVANE PROMESSA SI STA COMPORTANDO DA VETERANO, TRASCINANDO IL QUINTETTO LEADER DELLA C NAZIONALE Durini, a 17 anni un fardello sulle spalle Il play sta sostituendo l’infortunato Rotolo e ha avuto modo di farsi apprezzare: «Spero che il compagno rientri» FABRIZIO CARCAGNI l MONTERONI. A riposo il play Maurizio Rotolo per infortunio, nel Quarta Caffè Md Monteroni team al vertice della serie C nazionale di basket aumentano le responsabilità per il 17enne Federico Durini, alla seconda stagione con la maglia del Monteroni. Il ragazzo leccese s'è già fatto apprezzare ed ha dimostrato di essere affidabile giocando per 36' in continuo l'ultima gara del 2011 in casa contro il Benevento. «Spero che Rotolo rientri presto - sottolinea Durini che frequenta il quinto anno al Liceo Scientifico Banzi - sono pronto al sacrificio e sono tranquillo perchè ho compagni di squadra che mi sostengono e, a turno, si alternano anche nel mio ruolo. Il mio sogno è quello che il Monteroni vinca tutte le partite del girone di ritorno». Dopo il diploma Federico Durini vorrebbe continuare a studiare ed ha già Il cestista frequenta l’ultimo anno al Banzi e intende studiare Economia scelto il ramo dell'economia. «Se resterò a Monteroni mi iscriverò ad Ecotekne dice il giovane playmaker - se dovesse arrivare la chiamata di qualche squadra importante, invece, mi iscriverò altrove. A Monteroni, comunque, mi trovo benissimo ed ho legato con tutti i compagni, in particolare con Antonio Serroni. Siamo un gruppo motivato». A luglio scorso si è fatto avanti addirittura l'Enel Brindisi: «Volevano utilizzarmi nelle giovanili garantendomi qualche comparsa in panchina in prima squadra - aggiunge Durini - ho preferito il Monteroni dove c'è anche un pubblico eccezionale». Cresciuto a pane e basket con papà Pierguido e mamma Daniela istruttrice di minibasket ed indimenticata atleta della Fulgor degli anni '90, Durini ha un fratello di 7 anni: «Andrea promette bene - chiosa Federico - d'altronde la scuola familiare è una garanzia». Lo scorso luglio si è interessato a lui l’Enel Brindisi per il team giovanile PLAY Federico Durini al tiro [foto Alessandro Congedo] Otranto Il Gabbiere vince la regata velica di Capodanno OTRANTO – Anno nuovo, stesso vincitore. Il Gabbiere si è confermato in gran forma ed ha conquistato la vittoria nella regata di Capodanno, ad Otranto. Alla prima gara velica italiana del 2012 si è riproposta l'imbarcazione salentina vittoriosa delle ultime due delle quattro tappe del terzo campionato invernale “Più vela per tutti” della Uisp. L'appuntamento rientra nel calendario degli eventi dell'”Alba dei Popoli”. Non ci sono stati rivali per l'equipaggio della “timoniera” Ada Martella. «È stato bello aprire il nuovo anno con questa bella vittoria nella regata augurale – afferma Martella -. Seppure non ci sono stati punti in palio per il campionato invernale, siamo soddisfatti per la prova positiva che conferma il nostro buon momento. Fatti gli dovuti scongiuri, la speranza è che continui questo momento così esaltante. E poi è stato bello registrare la gente affacciata dalle mura». Dietro al “solito-Gabbiere”, c'è stato Auriga. Il “Bavaria 40 piedi” dell'armatore Roberto Cenci si è dovuto accontentare del secondo posto. Sul terzo gradino l'equipaggio di “Nonsepolmaidir”, l'elan 37 dell'armatore leccese Vincenzo Sapia. « È stata una gara davvero esaltante, visto che c'è stato il permesso di poter gareggiare nel porto di Otranto con le barche a vela sia nella partenza che nel ritorno – racconta Donato Sansò, responsabile della tattica per il Gabbiere -. È stata una giornata davvero favolosa con la tramontana che nelle prime ore del mattino lasciava intravedere i monti imbiancati dell'Albania». Ed ora gli appassionati salentini della vela si preparano per la quinta delle dieci tappe del campionato invernale “Più vela per tutti”, che domenica prossima inaugurerà il nuovo anno. L'imbarcazione da battere sarà “Il Gabbiere”, campione in carica dopo quattro regate. [Pasquale Marzotta] k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T7LmbcH+iSBxFGJ+BHxHp64= LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO XII