Relazione Mauro Bartoletti

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Relazione Mauro Bartoletti
FNP CISL ROMA CAPITALE E RIETI
CONSIGLIO GENERALE
20 LUGLIO 2016
RELAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE
MAURO BARTOLETTI
Cari Amici ed Amiche,
abbiamo molto da esporre oggi, ma cercheremo di farlo nel più breve
tempo possibile, per dare il necessario spazio al dibattito. Gli argomenti, in
effetti, sono molteplici e rilevanti sia per ciò che concerne la situazione
politica europea, italiana e romana sia con riferimento alle nostre
dinamiche interne. Come ben sapete, un anno fa si è tenuta l’Assemblea
Programmatica ed Organizzativa; il prossimo anno ci sarà il Congresso e,
come potete vedere dalla diapositiva, abbiamo già scelto il nostro motto;
una frase tanto vera quanto efficace! Non possiamo, dunque, non tracciare
un piccolo bilancio di questa annata allo scopo di proiettarci al meglio per
ciò che andremo a vivere nel 2017. Fin da adesso possiamo dire, con
grande orgoglio, che il bilancio, in generale, per la nostra Federazione di
Roma Capitale e Rieti, è nettamente positivo, se non altro perché i nostri
iscritti aumentano e questo dato, badate bene, assolutamente REALE,
dimostra che stiamo lavorando bene e con grande fiducia, rispettando
insomma le quattro “T” (Trasparenza, Territorio, Tutela e Tesseramento)
di cui parleremo in seguito!
Andiamo, però, con ordine:
1. LA
GRAN
BRETAGNA,
IL
REFERENDUM
COSTITUZIONALE E LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI
ROMA CAPITALE.
L’Europa, lo sappiamo, è stata “scossa” dal Referendum in Gran Bretagna
che ne ha sancito l’uscita ufficiale dall’Unione Europea. A nostro parere
c’è poco da dire o commentare, soprattutto perché il risultato è frutto del
volere del popolo britannico e il popolo, è bene ricordarlo, è sovrano
sempre e comunque. Ciò che si può dire è che questa uscita dovrà essere
molto veloce e indolore e che l’accaduto dimostra, qualora ce ne fosse
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ancora bisogno, che questa Europa non è la “Super Nazione” che vogliamo
e che sicuramente non rispecchia quelli che erano gli obiettivi,
chiamiamoli anche sogni, dei Padri Fondatori. L’Europa non può essere
solo economia e circolazione di merci e denaro; non può essere un insieme
di regole restrittive che, nella maggior parte dei casi, si sono rivelate del
tutto inadatte al contesto, ma, soprattutto, l’Europa deve suscitare quel
sentimento di concreta cittadinanza che può spingere noi tutti a farci
veramente sentire cittadini europei. Il Referendum in Gran Bretagna è solo
l’ultima goccia di un vaso che ormai trabocca da anni e, se solo riflettiamo
su ciò che accadeva qualche mese fa sulla questione degli immigrati, allora
il quadro non può che risultare negativo. Ci sembra che tutte le
problematiche del nostro meraviglioso continente siano di competenza di
uno o due Nazioni e che non ci sia possibilità per le altre di esporre la
propria soluzione, ma solo di adeguarsi passivamente. Questo aspetto
causa anche dei comportamenti estremisti, prendiamo ad esempio i casi di
Francia, Olanda e anche più limitatamente in Italia, con i quali si vuole
emulare l’esempio britannico e trascinare l’Unione Europea verso quella
che non potrebbe non essere una inevitabile fine. Dobbiamo lavorare tutti
affinchè non ci siano queste divisioni e si riparta, indipendentemente dalle
questioni, economiche e non, che, di volta in volta ci si troverà ad
affrontare.
Nel nostro Paese, la stabilità politica è tutta orientata sul risultato del
prossimo Referendum Costituzionale che si terrà in Ottobre, anche se si
paventano proposte davvero strane che vorrebbero rimandare
l’appuntamento. Crediamo sia molto grave posticipare la “consultazione
del popolo”, proprio perché si tratta di una domanda che lo Stato pone ai
cittadini e che riguarda una modifica sostanziale della Legge più
importante, vale a dire la Costituzione Repubblicana. Non è nostra
competenza dire se sia giusto votare si o no; ciò che è giusto, è fare in
modo che si arrivi al voto in un clima di assoluta serenità, cercando di non
fuorviare chi sarà chiamato a decidere. Non si tratta, in questo caso, di
alzare determinate bandiere come spesso si fa in Italia, ma di far
comprendere bene, magari attraverso dei seri messaggi pubblicitari, cosa
comporterebbe, a livello politico, istituzionale e giuridico, un risultato che
sancirebbe la vittoria del si e, di conseguenza, la modifica della
Costituzione. Pare ovvio a tutti che non è solo il Referendum a tenere
banco nel nostro Paese, ma anche temi a noi molto cari come la Sanità, la
Previdenza e le norme che saranno contenute nella prossima Legge di
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Stabilità; di questi argomenti, soprattutto del tema della Previdenza,
diremo qualcosa tra un attimo.
In questo momento ci preme concludere questa prima parte della
Relazione facendo qualche riflessione sul risultato delle scorse elezioni
amministrative per la scelta del nuovo Sindaco di Roma Capitale. Come
Federazione territoriale dei Pensionati riteniamo, sulla falsa riga di quanto
detto per il Referendum Costituzionale, che non debba essere tanto
importante riflettere sulla natura del risultato che ha visto letteralmente
trionfare il Movimento 5 Stelle. Si sente e si legge di tutto e la maggior
parte delle riflessioni sono pressoché inutili. Partiamo da un presupposto
fondamentale: noi amiamo Roma e vogliamo che la Città torni ad essere
quello che era; vogliamo rispetto, pulizia, ordine, sicurezza e l’uscita
definitiva della criminalità dai palazzi dell’amministrazione. Non è
importante se il voto sia stato un voto di protesta, piuttosto che di
cambiamento; ciò che preme è far ripartire Roma e noi della Fnp
desideriamo semplicemente dare il nostro contributo e lavorare per creare
un rapporto di sana e costruttiva collaborazione con il Sindaco Virginia
Raggi e con tutti i Presidenti dei Municipi. In questo momento non
interessano e non devono interessare i colori, ma come le persone
intendono governare e far ripartire la macchina e, per questo motivo, ci
auguriamo che le porte non ci vengano chiuse in faccia come è accaduto in
passato. Roma ha bisogno della Cisl e della Fnp e questo lo sa anche il neo
Sindaco; la nostra presenza sul territorio e ciò che facciamo giorno dopo
giorno lo dimostra! Il lavoro da fare è tanto e nessuno ha la bacchetta
magica, ma Roma merita rispetto e non di trovarsi in queste assurde
condizioni; gli auguri da parte nostra al Sindaco Raggi e la disponibilità al
confronto sono sentiti e del tutto sinceri!
2. LA PREVIDENZA: DALLA GRANDE MANIFESTAZIONE
DEL 19 MAGGIO IN PIAZZA DEL POPOLO ALLA
SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULLE
PENSIONI D’ORO; COSA ASPETTARCI?
La Previdenza è un tema a cui teniamo tutti e non c’è bisogno di ribadirlo
ulteriormente. Sembra trascorso tanto tempo da quando affrontammo le
problematiche connesse alla Sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale e
del successivo Decreto 65 di attuazione della medesima (attuazione si fa
per dire!), invece è trascorso solo un anno e riflettevamo su questi temi il
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giorno della nostra Assemblea Programmatica ed Organizzativa. In un
anno è cambiato davvero molto poco, almeno su come noi intendiamo
debbano essere i cambiamenti in tema di pensioni. La Legge Fornero è
sempre presente con tutti i suoi innumerevoli difetti, le riforme non ci sono
state, ma noi Pensionati non siamo certamente rimasti a guardare. I nostri
iscritti volevano una reazione precisa e questa c’è stata lo scorso 19
Maggio con la grande manifestazione tenutasi in Piazza del Popolo,
momento nel quale abbiamo aperto una vera e concreta vertenza con il
Governo allo scopo di vedere tutelati finalmente i nostri diritti di
pensionati e di viaggiare diretti per una seria riforma delle pensioni che
non conceda semplici contentini, ma regole di pensionamento certe e
norme che non tolgano soldi a chi ha regolarmente pagato i contributi in
una intera vita di lavoro e sacrifici. A nostro parere i tre punti su cui
bisogna battersi con sempre maggiore convinzione riguardano innanzitutto
le regole sulla Flessibilità in uscita e, dunque, la modifica sostanziale delle
Legge Fornero; ad essere sinceri pensare che questa Legge si possa
definitivamente eliminare non è poi un pensiero così grave! L’uscita
flessibile è fondamentale anche per tutelare i nostri giovani che saranno, si
spera, i pensionati di domani; vogliamo o non vogliamo garantire un
minimo di certezza anche a loro? Noi pensionati ci siamo e ci saremo
anche per questo! In secondo luogo è necessario, una volta per tutte,
prevedere la netta separazione tra spesa previdenziale e spesa assistenziale;
questo è un punto decisivo secondo noi. Siamo probabilmente l’unico
Paese al mondo che opera in questo modo e la cosa non è più tollerabile.
La previdenza ha una misura di spesa ben precisa e non potrebbe in alcun
modo assorbire l’assistenza, come non dovrebbe accadere il contrario e
questo non lo dice il diritto “spicciolo” ma il semplice concetto di civiltà.
Anche in questo caso: vogliamo o non vogliamo garantire assistenza a chi
ne ha concretamente bisogno o dobbiamo pensare che i desideri di chi ci
governa sono solo orientati ad avere meno anziani possibili perché il loro
sostegno grava troppo sulle casse dello Stato? Previdenza ed Assistenza
non sono privilegi concessi una tantum a chi può permetterseli, questo è
bene non dimenticarlo. Il terzo punto riguarda lo stucchevole danno
prodotto dal blocco delle rivalutazioni 2012/2013 sulle pensioni superiori a
tre volte il minimo. Il Decreto 65 del 2015 possiamo dire che ci ha presi un
pochino tutti per i fondelli perché non rispetta anzi disattende del tutto, a
nostro parere, la Sentenza della Corte Costituzionale che, tra l’altro, è stata
chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del medesimo Decreto già da ben
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sei Tribunali di Merito e attendiamo con ansia e un pizzico di speranza che
questa pronuncia giunga nel più breve tempo possibile. Ci aspettavamo
qualcosa già lo scorso 05 Luglio. Una sentenza è in effetti arrivata ed è una
pronuncia comunque rilevante, perché conferma il prelievo di solidarietà
sulle pensioni cosiddette d’oro – più che d’oro oseremmo dire di platino,
visto che tra i casi citati si parla anche di assegni di 91.000 Euro al mese –
e segna un piccolo solco ed un rilevante precedente giuridico. L’unico
dubbio riguarda ciò che accadrà nel 2017, poiché la Corte ha confermato
questo prelievo fino al mese di Dicembre prossimo! Inoltre, fino a quando
si parla di pensioni effettivamente altissime riteniamo giusto il prelievo;
ma come la mettiamo se ci troviamo di fronte a pensioni lorde che
sembrano alte ma poi, al netto, si scoprono essere assolutamente
“normali”? Attenzione a non creare precedenti; che non si passi da 91.000
a 70.000 a 50.000 e così via fino ad escludere le pensioni sociali frutto, lo
ricordiamo, non di un versamento o di una attività lavorativa. Che cosa
dunque aspettarci? Sicuramente la prossima Legge di Stabilità dovrebbe
darci delle risposte, anche su temi importanti come la tutela del potere
d’acquisto, le detrazioni fiscali parificate e la certezza che non venga in
alcun modo toccata la pensione di reversibilità ed altrettante risposte, come
detto, attendiamo dalla Corte Costituzionale: una pronuncia che dichiari
illegittimo il Decreto 65 aprirebbe quasi certamente le porte alla
eliminazione della “odiata” Legge Fornero ed alla riforma in toto del
sistema pensionistico italiano. Sarebbe finalmente ora!
3. IL “DISASTRO” SANITA’ DI ROMA E RIETI E LA
CREAZIONE DELLA TESSERA SANITARIA SINDACALE
IN COLLABORAZIONE CON MBA (MUTUA BASIS
ASSISTANCE).
La situazione della Sanità nel Lazio, nonostante i continui sorrisi del
Presidente Zingaretti, è disastrosa! Anche su questo tema ci
confrontavamo in Assemblea un anno fa e non è cambiato nulla, anzi la
situazione è peggiorata. Possiamo non parlare; ci basta guardare per
qualche secondo e in silenzio queste immagini che ci descrivono lo stato in
cui versano i Pronti Soccorso di Roma e Rieti…
Credete ci sia bisogno di commentare queste immagini? La prima ad
esempio: una donna anziana che attende il proprio turno distesa su di un
materasso posto sul pavimento, alla faccia delle più semplici norme di
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igiene la cui osservanza, in un ospedale, dovrebbe essere quantomeno
scontata. Siamo anche in grado, grazie al monitoraggio quotidiano che
svolgiamo sulla situazione in cui versa la sanità, di affermare che la
Signora in questione sta attendendo il proprio turno da più di 24 ore! Le
altre immagini parlano da sole e abbiamo voluto omettere quelle che
potrebbero toccare in modo forte la nostra sensibilità; ci basti sapere che
nessuno di noi è esente da situazioni di questo genere e che dobbiamo
lavorare con forza per denunciare lo scempio che vedete e per trovare le
migliori soluzioni di supporto alla ripresa della sanità pubblica. Noi della
Fnp di Roma Capitale e Rieti siamo, e lo ribadiamo anche oggi con forza,
per la sanità pubblica, ma non vogliamo neanche mettere la testa sotto la
sabbia e laddove c’è la possibilità di offrire ai nostri iscritti opportunità
migliori, è nostro dovere cercarle, studiarle e proporle. Abbiamo voluto
menzionare con queste assurde immagini solo la situazione dei Pronti
Soccorso. Potremmo stare ore a parlare delle Liste di Attesa, problema
assolutamente non risolto; della funzione, per ora ambigua, delle Case
della Salute: ne sono state aperte ben dieci; siamo tutti contenti, ma perché
qualcuno non ci dice come stanno andando e se le risorse spese sono state
utili? Per non parlare poi degli ambulatori per le cure primarie e della loro
funzione soprattutto nei fine settimana! La domanda è semplice: aver
previsto e creato tutto questo ha un minimo aiutato a risolvere il problema
del sovraffollamento dei Pronti Soccorso? Vedendo le immagini passate
sullo schermo ci sembra proprio di no. Il Decreto del Commissario ad Acta
datato 10 Giugno 2016 sul governo delle liste di attesa è veramente utile a
dimezzare i tempi oppure è solo un documento dalla logica meramente
prestazionale, eccessivamente burocratica e perversa, come è stato definito
dall’Associazione dei Medici di Famiglia?
Facciamo un piccolo passo indietro: recentemente il CENSIS, in
collaborazione con “RBM Assicurazione Salute”, ha pubblicato
un’indagine, su scala nazionale, ma che fornisce dati importanti
concernenti i nostro territori, che dimostra in modo inequivocabile il
peggioramento dei tempi di attesa e la totale sfiducia dei cittadini nei
confronti della Sanità pubblica, soprattutto alla luce di un’altra indagine
sempre del CENSIS concernente la corruzione in Sanità (il Lazio è al terzo
posto nella non piacevole classifica delle Regioni che NON controllano la
corruzione in Sanità e fanno ben poco per creare norme atte ad evitarla!).
Queste due indagini hanno dimostrato che si spende tanto in Sanità ma
evidentemente male e che la prima cura di cui non ci si occupa riguarda
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principalmente i casi di corruzione. L’attesa eccessiva per le prestazioni
specialistiche risulta essere, inoltre, per le famiglie italiane, il problema
numero uno ed il ricorso al privato è in continuo aumento anche per chi ha
redditi bassi! Quest’ ultimo aspetto potrebbe avere del clamoroso ma, se ci
riflettiamo un attimo, non è così perché il CENSIS ci dice che le
convenzioni non sono assolutamente sfavorevoli e che, aspetto molto
rilevante, aiutano moltissimo la Sanità pubblica che si trova ad affrontare
situazioni a dir poco insostenibili.
Anche noi abbiamo voluto ragionare in questo modo e con il desiderio di
TUTELARE (una delle nostre quattro “T”) i nostri iscritti che spesso ci
chiedono soluzioni o un semplice aiuto per le loro esigenze sanitarie. Che
cosa fare pur rimanendo sempre fedeli all’obiettivo di migliorare la Sanità
Pubblica? Come aiutare gli iscritti ed allo stesso tempo trovare soluzioni
adeguate e di supporto all’apparato sanitario pubblico?
Dalle nostre analisi e da queste domande è avvenuto l’incontro tra noi e la
MBA (Mutua Basis Assistance) con la quale abbiamo creato un proficuo
rapporto di collaborazione da cui è nata la TESSERA SANITARIA
SINDACALE, un qualcosa di estremamente innovativo e vantaggioso per
i nostri iscritti, una semplice opportunità in un periodo in cui, lo abbiamo
detto, la Sanità Pubblica soffre ed ha bisogno di supporto. La Tessera
Sanitaria Sindacale è questo: un supporto a tutto il panorama sanitario del
nostro territorio di Roma e Rieti e siamo orgogliosi di averla messa in
campo. I fatti ci stanno dando ragione perché riscontriamo un senso di
soddisfazione nei nostri iscritti. Abbiamo percepito il loro disagio e
abbiamo lavorato non tanto per risolvere ogni loro problema, magari
potessimo farlo, ma, soprattutto, perché teniamo alla loro tutela e non
accettiamo di leggere indagini nelle quali si dice, con una chiarezza che
mette i brividi, che la gente rinuncia a curarsi e per mancanza di denaro ma
anche per la inefficienza dei servizi. Un Sindacato serio come il nostro non
può accettare una cosa del genere; bisognava reagire, possibilmente con
fatti concreti, e credo che lo abbiamo fatto. Ci auguriamo che le cose
migliorino e di non vedere più immagini vergognose come quelle passate
sullo schermo in precedenza. Sulla Tessera Sanitaria Sindacale sapete già
tanto. Le immagini che vedete adesso devono rappresentare un ulteriore
stimolo per portare sempre meglio avanti con convinzione questa
iniziativa! Da ultimo è importante ricordare come sia cambiato, negli anni,
il concetto di stato sociale e all’interno di questi cambiamenti si inserisce
l’utilizzo della “mutua”; un sistema che tutela anche il lavoratore e non
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solo il pensionato nostro iscritto. Una tutela sanitaria, quindi, a 360 gradi
che supporta qualsiasi tipologia di bisogno. I nostri studi su questa
opportunità hanno abbracciato anche questi aspetti e i risultati che fino ad
ora abbiamo ottenuto ci stanno dando ragione. Anche in questo modo
sosteniamo e supportiamo il corretto funzionamento del sistema sanitario
pubblico.
4. VERSO IL CONGRESSO: IL BILANCIO DI QUESTO ANNO,
CHE COSA SI E’ FATTO E CHE COSA SI POTRA’ FARE.
Andando diretti e spediti verso il Congresso, è opportuno fare un piccolo
bilancio di questa annata soprattutto con riferimento a ciò che è stato fatto
nel 2016. Abbiamo già parlato ampiamente della Tessera Sanitaria
Sindacale ed abbiamo voluto farlo nella parte della relazione dedicata alla
situazione sanitaria di Roma e Rieti. Prima di tutto, però, vogliamo
ribadire, lo state vedendo sullo schermo, quello che sarà il nostro motto per
il Congresso; una frase che vale anche adesso e che varrà anche dopo i
primi mesi del 2017. I cambiamenti ci sono stati e sono stati tanti e
rilevanti; per renderli efficienti dobbiamo, appunto, avere la capacità di
adattarci e di volerli. Non crediamo che cambiare favorisca, in negativo,
una lontananza della Cisl e della Fnp dal territorio (dimostreremo tra un
attimo e con dati reali che non è così!); questo accade quando il
cambiamento non è voluto e si cerca in diversi modi di porre dei contrasti.
Riteniamo invece che non solo bisogna adattarsi ai cambiamenti, ma,
soprattutto, CONTRIBUIRE concretamente a che questi siano
effettivamente realizzati. L’aforisma non conteneva il verbo “contribuire”;
ci siamo permessi di aggiungerlo per sottolineare che il lavorare tutti
orientati verso il risultato non può non portare a delle modifiche che
giovano a tutti, in particolare ai nostri iscritti che, di continuo, ci chiedono
risposte e azioni concrete. Il “fare” più del semplice parlare è sempre stato
alla base del nostro lavoro ed è per questo che, da qualche mese, stiamo
parlando delle ormai note quattro “T”, poste tutte su di un piano di
assoluto equilibrio; quattro parole che rappresentano il centro della nostra
azione ma che devono, naturalmente, essere supportate mediante dei
risultati, altrimenti restano inevitabilmente lettera morta.
Abbiamo già menzionato la TUTELA attraverso la descrizione della
Tessera Sanitaria Sindacale; non dimentichiamo il nuovo modo di
concepire ed attuare l’accoglienza nelle nostre sedi, nelle quali l’iscritto,
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una volta varcato l’ingresso, deve sentirsi concretamente a casa e non solo
perché la sua “posizione” è agevolata dalle innumerevoli convenzioni che
forniamo ma, soprattutto, perché l’essere iscritto deve dargli quelle
sensazioni di appartenenza che lo differenziano, per forza di cose, da chi
iscritto non lo è, questo sia ben chiaro a tutti! Sarebbe un fallimento
clamoroso se un nostro iscritto, ad un certo punto, si domandasse: “che
differenza c’è tra me e un non iscritto?”. Abbiamo già detto in tempi
recenti che questo atteggiamento può avere due conseguenze: la prima è la
revoca dell’iscritto che non si sente accolto; la seconda è il disinteresse del
non iscritto ad iscriversi se nota che non sussistono differenze rispetto a
chi è tesserato. Ripetiamo, questo sarebbe un grande fallimento, un doppio
fallimento: delusione e mancanza di interesse, vale a dire i sentimenti
peggiori che un Sindacato può provocare nelle persone che ne fanno parte
o che si avvicinano ad esso. Vedremo tra un attimo che questi timori sono
superati dai dati reali sul nostro tesseramento che ci riempiono di grande
orgoglio e soddisfazione e ci fanno comprendere che abbiamo preso le
giuste direzioni per riavvicinare le persone al Sindacato. Da ultimo,
dobbiamo menzionare la tutela avviata nei confronti dei Pensionati, ex
dipendenti Enel, a cui sono stati tolti i ben noti “Benefici”. Abbiamo
avviato, con assoluta professionalità, le pratiche che condurranno alle
procedure conciliative con la Società Enel. Anche i nostri servizi, Caf e
Inas, sono parte integrante del concetto di tutela, ma anche di territorio. E’
importante, secondo noi, il chiarimento necessario in Cisl. Il Caf deve fare
solo cassa o può essere un importante strumento riferito al proselitismo? I
Focus del Nazionale, in coordinamento con le strutture regionali e
territoriali, denotano l’interesse, anche e soprattutto per il proselitismo, che
la Fnp ha per il buon funzionamento dei servizi e non potrebbe essere
altrimenti. Tale funzionamento è fondamentale anche per il discorso fatto
in precedenza; l’iscritto si sente veramente tale quando le porte della Cisl
si aprono tutte nessuna esclusa; del resto come ha testualmente affermato il
Segretario Generale della Cisl Annamaria Furlan in merito al semplice
concetto di “partecipazione”, «se c’è una cosa che mette a rischio la
“democrazia sostanziale”, come la definiva Giulio Pastore, è quando le
persone non si sentono determinanti e protagoniste». Una frase incisiva e
applicabile anche a ciò che dobbiamo intendere noi tutti come Accoglienza
e, di conseguenza, Coinvolgimento, vale a dire il sentirsi parte integrante
della Organizzazione, percependo l’importanza della propria presenza!
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Un Sindacato che tutela è anche un Sindacato che pone in primissimo
piano la TRASPARENZA (seconda T)! Non abbiamo esitato ad inserire
ogni dato relativo all’amministrazione Gennaio – Dicembre 2015 sul
nuovo programma di contabilità “Sirio” e, a breve, pubblicheremo sul
nostro sito, così come previsto dai Regolamenti Confederali, il CUD dei
Redditi percepiti per conto Fnp di tutta la Segreteria (rispettosi del ruolo e
dell’importanza del Consiglio Generale, prima di pubblicarli sul sito,
abbiamo ritenuto giusto metterli in cartellina oggi); dati che saranno
accessibili SOLO ai nostri iscritti. Teniamo molto a quest’ultimo punto
perché noi Dirigenti dobbiamo dar conto delle nostre azioni agli iscritti,
perché sono loro il “fulcro” del nostro operare e loro hanno il diritto di
giudicarci.
La terza T non può non essere il TERRITORIO: da più di un anno è in
atto un efficace sistema di controllo e di messa in sicurezza di tutte le
nostre sedi, allo scopo di renderle accessibili in ogni aspetto e, anche dal
punto di vista della visibilità, sono state poste in essere ristrutturazioni che,
lo diciamo con il sorriso, hanno attirato anche programmi televisivi di
inchiesta molto noti, come ad esempio, “DALLA NOSTRA PARTE”, che
va in onda tutti i giorni su Rete 4, e che, spesso e volentieri, chiede la
messa a disposizione delle nostre sedi per le trasmissioni ed i collegamenti
nei casi in cui si trattino temi sensibili per i pensionati come la Previdenza
e la Sanità. Stiamo aprendo una nuova e moderna sede in via Policastro e,
come vedete dalla Slide, abbiamo aperto la nuova Sede di Albano Laziale,
tra l’altro in una posizione centrale e strategica.
La quarta “T”, ma non meno importante delle precedenti anzi, riguarda il
TESSERAMENTO e qui possiamo far parlare direttamente le immagini!
Abbiamo analizzato il biennio 2013 – 2015 e possiamo notare una
sostanziale linearità anno dopo anno senza che vi siano state delle
situazioni in netto aumento o in peggioramento. Ciò che è importante è
vedere come le revoche, dal 2013 ad oggi, sono in diminuzione, mentre
nulla possiamo fare sulle “eliminate”, come potete naturalmente
immaginare. Il senso di fiducia è cresciuto, soprattutto perché, e possiamo
collegarci un attimo al discorso dell’accoglienza, si cerca di comprendere
meglio i motivi che spingono, almeno inizialmente, un iscritto a chiedere
la revoca. Nel momento in cui si accetta passivamente questa volontà non
sapremo mai quali siano stati i motivi della delusione; se, invece, si parla
con l’iscritto e se ne comprende il disagio, ecco che una richiesta di revoca
può tranquillamente trasformarsi in un desiderio di permanenza e in un
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rinnovato senso di appartenenza. L’accoglienza quindi è fondamentale
come la presenza sul territorio e la trasparenza. Notiamo come le quattro
“T” non possono essere indipendenti l’una dall’altra ma sono strettamente
correlate tra loro e in uno status di perfetto equilibrio. Nella seconda
immagine potete notare i dati reali del tesseramento 2016 fino al mese di
Giugno ed il confronto con il 2015. La descrizione serve a poco, ci basta
dire che abbiamo registrato una produzione di ben 723 deleghe in più e
l’ultima immagine ci dimostra, mese per mese, quanto il lavoro e i “fatti”
posti in campo dalla struttura ci stiano dando ragione!
Questi dati, assolutamente REALI, danno ancora di più valore al nostro
motto: mai pensare che il cambiamento allontani dalle persone quando
esso è voluto e si contribuisce a realizzarlo nel migliore dei modi e
nell’interesse di chi rappresentiamo!
Un ringraziamento sentito, per il lavoro svolto, va a tutta la Segreteria, al
Coordinamento Donne, ai Ragazzi, ai Collaboratori ed a coloro che
operano quotidianamente nelle nostre sedi sul territorio.
CONCLUSIONE
Il Congresso è il momento più importante e decisivo della “vita” di un
Sindacato. La Fnp di Roma Capitale e Rieti si approccerà come sempre,
attraverso il lavoro e la COERENZA nell’azione rispetto a ciò che già
dicemmo e mettemmo in campo il 02 Luglio 2015, in occasione
dell’Assemblea Programmatica ed Organizzativa. Seguiremo le
indicazioni della Cisl e della nostra Struttura Nazionale e ci atterremo ai
suddetti cambiamenti che, abbiamo visto, in parte sono già iniziati; basti
pensare ai Regolamenti sui Dirigenti e sugli Operatori approvati durante il
Comitato Esecutivo dello scorso 30 Giugno ed alla riduzione dei
componenti delle Segreterie che verrà formalizzata durante il Congresso
(da cinque a tre componenti); argomento questo che discuteremo durante
l’approvazione delle modifiche al regolamento di attuazione dello statuto
oggi in approvazione. Noi non abbiamo paura dei cambiamenti perché,
una volta che essi vengono previsti, riteniamo sia nostro dovere realizzarli
e contribuire a renderli ancora più decisivi ed efficienti. Un anno fa
concludemmo la nostra Relazione in Assemblea dicendo che la missione di
questa struttura doveva essere caratterizzata da «fatti supportati dalla
qualità delle nostre azioni!» Questo doveva essere il Sindacato e questa
doveva essere l’azione attraverso la quale potevamo riavvicinare le
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persone, anziani e non, alle nostre idee ed ai nostri valori. Ci sembra che la
strada intrapresa, attraverso la missione che abbiamo menzionato, sia
quella giusta. Lungi dal pensare che tutto è stato fatto e che l’opera sia
compiuta, non avremmo mai la presunzione di fare questo, ma ci piace
concludere e augurare a tutti buone vacanze con una immagine che, più di
ogni altra, dimostra che i valori della Cisl e della Fnp non sono affatto
“datati” anzi, basta solo una volontà orientata al sano cambiamento per
renderli attraenti per tutti, anche e soprattutto per i giovanissimi, come ad
esempio i simpatici e bravi liceali di Roma che, con gioia ed entusiasmo,
parteciperanno alla terza edizione del Festival delle Generazioni!
BUONE VACANZE A TUTTI VOI!
MAURO BARTOLETTI
Segretario Generale
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