Il fascino discreto della borghesia
Transcript
Il fascino discreto della borghesia
Associazione Culturale TINA MODOTTI-Brescia Con il contributo di http://www.renatadurando.com/tinamodotti Tel. 349-6607585 [email protected] Cinema Teatro Borgo Trento-Via F.Filzi,3 - Brescia Rassegna cineforum 2015 “NAVIGARE NEL CINEMA” Giovedì 14 Maggio 2015 ore 20,50 (Ingresso libero) IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA Titolo originale : Le charme discret de la bourgeoisie Regia di Luis Buñuel - Francia, Italia, Spagna-1972 Con : Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Michel Piccoli, Stéphane Audran, Jean-Pierre Cassel, Milena Vukotic - Durata 97' Nel “Il fascino discreto della borghesia”, il regista Luis Buñuel, allora settantaduenne al suo trentesimo film, uscito nelle sale nel 1972, si occupa, ancora una volta, della messa a fuoco del conformismo borghese, ideologico e teologico, rappresentandone i pilastri: clero, esercito, polizia. Il film, che non si propone come una satira di una classe sociale volta ad esaminare lo stato della borghesia, si “limita” ad introdursi in essa, descrivendone gli effetti: ecco così emergere il potere che le appartiene e di cui si nutre, l’impotenza. La forza della struttura narrativa del film risiede nel dilatarsi continuo dello spaziotempo, fatto di pranzi interrotti, appuntamenti mancati, azioni senza meta ma soprattutto di personaggi senza storia, che “vivono nei sogni i terrori che riescono ad evitare da svegli” (Abruzzese, Masi). Buñuel, insieme al fidato amico Jean Claude Carrière (sceneggiatore), conduce lo spettatore in una dimensione onirica che sfocia nel grottesco, frustrandone continuamente le aspettative. Ci si ritrova così, alla fine, con una serie di domande senza risposta, in cui non viene suggerito alcun dipanamento. Scheda di Stefania Landi e Renata Moscatelli