APPLICAZIONI COSTRUZIONE MACCHINE PER CUCIRE

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APPLICAZIONI COSTRUZIONE MACCHINE PER CUCIRE
APPLICAZIONI COSTRUZIONE MACCHINE PER CUCIRE
SETTEMBRE 2014
Macchine Utensili
Mario Palmisano
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LA MECCANICA
FRA AGO E FILO
TROVARE UN MACCHINARIO IN CUI
DEI COMPONENTI MECCANICI NON
ABBIAMO UN RUOLO ESSENZIALE PER IL
LORO FUNZIONAMENTO È UN’IMPRESA
PRESSOCHÉ IMPOSSIBILE. NON FANNO
ECCEZIONE I PARTICOLARI DAVVERO
UNICI COSTRUITI DA UNA DITTA PAVESE
PER L’INDUSTRIA DEL CUCITO CAPACI DI
VIAGGIARE FINO AL VERTIGINOSO RITMO DI
11.000 COLPI AL MINUTO. VEDIAMO COME.
Panoramica
officina.
È nel bel mezzo del magico periodo definito del miracolo
economico italiano, e precisamente nel 1961, che un giovane
ed intraprendente trio, formato dai fratelli Mario e Dino
Marcone e da Luigi Bianchi, fonda la Marcone & Bianchi
S.r.l. La loro attività, basata sulle lavorazioni meccaniche
di precisione, trova presto il principale sbocco nel settore
delle macchine da cucire industriali diventando partner di
prestigiosi costruttori di tali impianti per i quali realizzano
i vari organi di cucitura ottenuti da microgetto o ricavati
direttamente dal pieno. Dopo essere arrivata a destinare al
settore suddetto il 70-80% della produzione oggi tale quota,
in seguito ai vistosi cambiamenti registratisi nel mercato
con l’insediamento nello stesso di paesi asiatici a basso
costo di manodopera, si è ridotta a circa la metà, e fra la
clientela della ditta figurano realtà operanti in diversi altri
comparti industriali. Tecnologie all’avanguardia e personale
altamente qualificato consentono alla Marcone & Bianchi di
creare, su disegno o su specifica tecnica del committente,
svariati particolari meccanici, anche sperimentali, nonché
parti o insiemi sia singoli che in serie. A tale offerta l’azienda
affianca, inoltre, bobinatrici per spoline di propria produzione. I pezzi, ottenuti attraverso l’impiego di centri di lavoro,
macchine ad elettroerosione a filo e rettificatrici, sono quasi
esclusivamente in acciaio temprato e possono raggiungere
dimensioni massime di 200 mm x 100 mm x 50 mm di spessore. Una forza lavoro costituita da 7 persone permette alla
società pavese di servire una trentina di clienti e di fatturare
intorno ai 500mila euro, cifra sensibilmente inferiore rispetto
ai tempi d’oro vissuti fino a 10-15 anni fa.
Mezzo secolo di crochet e non solo
«Effettivamente da oltre 50 anni, cioè da quando io
insieme a due soci abbiamo costituito questa società,
la nostra attività è concentrata sulla realizzazione dei
diversi organi per macchine da cucire, con particolare
riferimento ai crochet, noti anche con il nome di looper,
e poi a molti altri quali piedini, trasportatori, placche,
griffe ecc. - esordisce Luigi Bianchi - Possiamo dunque
affermare di aver seguito passo dopo passo le più
significative evoluzioni tecnologiche di tali macchinari
dando anche un fattivo contributo alla ricerca di
innovative soluzioni tecniche che ne migliorassero le
prestazioni visto che non ci siamo mai limitati alla pura
esecuzione del pezzo su disegno del cliente. Per diversi
anni, inoltre, abbiamo avuto il privilegio di essere partner
quasi esclusivi di un costruttore di macchine da cucire
industriali di fama internazionale, esperienza che ha
fortemente contribuito ad arricchirci professionalmente».
Dopo aver coperto, fino a quasi 15 anni fa, l’80% della
produzione ora i particolari suddetti, pur rimanendo la
primaria occupazione delle maestranze, rappresentano
però una quota quasi dimezzata dell’offerta rispetto al
passato e nella rimanente parte del ventaglio produttivo
vi sono componenti meccanici di precisione destinati
a numerosi altri settori industriali. L’orientamento, in
misura sempre maggiore, verso comparti diversi dal
tradizionale non ha però intaccato l’identità aziendale
tuttora saldamente legata all’iniziale attività di cui
la Marcone & Bianchi è stata e continua ad essere
leader a livello nazionale. «Un mestiere fra l’altro
non alla portata di tutti - osserva il cofondatore se si pensa che in Italia, anche nei momenti in cui
l’economia galoppava, le imprese che lo hanno svolto
si sono sempre contate sulle dita di una mano. E ora,
purtroppo, sono ancor meno a causa dell’aggressiva
concorrenza dei Paesi Asiatici, Cina in testa, in grado di
proporre crochet e non solo a prezzi sensibilmente più
bassi i rispetto agli altri competitors, seppure con un
livello qualitativo inferiore».
SETTEMBRE 2014
Dal boom economico ai problemi
del mercato globale
Da sinistra, Luigi Bianchi e Franco Marcone, contitolari della
Marcone & Bianchi S.r.l.
Macchine Utensili
L
a macchina da cucire è senza dubbio
una delle invenzioni più importanti
regalataci dal XIX secolo e si deve ad
un’idea avuta da Jonh Greenough nel
1842. Anche se all’inizio non ebbe
una grande diffusione in quanto la
tradizione, gli usi ed i costumi dell’epoca
volevano che tutto venisse cucito
esclusivamente a mano, essa in seguito
non faticò a diventare un bene di largo
impiego apprezzato per la capacità di
velocizzare la confezione di indumenti
di ogni genere sia in stoffa che in pelle. Divise in due
categorie, macchine per uso domestico e industriali, è a
quest’ultime che la Marcone & Bianchi S.r.l. di Mezzanino
(PV), protagonista di queste pagine, ha sempre indirizzato
le proprie risorse diventando un punto di riferimento per
i più importanti costruttori mondiali. A distinguerla, non
solo la capacità di realizzare organi standard di altissima
precisione e resistenza, ma anche pezzi sperimentali
riservati ad impianti speciali.
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Placche ago
per macchine
da cucire.
Gruppo coltello per macchine da cucire.
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Macchine Utensili
Elettroerosione
a filo.
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Lavorazioni da microgetto o dal pieno
Ad illustrarci come nasce un crochet di eccellente fattura,
con tolleranze centesimali, ci pensa Franco Marcone,
giovane rappresentante della seconda generazione
aziendale: «Innanzitutto è importante precisare che,
in base al quantitativo di esemplari commissionatici, si
decide se ottenere gli stessi partendo da microgetto,
realizzato da una fonderia esterna a cui ci appoggiamo, o
se invece ricavarli direttamente attraverso la lavorazione
dal pieno. Se i pezzi da consegnare superano le 200300 unità comincia a risultare più economica la prima
soluzione con l’impiego di uno stampo, mentre nel
caso di numeri inferiori si ricorre a quella alternativa e
dunque si passa subito all’operazione di fresatura della
barra di acciaio sul centro di lavoro, seguita poi dalle
fasi dell’elettroerosione, per creare le sagome, e quindi
della rettifica. Al trattamento termico di carbonitrurazione
spetta invece il compito di conferire alla superficie del
crochet la necessaria durezza per resistere quanto più
possibile alle sollecitazioni a cui verrà poi sottoposto,
davvero non trascurabili se si considera che le macchine
da cucire sulle quali viene montato operano all’incredibile
ritmo di 11.000 colpi al minuto. Senza contare poi
le altissime velocità raggiunte dal filo tali da renderlo
tagliente al punto che con l’andar del tempo finisce
Fuoco sull’industria
delle macchine tessili
e per la confezione
Quella dei macchinari tessili e per la confezione,
comprese le macchine da cucire, è un’industria che
richiede cospicui investimenti in ricerca, un profondo
know-how, una lunga esperienza nel tessile, nella
meccanica e nell’elettronica: di conseguenza i paesi che
detengono una produzione di livello tecnologico elevato
non sono molti. L’Italia con 300 aziende e oltre 11.000
addetti è oggi il quarto produttore di tali macchine su
scala mondiale ed il livello qualitativo della sua offerta è
considerato, dagli stessi competitori, dello standard più
elevato. Gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2013, parlano
di produzione nazionale pari a 2,3 miliardi di Euro, di
cui l’84% esportato in circa 130 paesi. L’Asia (44%) è
la principale area di esportazione, seguita dall’Europa
(37%), dall’America del Sud (8%), dall’America del Nord
(7%) e dall’Africa (4%).
Grazie all’elevato numero di produttori quasi ogni tipo
di macchina può essere fornito da più di un fabbricante:
conseguentemente, il cliente può trovare con facilità la
versione più adatta alle sue necessità.
Queste, in sintesi, le principali caratteristiche delle
proposte del made in Italy:
f avanzato livello tecnologico;
f versatilità e flessibilità;
f eccellente rapporto qualità/prezzo;
f affidabilità e facilità di gestione;
f stretta e continua relazione con l’industria utilizzatrice.
Inoltre, la ricerca sui problemi della sicurezza e
dell’ambiente è continuamente sviluppata al fine di
proporre soluzioni sempre più al passo con i tempi.
Produttività
Produttività e
e miglioramento
miglioramento dell’ambiente
dell’ambiente di
di lavoro
lavoro
: tocca con mano la qu
qualità
Fluidi
Fluidi da
da taglio
taglio di
di straordinaria
straordinaria performance
performance
Gamma
Gamma completa
completa di
di flfluidi
uidi sintetici
sintetici
esenti
da
olio
minerale
esenti da olio minerale
completamente
completamente solubili
solubili in
in acqua
acqua
SONO PRODOTTI SOLUBILI IN ACQUA: NON CI SONO PIU’ ROTTURE DI EMULSIONI
SONO PRODOTTI SOLUBILI IN ACQUA: NON CI SONO PIU’ ROTTURE DI EMULSIONI
EFFICACIA LUBROREFRIGERANTE MASSIMA: RIDUZIONE DEL COSTO DEGLI UTENSILI
EFFICACIA LUBROREFRIGERANTE MASSIMA: RIDUZIONE DEL COSTO DEGLI UTENSILI
CONSUMI ESTREMAMENTE RIDOTTI: si rabbocca a percentuali pari alla metà
CONSUMI ESTREMAMENTE RIDOTTI: di
si quelle
rabbocca
a percentuali
alla metàsolo con acqua
in uso,
e talvolta pari
si rabbocca
di quelle in uso, e talvolta si rabbocca solo con acqua
IL FLUIDO NON MARCISCE: non ci sono più cattivi odori
IL FLUIDO NON MARCISCE: non ci sono più cattivi odori
VANTAGGI SULL’AMBIENTE DI LAVORO: non contengono oli minerali e pertanto
VANTAGGI SULL’AMBIENTE DI LAVORO: non
oli odore
minerali
pertanto
non contengono
c’è più il tipico
di eoffi
cina
non c’è più il tipico odore di officina
VANTAGGI SULLA SICUREZZA: non contengono oli minerali e quindi riducono
VANTAGGI SULLA SICUREZZA: ilnon
contengono
oli minerali
e quindi
riducono
rischio
professionale
correlato
alle nebbie
oleose
il rischio professionale correlato alle nebbie oleose
REYS spa Via C. Battisti 78, 20862 Arcore (MB)
REYS
spa Via C.
78, 20862 Arcore (MB)
tel 039.61341
faxBattisti
039.6012399
tel 039.61341 fax 039.6012399
Contatto diretto: [email protected]
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coll’usurare i minuscoli fori da 1 mm nei quali scorre
danneggiando l’intero pezzo. Nel processo - aggiunge
il contitolare - ci avvaliamo delle tecnologie CAD/CAM,
ovvero dell’impiego congiunto e integrato di sistemi
software per la progettazione e la fabbricazione assistita
da computer che rendono più semplice il trasferimento
alle macchine utensili delle informazioni contenute nel
disegno tridimensionale inviatoci dal cliente o eseguito da
noi». Macchine che si presentano con questa formazione:
2 centri di lavoro verticali a 3 assi dotati di cambio pallet
(ai quali la ditta sogna di poterne aggiungere un altro a 5
assi), due elettroerosioni a filo e 8 rettificatrici.
SETTEMBRE 2014
Macchine Utensili
La concorrenza globale
Più volte i nostri interlocutori tornano sul discorso della
competitività rimarcando quanto sia difficile da qualche
anno a questa parte stare a galla in un mercato dove
la concorrenza rende la vita molto dura, sia ad aziende
simili alla loro, sia a quelle clienti che costruiscono
macchine per cucire, e veniamo informati su fatti che
sembrano incredibili con i quali nella realtà odierna,
volente o nolente, bisogna fare i conti: «Esistono in
commercio impianti cinesi che, seppur di tipo normale,
costano addirittura un decimo rispetto agli altri. Ed ampi
divari di prezzo si riscontrano pure per quanto riguarda i
crochet realizzati nella stessa area. Certo, la qualità di tali
offerte non è ancora il massimo, ma c’è da giurare che
col tempo i paesi asiatici riusciranno a colmare anche
questo gap visto che sono in grado di investire ingenti
risorse in tecnologie avanzate. In tale contesto per noi
è stato giocoforza diversificare la produzione, mentre
per quanto riguarda quella storica, di cui ci riteniamo
maestri, attualmente essa si basa per buona parte sulla
ricambistica, per fortuna molto richiesta vista l’usura a cui
sono soggetti i diversi crochet, ed anche sulla costruzione
di organi per impianti speciali, in genere però prodotti in
piccola serie».
Malgrado tutto ciò, è l’ottimismo lo stato d’animo
prevalente all’interno della società: «Da chi mi ha
preceduto ho imparato a rimboccarmi le maniche e a non
fermarmi mai, anche di fronte agli ostacoli più impegnativi
- afferma Franco Marcone - dunque farò tesoro dei loro
insegnamenti e del know-how acquisito impegnandomi
a tenere alta la reputazione che questa ditta ha saputo
conquistarsi in oltre mezzo secolo di attività puntando
sempre sulla qualità». «Se poi il Sistema Paese la finisse
di darci solo legnate, metaforiche ma comunque pesanti,
permettendoci di lavorare più agevolmente e, magari,
di crescere - interviene Luigi Bianchi - di certo la cosa
risulterebbe gradita». Auguriamoci che il messaggio
venga finalmente raccolto! z
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Centri di lavoro
a 3 assi e un
particolare di
un centro di
lavoro.