2012-4 - Parrocchia di Tarzo
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2012-4 - Parrocchia di Tarzo
«Voce amica» Voce amica Bollettino Parrocchiale di Tarzo Ar fanta Corbanese Luglio-Agosto 2012 - Anno XLIX - numero 4 Il cuore dell’uomo cerca l’infinito Scorrendo i fatti della storia si scopre che l’uomo non è mai sazio di potere, di denaro, di gloria, e spesso succube del vizio finché il corpo non si consuma. “Dammi mille baci, poi cento, poi mille altri….” .Così scriveva in un suo carme il poeta latino Catullo. Sapeva che la natura umana non si sazia mai, e la misura è la “non misura”, cioè l’infinito. Anche San Bernardo scrisse: la misura dell’amore e la non misura, ma quanta differenza fra i due concetti di amore! Lo stile di vita cambia se scopriamo i valori morali. La cultura moderna presenta ad uomini dei “pacchetti preconfezionati” che hanno la pretesa di supplire questa tensione verso l’Infinito. E possono essere: la notorietà, la giovinezza prolungata, l’arrivismo, la ricerca del denaro e del piacere, qualche ideologia o i diritti ancorché giusti. Ma nessuno di questi pacchetti soddisfa l’animo. E l’uomo continua a cercare, ad agitarsi o si irrigidisce in uno scetticismo che appare saggio ed invece è solo mortifero. E questo scetticismo toglie speranza ed energia anche nei giovani. Una persona che non conosce quello che la soddisfa pienamente finisce per concepire la vita come una sventura che viene addolcita solo da momenti di euforia dai quali cerca di trarre il massimo godimento, ma che poi lasciano una scia di amare conseguenze. La scomparsa dei valori morali è spesso causa delle nevrosi moderne. Il nostro sguardo è rivolto alle cose terrene, proviamo, anche, ad alzare gli occhi. Il Metastasio scriveva: Ovunque il guardo io giro immenso Dio ti vedo, nell’opere Tue ti ammiro, ti riconosco in me. E Pascal: “C’è un vuoto a forma di Dio nel cuore di ogni persona e non può mai essere riempito da nessuna cosa”. Il cuore umano è un abisso e vanamente cerchiamo di riempire questa sorta di buco con le cose materiali, i piaceri, le distrazioni, lo svago. Queste realtà possono placare lo stomaco e i sensi, ma poi ne sentiamo la vacuità e rimaniamo delusi. Siamo fatti per l’Infinito, per Dio. Gesù ci ricorda che due sono i comandamenti più importanti: “amare Dio con tutto te stesso e il prossimo come se stessi” e i veri cristiani con Pietro dovrebbero dire “tu solo hai parole di vita eterna”. Perfino l’economista Adam Smith scriveva: “La preoccupazione per la nostra felicità dovrebbe raccomandarci la virtù del discernimento e farci capire che essa dipende dalla nostra preoccupazione per quella degli altri”. Il filosofo inglese David Hume racconta di un contadino che parla con un suo vicino: “Il tuo grano è maturo oggi il mio lo sarà domani. Sarebbe utile per entrambi se oggi io lavorassi per te e tu domani dessi una mano a me. Ma io non provo nessun particolare sentimento di benevolenza nei tuoi confronti e so che neppure tu lo provi per me. Perciò io oggi non lavorerò per te perché non ho alcuna garanzia che tu domani lavorerai gratuitamente nei miei confronti. Così ti lascio lavorare da solo oggi e tu ti comporterai allo stesso modo domani”. Ma il maltempo sopravviene ed entrambi finiscono per perdere i loro raccolti. Oggi, molti rapporti umani si svolgono con questa ottica per mancanza di empatia. Facciamo un esame sul nostro relazionarsi con il prossimo e vediamo se si può cambiare. d.F. www.parrocchiaditarzo.it UN SANTO AL MESE San Pio X Il Papa del catechismo 21 agosto Giuseppe Melchiorre Sarto nasce a Riese di Treviso (oggi Riese Pio X) il 2 giugno del 1835, secondo di 10 figli di Giovanni Battista e Margherita Sanson. Sin da ragazzo dimostrò forza di carattere e tenace volontà e sopportò i sacrifici imposti dalla condizione povera della famiglia, per anni ogni giorno a piedi, spesso scalzo, percorse la strada da Riese a Castelfranco per poter frequentare la scuola. Fu aiutato da alcuni sacerdoti e poi dal patriarca di Venezia, anch’egli originario di Riese, che gli offrì un posto gratuito nel Seminario di Padova, a quell’epoca uno dei migliori d’Italia. Anche qui ben presto si notò la ricchezza della sua indole, dotata di notevole equilibrio. A 17 anni gli morì il padre e gli amministratori del Municipio di Riese, per aiutare la famiglia, offrirono al giovane Giuseppe l’impiego occupato dal padre. Ma la madre, rifiutò l’offerta, perché il ‘Bepi’ doveva seguire la sua vocazione sacerdotale; avrebbe pensato lei con il suo lavoro di sarta, a portare avanti la famiglia, lavorando notte e giorno. Fu ordinato sacerdote a 23 anni (settembre 1858) e subito nominato cappellano a Tombolo (PD), dove giunse il 29 novembre 1858. Qui profuse le giovani forze nell’apostolato e nel ministero sacerdotale per ben 9 anni. Nel 1867 fu nominato parroco a Salzano (VE), dove rimase per circa nove anni e curò in maniera particolare la catechesi ai bambini. Dotato di una salute di ferro, di un’energia che non conosceva debolezza e di una sorprendente capacità di rapportarsi con gli altri, si diede anima e corpo all’attività parrocchiale, suscitando l’ammirazione dei parrocchiani e dei confratelli sacerdoti. Nel novembre 1875 il vescovo di Treviso lo nominò Canonico della Cattedrale, Cancelliere della Curia Vescovile, Direttore spirituale del Seminario. Incarichi di prestigio per il giovane sacerdote. Il suo modo di agire, e in particolare il suo amore per i poveri, gli guadagnarono l’affetto e la stima di tutti, cosicché nessuno si meravigliò quando nel 1884, papa Leone XIII lo nominò vescovo di Mantova. Qui Giuseppe Sarto, co- Sommario Comunità cristiana Cronaca locale Notizie dal Comune Arfanta: paese mio Voce di Corbanese Parrocchia di Tarzo 1-5 6-7 8-9 10-12 13-15 16-19 Pro Loco Alpini Ricordi dott. Pancot Anagrafe Offerte 20 21 22 23 24 pagina 2 «Voce amica» (Segue dalla prima pagina) nosciuto per la fama di oratore brillante e per la sua grande carità, rivelò le sue doti di organizzatore. Papa Leone XIII apprezzando il suo operato, lo elevò alla dignità cardinalizia il 12 giugno 1893 e il 15 giugno lo destinava alla sede patriarcale di Venezia. Il suo ingresso avvenne solo il 24 novembre 1894, perché mancava il beneplacito del Governo Italiano. Il re Umberto I°, sosteneva di avere il diritto di scelta del patriarca per un antico privilegio della Repubblica Veneta. Incurante delle critiche e dello stupore di alcuni, non esitò ad indurre i cattolici veneziani ad allearsi con i liberali moderati, per far cadere l’amministrazione comunale massonica, che aveva soppresso il catechismo nelle scuole e fatto togliere il crocifisso negli ospedali. Mobilitò i parroci e i gruppi di Azione Cattolica, governò la stampa cattolica. Il suo avvicinamento all’Italia ufficiale, era dettato da un realismo pastorale e non per simpatia all’ideologia liberale e modernista che rifiutò sempre. A Venezia ci fu una fioritura della vita religiosa, gli adulti venivano istruiti nella fede e organizzati in Associazioni religiose; i bambini venivano preparati alla Prima Comunione e Cresima con particolare impegno, le celebrazioni liturgiche presero nuovo decoro con la solennità dei canti sacri. Incontrato il giovane Lorenzo Perosi, ne ammirò il talento musicale, lo aiutò e incoraggiò a diventare sacerdote, gli affidò la riforma del canto liturgico prima a Venezia e poi a Roma. Amò i poveri, ai quali donava tutto quello che possedeva. Giunto a Venezia non volle una porpora cardinalizia nuova, ma fece riadattare dalle sue sorelle quella vecchia del suo predecessore, donando ai poveri la somma risparmiata. Pur essendo ostile al socialismo e al liberalismo, non mancò, come a Mantova, di preoccuparsi di tutto quanto potesse migliorare le condizioni di vita degli operai. Incoraggiò le Casse Operaie parrocchiali, le Società di Mutuo Soccorso, gli uffici di collocamento popolare e per indirizzare il clero in questa direzione, istituì nel 1895 una cattedra di scienze economiche e sociali nel Seminario. A Venezia amò tutti ed era amato da tutti. Nell’ottobre del 1893 l’anziana madre stava per morire, ed aveva espresso il desiderio di vedere il figlio vestito dei suoi abiti cardinalizi e lui volle accontentarla. Un mattino si presentò all’improvviso e la ma- dre vedendolo esclamò con stupore: “Ah Bepi, se tutto rosso!…” e lui: “E vu mare, se tutta bianca!”. Il 20 luglio 1903 ad oltre 93 anni, muore papa Leone XIII; il patriarca di Venezia parte per Roma, alla stazione ferroviaria una gran folla lo circondò per salutarlo ed egli commosso rassicurò loro “Vivo o morto ritornerò”. (Quelle parole furono profetiche, perché il patriarca Sarto non tornò più a Venezia da vivo; ma papa Giovanni XXIII, anch’egli patriarca di Venezia, autorizzò il ritorno dell’urna con il corpo del santo Pio X, che avvenne accolto trionfalmente il 12 aprile 1959. L’urna esposta nella Basilica di San Marco, rimase a Venezia per un mese a ricevere il saluto e la venerazione dei suoi veneziani. Il conclave durato quattro giorni designò il 3 agosto 1903, il patriarca di Venezia nuovo pontefice, nonostante le sue implorazioni a non votarlo, alla fine accettò prendendo il nome di Pio X. Il suo pontificato durò 11 anni, rompendo la sua personale cadenza negli incarichi ricevuti che furono stranamente sempre di nove anni; 9 anni in Seminario, 9 come cappellano a Tombolo, 9 anni come parroco a Salzano, 9 come canonico e direttore del Seminario a Treviso, 9 come vescovo di Mantova e 9 come patriarca di Venezia. Con l’enciclica “Pascendi” del 1907 condannò il modernismo, un atteggiamento teologico cedevole al razionalismo e al soggettivismo. In campo politico riprese la linea intransigente di Pio IX, egli considerava la separazione della Chiesa dallo Stato come un sacrilegio, gravemente ingiuriosa nei confronti di Dio al quale bisogna rendere non solo un culto privato, ma anche uno pubblico. Pio X che amava presentarsi come un “buon parroco di campagna” aveva in realtà notevoli doti e non era affatto sprovvisto di cultura, parlava e leggeva il francese, possedeva un gusto artistico e protesse i tesori d’arte della Chiesa. Cultore della musica, amò il canto liturgico. Uomo di grandezza morale, viveva in Dio e di Dio, esercitava le virtù cristiane fino all’eroismo, con una umiltà diventata la sua seconda natura senza la minima ostentazione; una effettiva povertà e una carità che destava la meraviglia dei dignitari del Vaticano; una fede e una fiducia nella Provvidenza origine di quella serenità interiore che si poteva ammirare nel suo volto. “Instaurare omnia in Chri- Luglio-Agosto 2012 sto” era il suo motto e con la forza e la costanza che gli erano proprie, cercò di attuare in tutti campi questa restaurazione della società cristiana a partire dalla Chiesa. Riformò profondamente la Curia Romana e le varie Congregazioni, fece redigere un nuovo Codice di Diritto Canonico. Applicò le norme per la Comunione frequente e per i bambini in tenera età; riformò la Liturgia togliendo dal Messale molte cose inutili; sollecitò il canto e la musica nelle funzioni sacre. Istituì l’obbligo del catechismo a piccoli e grandi e che da lui si chiamò “Catechismo di Pio X” e che tutti i bimbi dovevano imparare a memoria. Con i pellegrini fu sempre affabile e umile. Verso la fine del suo pontificato, sull’Europa si addensavano le nubi minacciose della guerra, che avrebbe coinvolto molti Stati cattolici. Dopo l’attentato di Saraje- vo all’arciduca ereditario Francesco Ferdinando, seguì il 28 luglio 1914 l’attacco dell’Austria alla Serbia e iniziò la Grande Guerra. Per papa Pio X, già da tempo sofferente fu l’inizio della fine, morì “di dolore” nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1914, accorgendosi di non riuscire a impedire l’inutile carneficina. Il suo ultimo documento, firmato ai primi di agosto, era stato appunto un invito ai cristiani di tutto il mondo a pregare per la pace minacciata. In vita era indicato come un “Papa Santo”, perché correva voce di guarigioni avvenute toccando i suoi abiti, ma lui sorridendo correggeva: “Mi chiamo Sarto non Santo”. Fu beatificato il 3 giugno 1951 da papa Pio XII e proclamato santo dallo stesso pontefice il 29 maggio 1954; la sua urna si venera nella Basilica di S. Pietro. I PAPI DELLA CHIESA 184. ADRIANO V, 11.7.1276 -18.8.1276 Eletto dopo diciotto giorni di vivacissimo conclave con il nome di Adriano V, il cardinale genovese Ottobono Fieschi ebbe un pontificato brevissimo. Di salute cagionevole, morì il 18 agosto 1276 a Viterbo dove si era recato per sottrarsi all’afa estiva di Roma. Fu papa per soli 39 giorni. 185. GIOVANNI XXI, 8-9-1276 – 20.5.1277 Dopo due secoli e mezzo tornando al nome Giovanni, il nobile portoghese Pietro Iuliani si sarebbe dovuto chiamare Giovanni XIX. Solo alla fine del secolo XII era stato compiuto l’errore di spartire tra due papi di nome Giovanni il pontificato di Giovanni XIV (anni 983-984) e poi di computare entro la serie dei pontefici legittimi anche l’antipapa Giovanni ovanni XVI (anni 997-998) e così si contavano due papi Giovanni nni in più dei reali. Il portoghese Pietro Iuliani, conosciuto o come Pietro Ispano, assunse il nome di Giovanni XXI. Si impegnò a ricomporre l’unione tra la Sede apostolica e la Chiesa greca, secondo la decisione del Concilio di Lione del 1274. Intervenne per comporre i conflitti tra Rodolfo d’Asburgo e Carlo d’Angiò, Alfonso X di Castiglia ia e Filippo III di Francia. Prima di morire il 20 maggio 1277, a Viterbo, Giovanni XXI lanciò una ammonizione di condannaa nei confronti del vescovo di Parigi, Stefano Tempier, macchiatosi delle tendenze aceroistiche che si andavano diffondendo. Fu anche autore di trattati scientifici e filosofici. Dante lo colloca fra i teologi nel “cerchio del Sole” (Paradiso XII, 134). 186. NICCOLO’ III, 23.XI/26.XII1277 – 22.8.1280 Dopo sei mesi di sede vacante fu eletto Giovanni Gaetano, figlio del senatore romano Matteo Rosso Orsini. Assertore convinto di una politica di equilibrio, cerco di limitare la tendenza dello strapotere di Carlo D’Angiò g e operò perché venisse privato del vicariato di Toscana. Nell’inell’intento di togliergli anche l’ufficio di senatore a Roma, lo avocò a se nel 1278 in veste di pacificatore, stabilendo o che tale carica fosse esercitata a turno annualmente daa runo o due senatori. Favorì il matrimonio fra Carlo Maro tello, nipote di Carlo d’Angiò e Clemenza, figlia di Rodolfo o d’Asburgo, dal quale riuscì a ottenere il riconoscimento dei diritti della Chiesa negli Stati di Romagna. Operò per ando a ristabilire un clima di serenità tra guelfi e ghibellini, inviando li Bertoldo B ld O i i Firenze e Bologna il cardinale Latino Malabranca e in Emilia Orsini, entrambi suoi nipoti. Questo spinse Dante ad accusarlo di nepotismo e a collocarlo tra i simoniaci (Inferno, XIX, 31-120). Nicolò III venne ricordato anche la Bolla Exiit qui seminat con la quale rese più severa la regola francescana. Morì il 22 agosto 1280 a Soriano, vicino a Viterbo. «Voce amica» MAMMA MARGHERITA Margherita aveva ascoltato con rispetto le parole del Parroco, ma dentro di sé aveva sentito crescere una grossa amarezza. Dunque il Parroco aveva creduto fino a quel giorno che lei avesse aiutato Giovanni a diventare prete pensando a se stessa, alla sicurezza della propria vecchiaia. E dire che lei non ci aveva proprio mai pensato. Più ci rifletteva, più l’amarezza cresceva. Il mattino dopo, Margherita si avvolse bene nello scialle. Disse ai suoi che andava a trovare Giovanni. E affrontò, corona in mano, i quindici chilometri di strada verso Chieri. «Presentatasi al figlio col sorriso sulle labbra: Il parroco disse a Giovanni - per sua bontà è stato da me per confidarmi che tu vuoi farti religioso. È vero? Sì, madre mia. «Come la mamma conobbe l’ultima determinazione del figlio, si dimostrò ugualmente contenta, purché - essa diceva - si faccia la volontà di Dio». Il figlio in Seminario. Giovanni compie l’ultimo anno di scuola pubblica nel 1834-35. Nell’estate, prima di entrare in Seminario, si reca per le vacanze al Sussambrino, con la madre, il fratello, la cognata e la prima nipotina. Siamo in estate è il tempo del massimo lavoro per i contadini: si falcia il frumento, si trebbia sull’aia al sole rovente, si separa il grano dalla pula facendo saltare i chicchi come zampilli di fontane sui grossi vagli, approfittando di ogni filo d’aria. Poi è subito tempo di raccogliere il granturco, di allineare le pannocchie gialle in lunghi festoni per farle maturare bene al sole. Per i bambini è la grande festa dell’estate: corrono tra i lavoratori portando le bottiglie d’acqua fresca, danno una mano a spingere i carretti vuoti che vengono riempiti di covoni e di pannocchie, raccolgono e ammucchiano i vimini che hanno stretto i covoni. Giovanni, appena terminato l’ultimo esame, infila la strada bianca che da Chieri porta a Buttigliera e poi si inerpica per i campi. Il Sussambrino gli dà il benvenuto con il chicchirichì dei galli e la gioia chiassosa dei parenti. Il grano biondeggia tra i vigneti dove l’uva già si fa rossa. Giovanni impugna il falcetto ed entra nella fila dei mietitori. Il sudore gli gronda dalla fronte sotto il largo cappello di paglia. La mamma di un seminarista. Dopo le fatiche del raccolto, mentre le ombre cominciavano ad allungarsi e nelle cantine si cominciava a preparare la vendemmia, nella vita dei contadini del Monferrato c’era come una pausa, un «tirare il fiato». In questa «pausa» tra l’estate e l’autunno, Mamma Margherita aiutò Giovanni (che il 16 agosto aveva compiuto 20 anni) a prepararsi per il Seminario. Stava per diventare la «mamma di un seminarista». Occorrevano cose materiali: il corredo, la veste nera talare, il materasso (in Seminario non erano ammessi i pagliericci!). Appena a Castelnuovo si seppe che il figlio di Margherita entrava in Seminario, ci fu quasi una gara per aiutarlo. Don Bosco dirà: «Ho sempre avuto bisogno di tutti fin dai primi anni. Quando dovevo vestire l’abito pagina 3 continuazione chiericale, siccome mia madre non aveva mezzi per provvedere, vi fu chi mi provvide la veste, chi il cappello, chi il collare e chi in seguito il mantello». Nelle sue Memorie, Don Bosco ricorda «Il giorno 30 ottobre di quell’anno 1835 dovevo trovarmi in seminario. Il piccolo corredo era preparato. I miei parenti erano tutti contenti: io più di loro. Mia madre soltanto stava in pensiero e mi teneva tuttora lo sguardo addosso, come volesse dirmi qualche cosa. La sera precedente alla partenza ella mi chiamò a sé e mi fece questo memorando discorso: “Giovanni, tu hai vestito l’abito del sacerdote. lo ne provo tutta la consolazione che una madre può provare per la fortuna di un figlio. Ma ricordati che non è l’abito che onora il tuo stato, è la pratica della virtù. Se mai tu avessi a dubitare di tua vocazione, ah per carità! non disonorare questo abito. Posalo subito. Preferisco avere un povero contadino che un figlio prete trascurato nei suoi doveri. Quando sei venuto al mondo, ti ho consacrato alla Beata Vergine. Quando hai cominciato i tuoi studi ti ho raccomandato la devozione a questa nostra Madre. Ora ti raccomando di esserle tutto suo. Ama i compagni devoti di Maria. E se diventi sacerdote, raccomanda e propaga sempre la devozione di Maria”. Nel terminare queste parole, mia madre era commossa; io piangevo. “Madre - le risposi -, vi ringrazio di tutto quello che avete detto e fatto per me. Queste vostre parole non saranno dette invano e ne farò tesoro in tutta la mia vita”. (Da “Mamma Margherita”, LDC Torino) (Continua) Ministero del diacono Tratto dal direttorio per il ministero e la vita dei diaconi permanenti FUNZIONI DIACONALI Triplice diaconia: Il ministero del diacono è sintetizzato dal Concilio Vaticano II con la triade «diaconia della liturgia, della parola e della carità» I diaconi devono porre solerte attenzione alla catechesi dei fedeli nelle diverse tappe dell’esistenza cristiana, ad esempio nella preparazione ai sacramenti. DIACONIA DELLA PAROLA Annunciatore del Vangelo: Il Vescovo, durante l’ordinazione, consegna al diacono il libro del Vangelo con queste parole: «Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunziatore». Ministero della parola: è proprio del diacono proclamare il Vangelo e predicare la parola di Dio. Omelia e catechesi: nei casi in cui presiedono una celebrazione della parola con distribuzione della comunione o su incarico del sacerdote nella Messa, a loro spetta l’omelia. DIACONIA DELLA LITURGIA Il rito dell’ordinazione mette in risalto un altro aspetto del ministero diaconale: il servizio dell’altare. Il ministero liturgico del diacono differisce dal ministero ordinato sacerdotale. Ne consegue che nell’offerta del sacrificio eucaristico, il diacono non è in grado di compiere il mistero. Secondo la tradizione della Chiesa e quanto stabilito dal diritto canonico, compete ai diaconi « aiutare il vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri». Quindi essi si adopereranno per promuovere celebrazioni che coinvolgano tutta l’assemblea, curando la partecipazione interiore di tutti e l’esercizio dei vari ministeri. Battesimo: Il diacono, con il Vescovo e il presbitero, è ministro ordinario del battesimo. L’esercizio di tale facoltà richiede o la licenza ad agire concessa dal parroco, al quale compete in modo speciale battezzare i suoi parrocchiani, o che si configuri il caso di necessità. È di particolare impor(segue a pag. 4) p g pagina 4 tanza il ministero dei diaconi nella preparazione a questo sacramento. Eucaristia: nella celebrazione dell’Eucaristia, il diacono assiste e aiuta coloro che presiedono l’assemblea e consacrano il Corpo e il Sangue del Signore, cioè il Vescovo e i presbiteri, e manifesta così Cristo Servitore. All’altare svolge il servizio al calice e al libro; propone ai fedeli le intenzioni della preghiera e li invita allo scambio del segno della pace; in assenza di altri ministri, egli stesso ne compie, secondo le necessità, gli uffici. Non è compito suo pronunciare le parole della preghiera eucaristica e le orazioni; né compiere le azioni e i gesti che, unicamente, spettano a chi presiede e consacra. In quanto ministro ordinario della sacra comunione, la distribuisce durante la celebrazione, oppure fuori di essa, e la reca agli infermi anche in forma di viatico. Il diacono è pure ministro ordinario dell’esposizione del Santissimo Sacramento e della benedizione eucaristica. Tocca a lui presiedere eventuali celebrazioni domenicali in assenza del presbitero. Matrimonio: tocca anche al diacono, se ne riceve la facoltà da parte del parroco o dell’Ordinario del luogo, presiedere la celebrazione del matrimonio extra Missam e impartire la be- Luglio-Agosto 2012 n nedizione nuziale in nome della Chiesa. C Cura Pastorale degli infermi: Il conferimento del sacram mento dell’unzione degli inferm mi è riservato al Vescovo e ai m ppresbiteri, in relazione con la ddipendenza di detto sacramento con il perdono dei peccati e la degna recezione dell’Eucaristia. La cura pastorale degli ri infermi può essere affidata ai in diaconi. L’operoso servizio per d ssoccorrerli nel dolore, la catechesi che prepara a ricevere il sacramento dell’unzione, la supplenza al sacerdote nella l preparazione dei fedeli alla morte e l’amministrazione del m Viatico con il rito proprio, sono V mezzi con cui i diaconi rendom no presente ai fedeli la carità della Chiesa. Liturgia delle ore: i diaconi hanno l’obbligo stabilito dalla Chiesa di celebrare la Liturgia delle Ore, con cui tutto il Corpo mistico si unisce alla preghiera che Cristo Capo eleva al Padre. Sacramentali ed esequie: il diacono è ministro dei sacramentali, ossia i sacri segni istituiti dalla chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita. Fra i sacramentali le benedizioni occupano un posto importante. Spetta a lui, inoltre, presiedere le esequie celebrate senza la santa Messa e il rito della sepoltura. Tuttavia, quando è presente e disponibile un sacerdote, deve essere affidato a lui il compito di presiedere. DIACONIA DELLA CARITA’ Servitori del popolo di Dio: il loro compito, in comunione gerarchica con il Vescovo e con i presbiteri, è servizio di carità e ha lo scopo di aiutare e di promuovere tutti i membri della Chiesa particolare, affinché possano partecipare, in spirito di comunione e secondo i loro carismi, alla vita e alla missione della Chiesa. Servizio della carità: nel ministero della carità i diaconi devono configurarsi a Cristo-Servo, che rappresentano. Perciò, nella preghiera di ordinazione, il Vescovo chiede per loro a Dio Padre: « Siano pieni di ogni virtù: sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio… siano immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire». Con l’esempio e la parola, essi devono adoperarsi affinché tutti i fedeli, seguendo il modello di Cristo, si pongano in costante servizio dei fratelli. Le opere di carità, diocesane o parrocchiali, che sono tra i primi doveri del vescovo e dei Presbiteri, sono da questi, secondo la testimonianza della Tradizione della Chiesa, trasmesse ai servitori nel ministero ecclesiastico, cioè ai diaconi. LA MISSIONE CANONICA DEI DIACONI PERMANENTI Esercizio della triplice diaconia: i tre ambiti del ministero diaconale, a seconda delle circostanze, potranno certamente, l’uno o l’altro, assorbire una percentuale più o meno grande dell’attività di ogni diacono, ma insieme costituiscono una unità nel servizio al piano divino della redenzione: il ministero della Parola conduce al ministero dell’altare, il quale, a sua volta, spinge a tradurre la liturgia in vita, che sboccia nella carità. Il ministero diaconale trova ordinariamente nei vari settori della pastorale diocesana e nella parrocchia il proprio ambito di esercizio. Mario Introvigne Logo dell’Anno della fede. Su campo quadrato è simbolicamente rappresentata una barca, immagine della Chiesa, in navigazione su dei flutti. Graficamente solo accennati: l’albero maestro è una croce che issa delle vele le quali suggeriscono il trigramma di Cristo (IHS = Iesus Hominum Salvator, «Gesù Salvatore degli Uomini»). Lo sfondo sul quale si stagliano le vele è un sole che, associato al trigramma, rimanda all’Ostia santa I PRINCIPALI EVENTI Giovedì 11 ottobre 2012. Solenne apertura dell’Anno della fede in Piazza San Pietro a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano Il, con una messa concelebrata da tutti i Padri sinodali, dai presidenti delle Conferenze episcopali del mondo e dai Padri conciliari ancora viventi. Domenica 21 ottobre. Canonizzazione di 6 martiri confessori della fede. Venerdì 25 gennaio 2013. Celebra- I Fioretti di Papa Luciani Un benefattore consegnò al vescovo Luciani uun assegno di denaro. Egli, ringraziò, e subito lo cconsegnò al responsabile delle opere di carità d della Diocesi. Nelle Visite pastorali erano freqquenti le sue personali offerte ai poveri che lo avvicinavano o che incontrava in ospedale. Aiutava anche i sacerdoti che sapeva in qualche difficoltà sia per le opere parrocchiali o, anche, per le personali necessità. Un’offerta era spesso lasciata discretamente o sotto il cuscino nella visita in famiglia agli ammalati o la si ritrovava in mano dopo aver stretto la mano al vescovo, Papa Luciani racconta Un giorno, il sole ed il vento fecero una scommessa: chi sarebbe riuscito a togliere il mantello che avvolgeva un passeggero. Incominciò il vento con tutto il suo furore: nulla da fare, anzi il passeggero si stringeva attorno sempre di più il suo mantello. Provò poi il sole: mandò fuori caldo…e caldo…e piano piano il passeggero si tolse il mantello ed anche…la giacca! Si ottiene di più con l’amore che non con la aspra violenza. Luglio-Agosto Luglio g o-A Ago gostto 2012 2 zionne ec zione ecumenica cum umen nica ne nella ellla ba bbasilica assilicaa ddii San Pao Paolo olo ol fu i lee M fu fuori Mura. ura. ur a S bato Sa baa 2 febbraio. feb ebbr b rai aio. Cel elleb ebrazion onne in i San Sabato Celebrazione P et Pi et o pper etro er tutte le persone che hanno co Pietro consacrato lla lloro vita al Signore. 24 marzo, Domenica delle Palme. Celebrazione dedicata ai giovani che si preparano alla Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro. Domenica 28 aprile. Giornata dedicata a tutti i ragazzi e ragazze che hanno ricevuto il sacramento della confermazione. Domenica 5 maggio Giornata dedicata alla celebrazione della fede che. trova nella pietà popolare una sua espressione iniziale attraverso la vita delle confraternite. Sabato 18 maggio, vigilia di Pentecoste. Giornata dedicata a tutti i movimenti, col pellegrinaggio alla tomba di Pietro. Domenica 2 giugno, festa del Corpus Domini. Solenne adorazione eucaristica contemporanea nella cattedrale di ogni diocesi e in tutte le chiese del mondo (dove sarà possibile, alla stessa ora). Domenica 16 giugno. Giornata dedicata alla testimonianza del vangelo della vita. Domenica 7 luglio. Conclusione a San Pietro del pellegrinaggio di seminaristi, novizie, novizi e di quanti sono in cammino vocazionale. Dal 23 al 28 luglio. Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro (Brasile). Domenica 29 settembre. Giornata dei catechisti. Sarà l’occasione per ricordare anche il 20· anniversario del Catechismo della Chiesa cattolica. Domenica 13 ottobre. Giornata per tutte le realtà mariane. Domenica 24 novembre. Celebrazione conclusiva dell’Anno della fede. «Voce e amica» amica La porta dell della ffede d è sempre aperta Dall’ottobre di quest’anno, 50°anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, fino al 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re, la chiesa cattolica celebrerà l’ anno della fede. Indetto da Papa Benedetto XVI, è un esplicito invito a tutti i credenti in Cristo a intensificare la riflessione sulla fede, rinvigorendo «l’ adesione al vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’ umanità sta vivendo» (Porta fidei,8 ). Una proposta per suscitare in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza. L’attenzione sulla fede si presenta come il problema più urgente. «Una fede a volte tiepida e stanca, poco consapevole, non è in grado di riscaldare il mondo moderno che, dopo tante illusioni, spera di ritrovare il cielo e di scoprire che non è disabitato». La fede non si impone, ma si propone. Solo una fede autentica, convinta e credibile, non ottusa, superstiziosa o intollerante, può rispondere alle attese del mondo, «attese di trascendenza, di qualcosa che rompa il cerchio soffocante del materialismo e liberi lo spirito, perché possa librarsi verso l’ alto e così meglio vivere il tempo ». La fede è un dono che si può desiderare, cercare e chiedere per riceverlo, conservalo e, con l’aiuto di Dio, farlo crescere. Le indicazioni per riscoprire il cammino della fede sono: la parola di Dio, l’ eucaristia, la testi- GLI ULTRASETTANTENNI IN FESTA Domenica 16 settembre si svolgerà la 27^ Festa dell’anziano, indetta ed organizzata dalle Pro Loco di Tarzo e Corbanese e dal Comitato di Arfanta. Questi incontri sono un’occasione per rivedere le persone con cui vennero condivisi giochi, gioie; ma anche l’ansia di un futuro incerto ed, inoltre, una certa curiosità per chi non si più rivisto da tempo. La giornata inizierà alle ore 11 con la celebrazione della S. Messa nella Parrocchiale di Corbanese; farà seguito alle ore 12.30 il pranzo comunitario presso lo stand della Pro Loco di quella frazione. Al convivio sono invitati anche le ospiti della Casa di riposo di Villa Bianca e quelli dell’Istituto Padre Pio. La giornata si chiuderà con l’estrazione dei premi della lotteria. Il Paese invecchia sempre più. Quando nel 1986 venne istituita questa Festa, gli ultrasettantenni erano 530, ora sono 768, esclusi i ricoverati negli Istituti di Riposo, con una grande percentuale di persone anziane pari al 17,19%. Le cause sono due: primo l’età della vita si è allungata, poi c’è la scarsità delle nascite. Negli anni 1920-‘30-‘40 il numero dei nati era di circa 250 l’anno, ora sono meno di 30. Dimentichiamo per un giorno i problemi della vita e, seduti a tavola, tra un piatto ed un generoso bicchiere di vino che invita al dialogo, che apre il cuore e da speranza alla vita, che distende l’animo portandolo ad aprirsi alle confidenze, facciamo riemergere i ricordi e le vicende di una vita più o meno fortunata, più o meno bella, ma sempre interessante perché messaggera di grande saggezza. Gli anziani sono da considerare i custodi della memoria collettiva e, pertanto, non possono essere esclusi dalla comunità, essi vanno accolti e assistiti valorizzando le loro esperienze che devono essere punto di riferimento per le nuove generazioni. Un vivo ringraziamento all’Amministrazione Comunale ed alla Banca Prealpi che con l’erogazione dei loro contributi sostengono in modo determinante questa iniziativa, proposta quale atto dovuto alle persone di una certa età, la cui presenza alla Festa ci riempirà di grande gioia. Antonio Pancot pagina 5 monianza ddella ll carità. Ritrovare il gusto di nutrirci della parola di Dio. Scrive il Papa: «La “porta della fede” che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. (cf. At 14,27 ). E’ possibile oltrepassare quella soglia quando la parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma» (Porta fidei, 1) . Intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’ Eucaristia che è il culmine verso cui tende l’ azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia. E’ necessario riscoprire che la partecipazione alla messa festiva non è un obbligo, per rimettersi a posto con la coscienza, quasi fosse un tributo da pagare, ma una vera necessità, di cui non possiamo fare a meno. Con l’esempio e con la parola, va trasmesso anche in famiglia, ai ragazzi e ai nostri giovani, che non c’è domenica senza celebrazione eucaristica, vissuta con gioia, per il piacere di incontrare il signore e i fratelli nella fede. L’anno della fede diventa anche un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità. La fede si rende operosa per mezzo della carità, diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’ uomo. (cf. Gal 5,6). “La fede senza carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balìa costante del dubbio. E’ la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita”. (Porta fidei, 14). (Gusella, in “Il Portavoce padre Leopoldo, settembre ottobre 2012) «Voce amica» pagina 6 Luglio-Agosto 2012 Soggiorni climatici Anche quest’anno si è partiti per i soggiorni climatici! Le mete proposte dai 6 comuni organizzatori: Tarzo - Revine Lago - Cison di Valmarino - Follina - Miane - San Pietro di Feletto, sono state diverse. Località marine (Igea Marina e Caorle), montane (Folgaria) e termali (Abano Terme) nei mesi di Ecco la foto dei partecipanti. Nella foto sono ritratti alcuni dei partecipanti, in visita ai Casoni della laguna di Caorle. ISTITUTO COMPRENSIVO DI TARZO N° 407 gli allievi iscritti per l’anno scolastico 2012/13 ELEMENTARI I Tarzo 23 Corbanese 16 Revine L. 13 MEDIE A I 25 II 22 III 17 B 24 22 18 II III IV V 17 25 20 22 Tot. 107 10 14 19 14 “ 73 20 18 12 19 “ 82 Tot. 262 C 17 tot. 49 “ 44 “ 52 tot. 145 Elenco alunni diplomati a.s. 2011/12 giugno, luglio e settembre. I partecipanti sono stati numerosi per tutte le destinazioni. Tuttavia i tarzesi hanno di gran lunga preferito il mare ed in particolar modo Caorle. Dei 38 soggiornanti sono stati, infatti, ben 17 i compaesani, la maggior parte di Corbanese, a fronte di un unico partecipante sia per Igea Marina che per Abano Terme e della sola coppia che è ha scelto la montagna. Il soggiorno a Caorle è iniziato il nove giugno e i partecipanti hanno così avuto la possibilità di trascorrere 15 giorni in relax e godersi le bellezze della cittadina, della spiaggia e del mare. Da subito si è formato proprio un bel gruppo che di “anziani” aveva solo il nome! Con spirito giovanile e tanta voglia di fare e di divertirsi hanno trascorso le loro giornate a suon di partite a bocce, tornei di briscola, tombolate e ancora passeggiate, giri in trenino, escursioni e serate di musica e danze. Il tutto è stato costantemente condito dall’allegria di canti tradizionali, barzellette e battute divertenti che hanno fatto gioire anche la giovane accompagnatrice, che, a suo dire, ha fatto un’esperienza importante e significativa ed ha conosciuto delle persone che le resteranno nel cuore. La prima metà di luglio è stata invece dedicata al soggiorno montano a Folgaria. Anche in montagna i giorni sono trascorsi all’insegna del buon umore e del relax. I soggiornanti hanno potuto respirare l’aria fine dell’alta quota e godere dei bellissimi panorami. La temperatura fresca ha poi permesso di vivere dei giorni di pace e tranquillità in piacevole compagnia. Le passeggiate lungo i sentieri e per le vie della cittadina hanno rallegrato il cuore e l’anima, lontano dai pensieri quotidiani. Non resta che augurare un buon soggiorno alle terme ed invitare, per il prossimo anno, tutti coloro ne avessero voglia. «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 p g pagina 7 L’arte del mangiar bene Banca Prealpi Festeggiato il rag. Antonio Bernardi Banca Prealpi ha festeggiato gli ottant’anni dell’ex direttore, figura storica per l’Istituto di credito cooperativo di Tarzo. Per l’occasione, l’artista di Revine Lago Giuseppe Grava ha realizzato una medaglia che è stata donata a Bernardi dal Presidente Carlo Antiga e dal direttore generale Girolamo Da Dalto. Un’occasione per ripercorrere, tra ricordi e aneddoti, la storia della BCC delle Prealpi, per la quale il rag. Bernardi ebbe un ruolo strategico sin dalle sue origini. «La nostra banca, per la sua storia, è sempre stata un punto di riferimento – ha spiegato il Presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga - Ciò è stato possibile grazie ad un impianto solido. Il nostro ringraziamento va a chi ha saputo costruire da zero questa solidità, che oggi ci permette di portare avanti i principi e i valori del credito cooperativo e di distinguerci come banca, anche in un contesto difficile come quello attuale». Antonio Bernardi si è detto commosso per l’omaggio ricevuto e per le parole di elogio a lui riservate. «Non sono un eroe – ha voluto sottolineare - ho solo svolto il mio dovere. Ho creduto nel principio della solidarietà e nella valorizzazione dell’uomo, che sono quelli su cui si fonda il credito cooperativo. Quello che ho fatto qui, l’ho fatto col cuore». M.T. Nella foto Antonio con il figlio Angelo, il direttore ed il presidente, Giuseppe Grava e il vicedirettore Mario Marcon . Società di Mutuo Soccorso NOI x NOI corso di primo soccorso Per la prima volta, nel mese di settembre, la Società di Mutuo Soccorso NOIxNOI con la collaborazione dell’Associazione Italiana Soccorritori di Conegliano e il patrocinio del Comune di Tarzo organizzerà un corso di primo soccorso, completamente gratuito, in dieci lezioni, rivolto a tutti gli interessati a partecipare; età minima anni 16. Da quando è nata, su iniziativa della B.C.C. Prealpi, NOIxNOI ha tra i principali obiettivi la promozione della prevenzione sanitaria nel territorio in cui opera ed è proprio con questo spirito che intende attuare il corso. Le lezioni si terranno nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di Tarzo, a partire da lunedì 17 settembre, con inizio alle ore 20.30. Saranno tenute da personale medico e si svolgeranno due volte alla settimana, nelle serate di lunedì e giovedì; ogni incontro durerà circa due ore. A fine corso, sarà possibile sostenere un esame finale teorico e una prova pratica, superati i quali verrà rilasciato un diploma. Il principio su cui si basa il corso è quello del soccorso a mani nude, senza strumentario alcuno né uso di farmaci specifici, ma utilizzando quanto si ha a portata di mano. Il numero massimo di partecipanti ammessi è limitato a 35/40 persone, al fine di permettere un insegnamento pratico individualizzato. A tutti i partecipanti NOIxNOI fornirà un “Manuale di Pronto Soccorso e Rianimazione” realizzato allo scopo dall’Associazione Italiana Soccorritori. Per informazioni, contattare la segreteria di NOIxNOI tel. 0438/586873 o via mail all’indirizzo [email protected] Martina Tonin E’ questo il titolo del libro di gastronomia curato e riportato alla luce da Antonio Pancot. A presentarlo sarà la dottoressa Martina Tonin il giorno 13 ottobre prossimo alle ore 17 nell’Aula Magna dell’edificio scolastico in via Trevisani nel Mondo. Il ricettario, che risale alla fine degli anni 1800, comprende 439 piatti classici di una cucina genuina, spesso umile nelle scelta di ingredienti, dai sapori schietti, sempre ricca di fantasia. Dagli antipasti ai dolci sono piatti che profumano di storia e di tradizione, di amore e nostalgia, di un tempo passato, quello delle nostre nonne, proposte per una cucina allegra e creativa, sana e irresistibile, che non si trastullano in questa nostra epoca con accostamenti stravaganti; ma portano in tavola sapori semplici che ci riportano al passato, al bisogno di ritornare a scoprire questi sapori. L’autore-curatore l’ha riportato alla luce come atto dovuto alla nostra tradizionale cucina, affinché non si perda nell’oblio della nostra memoria. GIOVANI CHE SI FANNO ONORE Manuel Bitto di Dino e Stefania nia Moschet, il 23 marzo 2012 presso o l’Università degli Studi di Udine, facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, ha conseguito la laurea Triennale in Tecnologie Web Multimediali, discutendo la tesi: Perfect place: un sistema per la votaazione dei luoghi geografici. Relatore Prof. Stefano Mizzaro, Correlatore Dott. Stefano Maraspin. Damiano De Bastiani il 13.07.2012 ha conseguito presso l’Università degli Studi di di Udine la Laurea Specialistica in Ingegneria Civile con punteggio o finale di 106/110 discutendo la tesi: “Sviluppo e applicazione dei Sistemi Informativi Territoriali nelle Pubbliche Amministrazioni locali: confronto tra la situazione della Regione Veneto e della Regione Friuli uli Venezia Giulia”, relatore prof. Fabio abio Crosilla, correlatori ing. Massimiliano ssimiliano Basso e ing. Roberto Piuzzo. Congratulazioni dalla redazione di Voce Amica w ww.comune.tarzo.tv.it pagina 8 NotizieV dal Comune NUOVO SERVIZIO DI DOPOSCUOLA Per il nuovo anno scolastico sarà attivato il servizio di doposcuola capace di offrire agli allievi dell’Istituto Comprensivo nuove opportunità formative. L’Amministrazione comunale ha raccolto le esigenze di ogni plesso scolastico attraverso il dialogo con le famiglie degli alunni e la distribuzione di un questionario. Durante l’estate è stato messo appunto un piano che prevede una copertura oraria di servizio di doposcuola diversa da plesso a plesso. Per la scuola secondaria di primo grado le famiglie potranno scegliere di usufruire o meno del servizio mensa e di optare un pacchetto orario di servizio su uno o più giorni fino alle ore 17. La stessa copertura oraria viene proposta alla scuola primaria di Tarzo, ossia la mensa facoltativa e una permanenza a scuola fino alle ore 17. Per il plesso di Corbanese viene garantito il medesimo servizio, fornendo così anche per il venerdì la possibilità di confermare il tempo pieno e la copertura fino al pomeriggio. Il servizio che verrà offerto ha tenuto conto dei bisogni della famiglie e si articolerà in primis con lo studio assistito, seguiranno pacchetti di altre attività, quali sport, musica, lingua e laboratori. L’iscrizione ad ogni attività sarà mensile. Nel mese di settembre è previsto un incontro informativo. L’occasione servirà anche a conoscere chi gestirà i gruppi degli allievi, gruppi che saranno formati con un minimo di 15 iscrizioni. Volendo investire sul futuro dei più e meno piccoli, cercando in qualche maniera di contrastare i tagli alla scuola e al personale si è ritenuto doveroso pensare di investire in un doposcuola come quello proposto. L’Amministrazione ha predisposto un contributo orario che servirà ad abbattere i costi per ciascuna famiglia. Le attività avranno avvio dal 1 ottobre e saranno garantite fino al termine dell’anno scolastico (8 giugno). Il servizio è stato pensato insieme al Dirigente scolastico e agli insegnanti in maniera tale da porsi continuità con gli obiettivi educativi e didattici della scuola I nostri giovani sono il nostro futuro, pensare a loro significa contribuire ad una « oce amica» scuola di qualità, fresca e vivace, capace di offrire sempre più occasioni per rinnovarsi e crescere. Inoltre le famiglie hanno bisogno di qualcuno che si occupi della cura dei propri figli e della loro formazione anche in fascia pomeridiana. SCUOLE ELEMENTARI DI CORBANESE Nelle prossime settimane partiranno i lavori di adeguamento delle scuole elementari di Corbanese, a seguito di accurate indagini anche con una perizia sismico strutturale, è emerso che in realtà quell’edificio come molti altri costruiti in quell’epoca non ha sicuramente requisiti tali da potersi considerare adempiente rispetto alle esigenze delle normative antisismiche introdotte dopo il 2010. L’Amministrazione comunale già da tempo aveva pensato a questa struttura richiedendo ed ottenendo dalla Regione Veneto un contributo per l’adeguamento sismico strutturale. Sicuramente questo intervento, abbastanza invasivo sull’edificio richiederebbe, sia sotto il profilo economico, che dei tempi di realizzazione una programmazione molto più lunga. Ritenendo importante la presenza di una scuola primaria a Corbanese, che raccoglie un terzo della nostra popolazione, ma non essendoci in prospettiva indici di crescita demografica che consentissero di programmare un intervento molto consistente, l’Amministrazione ha deciso di percorrere la strada del miglioramento sismico. È da precisare così come hanno detto anche tecnici, che l’edificio pur non adempiendo alle normative antisismiche 2010, negli anni è rimasto pressoché integro non dimostrando alcun segno di cedimento rispetto agli eventi che ci sono stati negli ultimi cinquant’anni, si è deciso pertanto di procedere con un intervento di miglioramento sismico; intervento di minor spesa e mirato a risolvere quelle che sono le fonti di maggior rischio, quindi l’irrigidimento della struttura e il rinforzo dei solai. Questo intervento vedrà la sua conclusione entro la fine di ottobre, fino ad allora gli alunni verranno trasferiti con un pulmino presso l’Istituto Comprensivo di Tarzo, gli eventuali oneri per il trasporto saranno a carico dell’Amministrazione comunale: Poi le lezioni riprenderanno regolarmente nella scuola di Corbanese. In questo modo avremmo dato maggior sic@com une.tarzo.tv.it Luglio-Agosto 2012 sicurezza ad una struttura che comunque mai aveva subito lesioni da eventi sismici, e nel contempo avremo modo di analizzare l’andamento demografico sulla natalità per verificare la sostenibilità dell’investimento di adeguamento sismico strutturale. CENTRO POLIFUNZIONALE A breve partiranno anche i lavori, presso il centro polifunzionale di Corbanese. Le opere già avviate da tempo erano state sospese in quanto la Pro Loco di Corbanese, valutando bene la dislocazione degli impianti, chiedeva di concordare alcune modifiche. In questi giorni ci sarà un incontro tra i tecnici comunali e il nuovo presidente della Pro Loco Renzo Perin, per definire i dettagli, dopodiché l’intervento essendo già finanziato, nel giro di poche settimane troverà il suo completamento. Sicuramente avrebbe fatto piacere all’Amministrazione comunale ed anche alla Pro Loco completare i lavori prima della festa settembrina, ma cause contingenti purtroppo ci hanno costretti a tenere ferme le aziende che già avevano gli incarichi e in parte iniziati lavori per addivenire ad una soluzione che fosse più congeniale per tutti; non ultime le varie soluzioni ipotizzate per risolvere l’imprevisto problema delle scuole di Corbanese, per il quale si era valutato anche l’utilizzo di quella struttura. PIÙ EFFICIENZA E RISPARMIO INVESTENDO. Questa Amministrazione, visti i nuovi sacrifici in termini di spesa pubblica e le condizioni economiche generali, ha deciso di investire risorse importanti per rendere più efficienti gli impianti comunali. Nel prossimo mese saranno stanziati circa 25.000 euro per l’adeguamento di due tratti delle linee della pubblica illuminazione a Tarzo e a Corbanese. Saranno eliminati i vecchi corpi illuminanti al sodio, che oltre a produrre inquinamento luminoso disperdendo luce verso l’alto hanno anche maggiori consumi che saranno ridotti almeno del 30% avvalendoci delle nuove tecnologie a Led. Inoltre, sostituendo i sensori crepuscolari all’interno dei quadri con i sensori astronomici potremo evitare accensioni a volte ingiu- Luglio-Agosto 2012 stificate ed inutili; il risparmio complessivo sarà di circa 10.000 euro l’anno. Altro intervento importante verrà realizzato presso la palestra comunale dove le vecchie caldaie a gasolio verranno sostituite con impianto a pompa di calore. L’investimento sarà abbastanza cospicuo, intorno ai 100.000 euro, però ci consentirà di ottenere un duplice risultato: in primis un risparmio in quanto riusciremo a ridurre il costo per il riscaldamento delle strutture scolastiche della palestra dagli attuali circa 50.000 l’anno a poco più di 13.000 , in secondo luogo anche a seguito degli investimenti fatti nel passato con l’installazione di impianti fotovoltaici presso le due strutture, avremo la possibilità di eliminare completamente i combustibili fossili. Con l’energia prodotta dai nostri impianti fotovoltaici attraverso le pompe di calore che hanno una resa che triplica l’energia prodotta dai pannelli, le scuole e la palestra saranno riscaldate interamente con energia fotovoltaica. Con questo tipo di impianto si ridurranno, anche, le spese di manutenzione degli impianti. La crisi economica ci stimola a rendere più efficienti i servizi erogati e la gestione dell’ente. APERTURA AL CONFRONTO CON LA COMUNITA’ SENEGALESE Il giorno 18 luglio presso la struttura della Pro Loco di Corbanese, il Sindaco Bof con l’Assessore al Sociale Antonella Pol ed alla presenza del mediatore culturale Thiam Masamba, ha incontrato una rappresentanza delle famiglie Senegalesi del Comune. Lo scopo dell’incontro è stato quello di creare un ponte di dialogo con la comunità africana (la più numerosa nel nostro Comune) al fine di facilitarne l’integrazione, capire meglio usi e costumi, conoscere la loro cultura e le loro problematiche in modo da evitare scontri di convivenza. “Infatti siamo convinti, spiega l’Assessore Pol, che alcune difficoltà di rapporto possono nascere o essere nate proprio per il fatto di non conoscerci fino in fondo.” L’esito della serata è stato molto positivo, le famiglie senegalesi arrivate all’incontro molto chiuse e titubanti nei confronti dell’Amministrazione, una volta compreso il vero scopo della serata, sono tornate a casa soddisfatte e ben disposte a collaborare. Questo, infatti, è solo il 1° di diversi incontri che l’Amministrazione ha in programma di organizzare, l’obiettivo è quello di attivare una continua collaborazione e di realizzare progetti per l’integrazione socioculturale. Il 25 Agosto presso la Sala consiliare del Comune di Conegliano l’Assessore Pol è stato invitato dalla FAST (Federazione del- «Voce amica» le Associazioni Senegalesi del Triveneto), insieme a tutte le rappresentanze associative senegalesi del Triveneto, alla cerimonia per l’accoglienza del Console Generale del Senegal di Milano. L’incontro è stato anche l’occasione per una riflessione sulle modalità di collaborazione tra Enti locali ed Associazioni in favore degli immigrati, per accompagnarli nel processo di accoglienza nella nostra comunità, di inserimento nel mondo del lavoro ed eventualmente nel rientro in patria. La FAST e il Console Generale hanno dato al nostro Comune la loro totale disponibilità per interventi di mediazione mirati al superamento di problematiche relative alla convivenza e alla burocrazia che saranno sicuramente sfruttate e, per questo, rivolgiamo loro un ringraziamento. A questo primo incontro ne seguiranno altri, in quanto l’Amministrazione Comunale vuole incontrare, anche, le altre comunità straniere presenti nel Comune. PROGETTO LAVORO dal 1 settembre 2012: Il progetto consiste nel dare un contributo aIl progetto consiste nel dare un contributo alle aziende che decideranno di assumere persone residenti nel Comune di Tarzo che sono fuori dal sistema produttivo a causa di crisi aziendali o occupazionali. I principali obiettivi del progetto sono: - Incentivare le dinamiche di assunzione al fine di diminuire la disoccupazione. - Ridurre il costo di lavoro per le imprese in modo da renderle più competitive. - Creare una politica del lavoro locale per migliorare le condizioni dei cittadini. - Ridurre le spese per sussidi sociali a carico del Comune favorendo chi non ha pagina 9 lavoro. I beneficiari di tale progetto sono le Imprese e le Società Cooperative locali e non. I destinatari sono uomini e donne residenti in Comune, iscritti ai Centri per l’impiego della Provincia di Treviso, inoccupati o disoccupati da almeno 5 mesi o soggetti in mobilità. Per ogni lavoratore assunto verrà concesso un contributo fino ad un massimo di euro 3.000. L’erogazione avverrà come segue: per il primo anno di assunzione il 40% pari ed euro 1.200, se l’assunzione poi si trasformerà a tempo indeterminato verrà erogato il restante 60%. Se l’assunzione è a tempo indeterminato verrà erogato subito l’intero l’incentivo. Il Comune ha stanziato per questo progetto 20.000 euro. “L’intento del progetto, spiega il Sindaco Bof, non è tanto dare un contributo sociale a fondo perduto che si limita a tamponare una situazione di disagio economico, quanto a risolvere il problema. Il costo del lavoro a carico delle aziende in Italia è superiore a quello di altri stati europei, da qui l’idea di un incentivo a chi vorrà assumere un nostro residente.” Assessorato Cultura Biblioteca Comunale Giovedì 13 Settembre alle ore 20.30 nella Corte interna della sede municipale presentano il libro: “BORA” di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Con relazione introduttiva di Coriolano Fagarazzi Presidente del Comitato Provinciale di Vicenza dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (www. anvgd.it). E con la testimonianza di Anna Fagarazzi esule istriana Info: [email protected] Tel. 0438.9264208 Gara ciclistica Domenica 5 agosto, deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti, prima della Corsa ciclistica 46° Trofeo Martiri per la Libertà che si è svolta nel classico circuito dei nostri laghi. Nella foto giovani in rappresentanza degli atleti, il Direttore di gara, l’assessore De Polo, il presidente della Pro Loco Piaia e Gianfranco De Bastiani. Arfanta «Voce amica» Paese mio pagina 10 25ª Festa di S. Bartolomeo nio imo Matr tenuto grandi e piccini con gli occhi al cielo. Infine abbiamo concluso con la giornata dedicata agli ex Arfantesi, un pranzo che riunisce tutti coloro che hanno Arfanta nel cuore! È stata una bella festa grazie a tutti voi che siete venuti a trovarci, chi per la prima volta e chi invece ritorna ogni anno, un grazie infinito alle persone che fanno parte del gruppo ricreativo. Persone che hanno messo da parte i loro “mestieri” per venir a darci una mano prima… durante…. e dopo la festa, perché dietro ogni manifestazione c’è una grande squadra!! Un particolare ringraziamento a tutti gli sponsor che ogni anno si ricordano del nostro piccolo paese. Grazie di cuore a tutti voi! Battesimo È arrivato agosto per molti è tempo di ferie, per noi è il momento di riunirci, molti sono i dubbi, tante le cose da fare e da decidere… piacerà o non piacerà? Nella speranza di aver accontentato tutti e sfidando le superstizioni venerdì 17 abbiamo iniziato la 25^ festa di S. Bartolomeo nel corso della serate grande è stata la nostra soddisfazione nel vedere tanta gente arrivare, gente che magari con l’occasione si ritrova ad Arfanta a far do ciacole e a magnar na costesina e così ci piace che sia… un momento di svago in un clima di festa! Abbiamo sudato anche venerdì 24, giornata dedicata al nostro Santo patrono Bartolomeo, in molti sono venuti ad assaggiare il nostro spiedo e tra una pescata e l’altra al pozzo di S Patrizio sperando de ciapar qualcosa de bon, sono arrivati gli attesi fuochi che hanno Luglio-Agosto 2012 Merotto Cristiano di Gino e Fabia Cecchella, nato a Vittorio Veneto il 27 dicembre 2011, ha ricevuto il battesimo nella chiesa parrocchiale di Arfanta domenica 1 luglio 2012. Padrini: Pierluigi Geneletti e Sonia Casagrande della parrocchia di Tarzo. Tania M. Sabato 4 agosto alle ore 16.00 nella nostra Chiesa Parrocchiale, il Presidente del Gruppo Ricreativo ANDREA DE MARCHI e NICOLE CHIAREL si sono detti “si” per la vita creando una nuova famiglia. Testimoni: Tommasella Daniele della Parrocchia di S. Fior e Citron Marica della Parrocchia di S. Vendemiano. Ai due sposi le congratulazioni, dalla Comunità tutta, per una vita ricca di salute, gioia e tanta felicità. Auguri| Nella casa del Signore Emilio Dalle Crode, era nato a Tarzo l’8 giugno 1932. Da giovane emigrò per lavoro prima in Francia, come muratore, e poi in Piemonte. Coniugato con Rita Faraon ebbe la gioia della nascita delle figlie. Ritornato nel 1974 andò ad abitare a Casotto di Bagnolo. Dopo varie sofferenze, dovute ad una caduta accidentale, terminò la sua vita terrena. Il suo funerale fu celebrato nella chiesa parrocchiale di Arfanta e al termine della celebrazione venne accompagnato nel locale cimitero dove riposa a fianco del fratello Alfredo. Luglio-Agosto g g 2012 Studenti arfantesi Nel pieno dell’estate vogliamo fare i complimenti agli studenti che nell’anno scolastico appena terminato si sono distinti: Elaine Petri che ha conseguito il diploma di ragioneria con il punteggio di 75/100 e Alessandro Bianchet, che lo scorso giugno ha partecipato all’Università “Bocconi” di Milano ai campionati matematici con buoni risultati. Ad entrambi questi ragazzi, qualsiasi sia il percorso di studio o lavoro che intraprenderanno le congratulazioni della Comunità tutta. pagina p g 11 Brevi di cronaca Pozzo di San Patrizio La festa di San Bartolomeo anche quest’anno si è conclusa domenica 26 agosto, con il consueto appuntamento del pranzo con gli Ex Arfantesi. Ringraziamo Dio che ci ha dato bel tempo, la festa è stata sempre affollata di gente, con un buon risultato, anche, per il Pozzo di San Patrizio e vogliamo in questa sede cogliere l’occasione, visto che Voce Amica arriva in tutte le famiglie, di ringraziare tutti gli offerenti: chi ha donato oggetti e chi denaro, permettendo l’acquisto di ricchi premi. Rimarrete sempre nel cuore di chi con fatica ha raggiunto lo scopo di raccogliere per sostenere i costi dei lavori della Chiesa. A tutti il nostro grande grazie! Teresa e collaboratrici GIOVANI e... LA CHIESA OGGI San Bartolomeo I festeggiamenti per San Bartolomeo si sono chiusi nel segno del sole! Iniziati presso gli stands, preparati per la festa, venerdì 17 agosto con la serata Giovani, sono proseguiti sabato 18 e domenica 19 e poi giovedì 23 con il torneo di calcetto; venerdì 24 il giorno di San Bartolomeo il grande spettacolo pirotecnico e si sono conclusi sabato 25. Domenica 26 Agosto, al termine della Santa Messa, il tradizionale pranzo degli ex Arfantesi, al quale hanno partecipato molti simpatizzanti della zona, autorità del Comune e rappresentanti della Banca Prealpi. Il gruppo ricreativo ringrazia tutti gli sponsor e quanti hanno lavorato e contribuito al buon esito della manifestazione! Grazie e arrivederci al 2013 Il Gruppo Ricreativo Arfanta Parte IIª Io e la mia formazione: Nel giugno scorso, a tutti i giovani della nostra forania, dai 16 ai 20 anni, è stato distribuito un questionario dal titolo “I giovani e…la Chiesa oggi, per avere una panoramica attuale delle esigenze in ambito cristiano, dei bisogni e delle aspettative dei giovani del nostro territorio. Riportiamo i dati emersi. Sono stati distribuiti 75 Questionari e ne sono stati restituiti 64. Alle domande proposte hanno risposto 9 parrocchie su 12. Parte Iª Io e la religione cristiana: D: Di fronte alla religione cristiana come ti consideri? R a) interessato 24 37.5% b) critico 18 28.1% c) indifferente 18 28.1% d) contrario 4 6.3% D: Hai mai letto, riflettuto sui Vangeli? R: a) spesso b) qualche volta c) raramente d) mai e) nulla 6 22 25 10 1 9.4% 34.4% 39.1% 15.6% 1.5% D: Credi in Gesù Cristo morto e risorto? R: a) si, credo b) ho qualche dubbio c) ho molti dubbi d) no, non credo 33 18 9 4 51.5% 28.1% 14.1% 6.3% D: Partecipi alla vita cristiana della tua parrocchia? R: a) si, con costanza 17 b) in modo alterno 37 c) no, non partecipo mai 10 26.6% 57.8% 15.6% D: Ti consideri cristiano? R: a) si b) no c) forse d) a volte e) nulle 76.6% 14.1% 3.1% 3.1% 3.1% 49 9 2 2 2 D: Come esprimi e vivi il tuo essere cristiano? Indica due tuoi modi: R: andare a messa 23 35.9% pregare 14 21.9% D: Sei interessato/a a partecipare ad un cammino di formazione, con altri giovani, per riscoprire, approfondire, rinvigorire la tua fede? R: a) si 24 37.5% b) no 38 59.4% c) nulle 2 3.1% D: Quali argomenti/temi riguardanti la fede ritieni importanti da approfondire? Indicane due, specificandoli. R: la vita vissuta da Gesù 5 7.8% l’esistenza di Dio e la veridicità delle Sacre Scritture 4 6.3% il rapporto tra Chiesa e fedeli nella storia 4 6.3% i martiri 4 6.3% D: Con quale cadenza temporale? R. a) settimanale 4 6.3% b) quindicinale 8 12.5% c) mensile 30 46.8% d) nulli 22 34.4% D: Ritieni che sarebbe importante per te partecipare a momenti di preghiera guidata, una volta ogni due mesi? R: a) si 24 37.5% b) no 36 56.2% c) nulli 4 6.3% D: Se fossi invitato/a a partecipare a dei ritiri (fine settimana o domenica), di tipo formativo/spirituale, parteciperesti? R: a) si 22 34.4% b) no 38 59.4% c) forse 2 3.1% d) nulle 2 3.1% D: Eventualmente, oltre ad una formazione di tipo religioso/ spirituale, che cosa ti interesserebbe? Indica due preferenze R: formazione culturale 8 12.5% visitare luoghi sacri e di cultura 7 10.9% D: Indica le tue eventuali proposte o osservazioni sui quesiti proposti R: domande non chiare ed invadenti 4 6.3% pagina 12 «Voce amica» Luglio-Agosto L Lu ugl g io-A glio Ago g sto 2012 2 SAN ROCCO A RESERA Rocco di Montpellier, universalmente conosciuto come San Rocco; venerato dalla Chiesa Cattolica è patrono di numerose città e paesi. E‘ il Santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore del terribile flagello della peste. Il suo patronato si è diffuso progressivamente al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e malattie gravissime. In ambito più moderno è un grande esempio di solidarietà umana e cristiana. La vita di San Rocco non ci è dato conoscerla bene, perchè le fonti storiche non sono chiare. San Rocco è il Patrono della nostra Diocesi dopo San Tiziano e, fin da epoca remota venerato nella nostra chiesetta. Fino a qualche anno fa questa data era un appuntamento importante per la nostra comunità, ma lentamente l’avvento della modernità ci ha portato a perdere alcune tradizioni che una volta ritornavano puntuali ogni anno. Era da tanto tempo infatti che nella piazzetta non si respirava un’aria carica di condivisione. Dopo la Santa Messa, infatti, quasi tutti gli abitanti (e non solo) del nostro paesino si sono ritrovati a festeggiare in modo alquanto insolito la ricorrenza della “sagra”. In piazza era stata preparata una lunga tavola che piano piano si è riempita di una grande quantità di cibi succulenti: pizze, torte dolci e salate, affettati, pane fatto in casa, pasta e riso freddi, patatine, pop corn, del buonissimo vino dei nostri colli, birra e bibite varie....... C’erano perfino gustosissime specialità straniere. Ognuno ha portato qualcosa da condividere con gli altri! Molti hanno preso posto intorno alla tavola imbandita, altri sono rimasti in piedi (perchè le sedie erano poche) e insieme abbiamo cominciato a gustare questi invitanti piatti. E’ stato proprio un momento di serenità e di armonia conviviale: tutti si chiacchierava chi dei tempi passati, chi dei problemi presenti, chi del tempo .... Inoltre, era stata preparata una piccola lotteria che ha avuto un grande successo e tutti i bambini presenti (anche i non italiani) facevano a gara per avere la possibilità di estrarre un biglietto dal sacchettino e vedere il premio corrispondente. Ci hanno onorato della loro presenza anche il Sindaco Gianangelo ed altri rappresentanti del Consiglio Comunale che si sono complimentati per l’iniziativa, suggerendo di ripeterla in futuro, e ciò ha fatto veramente piacere. Anche il tempo ha dato una mano visto che i temporali di questa giornata sono indimenticabili. Alla fine tutti i presenti sono rimasti soddisfatti di questa occasione e in molti hanno suggerito di ripeterla il prossimo anno magari arricchendola di qualche particolare! Grazie a tutti per la partecipazione! Carla, Paola, Martina. Ricordi PILAT IDA 13.12.1921 – 12.07.2009) “…Cara mamma, sono già trascorsi tre anni da quando te ne sei andata. In silenzio e sempre con molta pazienza hai dovuto sopportare il male che, pian piano ti ha spento come una candela. Mi manca il tuo sorriso e la tua voce con la quale spesso mi chiamavi, anche per piccole cose, e mi facevi sempre salire e scendere le scale, però io lo facevo sempre volentieri…Mamma ti voglio bene e spero che tu da lassù mi aiuti a proseguire il mio cammino. Un saluto caro…” Tua figlia Silvia, genero, nipoti e pronipoti RESERA LUIGI R 11.10.1936 – 23.08.2004 1 Nell’8° anniversario dalla tua sscomparsa, parenti ed amici ti ric cordano con affetto ed un pizzico di malinconia. m I tuoi cari La«VVoce oce amica amica» di Corbanese Luglio-Agosto 2012 SCUOLA DELL’INFANZIA “S. ANTONIO” Sta per iniziare una nuova avventura e noi siamo prontissime, tra pochi giorni riapriranno le porte della nostra scuola! Non vediamo l’ora di accogliere con un sorriso i nostri bambini…vecchi e nuovi! A loro dedichiamo questa filastrocca di Bruno Tognolini, per augurare un sereno e ricco anno scolastico insieme! Le maestre Laura e Michela Maestra, insegnami il fiore e il frutto - Col tempo, ti insegnerò tutto Insegnami fino al profondo dei mari - Ti insegno fin dove tu impari Insegnami il cielo, più su che si può - Ti insegno fin dove io so E dove non sai? - Da lì andiamo insieme Maestra e scolaro, un albero e un seme Insegno ed imparo, insieme perché Io insegno se imparo con te. esperienza meravigliosa!!! Dal 2 al 27 luglio ha visto protagonisti i bambini dai 3 ai 7 anni (dalla scuola dell’infanzia alla prima elementare). Le maestre che hanno condotto il Baby Grest sono state Marta e Francesca. Il tema del nostro percorso educativo è stato “Pollicino in vacanza”. Il racconto è stato tratto dalla storia dei Fratelli Grimm e rivisto da noi educatrici perché fosse più vicino alla nostra realtà. Pollicino, il nostro personaggio itinerante, ha dimostrato coraggio anche se piccolo. Ci ha insegnato che si può essere amati nonostante le diversità. E proprio attraverso l’amore, la fiducia, si può diventare forti, quella forza non fisica, ma che ci aiuta a superare con fiducia le difficoltà della vita. Pollicino ogni martedì nel laboratorio di cucina ha regalato ai bambini una ricetta attraverso una filastrocca: la prima settimana ha suggerito la macedonia di frutta; la seconda il pane; la terza i biscotti e crostate e, infine, la quarta settimana la pizza. Noi grazie al panificio di Corbanese siamo riuscite a cucinare tutte queste delizie. Inoltre, abbiamo realizzato le magliette nel p pagina g 13 1 3 laboratorio di pittura con la stampa dell’anguria, simbolo dell’anguriata avvenuta in una delle nostre passeggiate, e la manina dei bambini come simbolo di Pollicino. Altro laboratorio è stato quello di bricolage, nel quale abbiamo manipolato materiali di riciclo per costruire Pollicino. Non sono mancate attività come il disegno libero, pittura a tempera, canti, bans e danze. Le pas- seggiate sono state possibili grazie all’aiuto di mamme disponibili che ci hanno scortato per la strada. Le nostre mete presso due famiglie che possiedono un agriturismo e che ci hanno accolte e “sfamati”… Nelle quattro settimane, i bambini hanno preparato con gioia la festa conclusiva. Il finale è stato molto bello: i bambini, ognuno con la maglietta indossata per l’occasione, si sono esibiti sul palco con semplicità, ma con tanta energia ed entusiasmo!! La festa è avvenuta in piazza a Corbanese insieme ai ragazzi del Grest. E’ stata una bella esperienza di condivisione e unione tra grandi e piccini, e tra le famiglie. Il giorno dopo, tutti in passeggiata presso il tendone della Proloco, per una pastasciutta assieme ai ragazzi e animatori del Grest. Tanto caldo, ma tanto divertimento!! Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del Baby Grest. Tutti coloro quindi che credono nell’azione educativa cristiana e che hanno dato un contributo alla crescita di ogni singolo bambino. Grazie a tutti, un saluto ed un abbraccio Francesca e Marta pagina 14 «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 GREST 2012 Come ogni anno è arrivato il tempo d’estate, tempo di GREST! Ad accompagnarci in quest’avventura è stata Stella. (Stella una ragazza che aiutata dagli amici Marco e Lele è stata alla ricerca di un antico e prezioso manoscritto che racconta la storia di Ester, regina che riuscì a salvare il proprio popolo dallo sterminio). Storia proposta dall’associazione “Noi Veneto” e adottata anche dalla Diocesi di Vittorio Veneto. Questa meravigliosa esperienza è iniziata il 2 luglio ed è terminata il 27 luglio. Ogni mattina dalle 7.30 alle 8.15 noi animatori eravamo pronti ad accogliere i bambini con giochi (venivano allestite piccole partite di calcetto, alcune bambine invece giocavano a pallavolo mentre i più piccoli preferivano divertirsi con i giochi accanto all’oratorio). La giornata iniziava con il momento dedicato alla preghiera, quest’anno gestito dalle signore Giulietta e Edi, durante il quale veniva letto un passo del Vangelo oppure una storia, poi seguiva un momento di riflessione per ricavare degli insegnamenti per la giornata. Era poi la volta della storia che, giorno per giorno, ci accompagnava raccontandoci le vicende di Stella e dei suoi amici. Quindi, prima dei laboratori, ci scatenavamo un po’ tra balli di gruppo e balli con la kinect. Alle 9.30 tutti andavano nei propri laboratori: Braccialetti con perline di carta, coniglietto con l’asciugamano, marionette e argilla. Per due martedì si interrompevano i laboratori e tutti i bambini partecipavano all’attività di cucina sotto la formidabile direzione della signora Luigina, i nostri ragazzi hanno preparato in modo molto eccellente la pizza. Alle 11.30 arrivava il momento più atteso da tutti i bambini: i giochi a squadre. Quattro squadre (Verona, Treviso, Venezia e Padova) si sfidavano ogni giorno sia nei giochi che hanno fatto e continuano a fare la storia del Grest di Corbanese, sia in nuovi giochi che abbiamo voluto per provare. E quando si parla di grandi classici come non pensare ai giochi con l’acqua? Inizialmente erano stati pensati molti giochi ma subito i bambini (e non solo loro) hanno iniziato a tirarsi l’acqua l’un l’altro, conclusione eravamo tutti felicemente bagnati. Grazie al supporto di alcuni genitori abbiamo avuto la possibilità di fare un’uscita al Col di Stella dove, dopo la preghiera mattutina e qualche gioco libero, ci è stato offerto il pranzo dal signor Paolo Moret. La passeggiata ha messo a dura prova la resistenza di bambini e animatori, tutti gli sforzi si sono rivelati utili per il divertimento finale di grandi e piccini. Dopo una gita così faticosa abbiamo voluto viziare i nostri ragazzi portandoli alle piscine “Plavilandia” a Falzè di Piave, ab- PRO LOCO C’è un bene prezioso, un investimento più sicuro dell’oro e di qualunque bene immobile, capace di resistere al crollo delle borse ed alla crisi dei mercati azionari. Un bene del quale la comunità di Corbanese va fiera: il patrimonio inestimabile del volontariato.Volti storici della Pro Loco e giovani leve impegnati nella realizzazione del ricco programma delle attività annuali, uniscono l’esperienza degli uni all’entusiasmo degli altri, per creare occasioni di incontro, di svago e di aggregazione sociale. Lavorare gratuitamente con gli altri, per gli altri, è un generoso gesto d’amore verso la comunità che non è affatto scontato, perché implica capacità di sacrificio e disponibilità a sottrarre del tempo alle proprie attività ed al proprio relax, per accrescere il benessere collettivo. Una comunità vive anche grazie all’operoso impegno di tutti coloro che si attivano a preservarne le tradizioni, a celebrarne le ricorrenze, a valorizzarne le risorse culturali e paesaggistiche. Grazie dunque a tutti i volontari della Pro Loco di Corbanese che, talora anche con piccoli gesti e semplici iniziative, rendono fertile di umanità il terreno del vivere. Sara M. biamo trovato una giornata fantastica e tutti, bambini ed animatori, si sono divertiti e non si sono risparmiati dando il meglio di se. Giovedì 26 luglio si è tenuta la serata finale del nostro Grest nella Piazza di Corbanese. Quest’anno abbiamo voluto osare e dobbiamo dire che gli ostacoli da superare per la realizzazione di questa serata erano tanti, ma ce la siamo cavata egregiamente. I nostri ragazzi si sono cimentati in quattro scenette realizzate da ognuna delle quattro squadre in cui erano divisi i bambini; ognuna di queste è stata creata con lo scopo di divertire il pubblico accorso tanto numeroso. Terminata l’esibizione le quattro squadre si sono impegnate nel gioco finale che decretava il vincitore. Per concludere la serata abbiamo allestito un piccolo rinfresco. Domenica 29 luglio si è celebrata una Santa Messa, durante la quale con diversi gioiosi canti abbiamo voluto ringraziare Gesù per la splendida esperienza che, anche quest’anno, ci ha fatto vivere. Noi animatori vogliamo ringraziare quanti hanno reso possibile il Grest: le signore Luigina e Miranda, sempre disponibili per coordinare i laboratori; le signore Giulietta e Edi per aver coordinato il momento di preghiera; il Panificio da Ermes per aver cucinato le nostre prelibatezze; il consorzio De Polo, la ferramenta Lucchetta, l’edicola il Notes e la Crai di Corbanese per averci supportato in termini di materiale. Il signor Paolo Moret per averci ospitati e offerto il pranzo; la ditta Battistuzzi per la disponibilità dimostrata per il trasporto alla piscina di Falzè di Piave; la Pro Loco di Corbanese per averci fornito gli spazi per la giornata conclusiva del Grest; il Gruppo Alpini di Corbanese per averci preparato un’ottima pasta l’ultimo giorno e per averci reso possibile l’utilizzo di panche e tavole per la serata finale; il Gruppo Alpini di Tarzo per la concessione della loro sede dove abbiamo passata una nottata con i bambini; le mamme che ci hanno accompagnato nelle nostre gite; il comune che ci ha dato una grossa mano nel recupero del palco e l’installazione dello stesso in piazza; Lara che ci ha aiutato nell’organizzazione del Grest. A tutti loro vanno i nostri più calorosi ringraziamenti sperando vivamente che queste collaborazioni si possano rafforzare sempre più negli anni! Infine i ringraziamenti più importanti vanno a Don Angelo e ai bambini senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile e così sorprendente! Grazie veramente a tutti! Ci vediamo il prossimo anno! Gli Animatori «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 Nella casa del Padre Dal Consiglio affari economici Opere parrocchiali Il 22 luglio in un incontro con vari parrocchiani si sono valutati alcuni interventi da eseguirsi nelle strutture parrocchiali. ADEGUAMENTO VANO BRUCIATORI RISCALDAMENTO CHIESA In seguito alle nuove normative in materia di sicurezza, i locali degli impianti, caldaie/ bruciatori, devono essere in possesso della certificazione di conformità, rilasciata dopo un’attenta verifica dai W.FF. Affinché sia possibile ottenere tale certificazione, sono stati avviati i progetti e le pratiche, che permetteranno l’inizio dei lavori nel prossimo mese di settembre. I lavori comprenderanno l’adeguamento del vano bruciatore, con particolare attenzione all’isolamento e la messa a norma degli impianti elettrico e idraulico. Inoltre, sarà rimosso il tetto di Eternit, circa 50mq, con relativo rifacimento. Tutti questi interven- Notizie flash dalla parrocchia - Con buona partecipazione di fedeli è stato onorato San Antonio cui sono dedicati vari capitelli nel nostro territorio: a Borgo San Antonio, a Col di Stella, a Prapian, in Foltran e al Mondragon. Così si è conservata la tradizione di incontrarsi per festeggiare il santo di Padova e contemporaneamente condividere momenti di allegria nello scambiarsi opinioni e idee di fronte a dolci, torte e ad un bicchiere di vino.. - Il 2 settembre si celebra la festa delle famiglie e gli anniversari di matrimonio con la partecipazione della nostra schola cantorum. - il 9 settembre, festa della Natività di Maria, santa Messa solenne e processione per le vie del paese. Nel prossimo numero daremo il resoconto delle varie manifestazioni settembrine corredate dalle fotografie. Si confida nella collaborazione dei parrocchiani per arricchire la vita della nostra parrocchia con altre iniziative. ANAGRAFE pagina 15 ti dovranno essere terminati entro il 30 ottobre, data di scadenza per l’adeguamento alla normativa vigente. CHIESA E CAMPANILE, BEATA VERGINE DI LORETO. L’iter progettuale e amministrativo, per l’intervento di manutenzione straordinaria al campanile e alla chiesa, è stato avviato già da qualche mese. Ad oggi non siamo ancora in grado di comunicare l’importo e i tempi di esecuzione. Tali dati saranno certi solamente quando ci sarà un capitolato di spesa per l’intervento e la relativa gara d’appalto, alla fine della quale il consiglio valuterà le offerte, per procedere all’assegnazione dei lavori che, si presume, potranno essere avviati la prossima primavera. ORATORIO PARROCCHIALE Il 12 giungo 2012 è stato effettuato un sopralluogo preliminare si prevede di intervenire con alcuni interventi a stralci, sulla base delle priorità che verranno individuate. ALPINI Corbanese Il 24 giugno il Gruppo Alpini di Corbanese è andato a Canove di Roana (VI), sull’altipiano dei sette Comuni, per l’annuale gita alpina. Con una partenza molto mattiniera, erano da poco passate le 6, i due pullman si sono diretti verso Bassano dove si sono fermati per la prima sosta della merenda. Ripreso il viaggio alle 10.30 siamo arrivati a destinazione accolti dal gruppo Alpini di Canove di Roana che ci avevano allestito il posto per il pranzo e musica dal vivo. Un pullman, poi, è partito per Asiago per visitare l’ossario. Dopo il pranzo chi voleva poteva visitare il bel museo della prima guerra mondiale. Durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati a Pedavena per la cena ed accompagnati dagli ultimi raggi del sole sul far della sera siamo ritornati a Corbanese contenti della bella giornata trascorsa. Il Capogruppo Meneghin Sergio 5. DAL MOLIN PATRIZIO di anni 60 era nato a Conegliano il 29.3.1952 e coniugato con Carniel Carla. La sua vita, svolgendo l’attività di commerciante di frutta, gli ha fatto conoscere ed incontrare tante persone, in particolare nel bellunese. La sofferenza con l’alternarsi della speranza nella guarigione resero difficili i suoi ultimi anni di vita. Il suo passaggio al mondo di Dio avvenne il12 luglio 2012 a Pieve di Cadore e la santa Messa esequiale a suo suffragio venne celebrata nella nostra chiesa il 23 luglio e poi tumulato nel nostro cimitero. 6. ANTONIAZZI GIUSEPPINA ved. Battiston Angelo. Donna forte, sempre accogliente, nell’ultimo periodo fu assistita amorevolmente dai famigliari. La ricordiamo nella solidarietà serena e costruttiva nel saper operare il bene, e desiderosa di fare la comunione in tanti primi venerdì del mese. La sua casa sempre ordinata e pulita. Improvvisa l’aggressione del male. Era nata a Refrontolo il 18 agosto 1913 e terminò la sua esistenza a Vittorio V. il 21.8.2012 a 99 anni da poco compiuti. Le sue esequie vennero celebrate con rito solenne nella chiesa di Corbanese in attesa delle resurrezione promessa da Gesù al servo buono e fedele. 7. DE POLO MARIA ved. di Dal Cin Giuseppe, era nata il 5 settembre 1926 ed abitava in via Calvario. La sua vita sempre impegnata nei lavori di famiglia e nelle quotidiane faccende domestiche. Grande la sua sofferenza per la perdita di un figlio e poi a soli 35 anni del marito. Divenne con l’età fragile e bisognosa di attenzione cui hanno provvedute le sue due figlie. La sua esistenza si concluse a 85 anni il giorno 24 agosto 2012. Il suo funerale venne celebrato il giorno 25 e poi accompagnata al cimitero in attesa della resurrezione. Ricordo Carlet Cinzia 23.9.1963 - 12.7.2010 Sono passati due anni da quando ci hai lasciati, tuo marito, le tue bimbe e tutti i tuoi cari vogliono ricordare sempre il tuo sorriso. pagina 16 QUEST’ANNO IL BABY-GREST è PASSATO IN UN BATTIBALENO! I n effetti ff i è stato esattamente così. ì T Tutto è iniziato il 9 luglio ed è finito il 27 proprio in un battibaleno. Il tema che quest’anno ha guidato Grest e Baby-Grest è stato il tempo e questo tema ci ha trasportato in una storia misteriosa che abbiamo scoperto giorno per giorno grazie a dei piccoli filmati, con protagonisti noi animatori, trasmessi ogni mattina dal televisore presente in asilo. Questa storia aveva come fulcro una vecchia abbandonata fabbrica di orologi che produceva uno strano ticchettio, ciò ha mosso due ragazzi a cercarne il motivo e grazie all’aiuto di uno scienziato presente in quella fabbrica i protagonisti riescono a comprendere l’importanza del non perdere tempo e quanto ogni secondo sia prezioso. È questo che quest’anno abbiamo cercato di trasmettere ai nostri ragazzi. Ogni giorno, quindi, alle ore 9 Grest e Baby-Grest si trovavano in asilo, facendo un grande cerchio in cortile, intonavamo bans e canzoni e poi lasciavamo a Don Francesco la parola perché ci augurasse “buona giornata”, in seguito veniva il momento del filmato e poi Grest e Baby-Grest si dividevano per le rispettive attività. A questo punto il BabyGrest aveva un piccolo “break” fra giochi e merenda e poi si dedicava con intrepido interesse ai propri lavoretti: metri per segnare la propria altezza, orologi in cartoncino e magliette con il logo di quest’anno e in men Voce Amica «Voce amica» Tarzo www.parrocchiaditarzo.it Luglio-Agosto 2012 Grest 2012 Ed eccoci qua alla fine di un’altra avventura alla scoperta del tempo. Una fabbrica di orologi ormai in disuso. La notte, i suoi rumori, il mistero di un luogo abbandonato. Due ragazzi che cercheranno di scoprire un misterioso ticchettio che si riesce a sentire solo quando si alza la luna. Questi gli ingredienti della storia del Grest e del Baby Grest. Ogni porta della fabbrica immette in una stanza dove i protagonisti scopriranno una dimensione particolare del tempo: il tempo che si è fermato, il tempo che si volge indietro, il tempo che rallenta e il tempo che corre. Tutto ciò, anche grazie all’aiuto di Don Francesco, ci ha fatto riflettere sul valore del tempo. La nostra giornata iniziava alle 9.00 e tutti i ragazzi si riunivano per un momento di preghiera con Don Francesco e di alcuni bans ((danze)) assie- che non si dica arrivava l’ora di pranzo. Il pomeriggio continuava con giochi organizzati, filastrocche, bans e merenda finale. Una volta a settimana poi c’era la gita fuori porta! Il primo venerdì il tempo non fu dalla nostra parte ed ha impedito una passeggiata fino al parco giochi di Mura, ma ciò non ci ha affatto scoraggiati perché in mezzo a colori e cartapesta il tempo è veramente volato! Mentre il giovedì seguente fu tutto perfetto. Il Baby-Grest alle ore 10 è partito a bordo di un pulmino “Battistuzzi” ed è arrivato al “Pian dele Femene”! I bambini erano euforici in mezzo ai boschi facendo passeggiate e giri in cariola! Per questa fantastica gita è doveroso ringraziare l’agriturismo “Casera Vecia” per la cordialità, ospitalità e la tanta simpatia…Sicuramente cercheremo di ripetere questa esperienza anche il prossimo anno! Poi ad aprire l’ultima settimana c’è stata la gita a Lignano e a chiuderla la serata finale del 27 luglio nel piazzale della canonica, che a detta di tutti è stata veramen- me agli animatori. Guardavamo una puntata del video della storia realizzato da noi animatori per poi cominciare le varie attività e quindi i due gruppi si dividevano. Le quattro squadre del Grest, Futurama, Tempisti, Sfusi Orari e Sol Magna Ore si dividevano a sua volta delle proprie sedi. Qui si cimentavano nella creazione della maglia del Grest e nei braccialetti molto elaborati. Come tutti gli anni chi voleva si fermava a mensa il martedì e giovedì fornita dalla ristorazione Ottavian. Dopo la solita pausa di svago, con tornei di calcio e ping pong, le squadre rientravano nei vari laboratori di ballo, cucina e realizzazione di orologi ricavati da vecchie padelle decorate con la tecnica del decoupage. Naturalmente c’era anche il tempo per il gioco a punti, dove te semplice, divertente e coinvolgente! Insomma anche quest’anno il Baby-Grest è passato tra mille sorrisi e qualche ginocchio sbucciato. Per la buona riuscita del Baby-Grest anche quest’anno è importante ringraziare la veterana Suor Leontina, la sempre presente Luigina e tutte le animatrici che hanno collaborato assieme. Speriamo nella presenza di altrettanti bambini (quest’anno erano circa una quarantina) il prossimo anno per divertirci ancor di più insieme! Michelon «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 lee ssquadre q ad quad qu a re re ssii sfi s ddavano avan av ano no pe per er co conq conquistare nnqui nq uist ui sstar aaree a fi ar fine ne ne G Gr esst il est i ttitolo ittol oloo di d ccampioni am mpi p on onii 20 22012. 122. Qu Q ues est’ es t an t’ nno Grest Quest’anno il ttempo il empo em po ((quello quel quel qu ello lo o atm aatmosferico tm mos o feeri rico co ) ccii ha ppermesso erme er meess so d iincamminarci di ncam nc ammi am miina n rc rcii pe pper er la tra ttradizionale radi ra d zi di zion onal on alee ddue al u ggiorue iorio rn.L ni Laa me meta t è sstata ta taata iill ri rifu rifugio fu ugi g o Pr P Pranolz a ol an olzz in nV Valaal morel. mo ore r l. l. L Laa ca camminata amm mmin inat in ataa ddii bben at en 115 5 km km. m. è st sstata stat tat ataa dura du ra,, ma ra m ccee lab abbi b am bi mo fa ffatta att t a e tu tt tutt ttti i ra rragazzi, gaazz z i,, dura, abbiamo tutti aanche an nch c e i pi ch ppiù ù pi picc cccol olin ini, in i, ssono oon no ar aarrivati riiva riva v ti ti ssod oddi od diisffat apiccolini, soddisfatti. ti i. A di ddifferenza ffer ff erren eren nzaa ddelle e lee ssolite el ollite itte te tend tende, nde, nd e, ccii si siam siamo iam amoo stanziati stan st a zziiat an a i in n ccom comodi omod om odii le od lletti, tti, tt i, aanche i, nche nc he ssee qu ques questo esto es to ccii fa ppensare en ensa nsa sare re ddii av aaver e uun er n poo vizi vi viziato izi ziat atto i no nost nostri stri st r rrari a aga azz zzi. i. N i. on è m anca an caato cato o iill ba bbagno gnoo ri gn inf nfre resc re sccan a te gazzi. Non mancato rinfrescante all pparco a co ar o aacquatico c uaati cq tico ico Ac Acqu Acquasplash quas qu asspl plas ash ddii Li as L Lignano. gnan gn ano. an o. o. Anche A An c e qu ch quii i ra raga ragazzi gaazz z i sii sson sono onoo sc on scat scatenati aten at e atti su en s e ggiù iù ù perr gli pe gli sc gl sciv scivoli iv vol o i e si sicu sicuramente cu cura ura rame m nt me ntee si ssono onoo di on ddivertiti veertit rttit ii molto. mo olt l o. o L Laa te terza erz r a e ul ultima ltiima ssettimana ettti t ma m na ccii ha h oocc- cu upa pato to o nnella e la ppreparazioel repa re para pa razi ra ziioocupato ne ddella ella el llaa sserata erat er ataa fi at fina nalee ddel ell ne nale 27 lluglio, 27 ugli ug l o, li o sspe p tttac pe a ol oloo pe pperr spettacolo i ge geni n to ni ori ri,, pa pare rent re ntti e am aamiigenitori, parenti ccii iinn di ddiretta rett re ttta da ddall pi piaz azza az zale za lee piazzale ddel de el Gr G esst. I rragazzi ag gaz a zii ssii Grest. ssono so onoo esibiti esi sibi biti in biti bi in ba ball l i,, ccanll an-an balli, t e hhanno ti an nnoo eesposto sppos osto to i lloro orro oro la avoore rett tti. tt i. T utto ut to qquesto uest ue stoo st lavoretti. Tutto ddo po llaa tr ttradizionale adiz ad i io iz ona n le M e sa es s ddii fi fine n ne dopo Messa Gres Gr e t. In es In questa quues esta taa ppia iace ia cevo ce v le sser vo e at er ata Grest. piacevole serata no on so sono no mancati m man a ca an cati ti iill di ddivertimento v rt ve rtim i en nto non e lee rrisate, isat is a e, m at anch ch he un u ppizzico izzzi zico di zico di maa an anche tris tr iste is tezz te zzzaa,, pper zza, err llaa fi fine n ddel ne e G el rest re st.. Sp st S eria er iamo ia m , in mo tristezza, Grest. Speriamo, qu ques uesto essto t sstr trep tr epit ep itos it osoo m os me ese iinsieme, n ie ns ieme mee, di d aaver veer sa aquesto strepitoso mese sapu uto t vvalorizzare a or al oriz izzzaare re ttutto uttto qquello uelllo ch ue chee ri rigu g arrda gu da iill puto riguarda temp te mpo, mp o, pper e ch er hé noi nooi an anim im mat a oorri sa sapp ppia pp piaamo pper err tempo, perché animatori sappiamo prim pr imii ch im chee og ogni ni m omen om ento en t , og to ogni nii ttic icc e oogni gnii ta gn tac ac primi momento, dell de ll’’or ll oorologio o og ol o io o ssono onoo pr on prez ezzio iosi si!! si ! E !! c o gl cc li es eesempi em mpii dell’ preziosi!! Ecco gli di cchi di hi hhaa sp hi pesso be ene n iill pr prop o ri op rioo te temp mpo: mp o: uunn gr o: graaspeso bene proprio tempo: zziee pa zi pparticolare rttic icol o ar ol aree a Do D on Fr ran ance c sc ce sco, oo,, a S uoor S Sp pe-Don Francesco, Suor Speranz ra nza e Su nz S uor or L e nt eo n in ina, a, a E glee (i gl (inn no nome me d’a dd’ar’ar’a r rranza Suor Leontina, Egle te e: Cr Crud udel ud elia el ia D E l us li u ) e Sa abr b in inaa (S Sab abry ry ry) y), ), a te: Crudelia Dee Eg Eglius) Sabrina (Sabry), Pier Pi erro Si S m n, aalle mo llle ma mamm m emm e pa pade d ll dell de llee, lle, e Piero Simon, mamme-padelle, ai ppapà ai apàà e a tu ap ttutti t i qu tt quan a ti hhan an anno an n no quanti hanno PRAPIAN in festa Anche quest’anno, il 14 luglio, nella località di Prapian si è svolta la tradizionale Festa, nella ricorrenza della festività della Madonna del Carmine, organizzata dagli abitanti del posto. Al calar del sole numerose persone hanno partecipato alla Santa Messa celebrata da Don Francesco nella chiesetta (come al solito ben preparata e pulita dal gruppo del Rosario) e subito pagina 17 co oll llab a orraatto al ab llaa bbuona uona uo n rriuscita na i sc iu scit itta de el Gr G e t. es t U n collaborato alla del Grest. Un salu sa luto lu to o a ttutti uttttii e vvii as utti spe pett tttia iamo mo iill pr pprossimo ossi os simo si mo aanno mo nnno saluto aspettiamo perr un pe na nu nuov ova av ova ov avve vent ve ntur nt u a!! ur una nuova avventura! P.S.: P.S. P. S : PER S. PE ER IL L PROSSIMO PRO ROSS SS SIM IMO O GREST G ES GR ST 2013 20133 CER20 CERER RCHIAMO CHIA CH IA AMO PERSONE PER RSO SO N NE E DISPONIBILI D DIS ISPO IS PONI PO NIBI NI BILI BI L CHE LI CH HE E CURACUR U AA NO N HOBBY HOB HOB O BY B PERSONALI, PER ERSO SONA SO NALI NA LI,, DA LI D POTER POT P OTER OT ER R OFFRIRE OFF FFRI RIRE RI RE RE COME COME CO ME LABORATORI LAB ABOR O AT OR ATOR ORII AI OR A RAGAZZI. R RAG AGAZ AG A ZI. AZ ZI. VI ZI V ASPETASP PET ETTIAMO. TIIAM AMO. O.. O Elisa E El issa ed e E Elena l na le a dopo, ancor più numerose si sono precipitate al ricco buffet dove c’erano le specialità culinarie portate dai partecipanti. Il divertimento non è di certo mancato: dopo cena tutti hanno avuto modo di dire la loro CANTANDO s’intende… animati dal karaoke di Nando!! Ogni anno si scoprono voci nuove ma la canzone più toccante rimane sempre FIUME AMARO soprattutto quest’anno che ad intonarla non c’era Artemio. Marco Cesca «Voce amica» pagina 18 In val Visdende e al lago di Braies Partenza da Tarzo alle ore 7 con il pullman al completo, 55 persone. Un cielo limpido, ci fa ben sperare in una bella giornata, anche se calda. “Lucifero” è ancora in circolazione con la sua temperatura pesante. Prima tappa Tai di Cadore, poi proseguiamo il viaggio, piuttosto scorrevole e parte l’ultimo tratto ripido e pericoloso con numerose curve. Bravo l’autista. Ma poi ci accoglie una verde vallata è la Val Vi- sdende. Per entrare si paga un pedaggio. In una cappella particolare internamente tutta in legno assistiamo con devozione alla Santa Messa. Qui nel 1987 papa Giovanni Paolo II ha celebrato la S. Messa davanti ad una moltitudine di persone, qui giunte per festeg- 90 anni ANTONIO PANCOT Nato il 2 maggio 1922, studia al Balbi di Pieve di Soligo e a soli 20 anni, a fine ottobre del 1942, si ritrova in Russia sul Don con il 6° Reggimento Alpini. Dopo l’8 settembre 1943 è prigioniero dei tedeschi a Bolzano e rimane in campo di concentramento fino al settembre del 1945. Alla fine del 1950 inizia la sua attività nel Comune di Tarzo dove ha lavorato per 36 anni sino al raggiungimento della pensione. Molteplici le sue attività nel sociale: segretario della Sezione Pescatori di Tarzo-Revine Lago 1955/57; segretario della Sezione Combattenti e Reduci dal 1958 (per 25 anni) e in seguito per 29 anni Presidente, incarico che ricopre tuttora; segretario dal 1968 del ricostituito Gruppo Alpini di Tarzo, per 38 anni. Nel 1971 cancelliere del Giudice Conciliatore, prima con il dott. Giuseppe Pivetta e, dopo la sua morte, con Francesco Moschet. Nel 1983 entra nel Consiglio della Pro Loco e diventa responsabile del settore socio-culturale; ricordiamo il suo interessamento per il Concorso balconi, terrazzi e giardini fioriti ed il Concorso fotografico e, con la Biblioteca Comunale, per i viaggi all’Arena di Verona. Nel 1983 prende il via la “rassegna di poesia” dove collabora con la professoressa Carla Dalla Barba. Antonio continua ad Luglio-Agosto 2012 giarlo. A pranzo, al ristorante “Gasperina”, abbiamo gustato i piatti tradizionali del posto. Alla fine la compagnia era allegra anche perché il digestivo era gradevole. Poi partenza per il lago di Braies (BZ). Superato il passo di monte Croce Comelico, siamo scesi in Val Pusteria con i suoi accostamenti straordinari di fiori meravigliosi. Superate San Candido e Dobbiaco siamo giunti al lago. La zona è molto bella e ci è stata data anche la possibilità di percorrere 4 km, l’itinerario a piedi attorno al lago. Una giornata tutta da gustare e di fronte ad una natura così bella, viene spontaneo rivolgere un pensiero di gratitudine al Creatore. Rientro tranquillo, verso Carbonin ammiriamo le tre Cime di Lavaredo e poi superata la sella di Cimabanche si giunge a Cortina dove facciamo una breve sosta. Soddisfatti che tutto sia andato bene, dopo le 21 eravamo a Tarzo. Come sempre grazie a don Francesco, una guida sicura, che ci da la possibilità di passare un giorno in amicizia ed in armonia. Arrivederci alla prossima. Silvia F: essere attivo in altre attività come la Festa dell’anziano e la Festa degli alberi, Nel 2004 ha organizzato un corso di cucina con Patrizia Forlin: Nel 2009 con Bruno Michelon, Francesco Casagrande e Marco Franceschet la mostra di foto d’epoca con relativo catalogo dal titolo “Tarzo 1860-1960- Immagini della nostra storia”. Sempre partecipe alle Celebrazioni commemorative e come accompagnatore degli scolari a visitare i luoghi storici: i Sacrari di Redipuglia, di Nervesa e dell’Isola dei Morti. Nel 1990, istituita dai Salesiani l’Università della Terza Età con sede nel Castello Brandolini ed estesa ai 5 Comuni della Vallata, Antonio entra a far parte V ddel Consiglio Direttivo e collabora ccon il direttore prof. Don Gustavo Resi ed in seguito con don GiusepR ppe Candido e, nel 2007, pubblica il libro “ I primi diciotto anni e il suo li Magnifico Rettore”. M Nel 2005 ha scritto il libro “ Per non n dimenticare - storia del Gruppo p Alpini di Tarzo” e poi nel 2006 il libro autobiografico “Così scorre il fiume della vita”. Infine, di prosssima pubblicazione, la sua ultima ffatica letteraria, il libro di cucina “L’arte del mangiar bene”. “ 90 anni! Non sembra e, comunqque, portati egregiamente, sempre al lavoro. Interpretando i sentimenti di molti concittadini ed in particolare della redazione di Voce Amica, con la quale ha sempre collaborato, gli faccio i più sentiti auguri. AD MAIORA!. Nicola Luglio-Agosto 2012 Invito Questo è un invito, rivolto a tutte le persone appassionate di lavori di cucito, ricamo, uncinetto, maglia o altro che vogliono partecipare ai nostri incontri. Il signor Sindaco, che ringrazio, metterà a disposizione una stanza per queste attività. Una bella opportunità da sfruttare. Saranno presenti persone esperte per insegnare e consigliare molte cose. Sarà bello trovarsi in compagnia per scambiarci cose utili e soprattutto idee nuove. Le giovani troveranno il modo di imparare ciò che nella vita servirà loro e per la famiglia. Si spera che questo invito venga accolto con entusiasmo. Date la vostra adesione presso il negozio di Nadia Balbinot e per Corbanese a Miranda o Chiara. Accogliete questo invito che sarà utile a tutte. Arrivederci a presto. Silvia F. CANTICO DI UN ANZIANO Benedetti quelli che mi guardano con simpatia Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio. Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù. «Voce amica» CARI PAPA’ Una volta all’anno, precisamente in occasione delle ferie, mando ai padri, con figli sui 14 anni, alcuni suggerimenti. Li ricavo dalla lunga esperienza che ho in campo educativo e dai tanti errori che ho fatto e che vorrei tanto loro non facessero. Niente di straordinario e, tanto meno, di scientifico. 1 Rispettate sempre la madre dei vostri figli. Un padre e una madre che si rispettano creano un ambiente sereno e accogliente in cui i ragazzi si sentono amati e rispettati. 2 Passate molto tempo con i figli. È il modo più concreto per dire loro che li ascoltate, che sono molto importanti per voi. I ragazzi crescono in fretta e le opportunità perdute lo sono per sempre. 3 Dedicate spazio alla parola. Occorre farlo fin da quando sono piccoli, per coltivare un aspetto della relazione che sarà efficacissimo quando saranno cresciuti e gli argomenti diventeranno più seri. 4 Educate sempre, ma con amore. I figli hanno bisogno di una guida che dia limiti e regole. Gridate poco! I padri che educano in modo autorevole, paziente e calmo fanno percepire ai figli che ciò che conta è il loro bene. 5 Siate modelli validi. I padri insegnano ciò che è importante nella vita dimostrandolo in prima persona con il loro modo di essere. 6 Insegnate. Molti padri pensano che insegnare sia un mestiere che deve essere fatto da altri. Occorre che il padre insegni ciò che è giusto o sbagliato e quali siano le scelte migliori da fare, anche nelle attività quotidiane. 7 Create ogni giorno occasioni in cui la famiglia stia insieme: dal pranzo a determinate attività ludiche serali, ogni momento può essere ideale per lavorare, camminare, piantare fiori, suonare la chitarra. 8 Leggete ai figli: in un mondo dominato da TV e nuovi media, è importante che il padre stia con i figli in compagnia di un buon libro. I ragazzi imparano meglio e di più se aiutati da un canale didattico in carne e ossa, che oltretutto li ama. 9 Guardateli intensamente: è nel calore dello sguardo del padre che i figli si sentono apprezzati e incoraggiati. Lo sguardo profondo del padre è la radice su cui crescono autostima e sicurezza di sé dei ragazzi. 10 Il compito di un padre non è mai finito. Anche quando saranno cresciuti, i figli torneranno alla ricerca dei suoi consigli e della sua esperienza: studio, lavoro, matrimonio, preoccupazioni familiari e molti altri motivi li muoveranno ripetutamente verso la figura paterna. (don Antonio Mazzi) pagina 19 Nel centenario della morte di Giovanni Pascoli e della nascita di Antonia Pozzi X Agosto San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del male! Giovanni Pascoli ( S. Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912) Saliremo sugli altipiani Saliremo sugli altipiani, dove vola la rondine dell’alba che bagna nelle fonti le ali d’oro ed intesse il nido sulle case immense dei monti. Saliremo sugli altipiani dove passan le nubi ad una ad una lente a fior della neve come velieri su di un lago pallido. Saliremo oltre i cembri, oltre i pini, dove si è soli sotto il cielo nudo, soli - se gridi nel silenzio il vento il nostro nome detto da Dio e sia l’ora di andare. Antonia Pozzi (Milano 1912-1938) pagina 20 37ª Festa dell’Emigrante A Fratta, con luglio, è arrivata la festa dell’emigrante che è iniziata, sabato 21, con la terza edizione de “I CORTILI DELL’ARTE”. Buona la partecipazione di gente che è venuta a vedere le opere di oltre 70 artisti sparsi per le vie e i cortili di Fratta, resi disponibili grazie ai proprietari che ringraziamo di cuore. L’esposizione ha diffuso magia ed emozioni, specialmente all’imbrunire con la cornice della musica. A farci i dispetti domenica pomeriggio, si è messo il tempo con un temporale, che è durato qualche ora. Il brutto tempo ha quindi condizionato il programma per le opere d’arte ed anche per la manifestazione di Green Volley prevista per il pomeriggio. Sabato 21 luglio e sabato 28 sono state inaugurate altre 2 nuove opere della “Via dei Murales”, la prima dell’Artista Maria Benelli rappresentazione dell’importante famiglia Rossi e la seconda l’opera della nostra compaesana Maria Teresa Casagrande, che ha rappresentato la “frasca” come luogo di svago e d’incontro, nello stesso edificio dove i suoi avi svolgevano proprio questa attività. Questo importante progetto di valorizzazione turistica conta ora 11 opere, visitabili anche con guide messe a disposizione durante le manifestazioni. La seconda domenica è stata dedicata agli appassionati delle moto d’epoca, con il 3° Motogiro dell’Emigrante, completato quest’anno, sia dalla mostra delle stesse moto d’epoca, che dal mercatino dei pezzi di ricambio dedicato agli appassionati del restauro. Si è arrivati così all’ultima domenica: giorno dedico al ricordo degli emigranti. La giornata è iniziata con una S. Messa celebrata nella Chiesetta di S. Martino dal nostro Mons. Taffarel, con la partecipazione della Corale dei laghi; poi tutti in corteo, aperto dalla Banda di Cison e seguito dai labari di oltre 20 rappresentanti delle sezioni dei Trevisani nel Mondo, verso il monumento dell’Emigrante per la deposizione di una corona d’alloro. A coronare questo importante momento di ricordo, la poetessa Renata Sopracordevole ha letto una sua poesia e una della compianta Gina Piccin Dugo. Dopo il pranzo, a ricordo di questa giornata, sono state distribuite le pergamene dell’artista Elda Verongalli che ha anche V PRO LOCO « oce amica» esposto le sue opere, per tutta la fest, nella saletta dedicata alle mostre d’arte. La festa si è conclusa con il 46° “Trofeo Martiri per La Libertà”. Gara ciclistica dedicata alla categoria esordienti. Più di un centinaio di iscritti da tutto il triveneto. La gara ciclistica ha avuto luogo grazie all’impegno e alla collaborazione della società sportiva “Frare-De Nardi” a cui va un ringraziamento particolare. I nostri più sinceri ringraziamenti anche all’Amministrazione comunale, presente a vari momenti delle nostre manifestazioni, a Banca Prealpi e a tutti gli sponsor per il loro sostegno. Un grande grazie ed un applauso a tutti i volontari che lavorano in cucina, al banco, ai tavoli e in strada, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe realizzabile. Per La ProLoco di Tarzo Luciano P. Marcia tra le colline e i castagni Si è andati di corsa il 22 luglio con la 39esima marcia. Splendida la mattinata di sole, non inficiata dal caldo opprimente dei giorni scorsi. Al via circa 820 concorrenti, suddivisi nei tre percorsi, 6, 12 e 18 km, per tre quarti su sentieri o stradine bianche con ampi tratti nel bosco di castagno. Angoli panoramici e suggestivi con attraversamento di piccole borgate. Tra i gruppi vincono le Lepri di Sarano che hanno superato i Laghetti di Savassa e San Giovanni del Tempio. Nei 18 km la vittoria è andata a Davide Camerin, seguito da Alberto De Riz e Giuliano De Zanet e ad Ambra Vecchiato che ha tagliato il traguardo prima di Monia Capelli e Antonella Feltrin. Nei 12 km sul podio Dario Turchetto, Andrea De Martin e Francesco Zanette, tra le donne Marta Santamaria, Monserrat Poyatos e France- Luglio-Agosto 2012 sca Agostini. Nei 6 km (under 14) primo Riccardo Tonon, poi Damiano Cappellazzo e Oscar Segat. Gruppi folkloristici Pronti?? Ecco a voi sul palco il primo gruppo folkloristico!!..è così che mercoledì 22 agosto ha inizio la serata di balli e folklore. Palestra gremita da appassionati di Tarzo, ma non solo. Continua la collaborazione tra il Gruppo Folkloristico Trevigiano e la Pro Loco, per portare questo splendido spettacolo a Tarzo, unica tappa per questi gruppi stranieri nella sinistra Piave. Il primo gruppo ad esibirsi proviene dalla Russia: con balli e costumi tipici hanno portato una bella immagine della loro cultura, degli usi e costumi del popolo russo sottolineando la grande tradizione di ballerini tramandata fin dalla tenera età. Si esibisce, poi, il gruppo della Lettonia, gruppo composto da ballerini di tutte le età poiché fondato da appassionati. Altri colori, altre danze tribali con il gruppo proveniente dai Paesi Baschi, anche qui un identità forte, e un gran legame con la propria terra, questo gruppo si è esibito, come anche i precedenti con musicisti di primissimo ordine e di gran talento. Ed eccoci arrivati all’ultimo gruppo proveniente dal Perù che, con grande energia ha emozionato l’intera palestra, dimostrandosi uno tra i più apprezzati. In tutto oltre 100 ballerini e musicisti provenienti da 4 nazioni molto distanti tra loro, ma uniti da orgoglio per le loro radici, i loro colori e le loro terre. La serata si è conclusa con lo scambio di “doni tra i popoli”, consegnati dal Presidente della Pro Loco Luciano Piaia, dal Vice Sindaco Sacchet e dal direttore della filiale della Banca Prealpi di Tarzo Walter Santinon, che hanno salutato tutti i presenti. Sembra una scelta indovinata portare questo splendido spettacolo ogni anno, considerata la numerosa presenza di pubblico. Le nostre attività continuano con la collaborazione per la Festa dell’Anziano che quest’anno si terrá presso gli amici della Pro Loco di Corbanese domenica 16 settembre e dal prossimo 5 ottobre con la 42^ Festa della Castagna. Seguiteci sul web: www.prolocotarzo. com «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 pagina 21 GRUPPO ALPINI TARZO Domenica 15 luglio sono stati commemorati i Caduti sul Monte Piana, campo di battaglia dal maggio 1915 all’ottobre 1917. La cerimonia è stata organizzata dalle Sezioni ANA Cadore e di Padova con il contributo di Antonella Fornari, scrittrice e alpinista, e la collaborazione dei Comuni di Auronzo e Dobbiaco e dell’Associazione Amici di Monte Piana. L’alzabandiera italiana e austriaca e la deposizione delle corone all’altare della chiesetta di Maria Santissima della Fiducia, hanno preceduto il gruppo di Tarzo la S. Messa celebrata dal cappellano capo delle TT.AA., Cap. don Lorenzo Cottali. Il maltempo ha concesso una tregua permettendo lo svolgimento della cerimonia. Molti gli Alpini presenti con i vessilli delle Sezioni Cadore, Padova e Vittorio Veneto e vari Gagliardetti. Con il nostro Gruppo, guidato dal Vicario F. Introvigne, c’era anche il vice Sindaco Vincenzo Sacchet e per la prima volta una delegazione dei Fanti della Sezione di Tarzo, col Presidente Luciano Cesca. Presenza significativa per l’alto contributo di combattenti e di Caduti dato dai fanti trevigiani. Importante la presenza di numerose autorità: per l’A.N.A. il Presidente della Sezione Cadore, Antonio Cason, due Consiglieri della Sezione di Padova, per le TT.AA. il Comandante del 6° Rgt. Alpini, Col. Luigi Rossi; rappresentati i Comuni di Auronzo, Dobbiaco e Treviso e, col Presidente Monti, l’Ass. Amici di Monte Piana, che continua a curare il recupero del museo storico all’aperto. Negli interventi conclusivi, il Col. L. Rossi ha evidenziato il comune dovere di servizio alla Patria che accumuna i Caduti in guerra a quelli più recenti delle missioni all’estero delle nostre FF.AA. e l’importante impegno che a tutti noi viene dal loro esempio. Il Presidente Cason della Sezione ANA Cadore ha messo in risalto la numerosa partecipazione di Alpini, anche da Sezioni lontane, ed ha evidenziato la maggiore importanza che ogni anno assume la cerimonia in ricordo della Grande Guerra in Cadore. Al termine, Antonella Fornari, ha ricordato gli eventi bellici e le sofferenze patite dagli uomini di ambo le parti belligeranti sul “monte del pianto”: ulteriore motivazione a conoscere la storia e fare memoria, come previsto tra gli scopi della nostra Associazione, divulgandola fra le giovani generazioni … per non dimenticare, come ebbe a fare, lo ha ricordato l’Assessore di Auronzo nel suo saluto quando, da maestra, portava ogni anno lassù le sue scolaresche. Franco I. La celebrazione della S. Messa con sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo MONTE PIANA: Alpini e Fanti di Tarzo ricordano i 14.000 caduti SFIDE E SUCCESSO AL POLIGONO Alpini e Amministratori si sono dati appuntamento domenica 19 agosto scorso al poligono di tiro di Vittorio Veneto, per la 4^ edizione del trofeo “Città della Vittoria”, gara d’arma corta organizzata dalla loca- le Sezione Alpini. Penne nere iscritte 170, provenienti dai 19 Gruppi ed 11 gli Amministratori. Presente il Vice Sindaco, V. Sacchet, la nostra Amministrazione è stata rappresentata al tiro dal Consigliere Mauro Gava. Grande successo nella categoria “Amici degli Alpini”, ove ha primeggiato Giorgio De Polo (foto 1), primo assoluto, con Oscar Dalle Crode 4° e Luca Franceschet 6°, su 40 partecipanti. La categoria Alpini ha visto piazzarsi al 16° posto Marco Franceschet, al 29° Francesco Introvigne ed al 30° Franco De Coppi, su un lotto di 108 tiratori. La graduatoria per Gruppi, ove è risultato vincitore Colle UmIl gruppo di Tarzo col vice Sindaco V. Sacchet berto (punti 234), ha visto ed il Consigliere M. Gava Il vincitore Giorgio De Polo, a sx, premiato dal Presidente nazionale A.N.A. Corrado Perona, con Marco Franceschet ed il Capogruppo Giovanni Liessi quello di Tarzo piazzarsi al 9° posto, su 19, con 283 punti (138 di Marco Franceschet e 115 di Francesco Introvigne) Franco Introvigne pagina 22 «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 IL DOTTOR Pancotto Margherita Dal Gobbo classe 1889 di Colmaggiore, ricordava nella sua vecchiaia intorno agli anni ‘70 del Novecento le parole dei suoi vecchi di Colmaggiore: .. e pura l’era stat un dottor Pancot ... Ettore - Giobatta del Sr. Leonardo Pancotto e di Annetta di Matteo Dal Molin nasce in Tarzo il 15 ottobre 1819, primo di 9 figli nati tra il 1819 ed il 1831, ha come padrino Maddalena Graziani al battesimo il Sig. Giobatta Paludetti I figli maschi di S. Giacomo di Veglia. Il padre Leonardo dall’iniziale mestiere di famiglia di osti - bottegai, aggiunge nel ‘57 il povero ora defunto Cesare, quello di agrimensore e (da ricordi faminel 59 Angelo, nel 61 la Giovannina, gliari) quella di amministratore - agente dei nel 64 l’Amalia. Questi figli furono fin Conti Brandolini di Cison (vedi Voce Amica dalle prime scuole mantenuti fuori di di Nov-Dic. 2004). spesa e tutte le spese tutte per intero Queste attività danno, al Leonardo, una sostenute da me senza alcun aggravio consistenza economica tale da far fare un alla famiglia. Anche il cavallo fu da me importante salto di qualità alla famiglia che spesato, anzi con vantaggio alla famiglia nelle generazioni successive tra medici, farperchè io dava fieno oltre il bisogno e lamacisti, ingegneri, insegnanti, sarà di riliesciando le grasse (?). Nel 1867 sono diviso vo nel panorama borghese del Vittoriese, da casa. In quest’epoca la mia condizione un esempio tra i più evidenti del passaggio fu molto migliorata, perchè mi si ritornò da mestieranti - artigiani (fine ‘700, primi la dote, e mi si diede mezzo il possesso di dell’800) a professioni e carriere più “imConfin (circa 27 campi), un piccolo pezzo portanti” con il passaggio dei figli a studi di terra in Tarzo, ed una piccola casa pure universitari ed il conseguimento di lauree in Tarzo. D’aggravio mio padre nel tempo (medicina) e diplomi (farmacia) costituenche vissi con esso pel semplice vitto per me do assieme ad altre famiglie emergenti moglie e figli io son certo che fu poco ....... in quell’elemento “nuovo” che lentamente souna famiglia numerosa come era la nostra, stituì il declinante ceto “nobile” Serravallesi trattava di mangiare piccoli ........ pel li se e Cenedese. Sulla vita di Ettore ci viene quali (?) tutto dovea esser bastante e tutto in aiuto un memoriale scritto di suo pugno dovea esser buono (se alle volte io avesche racconta il suo percorso di vita, tenuto si creduto ciò non bastante facea io stesso dalla D.ssa Franca Bacichetti sua discendenprovvista di altro); quando vennero grandite, che gentilmente ci ha concesso: Io feci il celli non erano a casa che durante le vacanginnasio dalle Marcelle, pagando 28 soldi ze scolastiche. Io sono convinto che la spesa al giorno; poi i 2 anni di filosofia pagando venisse quasi pagata dall’interesse della Aus: 400 all’anno; poi all’Università con dote a cui devesi aggiungersi anche i denari l’assegno di franchi 2 al giorno. Oltre le che io guadagnai a mio padre nei primi anni dette spese in questo tempo io non ebbi mai che fui medico.... che il puro strettissimo necessario. Laureato Dopo le prime scuole fatte a Venezia (le nel 1844 assunsi subito la Condotta medica marcelle), compì gli studi nel Seminario di Revine Lago col domicilio in casa paterVescovile di Ceneda, si iscrisse all’Univerna. sità di Padova verso il 1838 e quì si laureò Dalla casa ricevei il vitto e il vestito ed io il 20 luglio 1843 con una tesi dal titolo De consegnai a mio padre tutto quanto percepicombustione spontanea stampata in Padova. vo dalla Comune trattenendomi solo i pochi In questo periodo l’Università di Padova incerti per ammogliato nel 1847, fu conseebbe un progressivo e notevole aumento di gnata la dote a mio Padre, ed io continuai a studenti su tutte le facoltà, se si pensa che dargli quanto percepivo per un altro anno. nell’anno accademico 1813-14 il totale degli Nel 1848 vedendomi ad avere dei bisogni studenti era di 215 che passarono nell’anno che prima non avea, incominciai a trat1843-44 a 1930, di conseguenza, i medici tenermi tutto quanto ritraeva anche dalla che nei periodi precedenti erano autentiche condotta. Fino da quest’epoca però io non mosche bianche per l’esiguo numero (tra più ebbi più dalla famiglia che il solo vitto, Seicento e Settecento, in 2 secoli, si ebbero tutte le altre spese tutte nessuna perfino il tre medici tarzesi uno della famiglia Zam.... alla biancheria di casa furono sostenute baldi, uno della famiglia Corte ed uno dei da me, e per semplice vitto e la famiglia ha Mondini), nell’Ottocento aumentarono congoduto sempre l’interezza della dote e nel siderevolmente di numero superando solo 1852 ebbi Leonardo, nel 1856 Francesco, in pochi anni quel numero. Come medico Dr. Ettore Pancotto Le figlie condotto iniziò a Revine, per rilevare successivamente la condotta di Tarzo verso il 1850 subentrando al Dr. Francesco Gajotti di Serravalle che la teneva dal 1817 (ed abitava con la famiglia in paese). Sposò nel 1847 Maddalena Graziani del Sr. Francesco e della S.ra Anna Corradini di Ceneda, di importante e vecchia famiglia del ceto nobile cenedese, da cui ebbe 10 figli dal 1849 al 1865 di cui 4 morirono in tenera età, tutti nati in Tarzo dove la famiglia risiedette (nel palazzo ora Xompero). Nel periodo in cui tenne la condotta fece parte della commissione sanitaria del 1855 istituita per fronteggiare il diffondersi del colera, malattia epidemica, uno dei gravi problemi sanitari con cui avevano a che fare i medici di allora, fu medico in un periodo di consistenti migliorie a livello sanitario che portarono ad un forte incremento nel numero di abitanti. Nel 1870 per la condotta aveva uno stipendio annuo di £ 1481.48, lasciò l’incarico verso la metà degli anni ‘70 (non abbiamo elementi sulla data precisa del cambio di medico). Successivamente si stabilì con la famiglia a Ceneda nel palazzo Graziani (della famiglia della moglie Maddalena), negli ultimi 3 anni di vita soffrì di una paresi che lo menomò. Da ricordi tramandati tra i famigliari si dice che non disdegnava l’aperitivo a mezzogiorno in Piazza Cattedrale, abitudine che tenne anche dopo la malattia facendosi portare con la carrozza. Morì nel 1892 a Ceneda. Bruno M. Ringraziamo per la collaborazione la D.ssa Franca Bacichetti discendente del Dr. Ettore Pancotto «Voce amica» Luglio-Agosto 2012 NOZZE D’ORO Graziella e Giacomo Mazzucco, residenti a Candelo (Biella) hanno celebrato ringraziando il Signore per tutti i benefici ricevuti il 50 di matrimonio, celebrato a Biella il 9 settembre 1962. Auguri tanti di ogni bene e li ringraziamo della loro offerta alla Chiesa di Tarzo e a Voce Amica. pagina 23 i r u g u A MATRIMONIO Valentina Gandin e Andrea Giavarina si sono sposati il giorno 15 agosto 2012, nella parrocchia della Beata Vergine Maria di Fatima di Parè di Conegliano. Testimoni Wilma Cancian e Mirko Mazzucco di Tarzo, Anita Faccio e Leonardo Lovatin di San Bonifacio (VR). Anagrafe DEFUNTI 25. CARPENE’ CAMILLO. Era nato a Revine Lago 6 luglio 1935. La sua famiglia era composta da 7 persone. Ogni giorno lasciava la casa per andare a lavorare in fabbrica esercitando la professione di metalmeccanico. Di questo notevole periodo della vita lo ricordano gli Amici del Circolo Anziani del lavoro della fabbrica dove lavorava. Si formò la sua famiglia celebrando il matrimonio con Della Colletta Giuseppina, 48 anni fa a S. Giustina di Vittorio Veneto, il giorno di S. Augusta il 22 agosto 1964. Ebbe la gioia dei suoi quattro figli: Laura, Elena, Gerardo e Alberto. Camillo si costruì la propria casa a Colmaggiore di Sotto. Vicino a casa si distende il lago e Camillo non perse mai la passione e l’amore alla pesca e sulle rive del lago passava lunghe ore in silenzio, in tranquillità. Faceva parte della Associazione Alpini, della quale condivideva le finalità e il senso concreto dei fatti della vita. Con gli anni Camillo incontrò anche qualche fragilità che ridimensionò la sua vita e il suo vigore. Ricordava che si era trovato in fin di vita e che la sua ripresa suscitò meraviglia. Alcuni mesi fa venne ospitato in Casa di Riposo all’Istituto Padre Pio per una qualificata assistenza. Concluse la sua vita terrena all’Ospedale di Vittorio Veneto il 5.7.2012. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 7 luglio e poi accompagnato al cimitero. In attesa della resurrezione. 26. BORTOLUSSI ELIA TERESA Suor OLIMPIA delle Suore Francescane di Cristo Re. Era nata a San Vito al Tagliamento (PN) il 3.maggio 1916 e venne bat- tezzata lo stesso giorno nella sua chiesa parrocchiale. Ultima di 18 figli, sei dei quali morti molto piccoli. Il 24 dicembre 1925 fece la Prima Comunione e l’8 settembre del 1926 ricevette la Cresima. Aveva solo sei anni quando morì il padre e sedici anni quando morì la mamma. Il 3 ottobre 1938, a 22 anni, entrò nella congregazione delle Suore Francescane di Cristo Re e fece la professione perpetua nel Natale del 1943. Esercitò apostolato tra i bambini e i giovani in diverse case dell’Istituto, anche con incarichi di responsabilità. Animo delicato, intelligente, serena e generosa e sempre laboriosa. Marcata in lei era la letizia francescana e sapeva tenere allegra la comunità. Aveva il gusto per le cose di Dio e lo trasmetteva nell’ambiente in cui viveva. Concluse il suo pellegrinaggio terreno andando incontro al Signore a Villa Bianca il 18.7.2012. La S. Messa esequiale venne celebrata nella Chiesa di Villa Bianca il 20.7 e poi tumulata nel cimitero di Tarzo. 27. DELLA PIETA’ LAURETTA. Era nata a Tarzo il 6.5.1942 e iniziò il suo cammino in una famiglia numerosa assieme ai 9 fratelli e sorelle, dei quali 4 sono ancora vivi. Come era necessario in quelli anni, anche Lauretta dovette oltrepassare le frontiere italiane e cercare lavoro in Svizzera e poi in Germania. Qui conobbe Luciano Ragazzon con il quale celebrò il matrimonio e si formò la sua famiglia ed ebbe la gioia dei figli Manuela e Davide. Con tanti sacrifici si costruirono la loro casa e Lauretta percorse le varie tappe della vita a Pieve di Soligo. Le giornate potevano susseguirsi anche nella monotonia, ma sempre accom- pagnate con tanto amore. Concluse il suo pellegrinaggio terreno all’Ospedale di Conegliano il 7.8.2012. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 9 agosto e poi accompagnata nel cimitero di Tarzo in attesa della resurrezione, accanto alle persone care. 28. BRESSAN CLEMENTINA. Era nata a Moriago della Battaglia il 13.12.1923. Del paese natale aveva conservato sempre ricordo e tanta nostalgia. Ancora giovane lavorò in una filanda e dagli anni 18 fino agli anni 80 fu a Milano a servizio di una famiglia; in questo servizio trascorse 62 anni, certamente un lungo periodo di vita, con tante esperienze, sacrifici e anche serenità di rapporti, come persona di famiglia. Poi fece ritorno a Moriago cercando di sistemar la sua casa per trascorrervi in tranquillità la vita e godere i frutti del suo lavoro, dei suoi risparmi. Era persona dal carattere forte e volitivo. Per lei poi arrivò il momento della sofferenza, della salute malferma. Trascorse gli ultimi tre anni di vita all’Istituto Padre Pio, dove il 25.8.2012 concluse la sua esistenza. Il funerale venne celebrato a Tarzo il giorno 27 agosto e poi accompagnata al cimitero in attesa della resurrezione. O F F E R T E ALLA CHIESA dalla benedizione delle famiglie Sacchet Gianfranco 10 €, Cesca Joele 20, NN 50, Faraon Maria 10, Faraon Luciano 10, Gardenal Antonio 15, Meneguz Celestino 15, Costacurta Gianni 10, Miraval 20, Santyan 20, Cancian Lina 50, Gusatto Antonio 50, Zuanella Luciana 20, Pol Rino 20, De Zanet Silvana 10, Perenzin Giuseppe 5, Pol Antonio 15, Supermercato Gava 40, Perenzin Paolo 20, Tomasi Luisa 10, Zandonella 10, De Bortoli Antonio 20, De Zanet Bruno 20, Geronazzo Flavio 100, NN 30, Fattorel Linda 20, Fontana Ida 20, Foltran Mario 20, NN 20, Cancian Caterina 25, Meneguz Erminia 10, Rusalen Albino 20, Rusalen Tullio 20, Michelon Paolina 50, NN 20, Franceschet Enrico 10, Furlan Luciano 20, Zanetti Renato 10, Zanetti Saverio 10, Zanetti De Polo 10, NN 15, Tomasi Ennio 15, Tomasi Moreno 20, Tomasi Federico 10, Favero Rodolfo 10, Longo Natale 50, Dal Cin 20, Foltran Giovanni 20,Trevisanello 20, Da Dalto Antonio 10, Zanetti Pietro 10, Zanetti Angelo 10, Zanetti Tarcisio 20, Bitto Moschet 20, Renosto Carlo 30, Pagotto Luigino 10, NN 20, Bottega Adriana 20, Faraon Clementino 20, NN 15, Franceschet Giacomo 20, Resera Antonio 10, Braido Maria 10, NN 50, NN 50, Costa Alberto 20, NN 20, Pizzin Leonida 10, Pin Lino 10, Pin Doroteo 10, NN 20, Cecchin Sergio 10, Della Pietà Pietro 20, Zuanella Teresa 25, Dal Gobbo Mario 10, Carpenè Nello 20, Carpenè Camillo 5, Casagrande Giovanni 20, Casagrande Stefano 10. ALLA CHIESA Funerale di Tomasi Ezio 46,29 € e per opere parrocchiali 44.40; Funerale di Carpenè Camillo 59,53, per opere parrocchiali 79 e la famiglia 100; Funerale di Gregoletto Andrea 100, Matrimonio Magagnin-Balbinot 42.74, la Famiglia Balbinot 50 e gli sposi 80; Gruppo Alpini di Tarzo 60, Prapian festa patronale 40,20, NN 50. In memoria di Toffoli Giuseppe 300, sposi Nardi-Dalla Bona 50, Funerale Della Pietà Lauretta 32.64, per opere parrocchiali 64.25 e in memoria di Della Pietà Lauretta 100; Mazzucco Maria 100, Dalle Crode Giacomo 30, Cadalt Elio 10, Casagrande Giovanni 30, Pradal Augusta 30, Faraon Maria 15, sposi Giavarina Andrea e Gandin Valentina 40, Introvigne Zanetti Angela 30, Biz Paolina 30, Franceschet Ottilia 5, Da Riz Gina 30, Mazzucco Maria 200, Roncolato Maria 10, Dalle Crode Sante 10, Mazzucco Giacomo e Graziella (Biella) nel 50 anniversario di Matrimonio 25, In memoria di Bressan Clementina 150. Offerte Festivo 692.83, Feriale 154.53, stampa 83.89, candele 384.25. Spese: Revisione libretto caldaia riscaldamento 200. Stampa 173.14. Particole “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto 36.10. Offerte Imperate alla Curia 1.049. Candele votive 620. riparazione rasaerba e benzina 30. Restituzione prestito grazioso 700, Energia elettrica 601.27, ONPPI 26,62, Cancelleria bolli 12.. Angolo dei ricordi Tarzo 5 e 6 gennaio 1985. Bellissima nevicata di oltre 50 cm di neve. SCUOLA MATERNA Regione del Veneto 11.967,96 €, Banca Prealpi per corso nuoto 500, Ufficio Scolastico di Treviso 6.593,37, Comune di Tarzo Contributo ordinario anno 2012: 21.500,80. Spese: Personale 13.086,16 €, Revisione libretti caldaia riscaldamento 120, Riviste Scuola d’Infanzia 58.10, Alimentari 981.06, Varie 159.35, Borghetto montacarichi 286,35, CESA 692.96, Energia Elettrica 411,05, Riscaldamento 429.40.. CHIESA di NOGAROLO Offerte: Cadalt Elio 10 €, Spese: Energia Elettrica 60.79 CHIESA di FRATTA Offerte 60,€, Spese: Energia elettrica 65.24 LAMPADA del SS:MO Merlin Adele 10 € VOCE AMICA Tarzo: Sacchet Gianfranco 109 €, Simon Anna Maria 20, Dal Vecchio Genoveffa 100, Dalle Crode Carlo 25, Casagrande Roberto 30, Favero Franco 20, Favero Celeste 20, Dal Gobbo Aurelio 10, NN 50, De Coppi Flavio 20, De Coppi Tiziano 20, Zandonella Luciano 10, Venchierutti Renzo (VE) 30, Merli Caterina (MI) 40, Meneguz Erminia 20, Casagrande Antonio 10, Casagrande Vittorino 5, NN 60, Da Re Ugo 30, Grandi Emmanuela (VE) 20, Pizzin Anna 20, Pancot 10, Pradella Lucio 10, Cadalt Elio 10, Andreon Maria 5, Mazzucco Giacomo e Graziella (Biella) nel 50 anniversario di Matrimonio 25, Braido Angelo 10, De Nardi Angelo 20, De Bastiani Giuliana 10, Mattiuz Giacomo 15, Introvigne Paolo 10, Faraon Giulia (VR) 20, Andreon Maria (Seveso) 20, De Coppi Iginio (Australia) 50, Zillo M. Luigia (Torino) 10, Pante Michieletto Angela (Torino) 25, De Nardi Mario (Maslianico) 25, Edicola Pol Nicola 100, Famiglia Hubli De Martin 100, Gregoletto Mario 50.Totale 1194 € Corbanese: via Madonna 10 €, vie S. Giuseppe, Siviglia e B.go Madonna 40, Fratelli Dal Col 20, Morandin Giuliano 20, Dalle Crode Luisa 20, Gallon Sante 10, Zanette 5, Chiarel 5, via Olimpia 48, Antoniazzi Alfio 10, Salone Liviana 37. Totale 225 € Arfanta: 210 €. Totale entrate 1629 €. Spese: Bolli spedizione emigranti 220,62, Tipografia 1.398,76. Totale 1619,38 Calendarietto appuntamenti Settembre 3-6 A Roma Giovani e genitori 5. Incontro Scuola Materna 11. Consiglio Pastorale Parrocchiale 12. S. Messa a Collaldrà 14. Cattedrale: Inizio anno Pastorale 16. a Lago: Incontro Consigli Pastorali Unità pastorale dei Laghi 23. Inizio anno Catechistico 29. P. Fedato: Recital Luciani Ottobre 4. Incontro sacerdoti della forania 9. Incontro di preparazione al Battesimo 11. Cattedrale: Inizio Anno della fede 14. Luciani: ricordo nel centenario dalla nascita 15. Cattedrale: Luciani: proposta musicale 17. Pellegrinaggio diocesano a Canale d’Agordo: ricordo di Luciani 22. Corbanese: Incontro per tutti Anno della fede 28. Celebrazione della Cresima 30. Redazione di Voce Amica Redazione e Collaboratori di questo numero Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Antonio Pancot, Franco Introvigne, Bruno Michelon, M. Tonin, Silvia F. Mario Introvigne, Mario Cesca. Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Sara Meneguz, S. Meneghin, Francesco Borsoi, Francesca e Marta, Laura e Michela. Parrocchia di Arfanta: don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Carla Da Paré, Milva Faraon.