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La prima non-rivista che sceglie il meglio della musica in circolazione - www.musicletter.it - Anno III - Update N. 53
Interviste a BAUSTELLE e JENNIFER GENTLE
M USICA
N I CK CAV E & TH E BAD SEED S, RAN D Y N EW MAN, THE M OUN TAI N GOATS, BAUSTELLE, AUTECHRE,
ROBERT PLAN T, W I LD SOUN D FROM TH E PAST D I M EN SI ON ( V V.AA.), TH E GUTTER TW I N S, EELS,
LOVE I S TH E SON G W E SI N G ( VV.AA.) , RIP KC, BAN D OF H ORSES, 2 4 GRAN A, JEN N I FER GEN TLE,
STACY CLARK, CLOCKCLEANER, SM ASH I N G PUM PKI N S, EVERLAST, CESARE BASI LE, LIGABUE,
THE BAND OF BLACKY RANCHETTE.
ALTRI PERCORSI: LIBRI
INTERVISTA A PAOLA DE ANGELIS
ALTRI PERCORSI: SCACCHI
BOBBY FISCHER
© ML 2008 - FREE
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chi siamo
Lu ca D Am br osio
Domenico De Gasperis
Nicola Guerra
Jori Cherubin i
Massimo Bernardi
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Pasquale Boffoli
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Kjartan Sveinsson
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copertina update n. 5 3 / 2008 - 0 4 - 07
BAUSTELLE photo by Gianluca Moro
JENNIFER GENTLE photo by Andrea Raiteri
photo by Luka
ML 2
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update n. 53
sommario
Special Interview
4 JENNIFER GENTLE by Alessandro Busi
8 BAUSTELLE by Jori Cherubini
Recensioni
1 2 THE MOUNTAIN GOATS Heretic Pride (2008) by Fedra Grillotti
1 3 THE GUTTER TWINS Saturnalia ( 2008) by Pasquale Boffoli
1 4 NICK CAVE & THE BAD SEEDS Dig!!! Lazarus Dig!!! (2008) by Massimo Bernardi
1 5 CESARE BASILE Storia di Caino (2008) by Luca D Am brosio
1 6 24 GRANA Ghostwriters (2008) by Nicola Guerra
17 AUTECHRE Quaristice (2008) by Massimo Bernardi
1 8 RIP KC Spinguölf (2007 ) by Nicola Guerra
19 STACY CLARK Apples & Oranges (2007) by Claudia De Luca
20 VV.AA. Love is the Song We Sing (2007) by Pasquale Boffoli
2 1 CLOCKCLEANER Babylon Rules (2007) by Alessandro Busi
22 VV.AA. Wild Sound From The Past Dimension (2007) by Pasquale Boffoli
2 3 TH E BAN D OF
BLACKY RAN CH ETTE St ill Look in Good To M e (2003) by Luca D Am brosio
2 4 EVERLAST Ea t a t W h it e y s ( 2000) by Manuel Fiorelli
2 5 ROBERT PLANT Now a nd Zen ( 1988) by Manuel Fiorelli
2 6 RANDY NEWMAN Good Old Boys ( 1974) by Domenico De Gasperis
Live Review
27 BAND OF HORSES Milano, Musicdrome ( 12.03.2008 ) by Fedra Grillotti
28 EELS Roma, Auditorium ( 08.0 3 .2008 ) by Marco Archilletti
29 BAUSTELLE Montepulciano, Teatro Poliziano ( 24.02.2008) by Jori Cherubini
3 0 SMASHING PUMPKINS Assago, Datch Forum ( 02.02.2008 ) by Nicola Guerra
Something to Remember
3 1 INTERVISTA A LUCIANO LIGABUE: RICORD I D I ROCK N ROLL ( 1992) by Luca D Am brosio
Altri Percorsi/ Libri
3 4 INTERVISTA A PAOLA DE ANGELIS by Nicola Guerra
Altri Percorsi/ Scacchi
3 9 BOBBY FISCHER by Massimo Megale
© ML 2005-2008
BY L UCA D AMBROSI O
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update n. 53
special interview
JENNIFER GENTLE
Intervista
© 2008 di
Alessandro Busi
Sono, su per giù, le due di not t e e il
concert o dei Jennifer Gent le, un super
live che ha m esso in m ost ra quei lat i
più
rum orosi
subpoppiana,
e
è
grezzi
finit o
della
da
band
m ezz ora.
Tut t o il giorno a inseguirci per fare
l int ervist a e, alla fine, siam o arrivat i a
farla dopo l esibizione. E così, sfidando
olt ret ut t o
il
freddo
not t urno,
ci
sediam o sul m uret t o fuori dal locale
con Marco Fasolo, m ent e e fondat ore
dei JG, per una chiacchierata musicale.
Pot r e m m o in izia r e pa r la n do de l con ce r t o di st a se r a . Sin ce r a m e n t e m i a spe t t a vo
l a spe t t o, dicia m o così, psych e de lic- folk , m e n t r e n on m i a spe t t a vo pe r n u lla l a t t it u din e
più n oise , n e l se n so m e n o du r o de l t e r m ine . Com e spie gh i qu e st a diffe r e n za r ispe t t o a i
dischi?
Beh perché i dischi nascono, di v olt a in volt a, con un idea ben precisa diet ro. Per esem pio,
Valende v oleva essere un disco fiabesco, sognant e, acust ico, leggiadro, m ent re Midnight room
voleva essere più sanguigno, più got ico, più m acabro, più carnale, che et ereo. Dal vivo, invece,
olt re ai pezzi, port i anche il t uo st at o d anim o e il t uo gruppo, per cui non sei solo t u e, per forza
di cose, è una fest a. Quindi c è un t aglio più bizzarro/ allegro anche nei pezzi più cupi. Poi, se sono
cupi rim angono t ali, non è che facciam o le parodie, però è chiaro che vivendo il m om ent o in
m aniera più fisica e ludica, vengono fuori aspet t i diversi. Cert e cose rasent ano il punk, cert e cose
sono più prog, nel senso più blando del t erm ine perché il prog non è nelle m ie corde, però cert e
cose sono più pacat e, cert e alt re sono più psichedeliche. Si accent uano alcuni aspet t i che su disco
non vengono fuori o che, per lo m eno, non si è m ai provat o a t irare fuori. Già l ep che abbiam o
regist rat o dal v ivo in st udio e che uscirà ad aprile per un et ichet t a inglese ha più quest a
dim ensione e infat t i il prossim o disco lo vorrò regist rare con t ut t a la band, proprio per sviluppare
quest o aspet t o: provare a port are la dim ensione del live nello st udio, che, secondo m e, con
questa formazione, questo spirito, questa voglia, può dare i suoi risultati.
Quindi state già lavorando al nuovo disco che, da quello che ho capito, sarà un progetto
m a ggior m e n t e colle t t ivo r ispe t t o a
M idn ight r oom ?
I n m aniera ancora blanda. I n fase di scrit t ura, scrivo m usica e t est i sem pre io port ando dei
provini già sviluppat i, com plet i di quasi t ut t o. Poi ovv io che assiem e le cose cam biano. Com unque
adesso m i m et t erò a scrivere, dat o che ho un periodo di
libert à v igilat a , quindi cercherò di
raccogliere le idee stando a casa, in un ambiente più tranquillo.
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D a t o ch e pa r la vi di
libe r t à vigila t a , im m a gin o ciò
sign ifich i ch e in t e r r om pe r e t e i con ce r t i. La t e n de n za
di m olt i gr u ppi, pe r ò, m i pa r e qu e lla di fa r e de lle
t ou r n e e pe r m a n e n t i. Se con do t e pot r e bbe e sse r e
sin t om o
di
un
ce r t o
ca m bia m e n t o
de l
m on do
musicale?
Guarda, dipende t ant o da che gruppi. Secondo m e, sono
sem pre esist it e le band che hanno suonat o t ant o, per
esempio gli Acid m ot hers t em ple, che conosco da quando
abbiamo fat t o
The wrong cage
assiem e, cioè dal 2002,
da anni, anni e anni avevano quest a logica del sem pre in
t our, perché di dischi ne fanno t ant i, m a non in t ant e
copie, per et ichet t e piccole, che m agari non pagano
Quindi dev i suonare dal vivo per m angiare. Allora, al di là
del m angiare che, finché si è giovani e in salut e, chi se ne
frega, il problem a è: che t ipo di bersaglio ha il gruppo?
Ok sem pre in t our, m a i dischi quando li scriv i? E poi, nel caso specifico dei Jennifer Gent le, c è
una sala prove/ st udio da t enere in vit a, così com e t ut t o un m ondo parallelo
Suonare v a
benissim o, m a se io non avessi quest o paio di m esi quasi t ranquilli e non pot essi com inciare a
scrivere qualche pezzo, com e farei? Pot rei anche provare a scrivere in t our, però io m e lo devo
vivere il disco e credo molto nella dimensione dello studio.
Rispe t t o, in ve ce , a llo
scon t r o
su ppor t o
VS n on suppor t o, t u com e t i pon i? Cioè ,
cr e di n e llo st r u m e n t o t e le m a t ico com e
futuro musicale?
No, io non
credo assolut am ent e in t ut t a
quest a cosa. I o credo che i dischi si facciano
in st udio, più o m eno professionale, anche in
una cucina, anche in un soggiorno, però
credo nel fare un disco,
che poi è un
support o. Credo nell ogget t o che rappresent a
una fat ica. Non credo in un click
I nt ernet è un m ezzo, quindi, se devo fare prom ozione, ben
venga, se devo far arriv are l esist enza del m io disco a un m ilione di persone, ben venga int ernet ,
però non credo sia quello il fut uro della m usica. Credo sia la rovina, ret rocedere, m orire. Ovvio, si
st a chiaram ent e rischiando di andare a finire così, però ci sono già st at i esem pi di dischi uscit i
solo in v ia t elem at ica che, alla fine, il cd l han fat t o. Quindi, forse, è t roppo prest o per una svolt a
del genere e spero non avvenga m ai. Piut t ost o un cd, anche di scarsa qualit à, m a quest o dev e
rim anere, perché è l ult im o baluardo di fet icism o io m i t engo i bigliet t i dell aut obus usat i, quindi
figurat i
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An ch e
pe r ch é ,
va lor izza t o
se con do
m a ggior m e n t e
m e,
vie n e
il
disco
r ispe t t o a l br a n o sca r ica t o
Ovvio, perché l ogget t o t est im onia la fat ica.
Test im onia
l operat o
um ano.
Un
pezzo
scaricat o non è una cosa che hai in m ano.
Ok, lo m ast erizzi, però no, no, no è una
bufala t ot ale. È com e usare il pod, invece che
un am pli, dipende dal genere che fai, però,
non prendiam oci per il culo. Se io devo fare
un pezzo dove non serve che una chit arra
suoni com e una chit arra, m i st a bene, m a se
devo avere un suono di chitarra, io voglio una
chitarra e un ampli.
Pa ssa n do a lla st or ia de i Je n n ife r Ge n t le . D a Aba n o a Se a t t le . M i in dich i t r e t a ppe ch e
sono state fondamentali?
Abano è dove t ut t o è iniziat o con Alessio ( Gast aldello, NdA) che hai v ist o st asera com e
Mam ut hones. I l prim o st ep è che lì abbiam o regist rat o due dischi aut oprodot t i. I l secondo è che
sono st at i rist am pat i da un et ichet t a aust raliana, che li ha fat t i girare in Am erica m olt o bene.
Terzo st ep: Sub Pop ci scrive una m ail dicendo abbiam o t rovat o il vost ro disco a Seat t le, ci è
piaciut o. Propongo i Jennifer Gent le a t ut t o lo st aff. Dopo una set t im ana hanno det t o è piaciut o a
tutti. Dopo un m ese è arrivat o il cont rat t o. Quest i sono i t re passi, poi ovviam ent e nient e è così
sem plice, perché non t i dico lo sbat t im ent o per riuscire ad aut oprodurre i prim i t re dischi, oppure
quello del nost ro m anager Marco Dam iani, per riuscire a far uscire la nost ra m usica fuori dai
confini t rist i e inut ili d I t alia però i tre passi sono questi.
Pr opr io il vost r o e sse r e con Su b Pop, vi ch ia m a fu or i da l pa n or a m a it a lia n o. D a ll e st e r n o
come vedi la scena italiana?
I o non credo neanche che esist a un panoram a, non solo in I t alia. Non credo in nulla che risponda
al nom e di m assa. Non credo in nulla che sia scena, o congrega di più gruppi. Difficilm ent e credo
all unit à e alla coesione all int erno del gruppo. Sono felice di pot er credere nell unit à del m io
gruppo e t ant o m i bast a e m i sorprende allo st esso t em po. Sarò egoist a m a bado a m e, alle m ie
idee e cerco di t rovare persone che ci credano quant o m e Ecco, io int endo per scena una serie di
gruppi che riescono a non darsi addosso e, in I t alia, quest o non lo vedo. Non vedo l aiut arsi, non
vedo una st im a, oppure anche solo il dire a un alt ro che t i piace quello che fa. Si fa t ut t o via
int ernet , Myspace e la persona la faccia non ce la m et t e; quindi per m e, se t ut t o inizia e m uore lì
e non conosco la persona, è veramente una sega.
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Pa r la n do de lla vost r a m u sica . M olt e volt e , pe r ch i de dica , com e
voi, t a n t a a t t e n zion e a ll a r e a st r u m e n t a le , i t e st i pa ssa n o in
secondo piano. Voi come vi approcciate alle liriche?
Per m e, una volt a com e adesso, il t est o è principalm ent e m elodia e
suono, quindi: m elodia per quant o riguarda la linea vocale, suono per
quant o riguarda la scelt a delle parole. Che so, se dico una parola con
una R, m ent re st o bisbigliando una cosa che dovrebbe essere et erea e
dolce, non ci st a. Preferisco una S, o una L
Prim a di t ut t o c è la
m elodia, quindi t rovo la linea e la m usicalit à che cerco, poi blat ero
qualcosa, im provviso, invent o; poi, con vocabolario e pazienza provo a
t rovare delle parole che hanno quel suono, m a cercando anche di cost ruire qualcosa
Midnight room
Valende e
sono gli esem pi più riuscit i, da quest o punt o di v ist a, perchè sono riuscit o a
lavorare al t est o, m ant enendo il suono, m a anche creando im m agini. Ovvio, non scriverò m ai di
attualità, però cerco di evocare delle immagini, che siano di rinforzo al suono.
Tu pa r la vi pr im a di u n a spe t t o fia be sco de lla vost r a m u sica e t i dico ch e se n t e n do
M idn igh t r oom
m i son o ve n u t e spe sso in m e n t e im m a gin i di Tim Bu r t on . C è st a t a u n a
qualche forma di ispirazione, oppure è solo una suggestione mia?
Ci può st are perché è fiabesco, got ico e m acabro allo st esso t em po. I n realt à Tim Burt on non m i
piace più di t ant o, però capisco i riferim ent i. A m e, più che lui, com e im m aginario di film ,
piacciono molto Dario Argento, Bava, oppure vari registi di horror anni Settanta come Wes Craven
e Sam Raimi.
Ok , dir e i ch e pot r e m m o ve de r e di ch iu de r e , qu in di com e u lt im a dom a n da t i ch ie do:
qu a li son o i pr oge t t i de i Je n n ife r Ge n t le pe r il fu t ur o più o m e n o pr ossim o? Poi un a
post illa fina le : t i ch ie do di consiglia r ci u n libr o, u n film e u n disco ch e de von o r ie n t r a r e ,
secondo te, in un bagaglio culturale.
Per il libro t i dico che purt roppo non leggo. Com e film Parlando per m e, un film senza il quale
non riesco a im m aginarm i, pot rebbe essere
Suspiria
di Dario Argent o, non t ant o a livello
narrat ivo, perché è inconsist ent e, m a com e im m aginario. Dischi è ancora peggio qualunque
cosa degli anni cinquant a, da Chuck Berry a Elv is Presley, poi classica, t ut t o, da Mozart al più
sconosciut o, c è solo da im parare. Poi i classici, Beach boys, Queen, Pink Floyd, Beat les ecco, io
consiglio i classici.
E i pr oge t t i
Allora, c è quest o EP che esce ent ro aprile per la Eron recordings di Londra, al quale seguirà un
t our a m aggio. E poi si vedrà. Mi m et t o da dopodom ani a scrivere pezzi nuovi, anche per provarli
e port arli un po in giro per rodarli un m inim o. Poi disco nuov o, t our nuov o e poi chi vivrà vedrà.
photo studio by Andrea Raiteri
photo live by Serena Pea
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BAUSTELLE
Intervista
© 2008 di
Jori Cherubini
È con est rem o piacere che, per la seconda
volt a nel giro di due anni, ci t roviam o a
int ervist are i Baust elle. Nella precedent e
occasione abbiam o preso di m ira Rachele
Bast reghi
( t ast iere,
gom m a) .
Quest a
voce
volt a
di
siam o
ghiaccio
e
andat i
a
rom pere le scat ole al chit arrist a Claudio
Brasini.
È
salt at a
nost ro avviso,
fuori
un int ervist a,
a
davvero m olt o int eressant e.
Buona lettura!
Un eccellente quarto posto nella classifiche di vendita. Ve lo aspettavate?
No, sinceram ent e non ce lo aspet t avam o. Eravam o - e siam o - m olt o cont ent i dell album che
abbiam o fat t o, non credevam o che sarebbe st at o accolt o in quest o m odo. I l disco è com e lo
volevam o e non abbiam o subit o pressioni di nessun t ipo da part e della nost ra casa discografica,
del rest o com e per il disco precedent e. Doppia soddisfazione quindi, e speriam o che cont inui.
Dobbiamo ringraziare tutti per questo.
Pe r ch é
Am e n ?
Ad un cert o punt o delle regist razioni ci siam o accort i che in quasi t ut t i i t est i c era la presenza di
Dio, una t ensione al sacro, un guardare verso l alt o , una sort a di ricerca di aiut o ult rat erreno,
per cui abbiam o pensat o ad Am en e ci è piaciut o subit o. A m e piace anche perché può essere
int erpret at o: può essere anche un beccat ev i quest o!
A m io pa r e r e si t r a t t a di u n la vor o in cr e dibile , u n a
Voce de l Pa dr on e
de i gior n i n ost r i.
L im pr e ssion e , t r a le a lt r e , è qu e lla di u n in t e r a zione pe r fe t t a t r a i m u sicist i. I n qua le
atmosfera si sono svolte le sessioni di registrazione?
Grazie per il paragone! L at m osfera era di com plet o relax, anche perché siam o arriv at i in st udio
prat icam ent e con il disco già pre- prodot t o e arrangiat o. Lo st udio di Carlo Rossi è una villa nelle
colline t orinesi con t ant o di piscina, quindi regist ravam o t ra un bagno e l alt ro. I o e Francesco lo
abbiam o fat t o anche di aprile, c è m ancat o poco che ci rim anessim o! L int egrazione con i m usicist i
è stata ottima, abbiamo avuto a che fare con bellissime persone nonché grandi musicisti. Alcuni di
quest i ( Alessandro Maiorino al basso e Sergio Carnevale alla bat t eria) ce li siam o port at i in t our.
Abbiamo vissuto insieme per mesi, come alla Factory, bello.
ML 8
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I t e st i, in lin e a di m a ssim a ,
lambiscon o le
cu lt u r a
r a dici de lla
contemporanea
italiana. Si va da lla P2 fin o
a
cit a r e
pe r son a ggi
fon da m e n t a li qu a li Pa solin i
o Lu igi Tenco. È u n a sce lt a
volu t a
o
una
d ispir a zion e
Penso
che
fonte
n a t u r a le ?
sia
st at o
t ut t o
nat urale. Av evam o le canzoni,
int ese
com e
arm onia
e
m elodia, e Francesco ha scrit t o
i t est i di get t o, in un lasso di
t em po
m olt o
rist ret t o.
Ha
fot ografat o bene l epoca in cui
viviamo, ci sono delle analogie con il passato recente, quello più buio.
Pa r lia m o
a n cor a
de lle
lir iche .
Spe sso
a ffr on t a t e
tem i
ch e
pr e n don o
com e
ogge t t o il m on do giova n ile . Cr e di ch e le nu ove ge n e r a zion i som iglin o t u t t e a Ch a r lie ?
Non è una visione troppo pessimistica?
Charlie è una vit t im a del sist em a, è un prodot t o, senza rendersene cont o. Om ologat o, cat alogat o,
fint o ribelle, fint o t rasgressore. Spero che le nuove generazioni inizino a ragionare con la loro
t est a, si inform ino, non credano a t ut t o ciò che la t elev isione e i m edia gli danno in past o com e
modelli. Io sono dalla loro parte, sono il nostro futuro.
An dia m o in die t r o n e l t e m po, pr im i a n n i 9 0 . Tu e Fr a n ce sco vi dive r t iva t e a da r e il
la
a n u m e r ose ba n d di M on t e pu lcia n o e dintorni. M i r a ccon t i qu a lcosa de lle a vve n t u r e
musicali pre- Baustelle?
I n realt à la band era la solit a, solt ant o abbiam o cam biat o nom e 2 o 3 v olt e. Sai, in provincia non
è facile quando sei adolescent e. I o sent ivo la necessit à di fare qualcosa per dist inguerm i, per
essere diverso dagli alt ri, in più avev o quest a cosa che m i veniva da dent ro, quest a passione per
la m usica. Ho iniziat o da solo a st rim pellare la chit arra, non conoscevo una not a. Non sapevo
neanche che la chit arra doveva essere accordat a, suonavo una corda alla volt a, con accordat ure
casuali
av evo anche t irat o giù dei riff! La prim a volt a che ho vist o fare un accordo ad un
chit arrist a ho det t o wow! Suona 6 corde cont em poraneam ent e! ! ! ! ! . Dopo un po di t em po, un
giorno, un mio amico di scuola mi ha dett o che conosceva un alt ro st rano com e m e che suonava
anch egli la chit arra: era Francesco. Ci ha fat t o conoscere e abbiam o iniziat o a suonare insiem e.
Facevam o cover dei Velvet Underground, degli St ooges, di Neil Young and Crazy Horse, pessim e.
Adesso eccoci qua.
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special interview
M olt i
m e n e st r e lli
son o
t r a n sit a t i pr e sso la cor t e
Baustelliana. Alla
fine la
r osa t it ola r e è for m a t a da
t e , Fr a n ce sco e Ra ch e le .
Un m io a m ico giu st ifica
l in scin dibilit à con i vostri
cogn om i ch e com in cia n o
con
la
le t t e r a
B .
In
realtà?
Si dipende t ut t o dalle 3 B! ! !
Sai non è che quest e sono
cose che si program m ano,
parliam o di em ozioni, di pelle , di persone. Tra noi 3 c è un filo condut t ore che ci lega, che ci
accom una. Siam o part it i insiem e, forse siam o com plem ent ari, m a non ci siam o m ai ferm at i a
pensarci. C è m olt a st im a art ist ica reciproca e un bel rapport o um ano. Siam o cresciut i m olt o,
passiamo molto tempo insieme, siamo persone umili venute dalla gavetta nera.
La Malavita h a sa n cit o l a ppr odo pr e sso le ca r e zze voli fa u ci di una major (la Warner). A
giu dica r e da i r isu lt a t i se m br a e sse r e st a t a
u n a bu on a sce lt a . N e lla pr a t ica vi se n t ite
liberi o con le mani, più o meno, legate?
La nost ra esperienza è st at a posit iva: l unica differenza, rispet t o a quando non avevam o un
cont rat t o m aj or, è che per fare dischi dovevam o cavare i soldi di t asca nost ra! A livello art ist ico
non è cam biat o nulla, abbiam o int rapreso il nost ro percorso art ist ico e lo st iam o port ando avant i,
sviluppandolo, senza subire pressioni alcune. Pensa che la prim a volt a che è venut a la Warner in
studio, a sentire le registrazioni di Amen, è stato durante i mix..
I l 2 4 fe bbr a io e r o pr e se n t e a lla
da t a ze r o
de ll Am e n t ou r . I m m a gin a vo l e m ozion e di
gioca r e in ca sa , da va n t i a d a m ici e pa r e n t i. La se r a t a , n on ost a n t e l a ppa r e n t e ost a colo
affett ivo di cu i sopr a , si è svolt a in m odo im pe cca bile . Qu a l è il vost r o r a ppor t o con
Montepulciano, adesso che siete un gruppo famoso?
Non avevam o m ai suonat o a Mont epulciano e sinceram ent e, prim a di adesso, ci avevano sem pre
considerat o il giust o... Com unque fa piacere vedere che adesso che siam o più visibili e un po più
famosi, si accorgano di noi e ci appoggino.
D i r e ce n t e a ve t e su on a t o a l Fe st iva lba r e a l
con ce r t on e
de l Pr im o m a ggio r om a n o. I l
pr ossim o 2 2 giu gno sa lir e t e sul pa lco de ll H e in e k e n Jammin Fe st iva l. Tu t t i e ve n t i di
grandi pr opor zion i. Com è il m on do visto da lassù?
Personalm ent e ci st arei una giornat a sopra palchi di quel t ipo, adrenalina pura! Che dire, sono
soddisfazioni, è il sogno che avevo da ragazzino e m olt o probabilm ent e il m ot ivo principale per il
quale ho iniziato a suonare.
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special interview
Cosa m i dici in ve ce di Sa n
Re m o? So ch e se i u n fa n
de lla coppia Giò di Tonno
& Lola Pon ce , cr e di ch e
m e r it a sse r o
la
vit t or ia .
N on e r a m e glio, chessò
Tricarico?
pa r t e ,
n on
Sch e r zi
pu oi
a
ne ga r e
ch e il lu ogo, a lm e no u n
po , vi si a ddica . Qu a n d è
che ve dr e m o i Ba u st e lle
esibirsi
tra
i
fior i
de l
Teatro Ariston?
Sincerament e non ho vist o San Rem o, non conosco i v incit ori. Mi piacev a il San Rem o degli anni
50/60, ovvero la festa della canzone italiana e non un luogo di raccolta pubblicitaria e nulla di più.
Noi allo stato attuale delle cose al massimo ci proponiamo per condurlo.
M olt i a r t ist i it a lia n i
pe n so a Lu cio Ba t t ist i in pa ssa t o o più di r e ce n t e Aft e r h our s,
Cr ist in a D on à e Ca r m e n Con soli
h a n n o pr ova t o a
sfon da r e
a ll e st e r o in t e r pr e t a n do,
con risultati altalenanti, canzoni pr opr ie in lin gu a in gle se . E t r a i vostri progetti?
Guarda, abbiam o ancora t ant o da im parare e da fare per l I t alia che non ci abbiam o m inim am ent e
pensato.
Quali consigli ti sentiresti di dare a un chitarrista, mediamente sbarbatello, intenzionato
a fare della musica il proprio mestiere?
Crederci, non mollare, vivere il sogno con tutte le proprie forze.
Photo by Gianluca Moro
ML 1 1
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: THE MOUNTAIN GOATS
TITLE:
Heretic Pride
LABEL:
4AD
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.mountain- goats.com
MLVOTE: 7 /10
I l nuovo album di Joh n D a r n ie lle , cuore e voce dei M ou n t a in Goa t s, arriva com e una brezza
d aria fresca sul viso: H e r e t ic Pr ide si pot rebbe definire un album prim averile, delicat o com e un
germ oglio, fresco com e l aria di Marzo, inaspet t at o com e la prim a giornat a di sole dopo un lungo
inverno. I l folk- pop dei M ou n t a in Goa t s, pur m ant enendo le carat t erist iche che lo hanno
cont raddist int o negli album precedent i ( c è m olt o di Ge t Lon e ly nella ballat a acust ica So
Desperate) si arricchisce e si rinnova soprat t ut t o nelle m elodie e negli arrangiam ent i: possiam o
parlare di un processo di m at urazione, e dove prim a la chit arra acust ica reggeva da sola l int era
com plessit à st rum ent ale delle canzoni, eccola ora accom pagnat a dagli archi ( San Bernardino) , dal
pianofort e della t it le t rack o dai suoni elet t rici di Lovecraft in Brooklyn. È senza dubbio una st oria
di crescit a quella narrat a dal percorso m usicale di Darnielle, uno dei giovani cant aut ori am ericani
più sinceri in circolazione, capace di raccont arsi con la st essa grazia che cont raddist ingueva
Elliott Smith e Nick Drake. Se già in passato si era messo a nudo attraverso due dei suoi album
più st ruggent i e aut obiografici, Su n se t Tr e e ( 2005) e Ge t Lon e ly ( 2006) , quest o rit orno ci
rassicura con una grint a rit rovat a, quella che esplode all'im provviso nella bellissim a Sax
Rohmer#1, incipit di un album che nonost ant e alcuni cali di t ensione suona t ant o com e una
dichiarazione d'int ent i, e che fiorisce senza preavviso com e un ram o di ciliegio ai prim i accenni di
bella stagione.
Fedra Grillotti
ML 1 2
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: THE GUTTER TWINS
TITLE:
Saturnalia
LABEL:
Sub Pop
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.myspace.com/theguttertwins
MLVOTE: 8 /10
Da t em po aspet t avam o il lavoro della coppia Greg Dulli & Mark Lanegan, Th e Gu t t e r Tw in s.
Saturnalia non delude cert o le nost re aspet t at ive, anzi le sublim a: in m olt e occasioni chiari i
ret aggi del grunge. Quasi un m onum ent o al suono dark e int roverso che lo carat t erizzò,
soprat t ut t o grazie all'egregio lavoro di un t eam form idabile di collaborat ori. I dle Hands, The
Stations, All Misery/ Flowers si st agliano possent i con le voci dei due grandi songwrit er che si
sovrappongono delicat am ent e ( com e nella m aggior part e delle song) . Rassegnat a disperazione e
caut a speranza si alt ernano nella vena com posit iva dei due, sino a fondersi com e per incant o
at t raverso le loro st esse voci: profonda e nera quella di Lanegan, delicat a porcellana quella di
Dulli. Diversità sfocianti in preziosi e impagabili equilibrismi stilistici: magnifico Lanegan nel blues
t rasfigurat o di Who will lead us? e Seven St ories Underground, sussurri st rappat i a una resa
esistenziale quasi incondizionata. Inarrivabile Dulli in Front St., ballata intrisa di acuta nostalgia e
I Was In Love With You, ricca di string quasi barocchi! Un'opera prima sorprendent e per ricchezza
cromatica, attanagliante per ispirazione.
Pasquale Boffoli
ML 13
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: NICK CAVE & THE BAD SEEDS
TITLE:
Dig!!! Lazarus Dig!!!
LABEL:
Mute
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.nickcaveandthebadseeds.com
MLVOTE: 7 /10
È da quasi un quindicennio che, pur avendo sem pre a disposizione le pre- releases dei nuov i
album dei Ba d Se e ds, non m i capit a di scriverne ( da Live Se e ds, per l esat t ezza) , per varie
ragioni che evit o di spiegare per non t ediare il let t ore. Tut t avia m i em oziona di nuovo parlare di
un art ist a che ha significat o m olt o non solo per m e m a anche per un oceano di persone, non
foss alt ro che, con gli anni 90, il livello di vendit e dei suoi dischi si decuplicat o fino a renderlo una
icona anche nella pat ria dei Baglionism i, com e del rest o in t ut t o il m ondo occident ale. Da allora
sono passate tante ere di Nick Cave, diversi libri, molti dischi, dalla qualità alta, a tratti altissima,
al punt o che robe in effet t i un po debolucce ( m et t iam o Nocturama) fanno com unque la loro
porca figura in una discografia cert am ent e affascinant e. La sua vit a, a quant o pare, cam bia
spesso e pure dal punto di vista artistico, recentemente, ci sono state un paio di diversificazioni di
valore enorm e, com e l abbandono del grande ant ipat ico Blix a Ba r ge ld e il part o di una nuova
creatura, Grinderman, che non scalza dalla st oria i Ba d Se e ds m a segna un nuovo capit olo in
una parabola art ist ica m ult iform e e, generalm ent e, non m olt o lineare. Grinderman è il proget t o
in cui m olt i hanno v ist o la rinascit a di un quasi cinquant enne sem pre in form a m a un poco
ossidat o e ripet it ivo, un disco eponim o che lo scorso anno è st at o salut at o da ( quasi) t ut t i in
t erm ini a volt e persino ent usiast ici. Molt o v igore, m olt a forza, m olt a voglia di m enare le m ani. I n
realt à, per chi scrive, non un capit olo esalt ant e, se non fosse che la farina di quel sacco è
t racim at a in m isura decisiva nel nuovo capit olo biblico dell aust raliano. Facile che fondere la lira di
Orfeo coi Grinderman dia, come risultato, Dig!!! La za r u s Dig!!!, vale a dire un disco m olt o m eno
m edit at o dei precedent i dei Ba d Se e ds, pregni di ballat e dai t oni oscuri, un po m ort uari,
sicuram ent e avvolgent i. E m eno irruent o, alcolico, invet t ivo del prim o Grinderman. Più ascolt o
Lazzaro e più penso che l avvent ura Grinderm an farà m olt o bene ai Bad Seeds, al punt o che i
prim i t orneranno al livello di side- proj ect se av rem o sem pre sementi com e quelli sot t errat i dal
buon Lazzaro escavat ore. La title track che fa da incipit , in effet t i, non è la cosa m igliore del
disco di facile presa m a pure dalla benzina scarsa ( non è Deanna , insom m a) . Probabile che st ia
lì per avvert ire l ascolt at ore che t rat t asi di un nuovo disco diverso dei Bad Seeds, che in effet t i si
dipana poi piuttosto sveltamente attraverso la tastierina ritmata di Today s lesson, che è un brano
rock e bast a, di buona fat t ura, per t enere i t em pi, prim a dell arrivo di Moonland che è la prim a
cosa davvero buona, un po Red Right Hand (da Le t Love in ) , scivolosa e rot olant e, ot t im a. Non
dura molto e lascia il posto a una Night of the lotus eaters che, più di Grinderman, richiama From
H e r t o Eternità ( l album , non necessariam ent e la canzone) , sensazione di cost rizione e
declam at o at t oriale. Ma era un disco rock, no? Ecco Albert goes w est , ovvero il r n r con t ant o di
uh- uuuh- uh sixt ies dei coret t i, che ogget t ivam ent e fa una figura m igliore dell incipit . Bello,
soprat t ut t o se doppiat o da We call upon t he author, con chit arra abrasa su rit m o new wave prim i
80 s, non lont ana dal genere di schiaffo rock di Lie down here, che a t rat t i esalt a. Bene, bene,
Nicholas è in form a ed eccoli i Bad Seeds in Jesus on t he m oon, che è una ballat a m ezzo t em po,
ausiliat a da un inaspet t at o azzeccat issim o flaut o, di quelle che hanno un apert ura m elodica senza
t em po e che rim ane nel t em po st esso. Hold on t o yourself vert e su un t appet o noise nei
bassifondi, con sovrast rut t ure di parca chit arra e m andolino m olt o west ern- st yleè, l inquiet o Cave
che conosciamo e che abbiamo imparato ad apprezzare, alla fine una delle cose più belle del disco
tutto. Che m et t e in fila una Midnight m an com unque godibile, prim a della chiusura di More news
from nowhere, la quale pur richiam ando nel refrain alm eno una dozzina di classici del rock n roll e
collezionando accordi com unissim i di chit arra rock sopra un handclapping d alt ri t em pi, riesce
nell int ent o di non infast idire ed encom iabilm ent e persino di farsi assai apprezzare. Divent erà, il
disco di Lazzaro, un classico di Cave, com e lo divennero in alt re ere Eternity, Kicking, Tender
Prey, Le t Love in e M u r de r Ba lla ds? I o non credo, non ne ha la forza dist urbant e, la furbizia
accat t ivant e, l urgenza int eriore, la necessit à espressiva, la capacit à at t rat t iva. Ma funziona. Altre
banalit à da dire non ne ho, m i rim ane solo un disco nel let t ore che ascolt o e riascolt o e che m i
piace m olt o, m ent re m et t o via definit ivam ent e quello di Grinderman. Tra i due ho com unque già
fatto la mia scelta.
Massimo Bernardi
ML 1 4
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: CESARE BASILE
TITLE:
Storia di Caino
LABEL:
Urtovox
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.myspace.com/cesarebasile
MLVOTE: 7 /10
A dist anza di quat t ordici anni dall esordio ( Pelle, 1994) e dopo due m eraviglie che non
sm et t erem o m ai di ascolt are com e Gr a n Ca la ve r a Ele t t r ica del 2003 e H e lle qu in Son g del
2006, Ce sa r e Ba sile quest a volt a t orna a solleticare le coscienze um ane con un album ben più
dinam ico e st erzant e dei lavori precedent i. Forse l opera più diret t a e im m ediat a dell art ist a
siciliano che, pur non perdendo di un solo grammo di amara e struggente poesia, mette in mostra
dodici t racce dai t rat t i prevalent em ent e blues consacrandolo, definit ivam ent e, com e fuoriclasse
indiscusso del cant aut orat o nost rano. Con una t im brica v ocale che a t rat t i pot rebbe ricordare
quella di Fa br izio D e An dr è e una scrit t ura quasi alla N ick Ca ve , il v iandant e cat anese srotola
canzoni intimiste che intrecciano passione, sofferenza e una fatale elettricità in grado di toccare le
corde del cuore. Gli agnelli, All uncino di un sogno e Sul m ondo e sulle luci sono gioielli d infinit o
lirism o cust odit i all int erno di un disco capace, com e pochi in giro, di fondere t radizione e spirit o
rock. Una fat ica che vede la com plicit à di Giorgia Poli, Daniel Ardit o, Manuela Malfit ano, Micol
Martinez, Tazio I acobacci, Massim o Ferrarot t o, Fabio Rondanini e nient em eno che Robe r t Fisher
(Willard Grant Conspiracy) che cant a in What else have I t o spur m e in t o love. Prodot t o ancora
una volt a dall inseparabile John Parish, St or ia di Ca in o è un album che, in poco più di m ezz ora,
st ordisce, appassiona e non sm et t e m ai di infondere speranza perché
autore
com e dice lo st esso
Credere è sem pre l at t o più grande della prom essa d am ore .
Lu ca D Am br osio
ML 15
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: 24 GRANA
TITLE:
Ghostwriters
LABEL:
Sintesi 3000
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.lacanzonetta.com
MLVOTE: 7 ,5/10
Li preferivo ai t em pi di Loop i 2 4 Gr a n a . Ma anche io m i preferivo nel 1997, quando fum avo le
canne, ascolt avo dub m ischiandolo al rock n roll accusandone posit iv it à. Sono passat i 11 anni, io
sono cam biat o ( più o m eno) e anche loro sono cam biat i. Dal dub dell esordio, dicevo, al rock
int enso di Metaversus ( 1999) , passando per l int rospet t iva elet t ronica del K a lbu m ( 2001) , fino
al pop cont em poraneo di Underpop ( 2003) . A cinque anni di dist anza dall ult im o e variopint o
disco arriva nei negozi Ghostwriters e m i sbat t e in faccia quello che i m iei genit ori, il t em po,
l am ore e la vit a si sono dim ent icat i di dirm i. Che si cresce, in m odo nat urale, e se ne t raggono
vant aggi, svant aggi e com unque st orie da raccont are. Molt o più cant aut orale dei precedent i
lavori, il nuovo disco di Fr a n ce sco D i Be lla , Ar m a n do Cot u gn o, Re n a t o M in im a le e del
grande Giu se ppe Fon t a n e lla si nut re di st orie vissut e, di fant asm i nascost i nei casset t i e di
problem at iche sociali difficili da decant are. Un disco di appena t rent a m inut i m a di quelli int ensi,
poet ici, che vorrest i non finissero m ai. Pieno di ospit i com e Riccardo Se n iga glia ( anche in fase
di produzione) present e nelle due voci della m alinconica Av ere una vit a davant i, M a r in a Re i nei
cori del m oderno t ango napolet ano di Sm ania e cagna e l ex Elettrojoyce Filippo Gat t i nella
delicat a e soffusa Le Verit à, quello che fuoriesce è innanzit ut t o il carat t ere spiccat o del gruppo
napolet ano che oram ai alt erna la lingua dialet t ale ad un it aliano int riso di pat hos e speranza;
delicate canzoni elettroacustiche che svariano dalla tarantella in chiave POP di Sbaglio e Parole, al
raccont o cruent o di Carcere ( m olt o vicino al passat o, diciam o del K a lbu m )
fino alla
spensierat ezza svolazzant e di Accireme che chiam a l am ore a gran voce. Forse il passat o lo
preferivo, m a quest o present e lo am o. Perché nonost ant e avanzi l et à adult a, quest a port a
consigli e soprattutto belle canzoni.
Nicola Guerra
ML 1 6
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: AUTECHRE
TITLE:
Quaristice
LABEL:
Warp
RELEASE: 2008
WEBSITE:
www.autechre.ws
MLVOTE: 6,5/10
I n qualunque m odo la si voglia vedere è sem pre part icolarm ent e difficile definire se il nuovo disco
di uno dei m igliori nom i, da una vent ina d anni a quest a part e, della scena elet t ronica
int ernazionale sia all alt ezza sua st oria. Che significa, poi, essere all alt ezza ? Essere capaci di
em ozionare com e un t em po per la capacit à di reit erare il già ascolt at o con la st essa freschezza
( difficile, m olt o difficile) di un t em po oppure avere la capacit à di sorprendere e spiazzare a venti
anni di dist anza? C è un evident e difficolt à per la scena elet t ronica st essa a proporre qualcosa di
realm ent e nuovo ed eccit ant e ed è indubbio che, com e per il rock int eso nella sua accezione più
larga, sono i nom i poco conosciut i e quelli nuov i che riescono in quest o int ent o. Se poi si parla di
Warp, forse l et ichet t a più im port ant e dell elet t ronica m oderna, bisogna anche decidere se si
appart iene alla scuola che vede nei suoi alfieri un m odello dei t em pi che furono m a anche un
elem ent o di m et ast asi degli at t uali o, al cont rario, se si vuol st are in quella che vede, nel duo
Sean Booth/ Robe r t Br ow n , un punt o di riferim ent o oram ai st abile ( e perenne, quest o il punt o)
dal quale è opport uno non prescindere m ai. Fat t a di addet t i ai lavori part icolarm ent e ost ici alle
definizioni tonali mezzane e di un pubblico volitivo che a tratti si imbibisce totalmente di Qualcuno
salvo poi rinnegarlo a pochi anni, se non m esi, di dist anza, la com unem ent e- cosiddet t a scena
elet t ronica int ernazionale si arricchisce ogni giorno di nuovi personaggi all ult im o grido non
sem pre capaci di spingerla un po più in là. Nel 2008 il duo di Sheffield dà alle st am pe un album
che al solit o, com e il precedent e e com e t ut t i i proget t i che li han vist i all opera negli ult im i
periodi, non m et t erà d accordo prat icam ent e nessuno. E, t ut t o som m at o, anche chi scrive non ha
proprio voglia di appart enere necessariam ent e a una delle due scuole di pensiero, scuole che,
lungi dall essere m era m ast urbazione m ent ale, in realt à non fanno alt ro che riaccendere ogni
volt a, parlando di Autechre, la discussione su quant o di realm ent e innovat ivo possa l elet t ronica
dare alla m usica e se invece t ut t o, con gli st rum ent i a disposizione, sia st at o già det t o in t erm ini
di propost a st ilist ica, cont enut ist ica ed em ozionale. Cert o, Autechre m et t e m olt a m ent e nel
proprio lavoro e non è cert o una novit à che il cuore nella m usica elet t ronica sia un concet t o da
riatt ualizzare rispet t o al sudore e alla pancia del rock n roll. Volendo analizzare con le orecchie
apert e alla passione il nuovo Quaristice non ci facciam o cert o un fav ore cert e follie rit m iche
rim angono, seppur am pi spazi sono privi di rit m o t out - court in m odo da avvicinare lo st ile e la
propost a degli Au a cert o am bient m ai t ot alm ent e digerit o da quant i, nell elet t ronica, vedono
com unque un elem ent o da dancefloor, evolut o quant o si vuole, t ut t av ia sem pre propedeut ica alle
danze di un era t roppo repent inam ent e definit a post at om ica. Le apert ure sono fram m ent at e e
apparent em ent e casuali, i brani 20, troppi, anche se l'int enzione sarebbe quella di dare cont inuit à
alle diverse anime dell'album ognuna di esse rimane volontariamente a far storia a sé. Se si cerca
unit ariet à in una qualche direzione si rim arrà delusi. Ciò che sem bra piut t ost o chiaro è che sarà
un po difficile per cert i vecchi ( ???) leoni rinnovare a ogni nuovo capit olo della sua st oria
quell est ro prepot ent e di cui furono capaci agli albori dei 90 ( i prim i, direi eccellent i, t re album ) ,
vent i anni di lavoro non sono passat i in m aniera indolore ed è im possibile per gli Autechre avere
lo st esso im pat t o che ebbero in una epoca in cui i riferim ent i erano obbligat i ( chessò, loro
concit t adini erano i Cabaret Voltaire, i cui prim i lavori eran davvero rivoluzionari) m a anche
lontani nel tempo (parliamo di fine seventies). Stesso dicasi, da anni, per uno come Aphex Twin,
st essa scuderia e anche m aggior capacit à di colpire a largo raggio. Ora può succedere che i
paragoni si facciano coi propri lavori o con quelli di chi t i t allona da v icino da diversi anni, cosa
che alla fine, non fa alt ro che m et t ere la corsa in piano, se non in discesa, con l effet t o che fanno
certe partite di calcio equilibratissim e decise da una punizione ai lim it i dell area: 3 punt i, okay, m a
la differenza è m inim a e nessuno può parlare di vit t oria schiacciant e, di superiorit à indiscussa e,
alla fine, nulla sembra davvero rivoluzionario.
Massimo Bernardi
ML 17
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: RIP KC
TITLE:
Spinguölf
LABEL:
Alone Records
RELEASE: 2007
WEBSITE:
www.myspace.com/ripkc
MLVOTE: 8 /10
Li v idi per la prim a volt a quando suonarono di spalla ai Blood Of Th e Su n e ne rim asi
affascinato. Riuscii a recuperare uno st rim inzit o prom o dall organizzat ore del concert o vist o che
Spinguölf non era ancora uscit o nei negozi. Consum ai let t eralm ent e quel cd- r che alla decim a
t raccia singhiozzava e salt ava m anco fosse un vinile rovinat o. Così m i sono arm at o di pazienza e
quando il disco ha iniziat o a circolare ne ho ordinat o due copie ( una da regalare, le cose belle
vanno condivise) e quello che prim a m i sem brava un disco m olt o bello si è rilevat o m eraviglia. I
RI P KC sono un gruppo di Madrid form at osi nel 1994, m a quello che inizialm ent e sem brava un
com bo dedit o a un punk aggressivo e m elodico cam biò dopo Obvious & Bleeding ( 2005) ,
indirizzando il suono verso una psichedelia fluida e libera da schem i. Così eccom i a parlare di
Spinguölf, perla nascost a da port are a galla im m ediat am ent e, vist o che siam o ancora in t em po.
Un disco st rano, a t rat t i st rum ent ale ( 15 brani dove 9 sono cant at i in inglese e spagnolo)
rarefat t o m a anche com pat t o, liquido e fort e di influenze 70, con i t re ragazzi spagnoli pront i a
m escolare l acqua con il fuoco e il vent o con la t erra. L int ro st rum ent ale di Valencia 91 è un tuffo
nelle calde acque che gorgogliano di fum i sonici, All t he m oss is You and I è una suit e di quasi
ot t o m inut i im m ersa nel fuoco di un j azz oppiaceo, Cryst al Endless Wall è la danza aerea dei
nost ri dolci e m alinconici pensieri m ent re Cozyspringuoll è la ribellione della t erra descrit t a
sem plicem ent e
in
42
secondi
di
liberat orio
blues
m oderno.
Una
m eraviglia
nascost a
dell underground spagnolo che sono felicissimo di condividere anche con voi.
Nicola Guerra
ML 18
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: STACY CLARK
TITLE:
Apples & Oranges
LABEL:
One Small Instrument LLC
RELEASE: 2007
WEBSITE:
www.stacyclark.net
MLVOTE: 7,5/10
St a cy Cla r k è una cant aut rice indipendent e. Cresciut a a Buffalo, New York, fin da piccola scrive
poesie e a 15 anni im para da sola a suonare la chit arra. Poi una grave m alat t ia del sangue la
t iene m olt o t em po in ospedale e la cost ringe a lasciare la squadra di calcio in cui gioca. Ma St acy
non si perde d'anim o: inizia con lo snowboard e part e per un t our suonando nei locali finchè nel
2004 approda ad Orange Count y in California con l'obiet t ivo di far conoscere la sua m usica. Nel
2007, dopo anni di gavet t a, finalm ent e alcune apparizioni a MTV danno popolarit à ai suoi singoli
You Make I t Worse and Unusual. Le sue canzoni, in part icolare i t est i, non possono ovviam ent e
prescindere dalla sua st oria personale e dal suo m odo di affront are le avversit à e di reagire. La
forza del suo carat t ere è bilanciat a dalla dolcezza della sua voce e dalle m elodie sem plici m a m ai
banali, arrangiat e in m odo caldo e v ibrant e. L album di esordio di St acy Clark, Apple s &
Oranges, scivola nel cuore in m odo nat urale e diret t o, senza sovrast rut t ure inut ili. Gli
arrangiam ent i sono essenziali e m isurat i m a non m anca nient e, le at m osfere folkeggiant i
st rizzano l'occhio a soluzioni cont em porane con l'uso di part i elet t roniche che giocano con la sua
voce lim pida e int ensa. Un album dai t est i int rospet t ivi e personali, t em i che coinvolgono t ut t i
indist int am ent e: l'am ore, la solit udine, la paura di esporsi, rim orsi e rim piant i... Hello again,
Em pt y Bot t le, You Make it Worse sono quelle in cui il cont rast o fra dolcezza e determinazione
danno vit a alle m elodie più st ruggent i. Mat t er of Tim e e Unusual i pezzi più dinam ici e pieni di
sole. Undici t racce che, indist int am ent e, cost it uiscono la perfezione della sem plicit à. È um ano
desiderare di sent irsi unici e speciali rispet t o al rest o del m ondo m a a volt e è anche bello sent irsi
norm ali, part e di qualcosa di più grande, sicuri e al caldo nel nost ro nido m ent re fuori piove. Ed è
così che ci si sente ad ascoltare Apples & Oranges.
Claudia De Luca
ML 19
musicletter .it
update n. 53
recensioni
ARTIST: VV.AA.
TITLE:
Love is The Song We Sing
LABEL:
Rhino
RELEASE: 2007
WEBSITE:
www.rhino.com
MLVOTE: 9 /10
I m perdibile ( t asche perm et t endo! ) per t ut t i, i neofit i e gli appassionat i di lunga dat a, un alt ro
cofanet t o di 4 cd uscit o verso la fine del 2007 per l'am ericana Rhino, Love I s Th e Son g W e
Sin g/ Sa n Fr a n cisco N u gge t s 1 9 6 5 - 1970. Che l'apice del fenom eno hippie/ psichedelico sia
st at o raggiunt o a Haight Ashbury, San Francisco nel
pr ot a gonist i pr in cipa li Gr a t e ful D e a d, Je ffe r son
1967 non è un m ist ero per nessuno:
Air pla n e , Big Br ot h e r & The Holding
Company, M oby Gr a pe , Qu ick silve r M e sse n ge r Se r vice , Santana, Be a u Br u m m e ls,
Country Joe & Fish. Ma questo cofanetto/libro, prodotto da Alec Palao, uno dei massimi esperti
in m at eria, fort e di un insert o int erno di 120 pagine con saggi dello st esso Palao, Ben FongTorres, Gene Sculat t i e foto assolut am ent e st upende, riproduzioni di pubblicazioni cart acee
specializzate e flyers di quei 5 anni favolosi assiem e ad analisi approfondit e di ogni brano e ogni
band, esaurisce sino in fondo il periodo storico e musicale dividendo l'argomento in 4 cd di diverse
t ipologie est et ico- cronologiche: Se ism ic Ru m ble s, Suburbia, Su m m e r of love e Th e M a n
Ca n 't Bu st Ou r M u sic. Ecco allora, accant o alle form azioni suddet t e più famose, un incredibile
sequela di brani e gruppi m eno o per nulla not i com e M y st e r y Tr e n d, M ou r n ing Re ign , The
Son s of Ch a m plin , Otherside, I m m e dia t e Fa m ily, H a r bin ge r Com ple x , W e Five e
Syn dica t e of Sou n d. Uno scrigno pieno di gem m e sconosciut e! Se riuscit e a farlo vost ro e a
st udiarvelo pian piano non avet e bisogno di nient e alt ro sulla San Francisco di quella
rivoluzionaria seconda metà anni '60.
Pasquale Boffoli
ML 2 0
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: CLOCKCLEANER
TITLE:
Babylon Rules
LABEL:
Load
RELEASE: 2007
WEBSITE:
www.myspace.com/clockcleaner
MLVOTE: 6,5/10
Sono assolut am ent e senza m ezzi t erm ini i Clockcleaner che con Ba bylon Ru le s, t erza prova
discografica della loro carriera, propongono un disco duro nell ascolt o e con richiam i lo- fi in st ile
shoegaze, m escolat i con blues d olt ret om ba, new wave arrugginit a, grunge m et allico in st ile
primi Alice in Chains e, soprat t ut t o, noise, nel senso più let t erale del t erm ine. Se l apert ura New
in t own e la bassissim a When m y sheeps com e in, con il loro lent o e m ort ifero procedere
cupamente cadenzato, possono essere considerate manifesti delle venature nere che attraversano
t ut t o l album , Vom it ing m irrors e Daddy issues descriv ono bene l inquiet ant e at t it udine alla
velocit à della band di Philadelphia. La voce di Joh n Sh a r k e y che sem bra non riuscire m ai a
em ergere com plet am ent e da quella palude di suoni spezzat i e ruvidi, oscilla fra part i st ridule e
stridenti e part i gut t urali, com e nel caso di Calient e queen e dell hard- rock- song Hum an pigeon.
Ba bylon r ule s è quindi un disco senza nessun am m iccam ent o all ascolt at ore che, fino all ult imo
secondo del rum oroso finale Divine ham m er, viene m alt rat t at o dai suoni sporchi e m al regist rat i
che, se cercano di farsi port avoce di una sort a di inquiet udine m et ropolit ana, t alv olt a scadono
nell eccesso che ne lim it a il coinvolgim ent o em ot ivo.
Alessandro Busi
ML 2 1
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: VV.AA.
TITLE:
Wild Sound From The Past Dimenson
LABEL:
Go Down Records
RELEASE: 2007
WEBSITE:
www.godownrecords.com
MLVOTE: 7 /10
W ild Sou nd Fr om Th e Pa st D im e n sion , com pilat ion della Go Down Records realizzat a insiem e
all'associazione Circolo Fant asm a, t rasuda aut ent ica e sv iscerat a passione per il rock sem inale
dei '60 e '70 in t ut t e le sue sfaccet t at ure, lo spirit o che sem pre dovrebbe essere alla base di
operazioni di quest o t ipo, m olt o frequent i di quest i t em pi, quasi un t rend! Band nazionali ( alcune
appart enent i alla scuderia Go Down Records, una delle più attive label indie it aliane, Los Fuocos,
Gorilla, Sm a ll Ja ck e ts, Valentines) e int ernazionali che rim escolano le cart e in t avola
coverizzando sia vere e proprie icone dei due decenni chiave in quest ione che art ist i oscuri o
semi- sconosciuti ma che hanno contribuito perfidamente a forgiare The true spirit of rock and roll!
Si passa dai grandi inglesi sixt ies- m od e della psichedelia pop ( Bowie, Sm a ll Fa ce s, Kinks,
Br ia n Au ge r , Hendrix, Sorrows, Smoke, Beatles e Pin k Floyd) a Les fleurs du m al
dell'olt raggio glam / pre- punk, hard e garage dei sevent ies, soprat t ut t o am ericani com e I ggy Pop
& t h e St ooge s, 1 3 t h Floor Ele va t or s, MC5, Monks, sino ai Cram ps e ai Re a l Kids, eroi
sem inali a t ut t o t ondo persi t ra power- pop, psychobilly e garage. I l pack aging di W.S.F.T.P.D. è
nobilitato da due tavole psichedeliche del grandissimo M atteo Guarnaccia, autore anche del logo
della raccolt a. Un plauso a Laura Tim pano che ne ha curat o t ut t a la part e grafica, a Filo e Leo
della Go Down che hanno m esso insiem e i 22 brani e l'Ass. Fant asm a, spirit ual guide, nonché agli
At om ic St udio di Longiano ( FC) che hanno reso possibile la realizzazione t ecnica del proget t o.
Tant e le gem m e di quest o disco: com e al solit o non resist o dal cit arne alcune, a m io parere più
luccicant i e riuscit e: Black Cat / Brian Auger ( Enri) , m olt o fedele all'originale ( chi se la ricorda?) ,
Let m e in/ Sorrows dei sardi Rippers, davvero selvaggia e devast ant e, una disinvolt a Suffragette
City/ David Bowie ( Le s Bon da ge ) , Kissin' Cousin/ E. Presley dei nost ri N ot M ovin g che,
inevitabilmente, riport a al t iro della st orica cov er degli australiani Saints, una pim pant e Sister
Ann / MC5 ( Los Fu ocos) , una t orbida Lucifer Sam / Pink Floyd ( D om e La M u e r t e & N ot Righ t )..
una fragorosa e m art ellant e I need you/ Kinks ( Th e Ca ve m e n ) , una perforant e
Complication/Monks (The Intellectuals) , l agile e v it ale All Kinda girls/The Real Kids (Chronics),
la ruvida Universal Vagrant / Sm oke ( Le s Pla yboys) , le power- pop e fresche Touch t oo
much/ Arrow s ( Sator) e That s how St rong m y love is/ Ot is Redding ( Temponauts) , ovvero com e
sbiancare sobriam ent e il deep soul di m at rice nera, sino alla finale Love You t o/ Beat les ( Sgt.
Peppe) , un articolata e fascinosa versione elettro/acustica del brano di Gorge Harrison contenuto
in Revolver (1966). Present e anche una ghost- track, uno st ralunat o psycho- blues di cui non è
indicat o l esecut ore. Alcune cover invece soffrono fat alm ent e un po ( soprat t ut t o vocalm ent e) al
confront o con il pot ent e shininig degli originali, com e Tin Soldier/ Sm all Faces ( Sm a ll Ja ck e t s),
Search & Dest roy/ I ggy & t he St ooges ( Ele ct r ic 6 9 ), Can you pussy do t he dog?/Cramps
( Valentines), Stone Free/Jimi Hendrix (Victorians), Reverberation /The 13 Floor Elevators (Pater
Nembrot). Lungi da m e com unque il voler st ilare classifiche di m erit o, crit erio palesem ent e in
cont rast o con il t ot alizzant e giocoso spirit o celebrat ivo dell operazione che, recuperando alla
let t era lo spirit o selvaggio delle due decadi chiav e per capire il vero rock , quello che ha cam biat o
la v it a di t ant i di noi, giunge infine all orgogliosa dichiarazione ( pienam ent e condivisa da chi
scrive!) Rock n roll never die , in barba a t ant i spocchiosi eseget i e addet t i ai lavori che con
frequenza nauseante continuano da anni a ripetere che il rock è morto!
Pasquale Boffoli
ML 2 2
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: TH E BAN D OF
BLACKY RAN CH ETTE
TITLE:
St ill Look in Good To M e
LABEL:
Thrill Jokey
RELEASE: 2003
WEBSITE:
www.giantsand.com
MLVOTE: 7 /10
Nat o a m et à degli anni Ottanta dal talento creat ivo di H ow e Ge lb, com e proget t o parallelo a
quello ispido e t ort uoso dei più celebri Giant Sand, Th e Ba n d Of
differenza del
Gigant e di Sabbia
Bla ck Ra n ch e t t e propone a
sonorità am ericane m eno ruv ide e più t radizionali. Still
Look in Good To M e , quart o album della serie, ci consegna - dopo un gap di circa 13 anni e a
dist anza di 18 dall esordio discografico
un Gelb in form a sm agliant e che per l occasione scrive
quattordici belle canzoni, pardon, dodici se escludiam o l arrangiam ent o del brano t radizionale
Working On The Railoard e Square scrit t a insiem e all am ico Ra in e r Pt a ce k (1951- 1997) - che
riflet t ono le sfum at ure e gli sv iluppi delle sue recent i produzioni. Com posizioni cave e im bevut e di
leggiadra poesia, sincopat a rit m icit à e profumi di tex- mex; brandelli di sent im ent o che il Nostro
songwrit er riesce a plasmare m eravigliosam ent e t rasferendoli all int erno di un album t iepido m a
allo stesso tempo vivo e pulsante, levigato ma per nulla prevedibile. Una fatica dalle strutture lo- fi
e dalle consist enze country- rock che vede, olt ret ut t o, la part ecipazione di una m asnada di
cantanti e musicisti da brivido. Intervengono, infatti, John Convertino che accarezza i tamburi in
The Train Singer s Song, Square Bored Lil Devil e alt re ancora, N e k o Ca se che cant a in Mope A
Long Rides Again e in Get t ing I t Made ( quest ult im a assiem e a Richard Buckner) , Kurt Wagner
che canticchia (mentre guida) in The Muss Of Paradise, Ja son Lyt le dei Grandaddy che, olt re a
cantare, suona diversi st rum ent i in Working On The Railroad, M . W a r d che prest a la sua slide
guit ar in Rust y Tracks e, udit e udit e, la regina delle regine Ch a n M a r sh a ll ( alias Cat Power) che
per pochi ist ant i si inserisce in My Hoo Ha. A t ut t o il rest o, invece, ci pensano la chit arra e la voce
dell im m enso Howe Gelb che m odella un opera a sua im m agine e som iglianza, sem pre in bilico tra
genio e sregolat ezza. Ad ascolt o ult im at o, St ill Look in Good To M e si rivela un disco v ibrant e e
fuori dal t em po allo st esso m odo dell im m agine riprodot t a in copert ina: una vecchia fot o presa da
un giornale di Tucson del 1973 t rovat o lunga una st rada com e addobbo. Un cd che non dovrebbe
mancare nella vostra collezione di bellissimi loser.
Lu ca D Am br osio
ML 2 3
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: EVERLAST
TITLE:
Ea t At W h it e y s
LABEL:
Tommy Boy Records
RELEASE: 2000
WEBSITE:
www.martyr- inc.com
MLVOTE: 7 /10
Si chiama Erik Schrody, è am ericano con origini irlandesi e anche lui possiede un discret o parco
pseudonim i poiché è conosciut o anche com e Mr. Whit e, Whit ey Ford o soprat t ut t o Everlast (un
po com e Slim Shady/ Marshall Mat hers/ Eminem col quale, nel corso degli anni, ha avut o m odo di
scam biarsi, soprat t ut t o a m ezzo st am pa,
delicat ezze e cort esie
assort it e) . Dopo un esordio
solist a com m ercialm ent e fallim ent are risalent e al 1990, si è rit agliat o uno spazio di t ut t o rispet t o
nell universo hip hop form ando gli H ou se of Pa in in collaborazione con D a n n y Boy e D J Le t h a l
( oggi alla consolle dei Lim p Bizk it ) prim a di ot t enere un rinfrancant e successo col secondo solo
album, W h it e y For d sin gs t h e blu e s (1998). Ea t a t W h it e y s ( che succede di un anno il
singolo Today) è di fat t o il t erzo album in st udio di Mr. Ford. I l suo connubio t ra un blues rock di
stam po prevalent em ent e acust ico e una m at rice rit m ica e vocale t ipicam ent e hip hop, andrebbe
valutato attraverso due diverse prospettive: se da una parte probabilmente si avverte la necessità
di recuperare l at t it udine degli esordi con gli H.O.P. ( e, di conseguenza, gli st essi fan che col
precedente W.F. Sings t h e Blues avevano m ost rat o pollice verso) , dall alt ra sem bra com unque
sincera e nat urale l inclinazione alla sperim ent azione e alla com m ist ione con alt ri generi. Quest a
sommaria analisi porta a poche ma inevitabili conclusioni: troppo rock e chitarre per gli integralisti
dell Hip Hop, t roppo rap e
rhyt hm t ricks
per i purist i del rock- blues, una m iscela invece ben
riuscit a per chi se ne frega beat am ent e delle et ichet t e e di rigidi param et ri st ilist ici. Parafrasando
il t it olo, l album è diviso in due sezioni,
breakfast
e
dinner
con la prim a che, a cont i fat t i,
finisce con l essere più diret t a e cat chy rispet t o alla seconda. I l breve preludio di Whitey funge da
apripist a per il t rascinant e singolo Black Jesus e il suo coinvolgent e rit ornello, uno di quei
fram m ent i assolut am ent e efficaci in chiave live. La successiv a I can t m ove sm orza i t oni grazie
anche a un arrangiam ent o di archi che im preziosisce senza eccedere, t ut t av ia il cuspide del
feeling di quest o lavoro è racchiuso negli appena t re m inut i di Black coffee, una ballat a che
cont rappone alla sua facciat a rom ant ica, un m ood finem ent e ironico, m agist ralm ent e support at o
da una st rut t ura m usicale che ne esalt a i cont enut i; m olt o probabilm ent e t ra le m igliori del lot t o.
Da quest o m om ent o com incia la sfilat a degli ospit i a part ire da Ca r los Sa n t a n a e B- Real dei
Cypr e ss H ill ( la fort e personalit à di ent ram bi finisce col conferire ai brani connot at i più affini a
quest i ult im i che non a Everlast) e alt ri art ist i di spicco com e N D e a D a ve m por t e Warren
Haynes col quale Whit ey realizza l episodio più blues orient ed del lavoro, Mercy on m y soul. Ci
sono m om ent i at m osferici ( m agari un po m ainst ream ) e alt ri in cui vi rit roverest e a dondolare la
t est a in perfet t o rapper st yle ( One, t wo) ; per quant o m i riguarda, ferm at evi a m angiare da
Whit ey s , non si sa m ai che il menù sia di vostro gradimento.
Manuel Fiorelli
ML 2 4
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: ROBERT PLANT
TITLE:
Now And Zen
LABEL:
Atlantic
RELEASE: 1988
WEBSITE:
www.robertplant.com
MLVOTE: 7 ,5/10
Quando già le vicende auree del dirigibile più fam oso della st oria del rock erano st at e consegnat e
alla leggenda, il pop elegant e m a un po
freddo di album com e Pict u r e s a t Ele ve n , The
Principle of m om e n t s e Sh a k e n n St ir r e d, nonché la div ert ent e rilet t ura degli anni Cinquanta
del proget t o Honeydrippers, avevano decret at o per il buon Pearcy, soddisfacent i riscont ri
com m erciali e dischi di plat ino m a anche un sensibile allont anam ent o dalle sonorit à sulle quali
aveva cost ruit o un m it o. Uno degli innegabili m erit i di Now a n d Ze n è quello di av er riconciliat o
Plant con il rock e in generale con una propost a più vicina alle sue at t it udini originarie; non si
può ovviam ent e parlare di hard e m eno che m ai di heavy m a di un disco finalm ent e scevro di
quella leggerezza un po forzosa che carat t erizzava i lavori cit at i in apert ura. Alle fondam ent a di
un suono caratterizzato da un validissimo tappeto di tastiere e sintetizzatori (ad opera del fido coautore Ph il Joh n st on e ) si am algam a con st raordinaria solidit à, bilanciandosi alla perfezione,
l est ro chit arrist ico del nuovo arrivat o nella band, D ou g Boyle , m usicist a dot at o di t ecnica
sopraffina, di un gran feeling e che rappresent erà, negli anni a venire, un punt o ferm o nella lineup che affiancherà l ex voce dei Le d Ze p. Quello che aleggia t ra i solchi è un rincorrersi di part i
leggere ( e m agari anche radiofoniche) che si alt ernano a m om ent i più robust i e incisiv i, com e
dimostrano le impennate pop rock di Helen of Troy, Billy s Revenge e soprattutto di un brano il cui
andam ent o elet t rizzant e e il breve m a gust oso m edley di vecchie perle t argat e Zeppelin in
chiusura ( Whole lot t a love, The ocean, Black dog, Cust ard Pie e When t he leeve breaks) lo
propongono a pieno t it olo t ra gli highlight s di N ow a n d Ze n : Tall Cool One. Proprio quest ultima
canzone, al pari della raffinat a Heaven Knows post a in apert ura, è im preziosit a dalla presenza
speciale di Jim m y Pa ge e della sua inconfondibile pennat a, elem ent o quest o già di per sé
sufficient e a richiam are l at t enzione di ogni vecchio fan della band di Com m unicat ion breackdown
ed alt re decine di canzoni im m ort ali. La voce di Plant è ovviam ent e prot agonist a, peculiare e
int elligent em ent e efficace nella ricerca di t oni e regist ri che rinnovano uno st ile che non ha più
bisogno degli eccessi e dell esplosivit à esibit a in passat o; indipendent em ent e dal fat t o che si t rat t i
di sferzat e rock o della et erea delicat ezza di una splendida ballat a com e Ship of fools, appare
evident e che qui si ha a che fare con un fuoriclasse assolut o, bast a ascolt are anche
distrattamente per rendersene conto. Gli amanti del Robert Plant più hard avrebbero avuto pane
per i loro dent i col successivo M a n ic N ir va na ( 1990) , sicuram ent e il più t ost o t ra i lavori della
sua carriera solist a, un disco la cui riuscit a non può non riallacciarsi a nodo doppio con il rit rovat o
am ore per il rock professat o t ra le pieghe di quest o più che posit ivo N ow a n d Ze n .
'Cause I 'm
your t all cool one and I 'm built t o please .
Manuel Fiorelli
ML 2 5
musicletter.it
update n. 53
recensioni
ARTIST: RANDY NEWMAN
TITLE:
Good Old Boys
LABEL:
Reprise
RELEASE: 1974
WEBSITE:
www.randynewman.com
MLVOTE: 9 /10
Nessun aut ore di canzoni, negli ult im i quarant anni, ha descrit t o l Am erica com e ha fat t o Randy
Newman. I l bigot t ism o, il cinism o, l ipocrisia, la sgradevolezza, il razzism o ( in t ut t e le possibili
accezioni) e in un cert o qual m odo t ut t e le cont raddizione t ipiche del nuovo cont inent e sono st at e
raccont at e, con inusit at a ironia e spiet at o sarcasm o, da quest o underst at em ent ebreo nat o 65
anni fa a New Orleans. All et à di set t e anni, il Nost ro si t rasferisce insiem e al padre ( un m edico
con la passione per la musica) a Los Angeles, che diventerà così la sua città. Impara giovanissimo
a suonare il piano, a cant are e soprat t ut t o a scrivere canzoni. Randy Newm an, il suo prim o disco
esce nel 1968 e vende pochissim o ( una cost ant e che accom pagnerà l art ist a salvo rare eccezioni
per t ut t a la sua carriera) m a è accolt o m olt o bene dalla crit ica. Si capisce subit o che non
divent erà m ai una rockst ar. Le sue canzoni saranno am at e t ant issim o da un pubblico sofist icat o e
cult uralm ent e privo di paraocchi. 1 2 Son gs ( 1970) e Sa il a w a y ( 1972) sono due capolavori con
t est i t aglient i e beffardi, con un im piant o sonoro che spazia t ra il blues, il count ry, il ragt im e e
orchest razioni varie. Good Old Boys esce nel 1974 e rappresent a un concent rat o di personaggi
t ipici dell Am erica rurale e sudist a, quella che parla più con la pancia che con il cervello,
sicuram ent e più vicina ai conservat ori del part it o repubblicano che ai progressist i del part it o
dem ocrat ico. La canzone sim bolo è l iniziale Rednecks, dove Newm an, prendendo spunt o da una
t rasm issione t elevisiva, sem bra deridere sia Lest er Maddox ( Governat ore segregazionist a della
Georgia) che un saput ello ebreo di New York, alt ret t ant o irrit ant e nell ost ent are una presunt a
superiorit à int ellet t uale rispet t o alla gent e rozza del sud. Parliam o in m aniera davvero
divert ent e quaggiù, beviam o t roppo e ridiam o t roppo fort e, siam o t roppo st upidi per farlo in
qualche cit t à del nord, e poi, noi sot t om et t iam o i negri, siam o cont adini, cont adini del sud, e non
dist inguiam o il nost ro culo da un buco per t erra, siam o cont adini, cont adini del sud, e
sot t om et t iam o i negri . Nell orchest rat a Birmingham narra la vit a di persone sem plici, legat issim e
alla propria t erra: Ho una m oglie, ho una fam iglia, m i guadagno da vivere con le m ie m ani,
lavoro in un lam inat oio nella periferia di Birm ingham ; Birm ingham , Birm ingham , la più bella cit t à
dell Alabam a, puoi viaggiare lungo t ut t o il paese, m a non c è un post o com e Birm ingham . Nella
pianist ica e dolce Marie il prot agonist a riesce a dichiarare il grande am ore per la sua donna solo
sot t o l effet t o dell alcool, m ent re in Mr. President chiede al Signor President e , dopo averlo
vot at o, di avere piet à per i lavorat ori e la possibilit à di v ivere una v it a dignit osa . L int im ist ica
Guilty raccont a il fallim ent o di un perdent e ( drogat o e alcolizzat o) che t rova rifugio solo t ra le
braccia della sua donna. La st ruggent e Louisiana 1927, con l inadeguat a e goffa rispost a dei
polit ici rispet t o all inondazione che ha colpit o la povera t erra di quest i relit t i um ani del sud , fa il
paio con Ev ery Man a King, un rem ake dello slogan elet t orale di H u e y P. Long, cant at a in coro
com e farebbe un fant om at ico esercit o della salv ezza. Le st orie racchiuse nel m eraviglioso Good
Old Boys ci danno una rappresent azione originale e allo st esso t em po fedele del Profondo Sud ,
prive di qualsivoglia elit arism o che spesso capit a di ascolt are da cert i songwrit er di cult o. I
prot agonist i sono persone norm ali, ordinarie, spesso odiose e ciniche m a non per quest o noi
dovremmo sentirci migliori di loro.
Domenico De Gasperis
ML 2 6
musicletter.it
update n. 53
live review
ARTIST: BAND OF HORSES
LOCATION:
Milano, Musicdrome
DATE: 1 2 .13 .2008
WEBSITE:
www.bandofhorses.com
photo by myspace.com/bandofhorses
Nonostante fosse una settimana molto ricca dal punto di vista dei concerti a Milano (Eels, Tunng,
Los Ca m pe sin os, Baustelle e M a r le n e Ku n t z giust o per cit are i più quot at i) , già verso le nove
di sera il Musicdrom e inizia lent am ent e a riem pirsi: quando i Band of Horses salgono sul palco da
headliners, precedut i da due gruppi spalla ( Tyle r Ra m se y, che poi si unirà alla band com e
chit arrist a aggiunt o, e i Ca ve Sin ge r s) , il pubblico sem bra caldissim o: i pezzi più not i della band
si susseguono in scalet t a, incit at i dalla folla che part ecipa con ent usiasm o bat t endo m ani e piedi,
quasi int onando un coro per accom pagnare la splendida, perforant e voce di Be n Br idw e ll,
barbut o front m an della band. La band che però, olt re a fare bene il suo lavoro, regala a dire la
verit à poche em ozioni, al punt o da non giust ificare pienam ent e t ant a part ecipazione da part e dei
present i: il concert o si apre in sordina, con due- t re brani inanellat i uno diet ro l alt ro con poche,
t im ide parole di present azione. La perform ance è com unque ot t im a, ed è difficile rest are
indifferent i di front e alla splendida The Funeral, aut ent ica perla present e nel loro album d esordio,
o alla più recente Is There a Ghost. I Band of Horses trovano anche il modo di infilare in scaletta
un paio di cover (decisamente ben riuscita Thirteen Days di J. J. Cale), ma in quanto a simpatia e
coinvolgim ent o non si può dire si sforzino: un paio di bat t ut e qua e là, un duet t o con il t ast ierist a
e poco alt ro. Un gran peccat o, perché le aspet t at ive erano alt e e le pot enzialit à anche. Rim andat i
a settembre.
Fedra Grillotti
ML 27
musicletter.it
update n. 53
live review
ARTIST: EELS
LOCATION:
Roma, Auditorium
DATE: 0 8 .03 .2008
WEBSITE:
www.eelstheband.com
photo by gallery 2006 / eelstheband.com
Mark Olive r Eve r e t t scrive, da sem pre, splendide canzoni. Sarebbe abbast anza per pagare
senza rem ore il bigliet t o nel m om ent o in cui ci viene a t rovare in I t alia. E' abbast anza: le canzoni,
le più belle, le più am at e di una carriera im peccabile, ci hanno sem plicem ent e deliziat o in quella
che era ed è st at a la giust a celebrazione di un art ist a che ha già dat o t ant issim o, m olt o più di
t ant i pom pat issim i idoli della penult im a ondat a. Eppure le canzoni non sono t ut t o. Mark ,
accom pagnat o da un solo socio, si dilet t a in scenet t e, bat t ut e, st acchi t eat rali in un gioco di luci e
di silenzi che colpisce al cuore, senza com prom essi. Mark propone anche un film , in lingua
originale in t erra st raniera, senza sot t ot it oli: si parla della sua fam iglia, si parla di fisica
quantist ica, non proprio una canzone pop da t re m inut i. L'esplosione pop arriv a con calm a e
cattura l'anima, ed è un'esplosione di melodie e di suoni essenziali e illuminanti. I due si alternano
t ra bat t eria e piano senza dim ent icare le chit arre: io non ho voce per urlare m a consum o le m ani
per t ant a m eraviglia, per t ant a art e. Mark Oliver Everet t è un cant ore che nasconde la sofferenza
dent ro un vest it o colorat issim o, è un m usicist a che si avvicina all'idea perfet t a della cat arsi senza
indugiare nella t ecnica fine a se st essa. Sa suonare, sa cant are m a non è quest o il punt o. Mr. E è
un fuoriclasse che avevo sot t ovalut at o e che non sot t ov alut erò m ai più. Se poi qualcuno ha
fischiat o il film , non è un m io problem a. Se qualcuno volev a essere t ravolt o dagli effet t i speciali,
allora ha sbagliato concerto. Un concerto degli Eels è, semplicemente, una questione di qualità.
Marco Archilletti
ML 28
musicletter.it
update n. 53
live review
ARTIST: BAUSTELLE
LOCATION:
Moltepulciano, Teatro Poliziano
DATE: 2 4 .02 .2008
WEBSITE:
www.baustelle.it
photo by Gianluca Moro
(Prologo)
Am en, ult im o lavoro del gruppo t oscano, st a avendo un successo superiore alle più rosee
aspettative. Per quest o c era m olt a at t esa int orno alla dat a zero del nuovo t our. Ogni ansia da
prestazione può dirsi volatilizzata alla prova dei fatti.
Mi t rovo im m erso nella m agnifica cornice del Teat ro Poliziano. I n m ano un calice pregevole di
Nobile d annat a. I l pubblico, occupant e t ut t i i pochi post i disponibili, reclam a im pazient e. S apre il
sipario. Posizionat e t ra le luci si sv elano le sagom e dei t re Baustelle - Francesco, Rachele e
Claudio
con l aggiunt a di alt ret t ant i m usicist i e un polist rum ent ist a coi fiocchi ( cam bia con
nonchalance chit arra, fisarm onica e violino) . Già ognuno nella propria posizione. Pront i- via. La
piccola arena è riem pit a dalle not e di Andarsene Così la cui esecuzione int egrale varrà com e
congedo finale. Da Amen sono riprese due t erzi delle t racce. Mem orabile è Baudelaire
a dir
poco efficace in quest a vest e - la cui coda st rum ent ale t rasform a, per qualche ist ant e, l elegant e
t eat ro set t ecent esco in discot eca anni ot t ant a, con t ant o di m irror ball. Alt ro apice è dat o
dall elegant e sensualit à di Dark Room dove le im peccabili e volut t uose corde vocali di Rachele
incant ano gli ast ant i. C è alt resì m olt o ripescare dalla Malav it a, penult im o album . I Provinciali, La
Guerra è Finit a e
dat o il luogo non pot eva m ancare - Sergio: alienat o personaggio vissut o a
Montepulciano. La Canzone di Alain Delon è la sola est rat t a dal disco La Moda del Lent o; m ent re
dal capolavoro Sussidiario I llust rat o della Giov inezza sono acciuffat e La Canzone del Riform at orio,
la bellissim a Gomma, e l alt ret t ant o em ozionant e La Canzone del Parco. La plat ea è ben cont ent a
e m anda a m em oria anche pezzi più recent i. Gradit a quant o inaspet t at a è la riacquisit a Bruci la
Città ( scrit t a da Francesco Bianconi benché port at a al successo da I rene Grandi) . A fine concert o
i nost ri sono insignit i di num erosi prem i da part e d esponent i della com unit à locale. Gli applausi
rimbombano a lungo scroscianti.
Jori Cherubini
ML 29
musicletter.it
update n. 53
live review
ARTIST: SMASHING PUMKINS
LOCATION:
Assago, Datch Forum
DATE: 0 2 .02 .2008
WEBSITE:
www.smashingpumpkins.com
photo by smashpumpkins.com
I l rit orno delle zucche spappolat e aveva generat o dent ro m e un m ist o di scet t icism o ed
eccit azione; un gruppo che ho am at o in m aniera t ot ale m a che purt roppo non ho m ai pot ut o
vedere per una serie di circostanze che sarebbe troppo oneroso trascrivere su queste pagine. Così
dopo la delusione live degli Zwan e l'incapacit à di avvicinarm i alla prov a solist a del t iranno Billy,
l'arrivo nei negozi di Zeitgeist ( disco non eccellent e eppure nem m eno sgradevole) e il relat ivo
t our per present arlo hanno acceso dent ro m e un disperat o bisogno di ricongiungerm i con la loro
m usica, che ha guidat o la m ia adolescenza e che m i ha indicat o la st rada verso quel rock che
ancora oggi ha t ant o da offrirm i. E così, com e uno st udent e incline a non fare brut t e figure, ho
rim esso nel let t ore alcuni dei capisaldi del gruppo e m i sono recat o al Dat ch Forum senza pret ese
m a con m olt a voglia di riassaporare quel dolce passat o. E poco im port a se non ho avut o la
possibilit à di vedere Ja m e s I h a , la bionda D Arcy né t ant o m eno la t urnist a di lusso M e lissa Au f
de r M a ur , quello che cont a è che ho avut o la conferm a che gli Sm a sh in g Pu m pk in s non sono
un gruppo finito, ma musicisti con tanta voglia di divertirsi sbandierando orgogliosi il loro passato.
Jim m y Ch a m be r lin è ingrassat o a dism isura, ha due braccia e due polpacci enorm i e un collo
da pit bull m a suona in m aniera divina riem piendo gli spazi con rullat e a rot t a di collo, la nuova
bassist a e la t ast ierist a sono not ev olm ent e fighe e m i viene da pensare quali delle due crapa
pelat a Billy si sbat t a a fine concert o, m ent re il nuovo chit arrist a è solo un om bra alla cort e di re
m ida Corgan. Gli occhi sono t ut t i su di lui, sulla sua st at uaria e goffa alt ezza, su quel sat ellit e
disegnat o sulla m agliet t a e su quella gonna argent at a che non riesce però a renderlo ridicolo.
L inizio è da favola con un intensa Porcelina of t he vast Oceans, m a quando dopo pochi brani i
ragazzi di Chicago iniziano a suonare Tonight Tonight, tutti esplodono in una gioia indescrivibile.
In questo momento tutti noi presenti capiamo di vivere dentro un sogno, i nostri ricordi palpitano
nell aria e vengono ridest at i dalle fucilat e dei brani nuov i, v ere e proprie m arat one sonore, alcune
ai lim it i del doom ( come Unit ed St at es per com e lo possono suonare le zucche, int eso) e alt re
fat t e di liberat orio rock n roll ( Tarant ula, Bring t he light e Com e on let s go su t ut t e) . Ma t ut t i
siam o qui per vivere un passat o che ci appart iene, e così ecco spunt are da Sia m e se D r e a m una
Mayonese che più bella non si può, una Ava Adore velocizzat a che ci fa salt are inint errot t am ente,
una acust ica e com m uov ent e 1979, Today che non ha bisogno di present azioni, e la st orica Bullet
wit h but t erfly wings, che a dist anza di anni riaccende la nost ra vecchia e rom ant ica
rabbia
adolescenziale . E ancora St and inside your love, il sipariet t o operist ico di Lily ( m y one and only)
e la furia di The everlast ing gaze. Tut t o si chiude con una bellissim a e inat t esa Cherub rock e con
un Billy Cor ga n com m osso e ossequioso verso t ant e belle facce . E fra quest e v edo luccicare
anche quelle di Silv ia ed Enrico, m iei com pagni di avvent ura che m i hanno regalat o il bigliet t o e
una serat a indim ent icabile. C è chi pensa che guardare indiet ro sia solo incapacit à di vivere;
st asera i ricordi di ieri hanno probabilm ent e illum inat o il cam m ino di dom ani. We Must never be
apart.
Nicola Guerra
ML 30
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update n. 53
something to remember
INTERVI STA A LUCI AN O LI GABUE
Ricor di di r ock n r oll
© 1992 di
Luca D Am br osio
Ment re
rov ist avo
audiocassette,
int ervist a a
è
t ra
le
m ie
vecchie
salt at a
fuori
quest a
Luciano
Ligabue regist rat a
poco prim a del concert o al Cent ro Fiere di
Alat ri
( Frosinone,
all indom ani
del
6
suo
m arzo
1992),
secondo
album
(Lambrusco, Coltelli, Rose e Popcorn).
Photo by Angelo Trani
Pr im a ch e r e a lizza ssi il t u o pr im o disco, du e de lle t u e ca n zon i, Sogn i di Rock n r oll e
Figlio di u n Ca n e , fu r on o in cise da Pie r a n ge lo Be r t oli. Com e lo h a i in con t r a t o e cosa h a
significato per te questo incontro?
Pierangelo Bert oli ( 1942- 2002, ndr) abit a a 30 Km da casa m ia per cui era quello più a port at a di
m ano, nel senso di vicinanza per cui io, che da anni scriv evo canzoni, ho provat o a vedere che
tipo di reazioni poteva avere una persona che stimavo e che comunque faceva questo mestiere da
t ant i anni. Lui è st at o m olt o disponibile, è una persona disponibile in generale. Ha ascolt at o
alcune cose e ha t rovat o che c erano due canzoni che gli int eressav ano al punt o di volerle
cant are e così è st at o. L incont ro è part it o da lì c è un am icizia che rim ane, t ut t ora, che è resa
più difficolt osa, rispet t o al passat o, per il m ot ivo che ent ram bi oram ai siam o im pegnat i ora è
molto difficile che riusciamo a incontrarci, però questo non toglie nulla alla nostra amicizia.
D a l r a ppor t o con Pie r a n ge lo Be r t oli è n a t a la colla bor a zion e con il su o pr oduttore,
An ge lo Ca r r a r a , ch e de cise di la vor a r e a t t or n o a l pr oge t t o de l t u o pr im o disco. Ch e
sit u a zion e si ve n n e a cr e a r e vist o ch e Ca r r a r a ve n iva da e spe r ie n ze m olt o dive r se da
quelle che tu proponevi?
Carrara è una persona che ha del fiut o e dell ist into per cui è vero, le cose che facevo io erano
t alm ent e div erse che il suo fiut o gli ha fat t o capire che la cosa m igliore che pot eva fare era quella
di una produzione est erna cioè di fare in m odo che alla fine l album lo producessi io perché lui
sapeva che m et t endoci le m ani sopra, forse, il disco ne avrebbe risent it o e così è st at o. Devo dire
che fort unat am ent e il prim o disco è andat o bene, per cui il m et odo non si è discusso ed è st at o
così anche per il secondo disco.
ML 31
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update n. 53
something to remember
Se
n on
va do
for m a zion e
errato
ch e
si
nel
1988
ch ia m a va
m e t t e vi
Or a ze r o.
su
Cosa
una
ha
rappresentato quella band per Luciano Ligabue?
Per essere precisi la band l abbiam o form at a nel 1987. È
st at a anche la m ia prim a apparizione in pubblico
Cosa ha
rappresent at o la band? Ha rappresent at o un m om ent o
decisivo per m e cioè il fat t o di vedere che quest e canzoni
venivano
apprezzat e
dalla
gent e.
Capit ava
già
da
sconosciut i, presi un po per sfigat elli, perché quando uno
non ha successo è sem pre preso un po così, che la gent e
aveva
int eresse
per
quest e
canzoni.
C erano
già
regist razioni pirat a dei nost ri concert i, che poi la gent e si
scam biava roba di quest o t ipo
È un esperienza che
ricordo con affet t o, perché com unque sono st at i t em pi non
facili ma carichi di entusiasmo.
Photo by Chico De Luigi
Se n t i Lu cia n o, la m ia n on vu ole e sse r e u n a pr ovoca zion e m a pe r ch é u n r ock e r com e
Ligabue canta in italiano e non in inglese?
Perché v ivo in I t alia, scusam i, la rispost a è m olt o sem plice. Dim m i t u che senso ha che uno cant i
in inglese volendosi esprim ere nei confront i di gent e che v ive nel suo paese; quest a dom anda,
secondo me, andrebbe fatta nei confronti di chi canta in inglese in Italia. Perché uno deve cantare
in inglese nel mercato italiano?
Com e son o i r a ppor t i con i Rock in g Ch a ir s, vist o ch e a l t u o
se con do
disco
ha
colla bor a t o
il
fisa r m on icist a
Fr a n co
Borghi?
I o non li conosco t ant o, conosco il loro lavoro. Ho conosciut o in un
paio di occasioni il loro leader, Graziano Rom ani, com e sem pre
m ot ivat o, con cui ho fat t o due chiacchiere. Loro hanno avut o belle
esperienze anche a livello di collaborazioni in Am erica, si sono t olt i
diversi sfizi t ra cui quello di fare una bella St and By Me assiem e a
Willy De Ville quest est at e, t i lascio im m aginare cosa vuol dire. L incont ro con Franco Borghi è
stato del tutto occasionale. Non volevo affidarmi a musicisti professionisti perché m i piaceva l idea
di dare l ennesim a opport unit à a gent e che non è nel giro di Milano ( professionalm ent e parlando)
ma che cerca di farcela, e così lui ci ha dato la sua disponibilità.
ML 32
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Obiettivamente, ch e diffe r e n za in t e r cor r e t r a il Liga bu e de l
primo LP e quello del secondo?
Credo che ci sia una differenza a due livelli. I l prim o a livello
produt t ivo. Nel senso che nel prim o disco ho usat o pochi suoni. Era
abbast anza povero com e produzione, anche se suonava, invece
quest a volt a, con il fat t o che avevo più esperienza, ho pot ut o
gestire meglio la produzione. Ho potuto inserire degli umori musicali
diversi, t ipo violini, fisarm oniche, un coro alpino, arm oniche a bocca
che nel prim o album non c erano. Ho pot ut o lavorare sui suoni di chit arra in m aniera diversa; ho
potuto impostare anche la batteria in maniera diversa, quindi dal punto di vista della realizzazione
m i sem bra più ricco. Dal punt o di vist a dei cont enut i, che è il secondo livello di cui parlavam o
prim a, quest ult im o disco è più com plesso. Nel senso che è un album m eno accessibile, bisogna
ascoltarlo più del primo.
Hai ancora qualche canzone nel cassetto?
Beh sì.
I tuoi impegni futuri?
Fino al 31 m arzo ( 1992, ndr) andiam o avant i con la t ournée. I n aprile m i occuperò della
produzione di un gruppo it aliano di rock che non ha ancora avut o la fort una che si m erit a, sono i
Rats. Con la produzione gli darò anche un pezzo mio.
L u lt im o disco ch e t i è pia ciu t o?
Beh, st o ascolt ando Lit t le Village che non m i dispiace, quello con Ry Cooder, John Hiat t e Nick
Lowe, non è eccezionale ma lo sto ascoltando volentieri.
ML 33
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update n. 53
altri percorsi: libri
PAOLA DE ANGELIS
Intervista
© 2008 di
Nicola Guerra
Am iam o Nick Drake perché è un art ist a fuori dal t em po, poet ico,
sensibile e aut ore di canzoni m erav igliose. I n occasione dell uscit a di
Journey t o t he st ars, i t est i di Nick Drake edit o da Arcana, abbiam o
avut o l onore di int ervist are Paola De Angelis, giornalist a, scrit t rice e
condut t rice radiofonica che ha analizzat o i t est i del cant aut ore
scom parso prem at uram ent e nel novem bre del 1974. Una piacevole
chiacchierata per parlare di questo libro che attraverso i testi ci svela il
carat t ere e la vit a t orm ent at a dell eroe rom ant ico della m usica folk e
non solo. Ma anche un pret est o per non dim ent icarsi di Nick Drake.
Buona Lettura.
Pa ola , in n a n zit u t t o com plim e n t i pe r
Jou r ne y t o t h e st a r s ; u n libr o ch e a t t r a ve r so le
t r a du zion i de i t e st i di N ick D r a k e , r ie sce a r a ccon t a r e la su a vit a com e for se n e ssu n o
aveva fatto. Quasi come a dire, la poesia va spiegata con la poesia. Come si è sviluppata
l ide a e qua n do h a i de ciso di m e t t e r la in pr a t ica ?
Nel libro cito spesso un grande giornalista inglese, Ian MacDonald, che in un saggio su Nick Drake
fa frequenti riferimenti al Buddismo. Potrei dire che Journey è st at o il m io karm a. La prim a volt a
che ho let t o un t est o di Drake, non m i è sem brat o un granché. Non av rei m ai im m aginat o che le
sue liriche m i avrebbero det t o così t ant e cose. La casa edit rice Arcana è st at a ardim ent osa a
includere un art ist a di cult o com e Drake nella sua collana di t est i. Ho accet t at o con ent usiasm o
ist int ivo la propost a, e anche con apprensione, dat o il rispet t o e l am ore che i fan nut rono per
Drake. Era un im presa rischiosa perché a part e le due biografie ( quella di Pat rick Hum phries e
l alt ra più recent e di Trevor Dann) , non c è m at eriale. Drake ha rilasciat o una sola int erv ist a,
all epoca di Bryt er Layt er, e le sue rispost e sono m onosillabiche. Dopo una let t ura analit ica delle
liriche, il prim o passo è st at o t rovare degli int erlocut ori t ra chi lo conosceva ( il produt t ore Joe
Boyd, la sorella Gabrielle, non m olt o ut ili purt roppo per l analisi t est uale) e chi pot eva avere
qualcosa di rilevant e da dire. Era fondam ent ale per m e avere il parere di alt ri m usicist i, per
questo ho chiest o un cont ribut o anche a Sim one Lenzi dei Virginiana Miller; i loro com m ent i sono
sem pre illum inant i, hanno un approccio diverso dai crit ici m usicali. Robyn Hit chcock, persona
gent ilissim a e disponibile, è st at o m olt o im port ant e. Alt ret t ant o illum inant e è st at o Jerem y
Prynne, uno dei m assim i poet i inglesi cont em poranei, persona di grandissim a erudizione, anche
lui m olt o gent ile e disponibile. Le m ie int uizioni iniziali con lui hanno t rov at o riscont ri ogget t ivi; ha
let t o le liriche di Drake com e un poet a che legge un alt ro poet a, m i ha indicat o st rade da
percorrere che si sono rivelat e m olt o frut t uose. Nick Laird- Clowes ( Dream Academ y) è un fan e
un musicista appassionato. Anche Joe Boyd, a cui tutti dobbiamo essere infinitamente grati, mi ha
dat o alcune indicazioni che si sono sedim ent at e e poi hanno
frut t ificat o . Me ne sono accort a
dopo aver finito il libro.
ML 34
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update n. 53
altri percorsi: libri
Un libr o che r a ccon t a se n za r a ccon t a r e , ch e sca va
n e i pe n sie r i e r ie sce a r e n de r li vit a , ch e
t r ova
sim ilit u din i im pe n sa bili con poe t i de l pa ssa t o e ch e
ci pon e D r a k e a l pa r i di u n e sse r e im m or t a le .
Quanto è ancora presente oggi la sua musica?
Lo è m olt o di più che all epoca in cui quei dischi
venivano
pubblicat i.
Allora
prat icam ent e
non
lasciò
t raccia. Drake è sem pre più present e: capit a più spesso
di sent ire una sua canzone alla radio, addirit t ura com e
com m ent o di servizi t elev isiv i, e nelle colonne sonore.
Nick Drake - dipinto di Carlos Botelho
Nei film spesso sonorizza m om ent i rom ant ici ( vedi Serendipit y
o I n viaggio con Evie ) , segno
che la nost ra sensibilit à è cam biat a, che non è più il cant aut ore depresso e m est o. Eppoi ogni
volt a che com pare un alt ro ragazzo con la chit arra che cant a con voce m orbida t est i int rospet t iv i,
si paragona a Drake, quasi sem pre a t ort o. I nolt re sono più frequent i le cover: St eve Evans, un
vocalist j azz di Chicago, nel suo prim o album uscit o a gennaio 2008 ha incluso addirit t ura t re
cover di Drake.
Le gge n do
qu e st o
libr o
mi
son o
se n t it o
ca t a pu lt a t o
nei
pe r iodi scola st ici, qu a n do le gge vo i sa ggi de i poe t i e ce r ca vo
di in t e r pr e t a r n e pe n sie r i e vit a . L u n ica diffe r e n za è ch e la
vit a de i poe t i m i se m br a va dist a n t e n on ost a n t e n e fossi
a ffa scin a t o, m e n t r e la vit a di u n m u sicist a è qu a lcosa ch e
t occa in e vit a bilm e n t e ch i vive di m u sica , pr in cipa lm e n t e
r ock . M a cosa e r a e sa t t a m e n t e N ick D r a k e ? Un poe t a ch e
usava la musica o un musicista che plasmava le sue parole al
tocco leggiadro di una chitarra?
Drake era un m usicist a superbo: form azione classica su cui si era innest at o il j azz e poi il blues,
olt re alle arie da m usic hall che gli ha t rasm esso la m adre Molly. A t ort o viene incluso nella
fam iglia del folk inglese. Le sue canzoni nascevano sicuram ent e alla chit arra; una volt a t rovat a la
m elodia, le frasi, la st rut t ura della canzone, com poneva dei versi che si adat t avano all at m osfera
musicale evocata. Quindi tra le due opzioni, direi sicuramente la seconda.
ML 35
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update n. 53
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A ch i n on con osce D r a k e con siglie r e i di a vvicin a r si a lla sua
musica
e
poi
di
le gge r e
il
tuo
libr o.
A
ch i
ha
già
dim e st ich e zza con il t occo de l m e n e st r e llo in gle se da r e i u n
consiglio: le gge r e i t e st i con le t u e a na lisi a ppr ofon dit e
a scolt a n do dir e t t a m e n t e la ca n zon e in e sa m e . M i si è a pe r t o
u n m on do e h o scope r t o u n sa cco di cose ch e m a i a vr e i
im m a gin a t o. C è u n ide a ch e t i se i fa t t a di N ick e ch e le
a n a lisi de i t e st i n on h a n n o por t a t o a ga lla ? Qu a le con siglio
daresti a un ragazzo giovanissimo che scopre la sua musica?
Non sono part it a con alcuna idea preconcet t a, ho lasciat o che i t est i m i parlassero. I n realt à
secondo m e le liriche danno un rit rat t o perfet t o, spesso non diret t o m a in m odo obliquo,
at t raverso indizi dissem inat i o alt er ego ( com e le figure fem m inili) . Su Nick è im possibile st abilire
qualsiasi verit à cert a: è bravissim o a eludere, a rendersi inafferrabile. Aria solida, com e lo chiam a
in m odo geniale John Mart yn. Un giovanissim o che scopre Nick ha già capit o t ut t o e non ha
bisogno di consigli. Le canzoni parlano da sole, il resto lo aggiungono le orecchie di chi ascolta.
Ci son o se con do t e a r t ist i ch e in u n fu t u r o, m a ga r i lon t a n issim o, a vr a nn o la st e ssa
attenzion e ch e si è sca t e n a t a a t t or n o a un a figur a cosi sch iva de lla m u sica folk ? E in
I t a lia ? Abbia m o m e n e st r e lli ch e m e t t on o in pia zza la lor o soffe r e n za o qu e i
be i
t e m pi
sono passati?
Difficile che ciò accada perché Nick Drake è figlio di un epoca irripet ibile, che non pot rà m ai essere
eguagliat a. Le circost anze st oriche, sociali, cult urali hanno cont ribuit o a generare una produzione
m usicale riv oluzionaria com e l epoca che l ha v ist a nascere. Molt o è st at o già espresso usando un
cert o linguaggio m usicale. Credo che oggi si debbano percorrere alt re st rade. Non ci sarà m ai un
altro Elvis, un altro Dylan e neanche un altro Drake. Tuttavia anche oggi apprezziam o l aut ent icit à
quando esist e. Sono rim ast a m olt o colpit a da un giovane cant aut ore cam pano che si chiam a Mr
Milk. Non v uole em ulare Drake, non è un v irt uoso ( Drake lo era m a non lo dava m ai a vedere)
però ha una grazia che incanta.
Un sa cco di pe r son a ggi fa m osi, da Robe r t Sm it h de i Cu r e , a
Br a d Pit t pa ssa n do pe r Sim one Cr ist icchi e Pe t e r Bu ck de i
R.E.M si son o dich ia r a t i gr a n di e st im a t or i de l m u sicist a
in gle se . M a è ve r a m e n t e u n ive r sa le la m u sica ch e sca t u r isce
dalla sofferenza?
Sì, se è aut ent ica e non è com piaciut a. Musicist i viscerali com e Jeff
Buckley e Kurt Cobain t i colpiscono drit t o al cuore, anche t roppo. I l
dram m a è che un art ist a per pot er durare deve sapersi
dosare ,
non dare t ut t o di sé, com e ho vist o Jeff Buckley fare in concert o. La percezione che ebbi all epoca
fu che non sarebbe durat o. Universale non significa che dice a t ut t i le st esse cose, m a che parla ,
che dice a tutti qualcosa, magari di diverso.
ML 36
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A pa r t e il fa t t o ch e por t i se m pr e con t e
Five Le a ve s Le ft , n e l libr o pr e fe r isci la scia r e
pa r la r e gli a lt r i. N oi in ve ce voglia m o sa pe r e a n e ddot i, cu r iosit à su com e t u t i sia
a vvicin a t a a N ick , qu a li son o le cose ch e t i h a la scia t o ( pe r ch é se h a i scr it t o u n libr o su
di lu i a vr a i sicu r a m e n t e de i r icor di le ga t i a lu i e a lla su a m u sica ) e sopr a t t u t t o ( e so ch e
può essere una domanda difficile) quale fra i tre dischi preferisci.
Non è vero che preferisco far parlare gli alt ri. Ho preferit o usare i loro com m ent i là dove erano
illum inant i e originali: sono st at a at t ent a a non appropriarm i delle parole di nessuno, per
corret t ezza, m a ho seguit o i m iei percorsi, le m ie int uizioni, che sono solo suggerim ent i, let t ure
personali che non hanno la pret esa di essere univoche, ogget t ive. La prim a curiosit à, per m e un
po inquiet ant e, è che un collega ha let t o alcuni capit oli del libro e ha det t o che gli hanno svelat o
m olt e cose di m e! È un libro m olt o personale, quindi, e non pot rebbe essere alt rim ent i dat o
l argom ent o. Ho passat o m olt i m esi in
colloquio
con Drake, un esperienza di un cert o peso
em ot ivo... Purt roppo non ricordo la prim a volt a che ho sent it o una sua canzone, deve essere
successo grazie alla radio ( com e condut t rice o ascolt at rice non so) . L ascolt o di Drake avviene
sem pre in una dim ensione int im a, personale. Per quest o l album preferit o cam bia: prim a a
seconda degli st at i d anim o, poi
m i sono accort a
con gli anni. Direi Pink Moon non per
snobismo, ma perché è il disco più nudo, assoluto, forse più vicino alla nostra sensibilità attuale. È
così scarno e sincero da far paura. Bisogna essere m olt o fort i per pot erlo ascolt are e per pot er
percepire che in alcune canzoni c è una serenit à m et afisica. Dico sem pre che le sue canzoni sono
schermi bianchi su cui ognuno di noi proietta i suoi stati emotivi.
An a lizza n do i t r e disch i fa t t i in vit a ve r r e bbe da pe n sa r e ch e Br yt e r La yt e r ( 1 9 7 0 ) fosse
st a t o scr it t o pr im a di Five Le a ve s Le ft ( 1 9 6 9 ) , pe r ch é è più gioioso e spe n sie r a t o.
I n ve ce la vit a di D r a k e è n e i su i t e st i, ch e col pa ssa r e de l t e m po si fa ce va n o più
de t e r m in a t i a r a ccon t a r e la su a fin e . M a n e ssu n o gli da va r e t t a pe r ch é n on pa r la va n o a
qu e l pe r iodo st or ico. E oggi la ve r a colloca zion e di D r a k e , oggi che si soffr e ve r a m e n t e ?
Gli anni Sessant a sono st at i un periodo di grande sofferenza, di crisi di ident it à, di angosce
esist enziali: non erano solo sesso droga e rock n roll. Un edonism o pagat o spesso a caro prezzo.
Le generazione di Drak e in part icolare era m olt o fragile: erano i prim i ad essere
giovani
nel
Regno Unit o ( un paese dove l aust erit y del dopoguerra si era prot rat t a fino a t ut t i gli anni 50 e
olt re) , i prim i a non riconoscersi nei loro genit ori. Bryt er Layt er suona più gioioso per via degli
arrangiam ent i. I n realt à i t est i spesso sono dram m at ici e dolorosi. Fat e la prova leggendoli senza
ascolt are le canzoni. È il disco della cadut a, del det erioram ent o, della fine dell innocenza e delle
speranze, di ciò che accade al ragazzo di cam pagna che va in cit t à. I t est i di Drake sono
ingannevoli perché si t ende a leggerli in m odo cronologico, adat t andoli alle circost anze della sua
vit a; in realt à non è così. Com e dico nel libro, Drake non è l uom o st orico, che v ive in un t em po
lineare; m a un uom o arcaico che v iv e in un t em po ciclico, in cui t ut t o è già com piut o. Allora forse
è la sua astoricità a renderlo eterno e molto più fruibile oggi che il nostro ascolto è più ricco grazie
alle esperienze di alt ri 40 anni di m usica ibrida, fuori dai generi e dalle et ichet t e. Drake non parla
a tutti, non risuona in t ut t e le orecchie. Ci vuole consonanza , affinit à elet t iva. Noi siam o le corde
che lui fa risuonare, ma non è detto che ciò possa accadere con chiunque.
ML 37
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altri percorsi: libri
Un pa ssa ggio n e l fina le m i h a colpit o, pe r t or na r e a lla dom a n da di pr im a . Robyn
H it ch cok pa r la di com e la m u sica di N ick n on sia un n ost a lgico t u ffo n e l pa ssa t o pe r
r ivive r e gli a n n i d or o de l m ovim e n t o h ippy. Pe r ch é N ick D r a k e n on e r a u n h ippy, n é
tanto meno un cantautore di folk classico. Non suonava dal vivo, non aveva un gruppo e
n é t a n t o m e n o a ve va sm a n ie di su cce sso. I l su o m e ssa ggio è a r r iva t o t a r di m a
comunque è arrivato. Cosa ci ha lasciato quindi, questo grande artista?
Non è
che non avesse ansie di successo; se i suoi dischi avessero vendut o, se fosse st at o
pubblicam ent e apprezzat o, se avesse t rovat o un seguit o, forse sarebbe ancora vivo. Non era
dispost o a m angiare la polvere della st rada, a urlare per farsi sent ire. Non appart eneva all Era del
Becco, com e dice Hit chcock. La sua prim a dot e è di essere aut ent ico, se st esso e nessun alt ro. I l
suo m odo di suonare la chit arra, di cant are, di esprim ersi. È st raordinaria la sua capacit à di
essere fluido, di far sem brare t ut t o sem plice m ent re in realt à è assurdam ent e com plicat o.
Nessuno è in grado di riprodurre le sue canzoni. Ma lo fa senza v irt uosism i, per quest o
ti
prende : perché t i sem bra vicino. Robin Frederick ( consiglio di leggere i suoi saggi su Drake,
disponibili sul suo sit o) dice che le sue canzoni im plorano am ore in m odo così seducent e che sono
trappole che lui ha lasciato aperte prima di morire, e noi non abbiamo colpa se ci cadiamo dentro.
Ult im a dom a n da pe r t or n a r e a l libr o; n e lle scu ole la m u sica se con do m e a n dr e bbe
in se gn a t a , a n a lizza t a e vissu t a . Com e pe r D yla n , sa r e bbe be n e ch e si in se gn a sse il
m e ssa ggio la n cia t o da i m u sicist i de lle ve cch ie e n u ove ge n e r a z ion i. H a i a disposizione
u n pr ogr a m m a pe r illu st r a r e pe r ch é la m u sica pu ò a n cor a ca m bia r e la vit a . A pa r t e
Drake, come lo svilupperesti?
Oggi la cult ura è m olt o più v isiva di un t em po. Nient e di più sem plice e ut ile che far v edere alcuni
dvd. Bob Dylan: farei vedere il docum ent ario di Mart in Scorsese e farei leggere alcuni brani delle
sue Chronicles. L aut obiografia di Joe Boyd è un ot t im o libro sugli anni Sessant a ( e non solo) .
Ot t im i spunt i anche dal Johnny Cash Show o dall Ed Sulliv an Show. Woodst ock, il Mont erey Pop
Fest ival. I film dei Beat les e di Elvis Presley. E, perché no, i program m i t elev isiv i della RAI degli
anni Sessant a- Set t ant a: St udio Uno, Canzonissim a... Nella collana Songbook di Arcana ci sono
ot t im i volum i su De André, Rino Gaet ano, Modugno. Ho appena vist o il bellissim o docum ent ario di
Julien Tem ple su Joe St rum m er, a cui aggiungerei qualcosa anche da West way t o t he World. C è
l im barazzo della scelt a anche per i libri m usicali: al ginnasio olt re all Eneide e I Prom essi Sposi,
perché non far leggere la biografia di Hendrix o dividere la classe in quat t ro gruppi e assegnare a
ciascuno una part e dell Ant hology dei Beat les?
ML 3 8
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altri percorsi: scacchi
ROBERT JAM ES FI SCH ER
Un genio contro tutti
© 2008 di
Massimo Megale
Quando giochi con Bobby il problema non è vincere o perdere, il problema è sopravvivere Boris
Spasskij, ex campione del mondo di scacchi (1969- 1972).
I l 17 gennaio 2008 è m ort o, a Reyk j avik ( I slanda) , uno dei più fort i giocat ori di scacchi di t ut t i i
tempi: Robert James Fischer, nato a Chicago (Stati Uniti), il 9 marzo 1943.
Fuck t he U.S , quest a fu una delle frasi pronunciat e da Fischer
in un int erv ist a rilasciat a a una radio filippina all indom ani del 11
set t em bre 2001. Davvero paradossale per un uom o che, nel
1972,
era
divent at o
uno
dei
sim boli
della
propaganda
ant isoviet ica dopo aver bat t ut o, in un m at ch valido per il
campionato del mondo, il russo Boris Spasskij. Dal dopoguerra in
poi,
i giocat ori soviet ici dom inav ano
la scena scacchist ica
int ernazionale anche grazie ad una precisa scelt a dell Unione
Soviet ica, che considerava il predom inio negli scacchi uno
strum ent o di propaganda adat t o a rappresent are al m ondo la
superiorit à del sist em a com unist a. Negli St at i Unit i invece gli
scacchi,
che
not oriam ent e
non
generano
un
giro d'affari
consist ent e, erano lasciat i al loro dest ino che in un sist em a
capit alist a era ai m argini della societ à. Ciò nonost ant e, alla fine
degli anni
50 spunt ò un ragazzino di Brooklyn dal t alent o
st raordinario che a soli quat t ordici anni divent ò cam pione
Fischer a 20 anni ritratto da
Hans Namuth
nazionale ed a quindici Grande Maest ro I nt ernazionale. Le rivist e
che all epoca s int eressavano a Fischer lo descrivevano com e un
ragazzino norm ale, accanit o m ast icat ore di chewing- gum e
fanat ico del rock and roll e di Elvis, m a in lui st ava m at urando un obiet t ivo che avrebbe assorbit o
tutte le sue energie: diventare campione del mondo di scacchi.
Nel frat t em po, l ast ro nascent e am ericano era divenut o ogget t o di at t enzioni dell apparat o
soviet ico che iniziò a st udiarlo nel t orneo dei candidat i al t it olo m ondiale del 1959. Fischer perse
più di qualche part it a m a rivelò subit o il suo t alent o, t ant o che l ex cam pione del m ondo
Bot vinnik, in un docum ent o riservat o inviat o al Part it o Com unist a Soviet ico, scrisse:
Attenzione,
quest o giov anot t o oggi non è un pericolo, lo divent erà m olt o prest o. Bisogna st udiarne il gioco, in
m odo da capirne i progressi e prendere le cont rom isure . I n seguit o, anche il Kgb s int eressò a
Fischer e ne t racciò il seguent e profilo:
Personalit à st ravagant e, solit aria, non frequent a donne,
non ha vizi né alcun interesse culturale o materiale, la sua vita sono solo gli scacchi .
ML 39
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altri percorsi: scacchi
Ovviam ent e l FBI non rest ava a guardare e seguiva Fischer, anche perché il giov ane cam pione
st at unit ense era figlio di Regina Wender, una donna che in passat o aveva at t irat o l at t enzione
dell ent e federale st at unit ense per aver conosciut o in Germ ania, e sposat o in Unione Soviet ica, il
m edico t edesco Gerhardt Fischer, un com unist a secondo l FBI .
Tornando agli scacchi, Fischer in quegli anni m at urò la convinzione, probabilm ent e non a t ort o,
che nei t ornei dei candidat i al t it olo m ondiale i giocat ori soviet ici si accordassero t ra loro per
concent rare t ut t i gli sforzi sul rest o dei part ecipant i t agliando così, di fat t o, fuori dalla corsa al
t it olo i giocat ori non soviet ici. Quest a paranoia cont ribuì a rallent are di qualche anno la rincorsa al
titolo di Fischer. I risultati eclatanti ottenuti quando, nel 1970, le qualificazioni alla finale mondiale
furono disput at e ad elim inazione diret t a, dim ost rano com e nessun gioco di squadra avrebbe
pot ut o ferm are Fischer: 6- 0 a Taim anov, che quando t ornò in Unione Soviet ica fu em arginat o
dalla societ à ed accusat o di aver collaborat o con il nem ico, 6- 0 al danese Larsen, 6.5- 2.5 nella
finale dei candidat i disput at a cont ro l ex cam pione del m ondo, il georgiano Petrosjan.
Nel 1972, al t erm ine di quest a cavalcat a t rionfale,
Fischer
si
guadagnò
cam pione
del
cam pione
in
l occasione
m ondo
carica,
sfidando
il
russo
a
di
divent are
Reykjavik
Boris
il
Spasskij.
All epoca della guerra fredda, una sfida t ra uno
st at unit ense
assum ere
un
e
un
soviet ico
significat o
non
polit ico
pot eva
e
la
che
frase
pronunciat a da Art hur Koest ler, inviat o del Sunday
Tim es, descriveva perfet t am ent e il clim a che si
Fischer, sulla destra, contro Spasskji
respirava:
Divert ent e
fare
di
nuovo
il
corrispondent e di guerra dopo t ut t i quest i anni .
Tut t o ciò av veniva cont ro la volont à di ent ram bi i giocat ori perché Spasskj i rit enev a che fosse
giust o
lasciare la polit ica fuori dagli scacchi e dallo sport in generale , m ent re Fischer era sì
ant isoviet ico, m a per quest ioni riguardant i gli scacchi e non la polit ica. Gli event i di quel
cam pionat o passat o alla st oria com e il m at ch del secolo sono not i: dall iniziale rifiut o di iniziare
l incont ro per m ot iv i econom ici alla t elefonat a fat t a dal Segret ario di St at o am ericano Henry
Kissinger per conv incerlo a giocare; dalla sconfit t a sulla scacchiera nella prim a part it a alla
sconfit t a nella seconda, in cui Fischer si rifiut ò di giocare perché, t ra le alt re cose, il ronzio delle
t elecam ere present i nella sala di gioco gli era insopport abile. Una v olt a che furono accet t at e
prat icam ent e t ut t e le richiest e dello sfidant e, il m at ch proseguì e Fischer divent ò l undicesim o
cam pione del m ondo di scacchi infliggendo un perent orio 12.5- 8.5 al suo avversario. Dopo aver
sconfit t o il nemico, Fischer divenne un idolo negli St at i Unit i t ant o da ricevere num erose offert e
com e t est im onial di m arche d ogni genere. I n un occasione Fischer declinò l offert a fat t agli da una
nota marca di shampoo perché ... non utilizzava quella marca! Dopo esser diventato campione del
m ondo, Fischer sm ise di giocare, a det t a di alcuni perché t errorizzat o dalla possibilit à di perdere,
a detta di altri perché ormai disinteressato da un gioco che non poteva dargli più nulla.
ML 40
musicletter.it
update n. 53
altri percorsi: scacchi
Nel 1975 Fischer, dopo aver avanzat o richiest e rit enut e inaccet t abili dalla federazione scacchist ica
int ernazionale, si rifiut ò di disput are il m at ch cont ro lo sfidant e ufficiale, il russo Anat oly Karpov,
che fu proclam at o nuovo cam pione del m ondo. Fischer, che non accet t ò m ai quella decisione,
sparì dalla circolazione e l oblio in cui sprofondò era int errot t o, di t ant o in t ant o, dal diffondersi di
leggende che lo vedevano una volt a giocare in un parco di New York t ravest it o da barbone,
un alt ra giocare anonim am ent e in int ernet .
Nel 1992, venti anni dopo la sfida di Reykjavik, Fischer, che si considerava
ancora il legit t im o cam pione del m ondo, concesse la rivincit a a Spasskij ,
che nel frat t em po aveva quasi sm esso di giocare e a st ent o pot eva essere
considerat o t ra i prim i cent o giocat ori al m ondo. I l m at ch si svolse nella
Jugoslav ia di Milosev ic e Fischer vinse di nuovo, m a gli anni passat i
lontano dall at t iv it à agonist ica avev ano lasciat o il loro segno ed il livello
t ecnico della sfida non fu eccelso, t ant o da deludere t ut t i gli appassionat i
Fischer nella
conferenza stampa del
1992
che aspet t avano ansiosam ent e il rit orno del cam pione am ericano. Quella
sfida lasciò com unque un segno nella vit a di Fischer che, nell occasione,
sputò sul docum ent o del Dipart im ent o di St at o degli St at i Unit i che gli
int im ava di non giocare nel paese balcanico, in quegli anni sogget t o ad em bargo econom ico.
Fischer divenne così un ricercat o e se fosse t ornat o negli St at i Unit i avrebbe rischiat o fino a dieci
anni di galera. Per evit are l arrest o, Bobby si t rasferì prim a in Ungheria, poi in Argent ina, nelle
Filippine ed infine, nel 2004, fu ferm at o ed arrest at o nell aeroport o di Tokyo perché il suo
passaport o era scadut o. Fischer ev it ò di t erm inare la sua esist enza nelle pat rie galere solo grazie
alla
concessione
della
cit t adinanza
da
part e
dell I slanda
che,
per
l occasione, riunì in sedut a st raordinaria il proprio parlam ent o. Proprio in
I slanda, all inizio del 2008, Fischer ha t rovat o la m ort e in un appart am ent o
di Reykj avík , dopo un ricovero in ospedale per un insufficienza renale e
dopo aver rifiutato le cure con medicine occidentali.
Fischer aveva un quozient e d int elligenza pari a 180 e una m em oria che gli
Fischer libero
perm et t eva di riprodurre perfet t am ent e un dialogo pronunciat o in una
lingua a lui sconosciut a. Fischer era m isogino, t ant o che ebbe a sost enere
che avrebbe pot ut o bat t ere qualsiasi donna concedendole il vant aggio di un cavallo. Fischer ,
nonost ant e la m adre fosse ebrea, era un accanit o ant isem it a ed era convint o d essere vit t im a di
un com plot t o giudaico. Fischer odiava il governo del suo paese, t ant o che dopo l 11 set t em bre si
augurava gli St at i Unit i fossero spazzat i v ia dai t errorist i. Fischer era un uom o cont roverso,
dunque, t ranne che sulla scacchiera dove è unanim em ent e considerat o, insiem e a Capablanca e
Kasparov, uno dei più grandi giocat ori di scacchi del 900. Si può esser cert i che a breve gli St at i
Unit i, com e loro consuet udine, lav eranno la propria coscienza realizzando un film sulla vit a di
Fischer ed in part icolare sulla sfida di Rekj avj k del 1972. Ciò non cam bierà la st oria di Robert J.
Fischer, cam pione del m ondo di scacchi, m ort o in esilio in I slanda all et à di 64 anni, lo st esso
numero di caselle di una scacchiera.
ML 41
musicletter.it
update n. 53
altri percorsi: scacchi
Byrne- Fisch e r , la
pr im a
de l r a ga zzo pr odigio
Osservando la part it a, m i convinsi che il ragazzo aveva un t alent o
st raordinario , Yuri Av erbach, Grande Maest ro di scacchi sov iet ico,
campione nazionale nel 1954.
Nel 1956, a soli 13 anni, Fischer part ecipò al Trofeo Rosenwald dove
affront ò, per la prim a volt a, i m igliori giocat ori degli St at i Unit i. Al
t erm ine del t orneo Fischer occupò solo l ot t ava posizione, m a cont ro
Donald Byrne, che nel 1953 era st at o cam pione degli St at i Unit i, vinse
Un giovane Bobby
Fischer
una part it a che fece il giro del m ondo suscit ando l int eresse e
l ent usiasm o di espert i e appassionati.
Fischer non inserì quella part it a nel suo libro
60 part it e da ricordare , m a anni dopo la definì
come una delle migliori della sua carriera.
Byrne, Donald - Fischer, Robert
James [D97]
New York 07.10.1956
1 .Cf3 Cf6 2 .c4 g6 3 .Cc3 Ag7 4 .d4 0 0
5 .Af4 d5 la difesa Grünfeld, un sist em a
ut ilizzat o spesso da Fischer. 6 .D b3 dx c4
7 .D x c4 c6 8 .e 4 Cbd7 ?! I n quest a posizione
Kasparov, 30 anni dopo cont ro il Grande Maest ro
Ant hony
Miles,
preferirà
giocare
8..b5 9 .Td1 Cb6
1 0 .D c5
Ag4
11.Ag5?
diagram m a 1
un
errore,
meglio
11.Ae2 per poter poi
m et t ere il Re al
sicuro con l arrocco
11...Ca4!!
Il
giovane Fischer ha
com preso i difet t i
Diagramma 1. Posizione
dopo 11.Ag5
present i
nella
conform azione nem ica ( Averbakh) , vale a dire la
vulnerabilit à del Re, del pedone in e4 e dell Alfiere
in g5. 12.Da3 [ se 12.Cxa4? allora 12...Cxe4!
13.Db4 Cxg5 14.Cxg5 Axd1 15.Rxd1 Axd4 con
vant aggio decisivo per il nero] 12...Cxc3!
1 3 .bx c3 Cx e 4 1 4 .Ax e 7 D b6 dal punt o di
vista materiale i due giocatori sono in parità, ma il
nero sta molto meglio per la posizione esposta del
Re bianco 15.Ac4 Se il Bianco accet t a la qualit à
giocando 15.Axf8, dopo 15...A: f8 16.Db3 Cxc3! la
sua
posizione
si
sfascia
im m ediat am ent e
(Averbakh). 15...Cxc3 16.Ac5 Tfe8+ 17.Rf1
Ae6!!
diagram m a 2 un fulm ine! Fischer offre la propria
donna per l at t acco.
Forse Byrne, dopo
aver giocat o 17.Rf1,
pensava
di
aver
risolt o
i
suoi
problem i e di pot er
passare in vant aggio
dopo
17..Cb5?
18.Axf7+ !
Rh8
19.Axb6
Cxa3
20.Axe8, m a gli era
sfuggit a
la
fort e
replica di Fischer.
Diagramma 2. Posizione
dopo 17...Ae6
18.Axb6
[a
18.Axe6 segue 18...Db5+ 19.Rg1 Ce2+ 20.Rf1
Cg3+
21.Rg1 Df1+
22.Txf1 Ce2#
m at t o
"affogato"]
1 8 ...Ax c4 +
1 9 .Rg1
Ce 2 +
2 0 .Rf1 Cx d4 + 2 1 .Rg1 Ce 2 + 2 2 .Rf1 Cc3 +
2 3 .Rg1 a x b6 2 4 .D b4 Ta 4 2 5 .D x b6 Cx d1
26.h3 Tx a 2 2 7 .Rh 2 Cx f2 al t erm ine della
bat t aglia t at t ica Fischer ha ot t enut o, in cam bio
della donna, una t orre, due alfieri e t re pedoni. I l
vant aggio del nero è decisivo ed il seguit o è una
semplice esecuzione 2 8 .Te 1 Tx e 1 2 9 .D d8 +
Af8 3 0 .Cx e 1 Ad5 3 1 .Cf3 Ce 4 3 2 .D b8 b5
3 3 .h 4 h 5 3 4 .Ce 5 Rg7 3 5 .Rg1 Ac5 +
3 6 .Rf1 Cg3 + 3 7 .Re 1 Ab4 + 3 8 .Rd1 Ab3 +
3 9 .Rc1 Ce 2 + 4 0 .Rb1 Cc3 + 4 1 .Rc1 Tc2 #
scacco matto 0 1
Notazioni alle mosse: ?! dubbia ! forte !! molto forte?
errore
ML 42
musicletter.it
update n. 53
altri percorsi: scacchi
Approdondimenti
Alcune delle più belle partite giocate da Fischer
Fischer vs Tal, 1961 1- 0
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1008404
R Byrne vs Fischer, 1963 0- 1
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1008419
Fischer vs Spassky, 1972 1- 0
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1044366
Documentario su Fischer
Scacco Matto La guerra fredda di Bobby Fischer La St oria siam o noi, Rai3, 2008. Durat a: 50
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=454
Libri scritti da Fischer
Sessant a part it e da ricordare ( USA, 1969) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 1987 dal Gruppo
editoriale Mursia
Bobby Fischer insegna gli scacchi ( USA, 1972) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 1986 da
Hoepli.
Testi recenti su Fischer
I russi cont ro Fischer , D. Pliset sk y e S. Voronkov ( Russia) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel
2003 da Caissa Italia.
Bobby Fischer va alla guerra. Fischer- Spasskij , il t it olo m ondiale di scacchi e la guerra fredda di
D. Edm onds e J. Eidinow John ( USA, 2006) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 2006 da Garzant i
Libri
Musica
Lazy Susan
Mujaji
Bobby Fischer (2001)
Bobby Fischer ( 2005) 4 29
http://www.lastfm.it/music/Mujaji/_/Bobby+Fischer
iLiKETRAiNs - Rook House For Bobby ( 2006) 4 45
http://www.lastfm.it/music/iLiKETRAiNS/+videos/+1- E7LQ9We7Tyc
Deathbot
Bobby Fischer 3 57
http://www.lastfm.it/music/Deathbot/_/Bobby+Fischer
Benny Anderson e Bj örn Krist ian Ulvaeus ( m em bri degli Abba) - m usical
liberamente ispirato alla sfida Fischer - Spasskji
Chess
( 1984) ,
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