A . I. - Gruppo Unipol
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A . I. - Gruppo Unipol
... I CONVEGNO NAZIONALE PRODUTTORI I5 MARZO I975 BOLOGNA E SUB-AGENTI U NIPOL RELAZIONE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO C INZIO ZAMBELLI j • Cari Amici, La prima Conferenza Nazionale di produzione dell'Unipol tenuta nell'estate scorsa qui a Bologna, indicò fra le iniziative di maggior rilievo da realizzare quella di convocare una assemblea, un convegno nazionale dei Pro duttorL e dei Sub-Agenti nella consapevolezza che essi rappresentano una delle componenti di e de cisiva fondamentale importanza per lo sviluppo e il successo della Compagnia. Questo convegno, convocato conqiuntamente fra il Consi - glio di Amministrazione e il Consiglio Generale rappresenta una esperienza nuova per noi probabilmente nuova in assoluto � tivn dell'Unipol e per il mercato assicura italiano. Tutte le iniziative nuove proprio perchè 1 no sempre in sè franchezza, ci Agenti, qualche incognita , ma anche con tali, contengo e debbo dirvi con grande piacere, che su un punto eravamo sbagliati. Noi eravamo preoccupati di ritrovarci qui oggi almeno in 500 -600, per ragioni ro dei ebbene siamo più logistiche aver tutti Voi il saluto dei nostri ed il ringraziamen accolto il nostro invito, particolare calore per la vasta cari amici del Sud migliore test imonianza anni fa in questa e antifascista, damente presente è del e fatto desidero farlo con e robusta rappresentanza delle Isole che sono che l'Unipol, nata la I2 Bologna e in questa Emilia democratica oggi una concreta realtà per Del resto noi siamo una compagnia che non ha paura del col e ramificata poeta dalle Alpi in tutto nazionale sa1 o dirla A abbiamo dovuto limitare il nume partecipanti. Nel rinnovare a to per del doppio e aggiungo che alla il Paese, Sicilia. . I. 2 nuovo, che anzi, pur non ignorandone le difficoltà, lo ricerca per svilupparlo. In un certo senso noi stessi siamo una novità nel pan2ra ma assicurativo italiano degli ultimi anni. Siamo la sola Compagnia italiana gestita e amministrata dagli o perai, dai contadini, dagli impiegati, dagli artigiani, dagli esercenti attraverso le loro organizzazioni coo perative, sindacali e professionali, saldamente colle gata con la consorella Volksfursorge della Repubblica Federale Tedesca e attraverso la Federazione interna - zionale delle compagnie cooperative e sindacali con tut te le consorelle operanti nel mondo. Siamo fra le compagnie sorte in Italia dal 1960 in poi quella che ha realizzato il più alto ritmo di svi luppo sia in assoluto che in percentuale. I premi incassati dall'Unipol sono passati dai lioni del I963, ai 303 mi 2I.800 milioni del I972. Nel I974 fra rami Vita e Danni abbiamo superato i 31 miliardi di incassi, e ci presentiamo oggi con una struttura costituita da 430 generali operanti, I.500 275 Agenzie IO I - 8 Ispettorati Tecnici e da cir produttori e sub-agenti. Dietro queste cifre c'è stato e c'è il lavoro nato ed intenso di migliaia di persone, lavoro, da da 35 ispettorati sinistri, spettorati organizzativi, ca dipendenti, c'è il concorso prezioso di tecnici, appassiQ il Vostro di agenti, di quadri provenienti da altre compagnie che ci hanno po� tato competenze di cui avevamo ed abbiamo bisogno; vi è stato in particolare un grande s forzo di formazione che per altro va continuato ed intensificato. Oltre il 90% sub-agenti, e direttivo) delle nostre forze operative agenti, è ro cooperativo, go, è personale amministrativo, sindacale, lavo politico o come primo impie venuto con passione e con non è tecnico venuto all'Unipol da esperienze di rienza specifica di lavoro E (produttori, fiducia, ma senza espe assicurativo. fra i meriti minori dell'impresa quello di e sse . I. 3 re riuscita in breve tempo a formarsi un patrimonio di competenza e di capacità operative che certo ha� no un grande e costante bisogno di essere migliorate e accresciute, geFe ma che ci consentono già oggi, il confronto e a del settore testa alta con le altre imprese assicurativo. Dietro ai risultati raggiunti c'è ma da solo non In effetti di reg è sufficiente a anche tutto questo, spiegarli. l'Unipol e le forze cooperative che gli hanno dato vita coglievano un bisogno reale ampiamen te diffuso nel Paese fra tutti i ceti ticolarmente fra i lavoratori, ceti medi, le e medie imprese efficiente concetti : i sociali ma par le picco il bisogno di una assicurazione ed onesta, di una assicurazione basata sui della mutualità, e non su quelli della spec� lazione. Questo è l' impegno primo e prioritario che ognuno noi deve la avere sempre presente, nostra funzione, ed è di esso sta alla base de±_ per questa ragione che nel momento in cui sottolineiamo i risultati positivi de±_ la nostra crescita, tà I le disfunzioni, sempre s tri non possiamo ignorare le diffico±_ i ritardi da correggere per essere r�glio in grado di co1npiti to difficile assolvere specifici in una e grave complessa come l'attuale. nel dopo Lo� per zione ha 25% drarrunatica e di tutte i s uo i la quelle attraversate dati quantitativi. registrato in tre anni e un aun�nto del con una p r� vi s io n e un tasso di inflazione cifre che nel passato trovavano Nel nostro Paese è guerra. nel 1974 riodi n2 situazione generale mol La crisi che sta attraversando il più con succeso ai Il tasso IO% del nel 20% di 1973, per pari al 64�t; riscontro infla del il 1975, sono solo nei pe bellici. !974 abbiamo avuto una caduta nell'incremento del . I. 4 reddito nazionale lordo, mentre per il sta una riduzione attorno al 2,5%. I975 è Nel mese previ di gennaio la produzione industriale registra una diminuzione del I4% a cui fanno riscontro il drammatico aumento delle ore in cassa integrazione e del numero dei Questa crisi non è espressione soltanto disoccupati. di quelle ri - correnti vicende cicliche che sono tipiche dello svi luppo o del sottosviluppo capitalistico. In realtà l'attuale crisi economica è il risultato di fatti assai complessi collegati per un verso all'espl2 sione di m olteplici contraddizioni maturate no dei singoli Paesi capitalistici e ree internazionali, delle singole a e per l'altro da un mutamento pro fondo nei rapporti di la prima volta, E' all'inter forza sul piano mondiale. da quarant'anni questa parte a ) che la fase discendente del ciclo economico si manifesta contemporaneamente in tutti i maggiori Paesi capi talistici. Si t ratta perciò di una crisi in atto su zionale, scala interna resa particolarmente acuta e drarrunatica in I talia a causa della tradizionale debolezza e arretratez za di gran parte delle strutture economiche e anunini strative, ove hanno prosperato per lungo tempo e prosp� rano tutt'ora le rendite parassitarie, la il clientelismo, discriminazione e l'inefficienza. Ci troviamo in sostanza in presenza di una grave crisi economica alla quale si intrecciano una crisi politica, sociale e persino morale e nella quale hanno operato e operano forze che tramano ti democratici e per distruggere gli ordinarne� costituzionali nati dalla resistenza antifascista. tlel trr�nte:nri<.1lc-:: AssemblL<l 1_.r. ir.r,r.itc; Le tr<.lmc.: n.:;r(.; Il fascismo non petto, nè dc�lla r� resi�.>tr::nza un nè quello in maniche Contro di esso è d<l qur�sta lrrir,cr1r1rJ. clcvc)r10 c;sserL: passera, c:inche; f_;or�Fl isc) l utL: q ue l l o di vigile e tale e sc0r1fit:tc! in giacca a doppio camicia. deve restare la coscien za democratica e civile della stragrande maggioranza del popolo italiano. . I. 5 sempre più urgente uscire E' non bastano i menti e crisi più miglioramenti pr9prio perchè ne' da questa situazione breve né decisione nel . la siamo bilancia dei paqa in indolore è e presenza di una urgente imboccare con strade nuove. Ciò di cui il Paese ha bisogno è una nuova politica � conomica basata su una organica politica degli scambi con l'estero, su una decisa azione di rinnovamento delle strut ture economiche , sociali e su una politica di programmazione amministrative, democratica che co� senta una razionale utilizzazione delle risorse disp2 nibili verso investimenti e consumi prioritari, ampiamente individuati e precisati quali giorno, l'agricoltura, : il mezzo - i trasporti collettivi, lizia economica e popolare, già l'edi le fonti di energia e la scuola. Ma tutto una questo risulterà modifica del Paese; pressochè impossibile senza di orientamento nella direzione politica un modo di governare più necessario per uscire dalla crisi, adeguato ai tempi è per consolidare le istituzioni e porre l'Italia al riparo dalle i nsidie e dalle avventure reazionarie. La crisi economica e sociale si riflette inevitabilmen te anche sul settore assicurativo. Esso i colpito è rami di lo auto; cie pesantemente responsabilità è della difficoltà rec8ssione, colpisce civile, in particolare tutti in que l colpito dall'aumento della criminalità, nel ramo furti ( crescenti dalla inflazione in larcJhe Sbagliano coloro spe di mentre tutti i rami risentono sul piano produttivo per della fascie disoccupazione, della piccola che ritengono che le curazione siano da collocare fra e della effetto IDE:dia impr(�sa. compagnie di assi i tipi di imprese non risentono gli effetti della grave che crisi crisi che che investe il Paese. Anzi la crisi agisce nei termini di rendere . I. più acute 6 e critiche le contraddizioni proprie di un settore contrassegnato - come abbiamo ricordato in altra occa sione - da pesanti arretratezze legislative (le leggi e i regolamenti che lo riguardano sono vecchie gran parte superate), e in e da arretratezze tecnico-strut turali e nel quale hanno avuto ed hanno tutt'ora largo spazio, la speculazione, il parassitismo e l'ineffi - cienza. In sostanza anche nel settore assicurativo,come a li vello più pettine i nodi degli errori, la al generale del Paese, la crisi fa ve nire politica delle irnprevidenze, imposta dai grandi gruppi del del capitale mo nopolistico e finanziario. E valgano i fatti. I dati provvisori sugli incassi del settore tivo italiano realizzati nel Incassi ramo RCA 995 1974 sono miliardi " Incassi altri rami danni 889 : rispetto al I973 " Il ,, +I6% Il Il Il +27,2% " Tot.incassi rami danni I.884 i seguenti 7,4% -t assicura 462 Il +18,3% Il Il Il Tot.i ncassi vita danni 2.346 Il +16,4% Il Il Il Incassi da questi dat i una prima considerazione di rilie Emerge vo. ramo Vita Essa riguarda il globali + I6 , 4 % nel ritmo di incremento degli 1974, contro un +I5% incassi realizzato nel 1973. Se si confrontano questi incrementi con i si di per inflazione nel I973 - +25% nel ha si 1974) la prima volta nel I974 un decremento, una diminuzio ne degli Il (+IO% rispettivi tas incassi a valori costanti. decremento degli incassi geneo, esso si cole e medie quote di a v alor i costanti quelle specie � omo a danno delle pie che hanno forti ali riflette pctrticolannente compagnie, non RCA nel loro portafoglio. Il fenomeno è avvertibile già grossi gruppi registrano nel 1973, incrementi te superiori alla media globale di nel senso che i incasso notevolrne!!_ dell'intero mercato, il che significa ovviamente che la gran parte delle altre . I. 7 compagnie sta al di sotto. Questa tendenza si è accentuata nel corso del con ogni probabilità si svilupperà e 19 7 4 ulteriormente nel 1975. Si ha come sciuta conseguenza non solo un fenomeno di concentrazione, accre ma anche un deterioramento cr� scente della situazione di numerose compagnie piccole e medie, parte delle quali fanno fatica a mantenere gli incassi a livello dell'anno precedente nonostante l'inflazione. Il sintomo più grave avvertibile e significativo di questo deterioramento è dato dal crescente ritardo nel pagamento dei sinistri. Si sono registrati recentemente casi di compagnie che hanno chiuso gli uffici di liquidazione dei sinistri dal 15 dicembre al 15 gennaio, gano i sinistri dopo transazione 60 o sull'importo, altre compagnie più giorni dalla data altre ancora che tutti i cavilli immaginabili per allungare sibile il che p� di utilizzano il più po� periodo di trattativa sui risarcimenti, espQ nendosi per altro ad un contenzioso sempre più consi stente ed oneroso. Si registrano già tà civile che casi di danneggiati da responsabil� promuovono decreti ingiuntivi ussicurar.i pC;r cc�rcare: gli indennizzi liquidati dai tribunali. Il crescente di più incc:issare verso gli rapida.rne:n tE:: ritardo nel pagamento dei sinistri, oltre a comportare gravi implicazioni di ordine sociale segno eloquente del deterioramento è un della situazione delle compagnie che lo praticano. Se è vero infatti che il ritardo nel nistri consente lità finanziarie alle compagnie da investire più in pagamento dei elevate sono vere altre redditizie, stanze, negative per le compagnie. La ambedue prima che stimenti di una i maggiori introiti disponibi speculazioni o que in attività si comu� due circo dai redditi da inve non compensano in generale i maggiori costi ritardata liquidazione dei sinistri . I. (spese le- 8 gali, spese di giustizia, gonfiamento dei danni, liqui dazione maggiorata da ll'interesse legale e da una par te del tasso di inflazione). La seconda che il ritardato pagamento dei sinistri ro vina il nome della compagnia sul mercato per cui gli assicurati tendono ad abbandonarla. In realtà il ricorso sempre più ampio da parte rose compagnie, specie piccole e medie, te ritardo nel pagamento dei sinistri, sentare di num� ad un crescen oltre a una politica socialmente iniqua, rappre denota abba stanza chiaramente sintomi di crisi di liquidità che per una compagnia di assicurazione rappresenta spesso l'anticamera del fallimento. Il ritardo nel pagamento dei sinistri, debito verso il danneggiato, tempo e ne maggiora il costo, zialmente la situazione, con le stariff azioni e non annulla il lo sposta in avanti nel per cui aggrava sostan a cui si cerca i sottobanco, di far fronte per tentare di a� quisire nuova clientela e nuovi incassi sì - aggravando co ulteriormente le perdite e lo stato economico di dis sesto. Del res�o questo ha ins egnato il famoso crack diterranea, della Me il cui fallimento intervenne quando i trib� nali cominciarono a mettere a sentenza le numerose cau se sui sinistri. A questo deterioramento del settore assicurativo che ha i suoi motivi principali come già tratezze legislative, attuali non sono estranee come fatto spe tariffe della RCA. Noi siamo una Compagnia che sta dalla parte degli curati, arre tecniche e strutturali e nella cri si economica del Paese, cifico .le detto nelle sue assi dalla parte dei lavoratori e che lotta contro la speculazione. Lo possiamo affermare con tranquilla coscienza. Ne prova le nostre posizioni sulle tariffe RCA nel I972 nel di liquidazione I973 e nel I974; la nostra politica sono , dei detnni, (:10n cerchiamo cavilli per ritardare il paga rnentoj anzi abbiamo accellerato i tempi di liquidazione . I. 9 (nel 1974 abbiamo liquidato più del 70% sul numero dei sinistri registratiJ e abbiamo il primato il minor numero di cause giudiziarie, appena per lo 0,2%. I nostri investimenti sono tutti indirizzati verso le cooperative, le sedi per organizzazioni sindac� li dei lavoratori, per le organizzazioni professi2 nali dei ceti medi, verso i comuni e le aziende m� nicipalizzate, anche per questo che continui� ed è mo a dire ai lavoratori che quando hanno bisogno di una polizza diano i loro soldi a chi li utiliz za per rafforzare le loro organizzazioni e l a lotta per una loro Italia più giusta e democratica e non a chi li utilizza contro le loro lotte per finanzia re la speculazione. Ma stare dalla parte degli assicurati e dei lavora tori non significa stare dalla parte dei bilanci in dissesto, che anzi bisogna evitare in ogni modo per essere sempre in grado di fare fronte all'impegno fondamentale za, che assumiamo nel momento della poliz quello di pagare i sinistri. Per questo nel dicembre scorso abbiamo richiesto al Ministero un aumento medio delle tariffe RCA del 24%, il blocco delle tariffe per Napoli e Bari e na polizza Coop Eravamo e Auto sconto 25% integrazione già Ma i lavora particolarmente quelli a reddito più basso, alle zion8 38%. siamo consapevoli che l'aumento richiesto avrebbe colpito in modo serio gli utenti, tori, u prese con le gravi difficoltà della situa ecc,nomica. l'aurr�nto richi8sto risultava 8Ssere indis�GGsabilL; paregglc. 11(;1 E' vero nel per ramu 1974 un Lilanci0 ch0 avviciGass� al l<.C.!"'l.. abbiamo registrato una riduzione nel numero degli i ncidenti del i redditi degli investimenti, nistrosità si il minimG supera di gran quelle maggiori entrate. 12%, sono aumentati ma il c osto della si lunga quelle economie e L'inflazione ha inciso e . I. IO continua a incidere in modo pesante sul costo medio dei sinistri compresi quelli a riserva degli anni precedenti che richiedono sostanziosi adeguamenti, coperti solo in parte dall'incremento di valore de gli irrunobili. Per contenere l'aumento delle tariffe occorre incide re in modo positivo sulle spese parassitarie e sui costi, e in primo luogo su quello dei sinistri che è di gran lunga il più importante. Ecco perchè la decisione del Ministro dell'Industria di limitarsi ad imporre un aumento del ve il problema, 12% non solo non lo risolve, va a danno degli assicurati i quali già non risol ma lo aggr� oggi sono al le prese con i crescenti ritardi nella liquidazione dei sinistri, rietà e domani attraverso il fondo di sol id� o la pubblicizzazione potrebbero essere chiama ti a pagare i costi pesanti di eventuali fallimenti di Compagnie di assicurazione. Tariffe insufficienti non sono un affare per gli assi curati, sono un "boomerang" che nel tempo gli ritorna addosso gravato degli interessi. Lo ripe�o, per contenere l'aumento delle tariffe RCA occorre incidere sulle spese inutili e sui costi e questo è possibile in Italia se si modifica la legge 990 e il relativo regolamento. Il Ministro ha detto recentemente in Parlamento che è disponibile ne è a studiare la modifica della legge. Be un passo avanti e lo rimarchiamo anche perchè è il riconoscimento di una esigenza da noi ripetutamente sollecitata da anni, sia fatto bene, accademiu, ma e incalzeremo perchè ma presto in proposte lo studio e si concluda non in vuote di modifica precise ed ade guate. Vi sono diverse tate e ridotte voci di costi da una le9g� che e da possono essere un regolamento limi a�rro priato a cominciare da quella riguardante il numero dei sinistri che in Italia risulta essere più che dop pio rispetto ad altri Paesi con analoga intensità circolazione stradale. . I. di II Nel I973 (ultimi dati disponibili) abbiamo registrato in Italia 33 sinistri ogni IOO polizze contro II,8 nistri in Svezia, I2,5 sinistri nella rale Tedesca, I5,8 in Svizzera, 16,4 si Repubblica Fede sinistri in Fran eia, sempre su IOO polizze. La spiegazione principale di questa differenza sta nel fatto che in Italia le polizze personalizzate ba sate sul principio che chi non provoca sinistri pag a di meno e chi ne provoca paga di più, rappresentano l'eccezione, mentre negli altri Paesi colazione costituiscono da molto ad elevata tempo la cir regola. Del resto noi abbiamo la prova che le polizze person� lizzate riducono notevolmente il numero dei sinistri anche in Italia. L'Unipol ha il 22% circa del proprio portafoglio RCA costituito da una di queste polizze personalizzate, quella detta a 'sconto anticipato'� Eccovi i nostri dati. I972 : sinistri denunciati sulle polizze ro 34 a premio inte sinistri ogni IOO polizze, su quelle a sconto anticipato I6,2 meno della metà. Il risult ato risulta ancora migliore nel 1973. 32,5 sinistri su IOO 14,7 polizze sinistri su quelle a premio intero, a sconto anticipato. La ragione è ovvia, si riduce il numero dei sinistri come di una responsabilizza�bne dell'assicu effetto rato in quanto producendo un danno è tenuto a pagare una integrazione. Ecco perchè do r..ia abbiamo lanciato la "COOP AUTO" sostanzialmente la vecchia tariffa a migliora!! sconto antici te. Qualcuno hét dE:tto che probabilmente non è Con la Coop Auto la bene r... uto è risparmia al il 22i, I0.000 e le 35.000 lire. stri durante una fregatura; informato. l'assicurato pagamento della polizza fra le C oo p in momc:nto cifre un dél r isparmi o Se ha uno o più sini - l'anno di cui risulti civilmente respons� bile, deve pagare una integrazione di premio ./. pari al I2 rispetto alla polizza a I3% premio cifre deve pagare in più fra le intero, sempre in 6.000 e le 20.000 li re. Per l'assicurato è sparmiare denaro, una buona polizza, lo aiuta a ri e a guidare con maggior prudenza e attenzione evitandogli perdite di tempo, re o cose peggiori inerenti ai sinistri arrabbiatu automobili - stici. E' vera invece un'altra cosa, de maggior impegno, che la Coop Auto richi� maggior lavoro ai produttori (spiegarne bene il meccanismo) mento dei contratti, alle agenzie (rifaci - riscossione dell'integrazione gestione del deposito) agli ispetto:iati sinistri (li - quidare il giusto senza ledere gli interessi dei stri assicurati) e no e così via. Di queste ed altre difficoltà siamo consapevoli, cambiamento ha in se' delle difficoltà, ogni ma lasciare le cose come stanno quando si riconosce che sono sba gliate è assai peggio, perchè prima o poi si �conte ranno difficoltà ancora maggiori e si pagheranno pre� zi più elevati. Certo la Coop Auto non è settore assicurativo perfetta il toccasana dei mali del e di quello del ramo (l'esperienza ci dirà vuol essere un contributo, l'attuale legge come RCA. nè è migliorarla), ma nei limiti cui ci costringe e l'attuale regolamento, verso la personalizzazione del rischio a spingere RCA e a sollecl tare modificazioni più incisive in questa direzione. Per superare italiano, i mali cronici del settore assicurativo resi oggi più lo acuti e gravi dalla crisi eco abbiamo già detto in altre occasio nomica, occorre, ni e lo ripetiamo qui, tore assicurativo, una riforma democratica una modifica legge sulle assicurazioni, su tre obiettivi I - su ghi puntando 990, della le g essenzialmente : una disciplina delle riserve a se! del testo unico della della lPqge ge sulla assicurazione Vita, del tecniche che obhli destinarne una parte consistente in direzio- . I. I3 ne di investimenti socialmente utili, dirizzi 2 - secondo i� decisi dalla programmazione pubblica; su una migliore utilizzazione degli strumenti pu2 blici o parapubblici che operano direttamente o indirettamente nel settore; 3 - su misure di controllo e di incentivazione per un servizio assicurativo controllato o autogestito dagli utenti. Tutti Voi, tutti noi dell'Unipol dobbiamo essere fra i sollecitatori e i protagonisti di questa battaglia assieme alle forze politiche, associative che già E dobbiamo cooperative e spingono in questa direzione. farlo non salo perchè cratica e progressista, di sindacali, siamo una forza demo ma anche per precise esigenze ordine aziendale. L'Unipol non è re procelloso tri forse, nè può essere un'isola felice in un m� come l'attuale � � noi paghiamo J meno di al - ma paghiamo un prezzo pesante alle disfun- zioni e alle arretratezze legislative, tecniche e strutturali del settore e con noi le pagano gli assi curati, i lavorator! e continueremo a pagarle fino a quando non saremo riusciti a realizzare le modifica zioni per le Come quali lottiamo. si presenta l'Unipol di fronte alla crisi che sta investendo il settore? Sul piano produttivo la nostra salute è mentre sul piano del bilancio dobbiamo fare i conti con l'insufficienza tariffaria crescenti Fra il più che ottima, del ramo RCA, con i costi e derivanti dall'inflazione. I�7) no passati e dc:i il 1974 25,8 i nGstri miliardi 20�1; a incassi vita 31 miliardi superando così e con d�G�i un s0- incre l 'increrr.ento mento percentuali;: del medio nazionale e gli obiettivi che ci eravamo posti al l'inizio dell'anno. Per il 1975 ed avanzato, ci siamo posti un obiettivo più ambizioso quello di portare gli incassi da 3I miliardi con un incremento percentuale del . /. 26% . a 39 14 I risultati dei primi due sono mesi (gennaio e f ebbraio) buoni e registrano un incremento attorno al 27%. La spiegazione di questi risultati che in una situ� zione di crisi economica e di recessione potrebbero apparire eccezionali, tasso di sta non solo e non inflazione che pure gioca sta soprattutto un suo ruolo, nel Vostro lavoro di produttori, lavoro degli agenti e viene dai lavoratori perative, tanto nel nell'appo�gio ma nel crescente che ci e dalle loro organizzazioni coo sindacali e professionali. Qui, in questo appoggio crescente ri e delle loro organizzazioni, produttiva dell'Unipol, la sua delle masse popol� sta la grande forza prospettiva più certa e sicura. Quelli di Voi che sono con l'Unipol po ricorderanno le difficoltà spiegare da iniziali scere, di chi eravamo, giusto fare le polizze con l'Unipol, più lungo di tem farci cono di convincere che era la compagnia dei lavoratori. E perchè non dirlo? Spesso trovavamo udienza, ma non sempre ci riuscivamo, non sempre le porte delle orga nizzazioni si aprivan� e abbiamo subito a volte le a marezze della incomprensione. Oggi spiegarci il possiamo perchè. Non ci conoscevano, eravamo una cosa nuova, di qui le difficoltà biamo riscontrato e che in diverse zone del Paese scontriamo - ri - ancora oggi. Ma il lavoro tenace dei pionieri, decisivo dei produttori, dei hanno avuto fiducia1ci ha fatto andare avanti, più cresciamo, e più forti, diventiamo più di questi anni ha più diventiamo ci ha forti, ci fucciamo conoscere quel che siamo e per quel che fondamentale il lavoro oscuro ma compagni e degli amici che fatto crescere, e Il lavoro che ab per possiamo diventare. dimostrato una cosa di importanza. Pur fra errori e difficoltà, i lavoratori qui in l'Unipol ha dimostrato che Italia sono capaci di gestire e ./. am- IS ministrare una grande compagnia di unitaria e democratica, po di attività va esclusiva che è di penetrare in un nuovo cam rimasto per troppo tempo riser di caccia del grande capitale speculati per portarvi vo, assicurazione la loro volontà di giustizia e di rinnovamento. Di qui la spinta crescente che ci viene dal Paese, dai luoghi di lavoro, dalle sedi delle organizzazio ni e delle associazioni. Il nostro compito e il nostro dovere è cogliere questa spinta, ne, quello di rac di organizzarla e gestirla b� come condizione essenziale per farla crescere ul teriormente. Si apre così davanti a noi un campo di attività molto vasto e complesso che ci riguarda tutti. Riguarda i produttori, i sub-agenti, gli agenti, ispettori organizzativi e tecnici, il svi 1 uppo e organizzazione es terna, i li Unipol e più in generale tutta gli settore soci, consi<jli regiona l'Impresa. Ma la fu nzione decisiva in questo campo spetta ai pr� duttori, A Voi ai sub-agenti, agli agenti. produttori e sub-agenti, contatti, forzando spiegare, convincere, che dovete stabilire i fare le polizze, la presenza dell'Unipol e diventando raf gli e sperti assicurativi di fiducia dei lavoratori nei luo ghi la di lavoro e nelle zone territoriali ove si svolge Vostra attività. Agli Agenti che hanno la responsabilità della produzione nell'area del loro mandato cui il compito di favorire spettori, presenza .e portafoglio, tara assai vaste ed e sviluppare la tut la qualificazione del ch0 ampie . la rete produttiva rappresenta oggi viene di sena rafforzamento, per sub-agenti; scoperte, zon8 Il pale dci di estendere e dell'Unipol nelle sp0tta col concorso de0li i aiutare, l'ope ra dei produttori gestire il dell'andamento l'estensione e l'obiettivo princ! raccogliere la spinta verso l'Unipol che pro dalle organizzazioni dei lavoratori . .I . 16 A questo fine prevediamo di tenere nei prossimi me si delle apposite riunioni regionali per elaborare in accordo fra gli Agenti e i Consigli grammi di sviluppo e di rafforzamento Soci dei prQ della rete produttiva, regione per regione, provincia per pro vincia, zona per zona. Lavorare con un programma è attività, ma lo è importante in tutte le particolarmente nell'assicurazio ne e in u na compagnia come la nostra che deve af fro� tare contemporaneamente grossi problemi di adeguamento ne della delle sue strutture, di sviluppo, di qualificazio sua produzione e di riequilibrio del porta foglio. Nel nostro portafoglio attuale predomina ancora il ramo RCA e sono insufficienti o deboli il ramo Vita e i rami elementari. I nostri obiettivi di produzione per ramo puntano es senzialmente sul ramo Vita, sui rami quanto riguarda la RCA, sulla polizza elementari e per Coop Auto e sul l'aumento dei massimali, resi oggi sempre più cienti dalla inflazione, aspetto questo per insuff� altro,che in termini di aumento dei valori assicurati si pone in tutti ce i rami come ha giustamente ricordato il Vi Presidente del Consiglio Agenti, compagno Zolfanel li. Ed è sul ramo Vita, sui rami elementari e sulla Coop Auto che dobbiamo concentrare il nostro impegno, la nostra attenzione e i nostri sforzi. Vediamo i dati, le cifre. Come ba 1 ho detto all'iniz.io della i de 1 me: r ca t o a ss i cura ti vo 2.346 miliardi così pari al 42,4% ri al 39,2%, di , 888 miliardi 462 miliardi zione pari al Ecco i suddivisi : danni extra gli incassi gl'2_ i t a 1 i ano ne 1 I 9 7 4 s CJ r. o : miliardi 995 rami danni extra di ramo Vita e di stati RCA RCA p� c apitali zz� I9,4%. dati dell'Unipol di cui relazione ramo RCA 22,6 i ncassi globali 3I miliardi pari al RCA 8 miliardi pari al miliar- 73%; rami 25,8%, ramo Vita ./. 17 4 36 Le milioni pari all'l,2%. differenze e gli squilibri sono evidenti, sto nonostante il per è fatto che e que noi siamo fra le poche, non dire la sola fra le compagnie riuscita particolarmente negli giovani, che ultimi tre anni ad ottenere dei forti aumenti nei rami iniziare in concreto l'azione per extra un RCA e ad riequilibrio del portafoglio. Fra il 1972 e il sono passati da cremento del 1974 2,3 287% punto debole) i nostri rami miliardi a e miliardi il ramo vita Sono in se' dei con un a 436 in avanti, ma il milioni, ramo RCA dall'80% grandi passi RCA (questo resta da poco meno di 300 ducendo l'incidenza del ci 8 danni extra r� al 73%. molta strada resta da percorrere per riequilibrare il portafo glio. C erto noi siamo una compagnia di lavoratori e questi hanno prima di tutto l'auto da assicurare anche che è obbligatorio farlo. Siamo una compagnia giovane, e per produrre rami els mentari e ramo Vita ci vuole esperienza, capacità tecniche. Questo è vero, ma è per conoscenze, vero anche che molti lavoratori non assicurano solo l'auto, ci sono altre polizze di cui hanno bisogno che spesso vengono fatte da altre Compagnie gli tà � poi ci sono gli artigiani, e esercenti, di le piccole imprese che hanno !�73, s olo un dato a risultavano 7.fJ. CfJ.000 ui polizze: si t.car.ti n.i 7.UJ()Jj(j(J In realtà vi sc,no pulato via a necessi polizze rami elementari e ramo v ita. V o gl i o fornire fine i contadini, polizze cun altre rtiggiungcre L'obiettivo di stipulate Vitc.i, cli rniliori.i. vita, C: oltre Italia pu?, a : cr.:rt0 dine che.: Ci.f ! )lti.dt�;l.J_. ]a•;c,rutori cli cric.: nostre andare il più riequilibrio del in �:;i r1c.;n ir1foctur,i, compagnie con le titolo di esempio ch(.: :ir.Cf;ndic,, �;e.i l.ur,r.r,_ l(.CD e noi non riusciam0 r_;(,:;i' ur1cr,ra proposte. rapidamente nostro por ta fo glio è . I. possibile essenziale al per I8 mantenere in buona salute l'Unipol e la struttura produttiva. Sul ramo RCA, sia per le difficoltà economiche che sta attraversando, destinazione, sia per l'incertezza della sua non possiamo fondare nè ve della compagnia, nè le prospetti quella degli agenti, nè quel la dei sub-agenti e produttori. Dobbiamo concepire la RCA e particolarmente la Coop Auto come un veicolo che ci facilita il l'assicurato, per proporgli, possibilità economiche, contatto con compatibilmente alle sue altre polizze utili di cui spesso ha bisogno e necessità. E concordo in pieno con la relazione di Zolfanelli. Non c'è contrasto fra lotta per una più videnza sociale e avanzata assicurazione volontaria pr� o privata. Tutta l'esperienza passata e la pratica odierna inse gnano che (società le forme assicurative private di mutuo soccorso, assicurazione etc.) o di gruppo �uelle vere) compagnie di sorgono per coprire bisogni ele mentari di s icurezza e di previdenza che la colletti vità non è ancora in grado di soddisfare o di recepi re come bisogno da garantire a livel lo sociale o pub blico. Ma mano quel a mano cresce la consapevolezza generale di determinato tipo di te o di gruppo bisogno, che le forme priva sollecitano e di fatto organizzano, maturano le condizioni re della socialità, per passare alla fase si superio della sicurezza previdenziale so ciale o pubblica. Nel l'analizzare questq dimenticato che bisogno ne è fa da ritenere ghi tipo di quasi sempre nascere uno che il processo, non soddisfacimento successivo e nuovo, vi siano va ancora infin8 di un per cu i per molto tempo lar spazi per uno sviluppo congiunto della sicurezza sociale e delle assicurazioni volontarie, mente in un Paese na e dell'altra come l'Italia ove i particolar livelli dell'u forma presentano t utt'ora carenze miti rilevanti. . I. e li I9 E' per questi motivi, che nonostante le difficoltà della situazione economica del Paese e specie lavoratori, noi ci poniamo anche per il dei degli I975 obiettivi di produzione particolarmente elevati ed ambiziosi. Essi sono : per il ramo RCA passare da liardi portando l'incidenza della 22-23% al 45%. Nei mesi di gennaio e io su 100 polizze RCA incassate 31 circa, 31%, sono state Coop Auto. occorre Siamo già Per febbra cioè il sulla buona insistere specie per le nuove ze e per trasformare una parte del glia 27 mi Coop Auto dall'at tuale strada, a 22,6 vecchio poliz portafo - RCA. i rami danni extra RCA passare da a II 8 miliar di con un aumento pari al 38%. Per il ramo re la E' vita ci poniamo l'obiet tivo produzione passando da 436 a 800-900 milioni. questo il ramo più difficile, regime inflazionistico Paese come l'Italia mortalit à di r addoppi � soprattutto come l'attuale, specie in un in un dove vigono tut t'ora tavole del 1898 e del 1931 e dove di sono pressochè inesistenti concrete forme di partecipazione agli u tili i n grado di tutelare almeno parzialmente l'assi curato dall'erosione inflazionistica. Entro l'estate terremo un Convegno sui problemi del ramo Vita per precisare le nostre opinioni in materia. Posso anticipare che chiederemo una modifica della ge, dell'istituto della cessione legale all'Ina, presence re mo per l'approv azi one su tavole di mortalità stanziose più recenti e partecipazione di nuove agli polizze su utili e che basacc forme più da Les so parte degli assicuraci. Noi dobbiaffi0 durre asrattdCE.: il C0nvE.:gno polizze Vita, dobbiamo �er iniziarE.: iniziar� da ci può aiutare ad acquisire la migliore riuscita del convegno stesso. Un compito di duzione nel suL1cc, a �r� r:-c..:rcr,?: esperienze che aiuteraGna speciale importanza per sviluppare la ramo vita e nei rami elementari spetta a Voi produttori e sub-agenti. . I. pr� 20 Voi rappresentate una parte importante dell'Unipol. traverso di Voi l'Unipol si è in migliaia di località, te la sua voce, At fatta e si fa conoscere, di posti lavoro; il suo volto, lì Voi port� le sue proposte di comp� gnia di lavoratori per i lavoratori. Da dati ancora parziali ci risulta I974 to direttamente nel 20% degli incassi ca il circa 6 che avete realizza miliardi di premi,ci..r complessivii e circa il 30% dei nuovi contratti. Sono cifre già considerevoli se si tiene conto che p arte di Voi ha corso del Troppo I974, ma che a 1186 - 87%. di tutti per produrre per l'Unipol nel possono e debbono aumentare. alta risulta invece ca nel cominciato una la percentuale di Occorre ridurla attraverso fare nuove polizze, RCA, cir un impegno nei rami elementari e ramo vita. Per il ramo vita in particolare duttore e sub-agente l'obiettivo di realizzare nel almeno una polizza al mese, non hanno più alla poniamo a ciascun pro 1975 e vorrà dire che quelli ancora cominciato, che proveranno a farne 4 di fine di aprile per mettersi in pari con la me dia. Siamo consapevoli che colare, ma Ve lo stro invito sarà siete degli pol, questo richiede uno sforzo parti chiediamo e siamo fiduciosi che accolto, non solo perchè amici sinceri della nostra, ma perchè avete già In questa semplificare fatti dagli che della Vostra Un� battere della Compagnia. battaglia saremo al Vostro fianco, a taglio fisso, per il ramo Vita e danni, il Vostro lavoro, con con polizze che possono corsi di formazione agenti e dagli ispettori. Nessuno nasce maestro, bilit à sappiamo dimostrato di sapervi per realizzare gli obiettivi il no di imparare, ciò tutti abbiamo che più bisogno conta è e la possi la volontà, la tenacia, e a noi non mancano. Le grosse e più compagnie del capitale finanziario hanno cento anni di esperienza, zione e di vendita, grandi strutture di organizza- ciò che hanno conquistato lo difendo- . I. 2I no e lavorano per accrescerlo. Noi siamo una compagnia giovane, che altri tori, non hanno, ma abbiamo la crescente la nostra decisa volontà una cosa fiducia dei lavora di fare dell'assicura zione un servizio nell'interesse degli assicurati. E' una grande forza, avanti, Cari è quella che amici, è quella che ci continuerà a ho concluso anche per ha fatto andare farci crescere. lasciare il per tempo possibile ai Vostri interventi, i Vostri suggerimenti, le Vostre proposte, maggior ascoltare le Vostre valutazioni. Cogliamo la spinta che viene dal Paese e utilizziam� la per diventare una grande compagnia, nuova, moderna ed ef ficiente. Nuova:per le sue finalità chè antispeculative; portatrice di idee più avanzate; moderna: peE efficiente:perchè capace di servire bene gli assicurati.