A . I. - Gruppo Unipol

Transcript

A . I. - Gruppo Unipol
...
I
CONVEGNO
NAZIONALE
PRODUTTORI
I5
MARZO I975
BOLOGNA
E
SUB-AGENTI U NIPOL
RELAZIONE DELL'AMMINISTRATORE
DELEGATO
C INZIO ZAMBELLI
j
•
Cari Amici,
La prima
Conferenza Nazionale di produzione dell'Unipol
tenuta nell'estate scorsa qui a Bologna,
indicò
fra
le
iniziative di maggior rilievo da realizzare quella di
convocare una assemblea,
un convegno nazionale dei Pro­
duttorL e dei Sub-Agenti nella consapevolezza che
essi
rappresentano una delle componenti di
e de
cisiva
fondamentale
importanza per lo sviluppo e il successo della
Compagnia.
Questo convegno, convocato conqiuntamente
fra il Consi -
glio di Amministrazione e il Consiglio Generale
rappresenta una esperienza nuova per noi
probabilmente nuova in assoluto
�
tivn
dell'Unipol
e
per il mercato assicura
italiano.
Tutte le
iniziative nuove proprio perchè
1
no sempre in sè
franchezza,
ci
Agenti,
qualche incognita ,
ma anche con
tali, contengo­
e debbo dirvi con
grande piacere, che su un punto
eravamo sbagliati.
Noi eravamo preoccupati di ritrovarci qui oggi almeno
in 500
-600,
per ragioni
ro dei
ebbene siamo più
logistiche
aver
tutti Voi il saluto
dei nostri
ed il ringraziamen­
accolto il nostro invito,
particolare calore
per la
vasta
cari amici del Sud
migliore test imonianza
anni fa in questa
e antifascista,
damente presente
è
del
e
fatto
desidero
farlo
con
e robusta rappresentanza
delle Isole che sono
che l'Unipol,
nata
la
I2
Bologna e in questa Emilia democratica
oggi una concreta realtà
per
Del resto noi siamo una compagnia che non ha paura
del
col
e ramificata
poeta dalle Alpi
in tutto
nazionale sa1
o
dirla
A
abbiamo dovuto limitare il nume­
partecipanti.
Nel rinnovare a
to per
del doppio e aggiungo che
alla
il Paese,
Sicilia.
. I.
2
nuovo,
che anzi,
pur non ignorandone le
difficoltà,
lo
ricerca per svilupparlo.
In un certo senso noi stessi siamo una novità nel pan2ra
ma assicurativo
italiano degli
ultimi anni.
Siamo la
sola Compagnia italiana gestita e amministrata dagli o
perai,
dai contadini,
dagli impiegati,
dagli artigiani,
dagli esercenti attraverso le loro organizzazioni coo­
perative,
sindacali e professionali,
saldamente colle­
gata con la consorella Volksfursorge della Repubblica
Federale
Tedesca e attraverso la Federazione interna -
zionale delle compagnie cooperative e sindacali con tut
te le consorelle operanti nel mondo.
Siamo fra le
compagnie sorte in
Italia dal 1960 in
poi quella che ha realizzato il più
alto ritmo di svi­
luppo sia in assoluto che in percentuale.
I premi incassati dall'Unipol sono passati dai
lioni del I963,
ai
303 mi­
2I.800 milioni del I972.
Nel I974 fra rami Vita e Danni abbiamo superato i 31
miliardi di incassi,
e ci presentiamo oggi con una
struttura costituita da 430
generali operanti,
I.500
275 Agenzie
IO I -
8 Ispettorati Tecnici e da cir
produttori e sub-agenti.
Dietro queste cifre c'è
stato
e
c'è
il lavoro
nato ed intenso di migliaia di persone,
lavoro,
da
da 35 ispettorati sinistri,
spettorati organizzativi,
ca
dipendenti,
c'è
il concorso prezioso di tecnici,
appassiQ
il Vostro
di agenti,
di
quadri provenienti da altre compagnie che ci hanno po�
tato competenze di cui avevamo ed abbiamo bisogno;
vi è
stato in particolare un grande s forzo di formazione che
per altro va continuato ed intensificato.
Oltre il
90%
sub-agenti,
e direttivo)
delle nostre forze operative
agenti,
è
ro cooperativo,
go,
è
personale amministrativo,
sindacale,
lavo­
politico o come primo impie­
venuto con passione e con
non è
tecnico
venuto all'Unipol da esperienze di
rienza specifica di lavoro
E
(produttori,
fiducia,
ma senza espe­
assicurativo.
fra i meriti minori dell'impresa quello di e sse
. I.
3
re riuscita
in breve tempo a
formarsi un patrimonio
di competenza e di capacità operative che certo ha�
no un
grande e costante bisogno di essere migliorate
e accresciute,
geFe
ma che ci consentono già oggi,
il confronto e a
del settore
testa alta con le altre imprese
assicurativo.
Dietro ai risultati raggiunti c'è
ma da solo non
In effetti
di reg
è
sufficiente a
anche tutto questo,
spiegarli.
l'Unipol e le forze
cooperative
che
gli
hanno dato vita coglievano un bisogno reale ampiamen­
te diffuso nel Paese fra tutti i
ceti
ticolarmente fra i lavoratori,
ceti medi,
le e medie imprese
efficiente
concetti
:
i
sociali ma
par­
le picco­
il bisogno di una assicurazione
ed onesta,
di una assicurazione basata sui
della mutualità,
e non su quelli della spec�
lazione.
Questo è l' impegno primo e prioritario che ognuno
noi deve
la
avere
sempre presente,
nostra funzione,
ed
è
di
esso sta alla base de±_
per questa ragione che nel
momento in cui sottolineiamo i risultati positivi de±_
la nostra crescita,
tà
I
le
disfunzioni,
sempre
s tri
non possiamo ignorare le diffico±_
i ritardi da correggere per essere
r�glio in grado di
co1npiti
to difficile
assolvere
specifici in una
e
grave
complessa come l'attuale.
nel
dopo
Lo�
per
zione ha
25%
drarrunatica
e
di tutte
i
s uo i
la
quelle attraversate
dati quantitativi.
registrato
in tre anni
e
un aun�nto
del
con una p r� vi s io n e
un tasso di inflazione
cifre che nel passato trovavano
Nel
nostro Paese è
guerra.
nel 1974
riodi
n2
situazione generale mol
La crisi che sta attraversando il
più
con succeso ai
Il tasso
IO%
del
nel
20%
di
1973,
per
pari al 64�t;
riscontro
infla­
del
il 1975,
sono
solo nei pe­
bellici.
!974 abbiamo avuto una caduta nell'incremento del
. I.
4
reddito nazionale lordo,
mentre per il
sta una riduzione attorno al
2,5%.
I975 è
Nel mese
previ­
di gennaio
la produzione industriale registra una diminuzione del
I4%
a cui fanno riscontro il drammatico aumento delle
ore in cassa integrazione e del numero dei
Questa crisi non è
espressione soltanto
disoccupati.
di quelle ri -
correnti vicende cicliche che sono tipiche dello svi luppo o del sottosviluppo capitalistico.
In realtà
l'attuale crisi economica è
il risultato
di
fatti assai complessi collegati per un verso all'espl2
sione
di m olteplici contraddizioni maturate
no dei singoli Paesi capitalistici e
ree internazionali,
delle singole
a­
e per l'altro da un mutamento pro­
fondo nei rapporti di
la prima volta,
E'
all'inter­
forza sul piano mondiale.
da quarant'anni
questa parte
a
)
che la fase discendente del ciclo economico si manifesta contemporaneamente
in tutti i maggiori
Paesi capi­
talistici.
Si t ratta perciò di una crisi in atto su
zionale,
scala interna
resa particolarmente acuta e drarrunatica in
I­
talia a causa della tradizionale debolezza e arretratez
za di gran parte delle strutture economiche e anunini strative,
ove hanno prosperato
per lungo tempo e prosp�
rano tutt'ora le rendite parassitarie,
la
il clientelismo,
discriminazione e l'inefficienza.
Ci troviamo in sostanza in presenza di una grave crisi
economica alla quale si intrecciano una crisi politica,
sociale
e persino morale e nella quale hanno operato e
operano forze
che tramano
ti democratici e
per
distruggere gli ordinarne�
costituzionali nati dalla resistenza
antifascista.
tlel
trr�nte:nri<.1lc-::
AssemblL<l
1_.r.
ir.r,r.itc;
Le
tr<.lmc.: n.:;r(.;
Il
fascismo non
petto,
nè
dc�lla
r�
resi�.>tr::nza
un
nè
quello in maniche
Contro di esso è
d<l
qur�sta
lrrir,cr1r1rJ.
clcvc)r10 c;sserL:
passera,
c:inche;
f_;or�Fl
isc) l utL:
q ue l l o
di
vigile e tale
e
sc0r1fit:tc!
in giacca
a
doppio­
camicia.
deve restare la coscien
za democratica e civile della stragrande maggioranza
del popolo italiano.
. I.
5
sempre più urgente uscire
E'
non bastano i
menti e
crisi
più
miglioramenti
pr9prio perchè
ne'
da questa situazione
breve né
decisione
nel
. la
siamo
bilancia dei paqa­
in
indolore è
e
presenza
di
una
urgente imboccare con
strade nuove.
Ciò di cui il Paese ha bisogno è
una nuova politica �
conomica basata su una organica politica degli scambi
con l'estero,
su una decisa azione di rinnovamento
delle strut ture economiche ,
sociali e
su una politica di programmazione
amministrative,
democratica che co�
senta una razionale utilizzazione delle risorse disp2
nibili verso investimenti e
consumi
prioritari,
ampiamente individuati e precisati quali
giorno,
l'agricoltura,
:
il mezzo -
i trasporti collettivi,
lizia economica e popolare,
già
l'edi­
le fonti di energia e
la
scuola.
Ma
tutto
una
questo risulterà
modifica
del Paese;
pressochè
impossibile senza
di orientamento nella direzione politica
un modo di
governare più
necessario per uscire dalla crisi,
adeguato ai
tempi è
per consolidare le
istituzioni e porre l'Italia al riparo dalle i nsidie
e dalle avventure reazionarie.
La crisi economica
e sociale si
riflette
inevitabilmen
te anche sul settore assicurativo.
Esso
i
colpito
è
rami
di
lo auto;
cie
pesantemente
responsabilità
è
della
difficoltà
rec8ssione,
colpisce
civile,
in
particolare
tutti
in que l
colpito dall'aumento della criminalità,
nel ramo furti (
crescenti
dalla inflazione in
larcJhe
Sbagliano coloro
spe­
di
mentre tutti i rami risentono
sul piano produttivo per
della
fascie
disoccupazione,
della
piccola
che ritengono
che le
curazione siano da collocare fra
e
della
effetto
IDE:dia impr(�sa.
compagnie di assi
i tipi di imprese
non risentono gli effetti della grave
che
crisi
crisi
che
che investe
il Paese.
Anzi
la
crisi agisce nei termini di rendere
. I.
più acute
6
e critiche
le contraddizioni proprie di un settore
contrassegnato
-
come abbiamo ricordato in altra occa
sione - da pesanti arretratezze legislative
(le leggi
e i regolamenti che lo riguardano sono vecchie
gran
parte superate),
e
in
e da arretratezze tecnico-strut
turali e nel quale hanno avuto ed hanno tutt'ora largo
spazio,
la speculazione,
il parassitismo e l'ineffi
-
cienza.
In sostanza anche nel settore assicurativo,come a li­
vello più
pettine i nodi degli errori,
la
al
generale del Paese, la crisi fa ve nire
politica
delle irnprevidenze,
imposta dai grandi gruppi
del­
del capitale
mo
nopolistico e finanziario.
E
valgano
i fatti.
I dati provvisori sugli incassi del settore
tivo italiano realizzati nel
Incassi ramo RCA
995
1974 sono
miliardi
"
Incassi altri rami danni 889
:
rispetto al
I973
"
Il
,,
+I6%
Il
Il
Il
+27,2%
"
Tot.incassi rami danni I.884
i seguenti
7,4%
-t
assicura­
462
Il
+18,3%
Il
Il
Il
Tot.i ncassi vita danni 2.346
Il
+16,4%
Il
Il
Il
Incassi
da questi dat i una prima considerazione di rilie
Emerge
vo.
ramo Vita
Essa riguarda il
globali
+
I6 , 4 %
nel
ritmo di incremento degli
1974,
contro un
+I5%
incassi
realizzato
nel
1973.
Se si confrontano questi incrementi con i
si di
per
inflazione
nel
I973
-
+25%
nel
ha
si
1974)
la prima volta nel I974 un decremento, una diminuzio
ne degli
Il
(+IO%
rispettivi tas
incassi
a valori
costanti.
decremento degli incassi
geneo,
esso
si
cole e medie
quote
di
a
v alor i costanti
quelle
specie
�
omo­
a
danno
delle
pie
che
hanno
forti
ali
riflette pctrticolannente
compagnie,
non
RCA nel loro portafoglio.
Il fenomeno è
avvertibile già
grossi gruppi
registrano
nel
1973,
incrementi
te superiori alla media globale
di
nel senso che
i
incasso notevolrne!!_
dell'intero mercato,
il
che significa ovviamente che la gran parte delle altre
. I.
7
compagnie
sta al di sotto.
Questa tendenza si è
accentuata nel corso del
con ogni probabilità
si svilupperà
e
19 7 4
ulteriormente nel
1975.
Si ha come
sciuta
conseguenza non solo un fenomeno di
concentrazione,
accre­
ma anche un deterioramento cr�
scente della situazione di numerose compagnie piccole
e medie,
parte
delle quali fanno fatica a mantenere
gli incassi a livello dell'anno precedente
nonostante
l'inflazione.
Il sintomo più
grave
avvertibile e significativo di questo
deterioramento è
dato dal crescente ritardo nel
pagamento dei sinistri.
Si sono
registrati recentemente casi di compagnie che
hanno chiuso gli uffici di liquidazione dei sinistri
dal
15 dicembre al
15 gennaio,
gano i sinistri dopo
transazione
60
o
sull'importo,
altre
compagnie
più giorni
dalla data
altre ancora che
tutti i cavilli immaginabili per allungare
sibile
il
che p�
di
utilizzano
il più
po�
periodo di trattativa sui risarcimenti, espQ
nendosi per altro ad un contenzioso sempre più consi­
stente ed oneroso.
Si registrano già
tà
civile
che
casi
di danneggiati
da responsabil�
promuovono decreti ingiuntivi
ussicurar.i pC;r
cc�rcare:
gli indennizzi
liquidati dai tribunali.
Il crescente
di
più
incc:issare
verso
gli
rapida.rne:n tE::
ritardo nel pagamento dei sinistri,
oltre
a comportare gravi implicazioni di ordine sociale
segno eloquente del deterioramento
è
un
della situazione
delle compagnie che lo praticano.
Se
è
vero infatti che il ritardo nel
nistri consente
lità
finanziarie
alle
compagnie
da investire
più
in
pagamento dei
elevate
sono vere altre
redditizie,
stanze,
negative per le compagnie.
La
ambedue
prima che
stimenti
di una
i maggiori introiti
disponibi­
speculazioni o
que in attività
si
comu�
due circo
dai redditi da inve­
non compensano in generale i maggiori costi
ritardata
liquidazione dei sinistri
. I.
(spese
le-
8
gali,
spese di giustizia,
gonfiamento dei danni,
liqui
dazione maggiorata da ll'interesse legale e da una par­
te del tasso di inflazione).
La seconda che il ritardato pagamento dei sinistri ro­
vina il nome
della compagnia sul mercato per cui gli
assicurati tendono ad abbandonarla.
In realtà
il ricorso sempre più ampio da parte
rose compagnie,
specie piccole e medie,
te ritardo nel pagamento dei sinistri,
sentare
di num�
ad un crescen­
oltre a
una politica socialmente iniqua,
rappre­
denota abba­
stanza chiaramente sintomi di crisi di liquidità
che
per una compagnia di assicurazione rappresenta spesso
l'anticamera del fallimento.
Il ritardo nel pagamento dei sinistri,
debito verso il danneggiato,
tempo e ne maggiora il costo,
zialmente
la situazione,
con le stariff azioni e
non annulla il
lo sposta in avanti nel
per cui aggrava sostan
a cui si cerca
i sottobanco,
di far fronte
per tentare di a�
quisire nuova clientela e nuovi incassi
sì
-
aggravando co­
ulteriormente le perdite e lo stato economico di dis
sesto.
Del res�o
questo ha ins egnato il famoso crack
diterranea,
della Me­
il cui fallimento intervenne quando i trib�
nali cominciarono a mettere a sentenza le numerose cau­
se
sui sinistri.
A questo deterioramento del settore assicurativo che ha
i suoi
motivi
principali come già
tratezze legislative,
attuali
non sono estranee come fatto spe­
tariffe della
RCA.
Noi siamo una Compagnia che sta dalla parte degli
curati,
arre­
tecniche e strutturali e nella cri
si economica del Paese,
cifico .le
detto nelle sue
assi­
dalla parte dei lavoratori e che lotta contro la
speculazione.
Lo possiamo affermare con tranquilla coscienza.
Ne
prova le nostre posizioni sulle tariffe
RCA nel
I972
nel
di liquidazione
I973
e nel
I974;
la nostra politica
sono
,
dei detnni, (:10n cerchiamo cavilli per ritardare il paga­
rnentoj
anzi abbiamo accellerato i tempi di liquidazione
. I.
9
(nel
1974 abbiamo liquidato più del 70%
sul numero
dei sinistri registratiJ e abbiamo il primato
il minor numero di cause giudiziarie,
appena
per
lo
0,2%.
I nostri investimenti sono tutti indirizzati verso
le cooperative,
le
sedi per organizzazioni sindac�
li dei lavoratori,
per le organizzazioni professi2
nali dei ceti medi,
verso i comuni e le aziende m�
nicipalizzate,
anche per questo che continui�
ed è
mo a dire ai lavoratori che quando hanno bisogno
di una polizza diano i loro soldi a chi li utiliz­
za per rafforzare le loro organizzazioni e l a
lotta per una
loro
Italia più giusta e democratica e non
a chi li utilizza contro le loro lotte per
finanzia
re la speculazione.
Ma stare dalla parte degli assicurati e dei lavora­
tori non significa stare dalla parte dei bilanci in
dissesto,
che
anzi bisogna evitare in ogni modo
per
essere sempre in grado di fare fronte all'impegno
fondamentale
za,
che assumiamo nel momento della poliz­
quello di pagare i sinistri.
Per questo nel dicembre scorso abbiamo richiesto al
Ministero un aumento
medio
delle
tariffe
RCA del
24%, il blocco delle tariffe per Napoli e Bari e
na polizza Coop
Eravamo e
Auto sconto 25%
integrazione
già
Ma
i lavora­
particolarmente quelli a reddito più basso,
alle
zion8
38%.
siamo consapevoli che l'aumento richiesto
avrebbe colpito in modo serio gli utenti,
tori,
u­
prese
con le
gravi
difficoltà
della situa­
ecc,nomica.
l'aurr�nto richi8sto risultava 8Ssere
indis�GGsabilL;
paregglc.
11(;1
E' vero nel
per
ramu
1974
un
Lilanci0
ch0
avviciGass�
al
l<.C.!"'l..
abbiamo registrato una riduzione
nel numero degli i ncidenti del
i redditi degli investimenti,
nistrosità
si
il minimG
supera di gran
quelle maggiori entrate.
12%,
sono aumentati
ma il c osto della si­
lunga quelle economie e
L'inflazione ha inciso e
. I.
IO
continua a incidere in modo pesante sul costo medio
dei sinistri compresi quelli a riserva degli anni
precedenti che richiedono
sostanziosi adeguamenti,
coperti solo in parte dall'incremento di valore de­
gli irrunobili.
Per contenere l'aumento delle tariffe occorre incide
re in modo positivo sulle spese parassitarie e sui
costi,
e in primo luogo su quello dei sinistri che è
di gran lunga il più importante.
Ecco perchè
la decisione del Ministro dell'Industria
di limitarsi ad imporre un aumento del
ve il problema,
12%
non solo non lo risolve,
va a danno degli assicurati i quali
già
non risol
ma lo aggr�
oggi sono al
le prese con i crescenti ritardi nella liquidazione
dei sinistri,
rietà
e domani attraverso il fondo di sol id�
o la pubblicizzazione potrebbero essere chiama
ti a pagare
i costi pesanti di eventuali fallimenti di
Compagnie di
assicurazione.
Tariffe insufficienti non sono un affare per gli assi
curati,
sono un "boomerang" che nel tempo
gli ritorna
addosso gravato degli interessi.
Lo ripe�o,
per contenere l'aumento delle tariffe
RCA
occorre incidere sulle spese inutili e sui costi
e
questo è
possibile in Italia se si modifica la legge
990 e il
relativo regolamento.
Il Ministro ha detto recentemente in Parlamento che
è
disponibile
ne è
a studiare la modifica della legge.
Be­
un passo avanti e lo rimarchiamo anche perchè
è
il riconoscimento di una esigenza da noi ripetutamente
sollecitata
da anni,
sia fatto bene,
accademiu,
ma
e incalzeremo perchè
ma presto
in
proposte
lo studio
e si concluda non in vuote
di modifica precise ed
ade­
guate.
Vi sono diverse
tate e ridotte
voci di costi
da
una le9g�
che
e da
possono essere
un regolamento
limi­
a�rro­
priato a cominciare da quella riguardante il numero
dei sinistri che in Italia risulta essere più che dop­
pio rispetto ad altri Paesi con analoga intensità
circolazione stradale.
. I.
di
II
Nel I973
(ultimi dati disponibili)
abbiamo registrato
in Italia 33 sinistri ogni IOO polizze contro II,8
nistri in Svezia, I2,5 sinistri nella
rale Tedesca, I5,8
in Svizzera, 16,4
si
Repubblica Fede
sinistri in Fran
eia, sempre su IOO polizze.
La spiegazione principale di questa differenza sta
nel fatto che in Italia le polizze personalizzate ba­
sate sul principio che chi non provoca sinistri pag a
di meno e chi ne provoca paga di più, rappresentano
l'eccezione, mentre negli altri Paesi
colazione costituiscono da
molto
ad elevata
tempo la
cir­
regola.
Del resto noi abbiamo la prova che le polizze person�
lizzate riducono notevolmente il numero dei sinistri
anche in Italia.
L'Unipol ha il 22%
circa del proprio portafoglio RCA
costituito da una di queste polizze personalizzate,
quella detta a 'sconto anticipato'�
Eccovi i nostri dati.
I972
:
sinistri denunciati sulle polizze
ro 34
a premio
inte
sinistri ogni IOO polizze, su quelle a
sconto
anticipato
I6,2 meno della metà.
Il risult ato risulta ancora migliore nel 1973.
32,5 sinistri su IOO
14,7
polizze
sinistri su quelle
a premio intero,
a sconto anticipato.
La ragione è
ovvia, si riduce il numero dei sinistri
come
di una responsabilizza�bne dell'assicu­
effetto
rato in quanto producendo un danno è
tenuto a pagare
una integrazione.
Ecco perchè
do
r..ia
abbiamo lanciato la "COOP AUTO"
sostanzialmente
la vecchia tariffa
a
migliora!!
sconto antici
te.
Qualcuno
hét
dE:tto che
probabilmente
non è
Con la Coop Auto
la
bene
r... uto è
risparmia al
il 22i,
I0.000 e le 35.000 lire.
stri durante
una fregatura;
informato.
l'assicurato
pagamento della polizza
fra le
C oo p
in
momc:nto
cifre un
dél
r isparmi o
Se ha uno o più
sini -
l'anno di cui risulti civilmente respons�
bile, deve pagare una integrazione di premio
./.
pari
al
I2
rispetto alla polizza a
I3%
premio
cifre deve pagare in più fra le
intero,
sempre in
6.000 e le 20.000 li
re.
Per l'assicurato è
sparmiare
denaro,
una buona polizza, lo aiuta a
ri­
e a guidare con maggior prudenza e
attenzione evitandogli perdite di tempo,
re o cose peggiori inerenti ai sinistri
arrabbiatu­
automobili -
stici.
E'
vera invece un'altra cosa,
de maggior impegno,
che la Coop Auto richi�
maggior lavoro ai produttori
(spiegarne bene il meccanismo)
mento dei contratti,
alle agenzie
(rifaci -
riscossione dell'integrazione
gestione del deposito)
agli ispetto:iati sinistri
(li -
quidare il giusto senza ledere gli interessi dei
stri assicurati)
e
no­
e così via.
Di queste ed altre difficoltà siamo consapevoli,
cambiamento ha in se'
delle difficoltà,
ogni
ma lasciare
le cose come stanno quando si riconosce che sono sba­
gliate è
assai peggio,
perchè
prima o poi si �conte­
ranno difficoltà ancora maggiori e si pagheranno pre�
zi più
elevati.
Certo la Coop Auto non è
settore assicurativo
perfetta
il toccasana dei mali del
e di quello del ramo
(l'esperienza ci dirà
vuol essere un contributo,
l'attuale legge
come
RCA.
nè
è
migliorarla),
ma
nei limiti cui ci costringe
e l'attuale regolamento,
verso la personalizzazione del rischio
a
spingere
RCA e
a
sollecl
tare modificazioni più incisive in questa direzione.
Per superare
italiano,
i
mali cronici del settore assicurativo
resi oggi più
lo
acuti e gravi dalla crisi eco­
abbiamo già detto in altre occasio
nomica,
occorre,
ni e
lo
ripetiamo qui,
tore
assicurativo,
una riforma democratica
una modifica
legge sulle assicurazioni,
su tre obiettivi
I
-
su
ghi
puntando
990,
della le g­
essenzialmente
:
una disciplina delle riserve
a
se!
del testo unico della
della lPqge
ge sulla assicurazione Vita,
del
tecniche che
obhli
destinarne una parte consistente in direzio-
. I.
I3
ne di investimenti socialmente utili,
dirizzi
2
-
secondo i�
decisi dalla programmazione pubblica;
su una migliore utilizzazione degli strumenti pu2
blici o parapubblici che operano direttamente o
indirettamente nel settore;
3
-
su misure di controllo e di incentivazione per un
servizio assicurativo controllato o autogestito
dagli utenti.
Tutti Voi,
tutti noi dell'Unipol
dobbiamo essere fra
i sollecitatori e i protagonisti
di questa battaglia
assieme alle forze politiche,
associative che già
E
dobbiamo
cooperative e
spingono in questa direzione.
farlo non salo perchè
cratica e progressista,
di
sindacali,
siamo una forza demo­
ma anche per precise esigenze
ordine aziendale.
L'Unipol non è
re procelloso
tri
forse,
nè
può essere un'isola felice in un m�
come l'attuale �
�
noi paghiamo
J
meno di al
-
ma paghiamo un prezzo pesante alle disfun-
zioni e alle arretratezze legislative,
tecniche e
strutturali del settore e con noi le pagano gli assi­
curati,
i lavorator!
e continueremo a pagarle fino
a
quando non saremo riusciti a realizzare le modifica zioni per le
Come
quali lottiamo.
si presenta l'Unipol di fronte alla crisi che sta
investendo il settore?
Sul piano produttivo la nostra salute è
mentre sul
piano del bilancio dobbiamo fare i conti con
l'insufficienza tariffaria
crescenti
Fra
il
più che ottima,
del ramo
RCA,
con i costi
e
derivanti dall'inflazione.
I�7)
no passati
e
dc:i
il
1974
25,8
i
nGstri
miliardi
20�1;
a
incassi vita
31
miliardi
superando così
e
con
d�G�i
un
s0-
incre­
l 'increrr.ento
mento percentuali;:
del
medio nazionale e
gli obiettivi che ci eravamo posti al
l'inizio dell'anno.
Per il
1975
ed avanzato,
ci siamo posti un
obiettivo più
ambizioso
quello di portare gli incassi da 3I
miliardi con un incremento percentuale del
. /.
26% .
a
39
14
I risultati dei primi due
sono
mesi
(gennaio e f ebbraio)
buoni e registrano un incremento
attorno
al
27%.
La spiegazione di questi risultati che in una situ�
zione
di crisi economica e di recessione potrebbero
apparire eccezionali,
tasso di
sta non solo e non
inflazione che pure gioca
sta soprattutto
un suo
ruolo,
nel Vostro lavoro di produttori,
lavoro degli agenti e
viene dai lavoratori
perative,
tanto nel
nell'appo�gio
ma
nel
crescente che ci
e dalle loro organizzazioni coo
sindacali e
professionali.
Qui,
in questo appoggio crescente
ri e
delle loro organizzazioni,
produttiva dell'Unipol,
la sua
delle masse popol�
sta la grande forza
prospettiva
più
certa
e sicura.
Quelli di Voi che sono con l'Unipol
po ricorderanno
le difficoltà
spiegare
da
iniziali
scere,
di
chi eravamo,
giusto
fare le polizze con l'Unipol,
più lungo
di
tem
farci cono
di convincere che era
la compagnia dei
lavoratori.
E
perchè non dirlo?
Spesso trovavamo udienza, ma non
sempre ci riuscivamo,
non sempre le porte delle orga­
nizzazioni si aprivan� e abbiamo subito a volte le a­
marezze della
incomprensione.
Oggi
spiegarci il
possiamo
perchè.
Non ci conoscevano,
eravamo una cosa nuova,
di qui le difficoltà
biamo riscontrato e che
in diverse zone del Paese
scontriamo
-
ri
-
ancora oggi.
Ma il lavoro
tenace dei pionieri,
decisivo dei produttori, dei
hanno avuto
fiducia1ci
ha fatto andare avanti,
più cresciamo,
e più
forti,
diventiamo
più
di questi anni
ha
più
diventiamo
ci
ha
forti,
ci fucciamo conoscere
quel che siamo e per quel che
fondamentale
il lavoro oscuro ma
compagni e degli amici che
fatto crescere, e
Il lavoro
che ab
per
possiamo diventare.
dimostrato una cosa
di
importanza.
Pur fra errori e
difficoltà,
i lavoratori qui in
l'Unipol ha dimostrato che
Italia sono capaci di gestire e
./.
am-
IS
ministrare una grande compagnia di
unitaria e democratica,
po di attività
va
esclusiva
che è
di penetrare in un nuovo cam
rimasto per
troppo tempo riser­
di caccia del grande capitale speculati
per portarvi
vo,
assicurazione
la
loro volontà
di giustizia e di
rinnovamento.
Di qui la spinta crescente che ci viene dal Paese,
dai luoghi
di lavoro,
dalle sedi delle organizzazio­
ni e delle associazioni.
Il
nostro compito e il nostro dovere è
cogliere questa spinta,
ne,
quello di rac­
di organizzarla e gestirla b�
come condizione essenziale per farla crescere ul­
teriormente.
Si apre così
davanti a noi un campo di attività
molto
vasto e complesso che ci riguarda tutti.
Riguarda i produttori,
i sub-agenti,
gli agenti,
ispettori organizzativi e tecnici,
il
svi 1 uppo e organizzazione es terna,
i
li
Unipol e più in generale tutta
gli
settore soci,
consi<jli regiona­
l'Impresa.
Ma la fu nzione decisiva in questo campo spetta ai pr�
duttori,
A Voi
ai sub-agenti,
agli agenti.
produttori e sub-agenti,
contatti,
forzando
spiegare,
convincere,
che dovete stabilire i
fare le polizze,
la presenza dell'Unipol e diventando
raf­
gli
e­
sperti assicurativi di fiducia dei lavoratori nei luo­
ghi
la
di lavoro e nelle zone territoriali ove si svolge
Vostra attività.
Agli Agenti che hanno la responsabilità
della
produzione
nell'area del loro mandato cui
il compito di favorire
spettori,
presenza
.e
portafoglio,
tara assai vaste ed
e
sviluppare
la
tut
la qualificazione
del
ch0
ampie .
la
rete produttiva rappresenta oggi
viene
di
sena
rafforzamento,
per
sub-agenti;
scoperte,
zon8
Il
pale
dci
di estendere e
dell'Unipol nelle
sp0tta
col concorso de0li i­
aiutare,
l'ope ra dei produttori
gestire il
dell'andamento
l'estensione
e
l'obiettivo princ!
raccogliere la spinta verso l'Unipol che pro­
dalle organizzazioni dei lavoratori .
.I .
16
A questo fine prevediamo di tenere nei prossimi me
si delle apposite riunioni regionali per elaborare
in accordo fra gli Agenti e i
Consigli
grammi di sviluppo e di rafforzamento
Soci
dei prQ
della rete
produttiva, regione per regione, provincia per pro­
vincia, zona per zona.
Lavorare con un programma è
attività, ma lo è
importante in tutte
le
particolarmente nell'assicurazio­
ne e in u na compagnia come la nostra che deve af fro�
tare contemporaneamente grossi problemi
di
adeguamento
ne
della
delle
sue
strutture,
di sviluppo,
di qualificazio­
sua produzione e di riequilibrio del porta­
foglio.
Nel nostro portafoglio attuale predomina ancora il
ramo
RCA e sono insufficienti o deboli il ramo Vita
e
i rami elementari.
I
nostri
obiettivi di produzione per ramo puntano es­
senzialmente
sul ramo Vita, sui rami
quanto riguarda
la
RCA,
sulla polizza
elementari
e
per
Coop Auto
e
sul
l'aumento dei massimali, resi oggi sempre più
cienti
dalla
inflazione,
aspetto
questo per
insuff�
altro,che
in termini di aumento dei valori assicurati si pone
in tutti
ce
i rami come ha giustamente ricordato il Vi­
Presidente
del Consiglio Agenti,
compagno
Zolfanel
li.
Ed è
sul ramo Vita, sui rami elementari e sulla Coop
Auto che dobbiamo concentrare il nostro impegno,
la
nostra attenzione e i nostri sforzi.
Vediamo i dati, le cifre.
Come
ba 1
ho detto all'iniz.io della
i de 1
me: r ca t o
a ss i cura ti vo
2.346 miliardi così
pari al 42,4%
ri al 39,2%,
di
, 888 miliardi
462 miliardi
zione pari al
Ecco i
suddivisi
:
danni extra
gli
incassi gl'2_
i t a 1 i ano ne 1 I 9 7 4 s CJ r. o
:
miliardi
995
rami
danni extra
di ramo Vita
e
di
stati
RCA
RCA p�
c apitali zz�
I9,4%.
dati dell'Unipol
di cui
relazione
ramo
RCA 22,6
i ncassi globali 3I
miliardi pari al
RCA 8 miliardi pari al
miliar-
73%;
rami
25,8%, ramo Vita
./.
17
4 36
Le
milioni pari all'l,2%.
differenze e
gli squilibri sono evidenti,
sto nonostante il
per
è
fatto che
e que­
noi siamo fra le poche,
non dire la sola fra le compagnie
riuscita particolarmente negli
giovani,
che
ultimi tre anni ad
ottenere dei
forti aumenti nei
rami
iniziare in
concreto l'azione per
extra
un
RCA
e
ad
riequilibrio
del portafoglio.
Fra il
1972 e il
sono passati da
cremento del
1974
2,3
287%
punto debole)
i nostri rami
miliardi a
e
miliardi
il ramo vita
Sono in se' dei
con un
a
436
in­
avanti,
ma
il
milioni,
ramo RCA dall'80%
grandi passi
RCA
(questo resta
da poco meno di 300
ducendo l'incidenza del
ci
8
danni extra
r�
al 73%.
molta strada
resta da percorrere per riequilibrare il portafo­
glio.
C erto noi siamo una compagnia di lavoratori e questi
hanno
prima
di tutto l'auto da assicurare anche
che è
obbligatorio farlo.
Siamo una compagnia giovane,
e per produrre rami els
mentari e ramo Vita ci vuole esperienza,
capacità
tecniche.
Questo è
vero,
ma è
per­
conoscenze,
vero anche che molti lavoratori
non assicurano solo l'auto,
ci
sono altre polizze
di
cui hanno bisogno che spesso vengono fatte da altre
Compagnie
gli
tà
�
poi ci sono gli artigiani,
e
esercenti,
di
le piccole imprese che hanno
!�73,
s olo un dato a
risultavano
7.fJ. CfJ.000
ui
polizze:
si
t.car.ti
n.i
7.UJ()Jj(j(J
In
realtà
vi
sc,no
pulato
via
a
necessi­
polizze rami elementari e ramo v ita.
V o gl i o fornire
fine
i contadini,
polizze
cun altre
rtiggiungcre
L'obiettivo
di
stipulate
Vitc.i,
cli
rniliori.i.
vita,
C:
oltre
Italia
pu?,
a
:
cr.:rt0
dine
che.:
Ci.f
! )lti.dt�;l.J_.
]a•;c,rutori
cli
cric.:
nostre
andare il più
riequilibrio del
in
�:;i
r1c.;n
ir1foctur,i,
compagnie
con le
titolo di esempio
ch(.:
:ir.Cf;ndic,,
�;e.i
l.ur,r.r,_
l(.CD
e
noi non riusciam0
r_;(,:;i'
ur1cr,ra
proposte.
rapidamente
nostro por ta fo glio è
. I.
possibile
essenziale
al
per
I8
mantenere in buona salute l'Unipol e la struttura
produttiva.
Sul ramo
RCA,
sia per le difficoltà economiche che
sta attraversando,
destinazione,
sia per l'incertezza della sua
non possiamo fondare nè
ve della compagnia,
nè
le prospetti­
quella degli agenti,
nè
quel
la dei sub-agenti e produttori.
Dobbiamo concepire la
RCA e particolarmente la Coop
Auto come un veicolo che ci facilita il
l'assicurato,
per proporgli,
possibilità economiche,
contatto
con
compatibilmente alle sue
altre polizze utili di
cui
spesso ha bisogno e necessità.
E concordo in pieno con la relazione di Zolfanelli.
Non c'è
contrasto fra lotta per una più
videnza sociale e
avanzata
assicurazione volontaria
pr�
o privata.
Tutta l'esperienza passata e la pratica odierna inse­
gnano che
(società
le forme assicurative private
di mutuo soccorso,
assicurazione etc.)
o di
gruppo
�uelle vere) compagnie di
sorgono per coprire bisogni ele­
mentari di s icurezza e di previdenza che la colletti­
vità non è
ancora in grado di soddisfare o di recepi­
re come bisogno da garantire a livel lo sociale o pub­
blico.
Ma
mano
quel
a mano cresce la consapevolezza generale di
determinato tipo di
te o di gruppo
bisogno,
che le forme
priva­
sollecitano e di fatto organizzano,
maturano le condizioni
re della socialità,
per passare alla fase
si
superio­
della sicurezza previdenziale
so­
ciale o pubblica.
Nel l'analizzare questq
dimenticato che
bisogno ne
è
fa
da ritenere
ghi
tipo di
quasi sempre
nascere uno
che
il
processo,
non
soddisfacimento
successivo e nuovo,
vi siano
va
ancora
infin8
di
un
per cu i
per molto tempo
lar­
spazi per uno sviluppo congiunto della sicurezza
sociale e delle assicurazioni volontarie,
mente in un Paese
na e
dell'altra
come l'Italia
ove i
particolar­
livelli dell'u­
forma presentano t utt'ora carenze
miti rilevanti.
. I.
e li
I9
E'
per
questi
motivi,
che nonostante le difficoltà
della situazione economica del Paese e specie
lavoratori,
noi ci poniamo anche per il
dei
degli
I975
obiettivi di produzione particolarmente elevati ed
ambiziosi.
Essi
sono
:
per il ramo
RCA passare da
liardi portando l'incidenza della
22-23% al 45%.
Nei mesi di gennaio e
io su
100 polizze RCA incassate 31 circa,
31%, sono state Coop Auto.
occorre
Siamo già
Per
febbra­
cioè
il
sulla buona
insistere specie per le nuove
ze e per trasformare una parte del
glia
27 mi
Coop Auto dall'at
tuale
strada,
a
22,6
vecchio
poliz­
portafo -
RCA.
i rami danni extra RCA passare da
a II
8
miliar­
di con un aumento pari al 38%.
Per il ramo
re la
E'
vita ci poniamo l'obiet tivo
produzione passando da
436 a 800-900 milioni.
questo il ramo più difficile,
regime
inflazionistico
Paese come l'Italia
mortalit à
di r addoppi �
soprattutto
come l'attuale,
specie
in
un
in
un
dove vigono tut t'ora tavole
del 1898 e del 1931 e dove
di
sono pressochè
inesistenti concrete forme di partecipazione agli u­
tili i n grado di tutelare almeno parzialmente l'assi
curato dall'erosione inflazionistica.
Entro l'estate terremo un Convegno sui problemi del
ramo Vita per precisare
le nostre opinioni in materia.
Posso anticipare che chiederemo una modifica della
ge,
dell'istituto della cessione legale all'Ina,
presence re mo per l'approv azi one
su
tavole di mortalità
stanziose
più
recenti e
partecipazione
di
nuove
agli
polizze
su
utili
e
che
basacc
forme più
da
Les
so­
parte degli
assicuraci.
Noi dobbiaffi0
durre
asrattdCE.: il C0nvE.:gno
polizze
Vita,
dobbiamo
�er
iniziarE.:
iniziar�
da
ci
può aiutare ad acquisire
la
migliore riuscita del convegno stesso.
Un compito di
duzione
nel
suL1cc,
a
�r�
r:-c..:rcr,?:
esperienze che aiuteraGna
speciale importanza per sviluppare la
ramo vita e nei rami elementari spetta a
Voi produttori e sub-agenti.
. I.
pr�
20
Voi rappresentate una parte importante dell'Unipol.
traverso di Voi l'Unipol si è
in migliaia di località,
te la
sua voce,
At
fatta e si fa conoscere,
di posti lavoro;
il suo volto,
lì
Voi port�
le sue proposte di comp�
gnia di lavoratori per i lavoratori.
Da dati
ancora parziali ci risulta
I974
to direttamente nel
20% degli incassi
ca il
circa
6
che
avete realizza­
miliardi di premi,ci..r
complessivii
e
circa il
30%
dei nuovi contratti.
Sono
cifre
già
considerevoli se si tiene conto che
p arte di Voi ha
corso del
Troppo
I974,
ma che
a
1186
- 87%.
di
tutti per
produrre per l'Unipol nel
possono e debbono aumentare.
alta risulta invece
ca
nel
cominciato
una
la percentuale di
Occorre ridurla attraverso
fare nuove polizze,
RCA,
cir­
un impegno
nei rami elementari e
ramo vita.
Per il ramo vita in particolare
duttore e
sub-agente l'obiettivo di realizzare nel
almeno una polizza al mese,
non hanno
più
alla
poniamo a ciascun pro­
1975
e vorrà dire che quelli
ancora cominciato,
che
proveranno a farne 4 di
fine di aprile per mettersi in pari
con la
me­
dia.
Siamo consapevoli che
colare,
ma Ve lo
stro invito sarà
siete degli
pol,
questo richiede uno sforzo parti­
chiediamo e siamo fiduciosi che
accolto,
non solo perchè
amici sinceri della nostra,
ma perchè
avete
già
In questa
semplificare
fatti dagli
che
della Vostra
Un�
battere
della Compagnia.
battaglia saremo al Vostro fianco,
a taglio fisso,
per il ramo Vita e danni,
il Vostro lavoro,
con
con
polizze
che possono
corsi di
formazione
agenti e dagli ispettori.
Nessuno nasce maestro,
bilit à
sappiamo
dimostrato di sapervi
per realizzare gli obiettivi
il no­
di imparare,
ciò
tutti
abbiamo
che più
bisogno
conta è
e la possi­
la volontà,
la
tenacia, e a noi non mancano.
Le
grosse
e più
compagnie del capitale finanziario hanno cento
anni di esperienza,
zione e di vendita,
grandi strutture di organizza-
ciò che hanno conquistato lo difendo-
. I.
2I
no e lavorano
per accrescerlo.
Noi siamo una compagnia giovane,
che altri
tori,
non hanno,
ma abbiamo
la crescente
la nostra decisa volontà
una cosa
fiducia dei lavora­
di fare dell'assicura­
zione un servizio nell'interesse degli assicurati.
E'
una grande forza,
avanti,
Cari
è
quella che
amici,
è
quella che ci
continuerà
a
ho concluso anche per
ha fatto andare
farci crescere.
lasciare il
per
tempo possibile ai Vostri interventi,
i Vostri suggerimenti,
le Vostre proposte,
maggior
ascoltare
le Vostre
valutazioni.
Cogliamo la spinta che viene dal Paese e utilizziam�
la per diventare una grande compagnia,
nuova,
moderna
ed ef ficiente.
Nuova:per le sue finalità
chè
antispeculative;
portatrice di idee più avanzate;
moderna: peE
efficiente:perchè
capace di servire bene gli assicurati.