In piazza le storie degli sfrattati «A 50 anni chi ci darà lavoro?»

L’ECO DI BERGAMO
Città 21
DOMENICA 11 OTTOBRE 2015
In piazza le storie degli sfrattati
«A 50 anni chi ci darà lavoro?»
Due feriti a Redona
Incrocio pericoloso
in via Brigata Lupi
Emergenza. Il presidio dei sindacati. Martedì l’incontro con il prefetto
L’incubo di chi vive aspettando l’ufficiale giudiziario: «Non so dove andare»
Incidenti stradali
trovarne solo di saltuari. Non
ho più una sicurezza economica che mi consente di pagare
l’affitto, così mi è arrivata la notifica dello sfratto». Sfratto che
al momento non è stato ancora
eseguito, «ma quando arriverà
quel momento non so proprio
dove andrò, chi potrà accogliere me e la mia famiglia».
TIZIANA SALLESE
In piazza per raccontare la propria storia, per dare
un volto ai numeri che parlano
di sfratti, di richieste di esecuzione che prima o poi arriveranno.
Si sono dati appuntamento
ieri pomeriggio, davanti alla sede del Credito Bergamasco, i
rappresentati sindacali di Sicet
Cisl, Sunia Cgil, Unione inquilini e Asia Usb per la mobilitazione organizzata in occasione
della quarta edizione della
«Giornata nazionale sfratti zero», una giornata che ha voluto
ribadire come si debbano azzerare tutti gli sfratti in attesa di
esecuzione, «dopodiché si deve
concertare con tutte le istituzioni coinvolte, Comune, Provincia, Regione, una nuova politica abitativa».
L’incontro con il prefetto
Gli alloggi liberi
Ribadito anche il fatto che nella
nostra città c’è al momento una
disponibilità di circa 500 alloggi di edilizia popolare, tra pronti da abitare e in via di ristrutturazione, che aspettano di essere assegnati. Un numero dunque adeguato per far fronte «all’emergenza abitativa causata
dalla crisi che tra i suoi primi
effetti ha proprio quello di mettere le persone in difficoltà su
affitti e mutui da pagare».
A sostegno di come la crisi
Il presidio dei sindacati per lanciare l’operazione «sfratti zero»
abbia inciso pesantemente sulla vita delle persone, i racconti
di coloro che stanno vivendo
sulla propria pelle cosa significa subire uno sfratto: «Vivo
nella provincia bergamasca da
dieci anni – ha raccontato un
cittadino straniero – ho sempre lavorato e ho sempre potuto far fronte a tutti gli impegni
economici, a partire da quello
I giovani e l’Europa
Bergamo all’Expo
è protagonista
Bergamo, in una giornata record di visitatori all’Expo
(210 mila), è stata protagonista
ieri al Media Centre con il secondo appuntamento del concorso internazionale per cortometraggi dedicato ad un tema
che si collega direttamente all’Esposizione universale: cibo,
cultura e identità. L’iniziativa,
che con 500 studenti giunti da
ogni parte d’Italia e da Polonia,
Ungheria, Belgio e Albania ha
riempito il Media Centre, è stata
dell’associazione «Giovani
idee» che ha festeggiato in questo modo i dieci anni di vita.
«Muovere così tanti studenti
non è stato facile, ma anche quest’anno ce l’abbiamo fatta», dicono soddisfatti i due organizzatori, Gianpietro Benigni e Giancarlo Borra, che guidano il sodalizio.
Il concorso è stato vinto dal
liceo «Giovanni Paolo II» di Varsavia con un corto dedicato alla
realizzazione del caffè. Secondo
è arrivato il liceo classico «Foscolo» di Pavia e terzo un istituto
professionale di Fier, in Albania.
Il premio speciale per il miglior
cortometraggio di durata inferiore ai tre minuti è stato assegnato all’istituto tecnico «Ivan
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Gli organizzatori Giancarlo Borra
e Gianpietro Benigni
Piana» di Lovere . I finalisti erano 24 e fra questi 4 istituti della
Bergamasca: il Lussana, il già citato istituto di Lovere, la Fondazione Canossa di Caravaggio e
l’Istituto alberghiero di San Pellegrino. Il premio del concorso
«Giovani idee» (una targa che
raffigura Arlecchino, una borsa
di studio e un viaggio in una capitale europea) è intitolato alla
memoria di un illustre amico
dell’associazione, il giornalista e
scrittore Franco Scaglia, scomparso recentemente e a lungo
presidente di Rai Cinema. Pre-
di pagare regolarmente l’affitto
di casa. In seguito alla crisi però
ho perso il lavoro e così è incominciato l’incubo di perdere
l’abitazione e di non sapere più
come fare per tirare avanti la
famiglia». Due figli ancora piccoli e l’incognita di cosa accadrà domani: «Cerco di arrangiarmi come posso, accetto
qualunque lavoro, ma riesco a
senti anche l’assessore regionale con delega all’Expo, Fabrizio
Sala, il console polacco Jerzy
Adamczyk e il consigliere regionale Mario Barboni. Il giornalista enogastronomico Giovanni
Caldara ha illustrato la «sinfonia di voci e temi» legati al cibo,
mentre un filmato illustrava i
prodotti della Bergamasca. Benigni ha poi ricostruito questo
percorso decennale che nasce
dall’evoluzione dei convegni di
studi politici dedicati alla figura
di Carlo Donat-Cattin, storico
leader di Forze Nuove, la corrente della sinistra sociale della
Dc. «Si chiude un ciclo significativo. A lungo, ai convegni di Saint
Vincent, abbiamo ospitato i leader della Seconda Repubblica
anticipando alcuni temi, dalle
riforme costituzionali all’europeismo. Negli ultimi dieci anni
abbiamo puntato sugli studenti
e sulla questione Europa, passando dagli elaborati scritti ai
filmati per creare dialogo e opportunità di conoscenza fra i ragazzi di Paesi diversi». La manifestazione si conclude oggi a
Bergamo. Prima l’inaugurazione dell’Ufficio Europa nel palazzo della Provincia, poi la sfilata
in centro e infine appuntamento all’Auditorium di piazza della
Libertà. Dopo il saluto di Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico, dibattito sul tema
«Giovane cittadino europeo?».
Intervengono: Piotr NowinaKonopka, ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede, il sindaco Giorgio Gori e il presidente
della Provincia Matteo Rossi.
F. C.
E lo sfratto quando arriva non
guarda in faccia a nessuno, non
fa distinzioni: «Sono separata,
non sono più giovane perché ho
raggiunto i 50 anni. Chi mai mi
darà lavoro?». E ancora: «Ho
sempre lavorato, ma adesso è
sopraggiunta un’invalidità che
non mi permette più di svolgere nessuna attività. Anch’io ho
50 anni». Entrambe le protagoniste di questi racconti, italiane, vivono grazie a una comunità protetta che le ha accolte.
La giornata di mobilitazione
aveva come obiettivo anche
quello di poter incontrare il
prefetto, un incontro chiesto
da tempo: «Ci ha promesso che
martedì mattina ci riceverà –
ha dichiarato Roberto Bertola
di Sicet –. Speriamo sia il primo
passo per l’apertura di un tavolo di concertazione che affronti
una volta per tutte un tema così
urgente come quello del diritto
alla casa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Con Kendoo
nuova raccolta
per un canile
e BgScienza
La piattaforma di
crowdfunding made in Bergamo continua ad accogliere progetti per sostenere alcune realtà
della provincia. Da qualche settimana sono iniziate due importanti raccolte fondi per i pulmini
attrezzati per disabili per le associazioni del «Centro per la terza età del Villaggio degli Sposi»
con «I Pellicani Onlus» e per la
cooperativa Sottosopra. Recentemente ha preso il via un altro
progetto di Kendoo; un aiuto per
il canile di Colzate, una piccola
realtà costituita da volontari.
Lo scorso anno i bergamaschi
hanno dimostrato di avere un
grande interesse nei confronti
dell’Associazione BergamoScienza, la sfida del 2015 è orientata alla realizzazione di attività
scientifiche del nuovo centro
permanente di scienza «Bergamo ScienceCenter» presso l’Urban Center in viale Papa Giovanni XXIII. Tutti coloro che
parteciperanno al crowdfunding riceveranno come ringraziamento per le donazioni
l’«edizione speciale» della maglietta di BergamoScienza 2015.
Venite a trovarci su www.kendoo.it e visitate la nostra pagina
facebook www.facebook.com/
kendoobergamo.
Scooter contro auto venerdì
notte in via Corridoni.
Via Locatelli: in due ore
due tamponamenti
Due incidenti in poche ore e in via Locatelli scoppia la polemica.
Sotto la lente d’ingrandimento c’è l’incrocio tra via Locatelli e via Brigata Lupi, purtroppo sempre più spesso teatro di sinistri.
Solo nella giornata di ieri,
nel giro di poche ore, dalle 11
alle 14, si sono verificati due
incidenti che, fortunatamente, non si sono rivelati gravi.
Nella maggior parte dei casi la
collisione è dovuta alla mancanza di attenzione dell’automobilista proveniente da via
Brigata Lupi che non si accorge della segnaletica che indica
l’obbligo di fermarsi e dare la
precedenza. L’incrocio è quasi
completamente cieco.
«Ultimamente – commenta
un’anziana residente in via
Locatelli – stiamo assistendo
a molti incidenti, molti dei
quali provocati dalla disattenzione di alcuni automobilisti.
C’è da dire, inoltre, che chi guida in via Locatelli non lo fa
tranquillamente e a volte
sfreccia a grande velocità sul
viale».
Oltre a questi aspetti, secondo la signora, ci sarebbe
poi una terza ragione che renderebbe l’incrocio uno tra i
più pericolosi di Bergamo:
L’incidente a Redona COLLEONI
«Sinceramente – conclude la
donna – chi proviene da via
Brigata Lupi non gode di ottima visibilità: ci si deve sporgere per vedere le auto in arrivo e
questo sicuramente costituisce un grande pericolo per tutti».
La situazione di pericolo all’incrocio delle due strade è
stata segnalata a più riprese
negli ultimi anni, ma fino ad
oggi nulla è stato fatto per rimediare.
Via Corridoni
Nella tarda serata di venerdì
polizia locale e 118 sono intervenuti in forza in via Corridoni, a Redona, per uno scooter
finito contro un’auto ferma in
coda. Due i feriti portati al
Pronto soccorso del Papa Giovanni. La strada è stata momentaneamente chiusa per
consentire le operazioni di
soccorso.
Laura Arrighetti
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