2008 - Anno III N.4

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2008 - Anno III N.4
Comunale Massa O.N.L.U.S.
Via Alberica, 50
54100 Massa (MS)
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O
La Par
AL CITTADINO
37.000 copie omaggio
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Croce Bianca
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Massa, Ottobre 2008 - anno 3 - N° 4
Massa
Carrara
Montignoso
Regione Toscana
Emergenza casa
Politica
Quattro milioni di euro
per Forno e Vergheto
Il settore sociale
promette la svolta
Berlinguer e Moro:
riferimenti
irrinunciabili per il PD
Vergheto - Forno
Dissesto
idrogeologico
del versante:
cedimento
della strada
Massimiliano
Bernardi
Federico
Binaglia
Assessore
Politiche Sociali
Comune di
Carrara
Sindaco
Comune di
Montignoso
pag 13
pag 20
pag 19
Carrara
Massa
Piano integrato di sviluppo
urbano sostenibile (Piuss)
Carrara (foto Delia)
Massa
Carrara
Recupero
dell' identità
territoriale
dei paesi a monte
Villa Massoni,
parcheggi,
strada storica,
Pomario
Massa (foto Papucci)
Politica
-
Territorio
-
Ambiente
Via Giovanni Pascoli, 52 - Tel. 0585 42650
Massa
-
Cultura
-
Sport
-
Attualità
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La Parola al Cittadino
La città si sta riprendendo ed altri problemi,
dopo la bufera dello scandalo delle cremazioni
al cimitero di Mirteto, piano piano stanno
affiorando. Si comincia dalle scuole, dove i
tagli del ministro stanno deteriorando un settore
importante come quello dell’educazione dei
nostri ragazzi: con la riforma Gelmini, gli
effetti sulle elementari apuane saranno
pesantissimi. Secondo Cgil, Cisl e Uil saranno
252 i maestri in meno nelle elementari della
provincia.
Altro drammatico effetto della TremontiGelmini è la riduzione del numero degli
insegnanti di sostegno. E su questo tema
l’autunno si sta infiammando. Tuttavia, i
cittadini si stanno riscaldando anche su altri
temi tra cui le scelte non condivise sulla
viabilità. E problemi irrisolti come l’acqua che
manca, l' emergenza casa e la microcriminalità,
che sta riprendendo il sopravvento tanto da
indurre quartieri come Romagnano e Partaccia
a organizzare ronde notturne per difendersi.
Tuttavia, quello che chiedono a gran voce i
cittadini, è il rafforzamento dei legami che
facilitano i rapporti tra palazzo e città,
attraverso il semplice coinvolgimento, la
consultazione ed il confronto diretto. E amano
ricordare che non si può chiamare in causa la
partecipazione solo a legittimare scelte
pubbliche già prese. Ed è proprio su questo
punto che i cittadini obiettano. Si inneggia un
bilancio partecipato ( che non sarà facile perché
la matematica non è un’opinione e nessuno sa
moltiplicare le risorse), ma non si fa altrettanto
(non abbastanza) sulle altre scelte del territorio.
Villa Massoni, per esempio, è concretezza o
utopia? Il distretto socio sanitario al Pomario?
E la pista ciclabile alla Rocca? Per chi? Massa
non è Marina, in pianura. Le salite non
incentivano i cittadini a far uso della bici.
Però, qualcosa di concreto ci sarebbe: ci sono
tremila persone circa, nei paesi a monte, che
attendono un’antenna per utilizzare il cellulare:
per la sicurezza, in primis, ma anche per il
diritto di essere cittadini. Ci sono famiglie, in
quei paesi, che attendono per accedere a
internet veloce. Ci sono famiglie che restano
senz’acqua e che, quando arriva, è un miscuglio
di fango e ruggine. Ci sono paesi che da anni
aspettano la rete fognaria e sversano liquami
nel Frigido. Per migliorare la qualità di vita
dei cittadini non servono progetti faraonici,
ma dar loro strumenti adeguati e dignitosi per
potersi evolvere e non sentirsi di serie “B”.
Ottobre 2008
Periodico Mensile d'Informazione proprietario Minerva Srl Sede Operativa via F. Crispi, 13 - 54100
Massa - Tel 0585.811804 Fax 0585.812963 Direttore Responsabile: Angela Maria Fruzzetti - Direttore:
Rossana Lazzini - Aut.Trib.: n° 383 del 23/06/2006
Hanno collaborato
Poesia del Mese
San Francesco
Il 4 d’ottobre, al lo faccian un regalo a San Francesco?
Per una campagna elettorale il l’han usato,
ma mo che tutto al’è finito niente alè cambiato!!!!
In mezzo a quela rotonda ighj’è rimasto.
Ighj’an proprio ragion,
a dire che i massesi ighjen dei pecoron!!!!!!!
Se a proassene a rimetterlo al so posto
magari a Massa qualche co an’andrebbe storto,
per la festa del patrono fora dalla chiesa alo rimetten
e lù sicuramente issè farà del ben.
Giulia Guelfi
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MASSA
Annex Via Palestro
Aldovardi Moto
Via Venturini
AliceNet Via Angelini
Bar Battistini Viale E. Chiesa
Bar Eden Piazza Garibaldi
Bar L’ Incontro Via Meucci
Bar Mascalzone Via Massa Avenza
Bar Red-Racing Via Prado
Beauty Nails Via G. Galilei
Biblioteca Civica P.zza Mercurio
Caffè Cristallo Largo Matteotti
Caffè del Tribunale Piazza De Gasperi
Caffè L'Eremo Via Alberica
Caffè Teatro Via Bastione
Ceccarelli Adriana Via Ghirlanda
Chicco d'Oro Mercato Coperto
Cicli Frasson Loc. Turano
Circolo ENDAS Antona
Cucinando P.zza Mercato
Edicola Teatro Guglielmi
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Edicola Romagnano (ACI)
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Enocafè Mascaret Viale Democrazia
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Farshad Tappeti Via Ghirlanda
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Floating Point Gall. L. da Vinci
Foto Nizza Via Zoppi
Fotocopie Alberti P.zza Liberazione
Gelateria Eugenio P.zza Stazione
Gelateria Haziel Piazza Aranci
Libreria La Scolastica Via G. Pascoli
Omnicolor Via Crispi
Parco dei Ciliegi Zona Tribunale
Parco della Rinchiostra Zona Quercioli
Pasticceria Fruzzetti Gall. da Vinci
Radicchi Immobilare Via Lungomare Vespucci
Snow Bar Via G. Pascoli
MARINA di MASSA
Bar Lagodellafiora Viale Mattei
Gelateria Eugenio Via Pisa
Edicola P.zza Betti
CARRARA
Negli anni '70 l'artista Mino Maccari ha dedicato
un ritratto alla "Bella di Forno": chi è?
Qualcuno sa dirci il suo nome?
Edicola Loc. Fabbrica
Edicola P.zza Farini
Laura Boutique Via Rinchiosa
Panificio Bonaldi Via Monterosso
Massa Carrara
Ottobre 2008
MASSA
La Parola al Cittadino
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La Par
AL CITTADINO
Prosegue il lavoro dell' amministrazione Pucci
MASSA - Durante una trasmissione televisiva il Sindaco
Roberto Pucci ha cercato di tracciare i primi risultati raggiunti
......Gli impegni assunti con gli elettori massesi durante la
campagna elettorale relativi ai primi cento giorni di governo,
come molti ricorderanno, sono racchiusi sostanzialmente in
dieci punti: nominare un delegato del sindaco per Marina di
Massa, nominare il difensore civico, ridurre i costi della politica,
costituire un ufficio per la qualità e il decoro urbano, garantire
una maggiore sicurezza dei cittadini e del territorio, stipulare
un’assicurazione gratuita contro scippi e furti, verificare percorsi
possibili per defiscalizzare le famiglie meno abbienti, accelerare
le procedure operative per la realizzazione dell’ospedale unico,
rilanciare l’edilizia residenziale pubblica (popolare) in tempi
brevi, fare chiarezza su Massa Servizi o meglio, chiudere
Massa Servizi . A cavallo dell'estate però è arrivato lo scandalo
dei cimiteri che naturalmente ha avuto pesanti ripercussioni
su tutta la città e quindi sull'amministrazione e tutto è andato
avanti con il rallentatore. Molto resta da fare. Sul difensore
civico è uscito il bando, per il momento, e qualcuno potrebbe
anche pensare che è certamente un passo avanti: aspettiamo
quindi di conoscere il nome. Già nel suo secondo mandato
Pucci aveva tentato di istituire il difensore civico ma, come
spesso avviene, la politica ha frenato il percorso. Sulla questione
dei costi della politica qualche cosina da dire ci sarebbe, visto
che abbiamo quattro delegati oltre ai dieci assessori. Tra le
cose previste, manca all’appello l' ufficio per la qualità e il
decoro urbano. La città, nonostante il cambio al vertice di
alcune municipalizzate come Asmiu, non è affatto più pulita:
ci si auspica che le buone intenzioni del sindaco possano a
breve tradursi in realtà.
Veniamo adesso al tema della sicurezza: l’ assicurazione contro
furti e scippi è un’idea avallata anche della passata
amministrazione e quindi in linea. Sulla defiscalizzazione dei
ceti meno abbienti, la politica finora messa in campo sembra
limitarsi all’eliminazione dell’Ici.
Per quanto concerne Massa Servizi, è stato cambiato soltanto
il Cda. “La mia - ha spiegato Pucci - è stata una scelta su una
professionalità di elevatissimo profilo: una sorta di
commissariamento volto a fare chiarezza su una situazione
che presenta molti nodi da sciogliere. Voglio chiudere questa
esperienza riportando in house Massa Servizi, perché non è
possibile avere soci occulti e non riuscire a vedere la
convenzione fra Massa Servizi e Ariete Spa, negataci dal
vecchio consiglio di amministrazione. Non accetto una scatola
Roberto Pucci Sindaco di Massa
vuota. In questo senso un aiuto può arrivare dalla nuova
finanziaria che fa decadere, nel 2010, tutte le convenzioni
assegnate senza gara”. Anche su questo il sindaco avrà ancora
molto da dire ai suoi elettori.
Il presidente della Casa di Riposo Ascoli si presenta alla città
MASSA - Umberto Del Sarto, classe 1952, sposato e
padre di due figli, da perito tecnico a presidente della Casa
di Riposo Ascoli.
Un salto di qualità, inaspettato:
“Già, è una scommessa, soprattutto verso me stesso”.
Del Sarto, lei è sconosciuto nel panorama politico
massese e per questo, volevamo offrirle l’opportunità
di presentarsi ai cittadini:
“E’ con piacere che mi presento. E’ vero, questo alla
Casa Ascoli è il primo incarico politico che rivesto in vita
mia. Ho ringraziato il sindaco Pucci e auspico di essere
all’altezza delle sue aspettative, ovviamente di tutta la
città”.
Ci spieghi in breve, la sua formazione professionale.
“Fino al 1993 ho lavorato presso il distretto di Marina di
Carrara, al Sert. Posso dire di aver contribuito all’apertura
dei Sert di Massa e di Carrara. In seguito, tramite concorso,
ho lavorato come assistente sociale presso l’ospedale di
Massa. E poi ancora al Sert e dopo a Fosdinovo, come
responsabile del servizio sociale. Nel 2007 sono tornato
di nuovo al Sert, in pianta stabile”.
Del Sarto consegue la laurea in programmazione e
gestione delle politiche sociali nel 2005.
Umberto Del Sarto Presidente Casa di riposo G. Ascoli
A cosa si deve questo debutto in campo politico?
“Ho semplicemente partecipato al bando promosso dal Comune
di Massa, offrendo la mia disponibilità per il cda. E invece sono
stato scelto come presidente”.
Una sorpresa…
“Sicuramente, una piacevole sorpresa. C’erano altre persone valide
quanto me. Devo dire che tra tutti i settori, quello più
consono alla mia formazione è sicuramente il sociale.
Tuttavia il ruolo di presidente del Cda non è paragonabile
a quello di responsabile del servizio sociale, ma ho sempre
lavorato e non mi spaventa l’idea di un impegno maggiore”.
Dal Sert a una Casa per anziani: c’è un po’ di differenza.
“Se penso alla residenze per anziani, devo dire che, come
assistente sociale, nel mio percorso, ho fatto pochissimi
ricoveri nelle Rsa: non ho mai creduto in queste strutture,
mi metteva tristezza il solo pensiero. Le ho sempre
considerate distanti dalla mia cultura. Ma entrando
all’Ascoli, mi sono ricreduto. Ho trovato una struttura dal
volto umano e questo grazie a chi ha lavorato in precedenza.
Gli ospiti vivono in modo sereno e tranquillo e non hanno
la percezione dell’essere “anziano”. Esiste un ottimo
rapporto tra operatori e ospiti e questo è un enorme
vantaggio. Ripeto, c’è un clima di armonia e di serenità
e di questo dobbiamo ringraziare anche l’ex presidente
Modesto Ricci. Gli ospiti, infatti, quando lo hanno salutato
erano molto dispiaciuti, a dimostrazione del positivo
rapporto che si era instaurato”.
Del Sarto, ha idee, progetti per il futuro?
“Sicuramente, ci sono progetti in fase di discussione con
il cda, ma è prematuro parlarne”.
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Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Territorio
Piuss: piano integrato di sviluppo urbano
MASSA - Una pentola bollente, che dovrà prendere
forma e sostanza molto presto. Pena: la mancata
possibilità di ottenere i necessari cofinanziamenti
della Regione Toscana. Stiamo parlando del Piano
Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile (più noto
come Piuss), ovvero lo strumento disegnato
dall'amministrazione comunale per approntare
interventi coordinati, pubblici e privati, al fine di
perseguire uno sviluppo socio-economico che guardi
al miglioramento della qualità urbana ed ambientale,
nonché ad una razionalizzazione degli spazi esistenti.
Parola d'ordine: recupero e valorizzazione. Come si
legge in una nota diramata da Palazzo Civico, il
comune di Massa presenterà un pacchetto di progetti
insieme ai "cugini" di Carrara. A tal proposito, i
dettami dell'esecutivo toscano sono chiari:
coinvolgimento dei cittadini e del mondo associativo
ed ampia partecipazione collettiva. Due ingredienti
che stanno letteralmente subissando di lavoro il
vicesindaco Martina Nardi, impegnata in serratissimi
incontri con quei "portatori di interessi diffusi"
chiamati a pronunciarsi su una serie di campi d'azione
che spaziano dalla mobilità sostenibile ai grandi nodi
irrisolti dell'agenda locale, vedi Villa Massoni e
distretto sanitario.
Per suggerimenti e variazioni c'è sempre tempo, dice
ancora il comunicato.
Non infinito, però, se consideriamo che è volontà
della giunta di portare il piano in Consiglio Comunale
come atto d'indirizzo entro Natale, e sarebbe opportuno
avviare, sul progetto definitivo, una concreta ipotesi
sull'immediata cantierabilità e fattibilità. Il piano.
Edifici storici abbandonati o poco sfruttati: per il
Castello Malaspina si parla di "completamento dei
lavori di manutenzione straordinaria" e costruzione
di infrastrutture ("funicolare o ascensore"), mentre
per Villa Massoni e Pomario Ducale di "acquisto"
dalla proprietà privata e "recupero". Resta fermo un
preciso intento dell'amministrazione: liberare Piazza
Mercurio e Piazza Aranci dalle auto, ripristinare la
pavimentazione e restituire gli spazi all'incondizionata
fruizione dei cittadini. E se i parcheggi scompariranno
ai piedi dei Leoni, altri nasceranno altrove:
Vice Sindaco Martina Nardi
MASSA - “Apprendiamo dalla
stampa e dal sito internet della
Provincia di Massa Carrara –
interviene Italia Nostra - che una
delle proposte del Piuss sarebbe
quella di situare il Distretto
Sanitario di Massa là dove ora si
trova il capannone impropriamente
definito del Cat tornato dopo molti
anni, molte polemiche ed esposti
alla Corte dei Conti e alla
Magistratura di piena proprietà del
Comune di Massa insieme al
parcheggio da 150 posti auto ( un
vero toccasana ora che è libero).
Ci auguriamo che questa proposta
sia una “boutade” e come tale
destinata a scomparire presto nel
nulla visto che la costruzione di
un Distretto in quel sito,
potenziamento di quelli Martana, area Cat e Mercato
Ortofrutticolo, nei pressi di Villa Massoni ("non
andranno ad intaccare minimamente le mura", precisa
la nota), Saranno invece costruiti ex novo i posti
macchina lungo il Frigido ed in un sotterraneo sotto
l'ex Palazzo dell'Intendenza di Finanza, che nel
frattempo sarà acquistato e ristrutturato dal Comune
per trasformarlo in sede di uffici pubblici, sala
espositiva e centro convegni. Di "recupero" si parla
anche per l'ex Mercato Ortofrutticolo e la zona della
Conca, che saranno funzionali all'ampliamento del
Centro Commerciale Naturale, nonché per Palazzo
Bourdillon (realizzazione di sala polivalente, maggior
spazio alla Biblioteca Civica) ed i borghi storici
cittadini, come Santa Lucia e Borgo del Ponte. Nel
Piuss compare inoltre la costruzione di due nuovi
assi stradali per formare un collegamento viario con
i due cardini opposti della città, toccando beni storici
ed architettonici. E’ "la Strada Storica". L'ex Mattatoio
municipale? Recupero delle "strutture esistenti" per
creare un luogo di aggregazione e un punto strategico
per l'edilizia popolare. Per aiutare i soggetti
socialmente svantaggiati e, contemporaneamente,
ovviare al problema del traffico, si parla di "Puk Bus",
piccoli mezzi "adibiti al trasporto di pochi passeggeri
secondo uno schema convenzionale". E', poi,
intenzione di Palazzo Civico realizzare "tramite
convenzione a livello universitario, uno studio ed una
ricerca finalizzata al recupero dei colori tipici delle
facciate del vecchio nucleo abitativo denominato
Massa Picta, da integrare nel regolamento edilizio e
da tenere a modello". Uno dei punti maggiormente
controversi, tuttavia, rimane la scelta dell'ubicazione
per il nuovo distretto socio sanitario. Naufragate per
diverse ragioni due precedenti ipotesi (località
Camponelli ed il già citato ex Mattatoio), restano al
vaglio tre potenziali soluzioni: l'area Cat, la zona
lungo i margini del Fiume Frigido e l'immobile
attualmente occupato dall' Ospedale Cittadino.
Alessio Orsingher
Piano: esprimersi e riflettere insiem
MASSA - "E' normale che un piano
complesso comporti valutazioni e problemi
altrettanto complessi, ma è il segnale della
volontà di cambiamento che vuole dare
quest'amministrazione". Martina Nardi,
vicesindaco di Massa, è indaffaratissima:
per arrivare a definire un Piuss più concertato
e condiviso possibile, sta incontrando
dirigenti ed associazioni. Tutte, dalla prima
all'ultima: economiche, culturali, sociali,
comitati.
Un lavoro faticoso...
Un lavoro che ci vede impegnati senza sosta,
ma è nostra intenzione non far perdere alla
città ulteriori treni. Negli anni passati sono
stati persi troppi treni per i finanziamenti in
Regione, vedi il piano integrato.
Presentiamo il piano con Carrara, sicuri
di aver trovato le sinergie giuste?
Stiamo parlando di interventi di urbanità e
periurbanità: un elemento comune ai due
progetti. Certamente poi le scelte sono
differenti: loro si sono concentrati sull'area
montana, noi sul recupero dei borghi storici
e delle tante potenzialità esistenti.
Qualcuno sostiene che avreste potuto
concentrarvi sulla costa. In fondo, dicono,
c'era già un piano...
Se si riferisce a quello approntato dal Pd, è
stato bocciato da Firenze. Inoltre, parliamo
di agire su zone Sin, dove resta da definire
la proprietà di alcune colonie e c'è in ballo
la vicenda del porticciolo. Non mi pareva
una scelta opportuna per il Piuss.
Invece, nel programma che avete deciso...
Alt! Nulla è deciso, che sia ben chiaro.
Vogliamo che la cittadinanza si esprima,
insieme alle associazioni. Gli incontri avuti
finora sono positivi, modifiche ne abbiamo
già apportate e sicuramente ce ne saranno
altre. Per il 29 ottobre alle 17, presso il
Teatrino dei Servi, ci sarà un'assembleadibattito aperta alla popolazione.
Ammettiamo che Massa ottenga il
finanziamento: riusciranno quei soldi a
coprire tutto?
Certo che no. Intanto, però, è utile lanciare
una discussione intorno a determinati temi.
Il distretto socio sanitario, ad esempio:
abbiamo riportato l'attenzione sulla scelta
dell'ubicazione, al vaglio ce ne sono tre.
Prime osservazioni al piano
consumando una ulteriore
porzione di territorio, fra l’altro
pregiatissimo, va in direzione
esattamente opposta a quella che
il Piuss intende promuovere, e cioè
“interventi per il recupero e la
valorizzazione dell’ambiente fisico
urbano”. Se poi per compensare
il parcheggio eliminato si pensasse
davvero di realizzarne uno nuovo
nell’attuale giardino da recuperare
ad agrumeto non solo si è in
contraddizione con quanto scritto
nella
relazione
di
accompagnamento che parla di
“un’area da restituire alla propria
identità storica ” ma ancora non
si è capita l’importanza del sito.
Esso è tutelato dal Ministero dei
Beni Culturali a partire dal 1968
per tutta la zona a monte dell’arco
di Pasquino e Pasquina, tra via
Venturini e via Bassa Tambura fino
a Capaccola senza possibilità di
aggiunte volumetriche né di
sopraelevazioni e dovrà, sempre
secondo il Ministero, allora della
Pubblica Istruzione, rimanere
inalterato nel suo attuale aspetto.
Italia Nostra, riguardo la tutela,
chiede la chiusura dell'arco al
traffico veicolare con interventi
semplicissimi e dal costo irrisorio,
primo fra tutti il ripristino del
doppio senso di marcia in via
Giampaoli.
"Non vorremmo però che questo
problema, diversamente da quanto
si è fatto per i problemi del traffico
in via Salle e via Fermi, fosse
rimandato nel tempo in attesa del
Piuss".
E sulla Villa Massoni aggiunge:
"Della sua acquisizione si parla da
trent’anni - osserva -, però l’unica
proposta, anch’essa insana, che
scaturisce dall’attuale bozza del
Piuss, è un distruttivo parcheggio
all’interno del parco,
l’abbattimento del suo muro storico
nonché una strada tortuosa che
rovinerebbe irrimediabilmente il
suggestivo percorso dalla Croce
alla Villa lungo le mura.
Nella speranza che simili storture
vengano prontamente corrette e che
il Piuss si indirizzi meglio,
ovviamente siamo pienamente
disponibili, come sempre, a dare il
nostro contributo di idee e di
proposte, e
rinnoviamo
all’Assessore Vivoli la richiesta di
un incontro in relazione ad una
vasta problematica legata alla
mobilità (piste ciclabili,
segnaletica, rotatorie) su cui la
nostra Associazione in questi anni
si è impegnata senza alcuna
possibilità di confronto con la
precedente Amministrazione
Comunale”.
Massa Carrara
Ottobre 2008
sostenibile
La Parola al Cittadino
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Paesi a monte... alla riscossa
CARRARA - In linea con il progetto
Urban, guardando ai paesi a monte come
risorsa, potrebbe partire la straordinaria
riqualificazione dei paesi a monte
compresa nel Piuss, il piano integrato di
sviluppo urbano sostenibile.
Le linee di intervento sono principalmente
tre: interventi di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio naturale e
culturale presente sul territorio;
realizzazione di infrastrutture per il turismo
e per lo sviluppo economico; erogazione
di servizi per la collettività. Una miriade
di progetti che avranno come obiettivo la
valorizzazione delle frazioni montane,
dopo la certezza che molte coppie di
giovani sposi si stanno comportando in
controtendenza: preferiscono non
allontanarsi delle frazioni con la
conseguenza del ripopolamento delle
stesse. Ecco perché nel piano è compresa
la riapertura degli asili nido a sostegno
alle mamme lavoratrici, progetti di edilizia
residenziale, lavori alla viabilità per
raggiungere meglio i paesi a monte, la
costituzione del centro commerciale
naturale montano, un museo della
memoria nell’ex scuola elementare di
Bergiola.
Per la città di Carrara tale recupero sarà,
quindi, prevalentemente orientato ai paesi
a monte ed agli spazi più direttamente a
ridosso dell’urbano, spazi questi più
direttamente connessi alle tematiche
dell’escavazione lapidea; un recupero che
s’inserisce all’interno di un processo di
valorizzazione già avviato nel 2001 con
Veduta di Colonnata
l’approvazione da parte della
Comunità Europea del PIC Urban II
Carrara. Si leggono nel piano
ampliamenti delle carreggiate,
interventi che consentiranno un netto
miglioramento del sistema viario, con
conseguenti benefici del traffico
turistico, in particolare fino al
Ta r n o n e , i n d i v i d u a t o c o m e i l
principale centro di accoglienza e
smistamento per tutti i bacini
marmiferi.
Con il recupero dell’ex stazione della
ferrovia marmifera proprio lì sarà
realizzato un punto di informazione
turistica e un parcheggio.
L’obiettivo è la nascita di un centro
commerciale naturale dei paesi a monte,
andando a incrementare le potenzialità
dell’offerta eno-gastronomica locale,
dell’artigianato locale del marmo e delle
strutture ricettive extra-alberghiere
secondo la formula già individuata con i
finanziamenti Urban.
Sempre all’interno del sistema turisticoescursionistico, per garantire un migliore
accesso ai paesi, potranno essere previsti
interventi di pedonalizzazione e aree di
sosta, di parcheggi, di centri intermodali
e di interscambio e sistemi meccanici di
mobilità, sul modello dell’elevatore in fase
di realizzazione a Colonnata. Scendendo
verso il centro, la zona ovest vedrà la
realizzazione di spazi espositivi attraverso
il recupero e l’ allestimento della villa
Fabbricotti nel parco Padula e a eventuali
interventi di completamento del recupero
dell’area di San Martino, che potrebbe
diventare sede di parcheggio scambiatore
tra i bus turistici e i mezzi diretti alla visita
dei siti montani.
Il processo di ripopolamento dei paesi a
monte, soprattutto da parte di coppie
giovani, è stato favorito dai prezzi
insostenibili delle abitazioni a valle ma
anche dalla nuova fisionomia assunta dagli
stessi grazie al recupero dei siti avviato
con Urban II.
Cristina Guala
Parco e Villa Massoni (foto Papucci)
e per una città migliore
Non si può dire "siamo contro o a favore",
ma esprimersi e riflettere insieme. I
ragionamenti che facciamo sono a lungo
raggio, per creare una città migliore.
Villa Massoni sarà una priorità?
E' una priorità comprare la Villa e restituirla
alla collettività.
Ed i parcheggi in quella zona?
Ripeto, l'essenziale è l'acquisto dal privato.
Nessuno ha intenzione di fare centinaia di
posti: l'idea nasce dalla necessità di crearne
di nuovi in conseguenza della
pedonalizzazione del centro storico.
Piazza Aranci e Piazza Mercurio saranno
liberate dalle macchine, ma per venire
incontro a cittadini e visitatori proponiamo
il Puk Bus, un modello di trasporto
ecosostenibile innovativo.
Tecnicamente per il Piuss basterebbe una
delibera di giunta, voi invece lo farete
approdare in Consiglio.
Esatto: stiamo incontrando le commissioni,
il Piuss sarà pronto ad inizio novembre e
contiamo di arrivare in aula prima di Natale.
Con tanti interventi in cantiere dovrete
accelerare pure sul piano strutturale.
Tempistiche?
In gennaio. E quello sarà lo strumento
principale per delineare tutta una serie di
nuove politiche. E' già un segnale importante,
comunque, invitare la gente a partecipare
alle gestione amministrativa, dopo il
precedente immobilismo.
Alessio Orsingher
Piuss: recupero
dell'identità
territoriale
CARRARA – “Il centro urbano allargato”.
Così l'assessore comunale Andrea
Vannucci definisce Carrara e i paesi a
monte, non più le frazioni collinari
considerate a se stanti, ma come parte
integrante e fondamentale del tessuto
urbano.
L'obiettivo da raggiungere, secondo
Vannucci, è proprio la rivalutazione delle
frazioni montane senza le quali i progetti
urbani hanno meno senso.
Così come prevedeva Urban, anche il Piuss,
recentemente presentato in Provincia,
contiene una sequenza di punti che mettono
Uno scorcio di Carrara (foto Delia)
i
paesi
montani e il
collegamento
tra città e
Assessore Urbanistica
frazioni al
Andrea Vannucci
centro di ogni
(foto Delia)
obiettivo:
“Già con Urban dimostrammo che le nostre
proposte di riqualificazione andavano ben
oltre il contesto cittadino più stretto, ma
dai paesi a monte arrivavano fino al centro
di Avenza.
Quello che ci preme di più, come citato
nei punti del Piano di sviluppo, è consentire
un migliore accesso ai paesi a monte che
si traduce in una maggiore vivibilità e in
un netto miglioramento della qualità di
vita negli stessi. Inoltre allargare il concetto
di lapideo, considerandolo nel suo
“universo” che non vuol dire solo
escavazione, ma contiene in sè un immenso
patrimonio culturale, storico e turistico”.
In quest'ottica i punti fondamentali del
piano prevedono come primaria la
riqualificazione degli sbocchi e degli
ingressi viari dai e verso i paesi e una
rivalutazione delle frazioni nelle loro
peculiarità, sulle orme di Colonnata e di
Torano, il paese del lardo l'uno e degli
artisti l'altro: “Tutte le nostre frazioni
montane hanno alle spalle una storia non
indifferente, e caratteristiche, uno ciascuno,
che li rende veramente unici.
Allora che si sviluppi il Sistema dei paesi
a monte e che gli stessi riescano ad
assumere una loro specifica identità,
fortemente caratterizzata, all’interno del
sistema”.
Cristina Guala
6
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Un Paese che non ha memoria è un Paese che non ha futuro
MASSA - Le ultime dichiarazioni del ministro
è ben altra cosa avendo
del governo italiano La Russa sui giovani eroi
ormai da tempo accertato
repubblichini di Salò e il tentativo di equipararli
come il fascismo fosse
ai giovani resistenti partigiani e quelle del
stato una dittatura a
sindaco di Roma Alemanno sulla
tutti gli effetti, che
differenziazione epocale del fascismo, che
calpestò ogni diritto di
sarebbe diventato regime totalitario e negativo
libertà ed avendo
solo con le leggi razziali del 1938, impongono
documentato come
una doverosa presa di posizione da parte della
l’esercito di Salò fosse
nostra comunità attraverso l’assise del
stato solo un esercito
Consiglio Comunale che la rappresenta, non
fantoccio, creato
dimenticando che Massa è capoluogo di
strumentalmente
Provincia decorata di
dall’occupante
ISTITUIRE
Medaglia d’oro al Valor
nazista e usato
UN COMITATO
Militare alla Resistenza, e
come una forza
APERTO A TUTTE
comune decorato di Medaglia
m e r c e n a r i a
LE FORZE
d’Oro al Merito Civile per
soprattutto nella lotta
POLITICHE ED
le stesse ragioni, che si
antipartigiana e
ASSOCIAZIONI
riassumono in ciò che la
nell’azione di
nostra popolazione offrì in
rappresaglia e
forma di partecipazione, vittime, sofferenze
controllo della popolazione
alla Resistenza ed alla Lotta di Liberazione.
civile. Accettare queste
Il gruppo consiliare del Partito Democratico
considerazioni consolidate
su iniziativa del Consigliere Stefano Alberti
deve essere il punto di
intende presentare in consiglio comunale un
partenza per ogni possibile
ordine del giorno sulla questione.
dialogo, per determinare la
Un revisionismo storico strisciante, da decenni
base di una memoria
cerca di cavalcare i due argomenti citati con
condivisa unificatrice delle
il discorso della buona fede dei giovani di
volontà politiche nazionali.
Salò e quello del buonismo del regime fascista,
Il Presidente della Repubblica
parlando per esso di consenso. La realtà storica
Giorgio Napolitano
Consigliere Comunale PD
Stefano Alberti
rappresentando pienamente
la coscienza nazionale ha
rimarcato con forza, davanti
alle posizioni revisioniste, il
valore dell' antifascismo e
della resistenza, ed il suo
richiamo è servito.
Il consiglio comunale di una
città come Massa ha pieno
diritto ad intervenire proprio
sulla falsariga dell’augurio di
Ciampi, non dimenticando di
rilevare alcune perplessità, si riconosca nel richiamo del Presidente della
e di farsene portavoce R e p u b b l i c a N a p o l i t a n o a i v a l o r i
anche a livello nazionale dell’antifascismo, della resistenza e della lotta
in base all’autorità di liberazione come fondanti la nostra Carta
morale che gli deriva Costituzionale e il nostro regime democratico.
dalla storia della Infine il nostro partito rivendica alle forze
comunità, consapevole democratiche e antifasciste di centro sinistra
che l’antifascismo il ruolo ed il compito della interiorizzazione
costituisce il tessuto del fascismo come male assoluto nazionale,
connettivo di valori e compito che deve compiersi a livello di
culture posti a base della coscienza individuale nei cittadini tutti, ed nei
democrazia italiana. ruoli istituzionali ad iniziare dalle piccole
comunità, che possono
Per cui il Partito
CAMPAGNA
vantarne diritto in base alla
Democratico
PER FARE
loro storia, come può farlo la
chiede che il
CONOSCERE
nostra. In ultimo si chiede che
consiglio comunale
AI GIOVANI
il Consiglio Comunale in
condanni i recenti (e
I VALORI
risposta a tali maldestri
purtroppo ripetuti e
ANTIFASCISTI
tentativi revisionistici rinnovi
consolidati) giudizi
il proprio impegno
storici del ministro
La Russa, e del Sindaco di istituzionale nella promozione e conoscenza
R o m a A l e m a n n o , c h e dei valori espressi nella carta costituzionale e
seguitano nell’errore di dia mandato ai capogruppo di istituire un
valutazione del fascismo, comitato, aperto a tutte le forze politiche e le
sostenendo un improponibile associazioni, che predisponga una grande
revisionismo storico, che campagna informativa nelle scuole della città,
t e n d e d i f a t t o a n o n atta a far conoscere ai giovani la nostra storia
riconoscere tale regime come e il valore dell’antifascismo facendo sì che il
un male assoluto nella storia 10 e il 25 aprile divenga una grande festa di
del nostro paese. Il PD chiede popolo.
inoltre che il consiglio tutto
Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Operatori turistici: “vogliamo risposte chiare sul porto”
MASSA - “Vogliamo risposte chiare – con
queste parole gli operatori turistici hanno
concluso l’incontro svoltosi presso la sede
dell’Ascom, presenziato dall’assessore
provinciale Paolo Baldini, affiancato
dall’ingegner Maria Teresa Zattera e
coordinato dal presidente di Confcommercio
Norberto Ricci. Di progetto vero e proprio
non si è parlato in quanto, non esiste nè in
forma cartacea né in plastico: ed è proprio
questo che ha deluso i presenti, chiamati a
confrontarsi su qualcosa che, al momento,
non esiste e su cui non si possono esprimere.
Tuttavia, l’obiettivo dell’incontro – come ha
spiegato l’assessore Baldini – è stato quello
di fare il punto sulla situazione del porticciolo
alla luce del protocollo di luglio che individua
tale struttura in prossimità del fosso Lavello.
Come ha precisato l’assessore, per avviare la
progettazione del porto turistico, è stato
istituito un gruppo di lavoro di cui, referente
per la provincia è l’ingegner Zattera. Gruppo
di lavoro che, entro la fine di dicembre 2008
dovrà fornire un quadro conoscitivo
propedeutico al progetto. “Il sistema extra
alberghiero garantisce un milione di presenze
l’anno – ha ricordato il professor Lorenzo
Schiaffino – con 5 mila addetti. Quanta
occupazione darà il porto turistico? Come
può questa idea stravolgere l’economia certa
Assessore Provinciale
Paolo Baldini
di una provincia”? Sulla stessa linea
Domenico Antonioli presidente Albergatori
di Massa Carrara:”Siamo qui per conoscere
il punto dove si realizzerà il porto, se dal
Lavello si spingerà fino alla Fiat. Non si può
lasciar morire il turismo per il porto>. E si
è parlato di erosione, divieti di balneazione,
morte delle spiagge di Partaccia. Ovviamente,
a questo incalzare di domande, l’assessore
Baldini non ha potuto dare risposte esaurienti:
“I Comuni giocano una parte essenziale in
questo processo – si è limitato a dire – e mi
auspico che siano attivate consultazioni per
favorire confronti partecipativi con operatori
Presidente Confimpresa
Antonio Tarantino
e residenti”. Anche il sindacato Campeggi
di Massa Carrara si è fatto sentire: “L’idea
di realizzare il porto turistico non ci convince
– spiega Andrea Genovesi -. Sappiamo tutti
che la realizzazione di infrastrutture in mare
aumenta il fenomeno erosivo delle spiagge.
Per non parlare dei problemi legati
all’inquinamento. Partaccia è il più grande
camping d’Europa. Che si vuol fare? Si
decida: se si va verso la scelta del porto,
chiaro che numerosi campeggi dovranno
chiudere: la struttura entra in conflitto con
la nostra attività. E il turismo è l’unica certezza
che abbiamo”. Sulla questione prende parola
anche il direttore di Confimpresa Antonio
Tarantino: “ La realizzazione del porto
turistico rappresenta una straordinaria
opportunità per l’intera economia del nostro
territorio – osserva -. Le definizioni delle aree
e della fascia costiera che verranno utilizzate
per il porto turistico e le attività complementari
e di servizio (penso alle zone adibite alle
strutture collaterali alle banchine quali: uffici,
terziario, officine, depositi, viabilità e altro),
non potranno non essere oggetto di un
confronto tra le amministrazioni pubbliche e
le rappresentanze dei settori economici del
territorio”. Per Tarantino è fondamentale
assumere la convinzione che la nascita del
porto turistico costringerà a ragionare su come
riuscire ad integrarlo con la realtà dei
campeggi, nonché riflettere su ciò che essi
rappresentano per il territorio e per l’economia
turistica della Provincia. “Dobbiamo
necessariamente tentare di agganciare alla
realizzazione di questo nuovo insediamento
per la nautica, un processo virtuoso di
programmazione e di trasformazione in grado
di poter trasformare e rilanciare l’intero
sistema turistico della fascia costiera. Non
dimentichiamoci che oltre il 60 % dei turisti
che soggiornano nel nostra zona – conclude
Tarantino - sono ospiti dei campeggi della
Partaccia”.
Massa Carrara
Ottobre 2008
Rubrica
La Parola al Cittadino
7
Chi sale e chi scende
In discesa tutto il consiglio comunale: all’ inchiesta sui cimiteri pensa la Magistratura
MASSA - Torniamo con la nostra
dissacrante rubrica. Con la fine
dell'estate riparte anche la politica
del nostro territorio, raffreddata dallo
sconcertante scandalo delle
cremazioni.
In salita il primo cittadino Roberto
Pucci: la scelta di dare 36 mila euro
al delegato allo sport Fabio Vullo
sarà sicuramente un incentivo a
interessarsi della questione della
Massese e dell’assenza di palestre
nelle scuole cittadine. In salita anche
il vice sindaco Martina Nardi :
dopo la vicenda di Codupino ha
deciso di effettuare sopralluoghi in
tutte le strutture di edilizia pubblica,
per verificare il grado di vivibilità
ed eventuali problematiche. In
discesa Silvio Vita che è stato
trombato dai vertici di Forza Italia.
Pollice verso per l'opposizione.
In città si respira un clima strano:
nessuno, tranne Stefano Benedetti
ha qualcosa da dire sull’andamento
della politica locale. In discesa,
ormai ospiti fissi , il presidente della
Massese Nicola Ferrara e il suo
vice Luca Paglierini: la Massese
sta morendo piano piano e loro sono
gli artefici principali.
In salita l'assessore Carmen
Menchini: è stato presentato il
nuovo programma teatrale e
l’auspicio è che il teatro Guglielmi
presto abbia un direttore.
In forte discesa tutto il consiglio
comunale per la scelta di istituire
una commissione d'inchiesta sulla
vicenda cimiteri: a questo deve
pensare la magistratura. In salita
Giuliano Minuto
come
rappresentante della neonata
associazione Onlus 28 aprile che si
sta interessando di diverse proprietà
comunali, per il loro miglioramento.
In salita l'assessore provinciale Paolo
Baldini impegnato nel rilancio del
territorio del Sin.
Sempre in salita l'assessore
Alessandro Volpi che porta avanti
con impegno il suo incarico per la
costruzione di un bilancio
partecipato. Pollice alto per il
consigliere del Pd Giovanni Ricci
che si preoccupa di questioni che
riguardano da vicino i cittadini.
Infine, pollice alto anche per Sergio
Bertoneri, che ha ottenuto un
incarico alla Casa di Riposo Ascoli.
SALI o SCENDI
Roberto Pucci
Martina Nardi
Consiglio Comunale
Rilancio del territorio e dibattito politico
di Corrado Amorese*
MASSA - Conclusasi la prima fase
del riassetto dei nuovi consigli di
amministrazione, è opportuno non
entrare nel dibattito superficiale che
si è sviluppato sulle nomine e i cori
dei vari fans pro-contro.
Oggi l'obiettivo politico determinante
è quale indirizzo strategico dare alle
società stesse e per le quali il gruppo
cons. del Popolo della Libertà apre
in anticipo il dibattito che vedrà il
consiglio comunale impegnato a breve
Asmiu
Al nuovo consiglio di amministrazione
si dovrà dare un chiaro e immediato
mandato ad aprire il percorso di
fusione ( intelligente ) con l'Amia di
Carrara. Pensiamo che tale azione
possa portare ad un risultato di forte
razionalizzazione delle due società e
ne derivi un riqualificazione dei servizi
sino ad oggi svolti. La fusione stessa
deve essere raggiunta nell'arco della
fine del 2009. Tutto questo non solo
per seguire una strategia nell'ambito
dell'ATO di costa , ma essenzialmente
per ridurre i costi delle due strutture
e puntare, attraverso una vera raccolta
differenziata, alla riduzione della tassa
Tarsu, troppo elevata, che colpisce
famiglie e commercianti.
Un nuovo cda per l’Evam
azienda ancora senza un futuro
MASSA- Ancora problemi per l’Evam. L’ente
valorizzazione acque minerali e terme di Massa ha chiuso
il 2007 con una perdita di 800.000 euro, a fronte di un
fatturato di circa 3 milioni di euro. Non è servita a niente
la cassa integrazione per i 24 dipendenti della società.
Non è servito a nulla spendere 50.000 euro per fare una
gara per l’acquisto della società: alla quale non si e’
presentato nessuno. Una situazione sempre più grave
dalla quale l’amministrazione deve cercare di uscire al
più presto. Su questo sta lavorando il nuovo consiglio di
vantaggio della comunità, e non
appena si potranno studiare in modo
analitico e trasparente i costi di
produzione degli anni 2005-2006-2007
si evincerà perchè questa proposta sarà
valida e necessaria.
Evam
Ogni processo di tentativo di vendita
di aziende che sono in uno stato di
forte difficoltà economica e
finanziaria ma che hanno in sé un
prodotto di qualità rischia sempre di
produrre una svendita.Siamo
naturalmente coscienti dello stato di
forte difficoltà dell'Evam, (difficoltà
di cui tutte le precedenti
amministrazioni sono responsabili ),
ma riteniamo si debba al contrario
imboccare la strada del rilancio e in
una eventuale seconda fase l' ingresso
di privati del settore in un'ottica che
vedrà il Comune avere sempre la
maggioranza azionaria.
Evam potrà essere capofila con altri
operatori del settore nel riprendere
vari progetti di rilancio non solo del
prodotto ma di tutta una serie di
segmenti legati al comparto delle
terme-del turismo ad esso legato e
conseguentemente alla maggiore
riqualificazione delle attività
economiche delle zone montane.
Ovviamente poniamo la priorità del
diritto all'acqua , alla sua qualità e la
garantita fornitura della stessa per le
comunità che vivono il territorio.
Cermec
Siamo contrari ad ogni
ricapitalizzazione di questa società se
non si attuano senza indugi due
importanti passaggi che sono le
dimissioni dell'attuale consiglio di
amministrazione il rinnovo dello
stesso con una diversa rappresentanza
e un nuovo progetto industriale.
Crediamo non sia stata ben capita
quanto grave sia la situazione
economica finanziaria del Cermec e
che un cambiamento dei vertici sia
una condizione fondamentale.
Seguiranno ulteriori indicazioni su
Gaia e Consorzio Zona, e il rilancio
e promozione della nostro territorio
affinchè si dia vita finalmente ad un
dibattito politico di confronto che sino
ad oggi è mancato.
*Capogruppo Popolo della Libertà
Massa-Servizi
La società deve diventare totalmente
di proprietà del comune. I passaggi
per raggiungere questo obiettivo
saranno vari e verranno presentati dal
PDL in un progetto più articolato e
sottoposto al vaglio del consiglio
comunale. Anticipando alcuni passaggi
potremmo da subito indicare quanto
importante sarà l'iscrizione della
societa' stessa all'albo del ministero
del tesoro, e tutto ciò che ne deriva
da questo step strategico. Lo scopo
finale di questa proposta sta nel
drastico risparmio che ne deriverà a
amministrazione che vuole salvare almeno i posti di
lavoro. E’ strana questa situazione se si considera che
la società dispone, a detta del sindaco Pucci, di impianti
di imbottigliamento di ultima generazione, se si considera
che lo stabilimento vale qualche decina di milioni di euro
e che, a fronte del sopralluogo sul monte Belvedere, è
stato riscontrato che ci sono acque di qualità ed in
abbondanza da imbottigliare. Non è strano, invece, se si
pensa che comunque Evam presenta molto spesso bilanci
in perdita (700.000 euro circa nel 2006), qualche volta
in quasi pareggio e a livello di fatturato non riesce a fare
il salto di qualità.
Ma perchè Evam perde? Le prospettive per Evam non
sono brillanti. Quali soluzioni? Vendere o dismettere
l’impianto. Ma c’è una finanziaria con cui fare i conti:
entro il 2009 i comuni devono dismettere le società
partecipate che non hanno finalità pubblica. L’Evam è
tra queste. Il futuro quindi sembra essere la vendita che
a questo punto però potrebbe non essere la soluzione di
tutti i mali.
8
La Parola al Cittadino
Massa Carrara
Ottobre 2008
Comune
Scandalo cimitero Mirteto: una commissione d’inchiesta
Benedetti: “la superficialità è imputabile sia a Pucci che a Neri”
MASSA – Scandalo cimiteri: in consiglio
comunale è passata circa un'ora e mezzo quando
il dibattito ha inizio. La proposta di Uilian Berti,
capogruppo Pd, poi sposata dal collega del Pdl
Corrado Amorese, di estendere la facoltà di
intervento a tutti i consiglieri (e non solo ad un
rappresentante per ciascuna area eletta) viene
votata all'unanimità: 37 presenti, altrettanti
pronunciamenti positivi. I toni si alzano solo
quando prende la parola Stefano Benedetti, leader
de La Destra. Per il resto, tutti gli intervenuti
concordano sull'istituzione di una commissione
interna d'indagine, che in 60 giorni dovrà valutare
ogni aspetto dell'operato amministrativo, sulla
vicinanza ai familiari dei defunti ed alla
magistratura.
Poi, la discussione si sposta sulla relazione del
sindaco Pucci. Il Pdl, con Amorese, invita il primo
cittadino ad esplicitare il "sottotraccia che si
intuisce dalla ricostruzione offerta", auspicando,
per il futuro "un'assunzione di responsabilità che
allontani qualsiasi alone di lassismo". Stefano
Benedetti dà un affondo pesantissimo:
"Imbarazzante la solidarietà del sindaco al
dipendente pubblico arrestato (Renzo Fialdini,
ndr), come pure inqualificabile l'atteggiamento
di alcuni assessori, presenti alla fiaccolata per la
stessa persona. Tutto comincia nel 2004? Le
prime segnalazioni sul cimitero – afferma il
consigliere Benedetti - risalgono al 2000 e la
superficialità è imputabile sia a Pucci che a
Fabrizio Neri".
La maggioranza, invece, plaude alla correttezza
dell'esecutivo: "La prassi seguita dalla precedente
amministrazione è stata discutibile: sia in merito
alla mancata considerazione del Consiglio di
Stato, che per la gestione complessiva - dichiara
Enzo Della Maggesa. Risponde piccato il Pd con
Fabrizio Panesi:
"Nessuno
deve
sentenziare. Le parole
del sindaco sono un
primo segno, seppur
tardivo, per creare
nuova condivisione".
Aldilà di ogni analisi,
comunque, un dato pare
incontrovertibile: a
Palazzo Civico qualcosa
è sfuggito, eccome.
Loredana Silicani (Udc)
prova a spiegarne i
motivi: "Esternalizzare
non
è
sempre
conveniente, soprattutto
quando si rischia di
perdere il controllo del
soggetto privato ed i settori affidati sono tanto
importanti. Da ex dirigente, mi chiedo come sia
stato possibile non regolamentare le cremazioni,
oppure consentirle per i non residenti". Il sindaco
Pucci ha ringraziato l'aula per il contributo
costruttivo e promette: "Staremo molto attenti in
futuro. Adesso – chiosa - per rispondere ai
cittadini, dobbiamo lavorare insieme. E bene".
A. O.
Consiglio Comunale
False cremazioni
L’estate della vergogna
MASSA - Un mese difficile, quello che ha vissuto la città di
Massa. Stretta nella morsa della vergogna, dell'amarezza e
dell'incredulità, con gli occhi puntati al cimitero degli scandali
di
Mirteto.
Cremazioni multiple,
non regolamentate,
cadaveri di feti,
ceneri disperse:
questo e molto altro,
purtroppo, ha
proiettato il film
dell'estate apuana.
Grigia e fredda,
persino sotto il sole
di ferragosto. Il
sindaco Roberto
Pucci,
nelle
comunicazioni
ufficiali del primo
consiglio comunale d'autunno, ha
ricostruito passo dopo passo l'evolversi della situazione: slide
elettroniche riflettono, una dopo l'altra, la verità raccontata da
tutti gli atti amministrativi studiati. Un modo per porre fine alla
desolante tela di Penelope di interpretazioni avanzate, negate,
riconfermate. Si viviseziona ogni aspetto: i rapporti tra il Comune
e la ditta Euroservizi, vincitrice di un appalto per la gestione
dei servizi cimiteriali nel 2000. Le proroghe effettuate fino al
2006, anno della nuova gara, quella della bagarre: Saie ricorre
al Tar, quest'ultimo le dà ragione, Palazzo Civico chiede
l'intervento del Consiglio di Stato.
In mezzo, l'affidamento del forno
crematorio concesso nel 2004 e la stipula
della Convenzione con la partecipata Massa
Servizi che, attraverso la fiduciaria Ariete
Spa, svolgeva mansioni di lux perpetua,
custodia, coordinamento di fasi operative,
riscossioni. Tutto qui? No. "Nuovamente
manifesto la mia vicinanza a tutte le
famiglie colpite da questo scempio - spiega
Pucci - e confidiamo nell'operato della
magistratura. Istituiremo una commissione
d'indagine interna, che dovrà appurare
eventuali responsabilità amministrative,
per impedire che nulla di simile debba più
ripetersi. Per quanto mi riguarda, non
lancio accuse. E' chiaro, tuttavia, che
rivoluzionare l'apparato municipale porta
a delle conseguenze". Un piccolo sasso rivolto ai procedimenti
di esternalizzazioni e modifica effettuati dal precedente esecutivo.
Intanto, la vasta eco della vicenda ha messo la città alla berlina
dei media nazionali: "Ultimamente, Massa è diventata sinonimo
di cimitero degli orrori. Ci costituiremo parte civile, insieme a
tante persone coinvolte loro malgrado".
Alessio Orsingher
Massa Carrara
Ottobre 2008
Sanità
Il servizio 118 nella
Provincia di
Massa-Carrara
MASSA-CARRARA - Il servizio di
Emergenza-Urgenza territoriale o
118 è la modalità di soccorso
esistente, atta a garantire, l’assistenza
sanitaria sul territorio a tutti i cittadini
colpiti da un evento acuto sanitario
sulle strade, nei luoghi di lavoro, nei
luoghi dedicati allo sport o meta di
attività ludiche o all’interno dell’
abitazione. Per i casi più gravi (i
cosiddetti “codici rossi”): il soccorso
deve essere tempestivo e realizzato
in (8’ nei centri urbani e 20’ nelle
aree extra urbane da parte del
personale sanitario della A.S.L. e di
volontari appartenente a AAVV,
addestrato e continuamente
aggiornato perché sia in grado di
iniziare sul territorio tutte quelle
pratiche sanitarie che prima
dell’avvento del 118 si realizzavano
solo all’interno delle strutture
ospedaliere. Il soccorso è organizzato
tenendo conto delle condizioni
geografiche (es. paesi montani) della
distribuzione e della qualità degli
insediamenti produttivi (vedi le cave
e le attività industriali), quelli
stagionali (vedi periodi estivi nei
luoghi di mare. Deve inoltre essere
dotato di una Centrale di Ascolto
attiva 24 ore su 24 in grado di
rispondere e interpretare la domanda
di soccorso, attivare il mezzo più
vicino e più idoneo in modo che la
risposta all’evento sia pronta ma
anche qualificata. E’ realizzato con
auto-mediche in cui trovano posto
medico e infermiere, e/o ambulanze
con autista e personale sanitario e
volontario che realizzano il trasporto
del cittadino all’ospedale. Il
significato di questa organizzazione
che vede la presenza sui mezzi di
personale sanitario, è quello di
iniziare sul luogo dell’evento terapie,
manovre e modalità assistenziali
proprie dell’ambito ospedaliero, in
modo che da quell’intervento il
paziente non vada incontro ad
ulteriori danni, anzi, preservandolo
da conseguenze che possono segnare
pesantemente la qualità della vita
futura. Il 118 nella nostra Provincia
è iniziato nel Febbraio 1997 e
l’organizzazione si è basata sul
trasferimento immediato del paziente
all’ ospedale più vicino e quindi agli
Ospedali di Fivizzano, Pontremoli,
Carrara e Massa, realizzando, con
un trasporto protetto, il successivo
trasferimento se in loco non esiste
la specifica e più appropriata
assistenza che il caso richiede, oppure
dopo la stabilizzazione, dei casi più
gravi. Il Servizio regionale di
elisoccorso “Pegaso 3” di stanza al
Cinquale è attivo dal 2000, ha
perfezionato il sistema realizzando
in tempi celeri una assistenza in
luoghi impervi (cave, Alpi Apuane)
e trasporti negli Ospedali di 2° o 3°
livello ad opera di un’ equipe
sanitaria qualificata (tecnico di
soccorso alpino, infermiere e
rianimatore). Già l’avvento
dell’elicottero ha apportato un
notevole miglioramento dell’ASL 1
per il Sistema di Soccorso Territoriale
realizzando il trasporto diretto dal
luogo dell’evento all’ospedale non
più vicino ma più idoneo al
trattamento senza sostare in altri
ospedali che possano ritardare la
soluzione sanitaria (es. tipico i traumi
cranici più severi trasportati alla
Neurochirurgia dell’ospedale di
Pisa). Successivamente, tale modalità
(denominata “centralizzazione del
paziente”) (assistenziale) atta a
rendere più precoce la soluzione
terapeutica, si è estesa ad alcune
patologie nella Lunigiana utilizzando
le ambulanze corredate di personale
sanitario e di apparecchiature che
trasmettono il tracciato ECG ad una
Centrale situata all’OPA, dove è
attivo un cardiologo 24/24. Più
SCUOLA
precisamente, per la sindrome
coronaria acuta il paziente viene
trasferito dall’abitazione direttamente
all’OPA entro 60-90 max min.
dall’insorgenza del dolore, potendo
attuare un’ angioplastica perché è la
vera innovazione nel campo del
trattamento dell’infarto e che fa la
differenza fra avere e non avere un
infarto, se realizzata nei tempi che
ho ricordato. E’ necessario che tale
modello venga esteso anche alla zona
di costa (Fosdinovo-Carrara-MassaMontignoso) in modo che nel caso
di “dolore toracico”, arrivi
rapidamente sul paziente il medico,
l’infermiere, il monitor trasmittente
e che, avuto l’assenso-consenso dello
specialista che legge l’ ECG
contestualmente al medico che è sul
posto e riceve notizie cliniche via
computer, trasferisca direttamente il
paziente al laboratorio di
Emodinamica dell’OPA. Che cosa
costa all’estensione di questa
modalità moderna di trattare le
sindromi cardiache acute, visto che
abbiamo il vantaggio di avere nel
nostro territorio un centro
all’avanguardia regionale e nazionale
quale il laboratorio di emodinamica
dell’OPA? Due auto mediche, due
monitor-trasmittenti collegati
all’OPA (dove già esiste la Centrale
di Registrazione e la consulenza
cardiologia 24/24) e dieci infermieri.
Il personale medico è già presente
in servizio. Credo che questo sforzo
sia obbligatorio per garantire a tutti
i cittadini, come dettano le leggi
nazionali e regionali, percorsi sanitari
omogenei, che in questo caso si
traducono nell’assicurare a tutti
questo livello essenziale di soccorso
primario,
sostituendo
nell’organizzazione del 118 il
trasferimento del paziente
dall’abitazione all’ospedale più
idoneo, invece che al più vicino, onde
evitare ritardi e conseguenze non
giustificabili dal punto etico sanitario.
ASSESSORE ALLA SANITA’
Dottoressa Franca Leonardi
La Parola al Cittadino
Sanità: si paga il ticket
anche per il preventivo?
MASSA - Aspetta oltre un mese per una visita odontoiatrica prenotata
al distretto di via Bassa Tambura e paga un ticket di 18,60 euro per
sentirsi dire: “si faccia fare un preventivo al piano superiore e prenda
un nuovo appuntamento”. E’ successo ad una giovane donna, rimasta
sbalordita per il trattamento: “Mi sento presa in giro e truffata – osserva
-. Avevo bisogno di una pulizia orale per il tartaro e, nell’occasione, di
una visita generale sulle condizioni del cavo orale. Per questo motivo
ho deciso di rivolgermi al distretto, prenotando la visita per effettuare,
in primis, la pulizia. Dopo un mese che aspetto, alle otto di mattina mi
presento dal dentista per sentirmi dire di fare un preventivo spesa. E io
ho aspettato un mese, perso tempo e pagato diciotto euro per niente?
Non capisco questo metodo. So di avere alcune carie leggere, non c’era
bisogno di pagare diciotto euro per sentirmelo dire”. In barba alla
prevenzione, anche per un semplice controllo occorre denaro, per prenotare
una serie di appuntamenti che, alla fine, costano centinaia di euro (a
270 euro ammonta la richiesta per le piccole carie della signora, pulizia
esclusa). “Questa è la sanità pubblica – sbotta indignata la donna - per
cui paghiamo anche le tasse. La prevenzione, oggi, la fa solo chi può
mettere mano al portafoglio. Tanto vale andare da un privato, perlomeno
si evitano perdite di tempo e soprattutto tante arrabbiature”. Non è
andata meglio ad un signore, sempre in coda dal dentista: “Ho un dente
che mi duole e sicuramente da togliere – osserva -. Ho prenotato la visita
e pagato il ticket, ma il dentista non mi ha fatto nulla, ha solo constatato
l’effettiva necessità di rimuovere il dente… rimandando l’estrazione al
prossimo mese… e con un nuovo ticket”. Forse i “pazienti” che si sono
sfogati sono troppo “pazienti”. Qualche tempo fa un giovane e muscoloso
cavatore, alto quasi due metri, si è rivolto ad un dentista di turno, presso
il di stretto socio sanitario locale. Il dentista ha provato a dire “paghi
il ticket e ritorni”… Ripeto: ci ha provato… perché il cavatore, che
aveva lasciato il lavoro per un mal di denti insopportabile, è tornato a
casa con il dente curato, senza aver pagato il ticket e con tante scuse da
parte del medico. Se anche in sanità vale la legge del più forte, questa
società è davvero alla frutta.
Formazione, intervento e ricerca in classe
MASSA - Scuola: Fabio Celi, direttore dell’Unità operativa
di Psicologia dell’Asl 1 e docente di psicologia clinica
all’Università di Parma, ha presentato all’assessore alla
cultura Carmen Menchini un interessante progetto sulla
formazione, intervento e ricerca in classe. “La mia esperienza
di psicologo a contatto con le scuole ha evidenziato che gli
insegnanti hanno spesso un gran desiderio di aiuto e di
formazione, ma sono stanchissimi di lezioni teoriche e di
chiacchiere – afferma -.
La formazione e l’intervento concreto in classe possono essere
unite insieme in progetti coerenti, partendo dai problemi
quotidiani portati dagli educatori: un bambino con difficoltà
di apprendimento, un ragazzo con problemi di comportamento,
una classe difficile da gestire. In questi progetti l’insegnante
impara, insieme allo psicologo, le strategie di osservazione
e i metodi per affrontare i problemi messi in luce da queste
osservazioni. Osservazioni che la porteranno a rendersi conto
che il suo allievo difficile avrebbe bisogno di un lavoro basato
Dottore Fabio Celi
9
su alcune strategie psicoeducative. Imparerà allora come si
applicano queste strategie mettendole in atto con il suo
bambino, monitorando successivamente i progressi e i
miglioramenti dell’allievo. In questo modo – va avanti Fabio
Celi - l’esperienza di formazione si trasformerà in un intervento
in classe ed acquisterà anche il valore di una ricerca svolta
dall’insegnante stesso in situazione reale”. Su questo progetto,
il dottor Celi ha una certa esperienza in quanto “insieme al
mio gruppo – spiega - abbiano svolto negli anni progetti di
questo genere nelle province di Milano, Brescia, Piacenza,
Parma, Modena, Ancona e Piombino e, da due anni, in alcune
scuole del Comune di Carrara, con risultati secondo me
incoraggianti, che sono stati documentati in un’ampia serie
di articoli scientifici e in tre volumi”
Cosa propone dunque alla nostra città?
“Mi piacerebbe poter valutare la possibilità di sperimentare
il nostro modello anche in scuole del Comune di Massa
eventualmente interessate a questa esperienza”.
10
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Sanità
Il Percorso Assistenziale
del paziente
MASSA - Il percorso Assistenziale
del paziente, dopo aver subito un
intervento
nell’ospedale
Provinciale per acuti, deve passare
attraverso una rete di Servizi
Territoriali che lo prenda in cura,
lo segua nelle varie fasi di
interventi, questa rete si chiama
D.S.S. (Distretto Socio Sanitario)
e Presidi Sanitari. Alla luce di
questo percorso Assistenziale, da
parte delle strutture stesse, si deve
piena efficienza nell’espletamento
dei servizi necessari: cure primarie,
visite, radiografie, ecografie e
quant’altro necessita, tutto ciò
coordinato dal D.S.S.. In questo
percorso assistenziale, l’Azienda
Asl1 si deve far carico di
ottimizzare qui punti “deboli” del
percorso ( es. l’assistenza
domiciliare, l’assistenza
domiciliare integrata, che deve
essere garantita anche nei giorni
festivi e 24 ore su 24 e su 7 giorni
la settimana ), questo affinché il
percorso assistenziale
dell’ammalato, sia seguito,
sapendo coniugare il sanitario con
l’assistenza. Questo è il percorso
“ obbligato” più lineare, più sicuro
per il paziente, poiché dopo
l’intervento Ospedaliero per acuti,
(punto di eccellenza) con una
permanenza sempre più ridotta,
servono dimissioni protette, con
strutture Territoriali che seguano
l’ammalato fino a guarigione
completa. Su questa impostazione,
come sopra descritta, se ben
attuata, il soggetto che ne trarrà
maggior vantaggio, sarà
certamente il paziente; crediamo
Cesare Lorieri
capogruppo Sinistra Arcobaleno
altresì che su questo sistema, dovrà
svolgere un ruolo fondamentale la
S.d.S. ( Società della Salute), la
quale in base a condizioni e ruoli
specifici potrà e dovrà dare nuovi
impulsi e realizzare ottimizzazioni.
Pensiamo che però il sistema
Sanitario Toscano, certo migliorato
nei punti in sofferenza sia un
modello valido e quindi da dargli
fiducia.
Nella Sanità è indispensabile
programmare i bisogni
dell’ammalato con l’apporto degli
operatori, con chi ha responsabilità
di prevenzione, di curare, ma anche
di far partecipare la Cittadinanza
e di ricercar e trovare consenso
ampio; anche con questi metodi,
percorsi, pensiamo si faccia
qualità.
Fuori da un sistema così raffigurato
noi di Sinistra Arcobaleno non
vediamo alternative migliori.
Pensiamo che è altresì importante
ribadire che: il diritto alla salute è
tutelato dalla nostra Carta
Costituzionale, come diritto di
civiltà e di cittadinanza.
Cesare Lorieri
Ospedale di viale Mattei
e carta dei boschi
MASSA – Italia Nostra ha
provveduto a trasmettere alla
Sovrintendenza di Lucca e Massa
Carrara la carta dei boschi elaborata
nel 2000 ed aggiornata nel 2003 da
parte del Comune di Massa da cui
risulta che gran parte dell’area di
viale Mattei, dove dovrebbe sorgere
il nuovo ospedale, è “bosco” e
quindi soggetto ai vincoli del Codice
del paesaggio, che prevedono
l’autorizzazione della Commissione
Comunale del paesaggio e quindi
della Sovrintendenza nonché a
vincoli forestali.
“La stranezza sta nel fatto che di
tale vincoli mai si è fatto cenno in
questo procedimento in atto fin dal
2004 - spiega l’associazione - ed
anche nella relazione paesaggistica
portata alla Conferenza dei servizi
il 19/5/2008 si affermava che l’area
non era soggetta a vincoli in tal
senso. Solo in seguito ai nostri
richiami in tutta fretta veniva
convocata la Commissione del
paesaggio senza però portare
all’attenzione degli esperti la
sopradetta carta dei boschi in cui
l’area veniva definita “zona umida
pregevole”.
La Sovrintendenza è in attesa di
ulteriori informazioni sia da parte
del Comune che della Forestale,
secondo cui quel bosco è importante
e dovrebbe essere conservato
integralmente”. Italia Nostra
chiarisce e smentisce “quanti
continuano ad affermare che la
nostra battaglia fin dal 2000 contro
la scelta infelice dell’ ospedale è
esagerata o tardiva o addirittura
strumentalizzata dai proprietari dei
terreni soggetti ad esproprio,
capovolgendo la realtà, visto che
chiediamo non la cementificazione,
ma il mantenimento del bosco”.
Croce Bianca
Tel. 0585 41307
Onoranze Funebri
Tel. 0585 45105
118 ED EMERGENZA SANITARIA
TERRITORIALE
ASSISTENZA DOMICILIARE
TRASPORTI SOCIALI
DISTRIBUZIONE ALIMENTI "BANCO
ALIMENTARE"
SERVIZIO DI ONORANZE E TRASPORTI
FUNEBRI
FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO
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Sportello Confconsumatori (Assistenza e Difesa dei Cittadini-Consumatori e Utenti)
Servizi e Consulenze in Materia di Ambiente e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
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Ottobre 2008
Ospedale Unico provinciale
interviene Italia Nostra
MASSA - L’intervento del
dottor Giulio Mucci sul
numero di settembre della
Parola merita una risposta,
anche a titolo di chiarimento.
Comprendiamo
la
preoccupazione del dottor
Mucci, e per questo non
daremo particolare peso al
sorprendente manicheismo
con cui ha diviso buoni e
cattivi, identificando molto
sommariamente nei cattivi
tutti coloro che sollevano
obiezioni alla scelta
dell’ospedale di viale Mattei,
e quindi , mentre chi sostiene tale
scelta è , con le sue parole “qualche
illuminato politico locale ed un
cospicuo numero di cittadini massesi
e c a r r a re s i d a l g i u d i z i o
indipendente”, chi solleva obiezioni,
addirittura “qualunque sia la
motivazione ” non può essere altro
che un “cittadino male indirizzato
o un sedicente tecnico”. Sorprende
invece, e molto, che Mucci, eletto
consigliere comunale nei Verdi,
esalti il fatto che in un arco di tempo
di 15 anni “si costruiscono negli
USA quattro volte un palazzo di 100
piani ed in Cina tre ponti sulla
Hangzhou Bay”.
Non ci pare questo l’esempio più
calzante e nel nostro piccolo ci
saremmo accontentati che i politici
illuminati di cui sopra avessero
nello stesso arco di tempo realizzato
la complanare all’autostrada o
comunque una variante per meglio
raggiungere il sito di Montepepe,
che è sede di un centro cardiologico
di rinomanza internazionale e che
in altri interventi su altri organi di
stampa lo stesso Mucci aveva
definito come la sede più razionale
per il nuovo ospedale.
Ma senza pretendere tanto ci
saremmo accontentati che,
perlomeno, avessero deciso in quale
sito costruire il nuovo Distretto
Sanitario di Massa, visto che
l’attuale Ospedale dovrebbe essere
dismesso magari per fare spazio a
qualche bella speculazione edilizia
sul monte di Pasta.
Ed invece vengono avanzate ipotesi
assurde, come il Distretto nel
Una manifestazione dell' Associazione Italia Nostra
Pomario Ducale, un’area
vincolatissima dal Ministero dei
Beni Culturali.
Ma d’altra parte si continua la
tradizione secondo cui i vincoli
ambientali, paesaggistici e naturali
nel nostro comune vengono spesso
ignorati, e così, dopo tanti anni, l’iter
dell’Ospedale in viale Mattei è
fermo perchè nessuno dei politici
illuminati e degli ancor più illuminati
tecnici ed urbanisti si era accorto
che quello era un bosco importante
in una zona che il Comune stesso
aveva definito “zona umida
pregevole ”.
Nel frattempo a Carrara verranno
recuperate a fini sanitari il
Monoblocco, le palazzine di
Monterosso, ristrutturato il Distretto
di Avenza nonché collocato l’intero
dipartimento della prevenzione
nell’ex mercato coperto di Avenza!
A Massa resterà almeno l’OPA? Ci
permettiamo di dubitarne.
A questo punto ci pare che la
mediazione che portò alla scelta
infausta di viale Mattei sia stata
simile a quella attribuita a Salomone,
che proponeva di tagliare a metà il
bambino conteso da due madri, e
non dimentichiamo che nel 2001 la
Conferenza dei Sindaci approvò il
sito per un Ospedale modello di
Renzo Piano, finanziato interamente
dal pubblico, con 500 posti letto e
140.000 metri quadrati, mentre
l’attuale Ospedale di costa sarà in
parte finanziato da privati, che non
sono venuti qui per beneficenza,
con 350 posti letto ed 80.000 metri
quadrati di superficie.
Ci sorprende poi che il dottor Mucci
non voglia capire la differenza tra
chi si oppone all’ospedale e chi si
oppone ad un sito improponibile, e
vogliamo ricordare che Italia Nostra
fin dal 2000 si è dichiarata
favorevole al Nuovo Ospedale ma
ha sempre contestato il sito paludoso
di viale Mattei, che costerebbe alla
collettività un’enormità in termini
di sistemazioni idrauliche e stradali,
espropri e comunque rimarrebbe
un’area insalubre per un ospedale
sacrificatissimo che nel giro di
trent’anni sarà obsoleto, al prezzo
di rovinare per sempre l’ultima zona
umida della pianura ( allora sì che
sarà svenduto a qualche
compratore).
Fra l’altro, ed è la considerazione
più importante, sicuramente
sbagliamo, ma ci pare che il modo
migliore per perdere il Nuovo
Ospedale sia quello di insistere a
testa bassa liquidando le varie
obiezioni come “irresponsabili”.
Forse sarebbe il caso di elaborare
una strategia di uscita, visto che tra
ricorsi dei proprietari soggetti ad
espropri, vincoli sottovalutati, costi
stratosferici, interventi di scavo a
sette metri di profondità in una falda
contaminata i tempi di una sempre
più aleatoria realizzazione rischiano
di diventare biblici, e non certo per
colpa nostra…
Associazione Italia Nostra
Massa Montignoso
Massa Carrara
Ottobre 2008
Suscettibilità individuale e lavoro
In una popolazione di riferimento non tutti
gli individui che ne fanno parte si comportano
allo stesso modo. In ambito lavorativo è
esperienza comune quella che diversi individui
possono “rispondere” in maniera differente
all’esposizione a fattori di rischio. Quindi,
all’interno di un gruppo di lavoratori, a causa
di tale variabilità, alcuni possono essere più
resistenti, altri possono andare incontro ad
alterazioni dello stato di salute in seguito
all’esposizione a concentrazioni di sostanze
tossiche che nella maggior parte dei lavoratori
non provocano alcun effetto. Questa
particolare reattività o predisposizione viene
definita ipersuscettibilità. Le situazioni che
possono condizionare l’ipersuscettibilità a fattori di rischio
occupazionali sono da individuare nelle condizioni genetiche, negli
stati fisiologici, nelle abitudini di vita, nelle esposizioni multiple
e negli stati patologici. Sono state individuate numerose alterazioni
genetiche (deficit di G6PD, deficit di alfa 1 antitripsina sierica,
deficit di catalasi, ecc.) che possono condizionare un’ipersuscettibilità
a fattori di rischio occupazionali. Le condizioni di ipersuscettibilità
acquisita (situazioni fisiologiche, condizioni patologiche o loro esiti
a carico di vari organi e apparati, assunzione di alcolici o farmaci)
spesso costituiscono problemi di difficile soluzione per il medico
del lavoro. Per quanto riguarda le condizioni fisiologiche si può ad
esempio ricordare la maggior suscettibilità ai tossici nelle diverse
età, con un maggior rischio per gli anziani a causa della riduzione
dell’attività di enzimi deputati alla detossificazione oppure del sesso
femminile nei riguardi dell’azione tossica del piombo. Per quanto
concerne le condizioni patologiche e loro esiti a carico dei vari
organi e apparati si può segnalare come ad esempio possono essere
considerati ipersuscettibili i lavoratori affetti da anemia se esposti
ad inquinanti (es. benzene) il cui bersaglio é costituito dal midollo
emopoietico;quelli portatori di deficit immunitari (sottoposti a
Il Farmacista informa:
La Nimesulide
Dottor Mario Alberto Buonocore
(Direttore Farmacia Comunale 4 Massa)
A maggio dello scorso anno,
cinque anni dopo un
provvedimento analogo in
Finlandia e in Spagna, anche le
autorità irlandesi hanno deciso
di ritirare dal mercato le
specialità a base di nimesulide,
per la segnalazione di casi di
epatite grave associati all'uso
del farmaco. La nimesulide
(Aulin, Mesulid, ed altri
prodotti) è un antinfiammatorio
molto prescritto e utilizzato e la
notizia ha suscitato, almeno
inizialmente, un certo
allarmismo. Le autorità sanitarie
italiane non hanno ritenuto di
adottare
provvedimenti
restrittivi, in attesa di una
rivalutazione della sicurezza del
farmaco da parte delle autorità
sanitarie europee.
Con un comunicato successivo,
le autorità sanitarie europee
hanno deciso di mantenere il
farmaco in commercio,
ritenendolo sicuro quando
utilizzato nel rispetto delle
indicazioni autorizzate.
Sono state introdotte, a tutela
del paziente, limitazioni alla
durata della terapia, che non
può protrarsi oltre 15 giorni, e
alle unità (compresse, buste)
contenute in ogni confezione,
che non possono essere più di
30, aggiungendo inoltre la
controindicazione esplicita
all'impiego in chi ha già
problemi di fegato o assume
altri farmaci che potrebbero
danneggiarlo. Infine, nel nostro
paese, l'erogazione del farmaco
è stata anche
vincolata alla presentazione di
ricetta medica non ripetibile il
che significa che il farmacista
trattiene la ricetta ogni volta che
il farmaco viene prescritto. La
prescrizione medica da
rinnovare volta per volta,
prevista per particolari farmaci
il cui uso continuato può esporre
rischi per i pazienti, è stata
introdotta per ridurre
ulteriormente l'impiego della
nimesulide, evidentemente nella
convinzione che i provvedimenti
presi a livello europeo non
fossero sufficienti nel nostro
paese.
I dati di consumo inducono
infatti a ritenere che la
nimesulide non sia sempre
utilizzata rispettando indicazioni
e posologia: il medico viene
consultato inizialmente ma
poi il paziente decide in
autonomia quando assumerla o
sospenderla forse per la
convinzione, largamente diffusa,
della sua innocuità o forse
ritenendola più efficace di altri
antinfiammatori simili, anche se
mancano le prove.
E' vero che le segnalazioni di
effetti avversi in generale e di
quelli a carico del fegato in
particolare, sono poche, ma non
sarebbe stato più semplice, e
soprattutto più sicuro, optare per
il ritiro del farmaco come
hanno fatto gli altri Stati, dal
momento che il mercato degli
antinfiammatori non manca
certo di alternative efficaci?
trapianto d’organo, sieropositivi per HIV o
in terapia immunosoppressiva) quando sono
esposti ad agenti immunotossici (pesticidi,
metalli, radiazioni ionizzanti); quelli affetti
da broncopneumopatie croniche per
attività lavorativa esponente a fumi,
gas e p o l v e r i i r r i t a n t i p e r
l ’ a p p a r a t o respiratorio; quelli con
nefropatia se esposti a metalli (Pb, Cd) o ad
alcuni solventi; quelli cardiopatici che
svolgono attività lavorative ad alto dispendio
energetico. Inoltre, è da segnalare
l’interferenza metabolica (induzione/
inibizione enzimatica) che può riscontrasi tra
Dottore Fabrizio Caldi
farmaci (anticoagulanti, analgesici,
antiepilettici, ecc.) e alcuni tossici industriali (pesticidi, solventi).
In alcuni casi, il farmaco, ad esempio l’aspirina, può agire con un
meccanismo competitivo determinando un allungamento dei tempi
di eliminazione del tossico (es. xilene). Anche il consumo di alcolici
può interferire con il metabolismo di alcuni tossici industriali (xilene,
stirene, toluene, ecc.).
Nel caso di ingestioni acute, ad esempio, l’alcol esercita un’inibizione
della biotrasformazione determinando in questo modo una maggiore
concentrazione ematica di toluene. In conclusione, è necessario
sottolineare l’importanza della sorveglianza sanitaria sia nella fase
delle visite mediche preventive dove devono essere ricercate tutte
le condizioni, congenite o acquisite, che possono influenzare la
suscettibilità del lavoratore, sia in quella delle visite mediche
periodiche dove particolare attenzione dovrà essere rivolta alla
ricerca di eventuali alterazioni acquisite a carico degli organi
bersaglio e di quelli deputati al metabolismo dell’inquinante,in
modo da evidenziarle il più precocemente possibile.
A cura del Dott. Fabrizio Caldi
Specialista in Medicina del Lavoro
La Parola al Cittadino
11
MASSA
Farmacie
di turno
Salvo eventuali cambiamenti
Mercoledi' 1 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 mer. - 8,30 gio. Stefanini ( Turano )
Giovedi' 2 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 gio. - 8,30 ven. Ferrrarini ( Castagnola )
Venerdi' 3 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 ven. - 8,30 sab. Della Tommasina ( Ortola )
Sabato 4 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 sab. - 8,30 dom. Brunelli ( Romagnano )
Domenica 5 Ottobre
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 dom. - 8,30 lun. Comunale 1 (P.zza De Gasperi)
Lunedi' 6 Ottobre
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 lun. - 8,30 dom. Barletta ( P.zza Stazione )
Martedi' 7 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 mar. - 8,30 mer. Menichetti ( Via Dante )
Mercoledi' 8 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 mer. - 8,30 gio. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Giovedi' 9 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 gio. - 8,30 ven. Vinciguerra ( Via Ghirlanda )
Venerdi' 10 Ottobre
8,30 - 22,00 Brunelli ( Romagnano )
8,30 ven. - 8,30 sab. Comunale 2 ( M. di Massa )
Sabato 11 Ottobre
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 sab. - 8,30 dom. Ferrrarini ( Castagnola )
Domenica 12 Ottobre
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 dom. - 8,30 lun. Della Tommasina ( Ortola )
Lunedi' 13 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 lun. - 8,30 mar. Stefanini ( Turano )
Martedi' 14 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 mar. - 8,30 mer. Comunale 1 (P.zza De Gasperi)
Mercoledi' 15 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 mer. - 8,30 gio. Barletta ( P.zza Stazione )
Giovedi' 16 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 gio. - 8,30 ven. Menichetti ( Via Dante )
Venerdi' 17 Ottobre
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 ven. - 8,30 sab. Ramacciotti ( P.zza Mercurio)
Sabato 18 Ottobre
8,30 - 22,00 Vinciguerra ( Via Ghirlanda )
8,30 sab. - 8,30 dom. Nobile ( M. di Massa )
Domenica 19 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 dom. - 8,30 lun. Brunelli ( Romagnano )
Lunedi' 20 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Vilae Roma )
8,30 lun. - 8,30 mar. Ferrarini ( Castagnola )
Martedi' 21 Ottobre
8,30 - 22,00 Della Tommasina ( Ortola )
8,30 mar. - 8,30 mer. Comunale 4 ( Partaccia )
Mercoledi' 22 Ottobre
8,30 - 22,00 Stefanini ( Turano )
8,30 mer. - 8,30 gio. Comunale 2 ( M. di Massa )
Giovedi' 23 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 1 ( P.zza De Gasperi )
8,30 gio. - 8,30 ven. Dei Ronchi
Venerdi' 24 Ottobre
8,30 - 22,00 Barletta ( P.zza Stazione )
8,30 ven. - 8,30 sab. Nobile ( M. di Massa )
Sabato 25 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 sab. - 8,30 dom. Menichetti ( Via Dante )
Domenica 26 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Vilae Roma )
8,30 dom. - 8,30 lun. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Lunedi' 27 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 lun. - 8,30 mar. Vinciguerra ( Via Ghirlanda )
Martedi' 28 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 mar. - 8,30 mer. Brunelli ( Romagnano )
Mercoledi' 29 Ottobre
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 mer. - 8,30 gio. Ferrarini ( Castagnola )
Giovedi' 30 Ottobre
8,30 - 22,00 Gibellini ( Vilae Roma )
8,30 gio. - 8,30 ven. Della Tommasina ( Ortola )
Venerdi' 31 Ottobre
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 ven. - 8,30 sab. Stefanini ( Turano )
12
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Massa Carrara
Ottobre 2008
La Parola al Cittadino
13
Montagna
Regione Toscana: quattro milioni
di euro per Forno e Vergheto
L’assessore regionale Marco Betti: “valorizzazione sostenibile”
di Marco Betti*
MASSA - Le montagne apuane hanno straordinarie bellezze
che solo chi le frequenta conosce. La vegetazione, i
meravigliosi paesaggi, i silenzi delle vette, l'impareggiabile
conformazione orografica che le distingue tra tutte le
montagne del mondo con il loro emergere dal mare come
ne fossero ancora bagnate, la loro natura geologica che ne
porta l'inconfondibile segno.
Ma tanta bellezza ha anche delle contropartite. Le dinamiche
antropiche negli ultimi due secoli hanno determinato una
forte variabilità della destinazione dei terreni e dell'uso
che ne è stato fatto. Quindi i processi legati alla franosità
dei versanti correlati all'abbandono soprattutto dei
castagneti, sono stati alla base dell'intensità dei dissesti
verificatisi dagli anni '90 in poi.
Il paesaggio che cambia, con un aumento della superficie
boscata, non è del resto un bel segnale, esso testimonia
infatti l'abbandono anche dei pascoli che vedevano la
presenza e il controllo dell'uomo. Sono così cresciuti, in
rapporto a questo, i fenomeni di degrado che hanno causato
le premesse di una instabilità idrogeologica generalizzata.
Insomma un momento difficile per la montagna che in
tutti i modi anche la Regione Toscana ha cercato e cerca
di contrastare. In questo contesto l'impegno che il mio
assessorato si è assunto è stato chiaro fin dall'inizio: favorire
in ogni modo il permanere del presidio umano sulla
montagna e ridurre il rischio idrogeologico connesso allo
stato attuale delle cose.
Alle politiche regionali per la montagna, che si articolano
in numerose e coerenti iniziative si è, in questo caso,
affiancato l'intervento specifico per contrastare il rischio
idrogeologico nell'area a monte di Forno e sulla strada che
porta al Vergheto. La Difesa del Suolo ha programmato
infatti interventi per quasi 4 milioni di euro indirizzati a
progetti già in fase esecutiva nell'abitato di Forno e per
riaprire la strada per il Vergheto. Sono sforzi significativi
che la Regione si assume nella certezza di dare alle nostre
montagne quella sicurezza indispensabile per viverci senza
ansie e per avere una sua fruibilità nuova che porti occasioni
per una sua valorizzazione sostenibile e rispettosa
dell'ambiente.
*Assessore alla Difesa
del Suolo Regione Toscana
Cinquantenni in “amarcord”
Viabilità
Vergheto - un tratto della strada del versante
colpito dal dissesto idrogeologico
Luci pericolose nelle rotonde
MASSA - Hanno festeggiato cinquant’anni al ristorante “Paradiso”
di Forno. Classe 1958, alcune amiche si sono ritrovate,
condividendo ricordi legati alla loro infanzia e agli anni delle
scuole elementari a Forno, con un nostalgico pensiero volto alla
loro stimata insegnante Argia Lucia Passini Battaglini. Auguri
per i loro “primi” cinquat’anni ad Angela Balloni, Perla Alberti,
Giuseppina Biagi, Elisabetta Biagi, Patrizia Ciuffi, Angela Maria
Fruzzetti, Catia Fruzzetti, Giovanna Fruzzetti.
MASSA - “Da quando sono state realizzate alcune rotonde
per snellire il traffico cittadino, solo pochi mesi fa –
segnala Italia Nostra - si sono già verificati vari incidenti
che hanno interessato le luci posizionate su colonnine
metalliche intorno alle stesse a livello stradale che sono
state abbattute. Non vogliamo, per ora, intervenire sul
progetto complessivo ma segnalare alcune rilevanti
anomalie che potrebbero risultare controproducenti se non
addirittura pericolose per tutti i veicoli e per i cittadini.
Si tratta dell’effetto abbagliante che le luci, se mal
dimensionate, possono dare ai veicoli che si immettono
nella rotonda. Questo problema potrebbe essere facilmente
risolto ridimensionando i lumen, ma dobbiamo rilevare
anche un problema più grave che riguarda il fatto che
spesso le luci, posizionate su basse colonnine metalliche,
vengono facilmente abbattute dai veicoli e spesso
rimangono per molto tempo spezzate a terra con gli impianti
sotto tensione.
Nell’urto si potrebbero incendiare i veicoli e l’eventuale
dispersione di corrente potrebbe essere molto pericolosa.
Inoltre le colonnine rotte e giacenti a terra, se non disattivate
immediatamente, potrebbero essere pericolose per tutti,
conducenti, passanti e in particolare per i bambini.
Questo problema si è verificato recentemente anche nella
rotonda di piazza Garibaldi dove una colonnina è stata
abbattuta e giace ancora a terra con l’impianto scoperto.
Invitiamo gli organi competenti ad intervenire subito onde
evitare quanto sopra”.
14
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Massa Carrara
Ottobre 2008
Ambiente
Acqua pubblica:
mobilitazione
del Comitato
MASSA - Preoccupazioni in merito alla vicenda della
“privatizzazione dell’Evam”: le esprime il Comitato
Popolare per l’acqua pubblica di Massa Carrara, alla
luce di alcune indiscrezioni apparse sulla stampa locale.
Al primo punto il Comitato mette la “privatizzazione
dell’Evam, ente di valorizzazione delle acque minerali,
che finirebbe per valorizzare solo il profitto di
un’impresa privata a danno della popolazione massese”.
Questo comporterebbe “una ulteriore privazione per i
cittadini della montagna massese della loro acqua
migliore in cambio di quella di qualità inferiore, pompata
da valle a monte o portata nei Paesi mediante autobotti”.
E poi “licenziamento di una parte del personale
dell’Evam, pudicamente definito riduzione del personale,
possibilità per l’Evam privatizzata di sfruttare in maniera
indiscriminata le fonti del Monte Belvedere con
quantitativi di acqua oggi impensabili mentre i magazzini
dell’azienda sono pieni di bottiglie invendute a causa
di scelte industriali improvvide del C.d.A. precedente”.
"Se questa situazione fosse confermata – dice il Comitato
“diventerebbe evidente alla città intera la perfetta linea
di continuità tra l’amministrazione Neri e
l’Amministrazione Pucci, che ha vinto le elezioni
facendo dire a tutte le forze politiche che lo sostengono
che la privatizzazione dell’Evam non si sarebbe fatta.
Oggi, come nel detto popolare dei “due ladri di Pisa”,
Pucci e Neri litigano di giorno e sottraggono la montagna
massese della sua acqua di notte”.
Negli ultimi mesi il Comitato ha incontrato ripetutamente
i cittadini dei paesi della montagna, conoscendo la
determinazione delle popolazioni a cui si schiera al
fianco. “I prossimi mesi saranno cruciali - conclude il
Comitato -. Gli eletti in consiglio comunale, gli assessori
e la vice-sindaco, i membri del nuovo CdA dell’Evam
dovranno dar conto delle promesse fatte in campagna
elettorale. La nostra mobilitazione e il nostro impegno
si concretizzeranno inoltre nella presentazione pubblica
delle nostre idee e delle nostre proposte per la tutela e
la valorizzazione dell’Evam. Proposte ed idee che
avremmo presentato direttamente al Sindaco se egli
accettasse un incontro ufficiale ormai richiesto da cinque
mesi”.
La rabbia dei residenti: chiediamo verifiche e interventi
MASSA - “Acqua, acqua, vi prego, dateci un po’ d’acqua”.
Letta così, sembra la richiesta disperata di un gruppo di
naufraghi appena sbarcati a Lampedusa o di qualche
avventuriero che si è perso nel deserto. In realtà è la triste
sensazione vissuta per quasi tutta l’estate dagli abitanti della
Rocca, in modo particolare quelli di via del Forte, che hanno
letteralmente tempestato di telefonate i responsabili della
Camuzzi. Il motivo? Non ci vuole molto a capirlo, basta
chiederlo a quelle persone, o ancor peggio a intere famiglie,
che la domenica sera sono tornate dal mare e si sono accorte
che dal rubinetto, puntualmente alle otto, non usciva neanche
una goccia d’acqua.
Le imprecazioni sono irripetibili ma facilmente immaginabili.
Si va dalla giovane coppia che vorrebbe farsi una doccia per
uscire a cena, fino all’anziana che non sa come cucinare o
lo sfortunato febbricitante che deve rinunciare a un tè caldo.
In lista seguono altri casi disperati, come quello che rimane
sotto la doccia con shampoo e bagnoschiuma ancora addosso,
oppure la casalinga che stava facendo la lavatrice e così via.
Qualcuno i rimedi li ha trovati, sprecando intere bottiglie
d’acqua minerale, mentre altri, raddoppiando le imprecazioni,
hanno dovuto chiedere asilo a casa dei genitori o di qualche
parente.
Scene che si sono ripetute ogni santa domenica, un incubo
per gli abitanti della Rocca. I telefoni della Camuzzi hanno
suonato parecchio e chi rispondeva, pur non avendo colpe,
ha dovuto sopportare l’ira furibonda dei cittadini, sempre
più convinti che d’estate venga privilegiata la fornitura
d’acqua verso la Marina, per far contenti i turisti. Dalla
Camuzzi hanno sempre gettato acqua (la battuta è volontaria)
sul fuoco, dando la colpa al solito tubo rotto, al serbatoio
finito e così via. Una volta ci ha messo lo zampino anche la
sfortuna ed è stato quando un fulmine ha danneggiato la
condotta. Ma il tubo che prima della salita di via del Forte
si rompe sempre resta un mistero, così come non si capisce
se il problema è dell’intero sistema di forniture da rivedere,
sia in termini di pressione dell’acqua che di condizioni delle
tubature. I cittadini vorrebbero saperlo, dopo un’estate
terrificante come quella appena passata, e avanzano
all’amministrazione comunale qualche proposta, in primis
metà paese riceve regolarmente l’acqua mentre la parte più alta… aspetta
MASSA - “Non ne possiamo più – sbottano alcuni residenti
-. Dopo una serie d’incontri con i responsabili del servizio,
finalizzati a risolvere l’annoso problema
dell’approvvigionamento idrico, ci ritroviamo nella stessa
situazione: l’acqua arriva solo per un’ora al giorno, dalle 19
alle 20, quando entra in funzione la pompa della cisterna
installata nella piazza. E quando arriva, dal rubinetto esce
di tutto, in quanto i depositi si accumulano e forse, si raschia
il fondo della cisterna”. La rabbia è tanta: “E’ il terzo
scaldabagno che cambio nel giro di pochi anni – sbotta un
- Zona verde e tranquilla, vicino centro,
appartamento in perfette condizioni piano
primo ed ultimo con cucina a vista,
soggiorno camera cameretta bagno cantina
e garage oltre posto auto. Giardino
residente -, che devo fare? L’acqua non arriva mai e quando
succede, forse per la pressione forse per il sudiciume che
raccoglie, manda in tilt le apparecchiature domestiche. Non
possiamo andare avanti così: non posso andare a lavarmi
nel fiume mentre sotto, qualcuno continua a innaffiare con
tranquillità i pomodori. E nessuno dice niente”. Gli
acquedotti, in quel versante di territorio montano, sono un
piangere. “E’ stata messa una cisterna a Resceto a fine agosto
– informano – ma evidentemente non è stato risolto il
problema. Da cinque anni aspettiamo una soluzione”. Anche
Uno scorcio di via del Forte
una verifica della situazione idrica alla Rocca, per capire se
è possibile potenziare i serbatoi.
Anche perché una delle cose più seccanti, come ci ha
raccontato un residente, è vedere il rubinetto a secco e
accorgersi che il campo di calcio dello stadio comunale in
quello stesso momento è annaffiato a profusione e magari
un amico milanese chiama dai Ronchi dicendo che sta
preparando la cena.
Oltre il danno la beffa: la Rocca non era conosciuta per
l’acqua fresca?
Daniele Masseglia
Guadine, più a valle, vive costantemente il dramma
dell’approvvigionamento idrico:“L’acqua che esce dai
rubinetti è arancione – spiega un residente -. Da tre giorni
facciamo rifornimento a Canevara, almeno per i consumi
alimentari.
Qualcuno ha portato una bottiglia d’acqua in Comune: la
stessa storia che si ripete da anni. Una bottiglia la regalammo
anche all’ex sindaco Neri in occasione della sua visita a
Guadine. Il problema è l’acquedotto, stravecchio ed obsoleto.
Quella che arriva in casa – aggiunge - non è acqua potabile
ma una soluzione di terriccio e ossido di ferro. Ma questo
capita anche in inverno e non è certo colpa delle polle. La
sporcizia viene raccolta dentro le tubature che ormai non
reggono più. Guadine è una derivazione dell’acquedotto di
Antona e, mentre lassù l’acqua non manca, qua arriva con
il contagocce e per di più sporca”.
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Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Traffico
Caos in centro: rivolta per la sperimentazione
Traffico all'incrocio di via Fermi e via Pascoli
Benedetti (La Destra):
ripristino della viabilità
MASSA - Bufera sulla
viabilità: sul disagio in centro
città dovuto ai nuovi interventi
sulla viabilità interviene il
consigliere comunale de “La
Destra” Stefano Benedetti: “Si
chiede il ripristino della
precedente viabilità in quanto
l’apertura di un’uscita dal
parcheggio del tribunale
direttamente su via Rosselli
può causare incidenti – spiega
-. Inoltre è rischioso il doppio
senso nell’ultimo tratto di via
Galilei: era più ragionevole
invertire il senso di marcia su
tutto
il
percorso.
L’eliminazione dei posti auto
in via Pascoli – aggiunge -
crea disagi in città dove per
il momento vi è grande
carenza di parcheggi: i
residenti hanno manifestato
apertamente tutta la loro
contrarietà”. E sottolinea che
“questi interventi sono
decisamente fallimentari e
inopportuni ed è necessario
ripristinare la viabilità
precedente, in attesa di
arrivare il più velocemente
possibile all’approvazione
del Piano Urbano del
Traffico , evitando inutili e
costosi lavori di modifiche
stradali, tra l’altro non
richiesti e voluti da nessuno”.
Il consigliere ricorda che
(foto Papucci)
MASSA - Bocciati i nuovi sensi
unici di via Fermi, via Galilei e via
Pascoli. A suon di petizioni, i
commercianti e i residenti delle
suddette strade del centro cittadino
chiedono all’assessore alla mobilità
Loreno Vivoli di rivedere le scelte,
contestando il modo con cui “in una
settimana è stata stravolta una
viabilità di oltre quaranta anni”.
Dopo gli interventi risultano, a detta
degli operatori “via Galilei deserta,
via Fermi con code infinite, via
Pascoli imbottigliata in un
serpentone d’auto. Il malumore è
generale: “Con i tempi di crisi che
corrono – sbottano i commercianti
di via Galilei, che hanno già
presentato una settimana fa una
petizione di protesta in Comune –
eliminare diciotto posti auto sanno
cosa vuol dire? La strada, istituendo
il doppio senso di marcia, è deserta:
per intere giornate non si vede anima
viva. E’ vero che c’è il parcheggio
della Coop, ma a pagamento e
sempre strapieno di clienti del
supermercato. Perché invece di
mettere in campo certe scelte non
pensano a recuperare e valorizzare
l’area degradata della ex palestra?
Cambiare la città significa
migliorarla, soprattutto ascoltando
le esigenze di chi la vive”.
Sulla stessa linea i commercianti di
via Pascoli:”Perché nessuno di noi
è stato interpellato? Questa strada
era già congestionata e aggiungendo
un flusso di traffico obbligato –
contestano - siamo nel caos totale.
Dobbiamo tenere le porte chiuse
per difenderci dai gas di scarico: è
un traffico continuo, con code
interminabili nelle ore di punta.
dall’anno
1998 nei
cassetti del
Comune
giace una
Stefano Benedetti
bozza di
progetto definitivo del Put,
pagata fior di quattrini proprio
dalla passata giunta Pucci, che
potrebbe essere recuperata e
adattata alla situazione
attuale”.
Benedetti conclude
r i m p r o v e r a n d o
l’amministrazione per “le
imposizioni decise dall’alto
senza
coinvolgere
minimamente la cittadinanza
e le associazioni di categoria”.
Dove è finita la partecipazione? Non
si può disegnare il futuro di una città
su una cartina, seduti ad una
scrivania, ma bisogna parlare con
la gente, confrontarsi con chi la città
la vive. Adesso via Pascoli è
invivibile e pericolosa: non c’è
sbocco sulla rotonda della
Misericordia e le auto si arrestano
sul viale. Inoltre c’è un
attraversamento pedonale
importante, che andava
considerato”. Insomma, prima della
rivoluzione viaria, secondo i
commercianti andava rivista la
rotatoria. In via Fermi, la guerra
coinvolge anche i residenti: “Per
realizzare il senso unico – sbottano
- hanno tolto pure i cassonetti. I
più vicini sono all’incrocio con via
Europa oppure dietro il Tribunale.
Ma scherziamo”? Indignati i
commercianti :”Non era una strada
congestionata dal traffico, a parte
quei dieci minuti nell’orario di
entrata e uscita da scuola. Adesso
il disagio lo abbiamo tutto il giorno.
Le auto in coda, a volte, arrivano
fino al parco dei Ciliegi.
L’incrocio davanti al Liceo è
completamente bloccato. E dal
punto di vista commerciale è un
disastro: nessuno si ferma e non
essendoci più il movimento e lo
scambio di sempre, si sono ridotte
drasticamente le vendite”. E
concludono: “Fare un senso unico
in via Fermi, che non ha mai avuto
problemi data la sua ampiezza, e
realizzare il doppio senso di marcia
in un viottolo come via Galilei è
una follia. Abbiamo avviato una
petizione e chiederemo un incontro
con l’assessore”.
Massa Carrara
Ottobre 2008
La Parola al Cittadino
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La vergogna abita a Codupino
Case prive di finestre e acqua dai pavimenti
MASSA - Sono senza finestre e al posto del
portoncino d’ingresso hanno una porta finestra
a vetri, come un negozio. Una necessità, in
quanto, non essendoci luce a sufficienza,
mettendo il portone sarebbe venuta meno
l’autorizzazione dell’abitabilità. Sono gli alloggi
Erp di Codupino, i cui inquilini hanno inviato
una lettera alle autorità competenti: “Se non
saranno presi urgenti provvedimenti chiederemo
l’avvio di un’inchiesta giudiziaria”.
Gli alloggi sono stati consegnati a fine giugno
ma l’umidità è già padrona degli appartamenti
a piano terreno: l’acqua sale dal pavimento. Nel
seminterrato ci sarebbero pure le cantine ad uso
dei condomini, ma sono state “murate” perché
allagate.
L’Erp non sa da dove arriva l’acqua: potrebbe
essere una polla, oppure una deviazione di
qualche fosso. E allora? Meglio chiudere con
una parete l’ingresso alle cantine: occhio non
vede cuor non duole. Ma gli inquilini temono
per la stabilità della struttura: Inoltre soffocano
per il forte odore di muffa e nemmeno possono
spalancare la finestra perché non esiste. Per
prendere aria, devono uscire all’aperto, alcuni,
anche di notte.
Se la situazione è stata triste durante l’estate,
immaginiamoci in pieno inverno, quando piove,
con l’acqua che batte sull’unico vetro di casa,
senza persiana o tapparella, e adibito a ingresso
principale.
Manca l’aria, manca la privacy, manca
soprattutto la dignità di vivere. Gli inquilini
hanno fatto presente la drammatica situazione
ma risposte non ce ne sono: la struttura è
vincolata dalla Soprintendenza e non si possono
fare modifiche, tantomeno mettere tapparelle o
persiane: è stato suggerito loro l’utilizzo di una
tenda.
E le tende ci sono, per non sentirsi in vetrina e
difendere un minimo di privacy.
Una cosa però andava fatta: forse, a piano terra,
invece che quattro appartamenti da trenta metri,
privi di finestre, se ne potevano fare due,
assicurando agli inquilini l’aria, la luce e
soprattutto la dignità.
Abitanti di Romagnano
“aiutateci o ci penseremo da soli”
MASSA — Sono disposti a scendere nelle strade e a sacrificare
tempo e lavoro. Sono decisi e chiedono giustizia gli abitanti di
Romagnano, che — lo ricordiamo — dal mese di agosto subiscono
raid vandalici durante le ore notturne. Adesso non ce la fanno
proprio più e a costo di salvaguardare le proprie automobili stanno
organizzando delle vere e proprie ronde. “È diventato impossibile
vivere qua — dichiarano alcuni cittadini —. Il nostro quartiere è
abbandonato: non bastavano i cassonetti rotti, le luci inesistenti,
le strade da asfaltare e i fossi da derattizzare, adesso ci si sono
messi anche i teppisti e qui non c’è l’ombra di una forza dell’ordine
a tutelarci. Muri, case, scale, porte, cancelli e addirittura furgoni
sono stati dipinti dai graffitari, che agiscono impuniti. E poi le
macchine di piazza Istria ad una ad una tutte graffiate con chiodi
e chiavi. Insomma — sottolineano — ogni mattina al nostro
risveglio c’è una nuova sorpresa. Adesso basta”! In effetti i cittadini
di Romagnano hanno davvero fatto di tutto: in precedenza si erano
appellati all’amministrazione comunale, poi alle forze dell’ordine
chiedendo maggiori controlli, adesso, sfiniti, ci riprovano:
“Purtroppo non abbiamo visto alcun miglioramento — commentano
— stiamo seriamente pensando di organizzare delle vere e proprie ronde notturne per
controllare da soli le nostre case, le auto e tutto il paese. La nostra non vuole essere
un’azione violenta, ma solo di controllo. Dove c’è degrado c’è delinquenza e questa,
purtroppo, è la nostra triste realtà”.
Il Sunia chiede controlli e riposte dall’Asl
MASSA - Sugli alloggi di Codupino, il Sunia chiede all’Asl il documento di abitabilità.
“Abbiamo chiesto controlli – ha spiegato Enrico Casali del Sunia – e siamo in attesa
che l’Asl ci consegni copia del certificato di abitabilità”. Consci che la situazione abitativa
a Codupino sia alquanto discutibile, Enrico Casali e Imo Furori hanno comunicato al
vice sindaco di Massa Martina Nardi e all’Erp il documento - denuncia sottoscritto dagli
inquilini di via Aurelia Ovest. “Siamo certi che vorranno prendere provvedimenti in
merito – asseriscono - perché non è possibile consegnare alloggi a persone in difficoltà
eludendo valori basilari quali la dignità umana”.
Ronde e fiaccolata
per la sicurezza di Partaccia
MASSA - Furti, scippi e vandalismi a Partaccia: residenti e
commercianti della località turistica non ne possono più e
ricorrono all’intervento dei gruppi organizzati. Se lo scorso
anno era stata avanzata solo un’ipotesi di ronde, stavolta
l’esperimento parte con la piena convinzione di dare una
concreta risposta alle esigenze di un territorio che i residenti
definiscono “abbandonato e in mano alla microcriminalità
diffusa”. L’estate, come fa sapere Franco Ceccarelli, responsabile
provinciale del Polo Civico di Centro ed alcuni operatori
turistici locali, è stata tutt’altro che tranquilla. Ma con turisti
e villeggianti “in casa” lo sforzo è stato quello di insabbiare,
per quanto possibile, i fatti di microcriminalità che si registravano
quotidianamente: scippi e furti, anche all’interno dei campeggi,
spaccio di sostanze stupefacenti, risse, violenza, occupazione
di parchi pubblici e spiagge libere, vendita abusiva. Finchè, a
fine estate, quando il periodo ha consentito di poter agire,
liberando la rabbia degli operatori turistici, c’è stato un boom
di denunce. “Siamo come nel Bronx – osservano alcuni
commercianti - e nessuno ci tutela. Non possiamo uscire di
casa e nemmeno i bambini possono giocare fuori: abbiamo gli spacciatori davanti ai
negozi. Da un po’ di tempo chiediamo aiuto ma non ci sono risposte adeguate. Per
questo aderiamo alla proposta delle ronde e ci stiamo organizzando per una fiaccolata
finalizzata a sensibilizzare le istituzioni alla sicurezza che non c’è”.
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La Parola al Cittadino
Massa Carrara
Ottobre 2008
Massa Carrara
Ottobre2008
La Parola al Cittadino
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MONTIGNOSO
O la
La Par
AL CITTADINO
Questione morale e austerità:
le elaborazioni di Berlinguer e Moro
riferimenti irrinunciabili per il PD
di Federico Binaglia*
MONTIGNOSO - Sono passati trent’anni da
quando due grandi uomini politici tracciarono
il solco che sarebbe stato percorso da milioni
d’italiani nel dar vita al partito democratico.
Eravamo alla fine degli anni ’70 ed Enrico
Berlinguer ed Aldo Moro capirono che, per
far fronte alle complessità e alle difficoltà di
una società in rapido sviluppo e per rifondare
la prima repubblica minacciata dal terrorismo
e dalla crisi economica, non erano più
sufficienti i vecchi schemi della politica;
soprattutto non era più possibile escludere
sistematicamente dal governo del paese più
di un terzo dell’elettorato (il PCI alle elezioni
del ‘76 ottenne il 34,4% dei consensi). Ma fu
anche l’impostazione mentale, intellettuale e
morale di uomini come Berlinguer, Moro e
Zaccagnini a favorire l’incontro tra due partiti
e tra due culture politiche che avevano grandi
punti di vicinanza, a cominciare dal senso di
responsabilità per il futuro dell’Italia,
all’attenzione per rendere più aperta e inclusiva
la democrazia nel nostro paese.
Certo, parlare dell’esperienza della Solidarietà
Nazionale come anticipazione della nascita
dell’Ulivo prima e del PD poi, sarebbe
eccessivo; ma è da lì che inizia un percorso
che porterà due dei più importanti tronconi
del riformismo italiano a conoscersi, a
collaborare ed a gettare le premesse per
l’alleanza di governo e per l’approdo che
sfocerà nel nuovo partito.
Tutto ciò è stato possibile anche perché in
Italia vi fu un leader politico, Enrico
B e r l i n g u e r, c h e s e p p e s d o g a n a r e
definitivamente in un’ottica riformista e di
governo una forza elettorale di più di 12 milioni
di voti, recidendo definitivamente il legame
con l’Urss (fine della spinta propulsiva della
Rivoluzione d’Ottobre) ed andando a
posizionare il PCI, di fatto, nell’alveo delle
socialdemocrazie europee. Cos’altro fu la fase
della “solidarietà nazionale” se non il tentativo
di “scongelare” i voti del PCI, altrimenti
perennemente condannato all’opposizione?
Accanto alle classiche tematiche
socialdemocratiche, come la difesa delle classi
lavoratrici e dei salariati, l’equità e
l’eguaglianza sociale, il potenziamento del
welfare state, il PCI degli anni ’80 introdusse
nel dibattito politico della sinistra argomenti
che non appartenevano a quell’alveo
ideologico, ad esclusione di qualche eccezione
(Olof Palme e pochi altri). Mi riferisco al
concetto di “austerità” che Berlinguer spiegò
in un celebre intervento al Teatro Eliseo nel
gennaio del 1977, parlando dell’attuale
modello di sviluppo da sostituire con uno più
equo e basato su un diverso approccio al
consumo dissennato di risorse.
Oggi riassumeremmo quei concetti con un
unico termine: quello di sviluppo sostenibile.
Non si tratta certo d’interpretare l’austerità –
come è avvenuto in passato – come approccio
monacale ed anti-moderno; bensì come
necessità di abbinare lo sviluppo alla
sostenibilità ambientale, puntando decisamente
su tutti i temi classici dell’ecologismo (dallo
sviluppo delle fonti energetiche alternative,
alla raccolta differenziata spinta, ecc.); ma
anche su un modello politico basato su un
diverso concetto di moralità: il senso morale
che dovrebbe pervadere quella minoranza
dell’umanità che vive nella ricchezza nei
confronti dei miliardi di persone ancora oggi
costrette a vivere nella miseria. Oppure
Federico Binaglia Sindaco di Montignoso
pensiamo veramente che il problema della
migrazione di masse dal sud del mondo sia
contenibile sic et simpliciter con politiche
repressive e con il sistema dei CPT?
Ma c’è un’altra tematica che fu anticipata dal
grande politico sardo e sulla quale,
parallelamente, trovò piena convergenza
Benigno Zaccagnini e gran parte della Sinistra
DC, e che è, purtroppo, ancora irrisolta: la
questione morale. Non mi riferisco soltanto
al terribile conflitto d’interessi del Presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, con la sequela
di vicende giudiziarie aperte di corredo. C’è
un degrado della politica a tutti i livelli, un
preoccupante scadimento della passione ideale
all’interno dei partiti, e non solo di centro
destra, con un ritorno al prevalere di logiche
di correnti e di gruppi di potere, quando non
addirittura dell’interesse personale da parte di
chi ricopre incarichi all’interno delle
Amministrazioni pubbliche.
Nessuna forza politica, salvo qualche sporadica
eccezione, purtroppo, è esente da questo
malcostume. Spesso si tratta di atteggiamenti
riprovevoli moralmente, ma non penalmente
rilevanti, che però contribuiscono a generare
un “clima”, un modo di concepire la politica
che piano piano si diffonde a macchia d’olio,
penetrando anche in gruppi che per storia e
per cultura politica dovrebbero essere
Discarica: non basta sciacquarsi
la bocca con la parola trasparenza
MONTIGNOSO - L’attività
della discarica di Cava
Fornace a Montignoso sta per
entrare nella seconda fase.
Dopo aver ottenuto dalla
Provincia quasi tutti i permessi
richiesti per il riempimento del
bacino, il gestore ha presentato
il proprio piano di
completamento della discarica,
con la richiesta di un copioso
ampliamento delle tipologie di
rifiuti da conferire. Si apre un
periodo interlocutorio in cui
si faranno le istruttorie tramite
la Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) e
sicuramente anche l’Inchiesta
Pubblica, richiesta dal
comitato e da altre
associazioni del territorio. Il
Comitato comunale contro la
riclassificazione della
discarica di Cava Fornace
interviene sostenendo che: “Ci
corre l’obbligo di fare alcune
considerazioni iniziali e di
dare qualche dato preciso,
visto che non ci pare che i
cittadini abbiano avuto finora
una corretta informazione:
nella discarica sono stati
autorizzati finora 55.000 mc
di marmettola, 12.000 mc di
terre e rocce provenienti dal
settore delle costruzioni, 8.000
mc di fanghi di dragaggio,
1000 mc di minerali e 12.000
mc di materiale contenente
amianto, per un totale di
102.000 mc. Considerate le
tipologie di materiale
autorizzato, per le quali il
comitato ha sempre denunciato
un alto rischio di inquinamento
e pericolosità, perché la
P ro v i n c i a h a n e g a t o l a
procedura di VIA nella prima
fase, in cui era ancora più
d e t e r m i n a n t e f a re d e l l e
valutazioni complete sul sito”?
E inoltre: “A quale criterio di
trasparenza dell’informazione
corrisponde un incontro
pubblico per illustrare il nuovo
piano per niente pubblicizzato
e fatto di lunedì mattina,
quando ovviamente la quasi
totalità delle persone è tenuta
ai propri impegni di lavoro?
Poiché il piano prevede una
richiesta di volumi di
stoccaggio esorbitanti nelle
quantità e ancora più
preoccupanti nelle tipologie:
1.000.000 mc fra marmettola,
fanghi di dragaggio e simili,
550.000 mc di rifiuti
provenienti da lavorazioni
metallurgiche, 700.000 mc di
terre e rocce, 400.000 mc di
rifiuti prodotti dagli impianti
termici, 146.000 mc di
materiali contenenti amianto,
per un totale di circa
2.800.000 mc, da dove pensa
l’azienda di far arrivare tutti
questi rifiuti? E quelli finora
già conferiti, da dove
provengono? Quale tipo di
informazione precisa hanno
dato finora le istituzioni ,
provinciali e comunali, ai
cittadini? Un governo
partecipato significa decidere
se fare o no i fuochi d’artificio
estivi”?
maggiormente refrattari.
Il quadro che dipingeva Berlinguer in quella
famosa intervista rilasciata ad Eugenio Scalfari
nel 1981 sulla “questione morale” ben si
attaglia alla realtà di questo primo decennio
del duemila:
Ecco, penso che un grande partito del Centro
Sinistra, che si candida a governare un grande
Paese, non possa prescindere dal mettere al
centro della propria azione politica la necessità
di portare il tasso di legalità della Nazione a
livelli europei e non da repubblica delle banane.
Invece di fare le pulci alla magistratura e a
dimenticarci le attestazioni di fiducia nel
momento in cui viene inquisito od arrestato
un politico del nostro schieramento, torniamo
a chiedere con forza il massiccio
potenziamento dell’organico della magistratura
ed il rafforzamento della sua indipendenza ed
autonomia dal potere politico.
Accanto agli statuti ed ai codici etici del Partito,
riportiamo l’ethos della passione politica,
magari tornando orgogliosi a dichiarare la
nostra diversità!
Ripartiamo dall’insegnamento di uomini come
Berlinguer, Moro e Zaccagnini senza paura
di essere accusati di avere la testa girata troppo
dietro spalle; non foss’altro per l’assenza
completa di punti di riferimento più attuali…
*Sindaco del Comune di Montignoso
Conferenze al Castello Aghinolfi
per riscoprire il territorio
MONTIGNOSO - Dopo un’estate
iniziata a Luglio con l’inaugurazione
della cinta muraria del Castello
Aghinolfi e continuata con varie
manifestazioni, ripagata con un
incremento di visitatori sia durante gli
orari di apertura che su prenotazione,
il mese di Ottobre vedrà il Castello
Aghinolfi sede di un ciclo di conferenze
organizzate dall’Istituto Valorizzazione
Castelli in collaborazione con l’
Assessorato alla Cultura del Comune
di Montignoso.
Il ciclo denominato Sotto la Torre al
chiaro di Luna, prenderà inizio il 28
Settembre e si protrarrà per tutte le
Domeniche del mese di Ottobre con
inizio alle ore 17, al termine cioè
dell’orario di apertura del Castello, per
offrire anche a tutti coloro che ancora
non lo hanno visitato, un momento di
approfondimento di tematiche culturali
e storiche del nostro paese. Sono stati
scelti temi che spaziano dagli eventi
storici del territorio come la Linea
Gotica a personaggi, come Enrico Pea,
Mino Maccari o Pietro Del Giudice,
figure di spicco del panorama culturale
apuano. Con questa iniziativa,
Montignoso vuole rimarcare il carattere
di memoria storica e simbolo della
comunità del Castello Aghinolfi,
contribuendo a riscoprire un luogo che
molti concittadini non hanno ancora
mai visitato. L’Amministrazione
Comunale ha la volontà di valorizzare
sempre più questo bene storico,
inserendolo in maniera organica nei
programmi futuri della
programmazione culturale e turistica,
collocandolo nel percorso Toscano
della Via Francigena, consacrando la
chiesetta posta al suo interno,
equiparandolo a sede Comunale, così
da poterlo utilizzare per i più disparati
eventi.
20
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
CARRARA
O la
La Par
AL CITTADINO
Emergenza casa: il settore sociale promette la svolta
La parola all’assessore Massimiliano Bernardi
CARRARA - Il momento è cruciale, l'emergenza case è un
problema nazionale, ma a livello locale come stanno le cose?
Assessore Bernardi quali sono gli obiettivi del settore sociale?
”Assicurare a tutti la possibilità di avere una casa e fornire un
aiuto concreto a quanti vivono in stato di indigenza: sono
certamente queste le priorità da affrontare e che cerco ogni
giorno di tenere ben presenti nel mio lavoro quotidiano. Ogni
mattina nel mio ufficio arrivano persone, italiane e straniere
che manifestano disagi sociali di vario genere. A tutte cerco di
dare una risposta, anche se a volte i tempi di realizzazione di
alcuni traguardi necessitano un tempo maggiore. In linea con
gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, sto portando
avanti un’azione articolata, in collaborazione con le Associazioni
e gli Enti che operano nel sociale presenti sul territorio, mirata
a dare risposte concrete e immediate ai bisogni delle fasce più
deboli ed alle giovani coppie, utilizzando tutti gli
strumenti utili messi a disposizione anche da Regione e
Ministero. A conferma dell’attenzione da parte
dell’Amministrazione per le politiche della casa abbiamo
previsto lo stanziamento di contributi per pagare il canone di
affitto: il Comune ha predisposto 45mila euro, mentre la Regione
478mila euro, per un totale di 530mila euro di contributi.
Delle 457 domande pervenute, a seguito della pubblicazione
del bando per i contributi in conto affitto, ne sono state ammesse
406: l’elenco completo è consultabile sul sito del comune di
Carrara all’indirizzo www.comune.carrara.ms.it, oppure presso
gli uffici in via Tenerani. La speranza è in un ulteriore incremento
dei finanziamenti per il prossimo anno, cosa che consentirebbe
di aiutare un numero sempre più grande di persone in stato di
necessità: l’impegno sarà,dunque, quello di aumentare i fondi
destinati al contributo affitto, in modo da ricevere dalla Regione
un più alto stanziamento economico, che è proporzionato a
quello impiegato dal Comune”.
Quali sono le mete raggiunte e le prospettive future?
”Tra gli altri traguardi raggiunti, oltre a quello di cui ho parlato
sopra, ricordo l’assegnazione di 13 abitazioni in base alla
graduatoria a seguito del bando del 2007 e altre 20 ne saranno
concesse nei prossimi mesi. Inoltre è quasi pronta la graduatoria
per l’assegnazione di case a Bonascola e nella zona ex Paretra,
infine è ancora possibile presentare la domanda per il bando
relativo al “cambio alloggio”. Per potenziare e rendere più
efficaci gli interventi nel sociale dovremo realizzare un’azione
sinergica con le altre Amministrazioni che ci permetterà di
avere una visione complessiva dei problemi, attuando così
strategie politiche mirate: questo per arrivare a realizzare un
vero sistema di “welfare”, per favorire la crescita delle
opportunità personali e collettive. Per fare questo diventa,
dunque, prioritaria la prevenzione di situazioni di marginalità
ed esclusione sociale, con una più giusta ed equa distribuzione
di mezzi ed opportunità e con la predisposizione di una efficiente
rete di intervento e servizi sociali, diffusi in modo uniforme
sul territorio comunale.
Per fare questo dovremo definire e formalizzare in modo chiaro
i livelli essenziali delle prestazioni, in modo da correlare le
necessarie risorse finanziarie. In questo senso ritengo necessario
il confronto continuo con la Regione Toscana, in modo anche
da considerare e definire i livelli essenziali delle prestazioni
per le persone non autosufficienti, per agevolare l’inclusione
sociale, di quelle che non vogliamo vengano più definite
categorie svantaggiate: anziani, disabili, extracomunitari,
disoccupati.
Intanto abbiamo già provveduto a pubblicare la nuova graduatoria
per definire le quote relative al reddito minimo di inserimento,
cercando di estendere la misura con i necessari adeguamenti,
mentre si stanno perfezionando nuove convenzioni con le
Associazioni per garantire sempre migliori condizioni di vita
per i cittadini diversamente abili. Inoltre per offrire alla città
un centro di aggregazione, qualificando nel contempo la zona
di via Carriona, abbiamo completato la ristrutturazione dell’ex
mulino Forti, che è diventato un moderno centro polifunzionale,
utilizzato dalle Associazioni di volontariato, che possono così
avere un punto di riferimento in città per fornire servizi
essenziali alle persone in difficoltà”.
Quali problematiche emergono in una città come Carrara?
”Continueremo a riservare grande attenzione per l’emergenza
– casa, un problema che dovrà essere affrontato in maniera
strutturata, arrivando alla definizione di un piano strategico di
edilizia residenziale pubblica, coinvolgendo in un tavolo comune
i diversi attori istituzionali interessati. Il Comune intende
chiedere alla Regione Toscana la possibilità di edificare nuove
case popolari, o edilizia convenzionata nelle zone designate,
al fine di dare risposte concrete ad una fascia sempre più larga
di cittadini, anche se nel contempo rimarrà alto il controllo per
il rispetto delle leggi, per evitare che alloggi e strutture restino
magari inutilizzate”.
Cristina Guala
“Sportello energia” per tagliare la burocrazia
Da Cna il nuovo servizio di consulenza a imprese e privati
CARRARA - Nasce nella sede
Provinciale Cna Impiantisti –
provinciale di Cna ad Avenza in Viale
guiderà e faciliterà il percorso
Galilei, lo sportello energia, un vero
tecnico e amministrativo delle
e proprio punto di raccordo, un front
imprese, ma anche degli stessi
office dinamico e a misura di
addetti ai lavori come edili e
“richieste” tra tutte le opportunità
impiantisti, reperendo sul mercato
legate a bandi, contributi e
le migliori soluzioni tecniche, fiscali
agevolazioni fiscali offerte nel
e agevolate che possano permettere
panorama nazionale, regionale,
di realizzare il progetto con i
provinciale e comunale e le esigenze
migliori vantaggi.
degli imprenditori e delle imprese
La sensibilità ecologica di molti
che vogliono scommettere sulle
imprenditori oggi è stata frenata
energie rinnovabili, trovando allo
molto spesso dal carico burocratico
stesso tempo una forma di
e dalla difficoltà di seguire la grande
investimento sul futuro. Attivo ogni
mole di informazioni e opportunità
giovedì dalle 17,30 alle 19 lo sportello
offerte dal settore allontanandoli
sarà gestito dall’ingegnere Anna
dall’obiettivo finale. Lo sportello
Ferretti, esperta di normative ed
CNA - Un momento dell' incontro energia ha questo compito:
energie rinnovabili. Lo sportello
velocizzare e facilitare al massimo
fornirà, gratuitamente, assistenza, supporto e informazione agli
i processi di efficienza e risparmio energetico e mettere in
associati Cna (e non), sia imprese che lavoratori autonomi, e farà
collegamento impresa, chi realizza l’impianto e la normativa”.
da collettore tra tutta quella che è la casistica legata al risparmio
Ma questo nuovo servizio è anche l’ennesimo segnale che Cna
energetico sia dal punto di vista puramente tecnico, come la
lancia al mondo delle imprese e alla politica. Sono già quattro
scelta del tipo di pannello o di impianto solare termico, che
in poco meno di un anno i seminari in materia oltre al grande
amministrativo (documentazione, compilazione pratiche etc).
lavoro di promozione e sensibilizzazione realizzato internamente
In particolare lo sportello è stato pensato per edili e impiantisti
tra gli associati che ha portato in bacheca anche una segnalazione
che sono i naturali promoter delle rinnovabili e del risparmio
al premio regionale “Toscana Ecoefficiente” vinto da “Ricette
energetico. “Lo sportello energia – spiega Paolo Bedini, Presidente
Mediterranee”.
Assessore Massimiliano Bernardi
Siamo inquilini
di serie B
Dure parole dei proprietari
di alcuni alloggi dell'Erp
CARRARA – “Siamo costretti a lottare contro un
muro di gomma”. Preferiscono rimanere
nell’anonimato i proprietari di alcuni appartamenti
gestiti dall’Ente della residenza pubblica, ma scrivono
una lettera denunciando fatti importanti: “Vogliamo
far presente come le privatizzazioni fatte da questo o
da quel governo non facciano funzionare le vecchie
amministrazioni, oggi falsamente amministrate dalle
Spa, di proprietà del Comune, dove il presidente è di
nomina politica e dove esiste un consiglio di
amministrazione anch’esso nominato da questo o da
quel partito e gli operatori che vi lavorano certamente
non sono entrati per meriti professionali o per concorsi
trasparenti. Denunciamo tutto questo — esclamano
gli inquilini Erp — in quanto sulla base dei fatti provati,
malgrado tutte le segnalazioni fatte da noi e da centinaia
di altri come noi, malgrado noi tutti proprietari,
paghiamo la quota condominiale, le spese ordinarie
e straordinarie, ci troviamo a lottare contro un muro
di gomma, di omertà e maltrattamenti da parte di certi
individui dipendenti dell’Erp di Massa Carrara.
Nonostante le nostre rimostranze — ribadisce — a
questo o a quel dirigente, o al capo ufficio, ti senti
mortificato nell’esporre alcune legittime lamentele,
trattato male e con estrema arroganza, da persone che
invece dovrebbero essere grate. Non pretendiamo
certo il classico tappeto rosso, ma semplicemente
l’applicazione delle regole condominiali, senza essere
trattati come inquilini di serie «B». Le nostre denunce
— sottolineano — vengono dimenticate, gli abusi
edilizi fatti dai loro protetti non vengono contestati,
chi ha più di un appartamento non di sua proprietà
viene lasciato stare e non denunciato. E ancora chi si
appropria dei terreni condominiali, magari recintandoli
e precludendo gli altri proprietari non viene né
ammonito, né multato. Tutto questo trova riscontro
negli atti degli uffici dell’Erp e, per qualche caso,
anche negli uffici della polizia municipale, dove gli
stessi agenti, dopo le denunce di alcuni inquilini,
riscontrarono ed elevarono sanzioni a carico di questa
amministrazione”.
E.P.
Massa Carrara
Ottobre 2008
La Parola al Cittadino
21
Un concorso di forze per la salvaguardia dei Nuovi Cantieri Apuania I L B A FA R D E L L O
CARRARA - La recente vicenda che ha
interessato i Nuovi cantieri Apuania ha visto
il concorso di tutte le forze politiche, sociali
ed economiche del territorio che si sono
mobilitate attivamente al fine di individuare
la migliore soluzione del problema e garantire
alle maestranze la possibilità di continuare a
lavorare. I nuovi Cantieri infatti, tra impieghi
diretti e quelli derivati dall’indotto, danno da
lavorare ad oltre un migliaio di persone e
questa provincia, pesantemente interessata
dal fenomeno della disoccupazione, non può
certo permettersi una simile crisi
occupazionale che avrebbe importanti
caratterizzazioni anche sul tessuto sociale
della città. Aderendo ad un comune ordine
del giorno, sono state raccolte le diverse
istanze e sensibilità, suggerite non solo dalle
forze politiche ma anche dettate e auspicate
dalle parti sociali e produttive del territorio.
Ci preme tuttavia sottolineare quanto già
espresso in altre sedi: ossia che questa
situazione, che necessariamente sarà portata
sui tavoli ministeriali, si è venuta a creare a
seguito delle disposizioni di cui all’art. 1,
comma 460 e segg. della Legge 296/06 (legge
finanziaria per l’anno 2007).
Dunque, su indicazione del Governo Prodi,
la Società Sviluppo Italia ha adottato un piano
di riordino e dismissione delle proprie
partecipazioni societarie in quei settori non
strategici di attività e questo piano di
dismissioni ha interessato direttamente anche
i Nuovi Cantieri Apuania. Riteniamo però
opportuno precisare che, a nostro avviso, il
cantiere dovrà, in un prossimo futuro, essere
Silvia Vanelli
in grado di mantenersi autonomamente sul
mercato, senza necessità di sostentarsi con
finanziamenti pubblici, aldilà della proprietà,
quale che sia.
Votando dunque questo documento, anche il
PDL ha inteso partecipare a pieno titolo ad
un processo di salvaguardia e tutela del
territorio auspicando ogni azione possibile
volta alla salvaguardia dei livelli
occupazionali, perché la provincia mostra e
ha mostrato da tempo preoccupanti carenze
sul tema dell’occupazione.
Pur essendo il PDL, per principio e per linea
d’indirizzo politico, decisamente orientato
verso un’economia di mercato, nella quale le
aziende abbiano la capacità di autofinanziarsi
e di essere competitive, investendo nello
sviluppo, nella qualità e nelle competenze,
in questa circostanza, anche in considerazione
dell’importanza strategica che il cantiere
rappresenta per la sofferta economia di tutta
la provincia e in considerazione di una
riorganizzazione e di un risanamento
produttivo in atto, riteniamo opportuno, in
concerto con tutte le rappresentanze
istituzionali, economiche e sociali, favorire
ogni azione necessaria affinché il Cantiere di
Marina di Carrara mantenga la propria
struttura di eccellenza investendo di questo
problema anche il Governo.
La recente inaugurazione della nave “Forza”,
commissionata dai Grimaldi e varata alla
presenza del Ministro Matteoli, le ulteriori
commesse dell’armatore ed una sostanziale
copertura finanziaria potrebbero garantire,
con il supporto di un terzo attore, quella
sicurezza che si sta ricercando da tempo e di
cui il nostro territorio necessita per un
possibile spiraglio di rilancio in un settore
fondamentale per la nostra economia.
Silvia Vanelli Capogruppo P.D.L.
A Carrarafiere le auto della Parigi Dakar
Grande attesa per l' ottava edizione della 4x4
CARRARA - Al via la 4x4 Fest. Dal 10 al 12
ottobre nel complesso fieristico <Carrarafiere>
si terrà uno dei più attesi appuntamenti autunnali
di Carrara. Protagonisti della manifestazione i
veicoli a trazione integrale, le berline ai SUV
e i fuoristrada. Gli stand ospiteranno sia le
vetture 4x4, che gli spazi riservati ad
associazioni e club sempre legati al mondo delle
4x4, che ogni anno presentano le proprie attività,
spesso collegate ad iniziative di beneficenza:
tra queste, ad esempio, il "13° Beach Fun della
Solidarietà", che si svolgerà sabato 11 e
domenica 12 ottobre su un difficile tracciato
nella spiaggia di Marina di Carrara, organizzato
dal Sarzana Fuoristrada 4x4, e il cui intero
importo di iscrizione sarà devoluto in
beneficenza. Ma lo spettacolo continua:
all'esterno non mancheranno le spettacolari
esibizioni dei piloti professionisti, ed occasioni
anche per i visitatori di provare diverse tipologie
di veicoli 4x4, su specifici percorsi allestiti
davanti all'area espositiva; i numerosi club
proporranno raduni e visite guidate nei dintorni
di Carrara, a cominciare dalle affascinanti cave
di marmo nelle Alpi Apuane. Una novità
dell'edizione 2008 è poi la presenza dei camion
e delle auto della Parigi Dakar: sarà presente il
campione del mondo rally Miki Biasion, nella
giornata di domenica 12 ottobre, con alcune
delle auto da lui guidate nel corso della carriera,
mentre i visitatori della Fiera potranno guidare,
ovviamente a velocità limitate, alcuni dei camion
Iveco e Unimog allestiti per la Parigi Dakar, le
cosiddette "navi del deserto" dotate di motori
da 1.000 CV e capaci di sfiorare i 200 km/h.
L'ingresso è aperto a tutti a soli 5 euro.
A Carrara la prima rassegna dei materiali compositi
CARRARA – Compotec: ovvero la prima rassegna della produzione in materiale composito
e tecnologie correlate . Nasce col marchio CarraraFiere, la prima kermesse in Italia
interamante dedicata ai materiali compositi, che si terrà nei saloni del complesso fieristico
marinello dal 29 al 31 ottobre. Si annuncia un appuntamento di primaria importanza già
dalla prima edizione, vista l'adesione tempestiva di numerose aziende italiane e straniere.
“L'impiego dei materiali compositi – ha spiegato il presidente di CarraraFiere Giorgio
Bianchini - ha conosciuto un grande sviluppo in numerosi settori dell'industria dopo l'
esordio negli anni '50 nell'industria aerospaziale e militare. Da allora l'impiego di questi
materiali si è diffuso nell'automotive, nell'edilizia, nella nautica, nei trasporti, nel medicale.
Molti degli oggetti di uso quotidiano sono realizzati con questi materiali grazie alle
c a r a t t e r i s t i c h e d i re s i s t e n z a , l e g g e re z z a c h e l i c o n t r a d d i s t i n g u o n o ” .
“Compotec – dicono gli organizzatori - è indirizzata a produttori, distributori, ingegneri,
tecnici e ricercatori del mondo dei compositi e nasce con il duplice obiettivo di diventare
un punto di riferimento per l'industria italiana dei compositi e un importante strumento
di comunicazione per l'industria, le università e i centri di ricerca”. Uno spazio espositivo
tutto destinato a produttori di materie prime, macchinari per la lavorazione, prodotti
finiti, studi di progettazione e ingegneria, software, associazioni e stampa specializzata,
e dall'altra parte incontri di approfondimento tecnico, convegni e concorsi.
Eleonora Prayer
Farmacie
di turno
LEGENDA
Salvo eventuali cambiamenti
FARMACIE IN NERETTO SOTTOLINEATO: turno 24 ore su 24
FARMACIE NON SOTTOLINEATE: turno dalle ore 8,30 alle ore 22,00
CARRARA
dal 26/09/2008
dal 03/10/2008
dal 10/10/2008
dal 14/10/2008
dal 17/10/2008
dal 24/10/2008
dal 31/10/2008
al 02/10/2008
al 09/10/2008
al 13/10/2008
al 16/10/2008
al 23/10/2008
al 30/10/2008
al 06/11/2008
CARRARA
PIANO
MARINA
BABBONI
COMUNALE CARRARA
MENCONI
SERAFINI S.
BONVICINI snc
NICOLAI
BABBONI
UGURGIERI snc
AGLIANO'
COMUNALE 2
COMUNALE 2
EREDI UGURGIERI
SERAFINI A
COMUNALE 7
CENTRALE
COMUNALE MARINA
CUGINI snc
CUGINI snc
LENA
CENTRALE
COMUNALE MARINA
RUBRICA SATIRICA
E fu così che l’impetuoso Simone
tornò re dell’opposizione! Mentre mi
complimentavo del gesto m’accorsi di uno
che lesto lesto approfittando di questi giochi
strani s’era infilato nell’ufficio di Zubbani:
“Ora che Simone t’ha mollato sarai in cerca
d’un nuovo alleato! Del divo Giulio son
messaggero omaggio il suo grande impero:
fallo con me l’accordo d’opposizione
un forte potere non è un’invenzione!
Angelo, una mano mi devi dare per entrar
nel Consiglio Regionale e appuntarti scritto
sul diario di dare a un collega un ruolo
primario. In compenso col mio vorace
appetito riduco in brandelli il mio partito
e se Simone vuol fare il re del PDL
diventerà guerriero il mio animo imbelle!
Ti garantisco che ora mi schiero
lo faccio all’ombra d’un gran condottiero
e prenderò finalmente una posizione
io che sempre evitai ogni tenzone
e nel passato, di fronte alla pugna,
ho preferito gettare la spugna…”
Così Angelo che vedeva di buon occhio
tutti quelli che si mettevano in ginocchio
accondiscese alle richieste dell’alfiere
che, calate le braghe, mostrava il sedere
dicendosi disposto per creare scompiglio
a poggiarlo su un altro posto in consiglio!
Ma appena quello uscì dalla stanza
vi entrò Simone con passo di danza:
“Che stai facendo, ma sei impazzito!
Se non sono più il tuo preferito ti invito
comunque a meditare su quello che vai ad
assecondare. Non puoi metterti nelle mani
degli amici di Giulio Andreani!”
“Simone, ti dico la verità… se te ne vai
sono in difficoltà! Te lo dico a denti stretti
ora ho contro anche Zanetti, Son tutti lì col
fucile puntato sempre per un sindaco
scippato! E si dimenticano che quel
ragazzone siede in un bel consiglio
d’amministrazione! Ci si mette anche la
Bernardini coi suoi buffet dai tanti quattrini
che mi fa la Biennale, mamma mia,
con due grottoni per la via !!!
S’agitano tutti perché sono adirato
il PD ha già in mente il candidato:
sarà un assessore che t’ho citato
o il vicesindaco che fa praticantato.
Ce l’hanno con me, mi odiano a morte
da quando ho scombinato la sorte…
Con te, Simone, ce l’ha solo Laquidara
che ora va, ora viene e ora si separa
non ti ricordi con Città del Mondo
parte e poi ritorna, fa solo un girotondo!
Capisci dunque che mi serve un puntello
se mi lasci…prendo quello!”
Così, mentre Angelo meditava che fare
Laquidara il partito cominciava a sfasciare:
chiamato uno da Grosseto lo mostrava come
un amuleto questo commissaria, s’adira,
minaccia e tutti quanti perdon la faccia.
Berlusconi vuole il Pidielle e gli amici son
nemici per la pelle.
Ormai la città non capisce più niente:
Forza Italia chiama il PDL “dissidente”!!!
‘l Bafarded (continua)
22
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Massa Carrara
Ottobre 2008
A RUOTA LIBERA
Corso di cittadinanza
e costituzione
MASSA - Quest’anno, una delle novità
del ministro dell’istruzione Mariastella
Gelmini è l’introduzione, a livello
sperimentale, sui banchi di scuola,di
quella che una volta si chiamava
Educazione Civica e che ora, in veste
moderna, si chiamerà “Corso di
Cittadinanza e Costituzione”. La nuova
materia sarà studiata da tutti gli alunni
delle scuole secondarie, medie e superiori,
per un totale di 33 ore all’anno (in pratica
un’ora settimanale) e all’interno di
discipline storico-geografiche e storicosociali. L’importanza dell’educazione
civica fu intuita fin dalla fine del
settecento da un giacobino fiorentino,
teorico della pedagogia rivoluzionaria,
tale Gerolamo Bocalosi.
Il primo che la introdusse nei programmi
scolastici, fu, nell’anno 1958, l’allora
ministro Aldo Moro, ma la materia, spesso
snobbata dai docenti e dagli studenti, ha
da sempre incontrato non poche difficoltà,
perché più che una disciplina vera e
propria oscilla fra l’educazione e
l’informazione e quindi per anni è stata
considerata una materia di serie B. Eppure
è da diverso tempo e da alcuni ministri
della Pubblica Istruzione, che, all’interno
delle nostre scuole, si attuano progetti di
educazione alla legalità con l’intento di
trasmettere ai ragazzi l’impegno civico,
ovvero l’acquisizione di una coscienza
civile forte. Non si pensi che sia
sufficiente imparare a memoria gli articoli
della Costituzione, perché il compito
dell’Educazione civico-politica dovrebbe
essere quello di orientarci come persone
attraverso la conoscenza delle nostre
leggi, dei nostri diritti e dei nostri doveri.
Lo studio dovrebbe veicolare tematiche
che ci toccano da vicino,sia economiche
che sociali; insomma,dovrebbe aiutare i
nostri ragazzi a leggere la realtà senza
pregiudizi e con un sano senso di
autocritica. Viene rafforzato il sentimento
dell’appartenenza che ci permette di
sentirci parte integrante della nostra
comunità. E questo è importante, perché
l’estraneità dei giovani verso la politica
è un distacco che coincide spesso con
pessimismo e indifferenza; sfiducia verso
tutto e tutti, anche verso il gruppo sociale
del quale fanno parte.
Rossella Di Maria
Docente e psicopedagogista
La redazione de “La Parola al
Cittadino” si scusa con i lettori e con la
dottoressa Di Maria per la rubrica del
mese precedente, dove, per un errore di
stampa, non sono state pubblicate alcune
righe dell’intervento.
23
OCCHIO VIGILE SULLA CITTÀ
Bomba Ecologica
In questi ultimi tempi la materia dei rifiuti sta
diventando argomento di discussione
quotidiana. In ogni dibattito, manifestazione o
intervista che sia non manca l’occasione per
utilizzare questo tema a favore o contro
l’interesse di chi, nel momento, si trova a
parlarne. In verità come si è sempre saputo le
parole, pur colorate ed infarcite da mille buoni
propositi, “le porta via il vento”. I fatti, quelli
veri, sono quelli che contano! Ed allora questo
tanto parlare, che ovviamente non guasta se
porta a risultati costruttivi, deve servire a trovare
soluzioni adeguate ad uno dei problemi più
gravi della nostra società del c.d. “benessere”.
Come ben sappiamo esistono organismi
pubblici nati appositamente per gestire i rifiuti
ma, la soluzione al caso, non avverrà mai se
non sarà tutta la comunità a farsene carico.
Nelle caldi sere d’estate un tripudio di sagre e
manifestazioni, organizzate da vivide menti,
hanno rallegrato il nostro territorio ma in
nessuna di esse si è dato un esempio fattivo di
senso civico attraverso l’utilizzo, per i rifiuti
prodotti, di raccoglitori che separassero l’umido
dal secco, il vetro e la plastica dalla carta e,
magari, è proprio durante quelle feste che si
è parlato, animatamente, di ecologia e di città
pulita.
Il problema di fondo, in realtà, è che ogni nostra
azione che rallenta la nostra corsa al benessere,
all’accumulo di soldi ma anche al semplice
c.d. “far sbarcare il lunario”, non rientra nella
nostra mentalità, nel nostro modus operandi:
si perde tempo quando si fa la raccolta
differenziata, quando si cerca un cestino per
gettare una carta, quando si acquistano cibi
non previamente confezionati ed allora ecco
che, per far prima, si buttano tutti i rifiuti in
unico bidone dell’immondizia, la carta la si
butta a terra, si comperano cibi preconfezionati,
già lavati e puliti, contenuti in involucri in
plastica.
Questa è la nostra società! Come fare allora
per avere una città meno degradata da un punto
di vista ambientale? Una città pulita è qualità
di vita e siamo tutti responsabili se oggi, questa
qualità, è alquanto scadente. La raccolta
differenziata dovrà iniziare, secondo il mio
modesto parere, prima presso le grandi utenze
quali mense, ospedali, scuole e poi, dopo
I compiti della Polizia Municipale
risponde il comandante Vincenzo Strippoli
Replica a “Occhio vigile sulla città” - “La parola al pedone”:
interviene il Comandante Vincenzo Strippoli come
rappresentante delle Polizie Municipali della Toscana: “Il
pregevole contributo dell’Avv.. Matelli termina con una frase
che non condivido assolutamente, anzi la ritengo un’infelice
conclusione: “E’ necessario inoltre che gli agenti della polizia
municipale non si limitino unicamente a trovare risorse dai
divieti di sosta e dai parcheggi a pagamento, peraltro carissimi,
ma a controllare la condotta tenuta dagli automobilisti nei
confronti dei pedoni applicando multe salate a coloro che
dimenticano che sulla strada, come ovunque, vige la legge
dello Stato non quella del più forte.”
Preciso che la tutela del pedone è compito di tutti gli organi
di polizia stradale, elencati all’art, 12 del Codice della Strada
(Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di
Finanza, Polizia Provinciale), e non della sola Polizia
Municipale. Ma preferisco rimanere concentrato sulla Polizia
Municipale e riguardo alla frase conclusiva dell’Avv. Matelli
mi pongo tre interrogativi.
1) E’ compito della Polizia Municipale trovare risorse?
2) Il controllo dei divieti di sosta e dei parcheggi a
pagamento è l’attività principale della Polizia Municipale?
3) Davvero il controllo delle soste non è utile, anzi
necessario, per realizzare una concreta protezione dei
pedoni dai pericoli che corrono?
A queste tre domande la risposta è tre volte NO.
1) NO. Non è compito delle Polizie Municipali trovare risorse,
né per sanare i bilanci comunali né per le necessità del proprio
servizio. Si tratta di un alibi creato ad arte proprio da quegli
automobilisti che si sentono perseguitati quando assumono
comportamenti pericolosi. Certamente è compito degli
Amministratori Comunali e dei Comandanti di indirizzare
La Parola al Cittadino
l’attività degli agenti di polizia municipale, ma i criteri
ispiratori sono quelli indicati all’art. 1 del Codice della Strada:
• Sicurezza stradale
• Riduzione dei costi economici, sociali e ambientali derivanti
dal traffico veicolare;
• Miglioramento del livello di qualità della vita dei cittadini;
• Miglioramento della fluidità della circolazione;
• Riduzione del numero e degli effetti degli incidenti stradali.
2) Ancora NO. La Polizia Municipale è un organo di polizia
locale a competenza generale, nel senso che si occupa di tutti
i compiti di polizia stradale (prevenzione e accertamento di
tutte le violazioni stradali, rilevazione degli incidenti stradali;
predisposizione ed esecuzione dei servizi diretti a regolare
il traffico; scorte per la sicurezza della circolazione; tutela e
controllo sull’uso della strada) e di tutti i temi della polizia
amministrativa, che riguardano da vicino la qualità della vita
dei cittadini (il commercio e la tutela del consumatore, gli
inquinamenti, gli abusi edilizi, le occupazioni abusive, la
sicurezza urbana), conducendo anche indagini di polizia
giudiziaria per i più diversi reati e collaborando con le forze
di polizia nazionali, con la protezione civile, con gli uffici
demografici e molti altri enti e uffici pubblici.
Naturalmente, tutti questi compiti sono obbligatori, cosicché
il controllo delle soste rimane una delle attività più visibili
ai cittadini, ma non la principale. Qualsiasi Comando di
Polizia Municipale, mostrando le statistiche delle proprie
attività, lo può dimostrare.
Segnalo all’Avvocato Matelli che le Polizie Municipali
svolgono regolarmente anche due importanti servizi a tutela
dei pedoni: la vigilanza all’entrata e uscita dalle scuole e il
servizio d’ordine alle manifestazioni, ai cortei e agli spettacoli
in piazza.
un’attenta analisi, presso le utenze domestiche
dei quartieri, dove sarà opportuno eliminare i
cassonetti stradali per esigenze urbanistiche.
E per coloro che continuano a sporcare
nonostante iniziative di sensibilizzazione da
effettuarsi ovunque? Contravvenzioni, magari
anche pesanti, che dovranno essere elevate non
solo dai vigili urbani ma anche, attraverso
modifiche legislative, dagli operatori ecologici
(i classici netturbini) a tutti coloro che buttano
cartacce per terra, parcheggiano davanti ai
cassonetti, non raccolgono gli escrementi del
proprio cane.
La biodegradabilità, cioè la distruzione
nell’ambiente di oggetti di uso quotidiano, ha
ritmi a volte di impressionante lentezza: quella
cicca di sigaretta con filtro che avete appena
lasciato cadere sul marciapiede, ci mette un
anno per essere “digerita”, ad una bottiglia di
plastica per scomporsi e scomparire ci vogliono
dai 100 a 1000 anni, a una gomma da masticare
5 anni, ad una lattina in alluminio dai 20 ai
100 anni, ad un guanto di lana 1 anno, ad un
contenitore in polistirolo 50 anni, ad un legno
verniciato 13 anni, ad un sacchetto di plastica
o carta telefonica dai 100 ai 1000 anni etc. Né
i romani, né l’uomo medioevale né i nostri avi
del Risorgimento facevano uso di plastica ed
allora c’è da domandarci: come sarebbe oggi
il mondo se anche all’epoca si avesse fatto un
uso indiscriminato di materiali tanto difficili
a distruggersi?
Ma soprattutto che mondo lasceremo ai nostri
figli se non poniamo subito un rimedio a tanto
scempio ambientale?
Avv. Debora Matelli
3)E di nuovo NO. Egregio avvocato, lei smentisce quello
che ha prima scritto!
Le dimostro che i divieti di sosta tutelano i pedoni, elencando
alcune delle violazioni più tipiche:
• Sosta sul marciapiede (che per il codice della strada è la
parte della strada destinata ai pedoni);
• Sosta sui passaggi pedonali
• Sosta sugli attraversamenti pedonali
• Sosta negli spazi riservati agli autobus (se l’autobus non
può entrare nel suo spazio, chi sale e scende è costretto a
camminare sulla strada)
• Sosta nelle aree di mercato (notoriamente frequentate dai
pedoni)
• Sosta abusiva negli spazi invalidi (l’invalido che non può
parcheggiare nei propri spazi deve percorrere più strada a
piedi e corre più rischi)
• Sosta nelle aree pedonali urbane
Anche i divieti di sosta segnalati con apposito cartello sono
spesso motivati da esigenze di tutela dei pedoni: Quanto ai
parcheggi a pagamento, l’onere di pagare agevola il
reperimento del posto di sosta libero, evitando così il verificarsi
di episodi di sosta selvaggia che arrecano disagio e pericolo
soprattutto ai pedoni..
Mi permetta pertanto, egregio Avvocato, di proporre una mia
personale conclusione del suo contributo, che io riterrei più
appropriata:
“E’ necessario inoltre che gli agenti della polizia municipale
intensifichino ogni attività di controllo della condotta tenuta
dagli automobilisti nei confronti dei pedoni, sia quando
circolano che quando sostano, applicando multe salate a
coloro che dimenticano che sulla strada, come ovunque, vige
la legge dello Stato non quella del più forte.”
IL PRESIDENTE DELLA DELEGAZIONE TOSCANA
Ancupm (Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali
dei Corpi di Polizia Municipale)
Comandante Dott. Vincenzo Strippoli
24
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
AMICO SANGUE
50 ANNI DI SOLIDARIETA’
LA GIORNATA DI RIPOSO
POST-DONAZIONE
Cari donatori, vorrei mettervi a conoscenza
di un problema che ha preoccupato noi come
associazione che vigiliamo perché siano
rispettati i diritti dei donatori, ma anche molti
donatori di sangue in riferimento alla giornata
di riposo post-donazione. Come molti
sapranno, dopo l’entrata in vigore del Decreto
Legge n. 112 del 2008, convertito in Legge
n.133 del 2008 del Ministro per la Pubblica
Amministrazione e l’Innovazione Renato
Brunetta, recante le norme anti assenteismo
per i dipendenti pubblici, anche la giornata
di riposo post-donazione è stata messa in
discussione, e c’erano voci diverse che
circolavano, interpretando la legge in vari
modi, alcune paventando anche l’eliminazione
del riposo, cioè della giornata retribuita per
i dipendenti pubblici. Le associazioni
ovviamente si sono fatte sentire e hanno
chiesto una immediata revisione dell’articolo
71 perché il sistema di raccolta era a rischio.
Fino all’approvazione di questa norma, come
molti sanno, chi prendeva un giorno libero
per dedicarlo alla donazione di sangue e
spesso rispondeva ad una nostra chiamata,
riceveva la paga piena, grazie al contributo
dell’ Inps. Era dal 1990 che la legge italiana
prevedeva per i donatori che lavorano, nel
pubblico o nel privato, il giorno di permesso
pagato al 100%. Il governo Berlusconi nel
2005 con la legge 219 aveva confermato il
principio. Dopo l’approvazione del decreto
Brunetta sembrava che per quel giorno venisse
a mancare la cosiddetta retribuzione
aggiuntiva, quella legata alla contrattazione
integrativa (fino al 30% del totale) e che tra
le tanti voci aveva anche la donazione di
sangue; infatti le eccezioni sono i congedi
per maternità e paternità, per lutto, per
citazione come testimone ad un processo, ma
non quelli per la donazione di sangue. A noi
non importa quanti soldi siano, fossero anche
5 euro, si tratta di una cosa ingiusta; non si
tratta poi di un solo giorno di lavoro, tra
l’altro, perché in molti donano 4 volte all’anno.
Proprio perché il decreto Brunetta rischia di
produrre un effetto negativo
sull’organizzazione della raccolta sangue,
creando momenti di grave crisi, vi comunico
che il 10 Settembre scorso si è svolta una
riunione presso il Centro Nazionale Sangue
di Roma del CIVIS (Coordinamento
Interassociativo Volontari Italiani del Sangue)
in rappresentanza dei 1.600.000 donatori di
sangue periodici associati e ha preso atto con
soddisfazione della circolare del 5 Settembre
scorso con cui il Ministro Brunetta introduce
alcuni chiarimenti sul Decreto legge in
questione, in particolare in merito ai permessi
per le donazioni di sangue e di midollo osseo
ha precisato : “tali casistiche non sono state
contemplate specificatamente dal decreto
legge e dalla legge 113, ma non sono state
neanche espressamente abrogate o modificate.
Considerata la rilevanza e la delicatezza della
materia in questione, il Dipartimento della
Funzione Pubblica intende promuovere delle
iniziative normative per evitare
discriminazioni o compromissioni alle
importanti attività in questione che sono il
frutto di ammirevoli atti di solidarietà”. In
ogni caso l’AVIS vigilerà sulla reale attuazione
della circolare in attesa di un passaggio
normativo che confermi il diritto alla
retribuzione intera per i pubblici dipendenti.
Ricordo che continua la distribuzione di un
biglietto della lotteria ad ogni donazione e
che l’estrazione avverrà nella tradizionale
festa natalizia.Un affettuoso saluto a tutti e
un grazie di cuore.
L’AVIS ricorda anche che dal 1 Settembre,
ai donatori che effettueranno una donazione
verrà consegnato un biglietto della lotteria
che permetterà di partecipare all’estrazione
di ricchi premi nella consueta festa natalizia
Il Presidente AVIS Massa
Carlo Bellanti
Poesie per Aldo Salvetti: “No nancora diciottenne, fu
catturato dai tedeschi e torturato per strappargl idelel
informazioni. Venne inchiodato ad un portone di Castagnola
ma seppe tacere.
19 settembre 1944 Medaglia d’Oro al Valor Militare della
Resistenza Apuana
Racconto per Aldo
Una bambina di appena undici anni
non può dimenticare gli orrori
della guerra e fra le atrocità
quella del giovane Aldo Salvetti,
partigiano
caduto fra le mani tedesche e fasciste.
Torturato in ogni parte del suo giovane corpo
non parlò mai e
così fu il giovane Cristo torturato,
flagellato e infine inchiodato
preferendo la morte.
Nei miei pensieri
di bimba l’ho incoronato
“Re dei martiri per la Resistenza Italiana”
e ancora oggi nella mia mente di
donna ormai adulta,
regna il ricordo
del sacrificio di Aldo Salvetti.
Alda Silvia Fruzzetti
Aldo Salvetti
Laggiù , fra i faggi del Mirteto.
C’è ancora la capanna di Gino il ferraiolo
Che forgiava chiodi arroventati
Per ficcarli negli zoccoli dei muli?
Pensate alle gracili mani!
Ma quando mi inchiodarono
Ridendo, a questa porta,
s’accorsero di battere il granito!
Onorarono il loro delitto dandomi
(pensate) la morte dell’Ebreo!
Un mistero divino!
Manrico Viti
Pellegrinaggio della Memoria
MASSA - “Pellegrinaggio della memoria” sulle orme delle
donne che, nell’ultima guerra, sconfissero la fame di intere
popolazioni attraversando a piedi i valichi delle Apuane per
scambiare il sale della marina o la biancheria con farina di grano
e di castagne. L’associazione Nazionale Famiglie Caduti Dispersi
in Guerra ha promosso una singolare iniziativa organizzando,
con il sostegno dell’assessorato alla cultura della Provincia di
Massa Carrara, una gita in Garfagnana, nell’intento di mantenere
vivi i ricordi di quella lunga e drammatica epopea. Presente
anche la giornalista Angela Maria Fruzzetti che, seguendo il
percorso già avviato qualche anno fa con la raccolta di
testimonianze delle donne apuane, ha realizzato alcune interviste
che confluiranno in una speciale pubblicazione, quale ulteriore
contributo alla storia della Resistenza apuana. Ripercorrendo
quei luoghi della memoria, sono stati rievocati i drammatici
momenti vissuti durante il lungo inverno del 1944-45: ricordi
per i più anziani e monito per i più giovani affinché, sulle orme
di coloro che hanno vissuto simili atrocità, sappiano riconoscere
e difendere valori quali la pace, la libertà e la democrazia,
conquistati con la lotta di Liberazione. Un ringraziamento
all’organizzatore Roberto Nani presidente dell’Anfcdg, per la
sensibilità dimostrata al tema.
Ottobre 2008
Hanno crocefisso un uomo
“Dove i compagni tuoi
si son nascosti?...
I compagni miei vedrete
Quando verranno a liberarmi…”
Queste le ultime parole
che posero fine ad un calvario
di sofferenze indicibili.
Sembrava un mattino
come tanti altri,
il sole faceva capolino
dietro le variopinte creste Apuane.
Un’alba tragica
stava per sorgere ai piedi
della linea gotica.
Ancora troppo giovane
ignaro di un destino
che stava per cogliere
la sua vita,
amante della libertà
fu strappato barbaramente
al materno affetto.
Il mio passo è fermo
di fronte alla rustica porta
che fu il suo letto di morte,
vittima di un istinto feroce.
Come Cristo in croce
su di lui il nemico sfogò
la sua ira brutale,
in ogni parte del suo corpo mutilato
da baionette naziste,
cadde sui reticolati della sofferenza.
Chi ha visto, incunearsi tra le fibre contorte
del rustico infisso
il caldo sangue…
Non può dimenticare.
Anima innocente,
vinta dall’amor patrio
ma non dal nemico,
il suo respiro venne meno
in un mattino di sole
che era sorto
per essere diverso dagli altri.
Franco Pedrinzani
Ottobre 2008
La Parola al Cittadino
25
26
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
S.U.N.I.A
Sindacato Unitario Nazional
Inquilini e Assegnatari
Il contratto di comodato : vantaggi e rischi
Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile,
affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa
cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito. (Art. 1803 c.c.).?? Comodatario: chi riceve
beni in comodato? Comodante: chi dà beni in comodato?
Il contratto di comodato può essere stipulato sia in forma scritta che verbale e consiste in un
contratto di locazione essenzialmente gratuito. Infatti nel comodato, a fronte del godimento del
bene immobile da parte dell’inquilino, non sussiste alcun obbligo per lo stesso di pagamento
dell'affitto. Nel contratto le parti possono prevedere anche che il comodatario corrisponda un
piccolo compenso a favore del comodante a copertura delle spese condominiali o delle spese per
i servizi d'acqua, di energia elettrica, di telefono ecc., senza con ciò rinunciare alla gratuità della
locazione.
Obblighi del comodatario: Il comodatario è tenuto a custodire e conservare la cosa con la
diligenza del buon padre di famiglia ed è responsabile per l’eventuale perimento della stessa. Egli
non può servirsene che per l'uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa. Non puo'
concedere ad un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante. Se il comodatario
non adempie gli obblighi suddetti, il comodante può chiedere l'immediata restituzione della cosa,
oltre il risarcimento del danno. Se la cosa si deteriora per solo effetto dell'uso per cui è stata
consegnata e senza colpa del comodatario, questi non risponde del deterioramento.??Il comodatario
non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa. Egli però ha diritto di
essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa, se queste
erano necessarie e urgenti.
Termine per la riconsegna: Il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del
termine convenuto o, in mancanza di termine, quando se ne è servito in conformità del contratto.
Se però, durante il termine convenuto o prima che il comodatario abbia cessato di servirsi della
cosa, sopravviene un urgente e imprevisto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione
immediata.? Se non è stato convenuto un termine nè questo risulta dall'uso a cui la cosa doveva
essere destinata, il comodante può recedere in qualsiasi momento dal contratto ed il comodatario
è tenuto a restituirla non appena il comodante la richiede.? Qualora vi sia un ritardo nella
riconsegna dell'immobile, il comodatario deve risarcire al comodante i danni da questi subiti e
corrispondere la penale eventualmente stabilita nel contratto.
In caso di morte del comodatario, il comodante, benché sia stato convenuto un termine, può
esigere dagli eredi l'immediata restituzione della cosa.
Gli aspetti fiscali: il contratto di comodato immobiliare è soggetto a registrazione e ai fini
dell'imposta di registro, è soggetto a registrazione in termine fisso e a tassa fissa. L’imposta di
registro generalmente è posta a carico del comodatario.
Si ricorda infine che i proprietari di beni immobili, qualora concedano in comodato unità immobiliari
a cittadini stranieri, devono provvedere a denunciare entro quarantotto ore all'autorità locale di
pubblica sicurezza le loro generalità complete, quelle del comodatario, gli estremi del suo documento
e l'ubicazione dell'immobile. Sono esclusi dalla comunicazione i proprietari che concedono in
comodato un loro alloggio a cittadini italiani e a cittadini appartenenti all'Unione Europea.
SEDI SUNIA E APU
Carrara
Viale XX Settembre, 52
Tel. 0585/845355 Fax 0585/847205
E-Mail: [email protected]
Massa
Via Bastione, 24
Tel. - Fax 0585/43704
E-Mail: [email protected]
Aulla
Largo Mastro Andrea
Tel./Fax 0187/408474
E-Mail: [email protected]
Ottobre 2008
A.P.U
Associazione
Proprietari Utenti
Antenne paraboliche e condominio
Negli ultimi anni si è avuta un’importante evoluzione in tema di diritto all’installazione di antenne
paraboliche riceventi, innanzi tutto con l’abolizione del nulla osta che veniva richiesto dal Ministero
delle Poste e Telecomunicazioni a coloro che si dotavano di impianto satellitare, poi con l’approvazione
di una normativa (Legge n.66/2001) che disciplina le maggioranze necessarie per l’installazione di
impianti satellitari centralizzati nell’ambito dei condomini.
Da una parte, ci si è battuti per il riconoscimento di un diritto all’antenna inteso come espressione
del più ampio diritto alla libertà di informazione - opinione affermata costantemente dalla
giurisprudenza-, dall’altra si è cercato di favorire la creazione di impianti centralizzati, capaci di
soddisfare le esigenze di un gran numero di utenti, allo scopo di impedire la proliferazione
indiscriminata di antenne paraboliche. Peraltro, anche nella più recente normativa europea (v.
Commissione delle Comunità Europee, Comunicazione n.351 del 27/06/2001) si riconosce l’esistenza
di un ‘diritto all’antenna’ in funzione di un accesso maggiore dei consumatori e delle imprese alle
tecnologie moderne, e si sottolinea l’importanza dell’antenna parabolica non solo sul piano economico,
ma pure su quello culturale e sociale, linguistico, dell’informazione e dell’insegnamento a distanza;
sicchè eventuali limitazioni al diritto in esame potrebbero risultare in contrasto con principi dell’Unione
Europea, in particolare col principio di libera circolazione delle merci e dei servizi.
Vediamo, ora, quali sono i diritti dei singoli condomini in relazione all’installazione di antenne
paraboliche, alla luce delle disposizioni contenuta nella legge 66/2001. Si tratta della legge di
conversione del decreto legge n. 5/2001, recante disposizioni urgenti per il differimento dei termini
in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonché per il risanamento di impianti
radiotelevisivi, che, all’art. 2 bis comma 13, statuisce:
"Al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di radiodiffusione da
satellite, le opere di installazione di nuovi impianti sono innovazioni necessarie ai sensi dell’art.
1120 primo comma del codice civile. Per l’approvazione delle relative deliberazioni si applica
l’art. 1136 terzo comma dello stesso codice. Le disposizioni di cui ai precedenti periodi non
costituiscono titolo per il riconoscimento dei benefici fiscali." Ciò significa che sia in prima che
in seconda convocazione ed indipendentemente dal fatto che nell’edificio esista già o meno un
impianto centralizzato, la delibera concernente la creazione del nuovo impianto satellitare deve
essere approvata con un numero di voti che rappresenti almeno 1/3 dei partecipanti al condominio
ed almeno 1/3 del valore dell’edificio. Si richiede, quindi, in ogni caso, anche in prima convocazione
dell’assemblea, la maggioranza minima prevista dal Codice Civile per le semplici migliorie, mentre,
normalmente, per le innovazioni occorrerebbe un consenso più ampio (cioè la maggioranza dei
condomini che possiedano almeno 2/3 delle quote millesimali). Per prassi si ritiene che le spese
necessarie per installare in condominio un nuovo impianto centralizzato satellitare debbano essere
ripartite in parti uguali tra i condomini, indipendentemente dal valore delle quote di proprietà, salvo
diversa convenzione che disponga la ripartizione di dette spese secondo i millesimi di proprietà. La
realizzazione di impianto centralizzato satellitare è un atto di straordinaria amministrazione, pertanto,
la relativa spesa ricade sui proprietari degli appartamenti e non sui conduttori o usufruttuari, eccetto
che vi sia diverso accordo tra le parti. Tuttavia, l’installazione dell’antenna parabolica centralizzata
non impedisce al singolo condomino di montare un’antenna parabolica autonoma. Difatti, come
confermato da sentenze della Cassazione, la liberta’ di antenna trova tutela nell’art.21 della
Costituzione, che garantisce la liberta’ di manifestazione del pensiero "con ogni mezzo di diffusione".
Pertanto, anche se l’edificio dispone gia’ di un’antenna centralizzata, il condomino può mettere
un’antenna nel proprio appartamento o occupare con un’antenna parti comuni dell’edificio, come
il lastrico solare, o il balcone del vicino - purchè vi sia una concreta situazione di necessita’, ma
non certamente per tenere libero il proprio-, così come può far correre i cavi necessari nell’appartamento
del vicino ed Il vicino non puo’ impedire agli installatori di passare attraverso la sua proprietà ne’
puo’ pretendere alcun indennizzo per il disturbo subito. E’ comunque necessario che fili e condutture
siano disposti in modo tale da non creare problemi (D.P.R. 156/1973).
L’installazione dell’antenna ad iniziativa del singolo condomino può essere impedito se reca
pregiudizio alla stabilita’ o alla sicurezza dell’edificio, oppure se rovina il decoro architettonico
della facciata, però in quest’ultima ipotesi la Cassazione sostiene che il diritto di antenna ha la
precedenza su quello del decoro dell’edificio, salvo il caso di un’ingombrante parabolica sistemata
su un edificio vincolato dal centro storico, in cui puo’ essere ravvisato il reato di distruzione o
deturpamento di bellezze naturali. Comunque i Comuni possono, a certe condizioni, imporre l’antenna
centralizzata, ai sensi della legge n.249/1997. Inoltre, la Cassazione non ritiene valide le disposizioni
del regolamento condominiale che vietino l’antenna singola per imporre la centralizzata, pure se
si tratti di regolamento contrattuale, mentre si ritiene che anche il regolamento approvato a maggioranza
possa ‘gestire’ il diritto d’antenna, ad esempio impedendo l’installazione sui balconi e consentendola
esclusivamente sul tetto. L’installazione di antenna singola, quindi, è sempre possibile, senza necessità
di autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale, coi limiti sopra individuati, salvo divieto
di regolamento comunale. Ciò trova conferma nel decreto n. 55 del 11/2/1997 il quale da’ attuazione
alla direttiva CEE 94/46,in cui, all’art. 6, si precisa che l’abbonamento alle radiodiffusioni nazionali
costituisce titolo alla installazione ed utilizzazione di antenne destinate alla ricezione di programmi
radiotelevisivi da Satellite. L’ unica cosa richiesta ai possessori di antenne paraboliche, perciò, e’
il regolare pagamento del canone televisivo.
Presso le sedi APU ( associazione proprietari utenti) di Massa, di Carrara e di Aulla sono a
vostra disposizione professionisti specializzati nel “mondo della casa” a cui potrete rivolgervi
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Massa Carrara
Ottobre 2008
L'Avvocato risponde
Far valere i propri diritti: come?
Abito
in
un
appartamento posto al
piano terra di un
condominio su due
piani. Da tempo nelle
riunioni di condominio
è stato messo all'ordine
del
giorno
il
rifacimento del tetto.
L'amministratore ha
dichiarato che le spese
verranno suddivise in
base alla tabella
millesimale che tra le
altre cose è sbagliata,
perchè è stata calcolata in base ai
mc (come se esistesse un impianto
di riscaldamento centralizzato
mentre ogni unità è autonoma) e
anche perché sono state considerate
altezze errate. Inoltre
nell'indicazione della superficie del
mio appartamento
risultano ben 6 mq in
più. la giustificazione
dell'amministratore è
stata che sono stati
conteggiati anche gli
sguanci delle finestre (i
muri sono larghi circa
1 ml). Da molto tempo
sollevo questo
problema nelle riunioni
di condominio ma
nessuno mi vuole dare
ascolto e così ho i
millesimi più alti di
tutto il condominio. Per il
rifacimento del tetto questo
problema comporta una spesa
aggiuntiva di diverse migliaia di
euro.
Come posso fare per far valere i
miei diritti?
L’amministratore deve applicare,
purtroppo per Lei, le tabelle in essere
e fino a quando non vengano approvate
nuove tabelle quindi sarebbe inutile
e dispendioso l’eventuale
impugnazione della delibera di
consuntivo e o dell’assemblea che ha
approvato la relativa voce di spesa
(ammettendo che non siano ancora
trascorsi i 30 giorni previsti dalla legge
per ogni impugnazione di delibera
assembleare). Fare le nuove tabelle o
comunque adoperarsi per farle e
approvarle, non è mai compito
dell'amministratore, le tabelle sono
"personali" non le approva l'assemblea,
le sottoscrivono i singoli all'unanimità
e di norma hanno origine contrattuale
e pertanto se e quando si dovesse
dimostrare un errore nelle tabelle stesse
sarebbe necessario intraprendere
un’azione giudiziaria citando in
giudizio tutti i condomini (mai il
condominio) ed in ogni caso le nuove
tabelle non esplicherebbero efficacia
retroattiva. Per redigere le Tabelle
Millesimali, bisogna essere in grado
di saperle fare - è ovvio, Per redigere
NON TUTTI SANNO CHE
Trasferimento di quote, il notaio perde l’esclusiva
La recente conversione in legge
del decreto legge n.112/08
introduce una rilevante novità in
tema di trasferimento di quote ai
sensi dell’articolo 2470 Codice
Civile nell’ottica della
semplificazione e velocizzazione
delle procedure amministrative
per le imprese.
Con l’entrata in vigore della
norma, avvenuta nell’agosto
appena trascorso, il passaggio di
quote di società a responsabilità
limitata potrà essere perfezionato con semplice
firma digitale delle parti contraenti e successivo
deposito presso il Registro Imprese di competenza
territoriale, a cura di un intermediario abilitato.
L’acquirente ed il venditore delle quote dovranno
dotarsi di una Smart Card, ovvero di una
particolare carta di credito rilasciata dalle Camere
di Commercio nella quale, protetta da un codice,
viene racchiusa l’identità e la firma digitale del
soggetto titolare. Attraverso un apposito lettore
ed un software, le parti potranno apporre la loro
firma su di un file informatico non modificabile.
L’atto, previa registrazione e pagamento di circa
155 euro di diritti ed oneri, verrà poi trasmesso
attraverso internet al Registro Imprese della
provincia dove si trova la sede legale della società
le cui quote sono oggetto di trasferimento. La
nuova disposizione non abolisce la disciplina
previgente ma introduce una procedura
alternativa. Infatti, con il preciso scopo di arginare
possibili intenti di tipo illecito, la legge Mancino
introdusse nel 1993 l’obbligo di intervento del
notaio per procedere al deposito degli atti di
trasferimento, previa autentica e registrazione.
Oggi, la norma individua negli iscritti alla sezione
A dell’Albo dei Dottori Commercialisti e degli
esperti contabili” i soggetti idonei a svolgere il
compito di intermediario abilitato
e li autorizza, al pari del notaio,
all’espletamento di tutte le
funzioni necessarie al
trasferimento delle quote di
società a responsabilità limitata.
Ovviamente, la semplificazione
non perde di vista la necessità di
garantire l’interesse pubblico e
come tale impone anche ai nuovi
soggetti abilitati obblighi inerenti:
1) l’individuazione delle parti
contraenti e delle rispettive capacità di agire
in senso giuridico o, nel caso di società titolari
di quote, di individuazione dei soggetti aventi
il potere di rappresentanza;
2) la verifica della titolarità dei beni oggetto
di trasferimento, della mancanza di
provvedimenti cautelari e dell’assenza di
clausole di gradimento o prelazione a livello
societario;
3) il controllo della non contrarietà dell’atto
al buon costume o all’ordine pubblico.
Quanto questa nuova norma inciderà sulla
semplificazione e quanto viceversa presterà il
fianco a possibili frodi o illeciti? E’ molto difficile
dirlo dopo solo un mese dall’entrata in vigore ed
a pochi giorni dalla pubblicazione della circolare
esplicativa n.5 /IR del Consiglio nazionale dei
dottori commercialisti ed esperti contabili,
tuttavia, le polemiche tra le due categorie sono
divampate già da diverso tempo con termini e
modi non del tutto professionali.
Ermanno Cervone
Dottore Commercialista
La Parola al Cittadino
delle tabelle millesimali, occorrono
numerosi parametri ed elementi di
valutazione. Oltre ad avere accesso
alle planimetrie delle varie unità
immobiliari, è indispensabile
conoscere: Il tipo di fabbricato:
popolare, normale, di pregio etc. Il
numero dei locali e delle pertinenze
di ogni unità immobiliare
(appartamento, magazzino, negozio
etc.), e la destinazione d'uso; per
esempio cucina, ingresso, ripostiglio
etc. La superficie utile di ogni locale
o pertinenza. L'altezza interna dei vani.
L'esposizione o orientamento di ogni
vano. La veduta o il prospetto relativo
ad ogni vano: cioè se da un certo vano,
per esempio dalla cucina, si veda un
giardino ampio oppure ci si affacci su
una strada stretta etc. Le dimensioni
di porte-finestre e finestre, riferite ad
ogni singolo locale, per tenere conto
della quantità di luce naturale che
penetra in ogni vano. Il piano al quale
si trova ogni unità immobiliare
Personalmente Le consiglio di
rivolgersi in primis ad un buon tecnico
che rediga una perizia giurata
evidenziando gli errori effettivamente
riscontrati nelle tabelle Millesimali in
essere, quindi di sottoporre il tutto
all’assemblea di condominio al fine
27
di ottenere l’indispensabile unanimità
per la necessaria modifica.
Diversamente non le rimane che la
soluzione giudiziaria. Da ultimo voglio
evidenziare 2 recenti sentenze che
potrebbero esserle utili: 1) Cass. civ.,
sez. II, 23 febbraio 2007, n. 4219. A
differenza delle tabelle millesimali
allegate al regolamento di condominio
che abbiano natura convenzionale, le
tabelle millesimali deliberative
richiedono per la loro approvazione e
modifica la maggioranza di cui
all'articolo 1136 secondo comma del
codice civile e sono soggette al rispetto
dei criteri legali per la ripartizione
delle spese. 2) Tribunale di Milano,
sentenza 12 febbraio 2007, n. 1812.
Per la modifica delle tabelle millesimali
non contrattuali non occorre
l'unanimità ma basta la sola
maggioranza... l’assemblea può
approvare o modificare, con le
maggioranze stabilite dall’art. 1136,
comma 2, CC e senza incorrere in
alcuna nullità, la tabella di natura NON
contrattuale. La delibera assembleare
potrà solo essere annullata solo nel
caso in cui non tenga conto della
disposizione di cui all’art. 1123, 1124,
1126 CC.
Avv. Stefano Beretti
Novità - La card del futuro
Il Promotore Finanziario informa
“In banca mi hanno offerto la carta di credito con
microchip: è più sicura?”
A.S.
L’obiettivo è noto: entro
la fine del 2010 secondo
quanto previsto dalla
normativa sulla Sepa
(Single Euro Payments
Area) tutte le carte di
pagamento
in
circolazione dovranno
essere dotate di
microchip, dovranno
essere aggiornati i Pos,
cioè i lettori per i
pagamenti presso gli
esercizi commerciali e
gli Atm, gli sportelli per i prelievi
automatici di contante. Secondo i dati
forniti dall’Abi, finora sono state adeguate
il 40% delle carte, il 52% degli Atm e il
70% dei Pos.Per quanto concerne i Pos
c’è da specificare che in base alla liability
shift,in caso di frode il danno economico
viene addebitato all’anello più debole
della catena sotto il profilo della sicurezza
( ad esempio, se un cliente paga con una
carta a microchip ma il negoziante ha un
Pos di vecchia generazione, in caso di
frode o contraffazione sarà quest’ultimo
a rimetterci perché non ha adeguato la
strumentazione alle ultime tecnologie).
Nel nostro paese la migrazione al chip è
un po’ lenta anche se negli ultimi due anni
c’è stata un’accelerazione. Molti utenti
non si accorgono dei cambiamenti perché
utilizzano ancora la carta di credito
firmando la ricevuta e non digitando il
Pin. Anche se vi è innovazione tecnologica
si mantiene ancora l’utilizzo con la firma
per lasciare una
maggiore semplicità
d’uso al cliente. Le carte
del futuro saranno
sempre più smart card
e sempre meno semplici
strumenti di pagamento.
Il microchip ha
aumentato il livello di
protezione e al
contempo ha ampliato
il numero di possibili
applicazioni,si pagano
gli acquisti si preleva
contante si entra allo stadio (come per i
tifosi del Milan con la loro carta di credito
prepagata dove basta avvicinarla al
tornello) o si effettua un maxiprelievo, i
titolari delle nuove carte con microchip
possono infatti elevare temporaneamente
il tetto prelevabile presso gli sportelli
automatici del gruppo di appartenenza
(non tutte le Banche però lo permettono).
Possiamo dire che alcune delle nuove
funzioni delle card dotate di microchip
sono: applicazioni da smart card (supporti
sui quali caricare abbonamenti o importi
a scalare), pagamenti contactless,
flessibilità nei prelievi, micropagamenti.
Infine i benefici :
-maggiore sicurezza nelle transazioni
-comodità e praticità d’uso
-una sola card al posto di diverse tessere
-semplificazione dell’utilizzo all’estero.
Dr. Pierpaolo Bertilorenzi
ALICE NET underground è l’unico vero
INTERNET POINT presente nel centro
di Massa. Il Punto Internet si propone al
mondo della scuola, del lavoro e del tempo
libero come Centro esclusivo I.C.T.
(Information Communication Technology)
offrendo assistenza, consulenza e attività
connesse. Il Centro dispone di 12 postazioni fisse di Personal
Computer interconnesse mediante rete locale a banda larga,
in grado di garantire velocità e continuità di navigazione a
chiunque desideri riservatezza, confort e assistenza. L’Internet
Point dispone inoltre di servizi accessori quali stampa,
acquisizione d’immagini (scanner), masterizzazione, fax e
ascolto file audio, web-cam e telefonia voip. Il Centro è
anche aula didattico-formativa per attività di alfabetizzazione
informatica di gruppo, con possibilità (su richiesta) di corsi
individuali e personalizzati.
28
Massa Carrara
La Parola al Cittadino
Ottobre 2008
Poesia in festa a San Carlo Terme
Animosi: stagione
teatrale con i fiocchi
CARRARA - Non mancherà nulla agli
appuntamenti teatrali che ci saranno
proposti quest'anno e il prossimo a
Carrara, con un filo conduttore che
appassionerà molti. Il Novecento e i
primi anni del nuovo Millennio,
conferma delle scelte importanti
adottate dalla riuscita partnership fra il
Comune di Carrara e Fondazione
Toscana Spettacolo: testi scritti negli
ultimi cento anni, alcuni addirittura
negli ultimi dieci.
Undic titoli, attori bravi - da Paolo Rossi
a Vincenzo Salemme insieme a Marco
Baliani, Carlo Cecchi, Sandro
Lombardi, Umberto Orsini-,
accompagneranno gli spettatori degli
Animosi in un viaggio, emozionante
nella drammaturgia e nel gioco dei
sentimenti e della ragione, che più ci è
vicino nel tempo e nello spirito. Apre
la stagione (venerdì 17 ottobre, replica
sabato 18) un personaggio molto amato
dal pubblico degli Animosi, Paolo Rossi,
che torna nella città apuana col suo
nuovo lavoro da ‘solista’ Sulla strada
ancora. Segue, venerdì 31 ottobre e
sabato 1 novembre, La Pelle, lo
spettacolo che Marco Baliani ha messo
in scena in occasione del cinquantesimo
anniversario della morte di Curzio
Malaparte. Tanto per citarne altri
venerdì 7 e sabato 8 novembre torna
sul palcoscenico de gli Animosi
un’ospite fissa delle stagioni teatrali,
molto apprezzata dal pubblico. E anche
quest’anno è un ritorno in grande stile
grazie a Salomè -Le mystère de l'amour
est plus fort que le mystère de la mortispirato alla Salomè di Oscar Wilde
che il grande Micha Van Hoecke ha
realizzato per il suo Ensemble con
musiche di Bach, Richard Strauss,
Schubert e Schönberg. E ancora uno
spettacolo che nasce da un’elaborazione
del grande schermo. E’ “La strada” tratta
dall’omonima pellicola di Federico
Fellini, in programma per sabato 6 e
domenica 7 dicembre. In questa
panoramica sulla modernità e sul
contemporaneo non poteva mancare
uno dei ‘grandi padri’ della lettura
novecentesca dell’uomo, Luigi
Pirandello, del quale a Carrara arriva
giovedì 22 e venerdì 23 gennaio l’ultimo
lavoro, l’incompiuto “I giganti della
montagna” nella versione di Federico
Tiezzi con un ‘finale’ appositamente
scritto dal poeta e artista di teatro Franco
Scaldati. Martedì 3 e mercoledì 4
febbraio ancora un nome fondamentale
per la cultura italiana e europea del
secolo scorso, Pier Paolo Pasolini del
quale Massimo Castri porta in scena
“Porcile” con un cast di bravissimi
giovani attori.
Altri ed interessanti sono gli spettacoli
che, ovviamente, per questioni di spazio,
non è possibile annunciare. La stagione
di altissimo livello si chiuderà è
mercoledì 25 e giovedì 26 marzo con
“Bello di papà”, scritto, diretto e
interpretato da Vincenzo Salemme che
parla del rapporto tra genitori e figli.
Per informazioni: Biglietteria Teatro
degli Animosi tel. 0585 641425 Ufficio
cultura Comune di Carrara.
Tel. 0585 641393 e 0585 641253,
fax 0585 641423E-mail:
[email protected]
MASSA - Festa della
Maria Fruzzetti di Massa,
Poesia e della Fiaba alle
Giovanni Fumagalli di
Terme di San Carlo con
Como e Luca Orrico di
la XXVI Edizione del
Massa.
Premio Nazionale di
Sezione - C- Fiaba o favola
Poesia e Fiaba Alpi
inedita “ Premio Parco
Apuane, che ha visto la
delle Apuane” 1° Manuela
partecipazione di
Monari di Modena, 2°
moltissimi poeti e
Rossana Colli di Torino, 3°
scrittori. La giuria,
Stefania Bigi di Modena,
presieduta per la poesia
4° Laura Castellani di
dal Prof. Umberto
Verona, 5° Annarita Da
L' ambasciatore Cesare Maria Ragaglini B e l l o n i o d i M i l a n o .
Piersanti e per la Fiaba
premiato dal Prefetto Carlo Striccoli e Nedda Mariotti
d a l P r o f . Wa l t e r
Sezione – D – Miglior libro
Fochesato, rispettivamente docenti dell’Università per l’infanzia 2008 “ Premio Ubaldo Bellugi “ 1°
di Urbino e di Genova, ha proclamato i vincitori Domenico Barillà ed Emanuela Bussolati per “Il
delle 5 Sezioni in cui è articolato il Premio: coraggio di essere coraggiosi “ Carthusia Edizioni.
Sezione A- Poesia edita- “Premio Stefania Lippi” Premio – Miglior editore per l’infanzia 2008 a Jaca
Vincitori : 1° - Paola Loreto di Bergamo, 2°- Marina Book Edizioni, per l’altissima qualità della produzione
Cecchetti di Lucca, 3° Paolo Cagnetta di Milano. editoriale rivolta alla divulgazione sia sul versante
Finalisti : Anna Vasta e Claudio Alvigini. Menzione storico - geografico che su quello scientifico.
di merito a Domenico Lombardi di Pietrasanta ( Sezione – E- Poesia sul paesaggio apuano “ Premio
L u c c a ) a D a n i e l a R a i m o n d i d i L o n d r a . Enrico Pea “ 1° Carlo Milani di Massa.
Sezione –B- Poesia inedita “ Premio Mario Cagetti” Il riconoscimento “ Voce delle Apuane “ è andato a
1° Benito Galilea di Roma, 2° Luca Viviani di due personaggi che onorano la Terra Apuana in Italia
Pietrasanta (Lucca), 3° Luigi Clerici di Massa, 4° e nel mondo: all’ Ambasciatore Cesare Maria
Iacopo Marchetti di Seravezza ( Lucca ), 5° Moreno Ragaglini di Massa e allo scultore Renzo Maggi di
Marani di Perugia. Menzioni d’onore ad Angela Querceta.
Città fiabesca di mare e di marmo: Massa in rima
MASSA - L’Associazione
Culturale “Versilia Club”, al fine
di valorizzare le bellezze
paesaggistiche della zona
apuana, organizza e indice la
seconda edizione del Premio di
Poesia intitolato “Massa, città
fiabesca di mare e di marmo”.
Si partecipa con una poesia a
tema libero. Ogni autore potrà
partecipare con una o due
poesie. Le poesie inviate a
concorso, ognuna in cinque
copie anonime e non firmate,
andranno spedite in plico ben
chiuso, entro il 31 ottobre 2008,
all ‘ Associazione Culturale
“Versilia Club” - Via Stradella,
112 - 54100 Ronchi (Ms) Tel.
0585/309874. Assieme alle
cinque copie verrà inserita dentro
al plico una busta chiusa
contenente i dati dell’autore
(nome – cognome - indirizzo telefono fisso - cellulare - e-mail
per chi ce l’ha, cenni
autobiografici, titolo delle poesie
inviate, dichiarazione che le
opere sono di propria creatività).
La quota di partecipazione è di
€ 20. Potrà essere inviata con
vaglia postale o assegno
bancario o circolare non
trasferibili, intestando a Versilia
Club - 54100 Ronchi Ms. La
cerimonia di premiazione
avverrà domenica 30 Novembre
alle ore 10,30 nel Teatro dei
Fratelli. Seguirà, alle ore 13, in
un ristorante della città, il
convivio dei poeti. Per info
Giuliano Lazzarotti tel
0585/309874 cell. 338-6304153.
email:versiliaclub@
libero.it
Premio Nazionale di Poesia Francescana “Padre Damiano”
MASSA - Numerosi sono i poeti
che hanno aderito alla prima
edizione del premio nazionale di
poesia francescana “Padre
Damiano”. La cerimonia di
premiazione si terrà sabato 4
ottobre alle ore 15.30 presso il
Convento dei Padri Cappuccini
ZEROUNO IMMOBILIARE s.r.l.
in piazza San Francesco. Il
premio è organizzato dall’Ordine
Francescano Secolare di Massa,
in collaborazione con l’Apt
(Agenzia per il Turismo di Massa
Carrara) ed è dedicato al servo
di Dio Padre Damiano da
Bozzano.
Via D’Ancona,3 - 54100 Massa
Tel. Uff. 0585 869808
Cell. 335 5337929
1) Località Rinchiostra, adiacenze Viale Roma,
realizzazione di fabbricato quadrifamiliare, ogni singola
unita è composta da: Piano Terra con ingresso,
soggiorno,cucina abitabile, bagno e giardino; Piano
Primo, tre camere da letto, bagno e balconi, oltre a
piano sottotetto e interrato di pari metratura. Possibilità
di ascensore interno, ottimo livello di finitura.
Consegna settembre 2009.
2) Marina di Massa vicino mare, prossima realizzazione
di fabbricato di civile abitazione, composto da
appartamenti a piano terra con giardino e piano primo
con sottotetto terrazzato. Ogni unità dispone di posto
auto scoperto custodito. Possibilità di box auto al piano
interrato. Finiture di ottimo livello, pagamenti a stato di
avanzamento lavori.
3) Prima periferia in zona residenziale, prossima
realizzazione di bifamiliari di ampia metratura con giardino
pertinenziale, alto livello di finitura . Possibilità di permute
parziali. (foto allegata)
Massa Carrara
Ottobre 2008
Teatro Guglielmi: dieci spettacoli
per una stagione impegnativa
MASSA - E' un piccolo gioiello, il
cartellone della stagione teatrale al
Guglielmi di Massa. Messo a punto
dall'assessorato alla cultura col patrocinio
di Fondazione Toscana Spettacolo, il
calendario spazia dai classici della
letteratura al ballo, dalle piece create per
il palcoscenico a nuove, audaci riletture.
Con prezzi calmierati, senza aumenti di
sorta rispetto agli anni precedenti. "La
città ama questa forma d'arte, e
l'amministrazione ha ritenuto opportuno
tendere una mano a quanti, annualmente,
affollano la platea - ha spiegato
l'assessore Carmen Menchini. Dieci in
tutto gli spettacoli, con tre giorni di
programmazione per ciascuno ed inizio
alle ore 21.15. Si comincia il 14
novembre, con "Incanto dall'Orlando
Furioso", realizzato da Aterballetto, la
più grande compagnia italiana di danza
tribale. Il 28, invece, sbarcherà a Massa
fino al 30 "Passaggio in India" con Giulia
Lazzarini e Sandro Lombardi. Sarà un
Kafka ridisegnato su misura quello di
Ugo Chiti, regista delle "Conversazioni
di Anna K" (12-14 dicembre) da "Le
metamorfosi". Nel ruolo di protagonista,
una vibrante Giuliana Lojodice, regale
signora della scena italiana, che ha
attraversato con intatto carisma
quarant'anni di teatro, tv e cinema. La
ricordiamo accanto a Roberto Benigni,
comprimaria di lusso nel suo "La Vita è
Bella" (è la direttrice didattica della scuola
di Dora-Nicoletta Braschi), la riscopriamo
grande interprete a dieci anni di distanza.
Non ha bisogno di presentazioni Giorgio
Albertazzi, attore di assoluta levatura:
con un interessante quanto simbolico
passaggio di consegne, si lascia dirigere
dal giovane Antonio Latella in "Moby
Dick" (20-22 dicembre). Ad aprire l'anno
nuovo (2-4 gennaio) è atteso Leo Gullotta,
che porta in dote "Il piacere dell'onestà", da
Pirandello.
Il Cechov prima maniera si affiancherà
all'estro di Alessandro Haber dal 16 al 18
gennaio, mentre c'è molta curiosità per il
rientro teatrale di Toni Servillo, il "Divo"
di Sorrentino. L'attore interpreterà la
"Trilogia della Villeggiatura", testo
goldoniano allestito dal Piccolo di Milano
(6-8 febbraio). Il regista Roberto Andò, poi,
dirigerà un poker di interpreti duttili e
pluripremiati ne "Il Dio della carneficina"
(27 febbraio-1marzo): Anna Bonaiuto è
attrice di sfumature, vincitrice di una Coppa
Volpi a Venezia, come pure Silvio Orlando,
il "Papà di Giovanna" di Pupi Avati. Insieme
a loro, Michela Cescon ("L'imbalsamatore"
di Matteo Garrone) ed Alessio Boni ("La
meglio gioventù" di Giordana). Altro
spettacolo, altra direzione eccellente: Sergio
Castellitto chiama la solida Lucia Morlacchi
Si sta come d’autunno, le castagne, in Lunigiana
MASSA CARRARA Ungaretti purtroppo non ha
avuto la fortuna di coniugare
un’antica cultura ed una
semplice ma prelibata
enogastronomia, come invece
abbiamo noi qui nella nostra
provincia, ricca di
manifestazioni ed eventi che si
ripetono e rincorrono anche per
il nostro “caduco” ma sereno
autunno. Volevo segnalare a
tutti un paio di incontri invitanti
per i nostri palati, da poter
gustare con la possibilità di
unire una visita al castello. A
partire da sabato 4 ottobre e
continuando per due fine
settimana consecutivi si terrà
nel Borgo di Licciana “La
Castagna Racconta”, una festa
tra antichi sapori e storie
d’autunno che propone come
sempre le tradizionali e
rinomate caldarroste e la
degustazione di altri prodotti
tipici accompagnati da buon
vino locale che hanno ispirato
storiche produzioni letterarie.
Che i nostri Lunigianesi siano
imbattibili dal punto di vista
e Stefano Accorsi (proprio lui, il trentenne
in crisi dell'"Ultimo bacio") a misurarsi con
"Il dubbio" (6-8 marzo). Chiude Glauco
Mauri con "Faust" da Goethe, dal 27 al 29
marzo. Un'agenda ben nutrita, impegnativa
ed audace allo stesso tempo. A Simonetta
Pecini ed all'assessorato alla cultura un
merito indubbio: aver puntato sulla qualità,
evitando di portare a Massa orribili spettacoli
mangiasoldi, dove attricette baciate dal
successino televisivo interpretano pezzi di
storia dello spettacolo con imbarazzante
mancanza di talento. Alla giunonica Arcuri
che si produce in sciagurate performance
teatrali, il Guglielmi risponde con la filiforme
ed intensa Michela Cescon. Bene, avanti
così. Gli abbonati della scorsa stagione
potranno riconfermare i loro posti dal 20 al
25 ottobre, i nuovi dal 27 al 31. La
biglietteria del teatro è aperta tutti i giorni,
festivi esclusi, dalle 9 alle 12.30 e dalle
15.30 alle 19.
culinario lo testimonia il premio
Bancarella 2008, i sapori della
tradizione, il quale, con la
gentile collaborazione di
Giovanni Ballarini (presidente
dell’Accademia Italiana della
Cucina) e di Giuseppe Benelli
(presidente della Fondazione
Città del Libro di Pontremoli),
premierà i cinque finalisti
selezionati dalla commissione
giudicatrice domenica 5 ottobre
a Pontremoli. Con il vostro
cartoccio in mano vi consiglio
poi di fermarvi, sulla strada del
ritorno, nei pressi del castello
di Monti. Un suggestivo castello
DALLA BIBLIOTECA DI MASSA
Le nostre segnalazioni tra i duecentotrenta acquisti del mese
Woodrell Daniel,
Uno strano
destino
Sullo sfondo i
monti Ozark nel
Missouri,
cittadina di West
Table. Il destino
del titolo fa
riferimento a
quello di tre
giovani neanche
ventenni che
sognano di fuggire per costruirsi una vita
nuova, migliore di quella che gli è toccata.
L’ a l t e r n a t i v a s e m b r a e s s e r e
geograficamente vicina (al di là della
ferrovia che attraversa la città), ma
lontanissima dalle loro possibilità. Un
mondo diverso che i nostri toccano
furtivamente nelle loro incursioni notturne
nelle case dei benestanti. Proprio quel
mondo a cui aspirano, alla fine li isolerà
sempre più dichiarando l’impossibilità
del loro sogno e disgregando anche
quell’unione faticosamente e mai del tutto
esplicitata e sempre in pericolo che si era
creata tra loro.
In caduta libera come in un
sogno, di Leiff Persson IL Primo
Ministro Olof Palme, alle ventitrè
e venti di venerdì 28 febbraio
1986, venne ucciso con un colpo
di revolver alle spalle, nel centro
di Stoccolma, mentre tornava
con la moglie dal cinema.
Ventun anni, cinque mesi e
quattordici giorni dopo quel
giorno di cui tutti ricordano lo
shock della notizia, il capo della
polizia nazionale Lars Martin
Johansson, “l’uomo che vede dietro gli angoli” che già
abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti e ormai
prossimo alla pensione, decide di riaprire le indagini,
invitando i suoi collaboratori a riguardare con occhi nuovi
tutta la documentazione (immensa, gli scatoloni ripieni
di scartoffie occupano lo spazio equivalente a sei stanze).
Come se fosse facile, in un caso che è già stato discusso
e analizzato nei minimi particolari. Quando molte delle
persone coinvolte, testimoni, informatori, possibili sospetti,
sono ormai decedute. Alcuni anche in maniera piuttosto
sospetta, a dire il vero. Ma almeno due dei commissari
del cosiddetto “gruppo Palme” - la dirigente di polizia
Anna Holt e la ‘piccola’ Lisa Mattei - erano veramente
giovani all’epoca dei fatti e saranno loro gli ‘occhi freschi’
più adatti a riesaminare il caso.
medioevale che fu documentato
per la prima volta nel lontano
1275. Perfettamente arredato,
è di proprietà dei marchesi
Malaspina che lo utilizzano
come residenza estiva. Quindi
se volete dare una sbirciatina
anche all’interno (credetemi ne
vale la pena!) dovete prenotarvi
anticipatamente allo 0187
474014. Il marchese è davvero
molto ospitale e magari vi
ritroverete invitati ad una delle
sue famose feste spesso
condivise da tutta la
cittadinanza.
Isabella Laricchiuta
Tutte le novità ed i cataloghi su
www.bibliotecamassa.it
S o r i a n o
Osvaldo,
Furbol
Venticinque
racconti che
attraversano
l ’ i n t e r a
produzione
letteraria di
Soriano, con
sei racconti in
più rispetto
all’edizione
precedente.
Per apprezzarli non è richiesta una
passione smodata per il calcio, è ovvio
che il F?tbol la fa da protagonista, si
narra di grandi campioni come
Maradona, di improbabili arbitri, di
partite estenuanti giocate su terreni
ciottolosi, ma si toccano inesorabilmente
vari aspetti della vita: amori, amicizie,
solitudini e malinconie.
Chi già conosce Soriano ritroverà tutte
le caratteristiche che glielo hanno fatto
apprezzare, ed i neofiti avranno
sicuramente un buon modo per
conoscerlo ed apprezzarlo.
La Parola al Cittadino
29
Musica
“Death Magnetic” dei Metallica
“Death Magnetic” è il nono album thrash metal in studio
della storica band americana dei Metallica, uscito venerdì
12 settembre a cinque anni di distanza dal precedente
“St. Anger”. L'album è il primo del gruppo registrato
con Robert Trujillo, l'attuale bassista. “Death Magnetic”
è stato definito come il tassello mancante tra i precedenti
”And justice for all” del 1988 e “Metallica” del 1990
poiché il sound dell'album segue un tono più progressive
e melodico, in parte anche per la presenza di numerosi
assoli di chitarra. Il frontman James Hatfield ci spiega
che l’album può essere considerato un concept poiché
tratta l’argomento della morte, come suggerisce il titolo.
Il suono è al centro di critiche poiché presenta udibili
distorsioni nelle sezioni dove il volume aumenta. Questo
è dipeso dall'aver registrato l'album ad un volume
eccessivamente alto, tendenza ormai da anni consolidata
nell'industria musicale. Le prime due tracce “That was
just your life” e “The end of the line” sono molto
significative e ci riportano i sound del thrash stile 1989,
mentre “Cyanide” e “All Nightmere long” sono due perle
di thrash melodico veloce.
Cinema
“Wall.e” di Andrews Stanton
Lo studio di animazione Pixar, celebre per la qualità
tecnica con cui realizzano cartoni al computer, ci stupirà
con un coraggioso progetto sperimentale. Il progetto si
chiama “Wall.e”, la storia di un robot spazzino incaricato
di ripulire la terra ormai devastata dall’inquinamento.
La prima parte del film è caratterizzata da tratti
malinconici, poi quando subentra Eve l’aria si tinge di
romanticismo e comicità. Il tenero robot, che ci ricorda
il famoso E.T., è stato dimenticato acceso dagli esseri
umani quando abbandonarono la terra. Wall.e continua
imperterrito il suo lavoro, collezionando i rifiuti più
curiosi, finchè un giorno non conosce l’amore: il robot
ricognitore Eve. Wall.e trova la soluzione per salvare la
terra e per renderla abitabile per gli umani. Il robot segue
Eve per tutta la galassia alla ricerca di nuove avventure.
Nella prima parte del film gli unici rumori che si sentono
sono la musica e qualche suono prodotto dal robot, anche
questi pochi suoni hanno un significato. Film adatto per
tutte le età.
“Star Wars – la guerra dei cloni ” di Dave Filoni
Star Wars: The Clone Wars è un film d’animazione diretto
da Dave Filoni. “The Chlone Wars” è ambientato tra
“Star Wars episodio 2 – L’attacco dei cloni “e “Star Wars
3 – La vendetta di Sith”. I cavalieri Jredi Anakin
Skywalker e Obi-Wan Cenobi continuano il loro viaggio
nella galassia dove si combattono le guerre dei cloni. Il
figlio del gangster intergalattico Jabba the Hutt, Rotta
the Hutt ,viene rapito dalla Confederazione dei Sistemi
Indipendenti, facendo credere a Jabba che sia stata la
Repubblica a portarglielo via. Jabba si incontrerà con lo
jedi Obi-Wan Kenobi, intenzionato a negoziare una resa,
mentre Anakin, accompagnato dalla giovane padawan
Ahoska Tano, dovrà salvare il figlio di Jabba. Lo scopo
del rapimento era quello di mettere anche gli Hutt contro
la Repubblica, in modo da vederla impegnata su due
fronti, indebolendosi. Nel cartone non mancheranno
personaggi come Yoda, Padme Amicala, il Conte Doku
ecc ecc. E’ un film per grandi e piccini!
Omaggio al vino e alle
colline del Candia
MASSA - Compie 25 anni
il Premio Letterario
“Candia - Il Gioiello”.
L’idea di fondare il premio
è stata del professor Mario
Cagetti, sulla scia dell’iter
che all’epoca era in corso
per il riconoscimento della
Doc al vino di Candia. E’
nato così il premio ispirato
all’uva e al vino, prodotti
tipici che fanno parte della
storia e della cultura del
territorio apuano. Il premio
si articola in tre sezioni: A
- poesia in lingua italiana
sul tema uva a vino, B poesia in lingua italiana a
tema libero, C - poesia in
dialetto, con traduzione, a
tema libero.
Si partecipa con una sola
opera per ogni sezione, da
inviare in due copie
dattiloscritte. Solo una copia
dovrà recare in calce nome,
cognome, indirizzo e
recapito telefonico. E’
prevista una quota di 15
euro per ogni elaborato da
versare su c/c 65237166
oppure da allegare al plico.
La scadenza è fissata per
mercoledì 15 ottobre.
Le opere vanno spedite a:
“Premio Letterario Candia
- Il Gioiello” via San
Lorenzo 10 Romagnano
Massa 54100 oppure per fax
al numero 0585/830039 o
consegnate presso la sede
del Club.
La premiazione si terrà in
occasione della Festa del
Vino al termine del convivio
sociale al quale sono invitati
tutti i partecipanti domenica
16 novembre alle ore 12,30.
30
Ottobre 2008
La Parola al Cittadino
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Comunicazione al Comune di Pietrasanta del 12 Settembre 2008 protocollo n. 33857
FUORI TUTTO
Massa Carrara
Ottobre 2008
31
La Parola al Cittadino
SPORT
Galeotta unisce detenuti e agenti
MASSA - Cade il pregiudizio, si
sgretola in frammenti che hanno i
colori della libertà e la forza di un
sogno. Un sogno che ha pure un
nome: Galeotta, la squadra
composta da detenuti, agenti di
Polizia Penitenziaria, Carabinieri
e Guardia di Finanza, battezzata
ufficialmente in prefettura alla
presenza delle massime autorità
civili e militari. Chi ha dato le
gambe al progetto è il direttore
della Casa di reclusione di Massa,
Salvatore Iodice, sorretto
dall'imprenditore Lorenzo Porzano
e dal sovrintendente Francesco
Cocco. "Il carcere deve essere
aperto ed attivo - sottolineano ad
una voce. “Queste iniziative si
collocano nel solco della
rieducazione alla pena, principio
costituzionalmente sancito aggiunge il prefetto Carlo Striccoli.
Chi la legge la tutela per mestiere,
come il capitano dei Carabinieri
Antonio Ciervo, è pronto ad
indossare pantaloncini e canotta:
"Giocare in questa squadra ha un
valore sociale elevatissimo: tra noi
non ci sono gerarchie. Ci
chiamiamo per nome, il rispetto è
reciproco". In tutto, saranno sei i
detenuti nella rosa, "scelti tra i più
meritevoli, che in occasione delle
gare possono uscire in regime di
permesso premio". Il team
affronterà il campionato
provinciale di Terza Categoria,
sotto la supervisione tecnica di
mister Aldo Poggi. Due
allenamenti alla settimana (presso
da Teleriviera
Carcere di Massa: struttura modello
MASSA - “Se devo confessare – ammette Lorenzo Porzano - il primo
allenamento è stato molto emozionante, soprattutto conoscere gli
sforzi e le energie di chi ha partecipato attivamente alla realizzazione
del progetto, vedere ragazzi comuni che scelgono di venire ad allenarsi
nel carcere, vedere giocatori che scelgono di condividere la filosofia
della “Galeotta”, vedere i ragazzi reclusi che si impegnano con tutte
le loro forze per cercare di fare bene. Inoltre, vedere Polizia
Penitenziaria insieme a Carabinieri e Guardia di Finanza, uniti sotto
lo spirito della passione comune, è decisamente una cosa straordinaria.
Straordinaria come tutte le opere che vengono svolte all'interno del
carcere di Massa: una struttura modello che certo non può essere
paragonata alle altre realtà carcerarie.
Un ringraziamento speciale al direttore Salvatore Iodice il quale con
le sue competenze ed il suo entusiasmo è riuscito a contagiare tutti
i suoi collaboratori per raggiungere un grande sogno di libertà e di
riscatto sociale”.
il campo della casa circondariale),
tanta voglia di recuperare. Perchè
in palio, ogni domenica, non ci
saranno solo i tre punti. Un grande,
enorme pezzo di normalità da
stringere tra le mura del carcere
ogni notte. In attesa dell'inizio del
torneo, il 4 ottobre, un piccolo
assaggio del clima sportivo è
arrivato col quadrangolare cui
hanno partecipato rappresentanze
di detenuti, polizia Penitenziaria,
Nazionale Italiana Religiosi ed
amministratori pubblici. Una festa,
piccola ma preziosa. Avrebbero
dovuto essere della giornata anche
il ct della nazionale Marcello Lippi
ed il cantautore Gatto Panceri, ma
impegni personali li hanno
trattenuti fuori Massa. Non ha fatto
mancare il proprio apporto, invece,
Renzo Ulivieri, grande
protagonista nelle panchine della
serie A ed attuale presidente
dell'Ana. "E' un esperimento
lodevole, dove ci sarà la possibilità
di arricchirsi per tutti coloro che
aderiranno. L'eterogeneità, in un
gruppo, è sinonimo di crescita afferma. Le poche settimane che
separano dall'esordio serviranno a
limare affinità e prospettive di vita:
nel campo della Tirrenia Ronchi,
dove si giocheranno i match
casalinghi, si scriverà un nuovo
libro. Ed ognuno sarà libero di
contribuire al disegno di quel lieto
fine che, a volte, sembra così
irraggiungibile".
Alessio Orsingher
Cenni di storia sulla Massese Calcio
La prima partita giocata a Massa risale al 15
febbraio 1914, quando in Piazza d’ Armi la “Società
Sportiva Forza e Coraggio F.B.C.” incontrò lo
“Sporting Club di Querceta”. Il 29 Marzo 1915 la
“S.S. Forza e Coraggio” cambiò nome in “Massa
Football Club” e poco tempo dopo la sua nascita ci
fù una crisi a livello gestionale, i giocatori erano in
sovrannumero tanto da portare ad una scissione
della società: nacquero cosi la “S.S. Pro Massa” e
la “U.S. Massese”. Il primo derby ci fu il 5 Aprile
1915 quando la S.S. Pro Massa incontrò la
Polisportiva Carrarese. La storia delle due società
continua senza esiti positivi fino al riposo forzato
al quale la Prima Guerra Mondiale costringerà fino
al 1919. Nasce, alla fine della guerra, la “S.S.
Juventus Massa” che, con i colori bianco e verde,
inizia la sua attività ufficiale disputando sei
campionati fino a quando nel 1926 viene radiata
dai ranghi federali per incidenti verificatosi nella
partita con il Pietrasanta.
Arrivando ad un compromesso, con l’ acquisizione
di una percentuale sugli incassi da parte dell’
amministrazione fascista, la città trovò nuovamente
il suo stadio. Ma di li a poco, un’
altra sospensione forzata a causa
della Seconda Guerra Mondiale
vedrà l’ ennesima fine di una squadra
cittadina, per poi assistere alla nascita
di una nuova società calcistica nel
1945. Si tratta dell’ “Unione Sportiva
Massese Juventus 1919” in omaggio
alla precedente S.S. Juventus Massa
fondata nel 1919, che indossava la
maglia bianco nera. Gli anni passano
e la giovane società calcistica cresce
e dà ottimi risultati, in serie C nella
stagione 1946/47 sfiora la
promozione nella serie superiore e
quella formazione fù definita da tutti
la più forte di sempre, tanto da far
cantare cosi la tifoseria: “Olio, olio
minerale, per vincere la Massese ci
vuol la Nazionale”.
I migliori elementi vengono ceduti
alle toscane di A e questa fuga di
talenti determina un passo all’
L’autunno porta con se il dialetto massese
MASSA - La compagnia del “Teatro
Comico Dialettale Massese” è al lavoro
per portare sulle scene del teatro
Guglielmi una commedia riguardante il
Natale, sperando di avere a disposizione
il palcoscenico del comunale proprio in
quei giorni! Si tratta di tre atti pensati
dalla compagnia intera e manipolati a
quattro mani da Bruno Cantoni ed Alberto
Bigianti e col prezioso contributo di tutta
la compagnia.”A diche che natalo, génte”
è il titolo della nuova ed ennesima fatica
del cast che sarà guidato, questa volta,
dalla regia di Alberto Bigianti.
Collaborano, come sempre, da dietro le
quinte, Luca Turini per la costruzione e
l’allestimento delle scene, con l’aiuto di
Walter Gavarini. Isabella Casini è la factotum, Matteo Janni al trucco, ed infine
alla direzione scenica troviamo Carlo
Bigianti. Tutta la compagnia vuole dare
appuntamento agli amanti del dialetto
per poter far passare loro due ore di
spassoso divertimento.
oroscopo
del Mese
Ariete 21\03 – 20\04
Amore:La vostra vita
sentimentale è perfettama attenti,
troppa gelosia può rovinare ogni
cosa. Denaro: ottobre vi porterà
consiglio e senso degli affari ed un particolare
fiuto per gli investimenti.
Toro 21\04 – 20\ 05
Amore: sprigionate molta energia
positiva che avvolge le persone
che vi stanno accanto;
Denaro: avrete buone occasioni
lavorative ma non sperperate troppo denaro!
Gemelli 21/05 - 21/06
Amore: Accanto a voi avete una
persona che vi ama e vi desidera,
e trama per far finire la vostra
attuale storia. Denaro: avrete la
possibilità di trovare lavoretti proficui
Cancro 22/06 - 22/07
Amore: la vita sentimentale per
voi è importantissima, anche se
state passando un periodo grigio.
Denaro: con l’arrivo dell’autunno
gli affari avranno una brusca impennata
verso l’alto: cogliete l’occasione al volo!
Leone 27/07 - 22/08
Amore: incontrerete una vecchia
fiamma che vi farà riscoprire
l’amore…a spese del vostro
partner attuale Denaro: siete
circondati da persone che mirano al vostro
portafogli.
Vergine 23/08 - 22/09
Amore: arriva il freddo ma calde
passioni infiammeranno il vostro
autunno. Denaro: l’estate avete
lavorato come le formiche ed ora
è il momento di godervi i frutti del lavoro!
Bilancia 23/09 - 23/10
Amore: rendetevi conto della
tendenza all'egoismo e cercate di
contrastarlo per evitare di
allontanare chi vi ama. Denaro:
mese proficuo per investire il vostro denaro.
Scorpione 24/10 - 22/11
Amore: aprite gli occhi, c’è
qualcuno che vi osserva da
lontano, c’è qualcuno che vi
vuole, c’è qualcuno che vi ama…
altro non dicono gli astri. Denaro: il lavoro
aumenterà notevolmente con l’avvicinarsi
del freddo.
Foto storica della Massese
indietro di categoria agli inizi degli anni ’50. E' con
la stagione 1964/65 che i massesi si riaffacciano in
serie C dove rimangono fino alla storica promozione
in B del 1969. Ma il sogno durerà poco e la
retrocessione è alle porte.
Pellegrinaggio in Terra Santa
MASSA - La parrocchia di Antona, in
collaborazione con Agenzie specializzate, ha
organizzato un pellegrinaggio in Terra Santa
ed in Giordania. Il viaggio spirituale si svolgerà
dal 13 al 20 Novembre e prevede la visita a
Nazareth, Betlemme, Gerusalemme, Ammam,
Petra, Monte Nebo e Mar Morto.
Il pullman dei pellegrini partirà da Ortonovo
per Fiumicino e potrà fare soste lungo tutta la
strada che porta all’aeroporto.
Per ulteriori informazioni telefonare a don
Battista Virgili, al numero 0585/819051.
Sagittario 23/11 - 21/12
Amore: attenti! Coloro che non
vorranno prendersi le loro
responsabilità rischieranno di
perdere il partner o di essere
traditi. E’ così che va il mondo. Denaro: la
vostra creatività potrebbe portarvi degli
ottimi guadagni.
Capricorno 22/12 - 20/01
Amore: vita sociale ed affettiva
intensa e importante, c'è un
genuino desiderio di piacere.
Denaro: vi si presenterà un occasione di
lavoro impedibile.
Acquario 21/01 - 19/02
Amore: il partner non vi
soddisfa, sentite la necessità di
andarvene, di ampliare i vostri
orizzonti. Denaro: gli impegni
sono molti e le richieste da parte dei superiori
sono sempre più pressanti.
Pesci 20/02- 20/03
Amore: in questo periodo sentite
la necessità di vivere in un mondo
ideale fatto di bellezza e di pace.
Denaro: potrete finalmente riuscire ad
ottenere un posto fisso se giocherete bene
le vostre carte!
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La Parola al Cittadino
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