Salute degli anziani in Francia

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Salute degli anziani in Francia
Salute degli anziani in Francia
La popolazione francese invecchia e l’importanza numerica delle persone anziane con più di
60 anni e più di 75 anni aumenterà nei prossimi anni, con l’ingresso nella terza età delle classi
d’età del « baby boom », associata all’aumento costante della speranza di vita, senza
dimenticare l’invecchiamento dei disabili dalla nascita. Il contesto attuale sottende, quindi,
un’attenzione maggiore alle persone anziane, alla loro qualità della vita, al posto che questo
gruppo sempre più importante occuperà nella società, ma anche ai costi umani e monetari
legati alla non autosufficienza.
In quest’ottica, si sottolinea l’incremento delle politiche di accompagnamento, di presa in
carico delle persone anziane e delle loro famiglie, che si traduce nell’adozione di diversi piani
e misure, nella pubblicazione di leggi specifiche sulla non autosufficienza, oltre alla
realizzazione di interventi di concertazione e di organizzazione delle risorse, soprattutto da
parte del dipartimento.
Attori
La presa in carico della salute e della qualità della vita delle persone anziane, coinvolge
diversi professionisti e molteplici istituzioni.
Due ministeri hanno competenze in modo particolare rispetto alla cura delle persone
anziane:
- Il Ministère des Solidarités et de la Cohésion Sociale (Ministero della Solidarietà e della
Coesione Sociale)
- Il Ministère du Travail, de l’Emploi et de la Santé (Ministero del Lavoro, dell’Impiego e
della Salute)
A partire dall’ultima riforma del governo (novembre 2010), la responsabilità diretta della cura
degli « anziani » è stata assunta dal Ministère de la Solidarité et de la Cohésion Sociale
(Ministero della Solidarietà e della Coesione Sociale). Il Ministère du Travail, de l’Emploi et de
la Santé (Ministero del Lavoro, dell’Impiego e della Salute)resta tuttavia un attore principale
per quanto riguarda il Piano Nazionale Alimentazione e Salute, Plan Santé Mentale - Piano
Salute Mentale, ecc…).
Un altro organismo nazionale è anche molto presente: la sicurezza sociale. Nell’ambito della
Loi de financement de la sécurité sociale – LFSS (Legge di finanziamento della sicurezza
sociale), le priorità di finanziamento sono definite ogni anno attraverso l’objectif national de
dépenses de l’assurance maladie – ONDAM (obiettivo nazionale di spesa dell’Assicurazione
Malattia) votato al Parlamento. Per la non auto-sufficienza, le diverse branche della sicurezza
sociale partecipano, con quote più o meno importanti, per un ammontare di 13,45 miliardi di
euro al fondo per la non autosufficienza degli anziani.
Tra gli attori della sicurezza sociale, si può citare la caisse nationale d'assurance vieillesse CNAV (cassa nazionale di assicurazione sulla vecchiaia), primo ente pensionistico francese
incaricato di organizzare e gestire la pensione del regime generale della Sicurezza sociale1. A
livello regionale, se ne occupano le Caisses d’assurance retraite et de la santé au travail –
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Si tratta del regime di base dei lavoratori dell’industria, dei servizi e del commercio, ossia più del 70%
della popolazione attiva
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CARSAT (Casse di assicurazione pensionistica e della salute occupazionale), e a livello locale i
CICAS (Centres d’Information de Conseil et d’Accueil des Salariés – Centri per l’Informazione,
la Consulenza e l’Accoglienza dei Lavoratori). Per esempio, in Savoie, esiste un CICAS
centrale a Chambéry e 4 sedi nei comuni secondari.
La MSA, Mutualité Sociale Agricole, ente mutualistico, garantisce la protezione sociale del
mondo agricolo e rurale. A questo titolo, la MSA si fa carico dei lavoratori non salariati,
come i conduttori di aziende agricole o i datori di lavoro, i lavoratori agricoli, con i loro
familiari aventi diritto e i pensionati. A livello locale, la MSA é organizzata sotto forma di rete
e agisce in modo decentrato. La Caisse centrale – CCMSA (Cassa centrale) rappresenta la MSA
a livello nazionale. Nei dipartimenti della Savoie e della Haute-Savoie, questa funzione di
satellite locale viene svolta dalla MSA delle Alpes du Nord, divisa in 28 settori.
A livello nazionale vi sono anche gli organismi di riferimento e di accompagnamento alle
politiche pubbliche nazionali.
9 Creata con la Legge del 30 giugno 2004, la CNSA (la Caisse Nationale de Solidarité et
d’Autonomie – cassa Nazionale di Solidarità e di Autonomia) è, allo stesso tempo, una
cassa, un’agenzia e uno spazio pubblico di scambio per l’autonomia delle persone
anziane e dei diversamente abili. Con un ammontare di 19,1 miliardi di euro nel 2010,
il budget della CNSA fa da collettore delle risorse pubbliche nazionali destinate
all’accompagnamento dei portatori di handicap e non autosufficienti. Le risorse della
CNSA provengono principalmente dai crediti dell’assicurazione malattia (« Objectif
national des dépenses d’assurance maladie – ONDAM » – Obiettivo nazionale di spesa
dell’assicurazione malattia ) destinati al settore medico-sociale ottenuti nell’ambito
della legge di finanziamento della sicurezza sociale, e da risorse proprie costituite
dalla Contribution solidarité pour l’autonomie –CSA (Contributo di solidarietà epr
l’autonomia) e dallo 0,1 % della contribution sociale généralisée –CSG (contributo
sociale generalizzato.
9 Creata con la legge di finanziamento della sicurezza sociale per l’anno 2007, l’ANESM
(Agence nationale d’évaluation des établissements médico-sociaux – Agenzia
nazionale di valutazione degli istituti medico-sociali) è nata grazie alla volontà
pubblica di accompagnare le strutture e i servizi sociali e medico-sociali (ESSMS) nella
realizzazione della valutazione interna ed esterna, istituita con la legge del 2 gennaio
2002.
9 Le Haut Conseil pour l’Avenir de l’Assurance Maladie (Alto Consiglio per il Futuro
dell’Assicurazione Malattia) ha una funzione di competenza e di supporto decisionale
rispetto all’assicurazione malattia presso i ministeri di competenza.
A partire dalle leggi sul decentramento, i dipartimenti hanno, salvo eccezioni, la
responsabilità dell’insieme delle prestazioni di sostegno sociale, tra cui il sostegno sociale
alle persone anziane che copre le spese di compensazione della perdita di autonomia
(allocazione personalizzata di autonomia), quelle di sostegno sociale all’alloggio (ASH) e, più
marginalmente, quelle dell’assistenza a domicilio. I dipartimenti hanno elaborato degli
Schemi Gerontologici che definiscono, coerentemente con le politiche governative, la politica
dipartimentale in favore delle persone anziane.
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In Haute-Savoie, l’ultimo piano è stato adottato nel 2008 per un periodo di 5 anni fino al
2012.2 In Savoie, questo schema copriva il periodo 2005-20103. Il Consiglio Generale della
Haute-Savoie gestisce anche un sito internet, che consente agli anziani e alle loro famiglie di
individuare meglio le strutture disponibili sul territorio del dipartimento.
Anche i comuni e le intercomunalità si occupano del benessere delle persone anziane. Essi
gestiscono i CCAS (Centres Communaux d’Action Sociale – Centri Comunali di Azione Sociale) o
i CIAS (Centres Intercommunaux d’Action Sociale – Centri Intercomunali di Azione Sociale) in
cui la parte dedicata all’accompagnamento degli anziani può essere importante. Anche le
associazioni contribuiscono a questo benessere nel quotidiano, attraverso i « club degli
anziani», i centri ricreativi, le associazioni per il tempo libero, ecc…
L’assistenza domiciliare delle persone anziane comprende, allo stesso tempo, cure e supporto
nella vita quotidiana.
9 L’offerta di cure é garantita da molteplici operatori provenienti da diverse strutture
di accoglienza: medicina ambulatoriale (medico referente, infermieri, masso
fisioterapisti, farmacisti, assistenti domiciliari, medici di medicina generale,
specialisti), strutture ospedaliere (urgenza, attività ambulatoriali, unità di cure postacuzie e riabilitazione, equipe mobili geriatriche, ospedalizzazione a domicilio…) e
settore medico-sociale (servizi di cure domiciliari, accoglienza diurna, alloggio
temporaneo) ;
9 I servizi di supporto nella vita quotidiana in favore delle persone anziane si
caratterizzano per la diversità delle prestazioni offerte (da un aiuto domestico ad un
vero e proprio accompagnamento alla persona), per le differenze statutarie degli enti
che intervengono (servizi delle amministrazioni locali, associazioni, società prestata
rie o mandatarie, strutture autorizzate o certificate, impiego diretto). In questo
registro ritroviamo anche i Services de Soins Infirmiers à Domicile – SSIAD (Servizi di
Cure Infermieristiche a Domicilio).
Creata con la Legge n° 2001-647 del 20 luglio 2001, l’allocation personnalisée d’autonomie
- APA (allocazione personalizzata d’autonomia) si rivolge agli anziani con più di settant’anni,
residenti presso la propria abitazione o in una struttura. Il suo sistema offre loro la presa in
carico, che non è sottoposta a vincoli su base di reddito, di un piano di assistenza che
comprende i diversi servizi e aiuti rispondendo ai bisogni particolari di ciascuna situazione di
non autosufficienza. Gestita dai dipartimenti, l’allocazione é calcolata in funzione delle
entratedei beneficiari e del loro grado di non autosufficienza, misurato attraverso sei livelli di
perdita dell’autonomia della griglia nazionale AGGIR (Autonomie gérontologie groupes isoressources – Autonomia gerontologia gruppi iso-risorse) detti GIR 1 fino a 6, l’APA concede un
indennizzo solo ai GIR da 1 a 4, ossia i livelli più gravi di non auto-sufficienza.
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Questo Schema è disponibile sul seguente sito, dedicato agli anziani in Haute-Savoie
http://www.ageplus74.cg74.fr/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=66&Itemid=108
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Schema disponibile al seguente indirizzo
http://www.cg73.fr/uploads/Document/WEB_CHEMIN_14051_1255529790.pdf
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Oltre all’APA, gli anziani possono beneficiare di un sostegno per l’alloggio, gli spostamenti, e
per la qualità della vita quotidiana. Questi aiuti di ordine sociale sono gestiti principalmente
in una logica di prossimità delle amministrazioni locali. Come si vedrà in seguito, é
soprattutto il dipartimento che ha ereditato queste prerogative dopo la legge sul
decentramento del 1982.
Le persone anziane vivono e sono anche curate nelle strutture. Possono essere accolte nelle
Unités de Soins de Longue Durée –USLD (Unità di Cura di Lungodegenza) degli ospedali, negli
établissements d’hébergement pour les personnes âgées dépendantes – EHPAD (strutture
abitative per le persone anziane non autosufficienti, nelel case di riposo, nelle strutture
medico-sociali che ospitano i malati di Alzheimer e di altre malattie degenerative.
Il reperimento di servizi associato all’evoluzione delle problematiche correlate
all’invecchiamento della popolazione, col peso delle situazioni di non autosufficienza, può
mettere le famiglie in situazioni di scelta difficili e di carico reale.
Sia a casa che nelle strutture, le persone anziane che stanno diventando non autosufficienti,
e le loro famiglie, devono spesso farsi carico di spese molto onerose nonostante l’esistenza di
diversi aiuti pubblici. Gli attacchi all’autonomia della singola persona generano dei costi
legati alle cure di cui necessitano le patologie che ne sono responsabili. Sebbene vi sia un
rimborso da parte dell’assicurazione malattia, una parte considerevole dei costi associati
resta a carico degli anziani. L’Alto Consiglio stima che in futuro la spesa media non coperta
dall’assicurazione malattia per le persone con più di ottant’anni (delle quali più di una su due
è a carico al 100 % per una lunga malattia) sarà di 1.000 euro all’anno – ossia più del doppio
dell’importo medio sul totale della popolazione. Inoltre, é importante ricordare che agli
anziani viene richiesto uno sforzo economico notevole in termini di assicurazione sanitaria
integrativa, dal momento che gli enti che forniscono assicurazioni integrative
tendenzialmente fissano le tariffe dei contratti in base all’età e non offrono loro le stesse
condizioni di adesione che applicano alle aziende che assicurano i propri lavoratori con una
previdenza collettiva.
In Francia la conoscenza dei servizi, dei diritti e dei possibili aiuti è un ostacolo molto
concreto. Viene regolarmente ribadito il bisogno di orientarsi, sia da parte degli anziani che
da parte delle loro famiglie, e di poter anticipare a monte le risposte, con gli specialisti. Si
tratta di un asse di lavoro-chiave per gli attori che si occupano di assistenza sanitaria agli
anziani. E’ in quest’ottica che alcune leggi e alcuni piani hanno creato e/o propongono la
creazione di strutture di coordinamento e di accoglienza pluri-istituzionali e multidisciplinari.
A livello locale, si rammenta, comunque, che i consigli generali possono proporre risorse
informative on-line, come il sito Age plus 74 della Haute-Savoie.
Allo stesso modo, i CLIC (Comités Locaux d’Information et de Coordination gérontologique –
Comitati Locali di Informazione e di Coordinamento gerontologico) si basano su una rete che
riunisce Consiglio generale, comuni, centri comunali di azione sociale, servizi statali, Cassa
regionale di assicurazione malattia, Mutualité sociale agricole, servizi di assistenza
domiciliare, comitati di mutuo soccorso, associazioni, ospedali, reti sanitarie, strutture
alberghiere, servizi sociali, operatori sanitari, attori del territorio…
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I CLIC in Savoie e Haute-Savoie
Dipartementi
CLIC recensiti sul sito dei CLIC
Haute Savoie
CIAS Annecy
Savoie
CLIC Chambéry
CLIC du Lac du Bourget
CLIC Arlysère
CLIC Tarentaise Vanoise
Fonte : Portale dei CLIC
Contatti
Agglomération Annecy
CCAS Chambéry
CCAS Aix-les-Bains
Conseil Général
CCAS Salins-les-Termes
Al fine di offrire uno sportello unico ai portatori di handicap, la Legge dell’11 febbraio 2005,
detta legge Handicap, ha creato in ogni dipartimento un unico centro di accoglienza,
orientamento e di riconoscimento dei diritti per i disabili: la maison départementale des
personnes handicapées - MDPH (la casa dipartimentale delle persone con disabilità). La MDPH
é un gruppo di interesse pubblico sotto la tutela del Consiglio Generale che riunisce il
dipartimento, lo Stato(Affari sociali, Impiego, Educazione Nazionale), gli organismi locali di
assicurazione malattia e di allocazioni familiari, e le associazioni che rappresentano i
portatori di handicap. Le Maisons Départementales des Personnes Handicapées (MDPH) create
nel 2005 hanno il compito di accoglienza, di informazione e di accompagnamento all’accesso
ai diritti e all’orientamento.
Le Maisons pour l’Autonomie et l’Intégration des personnes atteintes d’Alzheimer- MAIA
(Case per l’Autonomia e l’Integrazione dei malati di Alzheimer), previste su tutto il
territorio come punto di raggruppamento dei servizi esistenti, fanno capo alla stessa volontà
di offrire uno sportello unico, concordato tra gli attori impegnati nei servizi di cura, nel
settore medico-sociale, nel sociale e con il compito di rispondere sul territorio e in maniera
flessibile ai bisogni degli anziani e di chi si prende cura di loro. Queste MAIA sono designate
all’interno del Piano Alzheimer 2008-2012.
Piani
Le Plan National Bien Vieillir 2005-2009 (Piano Nazionale Invecchiare Bene 2005-2009) é
volto principalmente a migliorare la qualità della vita delle persone anziane. La prevenzione
dei rischi, la tutela degli anziani nella vita sociale, sembrano essere delle linee principali
sviluppate soprattutto a livello locale.
Le Plan Solidarité Grand Âge 2006-2012 (Piano Solidarietà Vecchiaia 2006-2012) é declinato
su 5 assi principali, elaborati ad hoc sulla base dell’adattamento allo stato di non autosufficienza e della “posta in gioco” associata al poter effettuare assistenza a domicilio
all’anziano, ad aiutare chi si prende cura di lui, ad adattare i servizi di accoglienza a livello
medico-sociale e di cure e a sviluppare la ricerca e la prevenzione.
Le Plan Alzheimer 2008-2012 (Piano Alzheimer 2008-2012) é costruito su tre assi
complementari di ricerca, di sensibilizzazione e di assistenza ai malati e a chi si prende cura
di loro, sui quali si basano gli obiettivi e le 44 misure di questo piano nazionale. Il
miglioramento della qualità della vita de malati e di chi si prende cura di loro, rappresenta
l’asse predominante di questo piano: 20 misure riguardano questo asse. Una delle logiche è lo
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sviluppo delle strutture di accoglienza con sportello unico, le Maisons pour l’Autonomie et
l’Intégration des malades d’Alzheimer (MAIA) e l’ottimizzazione dei percorsi di cura,
soprattutto con lo sviluppo di consulenze sulla memoria, di strutture di accoglienza adatte.
Quest’ultimo piano è successivo al piano 2001-2005 e a quello 2004-20074.
Le malattie neuro-degenerative (Alzheimer, Parkinson e malattie affini)
toccano circa il 12% delle persone con più di 70 anni. 850 000 persone soffrono
attualmente di una malattia che altera il funzionamento del cervello; ogni anno
vengono scoperti 225 000 nuovi casi. Più di un francese su quattro ha almeno un
parente affetto da una malattia cerebrale. Queste malattie sono all’origine del
70% delle istituzionalizzazioni e del 72% delle richieste di contributi per la non
autosufficienza (APA).
Oltre a questi piani specifici per gli anziani, la salute di questi ultimi é citata anche nei piani
sanitari tematici, come il Piano Salute mentale (sotto-sviluppato), il Piano Nazionale
Nutrizione Salute (sovra-sviluppato).
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http://www.sante-sports.gouv.fr/IMG/pdf/plan_2001_2005.pdf et
http://www.sante-sports.gouv.fr/IMG/pdf/planalzheimerbrochure.pdf
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