il pericolo atómico
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il pericolo atómico
VOLUME XXXV NUMBER 44 SATURDAY, NOVEMBER 3, 1956 A WEEKLY PUBLICATION (THE CALL OF THE 'REFRACTAIRES') 6 CENTS A COPY - except for the last week of December Reentered as second el asa matter at the Poet Office at New Tork. N.Y. under the Act of March 3, 187». P.O. Box 316 - Cooper Station • New York 3, N. Y. zione militare nel governo Trunian — sonó veramente allarmanti. Tutto ií tenore della relazione é, del resto, dominato dairidea che "Finora — dice la relazione del Gonsiglio 'l'Uomo ha varcata la soglia di vasto nuovo d'Indagine della National Academy of territorio dove le sue conoscenze sonó estreSciences — se si eccettuano alcuni tragici mamenite limitate. E ripetiutamente la relaaccidenti in cui sonó nimasti colpiti piíccoli zione ricorda che le terribili forze messe in numeri di persone, i¡l danno biológico deri- moto ad ogni esplosione atómica ci sonó scovante da operazioni eseguite in tempo di nosciute. . • In altre parole, qualunque radiapace (compresi gli esperimenti a base di zione é isuscettibile di danneggiare le celliule armi atomiche) é ¡stato essenzialmente tra- della riproduzione'", di (^nneggiare, cioé, in scurabile. Inoltre, si ha ragione di credere maniera permanente tutta la specie umana e che i problemi della radiazione, se affrontati per sempre. COSí stando le cose, l'esistenaa del pericolo Con intelligenza e con vigiknza, non costiituié incontestabile. Coloro che lo negano per opscono necessariamente ostacolo alio sviluppo poi'tunismo politico o per incoscienza mili-j di energia atómica su vasta scala. . .". taresca sonó malfattori senz'altro, e dovrebIpartigiani del'a contiinuazione dele esplobero essere messi in condizione di non poter' sioni atomiche hanno interpretato queste panuocere alie generazioni presentí e alie furole come gi.uiSitif^eaz'cne scientifica della loro posizione, tanto é vero che il genérale- ture. Cosa certa é che gli studi relativi alia presidente se ne é servlto come di un fissione atómica non possono e non devono f argomento decisivo co^. ¡ro gli oppositork aver termine. Neoessario é invece che siano Tuttavia, la relaziane in qiuesitione no.n si sottratti al controllo di poMticanti avidi di ferma a questo punto, si dilunga anzi a inpotere e di miHitaristi insensibili alie soffedicare rinfluenza inconitestabi'le delle sostanze renze umane, per essere lasciati a quegli radioattive sprigionate dalle esplosioni atonomini di scienza che sonó dalo studio e dalmiche sugli organi della riproduzione uniana l'sperienza resi competenti a ¡misurare i peed animale, ripetendo quel che nessuno ormai ricoli a cui espongono se stessi ed il prossimo, osa negare, e cioe che nessuno é in grado di e dalla loro stessa preparazione sonó al'lenati Sitabilire un minimo oOtre il quale tale ina procederé con la cautela necessaria a trófluenza puó diiventare pericblosa. Ed é provame i rimedi, al di fuori dele presentí poprio questo il punto su cui sorgono le preoclitiche militari, che 'sonó quanto di meno cupazioni di quanti aborrono la nozione militarista e totalitaria del "rule or ruin", gli scientifico e di> piü maléfico si possa immaginare. scrupoli sulle ¡sorti delle generazioni future Gli studi e gli esperimenti si fanno melle e la conseguente opposizione alia coritinuazioscuole e nei laboratori sotto la responisabilita ne delle esplosioni atomiche. ¡personaje di coloro che vi si appassionano, "Alcune delle affermazLoni fatte nella re- non nei gabinetti dei politicanti né nelle calazione aTrAocademia delle Scienze — sorive serme dei soldati di mestiere sotto gli auspici Thomas K. Finletter, ex-segretario airAvia- deirirresponsabilitá govemativa e militare. IL PERICOLO ATÓMICO Nel corso delle .ultime due o tre settimane della campagna elettorale la questione del pericolo derivante dalle precipitaziani radioattive provócate dagli esperimenti a base di esplosioni nucleari e tenmonueleari ha oceupato un posto di prim'ordinie nella propaganda órale e giomalistioa degli avversi candidati e dei loro rispettivi partiti. Naturalmente, non é il caso di seguiré la demagogia dei politicanti, i quali gioca.no come al sólito aulle parole, sugli artifizi e sugli arzigogoli delil'oratoria comizievole e sai pregiudizi oltre che suU'ignoranza del pubblico. Ció che impressiona é lo spettacolo offerto dai cosidetti scienziati della física atómica, i quali si schierano dalla parte dell'uina o dell'altra schiera di contendenti portando la loro testimonianza al servizio di due opposte posizioni politiche le qualii non hanno ovviamente la benché mínima base «científica. Spettacolo che sarebbe divertente se non stonasse con la gravita del pericolo che si prospetta. Leggendo i pronunciamenti di cotesti scienziati si ha la sensazione di trovarsi di fronte ai contrari bollettmi pubblieati quotid i anamente da due partí in guerra fra di loro: un giorno gli scienziati di una delle partí pubblicavano dichiarazioni individuali o coUettive attestanti che le esplosioni delle bombe all'idrogeno laneiano nell'atmosfera una tale quantitá di sostanze radioattive da mettere in serio pericolo non soltanto l'umanitá contemporánea, bensi anche le cellule ereditarie della riproduzione della specie, con inauditi pericoli di degenerazione per le generazioni a venire; e 11 giorno segmente gli stessi giornali portavano al pubblico allibito analoghe dichiarazioni individuali o coUettive atiesta nti che, all'infuori della zona immediatamente toccata dall'esplosione, il pericolo é Nel corso dell'orgia demagógica in cui si1 immaginario, inventato per fini politici, assoe' svolta la campagna elettorale statunitenise Jutamente insostenibile in base a dati seienche sta per chiudersi i candidati dei due massimi pantiti hanno fatto a gara a chi tifici. II partito che denunciadla gravita del piu' promettesse di promuovere la causa pericolo e premette di metiter fine aula fabdel disarmo in campo di elezione. E' uno dei bricazione di bombe H se i suoi candidati problemi che piu' spesso si risolvono a pasaranno eletti ha contato un giorno sino a role e che piu' rimangono di fatto insoluti. 270 scienziati favorevoli alia sua poisizione II redaittore della rivista "Defense de ("Times", 27-X) ; e il partito avverso ne l'Homme" ne riassume i dati attuali con un rivendica un numero anche maggiore a soarticolo intitolato "L'impossible desarmestegno della sua posizione, che nega il periment" (n. 95) che traduciamo fedelmente. colo ("Newsweek", 29-X). n. d. r. Uno degli .scienziati che sostengono l'esiJules Moch, delegato franoese a quella instenza del pericolo peí presente e peí futuro, verosimile commissione peí disarmo che senza é il doitt. Walter Selove del Brookhaven Na- darsi tregua attende ai suoi spossanti lavori, tional Lahoratory, il quale ha recentemente ha fatto or non é molto una dichiarazione compilato una relazione in tal senso per contó assad pessimista al rappresentamte di una di una comimissione della Federazionie degli rivista soviética, secondo cui i problemi del Scienziati Ameri'cani iiiioariicata appumto dello disarmo sarebbero in panna e il risultato fistudio dei pericoli presentati dalle radiaziomi, nora ottenuti in questo campo sarebbero dove aceusa di sovercihio ottimismo in mate- rappresentati da un magnifico zero. ria le dichiarazioni íaitte dai Dr. Willard F. Bisognerebbe del resto essere matti per Libby, portavoce ufficiale della Atomic aspettarsi alcunché da cotesto organismo a Energy Commission degli U. S. tal punto privo di vita da non riuscire nemSarebbe tempo perso per dei prafani come meno a raggiungere nél ridicolo i limiti minoi insistere sui particolari delle rispettive serabili delle commissioni della veochia Soposizioni di coloro che si credono competenti. cietá delle Nazioni. Bastí diré che le cose sonó arrivate a tal La sola originalitá di cotesto organismo é punto che un giornale repubblicano di New per proprio la partecipazione alie sue piccole York, "Herald Tribune", apriva le colonne gare di ipocrisia di' pa socialismo che ha sú«ue del 28 ottobre ad altri competenti, espri- bito una ben strana evoluzione dai giorni in TOenti le due opposte opinioni. cui i cittadjni Jean Jaurés, Jules Guesde, ILDISARMO unesp^ Cedap Millerand, Marcel Sembat, Edouard Vaillant, Viviani pubb'licavano iil loro manifestó contro rinterveinto della flotta francese nelle aoque della Grecia e denunciava'no radesione della Francia repubblicana alia reazione europea (17 marzo 1897). Gggi, proprio un governo socialista mette tutto il suo impegno in una guerra che chiama pacificazione e manda un corpo di spedizione a Cipro per difendere gli interessi della "reazione europea". I dirigenti di cotesto socialismo bizzarro sonó evidentemente integrati a loro volta ne] regime che pretendevano di abbattere; e trovano assolutamente naturale diré oggi tutto il contrario di quel che dicevano unía volta quando pretendevano di prender pairte alie campagne áletitorali non per assácurarsi seggi di oonsigllieri! e di deputati —che volentieri avrebbero lasciato alie emorroidi dei borghesi — ma perché durante le campagne elettorali le masse diventa vano accessibili alia loro opera educatriceNon c'é quindi da aspettarsi che vadano sulle piazze a proclamare francamente — quel che sanno benissimo in fondo — e cioé che dato gli ordinamenti economici attiualmente esistenti in tiutte le nazioni, il disarmo é iimpossibile. Eppure, si deve únicamente aiirindustria degli armamenti se il regime económico rimane in piedi ad onta di tutte le sue formidabili incongruenze. Oggigiorno, soltanto per la Francia — cosa bene rappresentata nella commissione peí Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 10 21 22 23 24 25 26 27 2í — 2 — L'ADUNATA DEI REFRATTARI disarmo — le ordimazioni per la.Difesa Nazionate ol,brepa®sano i 600 miliardi di franehi. Oltre seieemitomila operai sonó oceupati a soddisf are i bisogni di quella filantrópica istittuzione. E i "foTCiitori" intrigano perché maggiori stanziamenti vengano consaerati all'armamento; ed hanno intradotto rautomatizzazione nelle loro officine appunto per aumentare i'l margine dei loro profitti. Grazie airautoimatizzaziome, la loro produzione raggiunge un ritmo comsiderevole mediante l'impiego diurna mano d'opera sempre meno numerosa. Non sonó organizzati per la pace. I Sabato 3 novembre 1956 begli affari, i lauti profitti stanno mella preparazione alia guerra. Ragion per cui, senza una preoecupazione per quel che possa arrivare, si arma senza tregua, frenéticamente. Per questo, per via di eotesta gente é il disarmo praticamente impossihile. Per questo. é l'atmosf era avvelenata dalle stesse mene diplomatiche, dagli stessi diseorsi patriottici, dalle stesse bugie che si vedono sulla atampa. Per questo siamo noi abbandomati ai deliramenti oratoria degli avventurieri déla politica e dei generali, e il disarmo é piú che mai •lontano. Louis Dorlet Rossa spagnola delegati e gli invitati della Croce Rossa soviética". Cogliendo al voló l'occasione, i giornali anarchief spagnoli che ai pubblicano im Francia hanno ricordato la camipagna che neglí anni 1947-1948 agitó gli anarchici di tutto il mondo, l'intellettualitá spagnola e moltissime personaMitá del mondo delle scienze e delle lettere, particularmente in Francia, per esigere la liberazione (e non la consegna a Franco come avviene oggi) degli spagnoli1 internati nei campi di oompentramento russi, speeialmente e sopratiutto di quelli internati nel campo di Karaganda. Per mettere i compagni in condizioni di discutere in mérito sará bene che ritorn'iamo rápidamente su questa dolorosa vicenda. Nel 1937-38, a'll'epoea della formazione dell'esercito popolare, alcune centinaia di giovani in etá tra i 18 e i 21 anni, figli di provati antifranchisti di diverse tendenze pofaranno parte dei quattro gruppi, poicbé, a litiche e per il valore e l'eroismo di cui quanto si sa'- il governo soviético non avrebbe avevano dato prava, vennero selezionatd e soddisfatto sinora alouna domanda di rifugiainviati in Russia (e i¡n Francia da dove torti spagnoli che hanno ehiesto di essere tranaron© una volta termina ti i corsi) per persportad in Francia o in America ove risiefezionare gli studi di aviatore in aeropláni dono i loro familiari. I 513 sbarcati vennero di guerra- Al termine improvviso della guerra caricatii isu 16 autocarri e trasportati in uní sollo pochi di questi giovani eramo rientrati, centro di "classificazione" situato in un conmolti' di essi, che moni avevano ancora comvento di Saragoza, piuti i quattro corsi di studi o e di esperiII corrispondeinte del' giornale franchista mento, rimasero in Russia. Quelli tra loro "A.B.C.", in uno sperticato servizio speciale, che ebbe,rq la fierezza di dichiararsi rivoluannota che "a poppa e a prua della nave zionari e, facendo professione della loro fede, "Crimea" erano rispettivamente issate fe non eomiuinisti baliscevicbi, dopo lunghe e dobandiere di Spagna e deTl'Unione Soviética" lorose vicissitudini vennero intermati mel (dolce e ridente connubio!) che "fra le donne campo di Karaganda. spagnole abárcate figuravano la madre e la Questo campo di concentramento soviético soreilla dell'ex ministro Jesús Hernández (mi- sorge al centro della infinita e desolata pianistro comunista nel governo del 4 novembre nura di Karajsta¡n, al nord est del lago Ba1936) che "la cortesía piú profonda e rigo- ljash, nell'Asia céntrale russa, il cttma é rosa venne osservata nei saluti e melle con- severo, rigoroso; ogni isosta micidiale, i viansegne tra le autoritá e membri della Oroce danti traveraano la zona frettoloisi. La temperatura durante rinverno raggiiumge i trenta gradi sotto zero. Nel campo di Karaganda i rifugiati erano, nel 1948, sprovvisti di assiiDurante la prima guerra mondiale la stampa stenza medica e sícarsamente nutrifi. La Feci fece credere che l'esercito germánico che invase derazione spagnola dei deportati e internati il Belgio, taglió le mani a molti ragani. Dopo la politioi, ¿n un rapporto pubblicato il 15 genguerra si venne a sapere che non era stato vero; i naio 1948, riusci a stabilire la natura dei germani non avevano tagliato le mani ai ragani maltratitamenti, le generalitá ed il luogo di provenienza di ogni internato. belgi. Oltre a questi giovaini aviatori, 56 sopravLa stampa, i giornali non dicono mai tutta la vissuti au circa 250 alunini, rimanevano in^ veritá. In molte occasioni, come rivoluponi, guerterna ti altri spagnoli: marinai spagnoli, re, o altro grave fatto, i giornali inventario o quelli Che restavamo degli equipaiggi incariesagerano le noticie; oppure hanno ordine di non cati del trasporto del materiale e dell'oro diré il vero per soddisfare le ambiponi di questo o quel governo. In tutti i casi ingannano il popólo, spagnolo, provenienti dai caimpi di concentramento di Yakuti, airestremo mord della oltraggiano la veritá. Ora il Rev. Edward J. Killion, ex-Tenente Siberia; civili, .medici e profeasori, di una Colonello cappellano nelle jor%e ármate degli fede repubblieana provatissima, ai quali eraStati Uniti, scrive una lettera al "New York mo stati affidati le co'lonie imfantili, dalle Times" del 26 ottobre, spiegando che nel Convento quali piü tardi, in territorio russo, eramo di Monte Cassino non vi erano germani che il stati allontanati. II 23 luglio 1948, a seguito di quella pobombardamento da parte delle for?e degli Stati Uniti il 14 febbraio del 1944, fu un atto di bar- tentisaima campagna, gli internati di Karaganda furono diretti a Odessa ed ancora non barie. La lettera dice in parte: — " Voi ("N. Y. siamo in grado di sapere oom quali imtemzioni. Quanti di essi avranno sopravvissuto a Times") avete scritto: -molte persone da allora quell'inferno di esistenza che non puó essere hanno considerato la distru^ione di Monte Caschiamata vita? Fra i 366 adulti sbarcati' a sino come una macchia ñera su gli Stati Uniti. Valencia il 29 settembre fiígurerainno aleuni — Hanno proprio ragione. II 15 febbraio 1944, degli ex internati di Karaganda? Saramno l'abate di Monte Cassino in una dichiara^ione scritta, disse: Nessun soldato germánico é o é compresi nei prossimii grupi di cui é previsto l'arrivo in Spagna? Oppure quegli infelicí stato a Monte Cassino. i "Eppure noi americani abbiamo completamen- avranno continuato e continueramno a popote distrutta la culla della civiltá occidentale in lare i campi di conceintramento perduti mella uno dei piü barbari e stupidi attacchi che siano famosa Bet Pakdala la "Steppa della fame" ? stati mai commessi nella seconda guepra mon- sulla quale e sui quali il governo soviético mantiene un ostínato silenzio? E quale sará diale. . . la sorte riservata al superstite se viene con"¡I Genérale Kosselring, il comandante tedesco nella iona di Monte Cassino, avvisó i frati che segnato a Franco ? Su questi interrogativi desidereremmo che nessuno avrebbe commesso un tale atto di barbaria. Eppure il 14 febbraio, 1944, gli americani i compagni spagnoli ci dessero dele delucida-v lanciarono 250 tonnellale di bombe su un convento- zioni e delle motizie piü recenti. Per agitare, indifeso, dove 1800 rifugiati, donne e bambini, si se oceorre, nuevamente l'opinione pubblica, erano ricovemti colla speran^a che esso sarebbe chiamare a raccolta tutti gli uomini liberi risparmiato. Noi uccidemmo la meta di quei ri- • di alta e nobile coscienza in difesa di questi martiri che hanno sofferto e soffrono nelle fugiati. . . "Le porte di bronco del fabbricato principóle carni e mello spirito di rigore di urna ingiucontengono quattro placche che ricordano ognuno stizia e di un dispotismo che offenlde Fumala distru{ione di questo monte: distrutto dai Vi- nitá, del quale le ibolgie deli'mfermo dantesco sigoti; distrutto dai Saraceni; distrutto dal ter- sembrano appositamente scritte. remoto e ... da un propulsore ad elica ameriU. Marzocchi cano. ("U. N.", 28-X-'56) OSTAGGI SPAGNOLI IN RUSSIA Ho ricevuto da alcuni coimpagni un ritaglio del giornale "II "Giornb" del 9 ottobre che m una corriispondenza da Madrid fra 1'aMaio riporta: "La settimana «corsa, come é noto, la Russia ha-restituito alia Spagna 513 rifugiati! spagnoli, il primo di quattro gruppi di citta^ d'imi spagnoli rifugiatisi in Russia dopo la fine della guerra civile. La nave russa che portava i rifugiati in patria é stata acoolta molto cordialmente a Valencia". Appare giustificato ed opportuno che í compagni vogliano sapere, per rendersi contó della veraeitá della notizia e valutame la portata, tanto piü che non mi consta ne abbiamo parlato i giornaM di tendenza bolsceviconsoicialista. Dal giornale "C.N.T.", pufoblicato dai nostrí compagni esiliiati in Francia, sembrerebbe che; il ritorno in Spagna dei quattro gruppi di rifugiati di cui parla il giornale ¡milamese sila stato deciso da un accordo stabilito tra la Croce Rossa soviética e quella spagnola, preceduto da un referendum, ordina¡t© dal governo soviético in colilaborazione col governo di Franco, tra i rifugiati spagnoli, ai quali venne pósito questo dilemima: o essere conisegnati al governo di Franco o continuare la vita del rifugiato nella "patria del socialismo". Non si eonoseono i riisultati del referendnrní, ma quello che isd sa di certo é che il 29 settembre «corso nel porto di Valencia sbaroavano dalla nave russa "Crimea" 513 rifugiati apagoli (36 adulti' e 157 bambini). I rientranti di sesso masehile, (oggi oiomini dai 30 ai 40 anni), erano dei ragazzi quando furono, durante e non do,po la guerra di Spagna, inviati in Russia. I 147 bambini che li accompagnano isono i f igli nati in Russia da matrimoni contratti tra spagnoli e spagnole, oppure tra spagnoli e russe; inifatti 21 donne russe fauno piarte della spedizione, mentre le donne spagnole siposate a dei russi sonó rimaste in Russia. Tutti sonó oriundi baschi e qualcuno é na¡tivo di Saintander e delle Asturie; tutti avevano quakhe familiare che li attendeva alio sbaroo, il che fa pensare che solo coloro che hanno familiari in Spagna — attraverso i quali il governo franchisita puo identificare rautenticitá dei nuovi venuti — L'ADUNATA DEI REFRATTARI (THE CALL OF THE "REFRACTAIRBS") (Weekly Newspaper) cxcept for the last week of December DONATO LAPENNA, Editor and Publisher 316 West 18th Street (3rd floor) New York City Tel. CHelsea 2 - 2431 IUB8CRIPTION8 •3.00 per Annum — $1:50 per Six Month» rorelra *4.00 per Aimum — Single Oorr *« Abbonamento annuo per l'Italla Llre 2Í100 Vol. XXXV - No. 44 Saturday, November 3, 1956 Beentered as second class matter at the Post Office st New Tork. N.T. under the Aot of Marón 8, 187». ettere, crtlcoll, corrlapondenze, comunlcatl, rairtla poat&lS fhecka ed ognl altra comunfcazlone riguardante U (loma:*. 1«Toao eenere lndlrlzzatl a: L'ADUNATA DEI REFRATTARI P.O. Box 316 — Cooper Station New Vork 3. N. Y. 3 4 I BARBARI unesp^ Cedap Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa ?0 21 22 23 24 25 26 27 28 29 Sabato 3 novembre 1956 L'ADUNATA DEI REFRATTARI _3 — Necessitá dell'Ateísmo (1) fumo. Tralasceró quindi di fare della religione un problema, privo di senso, ma percio típico della mentalitá am'letica di cuii dá saggio questa nostra época crepuseolare. Farne un problema val quanto esaltarne Tinteres.se, se interprétate psicológicamente deH'anarchismo avevano accarezzato formunei termini delTinquietudine contemporánea; lazioni connesse con la realtá trapassata, ci o rischiare di restare inaseoltati, se prospetaffliiggoino con le loro proteste di crisi, di una tato secondo i dati tradi'zionali della critica crisi che li riguarda, ma ohe pretendono di materialista, estendere a tutto quanto l'anarchismo. Essi, i Invece, par fatta a posta a sostenere il realisti, vorrebbero metterci tutti al passo della nuova realtá per destinarci oosi, come contrario la difesa delTagnosticismo tentafa oggi loro, a^ una crisi futura. . . Intanto la da taluni collaboratori della stampa anarparábola deJ marxismo sta lá ad ammonirci chica. Eppure Tagnosticis.mio. non e ohe una dei risultati cui sa pervenire il trasf orsmismo problemática della religione! E non ci si ideológico. II marxismo negó autonomía e accorge che in ogni época di crisi oggi, al forza alia volontá e al pensiero preferend» suo tramonto, come al suo sorgeire (vedi chiuderlii nella trappola del sistema; eoonamioo Agostino) e come nel periodo in cui si resé oapiítalista e abbandonandoli cosi, senza di- palese il suo fallimento (vedi Pascal) — il fesa e senza vigore, alia deformazione mas*- cristianesimo deriva la sua rinascita, almeno siccia delle ■convenzioni imposte dal prepo- tra gil intelletuáli, dal diffuso disorientamento psichico anziché da fantasticati ropulsi tere borghese. La ¡sorte del marxismo si profila idéntica metafi'sici: non. ié una forza che il dubbio puó per ogni altra ideología interessata alia de- scalfire, é piuttosto una escrescenza romanr magogia proselitista e disposta a laseiar de^ tica che nel dubbio trova fondamento e vifiniré i suoi problemi e da realtá di questo gore. tipo. Proprio oom te stesso criterio realista L'agnosticismo é un gioco di equilibrio inanche agid anarchici si fa proposta di rime- telletuale, una mera formula che ha senso diare con tegore toppe rif ormiiste agli strappi solo .se considerata come rifle aso di una conche la loro ideologia avrebbe súbito per To- dizione di serenata psichica. La sua derivapera corrosiva del tempo. Senoinche questa zione. epicúrea, quanto, alTedonismo che lo formulazione storicista delíla decadenza di ispira, e rivelatrice di una vacazione etica taluni aspetti delTideologia anarchica, opera stimolata dal pessimismo ohe suggerisce Tiproprio sul terreno della realtá che Tanar- nerzia della societá contemporánea. Ma Tachiismo oppugna e propio^ contro quegli aspetti gnosticiismo epicúreo rinnovava pur sempre della concezione anarchica sottratti in princi- la tradizione prometeica del pensiero greco: pio alTinflusso di tale realtá e alia critica "non lo fermarono i disoorsi sugli dei, né i da essa ispirata. fulminl, né il brontolio minaccioso del cielo", La tesi antiumanista di Marx, ohe storicizza diceva Lucrezio, tessendo Telogio di Epiouro. ill pensiero sulla scorta della scalastica idea- Invece Tagnosti'ci'smo che ora oi viene prolista, soggiace davvero alia oorrosione della posto raochiude la rinuncia alia tradizione dialettica di cui si e fatta trastulo. II pen- rivoluzionaria delTanarchismo, in nome di un siero- anarehi'co-antidialettico e costruttivo, falso noúmeno e di una falsa tollleranza. E' ohe afferma Tautonomia della scienza e della per me naturale valutare il pensiero come morale restituite alToriginarlo significato ri^ espressione del carattere, speochio di una movoluzionario, sovrasta il corso transitorio rale. La scienza stessa, secondo il grado di della decadenza capitalilsta. Tentativo equivo- liberta morale, ora si eleva alia filosofía e co é pretendere di riferire Tesíistenza delTa- ricerca la struttura primordiale del mondo narchismo ai contingenti contrasti del mondo físico e psiohico, ora degenera in una técnica borghese: le sparute avanguardie rif ormiste, da "Brain Trust" al .servizio di governi e di fíltrate in campo anarchico, constateranno chie.se. E' eomune pero il prooedimento di1 vano lo sf orzo di plegare al güoco degii oli- proclamaire Tassoluto della scienza e del pengarclhi delTest o delTovest la forza che alTa- siero per conferiré peso alie proprie opinión! e nartihismo oonferisce il messaggio milenario insiteime sottrarsi alia responsabilitá di averie di cui é portatore. emesse. Con quasto animo Tagnostlcismo si * * * serve dei conoetra di noum^eno e di tolleranza. Da tanto che non scrivo, non so se mi riuII) concetto di noúmeno dovrebbe giusitifisoirá di esprimere questo pensiero: che la. care Tagnosticismo come coerente "epoehé", necessitá delTateísmo per me non esce fuori come sospensione di giudiizio che la scienza dei termini di una discussione intorno alia esige per tutto oió che non puó non restare! coerenza anarchica. Sentó diré che oggi tutto ignoto. Giá Spencer, nel nome di questo Iné problemático tanto, che Tamore per ill pro- conosciibile, aveva cercato di ridar vita alia blema in sé ha tolto senso perfino ai; dati vecchia trovata della doppia veritá per oon^necessari a risolverlo. E' un ritorno romántico oiliare Tesistenza della religione e della scienaU'angoscia che favorisoe il risorgere dele za, Spencer identif icava esplicltamente il suo tendenze mlstiche; una moda anche questa Inconoseibile col noúmeno di Kant, Invece il che passerá, speriamo senza lasciare traiece noúmeno kantiano non puó vantare possibipiü márcate di¡ quelle segnate dalla moda po- litá di esistenza e resta nei limiti di una mei-a sitivista. Intanto, questa disposizione aJll'a- esigenza pratica della ragione. II mondo noustratto, ohe pur tanto piü crede di aderire menico é il mondo stesso della liberta in cui alia realtá, sombra abbia fatto breccia tra le finzioni metafisiohe rispondono a un biTinteMettualitá anarchica che cosi si trova sogno di semplioe .soelta morale: tanto che la ridotta alTiinterpretaziione fórmale dei fatti liberta, per il mondo moumeinieo, é il criterio e portata ad annichilire il contenuto stesso equivalente a quelo di necessitá impiegato delTanarchia. La naturale propensione del- nella configuraziione del mondo empírico. Tanarohismo a riífugire da oigni sisitema rí- Questa riduzione del metafisico alTumano gido ha tróvate almento, presso questi com- rappresenta il senso ultimo della fiiosofia pagni intellettuali, nella tendenza al forma- critica. lismo, propria della isoienza moderna. E par Resta inteso che questa risposta alie prequasd paraddossale constatare che, pur su di tese delTagnosticismo^ non si propone di diun piano antipositivista, resta valida la criti- strarre dalle convinzione agnostiche quanti ca .malatestiana in favore delTautonomia del preferiscono parteggiarle. A nessuno torna pensiero anarehiieo e contro il connubio nega- cosi amara la critica delle oonvinzioni altrui tivamente sperimentato tra scientismo e come a chi tiene care le proprie. Quanto si anarchia. Dopo. ill giá detto, é ohiaro che non chiede é di non apponre alTanarchism¡o il caso trovarmi a mió agio sul terreno di una rico di personali idiosincrasie. II conformiismo problemática fine a ¡sé stessa: non vale di- ha dato .sempre lustro al vecchio motto dellla squisire su problemi vuoti di contenuto, se fedeltá alia bandiiera\ Fedeltá perniciosa, pur talora possa far speciie constatare Tatti- quando il ouore e il cervello nion rispondono vo commercio delle botteghe che vendono piü alTantilco riohiamo, quando é ormai spenta la scintilla che confortava a guardare tanto in alto e lontano. E' troppo chiedere di non cercare di spegnerla in quanti vivono ancora di quella luce? Questo é dunque un riichiamo Preambolo sulla coerenza E' triste oggi riprendere il titolo e rinnovare i propositi che ¡ispirarono Topera del grande poeta della liberta? Triste, certo ,per chi si affida alia metafísica delTevo'luzione e pretende interrogare ¿1 passato per trame Toroscopo che apra il vareo alTavvenire. Ma é cosi che, sipezzata la trama illusoria ohe le speranze avevano intessuto interno ai fatti dellá storia, aili sognatore deluso si paira davanti Tincubo del mito di Sisifo eostretto a riicominoiare, senza tregua, la sua dispetrata fatiea. E' forse giusto che un araaroháco, desideroso di rivolgersi sopratutto ai compagn!, inizi con questo preambolo il suo discorso interno alTateismo ? Pare di si, se a trattare questo argomento mi ha spinto il tono di quanti pretendono reimterpretare la storia delTanarchisino secondo la .moda democrática contemporánea, Qui appumto — contro il revisionismo cui 8a storia fa da mezzana buona a giiustificare le properisáoni: trasformiste — la difesa de'liJ'ateismo, a paite iil sigmifieato della lotta antireligiosa chiarito a sufficienza nel passato dai oompagni piü esperti e pensosi, é prova della forza di resistenza delITanarchismo contro la corrosione che aulle ideologie opera il cosidetto "spirito dei tempi". Ma la carrosione dellTideologia autoritaria, ideologia essenzialmente demagógica, rappresenta' lo scotto naturale che una casta paga per la sua aiscesa, rappresenta la dispersione cal>colata di una forza per conseguiré un risultato ugualmente previsto. Invece la corro- * sione dei principi anarchici significa la sconifdtta per Tanarohismo, dato che i propositi delTanarchismo coincidano con le affermazioni del'anarchia. Che senso avrebbe, per una concezione incompatibile con i!l successQ di casta, parlare di trionfo, una volta ohe i suoi principi fossero stati labbandonati lungo la vía? L'anarchismo si interessa seriamente e profundamente ai problema umani e sociali e per esso la coerenza, piü che questione di método, é necessitá di esistenza, Cito qui Malatesta — non pero con Tanimo di chi cita un nome rispettato a sostegno delle. proprie seiocchezze — perché mi pare abbia interpreta to meglio di ogni alltro il problema della coerenza della sua costruzione paziente e pertinace. La critica al positivismo di Kropotkin, che ha impressionato tanto Gastón Lavai come esempi'o di leggerezza suicida che nega alTanarchismo le salde basi della soienza, risponde a una comprensione profionda delle esigenze della lotta anarchica, cui conferisce respiro e oonsistenza secolari. La coerenza riporta alTuomo. alia sua volontá e alia sua tenacia, le ragioni delTaseesa «mana e dichiara illusoria ogni speranza non fondata sulle decisione di arrivare alia meta. Essa impegna eiaseumo, senza ritardo e senza abbandono, a farsi protagonista delTopera di emanoipazione sociale. La pratica delTanarchismo é peroió pratica di coerenza e Malatesta, contro Kropokin, enuncia la scoperta del valore della coerenza intesa, non come attaecamento fanático a un principio comunique consacrato, -ma come forza educativa e rivoiluzionaria:- La perenne attualitá delTanarchismo riposa proprio nel senso della misura di ció che dura e di ció che perisce nel tempo: ranarohismo ié cosi posto a una altezza che gli consente di rifiutare la moda del transitorio e il gioco delle lotte di casta. Quanto pericoloso lasiCiiarsi cogliere njella. rete di queHa moda e di questo gioco. Oggi, all cospetto della iscienza froidiana delle caste al potere, cosa resta delle prete.se del candido scientismo positivista? E che ne sarebbe deiranarchismo se davvero avesse seguito le orme di Kropotkin? Ecco come, lin quella polémica, Malatesta ha previsto il pericote e ha saputo sottrarre il perenne dell'anarchia alie suggestioni di una moda che ne avrebbe compromesso la sostanza e i propositi. Pur talvolta notiamo in aicuni compagni un certo sgomento verso la realtá che resta ánesorabilmente travolta0dal tempo. Essi, che unesp^ Cedap Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 21 22 23 24 25 26 27 2í —4 L'ADUNATA DEI REFRATTARI alia bolleranza — che non é conbraddAbtorio fare in difesa della coerenza, poiché non é vero che i due termina' siano l'uno aH'altro contrapposti. La tbolleranza non puó comportare rinuncia alie proprie eonvinzioni per condividire ¡le aJtruii, giacché non vi é luego a tolleranza per ció di cui si é parbeeipi, ma per ció che contrasta con le nostre vedute. Essa f avorisce e non contraddice a un massimo di caratterizzazione. La (tolleranza non solo ata a f andamento .de'H'etica anarchica, ma l'anarchismo vi si ,rif erisce in ogni siuo punto e la garentisce radicalmente nell'anarchia. La sitoria e i fiíni del'l'anarchismo non si ríassumono sostanzialmente in una lotta per la tolleranza? Non credo oi sia alcuno disposto a sosbenere che gM anarehiei abbiano mai lottato per il predominio di una ideología, anziché per un idéale di liberta soeiale. Veramente il ooncetto di tolleranza, inteso come apertura e eornpromesso, é aneh'esso giustificativo di un (tentativo di adattamento deH'anarchismo, che sí professa evolucionista solo per non oonfessare la sf iducia e l'abbandono di ogni rivendicazione rivoluzianaria. Tale é la sorte delle idee general!, di avere il senso che loro eonferiseono la condizioine dei temipi e le aspirazioni degli uomini: il populismo fu reazionario a l'epoca romántica, rivoluzionania al tempo di Baounin; l'evoluzionismo, rivoluzionario di Reclus, oggi sarebhe la masohera intesa a coprire una ritirata e una crisi Essenziale é che quanti iriflettono questa crisi non presumano di confondere (i loro casi con la causa dell'anarchia. Non ignoro le miserie e. la sorte dell'uomo. Mi compenetro delle ¡ansie e dei disinganni che spesso offuscano il terso specchio del euore. Ma l'ainarchia abbraccia i seoóli e la vita di oignuno; e per quanto ci sia caro sentirla intima e nostra, bisogna rispettarla come un bene delFumanitá tutta, non piegarla volita per volta ail capriccio delle nostre fortunóse vicende. E intanto rispettarla non, come f eticcio che tiranneggi daH'alto, ma nel sentimento e della idea dei oompagnii, Noi fra gli altni, ma senza lia prosopopea di iinterpreti designabi ddl'anarcihismo e senza il gusto del dcorso a false prove che diano peso d'assolurto adíe nostre particolari vedute. E' naturale che dopo la tempesta ci commuova la poesía delle piccole cose e che il filo d'erba ci abtiri piü che non 1'ardua vetta che si staglia nel cielo. E' aliara che la presunzióne dei semplici crede di abbraeciare l'inbera vita e di dettare alll'universo le rególe delta, propria esperienza; ed allora, per tale annullamerito o inversione, di valori, lo spinibuíalismo sopravviene a proporci l'ambigua disibinzione tra conoscenza e saggezza. Risorgé cosi la misbica delle origini, e con essa, ill senso arcano della vita e la magia del'assoluto. Mai non ci avvenga, a noi che proclamaimmo lia morte degli idoli, di ricalcare l'antico sentiero. II ritorno romántico ,sará breve quanto il dispotismo che lo sorregge e lo esprime. Lo stato, quesibo dio sociale del romanticismo, mai fu piü vicino alia sua crisi decisiva. E' un paradosso del conformismo pretendere di legare l'aniarohismo alia moda romaintica di questa etá di ítrapasso. Invece, oggi1 piü che mai l'anarohia deve bastare a s!é stessa. ■Contro il ¡risucchio- mistico del populasmoreazionario oggi come al tempo di Shelley —. la necessitá del laiteismo afferma anzitutto la f orza déla coerenza anarchica, poiché l'ateiismo si dimostra un aspetto della lotta uimana opposta aM'onita dei dogmi e alie iniquitá del potere. Propirio per questo l'ateismo anarohico ignora teologie, bibbie e vangeli e fonda le sue ragioni, senza vane negazioni dogmatiohe e inubili formulazioni scientifiche, sull'etica umana e rivoluzionaria del'anarchia. Massimo Chillino (1) II tifcolo "Necessitá' dell'ateismo" riproduce quello di un sag-gio di Shelley. II richiamo non ha solo valore di omaggio reso al poeta della liberta'. Shelley, che visse negli anni della restaurazione romántica della religione e deillo stato e soffri' lo scon-*. forto ed espresse le ansie di quell'eta' tanto simile alia nostra, ci ripropone oggi il dilemma della scelta tra la morale di Prometeo e la maschera di Tartufo. Sabato 3 novembre 1956 Lettere dall'ltalia XX Setiembre a Genova Preceduta da una scialba e anémica mani^festaziione "iufficiale" a cura del comune (alia qualle hanno aderito Liberali, Repuibblioani e Sociíaldemocratici) avvenuta il 20 Set^ tembre al "Cario Felice" (oratore il democratiieo cristiano avv. Boibba), il quale ha riicoirdato (grazie 'tambe, ma guardi chi!) la f atidica, data, il XX settembre ha avuta una degna e imponente (l'ampila sala del "Ducale" era gremitissima, fatto questo che ha, nel momento attual'e, la sua importanza) se pur limitaba, diciamo noi, rievocazione a cura deil'Associazione del Libero Pensiero — Giordano Bruno di Genova, con oratore Andrea Finocchiaro Aprite. Eravamo ¡bra i convenuibi. Diciamolo siubitto: abbiamo assistito ad una rievocazione del XX settembre seniza Che fosse rnenzionato Garibaltídí. Cosi che ancora una volta "l'eroe dei due ¡mondi", il duioe dei miille", il vünto ma non domo di Mentana, é stato tenuto discretamente lontano, ancora come esiliato. Grave! Questa volita, tanto . . . mérito va al "Libero Murabore", al "Miscredente" Finocchiaro Aprile presidenite della "Assoclazione Nazionale Libero Pensiero". E diré che prima che iniziasse la rievoca^zione era stato distribuido, oltre che al Cario Felice, anche nélla sala del Ducale, un volantino, "a cura degli anarchiei", i quali hanno voluto ricordare il XX Sebbembre col testamento polibiico di Giuseppe Garibaldi ripro^ dotto appunibo nel volántino. Di questo besbar mentó politico silenzio, duranbe butba l'espo^ sizione. Ora, brillante quanto si vuode, argomentata quando puó essere possibile e ricca di fatti, date, episodi e citazioni di illusitri, una rievacazione del XX Settembre, dove non si ricorda la Rpuibblica Roma'na, Villa Glori, Menr tana e il grido di "Roma o Morte" dei Garibaldihi, Garibaldi e i fratelli Cairoli, come a L'eccidio di Ludlow L'eccidio di Ludlow, di cui é questione nell'articolo che precede, ebbe luogo il 20 aprih 1914. / minatori del hacino di Trinidad, nel Colorado, erano in isciopero fin dal 23 settembre dell'anno precedente. II numero degli scioperanti si aggirava intorno agli 11.000. Le loro rivendica^ioni ¿rano modeste: ridu^ione déll'orarlo giornaliero, pagamento del salario in moneta an^icché comerá usanza allora, in buoni della compagnia validi soltanto nei nego^i della com-pagnia; fine del regime delle scuole e delle chiese padronali, diritto di voto, amministraiione pubblica indipendente dalla compagnia stessa. Ma gli amministr'atori della Colorado Fuel and Iron Co., appartenente alia famiglia Rockefeller, non volevano saperne. Arruolarono pretoriani profumatamente pagati (da 3 al dollari al giorno;che allora costituivano un salario privilegíalo) e col terrore cercarono di rimandare i minatori al lavoro. La milicia statale del Colorado secondava le operaiioni dei terroristi. Le famiglie dei minatori erano' state scacciate dalle loro abitaiioni, proprieta della compagnia, ed erano state ricoverate in un accampamento di tende situato presso Ludlow, Col. Le scariche di fucili dei terroristi contro l'accampamento erano cosi frequenti, che sotto una delle tende centrali era stato scdbato una gallería di rifugio. La notte del 20 aprile 1914, i manigoldi della compagnia insieme a quelli della milicia statale (National Guard) diedero fuoco alie tende dopo averie intrise di petrolio. Quelli dei ricoverati che tentarono di scappare furono fatti bersaglio ai colpi delle loro rivoltelle e dei loro fucili. Alcuni morirono bruciati. In tal modo morirono quella notte venti persone, tra cui uomini donne e bambini. Nei giorni che immediatamente seguirono furono assassinate in maniera análoga altre 46 persone. ("Industrial Worker", 15-X-56) diré I veri determinanbi della giusbamente famosa Breceia di Porta Pia, deve, ci pare, essere per forza difebbosa, vacanbe, priva di molto di que! contenuto e significato che l'hanno resa "immortale e 'simbólica". Per quanta attenzione ahbia fatto non ci é stato dato di sentiré il nome di Garibaldi e dei Cairoli (Garibaldi: "La Grecia ebbe i suoi Leomida, Roma antica i suoi Fabi, d'Italia moderna i suoi Cairoli"); con lie altre date del 1849, 1867 e con gli a'ltri che sano sublima e signiificativi di Mentana e di Villa Glori che nel popólo divenne Villa Gloria. Si é voliuto con (peste omissiioni o diímenticanze, evibare ogni accenno polémico? Pare di si. Infatti roratore l'ha voluto sottolineare con l'emettere una severa sentenza: ("Quando si faceva Pantiblericafenio volgare alia Podrecca, fra coloro che disapprovavano c'eravamo noi"). A rilguardo del povero ma batbagliero (a modo suo, naburalmente. Ma poi perché?. . .) "As'ino" che ancora una volta fa le spese a certa forbitezza cast-igata di linguaggio. L'oratore ha detto di piü accennando al "momento attuale", al momento particolare della situazione italiana. Figurarsi, L'Unificazione Socialista che impone anche al "miscredente" Finoechiairo Aprile, anche al "Libero Muratore" presidente della "Associazione Libero Pensiero" delle condizioni di limitatezza di linguaggio. Giá, perché nell'Unificazione Socialista l'arciclerieale Osservatore Romano vede (e, meschiinello! se ne preoocupa! . . .) "un risveglio dell'anbiclericaüsmo". Orrore! Ma non bastano le as¡sicuraziani dei varii soclalisti compreso Nenni? Anche Finocchiaro Aprile ha avuto, senza aloun rispetbo per coloro che hanno serii e fondati dubbi, presentare l'Unifiicazione Socialista come il toccasana "ad una situazione anormale". "Oggi ci broviamo in una situazione clericale. Se ci sonó partiibi che sostengano la podestá civilte é ingiusto chiamare questi uomini anticlericali". Per il resbo l'orabore é stato veramente brillante e giustamente isevero nel condannare l'jinvadenza clericale e l'acquiescenza del governo della repubiblica democratiioa italiaina. II protagonista imponente delPorazione é sbabo, come del resbo richiedeva il tema, Mazzini. La figura di Mazzini, pensatore e agitatore, nella parola alaba delPorabore, é Sitaba rivif icata pienamente. Molto opportuno, appunto perché drammaticamente attuale, il "distinguo" fatto dall'oratare, a proposito dtel teísmo di Mazzini. "Abbiamo sentibo diré molbe cose su Mazzini, lo si é esalbabo come pensatore; il pensiero di Mazzini ha bisogno di essere approfondito sopratbutto dal punto di vista filosófico. Mazzini savrasta Rosmini e l'autore del Prilmato degli Ibaliani. . . Mazzini era religioso ma aveva della religione una eoneezione pant-eiista tutta personale. Per comprendere il teísmo di Mazzini bisogna micorrere airetimologia greca del termine e non a quella latina. . . Mazzini era un teista libero. Egli riconosceva una forza delPunlverso e credeva a questa forza con tutto l'animo, ma escludeva qiualsiasi religione confessionale non solo cattolica. Permeato dal pensiero di Spinoza.fu. abtratto dall'idea della confess'ionalitá dello Stato alia quale rimase vsempre fedele". Passando a trattare la seconda parte del tema, l'oratore, mailgrado la preoooupazione per il "momento", ha dato all'esposizione un tono vibrante ed aspro che in certi momenti ha lassunto gli' accenti drammatici e sdegnosi de "J'Acouse". "II concordato dubbiamente valido quando ancora non si s&peva distinguere il potere politico da quello temporale, oggi é un'ironia. Dopo il 1848, dopo cioé che si é definita la distinzione dei due poteri e delineato i limiti, e le condizioni deiringerenza del pobere temporale della chiesa nell'attivitá política dello stato, il concordato non ha piü raginone d'essere. Consi^eraita la situazione I I I cm unesp^ Cedap Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 21 22 23 24 25 26 27 2í L'ADUNATA DEI REFRATTARI Sabato 3 novembre 1956 italiana al tempo déla costituente non possiamo non constatare che le eoneessionií fatte isa quella sede al potere temporale della chiesa furono enormi. II primo dovere dei costituenti doveva essere quelo di tener lontani dalla Costituenite i "patita lateramensd". (Applausi ¡niutritissimi e l'oratore sottolinea: "il vostro aplauso ha un significato político, ma il mióargomento é giiuritíiteo"). I patti lateranensi ánvalidano la Costituzione. Come spiegare questa antinomia mostruosa? ... Se la costituente avesse formato i patti avremmo una situazione profundamente diversa. Invece oggi la sovrapitá teocrática prevale su quella civille fino al punto di. inf lienzare i rapporti delito stato litaliano con gli altri istalti tanto da considerare normal le visite del corpo diplomático estero ai Papa. . . lo, non voglio diré miente di offensivo nei riguardi del Papa, ma lo erado ¡se é possibile che il Papa sewta il bisogno di convocare i sindaei per imtrattemerii non di questiOni religiose ma sui modo come devano governare. Bisogna ritornare airequiliibrio dele forze. . . Oggi si vedono troppi preti in giro. Pemsate ai molti scandali, alia molta gente che si arricchisee mentre 'la povera gente soffre la miseria piü ñera. I rapporti ira1 lo stato e la chiesa devono tornare nortmali, i due poteri devono restare nei campo dele proprie attivitá e attribuzioni. Bisogna moralizzare la vita política italiana. Bisogna che il farsi pécora, délo stato italiano, nei confronta della chiesa finisea. . . La liberta é un bene incomparabile che dieve essere garantito dalla legge la quale non deve consentiré di essere violentata da nessuno. Invece, di queste violazioni, se ne verificano molto spésiso. Basta considerare le diimissioni di De Nioola e perció i rapporti tra la costituzione e Finíame legge di Pubblica Sieurezza. Bisogna che lo stato ritorni ad avere prestigio ed onore. Perció ritengo importante che tai concluda FUniíficazione Socialista". Certo questa parte del diseorsa di Finocchiaro Aprile si presta a molte mostré obbiezioni, sia per quamto riguarda le attribuzioni moralistiche concede o varrebbe daré alio stato, sia per quanto riguarda il . . . pistoJotto finale relativo al'U-niificazione Socialista sulla quale, il ameno che si possa diré é che l'oratore attribuisee eceessiva importanza e fonda molte speranze. Ma queste obbiezioni li laseeremo ai lettori mentre noi consideriamo come elemento positivo del'esposizione del'oratore aver obiuso il suo diré esaltando ' la figura di Gilavamni Bovio e citando il pensiero del grande filosofo relativamente all'importanza simbólica del XX Setiembre. E questo perché ci lascia sperare ad un ritorno alie tradizioni libertarie delPAssoeiazione del Libero Pensdero déla quale Finocchiaro Aprile é presidente. Un Anarchico Genova, 23-9-956 : LA RAGIONE PUBBLICA SOLA GARANZIA DELLA FEDE PUBBLICA // To hell wifh the Constitution!" AirinfemO' la Costituzione! E' il grido di ieri, dii oggi, quello di domani, d'ogni gioenno, d'ogni conflitto che ponendo di fronte il diritto ed il privilegio, il lavoro ed i capiítale, glii sfruttati e gli sfruttatori, riveli la disperata impotenza della legge a risolverne, a pía- • carne l'intimo, irreconciliabile antagonismo. A credere ciecamente nele guarentigie della Costituzione, nella protezione délo. Stato, nella severa impassibilitá dele sue leggi, della siua giustizia, dele sue diverse magistrature, nela necessitá deM'ordine costituito, nelle istiituzioni che ne reggono e ne custodisoono le siorti, rimane il prOletariato con fede ed ostinazione che sopravvivono ad ogni sbaraglio, ad ogni esperimento. Lo sciopero di Cripple Creek é d'avant'ieri; é di ieri lo sciopero minerario délla contea di Kaníawka' nei West Virginia; sui campi di Ludlow rosseggiiamo al solé che chiazze sanguigne deirultima strage, e non hanno i venti disperso le ceneri de la selvaggia ruina; é strazíio, desolazione, angoscia ovunque. Eppure dalle valli riairse, dai cuori sgomenti, dai ventri esausiti non rompe la protesta, non scoscende la bestemmia, non balena che nelle temerarie eceezioni d'avanguardia la rivolta, e non riescono insieme a coprire 11 coro vasto di preci, í'eirvide d'ardo're, di fede, d'aspettazione al magistrato supremo della repubblica:' "Non vogliono tregua a la pena quotidiaina; "Ci dánno intriso di fíele e di scherni il pane; "E dopo d'averlo siudatoi le cento volite, ce lo rubano; "E perché ci leviamo a ripirenderlio, a volerlo riprendere perché lo matuirarono le braocia, perché ne viivano le povere compagne nositre, perché il nositro sudore sia stangue ai figli esitenuati nelle carni delle madri e dei figli, nelle nostre povere carni ci hanno Sitraziiato senza pieta e senza ragiíone. "E sui morti — sonó centinaiia di morti — hanno levato i roghi sinisitri ardendoci i focolari;; "E sugli orfanii levano caohiinni di scherno e minaccie di sterminio, levan, le forche gli epuloni, calpestaitO' ogni diritto, vilipeso ogni sentimento, stracciate tutte le leggi; "E tu ®o¡lo puoi fare giustizia, tu, padre a tutti eguale; "RendlCi giustizia, tu!" * # # E raspebtano dalle commissioni parlamentari di'nchiesta, dai presidente Wilson, dalle corti marziaili di Denver, dai lodo degli arbitri, dale resipiscenze padrona'H, la giustizia. ^L'invocano dove non é, dove (non é stata, dove non é passata maii, dove sdegna di passare e di irendersi. Non la cihieggono ala concardia dei cuori animosi, alia solidarietá degli interessi sagaci, all'audacia irresistible dele braceia onnipossenti. Alia legge ed ala costituzione! * * * "To hell with the Constiitution!" scoscende dall'altra riva. Al'inferno la costituzione! gridava undici anni fa il maggior MacClelan, in Cripple Creek, all'avvocato J. M. Glower che gli rimproverava la violenta confisca di tutte lie guarentigie oostituzionali, la sappressione dei giornali, l'arresto degli editori, la dispersione ed il sacco dele tipografie, l'imterdetto delle pubbliche e dele prívate riunioni, come un'irrdverenza, come un oltraggio ala costituzione. "To hel with the Constitution! Noi siamo Dove l'assoliuto regna,, dove i'autorita pesa siul'opinione, dove i'idea d'iun'essenza sopraai'naturale serve di base alia ¡morale, dove la ragion di Stato domina tutti i rapporti social!, é inevitabile che la devozione a questa essenza, l'autoiritá che la rappresenta, te eceezioni che crea al diritto e al dovere, gFinrteressi che fa nascere, prevalgano nei cuori sul rispetto della fede pubblica: il che vuol diré che, come la ragione pubblica é falsata, la fede pubblica é mulla. Si ha oosi ruitimo grado di depravazione a cui,possa scendere una societá. E' giá un male ben grande, e i nostri precedenti Studii han servito a farlo comprendere, quando, in seguito airinvasione delFassoliuto, ognd giustiizia si trova disitrutta nelle relazioni umane, nelireoonoimia, nei governo, nel^ venalitá, e per contraccolpo, iil sospetto ingiusto e la calunnia. reducazione, nei lavoro. Chi potrebbe vivere in una societá da oui Ma ritamoralitá non si ferma qui: in una ogni fede sarebbe bandiita?. . . Ora, quando societá in balia di fatto al probabilismo, la fedeltá lagli impegni, la eostanza nelle massi- mai la fede pubblica fu piü indegnamente me e nella condotta, diventano sempre piü ra- violata, il disprezzo dei primciipii e dei giurare; di guisa che aiFiniquitá genérale dele siw menti praticato su piü larga scala che dalla tuazioni s'aggiungono, con quanto hanno di Rivoluzione iín poi?. P. J. Proudhon (1809-1865) piü odioso, la menzogna ,il tradimento, la cm —5— unesp^ Cedap qui agli ordini del governatore per la difesa della proprietá e delFordine. Non ha aira bandiera il soldato". * # * Oggi, dinnanzi ale corti marziali di Denver, il maggíore Hamrock ed il tenente Linderfelt — aecusati d'assassinio, d'incendio e di saccheggio per avere senza provocazilone, senza l'ombra di un pretesto, aggredito il pacifico attendamento minerarío di Ludlow, d'averne cacciato gli uominii cola mitraglia, d'averne violato ed assassinato le donne, d'averé, i cannibali straziato il corpo di bambini colé palle esplodenti dele loro carabine, d'aver posto l'aocampamento a sacco, di averio da ultimo incendiato per cancelare le traccie"orrende déla loro forsennata ilíibidine di mandriili e di manigoldi, di tagliagole e di tagliaborse — rivendicamdo intera la respon»sabilitá dele loro gesta e del dovere compiuto in omaggio al'ordine, ala proprietá sacra ed inviolabile, alia bandiera che del soldato, della disciplina, del'ordhíe, é símbolo e palladlo, hanno -rimandato uin'altra voita, col cinismo e col'impudenza che vengono dalla certezza dell'impunitá, la costitUiZione aU'infernp! , "To helil with the Constitution!" Puó essere un.freno agí impeti incoerenti déla folla, la legge, la Costituzione. Sagaeem&nte appiteata poissono dalle convulsioni ef f imere ricondiurré a la calma, a la prudenza, ala vecchia devozione, la massa traviata od ilusa, e quando sonó volite a ripiegarla sotto il giogo, ad evitame gli orgogli malsani, a soffocarne le rivolte "sacriieghe, a ribadire néle reprobe cervlci riinamovibile fatalitá déla seirvitü e del giogo, allá legge alia costituzione si puo compatire. Non si discute, non si .patteggia col'insur¡rezdone. Si sehiaccia. Guad a chi le indulge; f inisce come Capeto sui palco della ghi'gliottima. Sui soioi sbaragli spietati a Satory, al Pére Lachaise rifa Adolfo Thiers le sorti del'ordine, déla repubblica e déla elasse. "To hell with the Constitution!!" Lasciate ai curial i sofismi, ai parlameniti le ehiacchiere, ale femmifne ed ai giiuntatori gli scrupoli. La dinamite riscatta a Víctor, a Segundo, a Cripple Creek, le mortificazioni con cui la costituzione, la legige, ámpotenti ale evizioni siubitanee e decisive, hainno umiliato il regime: nei bull-pen, colé deportazioni notturne, colé torture sapienti, coi Inciaggi abrupti, oolle istragi in massa, colla strage eieca sorda maramalda, la strage dei vecchi dele donne dei bambini, si sgomenta, si; disorienta, si annichilisce la resistenza che trova nelle guarentigie costituzionalii falmento e l'impuden>za scandalosa. "To hel with the Constitution!" é la parola d'ordiine di tutte le restaurazioni da Bruniswick a Polgnac, da Bava Beccanis al maggiore MaeClelUan, al tenente Linderfelt; a oui, dai gorghi déla pena, risponde sempiterna l'eco delle preci aimila, dele confidenti rassegnazioni discrete con le quali, indegno di giustizia, di rispetto', di liberta, Tarmenito al raccomanda alila magnanimiitá ala pietá dei beccai. Vé questo di buono: che, fatta ossessione, la cínica petulanza reazionaria intristisce anche gli stelü piü tenaei della fede e dslla speranza costringendo l'eco a rispondere dall'altra riva — non; fosse che in via d'ecceziione — "to hel with the Constitution!" Da Háymarket Place o da Biuffalo, da Wardii^r, Idaho, o da Walsenburgh, Colorado. In via d'eccezione, vero. Ma le eceezioni, soltanto lé eceezioni fauno la storia e Ta-wenire. "To hell with the Constitution!" per la salvezza comiuaie, insieme coi minatori del Colorado che in luogo d'ammainare affilano nel'aspra vigila, al buon di del cimento del domani i cuori e le arma. "To hel!". L. Galleani ("C. S.", 6 giugno 1914) Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 10 21 22 23 24 25 26 27 2í — 6 — L'ADUNATA DEI REFRATTARI LEÍ ED 10 I due perni sui quali gioica l'umanitá si chiamano: appetito e riproduzione. Del primo se ne parla largamente, sotto tutti, gili aspetti, incluso a volte anche quello scientif ico; sui secando regina. pressoché sovrano.. il silenzio, imposto dalla morale religiosa, penetrata implaeabile in tutti gli amibienti, per sottile in* filtrazione. II dottor Alfredo Kinsey ;é ¡monto. Egli é I'esponente di tutto un programma di studi sessuali strettamemte scientifieo. Cosi, come valaniga, sonó giunti alia pianura; neerologi, richiami, articoli, spumti alia radio, B modesto lettore od asoaltatore me sa qtuanito primaScorse ben due imtere oolomne di giornale, portamti ü titolo del defumto, non ho coito sillaba sui fatti da lui appurati. Un magniloquente silenzio'. * * * Cosi la gioventü continua impertérrita a rifare all'imifimito le sue esperienze; ilusa, in questo periodo, che i, diritti dei due sessi siia¡no eguali, mon solo davanti all'appetito, ma anche al eomplesso fenómeno della riproduzione. Riproduzione che non é altro che una specie di Cassa di nisparmio alia quale individua f ormati recano ildi piü della loro nutrizione, giungendo cosi a costituire un capMale che, ala fine, -camminerá con le sue gambe. ' Che a venti anni esista un surplus vittale,. é la eonstatazione di tutti i giomi; dianzi esso •serviva alio sviluppo del bimbo, ora é li che aspetta una via di luscita, con la continua minaccia di .una congestione. Questa via di luscita Leí la ritrova ogni innova luna, con un salutare salasso, che la rimette in equilibrio fisioDogico per qualche settimana ancora.' lo non mi irítrovo ¡im eguale f avorevolc condizione. La naturale congestione chiede anche a me imperiosamente um sallasso; ma questo non solo ad ogini muova luna! Lei, ieri, era lo «truniento docile e sattomesso al mió equilibrio fisiológico, ben ehiusa 5n casa, della quale tenevo la chiave ¡in saccoccia. Lei, oggi, si é assieurata tutti i diritti ¡miei e, in fascio, vanta anche quelli dell'a¡more. I tempi si evolvomo. Lei, oggi, non ha piü come in precedenza ili compito di aumentare il numero degli umand e di far fronte ad una disastrosa moirtalítá infantile. Lei, oggi, si guadagna il suo pane e non é piü obligata a «cambiarlo col giogo maritale, come al tempo di Nausicaa "dal giogo marital vergime intatta". ' Sotto i due pumti di vista, anzi di fatto! la su a qualiitá di femmina é in netto regresso; le si aprono i larghi orizzonti del terzo sesso. lo ho sempre minore la possibilitá di comperarne i favori; essa si ride della mia off erta tutela; e, se vuole un f iglio, potra an-J che ricorrere alia f eoondazione artif iciale. Viceversa la .mia qualitá di maschio é in Jlietto progresso. La fatica fisica che mi, si richiede é in diimilnuzlone, la mia alimentazione é piü sostanziosa, un buon letto ed um> mórbido capezazle favoriscono i miei riposi. lo, in sopramercato, mi sonó accorto che tale fiunzione generatrice produce nel mió organismo degli ormoni, che sonó di ca«pitale importanza per il funzionamenito del mió cervello; quasi isono tentato ad ¡invidiare la vi'ta dissoluta di itanti genii e creatori;. Lei, solo a periodi é presa da'un vento di passione erótica; io, ammalato crónico. Cosi nell'etá dell'inesiperienza sorge l'tllusione di una fusione di initeressi sentimentali; poi, dopo la luna, úi miele, oominioerá la via crucis del do ut des; e lei, con tanta mereanzia masohile in vendita e poche aoquirenti, abbasserá i prezzi fino all'inverosimile. Lei, buona, capace di intendere la necessitá che mi assilla, é ben rara eccezione; mentre io, privato dgii antiiohi dirititi, che risuonano nell'inconseio, ne soffro e bestemmio. II problema degli alimenti é la piattaforma dichiarata di partiti, di siistemi, di filosofie; ognuno puó discuiteme aU'ihfilnito. II proble- ¡ma delle diversitá stridenti che esistono fra i due sessi é sotto la censura costante del códice, della divinitá, del conformismo imperante. II primo ha fatto dei progressi, il secondo é al livello dei passati millenni. Saulle, col suo cristianesimo, ha gettafo il; diisipregio 'Su questo bisogno maschile, ooncedendogli delle formule di sopportazione o la soelta di farsi eunuohi per la gloria del dio. Maomeitto ha aperto i cordoni della sua misericordia, ponendo sula bilancia il mió io e, sull'altro piátto, non una, ma piü femmine. Era il pensiero anche del primo Napoleone. In Ungheria, con legge recente, il padre di piü di tre figli paga ra¡na taissa supplementare. S'arrangi. Soliuzione diversa for;i'soe la natura quando ci offre una donna in sogno e, per un qualohe dhconscib moviimemto, ci acqueta, Pericolosa valvola di sicurczza, se abolisce ogni controllo. Pericoilosa la donna sognata ad dbchi aperti, se il controllo qui é quanto di piü problemático si poissa daré, non in teoría ma in pratica. Viene a volte a chiederci se, alia guisa dei comuti tori che si fanno beffare da una mueca di cartapesta, non avremo un giorno Sabato 3 novembre 1956 anche noi, uomini, donne di carta pesta ed altre materie plastiche1. . . Di Lei, di me, che ha detto Kinsley? Oppure sui' suoi lavori^ sta seritto come sulla "Voce dieirAmerica" riproduzione vietata? L'ascetismo, trasfigurazione imaginosa di un üsogno non soddisfatto, mi spaventa. II moi cervello senza ormoni oseiilerá fra l'aureola del santo e la camicia di forza deH'idiotaScienza vuol diré prova. Prova significa esperimentO'. Q,uesti, im veritá, non mamcano nel campo dei rapporti fra i sessi! Ma chi li porra a nudo ? Daré una voce ai confessionali a rítornare alia antica. usanza delle confessdoni in pubblieo ? Che il problema esista, sia di estrema attualitá, lo dicono le cronache delle violenze fra amanti, lo dice il .sorras© compiaciuto dei 'capitaHsta che non, bada a spese. Lei, io, siamo l'umanitá intera. Che i nostri magri rapporti si riperouotano poi in tutto l'insieme é veritá lampante; é la luce del solé. Chi trovera la muova ricetta, diverrá miliardario. D. P. Fos-sur^mer (B du Rh) AI GIOVANI Caro ñipóte, lo ho sempre creduto e ho anche seritto che il nostro piu' grande nemico e' Pignoranza; mi sonó sbagliato. Oggi il nostro piu' grande nemico e' il saper troppo, cioe' gli uomini sanno troppo, e perche' sanno troppo hanno inventato tanti ordigni di distruzione da minacciare la nostra esistenza o riportarci nei secoli tristi della barbarie. E non esagero, caro ñipóte. Pochi anni or sonó il popólo piu' intelligente, il popólo piu' progredito del mondo era il popólo germanese. Tutti i prodotti A proposito di liberaiismó Da un paio di secbli il liberalismo inglese é provenbiale. Con quamto mérito effettivo atiesta il seguente episodio riportato dal "Freedom" del 20 ottobre. Dinanzi al Trilbunale di Edinburgh presieduto dal Lord President Clyde doveva decidersi sulla sorte di lun bambino del quale il padre invocava la custodia e la tutela. La questione era complicata dal fatto che il genitore era riconosciuto come comunista e come ateo. II giudiee presidente, come se ignaro della liberta di¡ cosciienza, e quindi di culto, decise di riconosoere Fantico diritto della potestá paterna alia, condizione, pero, che il genitore si impegnasse ad alievare iill proprio figliioio secondo la religiome cristiana, inclüdendo mella sua sentenza la seguente motivazione: "L'ateismo e il benesisere del bambino si escludono reciprocamenite secando il nostro modo d'intendere una societá civile, si che sarebbe quasi impossibile per um tribunale scozzese di acoordare la custodia di un bambino ad un ateo con la prospettiva che il bambino cresca senza insegnamento religioso". II genitore comunista ha accettato l'imposizione del magistrato, il che o diímostra la superficialitá delle sue oonvimzioni di ateo o il suo proposito di annullare in pratica rimpegno formalmente preso con la frode e con- l'inganno . . . che lascierebbero fatal^ mente la prQpria impronta mella mente e nel oarattere del figlio. Ma che diré della maesita dello Stato brirtamnico rappresentata da cotesto giudiee, il quale si permette di imporre a quel bambino un insegnamento religioso stabilito dal governo ? E che diré ddl'onestá inítellettuale di cotsito giudiee Clyde, che ritiene incompatibili "Fateismo ed il benessere di, iun bambino", quando si hanno nella storia e sotto gli occhi tanti esempi di igalantuonimi sotto ogni punto di vista esemplari, cresciuti appunto al di fuori di ogni e quaiunque insegnamento religioso? E di tanti manigoldi d'alto e di basso rango cresciuti in sagrestia? unesp^ Cedap migliori venivano dalla Germania; in Germania si fabbricavano le macchine piu' perfette, le invenzioni piu' strane. Ebbene cosa e' avvenuto? Nel 1914 questo popólo cosi' ammirato ha scatenato una guerra che ha riportato l'umanitá' intera verso la barbarie dei tempi tristi del passato. E nella seconda guerra mondiale, ave va, questo stesso popólo, costrúito dei forni crematorii per bruciare tutta una razza che non gli andava a genio. Barbari! . . . Dei veri barbari. Ecco perche' dico ' che il nostro nemico non e' l'ignoranza ,ma e' il saper troppo. E questo male oggi l'osserviamo anche qui' tra noi, perche' ci crediamo dei popoli superiori. Vai al cinema, qualche cinema del vicinato, e tu osserverai con che entusiasmo il pubblieo applaude a quegli episodii antichi, dei tempi dei primi colonizzatori, ove si conf ano non meno di una dozzina di morti per volta. DalPaltra parte poi succede un altro fattaccio. Lrf sviluppo delle macchine ci ha ridotti alia condizione di veré marionette. L'uomo non e' piu' necessario, e' la macchina che fa tutto. Un grande artista una vol(a dipinse un bel panorama, con giardini orti ed altro e »el mezzo vi aveva dipinto un pupo, imbottito di paglia, come quello che mettono i contadini nell'orto per spáventare gli uccelli. Ecco come siamo ridotti, come tanti pupi; senza cuore, senza anima, senza cervello. A servizio della macchina, del motore, del volante che produce tutto, crea tutto, fa tutto. Eppure l'uomo e' l'essere supremo. L'uomo ama e odia, soffre e gode, produce 11 bene, gli affetti, le gioie tutte della nostra esistenza; l'essere umano deve oceupare il centro delle attivita' umane, deve siedere sull'altare dei nostri affetti migliori; tutti gli sforzi dovrehbero essere adoperati per renderlo felice. E allora? Fra le tante vie che debbono condurci alia salvezza non dobbiamo escludere Parte. Tutte le arti, e in special modo l'arte (eatrale. Dall'Europe e specialmente dall'Italia arrivano dei lavori cinematografici che si sforzano a rieducarci, toccarci il cuore. L'uomo, ci dicono questi lavori drammatici, e' il centro della vita e non il servo della macchina, del motore; l'uomo e' la creatura sublime e non una bestia schiava dell'orologio o del fischio della sirena. A vete visto "Due soldi di speranza"? Un poveretto che non sa cosa fare per guadagnarsi da vi veré; ma ama Carmela e la vuol sposare e allora tutti nel paesetto gli daño una mano, gli offrono tutto quello che possono, ed egli promette di pagare, ma nessuno l'ascolta. Paghero', egli ripete; paghero' ,paghero', ma il vicinato si affanna a daré tutto quel puo' per renderlo felice. Un'azione semplice e grande; mettere su famiglia, avere dei bambini, avere una casa dove si coltivera' tutti gli affetti puri e sani della nostra esistenza. Forse vi e' qualche cosa di meglio nella nostra vita? Ma oggi siamo tanto corrotti che, strano a crederci, tutte le preoecupazioni dei ostri padroni sonó dirette per sviluppare la macchina, il motore, la fabbrica, e far soldi, non curandosi degli esseri umani. Ce ne sonó tanti! . . . Vi e' un'altro lavoro che mi ha puré molto impressionato, "Roma 11 Ore". Anche in questo lavoro «í'auloie ci fa comprendere che sonó gli esseri umani che contano; una prostituta che straccia il libretto del mestiere e lo butta in faccia ad un poliziotto gridando: "credi che debba fare la prostituta tutta la mia vita"? E dichiara solennemente che e' finita, per lei e' finita. Difatti il bisogno di riabilitarsi, di Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 21 22 23 24 25 26 27 2í Sabato 3 novembre 1956 L'ADUNATA DEI REFRATTARI amare, di aver famiglia, avere dei bambini da accarezzare, ecco il desiderio possente che incoraggia quella poveretta a ribellarsi. Vi e' un atto piu' nobile, piu' grande, piu' umano di questo atto di ribellione di una donna oltraggiata che vuole tornare alia vita? Ibsen e' uno dei piu' profondi scrittori che si sonó preoccupati di penetrare nel cuore umano e scrutarne i palpiti fecondi, gli spasimi, le sublimi aspirazioni. La liberta', Passoluta liberta' d'azione delTíndividuo, della donna, ci suggerisce il culto che Ibsen aveva dell'essere umano e ce ne addita i reconditi sentimenti nei suoi umerosi lavori. Ed hanno fatto bene. Pernicone e i suoi dilettanti a recitare l'altra domenica "Casa di Bambola". Certamente i dilettanti non sonó dei grandi ártisti, tutti lo sanno, ma nel nostro caso i loro sforzi hanno raggiunt» tanta perfezione da trasmettere al pubblico, devotamente attento, l'intimo significato dei desiderii delle aspirazioni della rivolta di quella giovane donna, alia morale dell'uomo antico, cieco, ottuso a tutto ció' che e' lógico, naturale nella vita odiera: la liberta', l'amore, 1'orgogHo personale dell'individuo. E gli applausi sonó stati sinceri e ben meritati. Mi auguro per le ragoini che ho detto sopra, cioe' per la nostra rieducazione e la nostra salvezza, che quelle recite sieno date non una volta all'anno, ma tutti i mesi, tutte le settimane se possibile. Ed e' cosi''che per tramite dell'arte ci rieducheremo, torneremo verso la realta'; essa ci aiutera' a ridiventare uomini, capaci di amare, soffrire, godere e lottare per la felicita' di tutti. E allora, caro ñipóte cosa dobbiamo fare? Studiare di piu' studiare setnpre e tutti i nostri affetti sublimi, *tutta la nobilta' del nostro animo, tutta la nostra vasta intelligenza non metterla a servizio di un branco di criminali, ma dedicarla tutta intera a realizzare una societa' migliore dove tutti vivranno liberi e felici: l'anarchia. Tuo zio Corrado Segnalazioni Fedeli alia massima comune di tutti gli autoritari, che si riassume in inglese nelle parole: rule or ruin, domina o distrug'gi, i falliti bolscevizzatori dell'anarchismo hanno finito per uccidene "Le Libertaire" di Parigi, fondato nel 1895 da Sebastien Faure e da Luisa Miche'l: Distrugge quel che non puoi dominare! Nel dame notizia nel numero 2 di "Voíonta'"' (l-IX-'56), il compagno Prunier sciive tra l'altro: ". . . II piu' doteto di questa piccola banda (di arrivisti senza scrupoli formatisi alia disciplina oi'ganizzatrice leninista ed esperti nel maneggiamento oscuro dei segretariati dei comitati), George Fontenis, incomincio' nel 1946 un lavoro di aggruppamento a fina persona'li di cui ei conosce oggi il risultato. Dopo dieci anni di permanenza effettiva alia direzione de! giornale del movimento, essendo riuscito ad allontanare ad uno ad uno, a disgustare in maesa o ad escludere, piu' dell'85 per cento degli aderenti e dei lettori, Fontenis si trovo' nel 1956, in possesso di un órgano personale d'agitazione elettorale e pseudo-rivoluzionaria senza alcun principio', senza alcun pubbldco, carico di vistosi debiti e ridotto al formato di semplice manifestó. Ora ha compiuto la sua ultima opera sopprimendolo. Una decisione personale, autentícate da un "consiglio nazionale", in nome di un "partito" inasistente, ha "sospeso" sine die la pubblicazione del Libertaire, órgano della Federazione Comunista Libertaria. . .". In Italia, i compari di Fontenis non sonó riusciti a tanto. Che sia perche' l'organizzazione dell'anarchismo in partito non e' mai stata presa tanto sul seño ? * * * I compágni del Freedom di Londra, inveee, eelebrano nel numero del 27 ottobre u.s. il settantesimo anniversavio del loro giornale fondato appunto nell'ottobre del 1886 dal Freedom Group a cui appartenevano: Pietro Kropotkin, Mrs. Charlotte Wilson, Dr. Burns Gibson, F. S. Merlino, Nicola Tchaikovsky. La cronistoria di questo periódico e' dettagliatamente narrata in un lungo ailticolo informativo, mentre un bilanoio della sua situazione attuale viene esposto in un articolo editoriale ¡sotto il significativo ti/tolo "Looking Forward" — Guardando Avanti — che conclude con queSte parole in cui si compendia tutto un programma di attivita': Avanti i propagandisti perche' l'idea viva! Due coliaboratori fra i piu' assidui del Freedom, C. W. e George Woodcock (quest'ultimo un ex redattore del gioinale londinese) contribiiiscono alia commemorazione due articoli ponderati che presentano un esame critico dell'anarchismo in genérale. E' un numero interessanitissimo di un periódico che e' sempre dnteressante. I compágni che non l'abbiano letto, ne sentiranno parlare per lungo tempo. Auguri al Freedom. Gli dei che gli uomini si danno sonó piu sciocchi dei loro re e delle loro regine, piu vuoti e piu impotenti. Maxwell Anderson 3 4 ' —7 AMMINISTRAZIONE N. 44 Abbonamenti Fresno, Calif , G. Carpignano $3; Saratoga, Calif., G. Pillinini 3; Somerville, Mass., S. Marzioni 3; Toronto, Ont.( C. Santoferrara 5; Totale $14.00. Sottoscrizioné Brooklyn, N. Y., G. Lombardo $5; Brooklyn, N. Y., V. Gentil© 3; Fresno, Calif., G. Carpignano 7; E. Boston, Mass., contribuzione merasile per la vita del giornale: Braciolin 2, L. Falsini 2, P. Savini 2, Amari 1; Saratoga, Calif., G. Pillinini 10; Keelong, Vict., Australia: L. Panizzon 2, Carraro 2; Alhambra, Calif., come dal com. L'Incaricato 159,60; New York, N. Y., R. Sancini 1; Somerville, Mass., iS. Marzioni 3; New London, Conn , come dal com. I Liberi 495; Totale $698.00. Déficit precedente Uscite: Spese N. 44 Riassunto $ Éntrate: Abbonamenti Sottoscrizioné ~ 377,67 419,42 14,00 698,60 Déficit dolí. 797,09 COMUNICAZIONl Noa pubblichiamo comnñieati anonimi New York City. — Every Friday Night, the Libertarían Forum — 813 Broadway (between llth and 12th Streets) — has round-table discussions commencing at 8:30 P. M. Libertarían Forum » * » San Francisco, Calif. — Sabato 3 novembre 1956, alie ore 8 P. M. nella Slovenian Hall, 2101 Mariposa •St., angolo di Vermont Street avra' luogo una festa da bailo, con cibarie e rinfreschi. II ricavato sara' destinato dove piu' urge il bisogno. Compágni ed amici sonó invitati con le loro famiglie. L'Incaricato *** Detroit, Mich. — Sabato 3 novembre, alie ore 7,30 P. M., al 2266 Scott Street avra' luogo una cenetta famigliare. Sollecitiamo compágni ed amici ad essere presentí. I Refrattari * * * 712,60 84,49 Nota. — Le isomme di $3 (abbonameto) e $2 (sottoscrizioné) regístrate al nome di E. Francardi, nelle rubriche rispettive, nell' "Adunata" di Sabato 20 ottobre (N. 42), dovevano essere invece regístrate nel modo seguente: North Hills, Pa., Giovanni Raggi, abb. $3, sottoscrizioné $2. L'Amministrazione Destinazioni varié Per Volonta': New York, N. Y, L. Rizzo $2; Bayside, L. I., Loiacono 2; Totale $4. Umanita' Nova: Bronx, N. Y., S. Satta $2 Seme Anarchico: Mt. Vernon, N. Y., W. Diambra $1; Bronx, N. Y., S. Satta 2; Totale $3. Comitato V. P. d'Italia: New York, N. Y , G Polesi 2,50; Mt. Vernon, N. Y , W. Diambra 2; New York, N. Y., Livoti 7,50; Brooklyn, N. Y., A. Baldini 2; Totale $14. ( Quelli che se ne vanno Quincy, Mass. — II giorno 19 ottobre 1956 il compagno JOE MORGANTI cessava di vivere. Aveva 73 anni. Alia moglie addolorata e al figlio le nostre sentite condoglianze. I compágni PICCOLA POSTA Torino. J.R. — La lista numero 42 fu pubblicata nell'"Adunata" del 15 setiembre u.s. Ricambiamo1 saluti. * * * Un Esperantista — Non si pubblicano ecritti anonimi per la semplice ragione che, ignorando, chi li abbia scritti, non se ne possono pesare le ragioni. Nel caso vostro, poi, voi polemizzate e sollecitate noi a polemizzare con pubblicazioni delle quali non conosciamo ne' il nome ne' il contenuto. Tutto e' oscuro nella vostra, pensino il timbro póstale del luogo di provenienza che non siamo riusciti a diecifrare — tutto fuorche' la balorda calunnia riguardante Makno. Sonó ancora vivi — e qualcuno anche in Italia — coloro i quali possono testimoniare chei Makno e' vissuto in Francia '— finche' la salute glielo ha permesso — del proprio lavoro di operaio. Pubblicazioni ricevnte ACAO DIRETA — A. XI, No. 110, settembre 1956. Settimanale anarchico in lingua brasileña. Indirizzo: Caixa Postal 4.588, Rio De Janeiro, Brasil. SPARTACUS — A. XVI, No. 21, 13 ottobre 1956. Periódico in lingua olandese. Indirizzo: Korte Prinsengracht 49 — Amsterdam-C, Olanda. Y. and E.-R. Labande: ROME. Translated and adapted by George Millard. 203 illustrations in heliogravure. Ed. Essential Books, Inc., Fair Lawn, N - J- — Volume di 270 pagine, splendidamente illustrato. Tradotta dal francese all'inglese, e' una guida — collana Les Beaux Pays — artística della citta' di Roma. Data di pubblicazione: 30 ottobre 1956. Prezzo: $7.00. Paterson, N. J. — Sabato 10 novembre 1956, dalle ore 8:30 in poi, alia Dover Club Hall, 62 Dover Street, Paterson, avra' luogo la tradizionale Festa della Frutta, con bailo. 11 ricavato sara' destinato a beneficio della iStampa Libertaria e delle Vittime Politiche.' Vi sara' puré un rroco Banco di Beneficenza. Chi voglia contribuiré alia varíete' dei premi con dono personale (che sara' graditissimo) potra' indirizzarlo 0 portarlo» al Dover Club, oppure al seguente indirizzo: A. Giannetti — 192, 20th Avenue, Paterson, N. J. . 1} Comitato * * * Framingham, Mass. — I tre gruppi di East Boston, Needham e Framingham hanno deciso di daré una festa a beneficio delle Vittime Politiche, che avra' luogo Domenica 11 novembre alie ore 1 P. M. nel lócale del Dramatic Club di Framingham. All'l P. M. sar^' pronto il pranzo che sara' seguito da bailo con buondssima orchestra. Compágni e amici sonó cordialmente invitati ad intervenire con le loro famiglie. II Comitato Festa * * * Newark, N. J. — Domenica 11 novembre, all'Ate1neo dei compágni spagnoli, 144 Walnut Street, alie ore 4 P. M. avra' luogo al prima ricreazione mensile pro' "L'Adunata". Cominciando queste nostre ricreazioni, vogliamo ricordare che noi intendiamo daré tutto il nostro appoggio morale e materiale a questo foglio di battaglia che da tanti anni tiene accesa la fiaccola deil'ideale anarchico. Facciamo caldo appello a tutti i compágni perche' siano presentí, onde passare delle belle e proficu© ore insieme. II Comitato *** Los Angeles, Calif. — Sabato 17 novembre nella sala situata al numero 126 North St. Louis St. vi sara' trattenimento famigliare con cena e bailo. La cena sara' servita alie ore 7 P. M. precise. Fara' seguito il bailo. Facciamo invito a tutti colono che si sentono animati da spirito di liberte', di intervenire con le loro famiglie. II ricavato andra' dove piu' urge il bisogno. Noi ** * Philadelphia, Pa. — Sabato 17 novembre, al Labor Education Centre, 927 Walnut Street avra' luogo una cena famigliare a beneficio delT"Adúnate dei Refrattari". Rivolgiamo ai compágni e agli amici un caldo invito a intervenire a questa serate di solidarieta'. II Circolo d'Em. Sociale * * * Alhambra, Calif. — Resoconto della scampagnata del 14 ottobre alio iStreamland Park pro' "L'Adunata''. II ricavato netto fu di $159,60 in cui sonó inclusi anche $30 cotribuiti da Joe Mastroianni. • . L'Incaricato New London, Conn. — Resoconto della festa autunnale qui tenute il 14 ottobre a beneficio del1' "Adunata dei Refrattari": Éntrate generali, compresa la contribuzione nomínale piu' sotto indícate, $770,50; Spese $275,05; Ricavato netto $495. Segué la lista delle sottoscrizioni: Brooklyn, N. Y., "II solitario 5; E. Boston, Mass., Romeo 5, Fabio 5; Reveré, Mass., Rocco Vincenzi 5; Roxbury, Mass., Piroz 10; Ferruccio 5, Silvio 5, Pain 5; New London, Conn., Mario 5; Totale $50.00. A quanti hanno eoncorso alia riuscite della nostra iniziativa il nostro vivo ringraziamento e l'invito fraterno alia festa della prossima primavera. I Liberi * * * Tre cose desidero vedere innanzi alia mia morte; ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di repubblica bene ordinata nella citta' nostra, Italia liberata da tutti i Barbari, e liberato il mondo dalla tirannide di questi scellerati preti. * Francesco Guicciardini (1483-1540) unesp^ Cedap Roma. :— Un gruppo di compágni romani desiderosi di avere una sede nél centro della citta', fa appello ai compágni consenzienti nell'iniziativa perche' il loro desiderio venga realizzato mediante il loro concorso mensile a secondo delle loro possibilita'. Per informazioni e ragguagli rivolgersi a Tommaso Gismondi, vía Palestro n. 3, (telef. 488.764). Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa ?0 21 22 23 24 25 26 27 2í L'ADUNATA DEI Sabato 3 novembre 1956 REFRATTARI niale britannica di Singapore, dove una semplice manifestacione studentesca si sarebbe conclusa con una mena domina di morti e un centinaio di feriti. Perché non interviene il Consiglio di Sicureña delle N. U.f Liberta* e diritto Quando panano di liberta i nostri buoni borghes¡ intendono la propria liberta di dispone, a proprio arbitrio, dei loro beni personali col favore delta protepone dello Stato; e quando panano di diritto intendono il loro diritto di sfruttare il lavoro altrui peí massimo profitto possibüe per se stessi. Un secólo fa i proprietari terrieri del Me^ogiorno statunitense pretesero di perpetuare l'isiitui'wne della schiavitu nel nome della liberta — la liberta dei singoli stati confederati di darsi quelle istitucioni che preferiscono e il diritto di ribellarsi contro l'autoritá_del governo fedérale che "arbitrariamente" pretendeva d'impor loro l'aboliyone della schiavitu. lid ancora oggi i discendenti degli schiavisfy del secólo passato rifiutano ostinatamente di riconoscere e di rispettarc la cittadinan^a dei negri, di ammetterli al voto, nelle scuole, nei teatri, nei parchi e in ogni altro pubblico ritrovo su piede d'uguaglianca con i bianchi, nel nome appunto della liberta dello stato a cui appartengono. A nalogamente, quando i datori di lavoro parlano del diritto ¡al lavoro non intendono il diritto di ogni cittadino ad avere un impiego che gli permetta di guadagnarsi il pane in misura suficiente agli elementari bisogni propri e della famiglia; intendono il "diritto" per se stessi di im.piegare'mano d'opera al minor precio possibüe. senia riguardo per nessuno, anche quando la mag^ior parte o la tota-lita dei toro operai decide' di astenersi dal lavoro rivendicando migliori condifioni di lavoro e un salario meno misero., In altre parole, i padroni intendono per diritto-allavoro il diritto al crumiraggio. sia in tempo di sciopcro, sia in tempi di ordinaria amministra\ione. /:" bens'i vero che il sistema gretto e autoritario a cui la burocracia sindacale ha ridotto le &rganilia{ióni di resistenca operaia é poco piü di un'esattoria di tributi; ma é anche vero che dove questo sistema tributario non si impone, i datori di lavoro af)'amano la mano d'opera in una maniera scandalosa. Significativo, a questo proposito, é il -fatto che negli stati dove i datori di lavoro riescono ancora a legalizare cotesto diritto-al-lavoro — che é un vero e proprio diritto al crumiraggio —■ il rcddito animo medio é inferiore a quello che esiste nei paesi dove, per un concorso di encostante di cui lo sviluppo delle unioni di mestiere é piuttosto un sintomo che un fattore decisivo, non vigono leggi di quel genere. Infatti, nei 17 stati dove esistono tali leggi il reddito anímale medio fu nel 1955 di $1.425, mentre il reddito annuale medio per tutto il paese fu di $1.847 a testa. — Bisogna tener presente le medie sonó cifre immaginarie fatte piuttosto per nascondere la parte piü spiacevole della verita che per indicare fatti concreti. Nel calcólo di queste medie si divide il totale reddito di un paese per il numero dei suoi abitanti: quello che incassa centinaia di milioni di profitti ogni anno, come quello che. nato'ieri o comunque invalido, non riceve un centesimo. Tuttavia. le medie sonó utili a daré un idea di certe situa^ioni. Era gli stati che hanno leggi protettrici del crumiraggio e una bassa media di reddito annuale sonó: il Mississippi. cow la media di $046, l'Arkansas am $1.062, la South Carolina, l'Alábanla, ecc. Si dirá che questi sonó gli stati piu poveri della Cpnfederapone e che il minore reddito é in funcione della povertá del suolo. ma questa supposilione non regge atiésame piü superficiale, in quanto che. per esempio, lo stato del Texas, con tutte le sue favo-lose risorse nalurali, ha un reddito anuo medio ($1.574 nel 1954) di parecchie centinaia di dottari inferiore alia media naiionale, e la Pennsylvania, uno degli stati piu ricchi e piü industrialinati. non arriva alia media annuale ($785 nel 1054) dell'Ínter o Paese. Uno studio approjondito della questione porterebbe probabilmente ad una conclusione di quisto genere, che il reddito annuale medio é piu cm basso laddove i lavoratori ricevono una parte minore dei frutti del proprio lavoro, ed é minore negli stati del South appunto perché lo stato di inferioritá in cui sonó tenuti i lavoratori negri — che laggiu sonó piu numerosi — costituisce un pretesto supplementare ad un piu intenso sfruttamento della mano d'opera depreccata. Tutti i bei motivi retorici, giuridici e ideologici delle classi privilegíate e dei governanti che vigilano alia preservacione dei loro priviiegi si riducono invarlábilmente a questo mínimo común denominatore: lo sfruttamento del lavoro produttivo. L'umanitá di questa seconda meta del secólo ventesimo si dimostra ognora piu insof¡érente del giogo, sia esso il giogo del militarismo occidentale, sia esso il giogo del totalitarismo soviético. Galleani diceva che l'uomo é ingovefnabile, e tutti questi fatti sembrano dargli veramente ragione. I nostalgici I.a settimana scorsa i tumulti in Polonia determinarono un cambiamento della guardia nei posti di governo; in Ungheria sboccarono in una vera e propria insurreiione che l'esercito russo di oceupaiione, in coopera^ione con la policía del regime, ritengono dopo sei giorni di repressioni (dal 23 al 28 setiembre) avere soffocata. I morti si conterebbero a migliaia. Ma da questa parte del sipario di ferro quegli La dijjicoltá in cui si trovano da qualche tempo avvenimenti vengono interpretati non come una in quá i governanti bolscevichi nei territori oceu- rivolta di popólo contro l'oppressione della dittapati dell' Europa céntrale non devano jar dimen- tura bolscevica, bens) come riscossa e rivincita ticare le difficoltá in cui si trovano i governanti della reapone monarchica, clericale e magari fax antibolscevichi un po' dappertutto e per ragioni scista. nicnte affatto dissimili: il desiderio dei popoli — Negli Stati Uniti, gli araldi della forca. dentro o di considerevoli minoranTe di essi — di scuotere e fuori il governo, interpretano quegli avveniil giogo govemativo che pesa loro sul eolio. menti come atti di solidarietá con il blocco occiCon una falsa aria di innocen^a, alia noticia dentale, premio alia política altivamente antidegli avvenimenti dell'Ungheria, la settimana soviética dell'indefaticabile segreteria di Stato scorsa. i governanti degli Stati Uniti, della Gran sotto il comando di John Foster Dulles (exHretagna e della Prancia sonó corsi al Consiglio avvocato di Hitler, di Mussolini e di Franco). di Sicurena delle Nafioni Unite per sollecitarlo Nello Stato del Vaticano, il papa comisante a studiare che cosa vi sia da fare dinan^i al falto ha impugnato la penna per convitare, in un'appodell''Íntervento delle lorie ármate russe nella resita encíclica ai vescovi della Chiesa, i fedelí alié pressione della rivolta ungherese. Pppure. quel preghiere perché cessi la strage con la giusta pace che sta avvenendo in Ungheria non é che una propugna!a dalla Chiesa cattolica-romana: esperripetiiione di quanto é avvenuto in Polonia e, prito nel linguaggio e nei sotterfugi gesuitici, il papa ma ancora, in Grecia. Chi non ricorda i prodigi comiiiante la chiama "crociata della preghiera", compiuti nel territorio dalle truppe comándate dal ben sapendo che nella storia e nella cognipone del Fingiese genérale Scobie nel 1044-1945, e poi sotto pubblico in genérale il termine "crociata' é gli auspici della missione militare dello statuniinnanptutto una coalicione di armi e di armati. tense genérale Van Fieetf Papa Pacelli,- immagina naturalmente che i vinSonó cose da aspettarsi quando, sen.{a nemmeno citori della battaglia in corso debbano essere i fare il gesto di consultarli, si dividono i popoli difensori della sua Chiesa . . . e li incoraggia del mondo in due schieramenti rivali: quando i come meglio puó sen^a farsi cogliere pubblicapartigiani del blocco soviético — o presunti tali mete in flagrania di instigai'wne alia guerra e alia — cercano di infiltrarsi nella giurisdi{ione del rivolta dei sudditi contro lo Stato bolscevico. blocco antisoviético, i governanti di questo metE come se ció non bastasse. ecco qui un dispactono in -moto le mitragliatrici, le autoblindate, i ció romano della United Press ("Sunday News", cannoni: E viceversa! Persino le giustificaiioni 28-X) dove é detto che lo scorso sabato un misonó identiche: come gli antibolscevichi lanciati gliaio di fascisti della capitule della Repubblica alia strage del popólo greco in rivolta contro Italiana e degli Stati Pontifici, si sonó abbando-_ Vimposto governo monafchico-fascista venivano nati ad una "pubblica dimostraxione al canto di giustijicati nel nome del caratiere puramente nainni fascisti accompagnati da salido-romano, in cí ona le del conflitto, cosí oggi i bolscevichi giufavore della ribellione in Ungheria e dei lavostificano l'intervento dellarmata russa nella reratori Polacchi che si ribellarono a Pocnan lo pressione del popólo ungherese insorto contro scorso giugno". l'imposto governo bolscevico adducendo il caratCome avviene iv tutti i movimenti di popólo, tere strettamente narionale del conflitto. molta gente partecipa certamente ai moti ungheMa oltre queste repressioni, diciamo cosí, maresi e polacchi di questi giorni sotto l'impuho di nifestamente di blocco, ve ne sonó di quelle nei cause e di fini diversi. Vi saranno quindi tra gli cui confronti sarebbe alquanto difficile segnalare insorti anche degli illusi dalla retorica democráun carattere domestico del conflitto. tica e libérale dei paesi occidental!, degli eccitati Pe repressioni del Kenia, che durano da anni; dal clericalismo cattolico-romano, dei nostalgici le stragi del Marocco prima, dell'Algeria poi, in del nacifascismo e magari anche dei sicari di cui sonó gia periti i soldati francesi e gli abitanti questi e di alri aggruppamenti interessati, Ma indigeni a migliaia non sonó questioni puramente si puó star sicuro che la grandissima maggiorania domésticos. E proprio in questi giorni é stato di coloro che insorgono combattono e muoiono, annunciato un nuovo tumulto nella cittá colósonó mossi dall'incoercibile bisogno del pane e delta liberta, che sonó le due fondamentali necessitá della vita física e della vita psichica dell'individuo e della collettivitá. E questi, che non poterono essere trattenuti se non per pochi anni dai terroristi della dictatura bolscevica. non si lascieranno per l'avvenire ridurre al silencio ed all'impotenca né dai pretoriani della plutocracia pseudo-liberale dell'occidente, né dai famuli della santa inquisi'cione cattolicaromana, né 'dai oarnefici e dai roghi della barbarie nacifascista se-avessero una volta ancora, per ignavia di popoli e complicitá di. govemi, a prevalere. I nostalgici del potete possono immaginare di essere i promotor! delle generóse ribellioni di quei popoli che non si rassegnano al gi0(,0 ¿e\\a tirannide bolscevica. ma (come i bolscevichi nel caso opposto) non sonó in realta che i masnadieri in agguato ad accannare i frutti del sacrificio "tiriiu al t..»»i." k> L altrui il giorno, ineluttabile della maturacione. Difficolta? di governanti unesp^ Cedap Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 10 21 22 23 24 25 26 27 2í