il pericolo atómico

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il pericolo atómico
VOLUME XXXV
NUMBER 44
SATURDAY, NOVEMBER 3, 1956
A WEEKLY PUBLICATION
(THE CALL OF THE 'REFRACTAIRES')
6 CENTS A COPY -
except for the last week of December
Reentered as second el asa matter at the Poet Office
at New Tork. N.Y. under the Act of March 3, 187».
P.O. Box 316 - Cooper Station • New York 3, N. Y.
zione militare nel governo Trunian — sonó
veramente allarmanti. Tutto ií tenore della
relazione é, del resto, dominato dairidea che
"Finora — dice la relazione del Gonsiglio 'l'Uomo ha varcata la soglia di vasto nuovo
d'Indagine della National Academy of territorio dove le sue conoscenze sonó estreSciences — se si eccettuano alcuni tragici mamenite limitate. E ripetiutamente la relaaccidenti in cui sonó nimasti colpiti piíccoli zione ricorda che le terribili forze messe in
numeri di persone, i¡l danno biológico deri- moto ad ogni esplosione atómica ci sonó scovante da operazioni eseguite in tempo di nosciute. . • In altre parole, qualunque radiapace (compresi gli esperimenti a base di zione é isuscettibile di danneggiare le celliule
armi atomiche) é ¡stato essenzialmente tra- della riproduzione'", di (^nneggiare, cioé, in
scurabile. Inoltre, si ha ragione di credere maniera permanente tutta la specie umana e
che i problemi della radiazione, se affrontati per sempre.
COSí stando le cose, l'esistenaa del pericolo
Con intelligenza e con vigiknza, non costiituié
incontestabile.
Coloro che lo negano per opscono necessariamente ostacolo alio sviluppo
poi'tunismo
politico
o per incoscienza mili-j
di energia atómica su vasta scala. . .".
taresca
sonó
malfattori
senz'altro, e dovrebIpartigiani del'a contiinuazione dele esplobero
essere
messi
in
condizione
di non poter'
sioni atomiche hanno interpretato queste panuocere alie generazioni presentí e alie furole come gi.uiSitif^eaz'cne scientifica della loro posizione, tanto é vero che il genérale- ture.
Cosa certa é che gli studi relativi alia
presidente se ne é servlto come di un
fissione
atómica non possono e non devono
f
argomento decisivo co^. ¡ro gli oppositork
aver
termine.
Neoessario é invece che siano
Tuttavia, la relaziane in qiuesitione no.n si
sottratti al controllo di poMticanti avidi di
ferma a questo punto, si dilunga anzi a inpotere e di miHitaristi insensibili alie soffedicare rinfluenza inconitestabi'le delle sostanze
renze umane, per essere lasciati a quegli
radioattive sprigionate dalle esplosioni atonomini di scienza che sonó dalo studio e dalmiche sugli organi della riproduzione uniana
l'sperienza resi competenti a ¡misurare i peed animale, ripetendo quel che nessuno ormai
ricoli
a cui espongono se stessi ed il prossimo,
osa negare, e cioe che nessuno é in grado di
e
dalla
loro stessa preparazione sonó al'lenati
Sitabilire un minimo oOtre il quale tale ina procederé con la cautela necessaria a trófluenza puó diiventare pericblosa. Ed é provame i rimedi, al di fuori dele presentí poprio questo il punto su cui sorgono le preoclitiche militari, che 'sonó quanto di meno
cupazioni di quanti aborrono la nozione militarista e totalitaria del "rule or ruin", gli scientifico e di> piü maléfico si possa immaginare.
scrupoli sulle ¡sorti delle generazioni future
Gli studi e gli esperimenti si fanno melle
e la conseguente opposizione alia coritinuazioscuole e nei laboratori sotto la responisabilita
ne delle esplosioni atomiche.
¡personaje di coloro che vi si appassionano,
"Alcune delle affermazLoni fatte nella re- non nei gabinetti dei politicanti né nelle calazione aTrAocademia delle Scienze — sorive serme dei soldati di mestiere sotto gli auspici
Thomas K. Finletter, ex-segretario airAvia- deirirresponsabilitá govemativa e militare.
IL PERICOLO ATÓMICO
Nel corso delle .ultime due o tre settimane
della campagna elettorale la questione del
pericolo derivante dalle precipitaziani radioattive provócate dagli esperimenti a base di
esplosioni nucleari e tenmonueleari ha oceupato un posto di prim'ordinie nella propaganda órale e giomalistioa degli avversi candidati e dei loro rispettivi partiti.
Naturalmente, non é il caso di seguiré la
demagogia dei politicanti, i quali gioca.no
come al sólito aulle parole, sugli artifizi e
sugli arzigogoli delil'oratoria comizievole e
sai pregiudizi oltre che suU'ignoranza del
pubblico.
Ció che impressiona é lo spettacolo offerto
dai cosidetti scienziati della física atómica, i
quali si schierano dalla parte dell'uina o dell'altra schiera di contendenti portando la
loro testimonianza al servizio di due opposte
posizioni politiche le qualii non hanno ovviamente la benché mínima base «científica.
Spettacolo che sarebbe divertente se non stonasse con la gravita del pericolo che si prospetta.
Leggendo i pronunciamenti di cotesti scienziati si ha la sensazione di trovarsi di fronte
ai contrari bollettmi pubblieati quotid i anamente da due partí in guerra fra di loro: un
giorno gli scienziati di una delle partí pubblicavano dichiarazioni individuali o coUettive
attestanti che le esplosioni delle bombe all'idrogeno laneiano nell'atmosfera una tale
quantitá di sostanze radioattive da mettere
in serio pericolo non soltanto l'umanitá contemporánea, bensi anche le cellule ereditarie
della riproduzione della specie, con inauditi
pericoli di degenerazione per le generazioni a
venire; e 11 giorno segmente gli stessi giornali portavano al pubblico allibito analoghe
dichiarazioni individuali o coUettive atiesta nti che, all'infuori della zona immediatamente toccata dall'esplosione, il pericolo é
Nel corso dell'orgia demagógica in cui si1
immaginario, inventato per fini politici, assoe' svolta la campagna elettorale statunitenise
Jutamente insostenibile in base a dati seienche sta per chiudersi i candidati dei due
massimi pantiti hanno fatto a gara a chi
tifici. II partito che denunciadla gravita del
piu' promettesse di promuovere la causa
pericolo e premette di metiter fine aula fabdel disarmo in campo di elezione. E' uno dei
bricazione di bombe H se i suoi candidati
problemi che piu' spesso si risolvono a pasaranno eletti ha contato un giorno sino a
role e che piu' rimangono di fatto insoluti.
270 scienziati favorevoli alia sua poisizione
II redaittore della rivista "Defense de
("Times", 27-X) ; e il partito avverso ne
l'Homme" ne riassume i dati attuali con un
rivendica un numero anche maggiore a soarticolo intitolato "L'impossible desarmestegno della sua posizione, che nega il periment" (n. 95) che traduciamo fedelmente.
colo ("Newsweek", 29-X).
n. d. r.
Uno degli .scienziati che sostengono l'esiJules Moch, delegato franoese a quella instenza del pericolo peí presente e peí futuro, verosimile commissione peí disarmo che senza
é il doitt. Walter Selove del Brookhaven Na- darsi tregua attende ai suoi spossanti lavori,
tional Lahoratory, il quale ha recentemente ha fatto or non é molto una dichiarazione
compilato una relazione in tal senso per contó assad pessimista al rappresentamte di una
di una comimissione della Federazionie degli rivista soviética, secondo cui i problemi del
Scienziati Ameri'cani iiiioariicata appumto dello disarmo sarebbero in panna e il risultato fistudio dei pericoli presentati dalle radiaziomi, nora ottenuti in questo campo sarebbero
dove aceusa di sovercihio ottimismo in mate- rappresentati da un magnifico zero.
ria le dichiarazioni íaitte dai Dr. Willard F.
Bisognerebbe del resto essere matti per
Libby, portavoce ufficiale della Atomic aspettarsi alcunché da cotesto organismo a
Energy Commission degli U. S.
tal punto privo di vita da non riuscire nemSarebbe tempo perso per dei prafani come meno a raggiungere nél ridicolo i limiti minoi insistere sui particolari delle rispettive serabili delle commissioni della veochia Soposizioni di coloro che si credono competenti. cietá delle Nazioni.
Bastí diré che le cose sonó arrivate a tal
La sola originalitá di cotesto organismo é
punto che un giornale repubblicano di New per proprio la partecipazione alie sue piccole
York, "Herald Tribune", apriva le colonne gare di ipocrisia di' pa socialismo che ha sú«ue del 28 ottobre ad altri competenti, espri- bito una ben strana evoluzione dai giorni in
TOenti le due opposte opinioni.
cui i cittadjni Jean Jaurés, Jules Guesde,
ILDISARMO
unesp^ Cedap
Millerand, Marcel Sembat, Edouard Vaillant,
Viviani pubb'licavano iil loro manifestó contro rinterveinto della flotta francese nelle
aoque della Grecia e denunciava'no radesione
della Francia repubblicana alia reazione europea (17 marzo 1897).
Gggi, proprio un governo socialista mette
tutto il suo impegno in una guerra che chiama pacificazione e manda un corpo di spedizione a Cipro per difendere gli interessi della
"reazione europea".
I dirigenti di cotesto socialismo bizzarro sonó evidentemente integrati a loro volta ne]
regime che pretendevano di abbattere; e trovano assolutamente naturale diré oggi tutto
il contrario di quel che dicevano unía volta
quando pretendevano di prender pairte alie
campagne áletitorali non per assácurarsi seggi
di oonsigllieri! e di deputati —che volentieri
avrebbero lasciato alie emorroidi dei borghesi
— ma perché durante le campagne elettorali
le masse diventa vano accessibili alia loro opera educatriceNon c'é quindi da aspettarsi che vadano
sulle piazze a proclamare francamente —
quel che sanno benissimo in fondo — e cioé
che dato gli ordinamenti economici attiualmente esistenti in tiutte le nazioni, il disarmo
é iimpossibile.
Eppure, si deve únicamente aiirindustria
degli armamenti se il regime económico rimane in piedi ad onta di tutte le sue formidabili incongruenze.
Oggigiorno, soltanto per la Francia — cosa
bene rappresentata nella commissione peí
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L'ADUNATA DEI REFRATTARI
disarmo — le ordimazioni per la.Difesa Nazionate ol,brepa®sano i 600 miliardi di franehi.
Oltre seieemitomila operai sonó oceupati a
soddisf are i bisogni di quella filantrópica istittuzione.
E i "foTCiitori" intrigano perché maggiori
stanziamenti vengano consaerati all'armamento; ed hanno intradotto rautomatizzazione nelle loro officine appunto per aumentare i'l margine dei loro profitti. Grazie
airautoimatizzaziome, la loro produzione raggiunge un ritmo comsiderevole mediante l'impiego diurna mano d'opera sempre meno numerosa. Non sonó organizzati per la pace. I
Sabato 3 novembre 1956
begli affari, i lauti profitti stanno mella preparazione alia guerra. Ragion per cui, senza
una preoecupazione per quel che possa arrivare, si arma senza tregua, frenéticamente.
Per questo, per via di eotesta gente é il
disarmo praticamente impossihile. Per questo. é l'atmosf era avvelenata dalle stesse mene
diplomatiche, dagli stessi diseorsi patriottici,
dalle stesse bugie che si vedono sulla atampa.
Per questo siamo noi abbandomati ai deliramenti oratoria degli avventurieri déla politica e dei generali, e il disarmo é piú che mai
•lontano.
Louis Dorlet
Rossa spagnola delegati e gli invitati della
Croce Rossa soviética".
Cogliendo al voló l'occasione, i giornali
anarchief spagnoli che ai pubblicano im Francia hanno ricordato la camipagna che neglí
anni 1947-1948 agitó gli anarchici di tutto
il mondo, l'intellettualitá spagnola e moltissime personaMitá del mondo delle scienze e
delle lettere, particularmente in Francia, per
esigere la liberazione (e non la consegna a
Franco come avviene oggi) degli spagnoli1
internati nei campi di oompentramento russi,
speeialmente e sopratiutto di quelli internati
nel campo di Karaganda.
Per mettere i compagni in condizioni di
discutere in mérito sará bene che ritorn'iamo
rápidamente su questa dolorosa vicenda.
Nel 1937-38, a'll'epoea della formazione dell'esercito popolare, alcune centinaia di giovani in etá tra i 18 e i 21 anni, figli di provati antifranchisti di diverse tendenze pofaranno parte dei quattro gruppi, poicbé, a
litiche e per il valore e l'eroismo di cui
quanto si sa'- il governo soviético non avrebbe
avevano dato prava, vennero selezionatd e
soddisfatto sinora alouna domanda di rifugiainviati in Russia (e i¡n Francia da dove torti spagnoli che hanno ehiesto di essere tranaron© una volta termina ti i corsi) per persportad in Francia o in America ove risiefezionare gli studi di aviatore in aeropláni
dono i loro familiari. I 513 sbarcati vennero
di guerra- Al termine improvviso della guerra
caricatii isu 16 autocarri e trasportati in uní
sollo pochi di questi giovani eramo rientrati,
centro di "classificazione" situato in un conmolti' di essi, che moni avevano ancora comvento di Saragoza,
piuti i quattro corsi di studi o e di esperiII corrispondeinte del' giornale franchista mento, rimasero in Russia. Quelli tra loro
"A.B.C.", in uno sperticato servizio speciale, che ebbe,rq la fierezza di dichiararsi rivoluannota che "a poppa e a prua della nave zionari e, facendo professione della loro fede,
"Crimea" erano rispettivamente issate fe non eomiuinisti baliscevicbi, dopo lunghe e dobandiere di Spagna e deTl'Unione Soviética" lorose vicissitudini vennero intermati mel
(dolce e ridente connubio!) che "fra le donne campo di Karaganda.
spagnole abárcate figuravano la madre e la
Questo campo di concentramento soviético
soreilla dell'ex ministro Jesús Hernández (mi- sorge al centro della infinita e desolata pianistro comunista nel governo del 4 novembre nura di Karajsta¡n, al nord est del lago Ba1936) che "la cortesía piú profonda e rigo- ljash, nell'Asia céntrale russa, il cttma é
rosa venne osservata nei saluti e melle con- severo, rigoroso; ogni isosta micidiale, i viansegne tra le autoritá e membri della Oroce danti traveraano la zona frettoloisi. La temperatura durante rinverno raggiiumge i trenta
gradi sotto zero. Nel campo di Karaganda i
rifugiati erano, nel 1948, sprovvisti di assiiDurante la prima guerra mondiale la stampa stenza medica e sícarsamente nutrifi. La Feci fece credere che l'esercito germánico che invase derazione spagnola dei deportati e internati
il Belgio, taglió le mani a molti ragani. Dopo la politioi, ¿n un rapporto pubblicato il 15 genguerra si venne a sapere che non era stato vero; i naio 1948, riusci a stabilire la natura dei
germani non avevano tagliato le mani ai ragani maltratitamenti, le generalitá ed il luogo di
provenienza di ogni internato.
belgi.
Oltre a questi giovaini aviatori, 56 sopravLa stampa, i giornali non dicono mai tutta la
vissuti
au circa 250 alunini, rimanevano in^
veritá. In molte occasioni, come rivoluponi, guerterna
ti
altri spagnoli: marinai spagnoli,
re, o altro grave fatto, i giornali inventario o
quelli
Che
restavamo degli equipaiggi incariesagerano le noticie; oppure hanno ordine di non
cati
del
trasporto
del materiale e dell'oro
diré il vero per soddisfare le ambiponi di questo
o quel governo. In tutti i casi ingannano il popólo, spagnolo, provenienti dai caimpi di concentramento di Yakuti, airestremo mord della
oltraggiano la veritá.
Ora il Rev. Edward J. Killion, ex-Tenente Siberia; civili, .medici e profeasori, di una
Colonello cappellano nelle jor%e ármate degli fede repubblieana provatissima, ai quali eraStati Uniti, scrive una lettera al "New York mo stati affidati le co'lonie imfantili, dalle
Times" del 26 ottobre, spiegando che nel Convento quali piü tardi, in territorio russo, eramo
di Monte Cassino non vi erano germani che il stati allontanati.
II 23 luglio 1948, a seguito di quella pobombardamento da parte delle for?e degli Stati
Uniti il 14 febbraio del 1944, fu un atto di bar- tentisaima campagna, gli internati di Karaganda furono diretti a Odessa ed ancora non
barie.
La lettera dice in parte: — " Voi ("N. Y. siamo in grado di sapere oom quali imtemzioni.
Quanti di essi avranno sopravvissuto a
Times") avete scritto: -molte persone da allora
quell'inferno
di esistenza che non puó essere
hanno considerato la distru^ione di Monte Caschiamata
vita?
Fra i 366 adulti sbarcati' a
sino come una macchia ñera su gli Stati Uniti.
Valencia
il
29
settembre
fiígurerainno aleuni
— Hanno proprio ragione. II 15 febbraio 1944,
degli
ex
internati
di
Karaganda?
Saramno
l'abate di Monte Cassino in una dichiara^ione
scritta, disse: Nessun soldato germánico é o é compresi nei prossimii grupi di cui é previsto
l'arrivo in Spagna? Oppure quegli infelicí
stato a Monte Cassino.
i "Eppure noi americani abbiamo completamen- avranno continuato e continueramno a popote distrutta la culla della civiltá occidentale in lare i campi di conceintramento perduti mella
uno dei piü barbari e stupidi attacchi che siano famosa Bet Pakdala la "Steppa della fame" ?
stati mai commessi nella seconda guepra mon- sulla quale e sui quali il governo soviético
mantiene un ostínato silenzio? E quale sará
diale. . .
la
sorte riservata al superstite se viene con"¡I Genérale Kosselring, il comandante tedesco
nella iona di Monte Cassino, avvisó i frati che segnato a Franco ?
Su questi interrogativi desidereremmo che
nessuno avrebbe commesso un tale atto di barbaria. Eppure il 14 febbraio, 1944, gli americani i compagni spagnoli ci dessero dele delucida-v
lanciarono 250 tonnellale di bombe su un convento- zioni e delle motizie piü recenti. Per agitare,
indifeso, dove 1800 rifugiati, donne e bambini, si se oceorre, nuevamente l'opinione pubblica,
erano ricovemti colla speran^a che esso sarebbe chiamare a raccolta tutti gli uomini liberi
risparmiato. Noi uccidemmo la meta di quei ri- • di alta e nobile coscienza in difesa di questi
martiri che hanno sofferto e soffrono nelle
fugiati. . .
"Le porte di bronco del fabbricato principóle carni e mello spirito di rigore di urna ingiucontengono quattro placche che ricordano ognuno stizia e di un dispotismo che offenlde Fumala distru{ione di questo monte: distrutto dai Vi- nitá, del quale le ibolgie deli'mfermo dantesco
sigoti; distrutto dai Saraceni; distrutto dal ter- sembrano appositamente scritte.
remoto e ... da un propulsore ad elica ameriU. Marzocchi
cano.
("U. N.", 28-X-'56)
OSTAGGI SPAGNOLI
IN RUSSIA
Ho ricevuto da alcuni coimpagni un ritaglio
del giornale "II "Giornb" del 9 ottobre che m
una corriispondenza da Madrid fra 1'aMaio riporta: "La settimana «corsa, come é noto, la
Russia ha-restituito alia Spagna 513 rifugiati!
spagnoli, il primo di quattro gruppi di citta^
d'imi spagnoli rifugiatisi in Russia dopo la
fine della guerra civile. La nave russa che
portava i rifugiati in patria é stata acoolta
molto cordialmente a Valencia".
Appare giustificato ed opportuno che í
compagni vogliano sapere, per rendersi contó
della veraeitá della notizia e valutame la
portata, tanto piü che non mi consta ne
abbiamo parlato i giornaM di tendenza bolsceviconsoicialista.
Dal giornale "C.N.T.", pufoblicato dai nostrí compagni esiliiati in Francia, sembrerebbe che; il ritorno in Spagna dei quattro
gruppi di rifugiati di cui parla il giornale
¡milamese sila stato deciso da un accordo stabilito tra la Croce Rossa soviética e quella
spagnola, preceduto da un referendum, ordina¡t© dal governo soviético in colilaborazione
col governo di Franco, tra i rifugiati spagnoli, ai quali venne pósito questo dilemima:
o essere conisegnati al governo di Franco o
continuare la vita del rifugiato nella "patria
del socialismo".
Non si eonoseono i riisultati del referendnrní, ma quello che isd sa di certo é che il 29
settembre «corso nel porto di Valencia sbaroavano dalla nave russa "Crimea" 513 rifugiati apagoli (36 adulti' e 157 bambini). I
rientranti di sesso masehile, (oggi oiomini
dai 30 ai 40 anni), erano dei ragazzi quando
furono, durante e non do,po la guerra di Spagna, inviati in Russia. I 147 bambini che li
accompagnano isono i f igli nati in Russia da
matrimoni contratti tra spagnoli e spagnole,
oppure tra spagnoli e russe; inifatti 21 donne
russe fauno piarte della spedizione, mentre le
donne spagnole siposate a dei russi sonó rimaste in Russia. Tutti sonó oriundi baschi e
qualcuno é na¡tivo di Saintander e delle Asturie; tutti avevano quakhe familiare che li
attendeva alio sbaroo, il che fa pensare che
solo coloro che hanno familiari in Spagna —
attraverso i quali il governo franchisita puo
identificare rautenticitá dei nuovi venuti —
L'ADUNATA DEI REFRATTARI
(THE CALL OF THE "REFRACTAIRBS")
(Weekly Newspaper)
cxcept for the last week of December
DONATO LAPENNA, Editor and Publisher
316 West 18th Street (3rd floor) New York City
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Vol. XXXV - No. 44
Saturday, November 3, 1956
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st New Tork. N.T. under the Aot of Marón 8, 187».
ettere, crtlcoll, corrlapondenze, comunlcatl, rairtla poat&lS
fhecka ed ognl altra comunfcazlone riguardante U (loma:*.
1«Toao eenere lndlrlzzatl a:
L'ADUNATA DEI REFRATTARI
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Necessitá dell'Ateísmo (1)
fumo. Tralasceró quindi di fare della religione un problema, privo di senso, ma percio
típico della mentalitá am'letica di cuii dá saggio questa nostra época crepuseolare.
Farne un problema val quanto esaltarne
Tinteres.se,
se interprétate psicológicamente
deH'anarchismo avevano accarezzato formunei
termini
delTinquietudine contemporánea;
lazioni connesse con la realtá trapassata, ci
o
rischiare
di
restare inaseoltati, se prospetaffliiggoino con le loro proteste di crisi, di una
tato
secondo
i
dati tradi'zionali della critica
crisi che li riguarda, ma ohe pretendono di
materialista,
estendere a tutto quanto l'anarchismo. Essi, i
Invece, par fatta a posta a sostenere il
realisti, vorrebbero metterci tutti al passo
della nuova realtá per destinarci oosi, come contrario la difesa delTagnosticismo tentafa
oggi loro, a^ una crisi futura. . . Intanto la da taluni collaboratori della stampa anarparábola deJ marxismo sta lá ad ammonirci chica. Eppure Tagnosticis.mio. non e ohe una
dei risultati cui sa pervenire il trasf orsmismo problemática della religione! E non ci si
ideológico. II marxismo negó autonomía e accorge che in ogni época di crisi oggi, al
forza alia volontá e al pensiero preferend» suo tramonto, come al suo sorgeire (vedi
chiuderlii nella trappola del sistema; eoonamioo Agostino) e come nel periodo in cui si resé
oapiítalista e abbandonandoli cosi, senza di- palese il suo fallimento (vedi Pascal) — il
fesa e senza vigore, alia deformazione mas*- cristianesimo deriva la sua rinascita, almeno
siccia delle ■convenzioni imposte dal prepo- tra gil intelletuáli, dal diffuso disorientamento psichico anziché da fantasticati ropulsi
tere borghese.
La ¡sorte del marxismo si profila idéntica metafi'sici: non. ié una forza che il dubbio puó
per ogni altra ideología interessata alia de- scalfire, é piuttosto una escrescenza romanr
magogia proselitista e disposta a laseiar de^ tica che nel dubbio trova fondamento e vifiniré i suoi problemi e da realtá di questo gore.
tipo. Proprio oom te stesso criterio realista
L'agnosticismo é un gioco di equilibrio inanche agid anarchici si fa proposta di rime- telletuale, una mera formula che ha senso
diare con tegore toppe rif ormiiste agli strappi solo .se considerata come rifle aso di una conche la loro ideologia avrebbe súbito per To- dizione di serenata psichica. La sua derivapera corrosiva del tempo. Senoinche questa zione. epicúrea, quanto, alTedonismo che lo
formulazione storicista delíla decadenza di ispira, e rivelatrice di una vacazione etica
taluni aspetti delTideologia anarchica, opera stimolata dal pessimismo ohe suggerisce Tiproprio sul terreno della realtá che Tanar- nerzia della societá contemporánea. Ma Tachiismo oppugna e propio^ contro quegli aspetti gnosticiismo epicúreo rinnovava pur sempre
della concezione anarchica sottratti in princi- la tradizione prometeica del pensiero greco:
pio alTinflusso di tale realtá e alia critica "non lo fermarono i disoorsi sugli dei, né i
da essa ispirata.
fulminl, né il brontolio minaccioso del cielo",
La tesi antiumanista di Marx, ohe storicizza diceva Lucrezio, tessendo Telogio di Epiouro.
ill pensiero sulla scorta della scalastica idea- Invece Tagnosti'ci'smo che ora oi viene prolista, soggiace davvero alia oorrosione della posto raochiude la rinuncia alia tradizione
dialettica di cui si e fatta trastulo. II pen- rivoluzionaria delTanarchismo, in nome di un
siero- anarehi'co-antidialettico e costruttivo, falso noúmeno e di una falsa tollleranza. E'
ohe afferma Tautonomia della scienza e della per me naturale valutare il pensiero come
morale restituite alToriginarlo significato ri^ espressione del carattere, speochio di una movoluzionario, sovrasta il corso transitorio rale. La scienza stessa, secondo il grado di
della decadenza capitalilsta. Tentativo equivo- liberta morale, ora si eleva alia filosofía e
co é pretendere di riferire Tesíistenza delTa- ricerca la struttura primordiale del mondo
narchismo ai contingenti contrasti del mondo físico e psiohico, ora degenera in una técnica
borghese: le sparute avanguardie rif ormiste, da "Brain Trust" al .servizio di governi e di
fíltrate in campo anarchico, constateranno chie.se. E' eomune pero il prooedimento di1
vano lo sf orzo di plegare al güoco degii oli- proclamaire Tassoluto della scienza e del pengarclhi delTest o delTovest la forza che alTa- siero per conferiré peso alie proprie opinión! e
nartihismo oonferisce il messaggio milenario insiteime sottrarsi alia responsabilitá di averie
di cui é portatore.
emesse. Con quasto animo Tagnostlcismo si
* * *
serve dei conoetra di noum^eno e di tolleranza.
Da tanto che non scrivo, non so se mi riuII) concetto di noúmeno dovrebbe giusitifisoirá di esprimere questo pensiero: che la. care Tagnosticismo come coerente "epoehé",
necessitá delTateísmo per me non esce fuori come sospensione di giudiizio che la scienza
dei termini di una discussione intorno alia esige per tutto oió che non puó non restare!
coerenza anarchica. Sentó diré che oggi tutto ignoto. Giá Spencer, nel nome di questo Iné problemático tanto, che Tamore per ill pro- conosciibile, aveva cercato di ridar vita alia
blema in sé ha tolto senso perfino ai; dati vecchia trovata della doppia veritá per oon^necessari a risolverlo. E' un ritorno romántico oiliare Tesistenza della religione e della scienaU'angoscia che favorisoe il risorgere dele za, Spencer identif icava esplicltamente il suo
tendenze mlstiche; una moda anche questa Inconoseibile col noúmeno di Kant, Invece il
che passerá, speriamo senza lasciare traiece noúmeno kantiano non puó vantare possibipiü márcate di¡ quelle segnate dalla moda po- litá di esistenza e resta nei limiti di una mei-a
sitivista. Intanto, questa disposizione aJll'a- esigenza pratica della ragione. II mondo noustratto, ohe pur tanto piü crede di aderire menico é il mondo stesso della liberta in cui
alia realtá, sombra abbia fatto breccia tra le finzioni metafisiohe rispondono a un biTinteMettualitá anarchica che cosi si trova sogno di semplioe .soelta morale: tanto che la
ridotta alTiinterpretaziione fórmale dei fatti liberta, per il mondo moumeinieo, é il criterio
e portata ad annichilire il contenuto stesso equivalente a quelo di necessitá impiegato
delTanarchia. La naturale propensione del- nella configuraziione del mondo empírico.
Tanarohismo a riífugire da oigni sisitema rí- Questa riduzione del metafisico alTumano
gido ha tróvate almento, presso questi com- rappresenta il senso ultimo della fiiosofia
pagni intellettuali, nella tendenza al forma- critica.
lismo, propria della isoienza moderna. E par
Resta inteso che questa risposta alie prequasd paraddossale constatare che, pur su di tese delTagnosticismo^ non si propone di diun piano antipositivista, resta valida la criti- strarre dalle convinzione agnostiche quanti
ca .malatestiana in favore delTautonomia del preferiscono parteggiarle. A nessuno torna
pensiero anarehiieo e contro il connubio nega- cosi amara la critica delle oonvinzioni altrui
tivamente sperimentato tra scientismo e come a chi tiene care le proprie. Quanto si
anarchia. Dopo. ill giá detto, é ohiaro che non chiede é di non apponre alTanarchism¡o il caso trovarmi a mió agio sul terreno di una rico di personali idiosincrasie. II conformiismo
problemática fine a ¡sé stessa: non vale di- ha dato .sempre lustro al vecchio motto dellla
squisire su problemi vuoti di contenuto, se fedeltá alia bandiiera\ Fedeltá perniciosa,
pur talora possa far speciie constatare Tatti- quando il ouore e il cervello nion rispondono
vo commercio delle botteghe che vendono piü alTantilco riohiamo, quando é ormai spenta la scintilla che confortava a guardare tanto
in alto e lontano. E' troppo chiedere di non
cercare di spegnerla in quanti vivono ancora
di quella luce? Questo é dunque un riichiamo
Preambolo sulla coerenza
E' triste oggi riprendere il titolo e rinnovare i propositi che ¡ispirarono Topera del
grande poeta della liberta?
Triste, certo ,per chi si affida alia metafísica delTevo'luzione e pretende interrogare
¿1 passato per trame Toroscopo che apra il
vareo alTavvenire. Ma é cosi che, sipezzata
la trama illusoria ohe le speranze avevano
intessuto interno ai fatti dellá storia, aili
sognatore deluso si paira davanti Tincubo del
mito di Sisifo eostretto a riicominoiare, senza
tregua, la sua dispetrata fatiea. E' forse giusto che un araaroháco, desideroso di rivolgersi
sopratutto ai compagn!, inizi con questo
preambolo il suo discorso interno alTateismo ?
Pare di si, se a trattare questo argomento
mi ha spinto il tono di quanti pretendono
reimterpretare la storia delTanarchisino secondo la .moda democrática contemporánea,
Qui appumto — contro il revisionismo cui
8a storia fa da mezzana buona a giiustificare
le properisáoni: trasformiste — la difesa de'liJ'ateismo, a paite iil sigmifieato della lotta
antireligiosa chiarito a sufficienza nel passato dai oompagni piü esperti e pensosi, é
prova della forza di resistenza delITanarchismo contro la corrosione che aulle ideologie
opera il cosidetto "spirito dei tempi". Ma
la carrosione dellTideologia autoritaria, ideologia essenzialmente demagógica, rappresenta' lo scotto naturale che una casta paga per
la sua aiscesa, rappresenta la dispersione cal>colata di una forza per conseguiré un risultato ugualmente previsto. Invece la corro- *
sione dei principi anarchici significa la sconifdtta per Tanarohismo, dato che i propositi
delTanarchismo coincidano con le affermazioni del'anarchia. Che senso avrebbe, per
una concezione incompatibile con i!l successQ
di casta, parlare di trionfo, una volta ohe i
suoi principi fossero stati labbandonati lungo
la vía? L'anarchismo si interessa seriamente
e profundamente ai problema umani e sociali
e per esso la coerenza, piü che questione di
método, é necessitá di esistenza, Cito qui Malatesta — non pero con Tanimo di chi cita un
nome rispettato a sostegno delle. proprie
seiocchezze — perché mi pare abbia interpreta to meglio di ogni alltro il problema della
coerenza della sua costruzione paziente e pertinace. La critica al positivismo di Kropotkin,
che ha impressionato tanto Gastón Lavai come esempi'o di leggerezza suicida che nega
alTanarchismo le salde basi della soienza,
risponde a una comprensione profionda delle
esigenze della lotta anarchica, cui conferisce
respiro e oonsistenza secolari.
La coerenza riporta alTuomo. alia sua volontá e alia sua tenacia, le ragioni delTaseesa
«mana e dichiara illusoria ogni speranza non
fondata sulle decisione di arrivare alia meta.
Essa impegna eiaseumo, senza ritardo e senza
abbandono, a farsi protagonista delTopera di
emanoipazione sociale. La pratica delTanarchismo é peroió pratica di coerenza e Malatesta, contro Kropokin, enuncia la scoperta
del valore della coerenza intesa, non come
attaecamento fanático a un principio comunique consacrato, -ma come forza educativa e
rivoiluzionaria:- La perenne attualitá delTanarchismo riposa proprio nel senso della misura di ció che dura e di ció che perisce nel
tempo: ranarohismo ié cosi posto a una altezza che gli consente di rifiutare la moda
del transitorio e il gioco delle lotte di casta.
Quanto pericoloso lasiCiiarsi cogliere njella.
rete di queHa moda e di questo gioco. Oggi, all
cospetto della iscienza froidiana delle caste al
potere, cosa resta delle prete.se del candido
scientismo positivista? E che ne sarebbe
deiranarchismo se davvero avesse seguito le
orme di Kropotkin? Ecco come, lin quella
polémica, Malatesta ha previsto il pericote e
ha saputo sottrarre il perenne dell'anarchia
alie suggestioni di una moda che ne avrebbe
compromesso la sostanza e i propositi.
Pur talvolta notiamo in aicuni compagni un
certo sgomento verso la realtá che resta ánesorabilmente travolta0dal tempo. Essi, che
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—4
L'ADUNATA DEI REFRATTARI
alia bolleranza — che non é conbraddAbtorio
fare in difesa della coerenza, poiché non é
vero che i due termina' siano l'uno aH'altro
contrapposti. La tbolleranza non puó comportare rinuncia alie proprie eonvinzioni per condividire ¡le aJtruii, giacché non vi é luego a
tolleranza per ció di cui si é parbeeipi, ma
per ció che contrasta con le nostre vedute.
Essa f avorisce e non contraddice a un massimo di caratterizzazione. La (tolleranza non
solo ata a f andamento .de'H'etica anarchica, ma
l'anarchismo vi si ,rif erisce in ogni siuo punto
e la garentisce radicalmente nell'anarchia.
La sitoria e i fiíni del'l'anarchismo non si ríassumono sostanzialmente in una lotta per la
tolleranza? Non credo oi sia alcuno disposto
a sosbenere che gM anarehiei abbiano mai
lottato per il predominio di una ideología,
anziché per un idéale di liberta soeiale.
Veramente il ooncetto di tolleranza, inteso
come apertura e eornpromesso, é aneh'esso
giustificativo di un (tentativo di adattamento
deH'anarchismo, che sí professa evolucionista
solo per non oonfessare la sf iducia e l'abbandono di ogni rivendicazione rivoluzianaria.
Tale é la sorte delle idee general!, di avere il
senso che loro eonferiseono la condizioine dei
temipi e le aspirazioni degli uomini: il populismo fu reazionario a l'epoca romántica, rivoluzionania al tempo di Baounin; l'evoluzionismo, rivoluzionario di Reclus, oggi sarebhe
la masohera intesa a coprire una ritirata e
una crisi
Essenziale é che quanti iriflettono questa
crisi non presumano di confondere (i loro casi
con la causa dell'anarchia. Non ignoro le miserie e. la sorte dell'uomo. Mi compenetro
delle ¡ansie e dei disinganni che spesso offuscano il terso specchio del euore. Ma l'ainarchia abbraccia i seoóli e la vita di oignuno;
e per quanto ci sia caro sentirla intima e
nostra, bisogna rispettarla come un bene
delFumanitá tutta, non piegarla volita per
volta ail capriccio delle nostre fortunóse vicende. E intanto rispettarla non, come f eticcio
che tiranneggi daH'alto, ma nel sentimento
e della idea dei oompagnii, Noi fra gli altni,
ma senza lia prosopopea di iinterpreti designabi
ddl'anarcihismo e senza il gusto del dcorso
a false prove che diano peso d'assolurto adíe
nostre particolari vedute.
E' naturale che dopo la tempesta ci commuova la poesía delle piccole cose e che il filo
d'erba ci abtiri piü che non 1'ardua vetta che si
staglia nel cielo. E' aliara che la presunzióne
dei semplici crede di abbraeciare l'inbera vita
e di dettare alll'universo le rególe delta, propria esperienza; ed allora, per tale annullamerito o inversione, di valori, lo spinibuíalismo
sopravviene a proporci l'ambigua disibinzione
tra conoscenza e saggezza. Risorgé cosi la
misbica delle origini, e con essa, ill senso
arcano della vita e la magia del'assoluto. Mai
non ci avvenga, a noi che proclamaimmo lia
morte degli idoli, di ricalcare l'antico sentiero. II ritorno romántico ,sará breve quanto il
dispotismo che lo sorregge e lo esprime. Lo
stato, quesibo dio sociale del romanticismo,
mai fu piü vicino alia sua crisi decisiva. E'
un paradosso del conformismo pretendere di
legare l'aniarohismo alia moda romaintica di
questa etá di ítrapasso. Invece, oggi1 piü che
mai l'anarohia deve bastare a s!é stessa.
■Contro il ¡risucchio- mistico del populasmoreazionario oggi come al tempo di Shelley —.
la necessitá del laiteismo afferma anzitutto
la f orza déla coerenza anarchica, poiché l'ateiismo si dimostra un aspetto della lotta
uimana opposta aM'onita dei dogmi e alie iniquitá del potere. Propirio per questo l'ateismo anarohico ignora teologie, bibbie e vangeli e fonda le sue ragioni, senza vane negazioni dogmatiohe e inubili formulazioni scientifiche, sull'etica umana e rivoluzionaria
del'anarchia.
Massimo Chillino
(1) II tifcolo "Necessitá' dell'ateismo" riproduce
quello di un sag-gio di Shelley. II richiamo non ha
solo valore di omaggio reso al poeta della liberta'.
Shelley, che visse negli anni della restaurazione romántica della religione e deillo stato e soffri' lo scon-*.
forto ed espresse le ansie di quell'eta' tanto simile
alia nostra, ci ripropone oggi il dilemma della scelta
tra la morale di Prometeo e la maschera di Tartufo.
Sabato 3 novembre 1956
Lettere dall'ltalia
XX Setiembre a Genova
Preceduta da una scialba e anémica mani^festaziione "iufficiale" a cura del comune
(alia qualle hanno aderito Liberali, Repuibblioani e Sociíaldemocratici) avvenuta il 20 Set^
tembre al "Cario Felice" (oratore il democratiieo cristiano avv. Boibba), il quale ha
riicoirdato (grazie 'tambe, ma guardi chi!) la
f atidica, data, il XX settembre ha avuta una
degna e imponente (l'ampila sala del "Ducale" era gremitissima, fatto questo che ha,
nel momento attual'e, la sua importanza) se
pur limitaba, diciamo noi, rievocazione a cura
deil'Associazione del Libero Pensiero — Giordano Bruno di Genova, con oratore Andrea
Finocchiaro Aprite.
Eravamo ¡bra i convenuibi. Diciamolo siubitto: abbiamo assistito ad una rievocazione del
XX settembre seniza Che fosse rnenzionato
Garibaltídí. Cosi che ancora una volta "l'eroe
dei due ¡mondi", il duioe dei miille", il vünto
ma non domo di Mentana, é stato tenuto discretamente lontano, ancora come esiliato.
Grave! Questa volita, tanto . . . mérito va al
"Libero Murabore", al "Miscredente" Finocchiaro Aprile presidenite della "Assoclazione
Nazionale Libero Pensiero".
E diré che prima che iniziasse la rievoca^zione era stato distribuido, oltre che al Cario
Felice, anche nélla sala del Ducale, un volantino, "a cura degli anarchiei", i quali hanno
voluto ricordare il XX Sebbembre col testamento polibiico di Giuseppe Garibaldi ripro^
dotto appunibo nel volántino. Di questo besbar
mentó politico silenzio, duranbe butba l'espo^
sizione.
Ora, brillante quanto si vuode, argomentata
quando puó essere possibile e ricca di fatti,
date, episodi e citazioni di illusitri, una rievacazione del XX Settembre, dove non si ricorda la Rpuibblica Roma'na, Villa Glori, Menr
tana e il grido di "Roma o Morte" dei Garibaldihi, Garibaldi e i fratelli Cairoli, come a
L'eccidio di Ludlow
L'eccidio di Ludlow, di cui é questione nell'articolo che precede, ebbe luogo il 20 aprih
1914.
/ minatori del hacino di Trinidad, nel Colorado,
erano in isciopero fin dal 23 settembre dell'anno
precedente. II numero degli scioperanti si aggirava intorno agli 11.000. Le loro rivendica^ioni
¿rano modeste: ridu^ione déll'orarlo giornaliero,
pagamento del salario in moneta an^icché comerá
usanza allora, in buoni della compagnia validi
soltanto nei nego^i della com-pagnia; fine del
regime delle scuole e delle chiese padronali, diritto
di voto, amministraiione pubblica indipendente
dalla compagnia stessa.
Ma gli amministr'atori della Colorado Fuel and
Iron Co., appartenente alia famiglia Rockefeller,
non volevano saperne. Arruolarono pretoriani
profumatamente pagati (da 3 al dollari al giorno;che allora costituivano un salario privilegíalo)
e col terrore cercarono di rimandare i minatori
al lavoro. La milicia statale del Colorado secondava le operaiioni dei terroristi.
Le famiglie dei minatori erano' state scacciate
dalle loro abitaiioni, proprieta della compagnia,
ed erano state ricoverate in un accampamento
di tende situato presso Ludlow, Col. Le scariche di
fucili dei terroristi contro l'accampamento erano
cosi frequenti, che sotto una delle tende centrali
era stato scdbato una gallería di rifugio.
La notte del 20 aprile 1914, i manigoldi della
compagnia insieme a quelli della milicia statale
(National Guard) diedero fuoco alie tende dopo
averie intrise di petrolio. Quelli dei ricoverati che
tentarono di scappare furono fatti bersaglio ai
colpi delle loro rivoltelle e dei loro fucili. Alcuni
morirono bruciati.
In tal modo morirono quella notte venti persone, tra cui uomini donne e bambini. Nei giorni
che immediatamente seguirono furono assassinate
in maniera análoga altre 46 persone.
("Industrial Worker", 15-X-56)
diré I veri determinanbi della giusbamente
famosa Breceia di Porta Pia, deve, ci pare,
essere per forza difebbosa, vacanbe, priva
di molto di que! contenuto e significato che
l'hanno resa "immortale e 'simbólica".
Per quanta attenzione ahbia fatto non ci é
stato dato di sentiré il nome di Garibaldi e
dei Cairoli (Garibaldi: "La Grecia ebbe i
suoi Leomida, Roma antica i suoi Fabi, d'Italia moderna i suoi Cairoli"); con lie altre date
del 1849, 1867 e con gli a'ltri che sano sublima e signiificativi di Mentana e di Villa
Glori che nel popólo divenne Villa Gloria. Si
é voliuto con (peste omissiioni o diímenticanze,
evibare ogni accenno polémico? Pare di si.
Infatti roratore l'ha voluto sottolineare con
l'emettere una severa sentenza: ("Quando si
faceva Pantiblericafenio volgare alia Podrecca, fra coloro che disapprovavano c'eravamo
noi"). A rilguardo del povero ma batbagliero
(a modo suo, naburalmente. Ma poi perché?. . .) "As'ino" che ancora una volta fa le
spese a certa forbitezza cast-igata di linguaggio.
L'oratore ha detto di piü accennando al
"momento attuale", al momento particolare
della situazione italiana. Figurarsi, L'Unificazione Socialista che impone anche al "miscredente" Finoechiairo Aprile, anche al "Libero Muratore" presidente della "Associazione Libero Pensiero" delle condizioni di
limitatezza di linguaggio. Giá, perché nell'Unificazione Socialista l'arciclerieale Osservatore Romano vede (e, meschiinello! se ne
preoocupa! . . .) "un risveglio dell'anbiclericaüsmo". Orrore! Ma non bastano le as¡sicuraziani dei varii soclalisti compreso Nenni?
Anche Finocchiaro Aprile ha avuto, senza
aloun rispetbo per coloro che hanno serii e
fondati dubbi, presentare l'Unifiicazione Socialista come il toccasana "ad una situazione
anormale". "Oggi ci broviamo in una situazione clericale. Se ci sonó partiibi che sostengano la podestá civilte é ingiusto chiamare
questi uomini anticlericali". Per il resbo l'orabore é stato veramente brillante e giustamente isevero nel condannare l'jinvadenza clericale e l'acquiescenza del governo della repubiblica democratiioa italiaina.
II protagonista imponente delPorazione é
sbabo, come del resbo richiedeva il tema,
Mazzini. La figura di Mazzini, pensatore e
agitatore, nella parola alaba delPorabore, é
Sitaba rivif icata pienamente. Molto opportuno,
appunto perché drammaticamente attuale, il
"distinguo" fatto dall'oratare, a proposito dtel
teísmo di Mazzini. "Abbiamo sentibo diré
molbe cose su Mazzini, lo si é esalbabo come
pensatore; il pensiero di Mazzini ha bisogno
di essere approfondito sopratbutto dal punto
di vista filosófico. Mazzini savrasta Rosmini
e l'autore del Prilmato degli Ibaliani. . . Mazzini era religioso ma aveva della religione
una eoneezione pant-eiista tutta personale. Per
comprendere il teísmo di Mazzini bisogna
micorrere airetimologia greca del termine e
non a quella latina. . . Mazzini era un teista
libero. Egli riconosceva una forza delPunlverso e credeva a questa forza con tutto l'animo, ma escludeva qiualsiasi religione confessionale non solo cattolica. Permeato dal
pensiero di Spinoza.fu. abtratto dall'idea della
confess'ionalitá dello Stato alia quale rimase
vsempre fedele".
Passando a trattare la seconda parte del
tema, l'oratore, mailgrado la preoooupazione
per il "momento", ha dato all'esposizione un
tono vibrante ed aspro che in certi momenti
ha lassunto gli' accenti drammatici e sdegnosi
de "J'Acouse". "II concordato dubbiamente
valido quando ancora non si s&peva distinguere il potere politico da quello temporale,
oggi é un'ironia. Dopo il 1848, dopo cioé che
si é definita la distinzione dei due poteri e
delineato i limiti, e le condizioni deiringerenza
del pobere temporale della chiesa nell'attivitá
política dello stato, il concordato non ha piü
raginone d'essere. Consi^eraita la situazione
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Sabato 3 novembre 1956
italiana al tempo déla costituente non possiamo non constatare che le eoneessionií fatte isa
quella sede al potere temporale della chiesa
furono enormi. II primo dovere dei costituenti
doveva essere quelo di tener lontani dalla
Costituenite i "patita lateramensd". (Applausi
¡niutritissimi e l'oratore sottolinea: "il vostro
aplauso ha un significato político, ma il mióargomento é giiuritíiteo"). I patti lateranensi
ánvalidano la Costituzione. Come spiegare
questa antinomia mostruosa? ... Se la costituente avesse formato i patti avremmo
una situazione profundamente diversa. Invece
oggi la sovrapitá teocrática prevale su quella
civille fino al punto di. inf lienzare i rapporti
delito stato litaliano con gli altri istalti tanto
da considerare normal le visite del corpo
diplomático estero ai Papa. . . lo, non voglio
diré miente di offensivo nei riguardi del Papa,
ma lo erado ¡se é possibile che il Papa sewta il
bisogno di convocare i sindaei per imtrattemerii non di questiOni religiose ma sui modo
come devano governare. Bisogna ritornare
airequiliibrio dele forze. . . Oggi si vedono
troppi preti in giro. Pemsate ai molti scandali,
alia molta gente che si arricchisee mentre
'la povera gente soffre la miseria piü ñera.
I rapporti ira1 lo stato e la chiesa devono tornare nortmali, i due poteri devono restare nei
campo dele proprie attivitá e attribuzioni.
Bisogna moralizzare la vita política italiana.
Bisogna che il farsi pécora, délo stato italiano, nei confronta della chiesa finisea. . .
La liberta é un bene incomparabile che dieve
essere garantito dalla legge la quale non deve
consentiré di essere violentata da nessuno.
Invece, di queste violazioni, se ne verificano
molto spésiso. Basta considerare le diimissioni
di De Nioola e perció i rapporti tra la costituzione e Finíame legge di Pubblica Sieurezza. Bisogna che lo stato ritorni ad avere prestigio ed onore. Perció ritengo importante
che tai concluda FUniíficazione Socialista".
Certo questa parte del diseorsa di Finocchiaro Aprile si presta a molte mostré obbiezioni, sia per quamto riguarda le attribuzioni
moralistiche concede o varrebbe daré alio
stato, sia per quanto riguarda il . . . pistoJotto finale relativo al'U-niificazione Socialista sulla quale, il ameno che si possa diré é
che l'oratore attribuisee eceessiva importanza
e fonda molte speranze. Ma queste obbiezioni
li laseeremo ai lettori mentre noi consideriamo come elemento positivo del'esposizione
del'oratore aver obiuso il suo diré esaltando '
la figura di Gilavamni Bovio e citando il pensiero del grande filosofo relativamente all'importanza simbólica del XX Setiembre. E
questo perché ci lascia sperare ad un ritorno
alie tradizioni libertarie delPAssoeiazione del
Libero Pensdero déla quale Finocchiaro
Aprile é presidente.
Un Anarchico
Genova, 23-9-956
:
LA RAGIONE PUBBLICA SOLA
GARANZIA
DELLA
FEDE
PUBBLICA
//
To hell wifh the Constitution!"
AirinfemO' la Costituzione! E' il grido di
ieri, dii oggi, quello di domani, d'ogni gioenno,
d'ogni conflitto che ponendo di fronte il diritto ed il privilegio, il lavoro ed i capiítale,
glii sfruttati e gli sfruttatori, riveli la disperata impotenza della legge a risolverne, a pía- •
carne l'intimo, irreconciliabile antagonismo.
A credere ciecamente nele guarentigie
della Costituzione, nella protezione délo.
Stato, nella severa impassibilitá dele sue
leggi, della siua giustizia, dele sue diverse
magistrature, nela necessitá deM'ordine costituito, nelle istiituzioni che ne reggono e ne
custodisoono le siorti, rimane il prOletariato
con fede ed ostinazione che sopravvivono ad
ogni sbaraglio, ad ogni esperimento.
Lo sciopero di Cripple Creek é d'avant'ieri;
é di ieri lo sciopero minerario délla contea di
Kaníawka' nei West Virginia; sui campi di
Ludlow rosseggiiamo al solé che chiazze sanguigne deirultima strage, e non hanno i venti
disperso le ceneri de la selvaggia ruina; é
strazíio, desolazione, angoscia ovunque.
Eppure dalle valli riairse, dai cuori sgomenti, dai ventri esausiti non rompe la protesta, non scoscende la bestemmia, non balena che nelle temerarie eceezioni d'avanguardia la rivolta, e non riescono insieme a
coprire 11 coro vasto di preci, í'eirvide d'ardo're,
di fede, d'aspettazione al magistrato supremo
della repubblica:'
"Non vogliono tregua a la pena quotidiaina;
"Ci dánno intriso di fíele e di scherni il
pane;
"E dopo d'averlo siudatoi le cento volite, ce
lo rubano;
"E perché ci leviamo a ripirenderlio, a volerlo riprendere perché lo matuirarono le
braocia, perché ne viivano le povere compagne nositre, perché il nositro sudore sia stangue
ai figli esitenuati nelle carni delle madri e
dei figli, nelle nostre povere carni ci hanno
Sitraziiato senza pieta e senza ragiíone.
"E sui morti — sonó centinaiia di morti —
hanno levato i roghi sinisitri ardendoci i focolari;;
"E sugli orfanii levano caohiinni di scherno
e minaccie di sterminio, levan, le forche gli
epuloni, calpestaitO' ogni diritto, vilipeso ogni
sentimento, stracciate tutte le leggi;
"E tu ®o¡lo puoi fare giustizia, tu, padre a
tutti eguale;
"RendlCi giustizia, tu!"
* # #
E raspebtano dalle commissioni parlamentari di'nchiesta, dai presidente Wilson, dalle
corti marziaili di Denver, dai lodo degli arbitri, dale resipiscenze padrona'H, la giustizia.
^L'invocano dove non é, dove (non é stata, dove
non é passata maii, dove sdegna di passare e
di irendersi. Non la cihieggono ala concardia
dei cuori animosi, alia solidarietá degli interessi sagaci, all'audacia irresistible dele
braceia onnipossenti.
Alia legge ed ala costituzione!
* * *
"To hell with the Constiitution!" scoscende
dall'altra riva.
Al'inferno la costituzione! gridava undici
anni fa il maggior MacClelan, in Cripple
Creek, all'avvocato J. M. Glower che gli rimproverava la violenta confisca di tutte lie
guarentigie oostituzionali, la sappressione dei
giornali, l'arresto degli editori, la dispersione
ed il sacco dele tipografie, l'imterdetto delle
pubbliche e dele prívate riunioni, come
un'irrdverenza, come un oltraggio ala costituzione.
"To hel with the Constitution! Noi siamo
Dove l'assoliuto regna,, dove i'autorita pesa
siul'opinione, dove i'idea d'iun'essenza sopraai'naturale serve di base alia ¡morale, dove la
ragion di Stato domina tutti i rapporti social!, é inevitabile che la devozione a questa
essenza, l'autoiritá che la rappresenta, te
eceezioni che crea al diritto e al dovere, gFinrteressi che fa nascere, prevalgano nei cuori
sul rispetto della fede pubblica: il che vuol
diré che, come la ragione pubblica é falsata,
la fede pubblica é mulla.
Si ha oosi ruitimo grado di depravazione
a cui,possa scendere una societá.
E' giá un male ben grande, e i nostri precedenti Studii han servito a farlo comprendere,
quando, in seguito airinvasione delFassoliuto,
ognd giustiizia si trova disitrutta nelle relazioni umane, nelireoonoimia, nei governo, nel^ venalitá, e per contraccolpo, iil sospetto ingiusto e la calunnia.
reducazione, nei lavoro.
Chi potrebbe vivere in una societá da oui
Ma ritamoralitá non si ferma qui: in una
ogni
fede sarebbe bandiita?. . . Ora, quando
societá in balia di fatto al probabilismo, la
fedeltá lagli impegni, la eostanza nelle massi- mai la fede pubblica fu piü indegnamente
me e nella condotta, diventano sempre piü ra- violata, il disprezzo dei primciipii e dei giurare; di guisa che aiFiniquitá genérale dele siw menti praticato su piü larga scala che dalla
tuazioni s'aggiungono, con quanto hanno di Rivoluzione iín poi?.
P. J. Proudhon (1809-1865)
piü odioso, la menzogna ,il tradimento, la
cm
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qui agli ordini del governatore per la difesa
della proprietá e delFordine. Non ha aira
bandiera il soldato".
* # *
Oggi, dinnanzi ale corti marziali di Denver, il maggíore Hamrock ed il tenente Linderfelt — aecusati d'assassinio, d'incendio e
di saccheggio per avere senza provocazilone,
senza l'ombra di un pretesto, aggredito il
pacifico attendamento minerarío di Ludlow,
d'averne cacciato gli uominii cola mitraglia,
d'averne violato ed assassinato le donne, d'averé, i cannibali straziato il corpo di bambini
colé palle esplodenti dele loro carabine,
d'aver posto l'aocampamento a sacco, di
averio da ultimo incendiato per cancelare le
traccie"orrende déla loro forsennata ilíibidine
di mandriili e di manigoldi, di tagliagole e di
tagliaborse — rivendicamdo intera la respon»sabilitá dele loro gesta e del dovere compiuto
in omaggio al'ordine, ala proprietá sacra ed
inviolabile, alia bandiera che del soldato, della
disciplina, del'ordhíe, é símbolo e palladlo,
hanno -rimandato uin'altra voita, col cinismo e
col'impudenza che vengono dalla certezza
dell'impunitá, la costitUiZione aU'infernp! ,
"To helil with the Constitution!" Puó essere
un.freno agí impeti incoerenti déla folla, la
legge, la Costituzione. Sagaeem&nte appiteata
poissono dalle convulsioni ef f imere ricondiurré
a la calma, a la prudenza, ala vecchia devozione, la massa traviata od ilusa, e quando
sonó volite a ripiegarla sotto il giogo, ad evitame gli orgogli malsani, a soffocarne le
rivolte "sacriieghe, a ribadire néle reprobe
cervlci riinamovibile fatalitá déla seirvitü e
del giogo, allá legge alia costituzione si puo
compatire.
Non si discute, non si .patteggia col'insur¡rezdone. Si sehiaccia.
Guad a chi le indulge; f inisce come Capeto
sui palco della ghi'gliottima. Sui soioi sbaragli
spietati a Satory, al Pére Lachaise rifa Adolfo Thiers le sorti del'ordine, déla repubblica
e déla elasse.
"To hell with the Constitution!!" Lasciate
ai curial i sofismi, ai parlameniti le ehiacchiere, ale femmifne ed ai giiuntatori gli scrupoli.
La dinamite riscatta a Víctor, a Segundo,
a Cripple Creek, le mortificazioni con cui la
costituzione, la legige, ámpotenti ale evizioni
siubitanee e decisive, hainno umiliato il regime: nei bull-pen, colé deportazioni notturne,
colé torture sapienti, coi Inciaggi abrupti,
oolle istragi in massa, colla strage eieca sorda
maramalda, la strage dei vecchi dele donne
dei bambini, si sgomenta, si; disorienta, si
annichilisce la resistenza che trova nelle guarentigie costituzionalii falmento e l'impuden>za scandalosa.
"To hel with the Constitution!" é la parola d'ordiine di tutte le restaurazioni da
Bruniswick a Polgnac, da Bava Beccanis al
maggiore MaeClelUan, al tenente Linderfelt;
a oui, dai gorghi déla pena, risponde sempiterna l'eco delle preci aimila, dele confidenti
rassegnazioni discrete con le quali, indegno di
giustizia, di rispetto', di liberta, Tarmenito al
raccomanda alila magnanimiitá ala pietá dei
beccai.
Vé questo di buono: che, fatta ossessione,
la cínica petulanza reazionaria intristisce anche gli stelü piü tenaei della fede e dslla
speranza costringendo l'eco a rispondere dall'altra riva — non; fosse che in via d'ecceziione — "to hel with the Constitution!" Da
Háymarket Place o da Biuffalo, da Wardii^r,
Idaho, o da Walsenburgh, Colorado. In via
d'eccezione, vero.
Ma le eceezioni, soltanto lé eceezioni fauno
la storia e Ta-wenire.
"To hell with the Constitution!" per la
salvezza comiuaie, insieme coi minatori del
Colorado che in luogo d'ammainare affilano
nel'aspra vigila, al buon di del cimento del
domani i cuori e le arma.
"To hel!".
L. Galleani
("C. S.", 6 giugno 1914)
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— 6 —
L'ADUNATA DEI REFRATTARI
LEÍ ED 10
I due perni sui quali gioica l'umanitá si
chiamano: appetito e riproduzione. Del primo
se ne parla largamente, sotto tutti, gili aspetti,
incluso a volte anche quello scientif ico; sui
secando regina. pressoché sovrano.. il silenzio,
imposto dalla morale religiosa, penetrata implaeabile in tutti gli amibienti, per sottile in*
filtrazione.
II dottor Alfredo Kinsey ;é ¡monto. Egli é
I'esponente di tutto un programma di studi
sessuali strettamemte scientifieo. Cosi, come
valaniga, sonó giunti alia pianura; neerologi,
richiami, articoli, spumti alia radio, B modesto lettore od asoaltatore me sa qtuanito primaScorse ben due imtere oolomne di giornale,
portamti ü titolo del defumto, non ho coito
sillaba sui fatti da lui appurati. Un magniloquente silenzio'.
* * *
Cosi la gioventü continua impertérrita a
rifare all'imifimito le sue esperienze; ilusa, in
questo periodo, che i, diritti dei due sessi siia¡no eguali, mon solo davanti all'appetito, ma
anche al eomplesso fenómeno della riproduzione. Riproduzione che non é altro che una
specie di Cassa di nisparmio alia quale individua f ormati recano ildi piü della loro nutrizione, giungendo cosi a costituire un capMale
che, ala fine, -camminerá con le sue gambe.
' Che a venti anni esista un surplus vittale,.
é la eonstatazione di tutti i giomi; dianzi esso
•serviva alio sviluppo del bimbo, ora é li che
aspetta una via di luscita, con la continua minaccia di .una congestione.
Questa via di luscita Leí la ritrova ogni
innova luna, con un salutare salasso, che la
rimette in equilibrio fisioDogico per qualche
settimana ancora.'
lo non mi irítrovo ¡im eguale f avorevolc condizione. La naturale congestione chiede anche
a me imperiosamente um sallasso; ma questo
non solo ad ogini muova luna!
Lei, ieri, era lo «truniento docile e sattomesso al mió equilibrio fisiológico, ben ehiusa
5n casa, della quale tenevo la chiave ¡in saccoccia.
Lei, oggi, si é assieurata tutti i diritti
¡miei e, in fascio, vanta anche quelli dell'a¡more.
I tempi si evolvomo.
Lei, oggi, non ha piü come in precedenza ili
compito di aumentare il numero degli umand
e di far fronte ad una disastrosa moirtalítá
infantile.
Lei, oggi, si guadagna il suo pane e non é
piü obligata a «cambiarlo col giogo maritale,
come al tempo di Nausicaa "dal giogo marital vergime intatta".
' Sotto i due pumti di vista, anzi di fatto!
la su a qualiitá di femmina é in netto regresso;
le si aprono i larghi orizzonti del terzo sesso.
lo ho sempre minore la possibilitá di comperarne i favori; essa si ride della mia off erta tutela; e, se vuole un f iglio, potra an-J
che ricorrere alia f eoondazione artif iciale.
Viceversa la .mia qualitá di maschio é in
Jlietto progresso. La fatica fisica che mi, si
richiede é in diimilnuzlone, la mia alimentazione é piü sostanziosa, un buon letto ed um>
mórbido capezazle favoriscono i miei riposi.
lo, in sopramercato, mi sonó accorto che
tale fiunzione generatrice produce nel mió organismo degli ormoni, che sonó di ca«pitale
importanza per il funzionamenito del mió
cervello; quasi isono tentato ad ¡invidiare la
vi'ta dissoluta di itanti genii e creatori;.
Lei, solo a periodi é presa da'un vento di
passione erótica; io, ammalato crónico.
Cosi nell'etá dell'inesiperienza sorge l'tllusione di una fusione di initeressi sentimentali;
poi, dopo la luna, úi miele, oominioerá la via
crucis del do ut des; e lei, con tanta mereanzia masohile in vendita e poche aoquirenti,
abbasserá i prezzi fino all'inverosimile.
Lei, buona, capace di intendere la necessitá
che mi assilla, é ben rara eccezione; mentre
io, privato dgii antiiohi dirititi, che risuonano
nell'inconseio, ne soffro e bestemmio.
II problema degli alimenti é la piattaforma
dichiarata di partiti, di siistemi, di filosofie;
ognuno puó discuiteme aU'ihfilnito. II proble-
¡ma delle diversitá stridenti che esistono fra
i due sessi é sotto la censura costante del códice, della divinitá, del conformismo imperante.
II primo ha fatto dei progressi, il secondo
é al livello dei passati millenni.
Saulle, col suo cristianesimo, ha gettafo il;
diisipregio 'Su questo bisogno maschile, ooncedendogli delle formule di sopportazione o la
soelta di farsi eunuohi per la gloria del dio.
Maomeitto ha aperto i cordoni della sua misericordia, ponendo sula bilancia il mió io e,
sull'altro piátto, non una, ma piü femmine.
Era il pensiero anche del primo Napoleone.
In Ungheria, con legge recente, il padre
di piü di tre figli paga ra¡na taissa supplementare. S'arrangi.
Soliuzione diversa for;i'soe la natura quando ci offre una donna in sogno e, per un
qualohe dhconscib moviimemto, ci acqueta, Pericolosa valvola di sicurczza, se abolisce ogni
controllo. Pericoilosa la donna sognata ad
dbchi aperti, se il controllo qui é quanto di
piü problemático si poissa daré, non in teoría
ma in pratica.
Viene a volte a chiederci se, alia guisa dei
comuti tori che si fanno beffare da una
mueca di cartapesta, non avremo un giorno
Sabato 3 novembre 1956
anche noi, uomini, donne di carta pesta ed
altre materie plastiche1. . .
Di Lei, di me, che ha detto Kinsley? Oppure sui' suoi lavori^ sta seritto come sulla
"Voce dieirAmerica" riproduzione vietata?
L'ascetismo, trasfigurazione imaginosa di
un üsogno non soddisfatto, mi spaventa. II
moi cervello senza ormoni oseiilerá fra l'aureola del santo e la camicia di forza deH'idiotaScienza vuol diré prova. Prova significa
esperimentO'. Q,uesti, im veritá, non mamcano
nel campo dei rapporti fra i sessi! Ma chi
li porra a nudo ? Daré una voce ai confessionali a rítornare alia antica. usanza delle confessdoni in pubblieo ?
Che il problema esista, sia di estrema
attualitá, lo dicono le cronache delle violenze
fra amanti, lo dice il .sorras© compiaciuto dei
'capitaHsta che non, bada a spese.
Lei, io, siamo l'umanitá intera. Che i nostri magri rapporti si riperouotano poi in
tutto l'insieme é veritá lampante; é la luce
del solé.
Chi trovera la muova ricetta, diverrá miliardario.
D. P.
Fos-sur^mer (B du Rh)
AI GIOVANI
Caro ñipóte,
lo ho sempre creduto e ho anche seritto che il
nostro piu' grande nemico e' Pignoranza; mi sonó
sbagliato. Oggi il nostro piu' grande nemico e' il
saper troppo, cioe' gli uomini sanno troppo, e perche' sanno troppo hanno inventato tanti ordigni di
distruzione da minacciare la nostra esistenza o riportarci nei secoli tristi della barbarie.
E non esagero, caro ñipóte. Pochi anni or sonó il
popólo piu' intelligente, il popólo piu' progredito
del mondo era il popólo germanese. Tutti i prodotti
A proposito di
liberaiismó
Da un paio di secbli il liberalismo inglese
é provenbiale. Con quamto mérito effettivo
atiesta il seguente episodio riportato dal
"Freedom" del 20 ottobre.
Dinanzi al Trilbunale di Edinburgh presieduto dal Lord President Clyde doveva decidersi sulla sorte di lun bambino del quale il
padre invocava la custodia e la tutela. La
questione era complicata dal fatto che il
genitore era riconosciuto come comunista e
come ateo. II giudiee presidente, come se
ignaro della liberta di¡ cosciienza, e quindi di
culto, decise di riconosoere Fantico diritto
della potestá paterna alia, condizione, pero,
che il genitore si impegnasse ad alievare iill
proprio figliioio secondo la religiome cristiana,
inclüdendo mella sua sentenza la seguente motivazione:
"L'ateismo e il benesisere del bambino si
escludono reciprocamenite secando il nostro
modo d'intendere una societá civile, si che
sarebbe quasi impossibile per um tribunale
scozzese di acoordare la custodia di un bambino ad un ateo con la prospettiva che il
bambino cresca senza insegnamento religioso".
II genitore comunista ha accettato l'imposizione del magistrato, il che o diímostra
la superficialitá delle sue oonvimzioni di ateo
o il suo proposito di annullare in pratica
rimpegno formalmente preso con la frode e
con- l'inganno . . . che lascierebbero fatal^
mente la prQpria impronta mella mente e nel
oarattere del figlio.
Ma che diré della maesita dello Stato brirtamnico rappresentata da cotesto giudiee, il
quale si permette di imporre a quel bambino
un insegnamento religioso stabilito dal governo ? E che diré ddl'onestá inítellettuale di
cotsito giudiee Clyde, che ritiene incompatibili "Fateismo ed il benessere di, iun bambino", quando si hanno nella storia e sotto gli
occhi tanti esempi di igalantuonimi sotto ogni
punto di vista esemplari, cresciuti appunto
al di fuori di ogni e quaiunque insegnamento
religioso? E di tanti manigoldi d'alto e di
basso rango cresciuti in sagrestia?
unesp^ Cedap
migliori venivano dalla Germania; in Germania si
fabbricavano le macchine piu' perfette, le invenzioni
piu' strane. Ebbene cosa e' avvenuto? Nel 1914 questo popólo cosi' ammirato ha scatenato una guerra
che ha riportato l'umanitá' intera verso la barbarie
dei tempi tristi del passato. E nella seconda guerra
mondiale, ave va, questo stesso popólo, costrúito dei
forni crematorii per bruciare tutta una razza che non
gli andava a genio.
Barbari! . . . Dei veri barbari. Ecco perche' dico '
che il nostro nemico non e' l'ignoranza ,ma e' il saper
troppo. E questo male oggi l'osserviamo anche qui'
tra noi, perche' ci crediamo dei popoli superiori. Vai
al cinema, qualche cinema del vicinato, e tu osserverai con che entusiasmo il pubblieo applaude a quegli episodii antichi, dei tempi dei primi colonizzatori,
ove si conf ano non meno di una dozzina di morti per
volta.
DalPaltra parte poi succede un altro fattaccio. Lrf
sviluppo delle macchine ci ha ridotti alia condizione
di veré marionette. L'uomo non e' piu' necessario, e'
la macchina che fa tutto. Un grande artista una vol(a
dipinse un bel panorama, con giardini orti ed altro
e »el mezzo vi aveva dipinto un pupo, imbottito di
paglia, come quello che mettono i contadini nell'orto
per spáventare gli uccelli.
Ecco come siamo ridotti, come tanti pupi; senza
cuore, senza anima, senza cervello. A servizio della
macchina, del motore, del volante che produce tutto,
crea tutto, fa tutto. Eppure l'uomo e' l'essere supremo. L'uomo ama e odia, soffre e gode, produce 11
bene, gli affetti, le gioie tutte della nostra esistenza; l'essere umano deve oceupare il centro delle attivita' umane, deve siedere sull'altare dei nostri
affetti migliori; tutti gli sforzi dovrehbero essere
adoperati per renderlo felice.
E allora?
Fra le tante vie che debbono condurci alia salvezza non dobbiamo escludere Parte. Tutte le arti, e
in special modo l'arte (eatrale. Dall'Europe e specialmente dall'Italia arrivano dei lavori cinematografici
che si sforzano a rieducarci, toccarci il cuore. L'uomo, ci dicono questi lavori drammatici, e' il centro
della vita e non il servo della macchina, del motore;
l'uomo e' la creatura sublime e non una bestia schiava dell'orologio o del fischio della sirena.
A vete visto "Due soldi di speranza"? Un poveretto che non sa cosa fare per guadagnarsi da vi veré;
ma ama Carmela e la vuol sposare e allora tutti nel
paesetto gli daño una mano, gli offrono tutto quello
che possono, ed egli promette di pagare, ma nessuno l'ascolta. Paghero', egli ripete; paghero' ,paghero', ma il vicinato si affanna a daré tutto quel
puo' per renderlo felice. Un'azione semplice e grande; mettere su famiglia, avere dei bambini, avere
una casa dove si coltivera' tutti gli affetti puri e
sani della nostra esistenza. Forse vi e' qualche cosa
di meglio nella nostra vita? Ma oggi siamo tanto
corrotti che, strano a crederci, tutte le preoecupazioni
dei ostri padroni sonó dirette per sviluppare la
macchina, il motore, la fabbrica, e far soldi, non
curandosi degli esseri umani. Ce ne sonó tanti! . . .
Vi e' un'altro lavoro che mi ha puré molto impressionato, "Roma 11 Ore". Anche in questo lavoro
«í'auloie ci fa comprendere che sonó gli esseri umani
che contano; una prostituta che straccia il libretto
del mestiere e lo butta in faccia ad un poliziotto
gridando: "credi che debba fare la prostituta tutta
la mia vita"? E dichiara solennemente che e' finita,
per lei e' finita. Difatti il bisogno di riabilitarsi, di
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Sabato 3 novembre 1956
L'ADUNATA DEI REFRATTARI
amare, di aver famiglia, avere dei bambini da
accarezzare, ecco il desiderio possente che incoraggia
quella poveretta a ribellarsi. Vi e' un atto piu' nobile, piu' grande, piu' umano di questo atto di
ribellione di una donna oltraggiata che vuole tornare alia vita?
Ibsen e' uno dei piu' profondi scrittori che si sonó
preoccupati di penetrare nel cuore umano e scrutarne i palpiti fecondi, gli spasimi, le sublimi aspirazioni. La liberta', Passoluta liberta' d'azione delTíndividuo, della donna, ci suggerisce il culto che
Ibsen aveva dell'essere umano e ce ne addita i reconditi sentimenti nei suoi umerosi lavori. Ed hanno
fatto bene. Pernicone e i suoi dilettanti a recitare
l'altra domenica "Casa di Bambola". Certamente i
dilettanti non sonó dei grandi ártisti, tutti lo sanno,
ma nel nostro caso i loro sforzi hanno raggiunt»
tanta perfezione da trasmettere al pubblico, devotamente attento, l'intimo significato dei desiderii
delle aspirazioni della rivolta di quella giovane donna, alia morale dell'uomo antico, cieco, ottuso a tutto
ció' che e' lógico, naturale nella vita odiera: la liberta', l'amore, 1'orgogHo personale dell'individuo.
E gli applausi sonó stati sinceri e ben meritati.
Mi auguro per le ragoini che ho detto sopra, cioe'
per la nostra rieducazione e la nostra salvezza, che
quelle recite sieno date non una volta all'anno, ma
tutti i mesi, tutte le settimane se possibile.
Ed e' cosi''che per tramite dell'arte ci rieducheremo, torneremo verso la realta'; essa ci aiutera'
a ridiventare uomini, capaci di amare, soffrire, godere e lottare per la felicita' di tutti.
E allora, caro ñipóte cosa dobbiamo fare?
Studiare di piu' studiare setnpre e tutti i nostri
affetti sublimi, *tutta la nobilta' del nostro animo,
tutta la nostra vasta intelligenza non metterla a servizio di un branco di criminali, ma dedicarla tutta
intera a realizzare una societa' migliore dove tutti
vivranno liberi e felici: l'anarchia.
Tuo zio Corrado
Segnalazioni
Fedeli alia massima comune di tutti gli autoritari,
che si riassume in inglese nelle parole: rule or ruin,
domina o distrug'gi, i falliti bolscevizzatori dell'anarchismo hanno finito per uccidene "Le Libertaire" di
Parigi, fondato nel 1895 da Sebastien Faure e da
Luisa Miche'l: Distrugge quel che non puoi dominare!
Nel dame notizia nel numero 2 di "Voíonta'"'
(l-IX-'56), il compagno Prunier sciive tra l'altro:
". . . II piu' doteto di questa piccola banda (di
arrivisti senza scrupoli formatisi alia disciplina
oi'ganizzatrice leninista ed esperti nel maneggiamento oscuro dei segretariati dei comitati), George
Fontenis, incomincio' nel 1946 un lavoro di aggruppamento a fina persona'li di cui ei conosce oggi il
risultato. Dopo dieci anni di permanenza effettiva
alia direzione de! giornale del movimento, essendo
riuscito ad allontanare ad uno ad uno, a disgustare
in maesa o ad escludere, piu' dell'85 per cento degli
aderenti e dei lettori, Fontenis si trovo' nel 1956, in
possesso di un órgano personale d'agitazione elettorale e pseudo-rivoluzionaria senza alcun principio',
senza alcun pubbldco, carico di vistosi debiti e ridotto
al formato di semplice manifestó. Ora ha compiuto
la sua ultima opera sopprimendolo. Una decisione
personale, autentícate da un "consiglio nazionale", in
nome di un "partito" inasistente, ha "sospeso"
sine die la pubblicazione del Libertaire, órgano della
Federazione Comunista Libertaria. . .".
In Italia, i compari di Fontenis non sonó riusciti
a tanto. Che sia perche' l'organizzazione dell'anarchismo in partito non e' mai stata presa tanto sul
seño ?
* * *
I compágni del Freedom di Londra, inveee, eelebrano nel numero del 27 ottobre u.s. il settantesimo
anniversavio del loro giornale fondato appunto nell'ottobre del 1886 dal Freedom Group a cui appartenevano: Pietro Kropotkin, Mrs. Charlotte Wilson,
Dr. Burns Gibson, F. S. Merlino, Nicola Tchaikovsky.
La cronistoria di questo periódico e' dettagliatamente narrata in un lungo ailticolo informativo,
mentre un bilanoio della sua situazione attuale viene
esposto in un articolo editoriale ¡sotto il significativo
ti/tolo "Looking Forward" — Guardando Avanti —
che conclude con queSte parole in cui si compendia
tutto un programma di attivita': Avanti i propagandisti perche' l'idea viva!
Due coliaboratori fra i piu' assidui del Freedom,
C. W. e George Woodcock (quest'ultimo un ex redattore del gioinale londinese) contribiiiscono alia commemorazione due articoli ponderati che presentano
un esame critico dell'anarchismo in genérale.
E' un numero interessanitissimo di un periódico
che e' sempre dnteressante. I compágni che non
l'abbiano letto, ne sentiranno parlare per lungo
tempo.
Auguri al Freedom.
Gli dei che gli uomini si danno sonó piu
sciocchi dei loro re e delle loro regine, piu
vuoti e piu impotenti.
Maxwell Anderson
3
4
'
—7
AMMINISTRAZIONE N. 44
Abbonamenti
Fresno, Calif , G. Carpignano $3; Saratoga,
Calif., G. Pillinini 3; Somerville, Mass., S. Marzioni 3; Toronto, Ont.( C. Santoferrara 5; Totale $14.00.
Sottoscrizioné
Brooklyn, N. Y., G. Lombardo $5; Brooklyn,
N. Y., V. Gentil© 3; Fresno, Calif., G. Carpignano
7; E. Boston, Mass., contribuzione merasile per la
vita del giornale: Braciolin 2, L. Falsini 2, P. Savini 2, Amari 1; Saratoga, Calif., G. Pillinini 10;
Keelong, Vict., Australia: L. Panizzon 2, Carraro
2; Alhambra, Calif., come dal com. L'Incaricato
159,60; New York, N. Y., R. Sancini 1; Somerville,
Mass., iS. Marzioni 3; New London, Conn , come
dal com. I Liberi 495; Totale $698.00.
Déficit precedente
Uscite: Spese N. 44
Riassunto
$
Éntrate: Abbonamenti
Sottoscrizioné ~
377,67
419,42
14,00
698,60
Déficit dolí.
797,09
COMUNICAZIONl
Noa pubblichiamo comnñieati anonimi
New York City. — Every Friday Night, the
Libertarían Forum — 813 Broadway (between llth
and 12th Streets) — has round-table discussions
commencing at 8:30 P. M.
Libertarían Forum
» * »
San Francisco, Calif. — Sabato 3 novembre 1956,
alie ore 8 P. M. nella Slovenian Hall, 2101 Mariposa
•St., angolo di Vermont Street avra' luogo una festa
da bailo, con cibarie e rinfreschi. II ricavato sara'
destinato dove piu' urge il bisogno. Compágni ed
amici sonó invitati con le loro famiglie.
L'Incaricato
***
Detroit, Mich. — Sabato 3 novembre, alie ore
7,30 P. M., al 2266 Scott Street avra' luogo una
cenetta famigliare. Sollecitiamo compágni ed amici
ad essere presentí.
I Refrattari
* * *
712,60
84,49
Nota. — Le isomme di $3 (abbonameto) e $2
(sottoscrizioné) regístrate al nome di E. Francardi,
nelle rubriche rispettive, nell' "Adunata" di Sabato
20 ottobre (N. 42), dovevano essere invece regístrate
nel modo seguente: North Hills, Pa., Giovanni Raggi, abb. $3, sottoscrizioné $2.
L'Amministrazione
Destinazioni varié
Per Volonta': New York, N. Y, L. Rizzo $2; Bayside, L. I., Loiacono 2; Totale $4.
Umanita' Nova: Bronx, N. Y., S. Satta $2
Seme Anarchico: Mt. Vernon, N. Y., W. Diambra
$1; Bronx, N. Y., S. Satta 2; Totale $3.
Comitato V. P. d'Italia: New York, N. Y , G Polesi 2,50; Mt. Vernon, N. Y , W. Diambra 2;
New York, N. Y., Livoti 7,50; Brooklyn, N. Y.,
A. Baldini 2; Totale $14.
(
Quelli che se ne vanno
Quincy, Mass. — II giorno 19 ottobre 1956 il
compagno JOE MORGANTI cessava di vivere.
Aveva 73 anni. Alia moglie addolorata e al figlio le
nostre sentite condoglianze.
I compágni
PICCOLA POSTA
Torino. J.R. — La lista numero 42 fu pubblicata
nell'"Adunata" del 15 setiembre u.s. Ricambiamo1
saluti.
* * *
Un Esperantista — Non si pubblicano ecritti anonimi per la semplice ragione che, ignorando, chi li
abbia scritti, non se ne possono pesare le ragioni. Nel
caso vostro, poi, voi polemizzate e sollecitate noi a
polemizzare con pubblicazioni delle quali non conosciamo ne' il nome ne' il contenuto. Tutto e' oscuro
nella vostra, pensino il timbro póstale del luogo di
provenienza che non siamo riusciti a diecifrare —
tutto fuorche' la balorda calunnia riguardante
Makno. Sonó ancora vivi — e qualcuno anche in
Italia — coloro i quali possono testimoniare chei
Makno e' vissuto in Francia '— finche' la salute
glielo ha permesso — del proprio lavoro di operaio.
Pubblicazioni ricevnte
ACAO DIRETA — A. XI, No. 110, settembre
1956. Settimanale anarchico in lingua brasileña. Indirizzo: Caixa Postal 4.588, Rio De Janeiro, Brasil.
SPARTACUS — A. XVI, No. 21, 13 ottobre 1956.
Periódico in lingua olandese. Indirizzo: Korte Prinsengracht 49 — Amsterdam-C, Olanda.
Y. and E.-R. Labande: ROME. Translated and
adapted by George Millard. 203 illustrations in
heliogravure. Ed. Essential Books, Inc., Fair Lawn,
N
- J- — Volume di 270 pagine, splendidamente illustrato. Tradotta dal francese all'inglese, e' una
guida — collana Les Beaux Pays — artística della
citta' di Roma. Data di pubblicazione: 30 ottobre
1956. Prezzo: $7.00.
Paterson, N. J. — Sabato 10 novembre 1956, dalle
ore 8:30 in poi, alia Dover Club Hall, 62 Dover Street,
Paterson, avra' luogo la tradizionale Festa della
Frutta, con bailo. 11 ricavato sara' destinato a beneficio della iStampa Libertaria e delle Vittime Politiche.'
Vi sara' puré un rroco Banco di Beneficenza. Chi
voglia contribuiré alia varíete' dei premi con dono
personale (che sara' graditissimo) potra' indirizzarlo
0 portarlo» al Dover Club, oppure al seguente indirizzo: A. Giannetti — 192, 20th Avenue, Paterson,
N. J.
. 1} Comitato
* * *
Framingham, Mass. — I tre gruppi di East
Boston, Needham e Framingham hanno deciso di
daré una festa a beneficio delle Vittime Politiche,
che avra' luogo Domenica 11 novembre alie ore
1 P. M. nel lócale del Dramatic Club di Framingham.
All'l P. M. sar^' pronto il pranzo che sara' seguito
da bailo con buondssima orchestra.
Compágni e amici sonó cordialmente invitati ad
intervenire con le loro famiglie. II Comitato Festa
* * *
Newark, N. J. — Domenica 11 novembre, all'Ate1neo dei compágni spagnoli, 144 Walnut Street, alie
ore 4 P. M. avra' luogo al prima ricreazione mensile
pro' "L'Adunata".
Cominciando queste nostre ricreazioni, vogliamo
ricordare che noi intendiamo daré tutto il nostro
appoggio morale e materiale a questo foglio di
battaglia che da tanti anni tiene accesa la fiaccola
deil'ideale anarchico. Facciamo caldo appello a tutti
i compágni perche' siano presentí, onde passare
delle belle e proficu© ore insieme.
II Comitato
***
Los Angeles, Calif. — Sabato 17 novembre nella
sala situata al numero 126 North St. Louis St. vi
sara' trattenimento famigliare con cena e bailo. La
cena sara' servita alie ore 7 P. M. precise. Fara'
seguito il bailo.
Facciamo invito a tutti colono che si sentono
animati da spirito di liberte', di intervenire con le
loro famiglie.
II ricavato andra' dove piu' urge il bisogno.
Noi
** *
Philadelphia, Pa. — Sabato 17 novembre, al
Labor Education Centre, 927 Walnut Street avra'
luogo una cena famigliare a beneficio delT"Adúnate
dei Refrattari".
Rivolgiamo ai compágni e agli amici un caldo
invito a intervenire a questa serate di solidarieta'.
II Circolo d'Em. Sociale
* * *
Alhambra, Calif. — Resoconto della scampagnata
del 14 ottobre alio iStreamland Park pro' "L'Adunata''. II ricavato netto fu di $159,60 in cui sonó inclusi
anche $30 cotribuiti da Joe Mastroianni.
•
.
L'Incaricato
New London, Conn. — Resoconto della festa autunnale qui tenute il 14 ottobre a beneficio del1' "Adunata dei Refrattari": Éntrate generali, compresa la contribuzione nomínale piu' sotto indícate,
$770,50; Spese $275,05; Ricavato netto $495.
Segué la lista delle sottoscrizioni: Brooklyn, N. Y.,
"II solitario 5; E. Boston, Mass., Romeo 5, Fabio 5;
Reveré, Mass., Rocco Vincenzi 5; Roxbury, Mass.,
Piroz 10; Ferruccio 5, Silvio 5, Pain 5; New London,
Conn., Mario 5; Totale $50.00.
A quanti hanno eoncorso alia riuscite della nostra
iniziativa il nostro vivo ringraziamento e l'invito fraterno alia festa della prossima primavera.
I Liberi
* * *
Tre cose desidero vedere innanzi alia mia morte;
ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne
vedere alcuna: uno vivere di repubblica bene ordinata nella citta' nostra, Italia liberata da tutti i
Barbari, e liberato il mondo dalla tirannide di questi
scellerati preti.
*
Francesco Guicciardini (1483-1540)
unesp^ Cedap
Roma. :— Un gruppo di compágni romani desiderosi di avere una sede nél centro della citta', fa appello ai compágni consenzienti nell'iniziativa perche'
il loro desiderio venga realizzato mediante il loro
concorso mensile a secondo delle loro possibilita'.
Per informazioni e ragguagli rivolgersi a Tommaso
Gismondi, vía Palestro n. 3, (telef. 488.764).
Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa
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L'ADUNATA
DEI
Sabato 3 novembre 1956
REFRATTARI
niale britannica di Singapore, dove una semplice
manifestacione studentesca si sarebbe conclusa con
una mena domina di morti e un centinaio di
feriti. Perché non interviene il Consiglio di Sicureña delle N. U.f
Liberta* e diritto
Quando panano di liberta i nostri buoni borghes¡ intendono la propria liberta di dispone,
a proprio arbitrio, dei loro beni personali col
favore delta protepone dello Stato; e quando
panano di diritto intendono il loro diritto di
sfruttare il lavoro altrui peí massimo profitto
possibüe per se stessi.
Un secólo fa i proprietari terrieri del Me^ogiorno statunitense pretesero di perpetuare l'isiitui'wne della schiavitu nel nome della liberta —
la liberta dei singoli stati confederati di darsi
quelle istitucioni che preferiscono e il diritto di
ribellarsi contro l'autoritá_del governo fedérale
che "arbitrariamente" pretendeva d'impor loro
l'aboliyone della schiavitu. lid ancora oggi i
discendenti degli schiavisfy del secólo passato rifiutano ostinatamente di riconoscere e di rispettarc la cittadinan^a dei negri, di ammetterli al
voto, nelle scuole, nei teatri, nei parchi e in ogni
altro pubblico ritrovo su piede d'uguaglianca con
i bianchi, nel nome appunto della liberta dello
stato a cui appartengono.
A nalogamente, quando i datori di lavoro parlano del diritto ¡al lavoro non intendono il diritto di ogni cittadino ad avere un impiego che gli
permetta di guadagnarsi il pane in misura suficiente agli elementari bisogni propri e della famiglia; intendono il "diritto" per se stessi di im.piegare'mano d'opera al minor precio possibüe.
senia riguardo per nessuno, anche quando la
mag^ior parte o la tota-lita dei toro operai decide'
di astenersi dal lavoro rivendicando migliori condifioni di lavoro e un salario meno misero., In
altre parole, i padroni intendono per diritto-allavoro il diritto al crumiraggio. sia in tempo di
sciopcro, sia in tempi di ordinaria amministra\ione.
/:" bens'i vero che il sistema gretto e autoritario
a cui la burocracia sindacale ha ridotto le &rganilia{ióni di resistenca operaia é poco piü di
un'esattoria di tributi; ma é anche vero che dove
questo sistema tributario non si impone, i datori
di lavoro af)'amano la mano d'opera in una maniera scandalosa.
Significativo, a questo proposito, é il -fatto che
negli stati dove i datori di lavoro riescono ancora
a legalizare cotesto diritto-al-lavoro — che é un
vero e proprio diritto al crumiraggio —■ il rcddito
animo medio é inferiore a quello che esiste nei
paesi dove, per un concorso di encostante di cui
lo sviluppo delle unioni di mestiere é piuttosto un
sintomo che un fattore decisivo, non vigono leggi
di quel genere. Infatti, nei 17 stati dove esistono
tali leggi il reddito anímale medio fu nel 1955 di
$1.425, mentre il reddito annuale medio per tutto
il paese fu di $1.847 a testa. — Bisogna tener presente le medie sonó cifre immaginarie fatte piuttosto per nascondere la parte piü spiacevole della
verita che per indicare fatti concreti. Nel calcólo
di queste medie si divide il totale reddito di un
paese per il numero dei suoi abitanti: quello che
incassa centinaia di milioni di profitti ogni anno,
come quello che. nato'ieri o comunque invalido,
non riceve un centesimo. Tuttavia. le medie sonó
utili a daré un idea di certe situa^ioni.
Era gli stati che hanno leggi protettrici del crumiraggio e una bassa media di reddito annuale
sonó: il Mississippi. cow la media di $046,
l'Arkansas am $1.062, la South Carolina, l'Alábanla, ecc.
Si dirá che questi sonó gli stati piu poveri della
Cpnfederapone e che il minore reddito é in funcione della povertá del suolo. ma questa supposilione non regge atiésame piü superficiale, in
quanto che. per esempio, lo stato del Texas, con
tutte le sue favo-lose risorse nalurali, ha un reddito
anuo medio ($1.574 nel 1954) di parecchie centinaia di dottari inferiore alia media naiionale, e la
Pennsylvania, uno degli stati piu ricchi e piü
industrialinati. non arriva alia media annuale
($785 nel 1054) dell'Ínter o Paese.
Uno studio approjondito della questione porterebbe probabilmente ad una conclusione di
quisto genere, che il reddito annuale medio é piu
cm
basso laddove i lavoratori ricevono una parte minore dei frutti del proprio lavoro, ed é minore
negli stati del South appunto perché lo stato di
inferioritá in cui sonó tenuti i lavoratori negri
— che laggiu sonó piu numerosi — costituisce un
pretesto supplementare ad un piu intenso sfruttamento della mano d'opera depreccata.
Tutti i bei motivi retorici, giuridici e ideologici
delle classi privilegíate e dei governanti che vigilano alia preservacione dei loro priviiegi si riducono invarlábilmente a questo mínimo común
denominatore: lo sfruttamento del lavoro produttivo.
L'umanitá di questa seconda meta del secólo
ventesimo si dimostra ognora piu insof¡érente del
giogo, sia esso il giogo del militarismo occidentale,
sia esso il giogo del totalitarismo soviético.
Galleani diceva che l'uomo é ingovefnabile, e
tutti questi fatti sembrano dargli veramente ragione.
I nostalgici
I.a settimana scorsa i tumulti in Polonia determinarono un cambiamento della guardia nei posti
di governo; in Ungheria sboccarono in una vera
e propria insurreiione che l'esercito russo di oceupaiione, in coopera^ione con la policía del regime, ritengono dopo sei giorni di repressioni
(dal 23 al 28 setiembre) avere soffocata. I morti
si conterebbero a migliaia.
Ma da questa parte del sipario di ferro quegli
La dijjicoltá in cui si trovano da qualche tempo avvenimenti vengono interpretati non come una
in quá i governanti bolscevichi nei territori oceu- rivolta di popólo contro l'oppressione della dittapati dell' Europa céntrale non devano jar dimen- tura bolscevica, bens) come riscossa e rivincita
ticare le difficoltá in cui si trovano i governanti della reapone monarchica, clericale e magari fax
antibolscevichi un po' dappertutto e per ragioni scista.
nicnte affatto dissimili: il desiderio dei popoli —
Negli Stati Uniti, gli araldi della forca. dentro
o di considerevoli minoranTe di essi — di scuotere
e fuori il governo, interpretano quegli avveniil giogo govemativo che pesa loro sul eolio.
menti come atti di solidarietá con il blocco occiCon una falsa aria di innocen^a, alia noticia
dentale, premio alia política altivamente antidegli avvenimenti dell'Ungheria, la settimana
soviética dell'indefaticabile segreteria di Stato
scorsa. i governanti degli Stati Uniti, della Gran
sotto il comando di John Foster Dulles (exHretagna e della Prancia sonó corsi al Consiglio
avvocato di Hitler, di Mussolini e di Franco).
di Sicurena delle Nafioni Unite per sollecitarlo
Nello Stato del Vaticano, il papa comisante
a studiare che cosa vi sia da fare dinan^i al falto
ha impugnato la penna per convitare, in un'appodell''Íntervento delle lorie ármate russe nella resita encíclica ai vescovi della Chiesa, i fedelí alié
pressione della rivolta ungherese. Pppure. quel
preghiere perché cessi la strage con la giusta pace
che sta avvenendo in Ungheria non é che una
propugna!a dalla Chiesa cattolica-romana: esperripetiiione di quanto é avvenuto in Polonia e, prito nel linguaggio e nei sotterfugi gesuitici, il papa
ma ancora, in Grecia. Chi non ricorda i prodigi
comiiiante la chiama "crociata della preghiera",
compiuti nel territorio dalle truppe comándate dal
ben sapendo che nella storia e nella cognipone del
Fingiese genérale Scobie nel 1044-1945, e poi sotto
pubblico in genérale il termine "crociata' é
gli auspici della missione militare dello statuniinnanptutto una coalicione di armi e di armati.
tense genérale Van Fieetf
Papa Pacelli,- immagina naturalmente che i vinSonó cose da aspettarsi quando, sen.{a nemmeno
citori della battaglia in corso debbano essere i
fare il gesto di consultarli, si dividono i popoli
difensori della sua Chiesa . . . e li incoraggia
del mondo in due schieramenti rivali: quando i
come meglio puó sen^a farsi cogliere pubblicapartigiani del blocco soviético — o presunti tali
mete in flagrania di instigai'wne alia guerra e alia
— cercano di infiltrarsi nella giurisdi{ione del
rivolta dei sudditi contro lo Stato bolscevico.
blocco antisoviético, i governanti di questo metE come se ció non bastasse. ecco qui un dispactono in -moto le mitragliatrici, le autoblindate, i
ció romano della United Press ("Sunday News",
cannoni: E viceversa! Persino le giustificaiioni
28-X) dove é detto che lo scorso sabato un misonó identiche: come gli antibolscevichi lanciati
gliaio di fascisti della capitule della Repubblica
alia strage del popólo greco in rivolta contro
Italiana e degli Stati Pontifici, si sonó abbando-_
Vimposto governo monafchico-fascista venivano
nati ad una "pubblica dimostraxione al canto di
giustijicati nel nome del caratiere puramente nainni fascisti accompagnati da salido-romano, in
cí ona le del conflitto, cosí oggi i bolscevichi giufavore della ribellione in Ungheria e dei lavostificano l'intervento dellarmata russa nella reratori Polacchi che si ribellarono a Pocnan lo
pressione del popólo ungherese insorto contro
scorso giugno".
l'imposto governo bolscevico adducendo il caratCome avviene iv tutti i movimenti di popólo,
tere strettamente narionale del conflitto.
molta gente partecipa certamente ai moti ungheMa oltre queste repressioni, diciamo cosí, maresi e polacchi di questi giorni sotto l'impuho di
nifestamente di blocco, ve ne sonó di quelle nei
cause e di fini diversi. Vi saranno quindi tra gli
cui confronti sarebbe alquanto difficile segnalare
insorti anche degli illusi dalla retorica democráun carattere domestico del conflitto.
tica e libérale dei paesi occidental!, degli eccitati
Pe repressioni del Kenia, che durano da anni;
dal clericalismo cattolico-romano, dei nostalgici
le stragi del Marocco prima, dell'Algeria poi, in
del nacifascismo e magari anche dei sicari di
cui sonó gia periti i soldati francesi e gli abitanti
questi e di alri aggruppamenti interessati, Ma
indigeni a migliaia non sonó questioni puramente
si puó star sicuro che la grandissima maggiorania
domésticos. E proprio in questi giorni é stato
di coloro che insorgono combattono e muoiono,
annunciato un nuovo tumulto nella cittá colósonó mossi dall'incoercibile bisogno del pane e
delta liberta, che sonó le due fondamentali necessitá della vita física e della vita psichica dell'individuo e della collettivitá.
E questi, che non poterono essere trattenuti se
non per pochi anni dai terroristi della dictatura
bolscevica. non si lascieranno per l'avvenire ridurre al silencio ed all'impotenca né dai pretoriani
della plutocracia pseudo-liberale dell'occidente,
né dai famuli della santa inquisi'cione cattolicaromana, né 'dai oarnefici e dai roghi della barbarie nacifascista se-avessero una volta ancora,
per ignavia di popoli e complicitá di. govemi, a
prevalere.
I nostalgici del potete possono immaginare di
essere i promotor! delle generóse ribellioni di
quei popoli che non si rassegnano al gi0(,0 ¿e\\a
tirannide bolscevica. ma (come i bolscevichi nel
caso opposto) non sonó in realta che i masnadieri in agguato ad accannare i frutti del sacrificio
"tiriiu al t..»»i." k> L
altrui il giorno, ineluttabile della maturacione.
Difficolta? di governanti
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