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La CELIACHIA
Una nuova “epidemia” ?
dr. Carlo Botti
Presidente del Comitato scientifico AIC-Toscana
Celiachia = intolleranza permanente al glutine geneticamente determinata
20 anni fa veniva considerata una condizione rara: in alcuni stati (USA, Danimarca, la prevalenza
stimata sul numero dei malati, si aggirava ad un caso ogni 5000-10000 persone.
Gli studi epidemiologici condotti attraverso screening (esami del sangue) e conferma
bioptica hanno dimostrato che questa condizione umana è distribuita uniformemente, non
è rara ed é frequente in alcuni gruppi etnici.
La prevalenza media: 1 caso su 100-150 persone,
(in alcuni paesi es Sardegna 1 caso su 70 persone, nel popolo Saharawi 1 caso ogni 18 persone)
Il concetto dell’ICERBERG aiuta a comprendere il perché di questa apparente
“EPIDEMIA”: Tutto ciò che sta sopra la superficie e si vede sono i casi che
classicamente venivano in passato riconosciuti come unici celiaci.
Subito sotto la superficie vi sono un altrettanto n° di persone che hanno disturbi, in
passato non riconoscibili associati a celiachia.
Se ci spingiamo oltre nel profondo del mare, l’iceberg mostra tutta la sua grandezza, e li
risiedono persone con scarsi od assenti disturbi ma con esami e mucosa intestinale del
celiaco. In fondo esiste poi una categoria di persone in buona salute ma che potranno nel
corso della loro vita sviluppare una celiachia.
La condizione interessa tutte le età della vita, dal momento in cui nell’alimentazione viene
introdotto GLUTINE
La persona celiaca è malata fintanto che assume GLUTINE anche
in piccolissime quantità (100 mg al dì sufficiente a mantenere un’alterazione della mucosa
intestinale ).
La Malattia compare solo se il soggetto assume glutine o/e se compaiono complicanze o
malattie associate.
PERCHE’ IL GLUTINE nella dieta E’ TOSSICO AD ALCUNE PERSONE ?
1) Genetica: presenza di HLA DQ2/DQ8
antigeni di istocompatibilità “implicati nei rigetti dei trapianti”
Nei Familiari di 1° grado la prevalenza di celiachia è dell’ordine del 10%
Nei gemelli identici (monocoriali monozigoti) la concordanza è del 70%-80%
2) Fattore Q : in occasione di fatti acuti (non ancora completamente conosciuti:
infezioni, gravidanza, intervento) queste persone elaborano il glutine che scatena un
danno all’intestino attraverso un’alterata risposta immune (cellulare ed umorale)
L’alterata risposta immune può portare ad una riduzione della superficie mucosa
dell’intestino fino all’ atrofia dei villi intestinali. Ciò comporta il deficit progressivo
dell’assorbimento di numerosi nutrienti configurando la malattia del malassorbimento e
successiva possibile malnutrizione.
Il nuovo glutine assunto, perpetua lo stato di malattia.
In una variabile percentuale di soggetti, che aumenta con il n° di anni di esposizione al
glutine, l’alterata risposta immune si associa alla comparsa di malattie autoimmuni o
degenerative di altri organi (diabete 1°, tiroiditi, altre)
Quando sospettare ?
solo nel 20% casi ci sono sintomi legati al danno intestino :
diarrea,
vomito,
addome prominente,
dolore all’addome
Nel 80% dei casi NON vi sono sintomi intestinali
Altri sintomi o segni legati alla Malnutrizione
arresto crescita, bassa statura,
Pubertà ritardata,
osteoporosi (fratture),
anemia,
anomalie dentali, perdita capelli,
alterazioni cutanee
Altri aspecifici.
stanchezza, fatica cronica,
artralgie-mialgie,
neonati basso peso,
sterilità,
Iperglicemia,
depressione.
Malattie Associate
Diabete insulinodipendente,
Tiroidite Hashimoto,
aborti ripetuti, parto di
Ipertransaminasemia,
Psoriasi
Connettivopatie
Cardiopatia ipertrofica idiopatica
Vasculiti
S. Down, S. Turner.
Descritte altre 100 associazioni con malattie!
Nel sospetto di celiachia RIVOLGERSI AL CURANTE
Quali esami?
IgA Totali = valutazione del titolo degli anticorpi, frequente il deficit (3%)
tTG = anticorpi antitransglutaminasi, Test di screening
EMA = anticorpi antiendomisio, esame di conferma screening
AGA = Anticorpi antigliadina, esame da effettuare solo sotto i 2 anni di età
Altri esami successivamente possono essere necessari per valutare il malassorbimento, le
complicanze, le patologie associate o la genetica.
Conferma Diagnostica
Deriva dalla BIOPSIA DUODENALE effettuata tramite ENDOSCOPIA DIGESTIVA o
capsula.
Celiachia e tumori
Alcuni tumori intestinali hanno un’incidenza più alta nei soggetti celiaci che non seguono la
dieta senza glutine.
Viceversa vari studi evidenziano che i soggetti celiaci a dieta senza glutine, non si
ammalano od hanno conseguenze più frequentemente del soggetto non celiaco.
Alimenti
Il glutine è un insieme di proteine presente nel grano, orzo, segale.
Esiste anche nel Bulgur Kamut Farro-spelta
L’ avena può essere contaminata da glutine durante la lavorazione
(Non solo pane e pasta …. Es piatti Cous cous farro minestra d’orzo)
La gliadina del grano (componente del glutine) ha proprietà plastiche ed elastiche
(reticolazione) determinando la possibilità di panificare la farina.
Gli alimenti senza glutine del commercio sono buoni prodotti da un punto di vista
tecnologico, identificati da una spiga barrata o autorizzati senza glutine M. Hanno lo
svantaggio di un costo alto rispetto ai prodotti naturalmente senza glutine ed una
percentuale di grassi superiore a quella consigliata dalle attuali linee guida dell’Istituto
Nazionale della Nutrizione.
Alimenti naturalmente senza glutine o gluten-free:
Europa USA :
Patate
Mais
Asia :
Riso
America latina :
Tapioca
Africa :
Miglio
Gli Alimenti naturalmente senza glutine sono da preferire !
La Dieta senza glutine è per tutta la vita
Con le conoscenze attuali non possiamo configurare una “guarigione” definitiva dalla
condizione di intolleranza
Per il futuro, sono allo studio interventi di “detossificazione” del glutine attraverso
lieviti, interventi di manipolazione genetica OGM del grano, interventi sull’individuo così
detto “vaccino”
I Farmaci non danno problemi! Il glutine presente è in quantità inferiore al limite
considerato tossico