Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale)

Transcript

Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
SCUOLA POLITECNICA E DELLE MATERIE DI BASE
ANNO ACCADEMICO 2014/2015
GUIDA DELLO STUDENTE
Napoli, settembre 2014
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale)
(Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale, Classe LM-31)
Finalità del Corso di Studi e sbocchi occupazionali
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale approfondisce i problemi dell'impresa
considerando le diverse funzioni che la caratterizzano (organizzative e di governo, di amministrazione e
controllo, logistiche e produttive, di gestione delle risorse umane e tecnologiche, di ricerca e sviluppo.
Queste funzioni sono analizzate con riferimento alla singola impresa, alla gestione dell'intera catena di
fornitura e produzione (Supply Chain Management) e ai sistemi più o meno complessi di imprese, sia a
livello di programmazione operativa sia a livello di pianificazione strategica.
Il percorso formativo è caratterizzato da un approccio prevalentemente quantitativo che preveda il
contributo di aspetti qualitativi nella definizione di strumenti di supporto alle decisioni aziendali.
Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della
produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della
ottimizzazione dei processi, della gestione di sistemi complessi. La domanda di figure professionali
formate dal corso di laurea può interessare le imprese di produzione di beni e servizi, le società di
consulenza, la pubblica amministrazione, la libera professione.
Funzioni tipiche che si vanno a ricoprire nei contesti descritti possono riguardare l'organizzazione
aziendale e la gestione delle risorse umane, la programmazione e il controllo della produzione, la
progettazione e la gestione di sistemi logistici (approvvigionamenti, magazzini, avanzamento della
produzione, trasporto e distribuzione), il supply chain management (rapporti tra entità e attori della filiera
produttiva e distributiva), l'ottimizzazione dei processi attraverso l'integrazione tecnologica, il project
management con riferimento alla gestione di commesse complesse (impiantistiche, infrastrutturali, di
riorganizzazione e reingegnerizzazione), il marketing strategico ed operativo, l'amministrazione,
contabilità industriale e controllo di gestione, la gestione dell'innovazione di processo e di prodotto.
Durata ed articolazione del corso di studi
Il corso di studi ha la durata di due anni accademici durante i quali bisogna acquisire n.120 crediti
formativi (CFU). I 120 CFU si suddividono in 99 CFU associati ad attività formative, 3 CFU per
ulteriori conoscenze acquisibili attraverso attività di tirocinio, 18 CFU per la prova finale.
Le modalità di acquisizione dei CFU relativi alle ulteriori conoscenze e alla prova finale sono definiti da
apposito regolamento.
I crediti a scelta dello studente possono essere selezionati a piacere tra tutti gli insegnamenti erogati
nell’ambito di Corsi di Studio dell’Università Federico II. All’interno del Manifesto è indicata una lista di
Insegnamenti consigliati. Se lo studente sceglie uno o più insegnamenti a scelta non compresi nella lista
di Insegnamenti consigliati è obbligato a presentare un “Piano di studi individuale” secondo le modalità
indicate dall’apposito regolamento.
Manifesto degli Studi – A.A. 2014-2015
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (LM-31)
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Organizzazione per l’innovazione
9
ING-IND/35
2
Scienza delle Costruzioni
9
ICAR/08
4
Impianti dell'industria di processo
9
ING-IND/25
4
Gestione dello sviluppo imprenditoriale
9
ING-IND/35
2
Sistemi di produzione di beni e servizi
9
ING-IND/17
2
Tecnologia meccanica II
9
ING-IND/16
2
Identificazione dei modelli e controllo ottimo
9
ING-INF/04
2
Sistemi per la gestione aziendale
9
ING-IND/35
2
Insegnamento o Attività Formativa
Note
Propedeuticità
I Anno - I Semestre
I Anno - II Semestre
Logistica industriale
o Impianti Industriale
II Anno - I Semestre
Analisi dei sistemi
II Anno - I o II Semestre
Attività formative curriculari a scelta
(vedi nota a)
9
4
Attività formative a scelta autonoma dello studente
(vedi nota b)
18
3
(vedi nota c)
6
6
15
5
II Anno - II Semestre
Ulteriori conoscenze
Prova finale
Gli studenti provenienti da corsi di laurea triennale diversi dal Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale della
Logistica e della Produzione ordinamento ex D.M. 270 dell'Università di Napoli Federico II sono tenuti a presentare
piano di studi secondo le seguenti modalità: il piano di studi a) non dovrà contenere insegnamenti già sostenuti durante la
laurea triennale, b) dovrà prevedere, tra le attività formative a scelta autonoma dello studente, eventuali insegnamenti non
sostenuti necessari per soddisfare le propedeuticità.
a) Un insegnamento scelto nell’ambito delle attività formative curriculari indicate in Tabella A se non già sostenuto.
b) Lo studente può scegliere tra gli insegnamenti indicati in Tabella B (se non già sostenuti durante il corso di laurea
triennale) o può optare per altri insegnamenti non già sostenuti durante il corso di laurea triennale. Se gli insegnamenti
sono scelti dalla Tabella B, il piano di studio è di automatica approvazione. Negli altri casi lo studente deve presentare
piano di studi che dovrà essere approvato dalla Commissione del Corso di Studio.
Si specifica che le attività a scelta autonoma dello studente possono far riferimento a corsi erogati nel primo o nel secondo
semestre e, pertanto, essere collocati nel proprio piano di studio al primo o secondo semestre.
c) I 6 CFU destinati alle attività formative “Ulteriori conoscenze” possono essere acquisiti mediante tirocini esterni o
attraverso attività di studio collegate alla preparazione della prova finale.
Tabella A - Attività formative curriculari a scelta
Semestre
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II
I
9
MAT/09
4
Statistica per l’innovazione
I
9
SECS-S/02
4
Insegnamento o attività formativa
Propedeuticità
Tabella B - Attività formative a scelta dello studente
Semestre
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Basi di dati
I
9
ING-INF/05
3
Controllo statistico della qualità
II
9
SECS-S/02
3
Energetica
II
9
ING-IND/10
3
Estimo aziendale
I
9
ICAR/22
3
Fondamenti di diritto per l’ingegnere
II
9
IUS/01
3
Gestione dei sistemi di trasporto
II
9
ICAR/05
3
Gestione dei sistemi energetici
II
9
ING-IND/35
3
Gestione della produzione industriale
I
9
ING-ING/17
3
Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II
I
9
MAT/09
3
Project management per le opere civili
I
9
ING-IND/35
3
Produzione assistita al calcolatore
I
9
ING-IND/16
3
Sicurezza degli impianti industriali
I
9
ING-IND/17
3
Sicurezza e protezione ambientale nell’industria di
processo
II
9
ING-IND/27
3
Statistica per l’innovazione
I
9
SECS-S/02
3
Trasporto merci e logistica
I
9
ICAR/05
3
Insegnamento o attività formativa
(*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04
1: Attività di base
2: Attività caratterizzanti
3: Attività a scelta autonoma dello studente
4: Attività affini
5: Altre attività per la prova finale e la lingua straniera
6: Ulteriori attività formative
7: Tirocini
Propedeuticità
Organi del Corso di studi di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione
Il Corso di studi di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione è erogato dal Dipartimento di
Ingegneria Industriale.
Organi del Corso di studi sono:
il Consiglio di Corso di studi: è costituito da tutti i docenti che erogano un corso presente nel Manifesto
degli studi e da una rappresentanza di studenti eletti. Principali compiti del Consiglio sono:
l’approvazione del Manifesto degli studi e di tutti i provvedimenti atti a garantire il buon funzionamento
didattico ed organizzativo del CdS; esprime pareri su pratiche relative a richieste di studenti (piani di
studi, trasferimenti, richieste Erasmus).
Il Coordinatore del Corso di studi coordina le attività del Consiglio e di tutte la commissioni: è eletto
dal Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Industriale tra i docenti che fanno parte del Consiglio e dura
in carica tre anni accademici.
La Commissione del Riesame propone al Consiglio iniziative volte a garantire e a controllare il corretto
funzionamento delle attività didattiche ed il soddisfacimento di appropriati standard qualitativi. I membri
della Commissione per il Riesame ed il suo coordinatore sono nominati dal Consiglio: ne possono far
parte membri del Consiglio del CdS e del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Industriale.
ll Consiglio di CdS può nominare singoli responsabili e/o commissioni per lo svolgimento di attività
specifiche.
Referenti del Corso di Studi
Coordinatore del Corso di Studio in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione: Prof.
Giuseppe Bruno – Dipartimento di Ingegneria Industriale (Piazzale Tecchio n.80, VI piano)
[email protected]
 081 -7683637
Responsabile organizzazione prove finali::
Prof. Emilio Esposito – Dipartimento di Ingegneria Industriale (Piazzale Tecchio n.80, VI piano)
[email protected]
 081 -7682493
Responsabile per le pratiche relative ai Piani di Studio:
Prof. Renato Brancati – Dipartimento di Ingegneria Industriale (via Claudio n.21)
[email protected]
 081 -7682493
Responsabile per le pratiche Erasmus:
Prof. Teresa Murino – Dip. Ingegneria Chimica e dei Materiali (Piazzale Tecchio n.80)
[email protected]
 081 -7682388
Per rivolgersi ad uno dei referenti, consultare il sito personale all’interno di www.webdocenti.unina.it per
verificare le modalità di ricevimento.
Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale
in Ingegneria Gestionale
incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale
dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, Classe N. LM-31
Art.1. Definizioni
Ai sensi del presente Regolamento si intende:
 per Università, l'Università degli Studi di Napoli Federico II;
 per Dipartimento, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II;
 per Scuola, la Scuola Politecnica e delle materie di base dell'Università degli Studi di Napoli Federico II;
 per Statuto, il vigente Statuto dell'Università degli Studi di Napoli Federico II;
 per Regolamento sull'Autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti
l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M.
del 22 ottobre 2004, n. 270;
 per Corso di studio, di seguito denominato CdS, il Corso di Laurea Magistrale in come individuato dal successivo art.
2;
 per Commissione, la Commissione per il coordinamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale;
 per settori scientifico-disciplinari, di seguito denominati SSD, i raggruppamenti di discipline definiti dal D.M. del 23
dicembre 1999 e successive modificazioni e/o integrazioni;
 per obiettivi formativi, l'insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale, al
conseguimento dei quali il Corso di studio è finalizzato;
 per attività formativa, ogni attività organizzata o prevista al fine di assicurare la formazione culturale e professionale
degli studenti, con riferimento, tra l'altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di
laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all'orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle
attività di studio individuale e di autoapprendimento;
 per Crediti Formativi Universitari, di seguito denominati CFU, le unità di misura dell’impegno dello studente relativo
alle attività formative, come stabilito all’art. 5 del RAD
 per curriculum, l'insieme delle attività formative, previste dal presente Regolamento che configura il percorso
formativo finalizzato al conseguimento del titolo di studio;
 per Manifesto degli Studi, il documento in cui si specificano modalità e condizioni per l'acquisizione dei CFU
necessari al conseguimento del titolo di studio;
 per piano di studio l'insieme delle attività formative scelte dallo studente al fine del conseguimento del titolo di studio,
previste dal presente Regolamento.
Art.2. Titolo e Corso di Laurea Magistrale
Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, appartenente alla Classe delle lauree
magistrali in Ingegneria Gestionale (Classe n. LM-31), incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale.
I requisiti di ammissione al Corso di Laurea sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e
culturali possono essere ulteriormente specificati nel presente Regolamento, in ossequio a quanto previsto dall'Art.11 del RAD.
Altri requisiti formativi e culturali richiesti per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, sono regolati
dal successivo Art. 4.
Art. 3. Obiettivi formativi
La Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale si propone di ampliare la formazione impartita nel primo ciclo di studi fornendo
gli strumenti conoscitivi necessari per ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o
innovativi. Questo risultato è ottenuto attraverso un'offerta formativa volta a fornire conoscenze degli aspetti teorico-scientifici
dell’ingegneria con particolare riferimento all'ingegneria gestionale.
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale approfondisce i problemi dell’impresa considerando le diverse funzioni
che la caratterizzano (organizzative e di governo, di amministrazione e controllo, logistiche e produttive, di gestione delle
risorse umane e tecnologiche, di ricerca e sviluppo. Queste funzioni sono analizzate con riferimento alla singola impresa, alla
gestione dell’intera catena di fornitura e produzione (Supply Chain Management) e ai sistemi più o meno complessi di
imprese, sia a livello di programmazione operativa sia a livello di pianificazione strategica.
Il percorso formativo è caratterizzato da un approccio prevalentemente quantitativo che preveda il contributo di aspetti
qualitativi nella definizione di strumenti di supporto alle decisioni aziendali.
In particolare si approfondiscono problematiche relative all'organizzazione aziendale e la gestione delle risorse umane, la
programmazione e il controllo della produzione, la progettazione e la gestione di sistemi logistici (approvvigionamenti,
magazzini, avanzamento della produzione, trasporto e distribuzione), il supply chain management (rapporti tra entità e attori
della filiera produttiva e distributiva), l’ottimizzazione dei processi attraverso l’integrazione tecnologica, il project
management con riferimento alla gestione di commesse complesse (impiantistiche, infrastrutturali, di riorganizzazione e
reingegnerizzazione), il marketing strategico ed operativo, l’amministrazione, contabilità industriale e controllo di gestione, la
gestione dell’innovazione di processo e di prodotto.
Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della
progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della ottimizzazione dei processi, della gestione di
sistemi complessi. La domanda di figure professionali formate dal corso di laurea può interessare le imprese di produzione di
beni e servizi, le società di consulenza, la pubblica amministrazione, la libera professione.
Il laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare correttamente la lingua Inglese in
forma scritta e orale ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Art. 4. Organi e strutture del Corso di studi
Gli organi e le strutture del Corso di Studi sono definite e regolate dall’art.46 dello Statuto secondo il quale:
I Dipartimenti nominano un Coordinatore ed istituiscono una Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e
di laurea magistrale con lo scopo di assicurare unitarietà all'organizzazione dei corsi. In alternativa, il Dipartimento può
esercitare direttamente tale funzione secondo quanto disciplinato dagli art.29, comma 12 dello Statuto.
Il Coordinatore è eletto dal Consiglio del Dipartimento, a maggioranza degli aventi diritto al voto, tra i professori a tempo
pieno responsabili di un insegnamento nel relativo corso di studio. Dura in carica tre anni ed il mandato è rinnovabile una sola
volta. In caso di impedimento o di assenza, ne assume le funzioni il Decano dei professori della Commissione di
coordinamento.
Il Coordinatore:
a) convoca e presiede la Commissione;
b) promuove e coordina l'attività didattica del corso di studio e riferisce al Consiglio di Dipartimento e di Scuola;
c) sottopone al Consiglio di Dipartimento e di Scuola le proposte della Commissione e cura l'esecuzione delle delibere dei
Consigli in materia didattica;
d) collabora con il Direttore del Dipartimento o il Presidente della Scuola per i rapporti con il Nucleo di Valutazione e per la
valutazione dei requisiti dell'offerta formativa.
La Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e di laurea magistrale è istituita dal Dipartimento in cui il
corso è incardinato. Ne fanno parte tutti i professori, inclusi i professori a contratto, e i ricercatori responsabili di un
insegnamento nel corso di studio, anche se non afferenti al Dipartimento. Fanno parte della Commissione i rappresentanti degli
studenti del corso di laurea eletti nel Consiglio di Dipartimento, iscritti al corso stesso.
La Commissione:
a) coordina l'attività didattica;
b) esamina e approva i piani di studio presentati dagli studenti e tutte le altre pratiche didattiche;
c) sperimenta nuove modalità didattiche;
d) espleta tutte le funzioni istruttorie. Formula proposte e pareri in merito all'Ordinamento didattico, al Regolamento didattico
e al Manifesto degli Studi dei corsi di studio, che il coordinatore trasmette per l'approvazione al Consiglio di Dipartimento;
e) elabora il documento annuale di autovalutazione del corso di studio che il Consiglio di Dipartimento trasmette alla
Commissione paritetica docenti/studenti;
f) svolge tutte le altre funzioni a essa delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Art.5. Requisiti per l'ammissione
Per l’iscrizione al CdS sono previsti, in ottemperanza all’art. 6 comma 2 del DM 270/04 e con le modalità di seguito definite,
specifici criteri di accesso riguardanti il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello
studente.
5.1 Requisiti curriculari
Per essere ammessi al CdS occorre essere in possesso della Laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero
riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari per l’ammissione sono automaticamente posseduti dai laureati dei corsi di Laurea in
Ingegneria Gestionale istituiti presso questo Ateneo, ai sensi del D.M. 509/99 e del D.M. 270/04, in quanto i CFU del
curriculum attivo sono dichiarati integralmente riconoscibili per l’immatricolazione al CdS.
L’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale non è consentita in difetto dei requisiti minimi curriculari
di cui all’allegato C del presente Regolamento. La Commissione, avvalendosi eventualmente di un’apposita commissione
istruttoria, valuta i requisiti curriculari posseduti dal candidato e riconosce i CFU acquisiti (nella totalità o in parte) sulla base
di requisiti culturali considerati necessari per l'accesso al CdS.
Eventuali integrazioni curriculari potranno essere prescritte secondo diverse modalità quali la richiesta di acquisizione di
specifici CFU prima dell'iscrizione e/o attraverso l'imposizione di debiti formativi, e/o introducendo vincoli nella formulazione
del piano di studio. L’acquisizione di CFU prima dell'iscrizione potrà essere effettuata mediante iscrizione a singoli corsi di
insegnamento attivati presso Corsi di Studio dell'Ateneo, secondo modalità e tempi indicati dall'Ateneo.
5.2 Verifica della personale preparazione dello studente
La verifica del possesso dei requisiti relativi alla personale preparazione dello studente sarà effettuata sulla base della media M
delle votazioni (in trentesimi) conseguite negli esami di profitto per il conseguimento del titolo di Laurea, pesate sulla base
delle relative consistenze in CFU, e della durata degli studi D espressa in anni accademici di iscrizione. I criteri necessari da
soddisfare sono indicati nella seguente tabella:
Provenienti da Federico II
A.A. di iscrizione alla Magistrale
Immatricolati dopo 1 settembre 2011
D=3
A partire dal 2011/2012
A partire dal 2014/2015
M ≥ 21
D=4
---------M ≥ 22.5
D≥5
M ≥ 24
Provenienti da
altri Atenei
D qualunque
M ≥ 24
M ≥ 24
Art.6 Articolazione degli studi
6.1. Curriculum
Il CdS si articola secondo il curriculum riportato nell'allegato B.1 al presente Regolamento e contiene l'elenco degli
insegnamenti, con l'eventuale articolazione in moduli, l'indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento, l'elenco
delle altre attività formative e i crediti assegnati a ciascuna attività formativa.
La Laurea si consegue mediante l'acquisizione di 120 CFU con il superamento degli esami, in numero non superiore a 12, e lo
svolgimento delle altre attività formative, secondo quanto previsto dal presente regolamento. Si precisa che, nel calcolo del
numero di esami, i CFU a libera scelta dello studente sono considerati un unico esame. Modalità e vincoli per i CFU a libera
scelta sono regolate dal Manifesto degli Studi. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di
idoneità relativamente alle attività di cui all’art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD.
6.2. Attività formative e relative tipologie
L'impegno orario riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore al
50% dell'impegno orario complessivo.
L'allegato B.2 al presente regolamento specifica, per ciascun insegnamento, i moduli da cui esso è costituito e, per ciascun
modulo:
a) il settore scientifico - disciplinare di riferimento,
b) i Crediti Formativi Universitari (CFU),
c) le tipologie didattiche previste (Lezioni, Esercitazioni, ecc.),
d) gli obiettivi formativi specifici,
e) i contenuti.
6.3. Obsolescenza dei Crediti formativi universitari
I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di decadenza
dagli studi. L’obsolescenza di CFU relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal Consiglio di Dipartimento,
su proposta motivata della Commissione. La delibera di obsolescenza riporterà l’indicazione delle modalità per la convalida
dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente dovrà sostenere.
Art.7. Organizzazione didattica
7.1. Tipo di organizzazione
Sono previsti due periodi didattici o semestri. Le attività formative si svolgono in tempi differenti da quelli dedicati agli esami.
Per ogni anno accademico si specificano i periodi (finestre temporali) durante i quali è possibile sostenere gli esami. Solo agli
studenti fuori corso è possibile sostenere esami durante le attività formative.
7.2. Manifesto degli studi
Il Manifesto degli studi indica con riferimento al curriculum:
a) l'elenco dei moduli e degli insegnamenti attivati e la loro collocazione nei periodi didattici;
b) le norme che regolano la sostituzione di insegnamenti impartiti negli anni precedenti e che siano stati soppressi;
c) le regole per la compilazione dei Piani di studio.
Il calendario delle attività didattiche e delle sedute di esame è disponibile all'inizio di ogni semestre consultando il sito del CdS
o della Scuola.
7.3. Piani di studio
Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha luogo nei
tempi e con le modalità definite dal Manifesto degli Studi.
Il Piano di studio può essere presentato anche prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del
bollettino di iscrizione. L'approvazione sarà comunque subordinata all’avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla
conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio.
I Piani di studio sono esaminati dalla Commissione entro 30 giorni dalla data di scadenza per la presentazione. In mancanza di
delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati, purché osservino la normativa del DCL relativo alla Classe n. L-9
(Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale) e le modalità previste dal presente regolamento.
Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno accademico
cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia.
In caso di mancata presentazione del Piano di studio entro i termini di scadenza, lo studente potrà sostenere soltanto gli esami
insegnamenti obbligatori previsti dal manifesto dell’anno accademico di iscrizione al primo anno.
Agli studenti che presentano domanda di passaggio da altri corsi di studio è consentito presentare contestualmente il Piano di
studio in deroga alle scadenze previste.
7.4. Frequenza
In considerazione del tipo di organizzazione didattica, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative.
In particolare, per gli insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio o che prevedono la verifica del profitto attraverso
accertamenti durante lo svolgimento delle attività didattiche, il titolare del corso può stabilire, con riferimento alla frequenza
delle attività didattiche, condizioni necessarie per l'accesso alle prove di accertamento del profitto. L'accertamento dei requisiti
di frequenza è a cura del docente titolare del corso.
7.5. Insegnamento a distanza (teledidattica)
Per talune attività formative, la Commissione potrà stabilire l’attivazione di modalità di insegnamento a distanza
(teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà
valutata dalla Commissione. Lo studente la cui istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta
favorevolmente è esonerato dagli obblighi di frequenza di cui al comma precedente.
Art.8. Tutorato
Nell'ambito della programmazione didattica, la Commissione potrà organizzare attività di orientamento e tutorato secondo
quanto indicato previsto dall'Art.12 comma 1 del RAD.
Art.9. Ulteriori iniziative didattiche
In conformità all’Art.2 comma 8 del RAD, la Commissione può proporre al Dipartimento e/o all'Ateneo l’istituzione di
iniziative didattiche di perfezionamento e di formazione permanente, corsi di preparazione agli Esami di Stato per l'abilitazione
all'esercizio delle professioni e ai concorsi pubblici, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola
Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni dell’Ateneo con Enti pubblici o
privati.
Art.10. Passaggi e trasferimenti
Per il passaggio al CdS di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione da altri corsi di studio, la Commissione
delibera il riconoscimento di eventuali crediti già acquisiti. A questo fine, essa può istituire un'apposita commissione
istruttoria, che, consultati eventualmente i docenti del CdS in merito a questioni relative a specifiche attività didattiche, che
formuli proposte per la Commissione.
Art.11. Esami e altre verifiche di profitto
L'acquisizione dei CFU relativi ad ogni insegnamento avviene attraverso il superamento di esami di profitto. La valutazione
può tener conto di risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in
itinere). Le prove in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative.
L'esame e/o le prove in itinere possono consistere in verifiche scritte mediante questionari, risposte a quesiti teorici,
svolgimento di esercizi numerici, verifiche attraverso strumenti informatici, redazione di relazioni scritte, colloquio orale. Le
modalità di svolgimento di esami e prove in itinere sono comunicate all'inizio del corso e indicate chiaramente nel sito web del
docente titolare del corso.
In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nei successivi periodi previsti. Ogni
docente indicherà, all'inizio di ogni semestre, il calendario delle prove di esame, assicurando, possibilmente, una seduta di
esame al mese, con esclusione dei mesi di aprile ed agosto. Il calendario delle sedute di esame è pubblicato nel sito web del
CdS e/o della Scuola ed è indicato nel sito web del docente titolare del corso.
Il docente può regolamentare modalità o vincoli di accesso alle prove, garantendo l'accesso ad almeno una prova per sessione
di esame. Modalità e vincoli di accesso devono essere comunicate ad inizio del corso e chiaramente indicate nel sito web del
docente.
Art.12. Tempi
12.1. Percorso normale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è di 2 anni.
10.2 Iscrizione al secondo anno
Lo studente decide autonomamente se iscriversi al secondo anno di corso oppure se iscriversi, su richiesta scritta da presentare
alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l’iscrizione, come ripetente al primo anno.
Lo studente che si iscrive come ripetente ha accesso alle stesse sessioni di esame previste per gli studenti fuori corso.
Art.11. Esame di Laurea Magistrale
L'esame di laurea si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico. Per essere
ammesso all'esame di laurea, lo studente deve avere acquisito tutti i CFU previsti dal suo piano di studio, tranne quelli relativi
alla prova finale.
La prova finale consiste nella discussione di una Tesi di Laurea Magistrale redatta in modo originale dallo studente sotto la
guida di uno o più relatori. Il lavoro di tesi può anche essere redatto in lingua inglese. In tal caso ad esso deve essere allegato
un estratto in lingua italiana. Le modalità di richiesta ed assegnazione del relatore sono regolate da un apposito regolamento
disponibile sul sito web del CdS.
Una commissione di laurea perverrà alla formulazione del voto di laurea tenendo conto della media dei voti ottenuti negli
insegnamenti inclusi nel piano di studio dello studente, della qualità della tesi di laurea e dell'efficacia della sua esposizione e
di altre considerazioni relative al curriculum dello studente.
Art. 12. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all’Ordinamento ex D.M. 270/04
Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale dell’ordinamento ex D.M. 509/99 possono optare
per l'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell’ordinamento ex D.M. 270/04 secondo quanto
disposto dall'Art. 35 comma 2 del RAD. Il riconoscimento degli studi compiuti sarà deliberato dal Consiglio dei Corsi di
Studio, previa la valutazione in crediti degli insegnamenti dell’ordinamento di provenienza e la definizione delle
corrispondenze fra gli insegnamenti/moduli dell’ordinamento ex D.M. 270/04 e di quello di provenienza. L’allegato E al
presente regolamento riporta le modalità di opzione.
Le transizioni di studenti iscritti a Corsi di Studio diversi dal Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale sono considerate come
richieste di passaggio, secondo quanto disposto dall'Art.35 comma 3 del RAD.
Allo studente possono essere riconosciuti anche CFU relativi ad attività formative collocate in anni successivi a quello a cui è
stato iscritto.
Allegato B.1
Curriculum del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
Insegnamento o attività formativa
Note
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Ambito disciplinare
Propedeuticità
I Anno
Gestione dello sviluppo imprenditoriale
9
ING-IND/35
2
Ingegneria gestionale
Impianti dell'industria di processo
9
ING-IND/25
2
Ingegneria gestionale
Organizzazione per l’innovazione
9
ING-IND/35
2
Ingegneria gestionale
Scienza delle costruzioni
9
ICAR/08
4
Attività affini
Sistemi di produzione di beni e servizi
9
ING-IND/17
2
Tecnologia meccanica II
9
ING-IND/16
2
Ingegneria gestionale
9
ING-INF/04
2
Ingegneria gestionale
9
ING-IND/35
2
Ingegneria gestionale
Ingegneria gestionale
Impianti industriali o
Logistica industriale
II Anno
Identificazione dei modelli e controllo ottimo
Sistemi per la gestione aziendale
Attività formative a scelta dello studente
(vedi nota a)
9
4
Attività formative a scelta autonoma dello studente
(vedi nota b)
18
3
Ulteriori conoscenze
(vedi nota c)
6
6
15
5
Prova finale
d)
e)
Analisi dei sistemi
Un insegnamento scelto nell’ambito delle attività formative indicate in Tabella A se non già sostenuto.
Lo studente può scegliere tra gli insegnamenti indicati in Tabella B (se non già sostenuti durante il corso di laurea triennale) o può optare per altri
insegnamenti non già sostenuti durante il corso di laurea triennale. Se gli insegnamenti sono scelti dalla Tabella B, il piano di studio è di automatica
approvazione. Negli altri casi lo studente deve presentare piano di studi che dovrà essere approvato dalla Commissione del Corso di Studio.
Si specifica che le attività a scelta autonoma dello studente possono far riferimento a corsi erogati nel primo o nel secondo semestre e, pertanto, essere
collocati nel proprio piano di studio al primo o secondo semestre.
Tabella A - Attività formative a scelta dello studente
Insegnamento o attività formativa
Note
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Ambito disciplinare
Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II
9
MAT/09
4
Attività affini
Statistica per l’innovazione
9
SECS-S/02
4
Attività affini
Propedeuticità
Tabella B - Attività formative a scelta dello studente
CFU
SSD
Tipologia
(*)
Ambito disciplinare
Basi di dati
9
ING-INF/05
3
Attività affini
Controllo statistico della qualità
9
SECS-S/02
3
Attività affini
Energetica
9
ING-IND/10
3
Attività affini
Estimo aziendale
9
ICAR/22
3
Attività affini
Fondamenti di diritto per l’ingegnere
9
IUS/01
3
Attività affini
Gestione dei sistemi di trasporto
9
ICAR/05
3
Attività affini
Gestione dei sistemi energetici
9
ING-IND/35
3
Ingegneria gestionale
Gestione della produzione industriale
9
ING-ING/17
3
Ingegneria gestionale
Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II
9
MAT/09
3
Attività affini
Progettazione e sviluppo di prodotto
9
ING-IND/15
3
Attività affini
Project management per le opere civili
9
ING-IND/35
3
Ingegneria gestionale
Reti di calcolatori I
9
ING-INF/05
3
Attività affini
Sicurezza e protezione ambientale nell’industria di
processo
9
ING-IND/27
3
Attività affini
Statistica per l’innovazione
9
SECS-S/02
3
Attività affini
Trasporto merci e logistica
9
ICAR/05
3
Attività affini
Insegnamento o attività formativa
Note
(*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04
1: Attività di base
2: Attività caratterizzanti
3: Attività a scelta autonoma dello studente
Propedeuticità
4: Attività affini
5: Altre attività per la prova finale e la lingua straniera
6: Ulteriori attività formative
7: Tirocini
Allegato B.2
Attività formative del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale.
Insegnamento: Basi di dati
CFU: 9
SSD: ING-INF/05
Ore di lezione: 54
Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: I o II
Obiettivi formativi:
Il corso presenta le principali metodologie per la progettazione di una base di dati relazionale e le caratteristiche
fondamentali delle tecnologie e delle architetture dei sistemi di basi di dati. A valle di questo insegnamento, i discenti
dovranno avere acquisito concetti relativi alla modellazione dei dati nei sistemi software, alle caratteristiche di un
sistema informativo ed informatico, alle caratteristiche di un sistema transazionale, all’uso di SQL ed SQL immerso nei
linguaggi di programmazione e alla organizzazione fisica di un sistema di basi di dati.
Contenuti:
I sistemi informativi e informatici. Basi di dati e sistemi di gestione (DBMS).
Il modello relazionale. Definizione dei dati in SQL. Il modello Entità Relazione. Progettazione di basi di dati. Entità,
associazioni ed attributi. Progettazione concettuale ed esempi. Dallo schema concettuale allo schema relazionale.
Revisione degli schemi. Traduzione nel modello logico. Il modello Entità Relazione Avanzato.
Le operazioni. Operazioni insiemistiche. Modifica dello stato della base dei dati. Operazioni relazionali in forma
procedurale e dichiarativa (SQL). Selezione, Proiezione, Join. Ridenominazione ed uso di variabili. Funzioni di
aggregazione e di raggruppamento. Query insiemistiche e nidificate. Viste. Sintassi delle query SQL. La sintassi
completa di Insert, Update e Delete.
Forme Normali. Ridondanze e anomalie nella modifica di una relazione. Dipendenze funzionali. Vincoli e dipendenze
funzionali; dipendenze complete. Le tre forme normali e le tecniche di decomposizione. La forma normale di Boice e
Codd.
Data Warehouse e Business Intelligence. SQL e linguaggi di programmazione. Tecnologia di un DBMS.
Organizzazione Fisica e gestione delle query. Strutture di Accesso. Gestore delle interrogazioni. Controllo di affidabilità
e controllo di concorrenza. ecnologia delle basi di dati distribuite. Basi di dati replicate. Basi di dati direzionali.
Insegnamento: Controllo statistico della qualità
CFU: 9
SSD: SECS-S/02
Ore di lezione: 54
Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Il corso è di tipo metodologico-applicativo e ha come obiettivo introdurre l'allievo all’utilizzo degli strumenti statistici
utilizzati per controllare la qualità nonché per valutare l’affidabilità di sistemi tecnologici.
Gli esempi applicativi e i casi studio sono finalizzati alla formazione al Total Quality Management, alla formulazione di
strategie per valutare e migliorare la qualità di beni e/o di servizi, alla definizione di strategie di controllo della qualità
sia in produzione che in accettazione, alla redazione ed impiego di carte di controllo, all’analisi della capacità di
processo, alla valutazione dei rischi di guasto di unità e sistemi tecnologici.
Contenuti:
Introduzione al Total Quality Management. Controllo statistico di processo. Carte di controllo per variabili. Carte di
controllo per attributi. Numero di campioni e frequenza di prelievo. Dimensione dei campioni ed efficacia del controllo.
Limiti di sorveglianza e carte di controllo CUSUM, a media mobile, EWMA. Analisi di capacità di processo. Specifiche
e capacità di un processo. Indici di capacità di processo. Collaudo in accettazione. Campionamento e curva operativa.
Rischi del fornitore e dell’acquirente. Qualità media risultante. Analisi sequenziale di processo o di un lotto. Metodi per
la valutazione e il miglioramento della qualità di un servizio.
Affidabilità e costo del ciclo di vita. Funzione affidabilità e sue proprietà. Modelli di affidabilità. Guasti per deriva e per
sollecitazione eccessiva. Affidabilità di sistemi non riparabili.
Insegnamento: Energetica
CFU: 9
SSD: INGI-ND/10
Ore di lezione: 50
Ore di esercitazione: 22
Anno di corso: I o II
Obiettivi formativi:
Fornire agli allievi le competenze di base necessarie per operare nel settore dell'uso razionale ed eco-compatibile delle
risorse energetiche (energy management), in applicazioni industriali e civili, con riferimento sia agli aspetti prettamente
tecnico-ingegneristici che a quelli normativi ed economico-finanziari.
Contenuti:
Classificazione, disponibilità ed impatto ambientale delle fonti e dei sistemi di conversione dell'energia.
Quadro normativo, tariffario e regolatorio: politiche energetiche internazionali e nazionali, pacchetto clima-energia
(“20-20 al 2020”), protocollo di Kyoto e politiche per il post-Kyoto, normative per l’efficienza energetica negli edifici,
sistemi di incentivazione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, mercati dell’energia elettrica e del gas
naturale, altri mercati energetici.
Tecnologie, interventi e strategie per l’efficienza energetica: principali aspetti ingegneristici ed esempi di analisi di
fattibilità tecnico- economica per caldaie ad alta efficienza, pompe di calore a compressione di vapore e ad
assorbimento, scambiatori di calore per il recupero di reflui termici, sistemi di cogenerazione e trigenerazione,
interventi per l’uso razionale dell’energia negli edifici, sistemi di illuminazione ad alta efficienza, azionamenti a
velocità variabile, evaporatori multi-effetto, ricompressione meccanica del vapore.
Impianti alimentati da fonte rinnovabile: principali aspetti ingegneristici ed esempi di analisi di fattibilità tecnicoeconomica per impianti eolici, fotovoltaici, solari termici e termodinamici, a biomassa, idroelettrici, geotermici.
Insegnamento: Estimo Aziendale
CFU: 9
SSD: ICAR/22
Ore di lezione: 64
Ore di esercitazione: 8
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze teoriche e le metodologie operative inerenti l'Estimo aziendale
ed industriale, con particolare riferimento a criteri e procedimenti di stima delle aziende, dei beni materiali (edifici ed
aree aventi destinazione produttiva e commerciale, impianti, macchinari, attrezzature, pertinenze, scorte), delle
partecipazioni e dei beni intangibili (brevetti, marchi, software, concessioni, licenze, avviamento aziendale, ecc.).
Contenuti:
Richiami di Microeconomia: Principi di Economia; Teoria del Consumatore; Teoria dell’impresa; Equilibrio in un
mercato perfetto; La formazione del prezzo nelle forme tipiche di mercato. Matematica Finanziaria: Interesse;
Montante; Sconto; Posticipazione e anticipazione di capitali; Rendite; Reintegrazione e ammortamento. Estimo
Aziendale: Definizioni e Principi; Fasi del Giudizio di Stima; La valutazione delle aziende: Il metodo reddituale, Il
metodo patrimoniale (semplice e complesso), Il metodo misto patrimoniale-reddituale, Il metodo finanziario; Mercato e
segmentazione del mercato immobiliare; Fonti informative del mercato immobiliare; La stima delle aree e dei terreni
industriali (Stima sintetica e stima analitica); La stima degli edifici a destinazione industriale; La determinazione del
costo di riproduzione deprezzato; La stima degli impianti tecnologici e dei macchinari; La stima delle pertinenze e delle
scorte; La stima delle partecipazioni e delle attività immateriali; Approcci per la stima del costo-opportunità del capitale
(C.A.P.M.); Gli intangibili; La stima dei marchi e dei beni intangibili: Il metodo del costo storico, Il metodo del costo
storico rivalutato, Il metodo del valore residuo, Il metodo del costo di sostituzione o di riproduzione, Il metodo dei
flussi di cassa operativi, Il metodo del valore potenziale, Il metodo del costo della perdita, Il metodo delle royalties, Il
metodo del premium price, Il metodo dei differenziali di margine, Il metodo dei differenziali di multiplo (EV/Fatturato),
Le opzioni reali, Il metodo di Baruch Lev, I metodi misti della consulenza; Ammortamento e deprezzamento; Il valore
complementare ed il valore di trasformazione nell'estimo industriale.
Insegnamento: Fondamenti di diritto per l'ingegnere
CFU: 9
SSD: IUS 01
Ore di lezione: 66
Ore di esercitazione: 6
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire al futuro ingegnere gestionale, con taglio estremamente pratico e funzionale, nozioni di base su
argomenti giuridici di specifico interesse per l’attività professionale, in particolare per quanto attiene agli strumenti di
gestione dell’impresa, alle responsabilità dell’imprenditore ed alle problematiche più attuali legate al contesto del
mercato, nazionale ed europeo.
Contenuti:
Parte generale: Nozioni introduttive generali. Le obbligazioni. I contratti: nozione - funzione ed effetti - elementi
essenziali - patologia del contratto: nullità, annullabilità, risoluzione.
Parte speciale: L’imprenditore e l’impresa - Imprenditore agricolo e imprenditore commerciale - la piccola e media
impresa (PMI) - L'impresa nel contesto politico, sociale ed economico: politiche europee – Lo small business act.
Responsabilità ed obblighi dell’imprenditore: tutela della salute e della sicurezza sul lavoro - la responsabilità
amministrativa delle società e degli enti - Etica di impresa: la Responsabilità sociale di impresa.
Il c.d. statuto dell’imprenditore commerciale - L’impresa collettiva. Le società: nozione e funzioni - i tipi di società
Le aggregazioni di imprese: le reti di imprese e il contratto di rete
L’azienda: concetto ed elementi - il trasferimento dell’azienda- La proprietà industriale: i segni distintivi dell’impresa Le invenzioni industriali ed il brevetto- La protezione del software.
L’impresa ed il mercato: la disciplina della concorrenza - la concorrenza sleale - le limitazioni della concorrenza - la
normativa antimonopolistica (Antitrust) - La disciplina della pubblicità - Tutela del consumatore e responsabilità del
produttore - La contrattazione di impresa
Insegnamento: Gestione della produzione industriale
CFU: 9
SSD: ING-IND/17
Ore di lezione: 52
Ore di esercitazione: 20
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Sviluppo delle capacità di analisi e gestione della pianificazione e produzione industriale. Studio ed approfondimento
dei principali modelli di produzione industriale e risoluzione delle problematiche mediante algoritmi risolutivi avanzati.
Contenuti:
Il problema della “produzione”. La pianificazione strategica aziendale. Analisi della previsione della domanda. La
pianificazione aggrefata ed il piano dei fabbisogni di risorse produttive. La pianificazione principale della produzione.
La distinta base ed i cicli di lavoro. La pianificazione dei fabbisogni di materiale MRP. La gestione della capacità
produttiva: Resource Requirements Planning, Rough Cut Capacity Planning, Capacity Requirements Planning, Analisi
Input/Output. Il controllo delle attività di produzione. La produzione snella, ovvero Lean Production. La Teoria dei
constraints.
Insegnamento: Gestione dei sistemi energetici
CFU: 9
SSD: ING-IND/35
Ore di lezione: 58
Ore di esercitazione: 14
Anno di corso: I o II
Obiettivi formativi:
Fornire allo studente le conoscenze relative alle problematiche e alle metodologie alla base delle politiche energetiche
attuali.
Contenuti:
Le forme dell’energia; le fonti energetiche; un derivato multifonte: l’idrogeno; storia sulla conquista dell’energia. I
sistemi dell’energia; il sottosistema dell’energia elettrica; i bilanci energetici. Impianti alimentati da fonti non
rinnovabili; impianti per la generazione elettrica concentrata e distribuita; impianti cogenerativi; impianti alimentati da
fonti rinnovabili. Gli indicatori energetici dello sviluppo; gli indicatori a livello mondiale, europeo e nazionale. Gli
indicatori della sicurezza; le dipendenze; i problemi della sicurezza. Inquinamento e tipi di inquinamento; bilancio
ambientale delle tecnologie energetiche; il problema del riscaldamento globale; cenni sulle tecnologie CCS. Dal
monopolio alla concorrenza; gli operatori del mercato; modalità di contrattazione: contrattazione negoziale e
competitiva (borse dell’energia); il mercato dell’elettricità; il mercato del gas. Le decisioni di investimento. Analisi
finanziaria; analisi economica. Quali politiche per l’energia. La sfida energetica; le strategie; incentivi e disincentivi. La
governance multilivello. La formazione del processo decisionale; le decisioni a livello mondiale, comunitario,
nazionale, regionale e locale. Il pre-Kyoto; il Protocollo di Kyoto; il post-Kyoto.. L’energia e l’Europa. I target per la
sostenibilità: i target di riduzione delle emissioni, i target di efficienza energetica, i target per le fonti rinnovabili;
incentivi e disincentivi: sistema europeo delle ET; la promozione dell’efficienza energetica; la promozione delle fonti
rinnovabili; il mercato unico dell’energia; le problematiche della sicurezza. L’energia e l’Italia. I target per la
sostenibilità: il target di riduzione delle emissioni, il target di efficienza energetica, il target per le fonti rinnovabili;
incentivi e disincentivi: sistema delle ET; la promozione dell’efficienza energetica; la promozione delle fonti
rinnovabili; il mercato nazionale dell’energia; le problematiche della sicurezza. L’energia e le regioni. Il federalismo
energetico; i PEAR; le problematiche di attuazione delle politiche; le problematiche del coordinamento.
Insegnamento: Gestione dei sistemi di trasporto
CFU: 9
SSD:ICAR/05
Ore di lezione: 72
Ore di esercitazione: 0
Anno di corso: I o II
Obiettivi formativi:
Approfondire e consolidare le conoscenze sulle modalità con cui si realizza la risposta “offerta di trasporto” alla
domanda di mobilità da parte di una collettività.
Contenuti:
Aspetti economici e aziendali della gestione dei sistemi di trasporto.
La gestione delle componenti fisiche.
La gestione delle componenri immateriali.
La modalità di partecipazione finanziaria degli enti territoriali al TPL.
Seminari e incontri con dirigenti e tecnici delle aziende locali di trasporto.
Insegnamento: Gestione dello sviluppo imprenditoriale
CFU: 9
SSD: ING-IND/35
Ore di lezione: 58
Ore di esercitazione: 14
Anno di corso: I
Obiettivi formativi:
Conoscenza dei modelli di sviluppo imprenditoriali. Conoscenza dei fattori critici e degli elementi di supporto allo
sviluppo imprenditoriale. Capacità di analizzare le risorse (umane, tecniche , economiche e finanziarie) coinvolte e
coinvolgibili nel processo di sviluppo imprenditoriale. Capacità di analizzare le principali variabili ambientali in cui
opera l’impresa.
Contenuti:
Richiami sui processi di innovazione e sulla gestione della risorsa tecnologica. Costruzione del Business Plan sia per
imprese già operative sia per una nuova impresa (Spin off). La nascita di idee imprenditoriali basate sulla conoscenza
(l’incubatore di idee imprenditoriali high tech). Il sostegno tecnico, organizzativo e finanziario di imprese appena nate
(l’incubatore d’impresa). Il ruolo dell’Università e dei Centri Pubblici di Ricerca e delle organizzazioni intermedie
(PST, BIC, Agenzie di Sviluppo, ecc…).
Insegnamento: Identificazione dei modelli e controllo ottimo
CFU: 9
SSD: ING-INF/04
Ore di lezione: 50
Ore di esercitazione: 22
Anno di corso: I
Obiettivi formativi:
Fornire allo studente la preparazione teorica per la formulazione e la soluzione (analitica e numerica) di problemi di a)
ottimizzazione dinamica con particolare enfasi ai problemi di pianificazione e di gestione di interesse economicogestionale; b)stima e predizione; c) identificazione di modelli di serie temporali con particolare enfasi ai problemi
econometrici.
Contenuti:
Ottimizzazione parametrica e ottimizzazione dinamica. Ottimizzazione in presenza di incertezza. Principio di ottimalità
e Programmazione Dinamica. Controllo ottimo in ambiente deterministico, controllo ottimo in presenza di incertezza.
Gestione ottimale di un portafoglio di investimenti. Utilizzo di piattaforme software per l’ottimizzazione.
Incertezze di modello e di misura. Il problema della stima. Stime e stimatori parametrici Qualità ed accuratezza degli
stimatori. Criteri di scelta. Stimatori ricorsivi. Stima bayesiana. Stimatori bayesiani lineari. Il filtro di Kalman per la
stima e la predizione dello stato di un sistema dinamico incerto. Utilizzo di piattaforme software per la stima e la
predizione.
Identificazione dei modelli ed identificazione parametrica. Processi stocastici stazionari. Treend e stagionalità. La
famiglia di modelli ARX e ARMAX e loro rappresentazioni. Metodi a minimizzazione dell’errore di predizione.
Applicazioni del metodo dei minimi quadrati, della massima verosimiglianza e della variabile strumentale. Non
identificabilità strutturale e sperimentale. Analisi e previsione di serie storiche economiche. Utilizzo di piattaforme
software per l’identificazione dei modelli ARMAX.
Insegnamento: Impianti dell’Industria di Processo
CFU: 9
SSD: ING-IND/25
Ore di lezione: 48
Ore di esercitazione: 24
Anno di corso: I
Obiettivi formativi:
Presentare una rassegna ragionata delle apparecchiature per operazioni unitarie ricorrenti nell'industria di
trasformazione.
Descrizione delle apparecchiature con riferimento agli aspetti funzionali. Aspetti progettuali delle apparecchiature.
Valutazione economica di una linea di processo.
Contenuti:
Processi continui e processi discontinui. Loro caratteristiche, vantaggi e svantaggi.
Bilanci macroscopici di massa e di energia applicati ad apparecchiature continue o discontinue, in presenza di
trasformazioni fisiche e/o chimico-fisiche. Cenni sulla fluidodinamica di sistemi in flusso: flusso a pistone e flusso
perfettamente miscelato.
Introduzione alle equazioni di progetto di apparecchiature di processo: equazioni di bilancio e costitutive; condizioni
dell'equilibrio termodinamico; equazioni cinetiche e di trasporto. Rassegna delle apparecchiature per operazioni unitarie
ricorrenti nell'industria di trasformazione: descrizione e cenni agli aspetti progettuali. Apparecchiature basate sullo
stadio di equilibrio e apparecchiature basate sulla velocità di trasferimento. Tipologia delle apparecchiature al variare
della scala delle stesse. Aspetti progettuali delle apparecchiature: scelte ed ottimizzazioni.
Analisi di un processo: decomposizione del processo in sequenza di operazioni unitarie; variabili di stato e variabili di
progetto; gradi di libertà di un sistema. Stima economica delle apparecchiature e costi di esercizio. Funzioni obiettivo
economiche.
Insegnamento: Metodi per le decisioni - Ricerca Operativa II
CFU: 9
SSD: MAT/09
Ore di lezione: 48
Ore di esercitazione: 24
Anno di corso: I
Obiettivi formativi:
Il corso fornisce elementi per affrontare problemi di ottimizzazione nella pianificazione, programmazione e gestione di
sistemi di produzione di beni e servizi. Vengono affrontati problemi applicativi attraverso l’uso studio di tecniche di
risoluzione euristiche e di software applicativo
Contenuti:
Modelli e metodi per la risoluzione di problemi di ottimizzazione: classificazione e generalità. Elementi di teoria della
complessità computazionale. Metodi euristici di risoluzione: algoritmi costruttivi e migliorativi, Algoritmi Genetici,
Simulated Annealing, Tabu Search. Fondamenti di analisi multicriteria. La localizzazione di servizi: i modelli di Simple
Plant Location, p-mediana, Set Covering, Maximal Covering. Il progetto di ottimale di reti: l'albero minimo senza e con
vincoli di capacità. La gestione delle scorte: generalità e classificazione dei modelli. Modelli continui: il lotto
economico i modelli stocastici. Modelli discreti: il lot sizing. I problemi di scheduling: generalità e classificazione. Le
regole di priorità. Problemi statici e dinamici su macchina singola. Problemi su macchine parallele. Problemi multifase:
Flow Shop e Job Shop. I problemi di routing: modelli e metodi per la risoluzione del problema del commesso
viaggiatore e del vehicle routing. Software per l’ottimizzazione.
Insegnamento: Organizzazione per l’innovazione
CFU: 9
SSD: ING-IND/35
Ore di lezione: 54
Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: I
Obiettivi formativi:
Nella prima parte del corso l’obiettivo è fornire gli strumenti di base della progettazione organizzativa che vengono
declinati sia in relazione ai parametri di progettazione organizzativa e ai fattori contingenti sia in relazione alle diverse
configurazioni organizzative: Le organizzazioni semplici, la burocrazia meccanica, la burocrazia professionale, la
soluzione divisionale, l’adhocrazia. Nella seconda parte del corso l’obiettivo è fornire i concetti di base relativi alla
problematica valutazione con riferimento al rapporto tra oggetto della valutazione e soggetto che valuta.
Contenuti:
Evoluzione delle teorie organizzative, dai modelli tradizionali ai modelli contingenti. Il posizionamento delle teorie
organizzative nello spazio razionale, cognitivo, ambientale. Gli elementi di base della progettazione organizzativa. I
meccanismi di coordinamento: adattamento reciproco, supervisione diretta e standardizzazione. Le cinque parti
dell’organizzazione: il nucleo operativo, il vertice strategico, la linea intermedia, la tecnostruttura e lo staff di supporto.
Le cinque prospettive sulle modalità di funzionamento dell’organizzazione. La progettazione della posizione
individuale: i compiti della posizione, la standardizzazione, le capacità e conoscenze richieste. La progettazione della
macrostruttura: le possibili basi di raggruppamento e la dimensione delle unità. I collegamenti laterali: i sistemi di
pianificazione e controllo, il controllo delle performance, la pianificazione dell’azione, i meccanismi di collegamento. Il
decentramento (verticale e orizzontale): i concetti di base, il decentramento verticale, il decentramento orizzontale, i
cinque tipi di decentramento. I fattori contingenti: l’età e la dimensione, il sistema tecnico, l’ambiente, il potere. Le
configurazioni organizzative: Le organizzazioni semplici, la burocrazia meccanica, la burocrazia professionale, la
soluzione divisionale, l’adhocrazia. Organizzare le relazioni. Cosa significa valutare. Il rapporto tra oggetto della
valutazione e soggetto valutatore. Oggettività, soggettività, coerenza e trasparenza nel processo di valutazione. Gli
strumenti: il processo di attualizzazione, l’Analytic Hierarchy Process, la Fuzzy Logic. La valutazione degli
investimenti: l’approccio tradizione, l’approccio strategico. Casi di studio.
Insegnamento: Progettazione e sviluppo di prodotto
CFU: 9
SSD: ING IND/15
Ore di lezione: 42
Ore di esercitazione: 30
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Sviluppare competenze sulla progettazione di prodotti industriali dall’idea all’industrializzazione attraverso lo studio di
metodi di valutazione e miglioramento di usabilità, assemblabilità, manutenibilità e sicurezza. Affrontare mediante un
progetto di gruppo un problema concreto di innovazione di prodotto a partire dalle esigenze dei clienti.
Contenuti:
Il ciclo di sviluppo prodotto dall’ideazione all’ingegnerizzazione. Principi di progettazione. Individuazione dei bisogni
dei clienti. L’ingegneria emozionale. Creatività in progettazione: la metodologia TRIZ. Classificazione dei brevetti.
Tecniche di generazione di concetti. Tecniche di valutazione dei concetti: progettazione per la Qualità. Introduzione alla
progettazione robusta di prodotti industriali: ottimizzazione di parametri e tolleranze.
Il Design for X. Ergonomia ed usabilità. La Progettazione Ergonomica Robusta. Valutazione del rischio posturale
mediante impiego dei manichini virtuali. Progettazione per l’assemblabilità, l’affidabilità, la manutenibilità, la
disponibilità e la sicurezza (RAMS). Simulazione in Realtà Virtuale: la prototipazione dal CAD/CAE alle prove di
laboratorio. Le tecniche di reverse engineering e di prototipazione rapida nel ciclo di sviluppo prodotto. Casi studio in
ambito ferroviario, aerospaziale ed automobilistico.
Insegnamento: Project management per le opere civili
CFU: 9
SSD: ING IND/35
Ore di lezione: 48
Ore di esercitazione: 24
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Sviluppare la capacità di pianificare e controllare, secondo la duplice dimensione temporale ed economica, i progetti
relativi ad Opere Civili ed Infrastrutture, attraverso l’appropriato e consapevole utilizzo delle tecniche di Project
Management
Contenuti:
Il significato di progetto secondo il Project Management Institute (PMI).llProject Management.Il ciclo di vita del
progetto.I processi di Project Management secondo il PMI. Come nasce l’esigenza di creare un progetto di Opere CiviliLe relazioni tra Impresa ed Ente Appaltante secondo la normativa nazionale e comunitaria-I vari livelli di progettazione:
progetto preliminare, definitivo ed esecutivo.L’avvio del progetto, la realizzazione del project plan, il project charter.-Il
processo di pianificazione del progetto:la definizione dello scopo di progetto, la definizione della WBS (Work
Breakdown Structure), la realizzazione della WBS, le regole da rispettare per la realizzazione della WBS.La definizione
delle responsabilità organizzativa nella realizzazione del progetto: la Organization Breakdown Structure (OBS) e la
Responsabilità Assignment Matrix (RAM).La definizione delle attività e la stima delle risorse. I metodi per la stima
delle risorse dei progetti. La schedulazione del progetto: l’identificazione dell’ordine di esecuzione delle attività e dei
vincoli di precedenza, la costruzione del reticolo del progetto, la schedulazione del progetto attraverso il Critical Path
Method (CPM), il diagramma di Gantt ed il suo impiego nella pianificazione del progetto.La costruzione del preventivo
di commessa. La consuntivazione dei costi di commessa.Il controllo dell’avanzamento. Il metodo dell’Earned Value e
le sue applicazioni. L’analisi degli scostamenti. L’individuazione degli interventi correttivi e la riprogrammazione delle
attività.
Insegnamento: Reti di calcolatori I
CFU: 9
SSD: ING-INF/05
Ore di lezione: 56
Ore di esercitazione: 16
Anno di corso: I o II
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è fornire le prime nozioni teoriche e le necessarie competenze operative sulle reti di calcolatori ed in
generale sulle reti di comunicazione a commutazione di pacchetto. Gli obiettivi formativi principali sono: i modelli di
base per la progettazione di una rete di calcolatori; le principali tecnologie ad oggi in uso nelle reti locali sia cablate che
wireless; le caratteristiche base dell’architettura TCP/IP e di Internet; la capacità di utilizzare semplici strumenti per il
monitoraggio, la gestione e la configurazione di reti di calcolatori.
Contenuti:
Reti di calcolatori e servizi di rete. Terminali e server.
Le reti a commutazione di pacchetto. Protocolli di comunicazione e modelli layered e non layered.
Lo strato applicazione: i protocolli HTTP, FTP, SMTP. I protocolli di servizio: DNS. Le tecnologie per il software di
rete: le Socket e lo sviluppo di software distribuito.
Lo strato trasporto: TCP, UDP. Tecniche per il controllo di errore, di flusso e di congestione.
Lo strato rete: il protocollo IP ed i protocolli connessi. Il protocollo IPv6. Routing unicast e multicast in ambiente
intradomain. I protocolli RIP ed OSPF.
Architetture di reti LAN cablate. Reti wireless LAN e PAN: tecnologie 802.11 e Bluetooth. Interconnessione di LAN:
bridging e switching. Sistemi di cablaggio strutturato. Collegamento di LAN in rete geografica: tecnologie di accesso
(xDSL, MetroEthernet, WiMax, HSPDA).
Gestione di Reti Locali: indirizzamento, servizi NAT e DHCP, servizi VLAN. Il monitoring della rete.
La sicurezza di rete: tecniche nei vari livelli di rete. Sistemi di filtraggio ed antivirus. Cenni sui firewall e sulle VPN.
Laboratorio di Networking.
Insegnamento: Scienza delle costruzioni
CFU: 9
SSD: ICAR/08
Ore di lezione: 30
Ore di esercitazione: 42
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Fornire gli strumenti fondamentali per la valutazione di condizioni di equilibrio e congruenza per strutture di interesse
professionale.
Contenuti:
Equazioni della statica. Principio dei lavori virtuali per sistemi rigidi e deformabili. Analisi di deformazione e di
tensione. Equazioni dell'equilibrio elastico. Criteri di resistenza. Energia di deformazione. Solido del De Saint Venant.
Sforzo normale. Flessione. Taglio. Torsione. Nozioni sul carico critico.
Insegnamento: Sicurezza e protezione ambientale nell'industria di processo
CFU: 9
SSD: ING-IND/27
Ore di lezione: 54
Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Fornire allo studente le conoscenze relative agli aspetti di sicurezza connessi allo stoccaggio, al trasporto e alle
trasformazioni di sostanze pericolose (instabili, infiammabili, tossiche).
Contenuti:
Cinetica: Equazioni di velocità per sistemi in regime chimico. Energia di attivazione. Legge di Arrhenius. Costante
cinetica. Ordine di reazione. Tempo di dimezzamento. Reazioni di ordine zero, primo e secondo. Metodo differenziale.
Metodo Integrale. Reazioni in serie e in parallelo. Ipotesi di stato stazionario.
Struttura e reattività delle molecole organiche: Nomenclatura dei principali composti organici. Ibridazione del carbonio.
Acidità-basicità in chimica organica; effetti induttivi e coniugativi. Idrocarburi saturi lineari, ramificati e ciclici. Alcani,
alcheni e alchini. Isomeria. Aldeidi e Chetoni. Concetto di risonanza. Acidi carbossilici. Derivati degli acidi
carbossilici: esteri, ammidi, alogenuri acilici, anidridi, ammidi, lattoni e lattami. Eteri. Alcoli. Ammine. Alogenuri
alchilici. Sostanze aromatiche. Aromaticità. Benzene e principali derivati. Principali proprietà chimico-fisiche delle
classi di sostanze organiche. Nucleofilicità, elettrofilicità. Reazioni ioniche (sostituzione nucleofila al carbonio saturo,
addizione di nucleofili al carbonile, sostituzione nucleofila acilica). Reazioni organiche in ambiente acquoso (idrolisi,
ossidazione, fotossidazioni). Reazioni radicaliche.
Sicurezza nell’industria di processo: Esplosioni termiche e teoria di Semenov (richiami). Autoignizione ed esplosioni
eterogenee, sorgenti di innesco (richiami). Teoria di Chapman- Jouguet delle Detonazioni. Elettricità statica: Origine del
fenomeno: movimentazione di liquidi e solidi; Corpo umano ed elettricità statica (analogia del condensatore). Stima
della streaming current per condotte in cui scorrono liquidi. Misure preventive. Venting: Criteri per l’ubicazione di
dischi di rottura in un impianto; Dimensionamento di dischi per sistemi non reattivi e reattivi. Modelli sorgente per il
rilascio da apparecchiature, serbatoi e tubazioni di sostanze pericolose. Utilizzo del software Aloha per la stima delle
conseguenze di eventi incidentali. Identificazione dei Pericoli e Analisi del rischio. Identificazione degli scenari
incidentali: Metodi a indici per l’analisi del rischio, Hazop. Stima delle frequenze di accadimento di uno scenario
incidentale: Albero degli eventi, Albero dei guasti. Failure rate. Sistemi in serie e parallelo. Normativa Italiana sui siti a
rischio di incidente rilevante.
Insegnamento: Sistemi per la gestione aziendale
CFU: 9
SSD: ING-IND/35
Ore di lezione: 42
Ore di esercitazione: 30
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Conoscenza avanzata di tecniche e strumenti per la progettazione e l’implementazione di sistemi innovativi di controllo
di gestione. Conoscenza di sistemi di valutazione delle risorse umane. Conoscenza di sistemi avanzati di
modellizzazione dei processi aziendali.
Contenuti:
La progettazione dei sistemi di controllo di gestione: l’interfaccia con la pianificazione strategica; l’interfaccia con i
sistemi amministrativo-contabili; l’interfaccia con le funzioni aziendali; l’interfaccia con il sistema informativo
aziendale. Richiami delle tecniche tradizionali di Costing. Tecniche di Costing innovative: l’Activity-Based Costing, il
Target Costing, il Life Cycle Costing, le tecniche di Costing ibride. Analisi dei processi aziendali e progettazione
dell’architettura del Sistema di Controllo di Gestione: modellizzazione avanzata dei processi; il Business Process
Reengineering; l’Activity Based Management; l’architettura tradizionale del sistema di controllo di gestione e
l’architettura per processi e attività. Il ciclo del controllo: dal budgeting al reporting. Sistemi per la valutazione delle
competenze e delle performance del personale.
Insegnamento: Sistemi di produzione di beni e servizi
CFU: 9
SSD: ING-IND/17
Ore di lezione: 42
Ore di esercitazione: 30
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Il corso è orientato all’approfondimento critico dei fondamentali aspetti tecnico-economici di gestione di un sistema
organizzato per la produzione di beni ovvero di servizi, facendo particolare riferimento ai problemi ricorrenti nelle
industrie dei comparti manifatturieri e nelle imprese erogatrici di servizi di primario interesse sul mercato. S’intende
sensibilizzare l’attenzione degli allievi sull’uso di strumenti informatici ampiamente diffusi nel mondo del lavoro quali i
sistemi EERP, con particolare riferimento al sistema SAP R/3.
Contenuti:
Generalità sulla produzione dei beni e dei servizi - Progettazione e gestione dei servizi – Processi di erogazione dei
servizi – Teoria delle code – Sistemi di PPC delle R.U. –– SAP: anagrafiche materiali, definizioni di classi e
caratteristiche con relative dipendenze, definizione di distinte base a più livelli, definizione di distinte base alternative,
varianti e gruppi di distinte basi, pianificazione dei fabbisogni, lancio MRP single item, single level – Efficienza e
manutenzione di sistema - TPM.
Insegnamento: Statistica per l'innovazione
CFU: 9
SSD: SECS-S/2
Ore di lezione: 42
Ore di esercitazione: 30
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Il corso è di tipo metodologico-applicativo e ha come obiettivo trasferire all'allievo gli strumenti statistici utilizzati per
promuovere e gestire l’innovazione dei sistemi di ingegneria in rapporto all’ambiente in cui essi devono operare.
Gli esempi applicativi e i casi studio riguardano varie attività strategiche quali: la pianificazione di esperimenti per lo
studio di effetti semplici ed incrociati di più fattori ambientali o di progetto; l’ottimizzazione di processi e/o prodotti
industriali; la valutazione previsionale delle prestazioni di opere d’ingegneria in condizioni d’incertezza al riguardo del
relativo contesto ambientale.
Contenuti:
Complementi sulle variabili aleatorie e teoria dei valori estremi. Metodo Monte Carlo. Progettazione degli esperimenti e
analisi della varianza. Progettazione robusta e innovazione. Analisi di regressione lineare e non. Esperimenti di
statistica condotti in aula per la verifica di efficacia dei metodi proposti. Elementi di total quality management.
Insegnamento: Tecnologia Meccanica II
CFU: 9
SSD: ING-IND/16
Ore di lezione: 54
Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Approfondimento dei principi generali e dei criteri di selezione delle tecnologie di lavorazione meccanica, basate su
metodi convenzionali e metodi innovativi, da integrare nei sistemi flessibili e riconfigurabili della moderna produzione
industriale.
Contenuti:
Tecniche di saldatura e brasatura: generalità, saldatura a gas, saldatura ad arco, saldatura elettrica a resistenza, saldatura
a stato solido, brasatura dolce e forte. Incollaggio e giunzioni meccaniche. Trattamenti superficiali chimici e meccanici.
Processi di rivestimento e deposizione. Tecniche di fonderia: generalità, principi fondamentali, tensioni di ritiro, effetti
dei gas disciolti, lavorazione delle terre, processi di formatura, preparazione delle anime, fonderia in terra, fonderia in
forme permanenti (colata in conchiglia a gravità, colata sotto pressione, colata centrifuga). Lavorazioni speciali:
mediante energia meccanica (lavorazioni con ultrasuoni, taglio con getto d’acqua, taglio con getto d’acqua abrasivo,
taglio con getto abrasivo), mediante energia termica (laser, fascio elettronico, plasma, taglio ad arco, ossitaglio),
mediante energia elettrochimica (lavorazioni elettrochimiche, elettroerosione, lavorazioni chimiche). Complementi di
tecnologia meccanica: lavorazioni per asportazione di truciolo e per deformazione plastica. Metallurgia delle polveri:
caratterizzazione e produzione di polveri metalliche, processi convenzionali di pressatura e sinterizzazione, altri metodi
di pressatura e sinterizzazione. Metrologia: dimensionale, geometrica, di superficie, non distruttiva. Principi di
pianificazione e ottimizzazione del processo e della produzione. Fondamenti sulle linee di produzione e di
assemblaggio. Introduzione ai sistemi flessibili di lavorazione.
Insegnamento: Trasporto merci e logistica
CFU: 9
SSD: ICAR/05 Trasporti
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 12
Anno di corso: II
Obiettivi formativi:
Acquisire le conoscenze di base delle componenti e delle relazioni del sistema di trasporto merci, lato offerta e lato
domanda; sviluppare capacità di analisi delle interazioni tra trasporto merci e logistica; identificare le principali
esigenze progettuali (nell’ottica dei soggetti privati) e di pianificazione (nell’ottica dei soggetti pubblici) di settore;
acquisire alcuni strumenti rilevanti di analisi e progettazione quantitativa.
Contenuti:
Il corso si articola in quattro parti fondamentali:
1. Acquisizione delle conoscenze di base e di alcune dinamiche generali sulla logistica, analisi delle interazioni tra
logistica e trasporto merci, studio dettagliato del mercato dei servizi di trasporto merci e logistica a livello italiano e
internazionale
2. Studio del sistema di offerta di trasporto merci in termini materiali (veicoli, infrastrutture, impianti, tecnologie) e
immateriali (normative, regolamenti, costi e tariffe, regolazione dei mercati) per ciascun modo di trasporto (stradale,
marittimo, ferroviario, aereo, navigazione interna), con approfondimenti specifici sull’intermodalità e sull’analisi dei
terminali merci (porti, interporti, centri logistici, …)
3. Analisi della domanda di trasporto merci in termini di caratteristiche, tendenze evolutive, fonti dati per la
caratterizzazione del fenomeno alle varie scale territoriali (urbana, regionale, nazionale, internazionale)
4. Studio di modelli matematici e metodi quantitativi della teoria dei sistemi di trasporto per le merci, con esempi
applicativi a varie scale territoriali in prospettiva sia progettuale nell’ottica del privato sia pianificatoria/di governance
nell’ottica del pubblico
Il corso prevede anche visite guidate a strutture rilevanti del trasporto merci in Campania e, qualora la composizione
numerica dell’aula lo consenta, una parte esercitativa con utilizzo di software GIS e database relazionali.
Allegato C
Requisiti curriculari minimi per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale (LM-31)
Lo studente in possesso del titolo di Laurea ex D.M. 509/99 o ex D.M. 270/04 potrà essere ammesso al Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale se avrà acquisito nella precedente carriera CFU nei settori scientifico disciplinari di
seguito indicati nella misura minima corrispondentemente indicata:
CFU
minimi
SSD
MAT/**
FIS/01
ING-INF/05
ING-IND/16, ING-IND/17, ING-IND/35, ING-INF/04
27
6
6
24
Ulteriori SSD caratterizzanti dei Corsi di Laurea in
Ingegneria gestionale di provenienza dello studente
24
Le condizioni indicate in tabella sono necessarie ma non sufficienti per l’iscrizione alla Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale. La Commissione del Corso di Studio valuterà il possesso di requisiti culturali che si ritengono necessari per una
adeguata frequenza del Corso di Laurea Magistrale di Ingegneria Gestionale (distribuzione dei CFU tra i settori scientifico
disciplinari, presenza di specifici insegnamenti), analizzando nel dettaglio il curriculum dello studente.
Allegato D
Corrispondenza fra CFU degli insegnamenti dei Corsi di Laurea/Laurea Specialistica in Ingegneria gestionale degli
ordinamenti preesistenti e CFU degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
dell'Ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti.
Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea Specialistica regolato dall’ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea
Magistrale regolato dall’ordinamento ex DM270/04




Ai CFU dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai
moduli del Corso di Laurea Magistrale del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3.
I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-disciplinari
indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo
studente, con modalità che saranno specificate.
Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso in
cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si riconosca la
sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco in colonna 6) il
riconoscimento avverrà previe forme integrative di accertamento con il docente titolare dell’insegnamento ex DM 270/04.
L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà valutata
caso per caso.
1
2
3
4
5
Insegnamento/modulo
dell’ordinamento ex DM 509/99
CFU
Insegnamento/modulo
dell’Ordinamento DM 270/04
CFU
SSD dei CFU
residui
Gestione dello sviluppo imprenditoriale
Sistemi di produzione di beni e servizi
Tecnologia meccanica e tecnologie speciali II
Identificazione dei modelli e controllo ottimo
Sistemi per la gestione aziendale
9
9
9
9
9
Gestione dello sviluppo imprenditoriale
Sistemi di produzione di beni e servizi
Tecnologia meccanica II
Identificazione dei modelli e controllo ottimo
Sistemi per la gestione aziendale
9
9
9
9
9
ING-IND/35
ING-IND/17
ING-IND/16
ING-INF/04
ING-IND/35
6
*