Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale)
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Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE MATERIE DI BASE ANNO ACCADEMICO 2014/2015 GUIDA DELLO STUDENTE Napoli, settembre 2014 Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (Laurea Magistrale) (Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale, Classe LM-31) Finalità del Corso di Studi e sbocchi occupazionali Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale approfondisce i problemi dell'impresa considerando le diverse funzioni che la caratterizzano (organizzative e di governo, di amministrazione e controllo, logistiche e produttive, di gestione delle risorse umane e tecnologiche, di ricerca e sviluppo. Queste funzioni sono analizzate con riferimento alla singola impresa, alla gestione dell'intera catena di fornitura e produzione (Supply Chain Management) e ai sistemi più o meno complessi di imprese, sia a livello di programmazione operativa sia a livello di pianificazione strategica. Il percorso formativo è caratterizzato da un approccio prevalentemente quantitativo che preveda il contributo di aspetti qualitativi nella definizione di strumenti di supporto alle decisioni aziendali. Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della ottimizzazione dei processi, della gestione di sistemi complessi. La domanda di figure professionali formate dal corso di laurea può interessare le imprese di produzione di beni e servizi, le società di consulenza, la pubblica amministrazione, la libera professione. Funzioni tipiche che si vanno a ricoprire nei contesti descritti possono riguardare l'organizzazione aziendale e la gestione delle risorse umane, la programmazione e il controllo della produzione, la progettazione e la gestione di sistemi logistici (approvvigionamenti, magazzini, avanzamento della produzione, trasporto e distribuzione), il supply chain management (rapporti tra entità e attori della filiera produttiva e distributiva), l'ottimizzazione dei processi attraverso l'integrazione tecnologica, il project management con riferimento alla gestione di commesse complesse (impiantistiche, infrastrutturali, di riorganizzazione e reingegnerizzazione), il marketing strategico ed operativo, l'amministrazione, contabilità industriale e controllo di gestione, la gestione dell'innovazione di processo e di prodotto. Durata ed articolazione del corso di studi Il corso di studi ha la durata di due anni accademici durante i quali bisogna acquisire n.120 crediti formativi (CFU). I 120 CFU si suddividono in 99 CFU associati ad attività formative, 3 CFU per ulteriori conoscenze acquisibili attraverso attività di tirocinio, 18 CFU per la prova finale. Le modalità di acquisizione dei CFU relativi alle ulteriori conoscenze e alla prova finale sono definiti da apposito regolamento. I crediti a scelta dello studente possono essere selezionati a piacere tra tutti gli insegnamenti erogati nell’ambito di Corsi di Studio dell’Università Federico II. All’interno del Manifesto è indicata una lista di Insegnamenti consigliati. Se lo studente sceglie uno o più insegnamenti a scelta non compresi nella lista di Insegnamenti consigliati è obbligato a presentare un “Piano di studi individuale” secondo le modalità indicate dall’apposito regolamento. Manifesto degli Studi – A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (LM-31) CFU SSD Tipologia (*) Organizzazione per l’innovazione 9 ING-IND/35 2 Scienza delle Costruzioni 9 ICAR/08 4 Impianti dell'industria di processo 9 ING-IND/25 4 Gestione dello sviluppo imprenditoriale 9 ING-IND/35 2 Sistemi di produzione di beni e servizi 9 ING-IND/17 2 Tecnologia meccanica II 9 ING-IND/16 2 Identificazione dei modelli e controllo ottimo 9 ING-INF/04 2 Sistemi per la gestione aziendale 9 ING-IND/35 2 Insegnamento o Attività Formativa Note Propedeuticità I Anno - I Semestre I Anno - II Semestre Logistica industriale o Impianti Industriale II Anno - I Semestre Analisi dei sistemi II Anno - I o II Semestre Attività formative curriculari a scelta (vedi nota a) 9 4 Attività formative a scelta autonoma dello studente (vedi nota b) 18 3 (vedi nota c) 6 6 15 5 II Anno - II Semestre Ulteriori conoscenze Prova finale Gli studenti provenienti da corsi di laurea triennale diversi dal Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione ordinamento ex D.M. 270 dell'Università di Napoli Federico II sono tenuti a presentare piano di studi secondo le seguenti modalità: il piano di studi a) non dovrà contenere insegnamenti già sostenuti durante la laurea triennale, b) dovrà prevedere, tra le attività formative a scelta autonoma dello studente, eventuali insegnamenti non sostenuti necessari per soddisfare le propedeuticità. a) Un insegnamento scelto nell’ambito delle attività formative curriculari indicate in Tabella A se non già sostenuto. b) Lo studente può scegliere tra gli insegnamenti indicati in Tabella B (se non già sostenuti durante il corso di laurea triennale) o può optare per altri insegnamenti non già sostenuti durante il corso di laurea triennale. Se gli insegnamenti sono scelti dalla Tabella B, il piano di studio è di automatica approvazione. Negli altri casi lo studente deve presentare piano di studi che dovrà essere approvato dalla Commissione del Corso di Studio. Si specifica che le attività a scelta autonoma dello studente possono far riferimento a corsi erogati nel primo o nel secondo semestre e, pertanto, essere collocati nel proprio piano di studio al primo o secondo semestre. c) I 6 CFU destinati alle attività formative “Ulteriori conoscenze” possono essere acquisiti mediante tirocini esterni o attraverso attività di studio collegate alla preparazione della prova finale. Tabella A - Attività formative curriculari a scelta Semestre CFU SSD Tipologia (*) Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II I 9 MAT/09 4 Statistica per l’innovazione I 9 SECS-S/02 4 Insegnamento o attività formativa Propedeuticità Tabella B - Attività formative a scelta dello studente Semestre CFU SSD Tipologia (*) Basi di dati I 9 ING-INF/05 3 Controllo statistico della qualità II 9 SECS-S/02 3 Energetica II 9 ING-IND/10 3 Estimo aziendale I 9 ICAR/22 3 Fondamenti di diritto per l’ingegnere II 9 IUS/01 3 Gestione dei sistemi di trasporto II 9 ICAR/05 3 Gestione dei sistemi energetici II 9 ING-IND/35 3 Gestione della produzione industriale I 9 ING-ING/17 3 Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II I 9 MAT/09 3 Project management per le opere civili I 9 ING-IND/35 3 Produzione assistita al calcolatore I 9 ING-IND/16 3 Sicurezza degli impianti industriali I 9 ING-IND/17 3 Sicurezza e protezione ambientale nell’industria di processo II 9 ING-IND/27 3 Statistica per l’innovazione I 9 SECS-S/02 3 Trasporto merci e logistica I 9 ICAR/05 3 Insegnamento o attività formativa (*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04 1: Attività di base 2: Attività caratterizzanti 3: Attività a scelta autonoma dello studente 4: Attività affini 5: Altre attività per la prova finale e la lingua straniera 6: Ulteriori attività formative 7: Tirocini Propedeuticità Organi del Corso di studi di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione Il Corso di studi di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione è erogato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale. Organi del Corso di studi sono: il Consiglio di Corso di studi: è costituito da tutti i docenti che erogano un corso presente nel Manifesto degli studi e da una rappresentanza di studenti eletti. Principali compiti del Consiglio sono: l’approvazione del Manifesto degli studi e di tutti i provvedimenti atti a garantire il buon funzionamento didattico ed organizzativo del CdS; esprime pareri su pratiche relative a richieste di studenti (piani di studi, trasferimenti, richieste Erasmus). Il Coordinatore del Corso di studi coordina le attività del Consiglio e di tutte la commissioni: è eletto dal Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Industriale tra i docenti che fanno parte del Consiglio e dura in carica tre anni accademici. La Commissione del Riesame propone al Consiglio iniziative volte a garantire e a controllare il corretto funzionamento delle attività didattiche ed il soddisfacimento di appropriati standard qualitativi. I membri della Commissione per il Riesame ed il suo coordinatore sono nominati dal Consiglio: ne possono far parte membri del Consiglio del CdS e del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Industriale. ll Consiglio di CdS può nominare singoli responsabili e/o commissioni per lo svolgimento di attività specifiche. Referenti del Corso di Studi Coordinatore del Corso di Studio in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione: Prof. Giuseppe Bruno – Dipartimento di Ingegneria Industriale (Piazzale Tecchio n.80, VI piano) [email protected] 081 -7683637 Responsabile organizzazione prove finali:: Prof. Emilio Esposito – Dipartimento di Ingegneria Industriale (Piazzale Tecchio n.80, VI piano) [email protected] 081 -7682493 Responsabile per le pratiche relative ai Piani di Studio: Prof. Renato Brancati – Dipartimento di Ingegneria Industriale (via Claudio n.21) [email protected] 081 -7682493 Responsabile per le pratiche Erasmus: Prof. Teresa Murino – Dip. Ingegneria Chimica e dei Materiali (Piazzale Tecchio n.80) [email protected] 081 -7682388 Per rivolgersi ad uno dei referenti, consultare il sito personale all’interno di www.webdocenti.unina.it per verificare le modalità di ricevimento. Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, Classe N. LM-31 Art.1. Definizioni Ai sensi del presente Regolamento si intende: per Università, l'Università degli Studi di Napoli Federico II; per Dipartimento, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; per Scuola, la Scuola Politecnica e delle materie di base dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; per Statuto, il vigente Statuto dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; per Regolamento sull'Autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 22 ottobre 2004, n. 270; per Corso di studio, di seguito denominato CdS, il Corso di Laurea Magistrale in come individuato dal successivo art. 2; per Commissione, la Commissione per il coordinamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale; per settori scientifico-disciplinari, di seguito denominati SSD, i raggruppamenti di discipline definiti dal D.M. del 23 dicembre 1999 e successive modificazioni e/o integrazioni; per obiettivi formativi, l'insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale, al conseguimento dei quali il Corso di studio è finalizzato; per attività formativa, ogni attività organizzata o prevista al fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento, tra l'altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all'orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio individuale e di autoapprendimento; per Crediti Formativi Universitari, di seguito denominati CFU, le unità di misura dell’impegno dello studente relativo alle attività formative, come stabilito all’art. 5 del RAD per curriculum, l'insieme delle attività formative, previste dal presente Regolamento che configura il percorso formativo finalizzato al conseguimento del titolo di studio; per Manifesto degli Studi, il documento in cui si specificano modalità e condizioni per l'acquisizione dei CFU necessari al conseguimento del titolo di studio; per piano di studio l'insieme delle attività formative scelte dallo studente al fine del conseguimento del titolo di studio, previste dal presente Regolamento. Art.2. Titolo e Corso di Laurea Magistrale Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, appartenente alla Classe delle lauree magistrali in Ingegneria Gestionale (Classe n. LM-31), incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale. I requisiti di ammissione al Corso di Laurea sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e culturali possono essere ulteriormente specificati nel presente Regolamento, in ossequio a quanto previsto dall'Art.11 del RAD. Altri requisiti formativi e culturali richiesti per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, sono regolati dal successivo Art. 4. Art. 3. Obiettivi formativi La Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale si propone di ampliare la formazione impartita nel primo ciclo di studi fornendo gli strumenti conoscitivi necessari per ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi. Questo risultato è ottenuto attraverso un'offerta formativa volta a fornire conoscenze degli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria con particolare riferimento all'ingegneria gestionale. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale approfondisce i problemi dell’impresa considerando le diverse funzioni che la caratterizzano (organizzative e di governo, di amministrazione e controllo, logistiche e produttive, di gestione delle risorse umane e tecnologiche, di ricerca e sviluppo. Queste funzioni sono analizzate con riferimento alla singola impresa, alla gestione dell’intera catena di fornitura e produzione (Supply Chain Management) e ai sistemi più o meno complessi di imprese, sia a livello di programmazione operativa sia a livello di pianificazione strategica. Il percorso formativo è caratterizzato da un approccio prevalentemente quantitativo che preveda il contributo di aspetti qualitativi nella definizione di strumenti di supporto alle decisioni aziendali. In particolare si approfondiscono problematiche relative all'organizzazione aziendale e la gestione delle risorse umane, la programmazione e il controllo della produzione, la progettazione e la gestione di sistemi logistici (approvvigionamenti, magazzini, avanzamento della produzione, trasporto e distribuzione), il supply chain management (rapporti tra entità e attori della filiera produttiva e distributiva), l’ottimizzazione dei processi attraverso l’integrazione tecnologica, il project management con riferimento alla gestione di commesse complesse (impiantistiche, infrastrutturali, di riorganizzazione e reingegnerizzazione), il marketing strategico ed operativo, l’amministrazione, contabilità industriale e controllo di gestione, la gestione dell’innovazione di processo e di prodotto. Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della ottimizzazione dei processi, della gestione di sistemi complessi. La domanda di figure professionali formate dal corso di laurea può interessare le imprese di produzione di beni e servizi, le società di consulenza, la pubblica amministrazione, la libera professione. Il laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare correttamente la lingua Inglese in forma scritta e orale ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Art. 4. Organi e strutture del Corso di studi Gli organi e le strutture del Corso di Studi sono definite e regolate dall’art.46 dello Statuto secondo il quale: I Dipartimenti nominano un Coordinatore ed istituiscono una Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e di laurea magistrale con lo scopo di assicurare unitarietà all'organizzazione dei corsi. In alternativa, il Dipartimento può esercitare direttamente tale funzione secondo quanto disciplinato dagli art.29, comma 12 dello Statuto. Il Coordinatore è eletto dal Consiglio del Dipartimento, a maggioranza degli aventi diritto al voto, tra i professori a tempo pieno responsabili di un insegnamento nel relativo corso di studio. Dura in carica tre anni ed il mandato è rinnovabile una sola volta. In caso di impedimento o di assenza, ne assume le funzioni il Decano dei professori della Commissione di coordinamento. Il Coordinatore: a) convoca e presiede la Commissione; b) promuove e coordina l'attività didattica del corso di studio e riferisce al Consiglio di Dipartimento e di Scuola; c) sottopone al Consiglio di Dipartimento e di Scuola le proposte della Commissione e cura l'esecuzione delle delibere dei Consigli in materia didattica; d) collabora con il Direttore del Dipartimento o il Presidente della Scuola per i rapporti con il Nucleo di Valutazione e per la valutazione dei requisiti dell'offerta formativa. La Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e di laurea magistrale è istituita dal Dipartimento in cui il corso è incardinato. Ne fanno parte tutti i professori, inclusi i professori a contratto, e i ricercatori responsabili di un insegnamento nel corso di studio, anche se non afferenti al Dipartimento. Fanno parte della Commissione i rappresentanti degli studenti del corso di laurea eletti nel Consiglio di Dipartimento, iscritti al corso stesso. La Commissione: a) coordina l'attività didattica; b) esamina e approva i piani di studio presentati dagli studenti e tutte le altre pratiche didattiche; c) sperimenta nuove modalità didattiche; d) espleta tutte le funzioni istruttorie. Formula proposte e pareri in merito all'Ordinamento didattico, al Regolamento didattico e al Manifesto degli Studi dei corsi di studio, che il coordinatore trasmette per l'approvazione al Consiglio di Dipartimento; e) elabora il documento annuale di autovalutazione del corso di studio che il Consiglio di Dipartimento trasmette alla Commissione paritetica docenti/studenti; f) svolge tutte le altre funzioni a essa delegate dal Consiglio di Dipartimento. Art.5. Requisiti per l'ammissione Per l’iscrizione al CdS sono previsti, in ottemperanza all’art. 6 comma 2 del DM 270/04 e con le modalità di seguito definite, specifici criteri di accesso riguardanti il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello studente. 5.1 Requisiti curriculari Per essere ammessi al CdS occorre essere in possesso della Laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari per l’ammissione sono automaticamente posseduti dai laureati dei corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale istituiti presso questo Ateneo, ai sensi del D.M. 509/99 e del D.M. 270/04, in quanto i CFU del curriculum attivo sono dichiarati integralmente riconoscibili per l’immatricolazione al CdS. L’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale non è consentita in difetto dei requisiti minimi curriculari di cui all’allegato C del presente Regolamento. La Commissione, avvalendosi eventualmente di un’apposita commissione istruttoria, valuta i requisiti curriculari posseduti dal candidato e riconosce i CFU acquisiti (nella totalità o in parte) sulla base di requisiti culturali considerati necessari per l'accesso al CdS. Eventuali integrazioni curriculari potranno essere prescritte secondo diverse modalità quali la richiesta di acquisizione di specifici CFU prima dell'iscrizione e/o attraverso l'imposizione di debiti formativi, e/o introducendo vincoli nella formulazione del piano di studio. L’acquisizione di CFU prima dell'iscrizione potrà essere effettuata mediante iscrizione a singoli corsi di insegnamento attivati presso Corsi di Studio dell'Ateneo, secondo modalità e tempi indicati dall'Ateneo. 5.2 Verifica della personale preparazione dello studente La verifica del possesso dei requisiti relativi alla personale preparazione dello studente sarà effettuata sulla base della media M delle votazioni (in trentesimi) conseguite negli esami di profitto per il conseguimento del titolo di Laurea, pesate sulla base delle relative consistenze in CFU, e della durata degli studi D espressa in anni accademici di iscrizione. I criteri necessari da soddisfare sono indicati nella seguente tabella: Provenienti da Federico II A.A. di iscrizione alla Magistrale Immatricolati dopo 1 settembre 2011 D=3 A partire dal 2011/2012 A partire dal 2014/2015 M ≥ 21 D=4 ---------M ≥ 22.5 D≥5 M ≥ 24 Provenienti da altri Atenei D qualunque M ≥ 24 M ≥ 24 Art.6 Articolazione degli studi 6.1. Curriculum Il CdS si articola secondo il curriculum riportato nell'allegato B.1 al presente Regolamento e contiene l'elenco degli insegnamenti, con l'eventuale articolazione in moduli, l'indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento, l'elenco delle altre attività formative e i crediti assegnati a ciascuna attività formativa. La Laurea si consegue mediante l'acquisizione di 120 CFU con il superamento degli esami, in numero non superiore a 12, e lo svolgimento delle altre attività formative, secondo quanto previsto dal presente regolamento. Si precisa che, nel calcolo del numero di esami, i CFU a libera scelta dello studente sono considerati un unico esame. Modalità e vincoli per i CFU a libera scelta sono regolate dal Manifesto degli Studi. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità relativamente alle attività di cui all’art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD. 6.2. Attività formative e relative tipologie L'impegno orario riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore al 50% dell'impegno orario complessivo. L'allegato B.2 al presente regolamento specifica, per ciascun insegnamento, i moduli da cui esso è costituito e, per ciascun modulo: a) il settore scientifico - disciplinare di riferimento, b) i Crediti Formativi Universitari (CFU), c) le tipologie didattiche previste (Lezioni, Esercitazioni, ecc.), d) gli obiettivi formativi specifici, e) i contenuti. 6.3. Obsolescenza dei Crediti formativi universitari I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di decadenza dagli studi. L’obsolescenza di CFU relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal Consiglio di Dipartimento, su proposta motivata della Commissione. La delibera di obsolescenza riporterà l’indicazione delle modalità per la convalida dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente dovrà sostenere. Art.7. Organizzazione didattica 7.1. Tipo di organizzazione Sono previsti due periodi didattici o semestri. Le attività formative si svolgono in tempi differenti da quelli dedicati agli esami. Per ogni anno accademico si specificano i periodi (finestre temporali) durante i quali è possibile sostenere gli esami. Solo agli studenti fuori corso è possibile sostenere esami durante le attività formative. 7.2. Manifesto degli studi Il Manifesto degli studi indica con riferimento al curriculum: a) l'elenco dei moduli e degli insegnamenti attivati e la loro collocazione nei periodi didattici; b) le norme che regolano la sostituzione di insegnamenti impartiti negli anni precedenti e che siano stati soppressi; c) le regole per la compilazione dei Piani di studio. Il calendario delle attività didattiche e delle sedute di esame è disponibile all'inizio di ogni semestre consultando il sito del CdS o della Scuola. 7.3. Piani di studio Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha luogo nei tempi e con le modalità definite dal Manifesto degli Studi. Il Piano di studio può essere presentato anche prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del bollettino di iscrizione. L'approvazione sarà comunque subordinata all’avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio. I Piani di studio sono esaminati dalla Commissione entro 30 giorni dalla data di scadenza per la presentazione. In mancanza di delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati, purché osservino la normativa del DCL relativo alla Classe n. L-9 (Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale) e le modalità previste dal presente regolamento. Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno accademico cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia. In caso di mancata presentazione del Piano di studio entro i termini di scadenza, lo studente potrà sostenere soltanto gli esami insegnamenti obbligatori previsti dal manifesto dell’anno accademico di iscrizione al primo anno. Agli studenti che presentano domanda di passaggio da altri corsi di studio è consentito presentare contestualmente il Piano di studio in deroga alle scadenze previste. 7.4. Frequenza In considerazione del tipo di organizzazione didattica, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative. In particolare, per gli insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio o che prevedono la verifica del profitto attraverso accertamenti durante lo svolgimento delle attività didattiche, il titolare del corso può stabilire, con riferimento alla frequenza delle attività didattiche, condizioni necessarie per l'accesso alle prove di accertamento del profitto. L'accertamento dei requisiti di frequenza è a cura del docente titolare del corso. 7.5. Insegnamento a distanza (teledidattica) Per talune attività formative, la Commissione potrà stabilire l’attivazione di modalità di insegnamento a distanza (teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà valutata dalla Commissione. Lo studente la cui istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta favorevolmente è esonerato dagli obblighi di frequenza di cui al comma precedente. Art.8. Tutorato Nell'ambito della programmazione didattica, la Commissione potrà organizzare attività di orientamento e tutorato secondo quanto indicato previsto dall'Art.12 comma 1 del RAD. Art.9. Ulteriori iniziative didattiche In conformità all’Art.2 comma 8 del RAD, la Commissione può proporre al Dipartimento e/o all'Ateneo l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento e di formazione permanente, corsi di preparazione agli Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e ai concorsi pubblici, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni dell’Ateneo con Enti pubblici o privati. Art.10. Passaggi e trasferimenti Per il passaggio al CdS di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione da altri corsi di studio, la Commissione delibera il riconoscimento di eventuali crediti già acquisiti. A questo fine, essa può istituire un'apposita commissione istruttoria, che, consultati eventualmente i docenti del CdS in merito a questioni relative a specifiche attività didattiche, che formuli proposte per la Commissione. Art.11. Esami e altre verifiche di profitto L'acquisizione dei CFU relativi ad ogni insegnamento avviene attraverso il superamento di esami di profitto. La valutazione può tener conto di risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere). Le prove in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative. L'esame e/o le prove in itinere possono consistere in verifiche scritte mediante questionari, risposte a quesiti teorici, svolgimento di esercizi numerici, verifiche attraverso strumenti informatici, redazione di relazioni scritte, colloquio orale. Le modalità di svolgimento di esami e prove in itinere sono comunicate all'inizio del corso e indicate chiaramente nel sito web del docente titolare del corso. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nei successivi periodi previsti. Ogni docente indicherà, all'inizio di ogni semestre, il calendario delle prove di esame, assicurando, possibilmente, una seduta di esame al mese, con esclusione dei mesi di aprile ed agosto. Il calendario delle sedute di esame è pubblicato nel sito web del CdS e/o della Scuola ed è indicato nel sito web del docente titolare del corso. Il docente può regolamentare modalità o vincoli di accesso alle prove, garantendo l'accesso ad almeno una prova per sessione di esame. Modalità e vincoli di accesso devono essere comunicate ad inizio del corso e chiaramente indicate nel sito web del docente. Art.12. Tempi 12.1. Percorso normale La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è di 2 anni. 10.2 Iscrizione al secondo anno Lo studente decide autonomamente se iscriversi al secondo anno di corso oppure se iscriversi, su richiesta scritta da presentare alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l’iscrizione, come ripetente al primo anno. Lo studente che si iscrive come ripetente ha accesso alle stesse sessioni di esame previste per gli studenti fuori corso. Art.11. Esame di Laurea Magistrale L'esame di laurea si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico. Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve avere acquisito tutti i CFU previsti dal suo piano di studio, tranne quelli relativi alla prova finale. La prova finale consiste nella discussione di una Tesi di Laurea Magistrale redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di uno o più relatori. Il lavoro di tesi può anche essere redatto in lingua inglese. In tal caso ad esso deve essere allegato un estratto in lingua italiana. Le modalità di richiesta ed assegnazione del relatore sono regolate da un apposito regolamento disponibile sul sito web del CdS. Una commissione di laurea perverrà alla formulazione del voto di laurea tenendo conto della media dei voti ottenuti negli insegnamenti inclusi nel piano di studio dello studente, della qualità della tesi di laurea e dell'efficacia della sua esposizione e di altre considerazioni relative al curriculum dello studente. Art. 12. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all’Ordinamento ex D.M. 270/04 Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale dell’ordinamento ex D.M. 509/99 possono optare per l'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell’ordinamento ex D.M. 270/04 secondo quanto disposto dall'Art. 35 comma 2 del RAD. Il riconoscimento degli studi compiuti sarà deliberato dal Consiglio dei Corsi di Studio, previa la valutazione in crediti degli insegnamenti dell’ordinamento di provenienza e la definizione delle corrispondenze fra gli insegnamenti/moduli dell’ordinamento ex D.M. 270/04 e di quello di provenienza. L’allegato E al presente regolamento riporta le modalità di opzione. Le transizioni di studenti iscritti a Corsi di Studio diversi dal Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale sono considerate come richieste di passaggio, secondo quanto disposto dall'Art.35 comma 3 del RAD. Allo studente possono essere riconosciuti anche CFU relativi ad attività formative collocate in anni successivi a quello a cui è stato iscritto. Allegato B.1 Curriculum del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale Insegnamento o attività formativa Note CFU SSD Tipologia (*) Ambito disciplinare Propedeuticità I Anno Gestione dello sviluppo imprenditoriale 9 ING-IND/35 2 Ingegneria gestionale Impianti dell'industria di processo 9 ING-IND/25 2 Ingegneria gestionale Organizzazione per l’innovazione 9 ING-IND/35 2 Ingegneria gestionale Scienza delle costruzioni 9 ICAR/08 4 Attività affini Sistemi di produzione di beni e servizi 9 ING-IND/17 2 Tecnologia meccanica II 9 ING-IND/16 2 Ingegneria gestionale 9 ING-INF/04 2 Ingegneria gestionale 9 ING-IND/35 2 Ingegneria gestionale Ingegneria gestionale Impianti industriali o Logistica industriale II Anno Identificazione dei modelli e controllo ottimo Sistemi per la gestione aziendale Attività formative a scelta dello studente (vedi nota a) 9 4 Attività formative a scelta autonoma dello studente (vedi nota b) 18 3 Ulteriori conoscenze (vedi nota c) 6 6 15 5 Prova finale d) e) Analisi dei sistemi Un insegnamento scelto nell’ambito delle attività formative indicate in Tabella A se non già sostenuto. Lo studente può scegliere tra gli insegnamenti indicati in Tabella B (se non già sostenuti durante il corso di laurea triennale) o può optare per altri insegnamenti non già sostenuti durante il corso di laurea triennale. Se gli insegnamenti sono scelti dalla Tabella B, il piano di studio è di automatica approvazione. Negli altri casi lo studente deve presentare piano di studi che dovrà essere approvato dalla Commissione del Corso di Studio. Si specifica che le attività a scelta autonoma dello studente possono far riferimento a corsi erogati nel primo o nel secondo semestre e, pertanto, essere collocati nel proprio piano di studio al primo o secondo semestre. Tabella A - Attività formative a scelta dello studente Insegnamento o attività formativa Note CFU SSD Tipologia (*) Ambito disciplinare Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II 9 MAT/09 4 Attività affini Statistica per l’innovazione 9 SECS-S/02 4 Attività affini Propedeuticità Tabella B - Attività formative a scelta dello studente CFU SSD Tipologia (*) Ambito disciplinare Basi di dati 9 ING-INF/05 3 Attività affini Controllo statistico della qualità 9 SECS-S/02 3 Attività affini Energetica 9 ING-IND/10 3 Attività affini Estimo aziendale 9 ICAR/22 3 Attività affini Fondamenti di diritto per l’ingegnere 9 IUS/01 3 Attività affini Gestione dei sistemi di trasporto 9 ICAR/05 3 Attività affini Gestione dei sistemi energetici 9 ING-IND/35 3 Ingegneria gestionale Gestione della produzione industriale 9 ING-ING/17 3 Ingegneria gestionale Metodi per le decisioni–Ricerca operativa II 9 MAT/09 3 Attività affini Progettazione e sviluppo di prodotto 9 ING-IND/15 3 Attività affini Project management per le opere civili 9 ING-IND/35 3 Ingegneria gestionale Reti di calcolatori I 9 ING-INF/05 3 Attività affini Sicurezza e protezione ambientale nell’industria di processo 9 ING-IND/27 3 Attività affini Statistica per l’innovazione 9 SECS-S/02 3 Attività affini Trasporto merci e logistica 9 ICAR/05 3 Attività affini Insegnamento o attività formativa Note (*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04 1: Attività di base 2: Attività caratterizzanti 3: Attività a scelta autonoma dello studente Propedeuticità 4: Attività affini 5: Altre attività per la prova finale e la lingua straniera 6: Ulteriori attività formative 7: Tirocini Allegato B.2 Attività formative del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Insegnamento: Basi di dati CFU: 9 SSD: ING-INF/05 Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18 Anno di corso: I o II Obiettivi formativi: Il corso presenta le principali metodologie per la progettazione di una base di dati relazionale e le caratteristiche fondamentali delle tecnologie e delle architetture dei sistemi di basi di dati. A valle di questo insegnamento, i discenti dovranno avere acquisito concetti relativi alla modellazione dei dati nei sistemi software, alle caratteristiche di un sistema informativo ed informatico, alle caratteristiche di un sistema transazionale, all’uso di SQL ed SQL immerso nei linguaggi di programmazione e alla organizzazione fisica di un sistema di basi di dati. Contenuti: I sistemi informativi e informatici. Basi di dati e sistemi di gestione (DBMS). Il modello relazionale. Definizione dei dati in SQL. Il modello Entità Relazione. Progettazione di basi di dati. Entità, associazioni ed attributi. Progettazione concettuale ed esempi. Dallo schema concettuale allo schema relazionale. Revisione degli schemi. Traduzione nel modello logico. Il modello Entità Relazione Avanzato. Le operazioni. Operazioni insiemistiche. Modifica dello stato della base dei dati. Operazioni relazionali in forma procedurale e dichiarativa (SQL). Selezione, Proiezione, Join. Ridenominazione ed uso di variabili. Funzioni di aggregazione e di raggruppamento. Query insiemistiche e nidificate. Viste. Sintassi delle query SQL. La sintassi completa di Insert, Update e Delete. Forme Normali. Ridondanze e anomalie nella modifica di una relazione. Dipendenze funzionali. Vincoli e dipendenze funzionali; dipendenze complete. Le tre forme normali e le tecniche di decomposizione. La forma normale di Boice e Codd. Data Warehouse e Business Intelligence. SQL e linguaggi di programmazione. Tecnologia di un DBMS. Organizzazione Fisica e gestione delle query. Strutture di Accesso. Gestore delle interrogazioni. Controllo di affidabilità e controllo di concorrenza. ecnologia delle basi di dati distribuite. Basi di dati replicate. Basi di dati direzionali. Insegnamento: Controllo statistico della qualità CFU: 9 SSD: SECS-S/02 Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Il corso è di tipo metodologico-applicativo e ha come obiettivo introdurre l'allievo all’utilizzo degli strumenti statistici utilizzati per controllare la qualità nonché per valutare l’affidabilità di sistemi tecnologici. Gli esempi applicativi e i casi studio sono finalizzati alla formazione al Total Quality Management, alla formulazione di strategie per valutare e migliorare la qualità di beni e/o di servizi, alla definizione di strategie di controllo della qualità sia in produzione che in accettazione, alla redazione ed impiego di carte di controllo, all’analisi della capacità di processo, alla valutazione dei rischi di guasto di unità e sistemi tecnologici. Contenuti: Introduzione al Total Quality Management. Controllo statistico di processo. Carte di controllo per variabili. Carte di controllo per attributi. Numero di campioni e frequenza di prelievo. Dimensione dei campioni ed efficacia del controllo. Limiti di sorveglianza e carte di controllo CUSUM, a media mobile, EWMA. Analisi di capacità di processo. Specifiche e capacità di un processo. Indici di capacità di processo. Collaudo in accettazione. Campionamento e curva operativa. Rischi del fornitore e dell’acquirente. Qualità media risultante. Analisi sequenziale di processo o di un lotto. Metodi per la valutazione e il miglioramento della qualità di un servizio. Affidabilità e costo del ciclo di vita. Funzione affidabilità e sue proprietà. Modelli di affidabilità. Guasti per deriva e per sollecitazione eccessiva. Affidabilità di sistemi non riparabili. Insegnamento: Energetica CFU: 9 SSD: INGI-ND/10 Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 22 Anno di corso: I o II Obiettivi formativi: Fornire agli allievi le competenze di base necessarie per operare nel settore dell'uso razionale ed eco-compatibile delle risorse energetiche (energy management), in applicazioni industriali e civili, con riferimento sia agli aspetti prettamente tecnico-ingegneristici che a quelli normativi ed economico-finanziari. Contenuti: Classificazione, disponibilità ed impatto ambientale delle fonti e dei sistemi di conversione dell'energia. Quadro normativo, tariffario e regolatorio: politiche energetiche internazionali e nazionali, pacchetto clima-energia (“20-20 al 2020”), protocollo di Kyoto e politiche per il post-Kyoto, normative per l’efficienza energetica negli edifici, sistemi di incentivazione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, mercati dell’energia elettrica e del gas naturale, altri mercati energetici. Tecnologie, interventi e strategie per l’efficienza energetica: principali aspetti ingegneristici ed esempi di analisi di fattibilità tecnico- economica per caldaie ad alta efficienza, pompe di calore a compressione di vapore e ad assorbimento, scambiatori di calore per il recupero di reflui termici, sistemi di cogenerazione e trigenerazione, interventi per l’uso razionale dell’energia negli edifici, sistemi di illuminazione ad alta efficienza, azionamenti a velocità variabile, evaporatori multi-effetto, ricompressione meccanica del vapore. Impianti alimentati da fonte rinnovabile: principali aspetti ingegneristici ed esempi di analisi di fattibilità tecnicoeconomica per impianti eolici, fotovoltaici, solari termici e termodinamici, a biomassa, idroelettrici, geotermici. Insegnamento: Estimo Aziendale CFU: 9 SSD: ICAR/22 Ore di lezione: 64 Ore di esercitazione: 8 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze teoriche e le metodologie operative inerenti l'Estimo aziendale ed industriale, con particolare riferimento a criteri e procedimenti di stima delle aziende, dei beni materiali (edifici ed aree aventi destinazione produttiva e commerciale, impianti, macchinari, attrezzature, pertinenze, scorte), delle partecipazioni e dei beni intangibili (brevetti, marchi, software, concessioni, licenze, avviamento aziendale, ecc.). Contenuti: Richiami di Microeconomia: Principi di Economia; Teoria del Consumatore; Teoria dell’impresa; Equilibrio in un mercato perfetto; La formazione del prezzo nelle forme tipiche di mercato. Matematica Finanziaria: Interesse; Montante; Sconto; Posticipazione e anticipazione di capitali; Rendite; Reintegrazione e ammortamento. Estimo Aziendale: Definizioni e Principi; Fasi del Giudizio di Stima; La valutazione delle aziende: Il metodo reddituale, Il metodo patrimoniale (semplice e complesso), Il metodo misto patrimoniale-reddituale, Il metodo finanziario; Mercato e segmentazione del mercato immobiliare; Fonti informative del mercato immobiliare; La stima delle aree e dei terreni industriali (Stima sintetica e stima analitica); La stima degli edifici a destinazione industriale; La determinazione del costo di riproduzione deprezzato; La stima degli impianti tecnologici e dei macchinari; La stima delle pertinenze e delle scorte; La stima delle partecipazioni e delle attività immateriali; Approcci per la stima del costo-opportunità del capitale (C.A.P.M.); Gli intangibili; La stima dei marchi e dei beni intangibili: Il metodo del costo storico, Il metodo del costo storico rivalutato, Il metodo del valore residuo, Il metodo del costo di sostituzione o di riproduzione, Il metodo dei flussi di cassa operativi, Il metodo del valore potenziale, Il metodo del costo della perdita, Il metodo delle royalties, Il metodo del premium price, Il metodo dei differenziali di margine, Il metodo dei differenziali di multiplo (EV/Fatturato), Le opzioni reali, Il metodo di Baruch Lev, I metodi misti della consulenza; Ammortamento e deprezzamento; Il valore complementare ed il valore di trasformazione nell'estimo industriale. Insegnamento: Fondamenti di diritto per l'ingegnere CFU: 9 SSD: IUS 01 Ore di lezione: 66 Ore di esercitazione: 6 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Il corso mira a fornire al futuro ingegnere gestionale, con taglio estremamente pratico e funzionale, nozioni di base su argomenti giuridici di specifico interesse per l’attività professionale, in particolare per quanto attiene agli strumenti di gestione dell’impresa, alle responsabilità dell’imprenditore ed alle problematiche più attuali legate al contesto del mercato, nazionale ed europeo. Contenuti: Parte generale: Nozioni introduttive generali. Le obbligazioni. I contratti: nozione - funzione ed effetti - elementi essenziali - patologia del contratto: nullità, annullabilità, risoluzione. Parte speciale: L’imprenditore e l’impresa - Imprenditore agricolo e imprenditore commerciale - la piccola e media impresa (PMI) - L'impresa nel contesto politico, sociale ed economico: politiche europee – Lo small business act. Responsabilità ed obblighi dell’imprenditore: tutela della salute e della sicurezza sul lavoro - la responsabilità amministrativa delle società e degli enti - Etica di impresa: la Responsabilità sociale di impresa. Il c.d. statuto dell’imprenditore commerciale - L’impresa collettiva. Le società: nozione e funzioni - i tipi di società Le aggregazioni di imprese: le reti di imprese e il contratto di rete L’azienda: concetto ed elementi - il trasferimento dell’azienda- La proprietà industriale: i segni distintivi dell’impresa Le invenzioni industriali ed il brevetto- La protezione del software. L’impresa ed il mercato: la disciplina della concorrenza - la concorrenza sleale - le limitazioni della concorrenza - la normativa antimonopolistica (Antitrust) - La disciplina della pubblicità - Tutela del consumatore e responsabilità del produttore - La contrattazione di impresa Insegnamento: Gestione della produzione industriale CFU: 9 SSD: ING-IND/17 Ore di lezione: 52 Ore di esercitazione: 20 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Sviluppo delle capacità di analisi e gestione della pianificazione e produzione industriale. Studio ed approfondimento dei principali modelli di produzione industriale e risoluzione delle problematiche mediante algoritmi risolutivi avanzati. Contenuti: Il problema della “produzione”. La pianificazione strategica aziendale. Analisi della previsione della domanda. La pianificazione aggrefata ed il piano dei fabbisogni di risorse produttive. La pianificazione principale della produzione. La distinta base ed i cicli di lavoro. La pianificazione dei fabbisogni di materiale MRP. La gestione della capacità produttiva: Resource Requirements Planning, Rough Cut Capacity Planning, Capacity Requirements Planning, Analisi Input/Output. Il controllo delle attività di produzione. La produzione snella, ovvero Lean Production. La Teoria dei constraints. Insegnamento: Gestione dei sistemi energetici CFU: 9 SSD: ING-IND/35 Ore di lezione: 58 Ore di esercitazione: 14 Anno di corso: I o II Obiettivi formativi: Fornire allo studente le conoscenze relative alle problematiche e alle metodologie alla base delle politiche energetiche attuali. Contenuti: Le forme dell’energia; le fonti energetiche; un derivato multifonte: l’idrogeno; storia sulla conquista dell’energia. I sistemi dell’energia; il sottosistema dell’energia elettrica; i bilanci energetici. Impianti alimentati da fonti non rinnovabili; impianti per la generazione elettrica concentrata e distribuita; impianti cogenerativi; impianti alimentati da fonti rinnovabili. Gli indicatori energetici dello sviluppo; gli indicatori a livello mondiale, europeo e nazionale. Gli indicatori della sicurezza; le dipendenze; i problemi della sicurezza. Inquinamento e tipi di inquinamento; bilancio ambientale delle tecnologie energetiche; il problema del riscaldamento globale; cenni sulle tecnologie CCS. Dal monopolio alla concorrenza; gli operatori del mercato; modalità di contrattazione: contrattazione negoziale e competitiva (borse dell’energia); il mercato dell’elettricità; il mercato del gas. Le decisioni di investimento. Analisi finanziaria; analisi economica. Quali politiche per l’energia. La sfida energetica; le strategie; incentivi e disincentivi. La governance multilivello. La formazione del processo decisionale; le decisioni a livello mondiale, comunitario, nazionale, regionale e locale. Il pre-Kyoto; il Protocollo di Kyoto; il post-Kyoto.. L’energia e l’Europa. I target per la sostenibilità: i target di riduzione delle emissioni, i target di efficienza energetica, i target per le fonti rinnovabili; incentivi e disincentivi: sistema europeo delle ET; la promozione dell’efficienza energetica; la promozione delle fonti rinnovabili; il mercato unico dell’energia; le problematiche della sicurezza. L’energia e l’Italia. I target per la sostenibilità: il target di riduzione delle emissioni, il target di efficienza energetica, il target per le fonti rinnovabili; incentivi e disincentivi: sistema delle ET; la promozione dell’efficienza energetica; la promozione delle fonti rinnovabili; il mercato nazionale dell’energia; le problematiche della sicurezza. L’energia e le regioni. Il federalismo energetico; i PEAR; le problematiche di attuazione delle politiche; le problematiche del coordinamento. Insegnamento: Gestione dei sistemi di trasporto CFU: 9 SSD:ICAR/05 Ore di lezione: 72 Ore di esercitazione: 0 Anno di corso: I o II Obiettivi formativi: Approfondire e consolidare le conoscenze sulle modalità con cui si realizza la risposta “offerta di trasporto” alla domanda di mobilità da parte di una collettività. Contenuti: Aspetti economici e aziendali della gestione dei sistemi di trasporto. La gestione delle componenti fisiche. La gestione delle componenri immateriali. La modalità di partecipazione finanziaria degli enti territoriali al TPL. Seminari e incontri con dirigenti e tecnici delle aziende locali di trasporto. Insegnamento: Gestione dello sviluppo imprenditoriale CFU: 9 SSD: ING-IND/35 Ore di lezione: 58 Ore di esercitazione: 14 Anno di corso: I Obiettivi formativi: Conoscenza dei modelli di sviluppo imprenditoriali. Conoscenza dei fattori critici e degli elementi di supporto allo sviluppo imprenditoriale. Capacità di analizzare le risorse (umane, tecniche , economiche e finanziarie) coinvolte e coinvolgibili nel processo di sviluppo imprenditoriale. Capacità di analizzare le principali variabili ambientali in cui opera l’impresa. Contenuti: Richiami sui processi di innovazione e sulla gestione della risorsa tecnologica. Costruzione del Business Plan sia per imprese già operative sia per una nuova impresa (Spin off). La nascita di idee imprenditoriali basate sulla conoscenza (l’incubatore di idee imprenditoriali high tech). Il sostegno tecnico, organizzativo e finanziario di imprese appena nate (l’incubatore d’impresa). Il ruolo dell’Università e dei Centri Pubblici di Ricerca e delle organizzazioni intermedie (PST, BIC, Agenzie di Sviluppo, ecc…). Insegnamento: Identificazione dei modelli e controllo ottimo CFU: 9 SSD: ING-INF/04 Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 22 Anno di corso: I Obiettivi formativi: Fornire allo studente la preparazione teorica per la formulazione e la soluzione (analitica e numerica) di problemi di a) ottimizzazione dinamica con particolare enfasi ai problemi di pianificazione e di gestione di interesse economicogestionale; b)stima e predizione; c) identificazione di modelli di serie temporali con particolare enfasi ai problemi econometrici. Contenuti: Ottimizzazione parametrica e ottimizzazione dinamica. Ottimizzazione in presenza di incertezza. Principio di ottimalità e Programmazione Dinamica. Controllo ottimo in ambiente deterministico, controllo ottimo in presenza di incertezza. Gestione ottimale di un portafoglio di investimenti. Utilizzo di piattaforme software per l’ottimizzazione. Incertezze di modello e di misura. Il problema della stima. Stime e stimatori parametrici Qualità ed accuratezza degli stimatori. Criteri di scelta. Stimatori ricorsivi. Stima bayesiana. Stimatori bayesiani lineari. Il filtro di Kalman per la stima e la predizione dello stato di un sistema dinamico incerto. Utilizzo di piattaforme software per la stima e la predizione. Identificazione dei modelli ed identificazione parametrica. Processi stocastici stazionari. Treend e stagionalità. La famiglia di modelli ARX e ARMAX e loro rappresentazioni. Metodi a minimizzazione dell’errore di predizione. Applicazioni del metodo dei minimi quadrati, della massima verosimiglianza e della variabile strumentale. Non identificabilità strutturale e sperimentale. Analisi e previsione di serie storiche economiche. Utilizzo di piattaforme software per l’identificazione dei modelli ARMAX. Insegnamento: Impianti dell’Industria di Processo CFU: 9 SSD: ING-IND/25 Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24 Anno di corso: I Obiettivi formativi: Presentare una rassegna ragionata delle apparecchiature per operazioni unitarie ricorrenti nell'industria di trasformazione. Descrizione delle apparecchiature con riferimento agli aspetti funzionali. Aspetti progettuali delle apparecchiature. Valutazione economica di una linea di processo. Contenuti: Processi continui e processi discontinui. Loro caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Bilanci macroscopici di massa e di energia applicati ad apparecchiature continue o discontinue, in presenza di trasformazioni fisiche e/o chimico-fisiche. Cenni sulla fluidodinamica di sistemi in flusso: flusso a pistone e flusso perfettamente miscelato. Introduzione alle equazioni di progetto di apparecchiature di processo: equazioni di bilancio e costitutive; condizioni dell'equilibrio termodinamico; equazioni cinetiche e di trasporto. Rassegna delle apparecchiature per operazioni unitarie ricorrenti nell'industria di trasformazione: descrizione e cenni agli aspetti progettuali. Apparecchiature basate sullo stadio di equilibrio e apparecchiature basate sulla velocità di trasferimento. Tipologia delle apparecchiature al variare della scala delle stesse. Aspetti progettuali delle apparecchiature: scelte ed ottimizzazioni. Analisi di un processo: decomposizione del processo in sequenza di operazioni unitarie; variabili di stato e variabili di progetto; gradi di libertà di un sistema. Stima economica delle apparecchiature e costi di esercizio. Funzioni obiettivo economiche. Insegnamento: Metodi per le decisioni - Ricerca Operativa II CFU: 9 SSD: MAT/09 Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24 Anno di corso: I Obiettivi formativi: Il corso fornisce elementi per affrontare problemi di ottimizzazione nella pianificazione, programmazione e gestione di sistemi di produzione di beni e servizi. Vengono affrontati problemi applicativi attraverso l’uso studio di tecniche di risoluzione euristiche e di software applicativo Contenuti: Modelli e metodi per la risoluzione di problemi di ottimizzazione: classificazione e generalità. Elementi di teoria della complessità computazionale. Metodi euristici di risoluzione: algoritmi costruttivi e migliorativi, Algoritmi Genetici, Simulated Annealing, Tabu Search. Fondamenti di analisi multicriteria. La localizzazione di servizi: i modelli di Simple Plant Location, p-mediana, Set Covering, Maximal Covering. Il progetto di ottimale di reti: l'albero minimo senza e con vincoli di capacità. La gestione delle scorte: generalità e classificazione dei modelli. Modelli continui: il lotto economico i modelli stocastici. Modelli discreti: il lot sizing. I problemi di scheduling: generalità e classificazione. Le regole di priorità. Problemi statici e dinamici su macchina singola. Problemi su macchine parallele. Problemi multifase: Flow Shop e Job Shop. I problemi di routing: modelli e metodi per la risoluzione del problema del commesso viaggiatore e del vehicle routing. Software per l’ottimizzazione. Insegnamento: Organizzazione per l’innovazione CFU: 9 SSD: ING-IND/35 Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18 Anno di corso: I Obiettivi formativi: Nella prima parte del corso l’obiettivo è fornire gli strumenti di base della progettazione organizzativa che vengono declinati sia in relazione ai parametri di progettazione organizzativa e ai fattori contingenti sia in relazione alle diverse configurazioni organizzative: Le organizzazioni semplici, la burocrazia meccanica, la burocrazia professionale, la soluzione divisionale, l’adhocrazia. Nella seconda parte del corso l’obiettivo è fornire i concetti di base relativi alla problematica valutazione con riferimento al rapporto tra oggetto della valutazione e soggetto che valuta. Contenuti: Evoluzione delle teorie organizzative, dai modelli tradizionali ai modelli contingenti. Il posizionamento delle teorie organizzative nello spazio razionale, cognitivo, ambientale. Gli elementi di base della progettazione organizzativa. I meccanismi di coordinamento: adattamento reciproco, supervisione diretta e standardizzazione. Le cinque parti dell’organizzazione: il nucleo operativo, il vertice strategico, la linea intermedia, la tecnostruttura e lo staff di supporto. Le cinque prospettive sulle modalità di funzionamento dell’organizzazione. La progettazione della posizione individuale: i compiti della posizione, la standardizzazione, le capacità e conoscenze richieste. La progettazione della macrostruttura: le possibili basi di raggruppamento e la dimensione delle unità. I collegamenti laterali: i sistemi di pianificazione e controllo, il controllo delle performance, la pianificazione dell’azione, i meccanismi di collegamento. Il decentramento (verticale e orizzontale): i concetti di base, il decentramento verticale, il decentramento orizzontale, i cinque tipi di decentramento. I fattori contingenti: l’età e la dimensione, il sistema tecnico, l’ambiente, il potere. Le configurazioni organizzative: Le organizzazioni semplici, la burocrazia meccanica, la burocrazia professionale, la soluzione divisionale, l’adhocrazia. Organizzare le relazioni. Cosa significa valutare. Il rapporto tra oggetto della valutazione e soggetto valutatore. Oggettività, soggettività, coerenza e trasparenza nel processo di valutazione. Gli strumenti: il processo di attualizzazione, l’Analytic Hierarchy Process, la Fuzzy Logic. La valutazione degli investimenti: l’approccio tradizione, l’approccio strategico. Casi di studio. Insegnamento: Progettazione e sviluppo di prodotto CFU: 9 SSD: ING IND/15 Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 30 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Sviluppare competenze sulla progettazione di prodotti industriali dall’idea all’industrializzazione attraverso lo studio di metodi di valutazione e miglioramento di usabilità, assemblabilità, manutenibilità e sicurezza. Affrontare mediante un progetto di gruppo un problema concreto di innovazione di prodotto a partire dalle esigenze dei clienti. Contenuti: Il ciclo di sviluppo prodotto dall’ideazione all’ingegnerizzazione. Principi di progettazione. Individuazione dei bisogni dei clienti. L’ingegneria emozionale. Creatività in progettazione: la metodologia TRIZ. Classificazione dei brevetti. Tecniche di generazione di concetti. Tecniche di valutazione dei concetti: progettazione per la Qualità. Introduzione alla progettazione robusta di prodotti industriali: ottimizzazione di parametri e tolleranze. Il Design for X. Ergonomia ed usabilità. La Progettazione Ergonomica Robusta. Valutazione del rischio posturale mediante impiego dei manichini virtuali. Progettazione per l’assemblabilità, l’affidabilità, la manutenibilità, la disponibilità e la sicurezza (RAMS). Simulazione in Realtà Virtuale: la prototipazione dal CAD/CAE alle prove di laboratorio. Le tecniche di reverse engineering e di prototipazione rapida nel ciclo di sviluppo prodotto. Casi studio in ambito ferroviario, aerospaziale ed automobilistico. Insegnamento: Project management per le opere civili CFU: 9 SSD: ING IND/35 Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Sviluppare la capacità di pianificare e controllare, secondo la duplice dimensione temporale ed economica, i progetti relativi ad Opere Civili ed Infrastrutture, attraverso l’appropriato e consapevole utilizzo delle tecniche di Project Management Contenuti: Il significato di progetto secondo il Project Management Institute (PMI).llProject Management.Il ciclo di vita del progetto.I processi di Project Management secondo il PMI. Come nasce l’esigenza di creare un progetto di Opere CiviliLe relazioni tra Impresa ed Ente Appaltante secondo la normativa nazionale e comunitaria-I vari livelli di progettazione: progetto preliminare, definitivo ed esecutivo.L’avvio del progetto, la realizzazione del project plan, il project charter.-Il processo di pianificazione del progetto:la definizione dello scopo di progetto, la definizione della WBS (Work Breakdown Structure), la realizzazione della WBS, le regole da rispettare per la realizzazione della WBS.La definizione delle responsabilità organizzativa nella realizzazione del progetto: la Organization Breakdown Structure (OBS) e la Responsabilità Assignment Matrix (RAM).La definizione delle attività e la stima delle risorse. I metodi per la stima delle risorse dei progetti. La schedulazione del progetto: l’identificazione dell’ordine di esecuzione delle attività e dei vincoli di precedenza, la costruzione del reticolo del progetto, la schedulazione del progetto attraverso il Critical Path Method (CPM), il diagramma di Gantt ed il suo impiego nella pianificazione del progetto.La costruzione del preventivo di commessa. La consuntivazione dei costi di commessa.Il controllo dell’avanzamento. Il metodo dell’Earned Value e le sue applicazioni. L’analisi degli scostamenti. L’individuazione degli interventi correttivi e la riprogrammazione delle attività. Insegnamento: Reti di calcolatori I CFU: 9 SSD: ING-INF/05 Ore di lezione: 56 Ore di esercitazione: 16 Anno di corso: I o II Obiettivi formativi: Scopo del corso è fornire le prime nozioni teoriche e le necessarie competenze operative sulle reti di calcolatori ed in generale sulle reti di comunicazione a commutazione di pacchetto. Gli obiettivi formativi principali sono: i modelli di base per la progettazione di una rete di calcolatori; le principali tecnologie ad oggi in uso nelle reti locali sia cablate che wireless; le caratteristiche base dell’architettura TCP/IP e di Internet; la capacità di utilizzare semplici strumenti per il monitoraggio, la gestione e la configurazione di reti di calcolatori. Contenuti: Reti di calcolatori e servizi di rete. Terminali e server. Le reti a commutazione di pacchetto. Protocolli di comunicazione e modelli layered e non layered. Lo strato applicazione: i protocolli HTTP, FTP, SMTP. I protocolli di servizio: DNS. Le tecnologie per il software di rete: le Socket e lo sviluppo di software distribuito. Lo strato trasporto: TCP, UDP. Tecniche per il controllo di errore, di flusso e di congestione. Lo strato rete: il protocollo IP ed i protocolli connessi. Il protocollo IPv6. Routing unicast e multicast in ambiente intradomain. I protocolli RIP ed OSPF. Architetture di reti LAN cablate. Reti wireless LAN e PAN: tecnologie 802.11 e Bluetooth. Interconnessione di LAN: bridging e switching. Sistemi di cablaggio strutturato. Collegamento di LAN in rete geografica: tecnologie di accesso (xDSL, MetroEthernet, WiMax, HSPDA). Gestione di Reti Locali: indirizzamento, servizi NAT e DHCP, servizi VLAN. Il monitoring della rete. La sicurezza di rete: tecniche nei vari livelli di rete. Sistemi di filtraggio ed antivirus. Cenni sui firewall e sulle VPN. Laboratorio di Networking. Insegnamento: Scienza delle costruzioni CFU: 9 SSD: ICAR/08 Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 42 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Fornire gli strumenti fondamentali per la valutazione di condizioni di equilibrio e congruenza per strutture di interesse professionale. Contenuti: Equazioni della statica. Principio dei lavori virtuali per sistemi rigidi e deformabili. Analisi di deformazione e di tensione. Equazioni dell'equilibrio elastico. Criteri di resistenza. Energia di deformazione. Solido del De Saint Venant. Sforzo normale. Flessione. Taglio. Torsione. Nozioni sul carico critico. Insegnamento: Sicurezza e protezione ambientale nell'industria di processo CFU: 9 SSD: ING-IND/27 Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Fornire allo studente le conoscenze relative agli aspetti di sicurezza connessi allo stoccaggio, al trasporto e alle trasformazioni di sostanze pericolose (instabili, infiammabili, tossiche). Contenuti: Cinetica: Equazioni di velocità per sistemi in regime chimico. Energia di attivazione. Legge di Arrhenius. Costante cinetica. Ordine di reazione. Tempo di dimezzamento. Reazioni di ordine zero, primo e secondo. Metodo differenziale. Metodo Integrale. Reazioni in serie e in parallelo. Ipotesi di stato stazionario. Struttura e reattività delle molecole organiche: Nomenclatura dei principali composti organici. Ibridazione del carbonio. Acidità-basicità in chimica organica; effetti induttivi e coniugativi. Idrocarburi saturi lineari, ramificati e ciclici. Alcani, alcheni e alchini. Isomeria. Aldeidi e Chetoni. Concetto di risonanza. Acidi carbossilici. Derivati degli acidi carbossilici: esteri, ammidi, alogenuri acilici, anidridi, ammidi, lattoni e lattami. Eteri. Alcoli. Ammine. Alogenuri alchilici. Sostanze aromatiche. Aromaticità. Benzene e principali derivati. Principali proprietà chimico-fisiche delle classi di sostanze organiche. Nucleofilicità, elettrofilicità. Reazioni ioniche (sostituzione nucleofila al carbonio saturo, addizione di nucleofili al carbonile, sostituzione nucleofila acilica). Reazioni organiche in ambiente acquoso (idrolisi, ossidazione, fotossidazioni). Reazioni radicaliche. Sicurezza nell’industria di processo: Esplosioni termiche e teoria di Semenov (richiami). Autoignizione ed esplosioni eterogenee, sorgenti di innesco (richiami). Teoria di Chapman- Jouguet delle Detonazioni. Elettricità statica: Origine del fenomeno: movimentazione di liquidi e solidi; Corpo umano ed elettricità statica (analogia del condensatore). Stima della streaming current per condotte in cui scorrono liquidi. Misure preventive. Venting: Criteri per l’ubicazione di dischi di rottura in un impianto; Dimensionamento di dischi per sistemi non reattivi e reattivi. Modelli sorgente per il rilascio da apparecchiature, serbatoi e tubazioni di sostanze pericolose. Utilizzo del software Aloha per la stima delle conseguenze di eventi incidentali. Identificazione dei Pericoli e Analisi del rischio. Identificazione degli scenari incidentali: Metodi a indici per l’analisi del rischio, Hazop. Stima delle frequenze di accadimento di uno scenario incidentale: Albero degli eventi, Albero dei guasti. Failure rate. Sistemi in serie e parallelo. Normativa Italiana sui siti a rischio di incidente rilevante. Insegnamento: Sistemi per la gestione aziendale CFU: 9 SSD: ING-IND/35 Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 30 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Conoscenza avanzata di tecniche e strumenti per la progettazione e l’implementazione di sistemi innovativi di controllo di gestione. Conoscenza di sistemi di valutazione delle risorse umane. Conoscenza di sistemi avanzati di modellizzazione dei processi aziendali. Contenuti: La progettazione dei sistemi di controllo di gestione: l’interfaccia con la pianificazione strategica; l’interfaccia con i sistemi amministrativo-contabili; l’interfaccia con le funzioni aziendali; l’interfaccia con il sistema informativo aziendale. Richiami delle tecniche tradizionali di Costing. Tecniche di Costing innovative: l’Activity-Based Costing, il Target Costing, il Life Cycle Costing, le tecniche di Costing ibride. Analisi dei processi aziendali e progettazione dell’architettura del Sistema di Controllo di Gestione: modellizzazione avanzata dei processi; il Business Process Reengineering; l’Activity Based Management; l’architettura tradizionale del sistema di controllo di gestione e l’architettura per processi e attività. Il ciclo del controllo: dal budgeting al reporting. Sistemi per la valutazione delle competenze e delle performance del personale. Insegnamento: Sistemi di produzione di beni e servizi CFU: 9 SSD: ING-IND/17 Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 30 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Il corso è orientato all’approfondimento critico dei fondamentali aspetti tecnico-economici di gestione di un sistema organizzato per la produzione di beni ovvero di servizi, facendo particolare riferimento ai problemi ricorrenti nelle industrie dei comparti manifatturieri e nelle imprese erogatrici di servizi di primario interesse sul mercato. S’intende sensibilizzare l’attenzione degli allievi sull’uso di strumenti informatici ampiamente diffusi nel mondo del lavoro quali i sistemi EERP, con particolare riferimento al sistema SAP R/3. Contenuti: Generalità sulla produzione dei beni e dei servizi - Progettazione e gestione dei servizi – Processi di erogazione dei servizi – Teoria delle code – Sistemi di PPC delle R.U. –– SAP: anagrafiche materiali, definizioni di classi e caratteristiche con relative dipendenze, definizione di distinte base a più livelli, definizione di distinte base alternative, varianti e gruppi di distinte basi, pianificazione dei fabbisogni, lancio MRP single item, single level – Efficienza e manutenzione di sistema - TPM. Insegnamento: Statistica per l'innovazione CFU: 9 SSD: SECS-S/2 Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 30 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Il corso è di tipo metodologico-applicativo e ha come obiettivo trasferire all'allievo gli strumenti statistici utilizzati per promuovere e gestire l’innovazione dei sistemi di ingegneria in rapporto all’ambiente in cui essi devono operare. Gli esempi applicativi e i casi studio riguardano varie attività strategiche quali: la pianificazione di esperimenti per lo studio di effetti semplici ed incrociati di più fattori ambientali o di progetto; l’ottimizzazione di processi e/o prodotti industriali; la valutazione previsionale delle prestazioni di opere d’ingegneria in condizioni d’incertezza al riguardo del relativo contesto ambientale. Contenuti: Complementi sulle variabili aleatorie e teoria dei valori estremi. Metodo Monte Carlo. Progettazione degli esperimenti e analisi della varianza. Progettazione robusta e innovazione. Analisi di regressione lineare e non. Esperimenti di statistica condotti in aula per la verifica di efficacia dei metodi proposti. Elementi di total quality management. Insegnamento: Tecnologia Meccanica II CFU: 9 SSD: ING-IND/16 Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Approfondimento dei principi generali e dei criteri di selezione delle tecnologie di lavorazione meccanica, basate su metodi convenzionali e metodi innovativi, da integrare nei sistemi flessibili e riconfigurabili della moderna produzione industriale. Contenuti: Tecniche di saldatura e brasatura: generalità, saldatura a gas, saldatura ad arco, saldatura elettrica a resistenza, saldatura a stato solido, brasatura dolce e forte. Incollaggio e giunzioni meccaniche. Trattamenti superficiali chimici e meccanici. Processi di rivestimento e deposizione. Tecniche di fonderia: generalità, principi fondamentali, tensioni di ritiro, effetti dei gas disciolti, lavorazione delle terre, processi di formatura, preparazione delle anime, fonderia in terra, fonderia in forme permanenti (colata in conchiglia a gravità, colata sotto pressione, colata centrifuga). Lavorazioni speciali: mediante energia meccanica (lavorazioni con ultrasuoni, taglio con getto d’acqua, taglio con getto d’acqua abrasivo, taglio con getto abrasivo), mediante energia termica (laser, fascio elettronico, plasma, taglio ad arco, ossitaglio), mediante energia elettrochimica (lavorazioni elettrochimiche, elettroerosione, lavorazioni chimiche). Complementi di tecnologia meccanica: lavorazioni per asportazione di truciolo e per deformazione plastica. Metallurgia delle polveri: caratterizzazione e produzione di polveri metalliche, processi convenzionali di pressatura e sinterizzazione, altri metodi di pressatura e sinterizzazione. Metrologia: dimensionale, geometrica, di superficie, non distruttiva. Principi di pianificazione e ottimizzazione del processo e della produzione. Fondamenti sulle linee di produzione e di assemblaggio. Introduzione ai sistemi flessibili di lavorazione. Insegnamento: Trasporto merci e logistica CFU: 9 SSD: ICAR/05 Trasporti Ore di lezione: 60 Ore di esercitazione: 12 Anno di corso: II Obiettivi formativi: Acquisire le conoscenze di base delle componenti e delle relazioni del sistema di trasporto merci, lato offerta e lato domanda; sviluppare capacità di analisi delle interazioni tra trasporto merci e logistica; identificare le principali esigenze progettuali (nell’ottica dei soggetti privati) e di pianificazione (nell’ottica dei soggetti pubblici) di settore; acquisire alcuni strumenti rilevanti di analisi e progettazione quantitativa. Contenuti: Il corso si articola in quattro parti fondamentali: 1. Acquisizione delle conoscenze di base e di alcune dinamiche generali sulla logistica, analisi delle interazioni tra logistica e trasporto merci, studio dettagliato del mercato dei servizi di trasporto merci e logistica a livello italiano e internazionale 2. Studio del sistema di offerta di trasporto merci in termini materiali (veicoli, infrastrutture, impianti, tecnologie) e immateriali (normative, regolamenti, costi e tariffe, regolazione dei mercati) per ciascun modo di trasporto (stradale, marittimo, ferroviario, aereo, navigazione interna), con approfondimenti specifici sull’intermodalità e sull’analisi dei terminali merci (porti, interporti, centri logistici, …) 3. Analisi della domanda di trasporto merci in termini di caratteristiche, tendenze evolutive, fonti dati per la caratterizzazione del fenomeno alle varie scale territoriali (urbana, regionale, nazionale, internazionale) 4. Studio di modelli matematici e metodi quantitativi della teoria dei sistemi di trasporto per le merci, con esempi applicativi a varie scale territoriali in prospettiva sia progettuale nell’ottica del privato sia pianificatoria/di governance nell’ottica del pubblico Il corso prevede anche visite guidate a strutture rilevanti del trasporto merci in Campania e, qualora la composizione numerica dell’aula lo consenta, una parte esercitativa con utilizzo di software GIS e database relazionali. Allegato C Requisiti curriculari minimi per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale (LM-31) Lo studente in possesso del titolo di Laurea ex D.M. 509/99 o ex D.M. 270/04 potrà essere ammesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale se avrà acquisito nella precedente carriera CFU nei settori scientifico disciplinari di seguito indicati nella misura minima corrispondentemente indicata: CFU minimi SSD MAT/** FIS/01 ING-INF/05 ING-IND/16, ING-IND/17, ING-IND/35, ING-INF/04 27 6 6 24 Ulteriori SSD caratterizzanti dei Corsi di Laurea in Ingegneria gestionale di provenienza dello studente 24 Le condizioni indicate in tabella sono necessarie ma non sufficienti per l’iscrizione alla Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. La Commissione del Corso di Studio valuterà il possesso di requisiti culturali che si ritengono necessari per una adeguata frequenza del Corso di Laurea Magistrale di Ingegneria Gestionale (distribuzione dei CFU tra i settori scientifico disciplinari, presenza di specifici insegnamenti), analizzando nel dettaglio il curriculum dello studente. Allegato D Corrispondenza fra CFU degli insegnamenti dei Corsi di Laurea/Laurea Specialistica in Ingegneria gestionale degli ordinamenti preesistenti e CFU degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell'Ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti. Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea Specialistica regolato dall’ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea Magistrale regolato dall’ordinamento ex DM270/04 Ai CFU dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai moduli del Corso di Laurea Magistrale del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3. I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente, con modalità che saranno specificate. Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso in cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco in colonna 6) il riconoscimento avverrà previe forme integrative di accertamento con il docente titolare dell’insegnamento ex DM 270/04. L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso. 1 2 3 4 5 Insegnamento/modulo dell’ordinamento ex DM 509/99 CFU Insegnamento/modulo dell’Ordinamento DM 270/04 CFU SSD dei CFU residui Gestione dello sviluppo imprenditoriale Sistemi di produzione di beni e servizi Tecnologia meccanica e tecnologie speciali II Identificazione dei modelli e controllo ottimo Sistemi per la gestione aziendale 9 9 9 9 9 Gestione dello sviluppo imprenditoriale Sistemi di produzione di beni e servizi Tecnologia meccanica II Identificazione dei modelli e controllo ottimo Sistemi per la gestione aziendale 9 9 9 9 9 ING-IND/35 ING-IND/17 ING-IND/16 ING-INF/04 ING-IND/35 6 *