Il mappamondo… - Piccola Casa Editrice

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Il mappamondo… - Piccola Casa Editrice
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IL MISTERIOSO
MAPPAMONDO DELLA 3 a C
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di Maria Serra - Illustrazioni di Anna Formaggio
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gni cosa era pronta dalla sera prima: i vestiti sulla sedia, l’ombrello e gli stivali di gomma prevedevano pioggia abbondante - all’ingresso. Lo zaino nuovo con astuccio, diario e quaderni
tutti nuovi di zecca stava ai piedi del letto. Tutto previsto e preparato nei minimi dettagli.
Arrivò a scuola in anticipo. L’emozione le metteva fretta e aveva camminato più svelta. Aveva messo in
conto venti minuti a piedi casa-scuola, ma ne impiegò appena dodici, considerando anche che non
pioveva affatto.
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«Non c’è ancora nessuno, mi farò un giro indisturbata», pensò Smeraldina con un furbo sorriso.
E così fece aggirandosi per aule e uffici, aprendo cassetti, spulciando scaffali. Fino a quando un oggetto
non la colpì: un mappamondo! In quell’angolo della 3aC non l’aveva mai visto. Eppure ci andava spesso
in quella classe, perché l’anno prima c’era stato Luigi, nel penultimo banco a destra.
Si avvicinò, sfiorò il Polo Nord e girò intorno al globo. Si ritrovò a compiere qualche piroetta su se
stessa e intorno alla sfera. «Rotazione e rivoluzione... », bisbigliò, imitando l’espressione buffa della prof.
di Scienze.
Diede una sferzata al moto di rotazione del mappamondo. Girava rapido e tutte le terre emerse si confondevano con gli oceani e i sette mari.
«Quando sarò grande vivrò... Qui!».
Il dito frenò la rotazione e atterrò tra Svezia e Norvegia.
«Naa! Troppo freddo... », disse scuotendo il capo e dando nuova energia al moto terrestre.
Fece un lungo sospiro, si strofinò le mani e diede una spinta. «Ora si fa sul serio - sussurrò -: quando
riaprirò gli occhi, sarò... QUI!».
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