L`acquario di Genova si fa (ancora più) bello

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L`acquario di Genova si fa (ancora più) bello
L’acquario di Genova si fa (ancora più)
bello
di G. Camilla Severino
Pubblicato il 29 aprile 2016
Sono nata e cresciuta a Genova, e con il tempo ho imparato ad apprezzare ciò che mi lasciava
indifferente o che a malapena conoscevo, ma anche ad abbandonare angoli che per lunghi anni
erano stati teatro di gioie e risate, o raccoglitori di lacrime. D’altra parte spesso va così, i
luoghi, come le persone – o forse proprio perché a queste sono spesso indissolubilmente legati
– mutano il loro ruolo in questo strano gioco che è la vita. Un giorno sono protagonisti e il
giorno dopo scivolano dietro le quinte, magari senza un perché.
A tale destino tuttavia si è sempre sottratto il mare, probabilmente per la sua capacità di
raccogliere pensieri ed emozioni trovando a tutti una risposta; per millenni gli uomini si sono
persi tra i suoi flutti, con la mente o tra il furore dei remi e del vapore. Hanno sognato mondi
mai esistiti e scoperto terre che parevano comparire dal nulla. Il mare conquista. Perché
affascina e spaventa. Ma soprattutto perché è esso stesso una contraddizione: unisce e nel
contempo divide, tace ma urla e se da un lato protende verso l’infinito dall’altro si infrange
contro le coste e in queste si assopisce.
Ma c’è di più. Il mare racchiude un universo meraviglioso, che vive e cresce sotto la superficie
con le sue regole e i suoi tempi. Chi non ha mai immaginato di immergersi tra i colori della
barriera corallina, o nel profondo blu degli oceani? Chi riesce a non sorridere di fronte ai salti
dei delfini, che volano nell’aria quasi avessero ali invisibili?
Genova offre a tutti la possibilità di entrare in questo mondo incantato, così diverso, ma a tratti
così simile al nostro. E da quest’anno regala un sacco di sorprese. In occasione del suo
venticinquesimo compleanno infatti, l’Acquario ha deciso di farsi ancora più bello e interattivo.
Volete scoprire qualcosa di più? Seguitemi allora!
Il percorso comincia nella semioscurità e conduce alla grotta delle murene; all’interno di un
altissimo cilindro potete ammirare questi particolarissimi animali, che vi osservano con occhi
attenti sbucando da cunicoli scavati nella roccia. Sicuramente la maggior parte di voi
rammenterà gli aiutanti di Ursula, la strega del mare nemica della sirenetta, ma vi assicuro che
queste murene, dall’aspetto forse un po’ bizzarro, non hanno davvero nulla di sinistro. Anzi,
sembrano quasi voler comunicare con i visitatori, aprendo e chiudendo la bocca di continuo.
Proseguendo tra cavallucci marini, polpi e pesci dai mille colori si giunge alla vasca dei
lamantini, che con i loro movimenti un po’ goffi conquistano immediatamente la simpatia di
chi li osserva. Alcuni riposano sdraiati sulla sabbia, altri sospesi nell’acqua, quasi fossero
appesi. Tra loro Tino, il cucciolo “battezzato” il 20 febbraio insieme agli altri due piccoli
dell’Acquario, Striscia e Indy.
Striscia è uno squalo zebra e nuota a poche vasche di distanza dai lamantini insieme agli altri
squali; le dimensioni della vasca sono tali che è facile avere l’impressione di trovarsi in acqua
insieme ai pesci che forse più temiamo, il tutto naturalmente in assoluta sicurezza.
Indy, invece, è un delfino, il più giovane dell’acquario, e nuota ancora a fianco della mamma
nella nursery del padiglione cetacei. Ai delfini, infatti, è dedicato uno spazio notevole ed è
addirittura possibile ammirarli senza vetro mentre giocano e saltano sulla superficie. Se amate
particolarmente questi simpatici mammiferi marini, non perdete il pranzo (o merenda forse?)
delle 16.15, durante il quale avrete la possibilità di ascoltare moltissime curiosità sulle loro
abitudini e vederli giocare in compagnia dei loro amici umani.
Scoprirete l’importanza del loro linguaggio, alcune abitudini di vita e rimarrete stupiti dalla
loro capacità di comunicare con l’uomo e con gli altri delfini. Unico consiglio: fate qualche
passo indietro quando saltano, altrimenti la doccia è assicurata!
Non intendo presentarvi uno per uno gli abitanti dell’immenso spazio che Genova ha dedicato
al mondo marino, ma credo meritino ancora due parole i più buffi protagonisti dell’acquario: i
pinguini. Numerosissimi e per nulla intimiditi dai visitatori, saltellano qua e là soli o in gruppo
e alternano tuffi acrobatici a tranquilli sonni sulle rocce. Sarà lecito invidiarli un po’?
Proseguendo ci si imbatte in minuscole rane rossicce, così piccole e talvolta immobili, da
sembrare finte; e poi tartarughe, serpenti, pesci tropicali, foche, meduse… per non parlare
degli ormai celebri personaggi del film Disney “alla ricerca di Nemo”, che hanno una vasca
interamente dedicata a loro.
Ma arriviamo alle novità. Prima di entrare nel mondo dei
ghiacci, potrete imbattervi in una stanza con tante
comode poltrone. Area relax? Non esattamente! Grazie a
particolari occhiali che la mia scarsa affinità con la
tecnologia mi impedisce di definire più precisamente,
potrete vivere l’emozione di viaggiare all’interno di un
sottomarino e ammirare quelle specie di pesci che, per
problemi di pressione, non possono essere ospitati nelle vasche dell’acquario. Ruotando la
testa, o muovendo lo sguardo esplorerete i diversi angoli dell’abitacolo e avrete la sensazione di
immergervi in acque sempre più profonde.
Infine per i più piccoli è stato creato un ambiente nel quale possono dar vita al loro pesce
preferito, scegliendo forma e colori. E questo, magicamente, comparirà in vasca.
Se siete genovesi, il mio consiglio è di dedicare due ore della vostra giornata a questo micro
mondo che pullula di vita proprio nel cuore della vostra città (e nel caso, scegliete il mercoledì
pomeriggio che per tutti i residenti l’ingresso costa la metà!), se invece visitare l’acquario vi
impone di percorrere anche solo una cinquantina di chilometri, be’ il mio consiglio rimane lo
stesso. Perché come scrive Luis Sepulveda “quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei
sogni, lì, proprio lì, c’è il mare…”.