Il dolore nel bambino

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Il dolore nel bambino
Il dolore
nel bambino
comprensione
prevenzione
e cura
Ivrea 2011
ma
come si valuta il dolore ?
Munch Il grido
• SCALE DI
AUTOVALUZIONE
• SCALE
ETEROVALUTATIVE
• INDICATORI
COMPORTAMENTALI
• INDICATORI
FISIOLOGICI
Scale di misurazione in pediatria
nei primi anni = OPS, FLACC
entro i 6 anni: CHEOPS
3-7 anni = FLACC, PRS (scala a 6 facce), VDS
(scala verbale)
> 7 anni = NRS (scala numerica), VDS; VAS
ci danno un quadro dell’ intensità del dolore
provato
in quel momento
OPS
pianto
assenza di pianto
pianto consolabile
pianto non consolabile
0
1
2
movimento
assenza di movimento
irrequietezza
movimenti convulsi
0
1
2
agitazione
paziente calmo
agitazione lieve
intensa e continua
0
1
2
P.A.
+ 10 %
+ 10-20 %
+ 20 %
0
1
2
(aumento rispetto al normale)
Scala CHEOPS* per i bambini sotto i 6 anni
Item
Item
Pianto
Faccia
Parole
Comportamento
Score
Dorso
Comportamento
Score
Normale
1
Sgusciante
2
Teso
2
Tremante
2
Dritto
2
Immobilizzato
2
Non tocca
1
Assenza di pianto
1
Lamento
2
Pianto
2
Pianto disperato
3
Normale
1
Sofferente
2
Allunga la mano
2
Sorridente
0
Tocca
2
Silenzio
1
Stringe
2
Lamentele su altre cose
1
Immobilizzato
2
Lamentele di dolore
2
Normali
1
Contorcenti/scalcianti
2
Tatto
Gambe
Lamentele su l'una e l'altra
cosa
2
Dritte/irrigidite
2
Positive
0
Distese
2
Immobilizzate
2
*Children’s Hospital of Easten Ontario Pain Scale
Scala FLACC
Scale NRS/VDS e PRS
Intervalli di livello del dolore
•
•
•
•
“0”= nessun dolore
“1-3”= dolore lieve
“4-6”= dolore moderato
“7-10”= dolore severo
Timing di somministrazione
•
•
•
•
All’ingresso
A intervalli regolari (almeno 2 volte per turno)
A ogni nuova segnalazione
Dopo appropriato intervallo di tempo in seguito a
trattamento farmacologico e non
• A intervalli regolari dopo l’inizio del trattamento
In caso di intervento chirurgico nel preoperatorio e
routinariamente a intervalli regolari nel postoperatorio
.…E POI?.. DOVE REGISTRIAMO QUESTI DATI?
Tabella: schema PQRST per
valutare il dolore
• Provocato da
• Cosa lo fa peggiorare?
• Cosa lo fa migliorare?
• Qualità
• A cosa assomiglia?
• IRradiazione
• Dov’è il dolore’
• Dove si sposta?
• Severità
• Quanto è forte?
• Tempo
• C’è sempre o va e viene?
DIAGNOSI INFERMIERISTICA + PROBLEMA COLLABORATIVO
Compromissione del comfort secondaria a DOLORE
Correlato a
________________________________________________________________________
che si manifesta con:
localizzazione ____________________________________________________________
caratteristiche ____________________________________________________________
frequenza: [] continuo [] intermittente [] episodico
situazioni che aumentano il dolore_____________________________________________
situazioni che riducono il dolore ______________________________________________
livello di dolore accettabile (score pain espressa dall’utente) ________________________
effetti del dolore:
sintomi associati __________________________ sonno __________________________
appetito _______________________ mobilità ___________________________________
relazione ______________________ emozioni _________________________________
componente psicologica aggravante il dolore ___________________________________
data e firma _____________________________
data
Obiettivo e pianificazione
Interventi, valutazioni, accertamento
infermieristico
firma
MONITORAGGIO DOLORE
NOME:………………………………………………………..
Età: ……………………..
SCALA [] nrs (N) [] vds (V) [] prs (P) [] flacc (F)
frequenza monitoraggio:...............................................
DATA
ORA
N
1/11/10
10
N
1/11/10
11
N
1/11/10
12
1 2 3 4 5 6 7 8 9
LETTO:…………………
10
TERAPIA/verifica
FIRMA
scala
x
Perfalgan 500 mg
x
x
Stop monitoraggio il …………………………..Firma……………………….
Tecniche non farmacologiche
la capacità del
bambino di
utilizzare
la fantasia
permette di
applicare tecniche
psicologiche che
allontanano le
sensazioni dolorose
da “ Prevenire e curare il dolore nel bambino”
Trieste 10-11/ 9 / 2004
A. Messeri
Tecniche non farmacologiche
Non interferiscono con la terapia
farmacologica
Producono tranquillità
Non sono costose
Sono facilmente attuabili
Interventi non farmacologici
• COGNITIVI/COMPORTAMENTALI
(influenzano i pensieri del
bambino/modificano i comportamenti)
• FISICI (interessano il sistema sensoriale)
METODI COGNITIVOCOMPORTAMENTALI
•
•
•
•
•
•
La distrazione
Le bolle di sapone
La respirazione (“nuvola rossa”)
Il rilassamento
La visualizzazione
La desensibilizzazione (“guanto magico”,
“interruttore”)
Tecniche cognitivo/comportamentali
SCELTA DELLA TECNICA: tener conto di
• Desiderio/parere del bambino
• Caratteristiche di personalità del bambino
• Età
• Parere dei genitori
AMBIENTE
• Confortevole
• Presenza genitori, partecipanti
• Parlare a voce bassa e tranquilla
• Tempi adeguati
• Spiegare sempre quel che succede
Tecniche non farmacologiche: a quali età?
ANNI
0
2
4
6
DISTRAZIONE e MUSICA
PRESENZA GENITORI
GIOCO
10
14>
BOLLE DI SAPONE
CLOWN
RESPIRAZIONE, RILASSAMENTO
GUANTO MAGICO
VISUALIZZAZIONE
IPNOSI
INTERRUTTORE
Programmi di supporto
il dolore da prelievo
il dolore da prelievo
non bisogna trascurarlo
è importante attenuare la paura del bambino
se il bambino è spaventato la percezione del
dolore aumenta
tecniche non farmacologiche
presenza dei genitori
dare informazioni adeguate al bambino
distrazione, rilassamento, respirazione
tecniche farmacologiche
EMLA :
lidocaina al 2,5 % + prilocaina al 2,5 %
almeno 1 h prima con bendaggio occlusivo
effetto analgesico dura per almeno
1 ora dopo rimozione
pallore transitorio
conclusioni
“solo il dolore insegna cos’è la vita senza il dolore”
il controllo del dolore è un problema
di cultura ed educazione e rispetto
per il bambino
“puoi dimenticare
le persone con cui hai
riso
mai quelle
con cui hai pianto”
conclusioni
il trattamento deve essere essenziale,
con approccio scientifico
di conoscenza di pochi farmaci
e di
tecniche di consolazione
“lo scopo primario
dell’ arte medica
è di liberare
i malati
dalla sofferenza”
BIBLIOGRAFIA
“IL DOLORE NEL BAMBINO”
Ministero Della Salute 2010
DOMANDE ?