l`osservatore romano - Corrispondenza Romana

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l`osservatore romano - Corrispondenza Romana
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L’OSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLV n. 229 (47.067)
Città del Vaticano
giovedì 8 ottobre 2015
.
All’udienza generale il Papa parla dello spirito familiare
Carta costituzionale della Chiesa
E i padri sinodali discutono nei tredici circoli minori
Mentre i padri sinodali sono riuniti
nei circoli minori, Papa Francesco è
tornato a parlare delle famiglie, definendole «una delle reti più importanti per la missione di Pietro e della Chiesa». All’udienza generale di
mercoledì 7 ottobre, il Pontefice ha
illustrato ai fedeli presenti in piazza
San Pietro la propria intenzione di
accompagnare tutto il percorso del
Sinodo dei vescovi con catechesi
«ispirate da alcuni aspetti del rapporto indissolubile — tra la Chiesa e
la famiglia, con l’orizzonte aperto al
bene dell’intera comunità umana».
Partendo dal presupposto che «lo
“spirito famigliare” è una carta costituzionale per la Chiesa», il Papa ha
constatato come «uno sguardo attento alla vita quotidiana degli uomini e delle donne» mostri in modo
immediato «il bisogno che c’è ovunque di una robusta iniezione» di tale
“spirito”. Del resto, ha fatto notare,
«lo stile dei rapporti — civili, economici, giuridici, professionali, di cittadinanza — appare molto razionale,
formale, organizzato», ma al contempo «anche molto “disidratato”,
arido, anonimo». Al punto da divenire a volte “insopportabile”, poiché
«abbandona alla solitudine e allo
scarto un numero sempre maggiore
di persone». Ecco allora, ha spiegato
Francesco, il merito della famiglia:
quello di aprire «una prospettiva più
umana» per la società.
Essa infatti, con i suoi «legami di
fedeltà, sincerità, fiducia, coopera-
tecnica» la società moderna non sia
ancora in grado di tradurre le conoscenze acquisite «in forme migliori
di convivenza civile». Anzi, «l’organizzazione della vita comune si incaglia in una burocrazia estranea ai legami umani fondamentali». Addirittura «il costume sociale e politico
mostra segni di degrado», finendo
nella situazione paradossale per cui
«l’ottusità tecnocratica e il familismo
amorale si congiungono e si alimentano a vicenda».
Perciò, ha concluso Francesco, «la
Chiesa individua oggi, in questo
punto esatto, il senso storico della
sua missione a riguardo della famiglia e dell’autentico spirito famiglia-
re». E lo fa «incominciando da
un’attenta revisione di vita, che riguarda sé stessa». La Chiesa, infatti,
«è e deve essere la famiglia di Dio».
E in essa le famiglie costituiscono
«non una rete che fa prigionieri»,
ma che al contrario «libera dalle acque cattive dell’abbandono e dell’indifferenza, che affogano molti esseri
umani nel mare della solitudine e
dell’indifferenza». Da qui l’invito rivolto ai padri sinodali, perché ritrovino «l’entusiasmo» per alimentare
«lo slancio di una Chiesa che abbandona le vecchie reti e si rimette a
pescare confidando nella parola del
suo Signore».
PAGINA 8
Intervista al decano della Rota romana sul nuovo processo matrimoniale
Speranza e non paure
La rifondazione del processo matrimoniale con i motupropri dello scorso 8 settembre, il rapporto con i
due sinodi su matrimonio e famiglia, lo snellimento e
la semplificazione auspicata dai vescovi di tutto il
mondo, la centralità del vescovo giudice, la rivalutazione del diritto del metropolita: sono questi i temi
affrontati dal decano della Rota romana, Pio Vito
Pinto, un mese dopo la promulgazione dei due documenti che entreranno in vigore l’8 dicembre, inizio
del giubileo della misericordia, in un’intervista con il
direttore dell’Osservatore Romano. E si tratta di una
riforma profonda, che già in questi primi giorni dei
lavori sinodali è stata salutata con favore — sottolinea
il prelato — come una legge chiara, disposta per rispondere a bisogni urgenti dei fedeli e dalla quale il
Papa si aspetta che venga speranza, non paure.
Angu Walters, «Famiglia»
PAGINA 7
Assenso di massima alle richieste del Pentagono
Nuova bozza di accordo da presentare alla Conferenza di Parigi
Mosca pronta a coordinare
gli interventi in Siria
L’Onu chiarisce
i termini dell’impegno sul clima
MOSCA, 7. All'intensificazione dei
bombardamenti aerei russi in territorio siriano, accompagnata da polemiche con Paesi occidentali, fa riscontro una dichiarata disponibilità
di Mosca a coordinare i propri interventi con gli Stati Uniti, che
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zione, rispetto», «incoraggia a progettare un mondo abitabile e a credere nei rapporti di fiducia, anche in
condizioni difficili; insegna a onorare la parola data, il rispetto delle
persone, la condivisione dei limiti».
Soprattutto è attenta ai «membri più
piccoli, più vulnerabili, più feriti, e
persino più disastrati», come dimostra il fatto che «nella società, chi
pratica questi atteggiamenti, li ha assimilati dallo spirito famigliare».
Eppure, si è rammaricato il Pontefice, alla famiglia «non si dà il dovuto peso — e riconoscimento, e sostegno — nell’organizzazione politica
ed economica». Basti guardare a come «con tutta la sua scienza, la sua
Un tecnico ispeziona un caccia (Afp)
guidano la coalizione internazionale impegnata contro il cosiddetto
Stato islamico (Is) tanto in Siria
quanto in Iraq. In questo senso si
è espresso oggi il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, spiegando che la Russia
ha valutato le richieste in merito
del Pentagono e che «in generale
queste proposte possono essere
adottate. Bisogna solo definire alcuni dettagli tecnici che saranno
discussi oggi dai rappresentanti del
ministero della Difesa russo e del
Pentagono».
Sempre questa mattina, le agenzie di stampa internazionali,
citando
fonti
dell’opposizione
siriana, hanno riferito di massicci
bombardamenti russi, non solo con
gli aerei, ma anche con missili
terra-terra, nelle province siriane di
Hama e di Idlib. Le stesse fonti,
come già fatto nei giorni scorsi,
hanno sostenuto che gli attacchi
russi sono stati sferrati contro postazioni non dell’Is, ma dei ribelli
siriani e che nel villaggio di Al Lataminah, nella provincia di Hama,
sono stati seguiti da un assalto sul
terreno delle forze governative di
D amasco.
Nel frattempo, l’agenzia di stampa statunitense Associated Press ha
dato notizia che contrabbandieri
con legami in Russia avrebbero
portato avanti nei mesi scorsi un
mercato nero di materiale nucleare
nell’Europa dell’est, spesso con
l’intento esplicito di mettere in
contatto i venditori con l’Is e altri
gruppi estremisti.
D all’Iraq, intanto, è arrivata ieri
la rivendicazione da parte dell’Is di
tre attentati compiuti la sera prima
con autobombe e che avevano provocato non meno di 56 morti. Gli
attacchi avevano colpito quartieri
commerciali nell’area di Husseiniyah, nella capitale Baghdad, nella città di Al Khales, nella provincia orientale di Diyala, e ad Al Zubair, una cinquantina di chilometri
dalla città di Bassora.
NEW YORK, 7. L’Onu ha preparato
una nuova bozza di accordo sulla
lotta al riscaldamento globale, accordo che dovrebbe essere firmato a Parigi il prossimo dicembre alla conferenza internazionale sul clima, la cosiddetta Cop21. La bozza chiarisce i
termini dell’intesa da raggiungere, in
particolare per quanto riguarda le
decisioni vincolanti e gli impegni
che ciascun Paese potrà invece assumere in proprio e tornare a discutere
nel tempo.
Il documento — che al momento
non ha ancora valore ufficiale e potrebbe comunque essere oggetto di
ulteriori revisioni — indica infatti
quali elementi faranno parte di un
accordo durevole giuridicamente
vincolante e quali andranno in protocolli che potranno invece evolversi. Questa bozza sarà alla base dei
colloqui intermedi che si terranno a
Bonn dal 19 al 23 ottobre, l’ultima
sessione di negoziati prima della
Cop21 a Parigi.
L’obiettivo da raggiungere a Parigi, come noto, è definire gli strumenti per contenere il riscaldamento
globale entro i due gradi di aumento
rispetto ai livelli preindustriali.
La bozza presentata è di una ventina di pagine, molto più snella della
precedente versione del luglio scorso. La prima parte comprende un
obiettivo globale a lungo termine sul
picco o l’eliminazione graduale delle
emissioni di gas a effetto serra. Stabilisce anche che i Paesi dovrebbero
presentare ogni cinque anni piani di
taglio dell’anidride carbonica, aumentando progressivamente i loro
sforzi. Le perdite e i danni provocati
dagli impatti climatici, fra le principali preoccupazioni dei Paesi poveri,
sono due aspetti riconosciuti nella
bozza, ma i dettagli degli strumenti
di compensazione economica e finanziaria sono lasciati al documento
finale vincolante. Più in generale,
molte parti del testo restano tra parentesi quadre, secondo una prassi
che nei documenti internazionali indica come la precisa formulazione
debba ancora essere concordata.
Finora 146 Paesi hanno presentato
impegni di riduzione delle loro
emissioni di anidride carbonica, pari
all’87 per cento del totale planetario.
Di particolare rilievo, in merito, è
quanto concordato dieci giorni fa a
Washington tra i presidenti di Cina
e Stati Uniti, Xi Jinping e Barack
Obama. La Cina si è impegnata a
introdurre dal 2017 un programma
nazionale — il cosiddetto Cap and
Trade, mai adottato in precedenza —
che limiterà e imporrà un prezzo alle
emissioni di gas serra. Gli Stati Uniti, dal canto loro, intendono implementare il Clear Power Plan per ridurre le emissioni del 32 per cento
entro il 2030.
Le Enarrationes di sant’Agostino
Variazioni
sul tema dei Salmi
MANLIO SIMONETTI
A PAGINA
5
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia al governo pastorale
della Diocesi di Ragusa (Italia), presentata da Sua Eccellenza Monsignor Paolo Urso,
in conformità al canone 401 §1
del Codice di Diritto Canonico.
Il Santo Padre ha accettato
la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Kontum
(Vietnam), presentata da Sua
Eccellenza Monsignor Michael
Hoàng Đú’c Oanh, in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.
Provviste di Chiese
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Ragusa (Italia)
Sua Eccellenza Monsignor
Carmelo Cuttitta, trasferendolo dalla sede titolare di Novi e
dall’Ufficio di Ausiliare di Palermo.
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Kontum (Vietnam)
il Reverendo Luy Gonzaga
ã Hùng Vi,
Nguyên
. Parroco di
Phu’o’ng Nghĩa (Kontum).
Un aeroporto indonesiano avvolto in una fitta coltre di smog (Reuters)
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Vinh Long (Vietnam) il Reverendo Peter
Huynh
Văn Hai, Vice-Rettore
è
e docente di Filosofia presso il
Seminario Maggiore di Cân
Tho.
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pagina 2
giovedì 8 ottobre 2015
Una profuga siriana
sull’isola greca di Lesbo (Ap)
Prosegue in Ucraina l’attuazione degli impegni di Minsk
ANKARA, 7. Deve essere ancora definita l’intesa con la Turchia, data per
certa negli ultimi due giorni dai responsabili istituzionali dell’Unione
europea, sul controllo delle frontiere
turche dalle quali passa il maggior
numero di profughi diretti verso
l’Europa. «Non c’è alcun accordo
sulla bozza del piano di azione con
l’Ue che non è stata ancora discussa
dalle parti in un incontro congiunto», si legge in una nota diffusa oggi dal ministero degli Esteri turco,
due giorni dopo la missione condotta a Bruxelles dal presidente Recep
Tayyip Erdoğan. Del resto, già ieri
la portavoce della Commissione europea, Natasha Bertaud, aveva precisato che il piano «è ancora una bozza e dovrà essere discusso e approvato da entrambe le parti».
La nota turca di stamane ricorda
a sua volta che Ankara e l’Ue «faranno valutazioni a 360 gradi nel
prossimo futuro» e che sono stati
creati gruppi di lavoro ad hoc. In
ogni caso, queste puntualizzazioni
non sembrano mettere in forse l’intesa di principio sul piano d’azione
europeo, che da parte della Turchia
prevede anche l’impegno ad aprire
sei centri di accoglienza per i profughi, con una capacità complessiva di
due milioni di persone, finanziati in
gran parte con fondi di Bruxelles.
I separatisti rinviano
le elezioni nel Donbass
Tra Bruxelles e Ankara solo un accordo di massima sui profughi
Intese da precisare
A questo si aggiunge un rafforzamento della cooperazione tra la
Guardia costiera turca e quella greca
nell’Egeo.
In merito il primo ministro greco,
Alexis Tsipras, ha annunciato l’imminente apertura su isole dell’Egeo
di cinque centri di identificazione e
registrazione di profughi e migranti,
i cosiddetti hotspot.
Le decisioni europee sulla questione dei profughi e dei migranti,
comunque, incominciano ad avere
applicazione. Il commissario europeo per l’Immigrazione, Dimitris
Avramopoulos, ha confermato questa mattina che venerdì i primi rifugiati eritrei, una ventina di persone,
saranno riallocati dall’Italia alla Svezia. Avramoupolos si recherà per
Esponente
dell’Eta
arrestato
in Francia
Illegale trasferire i dati personali negli Stati Uniti
Schiaffo della Corte europea
ai colossi del web
LUSSEMBURGO, 7. I cittadini europei
potranno chiedere di vietare a Facebook o ad altri colossi del web di
conservare negli Stati Uniti i dati
dei propri iscritti. È quanto ha stabilito ieri la Corte di giustizia
dell’Unione europea, rovesciando
una decisione del luglio 2000 della
Commissione europea. In quell’occasione, la Commissione aveva ritenuto che gli Stati Uniti garantissero
un livello di protezione adeguato
dei dati personali, permettendo così
il trasferimento di informazioni riguardanti cittadini europei.
Il massimo organo giudiziario comunitario ha accolto la richiesta al
centro di una lunga battaglia giudiziaria contro Facebook avviata nel
2011 da uno studente austriaco di
giurisprudenza, Max Schrems, dopo
lo scandalo del programma di sorveglianza della Nsa statunitense svelato da Edward Snowden. Sotto accusa è il cosiddetto “Safe Harbor”, il
porto sicuro per i dati aperto dagli
Stati Uniti e autorizzato dalla Commissione dell’Ue quindici anni fa.
La sentenza fissa un precedente e
finirà per riguardare i giganti tecnologici statunitensi presenti in Europa (oltre a Facebook, Apple, Google e Microsoft). Secondo la legislazione comunitaria, si possono trasferire dati personali a un Paese terzo
solo se questo garantisce un livello
di protezione adeguato.
Assegnato
il Nobel
per la chimica
STO CCOLMA, 7. Il premio Nobel
2015 per la chimica è stato assegnato oggi allo svedese Thomas
Lindal, allo statunitense Paul
Modrich e al turco-americano
Aziz Sancar, i “meccanici” del
Dna, ossia i ricercatori che hanno
messo a punto tecniche per riparare la molecola alla base della
vita. Le loro scoperte hanno
aperto la strada a nuove cure anticancro. Lo ha reso noto l’Accademia di Stoccolma.
La Corte di giustizia ha fatto presente che negli Stati Uniti le esigenze della sicurezza nazionale prevalgono «sul regime dell’approdo sicuro» per i dati privati dei cittadini
europei. Per questo, i colossi del
web sono obbligati a derogare «senza limiti, alle norme di tutela previste» con il rischio di «ingerenze da
parte delle autorità pubbliche degli
Stati Uniti nei diritti fondamentali
delle persone».
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Per la Corte di Lussemburgo,
«una normativa che consenta alle
autorità pubbliche di accedere in
maniera generalizzata al contenuto
di comunicazioni elettroniche deve
essere considerata lesiva del contenuto essenziale del diritto fondamentale al rispetto della vita privata». Facebook raccoglie i dati dei
suoi utenti europei in un server che
ha base in Irlanda, trasferendoli poi
negli Stati Uniti.
L’ingresso dell’edificio che ospita la Corte (Epa)
PARIGI, 7. Le forze di sicurezza
francesi hanno arrestato ieri a Parigi Egoitz Urrutikoetxea, esponente di spicco dell’apparato politico dell’organizzazione terrorista
basca dell’Eta e figlio dello storico
dirigente del gruppo armato, Josu
Urrutikoetxea, meglio conosciuto
come Josu Ternera.
Ad annunciarlo, con un comunicato congiunto, sono state le autorità spagnole e francesi. L’arresto è stato compiuto nel quartiere
di Saint-Denis della capitale. Contro l’uomo erano stati spiccati due
mandati di cattura nel 2007 e nel
2009. Urrutikoetxea era ricercato
da anni dalle forze di sicurezza
dei due Paesi. Il figlio del leader
dell’Eta era stato condannato a
due pene di quattro anni di reclusione per fatti legati all’attività del
gruppo separatista armato.
La cattura di Egoitz Urrutikoetxea è avvenuta pochi giorni dopo
l’arresto di altri tre esponenti di
rilievo dell’Eta nel sud-ovest della
Francia, tra cui David Plá e Iratxe
Sorzábal. Il gruppo basco aveva
annunciato nell’ottobre 2011 la rinuncia alla lotta armata. Secondo
«El País», Plá e Sorzábal sono le
due persone che nel 2010 hanno
letto — in spagnolo e basco — il
comunicato che annunciava la rinuncia alle armi dell’Eta.
Il segretario al Commercio americano in visita all’Avana
Passi avanti nel disgelo tra Cuba e Stati Uniti
L’AVANA, 7. Il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Penny Pritzker,
ha iniziato ieri sera una visita di due
giorni a Cuba che punta ad aprire
maggiormente l’interscambio, malgrado l’embargo americano in vigore. La Pritzker visiterà assieme
all’omologo cubano Rodrigo Malmierca la «zona economica speciale»
creata attorno al porto di Mariel per
attirare gli investimenti stranieri.
Dopo il segretario di Stato, John
Kerry, la Pritzker è la seconda esponente dell’Amministrazione Obama
a visitare l’isola in seguito alla stori-
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Unicuique suum
l’occasione a Lampedusa per visitare
un hotspot locale.
Alle misure di accoglienza potrebbero affiancarsi iniziative più severe
per espellere quanti vengano ritenuti
privi del diritto allo status di rifugiato. Il quotidiano britannico «The
Times» scrive oggi sulla sua edizione online che l’Ue starebbe preparando quattrocentomila espulsioni.
GIOVANNI MARIA VIAN
direttore responsabile
Giuseppe Fiorentino
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
ca ripresa dei rapporti diplomatici.
L’embargo americano verso Cuba
potrà essere revocato solo dal Congresso. Tuttavia in settembre il presidente Obama ha annunciato alcune
misure per ridurre l’impatto dell’embargo, che ampliano le possibilità di
commercio e puntano ad appoggiare
il nascente settore privato sull’isola.
Il capo della diplomazia statunitense che è in missione in America
Latina ha affermato che «personalmente credo che l’embargo dovrebbe essere eliminato», fatto che potrebbe «aiutare il popolo di Cuba».
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Gaetano Vallini
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Il dossier sull’embargo è nelle mani
del Congresso, il quale «è preoccupato, a ragione, per i diritti umani,
la democrazia e la facoltà della gente di riunirsi», ha ricordato Kerry in
un’intervista alla Tvn del Cile, dove
ha partecipato alla conferenza internazionale sulla protezione degli
Oceani a Valparaiso. Nell’ambito
della normalizzazione dei rapporti
con Washington, Kerry ha inoltre
sottolineato come a Cuba ci sia
«una strada tracciata che porta al
miglioramento dei rapporti tra il
Governo e il suo popolo».
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
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Tipografia Vaticana
Editrice L’Osservatore Romano
don Sergio Pellini S.D.B.
direttore generale
KIEV, 7. Si raffredda la crisi in
Ucraina. I ribelli separatisti filorussi
hanno acconsentito a rinviare le elezioni nella regione del Donbass,
consultazioni che Kiev considera illegali: una mossa che ha subito raccolto il plauso da tutte le parti, disinnescando un’accentuazione del
conflitto che avrebbe potuto ostacolare il processo di pace avviato
con gli accordi di Minsk e la fragile
tregua in vigore da settembre.
Il rinvio è stato infatti subito
plaudito dal Cremlino, il cui portavoce, Dmitri Peskov, ha parlato di
«un altro esempio di approccio costruttivo e flessibile nell’interesse
della messa in atto degli accordi di
Minsk». Plauso anche da Kiev, dove il presidente, Petro Poroshenko,
ha dichiarato che il rinvio è «il risultato diretto delle azioni coordinate dell’Ucraina e dei suoi partner
nei negoziati a New York e Parigi».
Due rappresentanti delle regioni
separatiste hanno annunciato di
aver «acconsentito a posporre le
elezioni previste per il 18 ottobre
(Donetsk) e primo novembre (Lugansk) all’anno prossimo. La nuova
data provvisoria per le elezioni locali è il 21 febbraio 2016.
Ora il Gruppo di contatto (rappresentanti di Mosca, Kiev, separatisti e Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa)
e il quartetto “formato Normandia”
(Francia, Germania, Russia e Ucraina) avranno davanti cinque mesi in
cui potranno lavorare a un compromesso, che consenta di adeguare le
elezioni delle aree separatiste alla
legislazione ucraina, come chiede
perentoriamente Kiev come precondizione per riconoscerne la validità,
contemperando questo con la richiesta degli insorti di maggiore autonomia amministrativa per le regioni separatiste filorusse.
E consentirà all’Osce o all’Unione europea di organizzare un monitoraggio del processo elettorale.
Tutte cose, queste, che non erano
state messe nero su bianco nel secondo accordo di Minsk, raggiunto
nella capitale bielorussa in febbraio,
in cui si prevedeva la tenuta di elezioni il 25 ottobre a Lugansk e Donetsk contestualmente al voto nelle
altre regioni dell’Ucraina.
Dopo le elezioni legislative in Portogallo
A Passos Coelho l’incarico
di formare il Governo
Pedro Passos Coelho all’uscita dal colloquio con il presidente (Afp)
LISBONA, 7. Il presidente del Portogallo, Aníbal Cavaco Silva, ha incaricato il premier uscente, Pedro Passos Coelho, di formare il nuovo
Governo. Nelle elezioni di domenica scorsa, la coalizione di centro-destra guidata da Passos Coelho ha
ottenuto la maggioranza relativa dei
seggi, ma non quella assoluta (centoquattro deputati su duecentotrenta nel Parlamento monocamerale di
Lisbona). In una nota, Cavaco Sil-
va ha chiesto stabilità politica, compromesso e dialogo per la governabilità del Paese.
La maggior parte degli analisti
prevede che Passos Coelho formi
un Governo di minoranza che possa approvare a fine anno il bilancio
dello Stato per il 2016. Inoltre, ritengono che, dopo le presidenziali
di gennaio del prossimo anno, il
Portogallo si rechi alle urne per elezioni parlamentari anticipate.
Conto alla rovescia
per il nuovo canale di Panamá
PANAMÁ, 7. Il terzo set di chiuse
per l’ampliamento del canale di Panama, considerato dagli esperti il
progetto d’ingegneria più importante dell’ultimo decennio, è entrato
nella fase finale. I lavori hanno raggiunto, infatti, il 95 per cento del
totale previsto e il processo di collaudo delle strutture e dei sistemi
installati sta dando ottimi risultati,
in tutti i settori. Lo annuncia Grupo Unidos por el Canal, che include la spagnola Sacyr, l’italiana Salini Impregilo, la belga Jan de Nul e
l’impresa panamense Cusa.
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale € 99; annuale € 198
Europa: € 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: € 450; $ 665
America Nord, Oceania: € 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
[email protected] [email protected]
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Il completamento dell’opera, che
ha richiesto quasi sette anni di realizzazione e oltre cento milioni di
ore di lavoro, è previsto per aprile
2016. Sui due versanti oceanici, Pacifico e Atlantico, il funzionamento
delle sedici paratoie a scorrimento,
dal peso medio di 3.300 tonnellate,
sta rispondendo a tutti i test elettromeccanici, così come i sistemi di
allineamento, sincronizzazione e tenuta idraulica, che hanno superato
i collaudi più severi. A gennaio del
2016 sono previsti i primi test di navigazione.
Concessionaria di pubblicità
Aziende promotrici della diffusione
Il Sole 24 Ore S.p.A.
System Comunicazione Pubblicitaria
Ivan Ranza, direttore generale
Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214
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Intesa San Paolo
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Banca Carige
Società Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese
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pagina 3
Un mezzo dell’esercito regolare
yemenita in una zona
di combattimento (Reuters)
L’Fmi taglia
le stime
di crescita
mondiali
Ban Ki-moon chiede un’indagine sugli incidenti in Cisgiordania
A Gerusalemme
revocate le restrizioni
TEL AVIV, 7. La polizia di Gerusalemme ha revocato il divieto per gli
uomini musulmani di età inferiore
ai cinquant’anni di recarsi a pregare
nell’area delle moschee al centro da
giorni di un duro confronto fra palestinesi e israeliani. Nell’annunciarlo, il portavoce della polizia, Luba
Samri, ha però avvertito che la misura potrebbe essere ripristinata in
caso di timori per la sicurezza.
Le tensioni, peraltro, non sembrano venire meno. Stamane proprio a Gerusalemme una donna
palestinese ha accoltellato un israeliano, che era armato e che ha
sparato ferendola gravemente. Poche ore dopo è giunta notizia di un
soldato israeliano ferito leggermente a Kyriat Gat, nel Neghev, da un
assalitore che è stato ucciso. In
nottata, centinaia di abitanti arabi
di Jaffa si erano scontrati con reparti della polizia israeliana durante
una manifestazione indetta «in sostegno della moschea Al Aqsa di
Gerusalemme».
Da New York, intanto, il Segretario generale dell’Onu, Ban Kimoon, si è detto profondamente allarmato per il crescente numero di
incidenti in Cisgiordania. «Gli ultimi giorni di scontri, che hanno provocato la morte di quattro palestinesi, tra cui un ragazzo di 13 anni,
e centinaia di feriti, sono un altro
segno preoccupante della violenza
potenzialmente fuori controllo», ha
detto Ban Ki-moon, chiedendo al
Governo di Israele di «condurre
un’indagine tempestiva e trasparente sugli incidenti».
Da parte sua, il presidente
dell’Autorità palestinese, Mahmoud
Abbas, ha ribadito di non volere
un’ulteriore esasperazione della situazione. «Le istruzioni alle nostre
forze, ai partiti e alla gioventù è
che non vogliamo un’escalation militare né di sicurezza», ha dichiarato ieri durante una riunione
dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina. «Vogliamo
raggiungere una soluzione politica
con mezzi pacifici e non con altro»,
ha aggiunto, ribadendo di essere
pronto «ad andare a negoziati» con
Israele.
Fonti concordi citate dalle agenzie di stampa hanno riferito di un
incontro ieri tra responsabili israeliani e palestinesi della sicurezza.
I ribelli huthi disposti ad accettare il piano delle Nazioni Unite
Spiragli di pace nello Yemen
SANA’A, 7. Spiragli di pace nello Yemen dove i ribelli
huthi hanno accettato per iscritto il piano di pace in
sette punti definito dalle Nazioni Unite per risolvere il
sanguinoso conflitto durante colloqui a Muscat, in
Oman. Lo afferma oggi l’emittente britannica Bbc.
L’intesa siglata prevede, tra l’altro, il cessate il fuoco,
il ritiro delle milizie armate dalle città del Paese e il ritorno del Governo del presidente Abd Rabbo Mansour
Hadi, da Aden alla capitale Sana’a. Il capo dello Stato
yemenita pretende però che prima di tutto i ribelli huthi — uniformandosi alla risoluzione 2216 approvata dal
Consiglio di sicurezza dell’Onu — si ritirino dai territori
occupati prima di accettare l’accordo.
Sul terreno, però, continuano i combattimenti tra i ribelli huthi e le forze yemenite appoggiate dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Inoltre, dopo il lancio di razzi ieri sull’hotel ad Aden, seconda città del
Paese, che ospita provvisoriamente il Governo yemenita
e che ha causato 18 vittime, almeno 14 ribelli huthi sono
morti ieri sera in un attentato a Sana’a. Altri 20 miliziani sono rimasti feriti. L’attacco suicida, avvenuto all’ingresso dell’università Al Aman, è stato rivendicato dal
cosiddetto Stato islamico (Is).
Nei combattimenti con l’esercito nigeriano
Secondo il generale statunitense Campbell la situazione nel Paese è degenerata
Uccisi oltre cento
miliziani di Boko Haram
Verso la revisione del piano di ritiro
delle truppe dall’Afghanistan
ABUJA, 7. L’esercito nigeriano ha
dato notizia oggi dell’uccisione in
combattimento di oltre cento jihadisti del gruppo fondamentalista
islamico di Boko Haram. Gli scontri a fuoco, che hanno provocato
anche la morte di sette militari,
hanno avuto luogo a Goniri, a sudest della città di Damaturu. I soldati hanno anche recuperato un consistente numero di armi.
Undici soldati ciadiani sono invece stati uccisi dai miliziani durante combattimenti in un’area al confine tra Ciad e Nigeria. Lo hanno
riferito ufficiali dell’esercito di
N’Djamena, sostenendo che gli
scontri sono seguiti a un’imboscata
notturna condotta dal gruppo islamista. I combattimenti si sono verificati nei pressi di una base militare
a Kaiga Ngouboua, situata nella regione del Lago Ciad, a circa due
chilometri di distanza dal confine
con la Nigeria.
L’esercito del Ciad partecipa da
inizio anno a una missione contro
Boko
Haram
sotto
l’egida
dell’Unione africana. Finora i combattimenti si sono concentrati nel
nord-est della Nigeria, roccaforte
storica dei terroristi islamici, ma attentati e incursioni si sono verificati
anche in Ciad, Camerun e in Niger.
Controlli di polizia sul luogo di un attentato di Boko Haram (Ap)
Smantellate
cellule terroristiche
in Tunisia
TUNISI, 7. La polizia tunisina ha
smantellato ieri tre cellule accusate
di reclutare combattenti per il cosiddetto Stato islamico (Is) e arrestato 11 persone sospettate di volersi unire ai jihadisti in Libia. La
scorsa settimana le autorità tunisine hanno revocato lo stato
d’emergenza imposto subito dopo
l’attacco terroristico di giugno su
una spiaggia di Sousse, dove persero la vita 38 turisti. Sia l’attacco
di Sousse che quello di marzo al
museo del Bardo, che ha fatto 21
morti compresi quattro italiani,
sono stati rivendicati dall’Is.
Intanto, uomini delle forze di
sicurezza algerine hanno ucciso
un pericoloso terrorista islamista
nella regione di Bir El Ater, nella
provincia di Tebessa, non lontano
dal confine con la Tunisia.
WASHINGTON, 7. La necessità di una
revisione dei piani di ritiro militare
statunitense in Afghanistan si fa
sempre più forte. Alla commissione
Esteri del Senato a Capitol Hill, il
generale John Campbell, a capo
della coalizione in Afghanistan, ha
riferito che la situazione nel Paese è
talmente degenerata che è necessario un cambiamento dei piani.
«Basandomi sulle condizioni sul
terreno, credo che dovremmo provvedere a opzioni diverse da quanto
indicato nei piani iniziali», ha detto
Campbell riferendosi al ritiro dei
militari americani previsto entro la
fine del 2016. «Quando il presidente
lo decise non prese in considerazione i cambiamenti significativi poi
verificatisi in questi due anni», ha
aggiunto. Il generale ha riferito di
aver offerto opzioni ai suoi superiori
per modificare il piano iniziale.
Inoltre, il generale ha precisato
che «la decisione di condurre i
raid» su Kunduz — che hanno colpito l’ospedale di Medici senza
Frontiere provocando 22 morti — «è
stata presa all’interno del comando
statunitense. L’ospedale è stato colpito per sbaglio. Non prenderemmo
mai di mira di proposito una struttura ospedaliera».
Campbell ha poi precisato che i
raid erano stati chiesti dalle forze
afghane, «ma la decisione di procedere con gli attacchi è stata nostra».
Nel ribadire poi che l’inchiesta sarà
condotta in maniera «trasparente e
obiettiva», il capo delle forze della
coalizione internazionale ha sottolineato che combattimenti intensi
continuano in Afghanistan.
E, intanto, tutte le organizzazioni
umanitarie un tempo attive a Kunduz hanno lasciato la città. Lo ha
confermato ieri Jens Laerke, porta-
Gravi conseguenze in Cina
per il passaggio del tifone Mujigae
PECHINO, 7. Peggiorano le conseguenze del passaggio del tifone
Mujigae sul sud-et della Cina. Finora le vittime accertate sono diciannove, ma si teme che possano
essere molte di più. Sono infatti
ancora tante le persone — soprattutto pescatori della provincia del
Guangdong — che mancano all’appello. Lo riferisce l’agenzia di
stampa locale Xinhua.
Il tifone ha colpito le coste sudorientali del Paese e si è spinto fino nell’entroterra, provocando ingenti danni alla rete elettrica e alle
comunicazioni. In totale, nelle
province del Guangdong e del
All’orizzonte un Governo unitario libico
TRIPOLI,
7.
L’inviato
speciale
dell’Onu per la Libia, Bernardino
León, ha auspicato che entro oggi si
possa arrivare ad annunciare la nascita di un Governo unitario. Parlando ieri notte in conferenza stampa da Skhirat, in Marocco, dove si
sta svolgendo la trattativa, il diplomatico spagnolo ha affermato che
«abbiamo un’immagine chiara di
chi sarà il premier e di chi saranno i
suoi quattro vice e prevediamo di
dare i loro nomi già mercoledì sera». Il Congresso nazionale di Tripoli ha indetto infatti una seduta
oggi per decidere se accettare i nomi fatti in Marocco.
Un Governo di concordia nazionale
potrebbe
dunque
essere
all’orizzonte, ma l’intesa non è ancora certa.
Una fonte del Congresso nazionale libico ha definito infatti negativo quanto sta emergendo dal dialogo in corso a Skhirat. In particolare,
accusa l’inviato dell’Onu di aver
«esercitato forti pressioni sulla nostra delegazione prima di arrivare in
Marocco per accettare il suo documento di accordo». Nel frattempo,
sono iniziati oggi a Tangeri i lavori
voce dell’Ufficio dell’Onu per gli
Affari umanitari, secondo il quale
«attualmente non sono rimaste
agenzie umanitarie all’interno di
Kunduz».
La strategica città settentrionale è
stata teatro il 28 settembre di un attacco a sorpresa dei talebani e in
città continuano i combattimenti tra
gli insorti e le forze afghane.
sulla crisi libica del Foro di dialogo
5+5, tra i ministri degli Esteri di
Portogallo, Italia, Spagna, Francia,
Malta da una parte e di Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania
dall’altra.
L’inviato dell’Onu incontra la stampa (Ap)
Guangxi, cinque milioni e mezzo
di persone sono state colpite dal
passaggio del tifone, uno dei più
violenti degli ultimi decenni.
Duecentomila persone sono state ricollocate in alloggi temporanei
per i danni subiti dalle proprie
abitazioni. Ingenti i danni economici provocati dalle tempeste degli
ultimi giorni, che ammontano a oltre 3,6 miliardi di dollari. Colpito
soprattutto il settore agricolo, con
oltre 280.000 ettari di terreni coltivati devastati dal passaggio di Mujigae. Secondo i meteorologi, ci
vorranno almeno sette giorni per
un ritorno alla normalità.
LIMA, 7. La frenata dei Paesi
emergenti spinge al ribasso la crescita mondiale, mentre nelle economie avanzate la ripresa migliora
gradualmente. Il Fondo monetario
internazionale (Fmi) ha tagliato
dello 0,2 per cento le sue previsioni di crescita globale per il 2015 e
il 2016, portandole rispettivamente
al 3,1 per cento (in calo dal 3,4
per cento dello scorso anno) e al
3,6 per cento, definendo l’espansione «modesta». I rischi al ribasso sono più pronunciati rispetto
alle ultime valutazioni del luglio
scorso, secondo il World Economic Outlook diffuso ieri a Lima,
alla vigilia degli incontri annuali
dell’Fmi e della Banca mondiale.
«Sei anni dopo l’uscita dalla
più profonda recessione del dopoguerra, il ritorno a un’espansione
globale robusta e sincronizzata ancora non c’è», ha detto Maurice
Obstfeld, nuovo capo economista
dell’Fmi.
A pesare il trend calante dei
prezzi delle materie prime che
«sta avendo effetti drammatici
nelle economie emergenti e i paesi
esportatori in via di sviluppo»,
aggiunge Obstfeld. Ma a gravare
sulla ripresa anche l’instabilità politica e un aumento del debito.
Il rallentamento della Cina, dal
7 al 6 per cento, ha impattato altre economie, con la Russia e il
Brasile che sono oggi in recessione. In generale, le economie emergenti dovrebbero chiudere il 2015
con un prodotto interno lordo al
più 4 per cento, per poi risalire a
più 4,5 per cento nel 2016. L’Eurozona, invece, risulta in graduale
ripresa: più 1,5 per cento nel 2015
e più 1,6 per cento nel 2016.
Arrestato
un ex presidente
dell’Assemblea
generale dell’Onu
NEW YORK, 7. John Ashe, presidente dell’Assemblea generale
dell’Onu dal settembre 2013 al
settembre 2014 dopo esservi stato
rappresentante di Antigua e Barbuda, è stato arrestato insieme ad
altre cinque persone in relazione a
un’indagine su tangenti internazionali condotta dal procuratore
di Manhattan, Preet Bharara e
dall’Fbi. Le tangenti sarebbero
state pagate a funzionari dell’O nu
da imprenditori cinesi, due dei
quali a loro volta già finiti in manette, per sostenere progetti immobiliari a Macao. Il Segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, si è detto profondamente turbato per la vicenda.
Incriminati gli autori
del colpo di Stato in Burkina Faso
OUAGAD OUGOU, 7. Il generale Gilbert Dienderé, comandante del
Reggimento per la sicurezza presidenziale (Rsp) autore del tentato
colpo di Stato in Burkina Faso dello scorso 17 settembre, e l’ex ministro degli esteri Djibril Bassolé sono stati formalmente incriminati
per attentato alla sicurezza dello
Stato, oltre che per omicidio — nella repressione delle proteste popolari gli uomini dell’Rsp avevano ucciso dieci persone — danneggiamenti
e distruzioni di proprietà private.
Secondo fonti locali citate dalla
France Presse e da altre agenzie di
stampa, i due dovranno rispondere
anche di «collusione con forze straniere per destabilizzare la sicurezza
interna». Sia Dienderé sia Bassolé,
che rimangono in carcere, sono
considerati fedelissimi dell’ex presidente Blaise Compaoré, costretto
l’anno scorso a lasciare il potere e il
Paese dalle proteste popolari.
Dienderé aveva reso il potere il
23 settembre al presidente ad interim Michel Kafando, dopo aver
constatato il fallimento del suo tentativo a fronte di massicce mobilitazioni popolari seguite da una presa
di posizione dell’esercito che aveva
costretto alla resa i militari golpisti
dell’Rsp, il corpo d’élite che poi è
stato sciolto.
Bassolé, da parte sua, figura tra
le personalità di spicco del vecchio
regime sulla cui partecipazione alle
prossime elezioni pende un’incognita. Il Consiglio di Stato all’inizio di
settembre aveva respinto la sua candidatura alla presidenza. Più in generale, la legge elettorale approvata
vieta la candidatura dei vecchi governanti, ma l’accordo che ha portato alla resa dell’Rsp prevede invece elezioni «inclusive».
L’OSSERVATORE ROMANO
giovedì 8 ottobre 2015
Origene e Agostino furono di gran lunga
le personalità più importanti
delle lettere cristiane
e ambedue attesero con impegno
all’interpretazione del testo biblico
pagina 5
Benozzo Gozzoli, «Agostino insegna retorica e
filosofia a Roma» (XV secolo)
di MANLIO SIMONETTI
i recente nell’ambito della
storia dell’antico cristianesimo si sono avuti in Italia due
eventi importanti, di fatto indipendenti uno dall’altro ma
uno con l’altro strettamente collegati sotto
il profilo letterario e culturale: Lorenzo
Perrone ha pubblicato l’edizione critica di
un gruppo di omelie di Origene sui Salmi
recentemente scoperte nel codice Monacensis Graecus 314, e Franco Gori ha pubblicato il quinto e ultimo volume dell’edizione critica delle Enarrationes in psalmos
101-150 di Agostino. Origene e Agostino
furono di gran lunga, in antico, le personalità più importanti e rappresentative
delle lettere cristiane, e ambedue attesero
con impegno all’interpretazione dei Salmi.
A tal proposito ricordo che i Salmi furono
allora il testo più conosciuto e letto di tutta la Sacra Scrittura: Giovanni Crisostomo
aveva conosciuto alcuni fedeli che non
avevano letto i vangeli, ma conoscevano a
memoria i Salmi perché abitualmente li
cantavano in chiesa. Per questo motivo
nessun libro della Scrittura fu allora più
studiato e interpretato, e le interpretazioni
di Origene e di Agostino hanno condizionato tutta la successiva esegesi sia in
oriente sia in occidente. Qualche tempo fa
ho avuto occasione di scrivere su queste
pagine in merito al volume origeniano, e
oggi mi dedico all’altra edizione.
Agostino ebbe carissimi i Salmi, che conosceva a memoria e che impregnarono
del loro caratteristico stile il suo stesso
modo di scrivere, e predicò su di essi con
particolare impegno, non soltanto durante
la liturgia domenicale ma anche infrasettimanalmente, e integrò il di per sé cospicuo numero dei testi predicati con altri da
D
Nella nuova edizione critica delle Enarrationes di sant’Agostino
Variazioni
sul tema dei Salmi
non l’unico ma per certo il più caratteristi- vola di legno, che dà speranza di salvezza
co di Agostino, può essere assimilato a un a chi è travolto dal naufragio, significa la
brano di musica, composto da un tema croce salvifica di Cristo (En. ps. 51, 11). Il
iniziale ampiamente sviluppato nella sua torrente di ps. 109, 7 è assunto a simbolo
linea melodica fondamentale, che poi con- del fluire della vita mortale, dove gli uotinua in una serie di variazioni ognuna di mini «vengono passano vanno via (succeben più breve estensione. La ripetizione dunt accedunt decedunt), senza potersi ferinsistita e martellante di ogni singolo lem- mare» (En. ps. 109, 20).
ma del salmo nel corso della relativa spieOvviamente non possiamo neppure acgazione, che può sconcertare il lettore mo- cennare alla ricchezza di temi di ogni gederno, e il ritorno di alcuni di essi per tut- nere esposti nelle Enarrationes, e ci limitiato il corso dell’omelia rilevano la compat- mo a richiamare l’atteggiamento mentale
tezza del discorso e richiamano l’attenzio- che caratterizza ogni aspetto della riflesne degli ascoltatori sul tema di fondo, fa- sione agostiniana, quello dell’interiorità,
cilitandone la comprensione.
che è dire: il richiamo alla luce interiore, a
L’antico esegeta cri- conoscere Dio nel ripiegarci su noi stessi,
stiano, quando interpre- allo scrutare la propria coscienza come
tava un testo dell’Antico momento essenziale del faticoso progresso
Testamento, mirava a nella vita spirituale. Non sorprende quindi
mettervi in evidenza la la frequenza con cui ricorre sulla bocca di
presenza di Cristo e del- Agostino il termine strepitus: è il turbine
la Chiesa, il che impo- della vita mondana, in ciò che esso preneva più che spesso senta di alienante e, insieme, di attraente,
l’applicazione dell’inter- che col suo rumore distoglie dalla pace e
Sono Giovanni Crisostomo e Agostino i due
pretazione allegorica; e dal ripiegamento interiore. Il senso di Dio
nelle Enarrationes (En. in noi è come una dolce eco della musica
antichi autori cristiani che più hanno scritto, e il
ps.) agostiniane l’allego- divina che risuona sempre in cielo, e che
secondo è anche tra i Padri della Chiesa più
rizzazione del testo è noi possiamo percepire solo se non siamo
raffigurati. Lo confermano ora i due ricchissimi
frequente, anche molto disturbati dallo strepito del mondo (En.
tomi (a cura di Alessandro Cosma e Gianni
al di là del riferimento ps. 41, 9).
Pittiglio, Roma, Città Nuova, 2015, pagine 611,
cristologico, accompaIl grande tema delle due città, la celeste
euro 120, e pagine 429, euro 85) in cui si articola il
gnandosi all’interpreta- e la terrena, trattato teoreticamente nel De
volume dedicato al Quattrocento dell’Iconografia
zione
letterale:
per civitate Dei, è presente nelle Enarrationes,
agostiniana che integra la benemerita opera omnia
esempio, il giorno e la proposto negli aspetti esistenzialmente più
bilingue di Città Nuova (e dalla quale sono tratte
notte del salmo 41, 4, significativi: la mescolanza tra loro dei citle illustrazioni qui pubblicate). E all’edizione
dopo essere stati inter- tadini di Babilonia e di Gerusalemme, gli
critica delle Enarrationes in psalmos del vescovo di
pretati in senso letterale, uni che soffrono gli altri in mezzo ai quali
Ippona sarà dedicata il 9 ottobre l’inaugurazione
sono assunti a simboli quelli soffrono, gli uni che pensano al ciedell’anno accademico dell’Istituto patristico
della
prosperità
e lo gli altri alla terra; la prigionia a BabiloAugustinianum a cui parteciperanno, tra gli altri,
dell’avversità della no- nia del cittadino di Gerusalemme, che si
Manlio Simonetti, che ha riassunto in questa
stra vita (En. ps. 41, 6). trova immerso nella realtà labile e transipagina il suo intervento, e Franco Gori.
Il mare, richiamato tan- toria del mondo. A questo cittadino, che è
te volte nel testo bibli- dire alla povera gente che lo ascolta e
co, è apprezzato sempre ogni giorno è alle prese con la durezza
negativamente: «indica della vita e la sopraffazione dei potenti,
lui composti con destinazione alla sola let- simbolicamente questo mondo, amaro per Agostino non può proporre che la sperantura. Per certo non seguì, nel predicare, la salsedine, violento per le tempeste, do- za della futura pace che li attende a Geruun ordine prestabilito, e di vari salmi co- ve gli uomini, pervertiti e deformati dalla salemme.
nosciamo più di una interpretazione omi- cupidigia, sono diventati come pesci che si
Le Enarrationes furono, insieme con le
letica; ma col trascorrere degli anni ebbe divorano l’un altro» (En. ps. 64, 9). La ta- Confessiones, l’opera di Agostino più letta
occasione di interpretarli pressoché tutti,
nel corso dei secoli, e
sì che verso la fine della vita decise di
per oltre un millennio
completare l’interpretazione dell’intero
sono stati in occidente
Salterio, scrisse l’interpretazione del lunil testo fondamentale
ghissimo salmo 118, sul quale non aveva
per l’utilizzazione liturmai predicato, ripartendola in trentadue
gica e l’interpretazione
testi, e curò egli stesso la pubblicazione
dei Salmi. Ciò spiega il
dell’intera raccolta, che conosciamo col
grandissimo numero di
nome di Enarrationes in psalmos, titolo
manoscritti che ce le
non originario, che compare per la prima
hanno tramandate, circa
volta in epigrafe all’edizione (1529) di Eraquattrocento, che consmo.
tengono
l’opera
sia
Sempre e dovunque componente intecompleta, sia — più
grante di ogni predica è la parenesi volta
spesso — frammentaria.
all’edificazione e al profitto morale degli
Questa
circostanza,
ascoltatori, ed essa è ben rappresentata
sommandosi con l’inusinelle omelie sui Salmi di Agostino, ma
tata lunghezza dell’openon tanto da nuocere alla componente
ra, ha fatto sì che fino a
specificamente esegetica. Origene aveva
pochi anni fa si era prigeneralizzato un tipo di omelia esegetica
vi di una moderna ediche, esemplandosi sul commentario, conzione critica, ed ediziotemplava il frazionamento del testo bibline di base restava, e —
co previamente letto in pubblico in lemmi
come vedremo — resta
di breve lunghezza, seguiti ognuno dalla
tuttora per buona parte
relativa interpretazione. Anche Agostino si
dell’opera, quella dei
è uniformato a questo schema ma, al fine
maurini (Parigi 1681),
di non sacrificare la parenesi, l’ha parzialconfluita nella Patrolomente modificato, nel senso di far precegia latina del Migne,
dere l’interpretazione analitica del testo
sufficiente per i suoi
del salmo lemma per lemma da una vistotempi ma certamente
sa parte iniziale nella quale fissa e svilupnon per le esigenze delpa un tema di carattere generale, e scelto
la moderna filologia, e
in modo da incidere fortemente sulla senla ben più recente edisibilità degli ascoltatori. Il pericolo di uno
zione (1956) di Eligius
stacco troppo netto tra le due parti
D ekkers e Johannes
dell’omelia è evitato dalla perizia con cui
Fraipont per il «Corpus
Agostino, retore nato, le sa collegare temaChristianorum» (38-40),
ticamente. Se ci possiamo permettere un
che voleva essere una
Sandro
Botticelli,
«Sant’Agostino
nello
studio»
(1480)
paragone musicale, questo tipo di omelia,
revisione critica del te-
Un corpus
iconografico sontuoso
sto maurino, è risultata non meno insufficiente.
Di fronte a questo stato di cose l’Accademia delle Scienze di Vienna, editrice
dello Csel, il «Corpus scriptorum ecclesiasticorum Latinorum», nel quale già svariate opere agostiniane erano state edite criticamente, ha avvertito l’esigenza di mettere
in piedi l’organizzazione per una edizione
critica delle Enarrationes nel senso più
stretto del termine. Parlo addirittura di organizzazione, in quanto ampiezza della
tradizione
manoscritta
e
lunghezza
dell’opera escludono che l’onere dell’edizione possa essere affidato a una sola persona e impongono un lavoro di équipe.
Per questo l’accademia viennese, nella persona soprattutto di Adolf Primmer, nel
1995 entrò in contatto con l’istituto Augustinianum di Roma per mettere in piedi
un congiunto gruppo di lavoro. A seguito
di laboriosi pourparler si decise di frazionare l’opera in tre parti, Enarrationes sui
salmi 1-50; 51-100; 101-150, affidati per il lavoro di edizione a tre équipe diverse:
accantonata per il
momento la prima
parte, poi affidata a
Clemens
Weidmann, la seconda
fu assegnata a
Primmer e ai
suoi collaboratori, e la terza a
Franco Gori, anch’egli
coadiuvato
da alcuni collaboratori.
Per
l’effettivo
espletamento del
lavoro, le Enarrationes sui salmi
101-150
furono
divise ulteriormente in cinque
parti, tre delle
quali affidate a
Gori, coadiuvato
da alcune allieve, e le altre due ad altri
studiosi. Non potendo qui dilungarmi
troppo, mi limito a rilevare, da una parte,
la discrasia di carattere scientifico che subito si evidenziò tra i viennesi, adusi per
lunga tradizione a intervenire sugli antichi
testi per correggere errori e sviste spesse
volte del tutto inesistenti, e gli italiani,
rappresentati da Gori, molto più rispettosi
del testo trasmesso quale è giunto a noi;
dall’altra una serie di inconvenienti vari,
tra i quali la prematura morte di Primmer,
le, e ancor più lunga e difficile si è poi rilevata a causa del vanificarsi dei collaboratori. Tra il 2001 e il 2015 Gori ha pubblicato, in ordine sparso, l’edizione critica
delle Enarrationes relative ai salmi 101-150,
ripartita in cinque volumi, dedicati rispettivamente ai salmi 119-133 (2001), 134-140
(2002), 141-150 (2005), 101-109 (2011), 110118 (2015). Nello stesso tempo, quanto alla
seconda cinquantina dei salmi è stato pubblicato soltanto un volume, a cura di Hildegund Müller; quanto alla prima due volumi a opera di Weidmann.
Non è in questa sede che possiamo dilungarci in osservazioni troppo tecniche.
Mi limito a rilevare che la tradizione manoscritta di testi pronunciati prima di essere messi per scritto, quali appunto le
Enarrationes predicate, presenta caratteri
propri che la rendono particolarmente
complicata. In primo luogo, quanto alla
forma espressiva, il dicitore, nel parlare,
per forza di cose incorre in anacoluti e altre imperfezioni linguistiche che, nella trasmissione manoscritta del testo, invitavano
il lettore colto a correggere eliminando la
vera o presunta anomalia. In secondo luogo, per quanto attiene specificamente alle
Enarrationes, ho detto sopra che Agostino
stesso curò la pubblicazione unitaria di
tutte, sia predicate sia soltanto scritte.
Quelle predicate venivano messe per scritto dai tachigrafi durante la predicazione e
passate subito dopo in bella copia, sì che
erano state conosciute, nell’ambiente di
Agostino, a mano a mano che venivano
trascritte, e alcune di esse hanno avuto
una certa diffusione indipendente da quella dell’opera intera; in tal modo complicavano la tradizione manoscritta, già soggetta, per parte sua, sia agli interventi correttivi di cui sopra,
sia a quelli sollecitati dall’eventuale
Giusto di Gand
«Sant’Agostino»
(1474)
confronto e controllo, eseguito da qualche
lettore diligente che aveva a disposizione
un altro o più altri esemplari dello stesso
testo.
In complesso una tradizione ampia e
ingarbugliata, tale da mettere a dura prova ogni buon filologo, e Gori si è rivelato
non impari alla dura prova. Fondata la
sua analisi della tradizione manoscritta su
una scelta di codici sufficientemente ampia e affidabile, ha districato le complesse
fila dei loro reciproci rapporti, verticali e
orizzontali, ha scelto con
competenza e senza condizionamenti pregiudiziali nel
Questo tipo di omelia
caso di varianti concorrenti
per una stessa lezione, sì da
il più caratteristico del vescovo africano
darci finalmente un’adeguata
può essere assimilato
edizione critica per le Enarrationes relative ai salmi 101a un brano di musica ampiamente sviluppato
150, un risultato che ancora
nella sua linea melodica fondamentale
qualche anno fa sembrava
soltanto utopico e che fa
onore alla filologia italiana.
che di fatto ha paralizzato l’attività Per chiudere, lasciamo la parola all’editore
dell’équipe viennese, e quanto all’équipe in merito ai rapporti tra testo pronunciato
italiana, lo spontaneo ritiro di svariati col- e testo scritto, che è l’aspetto più problelaboratori, sì che gradatamente tutto il la- matico che presenta la tradizione: «Di
voro d’edizione si è concentrato su Gori, questi caratteri (cioè, del testo pronunciasolo saltuariamente e marginalmente coa- to) l’editore deve essere continuamente
diuvato da qualche collaboratore.
consapevole per comprendere i caratteri
Franco Gori, docente di letteratura cri- originali del testo, e non scambiarli per
stiana antica nell’università di Urbino, fi- corruttele da emendare, e anche per prenlologicamente formato alla esigente scuola dere atto talora che il trasferimento dalla
di Cesare Questa, editore dei Commentari originaria forma orale improvvisata alla
di Mario Vittorino ad alcune lettere di scrittura, senza adattamento alcuno alla
Paolo e del cosiddetto Praedestinatus, lettura privata, ha indebolito quella perspiscientificamente preparato e dotato di non cuitas dicendi e suavitas dictionis che questi
comune capacità di lavoro, era la persona sermoni dovevano avere per il pubblico,
più indicata per affrontare una fatica che che accorreva numeroso ad ascoltare il vegià all’inizio si prospettava lunga e diffici- scovo di Ippona».
L’OSSERVATORE ROMANO
giovedì 8 ottobre 2015
pagina 7
Nomine episcopali
Intervista al decano della Rota romana sul nuovo processo matrimoniale
Speranza
e non paure
La rifondazione del processo matrimoniale con i motupropri dello scorso 8 settembre, il rapporto con i due
sinodi su matrimonio e famiglia, lo
snellimento e la semplificazione auspicata dai vescovi di tutto il mondo, la centralità del vescovo giudice,
la rivalutazione del diritto del metropolita: sono questi i temi affrontati
dal decano della Rota romana, Pio
Vito Pinto, un mese dopo la promulgazione dei due documenti che
entreranno in vigore l’8 dicembre,
inizio del giubileo della misericordia,
in un’intervista con l’O sservatore
Romano. E si tratta di una profonda
riforma, che già in questi primi giorni dei lavori sinodali è stata salutata
con favore — sottolinea il prelato —
come una legge chiara, disposta per
rispondere a bisogni urgenti dei fedeli e dalla quale il Papa si aspetta
che venga speranza, non paure.
un’ampia
esperienza
collegiale,
emersa dai questionari inviati a tutte
le conferenze episcopali. E da questi
è risultata un’amplissima convergenza sull’esigenza di snellire e semplificare i processi matrimoniali, come
sottolinea il numero 115 dell’Instrumentum laboris e hanno detto i cardinali Baldisseri ed Erdő nelle rispettive relazioni di apertura del sinodo.
Si può stabilire un rapporto tra i due
documenti papali e il sinodo?
Quali sono i capisaldi di queste nuove
leggi?
I due motupropri sono frutto del
cammino sinodale ed espressione
autentica della collegialità episcopale. Com’è noto, vi è stata infatti, prima delle due assemblee sinodali,
una larghissima consultazione. I
documenti scaturiscono dunque da
La riforma di Papa Francesco affida a ogni vescovo diocesano due tipi
di processo: quello più breve e quello ordinario. Nel primo caso è il vescovo a giudicare personalmente, se
vi è piena evidenza delle prove di
nullità; in questo caso, dopo una
Snellire e semplificare i processi: che significa in concreto?
Come già aveva disposto Pio X
all’inizio del Novecento, il Pontefice
ha inteso restituire in pieno l’esercizio della potestà giudiziale al vescovo diocesano e al metropolita, cioè
all’arcivescovo capo di una provincia
ecclesiastica. In questo modo Papa
Francesco vuole una maggiore prossimità delle strutture della Chiesa ai
fedeli.
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Italia e in Vietnam.
Carmelo Cuttitta
vescovo di Ragusa (Italia)
breve istruttoria, assume la certezza
morale e firma la sentenza. Non è
tuttavia il vescovo a istruire le cause,
ma i suoi collaboratori: il vicario
giudiziale o altro giudice istruttore.
Se invece non vi è immediata evidenza delle prove, il caso viene inviato al processo ordinario. Per questo ogni vescovo deve costituire un
tribunale diocesano per le nullità
matrimoniali: collegiale, ma in caso
di impossibilità anche con un giudice unico. In concreto, ogni richiesta
di nullità va indirizzata al vicario
giudiziale diocesano, che decide in
quale dei due tipi di processo deve
essere risolto il caso. Il processo breve prevede la possibile presenza delle parti, a differenza del processo ordinario, e deve risolversi in un arco
di tempo che può oscillare da due
settimane a un mese. Aspetti, questi,
che mostrano la grande novità di
questo tipo di procedimento, non a
caso affidato dal successore di Pietro
al vescovo in persona, perché questi
non cada in abusi a danno della verità del vincolo matrimoniale: abusando, infatti, il vescovo tradirebbe
non il Papa, ma Cristo stesso. E per
entrambi i processi la gratuità, fortemente auspicata dai motupropri,
mostrerà con tutta evidenza il loro
spirito pastorale, volto unicamente al
bene dei fedeli. E questi comprendono immediatamente lo spirito di povertà che deve ispirare la Chiesa.
Le leggi sono retroattive?
Com’è noto, il nuovo regime giuridico entrerà in vigore dall’8 dicembre prossimo e non avrà effetti retroattivi. Tuttavia, nel caso di un
processo già in corso e la cui sentenza di nullità sia data e notificata successivamente all’8 dicembre, si applicheranno gli effetti della riforma e la
sentenza affermativa sarà quella definitiva.
Che accadrà ai tribunali regionali?
Questa legge rifonda e riordina in
pieno, ex integro, il processo matrimoniale, dando al vescovo il diritto
di costituire il suo tribunale diocesano. Cade dunque la legge che prevede i tribunali regionali, esistenti del
resto soltanto in alcuni Paesi. All’interno delle singole province ecclesia-
stiche i vescovi avranno invece facoltà di istituire, se lo riterranno utile,
un tribunale interdiocesano con appello al tribunale del metropolita,
fatta salva la possibilità di creare, a
norma del diritto, tribunali interdiocesani di più province.
Come esprimere il significato di questa
centralità del vescovo giudice?
Rispondo con un esempio. In alcune circostanze particolari il vescovo, come pastore e giudice del suo
gregge, potrebbe consegnare personalmente la sentenza di nullità alle
parti interessate. Sarebbe un segno
di prossimità evangelica ai fedeli, in
molti casi feriti da anni di sofferenza. La Chiesa infatti è mistero e il
vescovo è colui che accompagna,
quasi conduce per mano i fedeli: in
questo senso è mistagogo, come furono Basilio e Giovanni Crisostomo
in oriente, Ambrogio e Agostino in
occidente. (g.m.v.)
Gruppi di fedeli all’udienza generale
All’udienza generale di mercoledì 7 ottobre,
in piazza San Pietro, erano presenti i seguenti gruppi:
chowy, Poznania, Namysłowa Warszawy, Łodzi, Opola; pielgrzymi indywidualni.
Da diversi Paesi: Partecipanti al Corso
di rinnovamento promosso dai Missionari Verbiti.
De France: groupes de pèlerins des
diocèses de Rennes, Montpellier, Paris,
Limoges; groupe de la Société des Missions africaines; groupe de l’Hospitalité
Monfortaine; groupe Notre-Dame des
Minimes, de Lyon.
Dall’Italia: Gruppi di fedeli dalle
Parrocchie: San Giovanni Battista, in
Vazzola; San Lorenzo, in Conselve;
Santi Ambrogio e Simpliciano, in Carate Brianza; Beata Vergine del Rosario,
in Borgo Mesola; San Maurizio, in
Schiavi di Abruzzo; Immacolata Concezione di Maria, in Bassano in Teverina;
Santi Guglielmo e Pellegrino, in Foggia;
Cuore Immacolato di Maria, in Barletta; Maria Santissima della Madia, in
Monopoli; San Salvatore da Horta, in
Orta di Atella; Santa Maria della Misericordia, in Oliveto Citra; San Pietro, in
Aiello di Baronissi; Nostra Signora del
Cedro, in Santa Maria del Cedro. Ufficiali e Militari della Brigata Bersaglieri,
di Caserta; Militari del 232° Reggimento
Trasmissioni, di Avellino; Polizia di Stato Reparto Volo, di Napoli; Associazione italiana di medicina nucleare; Associazione Libertas Genzano Pallavolo;
Associazione italiana famiglie VHL, di
San Prospero di Suzzara; Associazione
impegno culturale, di Sale; Associazione
diabetici Atriani; Associazione Anspi
Lauretana, di Grumo Appula; Gruppo
di preghiera Padre Pio, di Villa Literno;
Confraternita Maria Santissima del Rosario, di Agerola; Comunità Nuovi
Orizzonti, di Castelpetroso; gruppi di
famiglie adottive, di Benevento e di
Bollate; gruppo Avis-Aido, di Bibbiano; gruppo Ugaf, di Carmagnola; gruppo Anafim, di Padova e Treviso; gruppo Ares Banca popolare di Milano;
gruppo Cisom-Alexis Matese; gruppo
Voci dai Cortivi, di Belluno; gruppo La
casa di Maria, di Bitonto; gruppo Piccole Suore della Sacra Famiglia; Centro
Papa Giovanni XXIII, di Budoni-Creazzo; Centro Lo zainetto, di Ovada; Centro Il tarlo, di Loiano; Circolo Calabresi
Alto Adige, di Bolzano; Circolo San
Giuseppe, di Pioltello; Lions club Bologna Valli Lavino Samoggia; Istituto
Don Orione, di Pescara; Istituto Maiuri, di Pompei. Gruppi di fedeli da Fucine, Piancogno, Arzignano, Marostica,
Acicatena, Lecce, Tromello, Celano.
Coppie di sposi novelli
Gruppi di fedeli da: Ungheria; Slovacchia; Romania; Croazia.
I polacchi: Pielgrzymi z parafii:
Wniebowzięcia NMP z Bolszewa, Wniebowzięcia NMP z Czarnocina; pielgrzymka osób życia konsekrowanego
pełniących posługę pośród polskich
emigrantów;
pielgrzymi
V
pułku
inżynieryjnego ze Szczecina-Podjuchów;
chór „Echo” z parafii Wniebowzięcia
NMP w Zebrzydowicach; pielgrzymi z
gimnazjum im. Jana Pawła II z Lubina
i Polkowic; członkowie NSZZ Solidarność przy KWK Wieczorek w Katowicach; Związek Zawodowy Górników
przy kopalni węgla kamiennego w Jankowicach; grupy turystyczne z Często-
De Suisse: Unité pastorale VendlineAlle-Baroche, du diocèse de Bâle,
D’Irak: groupe de pèlerins.
From various Countries: New Seminarists at the Pontifical Beda College.
From England: Pilgrims from the
Diocese of Middlesbrough, accompanied by Bishop Terence Patrick Drainey;
Pilgrims from the Church of England
Diocese of London; Pupils and teachers
from Sacred Heart Primary School,
Newcastle,
From Scotland: Pilgrims from St
Patrick’s Parish, Anderston, Glasgow;
Students and staff from Taylor High
School, New Stevenston, Motherwell.
From Ireland: Pilgrims from St
Patrick’s Parish, Belfast, County Antrim,
accompanied by Bishop Patrick Walsh.
From Faroe Islands: Students and
teachers from Faroe Islands Upper Secondary School.
From Gibraltar: Pilgrims from St
Bernard’s Parish.
From
Netherlands: Pilgrims from
Suitbertus Parish; A delegation from the
Dutch Lieutenancy of the Equestrian
Order of the Holy Sepulchre of Jerusalem.
From Norway: Pupils, teachers and
parents from St Francis Xavier Catholic
School, Arendal.
From Nigeria: Members of The Order of The Knights of Saint Mulumba,
Abuja.
Nel sito di Radio vaticana
Pagina web
in lingua coreana
From Indonesia: Pilgrims from Denpasar Catholic Church.
From Japan: Pilgrims from Chofu
Church, Archdiocese of Tokyo; A delegation of Rissho Kosei-kai Buddhists.
From Malaysia: Pilgrims from: St
Venerdì 9 ottobre, giorno in
cui la Repubblica di Corea festeggia la giornata della lingua
nazionale, nel sito internet della Radio vaticana verrà aperta
una pagina web nell’idioma
del Paese asiatico. L’iniziativa
ha ricevuto impulso dal viaggio di Papa Francesco nell’estate 2014 ed è realizzata in
collaborazione con la Conferenza episcopale coreana e
l’ambasciata della Repubblica
di Corea presso la Santa Sede.
Il servizio sarà attivo all’indirizzo http://kr.radiovaticana.va
dalle 10 del mattino di Roma
(che corrispondono alle 17 coreane). Con il coreano il sito
della Radio vaticana raggiunge
le 39 lingue, in 13 alfabeti diversi.
Joseph Church, Sentul, Kuala Lumpur;
St Theresa Church, Serian, Sarawak; St
Pio Spirituality Centre, Johor.
From the Philippines: Pilgrims from
Our Lady of Lourdes Parish, Salasa,
Pangasinan.
From Canada: Pilgrims from the
Diocese of Saint John, New Brunswick;
Pilgrims from the following parishes:
Mary Help of Christians Chinese Parish, Edmonton, Alberta; Blessed Elizabeth of the Trinity , Archdiocese of
Moncton; St Martin, Ennismore,
O ntario.
From the United States of America:
Pilgrims from: Archdiocese of Mobile,
Alabama; Diocese of Baton Rouge,
Louisiana; Diocese of Wheeling-Charleston, West Virginia, accompanied by
Bishop Michael Bransfield; Pilgrims
from the following parishes: Resurrection, Escondido, California; Immaculate
Heart of Mary, Northglenn,
Colorado; Rose of Lima,
Braxley, Georgia; St Monica,
Sussex, New Jersey; St
Patrick, Athens, New York;
St Patrick, Catskill, New
York; St Colman, East Kingston, New York; St Paul,
Manchester Center, Vermont;
From parishes in Illinois: St
Monica, Elgin; St Catherine
of Genoa; Our Saviour, Jacksonville; St Giles, Oak Park;
St Mary, Riverside; St Mary,
Sterling; Priests participating
in a Theological Renewal
Course at the Institute for
Continuing Theological Education, in the Pontifical
North American College;
Member of the Prayer group
of The Divine Mercy, Washington; A delegation from
the Ancient and Honorable
Artillery Company of Massachusetts; Delegates at the
Student Leadership Conference of the Marymount Network of Schools; Students
and faculty from DeSales University,
Chicago, Illinois.
Aus der Bundesrepublik Deutschland: Pilgergruppen aus den Pfarrgemeinden St. Stephanus, Aalen-Wasseralfingen; Mariä Himmelfahrt, Ahaus-Alstätte; St. Bartholomäus, Ahlen; St.
Matthäus, Arenshausen; St. Bartholomäus, Bielefeld; Unsere Liebe Frau, Bochum; St. Peter, Bonn-Holzlar; St.
Michael, Bottrop; St. Ägidius, Bornheim-Hersel; St. Aldegundis, Büttgen;
Der Gute Hirte, Cottbus; St. Amandus,
Datteln; St. Vitus, Ellwangen; Heilige
Maria, Esslingen; St. Peter und Paul,
Hofheim; St. Pankratius, Köln-Worringen; St. Johann Baptist und St. Heinrich, Leichlingen; St. Andreas, Leverkusen; St. Laurentius, Mainburg; St. Gereon und Dionysius, Monheim am Rhein;
St. Martinus, Neuss; St. Cyriakus,
Oberkirch; Pfarrverband Overath; St.
Peter, Sinzig; St. Michael, Stuttgart; St.
Petrus, Übach-Palenberg; Pastoralverbund Warburg; St. Bartholomäus, Wellingholzhausen; St. Walburga, Werl; St.
Josef, Worms; St. Johannis, Würzburg;
Pilgergruppen aus dem Bistum Augsburg; Bistum Erfurt; Erzbistum Hamburg; Bistum Hildesheim; Erzbistum
München-Freising; Bistum Münster;
Bistum Mainz; Pilgergruppen aus Augsburg; Backnang; Dietmannsried; Dortmund; Düsseldorf; Essen-Bredeney;
Memmelsdorf; München; aus dem Oldenburger Münsterland; Neustadt an
der Weinstraße; Oberkirchen; Reken;
Trier; Wehr; Wolfenbüttel; Worms; Zülpich; Militärdekanat, Kiel; Pilgergruppe
aus dem Kloster Maria Martental, Leienkaul; Wallfahrt der Regionen Coesfeld und Recklinghausen aus dem Bistum Münster in Begleitung von Weihbischof Dieter Geerlings; Kath. Ferienwerk, Oberhausen; Studienreise der Religionslehrer aus dem Erzbistum Paderborn; Lehrer und Ausbilder des Salvator-Kollegs, Paderborn-Hövelhof; Kirchenchor
Cäcilia
Solingen-Weeg;
Landsmannschaft der Oberschlesier e.V.;
Schülerinnen, Schüler und Lehrer folgender Schulen: Maria-Ward-Schule,
Augsburg; Paulsen-Gymnasium, Berlin;
Collegium Josephinum, Bonn; Dr.-Wilhelm-André-Gymnasium, Chemnitz; Lise-Meitner-Gymnasium,
KönigsbachStein; Adalbert-Stifter-Realschule, München; Julius-Mosen-Gymnasium, Oelsnitz im Vogtland; Gymnasium Schloß
Neuhaus, Paderborn; Gymnasium der
Benediktiner Schäftlarn, Kloster Schäftlarn; Ministrantenwallfahrt des Erzbistums Köln; Messdiener aus folgenden Pfarreien: St. Katharina, AachenForst und St. Remigius, Viersen; St. Bonifatius, Düsseldorf; St. Pankratius,
Emsdetten; St. Urbanus, Gelsenkirchen
und St. Lambenti, Gladbeck Geseke;
St. Lucia, Harsewinkel; aus dem Pastoralverbund Menden; Seelsorgebereich
Swisttal; St. Petrus, Übach-Palenberg.
Aus der Republik Österreich: Pilgergruppe aus der Pfarre St. Oswald,
Langholzfeld; Pilgergruppe aus Leobersdorf; Wien; Schülerinnen, Schüler
und Lehrer aus dem Gymnasium, Güssing.
Aus der Schweizerischen Eidgenos-
senschaft: Pilgergruppen aus den Pfarrgemeinden St. Sigisbert und St. Placidus, Kleinandelfingen; St. Antonius von
Padua, Wettingen; St. Liborius, Windisch; Pilger aus Willisau; Wollerau; Jugendliche, die an der Informationswoche der Päpstlichen Schweizergarde teilnehmen; Ministranten aus folgenden
Pfarreien: St. Marien, Basel; Ennetbürgen; St. Jakob, Escholzmatt; St. Sebastian, Wettingen.
Uit het Koninkrijk der Nederlanden:
Pelgrimsgroep uit het Parochie Sint Augustinus, Breda; Pelgrimsgroep uit het
Bisdom Rotterdam.
De diversos Países: Siervas de María
Ministras de los Enfermos.
De España: Parroquia de la Inmaculada Concepción, de Gijón; Parroquia
de la Asunción de Nuestra Señora, de
Alpedrete; Hermandad de Nuestra Señora del Rocío, de Carmona; Fundación educación católica, de Madrid;
grupo Franciscanos, de Valencia; Associaciò de dones, d’Alella.
De México: grupo de presbíteros de
la Arquidiócesis de México; grupo de
peregrinos de Oaxaca; Parroquia Cristo
Salvador, de México.
De Guatemala: Parroquia personal
Castrense San Miguel.
De Perú: Parroquia de Nuestra Señora de Nazareth, de Lima.
De Colombia: grupo musical Colombia canta y encanta; grupo de peregrinos; Asociación San Maximiliano Kolbe, de Sonson Rionegro.
De Argentina: grupos de peregrinos.
De Portugal: Paróquia da Graça.
Nato a Godrano, arcidiocesi di
Palermo, il 24 marzo 1962, ha
compiuto gli studi filosofici e teologici alla Pontificia facoltà teologica San Giovanni Evangelista,
come alunno del seminario arcivescovile maggiore di Palermo, ottenendo il baccellierato in teologia
e frequentando poi i corsi per la
licenza. Ordinato sacerdote il 10
gennaio 1987, è stato vice rettore
del seminario arcivescovile maggiore San Mamiliano (1987-1988);
assistente diocesano dell’Azione
cattolica giovani (1987-1995); vicario parrocchiale di Sant’Atanasio
in Ficarazzi (1988-1990); segretario particolare dell’arcivescovo di
Palermo (1990-1996); segretario
aggiunto della Conferenza episcopale siciliana (1991-2007); membro
del consiglio presbiterale (19972007); membro del collegio dei
consultori (2002-2007); parroco di
San Giuseppe Cottolengo (19962007). Dal 2004 è commissario
arcivescovile della congregazione
degli Angeli (ente gestore della
scuola cattolica Santa Lucia). È
stato membro della commissione
liturgica diocesana, della commissione diocesana per la canonizzazione di don Giuseppe Puglisi,
consulente ecclesiastico del centro
di pastorale familiare, membro
del comitato regionale preparatorio al Convegno ecclesiale di Verona. Il 28 maggio 2007 è stato
eletto vescovo titolare di Novi e
nominato ausiliare di Palermo, ricevendo l’ordinazione episcopale
il 7 luglio successivo. Al presente,
oltre all’ufficio di vicario generale
di Palermo, ricopre anche l’incarico di segretario della Conferenza
episcopale siciliana.
Luy Gonzaga
ã Hùng Vi.
Nguyên
vescovo di Kontum
(Vietnam)
Nato il 18 agosto 1952 ad Hà
Nôi, dal 1963 al 1968 ha ricevuto
la formazione nel seminario minore della diocesi di Kontum e
dal 1969 al 1973 ha frequentato il
seminario minore di Đà Lat. Dal
1973 al 1977 è stato alunno del
Pontificio collegio San Pio X di
Đà Lat. Quindi dal 1977 al 1990
ha prestato servizio per tredici anni nella parrocchia di Bình Cang,
in diocesi di Nha Trang, in attesa
di ottenere il permesso governativo per l’ordinazione sacerdotale.
È stato ordinato prete il 7 aprile
1990 a Nha Trang e incardinato
nella diocesi di Kontum. È stato
vicario parrocchiale di Bình
Cang, Nha Trang fino al 1993 e
direttore del seminario minore di
Kontum, in Hochiminh City dal
1993 al 2006. Dopo un biennio di
studi all’Institut catholique de Paris, in Francia, dove ha conseguito la licenza in liturgia, per un
anno è stato segretario dell’ufficio
episcopale di Kontum. Dal 2009
era parroco di Phu’o’ng Nghĩa a
Kontum.
Huynh
Văn Hai
è
vescovo di Vin Long
(Vietnam)
Nato il 18 maggio 1954 a Bên
Tre, diocesi di Vinh Long, nel
1966 è entrato nel seminario minore locale e qualche anno dopo
è passato al seminario maggiore.
Nel 1978 è ritornato in famiglia a
causa delle circostanze storico-politiche. Nel 1991 è rientrato nel seminario di Vinh Long, per completare la formazione. È stato ordinato sacerdote il 31 agosto 1994,
ed è partito per la Francia, dove
ha studiato presso l’Istitut catholique de Paris ottenendo dieci anni dopo il dottorato in filosofia.
Dal 2004 al 2008 è stato responsabile per le vocazioni della diocesi di Vinh Long. Dal 2008 era
docente di filosofia nel seminario
maggiore di Cân Tho
nario maggiore di Hochiminh City. Dal 2012 era anche vice-rettore
del seminario maggiore di Cân
Tho.
L’OSSERVATORE ROMANO
pagina 8
giovedì 8 ottobre 2015
Katie M. Berggren
«Famiglia»
All’udienza generale il Papa parla dello spirito familiare
Carta costituzionale
della Chiesa
Lo «spirito famigliare» è come «una
carta costituzionale per la Chiesa»:
così infatti «il cristianesimo deve
apparire, e così deve essere». Lo ha
affermato il Papa nella catechesi svolta
durante l’udienza generale di mercoledì
7 ottobre, in piazza San Pietro.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Da pochi giorni è iniziato il Sinodo
dei Vescovi sul tema «La vocazione
e la missione della famiglia nella
Chiesa e nel mondo contemporaneo». La famiglia che cammina nella
via del Signore è fondamentale nella
testimonianza dell’amore di Dio e
merita perciò tutta la dedizione di
cui la Chiesa è capace. Il Sinodo è
chiamato ad interpretare, per l’oggi,
questa sollecitudine e questa cura
della Chiesa. Accompagniamo tutto
il percorso sinodale anzitutto con la
nostra preghiera e la nostra attenzione. E in questo periodo le catechesi
saranno riflessioni ispirate da alcuni
aspetti del rapporto — che possiamo
ben dire indissolubile! — tra la Chie-
sa e la famiglia, con l’orizzonte aperto al bene dell’intera comunità umana.
Uno sguardo attento alla vita
quotidiana degli uomini e delle donne di oggi mostra immediatamente il
bisogno che c’è ovunque di una robusta iniezione di spirito famigliare.
Infatti, lo stile dei rapporti — civili,
economici, giuridici, professionali, di
cittadinanza — appare molto razionale, formale, organizzato, ma anche
L’enciclica «Laudato si’» in chiave rock
Rilanciare i contenuti dell’enciclica
Laudato si’ tra i giovani
dell’America latina anche attraverso
una sinergia tra la Pontificia
Accademia delle scienze sociali e il
mondo della musica rock. È per
questo progetto che il popolare
cantante argentino Charly Alberti
ha incontrato il Papa durante
l’udienza generale. «Proprio come
musicista — racconta — ho dato vita
alla Fondazione Revolución 21 per
contribuire allo sviluppo sostenibile
dell’America latina con la riscoperta
delle sue ricchezze umane e
naturali». E questo impegno a
tutto campo, «con il
coinvolgimento di esperti qualificati
nelle diverse problematiche
ambientali», ha portato Charly
Alberti al progetto di
collaborazione con l’arcivescovo
Marcelo Sánchez Sorondo,
presidente della Pontificia
Accademia delle scienze sociali.
«La musica rock — dice Alberti — è
un linguaggio spontaneo alla
Relatori
e moderatori
dei circoli minori
al Sinodo
Nel pomeriggio di martedì 6 ottobre, nella prima sessione dei
circoli minori sono stati eletti i
seguenti moderatori e relatori:
Francese A: moderatore, cardinale Lacroix; relatore, arcivescovo Ulrich.
Francese B: moderatore, cardinale Sarah; relatore, padre Dumortier.
Francese C: moderatore, vescovo Piat; relatore, arcivescovo Durocher.
Inglese A: moderatore, cardinale Pell; relatore, arcivescovo
Kurtz.
Inglese B: moderatore, cardinale Nichols; relatore, arcivescovo Diarmuid Martin.
Inglese C: moderatore, arcivescovo Eamon Martin; relatore,
arcivescovo Coleridge.
Inglese D: moderatore, cardinale Collins; relatore, arcivescovo Chaput.
Italiano A: moderatore, cardinale Montenegro; relatore, padre
Arroba Conde.
Italiano B: moderatore, cardinale Menichelli; relatore, cardinale Piacenza.
Italiano C: moderatore, cardinale Bagnasco; relatore, vescovo
Brambilla.
Spagnolo A: moderatore, cardinale Rodríguez Maradiaga; relatore, cardinale Lacunza Maestrojuán.
Spagnolo B: moderatore, cardinale Robles Ortega; relatore,
arcivescovo Porras Cardozo.
Tedesco: moderatore, cardinale Schönborn; relatore, arcivescovo Heiner Koch.
portata dei più giovani che sono,
per loro stessa natura, anche
particolarmente sensibili alle
questioni del rispetto dell’ambiente.
E pure il linguaggio di Papa
Francesco è diretto, chiaro e ben
comprensibile dalle nuove
generazioni, che infatti lo stanno
ascoltando con attenzione».
A raccontare al Pontefice le storie
di sofferenza delle loro famiglie
sono venuti all’udienza trentadue
iracheni che, negli anni passati
sono riusciti a raggiungere la
Svezia. Ora, a causa delle violenze
che stanno investendo la loro terra
d’origine, hanno perso il contatto
con parenti e amici. Ad
accompagnarli padre Rami
Alkabalan, del patriarcato di
Antiochia dei siri. Proprio accanto
a loro, cinquanta volontari del
corpo italiano di soccorso
dell’Ordine di Malta, che hanno
partecipato alle operazioni di
accoglienza dei migranti nel
Mediterraneo fin da 2008.
«Tempestivi nell’accorrere, efficaci
nel servire» è il motto dei volontari,
impegnati a stare accanto alle
persone che soffrono non solo a
Lampedusa ma in ogni situazione
di emergenza.
Particolarmente numerose, come
sempre, le persone malate presenti
in piazza. Con affetto il Papa ha
abbracciato Arianna, una bambina
di 4 anni, ricoverata dal 29 giugno
all’ospedale Bambino Gesù per una
rara malattia genetica e che, dopo
complesse terapie, potrà presto
finalmente rientrare a casa, ad
Ancona. A raccontare a Francesco
questa storia sono stati i genitori di
Arianna: pur non nascondendo di
aver vissuto «momenti di
disperazione», Tamara e Sergio
hanno però saputo riconoscere «la
presenza del Signore anche e
soprattutto nella prova».
Significativo, poi, il gesto compiuto
da due ragazzi norvegesi, Karl
Olav e Beatrice Skudal, che hanno
donato al Papa una croce a nome
di tutta la loro scuola, l’istituto
cattolico San Paolo a Bergen. Si
tratta, spiegano, «di una realtà
multiculturale con trecentoquaranta
alunni», fondata nel 1873 in ambito
parrocchiale per poi affermarsi
come punto di riferimento culturale
nel Paese.
A rappresentare, inoltre, la missione
salesiana nella regione del Sud
Pacifico erano presenti in piazza
San Pietro sei sacerdoti e un
cooperatore laico. «Siamo tre
australiani, un indiano, un
neozelandese, un samoano e un
nativo delle Isole Fiji, ma tutti
insieme siamo in prima linea
nell’evangelizzazione, cercando di
applicare il carisma di don Bosco»,
dice don Pierluigi Varengo,
australiano di chiare origini
italiane.
Per rafforzare «un amichevole
rapporto» che dura da molti anni,
la Guardia Svizzera Pontificia sta
ospitando in questi giorni
centoventi rappresentanti
dell’Ancient and honorable artillery
company of Massachusetts: fondato
nel 1638, è il più antico corpo
militare degli Stati Uniti d’America.
Inoltre il gruppo musicale
Colombia Canta y Encanta, che ha
riempito la piazza di suoni e colori,
ha testimoniato la validità del
«programma di formazione per
bambini portato avanti attraverso,
appunto, musica e cultura del
Paese», ottenendo così «un grande
risultato artistico, educativo e anche
di promozione sociale». Infine, tra
i numerosi argentini, c’era anche il
calciatore “Juanito” Ignacio Gómez
Taleb, in forza al Verona,
accompagnato dalla moglie.
molto “disidratato”, arido, anonimo.
Diventa a volte insopportabile. Pur
volendo essere inclusivo nelle sue
forme, nella realtà abbandona alla
solitudine e allo scarto un numero
sempre maggiore di persone.
Ecco perché la famiglia apre per
l’intera società una prospettiva ben
più umana: apre gli occhi dei figli
sulla vita — e non solo lo sguardo,
ma anche tutti gli altri sensi — rappresentando una visione del rapporto umano edificato sulla libera alleanza d’amore. La famiglia introduce al bisogno dei legami di fedeltà,
sincerità, fiducia, cooperazione, rispetto; incoraggia a progettare un
mondo abitabile e a credere nei rapporti di fiducia, anche in condizioni
difficili; insegna ad onorare la parola
data, il rispetto delle singole persone, la condivisione dei limiti personali e altrui. E tutti siamo consapevoli della insostituibilità dell’attenzione famigliare per i membri più
piccoli, più vulnerabili, più feriti, e
persino più disastrati nelle condotte
della loro vita. Nella società, chi
pratica questi atteggiamenti, li ha assimilati dallo spirito famigliare, non
certo dalla competizione e dal desiderio di autorealizzazione.
Ebbene, pur sapendo tutto questo, non si dà alla famiglia il dovuto
peso — e riconoscimento, e sostegno
— nell’organizzazione politica ed
economica della società contemporanea. Vorrei dire di più: la famiglia
non solo non ha riconoscimento
adeguato, ma non genera più apprendimento! A volte verrebbe da
dire che, con tutta la sua scienza, la
sua tecnica, la società moderna non
è ancora in grado di tradurre queste
conoscenze in forme migliori di convivenza civile. Non solo l’organizzazione della vita comune si incaglia
sempre più in una burocrazia del
tutto estranea ai legami umani fondamentali, ma, addirittura, il costume sociale e politico mostra spesso
segni di degrado — aggressività, volgarità, disprezzo... —, che stanno
ben al di sotto della soglia di
un’educazione famigliare anche minima. In tale congiuntura, gli estremi opposti di questo abbrutimento
dei rapporti — cioè l’ottusità tecnocratica e il familismo amorale — si
congiungono e si alimentano a vicenda. Questo è un paradosso.
La Chiesa individua oggi, in questo punto esatto, il senso storico della sua missione a riguardo della famiglia e dell’autentico spirito famigliare: incominciando da un’attenta
revisione di vita, che riguarda sé
stessa. Si potrebbe dire che lo “spirito famigliare” è una carta costituzionale per la Chiesa: così il cristianesimo deve apparire, e così deve essere.
È scritto a chiare lettere: «Voi che
un tempo eravate lontani — dice san
Paolo — [...] non siete più stranieri
né ospiti, ma concittadini dei santi e
familiari di Dio» (Ef 2, 19). La Chiesa è e deve essere la famiglia di Dio.
Gesù, quando chiamò Pietro a seguirlo, gli disse che lo avrebbe fatto
diventare “pescatore di uomini”; e
per questo ci vuole un nuovo tipo di
reti. Potremmo dire che oggi le famiglie sono una delle reti più importanti per la missione di Pietro e della Chiesa. Non è una rete che fa prigionieri, questa! Al contrario, libera
dalle acque cattive dell’abbandono e
dell’indifferenza, che affogano molti
esseri umani nel mare della solitudine e dell’indifferenza. Le famiglie
sanno bene che cos’è la dignità del
sentirsi figli e non schiavi, o estranei,
o solo un numero di carta d’identità.
Da qui, dalla famiglia, Gesù ricomincia il suo passaggio fra gli esseri
umani per persuaderli che Dio non
li ha dimenticati. Da qui Pietro
prende vigore per il suo ministero.
Da qui la Chiesa, obbedendo alla
parola del Maestro, esce a pescare al
largo, certa che, se questo avviene, la
pesca sarà miracolosa. Possa l’entusiasmo dei Padri sinodali, animati
dallo Spirito Santo, fomentare lo
slancio di una Chiesa che abbandona le vecchie reti e si rimette a pescare confidando nella parola del
suo Signore. Preghiamo intensamente per questo! Cristo, del resto, ha
promesso e ci rincuora: se persino i
cattivi padri non rifiutano il pane ai
figli affamati, figuriamoci se Dio
non darà lo Spirito a coloro che —
pur imperfetti come sono — lo chiedono con appassionata insistenza
(cfr. Lc 11, 9-13)!
Invito di Francesco ai fedeli
Continuate a pregare per il sinodo
L’invito a continuare a pregare per il sinodo è
stato rivolto da Papa Francesco ai fedeli presenti
all’udienza. Nei saluti indirizzati ai vari gruppi
linguistici, il Pontefice ha anche ricordato la festa
della Madonna del rosario, affidando alla
Vergine le famiglie del mondo.
Sono lieto di accogliere i pellegrini di lingua
francese provenienti dalla Francia e dalla
Svizzera. Saluto calorosamente tutte le famiglie, particolarmente quelle dei rifugiati venuti
dall’Iraq presenti a questa Udienza. Vi invito
ad accompagnare e sostenere con la vostra
preghiera i lavori del Sinodo. Che Dio vi benedica!
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua
inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Isole Far-Oer, Gibilterra, Paesi Bassi,
Norvegia, Nigeria, Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Canada e Stati Uniti. Vi chiedo di continuare a pregare per il Sinodo sulla
famiglia e di riaffidare le vostre famiglie a Cristo. Possiate esseri i testimoni del Suo amore
e della Sua misericordia nel mondo. Dio vi
benedica tutti!
Con affetto do il benvenuto ai visitatori di
lingua tedesca. Saluto in particolare i pellegrini della Diocesi di Münster, gli allievi del liceo Schloss Neuhaus di Paderborn e i ministranti dell’Arcidiocesi di Colonia, nonché i
giovani venuti per la settimana di informazione della Guardia Svizzera. Nell’odierna festa
della Madonna del Rosario affidiamo le famiglie a Maria, Regina della famiglia, e vi invito
ad accompagnare il Sinodo dei Vescovi con la
preghiera. Il Signore vi benedica tutti.
Saludo cordialmente a los
peregrinos de lengua española,
en particular a los venidos de
España y Latinoamérica. Invito
a todos a invocar la intercesión
de Nuestra Señora del Rosario
por los trabajos del Sínodo.
Muchas gracias.
Saluto i pellegrini di lingua
portoghese, in particolare i fedeli della parrocchia della Graça. Uniti nella preghiera per il
Sinodo dei Vescovi, auguro
che il vostro pellegrinaggio a
Roma rafforzi, nell’amore divino, i vincoli di ciascuno con la
propria famiglia, con la comunità ecclesiale e con la società.
La Madonna vi accompagni e
vi protegga.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini
di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente e in modo speciale
al gruppo di rifugiati iracheni presenti qui oggi con noi. Cari fratelli e sorelle, preghiamo
perché i Padri sinodali sappiano attingere dal
tesoro della viva tradizione parole di consolazione e orientamenti di speranza per le famiglie chiamate a costruire il futuro della comunità ecclesiale. Il Signore vi benedica!
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi.
In particolare do il benvenuto al folto gruppo
degli operatori e dei volontari della Caritas
della Diocesi di Koszalin-Kolobrzeg, nonché i
religiosi e le religiose che in varie parti del
mondo svolgono la pastorale dei migranti polacchi. Carissimi, vi unisce lo spirito di fede e
di amore di Cristo che con impegno cercate
di portare a tutti quelli che hanno bisogno del
vostro sostegno materiale e spirituale. Alla
Madonna del Rosario, Patrona della giornata
odierna, affido voi e tutti coloro che servite.
La Sua materna assistenza sia fonte di serenità
e di forza. Dio benedica tutti voi qui presenti
e i vostri cari.
Con affetto do il benvenuto ai pellegrini
slovacchi, in particolare ai gruppi parrocchiali.
Cari fratelli e sorelle, la Chiesa oggi fa memoria della Beata Maria Vergine del Rosario.
Sull’esempio di San Giovanni Apostolo anche
voi accogliete Maria nelle vostre case e fateLe
spazio nella vostra esistenza quotidiana.
A tutti voi la mia Benedizione.
Saluto cordialmente i pellegrini ungheresi
di Budapest e della Arcidiocesi di Alba Iulia,
accompagnati dal Vescovo Mons. Giuseppe
Tamás, Isten éltessen! Un saluto speciale porgo
al maestro e ai membri del coro Sepviz.
Domani ricorre la festa della Magna Domina Hungarorum. Chiedendo la sua intercessione, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini
di lingua italiana. Saluto in modo particolare
Mons. Vincenzo Paglia e i collaboratori del
Pontificio Consiglio per la Famiglia, ringraziandoli per l’impegno nell’organizzazione
dell’VIII Incontro Mondiale delle famiglie a
Filadelfia.
Sono lieto di accogliere i partecipanti al
Corso promosso dai Missionari Verbiti e l’Associazione italiana delle famiglie con malati
affetti dalla sindrome di Von Hippel-Lindau.
Saluto il Corpo italiano di soccorso dell’O rdine di Malta; i militari di Caserta, Avellino e
Napoli e i membri dell’Associazione italiana
di Medicina Nucleare. Auguro a tutti che la
visita presso le tombe degli Apostoli sia
un’occasione per rinvigorire la gioia della fede.
Porgo un pensiero speciale ai giovani, agli
ammalati e agli sposi novelli. Oggi celebriamo
la memoria della Beata Vergine Maria del Rosario. Cari giovani, la speranza che abita il
cuore di Maria vi infonda coraggio di fronte
alle grandi scelte della vita; cari ammalati, la
fortezza della Madre ai piedi della croce vi sostenga nei momenti più difficili; cari sposi novelli, la tenerezza materna di Colei che ha accolto nel grembo Gesù accompagni la nuova
vita familiare che avete appena iniziato.