le vigne vivaci di franca miotti
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le vigne vivaci di franca miotti
BereBene le vigne vivaci di franca miotti A BREGANZE, NELLE COLLINE DEL VICENTINO, C’È UN’AZIENDA A CONDUZIONE FAMILIARE CHE STA SALENDO ALLA RIBALTA. MERITO DEI SUOI VINI D’ECCELLENZA, PRODOTTI CON AMORE E COMPETENZA, E DI UN TORCOLATO DOC CHE SI PONE TRA I PIÙ GRANDI VINI DA MEDITAZIONE di dario jacchia è un senso di solenne maestosità, quello che si sprigiona nel cuore alla vista dell’altalenante teoria di colline che circonda Breganze. Là, nella profonda provincia vicentina, l’occhio non posa mai. Dalla cima del Santa Lucia, è tutto un declinare e risollevarsi di vigne, che talora paiono flettersi a valle e un attimo dopo inorgogliscono, dritte verso il cielo. L’argilla e le rocce vulcaniche, che costituiscono l’intima essenza di questa terra, rendono con generosità all’uomo i frutti di un lavoro duro che, in molti frangenti, diviene missione. Ed è inerpicandosi per la china di una collina, che s’incontrano la casa e le terre di un patriarca delle vigne: Firmino Miotti. Il legame più profondo e recondito con 98 A TAVOLA questo humus, è dimostrato da una scelta che è dedizione. Firmino abita nella stessa casa che lo vide nascere, 72 anni or sono. Tutta un’esistenza in simbiosi con l’ambiente circostante. Quasi un’ascesi da anacoreta, che ha sublimato la profonda conoscenza della vite in prodotti straordinari. Vini d’eccellenza, per qualità e varietà. E come tutti i veri precettori, Firmino ha saputo instillare curiosità prima e amore poi, nella più attenta e devota delle allieve: la figlia Franca. Lei, a sua volta, ha trasformato la passione in preparazione meticolosa, in esperienza approfondita. Franca Miotti, sommelier nel 1992, enologa nel 1997 all’Università di Bordeaux II, in Francia. Cuore e ragione uniti ai migliori intenti, per i più brillanti risultati. NELLE FOTO: Franca Miotti, sommelier ed enologa, dal 1999 è subentrata al padre Firmino nella guida dell’azienda vitivinicola di famiglia, sulle colline di Breganze (VI). La sua conduzione, rispettosa della tradizione e nello stesso tempo aperta agli ammodernamenti, sta dando ottimi frutti e il nome Miotti sta salendo alla ribalta. A sinistra, i grappoli di vespaiolo, tocai e pedevendo posti ad appassire sui graticci per la produzione del Torcolato Doc, grande vino da meditazione, di cui Miotti è senz’altro uno dei migliori interpreti. Franca racconta e si racconta, con lo sguardo sereno e consapevole, dettato dalla giusta convinzione di aver operato la corretta scelta di vita. Nel 1999, tutti gli studi e la teoria conseguente, sono chiamati a mostrare e dimostrare il loro valore. Passa a condurre, pur sempre con la benevola, augusta presenza paterna, l’azienda di famiglia. Franca governa scelte, opera mutamenti e ammodernamenti. Ogni sua mossa è comunque compiuta sotto l’egida del più profondo rispetto della tradizione che l’ha preceduta e alla quale sente, per natura, di appartenere. Sono mantenuti, con saggezza e acume, i vitigni autoctoni, rari quanto prestigiosi. Gruajo e groppello a bacca rossa e sampagna, pedevendo, vespaiolo a bac- ca bianca. Introduce l’uso, intelligentemente morigerato, di barrique (piccole botti in rovere) nel delicato processo di affinamento di alcuni vini. Questa decisione conduce, quasi automaticamente, alla creazione dei primi cru (ossia, vini ottenuti dalle uve di un determinato vigneto). Nasce quindi “Valletta”, un vino rosso maestoso, il cui nome trae origine dalla congiunzione naturale di due piccole valli, proprio nei pressi di Breganze. Il Valletta è un uvaggio, in taglio bordolese, di cabernet sauvignon e merlot, che si dividono, in egual parte, la paternità di questo splendido prodotto. Ma anche i vini bianchi possono, qui nelle terre dei Miotti, menar vanto per un altro uvaggio di rara intensità: il “Colombare”. In questo caso, una composita fusione di uve A TAVOLA 99 BereBene NELLE FOTO: Firmino Miotti al lavoro nella vigna e, in basso, con la moglie Pina e la figlia Franca nella cantina della loro azienda di Breganze (VI). tocai, pinot bianco, vespaiolo e riesling, vinificate separatamente, genera un risultato tra i più sorprendenti. Terreno, vitigni e ogni benevolo intervento di natura, sono componenti assolutamente necessarie alla riuscita di un grande vino. Necessarie, ma non sufficienti. Ciò che trasforma la materia prima in qualcosa, che definire semplicemente “vino” è riduttivo, è l’intervento umano. Franca Miotti lo sa bene. È una delle cose che per prima ha imparato. Tradizione, saggezza, esperienza. Tutto il bagaglio che costituisce l’essenza di ogni uomo, deve aprirsi quale scrigno e generare, dal prodotto semplice, uno nuovo, più complesso. Quindi, al fine di concentrare profumi e gusti, le uve rosse vendemmiate stazionano quindici giorni in cassetta, prima della diraspatura. Ed ecco che i grappoli di vespaiolo, tocai e pedevendo, si prendono un periodo di riposo e di meditazione, su graticci, di tre mesi circa, prima di essere chiamati all’impegnativo compito per cui sono nati. Comporre un vino da meditazione tra i più grandi in assoluto: il Torcolato. Vino dalla paziente, lenta maturazione. Non ha fretta di crescere. Consente al tempo, sapientemente, di scandire i momenti del suo sviluppo, sino al raggiungimento della perfezione. Questi e molti altri sono i racconti narrati dalle vigne di Franca Miotti. Vicende sussurrate, anni fa, da Firmino, da lui suggerite. Storie divenute leggenda, eppur così vere. La fedeltà ai gesti e la profonda deferenza per la terra e i suoi ritmi, hanno trasformato, stagione dopo stagione, le vigne, la 100 A TAVOLA cantina, i vini stessi. E tutti i protagonisti di questi eventi, sono cresciuti e migliorati. Le uve e le persone. Nella inarrestabile sinergia innescatasi tra passione, abnegazione, competenza. Franca lascia correre lo sguardo giù per la collina e si augura di assistere nuovamente alla replica di una vendemmia come quella dell’anno 2001, una delle più importanti degli ultimi periodi. La grande escursione termica, con giornate caldissime e notti fresche, ha consentito alle uve rosse di arricchirsi di zuccheri e acquisire potenza. A quelle bianche di affinarsi e conseguire maggior eleganza. Ma Franca Miotti sa che l’essenziale è non perdere il contatto con il presente, quello che si realizza giorno dopo giorno. Un presente che giunge da un glorioso passato e che ha per destinazione il futuro. AZIENDA AGRICOLA FIRMINO MIOTTI Via Brogliati Contro 53, Breganze (VI) Tel. 0445.873006, www.firminomiotti.eu