Arriva il nuovo pronto soccorso

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Arriva il nuovo pronto soccorso
VENERDÌ 21 SETTEMBRE 2007
San Matteo apostolo
www.ilcittadino.it
€ 1,00 Anno 118 - numero 223
>>DIZIONARIO + QUOTIDIANO € 11
9
7 7 1 7 21
1 4 0 09 2
7 0 9 2 1
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB - MILANO
LODI
L’APPALTO DELL’OPERA È STATO UFFICIALMENTE AGGIUDICATO, LA STRUTTURA SARÀ ALL’AVANGUARDIA Il dibattito
Arriva il nuovo pronto soccorso
Partono i lavori che si concluderanno entro il 2009
n Il Pronto soc­
corso del Mag­
giore di Lodi è
l’emblema dei
mali della sani­
tà lodigiana, ma
entro la fine del
2009 gli angusti
spazi al piano
inter rato del­
l’ospedale sa­
ranno sostituiti
da una struttu­
ra all’avanguar­
dia. La confer ­
ma è arrivata in
queste ore, con
la chiusura del­
le procedure per
l’af fidamento
d e i l avo r i . L a
ditta vincitrice,
scelta tra le 42
in lizza, realiz­
zerà entro 8 me­
si dall’avvio dei
cantieri un pronto soccorso prov­
visorio, comunque già più ampio
e confortevole dell’attuale, e pri­
ma della fine del 2009 consegnerà
un reparto destinato alla medici­
na di urgenza moderno e in grado
di avere anche un impianto radio­
logico del tutto autonomo.
Il bimbo rimasto paralizzato
per l’intervento alle tonsille,
i quattro medici si difendono
a pagina 9
a pagina 14
In breve
¢ CRONACA
C’è una sola banda
dietro le due rapine
di Marudo e Montanaso
C’è probabilmente un’unica banda
dietro le due rapine in banca dell’al­
tro a giorno a Marudo e a Montana­
so: secondo i carabinieri è identico il
modus operandi dei due malviventi
entrati in azione.
Popolare,
tocchiamo
ferro
CREM (DINO CREMASCOLI)
Sant’Angelo,
nasce un fronte
per la riapertura
del castello
a pag. 17
n TRASPORTI
Gli angusti spazi
del pronto
soccorso
dell’ospedale
Maggiore di Lodi
saranno
sostituiti da un
moderno reparto
per la medicina
d’urgenza
Si trancia la linea Fs
a Codogno, in centinaia
bloccati su un treno
S
Ennesimo incidente ferroviario nel
Lodigiano: ieri sera verso le 21 un
cavo Fs si è tranciato poco prima di
Codogno, bloccando un treno sul
quale sono rimasti intrappolati cen­
tinaia di passeggeri.
n A S. Angelo le istituzioni con co­
mune e Amici del castello in prima
fila fanno fronte insieme per invoca­
re la riapertura del maniero. E chie­
dono che da Roma e dalla Fondazio­
ne arrivino risposte certe.
i stava meglio quando si
stava peggio? Pare di sì, stan­
do ai numeri, i quali dicono
chiaramente che è tutt’altro
che rose e fiori. Parliamo della
nostra Banca popolare i cui nu­
meri ci dicono che, dopo lo tzu­
nami Fiorani, la banca ha chiuso
il 2006 aumentando il valore
delle sue azioni del 18 per cento,
a pag. 21
a pagina 19
segue a pagina 23
Il castello Bolognini rimane chiuso
MELEGNANO
INCIDENTE
TREMENDO L’IMPATTO CON L’AUTO GUIDATA DA UN UOMO DI GUARDAMIGLIO
Travolta donna in bici, è grave
Una sorpresa dopo il restauro,
le due figure ritratte nel quadro
non sono San Carlo e San Luigi
Prognosi riservata per una 55enne di San Fiorano
n È grave
ma non
dovrebbe
rischiare
la vita una
55enne
t r av o l t a
ieri matti­
n a
d a
un’auto a
San Fiora­
no mentre
in bici­
cletta fa­
ceva ritor­
no a casa:
T.M., abi­
tante in paese, è stata investita e gettata a terra dalla
vettura guidata da un 69enne di Guardamiglio. Vio­
lentissimo l’impatto, con la donna che è andata a
sbattere contro il parabrezza, riportando traumi al
viso e alla testa.
a pagina 21
S. Angelo, i vandali
tornano al Chiesuolo
La scena
dell’inciden­
te, a terra la
bicicletta
della donna
con le borse
della spesa
n Dopo l’episodio
della scorsa setti­
mana i vandali so­
no tornati a colpire
al Chiesuolo di San­
t’Angelo. Ieri pome­
riggio qualcuno ha
lanciato dei sassi,
riuscendo poi a
scappare. Ci sono
però dei testimoni
che parlano di due
giovani stranieri,
forse romeni.
a pagina 19
Parola di preside
Insegnanti,
la grande
stanchezza
CORRADO SANCILIO*
È
La tela custodita nella chiesa dei Servi di Melegnano
n Sorpresa dopo il restauro di una tela custodi­
ta nella chiesa dei Servi a Melegnano. I perso­
naggi ritratti non sono San Carlo e San Luigi.
a pagina 15
iniziato da poco un nuovo
anno scolastico all’inse­
gna di qualche buon ri­
torno alle origini. Il ritor­
no del tempo pieno nella scuola
elementare; il ritorno del giu­
dizio di ammissione o non am­
missione all’esame di licenza
media per gli alunni delle me­
die; il ritorno di qualche «pote­
re punitivo» in mano ai presidi
nei confronti di docenti dal
Ministro definiti «mele marce»;
il ritorno della severità nelle
aule nei confronti di studenti
esperti solo in inaudite
*dirigente scolastico dell’Istituto “Ago­
stino Bassi” di Lodi
segue a pagina 22
Il piccolo altare del Chiesuolo
07048384 pmp.jh
Il fotovoltaico non “scalda” il Lodigiano, Lodi premia lo sport del «Cittadino»
ma sta nascendo un impianto da record e si candida per gli Special Olympics
Cavallanti Arredamenti
Spuntano i primi pannelli fotovoltaici
Aldo Papagni premiato da Tosarello
n Il Lodigiano non sembra aver an­
cora colto le opportunità offerte dal
ricorso all’energia più pulita che esi­
sta, quella fornita dai raggi solari. In
giro si vedono ancora pochi pannelli,
ma intanto sul tetto della Ferrari di
Massalengo sta nascendo il più gran­
de impianto fotovoltaico d’Italia.
n È stato il vicedirettore del nostro
giornale Aldo Papagni a ritirare il
premio assegnato al Cittadino in
occasione della Parata dello sport.
Durante la serata l’associazione No
Limits ha candidato Lodi ad ospita­
re l’edizione 2009 dei giochi europei
per atleti con disabilità mentale.
a pagina 16
a pagina 31
presenta
Kartell
e vi aspetta nello showroom di Livraga
in via Risorgimento 39
visita il nostro sito www.arredicavallanti.it
16
VENERDÌ 21 SETTEMBRE 2007
il Cittadino
Primo Piano
IL CASO
A Cervignano scommettono sul futuro:
sono già quattro gli impianti in funzione
Sui tetti della ditta Cmc di Bagnolo, l’imprenditore lodigiano Paolo Chioda ha installato due centrali fotovoltaiche da 72 kilowatt: un investimento all’avanguardia
n Qui, nell’energia del sole, ci credono davvero. Tanto da
aver saputo percorrere, meglio di chiunque altro, qualsiasi
strada a disposizione per convertire in calore i raggi della
nostra “stella” principe. Siamo a Cervignano d’Adda, ovve­
ro il comune del solare termico per eccellenza. Non per
quantità di pannelli, forse, visto che tale record (50) spetta
ai tre progetti presentati da Borghetto. Ma per numero di
impianti (quattro) già meritevoli di finanziamento; nonché
per la capacità, in ausilio alle proprie risorse, di reperire
fondi sia dal ministero che dalla regione Lombardia e dalla
provincia di Lodi. «Abbiamo quattro impianti ­ conferma il
sindaco Pietro Bodini Innicco ­, di cui tre nostri e quello
privato della scuola materna, che attraverso alcuni contri­
buti per la ristrutturazione abbiamo comunque vincolato
all’uso del solare termico. Alla palestra forniamo parzial­
mente il riscaldamento e l’acqua calda: noi ci abbiamo mes­
so 17mila euro, il 70 per cento, mentre il ministero ha fi­
nanziato l’altro 30 per cento. In più ci sono gli spogliatoi
del centro sportivo, e il tetto del bocciodromo; e sul tetto di
quest’ultimo, che ben si presta alla produzione, abbiamo
anche un fotovoltaico da 6 kilowatt». Un pacchetto comple­
to, insomma, figlio di scelte ben precise: «Ci siamo arrivati
attraverso scelte di carattere economico, di rispetto am­
bientale e di diversificazione di fonti energetiche. Conten­
ti? Sì, tanto che abbiamo in cantiere altri progetti, dall’uso
delle biomasse alle pompe di calore. Vogliamo andare avan­
ti, e stiamo già pensando alla scuola elementare». Unico,
parziale cruccio, lo scarso seguito alla “lezione” da parte
dei privati cittadini: «Il nostro esempio? Onestamente è
poco seguito ­ chiosa il primo cittadino cervignanese ­ ma
credo che dipenda in buona parte dal fatto che gli incentivi
sono poco noti tra la gente. Con le nuove normative in te­
ma di certificazione, però, si incentiveranno anche i priva­
ti: sarà una leva importante, soprattutto verso i costrutto­
ri».
BASTANO UN TERRAZZO, UN GIARDINO E POCHI METRI QUADRATI DI PANNELLI SPECIALI PER STARE MEGLIO E SALVAGUARDARE L’AMBIENTE
Quando il sole riscalda e dà l’energia
Viaggio nelle novità e nei risparmi delle fonti pulite e rinnovabili
n Può scaldare l’acqua, ma an­
che darci energia. È il sole, ovve­
ro quella fonte pulita e rinnova­
bile grazie alla quale, buon sen­
so permettendo, entro il 2030 sta­
remo tutti un po’ meglio. La na­
tura, innanzitutto, sgravata per
un 10 per cento buono da consu­
mi (petrolio in testa) altrimenti
inquinanti; e le persone, chiara­
mente, beneficiate per ovvia ri­
caduta in salute e, forse, anche
nel portafogli.
Il trucco, in fondo, è semplice:
bastano un tetto, o un terrazzo, o
un giardino, e pochi metri qua­
drati di appositi pannelli. Vuoi
l’energia? C’è il fotovoltaico, che
peraltro ti permette di produrre
e rivendere energia ad alto prez­
zo (più del doppio della tariffa
nor male). Vuoi scaldare l’ac­
qua? C’è il solare termico, che la
legge si appresta a imporre per
soddisfare almeno la metà dei
consumi di ogni nuovo edificio.
Il tutto in un contesto che, tra
bandi di ogni sorta (ministero e
regioni in primis), contributi
vari (province comprese) e pol­
pose detrazioni fiscali (il 55 per
cento dell’Irpef, come previsto
nella Finanziaria scorsa) incen­
tiva a più riprese pubblico e pri­
vato a fare ricorso alle potenzia­
lità dell’energia solare. Ma che
oggi, in Italia come nel Lodigia­
no, fatte salve le eccezioni del ca­
so vive ancora una fase di timi­
do approccio. Già: in attesa di
aggiornamenti ufficiali, infatti,
oggi a fare fede restano i dati
dell’ultimo bilancio energetico,
risalente alla scorsa primavera.
Dati decisamente contenuti, vi­
sto che tra fotovoltaico (26 finan­
ziamenti in tutti, di cui 15 priva­
ti e solo 11 pubblici) e solare ter­
mico (12 progetti premiati) i co­
muni lodigiani che hanno deciso
di puntare sul sole attraverso i
vari tipi di bandi disponibili so­
no solo 17 su 61. Insomma: sep­
pure parziali, e dunque da inter­
pretare con le dovute cautele, le
cifre segnalano come il territo­
rio non abbia ancora interpreta­
to il solare che fonte energetica
indispensabile e conveniente.
Per colpa degli investimenti ini­
ziali, probabilmente, ritenuti in­
vero più onerosi per il fotovol­
taico (tra i 12 e i 14mila euro per
16 metri quadri di “celle”, quan­
to necessario per garantire il
minimo sufficiente di 2 kilowat­
tora per una famiglia di 3­4 per­
sone) che per i pannelli del sola­
re termico (sui mille euro al me­
tro quadro, con copertura mini­
ma consigliata dai 3 ai 4 metri
quadri). Ma anche per la scarsa
conoscenza di un fenomeno che,
a dispetto dei già citati incenti­
vi, non è ancora entrato a fare
parte della cultura (e del porta­
fogli) dei lodigiani. «Diciamo
che ci sono ampi margini di mi­
glioramento ­ commenta l’asses­
sore all’ambiente della provin­
cia di Lodi, Francesca Sanna ­. Il
problema è che questi impianti
sono piuttosto costosi, e ciò li
Tecnici specializzati installano dei pannelli solari su un tetto di Casalmaiocco
rende fattibili quasi solo in pre­
senza di incentivi statali. Que­
st’ultimi peraltro da noi sono re­
centi. La scorsa Finanziaria è
stata un vera svolta: l’energia
elettrica del fotovoltaico viene
pagata al cittadino 2 o 3 volte
tanto, e la detraibilità del 55 per
cento dall’Irpef sono soldi. Non è
che non sia conveniente: è che
da noi, rispetto ad altri paesi co­
me il Giappone, il mercato non è
maturo. In più, come industria,
l’Italia ha abbandonato il solare
da tempo: la tecnologia così ora
si produce altrove, e questo è un
gap».
Un gap, secondo la Sanna, col­
mabile grazie all’impegno e al
buon esempio fornito dagli enti
pubblici, come i recenti casi di
Cervignano e Borghetto inse­
gnano: «Un ruolo fondamentale ­
conclude ­. Ma toccherà pure
agli installatori rimettersi in
gioco per instaurare un circolo
virtuoso che coinvolga anche i
capannoni per la logistica e le
attività produttive, che qui ab­
bondano».
E il comune capoluogo? Mentre
in centro i privati cittadini stan­
no scoprendo l’ingarbugliata
giungla di vincoli e permessi ne­
cessari per installare i pannelli
(è consigliabile recarsi diretta­
mente in comune per scoprire la
possibilità o meno di adottarli),
a livello pubblico quel bilancio
che fino a ieri segnava il passo si
accinge a registrare i primi si­
gnificativi investimenti: è il ca­
so delle coperture di pannelli
per il solare termico in arrivo
per la piscina della Faustina
(192 metri quadrati), per la ca­
scina Faustina (58 metri quadra­
ti) e per il palazzetto dello sport
(altri 58 metri quadrati), ai quali
nei prossimi mesi potrebbero se­
guire altri progetti. «Abbiamo
deciso di investire sul solare ter­
mico con finanziamenti tramite
terzi, praticamente gratis per
noi ­ spiega l’assessore all’am­
biente di palazzo Broletto, Simo­
ne Uggetti, convinto sostenitore
del ricorso al solare e a tutte le
altre fonti rinnovabili, costru­
zioni “intelligenti” in primis ­.
In 20 anni avremo una risposta
economica e ambientale di 990
tonnellate di anidride carbonica
e di 380 Tep (Tonnellate equiva­
lenti di petrolio, ndr) in meno.
Per l’anno prossimo puntiamo al
solare termico per il Belgiardi­
no e la piscina Ferrabini, e stia­
mo lavorando a un bando consi­
stente per mettere il fotovoltaico
su edifici pubblici di dimensioni
importanti come l’ex linificio, il
palasport e le scuole».
Alberto Belloni
Il Lodigiano rimane “freddo”
davanti al calore alternativo
n Qualcosa si muove, soprattut­
to sul solare ter mico. Ma nel
complesso, complice lo scarso
appeal del fotovoltaico e la poca
conoscenza degli incentivi a di­
sposizione, il ricorso dei lodigia­
ni ad impianti che sfruttino i
raggi del sole resta piuttosto bas­
so.
A confermarlo è Raffaele Mam­
mone, esperto installatore e, so­
prattutto,
presidente
dei ter moi­
draulici di
Confartigia­
nato. A lui,
insomma,
fanno riferi­
mento ben
38 associati
sparsi su
tutto il terri­
torio provin­
ciale. Issan­
dolo su un osservatorio privile­
giato dal quale commentare la
lenta “corsa al sole” fin qui in­
trapresa nel Lodigiano. «Quella
del fotovoltaico, a dire il vero, è
proprio ferma ­ attacca Mammo­
ne ­. I costi sono ancora elevati, i
tempi per l’ammortamento lun­
ghi. Tenendo conto di frigoriferi,
televisori, lavatrici e via discor­
r e n d o s e r vo n o a l m e n o 3 k i ­
lowatt, e si è tirati per il collo:
per meno, però, non è convenien­
te». Intanto i condomini, ai quali
puntare sul solare converrebbe,
È ancora scarsa
la conoscenza
di detrazioni e benefici
MASSALENGO n UNA CENTRALE DA 1.700 KILOWATT SARÀ COSTRUITA PER IL POLO LOGISTICO DI ANTONIO FERRARI
Spunta il tetto più ecologico d’Italia
MASSALENGO Basterà l’energia del
sole ad illuminare il più grande
impianto fotovoltaico di tutto lo
Stivale, che farà da “cappello”
proprio ad un tetto lodigiano.
L’impianto sarà installato presso
gli stabilimenti del polo logistico
della società Fm Spa di Antonio
Ferrari, situati fra Villanova e
Massalengo.
Un progetto che anche sulla carta
si è rivelato fin dall’inizio masto­
dontico, i numeri parlano chiaro:
1700 kilowatt di potenza capaci di
produrre ogni anno un milione e
850 kilowatt di energia pulita, ov­
vero realizzata dal disco solare
nel cielo. L’aria lodigiana, che
troppo spesso si guadagna la ma­
glia nera per la sua discutibile
qualità, potrà finalmente esulta­
re, in questo modo si eviterà
l’emissione nell’atmosfera di ani­
dride carboni­
ca, per un valo­ n Il cantiere
re annuo di un potrà essere
milioni di chi­ monitorato
logrammi.
con Internet,
Tutto questo è
stato possibile due webcam
g razie al con­ “vigileranno”
t r i b u t o d i 24 ore su 24
“ C o n t o e n e r ­ durante i lavori
gia”, varato dal
gover no con
un decreto ministeriale lo scorso
19 febbraio.
L’impianto fotovoltaico è stato
completamente progettato dalla
società Quotidia Srl di Codogno,
grazie all’intervento degli inge­
gneri Diego Porzio e Roberto Ma­
rini, mentre la realizzazione vera
e propria dell’opera è stata affi­
data alla società S.E. Project di
Padova. L’energia prodotta in
esubero rispetto all’effettivo con­
sumo dello stabilimento sarà ce­
duta in rete e verrà remunerata
attraverso le tariffe fissate dal­
l’Autorità per l’energia elettrica
e il gas. L’opera che rispetta l’am­
biente sarà costituita da quasi
8mila pannelli realizzati dalla so­
cietà tedesca Solon, è stata inol­
tre suddivisa in cinque diversi
generatori che avranno il compi­
to di alimentare con una bassa
tensione le tre sbarre principali
dell’impianto. La struttura occu­
perà in tutto una superficie di
25mila metri quadrati.
Il cantiere ha già aperto i batten­
ti e gli operai sono già al lavoro
da un gior no, le operazioni di
montaggio continueranno per
ben quattro mesi. Gli ideatori
dell’impianto hanno messo in
campo un’opportunità molto tec­
nicchiano. Anche sul solare ter­
mico, dove pure il bilancio mi­
gliora leggermente: «Sì, si sta la­
vorando ­ prosegue Mammone ­:
io, tra villette e centri sportivi,
ho venduto una trentina di col­
lettori, per circa 70 metri qua­
drati. Alcuni associati, però, non
hanno ancora fatto nulla; dicia­
mo che, tra chi fa più e chi fa me­
no, la media annua per ciascun
nologica ma all’avanguardia:
l’area potrà essere tenuta sotto
controllo e monitorata costante­
mente attraverso internet, due
webcam posizionate sul posto os­
serveranno 24 ore su 24 la nascita
dell’impianto fotovoltaico su tet­
to più grande d’Italia. I più curio­
si, ma anche tutti gli interessati
alla tecnica di costruzione, do­
vranno semplicemente collegarsi
al sito www.quotidia.it, da qui
partirà un link che permetterà di
collegarsi all’occhio elettronico.
Non è la prima volta che il terri­
torio lodigiano sfodera la sua
sensibilità nei confronti del­
l’energia. Durante l’estate un im­
prenditore di Crespiatica ha in­
stallato nella sua azienda di Ba­
gnolo, la Cmc, due centrali foto­
voltaiche.
Greta Boni
ter moidraulico artigiano è di
circa un impianto». Eppure le co­
se potrebbero andare molto me­
glio: «Ci sono le detrazioni dal­
l’Irpef e i contributi dello Stato,
con tempi lunghi, sui 5 anni, e
tassi bassi, attorno al 2 per cento
­ riflette Mammone ­. Insomma:
doveva essere l’anno dell’energia
solare, ma qualcosa è mancato.
Le responsabilità? Secondo me,
purtroppo, è la catena dell’infor­
mazione che si è spezzata. Il mio
augurio, in tal senso, è che anche
nella prossima finanziaria ven­
gano riproposti tutti gli ottimi
incentivi di quest’anno: e che
stavolta migliori anche l’infor­
mazione ai cittadini».
Concorde con il collega è Cri­
stian Sali, referente per i termoi­
draulici dell’Unione artigiani:
«L’informazione, è vero, è stata
un po’ scarsa, e spesso i contatti
con la gente si sono limitati a
una richiesta di domande ­ spie­
ga Sali ­. Credo comunque, pen­
sando alle detrazioni fiscali, che
anche i commercialisti possano
rivestire un ruolo importante
verso i loro clienti; e che a noi in­
stallatori, invece, spetti il ruolo
di adattare l’offerta alle reali ri­
chieste delle persone».
Il bilancio, fotovoltaico a parte, è
comunque dignitoso: «Sul solare
termico c’è stata più richiesta:
diciamo che, su circa 35­40 asso­
ciati, la media dell’ultimo perio­
do è di 3­4 impianti, e qualcuno
ha fatto anche di più. Oggi poi
chi ristruttura le villette comin­
cia a chiedere la pavimentazione
radiante, per poter mettere i pan­
nelli, ma molto dipenderà dalle
condizioni del prossimo inverno:
quello scorso è stato molto buo­
no, e chi aveva i pannelli ha spe­
so poco e niente».
Al. Be.