ESITO DEL SAPIENTE RESTAURO DI UNA CHIESETTA
Transcript
ESITO DEL SAPIENTE RESTAURO DI UNA CHIESETTA
el 1400 era la chiesetta del convento di clausura dell’ordine delle gesuite. Le cronache dell’epoca raccontano che nel suo cortile le suore allevavano bachi da seta, per realizzare i fiori che vendevano per opere di carità. Oggi è una deliziosa locanda sapientemente restaurata e arredata con mobili e oggetti di design. Solo quattro camere, raffinate in ogni dettaglio, come le chiavi contrassegnate proprio da un elegante fiore di seta… La hall è all’ingresso della chiesa, la zona colazioni davanti all’altare, le camere nell’abside e nella torre del campanile, l’angolo conversazione e piccoli meeting di fronte all’affresco del Crocefisso, l’area relax nei sotterranei con soffitti a volta. L’interior esprime il gusto squisitamente contemporaneo di Carolina Lenzi, una giovane e solare signora bolognese che, con l’aiuto del marito costruttore e di un amico architetto, ha realizzato il sogno che cullava da tempo. N HOTEL DESIGN ESITO DEL SAPIENTE RESTAURO DI UNA CHIESETTA QUATTROCENTESCA DEL CENTRO STORICO DI BOLOGNA, UNA DELIZIOSA LOCANDA DI CHARME STEMPERA LE ATMOSFERE RIGOROSE E MONACALI CON UN GUSTO SQUISITAMENTE CONTEMPORANEO. Lucia Uggè “A diciotto anni – racconta - dopo la maturità scientifica, ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia che produce apparecchiature odontoiatriche, viaggiando in tutto il mondo, in alberghi di lusso, che trovavo però sempre troppo simili, quasi clonati. E’ così che ho maturato l’idea di crearne uno tutto mio, piccolo ma di carattere, che fosse l’espressione del mio gusto, del mio senso di ospitalità, della tradizione e della cultura della mia città. Dopo tre anni di ricerche, nel 2003 ho finalmente trovato questa chiesetta quattrocentesca e me ne sono subito innamorata, nonostante fosse a dir poco fatiscente. Ho coinvolto mio marito e l’amico Fabrizio, architetto, acquistando la chiesa e una porzione attigua con i sotterranei. I lavori si sono conclusi a novembre dell’anno scorso e da allora funzionaniamo a pieno ritmo. Gli ospiti tornano e dimostrano di apprezzare questa location indubbiamente particolare, ma anche l’atmosfera raccolta, familiare e curata che sono riuscita a creare, gestendo personalmente il rapporto con i miei ospiti, per i quali preparo una ricca e “casalinga” prima colazione, un drink di benvenuto e se lo desiderano anche aperitivi e cenette sfiziose, dove la qualità dei prodotti, la confezione dei piatti e la preparazione della tavola sono in IL CONVENTO DEI FIORI DI SETA 27 L’ingresso con la lampada scultura “Fil de Fer” disegnata da Enzo Catellani. The hallway and the lamp-sculpture “Fil de Fer” designed by Enzo Catellani. 28 sintonia con l’atmosfera suggestiva dell’ambiente. La particolare struttura delle camere con il soppalco fruibile come angolo studio o pranzo, mi permette di “allestire” anche intime cenette”. Il progetto “L’intervento - spiega l’architetto Fabrizio Frassinetti - si presentava alquanto impegnativo, sia per il valore architettonico e artistico dell’edificio, che per il forte degrado di cui soffriva. E’ stato quindi concepito con l’obiettivo di creare spazi e volumetrie funzionali alla nuova destinazione d’uso, riuscendo a salvaguardare e valorizzare le parti di pregio. L’unità immobiliare risalente alla prima metà del 1400, faceva parte del monastero della monache di SS. Trinità. Nel corso degli anni aveva subito notevoli e ripetute modifiche, fino ad arrivare all’ultimo intervento impor- tante di ristrutturazione nel 1888. Sconsacrata nel 1900, la chiesa fu venduta a privati e trasformata in una fabbrica di borse. Nella sala absidata furono ricavati tre livelli e nel 1924 il solaio di copertura venne rifatto con voltini e travi di ferro. Al momento dell’acquisto l’immobile era ancora utilizzato come magazzino e si trovava in pessime condizioni di manutenzione (il PRG vigente lo classificava 2A in zona R1). Oggi il locale principale ha accesso dalla via Orfeo ma in origine l’ingresso era posto nella parete adiacente, come testimoniano le nicchie ancora visibili. Di fronte si trova la suggestiva e pregevole zona dell’altare, dalla quale si accede alla vasta sala absidata un tempo di pertinenza delle monache. Lo spazio sovrastante l’altare, rialzato di un gradino rispetto alla zona dell’ingresso e portato da due colonne, è concluso con una volta a vela al centro e due volte a botte sui lati. Proprio nella zona dell’ingresso dalla bella copertura a botte era stato realizzato un soppalco (oggetto di condono con PG n.31729/879) dal quale si accedeva a un piccolo locale di servizio. Dalla sala absidata ci si collegava invece ad un disimpegno che metteva in comunicazione il bagno di fronte e un altro disimpegno posto a una quota decisamente più bassa (gradini ripidi e pericolosi) che accedeva al cortile di uso esclusivo. Si è previsto pertanto l’integrale recupero della parte sul fronte strada, con un importante restauro dell’altare, della pavimentazione e degli affreschi. Il soppalco esistente è stato modificato nella sua distribuzione mediante lo spostamento della scala e della sua quota altimetrica, perché tagliava a metà la nicchia posta sopra all’ingresso originale, dove era presente il pregevole affresco raffigurante la SS. Trinità. Nel disimpegno comunicante col cortile, opportunamente rialzato, è stata ricavata la cucina con una piccola finestra per migliorare l’illuminazione e la ventilazione naturale e una scala per consentire l’accesso in quota dal cortile. Nella sala absidata alta mt 4,90 e con quattro ampie finestre, sono state ricavate quattro camere con relativo bagno privato, posizionate in maniera speculare e disimpegnate da un corridoio centrale. Le camere verso l’abside sono caratterizzate dalla presenza di un soppalco con accesso da due scale che seguono in modo scenografico la curvatura della parete. Nelle camere opposte, sopra ai bagni ed all’ingresso è stato progettato un locale guardaroba accessibile dal soppalco del soggiorno attraverso un disimpegno, che lo collega anche a un altro bagno di nuova realizzazione. Dal guardaroba si accede con una porta finestra a un piccolo balcone, costruito ex novo uguale a quello già esistente al piano superiore, in sostituzione di una brutta tettoia disarmonica al prospetto. L’interior design è il risultato della sinergia con Carolina ed Ermes, siamo amici da molti anni e accomunati dalla passione per il design contemporaneo. Mi considero un architetto moderno che vive il suo tempo e ho quindi inserito molti elementi di modernità, anche per stemperare l’atmosfera rigorosa e monacale della struttura. Sono partito dall’illuminazione che ritengo un aspetto primario del progetto, affidandomi ad aziende qualificate come Artemide e Targetti per le lampade tecniche e Catellani & Smith per quelle d’atmosfera, come la bellissima “Fil de Fer” che domina l’ingresso. Oggetti, questi ultimi, che uso da anni proprio per la loro capacità di “creare atmosfere luminose”, con vere e proprie opere d’arte. Ho inserito anche materiali moderni, come l’acciaio e il cristallo, usati ad esem- pio per la scala del soppaco che, insieme al grande tavolo e agli scrittoi delle camere completamente in cristallo, sono stati realizzati da un artigiano su mio disegno”. La camera con la zona sopraelevata e di fianco il bagno in tessere di mosaico. The room and the mezzanine floor flanked by the bathroom, which is lined with mosaic tiles. E N G L I S H 30 T E X T A 15th century church has been converted into a charming inn in Bologna city centre. The contemporary style of the inn softens the severe and monastic atmosphere of the place. Back in the 15th century the church belonged to a Jesuit cloister. According to historical records, the nuns used to breed silkworms in the courtyard. With the silk obtained, they made silk flowers that were sold for charity purposes. Today, the place has been converted into a lovely inn that is furnished with design furnishings and objects. The place consists of four rooms only. Great attention to detail has been paid to each single room, including the keys, which feature an elegant silk flower motif … Il restauro e le opere edili Curato da Ermes Andreotti, marito di Carolina e titolare di un’impresa edile specializzata in restauri, l’intervento ha inteso recuperare le caratteristiche architettoniche originali, anche secondo le direttive della Commissione alla qualità del centro storico. “Abbiamo lavorato - spiega Ermes – per recuperare gli affreschi e le volte, i fregi e gli inserti marmorei nelle forme e nei colori originali, poi ripresi anche in alcuni nuovi inserimenti, come l’affresco della volta realizzato da un’abilissima decoratrice. Le opere edili hanno sfruttato al massimo la grande altezza, soppalcando e travando l’ambiente principale e suddividendo lo spazio a latere con elementi in muratura per le camere. I bagni presentano The convent of silk flowers The hall is located at the entrance of the church. The breakfast room is in front of the altar, while the apse and the bell-tower house the guest rooms. The conversation area that is also used for small meetings is set opposite a fresco of Christ Crucified, while the vaulted basement has been converted into a relaxation corner. The interiors epitomize Carolina Lenzi’s contemporary taste. Carolina Lenzi is a young and cheerful lady from Bologna. Together with her husband, who works in the construction business, and with the help of a friend, who works as an architect, she has finally fulfilled her dream.“Soon after obtaining my school leaving certificate in science at the age of eighteen – she explains - I started working in the family business, which makes dental equipment. I travelled around the world and stayed in luxury hotels that all looked more or less the same, almost cloned. Hence, I came up with the idea of creating a small but special hotel that represented my taste, my sense of hospitality, my town’s traditions and culture. After lengthy research activities that span across three years, I finally came across this small 15th century church in 2003. Although the place was run down, I immediately fell in love with it. I bought the church and the space adjacent to it plus the basement, dragging my husband and my friend into the project. The project was finally brought to completion in November last year and business has been in full Il convento dei fiori di seta Fornitori Proprietà Progetto e direzione lavori Carolina Lenzi Studio Architettura Frabrizio Frassinetti - Bologna Restauro architettonico e General Contractor Ermes Andreotti Sala Bolognese (BO) Sedute Kartell - Knoll Pavimenti e finiture Marazzi Illuminazione Catellani & Smith Artemide - Targetti Impianto elettrico Ticino Light Impianto condizionamento Daikin Termosifoni Brem TV, gestione e controlli Sony Serrature Cisa Mosaici bagni Trend Rubinetterie Cisal e Grohe Accessori bagno Ritmonio Sanitari e accessori Ideal Standard - Moab 80 Piscina idromassaggio Jacuzzi Bagno turco Effegibi Corredo tessile Gianni Vigone Piatti e porcellane Richard Ginori un’ampia doccia in muratura, pareti arrotondate rivestite in mosaico e, dove non è stato possibile recuperare quello originale, un pavimento ottenuto con resine industriali colorate di notevole effetto. Assai impegnativo è statato il recupero dei sotterranei in parte allagati, che ha richiesto il risanamento del suolo e dei muri, con prodotti specifici e malte deumidificanti e la realizzazione delle fognature inesistenti. L’esito è oggi una dimensionata ma confortevole zona relax, con idromassaggio, bagno turco e servizi”. swing since. The guests keep coming back, showing appreciation for this undoubtedly unusual location that is also characterized by a cosy and home atmosphere that I have been able to create through personally taking care of my guests. I prepare an abundant and “homemade” breakfast for them, a welcome drink as well as aperitifs and lovely dinners if they so wish. The quality of the food offered, together with food and table presentation are perfectly in keeping with the special atmosphere of the place. The peculiar structure of the rooms, which all feature a mezzanine floor that can be used either as a study or as a dining area, allows me to prepare intimate dinners as well”. The project “The project – architect Fabrizio Frassinetti explains – was rather complex both in terms of architectural and artistic features and also because the building was in a bad state of repair. Based on the nature of the new project, the building was therefore conceived with the aim of creating functional areas while also preserving and enhancing its best features. The building dating from the first half of the 15th century belonged to the nunnery of the Holy Trinity. The building underwent a number of substantial and constant changes over the years. In 1888 it finally underwent an important renovation project. The church was subsequen- tly deconsecrated in 1900 and sold to private people who converted it into a bag factory. Three different levels were built in the apsidal room and in 1924 the loft was rebuilt with vaults and iron beams. The building was a warehouse when it was purchased and was in a bad state of repair (the current PGR has classified the building as a 2A building in the R1 area). At present, the main access to the building is from via Orfeo although originally the hallway was located in the adjacent wall, as shown by the niches, which can still be seen. Opposite is the charming altar area that leads into the large apsidal room, which once belonged to the nuns. 31