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esercizio 2015
relazioni e bilanci
108° esercizio
Premuda
Società per azioni
capitale sociale interamente versato Euro 93.890.966,50
direzione generale e sede operativa:
16121 Genova - 4/28 via C. R. Ceccardi
tel. +39.010.54441 - fax +39.010.5531201
telex +5670315 PREMU N - url: www.premuda.net
sede legale: Trieste - C.C.I.A.A. TS 10612/GE 217999
Iscrizione Registro Imprese Trieste e codice fiscale n. 00103690327
1
2
indice
cariche sociali
struttura del gruppo al 31 dicembre 2015
struttura del gruppo al 31 marzo 2016
flotta sociale al 31 dicembre 2015
flotta sociale al 31 marzo 2016
descrizione Flotta
ambiente e sicurezza
glossario
dati consolidati di gruppo al 31 dicembre 2015
dati consolidati di sintesi
5
6
7
8
9
10
15
23
28
29
Premuda S.p.A.:
relazione sulla gestione
prospetti contabili al 31 dicembre 2015
note esplicative
relazione del Collegio Sindacale
relazione della Società di Revisione
31
45
51
89
93
Consolidato di Gruppo:
relazione sulla gestione
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015
note esplicative
relazione della Società di Revisione
97
119
125
167
3
4
cariche sociali di Premuda S.p.A.
esercizio 2015
consiglio di amministrazione
presidente
Alcide Rosina
vice presidente
Stefano Zara
amministratore
delegato
Stefano Rosina
consiglieri
direttore generale
Fernanda Contri
Alberto Garibotto
Antonio Gozzi
Anna Rosina
Alessandro Zapponini
Marco Tassara
collegio sindacale
presidente
Alberto Balestreri
sindaci effettivi
Giuseppe Alessio Vernì
Maddalena Costa
sindaci supplenti
Valentina Moggio
Marco Visentin
società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Nominati dall’Assemblea degli Azionisti del 24 giugno 2014, il Consiglio di Amministrazione ed il
Collegio Sindacale restano in carica sino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016.
5
Struttura del Gruppo
Società operative al 31 dicembre 2015
100%
Premuda Spa – Italia
50%
m/t. Four Smile
m/t. Four Moon
m.v. Four Springs
m/v. Great Glen *
Four Jolly Spa – Italia
Premuda International Sah
Lussemburgo
m/t. Four Wind
m/t. Four Sky
90%
100%
Premuda (Monaco) Sam - Monaco
Four Handy Ltd.
- United Kingdom
m/v. Four Aida
m/v. Four Nabucco
m/v. Four Otello
m/v. Four Rigoletto
m/v. Four Butterfly
m/v. Four Diamond
m/v Four Emerald
m/v. Four Turandot
m/v Framura
m/v. Four Kitakami *
m/v. Four Mogami *
Società Holding
Società di Gestione
49%
Four Coal Shipping Ltd. –
United Kingdom
m/v. Four Coal
Società Armatoriali
* : long term time-charter in
100%
Four Vanguard – Serviços
e Navegaçao Lda Madeira
49%
Anteros Rainbow Offshore
Pte Ltd. Singapore
FPSO Four Rainbow
6
Struttura del Gruppo
Società operative al 31 marzo 2016
100%
Premuda Spa – Italia
50%
m/t. Four Smile
m/t. Four Moon
m.v. Four Springs
m/v. Great Glen *
Four Jolly Spa – Italia
Premuda International Sah
Lussemburgo
m/t. Four Wind
m/t. Four Sky
90%
100%
Premuda (Monaco) Sam - Monaco
Four Handy Ltd.
- United Kingdom
m/v. Four Aida
m/v. Four Nabucco
m/v. Four Otello
m/v. Four Rigoletto
m/v. Four Butterfly
m/v. Four Diamond
m/v Four Emerald
m/v. Four Turandot
m/v Framura
m/v. Four Kitakami *
m/v. Four Mogami *
Società Holding
Società di Gestione
49%
Four Coal Shipping Ltd. –
United Kingdom
m/v. Four Coal
Società Armatoriali
* : long term time-charter in
100%
Four Vanguard – Serviços
e Navegaçao Lda Madeira
49%
Anteros Rainbow Offshore
Pte Ltd. Singapore
FPSO Four Rainbow
7
flotta sociale al 31 dicembre 2015
1
2
3
4
nome
Four Smile
Four Sky (50%)
Four Wind (50%)
Four Moon
tipo
suezmax tanker
aframax product
aframax product
panamax tanker
scafo
anno
DH
2001
DH
2010
DH
2009
DH 1984/2002
totale tanker di proprietà in esercizio
5 Four Rainbow (49%) FPSO
DH
1992/2003
totale FPSO di proprietà in esercizio
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Four Springs
Four Coal (49%)
Framura
Four Emerald
Four Turandot
Four Butterfly
Four Diamond
Four Rigoletto
Four Nabucco
Four Otello
Four Aida
minicape bulk
panamax bulk
panamax bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
DH 1992/2009
DB
2014
DB
2014
DH
2013
DB
2012
DB
2011
DH
2011
DB
2011
DB
2010
DB
2010
DB
2009
totale bulk di proprietà in esercizio
tpl
160.500
115.700
115.700
64.000
455.900
80.900
80.900
109.000
76.800
76.800
34.000
34.400
34.400
34.100
34.400
34.400
34.400
34.400
537.100
totale flotta di proprietà in esercizio 1.073.900
17 Four Kitakami*
18 Four Mogami*
19 Great Glen*
handymax bulk
DB
handymax bulk
DB
postpanamax bulk DB
2009
2009
2010
55.700
55.600
93.400
totale navi di terzi a noleggio
204.700
totale generale al 31.12.2015
1.278.600
* : time-charter di lungo periodo
8
flotta sociale al 31 marzo 2016
1
2
3
4
nome
Four Smile
Four Sky (50%)
Four Wind (50%)
Four Moon
tipo
suezmax tanker
aframax product
aframax product
panamax tanker
scafo
anno
DH
2001
DH
2010
DH
2009
DH 1984/2002
totale tanker di proprietà in esercizio
5 Four Rainbow (49%) FPSO
DH
1992/2003
totale FPSO di proprietà in esercizio
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Four Springs
Four Coal (49%)
Framura
Four Emerald
Four Turandot
Four Butterfly
Four Diamond
Four Rigoletto
Four Nabucco
Four Otello
Four Aida
minicape bulk
panamax bulk
panamax bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
handy bulk
DH 1992/2009
DB
2014
DB
2014
DH
2013
DB
2012
DB
2011
DH
2011
DB
2011
DB
2010
DB
2010
DB
2009
totale bulk di proprietà in esercizio
tpl
160.500
115.700
115.700
64.000
455.900
80.900
80.900
109.000
76.800
76.800
34.000
34.400
34.400
34.100
34.400
34.400
34.400
34.400
537.100
totale flotta di proprietà in esercizio 1.073.900
17 Four Kitakami*
18 Four Mogami*
19 Great Glen*
handymax bulk
DB
handymax bulk
DB
postpanamax bulk DB
2009
2009
2010
55.700
55.600
93.400
totale navi di terzi a noleggio
204.700
totale generale al 31.03.2016
1.278.600
* : time-charter di lungo periodo
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La m/n Four Turandot in cantiere
14
ambiente e sicurezza
Il greggio ed i diversi prodotti della raffinazione (clean e dirty) sono largamente al primo
posto nell’elenco delle merci trasportate via mare; i dati riportati da ITOPF (International
Tanker Owners Pollution Federation Limited) ed altre autorevoli fonti confermano che la
quasi totalità dei carichi arriva a destinazione senza incidenti.
Dell’inquinamento marino, solo il 4% circa è attribuibile a sinistri marittimi durante ll
trasporto eseguito dalla flotta cisterniera, di cui:
- il 20% circa per errori operativi e/o violazioni di norme;
- l’ 80% circa per incidenti (incagli, collisioni, incendi, naufragi).
Il dato evidenzia i progressi realizzati negli ultimi anni, con inquinamenti attribuibili alle
navi in forte calo e per la maggior parte di modesta entità, anche se non può trascurarsi
come singoli avvenimenti possano dare luogo ad inquinamenti pesanti, con enorme
ripercussione nella sensibilità pubblica.
Il caso BP nel Golfo del Messico, certamente non riferibile al trasporto cisterniero, ha
indubbiamente contribuito a riaccendere l’attenzione (peraltro mai sopita) sulle
problematiche ambientali.
Anche in occasione del disastro “Costa Concordia” l’opinione pubblica in una prima fase
era stata sensibilizzata sul potenziale impatto ambientale per il bunker presente a bordo,
cosa che poi fortunatamente è stata gestita e controllata senza conseguenze.
In effetti, negli ultimi quindici anni, si è registrata una sostanziale riduzione degli
inquinamenti marini, pur in presenza di un forte incremento dei trasporti di greggio e di
prodotti petroliferi. Dalle 72.000 tonnellate versate in mare nel 1997 si è scesi alle 14.000
tonnellate del 2000, alle 3.000 tonnellate del 2008, alle 2.000 tonnellate del 2009, per
raggiungere il record di meno di 1.000 tonnellate nel 2012, risalire leggermente nel 2013
fino a 7.000 tonnellate, ridiscendere a 4.000 tonnellate nel 2014 e risalire a 7.000
tonnellate nel 2015.
(Fonte ITOPF – vedasi il grafico sottoriportato). L’andamento appare particolarmente
significativo ed incoraggiante in considerazione dell’incremento della quantità di olio
trasportata via mare nel periodo considerato.
15
Analogo andamento è confermato dall’osservazione del numero di navi fermate dalle
Autorità portuali, per carenza di standard o violazioni di normative: nel 2010 le unità
fermate sono state 2.217 di cui 122 petroliere; nel 2011 le unità fermate sono state 2.147
di cui solo 117 petroliere; nel 2012 le unità fermate sono state 2.190 di cui solo 70
petroliere; nel 2013 le unità fermate sono state 2.173 di cui solo 65 petroliere, nel 2014 le
unità sono state 1.957 di cui solo 68 petroliere e nel 2015 le unità sono state 1951 di cui
82 petroliere.
Questi dati confermano che il trasporto marittimo è una delle modalità più sicure, anche
nei riguardi della protezione ambientale; nel fare questa affermazione ci rendiamo
naturalmente conto della stonatura rappresentata da avvenimenti quali l’affondamento
dell’Erika (dicembre 1999) e della Prestige (novembre 2002), eventi che – seppure ormai
sensibilmente lontani - hanno comprensibilmente impressionato l’opinione pubblica ed
indotto reazioni emotive di grande impatto.
Sulla via della sicurezza, la costruzione ormai obbligatoria delle navi cisterna a doppio
scafo ha rappresentato una svolta determinante, ma è di tutta evidenza che la
costruzione della nave con criteri di avanguardia non è comunque di per sè sufficiente, se
non è accompagnata da una gestione societaria di alto livello sotto il profilo delle
procedure operative, delle manutenzioni, della qualificazione ed aggiornamento
professionale degli equipaggi; a tal fine, si è ulteriormente intensificata l’azione di
controllo sulle condizioni delle navi da parte delle Autorità marittime nei vari porti.
I “casi” Erika e Prestige hanno funzionato da potente detonatore per accelerare
l’eliminazione dal mercato del tonnellaggio cisterniero obsoleto o comunque costruito
senza il “doppio scafo”, ma soprattutto per il miglioramento del livello qualitativo della
gestione delle navi, per il rafforzamento dei controlli preventivi, il rispetto degli elevati
standard di qualità obbligatori per tutte le flotte.
In effetti, oggi il trasporto marittimo di merci e l’esercizio della navigazione sono
regolamentati da un cospicuo, ferreo reticolato di norme internazionali cogenti, codificate
dai diversi codici di comportamento.
A ciò si aggiungono le regole assunte volontariamente dalle grandi società petrolifere
che, in numero crescente, non considerano l’impiego di navi non a doppio scafo e/o con
età maggiore di venti anni.
16
Protezione ambientale e sicurezza
U.S. Oil Pollution Act of 1990 (OPA 90)
.
.
Vieta l’ingresso nelle acque territoriali statunitensi a tutte le navi cisterna non a
“doppio scafo“, secondo una tempistica scaglionata negli anni, in funzione dell’età
nave e secondo determinate fasce tipologiche.
Dal 2009 il divieto è assoluto, indipendentemente dall’età della nave.
Salvo la prova che l’evento sia stato causato da autentica forza maggiore, la
responsabilità totale per i costi di disinquinamento e per i danni arrecati a terzi e/o
all’ambiente è a carico dell’armatore della nave che deve essere perciò munito di
apposito Certificato di Responsabilità Finanziaria.
 Il limite della Responsabilità assicurativa dell’Armatore è elevata ad un minimo di un
miliardo di dollari.
.
Ciascun Armatore deve inoltre avere appositi “Vessel Response Plans” approvati dalle
autorità americane. Tali piani devono prevedere ogni azione utile a ridurre gli effetti di
un inquinamento e devono includere contratti per il pronto intervento di apposite
strutture ed organizzazioni disponibili ed attrezzate per affrontare ogni emergenza. Il
“Vessel Response Plan“ costituisce di fatto una struttura operativa specializzata e
qualificata, con interconnessioni a livello locale, regionale e nazionale.
 A far data dal 6 febbraio 2009 è entrato in vigore, per navi in acque territoriali
statunitensi il VGP che regola in modo estremamente severo e restrittivo la discarica
mare di qualsiasi genere (effluenti) da parte delle navi. Il tutto in termini di controlli e
minimizzazioni secondo un manuale che deve essere a bordo.
USA BWT system/IMO BWT convention
 Ulteriore passo avanti nella protezione dell'ambiente marino con conseguente
richiesta d’investimento del settore armatoriale è stato fatto in sede IMO con il Ballast
Water Management Code del 2004. Tale codice prevede che su tutte le navi che
operano in navigazione internazionale al di fuori delle 200 miglia costiere di un singolo
paese, vengano installati sistemi per trattamento delle acque zavorra imbarcate
(BWT). Tali impianti hanno lo scopo di ridurre notevolmente il numero di batteri e
microorganismi che vengono trasportati con l'acqua di zavorra e che scaricati in aree
geografiche differenti possano causare seri danni alla fauna marina autoctona. I limiti
sul numero e tipo di microrganismi sono stati imposto dall'IMO ed i sistemi di
trattamento acque devono sottostare ad un rigido protocollo di test per l'approvazione
dal parte di IMO ed delle amministrazioni nazionali. Tuttavia visto il notevole impatto
economico che tali sistemi avranno sulle navi (costi da 500.000 a 1,5 milioni di Usd
per nave a seconda del tipo e dimensioni dell'impianto) e visto che l'obbligo di
installazione sarà su tutte le navi indipendentemente dell'anno di costruzione, alcuni
paesi non hanno ancora ratificato la convenzione BWT (che quindi non è ancora
entrata in vigore). Si prevede che entrerà in pieno vigore nel 2017.
 Anche gli Stati Uniti hanno emesso un loro regolamento per il trattamento delle acque
zavorra per le navi che scaricano zavorra all'interno delle acque territoriali USA,
entrato in vigore nel Gennaio 2016 che tuttavia, essendo molto più restrittivo di quello
dell'IMO, ha causato un notevole impasse per gli armatori. Ad oggi infatti non esistono
sistemi di BWT approvati dall'Amministrazione Americana e sussiste il rischio quindi
che l'installazione di un sistema approvato IMO - successivamente non approvato
17
dall'amministrazione americana - comporti dopo 5 anni la sostituzione obbligatoria con
un sistema approvato. Di fatto la stessa Amministrazione Americana consente agli
armatori di richiedere una deroga per l'installazione del BWT approvato che viene
concessa per circa 5 anni a partire dal Gennaio 2016.
“Phasing out” delle navi cisterna non a doppio scafo
Dopo l’affondamento dell’Erika nel dicembre 1999 ed il conseguente inquinamento di una
parte della costa bretone, erano state approvate dall’IMO e adottate come emendamento
al regolamento Marpol 73/78 nuove regole per l’eliminazione in tempi ristretti del
tonnellaggio cisterniero a scafo singolo. La nuova normativa, formalizzata nell’aprile del
2001, era tale da giocare un ruolo determinante nell’elevazione degli standard della flotta.
Secondo queste regole, era infatti prevista la rottamazione nel periodo 2003/2007 di tutte
le unità con zavorra non segregata e di tutto il rimanente tonnellaggio a singolo scafo,
ancorché con zavorra pulita segregata, entro il 2015.
A seguito dell’affondamento della m/c. Prestige nel novembre 2002, la Comunità Europea
s’è fatta promotrice di nuove regole, sostanzialmente tese ad accelerare i tempi già fissati
dall’IMO per il “phasing out” del tonnellaggio cisterniero non a doppio scafo.
Le nuove regole (Marpol) prevedono una notevole accelerazione dei tempi di phasing out
del tonnellaggio a scafo singolo, rispetto ai termini precedentemente già fissati dall’IMO.
Nel dicembre 2003 l’IMO si è sostanzialmente allineata alle più restrittive regole
comunitarie per cui, ora, la data limite è passata da fine 2015 a fine 2010.
Il limite di fine 2015 è tuttavia rimasto per alcune tipologie di navi, con limitazioni riferite
all’età, purché il loro impiego venga consentito da entrambi gli Stati di caricazione e di
discarica.
Copertura assicurativa
Ad eccezione degli Stati Uniti, la responsabilità dell’Armatore per inquinamenti è soggetta
a certe limitazioni, in funzione anche delle dimensioni della nave.
Esistono appositi Fondi, dotati di ampi mezzi finanziari, costituiti a seguito di apposite
Convenzioni Internazionali, in grado di intervenire per la copertura dei costi e dei danni
da inquinamento provocato da nave.
In tale materia, Premuda ha la massima copertura assicurativa possibile per ciascun
evento (un miliardo di dollari).
Controlli e blocco navi sub-standard
Si è andato progressivamente rafforzando, da parte delle diverse autorità statali, un
deciso sistema di controllo teso a verificare la rispondenza delle navi alle normative ed
agli standard internazionali.
Il Memorandum di Parigi del 1982 (MOU 1982) sottoscritto da 19 Stati europei, inclusi
Federazione Russa e Paesi scandinavi, ha inteso così migliorare le condizioni di
sicurezza delle navi mercantili, la protezione dell’ambiente marino e le condizioni di vita a
bordo.
A tal fine i Paesi firmatari del Memorandum di Parigi si sono impegnati a visitare
annualmente almeno il 25% delle navi mercantili straniere che toccano i porti dello Stato
(Port State Control – PSC).
Nel maggio 2002, il MOU 1982 è stato successivamente rivisto con norme più restrittive,
ratificate dall’Italia con specifico decreto.
18
Conseguentemente, è cresciuta l’ampiezza e la severità dei controlli ed in particolare è
diventato più preciso ed incisivo il monitoraggio e follow-up delle ispezioni, grazie anche
ad un più efficiente sistema di collegamenti informatici.
Nell’ultimo decennio, l’Italia è risultata ai primi posti tra i Paesi firmatari del Protocollo per
quanto riguarda il numero delle ispezioni effettuate e delle navi sottoposte al fermo.
Analoghi accordi sono intervenuti tra i Paesi asiatici attraverso il cosiddetto Memorandum
di Tokyo, mentre gli Stati Uniti hanno un proprio severissimo sistema di controllo che fa
capo alla U.S. Coast Guard.
I dati relativi ai controlli effettuati nell’ultimo quinquennio sono sintetizzati nella tabella
seguente:
area
Memorandum di Parigi
Memorandum di Tokyo
Stati Uniti (U.S. Coast Guard)
Totale
2011
Numero navi arrestate
2012
2013
2014
2015
498
1.559
90
2.147
670
1.421
102
2.193
595
1.153
203
1.951
666
1.395
112
2.173
613
1.204
140
1.957
Il numero di navi cisterna si è sempre mantenuto su valori inferiori al 5% del totale delle
unità arrestate.
I dati della Tabella sono particolarmente incoraggianti ove si consideri che essi debbono
essere riferiti, di anno in anno, ad un numero di navi in continua, forte crescita.
Nell’ottica del miglioramento dello standard del naviglio in circolazione attraverso controlli
ed ispezioni, ulteriori paesi si sono uniti tra loro ed aggiunti con proprie ispezioni: BSMou
(Paesi del Black Sea); AUSREP (Australia); Riyadh Mou (Paesi Arabi); Caribbean Mou
(Caraibi).
Si deve inoltre ricordare che tutte le maggiori Società petrolifere hanno propri efficienti
Organismi di “screening” per l’accettazione di navi candidate ad essere noleggiate o
semplicemente ad operare ai propri pontili o a trasportare propri carichi. Questa
accettazione da tempo non è più valida incondizionatamente per un certo periodo di
tempo, ma sempre soggetta ad aggiornamenti. Questo processo è basato su visite
fisiche (vetting) da parte delle Major Oil Company (MOC) con inserimento dei rapporti in
un grosso database (OCIMF) a cui tutte le Oil Company possono accedere quando è
richiesto lo screening della nave.
La certificazione di “accettazione” della nave e della sua rispondenza a regole e
condizioni assai severe, è condizione indispensabile per poter operare commercialmente
con tali Società.
Le Major Oil Company hanno anche da tempo adottato un sistema di visita (vetting) alla
società di gestione per stabilire se le navi gestite dalla specifica società possano essere
valutate per impieghi a Time Charter.
Anche Premuda è regolarmente visitata in tale ottica ogni qual volta sue navi vengano
noleggiate a periodo.
Dal 2005 l’OCIMF ha varato un programma di self assessment denominato TMSA (Tank
Management Self Assessment) e successivamente aggiornato come TMSA 2 (2008) al
quale Premuda ha prontamente aderito con un’onesta e obbiettiva valutazione che la
pone nella media delle compagnie di gestione di navi petroliere. Sempre nel contesto dei
principi di chiarezza e trasparenza dettati dal sistema di gestione di Premuda (HSEMS) la
compagnia ha offerto il suo contributo all’Intertanko partecipando ed inserendo i suoi dati
nei benchmarking organizzati per il TMSA e per il monitoraggio degli incidenti alle
persone a bordo.
19
Premuda è particolarmente attenta a tutte le problematiche attinenti alla sicurezza ed alla
protezione ambientale e gode sul mercato internazionale di una solida reputazione.
L’organizzazione e l’operatività del Gruppo secondo un severo Health Safety
Environmental Management System hanno impegnato ed impegnano a fondo tutta la
struttura.
Premuda ha una specifica struttura delegata ai problemi della sicurezza e della
protezione ambientale (il Gruppo è in piena conformità con il codice ISM), indispensabile
anche per l’ottenimento dell “accettazione” delle navi da parte dei diversi Stati dove
operano le navi e delle diverse Società petrolifere, siano esse clienti effettivi o soltanto
potenziali.
Enti diversi
IMO - International Maritime Organization
E’ una agenzia dell’Onu di cui fanno parte tutti gli Stati aventi un registro nazionale per la
registrazione di tonnellaggio.
L’IMO è competente per la formazione di accordi e convenzioni aventi forza di legge, su
argomenti marittimi, con specifica attenzione ai problemi relativi alla sicurezza di uomini e
navi ed alla protezione ambientale.
Le principali normative emesse dall’IMO e costantemente aggiornate sono:
SOLAS: fissa regole per la costruzione delle navi e per la loro sicurezza, nonché per la
salvaguardia della vita umana;
LOADLINE: fissa i limiti di immersione delle navi, nelle diverse aree geografiche e nelle
diverse stagioni;
STCW: regolamenta la formazione, la preparazione e la certificazione degli equipaggi
dettando requisiti minimi richiesti per i singoli gradi e per le varie tipologie di navi;
MARPOL: fissa regole in tema di apparati e strutture antinquinamento; di particolare
importanza la regola 26, circa il Shipboard Oil Pollution Emergency Plan (SOPEP) che
considera le procedure tecniche per il coordinamento dell’attività di bordo in caso di
emergenza, nonché procedure di addestramento del personale di bordo;
COLREG: fissa regole in tema di apparati e conduzione della navigazione finalizzate alla
prevenzione delle collisioni in mare;
ISM CODE: è oggi una realtà di fondamentale importanza in quanto fissa regole standard
per la conduzione delle navi e l’organizzazione del lavoro sia a bordo che nelle sedi
armatoriali, con particolare attenzione alle azioni da intraprendere per la prevenzione
degli incidenti e la loro gestione. La normativa è stata recentemente rivista e le revisioni
sono entrate in forza a luglio 2010;
ISPS CODE: obbligatorio da luglio 2004 fissa regole per la security a bordo delle navi e
nei porti, in conseguenza diretta della lotta al terrorismo portata avanti con forza dopo i
tragici eventi di “September eleven”.
--I diversi Regolamenti e Codici dell’IMO costituiscono un insieme normativo
costantemente monitorato ed oggetto di revisioni, aggiunte ed aggiornamenti prima di
diventare parte integrante dei regolamenti SOLAS e MARPOL.
20
A titolo esemplificativo, è da tempo richiesto, per le navi aventi più di quindici anni di età,
un piano di controllo molto accurato della struttura dello scafo (CAS – Condition
Assessment Scheme). Con il 2006 è entrato in vigore un nuovo regolamento Solas PMA
(Permanent Means of Access) che prevede su bulk carriers e tankers di nuova
costruzione l’installazione di accessi permanenti e sicuri (camminamenti e simili) alle parti
alte delle cisterne e stive carico e casse zavorra per consentire le visite strutturali
ravvicinate (close up surveys) ed i rilievi di spessore con nave operativa, senza ricorrere
a ponteggi ed altri mezzi di accesso potenzialmente pericolosi.
Società di Classificazione (Registri)
Sono organizzazioni indipendenti che fissano le regole di costruzione delle navi ed
accertano in modo continuativo, attraverso ispezioni regolarmente cadenzate, la
rispondenza delle navi a tutte le regole e prescrizioni richieste per la loro classificazione.
Spesso sono delegate dai Governi per il rilascio ed il controllo delle certificazioni di
conformità delle navi nei riguardi delle normative internazionali e di quelle dei singoli
Stati.
Esistono circa cinquanta Società di classificazione; le più importanti fanno parte
dell’IACS, organizzazione che coordina e tende ad armonizzare le singole normative. Le
Società di classificazione membri dell’IACS coprono circa il 90% della flotta mondiale;
tutte le navi di Premuda hanno la massima classificazione di Registri IACS.
Sono in corso revisioni dei regolamenti tese ad elevare ulteriormente gli standards tecnici
e ad uniformare verso l’alto le diverse procedure di controllo.
In tale materia, si è realizzato un discreto progresso con l’entrata in vigore – per tutte le
navi cisterna e bulk-carriers ordinate dopo il 1° aprile 2006 – di nuove regole per definire
le caratteristiche strutturali delle navi. Tali regole sono definite Common Structural Rules
(CSR) in quanto predisposte da appositi Comitati composti da componenti di diversi enti
di classifica al fine di avere regole comuni ed uniformi per le diverse categorie di navi (ad
es. per le tankers: Lloyd Register, Det Norske Veritas e American Bureau of Shipping).
Tali regole, che furono sviluppate con l’ausilio di programmi di calcolo strutturale ad
“elementi finiti” sono in grado di calcolare la vita utile delle varie strutture della nave,
calcolandone la fatica nelle varie condizioni operative e porteranno alla costruzione di
navi decisamente più robuste e durature (ed ovviamente più costose).
Le nuove regole sono basate sul calcolo di una vita utile della nave di 25 anni in
condizioni di navigazione in Nord Atlantico, mentre le norme precedenti si basavano su
una vita utile di 20 anni e spesso non coprivano, in maniera esaustiva l’influenza della
fatica sulla vita utile delle strutture.
L’introduzione di queste nuove regole, comuni ed obbligatorie per tutti i Registri, segna
indubbiamente un grande progresso ed elimina il rischio di competizione al ribasso sul
quantitativo di acciaio da impiegare, da parte dei vari Cantieri costruttori.
Rischio pirateria
Il fenomeno della pirateria somala (presenza storica nel trasporto marittimo) nel Golfo di
Aden che si era sempre più intensificato negli ultimi anni, raggiungendo valori
preoccupanti nel 2010-2011, ha evidenziato già nel 2013 un calo notevole sia in termini di
attività che di rischio, consolidatosi nel 2014, si è definitivamente dimostrato nel 2015
rientrato in limiti di rischio abituali. Questo in modo particolare in aperto Oceano Indiano,
rimanendo ancora presente, seppure con rischio minore, nello stretto di Babd Al Mandel.
Il fenomeno aveva raggiunto un'intensità tale da mobilitare la Comunità Internazionale
con interventi militari e presenza di singole forze navali o coalizioni militari tra cui, ad
esempio, la "Missione Atalanta" (ancora in forza) alla quale partecipa anche la marina
Militare Italiana.
Questi interventi hanno generato un buon sistema di pattugliamento e controllo delle
zone a maggior rischio ed hanno sicuramente contribuito molto allo scoraggiamento ed
alla conseguente diminuzione del fenomeno che si era creato.
21
Nonostante quindi il supporto – peraltro limitato ad azioni difensive e protettive - fornito
dalle forze navali internazionali, per gli armatori/gestori di navi che transitano nelle zone a
rischio è stato necessario ricorrere a misure addizionali.
Le più comuni misure adottate riguardano l’installazione di protezioni e barriere fisiche a
bordo (come filo spinato ovvero la predisposizione di apposite aree protette), l’imbarco di
guardie esterne armate di security, l’attivazione di addizionali coperture assicurative (in
aggiunta a quanto già richiesto dagli assicuratori per l’estensione delle coperture Rischi
Guerra alle zone che, a seguito del proliferare degli eventi, sono state escluse dalle
ordinarie coperture durante il 2015 tali aree sono state leggermente ridimensionate) e la
percorrenza di significative ed onerose deviazioni dalle classiche rotte dirette nell’Oceano
Indiano per evitare le zone ritenute a più alto rischio.
In questo contesto la Marina Militare Italiana aveva stipulato un accordo con
l'Associazione di categoria (Confitarma) per organizzare ed offrire uno specifico servizio
di protezione mediante Nuclei Militari (NMNP) di fucilieri della Marina.
Il servizio è stato peraltro sospeso dal 2015 e non si hanno indicazioni per una sua
eventuale ripresa nel futuro.
In questo contesto per gli armatori italiani (che rimangono vincolati dalla legge che
prevedeva l'impiego dei fucilieri della Marina) rimane la sola soluzione di proteggere le
navi con l'ausilio di soli "contractors" privati italiani che hanno superato la pesante
selezione delle verifiche ed esami imposti dalla legge italiana.
Di contro alla diminuzione dell’attività piratesca nell’Oceano Indiano si è verificata, negli
ultimi due anni una sensibile e pericolosa intensificazione della stessa attività sulle coste
del West Africa e Stretto di Malacca.
In particolare la zona del Golfo di Guinea si sta dimostrando una delle aree più a rischio
con aumenti importanti di costi assicurativi e di protezione.
L’attuale situazione, compreso il costo dei contractor privati, quando applicabile, viene a
determinare un maggior costo per una traversata Mar Rosso – Far East Usd
30.000/35.000; per una traversata Far East - Golfo Arabico Usd 20.000/30.000; per una
traversata Golfo Arabico – Far East Usd 10.000/35.000 ed un onere di 30/40.000 Usd per
scali in West Africa per una nave di medie dimensioni.
22
Glossario
Aframax
Nave cisterna da 80-120.000 tonnellate.
B/B - Bare Boat Charter - contratto di noleggio o locazione a scafo nudo
Contratto con cui la nave è messa nella disponibilità del Noleggiatore, senza equipaggio, per un
determinato periodo di tempo; oltre ai costi di viaggio (combustibili, portuali, transito canali, ecc.),
sono a carico del noleggiatore anche tutti i costi operativi (equipaggio, manutenzioni, riparazioni,
lubrificanti, provviste, assicurazioni).
Per la sua natura il Bare Boat copre normalmente periodi di tempo piuttosto lunghi.
Ballast - zavorrata o viaggio in zavorra
Viaggio senza carico, necessario per posizionare la nave al prossimo porto di caricazione o di
bacino.
Ballast tanks - cisterne di zavorra
Cisterne o altri spazi esclusivamente destinati all’imbarco di acqua marina, per provvedere alla
necessaria stabilità della nave nei viaggi senza carico.
Barrel - barile
Unità di misura per greggio e prodotti petroliferi; un barile equivale a circa 159 litri ed occorrono
circa 7,1 barili per una tonnellata.
Bulk - carrier
Nave per il trasporto di carichi secchi alla rinfusa, prevalentemente minerali, carbone, granaglie,
bauxiti.
Bunkers - combustibili
Combustibili necessari per l’esercizio della nave.
C/P - Charter Party - Contratto di Noleggio
Contratto tra Armatore e Noleggiatore per fissare i termini e le condizioni che regolano il trasporto.
Il contratto può essere per uno o più viaggi o per determinati periodi di tempo.
CAP - Condition Assessment Program - programma di verifica dello stato della nave
Gestito dai Registri di Classificazione, è uno schema con cui l’Armatore sottopone volontariamente
la nave ad un programma molto severo di analisi e controllo dello standard dell’unità, in aggiunta
alle certificazioni obbligatorie.
Capesize
Nave per il trasporto di carichi secchi alla rinfusa eccedente le 90.000 tpl (standard attuale 160.000
tpl), non in grado per la sua dimensione di transitare attraverso il Canale di Panama.
CAS - Condition Assessment Scheme - verifica dello stato della nave
Verifica delle condizioni strutturali della nave, effettuata dai Registri di Classificazione per conto
delle Amministrazioni di bandiera, volta ad accertare che le unità cisterna a scafo singolo siano
effettivamente in grado di operare fino alla data stabilita per il loro phase out.
Charterer - Noleggiatore
La parte contrattuale che paga per il trasporto del carico; normalmente proprietario, fornitore o
ricevitore del carico.
Classification Societies - Registri di Classificazione
Organizzazioni indipendenti per il controllo e la verifica delle condizioni tecniche della costruzione e
dell’esercizio delle navi, in conformità a regole fissate dallo stesso Registro o da Autorità nazionali.
Clean Carrier
Nave con le cisterne del carico opportunamente pitturate e trattate, utilizzata prevalentemente per il
trasporto di prodotti petroliferi raffinati, generalmente con portata tra le 20 e le 55.000 tpl.
23
COA - Contract of Affreightment - Contratto di Trasporto
Contratto tra Armatore e Noleggiatore per il trasporto, in un dato periodo di tempo, di determinati
quantitativi di carico, tra aree di caricazione e di discarica predeterminate, con un certo numero di
viaggi effettuati da navi non identificate all’atto della stipula contrattuale, ma rientranti in una
tipologia predeterminata.
COFR - Certificate of Financial Responsibility - Certificato di Idoneità Finanziaria
Certificazione richiesta dalle autorità americane per poter entrare nelle acque USA con carichi di
greggio o prodotti petroliferi.
La certificazione deve confermare l’idoneità dell’armatore o dei suoi assicuratori a coprire
finanziariamente ogni responsabilità per il caso di contaminazione ambientale.
CGT – Compensated Gross Tonnage
Indicatore dell’ammontare di lavoro necessario per la costruzione di una data nave, calcolato
moltiplicando il tonnellaggio della nave per un coefficiente determinato in funzione del tipo e delle
dimensioni della nave.
Sviluppato nel 1977 dall’OECD, consente ragionevoli comparazioni tra le diverse industrie
cantieristiche nazionali impegnate nella costruzione di navi con caratteristiche molto diverse (es.
bulk – carriers/ traghetti passeggeri).
Contango
Situazione di mercato caratterizzata da prezzi a pronti inferiori ai prezzi futuri, impliciti nei contratti
“forward”.
Controstallie – Demurrage
Supplemento giornaliero al nolo dovuto per il tempo che il vettore utilizza per completare le
operazioni di caricazione e discarica, in eccesso rispetto al tempo contrattualmente concesso per
tali operazioni.
DB - Double Bottom - doppio fondo
La nave ha un doppio scafo limitatamente al fondo; la distanza tra i due piani è di 2 - 3 metri ed il
relativo volume è normalmente utilizzato per contenere acqua di zavorra pulita.
DH - Double Hull - doppio scafo
Nave costruita con doppio scafo per ridurre il rischio di fuoriuscita di carico in caso di incagli o
collisioni; la distanza tra i due scafi è generalmente di 2 - 2,5 metri e lo spazio relativo è utilizzato
per contenere acqua di zavorra pulita.
Disarmo nave – Lay up
Stato di inoperosità della nave, priva di impiego commerciale nel corso del quale tutti i costi
gestionali/operativi sono fortemente ridotti.
DS - Double Side - doppio fasciame
La nave costruita con doppio scafo limitatamente ai fianchi; la distanza tra i due scafi è di 2 - 3
metri ed il relativo volume è normalmente utilizzato per contenere acqua di zavorra pulita.
Dry bulk cargo - carico secco alla rinfusa
Carico completo di granaglie, carbone, minerali, bauxite, prodotti di acciaio, ecc.
Drydock - bacino
Messa in bacino di una nave per ispezione, riparazione e pitturazione della parte sommersa dello
scafo. In condizioni normali viene effettuato ogni 2,5 - 3 anni.
DWT - TPL - dead-weight tonnage - tonnellate di portata lorda
Capacità di trasporto della nave, misurata in tonnellate (tpl), comprensiva del carico, dei
combustibili, delle provviste e dell’equipaggio.
FPSO – Floating production storage and off-loading unit
Nave posizionata su campo petrolifero in mare aperto, attrezzata per la produzione, la prima
lavorazione, lo stoccaggio ed il trasbordo su altre unità del greggio.
Handybulk
Nave bulk-carrier, normalmente dotata di gru, con capacità di portata tra le 10.000 e le 40.000 tpl.
24
Handymax - Supramax
Nave bulk-carrier, normalmente dotata di gru, con capacità di portata tra le 40.000 e le 60.000 tpl.
Ice Class A1/A1
Annotazione rilasciata dai Registri di Classificazione per navi idonee a navigare in autonomia
propulsiva in acque con ghiacci anche pluristagionali.
IMO – International Maritime Organization
E’ un’agenzia dell’ONU incaricata di formare accordi e convenzioni su argomenti marittimi, aventi
forza di legge.
Knot - nodo
Misura di velocità in mare. Un nodo equivale ad un miglio nautico o 1.852 metri per ora.
Light weight - dislocamento
Peso della nave scarica, costituito da scafo e macchinari.
Minicape
Nave bulk-carrier di tipo Capesize di dimensioni ridotte (90/120.000 tonn.)
M/C - M/T
Motocisterna, motor tanker.
M/N - M/V
Motonave, motor vessel.
Multipurpose carrier
Nave per il trasporto di carichi secchi alla rinfusa, di grandi manufatti, di tubi, di contenitori ed altri
carichi di grandi dimension
Nautical mile - miglio marino
Corrisponde a 1.852 metri.
OBO - Ore Bulk Oil Carrier
Nave idonea al trasporto alternativo sia di carichi liquidi che di carichi secchi alla rinfusa.
Off-hire - fuori nolo
Periodo in cui la nave non genera nolo, normalmente perché impegnata nell’effettuazione di
riparazioni o manutenzioni.
Off – shore
Attività marittima svolta in mare aperto per la ricerca e la produzione di petrolio.
Operating Costs - costi operativi
Costi per l’esercizio della nave quali equipaggio, assicurazioni, provviste, manutenzioni,
certificazioni, lubrificanti. Sono esclusi i costi operativi direttamente inerenti il singolo viaggio quali
combustibili, spese portuali, transito canali.
Order Book
Volume degli ordini per nuove costruzioni a disposizione dell’industria cantieristica.
Panamax
Nave cisterna o bulk-carrier idonea a transitare il Canale di Panama, quindi con larghezza massima
di 32,24 metri. Normalmente unità non superiore a 80.000 tpl.
Phase Out
Radiazione obbligatoria (e conseguente demolizione) di navi, a motivo delle caratteristiche di
costruzione dello scafo e/o dell’età.
Pool
Accordo di cooperazione tra Armatori per l’esercizio commerciale in comune di navi similari, con
ripartizione dei risultati.
25
Post Panamax
Nave cisterna o bulk-carrier idonea a transitare il nuovo Canale di Panama, con tonnellaggio fra
80.000 e 110.000 tpl.
Product Carrier
Nave cisterna idonea al trasporto di prodotti petroliferi (quali nafta, gasolio, benzina) e di olii
vegetali.
Le cisterne di queste navi sono trattate con pitture o prodotti speciali.
Profit Sharing
Accordo commerciale, generalmente collegato ad un contratto di noleggio a time charter, attraverso
il quale l’armatore, ad integrazione della rata base concordata, riceve un conguaglio parametrato al
differenziale tra la rata base ed i risultati effettivamente conseguiti dal noleggiatore con l’impiego
della nave ovvero al differenziale tra la rata base ed un apposito indice di mercato. In caso di
Profit/Loss sharing, tale conguaglio può assumere anche segno negativo.
Register Tonn - tonnellata di stazza
Misura di volume equivalente a 100 piedi cubi o 2,83 m³.
Il Gross Register Tonnage (GRT) - Tonnellate di Stazza Lorda (TSL) - è essenzialmente il volume
della parte chiusa della nave, con eccezione di alcuni spazi quali ponti di comando, cucina ed altri.
Il Net Register Tonnage (NRT) - Tonnellate di Stazza Netta (TSN) - è dato dal Tonnellaggio di
Stazza Lorda diminuito degli spazi necessari per l’operatività della nave quali sovrastrutture, sala
macchine, ecc.
SBT - Segregated Ballast Tanks - cisterne per zavorra segregata
Cisterne dedicate esclusivamente all’imbarco di acqua di zavorra pulita.
Second Hand Market - mercato di seconda mano
Mercato per la vendita e l’acquisto di tonnellaggio di seconda mano.
Special Survey - visita speciale
Ciclo di sorveglianza di scafo, macchinari ed equipaggiamento della nave da essere completato
ogni cinque anni, secondo verifiche ed ispezioni a scadenze prefissate da parte dei Registri di
Classificazione.
Spot Market
Impiego della nave con viaggio singolo, sulla base dei noli di volta in volta correnti sul mercato.
Standstill
Accordo per la temporanea sospensione dei rimborsi delle rate di un finanziamento.
Suezmax
Nave cisterna in grado di transitare il Canale di Suez a pieno carico; normalmente compresa tra le
120 e le 200.000 tpl.
Supramax
Nave bulk-carrier, normalmente dotata di gru, con capacità di portata tra le 40.000 e le 60.000 tpl.
TBN – To be named / TBR – To be renamed
Unità di nuova costruzione od in fase di acquisizione in attesa di assegnazione ovvero di
riassegnazione del nome nave.
T/C rate - Time Charter Rate - rata di noleggio a tempo
Rata di nolo per la messa a disposizione della nave, con costi di combustibili, spese portuali,
transito canali ed altri oneri relativi al viaggio a carico del noleggiatore. Normalmente espressa in
dollari per giorno di disponibilità della nave (giorni di calendario meno off-hires).
Time Charter equivalent
Trasformazione del nolo in termini corrispondenti alla rata di Time Charter (dollari/giorno). Il
procedimento è utilizzato per consentire analisi economiche e valutazioni di mercato in termini
omogenei.
26
Ton-mile - tonnellata miglio
Misura dei volumi di traffico derivante dalla moltiplicazione delle tonnellate trasportate per le
distanze percorse.
ULCC - Ultra Large Crude Carrier
Nave cisterna superiore a 300.000 tpl.
VLBC – Very Large Bulk Carrier
Nave bulk eccedente le 160.000 tpl.
A volte è ricompressa nella categoria delle Capesize.
VLCC - Very Large Crude Carrier
Nave cisterna tra le 200 e le 300.000 tpl.
Voyage Costs - Costi di Viaggio
Costi direttamente correlati al viaggio, quali combustibili, spese portuali, transito canali, ecc.
World Scale
Sistema internazionale indicante una rata base di nolo per il trasporto di greggio o di prodotti
petroliferi tra ogni possibile punto di caricazione ed ogni possibile punto di discarica. La rata
effettiva di nolo, per un determinato viaggio, è espressa quale percentuale della rata base.
27
Dati consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2015
attivo
passivo
debiti a breve
e altre
passività
€/000 364.146
89%
Flotta
€/000
300.902
73%
altre attivià
non correnti
€/000 64.950
16%
attività
correnti
€/000 43.513
11%
patrimonio
netto
€/000 27.308
7%
debiti
esigibili oltre
12 mesi e
altre
passività non
correnti
€/000 17.911
4%
Conto Economico (Euro/000)
Ricavi base time charter
Costi operativi e noleggi passivi
56.997
(38.706)
Margine di contribuzione Flotta
18.291
Risultato da alienazioni di navi
Costi di struttura e altri costi / ricavi
Ammortamenti
Rettifiche di valore per impairment
(20.502)
(19.238)
(24.271)
(18.025)
Risultato operativo
Partite finanziarie
Rivalutazione/svalutazione di partecipazioni
Risultato prima delle imposte
Imposte
Risultato dell' esercizio
Risultato di pertinenza di terzi
Risultato di pertinenza del Gruppo
(63.745)
(18.590)
1.501
(80.834)
(566)
(81.400)
(15)
(81.385)
Poste di natura non ordinaria (*)
49.654
Risultato rettificato di Gruppo
(31.731)
(*) Dettaglio poste di natura non ordinaria:
Risultato da alienazioni di navi
Accantonamenti a fronte contratti onerosi ("t/c in")
Oneri di ristrutturazione
Rettifiche di valore per impairment
Differenze di cambio da valutazione
Totale
(20.502)
(4.485)
(2.151)
(18.025)
(4.491)
(49.655)
28
Dati consolidati di sintesi
Immobilizzazioni nette
Indebitamento e altre passività nette
Patrimonio netto (1)
EBITDA
Oneri finanziari netti (2)
Ammortamenti
Rettifiche di valore per impairment
Svalutazioni/(rivalut.) partecipazioni
Cash-flow (3)
Risultato netto (1)
Dividendi (4)
2015
(€/000)
2014
(€/000)
2013
(€/000)
2012
(€/000)
2011
(€/000)
365.852
338.544
27.254
464.006 426.049
366.001 304.427
97.935 125.974
451.333
286.866
164.411
511.216
297.676
213.494
(€/000)
(€/000)
(€/000)
(€/000)
(21.449)
1.511
1.933
24.138
12.850
11.800
10.470
7.117
24.271
23.022
22.765
27.934
18.025
19.787
(1.501)
768
2.593
16.821
(39.103) (18.768) (9.974)
(212)
(81.385) (41.796) (32.747) (47.942)
-
34.938
6.860
27.941
3.042
2.305
26.293
(4.686)
-
(€/000)
(€)
(€)
(€)
(€)
(€)
Risultato netto per azione (1)
Dividendo per azione ordinaria
Dividendo per azione risparmio
(0,43)
-
(0,22)
-
(0,17)
-
(0,26)
-
(0,02)
-
Debt/equity
Cash-flow/oneri finanziari
11,63
(3,04)
3,60
(1,58)
2,34
(0,95)
1,82
(0,03)
1,44
3,83
2,9%
-47,4%
-298,6%
-143,2%
2,9%
1,4%
-42,7%
-19,1%
2,8%
1,4%
-26,0%
-7,9%
2,6%
5,4%
-29,2%
-0,1%
2,2%
7,6%
-2,2%
12,3%
Costo medio indebitamento
Return on investment (ROI) (5)
Return on equity (ROE) (1)
Cash-flow/patrimonio netto
(1) : di pertinenza del gruppo
(2) : escluse differenze di cambio
(3) : risultato + ammortamenti e rettifiche di valore per impairment
(4) : riferiti al risultato dell’esercizio, pagati nell’esercizio successivo
(5) : EBITDA / capitale netto investito
29
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Relazione sulla Gestione
31
32
Signori Azionisti,
ricordiamo che il Consiglio di Amministrazione della Società è composto, per il triennio
2014/2016, dai Signori: Fernanda Contri, Alberto Garibotto, Antonio Gozzi, Alcide Rosina,
Anna Rosina, Stefano Rosina, Alessandro Zapponini e Stefano Zara e durerà in carica
fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.
Alcide Rosina riveste la carica di Presidente con i poteri di rappresentanza legale di
fronte ai terzi e di gestione per tutti gli affari e gli atti, sia di ordinaria che di straordinaria
amministrazione, con esclusione degli atti per legge riservati al Consiglio e con
esclusione di atti di particolare rilievo economico, quali acquisto o vendita di navi,
stipulazione di contratti di impiego delle navi sociali aventi una durata superiore a
sessanta mesi, assunzione e cessione di partecipazioni, concessione a controllate di
finanziamenti a medio/lungo termine, rilascio di garanzie: il tutto per importi eccedenti
determinati limiti.
Stefano Rosina riveste la carica di Amministratore Delegato con i poteri di
rappresentanza legale di fronte ai terzi, di direzione della gestione della flotta, di direzione
dell’attività commerciale ed operativa e di coordinamento dell’attività e gestione delle
società del Gruppo.
Stefano Zara, Amministratore Indipendente, ricopre la carica di Vice Presidente.
Il Consiglio ha costituito al suo interno un “Comitato per il Controllo Interno”, un “Comitato
per le operazioni con parti correlate” ed un “Comitato per la remunerazione”.
Il “Comitato per il controllo interno” ha il compito di analizzare e valutare le problematiche
rilevanti per il controllo delle attività aziendali, con funzioni propositive e consultive; è
composto dal Vice Presidente Stefano Zara e dai Consiglieri Fernanda Contri ed Alberto
Garibotto; alle sue riunioni partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o un Sindaco
suo delegato.
Il “Comitato per le operazioni con Parti Correlate”, formato dagli stessi consiglieri
componenti il “Comitato per il Controllo Interno”, ha il compito di fornire il proprio parere –
non vincolante - sulle operazioni di maggior rilievo poste in essere con Parti Correlate.
Il “Comitato per la Remunerazione” è costituito dai Consiglieri Fernanda Contri, Antonio
Gozzi e Stefano Zara. Il Comitato, alle cui riunioni partecipa il Presidente del Collegio
Sindacale o un sindaco suo delegato, ha il compito di formulare proposte al Consiglio per
la remunerazione del Presidente e dell’Amministratore Delegato e di determinare i criteri
per la remunerazione dell’alta Direzione della Società e del Gruppo.
Nel 2015 il Consiglio ha tenuto otto riunioni ricevendo tra l’altro, unitamente al Collegio
Sindacale e con metodologia costante, puntuali informazioni sull’andamento dei mercati;
sulla copertura commerciale e sulla gestione tecnica della Flotta; sulla dinamica dei costi
e sul divenire dei risultati economici; sull’andamento e sulle attività delle Società
controllate e collegate; sulla situazione finanziaria; su altre operazioni ed accadimenti di
rilievo interessanti la gestione.
Il Consiglio si è costantemente occupato della situazione finanziaria del Gruppo, con
particolare riferimento alle negoziazioni in corso con le banche creditrici per la
ristrutturazione dell’indebitamento, sulla base di piani da attestare ex art. 67 Legge
Fallimentare e, in particolare a partire dall’ultimo trimestre dell’anno, sulla possibile
insorgenza di fattispecie ex art. 2446 c.c.
Fatta eccezione per quanto sopra, nel corso dell’Esercizio non si sono avute operazioni
atipiche o inusuali rispetto alla normale gestione di impresa, né si sono avute operazioni
significative, non ricorrenti, con parti correlate o in situazioni di conflitto d’interesse.
Anche nel 2015 le uniche operazioni infragruppo sono derivate dalla struttura operativa
del Gruppo; esse sono tutte con società o tra società da noi controllate o collegate e
33
consistono in attività di gestione e concessione di supporto finanziario, applicando
sempre compensi e remunerazioni normali, in linea con gli usi ed i valori di mercato.
Tutte le operazioni infragruppo o con parti correlate sono riepilogate nell’apposito
prospetto allegato alle Note Esplicative.
Società controllate o collegate
Esaminiamo di seguito l’attività delle Società controllate/collegate, operative
nell’Esercizio, rimandando alle Note Esplicative per ulteriori dati delle singole società:
1.0 Four Jolly S.p.A. – Genova, costituita in partnership con il Gruppo Messina e
partecipata al 50%, è proprietaria delle due unità LR2 (aframax product carrier da
115.700 tpl) Four Wind e Four Sky, consegnate dal cantiere coreano Samsung
rispettivamente a luglio 2009 ed a marzo 2010. Nell’Esercizio 2015 – in ragione del
migliorato tono dello specifico mercato di interesse - la società ha registrato un
risultato di gestione positivo. La perdita di esercizio di Euro 3.356.451 è stata infatti
esclusivamente prodotta dalle differenze di cambio da valutazione sui finanziamenti
navali denominati in dollari, ammontanti a Euro 6.298.194. Nell’Esercizio 2014 la
società aveva registrato una perdita di Euro 9.370.934 (di cui Euro 6.542.065 da
differenze di cambio). Depurati i risultati da tali poste, aventi natura non monetaria, il
risultato del 2015 sarebbe stato positivo per Euro 2.941.743, da raffrontare con la
perdita di Euro 2.828.868 nell’esercizio precedente, su basi omogenee. Ricordiamo
che nel corso del secondo Semestre 2013 la collegata ha avviato trattative
autonome con le proprie banche per ottenere una ristrutturazione dell’indebitamento
finanziario sulla base di piani da attestare ex art. 67 Legge Fallimentare. Tale
accordo, pressoché definito nei termini fondamentali, ma con alcune minori
“intercreditor issues” ancora da risolvere, attende l’approvazione del piano relativo al
Gruppo Premuda per poter giungere a compimento.
2.0 Premuda International S.A.H. - Lussemburgo, controllata al 100%, svolge la
funzione di holding delle attività estere del Gruppo. La Società era anche proprietaria
delle due aframax tanker Ice Class Four Antarctica e Four Atlantica, da sempre
noleggiate a terzi a scafo nudo con contratti di lunga durata (inizialmente con il
Gruppo Stena e successivamente col Gruppo Minerva). Dette unità sono state
cedute a terzi nel corso dell’esercizio con consegna agli acquirenti avvenuta a metà
dicembre. La società, ha chiuso l’esercizio con un risultato civilistico negativo di Euro
84.316.417 a cui hanno concorso svalutazioni di partecipazioni per 87,0 milioni di
Euro ed ammortamenti flotta per 3,1 milioni di Euro, solo in piccola parte compensati
da utili su cessioni di navi per 5,7 milioni di Euro (nell’Esercizio 2014: risultato
negativo di Euro 9.380.615 dopo ammortamenti flotta per 3,3 milioni di ed
accantonamenti per 14,5 milioni di Euro).
Premuda International SAH controlla le seguenti Società:
2.1 Four Handy Ltd. – United Kingdom, controllata al 100%, ha operato sotto il regime
della tonnage tax inglese le otto unità del tipo handy bulk carriers da 34.000 tpl di
sua proprietà denominate Four Aida, Four Nabucco, Four Otello, Four Rigoletto,
Four Butterfly, Four Turandot, Four Emerald e Four Diamond nonché la Panamax
bulk carrier da 76.500 tpl, denominata Framura, noleggiata a terzi a lungo termine.
La società ha inoltre operato tre unità bulk “supramax” (Four Shinano, Four Kitakami
e Four Mogami) di proprietà di armatori giapponesi, assunte a noleggio time charter
per sette/otto anni con varie opzioni di estensione del noleggio e diverse opzioni di
acquisto.
Il contratto della Four Shinano si è esaurito nel corso del 2015, mentre per gli altri
due contratti, a fronte della nostra rinuncia alle opzioni di acquisto, le rate di noleggio
“in” – per la durata di un anno – sono state ridotte.
34
La società, in un contesto di mercato dei noli estremamente depresso, che ha
determinato la necessità di svalutare la flotta di proprietà per complessivi US$
14.672.356 ed accantonare US$ 4.983.877 a fronte delle future perdite attese dalle
navi assunte a noleggio, ha chiuso l’esercizio con una perdita di US$ 49.016.395 a
fronte del corrispondente risultato negativo di US$ 15.057.716 dell’esercizio
precedente.
Ricordiamo che - in passato - la società ha partecipato con una quota del 60% alla
costituzione della Premuda Sierra Leone Limited che a sua volta detiene una
partecipazione del 49% nella Sierra Leone National Carrier Limited, joint venture con
il Governo della Sierra Leone per il trasporto di carichi da e per tale Nazione. A fine
2015 entrambe le società non erano ancora operative, anche a causa delle ulteriori
difficoltà portate dal calo dei prezzi delle materie prime.
2.1.1
Four Coal Shipping Ltd. – United Kingdom, posseduta al 49% da Four
Handy Ltd. ha operato sotto il regime della tonnage tax inglese la panamax
bulk carrier da 76.500 tpl, denominata Four Coal. L’unità, come la gemella
Framura, è noleggiata a terzi a lungo termine. Ricordiamo che, nel corso del
2014, per poter organizzare la copertura finanziaria che consentisse il ritiro
della seconda panamax dal cantiere costruttore, si è reso necessario
segregare tale unità in una “single purpose company” costituita
appositamente e cedere il 50% + 1 azione di tale società ad un investitore
terzo, di gradimento delle banche finanziatrici. Il residuo capitale è detenuto
da Four Handy Ltd. che dispone di un diritto/obbligo di riacquisto, a
condizioni predeterminate, da eseguirsi al perfezionamento del piano di
riassetto dei debiti di Gruppo (o comunque originariamente entro il primo
Semestre 2015, termine oggi esteso al 30 giugno 2016). La società ha
chiuso l’Esercizio 2015 con un profitto di US$ 1.373.004 a fronte della
perdita di US$ 823.703 dell’esercizio 2014.
2.2 Four Vanguard Serviços e Navegaçao Lda. - Madeira, controllata al 100%, era
proprietaria della FPSO Four Rainbow, operativa dal maggio 2003 a giugno 2012
nell’estrazione di greggio in Australia e successivamente a tale data, terminato il
contratto di impiego, trasferita a Labuan (Malesia) dove è stata posta in disarmo in
attesa di un nuovo impiego. La Società, a fine settembre, ha costituito una Joint
Venture con il gruppo Yinson alla quale ha ceduto l'unità.
L'operazione ha dato vita alla collegata Anteros, attiva nella ricerca di un nuovo
contratto di impiego della FPSO, operazione meglio descritta nella Relazione sulla
Gestione al Bilancio Consolidato, a cui facciamo rimando.
Il risultato dell’esercizio, gravato da una minusvalenza di 12,9 milioni di Euro a
seguito della cessione dell’unità, mostra una perdita di Euro 19.861.379 che si
raffronta con la perdita di Euro 22.809.396 realizzata nell’esercizio precedente.
2.2.1
Anteros Rainbow Offshore PTE LTD. – Singapore, posseduta al 49% da
Four Vanguard Serviços e Navegaçao Lda., costituita nel corso
dell’Esercizio 2015 ha acquisito la proprietà della FPSO Four Rainbow, al
momento non operativa, realizzando una perdita di Euro 228.809.
2.3 Australian FPSO Management PTY. LTD. - Australia, posseduta al 100%, dopo aver
curato, in passato, la gestione tecnica ed operativa della FPSO Four Rainbow ed
aver prestato assistenza per la gestione dei contenziosi nei confronti del precedente
noleggiatore, è prevista essere avviata alla liquidazione, ed ha chiuso l’Esercizio
2015 con un risultato negativo di 33.224 dollari australiani (pari a circa 22.484 Euro)
contro un utile di dollari australiani 124.149 nel 2014.
2.4 Premuda (Monaco) S.A.M.,- Montecarlo, controllata al 90%, ha svolto servizi
amministrativi e commerciali/operativi per altre società del Gruppo, realizzando un
risultato negativo di Euro 153.511 (utile di Euro 59.411 nell’Esercizio 2014).
35
--Rinviamo alla Relazione al Bilancio Consolidato per una più approfondita analisi dei
mercati in cui operano la Società e le sue controllate.
Dati ed informazioni diverse
Ricordiamo che, a decorrere dal 1° gennaio 2005 e con durata decennale, Premuda Spa
ha aderito al regime fiscale della “tonnage tax” adottato anche in Italia, in analogia a
quanto già in vigore nella maggior parte dei Paesi Comunitari.
Tale normativa prevede la determinazione forfetaria del reddito prodotto dalle navi iscritte
nel Registro Internazionale, sulla base del loro tonnellaggio. Si è provveduto al rinnovo di
tale regime in sede di presentazione di Unico 2015, nei termini consentiti dalle norme
vigenti.
Nel corso dell’Esercizio 2015 si è realizzata la definizione con adesione della tassazione
dei dividendi distribuiti da Premuda International Sah nell’Esercizio 2011 (in analogia al
trattamento dei dividendi distribuiti nel 2010, già definiti nell'esercizio precedente).
Ricordiamo che ad inizio aprile 2014 era stato possibile concordare con l’Agenzia delle
Entrate una ipotesi di assoggettamento a tassazione di tali dividendi equiparando le
società di originaria provenienza dei dividendi a stabili organizzazioni della casa madre. I
dividendi percepiti sono stati pertanto, ove possibile, assoggettati a tassazione sulla base
del tax rate della Società (alquanto ridotto in applicazione della tonnage tax italiana) e,
per la sola controllata le cui navi sono state impiegate a scafo nudo (fattispecie
espressamente esclusa dall’applicazione della tonnage tax italiana), sostanzialmente
sulla base della tassazione ordinaria.
L’onere derivante dall’avvenuta definizione della posizione 2011 era stato in larga parte
accantonato nel precedente esercizio, così come il presumibile onere da sostenere per i
dividendi distribuiti nel 2012.
A margine della verifica effettuata per l’Esercizio 2011 i verificatori hanno inoltre sollevato
alcune perplessità sul mancato assoggettamento a tassazione per trasparenza della
stessa Premuda International ed in particolare sulle modalità di calcolo del tax rate della
controllata da raffrontare con il tax rate virtuale che la stessa avrebbe avuto se
assoggettata a tassazione in base alle regole italiane.
La risposta fornita all’apposito questionario, supportata dal parere di autorevoli esperti,
ribadisce ed argomenta la correttezza della nostra posizione, per cui non si è ritenuto di
dover effettuare alcun accantonamento. Al momento non si hanno ulteriori riscontri da
parte dell’Agenzia delle Entrate.
--La media del rapporto di cambio euro/dollaro dell’Esercizio 2015 è risultata di 1,1112,
contro il corrispondente dato di 1,3280 del 2014. A fine 2015 il cambio euro/dollaro era
pari a 1,0887 (1,2141 a fine 2014). La valuta americana ha registrato pertanto un
rafforzamento del 10,3% nei valori puntuali di fine anno e del 19,4% nei valori medi,
rispetto ai valori dell’esercizio precedente.
Ricordiamo che la quasi totalità dei nostri ricavi è espressa in dollari e che il valore delle
navi è indicato nel mercato nella stessa valuta, mentre generalmente soltanto una parte
dei costi è sostenuta in dollari. In via generale, un dollaro forte è quindi per la Società
complessivamente un fattore positivo, sia sotto il profilo patrimoniale che sotto quello del
Conto Economico, anche se occorre tenere conto degli effetti contabili derivanti dalla
contro valutazione in bilancio, al cambio di fine esercizio, delle poste in valuta, con
particolare riferimento ai finanziamenti a medio/lungo termine espressi nella divisa
statunitense.
36
Il rafforzamento del dollaro statunitense rispetto all’esercizio precedente ha comportato
un miglioramento dei margini di circa 8,4 milioni di Euro, ma tale positivo effetto è stato in
parte compensato dalla contro valutazione dei mutui in dollari ai cambi di fine esercizio
che ha determinato un impatto negativo di 4,5 milioni di Euro, per un effetto complessivo
netto a Conto Economico positivo per circa 3,9 milioni di Euro. Evidenziamo che le
differenze di cambio da valutazione (non realizzate) in passato venivano registrate
direttamente a Patrimonio Netto (hedge accounting) ma, a partire dal Bilancio
dell’Esercizio 2013, sono portate a Conto Economico quale conseguenza del processo di
ristrutturazione dell’indebitamento, come meglio specificato nelle Note Esplicative a cui
facciamo rimando.
L’azione ordinaria Premuda è stata regolarmente quotata presso Borsa Italiana con
scambi che hanno interessato un totale di 53.727.739 azioni, contro le 24.600.169
dell’esercizio precedente. La quotazione media per il 2015 è stata di Euro 0,227 a fronte
del corrispondente valore medio di Euro 0,340 per il 2014.
Il valore complessivo delle contrattazioni passate per il tramite di Borsa Italiana è risultato
equivalente a circa 12,3 milioni di Euro a fronte dei circa 8,4 milioni del 2014.
Secondo i dati di Borsa Italiana Spa, nel 2015 la performance del titolo è risultata positiva
dell’11,71%, inferiore alla crescita dell’indice SMALLCAP (+19,53%), cui il titolo
appartiene dal dicembre 2012 (nel 2014 si era registrata una performance negativa del
41,55%).
Nel primo Trimestre 2016 sono stati scambiate n. 3.757.372 azioni, per un controvalore di
circa Euro 591.000, alla quotazione media di Euro 0,157.
Sulla base dei dati disponibili, al termine del 2015 gli Azionisti della Società risultano
essere sostanzialmente invariati (circa 1.900 come al 31 dicembre 2014).
--Al 31 dicembre 2015 (così come alla fine dell’esercizio precedente) la Società
Investimenti Marittimi Spa (60% Navigazione Italiana Spa, 30% Generali Italia Spa (già
Assicurazioni Generali Spa) e 10% Duferco Italia Holding Spa) deteneva n. 111.033.237
azioni ordinarie Premuda pari al 59,15% del capitale con diritto di voto.
Alla data della presente relazione, tale partecipazione risulta invariata.
A seguito di quanto precede, Navigazione Italiana Spa (che inoltre detiene direttamente
n. 12.267.612 azioni ordinarie Premuda pari al 6,54% del capitale con diritto di voto), per
il tramite di Investimenti Marittimi Spa, risulta controllante di diritto di Premuda, senza
peraltro svolgere attività di direzione e coordinamento ai sensi dell’art. 2497 c.c.
--Il Bilancio al 31.12.2015 è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società
PricewaterhouseCoopers Spa cui, con deliberazione assembleare del 27 aprile 2010 era
stato affidato il corrispondente incarico per il periodo 2010-2018.
PricewaterhouseCoopers Spa ha anche provveduto alla revisione contabile limitata della
Relazione Finanziaria consolidata per il primo Semestre 2015.
--Anche in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 2428 codice civile Vi informiamo che:
- la Società nel corso dell’esercizio 2015 non ha svolto attività di ricerca e sviluppo;
- la Società non possiede azioni proprie;
- la Società non possiede azioni o quote di società controllanti;
- nessuna delle società controllate detiene azioni della Società;
37
Ai sensi dello stesso articolo Vi informiamo inoltre che:
- l’attività di Premuda e del Gruppo è soggetta a molteplici norme e regolamenti (sia
nazionali che sovranazionali) in materia ambientale la cui inosservanza determinerebbe
di fatto l’impossibilità ad operare sul mercato. Tali regolamentazioni riguardano tra l’altro
le emissioni in atmosfera, lo smaltimento dei rifiuti e delle acque di zavorra e l’obbligo di
demolizione del naviglio cisterniero vetusto. La Società è inoltre esposta agli altri rischi
ed incertezze caratteristici del settore marittimo, tra cui si evidenziano i rischi di
pirateria, i rischi derivanti da eventi bellici, i rischi connessi ad eventi atmosferici, quelli
derivanti da urti e collisioni, ecc. Per la componente economica, tali rischi vengono
neutralizzati, ove possibile, ricorrendo ad idonee coperture assicurative e sono limitati
attraverso un sistema di gestione certificato da parte di appositi organismi preposti. Si
rimanda a quanto più dettagliatamente illustrato al precedente paragrafo ambiente e
sicurezza, da considerarsi, unitamente al glossario, quale parte integrante della
presente relazione. La Società è inoltre esposta a rischi di natura finanziaria,
dettagliatamente illustrati nelle Note Esplicative, a cui facciamo rimando.
- In materia di tutela della salute e sicurezza sul posto di lavoro Premuda rispetta la
normativa vigente, ed in particolare, ha provveduto alla revisione ed aggiornamento del
Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008.
--Le azioni detenute e/o movimentate da componenti degli organi di Amministrazione, di
Controllo, dai Direttori Generali e dai Dirigenti con responsabilità strategiche sono
riportate nella Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi del D. Lgs. 58/1998 (Testo
Unico della Finanza) e del Regolamento Emittenti Consob, pubblicata ai sensi di legge e
resa disponibile sul sito internet della Società www.premuda.net nell’area investor
relations.
--Le informazioni richieste dall’art. 123 bis Testo Unico della Finanza sono riportate nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, pubblicata congiuntamente alla
presente relazione e resa disponibile sul sito internet della Società www.premuda.net
nell’area investor relations.
--La Società è adeguata alle condizioni di cui all’articolo 36 commi a), b) e c) del
Regolamento Mercati Consob riguardante le “condizioni per la quotazione di azioni di
società controllanti società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti alla
U.E.”.
La Società ha attuato ai sensi del D. Lgs. 196/2003 (in materia di protezione dei dati
personali) tutte le misure di sicurezza necessarie ed effettuato le opportune verifiche.
La Società è dotata di un modello organizzativo atto a prevenire la responsabilità
amministrativa dell’ente ex. D. Lgs. 231/2001 e successive modificazioni ed integrazioni e
conforme ai dettami della Legge 262/2005.
--Si ricorda che il bilancio d’esercizio di Premuda Spa è stato redatto applicando i principi
contabili internazionali IFRS emessi dall’International Accounting Standard Board ed
omologati dall’Unione Europea.
---
38
E’ in atto un programma di remunerazione ed incentivazione del “Top management”
deliberato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la
Remunerazione.
Il programma – sostanzialmente invariato rispetto al triennio precedente - è riferito agli
esercizi 2014-2015-2016 e si sviluppa su tre piani:
a) riconoscimento di un compenso annuo, ragguagliato al risultato dell’esercizio, pari al
5% dell’utile netto consolidato (dopo le imposte), limitatamente alla parte eccedente il
5% del patrimonio netto consolidato ad inizio esercizio. Tale compenso è ripartito per il
50% al Presidente, per il 25% all’Amministratore Delegato, per il 10% al Direttore
Generale con il residuo 15% destinato ad altri Dirigenti del Gruppo;
b) riconoscimento di un compenso ragguagliato all’incremento patrimoniale del Gruppo
nel triennio, da regolare al termine dell’Esercizio 2016. Il compenso è pari al 5% della
differenza tra il “patrimonio netto consolidato” a fine periodo ed il “patrimonio netto
consolidato” ad inizio periodo, incrementato del 15% e la sua ripartizione è analoga a
quanto indicato al precedente punto a);
c) piano nominale di “stock option” (c.d. phantom stock) con un compenso monetario
pari al differenziale fra la media mensile del corso di borsa del titolo Premuda all’atto
dell’assegnazione dell’opzione ed il corso di borsa dello stesso titolo nel mese solare
precedente alla dichiarazione di opzione. Tale piano è stato approvato dall’Assemblea
Ordinaria del 24 giugno 2014.
Le opzioni sono riferite ad un massimo complessivo annuo di n. 3.600.000 azioni,
esercitabili in un periodo di 36 mesi a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a
quello di assegnazione. Le opzioni sono state assegnate per n. 1.800.000 titoli al
Presidente, per n. 1.080.000 titoli all’ Amministratore Delegato e per n. 720.000 titoli al
Direttore Generale.
La quotazione iniziale è di Euro 0,397 per le opzioni assegnate nell’esercizio 2014
(corso medio di borsa del mese di marzo 2014) con scadenza delle opzioni a dicembre
2017; la quotazione iniziale di riferimento per le opzioni da assegnare nell’esercizio
2015 è determinata pari al corso medio di borsa del mese di marzo 2015 con
scadenza delle opzioni a dicembre 2018; la quotazione iniziale di riferimento per le
opzioni da assegnare nell’esercizio 2016 è determinata pari al corso medio di borsa
del mese di marzo 2016, con scadenza delle opzioni a dicembre 2019.
E’ stata sospesa l’assegnazione per l’esercizio 2015, stante la ristrutturazione del
debito finanziario in corso.
In relazione ai risultati consolidati ottenuti ed alla dinamica del patrimonio consolidato di
Gruppo, anche per l’Esercizio 2015 non è maturato alcun compenso riferito ai punti a) e
b) del programma.
E’ iscritto tra le passività per l’importo totale di Euro/mil 0,1 il “fair value” al 31.12.2015
delle opzioni di cui al punto c) del programma ancora in essere a tale data.
---
Posizione Finanziaria
La situazione finanziaria, dettagliatamente illustrata nelle Note Esplicative, è riepilogata in migliaia di euro - nella tabella seguente. Al termine dell’Esercizio si aveva una
esposizione netta equivalente a €/mil 30,5 (€/mil 6,5 a fine 2015), con disponibilità liquide
ammontanti a €/mil 6,4.
39
31/12/2015
69
6.301
6.370
31/12/2014
71
6.556
6.627
- debiti bancari correnti
- quota a breve dell'indebitamento
bancario non corrente
- altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario corrente
(17.528)
(14.563)
(78.478)
(96.006)
(73.987)
(88.550)
Posizione finanziaria corrente netta
(89.636)
(81.923)
-
-
(89.636)
(81.923)
59.090
59.090
75.380
75.380
(30.546)
(6.543)
- cassa
- altre disponibilità liquide
Liquidità
- debiti bancari non correnti
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario netto come da
Comunicazione Consob DEM/6064293
- crediti finanziari verso controllate
Crediti finanziari non correnti
Totale posizione finanziaria netta
Si precisa che (come per le precedenti rilevazioni) la posizione finanziaria è esposta
anche al netto dei crediti finanziari non correnti che, pur non essendo espressamente
previsti nella comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006, contribuiscono a
fornire una più completa visione della posizione debitoria effettiva della società.
Escludendo tale voce dalla rappresentazione, l’esposizione netta a fine Esercizio 2015
ammonta 89,6 milioni di euro, da raffrontarsi col corrispondente valore di 81,9 milioni di
euro a fine 2014.
Al 31 dicembre 2015 il 51% circa dell’indebitamento di Premuda Spa è espresso in euro,
ed il residuo è denominato in dollari; ricordiamo che tutti i ricavi (noli) sono espressi in
dollari così come una parte dei costi di gestione della flotta (lubrificanti, manutenzione e
riparazioni; assicurazioni, una parte dei costi equipaggi) e che i valori delle navi sul
mercato della compravendita sono anch’essi denominati in tale valuta.
Ricordiamo che le generalizzate difficoltà di accesso al credito e la scarsa redditività delle
navi hanno reso necessario l’avvio, alla fine del primo Semestre 2013, di negoziazioni col
sistema creditizio volte ad ottenere una ristrutturazione dell’indebitamento di Gruppo. Per
salvaguardare la liquidità disponibile, la Società (così come ogni controllata) ha
presentato una formale richiesta di standstill ed ha inizialmente sospeso il rimborso delle
rate capitale dei mutui a partire dalle scadenze del 30 giugno 2013. Successivamente, a
partire dalle scadenze del 31 dicembre 2014, è stato sospeso anche il rimborso delle
quote interessi. Ciò determina una situazione di mancato rispetto dei termini contrattuali
nei confronti di tutti gli istituti di credito che avrebbero così la facoltà di richiedere
l’immediato rientro dalle posizioni debitorie. In ragione di ciò tutti i debiti verso banche
sono rappresentati come scadenti entro l’esercizio successivo.
E’ stato redatto - con l’ausilio dell’advisor industriale Venice Shipping Logistic Spa (VSL)
che ha fornito autonome indicazioni e valutazioni in merito alla redditività attesa dalle navi
ed all’andamento dei mercati di riferimento - un apposito piano industriale, sulle cui basi
l’advisor finanziario incaricato, Lazard, ha sviluppato la proposta di manovra finanziaria
da presentare agli istituti di credito ai fini dell’ottenimento di un accordo ex art. 67 L.F.
Nel corso delle trattative, anche alla luce del continuo e progressivo deterioramento del
mercato dei carichi secchi, il piano industriale e la relativa proposta di manovra
finanziaria sono stati più volte aggiornati per tener conto dei mutati scenari di riferimento
e delle osservazioni ricevute dagli Istituti coinvolti.
Alla data della presente relazione le negoziazioni, avviate da più di due anni, non si sono
ancora concluse, ma si rimane confidenti di poter raggiungere un accordo col ceto
creditizio che ponga fine alla attuale situazione di inadempimento. In tale contesto tutti i
40
debiti verso banche sono rappresentati a bilancio come scadenti entro l’esercizio
successivo.
Le aspettative di una favorevole definizione sono tra l’altro suffragate dall’atteggiamento
dimostrato da alcuni istituti di credito che – nonostante la difficile situazione
precedentemente descritta – hanno, da un lato, consentito alla controllata Four Handy
Ltd. di ottenere la completa erogazione del finanziamento relativo alla prima unità
Panamax bulk carrier (m/n Framura, presa in consegna ad inizio 2014) e, dall’altro,
hanno erogato (sia pure attraverso una struttura particolarmente cautelativa) un
finanziamento a medio/lungo termine sufficiente ad assicurare la presa in consegna
dell’unità gemella (m/n Four Coal, entrata in esercizio ai primi di luglio 2014). Ulteriore
elemento che induce all’ottimismo è che, nonostante il protrarsi del processo negoziale, e
nonostante il continuo aggiornamento, in negativo, delle proposte via via presentate,
nessuna delle banche ha abbandonato il tavolo delle trattative e che gli accordi di
standstill (sottoscritti a luglio 2015 ed aventi durate diverse, fino a massimo il 31
dicembre 2015) sono nel frattempo tutti scaduti, ma la situazione di fatto non si è, ad
oggi, modificata.
Il previsto prossimo subentro di Pillarstone Italy (operatore finanziario facente riferimento
al fondo americano KKR e specializzato in operazioni di “distressed debt”) nelle posizioni
creditorie dei tre istituti maggiormente esposti nei confronti del Gruppo Premuda è
giudicato un ulteriore elemento che lascia intravvedere una positiva conclusione delle
trattative.
In ragione del fatto che il Gruppo risulta inadempiente esclusivamente nei confronti del
ceto creditizio e che tutti i debiti di natura commerciale risultano correntemente onorati,
non vi sono state iniziative cautelari o similari da parte di creditori.
Anche sulla base di tali considerazioni il Bilancio dell’Esercizio 2015 è stato redatto sul
presupposto della continuità aziendale, come dettagliatamente illustrato nelle Note
Esplicative nel paragrafo “Valutazione sulla continuità aziendale” a cui facciamo rinvio.
Obblighi di informativa ai sensi dell’art. 114 T.U.F.
In ragione della richiesta di diffusione di informazioni ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. n.
58/98 pervenuta da Consob in data 17 luglio 2014 si precisa quanto segue:
a) La posizione finanziaria netta della Società e dell’intero Gruppo al 31 dicembre 2015
evidenzia rispettivamente un indebitamento netto di 89,6 milioni di Euro e di 320,3
milioni di Euro, come da tabella seguente:
Posizione Finanziaria al 31.12.2015 (€/000)
- cassa
- altre disponibilità liquide
Liquidità
- debiti bancari correnti
- quota a breve dell' indebitamento
bancario non corrente
- altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario corrente
Premuda Spa
69
6.301
6.370
(17.528)
Gruppo Premuda
83
24.829
24.912
(25.479)
(78.478)
(96.006)
(316.944)
(2.756)
(345.179)
Posizione finanziaria corrente netta
Indebitamento finanziario non corrente
(89.636)
-
(320.267)
-
Indebitamento finanziario netto
(89.636)
(320.267)
L’indebitamento è interamente rappresentato a breve termine per la situazione
venutasi a determinare con la sospensione dei rimborsi delle quote capitale dei
41
finanziamenti a partire dalle rate scadenti il 30 giugno 2013 e delle relative quote
interessi a partire dalle rate scadenti il 31 dicembre 2014, che costituiscono
inadempimento dei contratti di finanziamento bancario e attribuiscono alle singole
banche la facoltà di richiedere l’immediato rientro dall’esposizione. Sono peraltro in
corso trattative con le banche interessate per giungere ad un accordo di
ristrutturazione dell’indebitamento che coinvolga l’intero Gruppo e che rientri, per la
parte italiana, in quanto previsto dall’art 67 L.F. L’accordo comporterebbe nuovi piani
di rimborso e farebbe venire meno l’attuale situazione di inadempimento.
b) Il Gruppo è inadempiente esclusivamente nei confronti del ceto bancario e risulta
sostanzialmente corrente nelle altre posizioni commerciali; non vi sono state pertanto
iniziative di alcun tipo da parte di singoli creditori o di categorie degli stessi.
c) Tutti i rapporti con parti correlate sono riepilogati nella tabella allegata alle Note
Esplicative.
d) Anche in ragione del formale inadempimento delle obbligazioni di rimborso delle rate
dei finanziamenti scadute a far data dal 30 giugno 2013, risultano di fatto non rispettati
molti dei covenant e dei negative pledge contenuti negli attuali contratti di
finanziamento (molti dei quali soggetti a verifica annuale, alcuni anche su base
semestrale). In particolare risultano non rispettate le clausole di “cross default”
(previste dalla quasi totalità dei finanziamenti in essere), i rapporti di “value-to-loan”
(presenti in tutti i finanziamenti ipotecari navali) ed alcuni parametri finanziari riferiti ad
un minimo patrimonio netto, al rapporto tra risultato operativo e oneri finanziari, al
rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA. L’accordo di ristrutturazione
dell’indebitamento in corso di negoziazione col ceto bancario dovrà necessariamente
prevedere nuovi covenant coerenti con l’attuale situazione di riferimento.
e) Si premette che, in ragione della estrema volatilità dei mercati marittimi di riferimento
che possono comportare frequenti variazioni e significativi scostamenti, difficili da
motivare, la Società non rende pubblici al mercato i piani industriali predisposti ed
anche i budget annuali ed i relativi aggiornamenti vengono mantenuti riservati.
All’avvio delle negoziazioni con il sistema bancario è stato predisposto, con l’ausilio
dell’advisor Venice Shipping Logistic Spa (VSL), un piano industriale su cui basare la
proposta di manovra finanziaria. Il negativo andamento dei noli nel comparto dei
carichi secchi ha determinato la necessità di effettuare ripetuti aggiornamenti di tali
piani. L’ultima proposta di manovra finanziaria presentata alle banche si riferisce al
piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre
2015, ma anche le previsioni contenute in tale documento non sono state, ad oggi,
rispettate.
In particolare nel comparto dei carichi secchi, i noli mediamente consuntivati nel primo
Trimestre 2016 sono risultati, rispetto alle stime effettuate a novembre per lo stesso
periodo, mediamente inferiori del 44% e del 59% rispettivamente per le unità Handy e
per le Supramax.
In occasione della predisposizione del Bilancio 2015 si è pertanto ritenuto opportuno
richiedere a VSL nuove indicazioni, che sono state validate dal Consiglio di
Amministrazione della Società e prese quali basi per l’effettuazione dell’impairment
test della flotta.
Tali stime di redditività saranno, in assenza del verificarsi di circostanze che
richiedano ulteriori aggiornamenti, utilizzate per la predisposizione della proposta di
manovra finanziaria da presentare alle banche una volta perfezionatosi il previsto
trasferimento a Pillarstone delle posizioni creditorie dei tre istituti maggiormente
esposti verso il Gruppo Premuda.
42
Signori Azionisti,
l’Esercizio 2015 di Premuda Spa chiude con una perdita di €/mil 88,9 - dopo
ammortamenti per €/mil 7,2, svalutazioni navi per €/mil 4,8 e svalutazioni delle
partecipazioni per €/mil 78,6 - con un cash flow (risultato + ammortamenti + svalutazioni)
positivo di €/mil 1,6. A titolo di raffronto si ricorda che l’esercizio precedente si era
concluso con una perdita di €/mil 10,8, dopo ammortamenti per €/mil 7,8, con un cash
flow (risultato + ammortamenti) negativo di €/mil 3,0.
Le perdite realizzate nell’esercizio 2015 determinano una riduzione di oltre un terzo del
capitale sociale, configurando la fattispecie disciplinata dall’art. 2446 codice civile.
In attesa della conclusione delle negoziazioni per la ristrutturazione dell’indebitamento
avviate dalla Società con gli Istituti di credito e dei possibili impatti sulla struttura
patrimoniale ed azionaria della Società che ne potranno derivare, Vi proponiamo di
coprire le perdite dell’Esercizio 2015 come segue:
-
per € 3.611.103 mediante integrale utilizzo del Fondo sovrapprezzo azioni;
per € 18.778.193 mediante integrale utilizzo della riserva legale;
per € 66.542.164 mediante riduzione del Capitale Sociale da € 93.890.967 a €
27.348.803.
---
Data per effettuata, nei termini proposti, l’allocazione del risultato di esercizio, il
Patrimonio Netto di Premuda Spa risulterà così formato:
- Capitale sociale
- Altre Riserve
Totale
€
€
€
27.348.803
37.386
27.386.189
pari ad euro 0,146 per ciascuna delle 187.781.933 azioni costituenti il Capitale Sociale.
Anche per consentire una adeguata immagine del Gruppo di cui Premuda Spa è a capo,
alleghiamo alla presente Relazione - perché ne faccia parte integrante e sostanziale - la
Relazione al Bilancio Consolidato che fornisce, comparandole con i dati degli esercizi
precedenti, informazioni sul mercato nelle sue diverse componenti, nonché sulle
prestazioni della Flotta, sui costi di gestione delle navi e sui ricavi, sui fatti di rilievo
emersi dopo la chiusura dell’Esercizio e sulla evoluzione della gestione.
Concludiamo la nostra Relazione ricordando il determinante contributo di tutto il
Personale che - a terra ed in mare – ha prestato una collaborazione di alto livello,
particolarmente apprezzata e determinante nella difficoltà del momento.
21 aprile 2016
Il Consiglio di Amministrazione
43
44
Prospetti contabili al 31 dicembre 2015
45
Premuda S.p.A.
Situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2015
ATTIVITA'
al 31.12.2015
al 31.12.2014
immobili, impianti e macchinari
flotta
fabbricati
altri beni
33.304.283
32.748.675
414.356
141.252
44.795.888
44.166.003
468.320
161.565
partecipazioni
controllate
collegate
altre imprese
24.501.699
1
23.752.702
748.996
80.140.668
55.754.170
23.752.702
633.796
altre attività finanziarie
crediti finanziari
depositi cauzionali e diversi
59.092.398
59.090.000
2.398
75.382.398
75.380.000
2.398
116.898.380
200.318.954
542.094
542.094
1.552.018
1.552.018
13.770.085
1.500.878
992.742
11.276.465
6.557.403
1.046.421
868.914
4.642.068
75.280
75.280
67.625
67.625
6.369.978
6.627.060
20.757.437
14.804.106
137.655.817
215.123.060
attività non correnti
totale attività non correnti
attività correnti
rimanenze
materie prime, sussidiarie, di consumo
crediti commerciali
clienti
ratei e risconti attivi
altri
attività finanziarie correnti
finanziarie
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA'
46
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
al 31.12.2015
al 31.12.2014
patrimonio netto
capitale sociale
riserva da sovrapprezzo delle azioni
riserva legale
altre riserve e utili a nuovo
risultato dell'esercizio
totale patrimonio netto
93.890.967
3.611.103
18.778.193
37.386
(88.931.460)
27.386.189
93.890.967
11.200.953
18.778.193
3.230.486
(10.820.335)
116.280.264
724.229
523.223
1.247.452
1.114.321
650.726
1.765.047
debiti bancari a breve
fornitori
debiti tributari
ratei e risconti passivi
altri debiti
totale passività correnti
96.005.820
7.307.727
2.638.082
2.029.496
1.041.051
109.022.176
88.550.430
4.662.989
1.995.999
882.601
985.730
97.077.749
totale passività
110.269.628
98.842.796
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
137.655.817
215.123.060
passività non correnti
fondi rischi e oneri
fondi relativi al personale
imposte differite passive
totale passività non correnti
passività correnti
47
Premuda S.p.A.
Conto economico dell’esercizio 2015
esercizio 2015
esercizio 2014
ricavi netti
costi diretti di viaggio
ricavi base time charter
22.472.138
(314.618)
22.157.520
23.506.517
(4.345.603)
19.160.914
noleggi passivi
costi operativi
margine di contribuzione Flotta
(3.472.066)
(7.183.168)
11.502.286
(183.489)
(10.980.534)
7.996.891
utili da alienazioni di navi
costi di struttura
altri costi/ricavi
ammortamenti
rettifiche di valore
risultato operativo
(7.928.221)
2.322.948
(7.157.016)
(4.820.732)
(6.080.735)
2.192.212
(9.171.467)
10.415
(7.807.713)
(6.779.662)
partite finanziarie
rivalutaz. / svalutaz. partecipazioni
risultato ante imposte
(3.966.556)
(78.554.169)
(88.601.460)
(4.010.673)
(10.790.335)
imposte sul reddito
risultato netto
(330.000)
(88.931.460)
(30.000)
(10.820.335)
risultato netto per azione (Euro)
(0,474)
(0,058)
N.B. Risultato netto e risultato diluito per azione coincidono
----------------
Prospetto di conto economico complessivo
risultato netto
effetto hedge accounting
risultato complessivo del periodo
48
esercizio 2015
esercizio 2014
(88.931.460)
(88.931.460)
(10.820.335)
(25)
(10.820.360)
RENDICONTO FINANZIARIO
esercizio 2015
esercizio 2014
6.627.060
8.843.963
(88.931.460)
4.103.494
3.400.095
(3.581.700)
330.000
11.977.748
(390.092)
(10.820.335)
4.588.000
3.124.037
(3.265.833)
30.000
7.807.713
(1.845.679)
78.554.169
(127.503)
(2.202.627)
22.338
5.334.752
(2.562.386)
(7.656)
(7.212.681)
1.009.924
(25.527)
(494.012)
656.401
2.401.598
1.525.937
596.206
(1.829.318)
(486.142)
(115.200)
3.647.045
3.045.703
(1.745.321)
(243.600)
11.486.730
3.248.262
12.746.071
3.351.896
(6.510.000)
(1.708.001)
37.384
(4.828.721)
198.426
(10.780.001)
(2.508.657)
(43.424)
(13.133.656)
E FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B + C + D)
(257.081)
(2.216.903)
F DISPONIBILITÀ MONETARIE NETTE FINALI (A + E)
6.369.978
6.627.060
A DISPONIBILITÀ MONETARIE NETTE INIZIALI
B FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO
risultato dell'esercizio
(utili) / perdite su cambi non realizzate
interessi passivi
interessi attivi
imposte sul reddito
ammortamenti e svalutazioni
accantonamenti (utilizzi) netti di fondi per oneri futuri
(plusvalenze) /minusvalenze da realizzo di
immobilizzazioni
(rivalutazione) /svalutazione di immobilizzazioni finanziarie
variazione netta del fondo trattamento di fine rapporto
Subtotale: Flusso monetario dell'attività di esercizio
prima delle variazioni del capitale circolante
decremento (incremento) di altre attività finanziarie
decremento (incremento) dei crediti commerciali
decremento (incremento) delle rimanenze
(decremento) incremento dei debiti verso fornitori e altre
passività correnti
Totale flusso monetario da attività di esercizio
C FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni:
- materiali
- finanziarie
prezzo di realizzo o valore di rimborso di immobilizzazioni
interessi attivi incassati da società controllate
Totale flusso monetario da attività di esercizio
D FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE
incremento di mutui e finanziamenti per interessi
incremento netto dei crediti finanziari immobilizzati
interessi passivi pagati
altre variazioni
Totale flusso monetario da attività finanziarie
49
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
Riserva da
Utili
Capitale
sovrappr.
Riserva
Altre
portati
Risultato
Sociale
delle azioni
legale
riserve
a nuovo
economico
Totale
93.890.967
11.200.953
18.778.193
-
7.902.764
(4.628.853)
127.144.024
- riserva legale
-
-
-
-
-
-
-
- dividendi
-
-
-
-
-
-
-
- a nuovo
-
-
-
-
(4.628.853)
4.628.853
-
Diverse
-
-
-
-
(43.400)
-
(43.400)
-
-
-
(25)
-
(25)
-
-
-
-
(10.820.335)
(10.820.335)
93.890.967
11.200.953
18.778.193
-
3.230.486
(10.820.335)
116.280.264
- riserva legale
-
-
-
-
- riserva da sovraprezzo azioni
-
(7.589.850)
-
-
7.589.850
-
-
- a nuovo
-
-
-
-
(10.820.335)
10.820.335
-
-
-
37.385
-
37.385
-
-
-
-
(88.931.460)
(88.931.460)
3.611.103
18.778.193
-
37.386
(88.931.460)
27.386.189
Saldo al 31.12.2013
Destinazione risultato 2013
Effetto hedge accounting
Risultato esercizio 2014
Saldo al 31.12.2014
-
Destinazione risultato 2014
Diverse
-
Risultato esercizio 2015
Saldo al 31.12.2015
50
93.890.967
-
Note Esplicative
51
52
valutazione sulla continuità aziendale
Come già riportato in tutte le precedenti rendicontazioni a partire dalla relazione
semestrale al 30 giugno 2013, il Gruppo ha avviato trattative con le banche creditrici per
ottenere un accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento nell’ambito di un piano
attestato ex art. 67 L.F..
L’eventualità che non si addivenga ad un accordo sostenibile nel medio termine si
configura come una rilevante incertezza che può far sorgere significativi dubbi sulla
capacità del Gruppo Premuda di continuare ad operare sulla base del presupposto della
continuità aziendale. Col trascorrere del tempo l’incertezza è andata progressivamente
aumentando rispetto alle precedenti relazioni e ai precedenti rendiconti, nei quali il
Consiglio di Amministrazione aveva già sottolineato l’esistenza di tale incertezza, ma
aveva espresso la propria ragionevole convinzione che gli accordi con le banche
potessero essere conclusi in tempi sufficientemente rapidi.
L’andamento del mercato ha tuttavia continuato a peggiorare (con particolare riferimento
al settore dei carichi secchi) ed in ragione di ciò sono stati, in più riprese, rivisti sia il
piano industriale sia la proposta di manovra finanziaria al fine di renderli coerenti con gli
aggiornamenti delle stime di redditività delle navi e sostenibili in ragione dei flussi
finanziari attesi. Ricordiamo che a partire dalle rate scadenti a fine dicembre 2014, per
preservare la liquidità necessaria ad assicurare la corretta operatività commerciale, le
società del Gruppo sono state anche costrette a sospendere, unilateralmente, il
pagamento degli interessi sul debito, dopo che il pagamento delle rate capitale era stato
sospeso a partire da giugno 2013. Con il supporto degli advisors incaricati, la Società ha
incontrato a più riprese le banche, presentando le proprie proposte aggiornate per
riflettere, da un lato, l’andamento corrente del mercato e le sue prevedibili evoluzioni e,
dall’altro, le richieste e le indicazioni di volta in volta ricevute dalle singole controparti.
Nel corso del mese di luglio 2015 - nell’impossibilità di giungere alla stipula degli accordi
definitivi entro la pausa estiva e con l’intento di porre le società del Gruppo nella
condizione di poter effettuare alcune necessarie dismissioni di cespiti, volte ad ottenere
un sufficiente livello di liquidità idoneo a garantire la normale operatività - sono stati
sottoscritti con tutte le banche finanziatrici appositi accordi di standstill (pacta de non
petendo) aventi durate diverse, comunque non oltre la data del 31 dicembre 2015. Con
tali accordi le banche hanno formalizzato la loro intenzione di non agire per il pagamento
di quanto loro dovuto e sono state informate dell’intenzione delle società del Gruppo di
effettuare, anche nel loro interesse, alcune dismissioni: le banche, pur non assumendo
formali impegni a concludere un accordo, si sono impegnate in buona fede a continuare
le negoziazioni con l’intento di giungere alla stipula di un accordo definitivo, entro il 31
ottobre 2015, sulla base di un piano industriale e finanziario e di una bozza di termsheet
all’epoca già concordati nei termini fondamentali. Nella seconda parte dell’esercizio 2015
si sono, pertanto, potute realizzare la Joint Venture con il Gruppo Yinson - a cui è stata
trasferita la FPSO Four Rainbow, con contestuale integrale rimborso del debito ipotecario
relativo a tale unità - e le previste dismissioni delle due unità Aframax Ice Class
possedute da Premuda International, generando così la liquidità sufficiente ad assicurare,
per la rimanente porzione dell’esercizio 2015 e per buona parte dell’esercizio 2016, la
correntezza commerciale di tutto il Gruppo.
L’andamento del mercato dei carichi secchi è andato, tuttavia, ulteriormente peggiorando
e, nel novembre 2015, è stato necessario presentare alle banche sia un nuovo piano
industriale che una nuova proposta di manovra finanziaria la quale, dopo aver recepito gli
effetti delle già citate dismissioni, in estrema sintesi prevedeva:
- un ulteriore allungamento dei piani di rimborso di tutti i finanziamenti;
- una ulteriore riduzione degli spread applicati;
- la conversione, in una o più soluzioni in ragione del verificarsi o meno di alcune
condizioni, dei finanziamenti “unsecured” in strumenti finanziari partecipativi, aventi
53
caratteristiche di “equity” e convertibili in azioni ordinarie della Società secondo modalità
e termini che erano ancora da determinare.
Nonostante non si fosse ancora raggiunta una posizione condivisa da tutte le banche,
alcuni istituti hanno avviato (ed in alcuni casi anche concluso entro la fine del 2015) i
processi deliberativi, propedeutici alla stipula dell’accordo. Ciò non è invece avvenuto per
i tre istituti maggiormente esposti verso il nostro Gruppo (Unicredit, Carige e Gruppo
Intesa) che hanno registrato un interesse di Pillarstone Italy (operatore finanziario facente
riferimento al fondo americano KKR e specializzato in operazioni di “distressed debt”) al
subentro nelle relative posizioni ed hanno preferito concentrarsi su tale possibilità.
Gli accordi di standstill sottoscritti a luglio sono nel frattempo tutti scaduti, ma la
situazione di fatto non si è, ad oggi, modificata.
A seguito della recente sottoscrizione degli accordi tra Pillarstone e le banche per la
cessione dei crediti, le banche hanno richiesto il necessario consenso dei debitori ceduti
(Premuda Spa e le controllate Premuda International Sah e Four Handy Ltd.), consenso
che anche Pillarstone ha già richiesto e che le società hanno concesso. La cessione dei
crediti rimane ancora soggetta ad alcune condizioni. Pillarstone ha al contempo fornito
(mediante un protocollo d’intesa non vincolante e condizionato, sottoscritto da Premuda e
previsto essere sottoscritto dai soci di controllo Investimenti Marittimi e Navigazione
Italiana) indicazioni in merito alle proprie intenzioni riguardo al processo di ristrutturazione
dei debiti del nostro Gruppo ed alla disponibilità a procurare nuovi mezzi finanziari che
potrebbero necessitare anche nel breve termine a sostegno del ridotto cash flow
aziendale.
Con il trasferimento delle posizioni creditorie dei tre istituti citati, Pillarstone diventerà – di
gran lunga – il principale creditore del Gruppo.
E’ opportuno segnalare che nelle attuali condizioni del mercato marittimo di riferimento, le
previsioni per i risultati dell’esercizio 2016 e del successivo esercizio 2017 non possono
che essere di segno ancora fortemente negativo con ciò configurando il rischio di perdita
integrale del Capitale Sociale. La ricostituzione del Capitale Sociale a seguito del suo
azzeramento per copertura delle perdite di periodo è ipotesi prevista nell’ambito del
sopracitato protocollo d’intesa con Pillarstone.
L’ingresso di Pillarstone potrebbe comportare un ulteriore allungamento del processo di
ristrutturazione, a causa della necessità di discutere e definire anche con le altre banche i
nuovi termini, che potrebbero discostarsi (anche in maniera significativa) dai precedenti.
Ciò potrebbe incrementare ulteriormente i già significativi dubbi sulla sussistenza della
continuità aziendale. Il Consiglio di Amministrazione della Società, costantemente
impegnato a monitorare la situazione e le sue prevedibili evoluzioni, continua comunque
a ritenere che l’esito delle trattative possa condurre alla messa in sicurezza della Società
e del Gruppo e valuta tale risultato più probabile rispetto ad altri scenari di natura
concorsuale e/o liquidatoria.
Questa valutazione si fonda su una serie di fattori, tra cui:
- il Gruppo è inadempiente esclusivamente nei confronti del ceto bancario e risulta
sostanzialmente corrente nelle altre posizioni commerciali. Non vi sono state,
pertanto, iniziative di alcun tipo da parte di singoli creditori o categorie degli stessi;
- la trattativa con le banche non si è mai interrotta, nonostante il continuo
peggioramento delle condizioni proposte ad esse in ragione dell’andamento del
mercato dei noli (carico secco);
- nessuna delle banche finanziatrici ha avviato azioni esecutive, salvaguardando in tal
modo l’operatività commerciale di tutte le società del Gruppo e dando così supporto
alle attese che si possa giungere a una ristrutturazione dello stesso;
- le banche hanno sempre consentito una gestione finanziaria in ottica di Gruppo, non
opponendosi a trasferimenti di cassa tra le singole legal entities (di regola effettuati
54
-
-
-
-
-
-
mediante finanziamenti/rimborsi di finanziamenti) che consentissero di mantenere un
sufficiente livello di liquidità in tutte le Società;
successivamente all’avvio delle negoziazioni sono state regolarmente prese in
consegna, con l’utilizzo di nuova finanza messa a disposizione da alcune banche
coinvolte nel processo, le due nuove costruzioni panamax bulk carrier entrate in
esercizio nel corso del 2014;
gli accordi di standstill sottoscritti nel luglio 2015 hanno confermato l’interesse e
l’impegno delle banche a giungere ad una positiva conclusione delle negoziazioni.
Tale intenzione è confermata nei fatti dall’atteggiamento mantenuto dalle banche
allo scadere di tali accordi;
l’allungamento dei tempi dovuto all’ingresso di Pillarstone non sembra aver prodotto
criticità da parte delle altre banche finanziatrici;
la prevista conversione di parte dei debiti “unsecured”, contenuta nell’ultima proposta
presentata alle banche e ribadita da parte di Pillarstone, contribuisce a ridurre i rischi
connessi all’azzeramento del patrimonio netto;
Pillarstone – pur non avendo ancora assunto formale impegno in tal senso – è in
grado ed appare disponibile a procurare i mezzi finanziari necessari a consentire al
Gruppo il superamento dell’attuale congiuntura caratterizzata da ridotti cash flow;
Pillarstone ha dichiarato di essere interessata al mantenimento della continuità
aziendale, avendo escluso che il proprio intervento abbia finalità liquidatorie;
all’occorrenza ulteriori mezzi finanziari potrebbero essere generati mediante la
cessione a terzi della partecipazione detenuta in Four Jolly (ipotesi ad oggi esclusa
nei piani aziendali);
i valori di liquidazione del Gruppo risulterebbero oggi fortemente penalizzanti per le
banche finanziatrici, in particolare per le posizioni “unsecured” ma anche per alcune
banche ipotecarie la cui esposizione non è, nelle attuali condizioni di mercato,
coperta da un adeguato valore del bene posto in garanzia (valore che risente
direttamente dell’andamento dei noli), con particolare riferimento alle unità da carico
secco in ragione della debolezza dello specifico mercato di riferimento.
Alla luce di tali elementi e sulla base delle indicazioni fornite dai propri advisors, il
Consiglio di Amministrazione ritiene che sia ragionevole attendersi che, ad esito delle
trattative ed alla luce del previsto subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre
principali istituti, Premuda e le sue controllate potranno trovare un accordo con i propri
finanziatori (Pillarstone e le altre banche) in merito sia agli interventi necessari al
riequilibrio della situazione economica e finanziaria della Società e del Gruppo che alle
modalità di implementazione degli stessi e, su tale presupposto, il bilancio dell’esercizio
2015 è stato predisposto sulla base della continuità aziendale. Occorre tuttavia
ulteriormente rimarcare che tale giudizio è espresso in termini di probabilità nel senso
che, allo stato delle informazioni disponibili, gli Amministratori ritengono più probabile che
le negoziazioni in corso possano tradursi in un accordo piuttosto del verificarsi della
situazione opposta, che porterebbe alla cessazione dell’attività aziendale con grave
danno dei creditori e di tutti gli stakeholders.
Tale determinazione del Consiglio di Amministrazione rappresenta, essenzialmente, una
valutazione di buona fede, condotta con diligenza e ragionevolezza, da parte di chi non
può esimersi dal formulare un giudizio prognostico su fatti futuri ed incerti. L’incertezza
della valutazione è, ovviamente, legata anche al fatto che le effettive risultanze
dipenderanno da scelte di soggetti terzi, nonché da circostanze future non controllabili
(quali, ad esempio, il mancato perfezionamento del subentro di Pillarstone nei crediti
delle tre banche cedenti, gli ulteriori movimenti al ribasso del mercato dei noli dei carichi
secchi, la possibile interruzione delle trattative con le altre banche a seguito del subentro
di Pillarstone) che potrebbero influire negativamente sul percorso di ristrutturazione del
debito. La valutazione, pertanto, è frutto di un giudizio soggettivo del Consiglio di
Amministrazione che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di
probabilità di un loro avveramento rispetto all’opposta situazione. Il giudizio sotteso alla
determinazione del Consiglio di Amministrazione in merito al presupposto della continuità
aziendale è, pertanto, suscettibile di essere contraddetto dall’evoluzione dei fatti.
55
Dichiarazione di conformità e criteri di redazione
Il presente Bilancio annuale di Premuda S.p.A. è redatto in conformità agli International
Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards
Board (IASB) interpretati dall’IFRS Interpretations Committee (IFRIC) e adottati
dall’Unione Europea. Il Bilancio dell’esercizio viene presentato in unità di Euro e
raffrontato con il bilancio dell’esercizio precedente. E’ costituito da: Situazione
Patrimoniale-Finanziaria, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Rendiconto
Finanziario, Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e Note Esplicative.
Ricordiamo che la prima applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata
in occasione della predisposizione della Relazione Semestrale al 30 giugno 2006 e del
Bilancio Annuale al 31 dicembre 2006, a cui facciamo rinvio per quanto concerne i
prospetti iniziali e le riconciliazioni con i dati predisposti secondo la previgente normativa.
Il presente Bilancio è stato predisposto sulla base dei principi contabili attualmente in
vigore, che non si discostano da quelli applicati per la predisposizione dei dati già
presentati riferiti all’Esercizio 2014 e nei prospetti di riconciliazione iniziali.
Il Bilancio viene predisposto in Euro, considerata valuta funzionale in relazione alla
struttura patrimoniale e finanziaria della Società.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto
per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità
aziendale come precedentemente indicato. Le informazioni richieste dalla versione rivista
dello IAS 1 (in merito alle variazioni di Patrimonio Netto generate da transazioni diverse
da quelle realizzate con i soci) sono evidenziate nel prospetto di Conto Economico
Complessivo.
Schemi di bilancio
La società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta maggiormente
rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. Con
riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di
presentazione distinta tra attività/passività correnti e non correnti. Il Conto economico
complessivo comprende, oltre al risultato dell’esercizio, le altre variazioni del Patrimonio
Netto diverse da quelle con gli Azionisti. Il Rendiconto Finanziario è stato predisposto
secondo il metodo indiretto.
Criteri di valutazione
-
La Flotta è iscritta al costo di acquisto; eventuali costi di carattere eccezionale,
incrementativi del valore produttivo delle navi o della loro vita utile, vengono
capitalizzati sulle stesse. Per le navi direttamente commissionate al Cantiere
costruttore, il valore di costo è formato dal prezzo contrattuale, dagli extra-prezzi
concordati, dal costo delle attrezzature e degli apparati acquistati direttamente, dalle
spese di primo armamento, dal costo del personale dipendente impiegato durante
l’allestimento, dagli oneri per gli interessi sulle somme pagate al Cantiere prima della
consegna della nave.
-
L’ammortamento della Flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità,
diminuito del valore stimato ricavabile dalla sua demolizione (considerato quale
presumibile valore di realizzo al termine del periodo di vita utile), diviso per gli anni di
vita utile residua, generalmente basata sull’assunzione di una vita utile di venticinque
anni per le unità di nuova costruzione.
56
-
La componente di costo nave soggetta a ripristino nelle periodiche soste in bacino
(drydock) viene ammortizzata nel periodo intercorrente fino al bacino successivo
(generalmente 30 mesi).
-
Gli immobili sono esposti al prezzo di acquisto e sono ammortizzati a quota costante
su un periodo di 33 anni.
I mobili, gli arredi, le macchine ed attrezzature per uffici e gli automezzi sono
contabilizzati al costo di acquisizione.
-
I relativi ammortamenti sono calcolati, a quote costanti, sulla base delle seguenti vite
utili stimate:
mobili e arredi
macchine e impianti ufficio
automezzi
8 anni
5 anni
4 anni
Alcuni beni di valore artistico, e di importo non significativo, sono mantenuti al costo di
acquisizione in quanto ritenuti non soggetti a deperimento.
-
Le partecipazioni sono mantenute al costo, che viene ridotto nel caso in cui le imprese
partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nell’immediato futuro utili
di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario viene ripristinato
negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata.
-
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte inizialmente al fair
value, successivamente rettificate per eventuali svalutazioni per perdita di valore
(valore recuperabile inferiore al valore contabile).
-
Le immobilizzazioni materiali iscritte a bilancio sono periodicamente oggetto di
valutazione al fine di determinare eventuali indicazioni di perdite di valore. In presenza
di tali indicatori, si procede alla determinazione del valore recuperabile, pari al
maggiore tra valore equo (valore di mercato al netto dei costi di cessione) e valore
d’uso. Il valore d’uso viene determinato mediante attualizzazione dei flussi finanziari
attesi per il residuo periodo di vita utile, applicando un tasso che riflette le valutazioni
correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Qualora il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, la
perdita di valore (impairment) viene registrata a Conto Economico. Quando,
successivamente, una perdita di valore su attività diverse dall’avviamento viene meno
o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del
valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato
determinato se non vi fosse stata alcuna perdita di valore. Il ripristino di una perdita di
valore è iscritto immediatamente a conto economico.
-
I contratti di noleggio a scafo nudo si considerano locazioni operative, al pari dei
noleggi a time charter. Qualora i termini contrattuali li rendessero configurabili quali
locazioni finanziarie ai sensi dello IAS 17, le navi sarebbero considerate ed iscritte a
bilancio quali cespiti di proprietà del locatario e la corrispondente passività verso il
locatore sarebbe classificata tra i debiti finanziari. I canoni di noleggio corrisposti sulla
base di contratti di locazioni operative sono contabilizzati a conto economico in base
alla maturazione del ricavo.
-
I ratei ed i risconti, sia attivi che passivi, sono determinati secondo il principio della
competenza di esercizio.
-
Le azioni proprie, se presenti, sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto.
57
-
Le rimanenze sono valorizzate al minore tra il costo determinato con il metodo FIFO
(primo entrato, primo uscito) ed il valore di mercato.
I costi relativi ai viaggi in corso alla data di chiusura dell’esercizio e ultimati nell’anno
successivo, sono iscritti alla voce "servizi in corso di esecuzione”, al netto dell’intero
eventuale margine negativo ed inclusa la quota di competenza del risultato del
viaggio, se positivo. Ogni singolo viaggio inizia convenzionalmente al termine della
discarica del viaggio precedente, comprende il tragitto per raggiungere il porto di
caricazione e termina alla fine della successiva discarica.
-
I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, e successivamente valutati al costo
ammortizzato, con approssimazione al fair value.
-
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i
depositi bancari a vista e altri investimenti a breve termine altamente liquidabili.
Eventuali scoperti di conto corrente vengono riportati tra le passività correnti.
-
Il TFR accantonato a tutto il 31.12.2006 è considerato un'obbligazione a benefici definiti
da contabilizzare secondo lo IAS 19 (benefici a dipendenti) considerando, tra l'altro, la
vita lavorativa e la remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un determinato
periodo di servizio. Il TFR viene determinato da attuari indipendenti utilizzando il
metodo della “proiezione unitaria del credito” (Projected Unit Credit Method). Gli utili e
le perdite attuariali generati dall'applicazione di tale metodo, iscritti a Conto Economico
sino all’ esercizio 2012, sono dal 2013 portati a Riserva patrimoniale. Nelle successive
note di commento è riportata una tabella riepilogativa dei valori retrospettivi delle quote
attuariali di TFR trattati a Conto Economico nei periodi precedenti.
A seguito dei cambiamenti apportati alla disciplina in materia dalla Legge 27 dicembre
2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati
nei primi mesi del 2007, il TFR maturato a partire dall'1.1.2007 viene considerato un
Defined Contribution Plan sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia
nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS, e contabilizzato pertanto
come ogni altro versamento contributivo. Alla luce delle sopra citate modifiche
legislative, il calcolo attuariale effettuato a partire dal 2007 esclude la componente
relativa agli incrementi salariali futuri.
-
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa
o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili
l’ammontare o la data di sopravvenienza.
-
Il valore attuale dei corrispettivi derivanti dalle commissioni maturate nei confronti di
società controllate, per garanzie rilasciate su finanziamenti che le stesse hanno
ottenuto da terzi, è incluso nella voce "crediti commerciali - altri". Il "fair value" della
passività a fronte di tali garanzie prestate è iscritto, per lo stesso ammontare,
all'interno della voce "altri debiti".
-
I debiti di natura commerciale sono iscritti al loro valore nominale.
-
I ricavi per prestazioni sono rilevati quando i servizi vengono resi. I ricavi per servizi in
corso di esecuzione vengono rilevati in relazione allo stato di avanzamento. I ricavi
per i noli a tempo delle navi, considerati quali locazioni operative, sono rilevati sulla
base della competenza temporale del periodo di noleggio. I proventi da cessione di
beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà sono trasferiti
all’acquirente. I risarcimenti assicurativi, non ancora liquidati ma virtualmente certi,
sono recepiti nei limiti dei costi sostenuti, al netto delle franchigie.
-
I costi di manutenzione delle navi sono comprensivi della totalità delle spese
sostenute nell’esercizio per il mantenimento continuativo della classe. I costi relativi a
lavori periodici di manutenzione e riclassifica delle navi (drydock) vengono capitalizzati
ed ammortizzati nel periodo intercorrente fino alla sosta successiva (di regola 30
58
mesi).
-
Tutti gli altri costi sono rilevati sulla base della competenza temporale.
-
I dividendi vengono rilevati quando sorge il diritto alla percezione.
-
Le imposte sono calcolate in base alle norme fiscali in vigore (tenuto conto della
cosiddetta tonnage tax); gli effetti fiscali sulle differenze temporali fra imponibile fiscale
e risultato economico, qualora significativi, sono rilevati alle voci imposte differite ed
imposte anticipate secondo quanto previsto dallo IAS 12. Le imposte sul reddito sono
rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente
addebitate o accreditate a Patrimonio Netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto
direttamente a Patrimonio Netto.
-
Le operazioni in valuta estera sono recepite al tasso di cambio della data di
effettuazione della transazione. Le differenze cambio emergenti in occasione
dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al
Conto Economico. I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera ed
ancora in essere a fine esercizio sono convertiti in Euro ai cambi di fine periodo. Le
differenze di cambio emergenti da tale conversione sono iscritte a Conto Economico e
gli utili derivanti da tali differenze, se positive, non sono distribuibili. Le differenze di
cambio su strumenti finanziari non derivati che sono qualificati come strumenti di
copertura di flussi finanziari futuri sono rilevate nel Patrimonio Netto nella misura in cui
tale copertura sia efficace (cash flow hedge).
-
I finanziamenti sono valutati al fair value, al netto degli oneri di acquisizione, che
vengono rilasciati a Conto Economico secondo il metodo del costo ammortizzato.
-
Le attività e le passività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei
tassi di cambio e nei tassi di interesse. E' politica della Società limitare tali rischi
mediante operazioni di copertura con strumenti finanziari derivati, generalmente
mediante acquisti/vendite di valuta a termine e mediante operazioni di conversione dei
tassi dei finanziamenti da variabili a fissi. Gli strumenti finanziari derivati sono rilevati
inizialmente al costo, e successivamente adeguati al “fair value”. Le variazioni nel “fair
value” degli strumenti derivati designati di copertura e che si rivelano efficaci ai sensi
dello IAS 39 sono rilevate direttamente nel Patrimonio Netto, la eventuale porzione
inefficace e le variazioni nel “fair value” degli altri derivati vengono portate a Conto
Economico.
-
Le partite finanziarie includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando
il metodo dell’interesse effettivo, gli interessi attivi, le differenze di cambio attive e
passive, gli utili e le perdite sugli strumenti finanziari derivati, quando non compensati
nell’ambito di operazioni di copertura.
-
L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato dell’esercizio per la media
ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo.
-
Le disponibilità monetarie incluse nel Rendiconto Finanziario corrispondono alle
“disponibilità liquide e mezzi equivalenti” riportati nella situazione patrimonialefinanziaria.
-
La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative secondo i principi contabili
internazionali richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni,
che possono avere effetto su alcuni valori di bilancio. I risultati effettivi potranno
differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le immobilizzazioni
sottoposte ad “impairment test” oltre che per determinare gli accantonamenti per rischi
e le svalutazioni dell’attivo, il periodo di vita utile dei beni aziendali, i benefici ai
dipendenti, le imposte e i rimborsi assicurativi nonché il fair value degli strumenti
59
derivati. Le valutazioni effettuate sono periodicamente riviste ed i relativi effetti
immediatamente recepiti in bilancio. In questo contesto si segnala che nella situazione
causata dalla perdurante crisi economica e finanziaria le assunzioni riguardanti
l’andamento futuro sono caratterizzate da una rilevante incertezza, per cui non si può
escludere il successivo concretizzarsi di risultati diversi da quanto stimato e che
potrebbero richiedere rettifiche al valore contabile delle voci interessate, con
particolare riferimento al valore della flotta ed alla recuperabilità dei crediti iscritti a
bilancio.
-
Tutti i valori dei beni esposti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria non sono mai
stati sottoposti ad alcuna rivalutazione.
-
I piani di stock options sono trattati secondo quanto previsto dall’IFRS 2. Il piano
attualmente in essere prevede esclusivamente una regolazione per cassa,
commisurata all’andamento del titolo (e non già la consegna fisica delle azioni), e
viene pertanto rilevata una passività sulla base del fair value di tali opzioni a ciascuna
data di bilancio, con contropartita ai costi del personale.
-
Gli importi esposti nelle presenti Note Esplicative – ove non diversamente precisato sono espressi in migliaia di Euro.
-
Le operazioni con parti correlate sono riepilogate nell’allegato 1, comprensivo degli
schemi supplementari previsti dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.
Le informazioni seguenti sui diversi rischi cui la Società è soggetta e sulla loro gestione
sono riferite a Premuda Spa; per una opportuna visione di insieme si rinvia a quanto
riferito in merito in sede di Bilancio Consolidato.
Gestione dei rischi
Rischio di credito:
La Società è soggetta al rischio di credito tipico del settore di riferimento,
caratterizzato da una attività svolta nei confronti di un ridotto numero di clienti,
generalmente primarie compagnie od operatori del settore. Tale rischio risulta peraltro
ridotto in relazione alle modalità di pagamento dei noli (anticipati per quanto riguarda
noleggi a tempo e generalmente entro fine discarica per quanto concerne i viaggi spot) ed
alle informazioni disponibili in merito alla solvibilità delle controparti contrattuali.
Le posizioni creditorie sono comunque costantemente monitorate e, se del caso, oggetto
di svalutazione sulla base di dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità dei
clienti.
Alla data di riferimento del bilancio, non risultano crediti verso clienti scaduti da più di un
anno. Si rimanda alle successive note di commento per un più dettagliato esame dei
crediti iscritti a bilancio.
Rischio di liquidità:
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità della Società sono monitorati
e gestiti con l'obiettivo di garantire una efficace ed efficiente gestione delle risorse
finanziarie. I fabbisogni di liquidità di breve e medio-lungo periodo sono costantemente
monitorati nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse
finanziarie ovvero un adeguato investimento delle disponibilità liquide. Le informazioni in
merito alla futura scadenza dei debiti verso le banche sono fornite nelle successive note di
commento. Si rimanda inoltre a quanto esposto al successivo paragrafo “Rischi connessi
all’attuale crisi”.
60
Rischio di cambio:
Le attività e le passività della Società sono esposte a rischi finanziari derivanti dalle
variazioni nei tassi di cambio, con particolare riferimento a quello euro/dollaro. E' politica
della Società limitare almeno in parte tali rischi mediante operazioni di copertura.
Al 31.12.2015 le principali attività e passività in USD sono di seguito riepilogate:
USD/000
Attività
Disponibilità liquide
Crediti commerciali
Crediti finanziari
Altri Crediti
TOTALE
6.744
1.627
678
4.153
13.201
Passività
Debiti vs le banche
Debiti verso fornitori
Debiti finanziari
Altri debiti
TOTALE
49.377
3.924
146
53.446
Si rimanda alle successive note di commento per una più precisa analisi delle più
significative poste di bilancio espresse in valuta statunitense.
L’indice di sensitività evidenzia che qualora il cambio medio euro/dollaro fosse risultato
pari al valore medio registrato nell’esercizio precedente (1,328, ovvero con un dollaro più
debole del 19,5% rispetto al valore consuntivato nell’Esercizio 2015) ed il cambio
puntuale del dollaro a fine anno fosse risultato pari al valore registrato alla fine
dell’esercizio precedente (1,2141 ovvero con un dollaro più debole dell’11,5% rispetto al
valore di fine 2015), a parità di ogni altra condizione, il risultato economico dell’esercizio
sarebbe risultato peggiore di euro/mil 3,9 mentre il Patrimonio Netto sarebbe risultato
minore di euro/mil 6,8.
Non sono rilevati indici di sensitività rispetto ad altre valute in quanto ritenuti non
significativi in ragione del limitato volume e valore delle transazioni denominate in altre
valute diverse dal Dollaro.
Rischio di tasso di interesse:
La maggior parte dei finanziamenti bancari è a tasso variabile con la conseguente
esposizione al rischio di variazioni dei tassi di interesse. E’ politica della Società limitare
tali rischi mediante operazioni di copertura con strumenti finanziari derivati, generalmente
mediante operazioni di conversione dei tassi dei finanziamenti da variabili a fissi.
L’indice di sensitività evidenzia che qualora i tassi di interesse (sia attivi che passivi) nel
corso dell’esercizio fossero risultati mediamente superiori/inferiori di un punto percentuale
rispetto a quanto effettivamente registrato, a parità di ogni altra condizione il risultato
dell’esercizio ed il Patrimonio Netto sarebbero risultati rispettivamente ridotti/incrementati
di euro/mil 0,10.
Rischio volatilità mercato dei noli:
La Società opera in un mercato caratterizzato da una elevata volatilità dei noli.
I rischi connessi alle oscillazioni dei noli possono essere coperti mediante la stipula di
contratti di noleggio a tempo ovvero mediante contratti derivati di “Forward Freight
61
Agreement” (FFA). L’indice di sensitività evidenzia che qualora i noli registrati nel corso
dell’esercizio fossero risultati mediamente superiori/inferiori del 10% rispetto a quanto
effettivamente verificatosi, a parità di ogni altra condizione, il risultato dell’esercizio ed il
Patrimonio Netto sarebbero risultati rispettivamente incrementati/ridotti di euro/mil 1,1.
Tale variazione è riferita alla sola frazione di tempo/nave (pari al 57,9% circa) che ad
inizio esercizio non risultava ancora coperta da impieghi commerciali e che pertanto
risultava esposta al rischio di variazione del mercato dei noli.
Per l’Esercizio 2016 la parte della flotta esposta a tale rischio ad inizio anno corrisponde
al 25,51% totale tempo/nave disponibile.
Rischi connessi all’attuale crisi:
Tutto quanto precede si riferisce a normali condizioni di mercato e di operatività.
Il perdurare della situazione di grave crisi economica e finanziaria, rende in generale
assai più elevato il rischio di “default” e/o di non performance delle obbligazioni
contrattuali da parte delle controparti contrattuali (noleggiatori, operatori), rischio peraltro
di impossibile preventiva valutazione.
Quanto sopra è confermato dalle situazioni di default/inadempienza registrate negli ultimi
anni da parte di operatori anche di grande dimensione ed esperienza ed universalmente
considerati pienamente affidabili. Maggiormente a rischio sono gli operatori del comparto
dei carichi secchi, in ragione della congiuntura dello specifico mercato, estremamente
negativa.
Il sistema finanziario continua a limitare – con particolare riferimento al settore navale - la
concessione di credito, soprattutto a fronte di investimenti in corso di realizzazione
ovvero di operazioni non “asset based”. Nonostante una accresciuta disponibilità di fonti
alternative di finanziamento (con particolare riferimento al mercato statunitense),
permangono obiettive difficoltà nel reperimento di nuovi finanziamenti, sia di natura
“corporate”, sia nella tradizionale forma di finanziamenti navali di lungo periodo.
Per quanto di più diretto interesse, le generalizzate difficoltà di accesso al credito e la
scarsa redditività delle navi impiegate sul mercato spot hanno reso necessario l’avvio, nel
corso dell’Esercizio 2013, di negoziazioni col sistema creditizio volte ad ottenere una
rimodulazione dei termini di rimborso dei finanziamenti. Per salvaguardare la liquidità
disponibile, la Società (così come ogni controllata inclusa nell’area di consolidamento) ha
sospeso il rimborso delle rate capitale dei mutui a partire dalle scadenze del 30 giugno
2013, inizialmente limitandosi a corrispondere i soli interessi, anch’essi successivamente
sospesi a partire dalla scadenza del 31 dicembre 2014. Alla data della presente relazione
le negoziazioni, avviate da più di due anni, non si sono ancora concluse, ma si rimane
confidenti di poter raggiungere un accordo col ceto creditizio che ponga fine alla attuale
situazione di inadempimento. In tale contesto tutti i debiti verso banche sono
rappresentati a bilancio come scadenti entro l’esercizio successivo.
Le aspettative di una favorevole definizione sono tra l’altro suffragate dall’atteggiamento
dimostrato da alcuni istituti di credito che – nonostante la difficile situazione
precedentemente descritta – hanno, da un lato, consentito alla controllata Four Handy
Ltd. di ottenere la completa erogazione del finanziamento relativo alla prima unità
Panamax bulk carrier (m/n Framura, presa in consegna ad inizio 2014) e, dall’altro,
hanno erogato (sia pure attraverso una struttura particolarmente cautelativa) un
finanziamento a medio/lungo termine sufficiente ad assicurare la presa in consegna
dell’unità gemella (m/n Four Coal, entrata in esercizio ai primi di luglio 2014). Ulteriore
elemento che induce all’ottimismo è che, nonostante il protrarsi del processo negoziale, e
nonostante il continuo aggiornamento, in negativo, delle proposte via via presentate,
nessuna delle banche ha abbandonato il tavolo delle trattative. Il previsto prossimo
subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre istituti maggiormente esposti nei
confronti del Gruppo Premuda è giudicato un ulteriore elemento che lascia intravvedere
62
una positiva conclusione delle trattative. Per ulteriori considerazioni in merito allo stato
del processo di ristrutturazione dei debiti facciamo riferimento all’apposito paragrafo sulla
valutazione della continuità aziendale nelle Note Esplicative.
In ragione del fatto che il Gruppo risulta inadempiente esclusivamente nei confronti del
ceto creditizio e che tutti i debiti di natura commerciale risultano correntemente onorati,
non vi sono state iniziative cautelari o similari da parte di creditori.
La situazione di scarsa redditività delle navi, evidenziata (sia pure con alcune eccezioni e
con significative oscillazioni nel corso del periodo) a partire dal bilancio dell’Esercizio
2009, e fortemente accentuatasi nell’ultimo periodo per le unità da carico secco, ha
continuato a comprimere i relativi valori patrimoniali.
Ciò ha comportato la necessità di apportare una riduzione di valore per la Four Springs
(che è stata posta in disarmo nel corso del mese di marzo 2016, avendo ritenuto
opportuno rimandare il completamento di alcuni lavori di riparazione – ed i relativi esborsi
finanziari - a quando matureranno le condizioni per un impiego a rate di nolo accettabili) e
non ha consentito di procedere a ripristini di valore della Four Moon, oggetto di
svalutazione in precedenti esercizi.
I ridotti valori di mercato delle navi hanno inoltre comportato il mancato rispetto dei
rapporti loan-to-value previsti nella quasi totalità dei tradizionali finanziamenti navali a
medio lungo termine, assistiti da garanzia ipotecaria. La questione è oggetto di
considerazione nell’ambito del processo di ristrutturazione dell’indebitamento
precedentemente descritto.
Nel difficile contesto precedentemente illustrato, anche la collegata Four Jolly Spa (ns.
quota 50%) ha dovuto avviare un autonomo processo di ristrutturazione del proprio
indebitamento ex art. 67 L.F. In ragione del buon andamento del mercato dei noli di
specifico interesse nell’ultimo biennio, la collegata è fiduciosa di poter concludere
positivamente le negoziazioni, anche se permangono incertezze sulla tempistica in
ragione della evidente intenzione degli istituti coinvolti a definire lo specifico accordo in
parallelo con Premuda e della richiesta di consenso alla cessione a Pillarstone della
posizione creditoria di una delle banche che finanziano la collegata.
Le situazioni precedentemente illustrate sono ampiamente dettagliate nel corso della
presente relazione e di quella riferita al Bilancio Consolidato.
Nuovi principi contabili ed interpretazioni
1) Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare
obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2015.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, sono stati applicati per la
prima volta a partire dal 1° gennaio 2015 senza effetti significativi sul bilancio
dell’esercizio:
‐ IFRIC 21Tributi;
‐ Miglioramenti agli IFRS (Annual improvement 2013) con riferimento a IFRS 1, IFRS 3,
IFRS 13 e IAS 40.
2) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non
adottati in via anticipata dalla Società
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, emessi ma non ancora
entrati in vigore dal 1° gennaio 2015, non sono stati applicati anticipatamente:
‐ Modifiche allo IAS 19 – Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti;
‐ Miglioramenti agli IFRS (Annual improvement 2012) con riferimento a IFRS 2, IFRS 3,
IFRS 8, IFRS 13, IAS 16, IAS 38 e IAS 24
63
3) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni approvati dallo IASB e
omologati in Europa la cui data di efficacia obbligatoria è successiva al 31.12.2015:
‐ Modifiche allo IAS 19 - Benefici ai dipendenti riguardante i piani a benefici definiti.
4) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi al 31 dicembre
2015 ma non entrati in vigore ovvero non omologati in Europa e pertanto non
applicabili ai bilanci chiusi al 31.12.2015:
‐ modifiche allo IFRS 11, per acquisizione di interessenze in una joint venture;
‐ modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 41 per la rappresentazione di piante da frutto;
‐ modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 38 per l’ammortamento di immobilizzazioni
immateriali;
‐ IFRS 14 per mantenimento di vecchi principi contabili in sede di prima applicazione
degli IFRS;
‐ modifiche allo IAS 27 per valutare - nei bilanci separati - le partecipazioni in
controllate, joint ventures e collegate secondo il metodo del patrimonio netto;
‐ modifiche allo IFRS 10 ed allo IAS 28 per eliminare un conflitto esistente tra i due
principi nel caso di cessione o conferimento di un business ad una collegata o joint
venture;
‐ annual improvement 2014 con riferimento agli IFRS 5, IFRS 7, IAS 9 e IAS 34;
‐ modifiche allo IAS 1 sulle disclosures da fornire;
‐ modifiche allo IFRS 10 ed allo IAS 28 sulle eccezioni alla predisposizione del bilancio
consolidato per le controllanti intermedie;
‐ IFRS 15 sui ricavi da contratti con clienti che sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le
interpretazioni IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31;
‐ IFRS 9 sugli strumenti finanziari in sostituzione dello IAS 39.
5) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ed approvati dallo
IASB che alla data odierna non sono ancora omologati per l’adozione in Europa:
‐ IFRS 9 (emesso il 24/7/14, prevista applicazione da 1/1/18)
‐ IFRS 15 (emesso il 24/5/14 ed emendato il 11/9/15, prevista applicazione da 1/1/18)
‐ IFRS 14 (emesso il 30/1/14, prevista applicazione da 1/1/16)
‐ modifiche a IFRS 10 e IAS 28 (emesse il 11/9/14, da definire la data di applicazione)
‐ modifiche a IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 (emesse il 18/12/14, prevista applicazione da
1/1/16)
‐ IFRS 16 (emesso il 13/1/16, prevista applicazione da 1/1/19)
‐ Modifiche a IAS 12 (emesse il 19/1/16, prevista applicazione da 1/1/17).
Con riferimento ai principi sopra descritti (in particolare IFRS 9, 15 e 16) la Società sta
avviando le attività volte all’identificazione e determinazione degli impatti sul bilancio. Con
riferimento agli altri principi, non si ritiene che l’adozione comporti impatti materiali nella
valutazione di attività, passività, costi e ricavi.
Altre informazioni
I rapporti con le imprese direttamente ed indirettamente controllate nonché con le
imprese collegate sono illustrati nella Relazione sulla Gestione.
Ai sensi dell'art 38, comma 1, lettera o) del D. Lgs. 127/91, segnaliamo che i compensi
spettanti ai dirigenti con responsabilità strategica ed agli amministratori di Premuda Spa
per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese consolidate, sono riportati nella
Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi del D. Lgs. 58/1998 (Testo Unico della
Finanza) e del Regolamento Emittenti Consob, pubblicata ai sensi di legge e resa
disponibile sul sito internet della Società www.premuda.net nell’area investor relations.
64
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
ATTIVITA’
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
Flotta
Riporta il valore di carico delle navi di proprietà, diminuito del relativo fondo
ammortamento, come da dettaglio alla pagina seguente. Viene separatamente
evidenziata la componente di costo relativa alle periodiche soste in bacino (dry dock),
ammortizzata nel periodo intercorrente fino alla sosta successiva.
Gli incrementi dell’esercizio riguardano l’esecuzione di periodici lavori di manutenzione e
di rinnovo delle certificazioni di classe su una unità sociale.
Per quanto riguarda le rettifiche di valore della flotta, si è proceduto nuovamente ad
effettuare l’“impairment test”, mediante utilizzo del modello impiegato in precedenza, con
opportuno aggiornamento dei parametri applicati.
Si ricorda al riguardo che il Management ha identificato la singola nave quale Cash
Generating Unit (CGU) ai sensi dello IAS 36 su cui effettuare il test di impairment, con la
precisazione che nel caso di navi gemelle (intendendosi per tali le unità che possano
ragionevolmente essere sostituite tra loro negli impegni commerciali) le considerazioni e
le valutazioni vengono effettuate con riferimento all’intero gruppo di navi omogenee ed i
relativi effetti vengono attribuiti alle singole unità.
I principali parametri che hanno influenza sulla determinazione dei flussi di cassa nel
modello di impairment sono i noli giornalieri unitari, i running costs giornalieri unitari ed il
valore di demolizione.
In particolare, rispetto all’esercizio precedente, nell'impairment test risultano variati il
tasso di cambio del dollaro (1,0887 contro 1,2141), il valore di rottamazione corrente a
fine esercizio, il tasso di attualizzazione (6,35% contro 5,90%) nonché le stime dei flussi
finanziari attesi, che sono stati determinati sulla base delle più recenti valutazioni fornite
dai consulenti industriali che ci assistono nella predisposizione del piano finanziario da
sottoporre alle Banche e da attestare ai sensi dell’art. 67 L.F.
Ciò ha comportato la necessità di procedere ad una riduzione del valore della Four
Springs, mentre per tutte le altre unità il valore di carico è risultato inferiore al valore
d’uso e non si sono pertanto riscontrate esigenze di ulteriori svalutazioni. Non si sono
tuttavia riscontrate le condizioni per procedere ad un ripristino di valore della Four Moon,
oggetto di svalutazioni negli esercizi 2009 e 2011 per complessivi 6,9 milioni di euro.
Si evidenzia che il Comitato di Controllo Interno, nell’ambito delle proprie funzioni di
valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili, ha espresso parere favorevole sui
criteri e sulle modalità applicate per la determinazione del valore recuperabile della flotta
e per il conseguente trattamento contabile.
Si evidenzia inoltre che il valore d’uso dell’intera flotta sociale, come sopra determinato,
risulta nel complesso superiore al valore contabile per circa 26,6 milioni di Euro (di cui
23,7 milioni di euro per la Four Smile ed il residuo per la Four Moon). Tale valore d’uso è
soggetto alle seguenti variazioni (in milioni di euro), al variare dei parametri applicati:
aumento di 0,5% del tasso di attualizzazione:
diminuzione di 500 USD/day nelle rate di nolo:
aumento di 5 basis point nel tasso di cambio del dollaro:
riduzione di 50 USD/tonn nel valore di rottamazione:
-1,3 milioni di euro
-1,6 milioni di euro
-2,6 milioni di euro
-2,1 milioni di euro
65
Variazioni dei parametri di pari entità, ma di segno opposto determinerebbero analoghi
incrementi del valore d’uso della flotta sociale.
Il management continuerà in futuro a tenere sotto costante ed attento monitoraggio
l’andamento dei valori recuperabili della flotta sociale.
navi
Costo nave
Four
Four
Subtotale
Four
Subtotale
Totale
Moon
Smile
tankers
Springs
Bulk
Generale
25.178
37.057
62.235
35.561
35.561
97.796
(18.249)
(10.726)
(28.975)
(23.317)
(23.317)
(52.292)
6.929
26.331
33.260
12.244
12.244
45.504
(6.904)
-
(6.904)
-
-
(6.904)
3.939
-
3.939
-
-
3.939
(2.965)
-
(2.965)
-
-
(2.965)
Component Dry Dock
1.474
1.217
2.691
454
454
3.145
Fondo ammortamento
(1.263)
(181)
(1.444)
(74)
(74)
(1.518)
211
1.036
1.247
380
380
1.627
4.175
27.367
31.542
12.624
12.624
44.166
Dry dock component
-
-
-
441
441
441
Rettifiche di valore (impairment)
-
-
(4.820)
(4.820)
(4.820)
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
Impairment Component
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
Saldo al 31.12.14
Netto 31.12.14
Incrementi:
Stralcio per vendita /
Dry dock component
Fondo ammortamento
(1.474)
-
(1.474)
(454)
(454)
(1.928)
1.474
-
1.474
454
454
1.928
(1.518)
(1.906)
(3.424)
(3.251)
(3.251)
(6.675)
Ammortamenti
Nave
Impairment component
Dry dock component
Costo nave
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
Rettifiche di valore al 31.12.15
Fondo ammortamento
991
-
991
-
-
991
(211)
(730)
(941)
(413)
(413)
(1.354)
25.178
37.057
62.235
35.561
35.561
97.796
(19.767)
(12.632)
(32.399)
(26.568)
(26.568)
(58.967)
5.411
24.425
29.836
8.993
8.993
38.829
(6.904)
-
(6.904)
(4.820)
(4.820)
(11.724)
4.930
-
4.930
-
-
4.930
(1.974)
-
(1.974)
(4.820)
(4.820)
(6.794)
Component Dry Dock
-
1.217
1.217
441
441
1.658
Fondo ammortamento
-
(911)
(911)
(33)
(33)
(944)
Saldo al 31.12.15
-
306
306
408
408
714
3.437
24.731
28.168
4.581
4.581
32.749
Saldo al 31.12.15
Netto 31.12.15
66
Fabbricati
Riporta il valore di acquisto, diminuito del relativo fondo ammortamento, degli immobili di
proprietà, costituiti dal dodicesimo piano e da un appartamento posto all’undicesimo
piano del palazzo in cui hanno sede i nostri uffici di Genova, oltre che da locali per
archivio e posti auto. Gli ammortamenti sono calcolati in base a una vita utile di 33 anni.
(€/000)
Costo
Fondo ammortamento
Valore residuo al 31.12.14
Ammortamenti
Residuo al 31.12.15
1.799
(1.331)
468
(54)
414
L’immobile è gravato da ipoteca a garanzia di una linea di credito a medio termine di
€/000 7.500, interamente utilizzata al 31.12.15.
Altri beni
Il loro dettaglio è il seguente (€/000):
Costo
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
Incrementi
Ammortamenti esercizio 2015
Saldo al 31.12.15
Riepilogo:
Costo
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
(*) di cui 43.0 non ammortizzabili
Mobili e
arredi (*)
787
(704)
84
(22)
62
Macchine e
impianti uff.
625
(586)
39
45
(32)
52
Automezzi
Totale
316
(277)
39
(11)
28
1.729
(1.567)
162
45
(65)
141
787
(726)
62
670
(618)
52
316
(288)
28
1.774
(1.633)
141
Partecipazioni
La tabella seguente ne riporta il dettaglio e le variazioni intervenute rispetto all’esercizio
precedente (€/000):
31.12.14
incrementi
decrementi
31.12.15
Partecipazioni in:
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) altre imprese
Totale partecipazioni
55.754
23.753
634
80.141
115
115
(55.754)
(55.754)
23.753
749
24.502
67
In ragione:
‐ dei risultati economici costantemente negativi prodotti negli ultimi esercizi da Premuda
International e dalle società dalla stessa controllate;
‐ della perdita realizzata nell’Esercizio 2015 da Four Vanguard con la cessione della
FPSO Four Rainbow alla Anteros, Joint Venture col Gruppo Yinson (meglio descritta
nelle Note Esplicative al Bilancio consolidato a cui facciamo rimando);
‐ dei risultati degli impairment test effettuati per il bilancio 2015 da Four Handy Ltd. per
le navi dalla stessa possedute;
‐ delle previsioni di ulteriore prolungamento della negativa congiuntura del mercato dei
carichi secchi in cui operano le unità di Four Handy Ltd.,
non si ritiene di poter considerare tali perdite recuperabili nel breve/medio termine e si è
pertanto provveduto ad effettuare una svalutazione totale della partecipazione in
Premuda International Sah (iscritta per €/000 55.754 fino all'esercizio precedente) a cui si
aggiunge una parziale svalutazione dei finanziamenti alla stessa concessi, come più oltre
riportato con riferimento alla specifica posta di bilancio.
L’effetto combinato di tali svalutazioni determina una valutazione complessiva della
controllata (partecipazione + finanziamento) corrispondente al netto patrimoniale
consolidato.
Più dettagliatamente:
a) Partecipazioni in imprese controllate
Il valore esposto è relativo a:
- Premuda International S.A.H. - Lussemburgo
Contabilità e bilancio espressi in Euro
Capitale Sociale versato: Euro 52.000.000
Quota posseduta: 100%
Patrimonio Netto al 31.12.15: negativo per Euro 27.602.837
Risultato dell’esercizio 2015: perdita Euro 84.316.417
Valore attribuito in bilancio: Euro 1
Si evidenzia che Premuda International S.A.H. a fine 2015 controlla le seguenti società,
operative alla stessa data:
- Premuda (Monaco) S.A.M. - Montecarlo
Contabilità e bilancio espressi in Euro
Capitale Sociale: Euro 305.000
Risultato 2015: perdita Euro 153.511
Patrimonio Netto al 31.12.15: Euro 541.355
Quota posseduta: 90%
Valore attribuito in bilancio: Euro 274.408
- Four Vanguard Serviços e Navegaçao Lda. - Madeira
Contabilità e bilancio espressi in Euro
Capitale Sociale: Euro 72.250.000
Risultato 2015: perdita Euro 19.861.379
Patrimonio Netto al 31.12.15: Euro 4.445.663
Quota posseduta: 100%
Valore attribuito in bilancio: Euro 4.445.663
68
Si evidenzia che Four Vanguard Serviços e Navegaçao Lda. detiene una
partecipazione del 49% nella seguente società collegata:
- Anteros Rainbow Offshore PTE LTD – Singapore
Contabilità e bilancio espressi in Euro
Capitale Sociale: Euro 40.000.000
Risultato 2015: perdita Euro 228.809
Patrimonio Netto al 31.12.15: Euro 59.771.191
Quota posseduta: 49%
Valore attribuito in bilancio: Euro 19.600.000
- Australian FPSO Management PTY LTD - Australia
Contabilità e bilancio espressi in Dollari Australiani
Capitale Sociale: AUD 100
Risultato 2015: perdita AUD 33.224
Patrimonio Netto al 31.12.15: AUD 89.835
Quota posseduta: 100%
Valore attribuito in bilancio: Euro 8.235
- Four Handy Ltd. – Regno Unito
Contabilità e bilancio espressi in Dollari
Capitale Sociale: Dollari 106.369.000
Risultato 2015: perdita Dollari 49.016.395
Patrimonio Netto al 31.12.15: Dollari 22.747.681
Quota posseduta: 100%
Valore attribuito in bilancio: Euro 20.894.645
Si evidenzia che Four Handy Ltd. detiene una partecipazione del 49% nella seguente
società, considerata come controllata in ragione degli impegni/obblighi di acquisto del
residuo 51% attualmente posseduto da un investitore terzo su richiesta dalle banche
finanziatrici:
- Four Coal Shipping Ltd. – Regno Unito
Contabilità e bilancio espressi in Dollari
Capitale Sociale: Dollari 6.000.000
Risultato 2015: utile Dollari 1.373.004
Patrimonio Netto al 31.12.15: Dollari 6.549.301
Quota posseduta: 49%
Valore attribuito in bilancio: Dollari 7.308.661
b) Partecipazioni in imprese collegate
Il valore esposto al 31.12.15 è relativo alla seguente società collegata, da considerare
come soggetta al controllo congiunto da parte dei due azionisti Premuda Spa e
Gruppo Messina Spa:
- Four Jolly S.p.A. - Genova
Contabilità e bilancio espressi in Euro
Capitale Sociale: Euro 10.000.000
Altri apporti dei soci: Euro 31.000.000
Risultato 2015: perdita Euro 3.356.451
Patrimonio Netto al 31.12.15: Euro 25.348.915
Quota posseduta: 50%
Valore attribuito in bilancio: Euro 23.752.702
In continuità con quanto avvenuto nei precedenti esercizi, nella predisposizione del
Bilancio 2015 è stato effettuato l’impairment test sul valore della partecipazione (ancora
69
essenzialmente riferito alla valutazione delle due navi in esercizio utilizzando i parametri
precedentemente descritti): l’analisi svolta non ha determinato l’esigenza di procedere
ad ulteriori svalutazioni, ma non ha neppure consentito di effettuare un ripristino di
valore (sia pur parziale).
Si precisa che i dati economici e patrimoniali sopra riportati possono essere – per
alcune società – influenzati dal recepimento dei risultati delle società controllate e dagli
interventi degli azionisti effettuati nel corso dell’esercizio.
c) Partecipazioni in altre imprese
Sono prevalentemente costituite dall’investimento di 745.200 Euro (630.000 Euro nel
2014) in strumenti finanziari partecipativi privi di diritti amministrativi emessi da Venice
Shipping and Logistics Spa (VSL Spa) società di investimento e di advisory focalizzata
sul settore marittimo, oltre che da diverse partecipazioni di non rilevante entità, tutte
riportate al valore di acquisto o di sottoscrizione, opportunamente rettificato in caso di
perdite di valore. In relazione agli investimenti già avviati da VSL, Premuda è impegnata
ad incrementare il proprio investimento di ulteriori 160.800 Euro. VSL ha già effettuato
la richiesta, a cui al momento non è stato dato seguito, essendo in corso valutazioni
sulla possibilità di ridurre la nostra partecipazione.
Altre attività finanziarie
Sono prevalentemente costituite dai finanziamenti concessi a Premuda International
SAH, produttivi di interessi a tassi di mercato (Euribor di periodo + spread), ammontanti a
complessivi nominali 81,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, di cui non si prevede
l’incasso nel corso dell’Esercizio 2016. Tale credito è stato incrementato, a pari
condizioni, di 6,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2014 per garantire la correntezza
commerciale della controllata e delle sue partecipate, presupposto fondamentale per la
continuità aziendale in attesa dell’auspicata finalizzazione del processo di ristrutturazione
dei debiti finanziari del Gruppo, avviato nel corso dell’Esercizio 2013 ed illustrato in
precedenza.
In ragione della situazione economica/patrimoniale di Premuda International e delle
società da questa controllate, come già indicato, si è ritenuto opportuno apportare una
svalutazione di 22,8 milioni di Euro a tale credito, che risulta così iscritto a bilancio al
valore presumibilmente recuperabile di 59,1 milioni di euro per tener conto del patrimonio
netto consolidato della partecipata.
Attività correnti
Rimanenze
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Si riferiscono a combustibili, lubrificanti e pitture a bordo delle navi a fine esercizio, per un
totale di €/000 540 (tutti valorizzati col metodo FIFO, tenuto conto del valore di mercato)
ed a circa €/000 2 di rispetti e materiali diversi in attesa di imbarco. I corrispondenti valori
al 31.12.14 erano rispettivamente pari a €/000 1.539 e €/000 13.
Nessuna rivalutazione o svalutazione è stata effettuata nel periodo.
Crediti commerciali
Clienti
Evidenzia i saldi a fine esercizio dei crediti commerciali (noli, controstallie e diversi),
esposti al netto del relativo fondo svalutazione, tutti scadenti entro l’esercizio successivo
e considerati di sicuro realizzo.
70
Ratei e risconti
Sono così composti (€/000):
31.12.2015
Ratei attivi:
noli attivi
diversi
Risconti attivi:
assicurazioni
noli passivi
diversi
31.12.2014
713
44
236
-
993
993
43
684
83
59
43
826
869
I ratei attivi, che nel 2014 si riferivano alle quote di competenza dell’anno di proventi per
noleggi attivi non ancora realizzati a fine esercizio, non sono presenti nell'Esercizio 2015.
I risconti attivi si riferiscono a quote di costi sostenuti nell’esercizio, di competenza del
periodo successivo (principalmente assicurazioni, noleggi passivi e diversi).
Altri
Sono costituiti dai saldi di fine esercizio per crediti diversi, al netto del relativo fondo
svalutazione (ammontante a €/000 173) , tutti scadenti entro l’esercizio successivo.
Sono compresi crediti vari verso fornitori (€/000 97) e verso assicuratori per risarcimenti
ancora da liquidare (€/000 3.972), fondi spese, acconti vari, ecc. (€/000 110), IVA a credito
(€/000 603), crediti verso società controllate e collegate (€/000 6.494).
Quest’ultimo importo comprende i crediti derivanti da prestazioni di servizi, addebito di
interessi, commissioni su garanzie prestate e riaddebito di costi (particolarmente riferibili
agli oneri fino ad oggi sostenuti a fronte del processo di ristrutturazione dei debiti), nei
confronti delle controllate Premuda International Sah (€/000 3.995), Four Vanguard
Serviços e Navegaçao Lda. (€/000 214), Four Handy Ltd. (€/000 2.221) e Four Coal
Shipping Ltd. (€/000 63) e della collegata Four Jolly Spa (€/000 1).
Attività finanziarie correnti
Rappresentano un investimento in titoli azionari quotati, di non rilevante entità.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Rappresentano i saldi a fine periodo delle disponibilità liquide presso banche e nelle
casse sociali.
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
Patrimonio netto
In via ordinaria gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale (per tale
intendendosi l’intero Patrimonio netto) sono la creazione di valore per la generalità degli
azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo. La
Società cerca pertanto di mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta
di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire una
economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento. Vengono costantemente
monitorati il livello del debito rispetto al patrimonio netto e la sua evoluzione, anche in
relazione ai flussi di cassa prodotti dalla gestione. La prolungata fase di difficoltà
finanziarie ed il procedere delle negoziazioni volte ad ottenere una ristrutturazione
71
dell’indebitamento di Gruppo hanno ovviamente modificato le priorità aziendali, che oggi
risultano focalizzate sulla messa in sicurezza della posizione finanziaria e della struttura
dell’indebitamento, oltre che sul mantenimento di un sufficiente livello di patrimonio.
Una volta realizzata l’auspicata definizione del piano di ristrutturazione, i tradizionali
obiettivi precedentemente menzionati verranno nuovamente perseguiti.
Capitale Sociale
Il Capitale Sociale, interamente sottoscritto e versato, al 31.12.15 risulta invariato rispetto
all’esercizio precedente e composto da n. 187.706.990 azioni ordinarie e n. 74.943 azioni
di risparmio tutte del valore nominale di 0,50 Euro per un valore totale di €/000 93.891.
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
Costituita in occasione dell’aumento di capitale realizzato nel corso del 2010, è stata in
parte utilizzata a parziale copertura delle perdite realizzate nell'Esercizio 2014 ed
ammonta a €/000 3.611 (€/000 11.201 nell'Esercizio 2014).
Riserva legale
Invariata rispetto all’esercizio precedente, ammonta a €/000 18.778 e corrisponde a un
quinto del Capitale Sociale.
Utili a nuovo
Ammontano a €/000 37 con una riduzione di €/000 3.230 rispetto al 31.12.14 dopo la
destinazione del risultato 2014.
Risultato dell’esercizio
Evidenzia la perdita dell’Esercizio 2015 di €/000 88.931 di cui €/000 83.375 relative alle
svalutazioni operate sulla flotta e sulle immobilizzazioni finanziarie, già illustrate in
precedenza.
La perdita realizzata determina una riduzione di oltre un terzo del Capitale Sociale,
configurando così una situazione di cui all’art. 2446 codice civile.
Rinviamo all’apposito prospetto per una più precisa analisi delle variazioni intervenute nel
Patrimonio Netto della Società.
Passività non correnti
Finanziamenti bancari
Si rimanda al successivo commento della voce debiti bancari a breve iscritta tra le
passività correnti.
Fondi rischi e oneri
La voce esposta, pari a €/000 724 al 31.12.15 (€/000 1.114 alla fine dell’esercizio 2014),
rappresenta gli stanziamenti complessivamente operati a fronte di reclami di terzi e
passività diverse.
L’importo esposto a fine 2015 comprende il presumibile onere per la definizione del
trattamento fiscale dei dividendi distribuiti da Premuda International alla casa madre
nell’Esercizio 2012, applicando criteri analoghi a quelli che hanno portato alla definizione
con adesione della tassazione dei dividendi distribuiti negli Esercizi 2010 e 2011 e per i
quali gli importi ancora da versare all’erario a fine Esercizio 2015 in base ai piani di
rateizzazione concordati sono rappresentati tra i debiti tributari, al cui commento
facciamo rimando.
72
Fondi relativi al personale
Evidenzia il debito verso dipendenti per Trattamento di Fine Rapporto di lavoro,
determinato come precedentemente indicato nei Criteri di valutazione. Il fondo passa da
€/000 651 al 31.12.14 a €/000 523 a fine 2015 come dettagliato nella tabella di seguito
riportata. Si ricorda che a seguito della variazione intervenuta nella normativa di
riferimento, le quote maturate dai dipendenti a partire dal 1 gennaio 2007 non restano più
accantonate in azienda, ma vengono versate all’INPS ovvero ai fondi di previdenza
prescelti.
(€/000)
651
5
(121)
(12)
523
Valore al 31.12.14
Componente finanziaria
Benefici corrisposti
Utili/(perdite) attuariali
Valore al 31.12.15
Come precedentemente riportato nei Criteri di valutazione, a partire dall’Esercizio 2013 le
quote attuariali del TFR non transitano più per il Conto Economico, ma vengono rilevate
direttamente a Patrimonio Netto. Di seguito viene riportata, in migliaia di euro, una tabella
riepilogativa dei valori retrospettivi delle quote attuariali di TFR (Utili/Perdite attuariali
cumulate) trattati a Conto Economico negli esercizi precedenti.
2005
164
2006
-13
2007
42
2008
90
2009
-28
2010
-22
2011
-94
2012
102
2013/2015
0
Totale
335
Passività correnti
Debiti bancari a breve
I debiti verso banche sono così costituiti (in migliaia di Euro):
Importi scadenti
Oltre uno
Entro
un anno
fino a
cinque anni
Oltre
cinque anni
Totale
Unicredit
27.500
-
-
27.500
Banca IMI -m/n Four Springs
11.567
-
-
11.567
7.500
-
-
7.500
Banco Popolare m/c Four Smile
31.911
-
-
31.911
Subtotale medio lungo termine
78.478
-
-
78.478
Scoperti di c/c e altri
17.528
-
-
17.528
Totale
96.006
-
-
96.006
medio lungo termine:
MPS Capital Services
I valori sopra riportati sono tutti esposti come “scadenti entro un anno” e pertanto iscritti
tra le passività correnti a seguito della situazione di inadempimento nei confronti delle
73
banche creditrici già descritta in precedenza e nella Relazione sulla Gestione a cui
rinviamo.
Ricordiamo che tale processo è stato avviato a partire dalla scadenza del 30 giugno
2013, inizialmente non effettuando il rimborso delle rate capitale dei mutui e
successivamente (a partire dalla scadenza del 31 dicembre 2014) estendendo lo
“standstill” anche alle quote interessi, determinando una situazione di mancato rispetto
dei termini contrattuali nei confronti di tutti gli istituti di credito (anche in applicazione delle
clausole di cross default contenute nella quasi totalità dei contratti) che avrebbero così la
facoltà di richiedere l’immediato rientro dalle posizioni debitorie.
Le negoziazioni procedono da oltre trenta mesi ma – come precedentemente indicato - si
è tuttora fiduciosi di poter raggiungere un accordo che farebbe venir meno l’attuale
situazione di inadempimento.
Rinviamo a quanto illustrato nel bilancio degli esercizi precedenti per quanto riguarda le
caratteristiche e le garanzie che assistono i singoli finanziamenti come originariamente
stipulati, oggi non più attuali a seguito del già citato processo di ristrutturazione
dell’indebitamento in corso di negoziazione.
La suddivisione in base al tasso di interesse è sotto riportata:
Tasso medio di interesse
Oltre 2%
Oltre 4%
fino al 4%
fino al 6%
Oltre il 6%
Totale
-
-
27.500
-
27.500
11.567
-
-
11.567
-
7.500
-
7.500
Banco Popolare m/c Four Smile
31.911
-
Subtotale medio lungo termine
43.478
Fino al 2%
medio lungo termine:
Unicredit
Banca IMI -m/n Four Springs
MPS Capital Services
Scoperti di c/c e altri
Totale
-
-
-
31.911
7.500
27.500
-
78.478
-
-
17.528
-
17.528
43.478
7.500
45.028
-
96.006
Ricordiamo che le differenze di cambio derivanti dalla controvalutazione ai cambi di fine
periodo dei finanziamenti relativi alle unità Four Springs e Four Smile, espressi in dollari,
venivano in passato rilevate direttamente a patrimonio netto per la porzione efficace
dell’hedge che gli stessi forniscono ai relativi contratti di noleggio espressi nella stessa
valuta. Essendo tuttora sospeso il processo di rimborso di tali mutui e venendo di
conseguenza meno l’efficacia della copertura, tali differenze di cambio vengono ora
rilevate a Conto Economico. Ciò ha determinato un effetto negativo di 4,5 milioni di Euro
sul risultato 2015 (effetto negativo di circa 4,6 milioni sul risultato 2014 e positivo di circa
1,7 milioni di Euro sul risultato 2013).
74
Fornitori
Riporta i debiti correnti verso fornitori diversi, di cui €/000 1.082 relativi a documenti
ancora da ricevere al 31.12.15; l’ammontare di questa esposizione, in lieve aumento
rispetto all’esercizio precedente, è in linea con il volume dell’attività svolta, in ragione
delle condizioni di pagamento concordate.
Gli importi evidenziati sono costituiti dai saldi a fine esercizio.
Debiti tributari
Ammontano complessivamente a €/000 2.638 (€/000 1.996 al 31.12.14) ed evidenziano i
debiti verso l’erario a fine esercizio per imposte correnti, Irpef su retribuzioni dipendenti,
ritenute di acconto su professionisti, imposte e tasse diverse, in larga parte dovuti entro
l’esercizio successivo. L’aumento rispetto al valore evidenziato nell’esercizio precedente
è prevalentemente da riferirsi all’avvenuta definizione con adesione della tassazione dei
dividendi distribuiti da Premuda International Sah nell’esercizio 2011 (analogamente al
trattamento dei dividendi distribuiti nel 2010 già esposti tra i debiti tributari nell'Esercizio
2014). L’onere derivante dall’avvenuta definizione della posizione 2011 è stato in larga
parte coperto con gli importi già accantonati tra i fondi rischi nel precedente esercizio
(unitamente al presumibile onere da sostenere per i dividendi distribuiti nel 2012) come
già illustrato nel commento alla precedente posta “Fondi rischi e oneri” e nella Relazione
sulla Gestione a cui facciamo rimando.
Ratei e risconti passivi
I ratei sono relativi a costi maturati nell’esercizio di cui la maggior parte è rappresentata
dalla 14ma mensilità del personale e relativi contributi, da oneri sostenuti per la
ristrutturazione del debito e da costi relativi alla gestione della nave che si trovava in off
hire a fine anno.
I risconti passivi sono pressoché interamente costituiti da quote di noli attivi fatturati
nell'esercizio 2015 ma di pertinenza dell’Esercizio 2016.
Altri debiti
Ammontano complessivamente a €/000 1.041 (€/000 986 al 31.12.14) e sono in larga
parte rappresentati da debiti diversi verso noleggiatori, debiti verso dipendenti, debiti
verso istituti di previdenza e sicurezza sociale ed altri. I debiti verso dipendenti
comprendono gli importi stanziati a fronte dei piani di incentivazione del management, più
dettagliatamente illustrati nella Relazione sulla Gestione, a cui rinviamo.
Altre informazioni
Alla fine dell’Esercizio 2015 erano in essere le seguenti garanzie prestate nell’interesse di
società del Gruppo:
- Fideiussione rilasciata a garanzia di una linea di credito multicurrency di originari €/000
30.000 ed oggi ridotta a €/000 24.000 concessa dalla Banca Carige alla controllata
Premuda International Sah. Tale linea di credito, che al 31.12.15 era utilizzata per l’intero
ammontare, è inoltre garantita da pegno su n. 1.800.000 azioni Premuda International
SAH;
- Fideiussione rilasciata a garanzia di una linea di credito concessa da Commerzbank
alla controllata Premuda International Sah. La linea, dell’importo originario netto di €/000
10.000, è ridotta a €/000 4.000 al 31.12.15;
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di originari 40 milioni di
dollari concesso da Banca IMI alla collegata Four Jolly Spa. L’esposizione da noi
garantita al 31.12.15 è pari a €/000 14.776;
75
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di 10 milioni di euro
concesso da Banco Popolare alla collegata Four Jolly Spa. L’esposizione da noi garantita
al 31.12.15 è pari a €/000 5.000;
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di massimi 43 milioni di
dollari concessi da MPS/Banca Carige alla collegata Four Jolly Spa. L’esposizione da noi
garantita al 31.12.15 è pari a €/000 15.713;
- Fideiussione rilasciata a garanzia dei finanziamenti di originari 88 milioni di dollari
concessi da Unicredit alla controllata Four Handy Ltd. L’esposizione al 31.12.15 è pari a
€/000 69.274;
- Fideiussione rilasciata a garanzia dei finanziamenti di massimi 66 milioni di dollari
concessi da Banca Carige alla controllata Four Handy Ltd. L’esposizione al 31.12.15 è
pari a €/000 55.594;
- Fideiussione rilasciata a garanzia dei finanziamenti di massimi 20 milioni di dollari
concessi da Emro Finance alla controllata Four Handy Ltd. L’esposizione al 31.12.15 è
pari a €/000 18.057;
- Fideiussione rilasciata a garanzia del finanziamento di massimi 31,15 milioni di dollari
concessi da Banca Popolare di Milano alla controllata Four Handy Ltd. L’esposizione al
31.12.15 è pari a €/000 26.695;
- Fideiussione rilasciata a garanzia del finanziamento di massimi 26 milioni di dollari
concessi da ABN Amro/NIBC alla controllata Four Coal Shipping Ltd. L’esposizione al
31.12.15 è pari a €/000 15.673;
- Fideiussione rilasciata a garanzia del finanziamento di massimi 32,5 milioni di Euro
concesso da Banca IMI alla controllata Premuda International SAH. L’esposizione al
31.12.15 è pari a €/000 25.000.
Le garanzie prestate coprono anche gli interessi non corrisposti a seguito dello standstill,
non compresi negli importi soprariportati.
Gli impegni minimi contrattualmente definiti derivanti da contratti di noleggio “in” ed “out”
di navi sono di seguito riportati, suddivisi per scadenza (migliaia di euro).
Entro
un anno
Time Charter out (ricavi)
Time Charter in (costi)
16.128
3.816
Impegni contrattuali
Oltre uno
fino a
Oltre
cinque anni
cinque anni
9.196
3.805
-
Totale
25.324
7.621
Informazioni integrative sugli strumenti finanziari
Si ricorda che la Società ha effettuato in passato operazioni di copertura sul tasso di
cambio e sul tasso di interesse mediante strumenti finanziari “derivati” riferite a
finanziamenti a medio lungo termine. Nessuna operazione è ancora in essere al
31.12.15.
Nessuna delle operazioni in questione è stata mai posta in essere con intento speculativo
in quanto politica della Società è di utilizzare tali strumenti esclusivamente a copertura di
rischi di variazione nei tassi di cambio e nei tassi di interesse riferiti a specifici
finanziamenti a medio/lungo termine.
Le variazioni nel “fair value” di tali strumenti derivati di copertura, qualora efficaci ed in
possesso dei requisiti richiesti dallo IAS 39, vengono rilevate direttamente a Patrimonio
Netto; in caso di inefficacia, ovvero in assenza di tali requisiti, le suddette variazioni sono
rilevate a Conto Economico.
76
Conto Economico
Prima di passare ad illustrare le diverse voci del Conto Economico si ritiene opportuno
precisare che i raffronti con l’esercizio precedente non sono pienamente omogenei stante
la diversa composizione e la diversa tipologia di impiego (spot o time charter) della flotta
sociale.
Ricavi netti
I ricavi netti rappresentano i compensi attivi percepiti per noli, controstallie e prestazioni
accessorie delle navi impiegate, al netto delle commissioni di brokeraggio riconosciute
agli intermediari. In dettaglio (€/000):
esercizio 2015 esercizio 2014
Variazione
%
Noli lordi
22.759
22.411
348
1,6%
di cui Time Charter
22.176
18.204
3.972
21,8%
0
969
(969)
-100,0%
325
735
(410)
-55,8%
Controstallie
Altri ricavi
Commissioni
Ricavi netti
(612)
(608)
(4)
0,7%
22.472
23.507
(1.035)
-4,4%
Rinviamo alla Relazione sulla Gestione al Bilancio Consolidato per maggiori informazioni
in merito all’andamento del mercato dei noli.
Si segnala che tra gli altri ricavi sono compresi i compensi per gestione tecnica ed
amministrativa nei confronti della collegata Four Jolly Spa (€/000 304).
Si segnala inoltre che nell‘Esercizio 2015 l’impiego della flotta si è svolto quasi
interamente con noleggi a time charter comportanti, a parità di redditività, una riduzione
dei ricavi lordi (e dei costi diretti di viaggio di cui alla voce successiva).
Costi diretti di viaggio
I costi diretti di viaggio sono gli oneri direttamente sostenuti in relazione al singolo viaggio
effettuato, ovvero il consumo di combustibile, i costi portuali, i diritti di transito canale, le
assicurazioni straordinarie (da effettuare in relazione a rischi locali) ed altri. Ricordiamo
che in caso di noleggio a time charter costi di viaggio sono direttamente sostenuti dal
noleggiatore ed il fatto che nell’esercizio 2015 la flotta sia stata impiegata a time charter
per la quasi totalità dei giorni/nave disponibili è la causa primaria dell’abbattimento di tale
voce rispetto all’esercizio precedente. In dettaglio (€/000):
esercizio 2015
esercizio 2014
Variazione
%
Combustibili
150
3.900
(3.750)
-96,2%
Portuali
108
344
(236)
-68,6%
Diversi
57
102
(45)
-44,1%
Totale
315
4.346
(4.031)
-92,8%
Noleggi Passivi
Rappresentano gli oneri sostenuti per l’esercizio della navigazione di unità assunte a
noleggio da terzi. A partire dal novembre 2014 e per tutto l’Esercizio 2015 la società ha
assunto a noleggio l'unità Great Glen in sostituzione della Four Springs, fermata da una
importante avaria, con riconsegna prevista al noleggiatore nel corso del 2017.
77
In dettaglio (€/000):
esercizio 2015 esercizio 2014
Variazione
%
Time charter
3.472
183
3.289
1797,3%
Totale
3.472
183
3.289
1797,3%
Costi operativi
Rappresentano gli oneri sostenuti per l’esercizio della navigazione delle unità gestite
direttamente quali equipaggio, manutenzioni, certificazioni, assicurazioni, lubrificanti e
diversi. Il calo rispetto all’esercizio precedente deriva essenzialmente dalla diversa
composizione della flotta sociale.
In dettaglio (€/000):
Equipaggio
Manutenzioni
Assicurazioni
Lubrificanti
Diversi
Totale
esercizio 2015 esercizio 2014
3.683
5.218
1.570
3.100
1.220
1.539
285
621
425
503
10.981
7.183
Variazione
(1.535)
(1.530)
(319)
(336)
(78)
(3.798)
%
-29,4%
-49,4%
-20,7%
-54,1%
-15,5%
-34,6%
Utili da alienazione di navi
Non presenti nell’esercizio 2015. Il valore esposto per l’esercizio precedente rappresenta
i profitti netti, per complessivi 2,2 milioni di Euro circa, prodotti dalla vendita a terzi delle
unità Aframax tanker Four Bay e Four Island.
Costi di struttura
Rappresentano i costi della struttura di terra della Società e comprendono le retribuzioni
e gli oneri sociali del personale amministrativo, le spese generali, i compensi e le spese
relative agli organi sociali, altri oneri di gestione ed altri costi non direttamente attribuibili
alle navi. In dettaglio (€/000):
esercizio 2015 esercizio 2014
Variazione
%
Retribuzioni
3.084
3.229
(145)
-4,5%
Oneri sociali
907
956
(49)
-5,1%
Tfr
216
225
(9)
-4,0%
Altri oneri
Subtotale Personale sede
Spese generali
Oneri societari diversi
233
249
(16)
-6,4%
4.440
4.659
(219)
-4,7%
661
687
(26)
-3,8%
2.945
3.883
(938)
-24,2%
Altri oneri/(proventi)
(118)
(58)
(60)
103,4%
Totale
7.928
9.171
(1.243)
-13,6%
Tra gli Oneri societari diversi sono compresi i costi sostenuti per il processo di
ristrutturazione dell’indebitamento (ancora non concluso) ammontanti a circa 1,4 milioni
di Euro nell’Esercizio 2015 (circa 2,1 milioni nell’esercizio precedente).
Altri costi/ricavi
La voce, non significativa nell'Esercizio 2014, rappresenta il saldo positivo tra l'onere
derivante dalla definizione con adesione della verifica fiscale per l’esercizio 2011
78
precedentemente descritta ed il riaddebito alle società controllate di una quota parte degli
oneri di ristrutturazione del debito già sostenuti da Premuda Spa, in proporzione
all’indebitamento di ciascuna società.
Ammortamenti
Rinviamo alle corrispondenti voci della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ai “criteri di
valutazione” per quanto riguarda le aliquote applicate ed i criteri seguiti per la
determinazione degli ammortamenti a carico dell’Esercizio.
Rettifiche di Valore
Come precedentemente illustrato, riguardano la svalutazione dell'unità Four Springs oggi
posta in disarmo in attesa del completamento dei lavori di riparazione, la cui esecuzione
verrà valutata su base opportunistica in ragione delle possibilità di futuri impieghi, ad oggi
privi di valore economico.
Partite finanziarie
Risultano così costituite e variate (€/000):
esercizio 2015 esercizio 2014
Variazione
%
Interessi attivi:
Banche
controllate e collegate
Altri proventi
Subtotale proventi
1
22
(21)
-95,5%
3.581
3.244
337
10,4%
-
1
(1)
-100,0%
3.582
3.267
315
9,6%
(458)
(290)
(168)
57,9%
(2.943)
(2.834)
(109)
3,8%
(54)
(70)
16
-22,9%
Interessi passivi:
Banche a breve
Finanziamenti
Spese e commissioni
Altri oneri
(23)
(35)
12
-34,3%
Subtotale oneri
(3.478)
(3.229)
(249)
7,7%
Differenze di cambio
(4.071)
(4.049)
(22)
0,5%
Totale
(3.967)
(4.011)
44
-1,1%
Si evidenzia che i proventi finanziari verso imprese controllate e collegate (corrispondenti
alla quasi totalità dei proventi finanziari) sono relativi ad interessi su finanziamenti e
commissioni su fideiussioni nei confronti delle controllate Premuda International Sah
(€/000 2.990), Four Handy Ltd. (€/000 423), Four Coal Shipping Ltd. (€/000 40) e Four
Vanguard Serviços e Navegaçao Lda. (€/000 38) e della collegata Four Jolly Spa (€/000
89).
Le differenze di cambio (in massima parte da valutazione e pertanto non realizzate) si
presentano anche oggi di segno negativo in relazione ad un ulteriore rinforzo della divisa
statunitense che interessa in particolare i finanziamenti relativi alla Four Smile ed alla
Four Springs per €/000 4.491. Si ricorda che gli effetti su tali finanziamenti in dollari,
derivanti dalla contro valutazione degli stessi al cambio di fine esercizio, in applicazione
dell’”hedge accounting” venivano in passato registrati direttamente a Patrimonio Netto; a
seguito della situazione di inadempimento venutasi a determinare per l’avvio del
processo di ristrutturazione dell’indebitamento sono, a partire dall’Esercizio 2013, recepiti
a Conto Economico.
79
Svalutazione partecipazioni
Il continuo prolungarsi delle trattative avviate con gli istituti di credito, ampiamente
argomentate nelle precedenti pagine, ed ancor più il perdurare della situazione
fortemente negativa del mercato nel quale il nostro gruppo opera (con particolare
riferimento, anche in chiave prospettica, al comparto dei carichi secchi) hanno fatto venir
meno i presupposti della recuperabilità del valore di carico della partecipazione in
Premuda International Sah comprensiva delle società dalla stessa controllate. In ragione
di ciò si è proceduto ad effettuare una svalutazione integrale della partecipazione in
Premuda International Sah (mantenuta in carico al valore simbolico di 1 euro) ed una
svalutazione parziale (di €/000 22.800 pari al 28% circa del relativo ammontare) del
credito finanziario alla stessa concesso in misura tale da allineare il valore complessivo
della partecipazione e del relativo credito al patrimonio netto consolidato della
partecipata.
Le svalutazioni complessivamente effettuate, per €/000 78.554, corrispondono all’88%
circa delle perdite realizzate nell’Esercizio 2015.
Imposte sul reddito
Rappresentano le imposte correnti di competenza del periodo (€/000):
Variazione
%
Correnti
esercizio 2015 esercizio 2014
330
30
300
1000,0%
Totale
330
30
300
1000,0%
La variazione rispetto all’esercizio precedente deriva dal noleggio della Great Glen (unità
sostitutiva della Four Springs in un profittevole contratto di impiego pluriennale) che, non
essendo iscritta nel Registro Internazionale Italiano, non può beneficiare dell’esenzione
dall’imponibilità IRAP.
Si sottolinea che a seguito dell’introduzione della tassazione secondo il regime della
cosiddetta “tonnage tax”, la fiscalità differita risulta di fatto azzerata.
Risultato netto
Rappresenta il risultato negativo di competenza del periodo, in massima parte derivante,
come detto, dalle svalutazioni apportate alle immobilizzazioni materiali e finanziarie.
Informativa per settore
L’IFRS 8 prevede che le informazioni di settore forniscano al management strumenti
gestionali e decisionali adeguati ed agli investitori finanziari dati rappresentativi e
significativi dell’andamento aziendale.
La Società opera prevalentemente, con navi di proprietà o assunte a noleggio, in due
settori di attività:
trasporti di petrolio e prodotti derivati (comparto tanker);
trasporto di carichi secchi alla rinfusa (comparto bulk).
Nella tabella seguente viene riportato il Conto Economico dell’Esercizio 2015 suddiviso
per settori di attività (€/000):
80
Tanker
Bulk
Indivise
Totale
14.097
8.050
326
22.473
(311)
(4)
-
(315)
13.786
8.046
326
22.158
-
(3.472)
-
(3.472)
(5.660)
(1.523)
-
(7.183)
8.126
3.051
326
11.503
Costi di struttura
-
-
(7.928)
(7.928)
Altri costi/ricavi
-
-
2.323
2.323
Ammortamenti
(3.375)
(3.664)
(119)
(7.158)
-
(4.820)
-
(4.820)
4.751
(5.433)
(5.398)
(6.080)
Ricavi netti
Costi diretti di viaggio
Ricavi base time charter
Noleggi passivi
Costi operativi
Margine di contribuzione Flotta
rettifiche di valore
Risultato operativo
Partite finanziarie
(3.967)
Rivalut. / svalut. partecipazioni
(78.554)
Risultato ante imposte
(88.601)
A titolo comparativo (ma ribadendo le considerazioni già espresse in precedenza in
merito alla diversa composizione della flotta sociale) si riporta l’analoga tabella relativa
all’Esercizio 2014 (€/000):
Tanker
Bulk
Indivise
Totale
Ricavi netti
16.420
6.852
235
23.507
Costi diretti di viaggio
(4.101)
(245)
-
(4.346)
Ricavi base time charter
12.319
6.607
235
19.161
-
(183)
-
(183)
(8.440)
(2.541)
-
(10.981)
Margine di contribuzione Flotta
3.879
3.883
235
7.997
Costi di struttura
2.192
-
-
2.192
Altri costi/ricavi
-
-
(9.171)
(9.171)
Ammortamenti
-
-
10
10
(4.127)
(3.551)
(129)
(7.807)
1.944
332
(9.055)
(6.779)
Noleggi passivi
Costi operativi
rettifiche di valore
Risultato operativo
Partite finanziarie
(4.011)
Rivalut. / svalut. partecipazioni
-
Risultato ante imposte
(10.790)
Imposte sul reddito
(30)
Risultato netto
(10.820)
Viene di seguito riportata la suddivisione per settore della flotta e dell’indebitamento
finanziario netto (€/000).
Tanker
flotta
indebitamento finanziario netto
Bulk
28.168
4.581
(31.911)
(11.567)
Indivise
Totale
12.932
(30.546)
32.749
81
Informativa per area geografica
Non vengono riportate suddivisioni per aree geografiche in quanto le navi operano in un
unico mercato globale e le singole unità non sono limitate ad impieghi in specifiche aree
e pertanto tale informazione risulta essere non significativa.
Rendiconto finanziario
Il Rendiconto Finanziario è stato redatto utilizzando il metodo indiretto dei flussi di
liquidità; la rappresentazione fornita evidenzia la variazione intervenuta nelle disponibilità
monetarie come esposte a bilancio.
L’attività di esercizio ha generato liquidità per 1,5 milioni di Euro, dopo un incremento del
capitale circolante netto di 3,8 milioni di Euro.
L’attività di investimento ha generato 3,0 milioni di Euro principalmente a seguito degli
interessi attivi verso società controllate incassati nell’esercizio.
L’attività finanziaria ha assorbito 4,8 milioni di Euro a causa dei nuovi finanziamenti
erogati alla controllata Premuda International Sah e degli interessi corrisposti sui
finanziamenti ricevuti.
Posizione Finanziaria
La situazione finanziaria, dettagliatamente illustrata nelle Note Esplicative, è riepilogata in migliaia di euro - nella tabella seguente; al termine dell’Esercizio si aveva una
esposizione netta equivalente a €/mil 30,5 (€/mil 6,5 a fine 2014), con disponibilità liquide
ammontanti a €/mil 6,4 (€/mil 6,6 a fine esercizio precedente).
Cassa
Altre disponibilità liquide
Liquidità
Debiti bancari correnti
Quota a breve dell' indebitamento bancario
non corrente
Altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario corrente
al 31.12.2015
al 31.12.2014
69
6.301
6.370
(17.528)
71
6.556
6.627
(14.563)
(78.478)
(96.006)
(73.987)
(89.636)
-
(88.550)
(81.923)
-
Posizione finanziaria corrente netta
Debiti bancari non correnti
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario netto come da
comunicazione Consob DEM/6064293
Crediti finanziari verso controllate
Crediti finanziari non correnti
(89.636)
59.090
59.090
(81.923)
Totale posizione finanziaria netta
(30.546)
(6.543)
75.380
75.380
Si precisa che (come per le precedenti rilevazioni) la posizione finanziaria è esposta al
netto dei crediti finanziari non correnti che, pur non essendo espressamente previsti nella
comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/7/2006, contribuiscono a fornire una più
chiara visione della posizione debitoria effettiva della società.
82
Escludendo tale voce dalla rappresentazione, l’esposizione netta a fine esercizio 2015
ammonta 89,6 milioni di euro, da raffrontarsi col corrispondente valore di 81,9 milioni di
euro a fine 2014.
Rapporti con parti correlate
Gli Amministratori, i Direttori Generali ed i dirigenti con responsabilità strategiche
dichiarano l’eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Premuda Spa o con
società appartenenti al Gruppo, anche per interposta persona, o da soggetti ad essi
riconducibili, secondo le disposizioni dello IAS 24. Sulla base delle informazioni ricevute
non sono state rilevate operazioni con parti correlate, atipiche o inusuali, poste in essere
da società appartenenti al Gruppo, così come definite dalla Consob.
I rapporti con parti correlate, di entità significativa, sono riepilogati in allegato,
comprensivo degli schemi supplementari previsti dalla delibera Consob n. 15519 del 27
luglio 2006.
Altre notizie
Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi ordinari agli amministratori riferiti all’Esercizio 2015 sono stati pari a €/000
882,7 e figurano direttamente tra i costi del Conto Economico alla voce “costi di struttura”.
I compensi al Collegio Sindacale sono stati di €/000 93,6.
Numero Medio Dipendenti
Nel corso del 2015 il personale amministrativo direttamente dipendente della Società è
stato mediamente pari a 41 unità di cui 10 dirigenti; il personale navigante è risultato
mediamente pari a 62 unità di cui 25 ufficiali e 37 comuni.
A fine esercizio il personale amministrativo era costituito da 40 unità di cui 10 dirigenti; il
personale navigante era pari a 78 unità di cui 24 ufficiali.
83
Allegato 1:
Operazioni con parti correlate (€/000)
rapporti commerciali con imprese correlate
(azionista di Investimenti Marittimi Spa, controllante
di Premuda Spa)
Generali Italia Spa
crediti
debiti
3.967
528
costi
1.213
ricavi
5.216
rapporti commerciali con imprese collegate
Four Jolly Spa
1
304
rapporti finanziari con imprese collegate
Four Jolly Spa
89
rapporti finanziari con imprese controllate
Premuda International Sah - finanziamento
Premuda International Sah - interessi e commissioni
Four Vanguard Servicos e Navegacao Lda.
Four Handy Ltd
Four Coal Shipping Ltd.
59.090
2.991
2.990
13
213
63
38
423
41
1.004
201
2.008
996
195
1.754
rapporti commerciali con imprese controllate
Premuda International Sah
Four Vanguard Servicos e Navegacao Lda.
Four Handy Ltd.
Gli importi sopra indicati derivano dalle seguenti operazioni, tutte relative all’ordinaria
gestione e regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero
applicate fra parti indipendenti:
-
la stipula di contratti di assicurazione con Generali Italia Spa ed i relativi rimborsi
assicurativi;
lo svolgimento di servizi tecnici, la concessione di finanziamenti ed il rilascio di
garanzie a favore delle società controllate e collegate;
il riaddebtio alle società controllate di una quota parte degli oneri di ristrutturazione
del debito già sostenuti da Premuda Spa, in proporzione all’indebitamento di ciascuna
società nel contesto della manovra finanziaria in divenire.
Vengono di seguito riportati i prospetti contabili sintetici con separata evidenziazione dei
rapporti con parti correlate, comprensivi del “fair value” delle attività e passività derivanti
dalle garanzie prestate nell’interesse di società controllate, non riportate nel presente
prospetto.
84
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA SINTETICA
AL 31 DICEMBRE 2015CON EVIDENZA DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
(migliaia di Euro)
al 31.12.2015
di cui con
parti correlate
33.304
32.749
24.502
59.092
116.898
23.753
59.090
82.843
14.388
6.370
20.757
10.461
10.461
137.656
93.304
al 31.12.2015
di cui con
parti correlate
93.891
22.426
(88.931)
27.386
-
1.247
1.247
-
96.006
13.016
528
totale passività correnti
109.022
528
totale passività
110.270
528
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
137.656
528
ATTIVITA'
attività non correnti
immobili, impianti e macchinari
di cui: flotta
partecipazioni
totale attività non correnti
totale attività non correnti
attività correnti
rimanenze, crediti e altre attività correnti
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA'
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
patrimonio netto
capitale sociale
riserve e utili a nuovo
risultato dell'esercizio
totale patrimonio netto
passività non correnti
finanziamenti bancari
fondi e altre passività non correnti
totale passività non correnti
passività correnti
debiti bancari a breve
altre passività correnti
85
CONTO ECONOMICO SINTETICO DELL’ESERCIZIO 2015
CON EVIDENZA DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
(migliaia di Euro)
esercizio 2015
di cui con
parti correlate
22.472
(315)
22.157
326
(6)
320
noleggi passivi e altri costi operativi
margine di contribuzione Flotta
(10.655)
11.502
4.075
4.395
costi di struttura e altri costi/ricavi
ammortamenti e rettifiche di valore
risultato operativo
(5.605)
(11.978)
(6.081)
2.887
7.282
partite finanziarie
risultato ante imposte
(82.521)
(88.602)
3.551
10.833
(330)
-
(88.932)
10.833
ricavi netti
costi diretti di viaggio
ricavi base time charter
imposte sul reddito
risultato netto
86
Allegato 2
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento
Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti
Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 per i servizi di revisione
e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione alla capogruppo
Premuda Spa.
Attività svolta
Soggetto che ha erogato
Destinatario
Compenso/€
il servizio
1
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers Spa
Premuda S.p.A.
assistenza contabile
ed attestazioni2
PricewaterhouseCoopers Spa
Capogruppo Premuda Spa
122.507
51.500
1 bilancio d’esercizio, bilancio consolidato, situazione semestrale e controllo contabile
2 effettuazione procedure di verifica dati al 30.06.2015 per asseverazione piano risanamento ed attestazioni ex
delibera 94/2015 Autorità Regolazione Trasporti
87
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81
ter Regolamento Emittenti CONSOB 11971/1999 e
successive modifiche
I sottoscritti Stefano Rosina e Marco Tassara attestano, tenuto anche conto di quanto
previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
• l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio di esercizio per il periodo chiuso al 31 dicembre 2015.
Si attesta, inoltre, che
 il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese
incluse nel consolidamento.
 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del
risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle
imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e
incertezze cui sono esposti.
21 Aprile 2016
L’Amministratore Delegato Stefano Rosina
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Marco Tassara
88
Relazione del Collegio Sindacale
Signori Azionisti,
lo scrivente Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione finanziaria annuale al 31
dicembre 2015 - composta dal progetto di bilancio e dalla relazione sulla gestione,
individuali e consolidati - ed ha altresì esaminato la Relazione annuale sul governo
societario e gli assetti proprietari alla medesima data, così come previsto dall’art. 123-bis
del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, redatte dagli Amministratori e trasmesse al Collegio
Sindacale. L’attività di vigilanza attribuita al Collegio a norma di legge, ed in particolare ai
sensi dell’art. 149 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, è stata svolta in
ossequio ai Principi di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate
raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili,
tenuto altresì conto delle disposizioni emanate dalla CONSOB e di quanto prescritto
dall’art. 19 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.
Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 della capogruppo Premuda S.p.A. chiude con
una perdita pari a complessivi euro 88,9 milioni, determinando il verificarsi della
fattispecie prevista dall’art. 2446, primo comma, cod. civ.. Il Collegio osserva che tale
perdita di esercizio deriva prevalentemente dalla riduzione del valore recuperabile della
flotta della società (per euro 11,7 milioni) a seguito dell’impairment test e da svalutazioni
delle partecipazioni detenute dalla società (per euro 55,8 milioni) che sono, in parte,
connesse alla riduzione del valore recuperabile della flotta della controllate. L’impairment
test condotto sulla flotta sociale è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella
seduta del 10 marzo 2016 e condotto anche sulla base delle valutazioni espresse circa
l’andamento atteso del mercato dei noli da Venice Shipping and Logistic S.p.A..
I principali fatti di rilievo da segnalare, avvenuti nel corso dell’esercizio 2015, sono i
seguenti:
i) la prosecuzione, per il terzo esercizio consecutivo, dell’impegnativa ed onerosa fase di
negoziazione con il sistema bancario, supportata dall’advisor Lazard Italia s.r.l.,
concernente il piano di risanamento dell’esposizione debitoria del Gruppo - esclusa la
collegata Four Jolly S.p.A. - predisposto ex art. 67, comma 3, lettera d) della cd.
Legge Fallimentare;
ii) la sottoscrizione con tutte le banche finanziatrici, avvenuta nel mese di luglio 2015, di
accordi di standstill (pacta de non petendo), poi scaduti il 31 dicembre 2015, con
l’intento, tra l’altro, di porre le società del Gruppo nella condizione di poter effettuare
talune dismissioni di cespiti volte ad acquisire un livello di liquidità ritenuto sufficiente a
garantire la normale operatività del Gruppo. In particolare, sono state dismesse due
unità Aframax Ice Class possedute da Premuda International al fine di generare la
liquidità sufficiente ad assicurare, anche per buona parte dell’esercizio 2016, la
copertura dei fabbisogni finanziari per l’ordinaria gestione del Gruppo;
iii) la realizzazione, nella seconda parte dell’esercizio, della Joint Venture con il Gruppo
Yinson, alla quale è stata trasferita la FPSO Four Rainbow, con contestuale integrale
rimborso del debito ipotecario relativo a tale unità;
iv) il continuo peggioramento dei noli del comparto dei carichi secchi, che ha comportato
la necessità di aggiornamenti, da ultimo nel novembre 2015, del piano industriale e
della proposta di manovra finanziaria;
v) l’avvio da parte di alcuni istituti (e, in alcuni casi, anche la conclusione) dei processi
deliberativi propedeutici alla stipula dell’accordo ex art. 67, comma 3, lettera d) della
cd. Legge Fallimentare;
vi) l’avvio da parte dei tre istituti maggiormente esposti verso il Gruppo (Unicredit, Carige
e Gruppo Intesa) di trattative con Pillarstone Italy S.p.A. (soggetto facente riferimento
al fondo americano KKR e specializzato in operazioni di “distressed debt”) per la
cessione delle relative posizioni creditorie nei confronti del Gruppo.
L’interesse di Pillarstone Italy SPV s.r.l. e di Pillarstone Italy S.p.A. al raggiungimento di
un accordo di ristrutturazione del debito in veste di principali creditori finanziari del
Gruppo - e ciò a seguito dell’intervenuto accordo per l’acquisto, da parte di Pillarstone
Italy SPV s.r.l., della posizione creditoria vantata dalle tre principali banche creditrici del
89
Gruppo e della sottoscrizione, avvenuta in data 21 aprile 2016 da parte di Premuda
S.p.A., di un Protocollo di Intesa con Pillarstone Italy S.p.A. non vincolante e sottoposto a
molteplici condizioni sospensive ed a clausola di riservatezza - ha determinato la
sospensione della complessiva negoziazione con il sistema bancario concernente il piano
di risanamento dell’esposizione debitoria del Gruppo. Nella situazione descritta gli
accordi di standstill, sottoscritti a luglio 2015, sono nel frattempo scaduti, ma la situazione
di fatto esistente con le banche creditrici non si è, ad oggi, modificata. Come sottolineato
dagli amministratori nella Note Esplicative della Relazione finanziaria annuale relativa
all’esercizio 2015, l’ingresso di Pillarstone potrebbe comportare un ulteriore allungamento
dei tempi del processo di ristrutturazione del debito a causa delle trattative che saranno
avviate anche con le residue banche creditrici del Gruppo.
Tali elementi e la penalizzante dinamica dei noli di mercato del comparto dei carichi
secchi rilevata anche nel primo trimestre del 2016, seppur attenuatasi nel mese di aprile
2016, costituiscono elementi di rilevante incertezza circa la capacità della società di
continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale. In base a
quanto riportato nel paragrafo sulla “Valutazione sulla continuità aziendale”, contenuto
nelle Note Esplicative della Relazione finanziaria annuale relativa all’esercizio 2015 (cfr.
pag. 53 e seguenti) – che il Collegio Vi invita a valutare con attenzione -, il Consiglio di
Amministrazione della società “…continua comunque a ritenere che l’esito delle trattative
possa condurre alla messa in sicurezza della Società e del Gruppo e valuta tale risultato
più probabile rispetto ad altri scenari di natura concorsuale e/o liquidatoria”. Tale
valutazione, che si fonda su un ampio insieme di evidenze e motivazioni riportate nel già
citato paragrafo, porta il Consiglio di Amministrazione a concludere: “… che sia
ragionevole attendersi che, ad esito delle trattative ed alla luce del previsto subentro di
Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre principali istituti, Premuda e le sue controllate
potranno trovare un accordo con i propri finanziatori (Pillarstone e le altre banche) in
merito sia agli interventi necessari al riequilibrio della situazione economica e finanziaria
della Società e del Gruppo che alle modalità di implementazione degli stessi” e, su tale
presupposto, i bilanci dell’esercizio 2015 individuale e consolidato sono stati redatti sulla
base del principio della continuità aziendale. Peraltro gli Amministratori sottolineano
altresì che tale decisione “del Consiglio di Amministrazione rappresenta, essenzialmente,
una valutazione di buona fede, condotta con diligenza e ragionevolezza, da parte di chi
non può esimersi dal formulare un giudizio prognostico su fatti futuri ed incerti” e che
l’“incertezza della valutazione è, ovviamente, legata anche al fatto che le effettive
risultanze dipenderanno da scelte di soggetti terzi, nonché da circostanze future non
controllabili”. Lo scrivente Collegio condivide il permanere di numerose e significative
incertezze, come rilevate anche dalla Società di Revisione.
Nel corso dell’esercizio 2015, per quanto di nostra competenza, non sono state effettuate
operazioni atipiche e/o inusuali infragruppo, con parti correlate o con terzi, ovvero altre
operazioni non caratteristiche in grado di incidere in maniera significativa sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria dell’emittente. La società ha intrattenuto rapporti
infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, aventi principalmente contenuto
finanziario e gestionale, che rispondono all’interesse della società ed in relazione ai quali
gli amministratori hanno fornito informazioni adeguate nella relazione sulla gestione e
nelle note esplicative, applicando compensi e remunerazioni in linea con gli usi ed i valori
di mercato.
Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio Sindacale ha svolto le seguenti, principali attività:
- ha complessivamente partecipato alle n. 8 riunioni del Consiglio di Amministrazione,
controllando, per quanto di propria competenza e nei limiti delle funzioni allo stesso
attribuite, che quanto deliberato e posto in essere fosse conforme ai principi di
corretta amministrazione, alla legge e allo Statuto sociale e non presentasse caratteri
di imprudenza né desse luogo a profili di conflitto di interesse non adeguatamente
esplicitati e gestiti. In particolare, il Collegio ha seguito l’intensa attività di
monitoraggio, svolta dal Consiglio e dal Management, della situazione attuale e
prospettica della Società e del Gruppo, con particolare riguardo all’operazione di
risanamento. Non vi sono state riunioni dei consiglieri indipendenti;
- ha complessivamente partecipato, tramite un proprio membro, alle n. 3 riunioni del
Comitato per il Controllo Interno;
90
-
ha intrattenuto rapporti con l’Organismo di Vigilanza, che si è riunito n. 5 volte;
si è riunito periodicamente per espletare le proprie verifiche, verbalizzando sul
proprio libro n. 8 interventi;
- ha richiesto ed ottenuto dall’Amministratore Delegato e dal Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili societari dati e informazioni in merito alle
operazioni più significative svolte dalla Società e dà atto che le stesse non sono state
ritenute manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in
contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio aziendale;
- ha verificato il possesso dei requisiti di indipendenza dei propri componenti, nonché
la propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto
conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte dalla Società;
- ha verificato l’adeguatezza della struttura organizzativa, ha monitorato il Sistema di
Controllo Interno, ritenuto adeguato nel suo complesso ed ha valutato e verificato
l’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché la sua affidabilità nel
rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’informativa ricevuta dal
Dirigente preposto, dalla Società di Revisione e dall’esame dei documenti aziendali;
- ha verificato l’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla società alle società
controllate;
- ha verificato che nei Resoconti intermedi di gestione e nelle Relazioni finanziarie
annuale e semestrale fosse data specifica evidenza ai dati ed alle informazioni
richieste dalla CONSOB con proprio provvedimento n. 0059802/14 del 17/07/2014,
Il Collegio Sindacale, inoltre, dà atto che:
- la società non aderisce al Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A;
- la Società non possiede azioni proprie o azioni della società controllante;
- la società ha predisposto la “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari” in osservanza dell’art. 123-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
- la Società ha predisposto la “Relazione sulla Remunerazione” in osservanza dell’art.
123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
- nel corso dell’esercizio non sono pervenute denunce ai sensi dell’art. 2408 del
Codice Civile, non sono pervenuti esposti ed il Collegio non ha rilasciato pareri;
- la società di revisione ha rilasciato la dichiarazione di conferma della propria
indipendenza e di insussistenza di alcuna delle cause di incompatibilità, così come
previsto dagli artt. 10 e 17 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Nel corso dell’esercizio
sono stati conferiti ulteriori incarichi alla società di revisione ed a società appartenenti
al medesimo network, così come descritto nelle note esplicative al bilancio di
esercizio, che non hanno però fatto emergere situazioni tali da comprometterne
l’indipendenza, mentre non sono stati conferiti incarichi a soggetti legati alla società
di revisione da rapporti continuativi.
Come noto, il controllo contabile periodico, la verifica della Relazione finanziaria
semestrale e la revisione della Relazione finanziaria annuale, individuali e consolidate,
sono stati conferiti alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.. Il Collegio
ha costantemente scambiato dati e informazioni con gli esponenti della Società di
Revisione, compresi specifici scambi di informativa riferiti al piano di risanamento sopra
richiamato, e non ha ricevuto notizie di inadempimenti o irregolarità. La Società di
Revisione ha redatto le proprie Relazioni sul bilancio al 31 dicembre 2015, sia individuale
che consolidato, che si concludono con l’impossibilità di pervenire all’espressione di un
giudizio (“no opinion”) data l’esistenza di molteplici significative incertezze che possono
far sorgere significativi dubbi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare sulla
base del presupposto della continuità aziendale.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e l’Amministratore
Delegato hanno rilasciato la dichiarazione e le attestazioni di conformità previste dalla
normativa. Il Collegio ha comunque vigilato sull’impostazione generale data alla
Relazione finanziaria annuale e sulla sua conformità alla legge ed al rispetto della
normativa specifica.
Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi altri fatti
significativi che richiedessero la segnalazione ai competenti Organi di controllo o la
menzione nella presente Relazione.
91
Il Collegio Sindacale ha esaminato le risultanze del bilancio di esercizio al 31 dicembre
2015 che presenta una perdita di esercizio pari a Euro 88,9 milioni e che determina il
verificarsi della fattispecie prevista dall’art. 2446, primo comma, cod. civ.. Il Consiglio di
Amministrazione sottopone all’Assemblea dei Soci la seguente proposta: “In attesa della
conclusione delle negoziazioni per la ristrutturazione dell’indebitamento avviate dalla
Società con gli Istituti di credito e dei possibili impatti sulla struttura patrimoniale ed
azionaria della Società che ne potranno derivare, Vi proponiamo di coprire le perdite
dell’Esercizio 2015 come segue:
- per € 3.611.103 mediante integrale utilizzo del Fondo sovrapprezzo azioni;
- per € 18.778.193 mediante integrale utilizzo della riserva legale;
- per € 66.542.164 mediante riduzione del Capitale Sociale da € 93.890.967 a €
27.348.803.”
Il Collegio Sindacale non ha motivi di contrarietà a tale proposta, purtuttavia
rammentando che, considerato tutto quanto sopra esposto ed indicato nonché: i) lo stato
attuale degli accordi con Pillarstone, ii) lo stato delle trattative in essere con le altre
banche creditrici, iii) le condizioni del mercato marittimo di riferimento, connotate da
ampia variabilità, e iv) le previsioni per i risultati economici dell’esercizio corrente e di
quello successivo, il presupposto della continuità aziendale, adottato dal Consiglio di
Amministrazione nella predisposizione della Relazione finanziaria annuale per l’esercizio
2015 a Voi sottoposta, è soggetto a molteplici significative incertezze che dipendono da
fattori che non sono sotto il controllo degli Amministratori, con possibili effetti cumulati
rilevanti sul bilancio di Premuda S.p.A. e del Gruppo Premuda. Il Collegio Sindacale
invita pertanto l’Assemblea, nelle deliberazioni da assumersi in merito, a tener in debito
conto di quanto richiamato nella presente Relazione nonché del contenuto della
Relazione emessa, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 39/2010, dalla Società di
Revisione.
Genova, li 30 aprile 2016
Il Collegio Sindacale
92
Relazione sulla gestione al bilancio consolidato
97
98
Signori Azionisti,
come accaduto nell’Esercizio 2014, anche il 2015 ha evidenziato un mercato dei noli
largamente differenziato tra il comparto cisterniero e quello dei carichi secchi.
Per il primo, rispetto all’anno precedente (che aveva già registrato noli molto
soddisfacenti), l’aumento medio è risultato compreso tra il 54% ed il 116% per i trasporti
di greggio - a seconda della diversa tipologia/dimensione delle navi - e del 70% per i
trasporti di carichi raffinati.
Per il comparto, il 2015 è stato così il secondo anno di inversione del trend; il buon livello
del mercato è confermato dalle rate di nolo del primo trimestre 2016, che, pur in leggera
flessione, sono state ampiamente soddisfacenti, per tutte le diverse categorie di tankers.
Profondamente diversa la situazione del comparto dei carichi secchi che, rispetto al
2014, ha avuto nel 2015 un pesante peggioramento per tutte le tipologie della flotta: del
43% per le capesize; del 28% per le panamax; del 29% per le supramax e del 30% per le
handysize.
Il livello di questo mercato, già estremamente basso nel 2015, ha registrato un ulteriore
crollo nel primo trimestre del 2016 quando le rate di nolo hanno segnato cali del 66% per
le capesize; del 45% per le panamax; del 46% per le supramax; e del 37% per le
handysize.
In valori assoluti, i noli giornalieri del primo trimestre 2016, sono risultati compresi tra i
2.732 dollari per le capes ed i 3.384 dollari per le handy: è di tutta evidenza che queste
rate non coprono neppure la metà dei costi vivi di gestione delle navi ed è anche degno
di nota osservare come unità di 180.000 tpl abbiano ricevuto noli minori di navi di 35.000
tpl.
--Il comparto cisterniero ha registrato nel 2015 un incremento della flotta del 3,3% con un
order-book a fine anno in aumento rispetto all’anno precedente del 33,5%; questi dati si
sono confrontati con una buona domanda di trasporto cresciuta, rispetto al 2014, del
3,1% in quantitativi e del 3,9% in tonnellate/miglia.
Diversa e più complicata la situazione del comparto bulk che ha segnato un incremento
abbastanza contenuto della flotta in esercizio pari al 2,5% (era stato del 4,2% a fine
2014); il modesto incremento della flotta si è però confrontato con un calo della domanda
di trasporto scesa, rispetto all’anno precedente, dello 0,3% in quantitativi e cresciuta del
2,4% in tonnellate/miglia.
Senza ignorare l’influenza di altri fattori, tra cui preminente la flessione dell’economia
cinese, il principale elemento che continua a condizionare il mercato è costituito dalla
crescita della flotta (attuale ed attesa) generata dalle dimensioni della cantieristica
asiatica e dal volume degli ordini di nuovo tonnellaggio bulk registrati nel 2013 e
soprattutto nel 2014 quando l’order-book ammontava a 170 milioni tpl, pari al 22,5% della
flotta in esercizio. Questo dato è migliorato nel 2015 quando gli ordini di nuove bulk
carrier sono scesi a 112 milioni di tonnellate (14,4% della flotta in esercizio).
Ovviamente, il peggioramento dei noli delle bulker ha praticamente azzerato gli ordinativi
di nuove navi nell’avvio del 2016: in tutto il primo trimestre risultano ordini di bulk-carriers
per 0,14 milioni tpl e anche gli ordini di tankers si sono ridotti a 0,7 milioni di tpl,
nonostante il perdurare del buon andamento dei noli tankers.
In ogni caso, la capacità dell’industria cantieristica (peraltro in diminuzione a seguito della
chiusura o della ristrutturazione di un numero crescente di cantieri, specialmente in Cina)
deve essere vista con preoccupazione poiché può indurre alla ripresa degli ordinativi,
99
all’apparire di un qualche aumento dei noli, valutato – a torto o a ragione – come non
momentaneo.
Nel contesto sopra tratteggiato, nel 2015 la flotta cisterniera è cresciuta di 17 milioni tpl
(+3,3%) contro i 7 milioni del 2014, mentre il comparto bulk è cresciuto di 19 milioni tpl (+
2,5 %) contro i 31 milioni dell’anno precedente.
Domanda ed offerta di trasporto sono certamente il fattore principale, ma nella
determinazione del livello dei noli influiscono anche altri elementi di non poco conto,
quali: le variazioni della lunghezza delle rotte; il congestionamento dei porti; il livello delle
scorte; le aspettative sul prezzo futuro del petrolio, dei derivati ed in genere delle materie
prime; fattori climatici; considerazioni geo-politiche.
Rispetto agli anni passati, sulla redditività della flotta è diminuito anche nel 2015 il peso
dei costi dei combustibili, già fortemente calati nel 2014; il minor costo del combustibile
ha indotto comunque qualche armatore a ridurre il ricorso allo “slow speed” (riduzione
della velocità delle navi modalità sempre più in uso negli ultimi anni di crisi), con ciò
contribuendo di fatto ad aumentare l’offerta di stiva.
--Prima di approfondire l’esame degli scenari dei comparti tankers e dry, riepiloghiamo i
dati di sintesi alla base del nostro precedente commento.
Tankers
anni
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Incremento flotta
Order-book e sua % della
flotta in esercizio
Quantitativi (greggio)
trasportati
Tonnellate/Miglia
(greggio)
21 mil tpl = 5,5%
28 mil tpl = 7,0%
17 mil tpl = 3,9%
25 mil tpl = 5,6%
20 mil tpl = 4,2%
7 mil tpl = 1,4%
8 mil tpl = 1,6%
17 mil tpl = 3,3%
164 mil tpl = 40,3%
129 mil tpl = 29,5%
125 mil tpl = 27,7%
85 mil tpl = 17,8%
58 mil tpl = 11,8%
62 mil tpl = 12,3%
75 mil tpl = 14,6%
97 mil tpl = 19,0%
+ 0,6%
- 3,8%
+4,3%
- 0,6%
+2,4%
-3,5%
-1,5%
+3,1%
+1,3%
-8,1%
+6,0%
+1,1%
+5,2%
-2,5%
+0,9%
+ 3,9%
Bulk
anni
Incremento flotta
Order-book e sua % della
flotta in esercizio
Quantitativi
trasportati
Tonnellate/Miglia
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
26 mil tpl = 6,5%
40 mil tpl = 9,6%
77 mil tpl = 16,8%
84 mil tpl = 15,7%
65 mil tpl = 10,5%
40 mil tpl = 5,8%
31 mil tpl = 4,3%
19 mil tpl = 2,5%
294 mil tpl = 70,2%
287 mil tpl = 62,3%
278 mil tpl = 51,9%
201 mil tpl = 32,6%
136 mil tpl = 20,1%
150 mil tpl = 20,8%
170 mil tpl = 22,5%
112 mil tpl = 14,4%
+ 8,6%
- 2,5%
+13,0%
+8,5%
+6,5%
+5,7%
+4,4%
-0,3%
+2,2%
-2,7%
+13,2%
+6,1%
+6,9%
+4,5%
+5,2%
+2,4%
Ricordiamoci che, a fronte dei dati precedenti, nel 2015 i noli della tankers sono
aumentati fra il 54% ed il 116% e quelli delle bulk sono diminuiti fra il 28% ed il 43%, a
seconda delle diverse tipologie di navi.
Il riflesso del livello dei noli – così differenziato tra il comparto del carico secco e quello
dei carichi petroliferi – è ben correlato all’andamento dei dati relativi ai nuovi ordini ed alle
demolizioni: nel 2015 per le tankers nuovi ordini +33% e demolizioni -71%, mentre per le
bulk carrier nuovi ordini -28% e demolizioni +87%.
100
Comparto cisterniero
Nell’ultimo quinquennio, con cifre arrotondate al milione, le consegne di nuove navi sono
risultate pari a: 41 milioni tpl nel 2011; 33 milioni tpl nel 2012; 22 milioni tpl nel 2013; 17
mil tpl nel 2014; 19 milioni tpl nel 2015.
Nello stesso arco temporale, le demolizioni:
- nel 2011 sono calate a 10 milioni tpl (meno 25%) con prezzi attorno ai 480 dollari per
tonnellata (2% in meno del 2010);
- nel 2012 sono cresciute a 12 milioni tpl (più 20%) con prezzi mediamente attorno ai
420 dollari per tonnellata (12% in meno rispetto all’anno precedente);
- nel 2013 sono leggermente scese a 11 milioni tpl (meno 8%) con prezzi mediamente
attorno ai 435 dollari per tonnellata (3,6% in più rispetto all’anno precedente);
- nel 2014 sono risultate pari a 8 milioni tpl (meno 27%) con prezzi mediamente attorno
ai 450 dollari per tonnellata (più 3,5% rispetto all’anno precedente);
- nel 2015 sono calate a 2,4 milioni tpl (meno 70% rispetto all’anno precedente) con
prezzi mediamente attorno ai 290 dollari per tonnellata (meno 36% rispetto al 2014).
Aggiungendo a questi dati il tonnellaggio in ordinazione fatto slittare nella consegna e
quello in esercizio perso per avarie, quello trasformato e quindi trasferito ad altri comparti
e quello, di limitata entità, entrato o uscito per ragioni diverse, si perviene al volume finale
del tonnellaggio in esercizio a fine anno che è risultato di 474 milioni tpl nel 2011; di 494
milioni tpl nel 2012; di 501 milioni tpl nel 2013; di 509 milioni tpl nel 2014; di 524 milioni
tpl nel 2015.
Come evidenziato dalle tabelle di dettaglio che seguono, il buon livello del mercato dei
noli ha comportato un forte calo delle demolizioni ed un incremento delle consegne di
nuove navi e, soprattutto, dell’order-book ai cantieri.
--Nel 2015 a fronte di un incremento della flotta del 3,3% (contro l’1,4% del 2014), il
volume complessivo della domanda di trasporto del greggio e dei prodotti raffinati è
cresciuto del 4,8%.
Lo sbilancio tra domanda ed offerta di trasporto non è di per sé esaustivo nella
determinazione del mercato dei noli poiché, tra l’altro, esso è influenzato da altri fattori tra
cui assumono notevole importanza variazioni nella lunghezza delle rotte; mutamenti del
volume degli stoccaggi; congestioni nei porti ed in passaggi marittimi obbligatori;
arbitraggi sui prezzi dei prodotti trasportati.
In ogni caso, con una offerta di tonnellaggio cresciuta del 3,3% ed una domanda di
trasporto aumentata del 4,8% nel 2015, il mercato ha registrato – per il secondo anno
consecutivo - importanti miglioramenti, per tutte le diverse categorie della flotta, con
incrementi medi delle rate di nolo oscillanti tra il 54% ed il 116%, a seconda delle
tipologie delle navi.
--Nel 2011 il mercato di compravendita del naviglio usato aveva registrato la vendita di 225
unità pari a 20,6 milioni tpl per un valore di 5,1 miliardi di dollari.
Nel 2012 risultano vendute 212 unità pari a 16,4 milioni tpl per un valore di 3,0 miliardi di
dollari.
Nel 2013 sono passate di mano 308 unità pari a 25 milioni tpl per un controvalore di 5,6
miliardi di dollari.
Nel 2014 sono state vendute 388 unità pari a 45 milioni tpl per un controvalore di 11,8
miliardi di dollari.
101
Nel 2015 sono state vendute 320 unità pari a 30,1 milioni tpl per un controvalore di 9,1
miliardi di dollari.
Nel 2015 il mercato di compravendita del naviglio usato ha avuto quindi un calo
dell’1,75% nel numero di navi vendute; del 33% nel volume del tonnellaggio passato di
mano; del 27% nel controvalore monetario. Il calo delle compravendite di naviglio usato è
chiaramente in diretta relazione con l’aumento del mercato dei noli e corrisponde a prezzi
unitari sensibilmente più elevati di quelli dell’anno precedente.
--A fine 2011 si è registrato, dopo anni di continua crescita, il primo significativo calo degli
ordinativi ai cantieri, con commesse per soli 85 milioni tpl equivalenti al 17,8% della flotta
in esercizio.
A fine 2012 gli ordini di nuove navi hanno continuato a diminuire ammontando a 534
unità pari a 58 milioni tpl equivalenti all’11,8% della flotta in esercizio.
A fine 2013 gli ordinativi di nuove navi sono – sia pure di poco – tornati a salire,
invertendo il trend favorevole dei due anni precedenti, facendo registrare un totale di 61,6
milioni tpl pari al 12,3% della flotta in esercizio.
A fine 2014 gli ordini di nuove navi ammontavano a 75 milioni tpl con un incremento di
13,4 milioni (più 22%) rispetto all’esercizio precedente.
A fine 2015 l’order-book dei cantieri era pari a 97 milioni tpl con un incremento di 22
milioni rispetto all’esercizio precedente (più 29,3%).
E’ interessante notare come, nel primo Trimestre 2016, siano state ordinate soltanto 6
unità pari a 0,7 milioni tpl.
Il dato dell’order-book è di fondamentale importanza nella valutazione del bilanciamento
tra offerta e domanda di trasporto: gli aumenti crescenti di ordinativi del 2013, del 2014 e
del 2015 sono dovuti ad un afflusso di commesse, con forti investimenti spinti dal ritorno
di fiducia nello shipping; dalle disponibilità da parte dei cantieri di progetti più avanzati
sotto il profilo dei consumi di combustibile e, in particolare, dall’afflusso nel settore navale
di grandi disponibilità finanziarie in cerca di impieghi, soprattutto negli Stati Uniti.
In ogni caso, nonostante il livello dell’order-book, il mercato dei noli è salito in modo
consistente e progressivo in ciascuno dei tre anni.
E’ ragionevole prevedere, per il 2016 ed il 2017, un aumento dell’offerta di trasporto
causata dall’entrata in esercizio del consistente numero delle navi in ordinazione e sarà
molto importante l’andamento delle demolizioni, logicamente frenato dal buon livello dei
noli. Il mercato sarà comunque fortemente dipendente dalla domanda di trasporto, a sua
volta correlata all’andamento dell’economia mondiale, con particolare riguardo a quella
cinese.
--Maggiori dettagli sul comparto in esame sono presentati nelle tabelle seguenti.
(T a b 1 )
anni
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
102
Q u a n tita tiv i tr a s p o r ta ti v ia m a r e ( m ilio n i d i to n n e lla te )
g r e g g io
p r o d o tti
q u a n tità
v a r ia zio n e
q u a n tità
v a r ia zio n e
1 .8 2 1
1 ,2 %
756
9 ,4 %
1 .9 0 5
4 ,6 %
780
3 ,2 %
1 .9 0 3
- 0 ,1 %
800
2 ,6 %
1 .8 1 3
- 4 ,7 %
829
3 ,6 %
1 .8 6 7
3 ,0 %
886
6 ,9 %
1 .8 5 7
- 0 ,5 %
914
3 ,2 %
1 .9 0 1
2 ,4 %
927
1 ,4 %
1 .8 3 3
- 3 ,6 %
959
3 ,5 %
1 .8 0 6
- 1 ,5 %
979
2 ,1 %
1 .8 6 2
3 ,1 %
1041
6 ,3 %
I dati della tabella evidenziano i volumi di greggio trasportati via mare nell’ultimo
decennio, con un trend caratterizzato da una certa discontinuità; è interessante notare
come i quantitativi trasportati nel 2013, nel 2014 e nel 2015 siano in calo rispetto a quelli
del 2012. Straordinario, e con andamento opposto, il trend dei trasporti di prodotti i cui
quantitativi sono cresciuti sia nel 2013 che nel 2014 e nel 2015.
Questi dati sono ovviamente molto importanti, ma ricordiamo che il metro fondamentale
per la valutazione della richiesta di trasporto è quello delle tonnellate/miglia (quantitativi
trasportati e lunghezza delle rotte); secondo le attendibili valutazioni Clarkson nel 2015 si
è avuto un aumento delle tonnellate/miglia del 3,9% per il greggio e del 5,0% per i
prodotti raffinati.
--Le tabelle seguenti sono relative all’offerta di tonnellaggio ed analizzano la consistenza
della flotta cisterniera negli ultimi anni, con indicazione del volume dell’order-book e delle
demolizioni.
consistenza flotta a fine anno in milioni di tpl
(Tab 2)
2011
176
68
97
29
104
474
5,5%
VLCC + 200.000
Suezmax 120-200.000
Aframax 80-120.000
Panamax 60-80.000
Small 10-60.000
variaz. su anno precedente
(T ab 3)
2012
187
73
98
30
106
494
4,2%
2013
190
76
97
30
108
501
1,4%
2014
195
76
96
30
111
508
1,4%
Orderbook a fine 2015
2015
200
78
100
30
117
525
3,3%
mil tpl
40
18
19
5
15
97
% Flotta
20,5%
23,7%
19,8%
16,7%
13,5%
19,1%
Consegne di nuovo tonnellaggio/de m olizioni (in milioni tpl)
2011
2012
2013
2014
2015
41
/ 10
delta tra consegne
e demolizioni
33
/ 12
31
21
22
/ 11
17
11
19
/8
9
/2
17
--La tabella numero 4 riporta in dollari/giorno l’andamento dei noli cisternieri sul mercato
spot, base time – charter, per le diverse categorie di tonnellaggio.
(Tab 4)
anni
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
clean
$/g
24.174
24.516
23.325
7.700
7.213
7.587
6.191
10.670
12.473
22.094
var
-19%
1%
-5%
-67%
-6%
5%
-18%
72%
17%
77%
Mercato dei noli cisternieri per viaggi spot
aframax
suezmax
$/g
var
$/g
var
39.356
-6%
53.097
-1%
33.124
-16%
44.142
-17%
49.944
51%
76.634
74%
15.483
-69%
28.211
-63%
19.792
28%
31.259
11%
12.597
-36%
18.154
-42%
12.939
3%
16.908
-7%
14.131
9%
15.511
-8%
24.705
75%
27.791
79%
37.977
54%
46.713
68%
VLCC
$/g
63.073
54.979
92.511
32.009
37.929
15.461
18.296
16.217
30.015
64.846
var
5%
-13%
68%
-65%
18%
-59%
18%
-11%
85%
116%
I dati riportati nella tabella, riferiti al mercato spot, evidenziano un formidabile
miglioramento per le VLCC (+116%); le medie annuali dei noli spot per i comparti di
nostro interesse (aframax e suezmax) sono cresciute rispettivamente del 54% e del 68%
nel 2015 rispetto ai valori del 2014. I dati riportati sono medie annue e quindi non rilevano
l’andamento altalenante che, come sempre, si è registrato nel corso dell’anno in linea con
103
l’elevata volatilità dello shipping. Nel primo trimestre 2016 il mercato è calato, peraltro
con rate sempre molto elevate, intorno a $/g 30.000 per le aframax, 38.000 $/g per le
suezmax e 59.000 $/g per le VLCC.
--Considerando l’interesse del Gruppo (tramite la partecipata Four Jolly) nel settore dei
trasporti petroliferi puliti con unità del tipo LR2, riteniamo opportuno soffermarci su tale
comparto.
Le LR2 sono le più grandi unità (78.100 – 120.000 tpl) idonee al trasporto di prodotti
petroliferi puliti ed hanno – di fatto – un loro mercato particolare.
La loro dimensione risponde alle mutate attese di trasporto derivanti dalla progressiva
riduzione delle attività di raffinazione nei paesi industrializzati (particolarmente quelli
europei) con contemporaneo e crescente aumento della raffinazione nell’area MedioOrientale/India.
Tale fenomeno ha inevitabilmente comportato un notevole allungamento delle rotte
nautiche con la conseguente preferenza per navi di maggior portata, rispetto alle productcarriers tradizionali.
Con riferimento al comparto riportiamo quanto di seguito.
A fine 2015 la flotta delle LR2 era costituita da 397 unità pari a circa 42,9 mil tpl.
Nel 2015 sono entrate in esercizio 26 nuove unità pari a circa 3,0 mil tpl ed è stata
venduta per demolizione una unità di 97.000 tpl.
Nello stesso anno gli ordini di nuove costruzioni hanno interessato 39 unità pari a 5,7
milioni tpl.
A fine 2015 l’order-book corrispondeva al 26% della flotta in esercizio, flotta piuttosto
giovane considerato che solo il 7% delle LR2 in esercizio superava i 20 anni di età.
La flotta delle LR2 è cresciuta dell’11,1% nel 2010; del 4,4% nel 2011; dell’1,1% nel
2012; dello 0,1% nel 2013 ed ha invertito il trend di incrementi in progressivo calo nel
2014, quando è cresciuta dell’1,6%; nel 2015 l’aumento è stato del 7,5%.
Nel 2014 la media dei noli (base timer charter) sulla rotta “benchmark” Golfo
Arabico/Giappone era risultata pari a 14.300 $/g con un aumento del 66% rispetto al
2013.
Notevole l’incremento dei noli nel 2015 quando (sempre misurato sulla rotta
Golfo/Giappone) è ulteriormente cresciuto passando ad un valore medio di circa 28.800
$/g (più 100% rispetto alla media annuale del 2014).
Nel primo trimestre 2016, il mercato è rimasto su valori sempre interessanti registrando
una media di 23.200 $/g, sempre sulla rotta “benchmark” Golfo Arabico/Giappone.
Comparto bulk
Nell’ultimo quinquennio, con cifre arrotondate al milione, le consegne di nuove navi sono
risultate pari a 99 milioni tpl nel 2011; a 100 milioni tpl nel 2012, per scendere finalmente
a 62 milioni tpl nel 2013; a 48 milioni tpl nel 2014; a 49 milioni tpl nel 2015.
Nello stesso arco temporale, le demolizioni:
- nel 2011 sono fortemente aumentate, superando i 23 milioni tpl (più 248% rispetto al
2010), con prezzi attorno ai 455 dollari per tonnellata (4,6% in più del 2010);
- nel 2012 sono ulteriormente aumentate (più 48% rispetto all’anno precedente)
registrando un valore record di 34 milioni tpl con prezzi medi pari a 405 dollari per
tonnellata (meno 9% rispetto al 2011);
- nel 2013 sono calate, ma hanno comunque toccato i 22 milioni tpl con prezzi attorno
ai 425 dollari per tonnellata (aumento del 5%);
104
-
nel 2014 sono ulteriormente calate a 16 milioni tpl con prezzi invariati attorno ai 425
dollari per tonnellata;
nel 2015 si è invertito il trend degli ultimi due anni e le demolizioni sono fortemente
cresciute sfiorando i 31 milioni tpl (più 94% rispetto all’anno precedente), con prezzi in
calo per una media di 282 dollari per tonnellata (meno 34% rispetto al 2014).
Aggiungendo a questi dati il tonnellaggio in ordinazione fatto slittare nella consegna e
quello in esercizio perso per avarie; quello trasformato e quindi trasferito ad altri comparti
e quello, di limitata entità, entrato o uscito per ragioni diverse, si ottiene il volume finale
del tonnellaggio in esercizio che – a fine anno – è risultato di: 620 milioni tpl nel 2011;
685 milioni tpl nel 2012; 725 milioni tpl nel 2013; 757 milioni tpl nel 2014; 776 milioni tpl
nel 2015.
In termini percentuali, l’incremento annuo della flotta è stato del 15,7% nel 2011; del
10,5% nel 2012; del 5,9% nel 2013; del 4,2% nel 2014 e del 2,5% nel 2015.
--Grazie all’aumento delle demolizioni (+94%) l’incremento della flotta nel 2015 (soltanto
+2,5%) è notevolmente minore di quello degli ultimi anni, ma questo dato certamente
soddisfacente ha dovuto confrontarsi con il calo della domanda di trasporto,
particolarmente significativo per i traffici cinesi.
L’incontro tra domanda ed offerta di trasporto è influenzato da altri fattori tra cui
assumono notevole importanza variazioni nella lunghezza delle rotte; modifiche del
volume degli stoccaggi; congestioni nei porti ed in passaggi marittimi obbligati; mutamenti
meteorologici nelle aree minerarie.
Il mercato dei noli bulk del 2015 ha registrato cali oscillanti, a seconda della tipologia di
naviglio, tra meno 28% e meno 43% rispetto ai già bassi livelli del 2014.
--Il mercato di compravendita del naviglio usato ha registrato i trasferimenti:
- nel 2011 di 364 unità pari a 21,5 milioni tpl per un valore di 5,7 miliardi di dollari;
- nel 2012 di 436 unità pari a 32,4 milioni tpl per un valore di 6,0 miliardi di dollari;
- nel 2013 di 491 unità pari a 32,7 milioni tpl per un valore di 6,6 miliardi di dollari;
- nel 2014 di 404 unità pari a 28,5 milioni tpl per un valore di 6,8 miliardi di dollari;
- nel 2015 di 463 unità pari a 35,6 milioni tpl per un valore di 6,3 miliardi di dollari.
I dati del 2015 evidenziano un calo del 26% del prezzo per tonnellata compravenduta,
rispetto all’anno precedente.
--A fine 2011 le ordinazioni per la costruzione di navi bulk ammontavano a 200,9 milioni tpl
(corrispondenti al 32,6% della flotta in esercizio).
A fine 2012 il tonnellaggio in ordinazione si era ulteriormente ridotto ed era pari a 136,2
milioni tpl corrispondenti al 20,1% della flotta in esercizio.
A fine 2013 l’order-book comprendeva 149,7 milioni tpl ed era pari al 20,8% della flotta in
esercizio.
A fine 2014 le ordinazioni in corso ammontavano a 170 mil tpl, pari al 22,5% della flotta in
esercizio.
A fine 2015 l’order-book era costituito da commesse per 1.391 unità pari a 112,5 milioni
tpl e corrisponde al 14,4% della flotta in esercizio.
Rispetto all’anno precedente, si è registrato un calo del 34% delle ordinazioni, scese a
57,5 milioni tpl.
105
Il trend in forte discesa è la chiara conseguenza del disastroso livello dei noli ed è
rafforzato dalla constatazione di come, nel primo trimestre 2016, si siano avuti ordini per
solo 3 unità di medio/piccola dimensione, pari a 0,14 milioni tpl.
--Maggiori dettagli sul comparto, sono presentati nelle tabelle seguenti.
La tabella numero 1, relativa alla domanda di tonnellaggio, riporta i volumi di carichi
secchi alla rinfusa trasportati via mare nell’ultimo decennio; è interessante notare come,
nonostante i pesanti periodi di recessione di ampie aree economiche, i quantitativi
trasportati siano sostanzialmente sempre cresciuti, passando dai 2.801 milioni di
tonnellate del 2006 ai 4.502 milioni di tonnellate del 2015.
Nel 2015 la crescita è comunque risultata la più bassa degli ultimi 10 anni.
(Tab 1)
anni
minerali
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Quantitativi trasportati via mare (milioni di tonnellate)
carbone
grani
altro
totale
variazioni
721
781
841
898
992
1.052
1.103
1.186
1.332
1.371
729
772
776
777
898
1.000
1.123
1.179
1.201
1.176
290
303
323
317
342
345
374
387
419
438
1.061
1.103
1.272
1.139
1.307
1.444
1.492
1.575
1.564
1.517
2.801
2.959
3.212
3.131
3.539
3.841
4.092
4.327
4.516
4.502
6,6%
5,6%
8,6%
-2,5%
13,0%
8,5%
6,5%
5,7%
4,4%
-0,3%
Le tabelle seguenti sono relative all’offerta di tonnellaggio ed analizzano la consistenza e
le caratteristiche della flotta bulk negli ultimi anni, con indicazione del volume delle
demolizioni e dell’order-book.
(Tab 2)
consistenza flotta a fine anno in milioni di tpl
2011
2012
2013
2014
250
280
294
308
152
170
185
193
131
147
158
166
87
88
88
90
620
685
725
757
15,7%
10,5%
5,9%
4,4%
Capesize 100.000/+
Panamax 60-100.000
Handymax 40-60.000
Handy 10-40.000
variaz. su anno precedente
(T ab 3)
Orderbook a fine 2015
mil tpl
% Flotta
43
14,0%
24
12,4%
33
19,9%
12
13,3%
112
14,4%
Consegne di nuovo tonnellaggio/de m olizioni (in milioni tpl)
2011
2012
2013
2014
99
delta tra consegne
e demolizioni
2015
310
195
180
91
776
2,5%
/ 23
76
100
62
/ 34
66
/ 22
40
48
/ 16
32
2015
49
/ 31
18
--La tabella 4 riporta in dollari/giorno l’andamento dei noli bulk per viaggi sul mercato spot,
base time-charter, per le diverse categorie di tonnellaggio (dati Baltic Exchange).
106
(Tab 4)
anni
Mercato dei noli bulk per viaggi spot, base time charter
Capesize
Panamax
Supramax
$/g
var
$/g
var
$/g
var
45.386
23.895
22.698
116.459
157%
56.745
137%
47.543
109%
105.229
-10%
48.616
-14%
41.216
-13%
42.090
-60%
19.256
-60%
17.338
-58%
33.197
-21%
24.991
30%
22.432
29%
15.652
-53%
14.004
-44%
14.402
-36%
7.638
-51%
7.677
-45%
9.447
-34%
14.873
95%
9.529
24%
10.344
9%
14.234
-4%
7.699
-19%
9.826
-5%
8.120
-43%
5.565
-28%
6.977
-29%
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Handysize
$/g
var
32.570
29.064
-11%
11.380
-61%
16.422
44%
10.557
-36%
7.629
-28%
8.233
8%
7.680
-7%
5.388
-30%
I dati riportati nella tabella evidenziano le medie annuali dei noli sul mercato spot e
mostrano, per il 2015, importanti diminuzioni delle rate per tutte le tipologie di navi,
rispetto ai valori del 2014.
Il primo trimestre 2016 ha registrato un ulteriore, disastroso calo di tutte le rate, come ben
evidenziato nella tabella seguente.
(Tab. 5)
mesi
gennaio
febbraio
marzo
Mercato noli bulk nel primo trimestre 2016 per viaggi spot, base time charter
Capesize
$/g
3.340
2.679
2.149
Panamax
Supramax
$/g
var
$/g
3.031
4.052
2.600 -14%
2.929
3.506 35%
4.376
Handysize
$/g
3.583
2.916
3.692
media trimestre
2.732
3.038
3.761
3.384
media 2014
calo $/g
%
8.120
5.388
-66%
5.565
2.527
-45%
6.977
3.216
-46%
5.388
2.004
-37%
Le rate del primo trimestre 2016 sono, a tutta evidenza, prive di ogni senso economico e
non coprono neppure la metà dei soli costi di gestione delle navi, senza alcun spazio per
oneri finanziari, ammortamenti e spese generali.
Comparto FPSO
Le FPSO appartengono sostanzialmente a due gruppi: il primo, ad alta tecnologia ed
elevatissimo investimento, è destinato ad operare su campi petroliferi di ampia
estensione e potenzialità, a grandi profondità.
La complessità degli apparati è dovuta anche al crescente sfruttamento di pozzi da cui si
estrae unitamente all’olio grezzo una sempre maggior quantità di gas. Si tratta dunque di
operare con impianti in grado anche di effettuare la liquefazione del gas onde renderlo
trasportabile con le usuali navi gasiere.
Il secondo gruppo, cui appartiene la nostra Four Rainbow, è tecnologicamente meno
complesso e richiede investimenti sensibilmente minori operando su campi petroliferi
situati su fondali medio-bassi e con modesta percentuale di gas rispetto all’olio grezzo
estratto.
Molte delle FPSO in esercizio sono il risultato della trasformazione di navi cisterna,
preferibilmente VLCC per i campi petroliferi brasiliani e del West Africa, ed aframax per il
mercato del Far East ed australiano.
107
Per quanto riguarda gli aspetti economici, vi è una evidente correlazione tra i prezzi del
greggio ed il tono del comparto “off-shore”, sia sotto il profilo della redditività che della
valutazione patrimoniale delle unità navali; deve quindi essere evidenziato il fortissimo
calo del prezzo del greggio e dei suoi derivati, attualmente in atto, con la conseguente
riduzione della propensione ad investire in nuovi campi da parte di molte Compagnie
petrolifere.
Il 2010, il 2011, il 2012, il 2013 ed anche il 2014 sono risultati anni interessanti con un
notevole carnet di progetti di ricerca e sfruttamento di nuovi campi petroliferi
prevalentemente riguardanti unità diverse dalla FPSO di nostra proprietà che ha
terminato a metà 2012 il contratto che l’aveva impegnata per circa 9 anni in Australia; è
da tale data in disarmo in Malesia, in attesa di un nuovo contratto di impiego per la cui
definizione sono in corso contatti. Lo specifico scenario di mercato risulta oggi meno
favorevole, in conseguenza della riduzione del prezzo del petrolio, ma la domanda
potenziale per le unità usate risulta meno compromessa rispetto a quelle di nuova
realizzazione, in ragione dell’esigenza degli operatori di ridurre i costi dei nuovi progetti.
La nostra unità è ben posizionata quale candidata per alcuni dei progetti in avanzata fase
di sviluppo e si è pertanto ancora fiduciosi di poterle trovare una adeguata collocazione.
Queste considerazioni trovano conforto nell’avvenuta costituzione di una joint venture tra
la nostra controllata Four Vanguard Serviços e Navegaçao Lda. ed il gruppo Yinson
(primario operatore del settore, basato in Malesia) cui è stata ceduta l’unità allo scopo di
realizzarne congiuntamente l’impiego commerciale.
Occorre tuttavia segnalare che nei prossimi 12/18 mesi, secondo gli studi effettuati da
uno dei principali broker del settore, un elevato numero di unità giungerà al termine degli
attuali impieghi e ciò potrà indubbiamente rendere più difficoltoso l’impiego della Four
Rainbow, se non ancora finalizzato.
Flotta
Rispetto al 31 dicembre 2014 per quanto concerne a consistenza della Flotta di proprietà,
si segnala che nel mese di dicembre sono state cedute a terzi le due unità Aframax ICE
Class Four Atlantica e Four Antarctica.
All’acquirente sono stati trasferiti, con l’accordo del noleggiatore, anche i contratti
pluriennali di impiego a scafo nudo delle due unità. Il ricavato della vendita (pari a circa
55 milioni di dollari, al netto delle commissioni di brokeraggio) è stato in parte destinato al
rimborso dei finanziamenti ipotecari gravanti sulle due unità (ammontanti a circa 47,7
milioni di dollari), mentre l’eccedenza è rimasta (unitamente alle giacenze presenti su
conti in precedenza vincolati) al servizio dell’attività operativa del Gruppo ed a sostegno
della proposta di manovra finanziaria presentata alle banche.
La flotta assunta a noleggio si è ridotta di una unità nel corso dell’esercizio in quanto nel
mese di aprile è giunto a conclusione il noleggio pluriennale della supramax bulk carrier
Four Shinano, riconsegnata all’armatore.
--La consistenza e la composizione della Flotta Sociale al 31 dicembre 2015 ed al 31
marzo 2016 sono riportate in dettaglio alle pagine 8 e 9 del presente fascicolo.
Notizie sulla Gestione
---
L’esercizio della Flotta è stato caratterizzato da alcuni eventi particolari:
- le riparazioni all'asse della Four Springs avviate a fine 2014 a seguito dell’avaria
descritta nel bilancio dell’esercizio precedente, sostanzialmente concluse a fine 2015
e la successiva decisione di prolungarne il mancato esercizio, risultando più
conveniente la messa in disarmo e rinviarne la messa in esercizio in attesa di un
mercato più favorevole;
108
-
le riparazioni relative all'avaria all’asse del timone che ha interessato l'unità Four
Turandot, cominciate a fine febbraio e completate in novembre;
l'anticipazione dei Dry Dock di quattro unità Handy, originariamente previsti nel 2016,
allo scopo di poter posticipare alla successiva scadenza di classe l’effettuazione di
onerosi lavori di implementazione del sistema relativo al trattamento acque zavorra
(BWT) ad oggi non ancora obbligatori, anche nell'ottica dell'ottimizzazione dei flussi di
cassa, prioritari nelle scelte gestionali del management nell’attuale contesto.
Rispetto al 2014, di conseguenza, l’impiego della flotta risente di un significativo aumento
dei tempi persi per manutenzioni e, nonostante i tempi persi in attesa di impiego si siano
sensibilmente ridotti, il tempo disponibile per l’esercizio commerciale è risultato assai
minore. Per le restanti unità, l'esercizio si è svolto regolarmente.
L’utilizzo del tempo/nave disponibile è evidenziato nella tabella seguente ed è
comprensivo del tempo occupato dalle visite periodiche di classe con immissione in
bacino relative ad una unità.
% del tempo nave utilizzato in
Anno
Operazioni
Commerciali
Attesa impiego
Off-hires per interventi
tecnici (*)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
90,7%
93,1%
96,4%
95,3%
93,6%
94,0%
95,9%
94,1%
82,0%
2,3%
0,2%
1,4%
0,3%
1,9%
2,7%
3,5%
1,1%
0,3%
7,0%
6,7%
2,2%
4,4%
4,5%
3,3%
0,6%
4,8%
17,7%
(*): incluso posizionamento nave
Le tabelle che seguono riportano - su base “time charter equivalent” - i ricavi giornalieri
realizzati nell’ultimo quinquennio dalla nostra Flotta suddivisa in classi omogenee.
Ricordiamo che, nel contratto a time charter, sono a carico del noleggiatore i costi
operativi connessi all’impiego della nave, quali spese portuali, diritti di transito canali,
combustibili, ecc.
Tankers - Nolo Time Charter Equivalent (Dollari/Giorno)
anno
aframax
panamax
suezmax
2010
2011
2012
2013
2014
2015
20.446
13.575
12.217
9.203
7.871
-
17.811
14.028
12.892
12.919
12.882
13.203
33.822
34.006
34.861
33.975
27.607
29.756
Le due unità del tipo Aframax Ice Class, prima di essere cedute a fine 2015, sono state
impiegate in tutti gli anni sopra riportati con un noleggio a scafo nudo ad una rata media
di 22.000 dollari al giorno, corrispondenti ad una redditività base time charter superiore a
30.000 dollari al giorno. Tale contratto, in scadenza rispettivamente nei mesi di novembre
2014 e maggio 2015, è stato sostituito da un nuovo impiego, sempre a scafo nudo - per
entrambe le unità - con primario operatore del settore, ad una rata media di 11.375 dollari
109
giorno corrispondenti ad una redditività base time charter superiore a 21.000 dollari al
giorno.
Bulk carriers - Nolo Time Charter Equivalent (Dollari/Giorno)
anno
minicape
panamax
supramax
handy
2010
2011
2012
2013
2014
2015
26.504
26.759
26.659
26.782
25.431
25.822
14.831
17.123
17.208
18.333
15.076
8.505
9.042
10.102
5.791
14.961
12.393
8.624
9.165
7.853
5.189
Confrontando i valori da noi realizzati a consuntivo con i benchmark di mercato, si rileva
come la politica di noleggi perseguita negli anni passati abbia consentito, anche per il
2015, di attenuare gli effetti della crisi dei noli, permettendo di realizzare redditività
superiori al mercato.
--Nella tabella seguente sono esposti i costi di gestione delle navi, raggruppati per classi
omogenee.
I costi di gestione includono le assicurazioni, gli equipaggi, le manutenzioni e riparazioni,
le provviste e forniture varie, i lubrificanti, le spese di classificazione e di sicurezza, i
compensi a terzi per le diverse prestazioni connesse alla gestione della Flotta; sono
esclusi i costi di struttura ed i costi operativi connessi all’impiego commerciale delle navi,
quali spese portuali, diritti di transito canali, combustibili, ecc.
Costi gestione (dollari/giorno)
Tankers
Bulk carriers
anno
suezmax
aframax
panamax
2010
2011
2012
2013
2014
2015
10.561
11.438
9.223
9.285
11.385
9.377
9.678
10.506
9.838
9.320
9.535
-
8.826
10.463
9.485
8.713
8.544
8.776
minicape
handy
7.906
8.080
7.354
7.302
9.241
4.594
4.070
4.658
4.767
4.904
5.602
5.574
Prosegue lo sforzo per il contenimento dei costi, ed il comparto tanker, nell'esercizio 2014
interessato da un'avaria alla turbo soffiante della suezmax Four Smile, ritorna ai livelli
degli anni passati.
Nel comparto bulk i costi unitari delle unità handy (la cui gestione tecnica è affidata a
terzi) scontano la sosta per interventi di classe per quattro unità, ma ciò nonostante
rimangono sostanzialmente invariati. L'avaria che ha interessato l'unità Four Turandot è
coperta da risarcimento assicurativo ed a carico dell'esercizio rimane unicamente la
franchigia prevista dalla polizza assicurativa.
Per quanto riguarda il comparto delle minicape, costituito dalla sola m/n Four Springs
interessata dall'avaria precedentemente illustrata che l'ha costretta ad una lunga sosta in
cantiere, si segnala che il contenimento dei costi giornalieri è ascrivibile alla gestione del
periodo di avaria in cui si sono limitati al massimo gli oneri ponendo l'unità in una
condizione simile al disarmo.
110
Situazione Finanziaria
La situazione finanziaria è dettagliatamente indicata nelle Note Esplicative e riepilogata in migliaia di euro - nella tabella seguente; al termine dell’Esercizio si aveva una
esposizione netta equivalente a €/mil 320,3 (€/mil 354,9 a fine 2014), con disponibilità
liquide ammontanti a €/mil 24,9.
31.12.2015
31.12.2014
Cassa
altre disponibilità liquide
Totale liquidità
Debiti bancari correnti
Quota a breve dell'indebitamento bancario non corrente
Altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario corrente
Posizione finanziaria corrente netta
Debiti bancari non correnti
Indebitamento finanziario non corrente
83
24.829
24.912
(25.479)
(316.944)
(2.756)
(345.179)
(320.267)
-
87
17.969
18.056
(15.923)
(354.544)
(2.471)
(372.938)
(354.882)
-
Indebitamento finanziario netto
(320.267)
(354.882)
Alla fine del 2015 i finanziamenti a medio/lungo erano per il 27% circa espressi in euro e
per il residuo espressi in dollari, bilanciati così dai flussi dei noli, tutti espressi nella valuta
americana.
Ricordiamo che le generalizzate difficoltà di accesso al credito e la scarsa redditività delle
navi hanno reso necessario l’avvio, alla fine del primo Semestre 2013, di negoziazioni col
sistema creditizio volte ad ottenere una ristrutturazione dell’indebitamento di Gruppo. Per
salvaguardare la liquidità disponibile, ogni Società del Gruppo ha presentato una formale
richiesta di standstill ed ha inizialmente sospeso il rimborso delle rate capitale dei mutui a
partire dalle scadenze del 30 giugno 2013. Successivamente, a partire dalle scadenze
del 31 dicembre 2014, è stato sospeso anche il rimborso delle quote interessi. Ciò
determina una situazione di mancato rispetto dei termini contrattuali nei confronti di tutti
gli istituti di credito che avrebbero così la facoltà di richiedere l’immediato rientro dalle
posizioni debitorie. In ragione di ciò tutti i debiti verso banche sono rappresentati come
scadenti entro l’esercizio successivo.
E’ stato redatto - con l’ausilio dell’advisor industriale Venice Shipping Logistic Spa (VSL)
che ha fornito autonome indicazioni e valutazioni in merito alla redditività attesa dalle navi
ed all’andamento dei mercati di riferimento - un apposito piano industriale, sulle cui basi
l’advisor finanziario incaricato, Lazard, ha sviluppato la proposta di manovra finanziaria
da presentare agli istituti di credito ai fini dell’ottenimento di un accordo ex art. 67 L.F.
Nel corso delle trattative, anche alla luce del continuo e progressivo deterioramento del
mercato dei carichi secchi, il piano industriale e la relativa proposta di manovra
finanziaria sono stati più volte aggiornati per tener conto dei mutati scenari di riferimento
e delle osservazioni ricevute dagli Istituti coinvolti.
Alla data della presente relazione le negoziazioni, avviate da più di due anni, non si sono
ancora concluse, ma si rimane confidenti di poter raggiungere un accordo col ceto
creditizio che ponga fine alla attuale situazione di inadempimento. In tale contesto tutti i
debiti verso banche sono rappresentati a bilancio come scadenti entro l’esercizio
successivo.
Le aspettative di una favorevole definizione sono tra l’altro suffragate dall’atteggiamento
dimostrato da alcuni istituti di credito che – nonostante la difficile situazione
precedentemente descritta – hanno, da un lato, consentito a Four Handy Ltd. di ottenere
la completa erogazione del finanziamento relativo alla prima unità Panamax bulk carrier
111
(m/n Framura, presa in consegna ad inizio 2014) e, dall’altro, hanno erogato (sia pure
attraverso una struttura particolarmente cautelativa) un finanziamento a medio/lungo
termine sufficiente ad assicurare la presa in consegna dell’unità gemella (m/n Four Coal,
entrata in esercizio ai primi di luglio 2014). Ulteriore elemento che induce all’ottimismo è
che, nonostante il protrarsi del processo negoziale, e nonostante il continuo
aggiornamento, in negativo, delle proposte via via presentate, nessuna delle banche ha
abbandonato il tavolo delle trattative e che gli accordi di standstill (sottoscritti a luglio
2015 ed aventi durate diverse, fino a massimo il 31 dicembre 2015) sono nel frattempo
tutti scaduti, ma la situazione di fatto non si è, ad oggi, modificata.
Il previsto prossimo subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre istituti
maggiormente esposti nei confronti del Gruppo Premuda è giudicato un ulteriore
elemento che lascia intravvedere una positiva conclusione delle trattative.
In ragione del fatto che il Gruppo risulta inadempiente esclusivamente nei confronti del
ceto creditizio e che tutti i debiti di natura commerciale risultano correntemente onorati,
non vi sono state iniziative cautelari o similari da parte di creditori.
Sulla base di tali considerazioni il Bilancio Consolidato dell’Esercizio 2015 è stato redatto
sul presupposto della continuità aziendale, come dettagliatamente illustrato nelle Note
Esplicative nel paragrafo “Valutazione sulla continuità aziendale” a cui facciamo rinvio.
Obblighi di informativa ai sensi dell’art. 114 T.U.F.
In ragione della richiesta di diffusione di informazioni ai sensi dell’art. 114 del D.Lgs. n.
58/98 pervenuta da Consob in data 17 luglio 2014 si precisa quanto segue:
a) La posizione finanziaria netta della Società e dell’intero Gruppo al 31 dicembre 2015
evidenzia rispettivamente un indebitamento netto di 89,6 milioni di Euro e di 320,3
milioni di Euro, come da tabella seguente:
Premuda Spa
Gruppo
Premuda
69
83
- altre disponibilità liquide
6.301
24.829
Liquidità
6.370
24.912
Posizione Finanziaria al 31.12.2015 (€/000)
- cassa
- debiti bancari correnti
(17.528)
(25.479)
- quota a breve dell' indebitamento bancario non corrente
(78.478)
(316.944)
-
(2.756)
Indebitamento finanziario corrente
(96.006)
(345.179)
Posizione finanziaria corrente netta
(89.636)
(320.267)
-
-
(89.636)
(320.267)
- altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario netto
112
L’indebitamento è interamente rappresentato a breve termine per la situazione
venutasi a determinare con la sospensione dei rimborsi delle quote capitale dei
finanziamenti a partire dalle rate scadenti il 30 giugno 2013 e delle relative quote
interessi a partire dalle rate scadenti il 31 dicembre 2014, che costituiscono
inadempimento dei contratti di finanziamento bancario e attribuiscono alle singole
banche la facoltà di richiedere l’immediato rientro dall’esposizione. Sono peraltro in
corso trattative con le banche interessate per giungere ad un accordo di
ristrutturazione dell’indebitamento che coinvolga l’intero Gruppo e che rientri, per la
parte italiana, in quanto previsto dall’art 67 L.F. L’accordo comporterebbe nuovi piani
di rimborso e farebbe venire meno l’attuale situazione di inadempimento.
b) Il Gruppo è inadempiente esclusivamente nei confronti del ceto bancario e risulta
sostanzialmente corrente nelle altre posizioni commerciali; non vi sono state pertanto
iniziative di alcun tipo da parte di singoli creditori o di categorie degli stessi.
c) Tutti i rapporti con parti correlate sono riepilogati nella tabella allegata alle note
esplicative.
d) Anche in ragione del formale inadempimento delle obbligazioni di rimborso delle rate
dei finanziamenti scadute a far data dal 30 giugno 2013, risultano di fatto non rispettati
molti dei covenant e dei negative pledge contenuti negli attuali contratti di
finanziamento (molti dei quali soggetti a verifica annuale, alcuni anche su base
semestrale). In particolare risultano non rispettate le clausole di “cross default”
(previste dalla quasi totalità dei finanziamenti in essere), i rapporti di “value-to-loan”
(presenti in tutti i finanziamenti ipotecari navali) ed alcuni parametri finanziari riferiti ad
un minimo patrimonio netto, al rapporto tra risultato operativo e oneri finanziari, al
rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA. L’accordo di ristrutturazione
dell’indebitamento in corso di negoziazione col ceto bancario dovrà necessariamente
prevedere nuovi covenant coerenti con l’attuale situazione di riferimento.
e) Si premette che, in ragione della estrema volatilità dei mercati marittimi di riferimento
che possono comportare frequenti variazioni e significativi scostamenti, difficili da
motivare, la Società non rende pubblici al mercato i piani industriali predisposti, ed
anche i budget annuali ed i relativi aggiornamenti vengono mantenuti riservati.
All’avvio delle negoziazioni col sistema bancario è stato predisposto, con l’ausilio
dell’advisor Venice Shipping Logistic Spa (VSL), un piano industriale su cui basare la
proposta di manovra finanziaria. Il negativo andamento dei noli nel comparto dei
carichi secchi ha determinato la necessità di effettuare ripetuti aggiornamenti di tali
piani. L’ultima proposta di manovra finanziaria presentata alle banche si riferisce al
piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre
2015, ma anche le previsioni contenute in tale documento non sono state, ad oggi,
rispettate.
In particolare nel comparto dei carichi secchi, i noli mediamente consuntivati nel primo
trimestre 2016 sono risultati, rispetto alle stime effettuate a novembre per lo stesso
periodo, mediamente inferiori del 44% e del 59% rispettivamente per le unità Handy e
per le Supramax.
In occasione della predisposizione del bilancio 2015 si è pertanto ritenuto opportuno
richiedere a VSL nuove indicazioni, che sono state validate dal Consiglio di
Amministrazione della Società e prese quali basi per l’effettuazione dell’impairment
test della flotta.
Tali stime di redditività saranno, in assenza del verificarsi di circostanze che
richiedano ulteriori aggiornamenti, utilizzate per la predisposizione della proposta di
manovra finanziaria da presentare alle banche una volta perfezionatosi il previsto
trasferimento a Pillarstone delle posizioni creditorie dei tre istituti maggiormente
esposti verso il Gruppo Premuda.
---
113
L’attività del Gruppo è soggetta a molteplici norme e regolamenti (sia nazionali che
sovranazionali) in materia ambientale la cui inosservanza determina di fatto l’impossibilità
ad operare sul mercato. Tale regolamentazione riguarda tra l’altro le emissioni in
atmosfera, lo smaltimento dei rifiuti e delle acque e l’obbligo di demolizione del naviglio
vetusto. Il Gruppo è inoltre esposto agli altri rischi ed incertezze caratteristici del settore
marittimo, tra cui si evidenziano i rischi di pirateria, i rischi derivanti da eventi bellici, i
rischi connessi ad eventi atmosferici, quelli derivanti da urti e collisioni, ecc. Tali rischi
vengono coperti, ove possibile, ricorrendo ad idonee coperture assicurative e limitati
attraverso un sistema di gestione certificato da parte di appositi organismi preposti. Si
rimanda a quanto più dettagliatamente illustrato al precedente paragrafo ambiente e
sicurezza, da considerarsi, unitamente al glossario, quale parte integrante della presente
relazione. Il Gruppo è inoltre esposto a rischi di natura finanziaria, dettagliatamente
illustrati nelle Note Esplicative, a cui facciamo rimando.
Dati ed informazioni diverse
Al 31 dicembre 2015, il personale del Gruppo era costituito da 323 unità, di cui 266
appartenenti al ruolo navigante; rispetto all'esercizio precedente, si registra un aumento
di 7 unità nel numero complessivo.
Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 (così come il Bilancio di Premuda S.p.A. alla
stessa data) è assoggettato a revisione contabile da parte della Società
PricewaterhouseCoopers S.p.A. che ha anche provveduto alla revisione contabile limitata
della Relazione Finanziaria consolidata del primo semestre 2015.
Le informazioni richieste dall’art. 123 bis Testo Unico della Finanza sono riportate nella
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, pubblicata congiuntamente alla
presente relazione nonché resa disponibile sul sito internet della Capogruppo
www.premuda.net nell’area investor relations.
L’azione ordinaria della capogruppo Premuda Spa è stata regolarmente quotata presso
Borsa Italiana con scambi che hanno interessato un totale di 53.727.739 azioni, contro le
24.600.169 dell’esercizio precedente. La quotazione media per il 2015 è stata di Euro
0,227 a fronte del corrispondente valore medio di Euro 0,340 per il 2014.
Il valore complessivo delle contrattazioni passate per il tramite di Borsa Italiana è risultato
equivalente a circa 12,3 milioni di Euro a fronte dei circa 8,4 milioni del 2014.
Secondo i dati di Borsa Italiana Spa, nel 2015 la performance del titolo è risultata positiva
dell’11,71%, inferiore alla crescita dell’indice SMALLCAP (+19,53%), cui il titolo
appartiene dal dicembre 2012 (nel 2014 si era registrata una performance negativa del
41,55%).
Nel primo Trimestre 2016 sono stati scambiate n. 3.757.372 azioni, per un controvalore di
circa Euro 591.000, alla quotazione media di Euro 0,157.
Sulla base dei dati disponibili, al termine del 2015 gli Azionisti della Società risultano
essere sostanzialmente invariati (circa 1.900 come al 31 dicembre 2014).
--Si ricorda che la controllante Premuda Spa, nell’aprile 2014 aveva risolto un potenziale
contenzioso con l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Trieste riguardante il
trattamento fiscale applicato ai dividendi pagati nell’Esercizio 2010 dalla controllata
Premuda International Sah.
L’Agenzia delle Entrate aveva ravvisato nella struttura internazionale del Gruppo una
fattispecie di “abuso del diritto” ipotizzandone l’esistenza, esclusivamente per ottenere
vantaggi fiscali. La problematica era stata risolta a seguito di contraddittorio,
concordando ai soli fini transattivi l’assoggettamento a tassazione di tali dividendi,
114
equiparando le società estere di originaria provenienza dei dividendi a stabili
organizzazioni della casa madre.
Nel corso dell’Esercizio 2015 si è quindi realizzata la definizione con adesione della
tassazione dei dividendi distribuiti da Premuda International Sah nell’esercizio 2011.
L’onere derivante dall’avvenuta definizione della posizione 2011 era stato in larga parte
accantonato nel precedente esercizio, così come il presumibile onere da sostenere per i
dividendi distribuiti nel 2012.
A margine della verifica effettuata per l’esercizio 2011 i verificatori hanno inoltre sollevato
alcune perplessità sul mancato assoggettamento a tassazione per trasparenza della
stessa Premuda International ed in particolare sulle modalità di calcolo del tax rate della
controllata da raffrontare con il tax rate virtuale che la stessa avrebbe avuto se
assoggettata a tassazione in base alle regole italiane.
La risposta fornita all’apposito questionario, supportata dal parere di autorevoli esperti,
ribadisce ed argomenta la correttezza della nostra posizione, per cui non si è ritenuto di
dover effettuare alcun accantonamento. Al momento non si hanno ulteriori riscontri da
parte dell’Agenzia delle Entrate.
Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile
della gestione
Proseguono da parte della collegata Anteros le attività per la definizione di un nuovo
contratto di impiego della FPSO Four Rainbow, il cui impiego in Australia è terminato nel
mese di giugno 2012.
Sempre in merito a tale unità, ricordiamo che dopo la chiusura degli arbitrati avviati nei
confronti del precedente noleggiatore, risultano ancora da definire poche posizioni
residuali relative a nostri crediti per l’ultimo periodo contrattuale e per altre posizioni
minori, unitamente alle attività di pulizia del campo di produzione (c.d. “demob”), il cui
presumibile onere a nostro carico è già stato accantonato.
Per quanto concerne la flotta di proprietà, segnaliamo la messa in temporaneo disarmo
della unità bulk Four Springs, avendo rinviato il completamento dei lavori di riparazione a
quando le condizioni di mercato potranno consentire un impiego a termini economici
accettabili.
Escludendo la messa in disarmo della Four Springs, per il 2016 la programmazione della
restante flotta, prevede interventi per bacini e riclassifica interessanti tre unità con off-hire
tecnici pari al 2,8% del relativo tempo nave.
Per quanto riguarda i costi di gestione delle navi, puntiamo a contenerli su livelli prossimi
a quelli registrati negli ultimi esercizi, livelli che sono in linea con quelli internazionali, a
parità di standard qualitativi.
Gli oneri finanziari risentiranno dell’elevato valore degli spread applicati dalle banche per
le operazioni più recenti, ma occorrerà considerare le variazioni che potranno essere
apportate nell’ambito dell’auspicata finalizzazione dell’operazione di ristrutturazione
dell’indebitamento.
Per quanto riguarda il livello di copertura commerciale della Flotta nel corrente esercizio,
segnaliamo che, per la residua parte dell’anno, circa il 25% del tempo disponibile è
coperto da soddisfacenti contratti di noleggio a time charter, non esposti all’andamento
del mercato.
Essendo tutti i ricavi espressi in dollari, la loro conversione in dati di Bilancio (Euro) potrà
essere influenzata dal tasso di cambio della divisa americana, dopo la compensazione
con i costi sostenuti in dollari (parte dei costi equipaggi, assicurazioni, provviste, pezzi di
rispetto, costi da manutenzione) e con gli interessi passivi sui finanziamenti in dollari.
115
Non si è, a tutt’oggi, in grado di fornire previsioni realistiche sul possibile avvio dell’attività
in Sierra Leone.
In ragione della perdurante debolezza dei mercati marittimi – con particolare riferimento
al comparto dei carichi secchi - è ragionevole ritenere che anche l’Esercizio 2016
continuerà a realizzare risultati negativi.
Le future prospettive del Gruppo non possono che fondarsi sul presupposto del
raggiungimento di un accordo con gli istituiti di credito per la ristrutturazione
dell’indebitamento.
L’atteso subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre principali istituti (che ha
consentito di mantenere i presupposti di continuità aziendale per il bilancio 2015) fa
intravvedere possibilità di futuri sviluppi, in quanto potrebbe consentire l’accesso a nuove
fonti di finanziamento, necessarie a cogliere le opportunità che si potrebbero presentare
nell’attuale negativa congiuntura dei mercati.
116
Signori Azionisti,
Ricordiamo che il Bilancio Consolidato dell’Esercizio 2015 è stato redatto secondo i
principi contabili internazionali IFRS dell’International Accounting Standard Board; così
come il precedente Bilancio 2014.
L’Esercizio 2015 è stato caratterizzato da una serie di evenienze negative che hanno
pesantemente inciso sui risultati di Gruppo, tra cui evidenziamo:
- il mercato dei noli pesantemente negativo nel mercato bulk che ha comportato la
necessità di svalutare nove unità sociali ed accantonare le future perdite attese per
due unità assunte a noleggio;
- la minusvalenza realizzata con la cessione della FPSO Four Rainbow alla neo
costituita Joint Venture col gruppo Yinson;
- le minusvalenze realizzate con la cessione a terzi delle due unità Aframax Ice Class,
necessarie per garantire una sufficiente liquidità al Gruppo;
- il protrarsi del processo di ristrutturazione dei debiti che ha comportato un incremento
dei costi di struttura senza realizzare la prevista diminuzione degli spread applicati ai
finanziamenti;
- le differenze di cambio da valutazione di alcuni finanziamenti in valuta che, in attesa
della definizione di nuovi piani di rimborso, continuano a gravare sul Conto
Economico.
In ragione di quanto precede, il Bilancio Consolidato dell’Esercizio 2015 (al netto delle
quote di pertinenza di azionisti terzi, non significative) evidenzia un risultato negativo di
€/mil 81,4 dopo ammortamenti per €/mil 24,3, svalutazioni di navi per €/mil 18,0, perdite
da cessione navi per €/mil 20,5, rivalutazioni di partecipazioni per €/mil 1,5 e €/mil 4,5 di
differenze cambio negative. A titolo di raffronto si segnala che l’esercizio precedente si
era chiuso con una perdita di €/mil 41,8 dopo ammortamenti per €/mil 23,0, svalutazioni
di partecipazioni per €/mil 0,8 e dopo €/mil 9,4 di differenze cambio negative.
Il Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 27,3 milioni di Euro, a fronte del
corrispondente valore di 98,0 milioni di Euro alla fine dell’esercizio precedente.
Data per effettuata - da parte della Capogruppo - la destinazione del risultato
dell’Esercizio 2015 e la riduzione del Capitale Sociale così come proposto, il Patrimonio
Netto Consolidato risulterà così formato:
- Capitale sociale
- Altre riserve e risultati portati a nuovo
Totale Patrimonio Netto di Gruppo
- Quote di terzi
Totale Patrimonio Netto Consolidato
€/000
€/000
€/000
€/000
€/000
27.349
(95)
27.254
54
27.308
pari ad Euro 0,15 per ciascuna delle 187.781.933 azioni costituenti il Capitale Sociale.
Pur con tutte le riserve dettate dall’incertezza di un mercato strutturalmente molto volatile,
le nostre stime sono per un risultato negativo anche per l’Esercizio 2016, suffragate dai
documenti previsionali predisposti dalla Società e dall’andamento dei mercati di nostro
più diretto interesse nel corso della prima parte dell’esercizio. Restiamo peraltro fiduciosi
che nei successivi esercizi, al verificarsi dell’attesa ripresa della congiuntura economica e
grazie agli effetti dell’auspicata riduzione nelle consegne di nuove navi, la redditività del
Gruppo possa essere ripristinata.
Quanto precede sul fondamentale presupposto che le negoziazioni avviate sin da metà
2013 col ceto bancario per una ristrutturazione dell’indebitamento di Gruppo possano
trovare l’auspicata positiva finalizzazione, grazie anche al subentro di Pillarstone nelle
principali posizioni creditorie.
117
Concludiamo la nostra Relazione ringraziando tutti i dipendenti del Gruppo che, in questa
impegnativa contingenza, hanno continuato a fornire – a terra ed a bordo delle navi - la
loro preziosa collaborazione, sulla quale siamo certi di poter fare affidamento anche per il
futuro.
21 aprile 2016
118
Il Consiglio di Amministrazione
Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015
\
119
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2015
(migliaia di Euro)
ATTIVITA'
31.12.2015 31.12.2014
attività non correnti
immobili, impianti e macchinari
flotta
fabbricati
altri beni
302.242
300.902
414
926
442.822
441.203
468
1.151
partecipazioni
collegate
altre imprese
43.840
43.091
749
21.019
20.385
634
altre attività finanziarie
altre attività
depositi cauzionali e diversi
19.770
19.600
170
165
165
365.852
464.006
692
692
1.749
1.749
17.834
6.990
2.411
8.433
16.985
11.112
2.757
3.116
75
75
68
68
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
24.912
18.056
totale attività correnti
43.513
36.858
409.365
500.864
totale attività non correnti
attività correnti
rimanenze
materie prime, sussidiarie, di consumo
crediti commerciali
clienti
ratei e risconti attivi
altri
altre attività correnti
finanziarie
TOTALE ATTIVITA'
120
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2015
(migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
31.12.2015 31.12.2014
patrimonio netto
capitale sociale
riserva da sovrapprezzo delle azioni
riserva legale
utili/perdite a nuovo
risultato dell'esercizio
93.891
3.611
18.778
(7.641)
(81.385)
93.891
11.201
18.778
15.861
(41.796)
totale patrimonio netto di Gruppo
27.254
97.935
69
(15)
64
6
27.308
98.005
2.756
14.632
523
17.911
2.471
10.447
651
13.569
debiti bancari a breve
strumenti finanziari derivati
fornitori
debiti tributari
ratei e risconti passivi
altri debiti
totale passività correnti
342.195
228
12.356
3.045
4.926
1.396
364.146
370.294
173
9.653
2.365
5.449
1.356
389.290
totale passività
382.057
402.859
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
409.365
500.864
capitale e riserve di pertinenza di terzi
risultato dell'esercizio di pertinenza di terzi
totale patrimonio netto consolidato
passività non correnti
finanziamenti bancari
debiti verso altri finanziatori
fondi rischi e oneri
fondi relativi al personale
totale passività non correnti
passività correnti
121
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
DELL’ESERCIZIO 2015
(migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
59.825
(2.828)
56.997
68.367
(6.121)
62.246
noleggi passivi
costi operativi
margine di contribuzione Flotta
(12.174)
(26.532)
18.291
(10.039)
(26.548)
25.659
risultato da alienazioni di navi
costi di struttura
altri costi/ricavi
ammortamenti
rettifiche di valore
risultato operativo
(20.502)
(12.897)
(6.341)
(24.271)
(18.025)
(63.745)
2.192
(21.345)
(4.996)
(23.022)
(21.512)
partite finanziarie
rivalut. / svalut. partecipazioni
risultato ante imposte
(18.590)
1.501
(80.834)
(19.243)
(768)
(41.523)
imposte sul reddito
risultato netto
(566)
(81.400)
(267)
(41.790)
risultato di terzi
risultato netto di Gruppo
(15)
(81.385)
6
(41.796)
(0,433)
(0,223)
ricavi netti
costi diretti di viaggio
ricavi base time charter
risultato netto di Gruppo per azione
---------------Prospetto di conto economico complessivo consolidato
risultato netto di Gruppo
differenze cambio da traduzione
effetto hedge accounting
totale risultato complessivo del periodo
122
(81.385)
11.905
(1.238)
(70.717)
(41.796)
13.800
(27.996)
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(migliaia di Euro)
31.12.2015
31.12.2014
18.056
14.455
(81.385)
4.103
12.095
(125)
565
42.296
4.185
20.502
(3.498)
285
(128)
(41.790)
9.293
10.420
(116)
267
23.022
(5.493)
(2.206)
(1.582)
2.471
23
(1.105)
(5.691)
(848)
1.057
(7)
(5.625)
(6.528)
7.406
915
(26)
(1.306)
1.298
C) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni:
- materiali
- finanziarie
Prezzo di realizzo o valore di rimborso di immobilizzazioni
Incremento netto dei crediti finanziari immobilizzati da società collegate
Totale flusso monetario da attività di investimento
(2.574)
(19.323)
110.301
(19.600)
68.804
(35.999)
(244)
12.161
(24.082)
D) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nuovi finanziamenti/incremento del debito per interessi
Rimborsi di mutui e finanziamenti
Interessi attivi incassati
Interessi passivi pagati
Altre variazioni
Totale flusso monetario da attività finanziarie
9.064
(66.371)
125
(3.831)
5.594
(55.420)
36.068
(2.050)
116
(9.058)
1.309
26.385
6.856
3.601
24.912
18.056
A) DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI INIZIALI
B) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO
Risultato dell'esercizio
(Utili) / perdite su cambi non realizzate
Interessi passivi
Interessi attivi
Imposte sul reddito
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti (utilizzi) netti di fondi per oneri futuri
(Plusvalenze) /minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni
(Rivalutazioni) /svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie
(Decremento) incremento dei debiti verso altri finanziatori
Variazione netta del fondo trattamento di fine rapporto
Subtotale: Flusso monetario dell’attività di esercizio
prima delle variazioni del capitale circolante
Decremento (incremento) dei crediti commerciali
Decremento (incremento) delle rimanenze
Decremento (incremento) delle altre attività correnti
(Decremento) incremento dei debiti verso fornitori e altre passività correnti
Flusso monetario dell'attività di esercizio
E) FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B + C + D)
F) DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI FINALI (A + E)
123
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
(migliaia di Euro)
Riserva da
Utili
Subtotale
Capitale
sovrappr.
Riserva
portati
Risultato
quota del
Quote
Sociale
delle azioni
legale
a nuovo
economico
Gruppo
di terzi
Totale
93.891
11.201
18.778
34.851
(32.747)
125.974
64
126.038
-
-
-
(4.629)
4.629
-
-
-
delle controllate
-
-
-
(28.118)
28.118
-
-
-
Differenze cambio da traduzione
-
-
-
13.800
-
13.800
-
13.800
-
(43)
-
(43)
-
(43)
Saldo al 31.12.2013
Destinazione risultato 2013
della Capogruppo
- a nuovo
Destinazione risultato 2013
Diverse
Risultato consolidato 2014
-
-
-
-
(41.796)
(41.796)
6
(41.790)
93.891
11.201
18.778
15.861
(41.796)
97.935
70
98.005
- riserva sovrapprezzo azioni
-
(7.590)
-
- a nuovo
-
Saldo al 31.12.2014
Destinazione risultato 2014
7.590
-
-
-
-
(10.820)
10.820
-
-
-
Destinazione risultato 2014
delle controllate
-
-
-
(30.976)
30.976
-
-
-
Differenze cambio da traduzione
-
-
-
11.905
-
11.905
-
11.905
Diverse
-
-
-
37
-
37
(1)
36
Effetto hedge accounting
-
-
-
(1.238)
-
(1.238)
-
(1.238)
Risultato consolidato 2015
-
-
-
-
(81.385)
(81.385)
(15)
(81.400)
93.891
3.611
18.778
(7.641)
(81.385)
27.254
54
27.308
Saldo al 31.12.2015
124
Note Esplicative
125
126
valutazione sulla continuità aziendale
Come già riportato in tutte le precedenti rendicontazioni a partire dalla relazione
semestrale al 30 giugno 2013, il Gruppo ha avviato trattative con le banche creditrici per
ottenere un accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento nell’ambito di un piano
attestato ex art. 67 L.F..
L’eventualità che non si addivenga ad un accordo sostenibile nel medio termine si
configura come una rilevante incertezza che può far sorgere significativi dubbi sulla
capacità del Gruppo Premuda di continuare ad operare sulla base del presupposto della
continuità aziendale. Col trascorrere del tempo l’incertezza è andata progressivamente
aumentando rispetto alle precedenti relazioni e ai precedenti rendiconti, nei quali il
Consiglio di Amministrazione aveva già sottolineato l’esistenza di tale incertezza, ma
aveva espresso la propria ragionevole convinzione che gli accordi con le banche
potessero essere conclusi in tempi sufficientemente rapidi.
L’andamento del mercato ha tuttavia continuato a peggiorare (con particolare riferimento
al settore dei carichi secchi) ed in ragione di ciò sono stati, in più riprese, rivisti sia il
piano industriale sia la proposta di manovra finanziaria al fine di renderli coerenti con gli
aggiornamenti delle stime di redditività delle navi e sostenibili in ragione dei flussi
finanziari attesi. Ricordiamo che a partire dalle rate scadenti a fine dicembre 2014, per
preservare la liquidità necessaria ad assicurare la corretta operatività commerciale, le
società del Gruppo sono state anche costrette a sospendere, unilateralmente, il
pagamento degli interessi sul debito, dopo che il pagamento delle rate capitale era stato
sospeso a partire da giugno 2013. Con il supporto degli advisors incaricati, la Società ha
incontrato a più riprese le banche, presentando le proprie proposte aggiornate per
riflettere, da un lato, l’andamento corrente del mercato e le sue prevedibili evoluzioni e,
dall’altro, le richieste e le indicazioni di volta in volta ricevute dalle singole controparti.
Nel corso del mese di luglio 2015 - nell’impossibilità di giungere alla stipula degli accordi
definitivi entro la pausa estiva e con l’intento di porre le società del Gruppo nella
condizione di poter effettuare alcune necessarie dismissioni di cespiti, volte ad ottenere
un sufficiente livello di liquidità idoneo a garantire la normale operatività - sono stati
sottoscritti con tutte le banche finanziatrici appositi accordi di standstill (pacta de non
petendo) aventi durate diverse, comunque non oltre la data del 31 dicembre 2015. Con
tali accordi le banche hanno formalizzato la loro intenzione di non agire per il pagamento
di quanto loro dovuto e sono state informate dell’intenzione delle società del Gruppo di
effettuare, anche nel loro interesse, alcune dismissioni: le banche, pur non assumendo
formali impegni a concludere un accordo, si sono impegnate in buona fede a continuare
le negoziazioni con l’intento di giungere alla stipula di un accordo definitivo, entro il 31
ottobre 2015, sulla base di un piano industriale e finanziario e di una bozza di termsheet
all’epoca già concordati nei termini fondamentali. Nella seconda parte dell’esercizio 2015
si sono, pertanto, potute realizzare la Joint Venture con il Gruppo Yinson - a cui è stata
trasferita la FPSO Four Rainbow, con contestuale integrale rimborso del debito ipotecario
relativo a tale unità - e le previste dismissioni delle due unità Aframax Ice Class
possedute da Premuda International, generando così la liquidità sufficiente ad assicurare,
per la rimanente porzione dell’esercizio 2015 e per buona parte dell’esercizio 2016, la
correntezza commerciale di tutto il Gruppo.
L’andamento del mercato dei carichi secchi è andato, tuttavia, ulteriormente peggiorando
e, nel novembre 2015, è stato necessario presentare alle banche sia un nuovo piano
industriale che una nuova proposta di manovra finanziaria la quale, dopo aver recepito gli
effetti delle già citate dismissioni, in estrema sintesi prevedeva:
- un ulteriore allungamento dei piani di rimborso di tutti i finanziamenti;
- una ulteriore riduzione degli spread applicati;
- la conversione, in una o più soluzioni in ragione del verificarsi o meno di alcune
condizioni, dei finanziamenti “unsecured” in strumenti finanziari partecipativi, aventi
127
caratteristiche di “equity” e convertibili in azioni ordinarie della Società secondo modalità
e termini che erano ancora da determinare.
Nonostante non si fosse ancora raggiunta una posizione condivisa da tutte le banche,
alcuni istituti hanno avviato (ed in alcuni casi anche concluso entro la fine del 2015) i
processi deliberativi, propedeutici alla stipula dell’accordo. Ciò non è invece avvenuto per
i tre istituti maggiormente esposti verso il nostro Gruppo (Unicredit, Carige e Gruppo
Intesa) che hanno registrato un interesse di Pillarstone Italy (operatore finanziario facente
riferimento al fondo americano KKR e specializzato in operazioni di “distressed debt”) al
subentro nelle relative posizioni ed hanno preferito concentrarsi su tale possibilità.
Gli accordi di standstill sottoscritti a luglio sono nel frattempo tutti scaduti, ma la
situazione di fatto non si è, ad oggi, modificata.
A seguito della recente sottoscrizione degli accordi tra Pillarstone e le banche per la
cessione dei crediti, le banche hanno richiesto il necessario consenso dei debitori ceduti
(Premuda Spa e le controllate Premuda International Sah e Four Handy Ltd.), consenso
che anche Pillarstone ha già richiesto e che le società hanno concesso. La cessione dei
crediti rimane ancora soggetta ad alcune condizioni. Pillarstone ha al contempo fornito
(mediante un protocollo d’intesa non vincolante e condizionato, sottoscritto da Premuda e
previsto essere sottoscritto dai soci di controllo Investimenti Marittimi e Navigazione
Italiana) indicazioni in merito alle proprie intenzioni riguardo al processo di ristrutturazione
dei debiti del nostro Gruppo ed alla disponibilità a procurare nuovi mezzi finanziari che
potrebbero necessitare anche nel breve termine a sostegno del ridotto cash flow
aziendale.
Con il trasferimento delle posizioni creditorie dei tre istituti citati, Pillarstone diventerà – di
gran lunga – il principale creditore del Gruppo.
E’ opportuno segnalare che nelle attuali condizioni del mercato marittimo di riferimento, le
previsioni per i risultati dell’esercizio 2016 e del successivo esercizio 2017 non possono
che essere di segno ancora fortemente negativo con ciò configurando il rischio di perdita
integrale del Capitale Sociale. La ricostituzione del Capitale Sociale a seguito del suo
azzeramento per copertura delle perdite di periodo è ipotesi prevista nell’ambito del
sopracitato protocollo d’intesa con Pillarstone.
L’ingresso di Pillarstone potrebbe comportare un ulteriore allungamento del processo di
ristrutturazione, a causa della necessità di discutere e definire anche con le altre banche i
nuovi termini, che potrebbero discostarsi (anche in maniera significativa) dai precedenti.
Ciò potrebbe incrementare ulteriormente i già significativi dubbi sulla sussistenza della
continuità aziendale. Il Consiglio di Amministrazione della Società, costantemente
impegnato a monitorare la situazione e le sue prevedibili evoluzioni, continua comunque
a ritenere che l’esito delle trattative possa condurre alla messa in sicurezza della Società
e del Gruppo e valuta tale risultato più probabile rispetto ad altri scenari di natura
concorsuale e/o liquidatoria.
Questa valutazione si fonda su una serie di fattori, tra cui:
- il Gruppo è inadempiente esclusivamente nei confronti del ceto bancario e risulta
sostanzialmente corrente nelle altre posizioni commerciali. Non vi sono state,
pertanto, iniziative di alcun tipo da parte di singoli creditori o categorie degli stessi;
- la trattativa con le banche non si è mai interrotta, nonostante il continuo
peggioramento delle condizioni proposte ad esse in ragione dell’andamento del
mercato dei noli (carico secco);
- nessuna delle banche finanziatrici ha avviato azioni esecutive, salvaguardando in tal
modo l’operatività commerciale di tutte le società del Gruppo e dando così supporto
alle attese che si possa giungere a una ristrutturazione dello stesso;
- le banche hanno sempre consentito una gestione finanziaria in ottica di Gruppo, non
opponendosi a trasferimenti di cassa tra le singole legal entities (di regola effettuati
128
-
-
-
-
-
-
mediante finanziamenti/rimborsi di finanziamenti) che consentissero di mantenere un
sufficiente livello di liquidità in tutte le Società;
successivamente all’avvio delle negoziazioni sono state regolarmente prese in
consegna, con l’utilizzo di nuova finanza messa a disposizione da alcune banche
coinvolte nel processo, le due nuove costruzioni panamax bulk carrier entrate in
esercizio nel corso del 2014;
gli accordi di standstill sottoscritti nel luglio 2015 hanno confermato l’interesse e
l’impegno delle banche a giungere ad una positiva conclusione delle negoziazioni.
Tale intenzione è confermata nei fatti dall’atteggiamento mantenuto dalle banche
allo scadere di tali accordi;
l’allungamento dei tempi dovuto all’ingresso di Pillarstone non sembra aver prodotto
criticità da parte delle altre banche finanziatrici;
la prevista conversione di parte dei debiti “unsecured”, contenuta nell’ultima proposta
presentata alle banche e ribadita da parte di Pillarstone, contribuisce a ridurre i rischi
connessi all’azzeramento del patrimonio netto;
Pillarstone – pur non avendo ancora assunto formale impegno in tal senso – è in
grado ed appare disponibile a procurare i mezzi finanziari necessari a consentire al
Gruppo il superamento dell’attuale congiuntura caratterizzata da ridotti cash flow;
Pillarstone ha dichiarato di essere interessata al mantenimento della continuità
aziendale, avendo escluso che il proprio intervento abbia finalità liquidatorie;
all’occorrenza ulteriori mezzi finanziari potrebbero essere generati mediante la
cessione a terzi della partecipazione detenuta in Four Jolly (ipotesi ad oggi esclusa
nei piani aziendali);
i valori di liquidazione del Gruppo risulterebbero oggi fortemente penalizzanti per le
banche finanziatrici, in particolare per le posizioni “unsecured” ma anche per alcune
banche ipotecarie la cui esposizione non è, nelle attuali condizioni di mercato,
coperta da un adeguato valore del bene posto in garanzia (valore che risente
direttamente dell’andamento dei noli), con particolare riferimento alle unità da carico
secco in ragione della debolezza dello specifico mercato di riferimento.
Alla luce di tali elementi e sulla base delle indicazioni fornite dai propri advisors, il
Consiglio di Amministrazione ritiene che sia ragionevole attendersi che, ad esito delle
trattative ed alla luce del previsto subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre
principali istituti, Premuda e le sue controllate potranno trovare un accordo con i propri
finanziatori (Pillarstone e le altre banche) in merito sia agli interventi necessari al
riequilibrio della situazione economica e finanziaria della Società e del Gruppo che alle
modalità di implementazione degli stessi e, su tale presupposto, il bilancio dell’esercizio
2015 è stato predisposto sulla base della continuità aziendale. Occorre tuttavia
ulteriormente rimarcare che tale giudizio è espresso in termini di probabilità nel senso
che, allo stato delle informazioni disponibili, gli Amministratori ritengono più probabile che
le negoziazioni in corso possano tradursi in un accordo piuttosto del verificarsi della
situazione opposta, che porterebbe alla cessazione dell’attività aziendale con grave
danno dei creditori e di tutti gli stakeholders.
Tale determinazione del Consiglio di Amministrazione rappresenta, essenzialmente, una
valutazione di buona fede, condotta con diligenza e ragionevolezza, da parte di chi non
può esimersi dal formulare un giudizio prognostico su fatti futuri ed incerti. L’incertezza
della valutazione è, ovviamente, legata anche al fatto che le effettive risultanze
dipenderanno da scelte di soggetti terzi, nonché da circostanze future non controllabili
(quali, ad esempio, il mancato perfezionamento del subentro di Pillarstone nei crediti
delle tre banche cedenti, gli ulteriori movimenti al ribasso del mercato dei noli dei carichi
secchi, la possibile interruzione delle trattative con le altre banche a seguito del subentro
di Pillarstone) che potrebbero influire negativamente sul percorso di ristrutturazione del
debito. La valutazione, pertanto, è frutto di un giudizio soggettivo del Consiglio di
Amministrazione che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di
probabilità di un loro avveramento rispetto all’opposta situazione. Il giudizio sotteso alla
determinazione del Consiglio di Amministrazione in merito al presupposto della continuità
aziendale è, pertanto, suscettibile di essere contraddetto dall’evoluzione dei fatti.
129
dichiarazione di conformità e criteri di redazione
Il presente Bilancio annuale consolidato del Gruppo Premuda è redatto in conformità agli
International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting
Standards Board (IASB) interpretati dall’IFRS Interpretations Committee (IFRIC) e
adottati dall’Unione Europea. Il Bilancio Consolidato dell’esercizio viene presentato in
migliaia di Euro e raffrontato con il bilancio dell’esercizio precedente. E’ costituito da:
Situazione Patrimoniale-Finanziaria, Conto Economico, Conto Economico Complessivo,
Rendiconto Finanziario, Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e Note
Esplicative.
Il presente Bilancio è stato predisposto sulla base dei principi contabili attualmente in
vigore, che non si discostano da quelli applicati in precedenza.
Il Bilancio Consolidato viene predisposto in Euro, considerata valuta funzionale in
relazione alla struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto
per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità
aziendale in base a quanto precedentemente riportato. Le informazioni richieste dalla
versione rivista dello IAS 1 (in merito alle variazioni di patrimonio netto generate da
transazioni diverse da quelle realizzate con i soci) sono evidenziate nel prospetto di
Conto Economico Complessivo.
area di consolidamento
Le Società consolidate svolgono in via ordinaria attività di noleggio di navi adibite al
trasporto, sia di carichi liquidi che secchi alla rinfusa, con navi proprie o di terzi, ad
eccezione della holding Premuda International S.A.H. (proprietaria di navi impiegate a
scafo nudo e cedute a terzi a fine esercizio) e ad eccezione di Premuda (Monaco) S.A.M.
che cura la gestione operativa-commerciale delle navi di bandiera estera e di Australian
FPSO Management che ha curato la gestione operativa della FPSO Four Rainbow,
posseduta da Four Vanguard Serviços e Navegaçao Ltd fino al trasferimento alla Anteros
Rainbow Offshore PTE LTD, joint venture con il Gruppo Yinson, costituita dalla stessa
Four Vanguard nel corso dell’esercizio 2015.
Si considerano controllate le società in cui la Capogruppo, direttamente o indirettamente,
esercita il controllo di diritto o ne determina le politiche finanziarie ed operative in modo
da ottenere benefici dalla sua attività (controllo di fatto). L’esistenza del controllo su una
società è determinata sulla base:
(i) dei diritti di voto, anche potenziali, detenuti dal Gruppo e in virtù dei quali il Gruppo
può esercitare la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria della società;
(ii) del contenuto degli eventuali accordi tra soci o dell’esistenza di particolari clausole
statutarie, che attribuiscano al Gruppo il potere di governo della società;
(iii) del controllo da parte del Gruppo di un numero di voti sufficiente a esercitare il
controllo di fatto dell’assemblea ordinaria della società.
In conformità a quanto disposto dagli articoli 38 e 39 del D. Lgs.127/91 e dall’articolo 126
della deliberazione Consob n.11971 del 14 maggio 1999, modificata con deliberazione
n.12475 del 6 aprile 2000, è fornito di seguito l’elenco delle imprese incluse nell’area di
consolidamento di Premuda S.p.A. al 31 dicembre 2015:
Premuda S.p.A.
Società Capogruppo
Sede legale: Trieste
Capitale sociale: Euro 93.890.967
130
Società controllate direttamente:
Premuda International S.A.H.
Sede legale: Lussemburgo
Capitale sociale: Euro 52.000.000
Possesso: 99,9%
Società controllate indirettamente (tramite Premuda International S.A.H.):
Premuda (Monaco) S.A.M.
Sede legale: Montecarlo
Capitale sociale: Euro 305.000
Possesso: 90%
Four Vanguard – Serviços e Navegaçao Lda.
Sede legale: Madeira
Capitale sociale: Euro 72.250.000
Possesso: 100%
Australian FPSO Management Pty Ltd.
Sede legale: Australia
Capitale sociale: Dollari Australiani 100
Possesso: 100%
Four Handy Ltd.
Sede legale: Regno Unito
Capitale sociale: Dollari 106.369.000
Possesso: 100%
Società controllate indirettamente (tramite Four Handy Ltd.):
Four Coal Shipping Ltd.
Sede legale: Regno Unito
Capitale sociale: Dollari 6.000.000
Possesso: 49%
Per poter organizzare la copertura finanziaria che consentisse nel luglio 2014 il ritiro della
seconda unità panamax Four Coal dal cantiere costruttore, è stato necessario segregare
l’unità in una apposita “single purpose company” denominata Four Coal Shipping Ltd. e
cedere il 50% + 1 azione di tale società ad un investitore terzo, di gradimento delle
banche finanziatrici. Il residuo capitale è detenuto da Four Handy Ltd. che dispone di un
diritto/obbligo di riacquisto, a condizioni predeterminate, da eseguirsi al perfezionamento
del piano di riassetto dell’indebitamento, o comunque entro il secondo Semestre 2015,
termine poi esteso a fine giugno 2016.
In ragione di ciò, e tenuto conto del fatto che vengono rispettati i requisiti previsti
dall’IFRS 10 par 7 per la definizione di “controllo”, il bilancio di Four Coal Shipping Ltd. si
considera interamente di pertinenza del Gruppo e viene rappresentato integralmente con
il metodo del costo, registrando tra i debiti l’impegno richiesto per il riacquisto dell’intera
partecipazione.
La partecipazioni in imprese collegate (di cui la prima soggetta a controllo congiunto da
parte dei due azionisti e la seconda soggetta a influenza significativa) riguardano:
Four Jolly S.p.A.
Sede legale: Genova
Capitale sociale: Euro 10.000.000
Altri apporti dei soci: Euro 31.000.000
Possesso 50%
131
Anteros Rainbow Offshore PTE LTD
Sede legale: Singapore
Capitale Sociale: Euro 40.000.000
Possesso 49%
Si rinvia alla tabella a pag. 6 per una migliore evidenza della composizione del Gruppo, la
cui sola variazione rispetto all’esercizio precedente riguarda la partecipazione nella Joint
Venture Anteros, cui è stata trasferita la FPSO Four Rainbow.
criteri di consolidamento
I principali criteri di consolidamento – sostanzialmente invariati rispetto all’esercizio
precedente - sono i seguenti:
-
Il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo Patrimonio
Netto a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate secondo il
metodo dell'integrazione globale, esponendo negli utili portati a nuovo la differenza
che ne risulta.
Viene separatamente evidenziata la quota del Patrimonio Netto e del risultato
dell’esercizio delle controllate di pertinenza di azionisti terzi.
Le partecipazioni in imprese collegate sono valutate come spiegato nel successivo
paragrafo relativo ai criteri di valutazione.
-
Le partite di debito e di credito e quelle di costi e di ricavi tra le Società incluse
nell'area di consolidamento sono eliminate. In particolare, sono eliminati gli utili e le
perdite derivanti da operazioni fra Società del Gruppo non ancora realizzati nei
confronti di terzi.
-
La conversione in Euro dei bilanci espressi in valuta estera viene effettuata adottando
il metodo "del cambio corrente".
E' utilizzato il cambio di fine periodo per le poste della Situazione PatrimonialeFinanziaria ed il cambio medio del periodo per quelle del Conto Economico. In caso di
differenze non significative viene utilizzato il cambio di fine periodo anche per le poste
del Conto Economico.
Le differenze cambio emergenti dalla conversione dei patrimoni netti iniziali ai cambi
correnti alla data di riferimento della presente situazione, rispetto a quelli adottati nel
bilancio dell'esercizio precedente, sono imputate direttamente al Patrimonio Netto
consolidato.
Si ricorda che il dollaro è considerato quale valuta funzionale per le società Four
Handy Ltd. e Four Coal Shipping Ltd. e pertanto i relativi “reporting package” inclusi
nel bilancio consolidato di Gruppo sono predisposti in base a tale valuta. Nella stessa
valuta funzionale è inoltre predisposto – analogamente agli scorsi esercizi - il
“reporting package” della società collegata Four Jolly S.p.A..
Per una migliore informazione si presenta in allegato la riconciliazione tra Patrimonio
Netto e utile d'esercizio della Capogruppo e quelli emergenti dal Bilancio Consolidato.
schemi di bilancio
Il Gruppo presenta il Conto Economico per destinazione, forma ritenuta maggiormente
rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa.
Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di
presentazione distinta tra attività/passività correnti e non correnti.
Il Conto Economico Complessivo comprende, oltre al risultato dell’esercizio, come da
Conto Economico Consolidato, le altre variazioni del Patrimonio Netto diverse da quelle
con gli Azionisti.
Il Rendiconto Finanziario Consolidato è stato predisposto secondo il metodo indiretto.
132
criteri di valutazione
I principali criteri di valutazione adottati per la predisposizione del Bilancio Consolidato
sono i seguenti:
-
La Flotta è iscritta al costo di acquisto; eventuali costi di carattere eccezionale,
incrementativi del valore produttivo delle navi o della loro vita utile, vengono
capitalizzati sulle stesse.
Per le navi direttamente commissionate al Cantiere costruttore il valore di costo è
formato dal prezzo contrattuale, dagli extra prezzi concordati, dal costo delle
attrezzature e dagli apparati acquistati direttamente, dalle spese di primo armamento,
dal costo del personale dipendente impiegato durante l’allestimento, dagli oneri per
interessi sulle somme pagate al Cantiere prima della consegna della nave.
-
L’ammortamento della Flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità,
diminuito del valore stimato ricavabile dalla sua demolizione (considerato quale
presumibile valore di realizzo al termine del periodo di vita utile), diviso per gli anni di
vita utile residua, generalmente basata sull’assunzione di una vita utile di venticinque
anni per le navi di nuova costruzione.
-
La componente di costo nave soggetta a ripristino nelle periodiche soste in bacino
(drydock) viene ammortizzata nel periodo intercorrente fino al bacino successivo
(generalmente 30 mesi).
-
Gli immobili sono esposti al prezzo di acquisto ed ammortizzati a quota costante su un
periodo di 33 anni.
-
I mobili, gli arredi, le macchine ed attrezzature per uffici e gli automezzi sono
contabilizzati al costo di acquisizione.
I relativi ammortamenti sono calcolati, a quote costanti, sulla base delle seguenti vite
utili stimate:
mobili e arredi
8 anni
macchine e impianti ufficio 5 anni
automezzi
4 anni
-
Le imprese collegate sono quelle nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole,
ma non il controllo, sulle politiche finanziarie ed operative. La partecipazione - anche
qualora soggetta a controllo congiunto - è inizialmente rilevata al costo e,
successivamente, contabilizzata secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore
contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per riflettere le variazioni
complessive intervenute dopo la data di acquisizione. Le altre partecipazioni sono
mantenute al costo, che viene ridotto nel caso in cui le imprese partecipate abbiano
sostenuto perdite e non siano prevedibili nell’immediato futuro utili di entità tale da
assorbire le perdite sostenute; il valore originario viene ripristinato negli esercizi
successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata.
-
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono inizialmente iscritte al fair
value, al netto delle eventuali svalutazioni.
-
Le immobilizzazioni materiali iscritte a bilancio sono periodicamente oggetto di
valutazione al fine di determinare eventuali indicazioni di perdite di valore. In presenza
di tali indicatori, si procede alla determinazione del valore recuperabile, pari al
maggiore tra il valore equo (valore di mercato al netto dei costi di cessione) ed il
valore d’uso. Il valore d’uso viene determinato mediante attualizzazione dei flussi
finanziari attesi per il residuo periodo di vita utile, applicando un tasso che riflette le
valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici
dell’attività. Qualora il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in
133
bilancio, la perdita di valore (impairment) viene registrata a Conto Economico.
Quando, successivamente, una perdita di valore su attività diverse dall’avviamento
viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova
stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe
stato determinato se non vi fosse stata alcuna perdita di valore. Il ripristino di una
perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
-
I contratti di noleggio a scafo nudo si considerano locazioni operative, al pari dei
noleggi a Time Charter. Qualora i termini contrattuali li rendessero configurabili quali
locazioni finanziarie ai sensi dello IAS 17, le navi sarebbero considerate e iscritte a
bilancio quali cespiti di proprietà del locatario e la corrispondente passività verso il
locatore sarebbe classificata tra i debiti finanziari. I canoni di noleggio corrisposti sulla
base di contratti di locazioni operative sono contabilizzati a Conto Economico in base
alla maturazione del ricavo.
-
I ratei ed i risconti, sia attivi che passivi, sono determinati secondo il principio della
competenza di esercizio.
-
Le azioni proprie, se presenti, sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto.
-
Le rimanenze sono valorizzate al minore tra il costo determinato con il metodo FIFO
(primo entrato, primo uscito) ed il valore di mercato.
I costi relativi ai viaggi in corso alla data di chiusura dell’esercizio e ultimati nell’anno
successivo, sono iscritti alla voce "servizi in corso di esecuzione”, al netto dell’intero
eventuale margine negativo ed inclusa la quota di competenza del risultato del
viaggio, se positivo. Ogni singolo viaggio inizia convenzionalmente al termine della
discarica del viaggio precedente, comprende il tragitto per raggiungere il porto di
caricazione e termina alla fine della successiva discarica.
-
I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto delle eventuali svalutazioni.
-
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i
depositi bancari a vista ed altri investimenti a breve termine altamente liquidabili.
Eventuali scoperti di conto correnti vengono riportati tra le passività correnti.
-
Il TFR accantonato a tutto il 31.12.2006 è considerato un'obbligazione a benefici definiti
da contabilizzare secondo lo IAS 19 (benefici a dipendenti) considerando, tra l'altro, la
vita lavorativa e la remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un determinato
periodo di servizio. Il TFR viene determinato da attuari indipendenti utilizzando il
metodo della “proiezione unitaria del credito” (Projected Unit Credit Method). Gli utili e
le perdite attuariali generati dall'applicazione di tale metodo, iscritti a Conto Economico
sino allo scorso esercizio, sono dal 2013 portati a Riserva Patrimoniale. Nelle
successive note di commento è riportata una tabella riepilogativa dei valori retrospettivi
delle quote attuariali di TFR trattati a Conto Economico nei periodi precedenti.
A seguito dei cambiamenti apportati alla disciplina in materia dalla Legge 27 dicembre
2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati
nei primi mesi del 2007, il TFR maturato a partire dall'1.1.2007 viene considerato un
Defined Contribution Plan sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia
nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS, e contabilizzato pertanto
come ogni altro versamento contributivo. Alla luce delle sopra citate modifiche
legislative, il calcolo attuariale effettuato a partire dal 2007 esclude la componente
relativa agli incrementi salariali futuri.
-
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa
o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili
l’ammontare o la data di sopravvenienza.
134
-
I debiti di natura commerciale sono iscritti al loro valore nominale.
-
I ricavi per prestazioni sono rilevati quando i servizi vengono resi. I ricavi per servizi in
corso di esecuzione vengono rilevati in relazione allo stato di avanzamento. I ricavi
per i noli a tempo derivanti da contratti di locazioni operative delle navi (time charter e
bare boat) sono rilevati sulla base della competenza temporale del periodo di
noleggio. I proventi da cessione di beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici
connessi alla proprietà sono trasferiti all’acquirente.
-
I costi di manutenzione delle navi sono comprensivi della totalità delle spese
sostenute nell’esercizio per il mantenimento continuativo della classe. I costi relativi a
lavori periodici di manutenzione e riclassifica delle navi (drydock) vengono capitalizzati
ed ammortizzati nel periodo intercorrente fino alla sosta successiva.
-
Tutti gli altri costi sono rilevati sulla base della competenza temporale.
-
I dividendi vengono rilevati quando sorge il diritto alla percezione.
-
Le imposte sono rilevate in base alle norme fiscali in vigore nei rispettivi ordinamenti in
cui il Gruppo opera (in Italia e nel Regno Unito secondo la cosiddetta tonnage tax). Gli
effetti fiscali sulle differenze temporali fra imponibile fiscale e risultato economico,
qualora significativi, sono rilevati alle voci imposte differite ed imposte anticipate
secondo quanto previsto dallo IAS 12. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto
Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o
accreditate a Patrimonio Netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente
a Patrimonio Netto.
-
Le operazioni in valuta estera sono recepite al tasso di cambio della data di
effettuazione della transazione. Le differenze cambio emergenti in occasione
dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al
Conto Economico. I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono
convertiti in Euro ai cambi di fine periodo. Le differenze di cambio emergenti da tale
conversione sono iscritte a Conto Economico e gli utili derivanti da tali differenze, se
positive, non sono distribuibili. Le differenze di cambio su strumenti finanziari non
derivati che sono qualificati come strumenti di copertura di flussi finanziari futuri sono
rilevate nel Patrimonio Netto nella misura in cui tale copertura sia efficace (cash flow
hedge). In particolare il Gruppo ha qualificato alcuni finanziamenti in USD come
strumenti di copertura del rischio di cambio relativo ai flussi di ricavo in USD
provenienti dal noleggio di alcune navi.
-
Se la Capogruppo, o una controllata qualsiasi del Gruppo, ha contabilizzato nel
proprio bilancio attività o passività monetarie nei confronti di altra società controllata
del Gruppo, e per tali elementi non è previsto né è probabile il relativo regolamento in
un prossimo futuro, esse sono considerate parte dell’investimento netto, diretto o
indiretto, della Capogruppo in tale società.
Le differenze di cambio relative alle attività e passività monetarie facenti parte
dell’investimento netto della Capogruppo nella controllata sono registrate nel Conto
Economico dei relativi bilanci individuali. Nel Bilancio Consolidato tali differenze sono
riclassificate in una distinta voce del Patrimonio Netto e riconosciute a Conto
Economico al momento della dismissione dell’investimento nella controllata.
-
I finanziamenti sono valutati al fair value, al netto degli oneri di acquisizione, che
vengono rilasciati a Conto Economico secondo il metodo del costo ammortizzato.
-
Le attività e le passività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei
tassi di cambio e nei tassi di interesse. E’ politica del Gruppo limitare tali rischi
mediante operazioni di copertura con strumenti finanziari derivati, generalmente
mediante acquisti/vendite di valuta a termine e mediante operazioni di conversione dei
135
tassi dei finanziamenti da variabili a fissi. Gli strumenti finanziari derivati sono rilevati
inizialmente al costo, e successivamente adeguati al “fair value”. Le variazioni nel “fair
value” degli strumenti derivati designati di copertura e che si rivelano efficaci ai sensi
dello IAS 39 sono rilevate direttamente nel Patrimonio Netto, la eventuale porzione
inefficace e le variazioni nel “fair value” degli altri derivati vengono portate a Conto
Economico.
-
I rischi connessi alle future variazioni del fair value dei contratti di noleggio di navi di
terzi possono essere coperti mediante la stipula di contratti derivati di “Forward Freight
Agreement” (FFA). A tali coperture, qualora efficaci, viene applicato il “fair value
hedge” iscrivendo a bilancio la valutazione a “fair value” sia dello strumento di
copertura sia dello strumento coperto e registrando a Conto Economico gli effetti
relativi.
-
Le partite finanziarie includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando
il metodo dell’interesse effettivo, gli interessi attivi, le differenze di cambio attive e
passive, gli utili e le perdite sugli strumenti finanziari derivati, quando non compensati
nell’ambito di operazioni di copertura.
-
L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato dell’esercizio per la media
ponderata delle azioni della Capogruppo in circolazione durante il periodo.
-
Le disponibilità monetarie nette incluse nel Rendiconto Finanziario includono le
disponibilità liquide e i mezzi equivalenti riportati nella situazione patrimonialefinanziaria.
-
La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative secondo i principi contabili
internazionali richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni,
che possono avere effetto su alcuni valori di bilancio. I risultati effettivi potranno
differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali e
immateriali sottoposte ad “impairment test” oltre che per determinare gli
accantonamenti per rischi e le svalutazioni dell’attivo, il periodo di vita utile dei beni
aziendali, i benefici ai dipendenti, le imposte e i rimborsi assicurativi nonché il “fair
value” degli strumenti derivati. Le valutazioni effettuate sono periodicamente riviste ed
i relativi effetti immediatamente recepiti in bilancio. In questo contesto si segnala che
nella situazione causata dalla perdurante crisi economica e finanziaria le assunzioni
riguardanti l’andamento futuro sono caratterizzate da una rilevante incertezza, per cui
non si può escludere il successivo concretizzarsi di risultati diversi da quanto stimato e
che potrebbero richiedere rettifiche al valore contabile delle voci interessate, con
particolare riferimento al valore della flotta ed alla recuperabilità dei crediti commerciali
ed assicurativi iscritti a bilancio.
-
Tutti i valori dei beni esposti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria non sono mai
stati sottoposti ad alcuna rivalutazione.
-
I piani di stock options sono trattati secondo quanto previsto dall’IFRS 2. Il piano
attualmente in essere prevede esclusivamente una regolazione per cassa (e non già
la consegna fisica delle azioni) e viene pertanto rilevata una passività sulla base del
fair value di tali opzioni a ciascuna data di bilancio, con contropartita ai costi del
personale.
-
Gli importi esposti nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro.
-
Le operazioni con parti correlate sono riepilogate nell’allegato 2, comprensivo degli
schemi supplementari previsti dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.
136
Gestione dei rischi finanziari
Rischio di credito:
Il Gruppo è soggetto al rischio di credito tipico del settore di riferimento,
caratterizzato da una attività svolta nei confronti di un ridotto numero di clienti,
generalmente primarie compagnie od operatori del settore. Tale rischio risulta peraltro
ridotto in relazione alle modalità di pagamento dei noli (anticipati per quanto riguarda
noleggi a tempo, entro fine discarica per quanto concerne i viaggi spot) ed alla disponibilità
di informazioni disponibili in merito alla solvibilità delle controparti contrattuali.
Le posizioni creditorie sono comunque costantemente monitorate e, se del caso, oggetto
di svalutazione sulla base di dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità dei
clienti.
Alla data di riferimento del bilancio l’4,5% circa dei crediti verso clienti risultano scaduti
da più di un anno. Di questi, la maggior parte è costituita da crediti per controstallie,
recuperi di spese e prestazioni accessorie, tradizionalmente più lenti da incassare.
Si rimanda alle successive note di commento per un più dettagliato esame dei crediti
iscritti a bilancio.
Rischio di liquidità:
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo
sono monitorati e gestiti sotto il controllo ed il coordinamento della Capogruppo, con
l'obiettivo di garantire una efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie. I
fabbisogni di liquidità di breve e medio-lungo periodo sono costantemente monitorati
nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie
ovvero un adeguato investimento delle disponibilità liquide. Le informazioni in merito alla
scadenza dei debiti verso le banche sono fornite nelle successive note di commento. Si
rimanda inoltre a quanto esposto al successivo paragrafo “Rischi connessi all’attuale
crisi”.
Rischio di cambio:
Le attività e le passività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari derivanti dalle
variazioni nei tassi di cambio, con particolare riferimento al tasso euro/dollaro. E' politica
del Gruppo limitare almeno in parte tali rischi mediante operazioni di copertura. Una
ulteriore copertura viene inoltre fornita dai bilanci delle società controllate e collegate
direttamente prodotti (per alcune di esse solo ai fini del Bilancio Consolidato di Gruppo)
nella valuta statunitense. Si rimanda alle Note Esplicative per tutte le informazioni relative
ai contratti derivati posti in essere dalle società del Gruppo.
Al 31/12/2015 le principali attività e passività in USD sono di seguito riepilogate:
USD/000
Attività
Disponibilità liquide
Crediti commerciali
Crediti finanziari
25.308
4.354
-
Altri Crediti
TOTALE
7.167
36.829
137
Passività
Debiti vs le banche
Debiti verso fornitori
Debiti finanziari
256.529
8.024
3.000
Altri debiti
TOTALE
246
267.799
Si rimanda alle successive note di commento per una più precisa analisi delle più
significative poste di bilancio espresse in valuta statunitense.
Si precisa che qualora il cambio medio euro/dollaro del 2015 fosse risultato pari al valore
medio registrato nell’esercizio precedente ed il cambio puntuale del dollaro a fine anno
fosse risultato pari al valore registrato alla fine dell’esercizio precedente, a parità di ogni
altra condizione, il risultato economico sarebbe risultato peggiore di euro/mil 7,8 mentre il
Patrimonio Netto sarebbe risultato ridotto di euro/mil 10,6.
Non sono rilevati indici di sensitività rispetto ad altre valute in quanto ritenuti non
significativi in ragione del limitato volume e valore delle transazioni denominate in altre
valute diverse dal Dollaro.
Rischio di tasso di interesse:
La maggior parte dei finanziamenti bancari è a tasso variabile con la conseguente
esposizione al rischio di variazioni dei tassi di interesse. E’ politica del Gruppo limitare tali
rischi mediante operazioni di copertura con strumenti finanziari derivati, generalmente
mediante operazioni di conversione dei tassi dei finanziamenti da variabili a fissi.
L’indice di sensitività evidenzia che qualora i tassi di interesse (sia attivi che passivi) nel
corso dell’esercizio fossero risultati mediamente superiori/inferiori di un punto percentuale
rispetto a quanto effettivamente registrato, a parità di ogni altra condizione, il risultato
dell’esercizio ed il Patrimonio Netto sarebbero risultati rispettivamente ridotti/incrementati
di euro/mil 3,8 tenuto conto delle operazioni di copertura effettuate.
Rischio volatilità mercato dei noli:
Il Gruppo opera in un mercato caratterizzato da una elevata volatilità dei noli.
I rischi connessi alle oscillazioni dei noli possono essere coperti mediante la stipula di
contratti di noleggio a tempo ovvero mediante contratti derivati di “Forward Freight
Agreement” (FFA). Si rimanda alle Note Esplicative per le informazioni relative ai contratti
derivati posti in essere dalle società del Gruppo, con la precisazione che anche
nell’Esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni di FFA.
L’indice di sensitività evidenzia che qualora i noli di mercato registrati nel corso
dell’esercizio fossero risultati mediamente superiori/inferiori del 10% rispetto a quanto
effettivamente verificatosi, a parità di ogni altra condizione, il risultato dell’esercizio ed il
Patrimonio Netto sarebbero risultati rispettivamente incrementati/ridotti di euro/mil 2,5
Tale variazione è riferita alla sola porzione di tempo/nave che ad inizio esercizio non
risultava ancora coperta da impieghi commerciali e che pertanto risultava esposta al
rischio di variazione del mercato dei noli.
Per quanto riguarda l’Esercizio 2016 alla data della presente relazione il rischio derivante
dalla volatilità del mercato dei noli è per noi relativo a circa 12,6 anni/nave, considerando
che il residuo tempo-nave delle nostre unità – sia di proprietà che a noleggio – è coperto
da contratti di impiego a noli già fissati.
Per quanto concerne il triennio successivo, segnaliamo che risulta coperto da specifici
contratti di noleggio il 23% del tempo-nave disponibile nel 2017 ed il 17% del tempo-nave
138
disponibile sia nel 2018 che nel 2019 (considerando al 50% le unità facenti capo alla joint
venture con il Gruppo Messina).
Rischi connessi al mancato reimpiego della FPSO:
Pur avendo realizzato il trasferimento della FPSO Four Rainbow alla Joint Venture
formata con Yinson, iI Gruppo resta attivamente impegnato per identificare e finalizzare
un nuovo progetto di utilizzo della FPSO Four Rainbow, posta in disarmo a Labuan
(Malesia) successivamente alla conclusione del precedente impiego sul campo di
Woollybutt (giugno 2012).
Non essendo, ovviamente, ipotizzabile un periodo indefinito di disarmo da parte della
Joint Venture, obiettivo primario è l’identificazione di un progetto confacente alla nostra
unità entro il corrente esercizio, per una finalizzazione e sottoscrizione degli accordi entro
l’anno successivo.
La sottoscrizione di un nuovo contratto di impiego entro il termine precedentemente
indicato determina l’automatica conversione in capitale del bond da 20 milioni di euro
emesso da Anteros e sottoscritto da Four Vanguard Serviços e Navegaçao a fronte di
una parte del prezzo di cessione della FPSO. All’atto della conversione scatterà anche il
diritto/dovere di cederne il 50% al socio Yinson al valore nominale (10 milioni di euro).
In caso di mancata sottoscrizione di un nuovo contratto entro il termine summenzionato, il
bond perderà tale diritto e, sostanzialmente, anche l’intero proprio valore, realizzando di
fatto una riduzione del prezzo di vendita della FPSO alla Joint Venture dagli attuali 60 a
40 milioni di euro. Tale evenienza determinerebbe una corrispondente perdita di 20
milioni di euro sul nostro Conto Economico Consolidato.
Ricordiamo che, sulla ragionevole aspettativa della finalizzazione di un contratto di
impiego entro i due anni previsti, il bond è stato mantenuto iscritto nel bilancio
consolidato al 31 dicembre 2015 al valore nominale di 20 milioni di euro, ovvero senza
effettuare alcuna svalutazione.
Ricordiamo al riguardo che il gruppo Yinson dispone di una opzione “call” sulla nostra
quota di partecipazione e sul bond (esercitabili solo congiuntamente) fino a fine 2017 al
valore di 39,6 milioni di euro (corrispondente al valore complessivo di iscrizione a bilancio
del bond e della partecipazione).
Ricordiamo infine che Four Vanguard dispone di una opzione “put” (esercitabile entro il
termine anzidetto ma solo in caso di definizione di un nuovo contratto di impiego e
comunque per un periodo limitato a partire dalla data di stipula) al prezzo di 24,6 milioni
di euro.
L’esercizio di quest’ultima opzione comporterebbe, per il nostro Gruppo, una perdita di 15
milioni di euro rispetto agli attuali valori di bilancio.
Come già segnalato nel Bilancio Consolidato 2014 e ribadito nella Relazione sulla
Gestione al Bilancio Consolidato 2015, lo specifico scenario di mercato non risulta
particolarmente favorevole, quale conseguenza della riduzione del prezzo del petrolio,
anche se occorre evidenziare che la domanda potenziale per le unità usate risulta meno
compromessa rispetto a quelle di nuova realizzazione, in ragione dell’esigenza degli
operatori di ridurre i costi dei nuovi progetti (come peraltro confermato dal recente
ingresso di Yinson nella proprietà della Four Rainbow).
La Four Rainbow resta ben posizionata quale candidata per alcuni dei progetti in
avanzata fase di sviluppo (in particolare in Nigeria) e, considerati anche la forte
determinazione e l’impulso commerciale fornito dal nostro partner (che intende
valorizzare rapidamente l’investimento effettuato), si resta fiduciosi di poterle trovare un
adeguato impiego che consenta la piena recuperabilità dei valori iscritti a bilancio.
Rischi connessi all’attuale crisi:
Tutto quanto precede si riferisce a normali condizioni di mercato.
Il perdurare della situazione di grave crisi economica e finanziaria rende in generale assai
più elevato il rischio di “default” e/o di non performance delle obbligazioni contrattuali da
139
parte delle controparti contrattuali (noleggiatori, operatori), rischio peraltro di impossibile
preventiva valutazione.
Quanto sopra è confermato dalle situazioni di default/inadempienza registrate negli ultimi
anni da parte di operatori anche di grande dimensione ed esperienza ed universalmente
considerati pienamente affidabili. Maggiormente a rischio sono gli operatori del comparto
dei carichi secchi, in ragione della congiuntura dello specifico mercato, estremamente
negativa.
Il sistema finanziario continua a limitare – con particolare riferimento al settore navale - la
concessione di credito, soprattutto a fronte di investimenti in corso di realizzazione
ovvero di operazioni non “asset based”. Nonostante una accresciuta disponibilità di fonti
alternative di finanziamento (con particolare riferimento al mercato statunitense),
permangono obiettive difficoltà nel reperimento di nuovi finanziamenti, sia di natura
“corporate”, sia nella tradizionale forma di finanziamenti navali di lungo periodo.
Per quanto di più diretto interesse, le generalizzate difficoltà di accesso al credito e la
scarsa redditività delle navi impiegate sul mercato spot hanno reso necessario l’avvio, nel
corso dell’Esercizio 2013, di negoziazioni col sistema creditizio volte ad ottenere una
rimodulazione dei termini di rimborso dei finanziamenti. Per salvaguardare la liquidità
disponibile le società del Gruppo hanno sospeso il rimborso delle rate capitale dei mutui
a partire dalle scadenze del 30 giugno 2013, limitandosi a corrispondere i soli interessi,
anch’essi successivamente sospesi a partire dalla scadenza del 31 dicembre 2014. Alla
data della presente relazione le negoziazioni, avviate da più di due anni, non si sono
ancora concluse, ma si rimane confidenti di poter raggiungere un accordo col ceto
creditizio che ponga fine alla attuale situazione di inadempimento. In tale contesto tutti i
debiti verso banche sono rappresentati a bilancio come scadenti entro l’esercizio
successivo.
Le aspettative di una favorevole definizione sono suffragate dall’atteggiamento
dimostrato da alcuni istituti di credito che – nonostante la difficile situazione
precedentemente descritta – hanno, da un lato, consentito a Four Handy Ltd. di ottenere
la completa erogazione del finanziamento relativo alla prima unità Panamax bulk carrier
(m/n Framura, presa in consegna ad inizio 2014) e, dall’altro, hanno erogato (sia pure
attraverso una struttura particolarmente cautelativa) un finanziamento a medio/lungo
termine sufficiente ad assicurare la presa in consegna dell’unità gemella (m/n Four Coal,
entrata in esercizio ai primi di luglio 2014). Ulteriore elemento che induce all’ottimismo è
che, nonostante il protrarsi del processo negoziale, e nonostante il continuo
aggiornamento, in negativo, delle proposte via via presentate, nessuna delle banche ha
abbandonato il tavolo delle trattative. Il previsto prossimo subentro di Pillarstone nelle
posizioni creditorie dei tre istituti maggiormente esposti nei confronti del Gruppo Premuda
è giudicato un ulteriore elemento che lascia intravvedere una positiva conclusione delle
trattative.
In ragione del fatto che il Gruppo risulta inadempiente esclusivamente nei confronti del
ceto creditizio e che tutti i debiti di natura commerciale risultano correntemente onorati,
non vi sono state iniziative cautelari o similari da parte di creditori.
La situazione di scarsa redditività delle navi, evidenziata (con alcune eccezioni e con
significative oscillazioni nel corso del periodo) a partire dal Bilancio dell’Esercizio 2009,
ha continuato a comprimere i relativi valori patrimoniali.
Ciò ha comportato la necessità di apportare riduzioni di valore a tutte le unità handy bulk
ed alla Four Springs (unità del tipo minicape bulk, che è stata posta in disarmo nel corso
del mese di marzo 2016, avendo ritenuto opportuno rimandare il completamento di alcuni
lavori di riparazione – ed i relativi esborsi finanziari - a quando matureranno le condizioni
per un impiego a rate di nolo accettabili) e non ha consentito di procedere a ripristini di
valore della panamax tanker Four Moon, oggetto di svalutazione in precedenti esercizi.
140
I ridotti valori di mercato delle navi hanno inoltre comportato il mancato rispetto dei
rapporti loan-to-value previsti nella quasi totalità dei tradizionali finanziamenti navali a
medio lungo termine, assistiti da garanzia ipotecaria. La questione è oggetto di
considerazione nell’ambito del processo di ristrutturazione dell’indebitamento
precedentemente descritto.
Nel difficile contesto precedentemente illustrato, anche la collegata Four Jolly Spa (ns.
quota 50%) ha dovuto avviare un autonomo processo di ristrutturazione del proprio
indebitamento ex art. 67 L.F. In ragione del buon andamento del mercato dei noli di
specifico interesse nell’ultimo biennio, la collegata è fiduciosa di poter concludere
positivamente le negoziazioni, anche se permangono incertezze sulla tempistica in
ragione della evidente intenzione degli istituti coinvolti a definire lo specifico accordo in
parallelo con Premuda.
Le situazioni precedentemente illustrate sono ampiamente dettagliate nella Relazione
sulla Gestione al Bilancio Consolidato, a cui facciamo rimando.
Nuovi principi contabili ed interpretazioni
1) Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare
obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2015.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, sono stati applicati per la
prima volta a partire dal 1° gennaio 2015 senza effetti significativi sul bilancio consolidato
dell’esercizio:
‐ IFRIC 21Tributi;
‐ Miglioramenti agli IFRS (Annual improvement 2013) con riferimento a IFRS 1, IFRS 3,
IFRS 13 e IAS 40.
2) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non
adottati in via anticipata dal Gruppo
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, emessi ma non ancora
entrati in vigore dal 1° gennaio 2015, non sono stati applicati anticipatamente:
‐ Modifiche allo IAS 19 – Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti;
‐ Miglioramenti agli IFRS (Annual improvement 2012) con riferimento a IFRS 2, IFRS 3,
IFRS 8, IFRS 13, IAS 16, IAS 38 e IAS 24
3) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni approvati dallo IASB e
omologati in Europa la cui data di efficacia obbligatoria è successiva al 31.12.2015:
‐ Modifiche allo IAS 19 - Benefici ai dipendenti riguardante i piani a benefici definiti.
4) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi al 31 dicembre
2015 ma non entrati in vigore ovvero non omologati in Europa e pertanto non
applicabili ai bilanci chiusi al 31.12.2015:
‐ modifiche allo IFRS 11, per acquisizione di interessenze in una joint venture;
‐ modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 41 per la rappresentazione di piante da frutto;
‐ modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 38 per l’ammortamento di immobilizzazioni
immateriali;
‐ IFRS 14 per mantenimento di vecchi principi contabili in sede di prima applicazione
degli IFRS;
‐ modifiche allo IAS 27 per valutare - nei bilanci separati - le partecipazioni in
controllate, joint ventures e collegate secondo il metodo del patrimonio netto;
‐ modifiche allo IFRS 10 ed allo IAS 28 per eliminare un conflitto esistente tra i due
principi nel caso di cessione o conferimento di un business ad una collegata o joint
venture;
‐ annual improvement 2014 con riferimento agli IFRS 5, IFRS 7, IAS 9 e IAS 34;
‐ modifiche allo IAS 1 sulle disclosures da fornire;
‐ modifiche allo IFRS 10 ed allo IAS 28 sulle eccezioni alla predisposizione del bilancio
consolidato per le controllanti intermedie;
141
‐
‐
IFRS 15 sui ricavi da contratti con clienti che sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le
interpretazioni IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31;
IFRS 9 sugli strumenti finanziari in sostituzione dello IAS 39.
5) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ed approvati dallo
IASB che alla data odierna non sono ancora omologati per l’adozione in Europa:
‐ IFRS 9 (emesso il 24/7/14, prevista applicazione da 1/1/18)
‐ IFRS 15 (emesso il 24/5/14 ed emendato il 11/9/15, prevista applicazione da 1/1/18)
‐ IFRS 14 (emesso il 30/1/14, prevista applicazione da 1/1/16)
‐ modifiche a IFRS 10 e IAS 28 (emesse il 11/9/14, da definire la data di applicazione)
‐ modifiche a IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 (emesse il 18/12/14, prevista applicazione da
1/1/16)
‐ IFRS 16 (emesso il 13/1/16, prevista applicazione da 1/1/19)
‐ Modifiche a IAS 12 (emesse il 19/1/16, prevista applicazione da 1/1/17).
Con riferimento ai principi sopra descritti (in particolare IFRS 9, 15 e 16) il Gruppo sta
avviando le attività volte all’identificazione e determinazione degli impatti sui bilanci
separati e consolidato. Con riferimento agli altri principi, non si ritiene che l’adozione
comporti impatti materiali nella valutazione di attività, passività, costi e ricavi.
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
ATTIVITA’
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Immobili, impianti e macchinari
Flotta
Riporta il valore di carico delle navi di proprietà, diminuito del relativo fondo
ammortamento, e di eventuali svalutazioni per impairment, come da dettaglio alle pagine
seguenti.
Viene separatamente evidenziata la componente di costo relativa alle periodiche soste in
bacino (dry dock), ammortizzata nel periodo intercorrente fino alla sosta successiva (circa
30 mesi). Tale componente non è presente per le unità di proprietà cedute a noleggio a
scafo nudo in quanto in tale tipologia di noleggio l’effettuazione dei lavori in bacino è di
pertinenza del noleggiatore.
Gli incrementi dell’esercizio riguardano l’esecuzione di periodici lavori di manutenzione e
di rinnovo delle certificazioni di classe su sei unità sociali nonché gli effetti prodotti dalle
variazioni del tasso di cambio sui bilanci espressi in dollari. Le diminuzioni riguardano gli
ammortamenti posti a carico dell’esercizio, la vendita a terzi delle due unità aframax
tanker Ice Class Four Atlantica e Four Antarctica, la cessione della FPSO Four Rainbow
alla Joint Venture Anteros costituita col gruppo Yinson e le rettifiche di valore apportate a
tutte le unità bulk carrier, con la sola esclusione delle panamax, in ragione del maggior
valore fornito dal favorevole contratto pluriennale di noleggio che le vede
ininterrottamente impiegate dall’entrata in esercizio.
Per quanto riguarda le rettifiche di valore, si ricorda che nei bilanci consolidati degli
Esercizi precedenti sono state apportate, in più riprese, svalutazioni su diverse unità
sociali (alcune delle quali nel frattempo sono state cedute) per complessivi 42 milioni di
Euro circa.
Si ricorda inoltre che il Management ha identificato la singola nave quale Cash
Generating Unit (CGU) ai sensi dello IAS 36 su cui effettuare il test di impairment, con la
142
precisazione che nel caso di navi gemelle (intendendosi per tali le unità che possano
ragionevolmente essere sostituite tra loro negli impegni commerciali) le considerazioni e
le valutazioni vengono effettuate con riferimento all’intero gruppo di navi omogenee ed i
relativi effetti vengono attribuiti alle singole unità.
I principali parametri che hanno influenza sulla determinazione dei flussi di cassa nel
modello di Impairment sono i noli giornalieri unitari, i running costs giornalieri unitari ed il
valore di demolizione.
Le svalutazioni apportate hanno, in più riprese, allineato il valore di bilancio delle diverse
unità navali al “valore recuperabile”, pari al maggiore tra il “valore di mercato” ed il “valore
d’uso”, quest’ultimo determinato mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi, con
applicazione di un comune modello matematico.
Nella consapevolezza che, in presenza di mercati fortemente depressi, i valori di mercato
delle navi risultano generalmente inferiori ai valori di bilancio e sull’essenziale
presupposto della continuità aziendale, nella predisposizione del Bilancio Consolidato
dell’Esercizio 2015 la flotta sociale è stata nuovamente assoggettata ad “impairment
test”. Il test è stato effettuato mediante utilizzo del modello impiegato in precedenza
(conforme alle metodologie ed alle prassi valutative), con opportuno aggiornamento dei
parametri applicati.
In particolare, rispetto all’esercizio precedente, nell'impairment test risultano variati il
tasso di cambio del dollaro (1,0887 contro 1,2141), il valore di rottamazione corrente a
fine esercizio, il tasso di attualizzazione (6,35% contro 5,90%) nonché le stime dei flussi
finanziari attesi, che sono stati determinati sulla base delle più recenti valutazioni fornite
dai consulenti industriali che ci assistono nella predisposizione del piano finanziario da
sottoporre alle Banche e da attestare ai sensi dell’art. 67 L.F.
Ciò ha comportato la necessità di apportare le seguenti riduzioni di valore, riguardanti
esclusivamente unità da carico secco:
m/n Four Springs
m/n Four Aida
m/n Four Nabucco
m/n Four Otello
m/n Four Rigoletto
m/n Four Butterfly
m/n Four Diamond
m/n Four Turandot
m/n Four Emerald
Totale
4.820
2.114
1.488
1.671
830
1.144
1.979
1.578
2.672
18.298
Per le altre unità il valore di carico è risultato inferiore al valore d’uso e non si sono
pertanto riscontrate esigenze di ulteriori svalutazioni. Non si sono per contro riscontrate le
condizioni per procedere ad un ripristino di valore – anche parziale - della Four Moon,
oggetto di svalutazioni negli esercizi 2009 e 2011 per complessivi 6,9 milioni di euro.
Considerate le avvenute cessioni, in esercizi precedenti, della bulk carrier Four Earth e
delle aframax Framura Four Bay e Four Island, gli adeguamenti di cambio e gli
ammortamenti nel frattempo registrati, le riduzioni di valore complessivamente ancora
iscritte sulle navi in esercizio nel Bilancio al 31 dicembre 2015 ammontano a residui €/000
26.461 come da seguente dettaglio:
143
m/n Four Moon
m/n Four Springs
m/n Four Aida
m/n Four Nabucco
m/n Four Otello
m/n Four Rigoletto
m/n Four Butterfly
m/n Four Diamond
m/n Four Turandot
m/n Four Emerald
Totale
1.974
4.820
2.114
1.488
1.671
830
1.144
4.970
1.578
5.872
26.461
Si evidenzia che il Comitato di Controllo Interno, nell’ambito delle proprie funzioni di
valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili, ha espresso parere favorevole sui
criteri e sulle modalità applicate per la determinazione del valore recuperabile della flotta
e per il conseguente trattamento contabile nel Bilancio Consolidato dell’Esercizio 2015.
Si evidenzia inoltre che il valore d’uso dell’intera flotta tankers e bulk carriers, come sopra
determinato, risulta nel complesso superiore al valore contabile per circa 51,6 milioni di
Euro. Tale valore d’uso è soggetto alle seguenti variazioni, al variare dei parametri
applicati:
aumento di 0,5% del tasso di attualizzazione:
diminuzione di 500 USD/day nelle rate di nolo :
aumento di 5 basis point nel tasso di cambio del dollaro:
riduzione di 50 Usd/tonn nel valore di rottamazione:
-15,4 milioni di euro
-24,4 milioni di euro
-15,5 milioni di euro
-4,1 milioni di euro
Variazioni dei parametri di pari entità, ma di segno opposto determinerebbero analoghi
incrementi del valore d’uso della flotta.
Il management continuerà in futuro a tenere sotto costante ed attento monitoraggio
l’andamento dei valori recuperabili della flotta sociale.
Fabbricati
Riporta il valore di acquisto, diminuito del relativo fondo ammortamento, degli immobili di
proprietà, costituiti dal dodicesimo piano e da un appartamento posto all’undicesimo
piano del palazzo in cui hanno sede gli uffici di Genova della Capogruppo, oltre che da
locali per archivio e posti auto. Gli ammortamenti sono calcolati in base a una vita utile di
33 anni.
La sede sociale è gravata da ipoteca iscritta a garanzia di una linea di credito a medio
termine di €/000 7.500 interamente utilizzata al 31.12.15.
Costo
Fondo ammortamento
Valore residuo al 31.12.14
Ammortamenti
Residuo al 31.12.15
144
€/000)
1.799
(1.331)
468
(54)
414
navi
Four
Moon
Four
Smile
Four
Antarctica
Four
Atlantica
Costo nave
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
25.178
(18.249)
6.929
37.057
(10.726)
26.331
46.476
(13.989)
32.487
46.574
(13.291)
33.283
Impairment Component
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
(6.904)
3.939
(2.965)
-
-
-
Dry Dock Component
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
1.474
(1.263)
211
1.217
(181)
1.036
-
Netto 31.12.14
4.175
27.367
Subtotale
tankers
Four
Springs
Four
Rigoletto
Four
Butterfly
Four
Turandot
Four
Diamond
Four
Emerald
Framura
Four
Coal
Subtotale
Bulk
Four
Rainbow
27.742
(4.612)
23.130
27.379
(3.758)
23.621
27.312
(3.231)
24.081
27.478
(2.726)
24.752
31.492
(3.898)
27.594
32.042
(1.952)
30.090
36.611
(1.315)
35.296
33.009
(535)
32.474
(6.904)
3.939
(2.965)
-
-
-
-
-
-
-
(3.058)
230
(2.828)
(3.204)
196
(3.008)
-
-
(6.262)
426
(5.836)
-
(13.166)
4.365
(8.801)
-
2.691
(1.444)
1.247
454
(74)
380
552
(68)
484
-
367
(10)
357
-
-
-
-
-
-
-
1.373
(152)
1.221
-
4.064
(1.596)
2.468
32.487
33.283
97.312
23.621
24.081
24.752
24.766
27.082
35.296
32.474
-
-
-
-
-
-
12.624
-
Stralcio per vendita /
fine ammortamento
Valore nave
Fondo ammortamento
Dry dock component
Fondo ammortamento
(1.474)
1.474
-
(46.476)
15.543
(46.574)
14.851
-
(93.050)
30.394
(1.474)
1.474
(454)
454
Ammortamenti
Nave
Impairment component
Dry dock component
(1.518)
991
(211)
(1.906)
(730)
(1.554)
-
(1.560)
-
(6.538)
991
(941)
Adeguamento cambi:
Valore nave
Impairment component
Dry dock component
-
-
-
-
Costo nave
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
25.178
(19.767)
5.411
37.057
(12.632)
24.425
-
Impairment Component
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
(6.904)
4.930
(1.974)
-
Dry Dock Component
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
-
1.217
(911)
306
441
-
22.984
23.487
377
549
(2.114)
(1.488)
(1.671)
-
-
-
(3.251)
(413)
(1.123)
(84)
(1.109)
(53)
-
-
2.575
54
-
62.235
(32.399)
29.836
35.561
(26.568)
8.993
-
-
(6.904)
4.930
(1.974)
-
-
1.217
(911)
306
-
-
-
28.168
(4.820)
23.040
348
339
466
(1.144)
(1.578)
(1.980)
(2.673)
-
-
-
-
-
-
-
(1.113)
(89)
(1.098)
(6)
(1.095)
(5)
(1.102)
(5)
(1.280)
137
(17)
(1.310)
141
-
(1.460)
(1.308)
-
2.624
(1)
2.641
78
2.698
-
2.749
-
2.830
-
3.140
(299)
-
3.440
(332)
-
31.174
(7.166)
24.008
30.849
(6.350)
24.499
30.937
(6.279)
24.658
30.533
(5.312)
25.221
30.458
(4.723)
25.735
30.643
(4.163)
26.480
35.066
(5.612)
29.454
(4.820)
(4.820)
(2.114)
(2.114)
(1.488)
(1.488)
(1.671)
(1.671)
(830)
(830)
(1.144)
(1.144)
(1.578)
(1.578)
(5.292)
322
(4.970)
441
(33)
408
616
(162)
454
376
(54)
322
448
(102)
346
549
(6)
543
348
(5)
343
339
(5)
334
466
(17)
449
4.581
22.348
23.333
23.333
(830)
24.934
24.934
25.236
24.933
334.243
(55.421)
278.822
274.207
160.074
(90.390)
69.684
Totale
Generale
27.663
(4.679)
22.984
-
24.731
Four
Otello
27.954
(5.398)
22.556
Rettifiche di valore (impairment)
3.437
Four
Nabucco
35.561
(23.317)
12.244
155.285
(56.255)
99.030
Incrementi:
Dry dock component
Netto 31.12.15
Four
Aida
69.684
649.602
(202.066)
447.536
441.203
2.520
-
2.520
(18.298)
-
(18.298)
(454)
454
(160.074)
92.281
-
(253.124)
122.675
(1.928)
1.928
-
(15.249)
278
(672)
(1.891)
-
(23.678)
1.269
(1.613)
4.035
-
3.717
-
30.449
(631)
132
-
30.449
(631)
132
35.696
(3.476)
32.220
40.828
(2.957)
37.871
36.816
(1.933)
34.883
368.561
(74.539)
294.022
-
430.796
(106.938)
323.858
(6.273)
401
(5.872)
-
-
(25.210)
723
(24.487)
-
(32.114)
5.653
(26.461)
-
-
-
3.583
(384)
3.199
-
4.800
(1.295)
3.505
26.348
37.871
34.883
272.734
-
300.902
145
Altri beni
Il loro dettaglio è il seguente (€/000):
Mobili e
arredi (*)
Costo
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.14
Incrementi
Ammortamenti esercizio 2015
Decrementi
altre variazioni
Utilizzi fondo
Saldo al 31.12.15
Riepilogo:
Costo
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.15
Macchine e
impianti uff.
Altri
(**)
Automezzi
Totale
1.535
(1.090)
1.001
(886)
686
(171)
420
(344)
3.642
(2.491)
445
115
515
76
1.151
24
(101)
38
-
54
(54)
2
-
(36)
(276)
59
89
(27)
3
-
78
(218)
(276)
102
89
406
117
351
52
926
1.597
1.057
469
423
3.546
(1.191)
(940)
(118)
(371)
(2.620)
406
117
351
52
926
(*) inclusi impianti e lavori su immobili in locazione, ammortizzati in 12 anni (durata contratto)
(**) attrezzature specifiche delle navi (benne) ammortizzate sulla loro vita utile (20 anni)
Partecipazioni
Imprese collegate
Rappresentano le nostre partecipazioni nelle società collegate Four Jolly Spa (€/000
23.883 pari al 50%) e Anteros Rainbow Offshore PTE LTD (€/000 19.208 pari al 49%), di
cui la primasoggetta a controllo congiunto con un altro azionista.
La variazione rispetto al 31.12.2014 deriva dagli impatti connessi al consolidamento con il
metodo del patrimonio netto della partecipazione in Four Jolly e la costituzione, nel corso
dell’esercizio, della Anteros, Joint Venture col gruppo Yinson a cui è stata trasferita la
proprietà della FPSO Four Rainbow.
Ricordiamo che Four Jolly, è stata costituita nel corso del 2009 e che il bilancio della
società è predisposto in euro sulla base dei principi contabili nazionali. La valutazione nel
presente bilancio consolidato viene effettuata (come in passato) su un “reporting
package”, appositamente predisposto ai fini IAS, che considera il dollaro quale valuta
funzionale.
La valutazione della partecipazione in Anteros non ha evidenziato necessità di apportare
rettifiche di valore.
In allegato vengono riportati gli schemi sintetici della Situazione Patrimoniale-Finanziaria
e del Conto Economico delle collegate (bilanci civilistici).
Altre Imprese
Rappresentano partecipazioni di importo non rilevante, riportate al valore di acquisto o di
sottoscrizione, opportunamente rettificato in caso di perdite di valore. Al 31 dicembre
2015, il principale investimento riguarda la partecipazione finanziaria in Venice Shipping
and Logistics Spa, (VSL Spa) società di investimento e di advisory focalizzata sul settore
marittimo per un valore di 745.200 Euro.
146
In relazione agli investimenti già avviati da VSL, Premuda è impegnata ad incrementare il
proprio investimento di ulteriori 160.800 Euro. VSL ha già effettuato la richiesta, a cui al
momento non è stato dato seguito, essendo in corso valutazioni sulla possibilità di ridurre
la nostra partecipazione.
Altre attività finanziarie
La voce esposta è costituita principalmente (per €/000 19.600) dal convertible bond
emesso da Anteros e da noi sottoscritto a fronte di parte del prezzo di cessione della
FPSO Four Rainbow (come meglio illustrato al successivo paragrafo su impegni e rischi
a cui facciamo rimando) e da altri crediti diversi e depositi di non rilevante entità presso
Telecom, Enel, ecc.
ATTIVITA’ CORRENTI
Rimanenze
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Si riferiscono a combustibili, lubrificanti e pitture a bordo delle navi e ricambi al 31.12.15
per €/000 692 (tutti valorizzati col metodo FIFO, tenuto conto del valore di mercato) a
fronte del corrispondente valore di €/000 1.749 alla fine dell’esercizio precedente.
Crediti commerciali
Clienti
Rappresenta i saldi a fine periodo dei crediti commerciali per noli attivi, controstallie e
diversi, esposti al netto del relativo fondo svalutazione, considerati di sicuro realizzo.
L’importo esposto comprende circa 3,3 milioni di Euro di crediti nei confronti di ENI
Australia relativi a posizioni residuali – invariate rispetto all’esercizio 2014 - ancora aperte
dopo la definizione delle partite più rilevanti del contenzioso di lunga durata tra le parti,
più volte illustrato nei bilanci degli esercizi precedenti, a cui facciamo rimando.
Ratei e risconti attivi
I ratei attivi sono relativi alle quote di competenza dell’esercizio di proventi non ancora
realizzati al 31.12.15, principalmente per interessi attivi e proventi diversi.
I risconti attivi si riferiscono a quote di costi sostenuti nel corso dell’esercizio, di
competenza del periodo successivo (principalmente assicurazioni, noli passivi, contributi
associativi e oneri diversi della navigazione).
Altri
Sono costituiti dai saldi di fine periodo per crediti a breve e riguardano principalmente
crediti verso assicuratori per risarcimenti attesi a fronte di avarie alle unità sociali (€/000
6.583) oltre che gli usuali anticipi agli agenti, prestiti al personale ed altri anticipi diversi.
Attività finanziarie correnti
Rappresenta un investimento in titoli azionari quotati di entità non rilevante.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Rappresentano i saldi a fine periodo delle disponibilità liquide presso banche e nelle
casse sociali.
147
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
PATRIMONIO NETTO
In via ordinaria, gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale (per tale
intendendosi l’intero Patrimonio Netto) sono la creazione di valore per la generalità degli
azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo. Il Gruppo
cerca pertanto di mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta di
realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire una
economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento. Vengono costantemente
monitorati il livello del debito rispetto al Patrimonio Netto e la sua evoluzione, anche in
relazione ai flussi di cassa prodotti dalla gestione. La prolungata fase di difficoltà
finanziarie ed il procedere delle negoziazioni volte ad ottenere una ristrutturazione
dell’indebitamento di Gruppo hanno ovviamente modificato le priorità aziendali, che oggi
risultano focalizzate sulla messa in sicurezza della posizione finanziaria e della struttura
dell’indebitamento, oltre che sul mantenimento di un sufficiente livello di patrimonio.
Una volta realizzata l’auspicata definizione del piano di ristrutturazione, i tradizionali
obiettivi precedentemente menzionati verranno nuovamente perseguiti.
Capitale Sociale
Il Capitale Sociale, interamente sottoscritto e versato, al 31.12.15 risulta invariato rispetto
all’esercizio precedente e composto da n. 187.706.990 azioni ordinarie e n. 74.943 azioni
di risparmio tutte del valore nominale di 0,50 Euro per un valore totale di €/000 93.891.
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
Costituita in occasione dell’aumento di capitale realizzato nel corso del 2010, è stata in
parte utilizzata a parziale copertura delle perdite realizzate nell'esercizio 2014 ed
ammonta a €/000 3.611 (€/000 11.201 nell'esercizio 2014).
Riserva Legale
Invariata rispetto all’esercizio precedente, ammonta a €/000 18.778 e corrisponde a un
quinto del Capitale Sociale.
Utili/perdite a nuovo
Risultano negativi per €/000 7.641 con una variazione di €/000 23.502 rispetto al valore
positivo di €/000 15.861 al 31.12.14. Si ricorda che l’importo esposto comprende l’effetto
complessivo sul Patrimonio Netto derivante dall’applicazione dei principi contabili
internazionali.
Risultato dell’esercizio
Evidenzia la perdita dell’esercizio di pertinenza del Gruppo di €/000 81.385, a fronte della
perdita di €/000 41.796 dell’esercizio precedente.
Patrimonio netto di pertinenza di Terzi
Rappresenta gli interessi di azionisti terzi di minoranza per complessivi €/000 54.
Rinviamo all’apposito prospetto per una più precisa analisi delle variazioni intervenute nel
Patrimonio Netto Consolidato.
148
PASSIVITA’ NON CORRENTI
Debiti verso altri finanziatori
Rappresentano il debito per l’acquisto della quota del capitale di Four Coal Shipping Ltd
attualmente posseduta da investitori terzi su richiesta delle banche finanziatrici. In
ragione della facoltà/obbligo di procedere con tale acquisizione (i cui termini temporali
sono stati recentemente estesi) la società è considerata come interamente posseduta e
consolidata integralmente.
Fondi rischi e oneri
La voce esposta, pari €/000 14.632 al 31.12.15 a fronte del corrispondente valore di €/000
10.447 al 31.12.14, rappresenta:
- gli stanziamenti complessivamente operati a fronte delle future perdite attese essere
generate dai contratti di noleggio di navi di terzi, resi onerosi dalle attuali,
insoddisfacenti, prospettive di mercato;
- il presumibile onere per la definizione del trattamento fiscale dei dividendi distribuiti da
Premuda International alla casa madre nell’esercizio 2012, applicando criteri analoghi
a quelli che hanno portato alla definizione con adesione della tassazione dei dividendi
distribuiti negli Esercizi 2010 e 2011 e per i quali gli importi ancora da versare
all’erario a fine esercizio 2015 in base ai piani di rateizzazione concordati sono
rappresentati tra i debiti tributari, al cui commento facciamo rimando;
- la stima dei residui oneri tutt'ora accantonati connessi alla chiusura del contratto ed
all’abbandono del campo di Woollybutt da parte della controllata Four Vanguard
Serviços e Navegaçao Lda. come ampiamente commentato in passato e nella
Relazione sulla Gestione a cui facciamo rimando;
- la stima delle passività connesse ad ulteriori minori contenziosi, reclami di terzi e
passività diverse.
Fondi relativi al personale
Evidenzia il debito verso dipendenti per trattamento di fine rapporto di lavoro, determinato
come precedentemente indicato nei Criteri di valutazione.
Evidenziamo che a partire dall’Esercizio 2013 le quote attuariali del TFR non transitano
più per il Conto Economico, ma vengono rilevate direttamente a Patrimonio Netto. Di
seguito viene riportata, in migliaia di euro, una tabella riepilogativa dei valori retrospettivi
delle quote attuariali di TFR (Utili/Perdite attuariali cumulate) trattati a Conto Economico
nel periodo precedente a questo esercizio.
2005
164
2006
-13
2007
42
2008
90
2009
-28
2010
-22
2011
-94
2012
102
2013/2015
0
Totale
335
PASSIVITA’ CORRENTI
Debiti bancari a breve
Sono rappresentati gli scoperti di conto corrente, gli utilizzi delle linee di credito a breve
termine ed i finanziamenti a medio lungo termine, oggi interamente riclassificati a breve,
come già evidenziato in precedenza.
In dettaglio (in migliaia di Euro):
149
Entro
un anno
Importi scadenti
Oltre uno
fino a
Oltre
cinque anni
cinque anni
________
Totale
medio lungo termine:
Banca IMI
Linea corporate
m/n. Four Springs
25.000
11.567
-
-
25.000
11.567
7.500
-
-
7.500
Banco Popolare
m/c Four Smile
31.911
-
-
31.911
ABN Amro Bank - NIBC
m/n. Four Coal
15.673
-
-
15.673
Unicredit S.p.A.
Linea corporate
m/n. Four Diamond
m/n. Four Aida
m/n. Four Nabucco
m/n. Four Otello
27.500
18.187
17.006
17.751
16.503
-
-
27.500
18.187
17.006
17.751
16.503
Banca Carige
Linea corporate
m/n. Four Rigoletto
m/n. Four Butterfly
m/n. Four Turandot
24.000
17.861
18.531
19.202
-
-
24.000
17.861
18.531
19.202
Emro Finance
m/n. Four Emerald
18.057
-
-
18.057
Banca Popolare di Milano
m/n. Framura
26.695
-
-
26.695
4.000
-
-
4.000
316.944
-
-
316.944
25.479
-
-
25.479
342.423
-
-
342.423
MPS Capital Services
Commerzbank
Subtotale medio lungo termine
Scoperti di c/c e altri
Totale
I valori sopra riportati sono tutti esposti come “scadenti entro un anno” e pertanto iscritti
tra le passività correnti a seguito della situazione di inadempimento nei confronti delle
banche creditrici già descritta in precedenza e nella Relazione sulla Gestione a cui
rinviamo. L’auspicata positiva finalizzazione delle trattative in corso volte alla
ristrutturazione dei debiti verso banche porrebbe fine a tale situazione.
Ricordiamo che tale processo è stato avviato a partire dalla scadenza del 30 giugno
2013, inizialmente non effettuando il rimborso delle rate capitale dei mutui e
successivamente (a partire dalla scadenza del 31 dicembre 2014) estendendo lo
“standstill” anche alle quote interessi, determinando una situazione di mancato rispetto
dei termini contrattuali nei confronti di tutti gli istituti di credito (anche in applicazione delle
clausole di cross default contenute pressocché in tutti i contratti di finanziamento) che
avrebbero così la facoltà di richiedere l’immediato rientro dalle posizioni debitorie.
Le negoziazioni procedono da oltre trenta mesi ma - come precedentemente indicato – in
ragione dell’atteggiamento finora dimostrato da parte delle banche coinvolte in tale
processo ed in considerazione del subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre
istituti maggiormente esposti nei confronti del Gruppo, si è fiduciosi di poter raggiungere
un accordo che farebbe venir meno l’attuale situazione di inadempimento.
150
Si evidenzia che gli importi esposti nella voce “Scoperti di c/c e altri” comprendono anche
gli interessi ordinari maturati e non corrisposti sui finanziamenti sopra elencati.
Rinviamo a quanto illustrato nel bilancio degli esercizi precedenti per quanto riguarda le
caratteristiche e le garanzie che assistono i singoli finanziamenti come originariamente
stipulati, oggi non più attuali a seguito del già citato processo di ristrutturazione
dell’indebitamento in corso di negoziazione.
La suddivisione dei finanziamenti in base al tasso di interesse è sotto riportata:
Tasso medio di interesse
oltre il 2%
oltre il 4%
fino al 2%
fino al 4%
fino al 6%
oltre il 6%
Totale
11.567
-
-
25.000
-
25.000
11.567
-
7.500
-
-
7.500
31.911
-
-
-
31.911
-
-
-
15.673
15.673
Unicredit S.p.A.
Linea corporate
m/n. Four Diamond
m/n. Four Aida
m/n. Four Nabucco
m/n. Four Otello
18.187
17.006
17.751
16.503
-
27.500
-
-
27.500
18.187
17.006
17.751
16.503
Banca Carige
Linea corporate
m/n. Four Rigoletto
m/n. Four Butterfly
m/n. Four Turandot
-
24.000
17.861
18.531
19.202
-
-
24.000
17.861
18.531
19.202
Emro Finance
m/n. Four Emerald
-
18.057
-
-
18.057
Banca Popolare di Milano
m/n. Framura
-
-
26.695
-
26.695
Banca IMI
Linea corporate
m/n. Four Springs
MPS Capital Services
Banco Popolare
m/c Four Smile
ABN Amro Bank - NIBC
m/n. Four Coal
Commerzbank
Subtotale medio lungo termine
Scoperti di c/c e altri
Totale
-
-
4.000
-
4.000
112.925
105.151
58.195
40.673
316.944
.
-
25.479
.
-
25.479
105.151
83.674
40.673
342.423
112.925
Evidenziamo che il criterio contabile adottato prevede che le differenze di cambio
derivanti dalla controvalutazione ai cambi di fine periodo dei finanziamenti relativi alle
unità Four Springs e Four Smile, espressi in dollari, siano rilevate direttamente a
Patrimonio Netto per la porzione efficace dell’hedge che gli stessi forniscono ai relativi
contratti di noleggio espressi nella stessa valuta. Essendo temporaneamente sospeso il
processo di rimborso di tali mutui, l’efficacia della copertura è venuta meno e, a partire
dalla data di avvio del processo di ristrutturazione dei debiti, tali differenze di cambio
vengono rilevate a Conto Economico. Ciò ha determinato un effetto negativo di circa 4,5
milioni di Euro sul risultato 2015 (negativo di circa 9,4 milioni di Euro sul risultato 2014 e
positivo di circa 3,4 milioni di Euro sul risultato 2013).
Per quanto riguarda i finanziamenti relativi alle due unità Four Antarctica e Four Atlantica,
cedute a terzi nel corso dell’esercizio 2015, si precisa che le differenze cambio realizzate
con il rimborso di tali finanziamenti sono negative per circa 4,1 milioni di euro. L’effetto
netto a conto economico è limitato a circa 2,9 milioni di euro a seguito del rilascio delle
151
differenze cambio già sospese a patrimonio netto (per circa 1,2 milioni di euro) prima
dell’avvio del processo di ristrutturazione dei debiti.
Fornitori
Riporta i debiti correnti verso fornitori diversi il cui ammontare, tenuto conto delle
condizioni di pagamento concordate, appare in linea con il volume dell’attività svolta.
Debiti tributari
Ammontano complessivamente a €/000 3.045 (€/000 2.365 al 31.12.14) ed evidenziano i
debiti verso l’erario per le imposte sui redditi nonché per Irpef su retribuzioni dipendenti e
ritenute d’acconto professionisti – in larga misura dovuti entro il periodo successivo.
L’aumento rispetto al valore evidenziato a fine esercizio precedente è prevalentemente
da riferirsi all’avvenuta definizione con adesione della tassazione dei dividendi distribuiti
da Premuda International Sah nell’esercizio 2011 (in analogia a quanto già
precedentemente definito per i dividendi distribuiti nel 2010 il cui valore era già esposto
tra i debiti tributari nell' esercizio 2014).
L’onere derivante dall’avvenuta definizione della posizione 2011 è stato in larga parte
coperto con gli importi già accantonati tra i fondi rischi nel precedente esercizio
(unitamente al presumibile onere da sostenere per i dividendi distribuiti nel 2012) come
già illustrato nel commento alla precedente posta “Fondi rischi e oneri” e nella Relazione
sulla Gestione a cui facciamo rimando.
Ratei e risconti passivi
I ratei sono relativi a quote di costi maturati nell’Esercizio 2015 di cui la maggior parte è
rappresentata dagli interessi sui finanziamenti, dalle quote della 14ma mensilità del
personale e relativi contributi, da costi delle coperture assicurative.
I risconti passivi sono prevalentemente costituiti da quote di noli attivi fatturati
anticipatamente, che risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente in ragione
delle prevalenti tipologie di impiego che hanno interessato le nostre unità nel corso del
2015 (a time charter o base indice, che prevedono anticipate fatturazioni dei noli).
Altri debiti
Ammontano nel complesso a €/000 1.396 e risultano sostanzialmente invariati rispetto
all’esercizio precedente (€/000 1.356 al 31.12.14). Sono prevalentemente rappresentati
da debiti diversi verso noleggiatori, debiti verso dipendenti, debiti verso istituti di
previdenza e sicurezza sociale ed altri.
Impegni e rischi
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo non ha impegni di acquisto a cui dare seguito. Si ricorda
che il programma di rinnovo della flotta è stato ultimato nel 2014 con l'entrata in esercizio
dell'unità dry Four Coal.
Il Gruppo disponeva di opzioni di estensione dei contratti di noleggio e di acquisto per
due unità bulk carrier, Four Kitakami e Four Mogami assunte a noleggio time charter di
lungo periodo. Le opzioni di acquisto sono state cancellate in cambio di una riduzione,
per un anno, delle rate di nolo "in" che, in considerazione di un mercato fortemente
depresso, ci consente di mitigare le perdite per tale periodo. Ricordiamo che, in assenza
di estensione da parte nostra (ad oggi non ipotizzata), i contratti di noleggio delle due
unità termineranno entro il primo semestre 2017.
La sottoscrizione da parte della collegata Anteros di un nuovo contratto di impiego della
FPSO Four Rainbow entro fine 2017 determina l’automatica conversione in capitale del
convertible bond da 20 milioni di euro emesso dalla stessa Anteros e sottoscritto da Four
Vanguard Serviços e Navegaçao a fronte di una parte del prezzo di cessione della
152
FPSO. All’atto della conversione scatterà anche il diritto/dovere di cederne il 50% al socio
Yinson al valore nominale (10 milioni di euro).
In caso di mancata sottoscrizione di un nuovo contratto entro il termine summenzionato, il
bond perderà tale diritto e, sostanzialmente, anche l’intero proprio valore, realizzando di
fatto una perdita di 20 milioni di euro sul nostro Conto Economico Consolidato in quanto,
sulla ragionevole aspettativa della finalizzazione di un contratto di impiego entro i due
anni previsti, il bond è iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 al valore
nominale.
Ricordiamo che il gruppo Yinson dispone di una opzione “call” sulla nostra quota di
partecipazione e sul bond (esercitabili solo congiuntamente) fino a fine 2017 al valore di
39,6 milioni di euro e che Four Vanguard dispone di una opzione “put” (esercitabile entro
il termine anzidetto ma solo in caso di definizione di un nuovo contratto di impiego e
comunque per un periodo limitato a partire dalla data di stipula) al prezzo di 24,6 milioni
di euro. L’esercizio di quest’ultima opzione comporterebbe pertanto, per il nostro Gruppo,
una perdita di 15 milioni di euro rispetto agli attuali valori di bilancio. Il fair value delle
opzioni in essere, ad oggi non è misurabile, in ragione della fattispecie della operazione.
Si segnala che il prezzo di esercizio dell’opzione in mano a Yinson è prossimo al valore
delle transazioni come iscritte a bilancio.
Alla fine dell’Esercizio 2015 erano in essere le seguenti garanzie rilasciate nell’interesse
della collegata Four Jolly Spa:
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di originari 40 milioni di
dollari concesso da Banca IMI. L’esposizione da noi garantita al 31.12.15 è pari a
€/000 15.842 (di cui €/000 1.066 per interessi a debito);
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di 10 milioni di euro
concesso da Banco Popolare. L’esposizione da noi garantita al 31.12.15 è pari a €/000
5.584 (di cui €/000 584 per interessi a debito);
- Fideiussione rilasciata a garanzia del 50% del finanziamento di massimi 43 milioni di
dollari concessi da MPS/Banca Carige. L’esposizione da noi garantita al 31.12.15 è
pari a €/000 16.641 (di cui €/000 928 per interessi a debito);
Gli impegni minimi contrattualmente definiti derivanti da contratti di noleggio “in” e “out” di
navi sono di seguito riportati, suddivisi per scadenza (migliaia di euro).
Entro
un anno
Time Charter out (ricavi)
Time Charter in (costi)
27.693
11.918
Impegni contrattuali
Oltre uno
fino a
Oltre
cinque anni
cinque anni
55.629
6.459
3.101
-
Totale
86.422
18.376
Conto Economico
Prima di passare ad illustrare le diverse voci del conto economico si ritiene opportuno
precisare che i raffronti con l’esercizio precedente non sono del tutto omogenei stante la
diversa composizione e la diversa tipologia di impiego (spot o time charter) della flotta
sociale.
Ricavi netti
Rappresentano i compensi attivi percepiti per noli, controstallie e prestazioni accessorie
delle navi impiegate, al netto delle commissioni di brokeraggio riconosciute agli
intermediari. Gli altri ricavi comprendono i compensi recepiti da Premuda Spa per la
gestione delle navi di proprietà della collegata Four Jolly Spa.
153
Sono così dettagliati (€/000):
Noli lordi t/c
di cui Bare Boat
di cui Time Charter
Controstallie
Altri ricavi
Commissioni
Ricavi netti
esercizio 2015
esercizio 2014
Variazione
%
60.461
8.230
51.718
338
(974)
59.825
67.801
11.956
49.057
969
746
(1.149)
68.367
(7.340)
(3.726)
2.661
(969)
(408)
175
(8.542)
-10,8%
-31,2%
5,4%
-100,0%
-54,7%
-15,2%
-12,5%
Costi diretti di viaggio
I costi diretti di viaggio sono gli oneri direttamente sostenuti in relazione al singolo viaggio
effettuato, ovvero il consumo di combustibile, i costi portuali, i diritti di transito canale, le
assicurazioni straordinarie (da effettuare in relazione a rischi locali) ed altri. Ricordiamo
che in caso di noleggio a time charter tali costi sono direttamente sostenuti dal
noleggiatore.
In dettaglio (€/000):
Combustibili
Portuali
Diversi
Totale
esercizio 2015
esercizio 2014
Variazione
%
2.138
596
94
2.828
4.585
813
723
6.121
(2.447)
(217)
(629)
(3.293)
-53,4%
-26,7%
-87,0%
-53,8%
Noleggi passivi
Rappresentano i compensi da noi corrisposti a terzi a fronte del noleggio di navi.
Costi operativi
Rappresentano gli oneri sostenuti per l’esercizio della navigazione quali equipaggio,
manutenzioni, certificazioni, assicurazioni, lubrificanti e diversi. Ricordiamo che in caso di
noleggio a scafo nudo tali costi sono di pertinenza del noleggiatore.
In dettaglio (€/000):
Equipaggio
Manutenzioni
Assicurazioni
Lubrificanti
Diversi
Totale
154
esercizio 2015
esercizio 2014
Variazione
%
13.550
4.628
3.634
953
3.767
26.532
12.995
5.580
3.762
1.216
2.995
26.548
555
(952)
(128)
(263)
772
(16)
4,3%
-17,1%
-3,4%
-21,6%
25,8%
-0,1%
Risultato da alienazioni di navi
Rappresentano le minusvalenze realizzate nell’esercizio 2015 con la cessione della
FPSO Four Rainbow alla collegata Anteros (€/000 8.201) e con la cessione a terzi delle
due Aframax Ice Class Four Antarctica e Four Atlantica (€/000 12.301 in totale). Il valore
esposto per l’esercizio precedente rappresenta le plusvalenze realizzate con le cessioni
delle due aframax Four Island e Four Bay.
Costi di struttura
Rappresentano i costi della struttura di terra del Gruppo e comprendono le retribuzioni e
gli oneri sociali del personale amministrativo, le spese generali, i compensi e le spese
relative agli organi sociali, altri oneri di gestione ed altri costi non direttamente attribuibili
alle navi. L'ammontare degli oneri societari diversi, in forte diminuzione rispetto al
precedente esercizio sul quale gravavano elevati oneri e costi legali connessi agli arbitrati
intentati nei confronti di Eni Australia, scontano i costi già sostenuti a fronte del processo
di ristrutturazione dei debiti - non ancora completato - ammontanti a 2,1 milioni di Euro
nell’esercizio 2015 (2,3 milioni di Euro nel 2014).
Depurati di tali voci, aventi natura non ricorrente, i totali dei costi di struttura degli Esercizi
2015 e 2014 sarebbero risultati rispettivamente pari a circa 10,7 e 12,1 milioni di Euro.
Più in dettaglio (€/000):
Retribuzioni
Oneri sociali
Tfr
Altri oneri
Subtot. Personale sede
Spese generali
Oneri societari diversi
Altri oneri/(proventi)
Totale costi struttura
esercizio 2015 esercizio 2014 Variazione
4.997
5.091
(94)
1.205
1.263
(58)
292
225
67
561
553
8
7.055
7.132
(77)
1.517
2.117
(600)
4.445
12.153
(7.708)
(57)
(63)
(120)
21.345
(8.448)
12.897
%
-1,8%
-4,6%
29,8%
1,4%
-1,1%
-28,3%
-63,4%
110,5%
-39,6%
Altri (costi)/ricavi
Altri costi/ricavi
esercizio 2015
6.341
esercizio 2014
4.996
Variazione
%
1.345 26,9%
Nell'Esercizio 2014 riguardavano principalmente la definizione transattiva dell’arbitrato
intentato nei confronti di Eni Australia per i mancati noli ed i danni subiti in passato dalla
FPSO Four Rainbow per la presenza nell’olio di prodotti fuori specifica con una perdita di
circa €/mil 4,4.
Nell'esercizio 2015, riguardano principalmente lo stanziamento complessivamente
operato a fronte delle future perdite previste essere prodotte dai contratti per noleggio di
navi di terzi per un valore di circa €/mil 4,6, gli oneri riconducibili allo sviluppo del progetto
in Sierra Leone, gli accantonamenti e gli oneri connessi al trattamento fiscale dei
dividendi distribuiti da Premuda International, per i quali facciamo rimando alle voci "debiti
tributari" e “Fondo rischi".
Ammortamenti
Rinviamo alle corrispondenti voci della situazione patrimoniale-finanziaria ed ai “criteri di
valutazione” per quanto riguarda le aliquote applicate ed i criteri seguiti per la
determinazione degli ammortamenti a carico dell’Esercizio e delle svalutazioni a seguito
del test di impairment effettuato sulle unità navali di proprietà del gruppo.
155
Partite finanziarie
Risultano così costituite e variate (€/000):
esercizio 2015
Interessi attivi:
Banche
Collegate
Altri proventi
Subtotale proventi
Interessi passivi:
Banche a breve
Finanziamenti
Differenziali swap
Spese e commissioni
Altri oneri
Subtotale oneri
Differenze di cambio
Totale
esercizio 2014 Variazione
%
1
123
1
125
22
92
2
116
(21)
31
(1)
9
-95,5%
33,7%
-50,0%
7,8%
(458)
(11.637)
(35)
(225)
(620)
(12.975)
(5.740)
(18.590)
(792)
(9.628)
(158)
(146)
(1.192)
(11.916)
(7.443)
(19.243)
334
(2.009)
123
(79)
572
(1.059)
1.703
653
-42,2%
20,9%
-77,8%
54,1%
-48,0%
8,9%
-22,9%
-3,4%
I proventi finanziari risultano nel complesso di importo non significativo.
Gli oneri finanziari si incrementano rispetto all’esercizio precedente principalmente per
l’effetto cambio registrato sugli interessi relativi ai finanziamenti denominati nella valuta
americana a seguito del rafforzamento del 16% circa del cambio medio del dollaro
nell’esercizio 2015 rispetto al cambio medio del 2014.
Le differenze di cambio presentano, come nell’esercizio precedente, un segno negativo,
in particolare in funzione degli effetti sui finanziamenti in dollari relativi alle unità Four
Smile e Four Springs, la cui controvalutazione al cambio di fine esercizio è registrata
direttamente a conto economico a partire dall’avvio del processo di ristrutturazione dei
debiti.
L’ammontare complessivo delle differenze negative di cambio a carico dell’esercizio 2015
è parzialmente limitato dal rilascio a conto economico (per un valore positivo di circa 1,2
milioni di euro) della riserva di hedge accounting riferita ai mutui relativi alle due unità
cedute Four Antarctica e Four Atlantica, formatasi prima dell’avvio del processo di
ristrutturazione dei debiti.
Rivalutazioni/svalutazioni di partecipazioni
Rappresentano gli effetti della valutazione con il metodo del Patrimonio Netto della
società collegata Four Jolly Spa, con recepimento della nostra quota del positivo risultato
dell’Esercizio 2015 (quota di perdita nell'esercizio 2014).
Imposte sul reddito
Sono rappresentate le imposte correnti di competenza del periodo.
In relazione alla tassazione secondo il regime della cosiddetta “tonnage tax” per la
Capogruppo e per la controllata Four Handy Ltd., la fiscalità differita risulta di fatto
eliminata.
156
In dettaglio (€/000):
esercizio 2015
esercizio 2014
Variazione
565
565
267
267
298
298
Correnti
Totale
%
111,6%
111,6%
Risultato netto
Rappresenta il risultato consolidato del periodo, esposto al lordo ed al netto degli
interessi di pertinenza di azionisti terzi.
Informativa per settore
L’IFRS 8 prevede che le informazioni di settore forniscano al management strumenti
gestionali e decisionali adeguati e agli investitori finanziari dati rappresentativi e
significativi dell’andamento aziendale.
Il Gruppo Premuda opera prevalentemente, con navi di proprietà o assunte a noleggio, in
tre settori di attività:
trasporti di petrolio e prodotti derivati (comparto tanker)
trasporto di carichi secchi alla rinfusa (comparto bulk)
off-shore petrolifero (comparto FPSO)
Nella tabella seguente viene riportato il Conto Economico dell’Esercizio 2015 suddiviso
per settori di attività (€/000):
Tanker
Bulk
22.340
37.133
26
326
59.825
(311)
(2.032)
(485)
-
(2.828)
22.029
35.101
(459)
326
56.997
-
(12.174)
-
-
(12.174)
costi operativi
(6.117)
(19.896)
(519)
-
(26.532)
margine di contribuzione Flotta
15.912
3.031
(978)
326
18.291
(12.301)
-
(8.201)
-
(20.502)
-
-
(1.087)
(18.151)
(19.238)
(6.491)
(15.749)
(1.891)
(140)
(24.271)
ricavi netti
costi diretti di viaggio
ricavi base time charter
noleggi passivi
risultato da alienazioni di navi
costi di struttura e altri costi / ricavi
ammortamenti
Rettifiche di valore
risultato operativo
partite finanziarie
rivalut. / svalut. partecipazioni
Risultato ante imposte
Imposte sul reddito
FPSO
Indivise
Totale
-
(18.025)
-
-
(18.025)
(2.880)
(30.743)
(12.157)
(17.965)
(63.745)
(18.590)
1.501
(80.834)
(566)
Risultato netto
risultato di terzi
(81.400)
(15)
Risultato netto di Gruppo
(81.385)
157
A titolo comparativo si riporta l’analoga tabella relativa all’esercizio precedente (€/000):
Tanker
Bulk
FPSO
Indivise
Totale
ricavi netti
28.235
39.398
-
733
68.366
costi diretti di viaggio
(4.101)
(1.053)
(469)
(498)
(6.121)
ricavi base time charter
24.134
38.345
(469)
235
62.245
-
(10.039)
-
-
(10.039)
costi operativi
(8.566)
(17.213)
(768)
-
(26.547)
margine di contribuzione Flotta
15.568
11.093
(1.237)
235
25.659
2.192
-
-
-
2.192
-
-
(12.809)
(13.532)
(26.341)
(7.391)
(12.933)
(2.547)
(150)
(23.021)
-
-
-
-
-
10.369
(1.840)
(16.593)
(13.447)
(21.511)
noleggi passivi
risultato da alienazioni di navi
costi di struttura e altri costi / ricavi
ammortamenti
Rettifiche di valore
risultato operativo
partite finanziarie
(19.244)
rivalut. / svalut. partecipazioni
(768)
Risultato ante imposte
(41.523)
Imposte sul reddito
(267)
Risultato netto
risultato di terzi
(41.790)
6
Risultato netto di Gruppo
(41.796)
Viene di seguito riportata la suddivisione per settore della flotta e dell’indebitamento
finanziario netto (€/000):
Flotta
indebitamento finanziario netto
% indebitamento su valore flotta
Tanker
Bulk
FPSO
Indivise
Totale
28.168
(31.911)
113,29%
272.734
(197.033)
72,24%
n.a.
(91.323)
n.a.
300.902
(320.267)
106,44%
Informativa per area geografica
Non vengono riportate suddivisioni per aree geografiche in quanto le navi operano in un
unico mercato globale e le singole unità non sono limitate ad impieghi in specifiche aree.
Rendiconto finanziario consolidato
Il Rendiconto Finanziario è stato redatto utilizzando il metodo indiretto dei flussi di
liquidità, evidenziando la variazione intervenuta nelle disponibilità monetarie come
esposte a bilancio.
L’attività di esercizio ha assorbito 6,5 milioni di Euro di liquidità per la variazione del
capitale circolante, al netto degli effetti prodotti da altre poste.
L’attività di investimento ha generato risorse finanziarie per 68,8 milioni di Euro per le
dismissioni delle due unità aframax Ice Class e della FPSO Four Rainbow, al netto degli
importi investiti a titolo di capitale e di “convertible bond” nella joint venture con Yinson
che ha acquisito la FPSO stessa.
L’attività finanziaria ha assorbito 55,4 milioni di Euro di liquidità a seguito del rimborso dei
finanziamenti relativi alle unità cedute e degli interessi passivi pagati nel corso dell’anno,
158
al netto dei nuovi finanziamenti. Quest’ultima voce si riferisce agli ulteriori debiti generati
dal mancato pagamento, nel corso dell’esercizio, degli interessi passivi su larga parte dei
finanziamenti.
Posizione Finanziaria
La situazione finanziaria è dettagliatamente indicata nelle Note Esplicative e riepilogata in migliaia di euro - nella tabella seguente; al termine dell’Esercizio si aveva una
esposizione netta equivalente a €/mil 320,3 (€/mil 354,9 a fine 2014), con disponibilità
liquide ammontanti a €/mil 24,9.
31.12.2015
Cassa
altre disponibilità liquide
Totale liquidità
31.12.2014
83
87
24.829
17.969
24.912
18.056
(25.479)
(15.923)
(316.944)
(354.544)
(2.756)
(2.471)
Indebitamento finanziario corrente
(345.179)
(372.938)
Posizione finanziaria corrente netta
(320.267)
(354.882)
-
-
Debiti bancari correnti
Quota a breve dell'indebitamento bancario non corrente
Altri debiti finanziari correnti
Debiti bancari non correnti
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario netto
-
-
(320.267)
(354.882)
Rapporti con parti correlate
Gli Amministratori, i Direttori Generali ed i dirigenti con responsabilità strategiche
dichiarano l’eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Premuda S.p.A. o con
Società appartenenti al Gruppo, anche per interposta persona, o da soggetti ad essi
riconducibili, secondo le disposizioni dello IAS 24. Sulla base delle informazioni ricevute
non sono state rilevate operazioni con parti correlate, atipiche o inusuali, poste in essere
da società appartenenti al Gruppo, così come definite dalla Consob.
I rapporti con parti correlate, di entità significativa, sono riepilogati in allegato,
comprensivo degli schemi supplementari previsti dalla delibera Consob n. 15519 del 27
luglio 2006.
Altre notizie
Ai sensi dell'art 38, comma 1, lettera o) del D. Lgs. 127/91, segnaliamo che i compensi
spettanti ai dirigenti con responsabilità strategica ed agli amministratori di Premuda Spa
per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese consolidate, sono riportati nella
Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi del D. Lgs. 58/1998 (Testo Unico della
Finanza) e del Regolamento Emittenti Consob, pubblicata ai sensi di legge e resa
disponibile sul sito internet della Società www.premuda.net nell’area investor relations.
159
Allegato 1:
prospetto di raccordo tra patrimonio netto
e risultato di esercizio della Capogruppo
e patrimonio netto e risultato netto consolidato (€/000)
saldo al 31 dicembre 2015
come da bilancio della capogruppo
Patrimonio
netto
Risultato
netto
27.386
(88.931)
1.501
7.546
Rettifiche di consolidamento:
- Patrimonio e utili delle Società
controllate e collegate in eccesso
rispetto ai valori di carico
- effetto eliminazione
plus/minusvalenze
infragruppo (netto effetto fiscale)
(1.633)
Totale di spettanza del gruppo
27.254
(81.385)
54
(15)
27.308
(81.400)
Quote di terzi
Totale consolidato
160
-
Allegato 2:
Operazioni con parti correlate (Euro/000)
Crediti
Debiti
6.583
3.967
-
1.162
528
160
2.616
474
Costi
Ricavi
Rapporti commerciali
con imprese correlate
Generali Italia Spa (azionista di
Investimenti Marittimi S.p.A.,
controllante di Premuda)
Premuda SpA
Four Vanguard
Four Coal Shipping Ltd
Four Handy Ltd
Herald Holding Ltd
Anteros Rainbow Offshore Pte Ltd
Rapporti commerciali
con imprese collegate
Four Jolly SpA
Rapporti finanziari
con imprese correlate
Herald Holding Ltd
Anteros Rainbow Offshore Pte Ltd
Rapporti finanziari
con imprese collegate
Four Jolly SpA
2.660
1.213
437
91
919
5.216
5.216
8.241
26
-
2.756
303
1
-
614
304
405
19.600
-
89
Gli importi sopra indicati derivano dalle seguenti operazioni, tutte relative all’ordinaria
gestione e regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero
applicate fra parti indipendenti:
-
-
la stipula di contratti di assicurazione con Generali Italia S.p.A;
lo svolgimento di servizi amministrativi e di rilascio di garanzie a favore di Four Jolly
S.p.A.
il diritto/obbligo di riacquisto della quota di partecipazione in Four Coal Shipping Ltd.
del socio Herald Holding Ltd più gli interessi dovuti come previsto dallo specifico
accordo.
Il credito a fronte della costituzione della JV Anteros Rainbow Offshore Pte Ltd, la
componente a conto economico relativa alla cessione dell'unità Four Rainbow e ricavi
per lo svolgimento di servizi amministrativi
Vengono di seguito riportati i prospetti contabili sintetici con separata evidenziazione dei
rapporti con parti correlate.
161
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA SINTETICA
AL 31 DICEMBRE 2015 CON EVIDENZA DEI RAPPORTI CON PARTI
CORRELATE
(migliaia di Euro)
ATTIVITA'
attività non correnti
immobili, impianti e macchinari
di cui: Flotta
partecipazioni
altre attività non correnti
al 31.12.2015
correlate
302.242
300.902
43.840
19.770
43.091
19.600
365.852
62.691
attività correnti
rimanenze, crediti e altre attività correnti
18.602
6.887
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
totale attività correnti
24.912
43.514
6.887
409.366
69.578
al 31.12.2015
correlate
93.891
14.748
(81.385)
27.254
69
(15)
27.308
-
fondi e altre passività non correnti
17.911
2.756
totale passività non correnti
17.911
2.756
passività correnti
debiti bancari a breve
altre passività correnti
totale passività correnti
342.423
21.724
364.147
1.776
1.776
totale passività
382.058
4.532
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
409.366
4.532
totale attività non correnti
TOTALE ATTIVITA'
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
patrimonio netto
capitale cociale
riserve e utili a nuovo
risultato dell'esercizio
totale patrimonio netto di Gruppo
capitale e riserve di pertinenza di terzi
risultato dell'esercizio di pertinenza di terzi
totale patrimonio netto consolidato
passività non correnti
162
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO SINTETICO DELL’ESERCIZIO 2015
CON EVIDENZA DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
(migliaia di Euro)
esercizio 2015
di cui con
parti correlate
ricavi netti
costi diretti di viaggio
ricavi base time charter
59.825
(2.828)
56.997
330
(46)
284
noleggi passivi e altri costi
operativi
(38.706)
2.742
18.291
3.026
risultato da alienazioni di navi
costi di struttura
altri costi/ricavi
ammortamenti
Rettifiche di valore
risultato operativo
(20.502)
(12.897)
(6.341)
(24.271)
(18.025)
(63.745)
(8.201)
(36)
partite finanziarie
rivalut. / svalut. partecipazioni
risultato ante imposte
(18.590)
1.501
(80.834)
(460)
(5.671
imposte sul reddito
risultato netto
(566)
(81.400)
(5.671)
risultato di terzi
risultato netto di Gruppo
(15)
(81.385)
(5.671)
margine di contribuzione Flotta
(5.211
163
Allegato 3:
Elementi patrimoniali ed economici società collegate
Four Jolly SpA
Stato Patrimoniale (€/000)
esercizio 2015
esercizio 2014
ATTIVITA' NON CORRENTI
Flotta in esercizio
Flotta in costruzione
Altre attività non correnti
84.704
-
88.700
-
TOTALE ATTIVITA' NON
CORRENTI
84.704
88.700
ATTIVITA' CORRENTI
17.830
9.795
102.534
98.495
25.349
28.705
201
752
1
76.983
50
68.988
76.984
69.038
102.534
98.495
esercizio 2015
esercizio 2014
14.746
(5.381)
9.365
(227)
(3.996)
5.142
(2.501)
(5.997)
(3.356)
(3.356)
8.331
(4.091)
4.241
(339)
(4.528)
(627)
(2.431)
(6.313)
(9.371)
(9.371)
totale attività
PATRIMONIO NETTO
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso soci
Altre passività correnti
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
Totale Patrimonio Netto e
Passività
Conto Economico (€/000)
Ricavi base time charter
Noleggi passivi e altri costi operativi
Margine di contribuzione Flotta
Costi di struttura e altri costi/ricavi
Ammortamenti
Risultato operativo
Partite finanziarie
Differenze di cambio da valutazione
Risultato ante imposte
Risultato netto
Nostra partecipazione 50%
164
Allegato 4
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento
Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti
Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 per i servizi di
revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.
Attività svolta
Soggetto che ha erogato il servizio
1
Destinatario
Compenso/€
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers Spa
Capogruppo Premuda Spa
122.507
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers Spa
Società controllate
50.618
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers SC – Lussemburgo
Società controllate
21.100
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers LLP – UK
Società controllate
58.063
revisione contabile
PricewaterhouseCoopers Pte Ltd. - Singapore
Società controllate
9.879
servizi di supporto
ed assistenza fiscale
PricewaterhouseCoopers LLP - UK
Società controllate
12.888
assistenza contabile
ed attestazioni2
PricewaterhouseCoopers Spa
Capogruppo Premuda Spa
51.500
1 bilancio d’esercizio, bilancio consolidato, situazione semestrale e controllo contabile
2 effettuazione procedure di verifica dati al 30.06.2015 per asseverazione piano risanamento ed attestazioni ex
delibera 94/2015 Autorità Regolazione Trasporti
165
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81
ter Regolamento Emittenti CONSOB 11971/1999 e
successive modifiche
I sottoscritti Stefano Rosina e Marco Tassara attestano, tenuto anche conto di quanto
previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa

l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la
formazione del bilancio consolidato per il periodo chiuso al 31 dicembre 2015.
Si attesta, inoltre, che

il bilancio consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti
nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse
nel consolidamento.

la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del
risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle
imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e
incertezze cui sono esposti
21 Aprile 2016
L’Amministratore Delegato Stefano Rosina
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Marco Tassara
166