TF 1,30% - 19.03.2019 - 297 Em
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Sede Legale e Direzione Generale Piazza della Costituzione n. 2, 40128 Bologna Capitale sociale Euro 897.384.181 i.v. Registro delle Imprese di Bologna, Codice Fiscale e Partita I.V.A. 03719580379 Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Iscritta all’Albo delle Banche e facente parte del Gruppo Bancario Unipol iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia – Cod. ABI 3127.8 CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA “UNIPOL BANCA S.P.A. OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO, A TASSO FISSO CON RIMBORSO ANTICIPATO ” ‘’UNIPOL BANCA S.P.A. OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE , A TASSO VARIABILE CON RIMBORSO ANTICIPATO’’ ‘’UNIPOL BANCA S.P.A. OBBLIGAZIONI ZERO COUPON’’ UNIPOL BANCA S.p.A. 19/12/2016 – 19/03/2019, 297° EMISSIONE TASSO FISSO 1,30% NOMINALE ANNUO LORDO CEDOLE TRIMESTRALI 0,325% NOMINALE LORDO ISIN IT0005224974 L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si precisa che: a) le presenti Condizioni Definitive sono state predisposte ai fini dell’articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71/CE, come successivamente modificata ed integrata (la "Direttiva Prospetto”) e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, depositato presso la Consob in data 24 giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0059004/16 del 24 giugno 2016 così come modificato ed integrato dal Primo Supplemento depositato presso la Consob in data 02 dicembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0106702/16 del 01 dicembre 2016; b) a norma dell’articolo 14 della Direttiva Prospetto, il Prospetto di Base, il Primo Supplemento sono a disposizione del pubblico sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it, presso la sede dell’Emittente in Piazza della Costituzione n. 2, 40128 Bologna e presso le Filiali dell’Emittente; c) gli investitori sono invitati a leggere attentamente le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base, così come modificato ed integrato dal Primo Supplemento, nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere, in una o più serie di emissione (ciascuna un "Prestito Obbligazionario" o un "Prestito"), titoli di debito; d) alle presenti Condizioni Definitive è allegata la Nota di Sintesi relativa alla singola emissione. Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data 16 dicembre 2016. Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa INFORMAZIONI FONDAMENTALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione e all’offerta Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Non ci sono ulteriori conflitti di interesse oltre a quelli indicati al paragrafo 3.1 della Nota Informativa del Prospetto di Base. Le Obbligazioni sono emesse nell'ambito dell’ordinaria attività di raccolta dell’Emittente. I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni, al netto della eventuale commissione di collocamento riconosciuta ai collocatori, saranno utilizzati dall’Emittente nell’esercizio della propria attività creditizia ovvero nell’esercizio della propria attività di intermediazione finanziaria e investimento mobiliare. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Tipo di strumenti finanziari oggetto dell’offerta Codice Isin Valuta di Denominazione Tasso di Interesse nominale delle Obbligazioni Frequenza nel pagamento e tasso delle Cedole Convenzioni e calendario Convenzione di calcolo Descrizione del sottostante (Parametro di indicizzazione) Agente per il calcolo Data di Godimento Data di Emissione Data di Scadenza e modalità di rimborso Rimborso anticipato Tasso di rendimento a scadenza Regime fiscale Rating delle Obbligazioni Obbligazioni a tasso fisso. IT0005224974 Le Obbligazioni sono denominate in EURO. Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso di interesse fisso pari al 1,30% annuo lordo. In particolare, durante la vita del Prestito i portatori delle Obbligazioni riceveranno il pagamento di cedole fisse il cui importo sarà calcolato applicando al valore nominale un tasso di interesse costante del 1,30% annuo lordo. Le Cedole saranno pagate con frequenza trimestrale nella misura dello 0,325% in occasione delle seguenti date: 19/03 – 19/06 – 19/09 – 19/12 del 2017, del 2018 e 19/03 del 2019. Si fa riferimento alla convenzione Following Business Day ed al calendario TARGET. Gli interessi vengono calcolati in base alla convenzione Actual/Actual (ICMA). Non Applicabile L’agente di calcolo è Unipol Banca S.p.A.. La Data di Godimento del Prestito è il 19/12/2016. La Data di Emissione del Prestito è il 19/12/2016. La Data di Scadenza del Prestito è il 19/03/2019. Il prestito sarà rimborsato alla pari, in un’unica soluzione, alla data di scadenza e cesserà di essere fruttifero alla stessa data. Non è previsto il rimborso anticipato delle Obbligazioni. Il rendimento effettivo annuo di ciascun Prestito Obbligazionario è calcolato, in regime di capitalizzazione composta, con il metodo del tasso interno di rendimento (TIR, o IRR acronimo dall’inglese Internal Rate of Return). Il rendimento effettivo lordo a scadenza è pari al 1,308%. Il corrispondente rendimento effettivo netto, calcolato applicando l’imposta sostitutiva attualmente vigente del 26% è pari al 0,967%. Agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile (nelle ipotesi, nei modi e nei termini previsti dal D.Lgs. 1°aprile 1996, n. 239, così come successivamente modificato ed integrato) l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi. Alla data di predisposizione del presente documento, per effetto del Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014, convertito dalla Legge n. 89 del 23 giugno 2014, l’imposta sostitutiva è calcolata nella misura del 26,00%. Le Obbligazioni sono prive di rating. CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni alle quali l’offerta è subordinata Importo totale dell’emissione Prezzo di Emissione L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. L’Ammontare Totale dell’emissione è pari a Euro 50.000.000, per un totale di n. 5.000 Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro 10.000. L'Emittente potrà, durante il Periodo di Offerta, aumentare o ridurre l’Ammontare Totale dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore 2 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa Periodo di Validità dell’offerta e procedura di sottoscrizione Importo di sottoscrizione (minimo e massimo) Acquisto e consegna delle Obbligazioni (Data di Regolamento) Categoria di potenziali investitori Responsabile del Collocamento Soggetti incaricati diversi dall’Emittente che partecipano al collocamento delle Obbligazioni Accordi di sottoscrizione relativi alle Obbligazioni Commissioni e oneri a carico del sottoscrittore Nominale, e cioè Euro 10.000 €. Le Obbligazioni saranno offerte dal 19/12/2016 al 10/03/2017, solo per i contratti conclusi fuori sede il periodo di sottoscrizione decorre dal 19/12/2016 al 03/03/2017 (date entrambe incluse). L’Emittente potrà estendere, ridurre tale periodo di validità, nonché procedere alla chiusura anticipata dell’Offerta dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Le domande di adesione dovranno essere presentate nel rispetto delle modalità contemplate nel paragrafo 5.1.3 della Nota Informativa. La sottoscrizione delle Obbligazioni potrà essere richiesta per tagli minimi da 10.000 euro (il "Lotto Minimo") e rispettivi multipli. Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore. Durante il Periodo di Offerta vi sono più Date di Regolamento. Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di Godimento, le sottoscrizioni effettuate a partire dalla Data di Godimento saranno regolate: da un minimo di 1 ad un massimo di 5 giorni lavorativi successivi alla data di sottoscrizione, in tal caso, il Prezzo di Emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle Obbligazioni dovrà essere maggiorato del rateo interessi maturato tra la Data di Godimento e la relativa Data di Regolamento. Le Obbligazioni saranno offerte al pubblico in Italia. Contestualmente all’offerta al pubblico in Italia, le Obbligazioni saranno altresì offerte a clienti professionali o professionali di diritto, cosi come definiti da Consob con Regolamento n. 16190/2007 un base ai criteri fissati dalle disposizioni comunitarie (“investitori professionali”). Il Responsabile del Collocamento è Unipol Banca S.p.A. Non vi sono soggetti incaricati al collocamento diversi dall’Emittente. Non vi sono accordi di sottoscrizione relativamente alle Obbligazioni. Il Prezzo di Emissione non include commissioni e costi. Non sono previste costi e/o commissioni in aggiunta al Prezzo di Emissione. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Ammissione alla negoziazione Le Obbligazioni verranno trattate nell’Internalizzatore Sistematico della Banca entro 90 giorni dalla chiusura del collocamento. Relativamente ai criteri di fissazione del prezzo di negoziazione delle Obbligazioni si fa rinvio al paragrafo 6.3 della Nota Informativa. L’emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2015. Unipol Banca S.p.A Il Direttore Generale Stefano Rossetti 3 Unipol Banca Spa Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ SEZIONE TERZA NOTA DI SINTESI La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli elementi (di seguito anche “Elementi”). Questi Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7). La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi che devono essere inseriti in una Nota di Sintesi relativa alle Obbligazioni e all’Emittente. La sequenza numerata degli Elementi potrà non essere continua in quanto alcuni Elementi non devono essere inseriti nella Nota di Sintesi. Anche laddove sia richiesto l’inserimento di un Elemento nella Nota di Sintesi in ragione delle caratteristiche delle Obbligazioni e dell’ Emittente, è possibile che non sia disponibile alcuna informazione relativa a tale Elemento. In tal caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”. SEZIONE A - INTRODUZIONE E AVVERTENZE A.1 A.2 Introduzione e avvertenze Consenso all’utilizzo del Prospetto per la successiva rivendita delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari La presente Nota di Sintesi è un documento che riassume le caratteristiche essenziali dell’Emittente e degli strumenti finanziari nonché i rischi associati agli stessi. Si avverte, quindi, che: la stessa va letta come un’introduzione al Prospetto di Base; qualunque decisione di investire nelle Obbligazioni dovrebbe basarsi sull’esame del relativo Prospetto di Base nella sua interezza, compresi i documenti in esso incorporati mediante riferimento; qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento; la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari. Non applicabile in quanto l’Emittente non intende accordare il consenso all’utilizzo del Prospetto di Base per la successiva rivendita delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari. SEZIONE B - EMITTENTE ED EVENTUALI GARANTI B.1 B.2 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente Domicilio e forma giuridica dell’emittente, legislazione in base alla quale opera La denominazione legale e commerciale dell’ Emittente è Unipol Banca S.p.A. Unipol Banca S.p.A. è una società per azioni costituita in Bologna e regolata ed operante in base al diritto italiano. L'Emittente ha sede legale in Bologna, Piazza della Costituzione n. 2. Esito degli accertamenti ispettivi di Banca d’Italia presso Unipol Banca Nel mese di settembre 2014, Banca d’Italia ha avviato accertamenti ispettivi di carattere generale presso Unipol Banca S.p.A., conclusisi il 30 gennaio 2015, con risultanze in prevalenza sfavorevoli. Secondo l’Autorità di Vigilanza, che non ha avviato alcun procedimento sanzionatorio nei confronti degli esponenti aziendali di Unipol Banca S.p.A., detta valutazione riflette, in particolare, l’esposizione della Banca a “rilevanti rischi strategici e di credito e lo strutturale disequilibrio reddituale”. Più in 4 Unipol Banca Spa B.4b Descrizione delle tendenze note riguardanti l’emittente e i settori in cui opera Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ dettaglio, riguardo ai rilevanti rischi strategici, viene evidenziato che le sinergie della Banca con gli stakeholder di riferimento (Conglomerato e cooperative) hanno prodotto risultati non del tutto in linea con le previsioni del Piano Industriale 2014-2017 anche alla luce del persistente ciclo economico negativo. Per quanto concerne altresì lo strutturale disequilibrio reddituale, l’Organo di Vigilanza evidenzia che il deterioramento di parte significativa di finanziamenti concessi nel passato ha pesato sul costo del rischio del credito della Banca con conseguente difficoltà della Banca a generare margini coerenti con gli esistenti oneri di struttura. Tutti detti rischi sono peraltro mitigati dall’appartenenza di Unipol Banca S.p.A. ad un primario Gruppo, che ha costantemente assicurato il necessario supporto patrimoniale e finanziario. Le indicazioni del team ispettivo in merito alle rettifiche su crediti sono state recepite nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014. Inoltre la Banca d’Italia ha evidenziato la necessità in sintesi di: intensificare le iniziative volte a diversificare le fonti di reddito; razionalizzare con maggiore incisività la rete delle filiali e di quella dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; incrementare la raccolta retail; rendere più efficace il processo di monitoraggio e recupero del credito deteriorato; rimuovere le carenze organizzative e di processo con riferimento ai controlli interni. In relazione a quanto sopra, su richiesta di Banca d’Italia, il Consiglio di Amministrazione di Unipol Banca S.p.A. ha approvato nel mese di luglio 2015 un nuovo piano industriale avente un orizzonte temporale biennale, che descrive in modo dettagliato i programmati obiettivi economici, patrimoniali e finanziari nonché gli interventi di riassetto e rilancio da intraprendere da parte delle varie aree aziendali. Le principali linee guida del Piano Industriale sono sintetizzabili in: rilancio dei ricavi commerciali “core” attraverso specifiche azioni quali lo sviluppo dei clienti esistenti all’interno dei quali emergono spazi di crescita soprattutto dalla lavorazione dei clienti con potenzialità “Affluent”, l’incremento del numero di liberi professionisti e dei privati riferibili ai clienti imprese small business e PMI per i loro conti personali, aumento il livello di cross selling dei prodotti “capital light” sulla clientela small business e PMI; ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi, sia sul fronte delle Altre Spese Amministrative e della riduzione dei costi del personale, che sul fronte della revisione dell’assetto della rete; maggior presidio dei rischi: strutturazione di una divisione “no core” destinata a gestire in maniera specializzata il credito anomalo e irrobustimento delle altre funzioni di controllo (Auditing, Risk Management e Compliance). Banca d’Italia ha altresì richiesto a Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., nella sua qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario Unipol, di definire il ruolo strategico di Unipol Banca S.p.A., optando alternativamente per il rilancio operativo della stessa in una prospettiva stand alone ovvero l’uscita dal mercato bancario. Al riguardo, posto che l’opzione strategica perseguita dal Gruppo Unipol – tenuto conto della vocazione assicurativa dello stesso – è quella di far confluire Unipol Banca S.p.A. in un gruppo bancario di maggiori dimensioni, Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. ha dato avvio alle attività propedeutiche all’individuazione di eventuali opportunità di aggregazione di Unipol Banca S.p.A. con altre realtà bancarie operanti nel territorio italiano. Nel contempo, anche al fine di rispondere alle richieste in proposito effettuate dalla Banca d’Italia, Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. – nell’ambito del proprio ruolo di Capogruppo si è impegnata affinchè Unipol Banca S.p.A. ponga in essere tutte le iniziative correttive individuate al fine di superare i rilievi riscontrati dall’Autorità di Vigilanza nella su richiamata ispezione. Nel siffatto contesto, Banca d’Italia ha ribadito ai vertici del Gruppo l’esigenza di evitare il protrarsi di una situazione di inerziale deterioramento di Unipol Banca S.p.A. Inoltre sono stati definiti, alcuni già operativi, altri in fase di realizzazione, specifici presidi in termini di controlli interni specialmente per quanto riguarda la composizione dei processi che interessano la funzione Risk Management. Infine in materia di antiriciclaggio e di trasparenza sono state in particolare definite e avviate iniziative, alcune delle quali già realizzate, per irrobustire il processo di monitoraggio in materia di adeguata verifica, per rafforzare gli strumenti per monitorare il corretto censimento della clientela e l’alimentazione dell’AUI ed infine per eliminare le anomalie procedurali in merito alla determinazione delle valute e della commissione di istruttoria veloce. Informazione sul processo di attuazione del Piano Industriale 5 Unipol Banca Spa B.4b Descrizione delle tendenze note riguardanti l’emittente e i settori in cui opera Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Si fa presente altresì, con riferimento al processo di attuazione del piano industriale approvato dalla Banca, relativamente all’obiettivo del rilancio dei ricavi commerciali che sono state poste in essere dalla Banca iniziative con le quali è stato incrementato il numero dei clienti, rispetto alla data di approvazione del Piano Industriale, nonché dei ricavi commerciali, nel corso dell’anno 2016, con riguardo agli introiti derivanti dalle commissioni. Inoltre per quanto concerne il tema dell’ottimizzazione della struttura dei costi, la Banca ha posto in essere iniziative di razionalizzazione della rete filiali che, durante il 2015 e il 2016 ha visto la chiusura di 22 filiali, nonché della rete di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con la conseguente riduzione dei medesimi di 69 unità e di ulteriori 24 revoche di mandato. Si fa presente altresì che sono state poste in essere iniziative di rinegoziazione di diversi contratti con fornitori ottenendo riduzioni di costi in linea con le previsioni. Per quanto attiene al maggior presidio dei rischi si evidenzia che a partire dal mese di gennaio 2016 è divenuta operativa la Divisione Special Credit destinata a gestire un portafoglio predefinito di crediti deteriorati (al 31 dicembre 2015 pari a 3,9 miliardi), con l’obiettivo di ridurre il più rapidamente tale esposizione complessiva della Banca. Tale Divisione nel corso del 2016 sta operando ottenendo risultati in linea con gli obiettivi del Piano Industriale (al 30 settembre 2016 l’esposizione lorda dei crediti deteriorati della Divisione Special Credit si è ridotta di 187,7 milioni di euro). Andamento della gestione di Unipol Banca S.p.A. al terzo trimestre 2016 Si riportano di seguito alcuni dati al 30 settembre 2016 relativi ad Unipol Banca S.p.A. tratti dal resoconto intermedio di gestione del Gruppo Unipol al 30 settembre 2016 pubblicato dalla Capogruppo Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. in data 11 novembre 2016. La raccolta diretta di Unipol Banca al 30 settembre 2016, pari a 10 miliardi di euro, è in leggera diminuzione rispetto al 31 dicembre 2015 (-0,3%) per effetto del calo delle masse riconducibili alle società del Gruppo Unipol (-0,7%) mentre rimangono stabili le masse della clientela ordinaria (+0,2%). I conti correnti, pari a 7.018 milioni di euro sono in crescita di 514 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (+7,9%), mentre la componente medio/lungo termine, che ammonta a 2.717 milioni di euro, diminuisce per euro 323 milioni (-10,6%). La raccolta indiretta al 30 settembre 2016 è pari a 50,8 miliardi di euro, in calo dello 0,9% rispetto alla chiusura 2015. Anche in questo caso sono in calo le masse riconducibili alle società del Gruppo Unipol (-1,7%), mentre la clientela ordinaria è aumentata del 7,7%, con crescite sia sul risparmio gestito che sulla raccolta amministrata. Al 30 settembre 2016 i crediti verso la clientela, al lordo delle rettifiche di valore, ammontano a 10,3 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,6% rispetto al 31 dicembre 2015 (9,1 miliardi di euro al netto dei fondi rettificativi, -1,2%). I crediti deteriorati lordi diminuiscono del 3,2% e ammontano a 3,8 miliardi di euro (3,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2015). In merito all’accordo di indennizzo con Unipol, al 30 settembre 2016 il controvalore del portafoglio di crediti coperto dal contratto di indennizzo è di 829 milioni di euro (euro 832 milioni al 31 dicembre 2015). Al 30 settembre 2016 il risultato economico netto di Unipol Banca è positivo per 3 milioni di euro (8 milioni di euro al 30 settembre 2015). Unipol Banca Spa è una società appartenente al Gruppo Bancario Unipol ed è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Unipol Gruppo Finanziario. Unipol Banca S.p.A. controlla la società Finitalia S.p.A. partecipata al 100%. B.5 Descrizione del gruppo B.9 Previsione o stima degli utili Non applicabile. L’Emittente non fornisce previsioni o stime degli utili. B.10 Eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie I bilanci individuali e consolidati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 sono stati sottoposti a revisione da parte della società PricewaterhouseCoopers, la quale ha rilasciato le apposite relazioni esprimendo giudizi senza rilievi. 6 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa Si riportano di seguito alcuni dati finanziari e patrimoniali relativi a Unipol Banca S.p.A. tratti dai bilanci consolidati e individuali per gli esercizi finanziari chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 e dalla relazione semestrale al 30 giugno 2016, redatti in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Nella tabella seguente vengono riportati alcuni dati di conto economico di Unipol Banca S.p.A. riferiti alla relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015, e ai bilanci consolidati per gli esercizi finanziari chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. Tabella 1 - Principali dati di conto economico Dati in migliaia di Euro 30/06/2016 30/06/2015 31/12/2015 31/12/2014 Margine di interesse 109.775 123.934 233.815 255.419 Margine di intermediazione 171.833 176.767 331.236 436.366 Risultato netto della Gestione Finanziaria e Assicurativa 151.000 146.402 272.713 181.995 Costi operativi -149.825 -141.851 -268.926 -284.340 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 1.235 4.705 3.891 -103.428 Utile (Perdita) netto 553 3.115 3.808 -85.406 Si riportano di seguito alcuni dati di stato patrimoniale di Unipol Banca S.p.A. relativi al primo semestre 2016 e agli esercizi 2015 e 2014: B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente relative agli esercizi passati Tabella 2 - Principali dati dello Stato Patrimoniale Dati in migliaia di Euro 30/06/2016 (1) 31/12/2015 (2) 31/12/2014 (2) Raccolta diretta (*) 9.674.685 10.019.629 10.270.556 Raccolta Indiretta (**) 48.947.551 51.213.600 49.116.591 Attività finanziarie (***) 1.310.953 1.065.805 1.456.823 Crediti verso la clientela 9.236.547 9.328.843 9.901.066 Totale Attivo 11.468.346 11.615.474 12.354.679 Patrimonio netto (****) 733.149 724.650 721.354 Capitale sociale 897.384 897.384 897.384 Posizione interbancaria netta -146.204 162.984 -459.045 (*) Include i debiti verso clientela e i titoli in circolazione. (**) E' costituita da fondi di terzi amministrati e/o gestiti. (***) Sono costituite da attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie detenute sino alla scadenza. (****) Patrimonio netto della banca comprese le quote di terzi. 1 Dati della relazione semestrale consolidata di Unipol Banca S.p.A.. 2 Dati di bilancio consolidato di Unipol Banca. Si riporta di seguito una tabella contenente i dati relativi ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 riferiti ad Unipol Banca S.p.A., con la precisazione che tali dati fanno riferimento al bilancio individuale, in quanto Unipol Banca S.p.A. (che ha cessato di essere Capogruppo del “Gruppo Bancario Unipol Banca”) è diventata una società appartenente al nuovo “Gruppo Bancario Unipol” con Capogruppo la società Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.. Tabella 3* - Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali Fondi Propri e coefficienti patrimoniali (in migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Fondi Propri 913.948 955.783 1.166.587 724.405 723.363 719.014 0 0 0 189.543 232.420 447.573 8.093.789 8.181.582 8.698.719 Capitale primario classe 1 (common Equity Tier 1 CET 1) Capitale aggiuntivo di classe 1( Additional Tier 1 - AT1) Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Importo attività di rischio ponderate (RWA) Ratios minimi stabiliti dalla disciplina Basilea 3 per il 2016 7 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa Total Capital Ratio (Fondi propri/RWA) 11,29% 11,68% 13,41% 8,625% Tier One Capital Ratio 8,95% 8,84% 8,27% 6,625% Common Equity Tier One CET1 Capital Ratio 8,95% 8,84% 8,27% 5,125% Attività di rischio ponderate (RWA/Totale 70,67% 70,55% 71% attivo) * Si precisa che il requisito minimo richiesto da Banca d’Italia al “Gruppo Bancario Unipol Banca” in merito al Core Tier 1 era pari all’8%. Come precisato Unipol Banca S.p.A. ha cessato di essere Capogruppo del “Gruppo Bancario Unipol Banca” ed è diventata una società appartenente al nuovo “Gruppo Bancario Unipol”; non sono stati richiesti ad Unipol Banca S.p.A. a livello individuale requisiti di capitale supplementari rispetto ai ratios minimi stabiliti dalla normativa vigente riportati in tabella 3. Si riportano di seguito alcuni dati relativi ai fondi propri e coefficienti patrimoniali del Gruppo Bancario Unipol con Capogruppo la società Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., relativi al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014: Tabella 4 –Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali del Gruppo Bancario Unipol B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente relative agli esercizi passati Gruppo Bancario Unipol 30/06/2016 31/12/2015 (1) 31/12/2014 (1) Total Capital Ratio (Fondi propri/RWA) 18,85%(**) 21,63% 23,28% Tier One Capital Ratio 16,93 (**) 18,99% 18,50% Common Equity Tier One CET1 Capital Ratio 16,30 (*) 18,57% 10,63% Fondi Propri (valori in milioni di 2.487,06(**) 2.843,20 3.257,70 euro) 1 Fonte “Informativa in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario Unipol” pubblicata in allegato al Bilancio Consolidato 2015 di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. * Fonte “Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2016”. ** Dati segnalati all’Autorità di Vigilanza con riferimento alla data 30 giugno 2016. Si precisa che Banca d’Italia con Provvedimento del 16 dicembre 2015 ha richiesto al Gruppo Bancario Unipol l’adozione di requisiti di capitale leggermente superiori rispetto ai minimi regolamentari, portando pertanto i singoli coefficienti ai seguenti valori percentuali (comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale): il CET 1 ratio al 7,4%, il Tier 1 ratio al 8,9% e il Total capital ratio al 10,9%. Si riportano di seguito i principali indicatori di rischiosità creditizia di Unipol Banca S.p.A. Si precisa che per una corretta valutazione del rischio di credito di Unipol Banca S.p.A., l’investitore deve tenere conto anche del contratto di indennizzo stipulato dalla Banca con la propria controllante Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. : Tabella 5 - Principali Indicatori di rischiosità creditizia Dati in percentuale 30/06/2016 Dati medi di sistema al 30/06/2016 31/12/2015 (1) Dati medi di sistema al 31/12/2015 31/12/2014 (1) Dati medi di sistema al 31/12/2014 Sofferenze / Impieghi verso la 25,62% 11,80%(4) 25,04% 10,40%(2). 22,87% 10,50% (2) clientela (valore lordo) Sofferenze / Impieghi verso la 18,07% 5,50% (4) 17,77% 4,80% (3) 16,05% 4,50% (3) clientela (valore netto) Rapporto di copertura delle 57,60% 37,73% 37,29% 61,50%(2) 37,62% 55,70% (2) sofferenze (4). Rapporto sofferenze 227,67% n.d. 228,82% n.d. 220,31% n.d. nette/patrimonio netto Crediti deteriorati lordi / Impieghi 20,20% 36,87% 37,10% 17,10%(2). 35,21% 17,80% (2) verso la clientela (valore lordo) (*) (4). Crediti deteriorati netti / Impieghi 10,80% 10,80% 29,08% 12,50%.(4) 29,36% 27,83% verso la clientela (valore netto) (*) (3) (3) Rapporto di copertura dei crediti 30,37% 43,60%.(4) 30,10% 47,60%(2) 29,76% 42,90% (2) deteriorati (*) Rapporto Grandi Esposizioni/ 25,72% n.d. 26,92% n.d. 28,04% n.d. Totale Attivo (**) Costo del rischio (punti base su 46 n.d. 55,5 n.d. 205,3 n.d. base annua) (***) (*) I crediti deteriorati comprendono, secondo le disposizioni di Banca d’Italia, le sofferenze, le inadempienze probabili (ex incagli e ristrutturati ) ed i crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni.(ex 180 giorni). (**) Per Grandi Esposizioni si intende la somma delle esposizioni (attività di rischio per cassa e fuori bilancio) nei confronti di un cliente o gruppo di clienti connessi sotto il profilo economico o giuridico, il cui importo è pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. (***) Calcolato come rapporto tra le rettifiche su crediti e crediti verso la clientela. 1 Dati della relazione semestrale consolidata di Unipol Banca S.p.A. al 30 giugno 2016 e dati di bilancio consolidato di Unipol Banca S.p.A. al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. 2 Fonte Banca D’Italia: “Rapporto sulla Stabilità Finanziaria” n. 1 aprile 2016 e n. 1 aprile 2015. La categoria di appartenenza di Unipol Banca S.p.A. è quella di “Banche Piccole”, così come definita da Banca D’Italia ovvero Banche o Gruppi Bancari con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi. Sono escluse le filiali di Banche estere. 3. Dati riferiti al totale del sistema bancario tratti dall’appendice alla Relazione Annuale di Banca d’Italia sul 2015 del 31 maggio 2016 e sul 2014 del 26 maggio 2015. 4.Fonte Banca D’Italia: “Rapporto sulla Stabilità Finanziaria” n. 2 novembre 2016. La categoria di appartenenza di Unipol Banca S.p.A. è quella di “Banche meno significative”, così come definita da Banca D’Italia ovvero Banche vigilate da Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE. Pertanto essendo cambiate le categorizzazioni utilizzate 8 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa da Banca d’Italia i dati medi al 30 giugno 2016 non sono esattamente confrontabili con i corrispondenti dati medi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. Si riportano di seguito gli importi relativi agli impieghi e alle esposizioni fuori bilancio di Unipol Banca al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014: Tabella 6 - Esposizioni creditizie deteriorate per cassa e fuori bilancio verso clientela al 30 giugno 2016: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori in migliaia di euro ESPOSIZIONI PER CASSA Esp. Lorda Rett.valore specifiche Rett. valore di portafoglio Esp.Netta 2.680.456 1.011.322 - 1.669.134 1.022.574 154.876 - 867.698 155.025 5.502 - 149.523 3.858.055 1.171.700 - 2.686.355 29.972 377 TOTALE B 29.972 377 - 29.595 TOTALE (A+B) 3.888.027 1.172.077 - 2.715.950 a) Sofferenze b) Inadempienze probabili d) Esposizioni scadute deteriorate TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente relative agli esercizi passati Deteriorate 29.595 Tabella 7 - Esposizioni creditizie deteriorate per cassa e fuori bilancio verso clientela al 31 dicembre 2015: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori in migliaia di euro ESPOSIZIONI PER CASSA Esp. Lorda Rett.valore specifiche Rett. valore di portafoglio Esp.Netta 2.643.966 985.814 - 1.658.152 1.145.101 186.752 - 958.349 129.011 6.622 - 122.389 3.918.078 1.179.188 0 2.738.890 38.205 283 - 37.922 TOTALE B 38.205 283 0 37.922 TOTALE (A+B) 3.956.283 1.179.471 0 2.776.812 a) Sofferenze b) Inadempienze probabili d) Esposizioni scadute deteriorate TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate Tabella 8 - Esposizioni creditizie deteriorate per cassa e fuori bilancio verso clientela al 31 dicembre 2014: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori in migliaia di euro ESPOSIZIONI PER CASSA Esp. Lorda Rett.valore specifiche Rett. valore di portafoglio Esp.Netta a) Sofferenze 2.547.840 958.600 - 1.589.240 b) Incagli 1.132.528 164.419 - 968.109 162.246 40.908 - 121.338 80.872 3.766 - 77.106 3.923.486 1.167.693 0 2.755.793 55.430 627 TOTALE B 55.430 627 0 54.803 TOTALE (A+B) 3.978.916 1.168.320 0 2.810.596 c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute deteriorate TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate 54.803 Credit Spread Il valore del credit spread della Banca, inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla della Banca e il tasso Interest Swap medio di durata corrispondente, è calcolato come media dei valori giornalieri del credit spread sui 14 giorni di calendario antecedenti comprendenti la data di rilevazione. Il titolo 9 Unipol Banca Spa B.12 B.12 B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente relative agli esercizi passati Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente Cambiamenti significativi della situazione finanziaria dell'Emittente Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ obbligazionario di propria emissione scelto dalla Banca è il titolo “Unipol Banca tasso fisso 3,00% scadenza 11 marzo 2019” codice IT0005003196, con ammontare in circolazione presso la clientela di euro 72.820.000 negoziato nell’Internalizzatore Sistematico di Unipol Banca S.p.A. La data di rilevazione è il 24 novembre 2016. Con riguardo alle rilevazioni dei “14 giorni di calendario antecedenti comprendenti la data di rilevazione” si precisa che nel periodo che intercorre tra l’11 novembre 2016 e il 24 novembre 2016, sul suddetto titolo si sono registrati scambi nelle giornate dell’11, 17 e 24 novembre 2016. Per ognuna delle giornate di scambi, sono stati calcolati i rendimenti prendendo a riferimento il prezzo medio di negoziazione giornaliero del titolo. Per le medesime giornate considerate per il calcolo del rendimento giornaliero del titolo obbligazionario scelto, sono stati rilevati, ai fini del calcolo del credit spread, i valori dell’Interest Rate Swap a 2,4 anni. Il valore del credit spread medio della Banca, inteso come differenza tra il rendimento del titolo benchmark e il tasso Interest Swap medio di durata corrispondente, calcolato come media dei valori giornalieri sui 14 giorni di calendario antecedenti comprendenti la data di rilevazione, risulta pari a 3,349%. Il valore puntuale del credit spread della Banca alla data di rilevazione del 24 novembre 2016 è pari a 3,524%. Tale valore del credit spread puntuale è stato determinato sulla base del prezzo dell’obbligazione benchmark rilevato alla data del 24 novembre 2016, cui corrisponde un rendimento pari a 3,389%, che confrontato con il valore dell’Interest Rate Swap a 2,4 anni pari a -0,135%, determina un credit spread puntuale per la Banca pari a 3,524% . Si precisa che il rendimento a 2,4 anni della curva dei rendimenti relativa ad un paniere di titoli obbligazionari finanziari europei con rating compreso tra BBB- e BBB+1 rilevato sull’infoprovider Bloomberg (EUR Europe Financial BBB BVAL Curve) alla data di rilevazione del 24 novembre 2016 è pari a 0,248%. Considerando che il tasso Interest Rate Swap a 2,4 anni rilevato alla data del 24 novembre 2016 è pari a -0,135%%, il valore di credit spread relativo al predetto paniere di Obbligazioni sopra rappresentato (calcolato come differenza tra il rendimento della suddetta curva e il tasso Interest Rate Swap a 2,4 anni) risulta pari a 0,383% . Alla luce di quanto rappresentato, il valore del credit spread medio della Banca (pari a 3,349%%) risulta superiore al credit spread riferito al predetto paniere di Obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei con rating tra BBB- e BBB+ (pari a 0,383%). Unipol Banca S.p.A. attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell'Emittente dalla data dell'ultimo bilancio relativo all’esercizio 2015 sottoposto a revisione pubblicato. L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti nella situazione finanziaria o commerciale di Unipol Banca S.p.A. dalla chiusura della relazione infrannuale sul semestre chiuso al 30 giugno 2016. 1. Piano Industriale Nel mese di luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione di Unipol Banca S.p.A. ha approvato il Piano Industriale 2016-2017 che aggiorna il precedente piano industriale 2014-2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione nel marzo del 2014. Tale piano deriva sia dalla necessità di dare corso ad una specifica richiesta della Banca d’Italia che dalla necessità di aggiornare le strategie della Banca alla luce del mutato scenario macroeconomico. Le principali linee guida del Piano Industriale sono sintetizzabili in: rilancio dei ricavi commerciali “core” attraverso specifiche azioni quali lo sviluppo dei clienti esistenti all’interno dei quali emergono spazi di crescita soprattutto dalla lavorazione dei clienti con potenzialità “Affluent”, l’incremento del numero di liberi professionisti e dei privati riferibili ai clienti imprese small business e PMI per i loro conti personali, aumento il livello di cross selling dei prodotti “capital light” sulla clientela small business e PMI; ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi, sia sul fronte delle “Altre Spese Amministrative” e della riduzione dei costi del personale, che sul fronte della revisione dell’assetto della rete; 1 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investiment grade, precedente il livello speculativo. 10 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa B.13 Descrizione di qualsiasi fatto recente relativo all’emittente che sia sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità maggior presidio dei rischi: strutturazione di una divisione “no core” destinata a gestire in maniera specializzata il credito anomalo e irrobustimento delle altre funzioni di controllo (Auditing, Risk Management e Compliance). Per quanto riguarda l’evoluzione patrimoniale il Piano Industriale è stato elaborato tenendo in considerazione l’evoluzione dei volumi di raccolta e impiego con la clientela ordinaria mantenendo un profilo di liquidità adeguato alle policy interne e alla normativa di Banca d’Italia, oltre che alla vigente Credit Policy del Gruppo Bancario di appartenenza. Le azioni identificate nel nuovo piano industriale sono state avviate secondo le tempistiche previste dal piano stesso. 2. Risultati al 31 dicembre 2015 Si riporta di seguito un commento sui dati del conto economico consolidato della Banca. Il risultato al lordo delle imposte, al 31 dicembre 2015 è stato positivo per 3,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 103,4 milioni di euro registrata nell’esercizio 2014. Al netto delle tasse e delle pertinenze di terzi, l’utile consolidato della Banca al 31 dicembre 2015 è pari a 3,8 milioni di euro contro una perdita di 85,4 milioni di euro registrata al 31 dicembre 2014 (l’utile individuale della Banca al 31 dicembre 2015 è pari a 3,6 milioni di euro contro una perdita di 91 milioni di euro registrata al 31 dicembre 2014). Più nel dettaglio, il margine d’interesse, pari a 233,8 milioni di euro, è in calo dell’8,5% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente a causa delle minori masse intermediate, sia nei confronti della clientela che di investimento in titoli, che dell’andamento dei tassi interbancari che hanno registrato una progressiva riduzione attestandosi ormai stabilmente in territorio negativo. Tale situazione ha comportato una riduzione degli interessi attivi ma una meno che proporzionale riduzione degli interessi passivi in quanto tali tassi non possono scendere in territorio negativo ove applicati alla clientela. Il margine di intermediazione, pari a 331,2 milioni di euro, è calato del 24,1% rispetto al 31 dicembre 2014. Le cause di tale riduzione sono ascrivibili principalmente alle minori plusvalenze realizzate sulla negoziazione di titoli di proprietà, dagli effetti della cessione di alcune posizioni creditizie oggetto del contratto di indennizzo con la Capogruppo che hanno generato perdite da cessione (seppur tale impatto negativo è neutralizzato dall’indennizzo ricevuto dalla Capogruppo in forza del citato contratto che ha determinato una diminuzione dei costi operativi), nonchè dall’aumento del costo dell’accordo di indennizzo derivante dalla revisione del contratto. Nonostante ciò la Banca ha registrato un utile di esercizio grazie ai seguenti fattori: la diminuzione dei crediti in bonis che ha permesso di diminuire di 20,2 milioni di euro le relative rettifiche portando così ad un ammontare inferiore rispetto al 2014 delle rettifiche su crediti e altre attività finanziarie (a dicembre 2015 ammontano complessivamente a 58,5 milioni di euro). Ciò ha consentito di conseguire un risultato netto della Gestione Finanziaria e Assicurativa positivo per 272,7 milioni di euro, in miglioramento del 49,8% rispetto ai 182 milioni del 31 dicembre 2014. la diminuzione dei costi operativi, pari a 268,9 milioni di euro (di cui 167,7 milioni di euro per spese per il personale), che hanno registrato una flessione del 5,4% rispetto a dicembre 2014. Da segnalare inoltre che a livello di costi operativi, l’esercizio 2015 ha risentito anche di alcune partite straordinarie non presenti nell’esercizio 2014 quali lo stanziamento di un fondo di solidarietà per le future uscite del personale dipendente per 6,6 milioni di euro e il versamento dei contribuiti al fondo per la risoluzione delle crisi bancarie e tutela dei depositi per 16,6 milioni di euro. 3. Informativa di rating dell’Emittente Unipol Banca S.p.A. riceve giudizi di rating dalle agenzie Fitch, Moody’s e Dagong Europe. I rating assegnati alla Banca sono di tipo speculativo, ciò significa che le agenzie di rating ritengono che i titoli non garantiti emessi dalla Banca sono caratterizzati da un significativo rischio di credito. Si riporta di seguito una sintesi degli ultimi aggiornamenti di rating ricevuti dalla Banca: Giudizio dell’agenzia Moody’s In data 25 agosto 2016 l'agenzia di rating Moody’s ha aggiornato il rating dell’Emittente ed ha confermato a “Ba2” con outlook stabile il rating sui depositi a lungo termine (long term bank deposits rating) di Unipol Banca S.p.A. e a “Ba3” con outlook stabile il giudizio relativo al prestito obbligazionario senior con ISIN IT0005106809. Ritiro rating Standard & Poor’s In data 18 aprile 2016, su richiesta del Gruppo Unipol, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha ritirato tutti i suoi rating relativi a Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. e alle sue controllate, ivi compresa Unipol Banca S.p.A. dopo averli confermati. Tale decisione di ritirare i rating, come riportato nel comunicato stampa pubblicato nella medesima data 11 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa B.13 B.14 Descrizione di qualsiasi fatto recente relativo all’emittente che sia sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Dipendente da altri soggetti all’interno del gruppo B.15 Descrizione delle principali attività dell’emittente B.16 Soggetti che controllano l'Emittente B.17 Rating dell'Emittente e dei titoli di debito dal Gruppo Unipol, scaturisce da un’approfondita riflessione e si basa, principalmente, sulla non condivisibilità delle metodologie valutative adottate e sull’applicazione meccanica di alcuni criteri metodologici. Con riguardo agli ultimi giudizi di rating rilasciati dell’agenzia Standard & Poor’s ad Unipol Banca S.p.A. si segnala che in data 2 dicembre 2015 l’agenzia aveva confermato a “BB-” il rating sul debito a lungo termine (long term counterparty credit rating) e a “B” il rating sul debito a breve termine (short term counterparty credit rating) di Unipol Banca S.p.A. e aveva rivisto a “stabile” da “negativo” l’outlook del rating sul debito a lungo termine. Giudizio dell’agenzia Fitch Si segnala che in data 14 aprile 2016 Unipol Banca S.p.A. riceve i rating da parte di Fitch. In particolare, il rating emittente di lungo termine (long-term issuer default rating) assegnato dall’agenzia ad Unipol Banca S.p.A. è “BB” con outlook stabile mentre il Rating emittente di breve termine (short-term issuer default rating) è pari a “B”. Giudizio dell’agenzia Dagong Europe In data 25 novembre 2016 l'agenzia di rating Dagong Europe ha aggiornato il rating dell’Emittente ed ha confermato a “BB-” con outlook stabile il rating sui depositi di lungo termine (long term credit rating) e a “B” il rating sui depositi di breve termine (short-term credit rating). Unipol Banca S.p.A. è una società appartenente al Gruppo Bancario Unipol ed è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.. Unipol Banca S.p.A. ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa svolge la propria attività valorizzando le sinergie commerciali e distributive realizzabili sul territorio con le Agenzie Assicurative di UnipolSai Assicurazioni S.p.A. Le principali categorie di prodotti venduti e di servizi prestati dalla Banca e dalle società controllate, sono quelli previsti, in nell’allegato alla Deliberazione del CICR 4 marzo 2003, tra cui si riportano – a titolo esemplificativo – i seguenti: depositi, obbligazioni, certificati di deposito, mutui, aperture di credito, leasing, finanziamenti, conti correnti di corrispondenza, incassi e pagamenti, intermediazione in cambi, locazione di cassette di sicurezza. La Banca è inoltre autorizzata alla prestazione dei seguenti Servizi di investimento di cui all’art. 1 del TUF: negoziazione per conto proprio; esecuzione di ordini per conto dei clienti; sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente; c-bis) collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente; gestione di portafogli; ricezione e trasmissione di ordini; consulenza in materia di investimenti. Unipol Banca S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.. Il Capitale Sociale di Unipol Banca S.p.A. è così suddiviso: Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. (57,75%) UnipolSai Assicurazioni S.p.A. (42,25%) Unipol Banca S.p.A. riceve un giudizio di rating da parte dell’agenzia Moody’s Investors Service. In data 31 ottobre 2011 l’agenzia ha ottenuto la registrazione a norma del Regolamento n.1060/2009/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 settembre 2009 relativo alle agenzie di rating del credito. A partire da novembre 2015, Unipol Banca S.p.A. riceve il giudizio di rating da Dagong Europe Credit Rating (Dagong Europe). Tale agenzia, autorizzata ad operare sul mercato europeo da giugno 2013, è affiliata alla principale agenzia di rating cinese, Dagong Global Credit Rating. Inoltre a partire dal 14 aprile 2016 Unipol Banca S.p.A. riceve i rating da parte dell’Agenzia Fitch che in data 31 Ottobre 2011 ha ottenuto la registrazione a norma del Regolamento n.1060/2009/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 settembre 2009 relativo alle agenzie di rating del credito. Si segnala che a partire dalla data del 18 aprile 2016, su richiesta del Gruppo Unipol, l’Agenzia Standard & Poor’s ha ritirato tutti i rating relativi ad Unipol Banca S.p.A. Agenzia di Rating Tipologia Rating Outlook* Data ultimo report 12 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa Depositi a lungo termine (long term bank deposits rating) Ba2 Stabile 25/08/2016 Rating sui depositi a breve termine (short term deposit rating) Not Prime - 25/08/2016 Titolo obbligazionario senior con ISIN IT0005106809 Ba3 Stabile 25/08/2016 Valutazione del credito individuale (baseline credit assessment) caa1 - 25/08/2016 Credit rating di lungo termine (long term credit rating) BB- Stabile 25/11/2016 Rating di breve termine (short term credit rating) B - 25/11/2016 Valutazione della forza finanziaria individuale (individual financial strength assessment) b - 25/11/2016 Rating emittente di lungo termine (LongTerm Issuer Default Rating) BB Stabile 14/04/2016 Rating emittente di breve termine (Short-Term Issuer Default Rating) B - 14/04/2016 Viability Rating ccc - 14/04/2016 Moody's (1) Dagong Europe (2) Fitch (3) * Non è prevista l’assegnazione di un outlook sul rating a breve termine. Le Obbligazioni sono prive di rating. SEZIONE C - STRUMENTI FINANZIARI C.1 Descrizione e codici di identificazione delle Obbligazioni C.2 Valuta di emissione delle Obbligazioni C.5 C.8 Restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni Diritti connessi alle Obbligazioni e ranking Le Obbligazioni sono titoli di debito a medio-lungo termine non subordinati e non garantiti rappresentati da Obbligazioni a Tasso Fisso. Il codice ISIN delle Obbligazioni è IT0005224974. Le Obbligazioni sono denominate in Euro. Non ci sono restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni oggetto dell’offerta. Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi del Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigente negli Stati Uniti d’America né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia e negli Altri Paesi e non potranno in nessun modo essere proposte, offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Giappone, in Australia o in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti Autorità. Le Obbligazioni sono soggette alla legge italiana ed incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e quindi segnatamente il diritto alla percezione delle cedole d’interesse alle relative date di pagamento (per le Obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile) ed al rimborso del capitale alla data di scadenza, unitamente agli interessi per un importo pari alla differenza tra il Prezzo di Rimborso e il Prezzo di Emissione (per le Obbligazioni zero-coupon). Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell’Emittente non sono subordinati ad altre passività dello stesso, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio. Ne segue che il credito dei portatori verso l’Emittente verrà soddisfatto pari passo con gli altri crediti chirografari dell'Emittente fatto salvo quanto indicato in merito all'applicazione dello strumento del “bail in" e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. La Direttiva 2014/59/UE, come recepita con i D.Lgs 180 e 181 del 16 novembre 2015, individua gli strumenti che le Autorità nazionali possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il cd. "bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Nell’ipotesi di applicazione dello strumento del ”bail in” il credito degli obbligazionisti verso l’Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari dell’Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma sarà oggetto di riduzione nonché conversione secondo l’ordine sinteticamente rappresentato all’interno della tabella che segue. Peraltro il seguente ordine dovrà essere rispettato anche nell’ambito delle procedure di 13 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa liquidazione coatta amministrativa. -CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 -CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 2 -CAPITALE DI CLASSE 2 (Common Equity Tier I) (Additional Tier 1) (incluse le obbligazioni subordinate.) FONDI PROPRI -DEBITI SUBORDINATI DIVERSI DAL CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 E 2 -RESTANTI PASSIVITA' IVI INCLUSE LE OBBLIGAZIONI NON SUBORDINATE (SENIOR) NON ASSISTITE DA GARANZIE DEPOSITI DI IMPORTI SUPERIORI A 100.000 EURO: C.9 Tasso di interesse nominale delle Obbligazioni di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese; di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese effettuati presso succursali extracomunitarie della Banca; dal 01 gennaio 2019, gli altri 2 depositi presso la Banca ; Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso di interesse fisso pari a 1,30% annuo lordo. Le cedole saranno pagate con frequenza trimestrale, nella misura dello 0,325% in occasione delle seguenti date: 19/03 – 19/06 – 19/09 – 19/12 del 2017, del 2018 e 19/03 del 2019. In particolare, durante la vita del Prestito i portatori delle Obbligazioni riceveranno il pagamento di cedole fisse il cui importo sarà calcolato applicando al valore nominale un tasso di interesse costante del 1,30% annuo lordo. Gli interessi sono computati utilizzando la convenzione Actual/Actual (ICMA). Qualora il giorno di pagamento degli interessi coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori interessi (convenzione Following Business Day). Data di godimento e di emissione La data di emissione e di godimento è il 19/12/2016. C.9 C.9 Sottostante Non Applicabile; C.9 Data di scadenza e modalità di rimborso C.9 Tassi di rendimento a scadenza C.9 Forme di rappresentanza C.9 Termini di prescrizione C.10 Componente derivativa inerente il pagamento degli interessi C.11 Ammissione alle negoziazioni e modalità di negoziazione Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla pari alla Data di Scadenza del 19/03/2019. Il rendimento effettivo del prestito obbligazionario è calcolato in regime di capitalizzazione composta con il metodo del tasso interno di rendimento (TIR, o IRR, acronimo dall'inglese Internal Rate of Return). Il rendimento effettivo lordo a scadenza è pari a 1,308%. Il corrispondente rendimento effettivo netto, calcolato applicando l’imposta sostitutiva attualmente vigente del 26% è pari al 0,967%. Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni. I diritti relativi agli interessi si prescrivono decorsi 5 anni dalla data di scadenza della Cedola e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui il Prestito è divenuto rimborsabile. Non applicabile. Le Obbligazioni di cui al presente documento non presentano una componente derivativa inerente il pagamento degli interessi. I titoli non saranno quotati in Mercati regolamentati. Tuttavia le Obbligazioni verranno trattate nell’Internalizzatore Sistematico della Banca entro 90 giorni dalla chiusura del collocamento come previsto nelle Condizioni Definitive. Per i titoli trattati in qualità di Internalizzatore Sistematico Unipol Banca S.p.A. espone con continuità due prezzi: un prezzo denaro (bid) al quale è disposta ad acquistare le Obbligazioni e un prezzo lettera (ask, più elevato) al quale è disposta a vendere. La differenza tra i due prezzi è denominata differenziale denaro-lettera (bid-ask spread) e non può essere complessivamente superiore al 2,5%. 2 Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1° gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni. 14 Unipol Banca Spa Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ SEZIONE D - RISCHI D.2 Principali rischi specifichi per l'Emittente Rischio connesso agli accertamenti ispettivi di Banca d’Italia presso Unipol Banca S.p.A. Nel mese di settembre 2014, Banca d’Italia ha avviato accertamenti ispettivi di carattere generale presso Unipol Banca S.p.A., conclusisi il 30 gennaio 2015, con risultanze in prevalenza sfavorevoli. Secondo l’Autorità di Vigilanza, che non ha avviato alcun procedimento sanzionatorio nei confronti degli esponenti aziendali di Unipol Banca S.p.A., detta valutazione riflette, in particolare, l’esposizione della Banca a “rilevanti rischi strategici e di credito e lo strutturale disequilibrio reddituale”. Più in dettaglio, riguardo ai rilevanti rischi strategici, viene evidenziato che le sinergie della Banca con gli stakeholder di riferimento (Conglomerato e cooperative) hanno prodotto risultati non del tutto in linea con le previsioni del Piano Industriale 2014-2017 anche alla luce del persistente ciclo economico negativo. Per quanto concerne altresì lo strutturale disequilibrio reddituale, l’Organo di Vigilanza evidenzia che il deterioramento di parte significativa di finanziamenti concessi nel passato ha pesato sul costo del rischio del credito della Banca con conseguente difficoltà della Banca a generare margini coerenti con gli esistenti oneri di struttura. Tutti detti rischi sono peraltro mitigati dall’appartenenza di Unipol Banca S.p.A. ad un primario Gruppo, che ha costantemente assicurato il necessario supporto patrimoniale e finanziario. Le indicazioni del team ispettivo in merito alle rettifiche su crediti sono state recepite nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014. Inoltre la Banca d’Italia ha evidenziato la necessità in sintesi di: intensificare le iniziative volte a diversificare le fonti di reddito; razionalizzare con maggiore incisività la rete delle filiali e di quella dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; incrementare la raccolta retail; rendere più efficace il processo di monitoraggio e recupero del credito deteriorato; rimuovere le carenze organizzative e di processo con riferimento ai controlli interni. In relazione a quanto sopra, su richiesta di Banca d’Italia, il Consiglio di Amministrazione di Unipol Banca S.p.A. ha approvato nel mese di luglio 2015 un nuovo piano industriale avente un orizzonte temporale biennale, che descrive in modo dettagliato i programmati obiettivi economici, patrimoniali e finanziari nonché gli interventi di riassetto e rilancio da intraprendere da parte delle varie aree aziendali. Le principali linee guida del Piano Industriale sono sintetizzabili in: rilancio dei ricavi commerciali “core” attraverso specifiche azioni quali lo sviluppo dei clienti esistenti all’interno dei quali emergono spazi di crescita soprattutto dalla lavorazione dei clienti con potenzialità “Affluent”, l’incremento del numero di liberi professionisti e dei privati riferibili ai clienti imprese small business e PMI per i loro conti personali, aumento il livello di cross selling dei prodotti “capital light” sulla clientela small business e PMI; ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi, sia sul fronte delle “Altre Spese Amministrative” e della riduzione dei costi del personale, che sul fronte della revisione dell’assetto della rete; maggior presidio dei rischi: strutturazione di una divisione “no core” destinata a gestire in maniera specializzata il credito anomalo e irrobustimento delle altre funzioni di controllo (Auditing, Risk Management e Compliance). Banca d’Italia ha altresì richiesto a Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., nella sua qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario Unipol, di definire il ruolo strategico di Unipol Banca S.p.A., optando alternativamente per il rilancio operativo della stessa in una prospettiva stand alone ovvero l’uscita dal mercato bancario. Al riguardo, posto che l’opzione strategica perseguita dal Gruppo Unipol – tenuto conto della vocazione assicurativa dello stesso – è quella di far confluire Unipol Banca S.p.A. in un gruppo bancario di maggiori dimensioni, Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. ha dato avvio alle attività propedeutiche all’individuazione di eventuali opportunità di aggregazione di Unipol Banca S.p.A. con altre realtà bancarie operanti nel territorio italiano. Nel contempo, anche al fine di rispondere alle richieste in proposito effettuate dalla Banca d’Italia, Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. – nell’ambito del proprio ruolo di capogruppo si è impegnata affinchè Unipol Banca S.p.A. ponga in essere tutte le iniziative correttive individuate al fine di superare i rilievi riscontrati dall’Autorità di Vigilanza nella su richiamata ispezione. Nel siffatto contesto, Banca d’Italia ha ribadito ai vertici del Gruppo 15 Unipol Banca Spa D.2 Principali rischi specifichi per l'Emittente Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ l’esigenza di evitare il protrarsi di una situazione di inerziale deterioramento di Unipol Banca S.p.A. Si fa presente altresì, con riferimento al processo di attuazione del piano industriale approvato dalla Banca, relativamente all’obiettivo del rilancio dei ricavi commerciali che sono state poste in essere dalla Banca iniziative con le quali è stato incrementato il numero dei clienti, rispetto alla data di approvazione del Piano Industriale, nonché dei ricavi commerciali, nel corso dell’anno 2016, con riguardo agli introiti derivanti dalle commissioni. Inoltre per quanto concerne il tema dell’ottimizzazione della struttura dei costi, la Banca ha posto in essere iniziative di razionalizzazione della rete filiali che, durante il 2015 e il 2016 ha visto la chiusura di 22 filiali, nonché della rete di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con la conseguente riduzione dei medesimi di 69 unità e di ulteriori 24 revoche di mandato. Si fa presente altresì che sono state poste in essere iniziative di rinegoziazione di diversi contratti con fornitori ottenendo riduzioni di costi in linea con le previsioni. Per quanto attiene al maggior presidio dei rischi si evidenzia che a partire dal mese di gennaio 2016 è divenuta operativa la Divisione Special Credit destinata a gestire un portafoglio predefinito di crediti deteriorati (al 31 dicembre 2015 pari a 3,9 miliardi), con l’obiettivo di ridurre il più rapidamente tale esposizione complessiva della Banca. Tale Divisione nel corso del 2016 sta operando ottenendo risultati in linea con gli obiettivi del Piano Industriale (al 30 settembre 2016 l’esposizione lorda dei crediti deteriorati della Divisione Special Credit si è ridotta di 187,7 milioni di euro). Inoltre sono stati definiti, alcuni già operativi, altri in fase di realizzazione, specifici presidi in termini di controlli interni specialmente per quanto riguarda la composizione dei processi che interessano la funzione Risk Management. Infine in materia di antiriciclaggio e di trasparenza sono state in particolare definite e avviate iniziative, alcune delle quali già realizzate, per irrobustire il processo di monitoraggio in materia di adeguata verifica, per rafforzare gli strumenti per monitorare il corretto censimento della clientela e l’alimentazione dell’AUI ed infine per eliminare le anomalie procedurali in merito alla determinazione delle valute e della commissione di istruttoria veloce. Rischi connessi con la crisi economico/finanziaria generale L’andamento dell’Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell’intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. In particolare, la capacità reddituale e la solvibilità dell’Emittente sono influenzati dall’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economicofinanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente. Rischio di Credito Il “rischio di credito” identifica l’eventualità che parte dei clienti dell’Emittente possa risultare inadempiente rispetto ai contratti stipulati e alle proprie obbligazioni, ovvero la mancata o non corretta comunicazione all’Emittente da parte dei clienti di informazioni in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia: tali circostanze potrebbero avere 16 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa D.2 Principali rischi specifichi per l'Emittente effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente medesimo. Strettamente connesso al rischio di credito è il rischio di concentrazione che deriva da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse o del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartengono alla medesima area geografica. Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2015 la voce “crediti verso clienti” include esposizioni rilevanti sotto un duplice profilo, per il livello di concentrazione del rischio e per il settore di attività economica, riconducibile nella quasi totalità dei casi al comparto immobiliare. Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito La Banca al 30 giugno 2016 presenta indicatori di rischiosità creditizia significativamente più elevati rispetto ai dati medi del sistema bancario Italiano. Inoltre i livelli di copertura delle sofferenze e dei crediti deteriorati risultano essere significativamente inferiori rispetto al sistema. Si fa presente altresì che al 30 giugno 2016 si è registrato, rispetto al 31 dicembre 2015, un peggioramento dell’incidenza delle sofferenze lorde e nette sugli impieghi alla clientela. In particolare: le sofferenze lorde al 30 giugno 2016 rappresentano il 25,62% del totale degli impieghi lordi verso la clientela rispetto al 25,04% del 31 dicembre 2015; le sofferenze al netto dei fondi rettificativi al 30 giugno 2016 rappresentano il 18,07% del totale degli impieghi netti verso la clientela rispetto al 17,77% del 31 dicembre 2015. Più nel dettaglio, le sofferenze lorde al 30 giugno 2016 sono pari a complessivi 2.680,5 milioni di euro (2.644 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le sofferenze al netto dei fondi rettificativi al 30 giugno 2016 sono pari a complessivi 1.669 milioni di euro (1.658 milioni di euro al 31 dicembre 2015). I crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2016 sono pari a 3.858,1 milioni di euro (3.918 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e rappresentano il 36,87% dei crediti verso la clientela (37,10% del 31 dicembre 2015). I crediti deteriorati netti al 30 giugno 2016 ammontano a 2.686,4 milioni di euro (2.738.9 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e rappresentano il 29,08% dei crediti verso la clientela (29,36% del 31 dicembre 2015). Prosegue l’andamento di progressivo calo degli gli impieghi verso la clientela che al netto dei fondi rettificativi nel primo semestre 2016 sono diminuiti dell’1% rispetto al dato al 31 dicembre 2015. I dati così rappresentati non tengono conto degli accantonamenti effettuati direttamente dalla Capogruppo sulle posizioni oggetto del Contratto di Indennizzo. Pertanto l’investitore deve tenere presente che la Banca ha mitigato il rischio di credito stipulando con la propria controllante Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., in data 3 agosto 2011 (e successive modifiche e integrazioni), un contratto (di seguito: il “Contratto di Indennizzo” o “Accordo di Indennizzo”) in forza del quale la controllante stessa si è impegnata ad indennizzare la Banca delle perdite che dovesse subire dopo avere esperito tutti i rimedi e le azioni stragiudiziali e giudiziali. Il Contratto di Indennizzo ha ad oggetto un segmento di esposizioni deteriorate nette per un ammontare, alla data del 30 giugno 2016, di euro 829,4 milioni di euro (di cui 4,5 milioni di euro su crediti di firma), per lo più riferito a controparti del settore immobiliare. Si evidenzia infine che il perdurare della situazione di crisi dei mercati, e il rallentamento dell’economia potrebbero avere ulteriori riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare conseguentemente un peggioramento della qualità del portafoglio creditizio della Banca. Tale eventuale peggioramento espone Unipol Banca S.p.A. al rischio di un possibile incremento delle rettifiche di valore su esposizioni deteriorate e un possibile incremento del costo del credito con possibili impatti negativi sulle risultanze reddituali e sul profilo patrimoniale di Unipol Banca S.p.A. Si riportano di seguito i principali indicatori di rischiosità creditizia di Unipol Banca S.p.A. posti a confronto con i dati medi di sistema della classe di appartenenza della Banca. Si precisa che per una corretta valutazione del rischio di credito di Unipol Banca S.p.A., l’investitore deve tenere conto anche del contratto di indennizzo stipulato dalla Banca con la propria controllante Unipol Gruppo Finanziario S.p.A come sopra rappresentato: Dati in percentuale Sofferenze / Impieghi verso la clientela (valore lordo) Sofferenze / Impieghi verso la clientela (valore netto) Rapporto di copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 30/06/2016 Dati medi di sistema al 30/06/2016 31/12/2015 (1) Dati medi di sistema al 31/12/2015 31/12/2014 (1) Dati medi di sistema al 31/12/2014 25,62% 11,80%(4) 25,04% 10,40%(2). 22,87% 10,50% (2) 18,07% 5,50% (4) 17,77% 4,80% (3) 16,05% 4,50% (3) 37,73% 57,60% (4). 37,29% 61,50%(2) 37,62% 55,70% (2) 227,67% n.d. 228,82% n.d. 220,31% n.d. 17 Unipol Banca Spa Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Crediti deteriorati lordi / Impieghi 20,20% 36,87% 37,10% 17,10%(2). 35,21% 17,80% (2) verso la clientela (valore lordo) (*) (4). Crediti deteriorati netti / Impieghi 10,80% 10,80% 29,08% 12,50%.(4) 29,36% 27,83% verso la clientela (valore netto) (*) (3) (3) Rapporto di copertura dei crediti 30,37% 43,60%.(4) 30,10% 47,60%(2) 29,76% 42,90% (2) deteriorati (*) Rapporto Grandi Esposizioni/ Totale 25,72% n.d. 26,92% n.d. 28,04% n.d. Attivo (**) Costo del rischio (punti base su base 46 n.d. 55,5 n.d. 205,3 n.d. annua) (***) (*) I crediti deteriorati comprendono, secondo le disposizioni di Banca d’Italia, le sofferenze, le inadempienze probabili (ex incagli e ristrutturati ) ed i crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni.(ex 180 giorni). (**) Per Grandi Esposizioni si intende la somma delle esposizioni (attività di rischio per cassa e fuori bilancio) nei confronti di un cliente o gruppo di clienti connessi sotto il profilo economico o giuridico, il cui importo è pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. (***) Calcolato come rapporto tra le rettifiche su crediti e crediti verso la clientela. 1 Dati della relazione semestrale consolidata di Unipol Banca S.p.A. al 30 giugno 2016 e dati di bilancio consolidato di Unipol Banca S.p.A. al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. 2 Fonte Banca D’Italia: “Rapporto sulla Stabilità Finanziaria” n. 1 aprile 2016 e n. 1 aprile 2015. La categoria di appartenenza di Unipol Banca S.p.A. è quella di “Banche Piccole”, così come definita da Banca D’Italia ovvero Banche o Gruppi Bancari con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi. Sono escluse le filiali di Banche estere. 3. Dati riferiti al totale del sistema bancario tratti dall’appendice alla Relazione Annuale di Banca d’Italia sul 2015 del 31 maggio 2016 e sul 2014 del 26 maggio 2015. 4.Fonte Banca D’Italia: “Rapporto sulla Stabilità Finanziaria” n. 2 novembre 2016. La categoria di appartenenza di Unipol Banca S.p.A. è quella di “Banche meno significative”, così come definita da Banca D’Italia ovvero Banche vigilate da Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE. Pertanto essendo cambiate le categorizzazioni utilizzate da Banca d’Italia i dati medi al 30 giugno 2016 non sono esattamente confrontabili con i corrispondenti dati medi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. D.2 Principali rischi specifichi per l'Emittente Rischio emittente espresso dal livello del Credit Spread Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che l’Emittente registra un elevato livello di credit spread, pertanto, il mercato valuta il rischio di credito dell’Emittente come significativo. L’investitore deve tenere, dunque, in particolare considerazione anche tale indicatore ai fini dell’apprezzamento della rischiosità dell’Emittente, nonostante la limitata liquidità e la ridotta significatività degli scambi del titolo preso a riferimento. In particolare il credit spread puntuale (inteso come differenza tra il rendimento di un obbligazione plain vanilla dell’emittente ed il tasso Interest Rate Swap di durata corrispondente) rilevato alla data di rilevazione del 24 novembre 2016 è pari a 3,524%. Inoltre il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti comprendenti la data di rilevazione del 24 novembre 2016 è pari a 3,349% e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di Obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei con rating tra BBB- e BBB+3 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data (pari a 0,383%). Rischio di liquidità Il “rischio di liquidità” si riferisce al rischio che la Banca non riesca a fare fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata da improvvisi flussi in uscita o dall’obbligo di prestare maggiori garanzie in presenza di una incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso l’emissione di titoli di debito o dall’incapacità di vendere determinate attività o di riscattare i propri investimenti. Si precisa che il valore relativo al coefficiente Loan to Deposit Ratio al 30 giugno 2016 di Unipol Banca S.p.A. è pari a 95,10%. Rischio Operativo Per “rischio operativo” si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane , e sistemi interni, o da eventi esterni. Rientrano in tal tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Rischio di mercato Con il “rischio di mercato” si fa riferimento al rischio di perdite su strumenti finanziari detenuti dalla Banca, ivi inclusi i titoli di debito emessi dagli Stati sovrani, in dipendenza di variazioni dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei tassi di cambio, dei prezzi degli immobili, del credit spread. Al 30 giugno 2016 Unipol Banca S.p.A. detiene titoli di debito emessi da Governi centrali e locali ed Enti governativi per un valore di bilancio di 1.199 milioni di euro, di cui 1.177 milioni costituiti da Titoli di Stato Italiani, pari al 91,09% del totale complessivo delle attività finanziarie. Al 30 giugno 2016 il VaR complessivo del portafoglio di negoziazione di Unipol Banca S.p.A. (portafogli “Held for trading” e “Available for sale”) con orizzonte temporale uguale a 10 anni risulta pari a 27,13 milioni di euro ed è pari allo 3,06% del valore di mercato degli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione. Rischio Leva Finanziaria Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investiment grade, precedente il livello speculativo. 3 18 Unipol Banca Spa D.2 Principali rischi specifichi per l'Emittente Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Il rischio leva finanziaria è il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la banca vulnerabile, rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie A partire dal 1 gennaio 2014 è entrato in vigore il nuovo assetto regolamentare noto come Basilea 3, che è stato recepito dall’ordinamento italiano mediante specifiche circolari di Banca d’Italia: Il nuovo framework ha, tra l’altro, l’obiettivo di: (i) innalzare il livello e rafforzare la qualità del capitale delle banche; (ii) introdurre nuovi parametri di liquidità; (iii) migliorare la gestione dei rischi e della governance; (iv) rafforzare la trasparenza. Ne consegue che il completamento delle suddette normative, l’emanazione delle relative norme di attuazione e/o la pubblicazione di chiarimenti interpretativi da parte delle Autorità di Vigilanza, potrebbero avere impatti sulla situazione patrimoniale, economica e/o finanziaria della Banca e sulla rischiosità degli strumenti finanziari. Inoltre, si segnala che con le Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) del 15 maggio 2014 e con l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014), il legislatore europeo ha impresso modifiche significative alla disciplina delle crisi bancarie, con l’obiettivo strategico di rafforzare il mercato unico e la stabilità sistemica. Tali novità potranno comportare un impatto significato sulla posizione economico patrimoniale della banca in quanto impongono l’obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere fornite a partire dall’esercizio 2015 tramite contribuzione a carico degli enti creditizi. In data 23 e 25 novembre 2015, ai sensi del D.Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015, Banca d’Italia ha richiesto a Unipol Banca S.p.A. il pagamento dei contributi al fondo di risoluzione nazionale. L’ammontare dei contributi versati complessivamente da Unipol Banca S.p.A. nel mese dicembre 2015 sono stati pari a Euro 3.891.795,00 (contribuzione ordinaria) e a Euro 11.675.385,00 (contribuzione straordinaria). Si segnala che non sono stati richiesti ad Unipol Banca S.p.A. a livello individuale requisiti di capitale supplementari rispetto ai ratios minimi stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa che Banca d’Italia, con Provvedimento del 16 dicembre 2015 ha richiesto al Gruppo Bancario Unipol, con Capogruppo Unipol Gruppo Finanziario S.p.A, ad esito del periodico processo di revisione prudenziale (SREP), il rispetto di requisiti di capitale a livello consolidato leggermente superiori rispetto ai minimi regolamentari, portando pertanto i singoli coefficienti ai seguenti valori percentuali (comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale): il CET 1 ratio al 7,4%, il Tier 1 ratio al 8,9% e il Total capital ratio al 10,9%. Si riportano di seguito i principali dati patrimoniali di Vigilanza e Coefficienti Patrimoniali al 30 giugno 2016 del Gruppo Bancario Unipol: Total Capital Ratio (Fondi propri/RWA) 18,85%, Tier One Capital Ratio: 16,93%, Common Equity Tier One CET1 Capital Ratio: 16,30%. Rischio relativo ai procedimenti giudiziari, amministrativi e giudiziari pendenti Durante il periodo dei 12 mesi precedenti la data del presente Supplemento non vi sono, né vi sono stati procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali a carico di Unipol Banca S.p.A. che possano avere, o abbiano avuto, di recente rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o sulla redditività di Unipol Banca S.p.A. Si precisa che la Banca ha effettuato in bilancio accantonamenti a “fondi per rischi e oneri – altri fondi” nella misura ritenuta congrua a seguito di una valutazione analitica dei contenziosi in essere, tenendo altresì conto delle indicazioni dei legali esterni in funzione delle informazioni disponibili al momento della valutazione stessa. Al 30 giugno 2016 tale fondo ammontava ad Euro 6,6 milioni a fronte di specifiche controversie o revocatorie fallimentari in essere. A riguardo si precisa che detto fondo per Euro 5,9 milioni attiene a posizioni per un petitum complessivo di Euro 17,8 milioni in ordine alle quali si è ravvisato un rischio di causa, effettuando il relativo accantonamento; mentre i restanti Euro 700.000 circa di fondi accantonati sono relativi a potenziali contenziosi. A giudizio dell’Emittente, tale fondo risulta essere adeguato ai fini della copertura delle possibili perdite connesse ai contenziosi passivi in corso. Si segnala inoltre che: dal 26 maggio 2016, contestualmente alle operazioni di accertamento ispettivo è stato avviato un procedimento istruttorio da parte della l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM” o “Autorità”), sulla base della “segnalazione di un consumatore”, nei confronti di Unipol Banca S.p.A. al fine di verificare se la Banca ha posto in essere una pratica commerciale ingannevole consistente nella 19 Unipol Banca Spa D.2 D.3 Principali rischi specifichi per l'Emittente Principali rischi specifici per le Obbligazioni Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ mancata ovvero ambigua prospettazione, nella modulistica precontrattuale e contrattuale dei prodotti di mutuo (immobiliari e di liquidità) a tasso variabile, dell’esistenza di soglie minime del tasso di interesse nominale annuo. In data 30 giugno 2016 la Banca ha depositato la propria risposta alla richiesta di informazioni dell’AGCM argomentando le ragioni a sostegno della correttezza del proprio operato. Inoltre in data 22 luglio 2016 si è tenuta al riguardo un’audizione della Banca presso gli uffici dell’Autorità. Allo stato attuale è ancora in corso l’istruttoria nel cui ambito l’Autorità sta valutando la condotta della Banca anche alla luce delle iniziative difensive dalla stessa poste in essere; il 17 ottobre 2016 sono iniziati accertamenti ispettivi della Banca d’Italia presso gli uffici della Banca in materia di “commercializzazione di polizze assicurative abbinate a finanziamenti ai consumatori”. Tali accertamenti ispettivi in loco si sono conclusi il 16 novembre 2016. Alla data del presente Supplemento non sono ancora stati comunicati gli esiti dei suddetti accertamenti. Non si può escludere, che dai citati accertamenti possano emergere esiti negativi e che eventuali provvedimenti disposti dalle predette Autorità possano comportare effetti negativi sulla situazione economico-patrimoniale dell’Emittente. Rischio connesso ai giudizi di rating di tipo speculativo dell’Emittente I Rating assegnati all’Emittente e indicati al punto B.17 sono di tipo speculativo ciò significa che le agenzie di rating ritengono che i titoli non garantiti emessi dalla Banca siano caratterizzati da un significativo rischio di credito. Si segnala che il rating attribuito all’Emittente costituisce una valutazione della capacità dell’Emittente di assolvere agli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi e, in ogni caso, non può escludersi che il rating che sarà successivamente attribuito all'Emittente sarà inferiore a quello attualmente in essere. Si riporta di seguito una sintesi dei principali fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta. Fattori di rischio generali relativi alle Obbligazioni Rischio connesso al “bail in” In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail in”, come di seguito descritto, per le quali e stata prevista l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail in” potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le Obbligazioni e modificare la scadenza delle Obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia: 1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l’ordine indicato: degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le 20 Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Unipol Banca Spa obbligazioni subordinate; dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). 2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l’ordine indicato: degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). Nell’ambito delle “restanti passività”, il “bail in” riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per la parte eccedente l’importo di euro 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell’Emittente nonché, successivamente al 1° gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso la Banca, sempre per la parte eccedente l’importo di euro 100.000. Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall’ambito di applicazione del “bail in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a euro 100.000 (c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall’art. 1 del citato D.lgs. n. 180 del 16 novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento e garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell’art. 49 del citato D.Lgs n.180, anche le obbligazioni bancarie garantite di cui all’art. 7 bis L.n.130/99. Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali: (i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo; (ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte; (iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell’attività. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Rischio di credito per il sottoscrittore Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale. L’investitore è dunque esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento nonché al rischio che l’Emittente versi in dissesto o sia a rischio di dissesto. Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni Per il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi risponde unicamente l’Emittente con il suo patrimonio. Le Obbligazioni non beneficiano di alcuna garanzia reale o di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono assistite dalla garanzia del fondo interbancario di tutela dei depositi. Rischio relativo alla vendita prima della scadenza Qualora l'investitore intendesse liquidare il proprio investimento prima della data di rimborso, il prezzo di vendita potrebbe risultare inferiore al prezzo di emissione per effetto di: 1. eventuali variazioni dei tassi di mercato (Rischio di Tasso); 2. rischi inerenti alla liquidità degli strumenti finanziari (Rischio di Liquidità); 3. eventuali variazioni del merito di credito dell’Emittente, (Rischio connesso al deterioramento del merito di credito dell’Emittente); 4. commissioni e costi di sottoscrizione/collocamento, ove previste (“Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni di collocamento inclusi nel Prezzo di Emissione”). Rischio di tasso Il rischio di tasso di mercato è rappresentato dall’eventualità che le variazioni intervenute nelle curve dei tassi di interesse possano avere riflessi sul prezzo di mercato delle Obbligazioni, ragion per cui l’investitore potrebbe non ottenere l’intero capitale sottoscritto nell’ipotesi di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza. D.3 Principali rischi specifici per le Obbligazioni 21 Unipol Banca Spa D.3 Principali rischi specifici per le Obbligazioni Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Le fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari potrebbero determinare variazioni sui prezzi dei titoli facendoli oscillare durante la loro vita in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua (in particolare la crescita dei tassi di mercato comporterebbe una diminuzione potenziale del valore di mercato delle Obbligazioni mentre la diminuzione dei tassi di mercato ne comporterebbe un aumento). Il rimborso integrale delle Obbligazioni permette comunque all’investitore di poter rientrare in possesso del capitale investito alla data di scadenza del prestito e ciò indipendentemente dall’andamento dei tassi di mercato. Rischio di liquidità E’ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità da parte dell’Investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della loro naturale scadenza ad un prezzo in linea con il mercato che potrebbe risultare anche inferiore al prezzo di emissione dell’ Obbligazione. La possibilità, per gli investitori, di rivendere le Obbligazioni prima della scadenza dipenderà dall’esistenza di una controparte disposta ad acquistare le Obbligazioni e quindi dall’assunzione dell’onere di controparte da parte dell’ Emittente. Non è prevista infatti, la presentazione di una domanda di ammissione alle negoziazioni presso alcun mercato regolamentato delle Obbligazioni. L’Emittente si riserva la facoltà di trattare le Obbligazioni relative ai singoli prestiti, in qualità di Internalizzatore Sistematico. L’eventuale trattazione delle Obbligazioni in qualità di Internalizzatore Sistematico sarà indicata nelle Condizioni Definitive. Al riguardo, si evidenzia altresì che tale mercato gestito dall’Emittente si caratterizza per un numero limitato di scambi e di volumi in relazione alle Obbligazioni emesse. Nell’ipotesi in cui le Obbligazioni non siano trattate in qualità di Internalizzatore Sistematico, l’Emittente si impegna a riacquistarle, senza limiti di ammontare, su richiesta dei portatori, nell’ambito del servizio di negoziazione per conto proprio. In tale ipotesi i criteri utilizzati per la fissazione dei prezzi sono i medesimi di quelli utilizzati per la fissazione dei prezzi da applicare alla negoziazione di Obbligazioni in qualità di Internalizzatore Sistematico. Rischio connesso al deterioramento del merito di credito dell’Emittente Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell’Emittente, ed in particolare in caso di deterioramento effettivo o atteso del merito creditizio dello stesso anche espresso dal giudizio di rating relativo all’Emittente e da ulteriori elementi di mercato. Rischio correlato all’assenza di rating delle Obbligazioni Sussiste il rischio in quanto per i prestiti emessi a valere sul programma l’Emittente non prevede di richiedere l’assegnazione del merito di credito (Rating) da parte delle principali agenzie di rating (quali, a titolo esemplificativo, Standard and Poor’s, Moody’s e/o Fitch Ratings) se non per quei prestiti emessi a valere sul programma per i quali si determineranno, a giudizio dell’Emittente, condizioni di mercato tali da ritenere opportuna la richiesta di assegnazione. Rischio di conflitto di interessi 1. Conflitto di interessi relativi alla coincidenza dell’Emittente con il Responsabile del Collocamento, Collocatore e con l’Agente di calcolo; 2. Conflitto di interessi relativi al ruolo di Internalizzatore Sistematico rivestito dall’Emittente ovvero di negoziatore unico; 3. Conflitto di interessi relativi al collocamento di Obbligazioni da parte di altre società del Gruppo di appartenenza. Rischio collegato alla variazione del regime fiscale I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle Obbligazioni riportati nel punto C.9 sono calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di pubblicazione delle Condizioni Definitive relative al singolo prestito. Non e’ possibile prevedere se detto regime fiscale subira’ delle modifiche durante la vita delle Obbligazioni ne’ e’ possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti riportati nel punto C.9 possano discostarsi, anche sensibilmente, da quelli che saranno effettivamente applicabili alle Obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Sono a carico dei portatori delle Obbligazioni le imposte e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscono le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Rischio di chiusura anticipata dell’Offerta L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo d’Offerta, qualora si verificassero rilevanti mutamenti di mercato ovvero in ragione di cambiamenti nelle esigenze di raccolta dell’Emittente, alla chiusura anticipata della stessa, e pertanto l’ammontare totale dell’emissione potrebbe essere inferiore a quella massima indicata, incidendo sulla liquidità dei titoli. Rischio di scostamento del rendimento effettivo a scadenza dell’Obbligazione rispetto al rendimento di un Titolo di Stato Italiano Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni potrebbe essere inferiore rispetto 22 Unipol Banca Spa Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ al rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata similare. SEZIONE E - OFFERTA E.2b Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi E.3 Termini e condizioni dell’offerta I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni, al netto della eventuale commissione di collocamento riconosciuta ai collocatori, saranno utilizzati dall’Emittente nell’esercizio della propria attività creditizia ovvero nell’esercizio della propria attività di intermediazione finanziaria e investimento mobiliare. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata L’Offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Importo totale dell’emissione/offerta L’ammontare totale di ciascun Prestito Obbligazionario (l'"Ammontare Totale") è pari a Euro 50.000.000. L'Emittente potrà, durante il Periodo di Offerta, aumentare o ridurre l’Ammontare Totale dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Periodo di validità dell’offerta e procedura di sottoscrizione Le Obbligazioni saranno offerte dal 19/12/2016 al 10/03/2017. Solo per i contratti conclusi fuori sede, il periodo di sottoscrizione decorre dal 19/12/2016 al 03/03/2017 (date entrambe incluse). Nell’ipotesi di offerta fuori sede, l’investitore ha la facoltà di recedere entro 7 giorni di calendario dalla sottoscrizione del modulo di adesione. L’Emittente potrà estendere, ridurre tale periodo di validità, nonché procedere alla chiusura anticipata dell’Offerta dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Le domande di adesione all’offerta dovranno essere presentate compilando e sottoscrivendo l’apposita modulistica, disponibile presso i Soggetti Incaricati del Collocamento. Le domande di adesione sono irrevocabili eccetto nei casi previsti dall’art. 95 bis del TUF (Pubblicazione di un Supplemento). Qualora l’Emittente proceda alla pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, ai sensi dell’articolo 95 bis comma 2 del TUF, coloro che hanno già accettato di acquistare o sottoscrivere le Obbligazioni prima della pubblicazione del Supplemento, hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione, ovvero dalla data di pubblicazione dell’Avviso, se successivo, di revocare la loro accettazione, sempre che i nuovi fatti, errori o imprecisioni previsti dall'articolo 94, comma 7, del TUF siano intervenuti prima della chiusura definitiva dell'offerta o della consegna delle Obbligazioni. Tale termine può essere prorogato dall'Emittente. La data ultima entro la quale il diritto di revoca è esercitabile è indicata nel Supplemento unitamente alle modalità di esercizio di tale diritto. Gli eventuali Supplementi saranno pubblicati sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it e messi a disposizione gratuitamente presso la sede dell’Emittente e in tutte le sue filiali. Riduzione dell’offerta L’Emittente darà corso all’emissione delle Obbligazioni anche qualora non venga sottoscritta la totalità delle Obbligazioni oggetto di Offerta. Importo di sottoscrizione (minimo e massimo) La sottoscrizione delle Obbligazioni potrà essere richiesta per tagli minimi da 10.000 euro (il "Lotto Minimo") e rispettivi multipli. Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore. Acquisto e consegna delle obbligazioni Durante il Periodo di Offerta vi sono più Date di Regolamento. Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di Godimento, le sottoscrizioni effettuate a partire dalla Data di Godimento saranno regolate: da un minimo di 1 ad un massimo di 5 giorni lavorativi successivi alla data di sottoscrizione, in tal caso, il Prezzo di Emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle Obbligazioni dovrà essere maggiorato del rateo interessi maturato tra la Data di Godimento e la relativa Data di Regolamento. Data nella quale saranno resi accessibili al pubblico i risultati dell’offerta Entro cinque giorni lavorativi dalla conclusione dell’offerta il responsabile del collocamento pubblica, sul sito internet dell’Emittente www.unipolbanca.it, un avviso contenente i risultati dell’offerta. Diritti di prelazione Non sono previsti diritti di prelazione. RIPARTIZIONE ED ASSEGNAZIONE Categorie di potenziali investitori Le Obbligazioni saranno offerte al pubblico in Italia. 23 Unipol Banca Spa E.3 Termini e condizioni dell’offerta E.4 Eventuali interessi significativi per l’emissione/l’ offerta compresi interessi confliggenti E.7 Spese stimate addebitate all’investitore dall’Emittente Unipol Banca 1,30% 19/12/2016 – 19/03/2019 – 297^ Procedura relativa alla comunicazione agli investitori dell'importo di obbligazioni assegnate Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’Ammontare Totale, l'Emittente procederà alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste da parte di ciascuno dei Soggetti Incaricati del Collocamento. Prezzo di emissione Il Prezzo di Emissione è pari a 100. Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale del titolo. Per eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento, al Prezzo di Emissione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati dalla Data di Regolamento. Soggetti incaricati del collocamento Il Collocatore dell’offerta è Unipol Banca S.p.A.. La presente offerta è una operazione nella quale la Unipol Banca S.p.A. ha un interesse in conflitto in quanto avente ad oggetto Obbligazioni di propria emissione. Si riportano di seguito le ulteriori fattispecie di conflitto di interesse. Conflitto di interessi relativo alla coincidenza dell’Emittente con il Collocatore e con l’ Agente per il calcolo Unipol Banca S.p.A. riveste il ruolo sia di Emittente, di Responsabile del Collocamento, di Collocatore e di Agente per il calcolo, tale coincidenza di ruoli configura un conflitto di interessi per l’investitore in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. Conflitto di interessi relativo al ruolo di Internalizzatore Sistematico rivestito dall’emittente ovvero di negoziatore unico Nel caso di negoziazione delle Obbligazioni in qualità di Internalizzatore Sistematico (I.S.), Unipol Banca S.p.A. ha un interesse in conflitto di interessi per l’investitore in quanto si impegna a esporre con continuità quotazioni impegnative alle quali è disposta ad acquistare o vendere le Obbligazioni di propria emissione. Inoltre, nell’ipotesi in cui le Obbligazioni non siano trattate in qualità di Internalizzatore Sistematico, Unipol Banca S.p.A. si impegna a riacquistarle, senza limiti di ammontare, su richiesta dei portatori, nell’ambito del servizio di negoziazione per conto proprio. In tale ipotesi, si configura una situazione di conflitto di interesse in quanto l’Emittente coincide con il negoziatore unico in contropartita diretta. Il Prezzo di Emissione non include costi/commissioni di collocamento. Non sono previste costi e/o commissioni in aggiunta al Prezzo di Emissione. 24