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NOILASCUOLA
IL PINDE VIVE E PARTECIPA. IL PINDE È LIBERO
.
Numero 3 Febbraio 2014
Ciao a tutti! Eccoci ancora insieme
con il giornale della scuola. Colgo
l’occasione per salutarvi in quanto
lascio il posto ai co-direttori Luna e
Niccolò che spero possano portare
avanti al meglio questo progetto e
continuare così il lavoro fatto da me
fino ad ora! Purtroppo gli impegni
scolastici e gli esami di fine anno non
mi permettono di seguire il giornale
con le attenzioni di cui
necessiterebbe quindi, proprio perché
ci tengo molto, ho convenuto nel
lasciarlo nelle buone mani di persone
che facevano già parte della
redazione! Il grande progetto che è il
giornale spero possa aver sempre
come scopo la collaborazione, la
cooperazione e l'interazione tra i vari
componenti dell'istituto al fine di
informare e formare studentesse e
studenti, opera importantissima
perseguita con dedizione fino ad ora!
Lascio Luna e Niccolò con un
calorosissimo in bocca al lupo per
l'inizio di questa avventura e allo
stesso tempo auguro un altrettanto
gigantesco in bocca al lupo ai miei
compagni delle quinte! Un bacione a
tutto il Pinde!
Riceviamo la nota della Preside, Ringraziamo e
volentieri pubblichiamo.
Apprendo che la direzione di
“NOILASCUOLA” è cambiata. Un
dispiacere per me che ho seguito da
sempre l’ottimo lavoro del giornale
sotto la direzione di Martina.
Ho conosciuto però anche i nuovi
responsabili. Luna e Nicolò sono una
garanzia di crescita.
Buon Lavoro.
La dirigente
Dott.ssa Olga Romagnoli
Martina Barbato
Il RodoDentro: perché nulla va
mai come voglio?
1
Bienvenidos, siamo i nuovi Redattori del giornale Scolastico, Luna e Nicolò.
Volevamo cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nella
pubblicazione di questo numero. Il primo gestito da NOI. Ringraziamo in particolar
modo Martina che ci ha insegnato il mestiere e ancora oggi ci aiuta in maniera
costante e presente. Ringraziamo anche il professor Santucci per l’immensa
disponibilità. Il Giornale secondo noi serve per Informare in maniera Chiara ed
Esaudiente i nostri lettori, e per renderli Partecipi alla vita scolastica.
Nicolò e Luna
Scopo della presenza dei genitori è partecipare.
I genitori sono nella scuola dal 1974, quando sono stati emanati i decreti delegati per realizzare la
partecipazione della comunità alla vita della scuola.
In quel periodo la scuola dipendeva completamente dallo Stato centrale che la guidava con programmi
uguali per tutti, norme, circolari minuziose.
La comunità della scuola gestiva le risorse.
Nel 1999 si introduce la legge sull’autonomia che “si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona
umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei
soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo”.
Queste tre righe rivoluzionano il senso della partecipazione, che diventa condivisione per formare con
successo i nostri figli/alunni/cittadini.
La comunità condivide un’idea di formazione e le scelte per realizzarla con successo.
Lo scopo è il successo formativo e la partecipazione ne è il mezzo.
La partecipazione non può essere solo un atto burocratico “vengo, ma le cose sono già decise altrove”.
La partecipazione è condivisione delle informazioni, dialogo, confronto e decisione.
Con queste logiche la Scuola cresce, da risposte alle molteplici esigenze, e crescono i nostri ragazzi
con Lei. La Scuola forma il cittadino di domani e forma la Sua professionalità.
Ricordiamoci di quando nostri figli erano piccoli, la partecipazione dei genitori era persino esagerata,
quasi invadente.
Ora che i nostri figli sono più grandi hanno uguali esigenze e necessità, forse anche maggiori in un
contesto sempre più difficile. Facciamo sentire loro che il nostro interesse non è venuto meno.
Partecipare alla vita della Scuola non è tempo perso. E’ tempo speso bene in questa prospettiva e non
solo.
Partecipiamo.
Il Presidente del Consiglio d’Istituto
Gabriele Rodriquez
2
Europa a rischio di deflazione
Campanello d'allarme per il nostro paese
I prezzi crescono più lentamente e quindi per le famiglie è più facile affrontare le spese: a prima vista
si tratta di una buona notizia, in realtà, il trend di riduzione dei prezzi è un campanello di allarme che
dice molto della salute del sistema: significa che gli italiani spendono meno perché il reddito non
permette loro di consumare. E quindi di sostenere l'economia. È un passo nella direzione della
deflazione: lo spettro più temuto nel Vecchio continente, ma perché è così temuta?
La deflazione è la riduzione del livello dei prezzi, associata a una flessione dell’attività economica e
dell’occupazione. Può verificarsi quando una caduta della domanda aggregata crei pressioni per un
calo dei prezzi e dei salari, poiché i produttori con un eccesso di capacità produttiva cercano di
sollecitare la domanda con prezzi più bassi.
Dal punto di vista della tenuta dell'economia nazionale, la deflazione è positiva se si verifica quando il
rapporto tra domanda e offerta è squilibrato. Se, per esempio, si registra un'impennata ingiustificata dei
prezzi, come avviene durante le bolle speculative, il calo delle tariffe concorre a rimettere in moto il
meccanismo dei consumi.
Si rischia un circolo vizioso autoalimentato della crisi quando la deflazione si verifica dopo periodi
di recessione prolungata insieme all’aumento delle imposte e della disoccupazione.
In questo caso, se i prezzi diminuiscono, ma la domanda interna non viene stimolata, le imprese
fatturano meno e guadagnano meno, investono meno e riducono la spesa per i salari, alimentando così
la spirale della crisi.
La deflazione è ritenuta molto più costosa per un’economia rispetto all’inflazione per due motivi. Il
primo è che se la riduzione dei prezzi genera aspettative di una loro ulteriore diminuzione, imprese e
famiglie rimandano gli acquisti non indispensabili, contribuendo così ad accentuare il declino
dell’attività economica e dei prezzi e quindi a innescare una spirale deflazionistica.
Il secondo motivo è che il valore nominale del debito delle aziende è maggiore di quello reale, in
questo caso le aziende stesse si trovano in difficoltà finanziarie, con il rischio concreto di insolvenza.
Giacomo Groppi, 5^E
3
Il 27 Gennaio è un giorno molto importante. La nostra scuola ha deciso di ricordare attraverso
un’assemblea d’istituto le vittime della shoah.
Sentiamo cosa ha da dirci l’organizzatore: prof. Santucci
D: Perché, in questa giornata così particolare, ha deciso di fare un’assemblea d’istituto all’interno della
nostra struttura scolastica?
R: Perché era una giornata importante e la nostra scuola doveva essere impegnata in questo giorno
particolare.
D: È più difficile organizzare un’assemblea in un cinema, in fiera, oppure, nella struttura scolastica?
R: più difficile a scuola in quanto tutte le classi devono essere impegnate in un’attività, ma ho
riscontrato collaborazione da parte di tutti.
D: Secondo lei il messaggio è stato recepito dai giovani?
R: Sicuramente molti studenti hanno recepito il messaggio.
D: Perché gli studenti dovrebbero partecipare alle assemblee d’istituto?
R: Perché è un luogo dove si esercita la DEMOCRAZIA!
D: Cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato in questa assemblea?
R: Sicuramente ha funzionato la volontà di partecipazione da parte di tutti, mentre non hanno
funzionato alcuni cavetti delle televisioni!
D: Come si possono combattere fenomeni come questo ed evitare la loro ricomparsa?
R: Fenomeni come questo si possono combattere attraverso l’INFORMAZIONE e la CULTURA.
Luna Calderari e Nicolò Peretti
4
Sentiamo la Prof. BonifaCCio
d. Buongiorno Prof.ssa Bonifaccio? Due C?
r. Buongiorno. Si due C.
d Allora le certificazioni di inglese, quante e quali?
r. Sono due. Il PET (Preliminary English Test), livello B1 e il FCE (First Certificate of
English), livello B2.
d. come funziona il tutto?
r. La scuola offre un corso di dieci ore per preparare ciascuna delle certificazioni. Il
corso si svolgerà nel laboratorio linguistico multimediale del nostro istituto con
cadenza settimanale nel corso del secondo quadrimestre. L’adesione è a base
volontaria,ma si richiede il superamento di un test di simulazione per valutare le
effettive possibilità dell’alunno.
d. qual è il costo per gli interessati?
r. Il costo del corso è a carico dell’istituto, mentre il costo per l’iscrizione all’esame alla
Cambridge School e il rilascio della certificazione è di circa 80 euro per il PET e di
circa 140 euro per il FIRST.
d. qual è il vantaggio della certificazione?
r. La certificazione garantisce crediti per le varie facoltà universitarie, è riconosciuta a
livello europeo e rappresenta un requisito pressoché indispensabile da inserire nei
curricoli.
d. a chi possiamo rivolgerci?
r. Io sono la referente del progetto e terrò personalmente il corso. Potete comunque
visitare anche il sito della Cambridge school
d. Thank you. Bye.
r. CCiao.
( la redazione )
5
Le porte del 2014 si sono già spalancate portando nuove mode e tendenze da scoprire. Ma prima di
tutto, prima di fare qualsiasi acquisto è bene che diate un taglio all’anno passato. E qual'è il modo
migliore per farlo? Iniziando dai capelli.
Dalle passerelle e scelte degli hairstylist più famosi,
scopriamo che le nuove tendenze tagli capelli 2014 puntano
su tagli fondamentalmente semplici e dall'effetto naturale, che
possono essere acconciati in modo diverso a seconda
dell'occasione. Tra le tendenze più in voga di quest’anno
troviamo la frangia corta, vista già la scorsa estate sulle
passerelle di Prada, viene riproposta anche questa stagione.
Tra quelle più amate resta però la frangia lunga che copre le
sopracciglia e mette in risalto gli occhi; è indicata
particolarmente per chi
ha i capelli lisci. La
frangia è ottima anche in abbinamento con alcuni caschetti o
comunque a tagli di media lunghezza perché dà un effetto
vellutato e non corre il rischio di fastidiosi arricciamenti dovuti
all’umidità. Per chi ha i capelli ricci, invece, la soluzione è il
ciuffo laterale: è un ciuffo pieno, corposo, sfilato con leggerezza
e che poggia sullo zigomo. Quello
un po' più lungo, che sfiora la
mascella, è più adatto ai tagli
lunghi ma è l’ideale per ogni tipo
di viso.
Una delle accoppiate vincenti in
fatto di hairstyle per la stagione è
sicuramente il caschetto in tutte le sue varianti e la frangia,
abbinamento preferito per diverse celebrities, elegante e audace al
tempo stesso. Tra gli accessori che mettono in risalto la frangia
troviamo fasce, foulard e cerchietti per capelli da portare sia a capelli
sciolti legati in una coda o una treccia per dare un tocco vintage al
vostro look. Non esitate, dunque. Scegliete il vostro taglio con la
frangia preferito da adattare al vostro nuovo stile di vita!
Ginige Anjalika e Tregnaghi Elisa 3^B
6
OTTO VOLTE GIORGIA!!!
Ciao ragazzi,
Io sono Giorgia e volevo raccontarvi della mia storia con Otto.
Otto é il mio cane super poliziOtto, il nostro amore é
nato circa un mese fa da una foto...sapete
com'é....Amore a prima vista!
Otto mi rallegra le giornate.
Tante volte ha messo a dura prova i miei nervi (sempre
saldi) ora invece é molto bravo e apprende molto!!!
Otto per Otto fa asino cotto, ma il mio Otto é
speciale... È un topOtto che si arrampica ovunque!! Sale
sul divano e poi si lancia giù nella sua cuccia come se
fosse un paracadutista!
Sabato sera si è guardato la partita Milan - Napoli, ora
devo capire per quale squadra tifa perché lui non vuole
dirmelo! A volte vorrei che mi esprimesse le
sue volontà, i suoi gusti, ma sta sempre li, in silenzio,
non parla mai!
Il nostro amore è appena sbocciato e Otto è il mio
uomo ideale!
Giorgia Gelmetti 5^E
Love Actually è un blog creato del mese di ottobre 2013 dalla professoressa di francese
Antonella Tacconi, in collaborazione con Barbara Principi (professoressa di italiano
nella scuola francese di Rambouillet).
Il progetto Love Actually consiste nello scambio di informazioni su Verona, in lingua
francese da parte degli studenti di 1° dell’Istituto Lorgna Pindemonte e su Rambouillet
in lingua italiana da parte degli studenti francesi. Poi con l’aiuto della professoressa
d’inglese, abbiamo fatto una presentazione personale postandola sul blog. Adesso,
invece, con l’arrivo di San Valentino, la classe ha preparato un video rappresentando
Verona ‘in love’.
Daniela Burdila, Bortolazzi Sara, Pulgani Alessia 1^A
7
Fondato nel 1929 da un gruppo di appassionati sportivi della piccola frazione di Verona,
il Chievo è stato costituito con pochi mezzi ma con un grande entusiasmo. Dopo la sua
promozione in Serie A, la squadra ha sempre dimostrato un grande carattere e una
speciale determinazione per conquistare anche un posto in Europa.
La vera anima del Chievo, è la North Side ’94, ovvero la curva che ogni domenica cerca
di sostenere i propri giocatori sia in casa che in trasferta.
Quest’anno però non sono come gli anni passati, ma con il lavoro e il sacrificio di tutto
l’ambiente giallo blu, la salvezza può essere raggiunta senza problemi.
Ma non solo, con l’arrivo di Mister Corini, i risultati sono leggermente migliorati grazie
anche alla vittoria nel derby Scaligero per lo 1-0 con il goal al 92’ di LAZAREVIC.
Comunque vada noi sosterremo sempre la nostra passione.
#AvantiChievo
#NonMollareMai
Nicola Basso e Riccardo Zardini 3^E
LA RISPOSTA È FACILE…
Chievo o Hellas? Naturalmente Milan… Nonostante la stagione deludente che i ragazzi
di Seedorf stanno disputando, l’intenzioni della società rimangono quelle di formare una
squadra competitiva sia a livello italiano sia a livello europeo. Con l’arrivo del nuovo
allenatore che sta già apportando i primi miglioramenti,sia nella fase offensiva sia in
quella difensiva, i risultati e il modo di giocare stanno avendo dei riscontri positivi che
hanno portato una serie di punti in casa Milan, grazie ai quali la squadra è riuscita a
risollevarsi in classifica. La stagione è ancora molto lunga, e nonostante sembra essere
sfumato l’obbiettivo di arrivare in Europa l’anno prossimo, restano comunque aperte le
possibilità di continuare il cammino in Champions League per ridare morale ai
giocatori. Sarà proprio in Champions che il Milan dovrà affrontare una partita
importante contro l’Atletico Madrid, squadra che sta dominando il campionato spagnolo
insieme a due big del calcio mondiale come Real Madrid e Barcellona.
I giocatori sono chiamati a disputare una bella partita per ridare entusiamo a se stessi e
ai tifosi che nonostante i risultati ottenuti fino ad ora non hanno mai smesso di incitare e
incoraggiare la squadra.
Andrea Zardini 3^A
8
La squadra di pallavolo che rappresenta la nostra città è la Calzedonia Verona,
inizialmente conosciuta come Marmi Lanza Verona. È una società che allena anche
ragazzi del settore giovanile (dai 12 ai 20 anni) a livello provinciale e regionale, di cui
io ho la fortuna di far parte. Già, parliamo proprio di ragazzi, perché anche se la
pallavolo è considerata lo sport femminile per eccellenza, in realtà non è affatto così. Si
tratta di uno sport unico, che ti insegna cos'è una squadra, cosa vuol dire lavorare con
gli altri e per gli altri, cos'è il lavoro duro e costante per riuscire a fare quel punto che
cambia le sorti della partita, ti fa provare il gusto della vittoria, ma anche l'amarezza
della sconfitta: questo è il mio sport!
Klevi Allgjata 3^E
Ringraziamo e
volentieri
pubblichiamo…
il bar “IL PUNTO
ROSA” per averci
aiutato
nell’organizzazion
e di “porte aperte”,
fornendo cibi e
bevande ai ragazzi
delle
scuole
superiori di primo
grado.
(a destra la foto del
bar)
9
Noi riteniamo che la settimana lunga sia
più vantaggiosa per gli studenti in quanto
mantenendo gli orari attuali, tutti gli
alunni, compresi quelli che abitano fuori
città, riuscirebbero ad arrivare a casa in
tempo per poter studiare e continuare a
praticare le attività sportive e/o i propri
hobby.
Vorremmo sottolineare che la
concentrazione alle lezioni ed il relativo
rendimento è sicuramente migliore se la
giornata scolastica si limita alle 5 ore
canoniche per 6 giorni a settimana.
Abbiamo inoltre più volte sentito parlare
del problema economico dell’ATV e della
conseguente necessità di dover eliminare
le corse del sabato, ma temiamo che questa
soluzione porterebbe solo disagi per gli
studenti costretti a prendere i mezzi
pubblici per recarsi in città, in quanto il
fatto di uscire tutti da scuola alla stessa ora
potrebbe causare un sovraffollamento degli
autobus, rendendo il viaggio un momento
di stress e nervosismo. Pur non essendo
direttamente interessate a tale scelta,
riteniamo che gli elementi esposti in
precedenza siano più che sufficienti per
mantenere la settimana lunga.
Auguriamo un buon anno scolastico a tutti
e un grosso in bocca al lupo ai ragazzi di
quinta per la maturità.
Valeria Prina & Sara Sganzerla
PRO
SETTIMANA
LUNGA
10
PRO
SETTIMANA
CORTA
Settimana corta. Senza dubbio. Gli
studenti, infatti, avrebbero più
tempo per “riposarsi” durante il
fine settimana e quindi recuperare
le energie necessarie per affrontare
al meglio i cinque giorni di scuola.
Valutiamo bene la posizione di chi
non è d’accordo. La loro ipotesi è
che quando si torna a casa non si
riesce
a fare i compiti per la stanchezza.
Ma se valutiamo bene non si deve
rimanere a scuola tutto il
pomeriggio,
ma si tratta al massimo di
aggiungere un’ora alla mattinata,
che non cambia la giornata. Poi per
i compiti i
ragazzi potrebbero imparare a
scaglionare il lavoro anche in più
giorni, così da non ridursi, come
sempre,
all’ultimo
momento.
Inoltre il sabato libero ci permette
di tagliare la settimana dagli
impegni scolastici e questi due
giorni dedicarli agli hobby o a chi
vogliamo, anche perché i momenti
piacevoli passano troppo
velocemente.
Elisa Zamperini
SanValentinoPerTreCentoSessantaCinque
Disegno di: Alberto Natile 3E
Direttori: Peretti Nicolò, Calderari Luna
Redattori:Barbato Martina; Zamperini Elisa: Prina Valeria;
Sganzerla Sara; Natile Alberto; Groppi Giacomo; Basso Nicola;
Alljgata Klevi; Bortolazzi Sara; Pulgani Alessia; Burdila Daniela; Zardini
Andrea; Zardini Riccardo; Tregnaghi Elisa; Ginige Anjalika
Referente Collegio Docenti: Prof. Alberto Santucci
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