I. Classi di sostanze vietate - Settore Tecnico

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I. Classi di sostanze vietate - Settore Tecnico
7– QUADERNI
PRESENTAZIONE
Il Settore Tecnico, su incarico del Consiglio Federale, ha
rappresentato la F.I.G.C. nelle diverse sedi in cui si è discusso
delle problematiche riguardanti la lotta contro il doping e
più in generale la tutela della salute dei calciatori.
Il 7 settembre 1998 fu organizzato a Coverciano un incontro
con i medici federali, i responsabili sanitari delle società professionistiche di serie A - B - C e i rappresentanti della
Federazione Medico Sportiva. Durante quella riunione emersero le differenze tra le diverse iniziative inerenti la lotta al
doping e la tutela della salute. Era necessario che ogni iniziativa si volesse assumere, si adattasse bene ad uno sport di
squadra. Si decise, così, di predisporre un opuscolo di carattere informativo, da distribuire a tesserati, studenti e famiglie,
sui reali rischi del doping e sulle conseguenze che certe
sostanze possono determinare a lungo termine sulla salute
degli atleti.
Questo manuale è il risultato del lavoro di gruppo svolto, in
particolare dalla Sezione Medica, a Coverciano.
Auspichiamo possa diventare un utile punto di riferimento
nella lotta ad uno dei maggiori problemi che minaccia tutto il
mondo dello sport.
Mario Valitutti
Presidente del Settore Tecnico
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Introduzione
Definizione di doping
L'uomo ha sempre cercato di aumentare le proprie prestazioni
psico-fisiche in modo artificiale: nei tempi antichi facendo uso di
sostanze vegetali contenute in alcuni funghi o in piante particolari,
attualmente ricorrendo ai mezzi proposti dalla moderna farmacologia che ha messo a punto sostanze estremamente attive per curare
malattie talora gravi, ma che in qualche circostanza hanno un effetto positivo sulle prestazioni fisiche dei soggetti sani.
L'elevato grado di specializzazione e di allenamento richiesto oggi
in tutte le attività sportive ha portato molti a credere che l’uso di
sostanze farmacologiche o di altre procedure sia indispensabile per
potere avere speranze di successo nelle competizioni.
Deve essere ben noto a tutti che l'assunzione di farmaci per
aumentare la prestazione è un atto grave contro la morale sportiva,
in quanto contravviene il principio che ciascuno deve gareggiare
secondo le proprie capacità, acquisite attraverso i sacrifici imposti
da un corretto allenamento e da un adatto stile di vita, e che l'inosservanza di tali norme è punita con sanzioni molto severe.
Deve essere pero' soprattutto noto che l'uso indiscriminato di farmaci puo' determinare un grave danno alla salute in tempi più o
meno brevi.
E’ per rendere ben conosciuto tale pericolo che la F.I.G.C. propone a Dirigenti, Allenatori ed Atleti di ogni categoria questo opuscolo edito a cura della Sezione Medica del Settore Tecnico; affinché
ciascuno possa prendere atto di quali sono le sostanze vietate e di
quali rischi per la salute esse possano costituire.
Nota :
il presente quaderno del Settore Tecnico rappresenta una guida
alle norme antidoping aggiornata al mese di luglio 1999.
Per quanto concerne la normativa ufficiale si rimanda al
Regolamento Federale Antidoping ed eventuali successivi comunicati emessi sulla specifica materia dalla F.I.G.C.
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La definizione di doping è alquanto difficile per l’aspetto
estremamente polimorfo del problema. Di seguito vengono
riportate alcune definizioni che sono state proposte dal
Consiglio d’Europa, dalla Commissione Medica del C.I.O.,
dalla F.I.F.A. e dalla F.I.G.C.
Consiglio d’Europa 1973 “Il doping consiste nella somministrazione o assunzione, da parte di individui in buona salute,
di sostanze di ogni genere che sono estranee alla costituzione
dell’organismo, di sostanze fisiologiche non naturali o che
sono utilizzate in maniera abnorme, al fine di migliorare artificialmente e scorrettamente la prestazione in un evento sportivo. Inoltre devono essere considerati doping anche un certo
numero di interventi psicologici attuati per migliorare la prestazione”
Commissione Medica del C.I.O. 1986 “ Il doping consiste
nell’impiegare sostanze comprese nel gruppo dei farmaci che
non si devono usare, ma anche attuare altri interventi illeciti
come l’emotrasfusione”
Regolamento per il controllo del doping approvato da
Comitato Esecutivo della F.I.F.A., il 7 dicembre 1996 e rivisto
nella seduta del 27 maggio 1998 a Zurigo.
“Per doping si intede ogni tentativo non fisiologico di
aumentare le capacità fisiche e psichiche del giocatore o di
trattare disturbi o lesioni, quando non giustificato sul piano
medico, per il solo scopo di prendere parte alla competizione,
impiegando (per auto-somministrazione) somministrazione o
prescrizione, una sostanza dopante vietata, quale che sia la
persona che abbia preso l’iniziativa, atleta o altro (allenatore,
preparatore, medico, fisioterapista o massaggiatore), prima o
durante una competizione. Questa definizione è applicabile al
di fuori delle competizioni per gli steroidi anabolizzanti, gli
ormoni peptidici, così come per sostanze che producono
effetti analoghi.
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È classificato come doping anche il ricorso a metodi proibiti
(ad es. doping ematico) o la manipolazione dei campioni utilizzati per il controllo.
Il doping contravviene all’etica dello sport e rappresenta un
pericolo acuto o cronico per la salute del giocatore, con possibili conseguenze fatali.”
Regolamento dell’Attività Antidoping della F.I.G.C. 1999 “Il
doping contravviene all’etica dello sport e della scienza medica. Il doping consiste nella somministrazione di sostanze
appartenenti alle classi proibite di agenti farmacologici o
nell’utilizzo di vari metodi proibiti.
Il doping è contrario ai principi di lealtà e correttezza nelle
competizioni sportive, ai valori culturali dello sport, alla sua
funzione di valorizzazione delle genuine potenzialità fisiche e
delle qualità morali degli atleti.
Il doping è proibito dal Comitato Olimpico Internazionale,
dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, dalla F.I.F.A. e
dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.). La somministrazione, l’assunzione e l’uso di sostanze e metodi
doping da parte di atleti e di soggetti dell’ordinamento sportivo, sono vietati e comportano l’attivazione di un procedimento disciplinare, e l’applicazione delle sanzioni stabilite dal
C.O.N.I. e dai regolamenti della F.I.G.C.
L’elenco formulato dal C.I.O. relativo alle “Classi di sostanze
proibite e metodi proibiti” in materia di doping, è deliberato
dal C.O.N.I. e viene sottoposto a successivi aggiornamenti.
L’elenco e gli aggiornamenti vengono comunicati alla
F.I.G.C. che provvede a recepirli nel proprio regolamento ed
a darne la massima divulgazione ai propri affiliati.
Con il tesseramento ed il suo rinnovo, i giocatori assumuno
l’obbligo di sottoporsi al controllo antidoping.
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PARTE 1
Classi di sostanze vietate e pratiche doping
Qui di seguito viene pubblicato l'elenco delle classi di sostanze e metodi doping approvato dalla giunta esecutiva del
C.O.N.I. con deliberazione 255 del 12 marzo1999
Tale elenco è adeguato a quello approvato dal C.O.N.I. sulla
base di quanto emanato dal C.I.O. per l'anno 1999.
SOSTANZE E PRATICHE VIETATE
I Classi di sostanze vietate
A. Stimolanti
B. Narcotici
C. Agenti anabolizzanti
D. Diuretici
E. Ormoni peptidici, mimetici ed analoghi
II. Pratiche vietate
A. Doping ematico
B. Manipolazioni farmacologiche, chimiche e fisiche
III. Classi di sostanze sottoposte a particolari restrizioni
A. Alcool
B. Cannabinoidi
C. Anestetici locali
D. Corticosteroidi
E. Beta-bloccanti
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I. CLASSI DI SOSTANZE VIETATE
Per le varie classi di sostanze proibite vengono riportate brevi
schede monografiche strutturate in una prima parte in cui
vengono indicate le caratteristiche principali delle diverse
categorie, ed una seconda in cui sono riportate le sostanze più
utilizzate di quella classe, gli effetti ricercati e gli effetti avversi
a breve e medio-lungo termine sugli organi bersaglio con l'indicazione dei principali effetti ed effetti avversi analiticamente
indicati nella figura a fianco. La presenza di un'eventuale nota
a fianco della parte generale indica che tali sostanze presentano un particolare rischio per la vita, oppure che possono essere presenti anche in farmaci di comune utilizzo.
Simboli utilizzati:
Indica che l’uso di tali sostanze comporta un rischio per la
vita
Indica la necessità di prestare attenzione, in quanto tali
sostanze possono essere presenti in prodotti di uso comune
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Stimolanti
Gli stimolanti comprendono vari tipi di farmaci che incrementano
la vigilanza, riducono la fatica, il senso di fame e possono aumentare la competitività e l’aggressività. Il loro uso, peraltro, può produrre una diminuzione della capacità di autocontrollo che può risultare, in alcuni sport, lesiva sia per se stessi che per gli altri. L’amfetamina e le sostanze affini sono stati i farmaci più utilizzati e che
hanno prodotto i maggiori danni tra i praticanti attività sportive,
essendo responsabili di vari casi di morte in atleti. Altre sostanze stimolanti sono rappresentate dall’efedrina e sostanze affini e dalla
caffeina. Questo tipo di composti, utilizzato in alte dosi, produce stimolazione psichica ed aumento del flusso ematico, con effetti
secondari nocivi a carico del sistema nervoso centrale e di quello
cardiocircolatorio. Rientrano tra gli stimolanti anche i beta2-agonisti (farmaci antiasmatici) utilizzati in ambito sportivo per il loro
effetto di stimolo sulla ventilazione oltre che sull’attività contrattile
del cuore. Anche in questo caso il loro impiego in soggetti non
affetti da patologie risulta inutile e pericoloso. Per alcuni beta2-agonisti viene consentito l’uso, nel caso di patologie respiratorie, con le
modalità riportate nella Parte II.A.
Efedrina, pseudoefedrina, fenilpropanolamina, norpseudoefedrina: sono
spesso presenti nei preparati contro le malattie da raffreddamento,
dispensabili nelle farmacie senza bisogno di ricetta medica.
Nonostante per alcune di queste sostanze si abbia positività solo per
il superamento di una determinata soglia (vd. Parte II.A), si ricorda
che cio’ è in funzione del dosaggio e della capacità di escrezione
individuale. Quindi nessun prodotto contro le malattie da raffreddamento e l’influenza deve essere utilizzato senza prima aver consultato il medico o il farmacista. Caffeina: questa è contenuta in vari
prodotti (caffè, the, bevande energizzanti e a base di cola, e prodotti di eboristeria quali ad esempio il guaranà) oltre che in vari analgesici ed alcuni farmaci per le malattie da raffreddamento, per cui
si puo’ avere un effetto di sommazione, con superamento della
soglia consentita. Amfetamina e amfetaminosimili : sono presenti, per
la loro capacità di ridurre il senso di fame, in alcuni preparati usati
per il controllo del peso. Anche a questi va prestata quindi particolare attenzione.
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Amfetamina e suoi derivati
Efedrina e simili
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
Caffeina
Riduzione fatica, euforia
EFFETTI
Eccitazione,
irrequietezza,
insonnia, aggressività
- spiccata azione stimolante sul sistema nervoso centrale
(aumento dell’attenzione, competitività, senso di benessere,
euforia, riduzione del senso di fatica)
- aumento della frequenza cardiaca
- aumento della glicemia e degli acidi grassi liberi
- riduzione del senso di fame (effetto anoressizzante)
Tossicomania
Rischio
cardiovascolare
Aumento
frequenza
cardiaca
EFFETTI AVVERSI
Sistema nervoso centrale
- tremori, eccitazione, aggressività
- perdita del senso critico
- cefalea
- insonnia
- vomito, anoressia
- iperpiressia (colpo di calore)
- convulsioni
- forte stato depressivo, psicosi
- dipendenza, tossicomania
Sistema cardiocircolatorio
- ipertensione
- tachicardia
- disturbi del ritmo
- vasocostrizione
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Colpo di calore
Vomito
Stimolo metabolismo
energetico
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Salbutamolo - Salmeterolo - Procaterolo
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- broncodilatazione
- aumento dell'efficacia contrattile del miocardio
EFFETTI AVVERSI
- tremori, agitazione, irritabilita', insonnia
- iperidrosi
- scialorrea
- ritenzione urinaria
- anoressia
- ipopotassiemia
- alterazioni della pressione arteriosa (sia ipotensione che
ipertensione)
- tachicardia e disturbi del ritmo
- dispnea
Broncodilatazione
Azione
cardiostimolante
Agitazione
irritabilità
insonnia
Disturbi ritmo
cardiaco
Iperidrosi
Ritenzione
urinaria
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Narcotici
Le sostanze che appartengono a questa classe, rappresentate
dalla morfina e dai suoi analoghi chimici e farmacologici, vengono usate specificamente come analgesici per il trattamento
del dolore di intensità da media a elevata o, alcune di esse,
come antitussivi.
Tali sostanze sono qualificate come narcotiche perché con
l’incremento della dose inducono depressione di alcune funzioni del SNC ed alterazione della coscienza.
La loro assunzione cronica induce tolleranza, cioè perdita
progressiva dell’efficacia, e dipendenza fisica, fino ad arrivare
ad una vera e propria sindrome da astinenza alla sospensione
del farmaco.
Vi sono stati sufficienti rilievi in passato che dimostravano un
abuso degli analgesici narcotici negli sportivi e per questo la
Commissione Medica del C.I.O. ne ha bandito l’impiego.
Tale divieto appare anche giustificato dalle restrizioni internazionali sul trasporto di questi farmaci ed in linea con i
regolamenti e le raccomandazioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS).
Va ricordato che un efficace trattamento di dolori da lievi
fino a moderati puo’ essere ottenuto usando farmaci diversi
dai narcotici, come gli analgesici ad azione anti-infiammatoria
ed antipiretica per i quali non vi sono particolari restrizioni.
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Codeina, destrometorfano, destropropossifene, diidrocodeina, difenossilato, etilmorfina, folcodina, e propossifene, possono essere contenute nei preparati contro la tosse e la diarrea, molti dei quali
reperibili in farmacia senza necessità di ricetta medica. L’uso
di queste sostanze è consentito dalle norme vigenti (vd. Parte
II), tuttavia vi è la possibilità che nella metabolizzazione
nell’organismo si formino molecole, ritrovabili poi nelle
urine, comuni con le sostanze proibite. Pertanto nessun preparato di tale tipo va utilizzato senza precisa indicazione e
controllo da parte del medico, anche alla luce del fatto che vi
sono in commercio validi antitosse non narcotici.
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Morfina - Pentazocina
EFFETTI
- interferenza a livello del sistema nervoso centrale con la percezione e la reazione al dolore con aumento della tollerabilità
allo stesso
EFFETTI
Aumento tollerabilità
al dolore
EFFETTI AVVERSI
- broncospasmo
- depressione della funzione respiratoria
- nausea
- vomito
- stipsi
- riduzione del flusso urinario
- aumento della sudorazione
- scialorrea
- cambiamento dell’umore
EFFETTI AVVERSI
Alterazioni umore
Nausea vomito
Depressione
funzione
respiratoria
Broncospasmo
Stipsi
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Agenti Anabolizzanti
Per agenti anabolizzanti si intendono quelle sostanze che agiscono stimolando l'attività anabolica dell'organismo e cioè i
processi costruttivi in genere ed il ricambio delle proteine in
particolare. La loro azione anabolica si esplica aumentando la
maturazione ossea e lo sviluppo delle masse muscolari.
Rientrano tra gli agenti anabolizzanti gli androgeni, ormoni
sessuali maschili il cui prototipo è rappresentato dal testosterone; gli steroidi anabolizzanti, farmaci derivati dal testosterone;
alcuni beta2-agonisti.
Il testosterone è un ormone prodotto naturalmente dall'organismo che agisce favorendo lo sviluppo sia degli organi
genitali che dei caratteri sessuali secondari maschili (azione
androgena o virilizzante). Il suo utilizzo in ambito medico
trova indicazione nel trattamento degli ipogonadismi (insufficiente produzione di testosterone da parte dei testicoli) o
della grave ipo-atrofia muscolare.
Gli steroidi anabolizzanti presentano, rispetto agli androgeni, maggiore effetto anabolico e minore attività mascolinizzante, tuttavia sempre presente. In ambito sportivo entrambi
sono stati utilizzati nel tentativo sia di incrementare la massa e
la forza muscolare in concomitanza con allenamenti specifici
e con un aumento dell'apporto proteico alimentare, sia di
migliorare la competitività aumentando l'aggressività. Sia gli
androgeni che gli steroidi anabolizzanti presentano un vasto
corollario di gravi effetti collaterali, soprattutto se assunti per
periodi prolungati o a dosaggi elevati. Tali effetti interessano
principalmente la sfera genitale, l'apparato cardiovascolare e
il fegato. Essi possono inoltre avere effetto sulla personalità
del soggetto fino ad arrivare a depressione e psicosi.
Gli effetti sull'apparato genitale maschile sono rappresentati
essenzialmente dalla riduzione di volume dei testicoli (ipotrofia testicolare) e dall'aumento di volume della ghiandola prostatica (ipertrofia prostatica). L'ipotrofia testicolare si accompagna ad una riduzione della produzione degli spermatozoi
fino ad arrivare, per somministrazione di dosi elevate, al blocco totale con conseguente sterilità. L'ipertrofia prostatica
determina, per compressione sull'uretra, la necessità frequente di urinare, la riduzione della forza del getto ed una sensa16
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zione di peso al basso ventre, fino ad arrivare a ritenzione urinaria.
Nella donna la somministrazione di anabolizzanti causa
soprattutto una inibizione della funzione ovarica con alterazioni del flusso mestruale fino ad arrivare all'amenorrea.
In entrambi i sessi l'uso degli anabolizzanti determina un
aumento del rischio di accidenti cardiovascolari, per aumento
dei lipidi plasmatici, e danni a livello epatico, con alterazione
della funzionalità dell'organo fino all'insorgenza di tumori.
La somministrazione di tali sostanze in età pre-pubere determina inoltre un arresto di crescita per precoce saldatura delle
cartilagini epifisarie.
Tra gli anabolizzanti vengono considerati anche i
beta2-agonisti, farmaci che possiedono a basse dosi un effetto
rilassante sulla muscolatura liscia e vengono pertanto impiegati nell'asma bronchiale, mentre a dosaggi più elevati sembrano avere un effetto di stimolo sulle fibre muscolari, soprattutto di tipo II. Utilizzati a tali dosaggi i beta-2-agonisti sono da
considerare pericolosi, ed anche potenzialmente letali, per gli
effetti che determinano sul sistema cardiovascolare, rappresentati soprattutto da alterazioni della pressione arteriosa e
del ritmo.
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Androgeni -Steroidi Anabolizzanti
Testosterone - Nandrolone - Stanozolol
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- sviluppo della massa dei muscoli scheletrici
- stimolo sulla sintesi dei globuli rossi
- stimolo sulla produzione della matrice ossea
EFFETTI AVVERSI NEL MASCHIO
in età pre-pubere
- precoce saldatura delle cartilagini epifisarie (blocco crescita ossa
lunghe)
- inibizione della spermatogenesi
nell’adulto
- oligospermia/azospermia (riduzione del numero/assenza di
spermatozoi)
- atrofia testicolare
- ipertrofia prostatica
- alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori
- aumento dei lipidi plasmatici (colesterolo, trigliceridi)
EFFETTI AVVERSI NELLA FEMMINA
- soppressione della funzione ovarica (amenorrea)
- atrofia della ghiandola mammaria
- virilizzazione (approfondimento del timbro di voce, crescita dei
peli su volto, arti e torace, caduta dei capelli, cute untuosa e
comparsa di acne)
- alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori
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Stimolo produzione
matrice ossea
Blocco crescita
ossa lunghe
Stimolo produzione
globuli rossi
Virilizzazione
Danni epatici
(possibilità
tumori)
Sviluppo massa
muscolare
Danni
funzione
riproduttiva
Aumento trigliceridi
e colesterolo
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Beta 2 agonisti
Clenbuterolo
EFFETTI
EFFETTI
Agitazione
irritabilità
insonnia
- ipertrofia delle fibre di tipo II
- broncodilatazione
Broncodilatazione
EFFETTI AVVERSI
- agitazione, irritabilita’
- insonnia
- iperidrosi
- scialorrea
- ritenzione urinaria
- tremori
- ipopotassiemia
- alterazioni della pressione arteriosa (sia ipotensione che
ipertensione)
- tachicardia e disturbi del ritmo
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Disturbi del ritmo
cardiaco
Iperidrosi
Ipertrofia fibre
muscolari tipo II
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EFFETTI AVVERSI
Ritenzione
urinaria
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Diuretici
Si definiscono diuretici quei farmaci che determinano, con
meccanismi diversi, un aumento della produzione renale di
urina. I diuretici hanno importanti indicazioni terapeutiche
per l'eliminazione di liquidi dai tessuti in alcune condizioni
patologiche quali l'ipertensione e gli edemi. La loro somministrazione avviene comunque sempre sotto uno stretto controllo medico per le notevoli ripercussioni che possono avere sull'equilibrio idrico ed elettrolitico.
Gli sportivi utilizzano i diuretici, in assenza di indicazione
medica, per due ragioni principali:
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dell'escrezione di acqua e sali puo' risultare in un danno
importante, poichè la perdita di liquidi artificialmente provocata con i diuretici risulta ulteriormente aggravata dalle inevitabili perdite di liquidi che si hanno durante l’attività fisica,
soprattutto attraverso la sudorazione.
Lo stato di disidratazione che si viene ad avere, anche se di
modesta entità, è in grado di ripercuotersi negativamente sul
corretto funzionamento di numerosi sistemi, tra cui quello
cardiocircolatorio, muscolare e nervoso e quindi fondamentalmente sulle capacità di prestazione e di dispersione del
calore. Appare evidente come questa rappresenti una situazione temibile per lo sportivo e come il maluso dei diuretici rappresenti non solo una frode, ma anche un importante rischio
per l'atleta.
1) ridurre il peso rapidamente in quegli sport in cui viene
utilizzato questo parametro ai fini della suddivisione in categorie;
2) aumentare la velocità di eliminazione delle sostanze
dopanti assunte, o ridurre la loro concentrazione nelle urine
mediante la maggiore escrezione di liquidi, nel tentativo di
minimizzare le possibilità di rilevamento.
In entrambi i casi si tratta di chiare manipolazioni inaccettabili sul piano etico, che rappresentano un comportamento
sleale nei confronti degli avversari permettendo di competere
con categorie inferiori alla propria e di utilizzare pratiche
dopanti. Oltre all’aspetto “morale” occorre comunque sottolineare che l’uso dei diuretici senza indicazione medica comporta notevoli rischi per la salute per la possibilità di gravi
effetti avversi. Questi sono rappresentati essenzialmente dalla
eccessiva perdita di liquidi e quindi disidratazione, dalla formazione di calcoli renali, dalle alterazioni di vari elettroliti
(principalmente sodio, potassio e magnesio), dalla ridotta tolleranza agli zuccheri, da reazioni da ipersensibilità, dalla
compromissione della normale funzionalità del midollo
osseo, con conseguente riduzione della produzione di globuli
rossi e/o bianchi.
Senza arrivare a veri e propri quadri patologici come questi
ultimi, va comunque detto che nell'atleta il solo incremento
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Acetazolamide - Furosemide Idroclorotiazide
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EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- aumento dell’escrezione di urina
Alterazioni equilibrio
idro-salino
Disidratazione
Collasso
EFFETTI AVVERSI
- alterazione dell’equilibrio idro-salino
- disidratazione, collasso
- crampi muscolari
- senso di fatica
- alterazione del metabolismo degli zuccheri e dei grassi
- aumento dell’acido urico
- formazione di calcoli renali, lesioni renali
- reazioni da ipersensibilità
- riduzione della produzione di globuli rossi e/o bianchi
Aumentata
escrezione
urina
Lesioni renali
Crampi muscolari
Sensazione di fatica
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Ormoni peptidici mimetici
e analoghi
(emoconcentrazione). La gonadotropina ipofisaria è necessaria per
il processo di ovulazione nella donna e di spermatogenesi e sintesi
degli ormoni androgeni nel maschio. Viene impiegata, insieme alla
gonadotropina corionica, nella terapia della sterilità femminile. Nel
maschio, la gonadotropina ipofisaria stimola principalmente la sintesi di testosterone. Gli effetti cercati e gli effetti avversi sono pertanto gli stessi dell’uso di testosterone. Il fattore di crescita insulinosimile (cosi’ chiamato per l’analogia molecolare con l’insulina)
viene prodotto in vari tessuti sotto l’azione dell’ormone della crescita e rappresenta il principale mediatore della sua azione. Gli
effetti cercati e gli effetti avversi sono pertanto gli stessi dell’uso di
ormone della crescita. L’insulina, ormone prodotto dal pancreas, è
il principale regolatore della quota di glucosio nel sangue (glicemia) promuovendo la captazione del glucosio stesso da parte delle
cellule del fegato, del muscolo e del tessuto adiposo. La carenza di
insulina determina l’insorgenza del diabete insulino-dipendente
nel cui trattamento viene quindi utilizzata. Poichè l’insulina stimola
anche il trasporto di aminoacidi all’interno del muscolo aumentando le sintesi proteiche, la sua somministrazione dopo un carico di
lavoro porterebbe, oltre che ad una migliore utilizzazione dei carboidrati e pertanto ad un più rapido ripristino delle scorte energetiche, anche ad una più rapida resintesi proteica. Il suo uso al di
fuori di quella che è la sua unica indicazione medica, e cioè il diabete, ètuttavia pericoloso per la possibilità di brusche variazioni
della glicemia. Ne viene consentito l’uso, poichè indispensabile alla
vita, nell’atleta affetto da diabete mellito insulino-dipendente. In
tale caso è necessario che l’endocrinologo o il medico di squadra
attestino tale condizione, e ne diano comunicazione scritta alla
Sezione Medica del Settore Tecnico della F.I.G.C.
Nel 1989 la commissione medica del CIO ha introdotto una nuova
serie di sostanze proibite, gli ormoni peptidici e glicoproteici. Nel
1990 è stata inserita nella lista l’eritropoietina, e nel 1999 la gonadotropina sintetica ed ipofisaria, il fattore di crescita insulino-simile
(IGF-1) e l’insulina. È altresi’ vietata la somministrazione dei rispettivi fattori di rilascio, mimetici ed analoghi (composti sintetici dotati della stessa attività) di questi ormoni. La gonadotropina corionica,
prodotta a livello placentare, risulta necessaria per il normale svolgimento della gravidanza. Viene utilizzata nella donna per il trattamento della sterilità e nel bambino nei casi di mancata discesa del
testicolo (criptorchidismo). La somministrazione nell’uomo adulto
determina un incremento della produzione di testosterone, che è
l’effetto ricercato a scopo dopante. Il suo uso comporta pertanto gli
stessi rilevanti effetti collaterali della somministrazione degli anabolizzanti.
La corticotropina ipofisaria agisce stimolando la corteccia delle
ghiandole surrenali a produrre ormoni corticosteroidi ed androgeni. Può essere utilizzata in ambito terapeutico nei casi di insufficienza surrenalica secondaria ad un suo deficit. L’azione ricercata a
scopo dopante è essenzialmente quella legata alla iperproduzione
di corticosterone, gravata però da seri effetti collaterali, come
riportato nella scheda. L’ormone della crescita, prodotto dall’ipofisi, è fondamentale per i normali processi di accrescimento nel bambino in via di sviluppo, nel quale un deficit determina nanismo ed
un eccesso gigantismo, e trova indicazione terapeutica nel trattamento del nanismo ipofisario. Nel soggetto adulto agisce in massima parte stimolando il metabolismo proteico, effetto ricercato in
ambito sportivo. Tale utilizzo determina gravi effetti collaterali fra
cui l’acromegalia, cioè l’eccessivo ingrossamento delle estremità
(mani e piedi) e delle ossa facciali, ed alterazioni del metabolismo
degli zuccheri e dei grassi. L’eritropoietina è un ormone, prodotto
dal rene, che esplica la sua azione a livello del midollo osseo promuovendo la formazione dei globuli rossi. Viene utilizzata per la
terapia dell’anemia da insufficienza renale cronica o di altre
forme di anemia grave. Il suo utilizzo al di fuori di specifiche condizioni
cliniche determina un eccesso di globuli rossi nel sangue
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Gonadotropina corionica (hCG)
Gonadotropina sintetica e ipofisaria (LH)
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- nei soggetti di sesso maschile promuove la produzione di testosterone da parte dei testicoli
Emicrania
euforia, depressione
EFFETTI AVVERSI
Blocco crescita
ossa lunghe
Sono gli stessi della somministrazione di testosterone:
in età pre-pubere
- precoce saldatura delle cartilagini epifisarie (blocco crescita
ossa lunghe)
- inibizione della spermatogenesi
Stimolo
produzione di
testosterone
Danni epatici
(possibilità
tumori)
nell'adulto
- oligospermia/azospermia (riduzione del numero/assenza di
spermatozoi)
- atrofia testicolare
- ipertrofia prostatica
- alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori
- aumento dei lipidi plasmatici (colesterolo, trigliceridi)
Si hanno inoltre alcuni effetti specifici:
- alternanza di stati di euforia e depressione
- emicrania
- ginecomastia
- puberta' precoce negli adolescenti
Danni funzione
riproduttiva
Aumento trigliceridi e
colesterolo
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Corticotropina (ACTH)
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- aumentata capacità di sopportare lo stress
- azione antidolorifica
EFFETTI AVVERSI
- ipertrofia del corticosurrene
- osteoporosi (fragilità ossea)
- miopatie
- danni gastro-intestinali fino all’ulcera peptica
- fragilità della cute
- vertigini
- cefalea
- ridotta tolleranza ai glucidi
- euforia, insonnia
Azione antidolorifica
Vertigini, cefalea,
euforia, insonnia
Gastrite
Ulcera
Aumentata
liberazione
ormoni dello
stress
Ipertrofia
corticosurrene
Ridotta tolleranza
ai glucidi
(tendenza diabete)
Disturbi
muscolari
Fragilità ossea
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7 – QUADERNI
Ormone della crescita (GH)
Fattore di crescita insulino simile (IGF-1)
EFFETTI
- stimolo sulla sintesi delle proteine muscolari
- stimolo sulla crescita ossea nel giovane
- aumento della lipolisi
- aumento della glicemia
- aumento delle capacità di riparazione delle ferite
EFFETTI AVVERSI
- acromegalia se assunto nel soggetto adulto
- ingrandimento degli organi interni
- debolezza muscolare ed articolare
- cardiomiopatia
- ipertensione
- intolleranza al glucosio
- diabete
7– QUADERNI
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
Stimolo crescita ossea
(nel giovane)
Aumentata immissione
in circolo delle sostanze
energetiche
Stimolo sintesi
proteine
muscolari
Cardiopatia
ipertensione
Diabete
Aumento
dimensioni
organi interni
Aumentata capacità
riparazione ferite
Danni
muscolari
ed articolari
Aumento
dimensioni
estremità
(acromegalia)
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Eritropoietina (EPO)
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- stimolo sulla produzione dei globuli rossi
EFFETTI AVVERSI
- aumento della viscosità del sangue
- insufficienza cardiaca da sovraccarico
- trombosi
Stimolo produzione
globuli rossi
Trombosi
Insufficienza
cardiaca
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Insulina
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- facilitazione della captazione di glucosio da parte dei tessuti
- stimolo della sintesi proteica
Ipoglicemia
EFFETTI AVVERSI
- crisi ipoglicemiche
- inibizione della produzione endogena
Stimolo sintesi
proteica
Inibizione sintesi
endogena?
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
II. PRATICHE VIETATE
Doping ematico
Per doping ematico si intende la somministrazione ad un
atleta di sangue o di prodotti ematici affini contenenti globuli
rossi per uno scopo diverso dal trattamento medico legittimo
rappresentato dalla grave anemizzazione.
In ambito sportivo l'obiettivo diventa quello di incrementare
l'apporto di ossigeno ai tessuti aumentando notevolmente il
numero dei corpuscoli deputati a tale compito e cioè i globuli
rossi. Tale aumento viene evidenziato dal valore dell'ematocrito
che esprime la percentuale della parte corpuscolata del sangue, rappresentata essenzialmente dai globuli rossi, rispetto a
quella liquida, rappresentata dal plasma.
Per tale metodica puo' essere utilizzato sangue proveniente
da altro individuo (eterotrasfusione), oppure, caso più frequente, sangue prelevato allo stesso atleta da alcune settimane
ad alcuni mesi prima (autoemotrasfusione).
In quest'ultimo caso si avranno in successione:
1) un periodo nella quale l'atleta si trovera' ad allenarsi in
condizioni di anemizzazione;
2) una fase di produzione da parte del midollo osseo di
nuovi globuli rossi fino al ripristino del normale contenuto;
3) un rapido e consistente aumento del numero dei globuli
rossi al momento della reinfusione con valori di ematocrito
nettamente superiori a quelli usuali per il soggetto.
L'eterotrasfusione è stata in pratica abbandonata in quanto
fonte di numerosi rischi quali manifestazioni allergiche (eruzioni cutanee, febbre, ecc.) ed emolitiche acute con possibile
danno renale, reazioni trasfusionali ritardate consistenti in
febbre o ittero, trasmissione di malattie infettive (epatite virale e AIDS), e shock metabolico.
Sia nel caso dell'etero che anche dell'autoemotrasfusione
l'eccessivo incremento dell'ematocrito comporta un notevole
rischio di ipertensione, insufficienza cardiaca da sovraccarico
e trombosi.
La pratica dell'emotrasfusione quindi, oltre ad essere contraria all'etica dello sport, comporta notevoli rischi per la salute.
Per tutte queste ragioni è proibita dalla Commissione Medica
del C.I.O.
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Manipolazioni farmacologiche,
chimiche e fisiche
Il C.I.O. ha bandito l’uso di sostanze e metodi che possono
alterare l’integrità e quindi la validità dei campioni di urine.
Rientrano fra questi la cateterizzazione, la sostituzione o alterazione delle urine, l’inibizione dell’escrezione renale attraverso l’uso del probenecid e dei suoi derivati, e l’uso dell’epitestosterone o bromantan per modificare il rapporto
Testosterone / Epitestosterone (T/E.)
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
III. CLASSI DI SOSTANZE SOTTOPOSTE A PARTICOLARI
RESTRIZIONI
Per alcune sostanze non vi è un divieto specifico o assoluto,
ma queste possono essere ricercate su richiesta di una
Federazione Internazionale, come nel caso dell'alcool dei cannabinoidi e dei beta-bloccanti, o il loro uso essere consentito
con particolari condizioni di utilizzo, come nel caso degli
anestetici locali e dei corticosteroidi.
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
Riduzione ansia e
tensione nervosa
Alcool
Depressione
attività riflesse
Alterata
coordinazione
EFFETTI
- rimozione di ansia e tensione nervosa
- aumento della sicurezza di sé
EFFETTI AVVERSI
- depressione dell’attività del sistema nervoso
- alterazione della coordinazione
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Cannabinoidi
Con il termine cannabinoidi si intende una serie di sostanze,
circa 60, ottenute dalla canapa indiana. Gli effetti psichici
sembrano principalmente dovuti ad una di queste sostanze: il
delta-9-tetraidrocannabinolo. Le due principali forme di utilizzo della canapa indiana sono la marijuana e l'hashish.
La prima si ottiene dalla pianta tagliata, essiccata e trinciata,
mentre la seconda, molto più potente della marijuana, rappresenta la resina estratta dalle sommità fiorite della pianta.
In ambito medico il tetraidrocannabinolo puo' essere utilizzato per combattere la nausea ed il vomito indotti dalla terapia antitumorale.
L'utilizzo di tali sostanze è gravato da effetti collaterali a carico del sistema nervoso centrale, cardiocircolatorio e respiratorio. La brusca sospensione determina la comparsa di una sindrome da astinenza.
Marijuana - Hashish
EFFETTI
Euforia
Sensazione di
benessere
EFFETTI AVVERSI
Ridotta capacità
coordinazione
Alterata
percezione
tempo
Alterazioni personalità
Alterazioni
equilibrio
EFFETTI
- aumento del senso di benessere
- euforia
EFFETTI AVVERSI
- riduzione della forza muscolare
- riduzione della capacità di concentrazione
- alterazione dell'equilibrio
- alterazione della percezione del tempo
- alterazione della personalità
- aumento della frequenza cardiaca
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Anestetici locali
EFFETTI
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
- blocco della generazione e conduzione dell’impulso nervoso e
quindi del dolore
EFFETTI AVVERSI
- possibilità di reazioni anafilattiche
- possibilità di collasso cardiovascolare, morte (per iniezione
accidentale intravascolare)
- irrequietezza, tremori, convulsioni (per dosi elevate)
Blocco generazione
e conduzione
impulso dolore
Irrequietezza
Tremori
Convulsioni
Collasso
cardiovascolare
Reazioni
allergiche gravi
Anafilassi
Il loro uso è consentito solo se impiegati per via topica, iniezione
locale o intra-articolare, con le modalità riportate in appendice A.
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Corticosteroidi
EFFETTI
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
- potente azione anti-infiammatoria
- effetto euforizzante
- aumento della capacità di resistere a stimoli nocivi
Alterazioni
idroelettrolitiche
Euforia
EFFETTI AVVERSI
per uso protratto o dosi elevate
- alterazione del bilancio elettrolitico
- ipertensione
- iperglicemia
- aumento della suscettibilità alle infezioni
- ulcera peptica
- osteoporosi
Aumentata resistenza
stimoli nocivi
Ipertensione
Iperglicemia
Osteoporosi
Azione
anti-infiammatoria
Aumentata
suscettibilità infezioni
Ulcera
Gastroduodenale
I corticosteroidi naturali o di sintesi sono prevalentemente usati
come farmaci anti-infiammatori che hanno anche attività analgesica. Il loro uso è consentito solo per inalazione, iniezione locale e
intra-articolare e per uso topico con le modalità riportate nella
parte A.
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Beta – bloccanti
EFFETTI
EFFETTI AVVERSI
EFFETTI
- riduzione della pressione arteriosa
- riduzione della frequenza cardiaca
- riduzione della contrattilità del cuore
- riduzione della massima captazione di ossigeno
- riduzione della capacità ventilatoria massima
- riduzione del tremore
- riduzione dell’ansia
riduzione ansia
Riduzione attività
cardiovascolare
EFFETTI AVVERSI
- ridotta capacità di prestazione
- sensazione di testa vuota
- senso di fatica accentuata
- broncospasmo nei soggetti con asma
- arresto cardiaco in soggetti con bradicardia
- ipoglicemia nei soggetti diabetici
Sensazione
di testa vuota
Riduzione capacità
prestazione aerobica
Possibilità:
arresto cardiaco
broncospasmo
crisi ipoglicemica
Accentuazione
senso di fatica
I beta-bloccanti vengono utilizzati nel trattamento dell'ipertensione, dell'angina pectoris, di alcuni disturbi del ritmo, e in qualche
caso della cefalea. Poiché agiscono riducendo l'attività cardiaca, la
pressione arteriosa ed il consumo di ossigeno è ovvio che non vengono utilizzati dagli atleti come aiuto ergogenico, vi è tuttavia un
abuso di tali farmaci in quelle attività, come i tiri, nelle quali è
importante ridurre fenomeni come il tremore della mano o la frequenza cardiaca.
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7 – QUADERNI
PARTE II
Questo opuscolo è indirizzato ad un vasto numero di operatori del
mondo del calcio (Dirigenti, Allenatori ed Atleti) che spesso non
possono fare riferimento costante ad un medico specialista in
Medicina dello Sport. Ci è sembrato quindi utile aggiungere un
elenco delle classi di sostanze vietate e pratiche doping (A) e degli
agenti farmacologici consentiti (B), che potranno essere utilizzati
come rapido riferimento dai medici di fiducia non specialisti che si
trovino a dover prescrivere farmaci ad atleti.
CLASSI DI SOSTANZE VIETATE
E PRATICHE DOPING
A. Stimolanti
B. Narcotici
C. Agenti anabolizzanti
D. Diuretici
E. Ormoni peptidici, mimetici ed analoghi
I. Classi di sostanze vietate
A. Stimolanti.
Le sostanze vietate della classe (A) includono i seguenti esempi:
Amfepramone
Amfetamina
Amifenazolo
Amineptina
Bambuterolo
Bromantan
Caffeina*
Carphedon
Catina**
Cocaina
Cropropamide
Crotetamide
Efedrina**
Eptaminolo
Etamivan
Etilamfetamina
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Etilefrina
Fencamfamina
Fenetilina
Fendimetrazina
Fenfluramina
Fenilefrina
Fenilpropanolamina
Fentermina
Foledrina
Formoterolo
Mefenorex
Mefentermina
Mesocarbo
Metamfetamina
Metilefedrina,
Metilendiossiamfetamina
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7– QUADERNI
Metilfenidato
Metossifenamina
Niketamide
Norfenfluramina
Paraidrossiamfetamina
Pemolina
Pentetrazolo
Pipradolo
Prolintane
Propilessedrina
Pseudoefedrina
Reproterolo
Salbutamolo***
Salmeterolo***
Selegilina
Stricnina
Terbutalina***
e sostanze affini.
Nota:
* Per quanto attiene alla caffeina, un campione viene ritenuto
positivo se la concentrazione nell’urina risulta superiore ai 12
microgrammi per millilitro.
** Per quanto riguarda efedrina, catina e metilefedrina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell’urina risulta maggiore a 5 microgrammi per millilitro. Per quanto riguarda
fenilpropanolamina e pseudoefedrina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell’urina risulta superiore a 10
microgrammi per millilitro. Qualora più di una sostanza risultasse
presente, al di sotto delle rispettive soglie, le concentrazioni
dovranno essere sommate. Qualora la somma risulti maggiore di
10 microgrammi per millilitro, il campione verrà considerato positivo.
*** Consentiti soltanto se somministrati per inalazione allo scopo
di prevenire e/o curare l’asma e l’asma indotta da esercizio. Il
medico di squadra o uno specialista in malattie respiratorie dovranno comunicare per iscritto al Responsabile della Sezione Medica
presso il Settore Tecnico della F.I.G.C. la presenza di asma e/o di
asma indotta da esercizio, corredando tale comunicazione con la
documentazione atta a dimostrare la patologia.
Nota:
tutti i preparati contenenti derivati imidazolici (ad esempio l’ossimetazolina), sono consentiti per uso topico. I vasocostrittori (ad
esempio l’adrenalina), possono essere somministrati assieme ad
anestetici locali. I preparati per uso topico (ad es. per via nasale o
per uso oftalmologico), contenenti fenilefedrina sono consentiti.
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
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7 – QUADERNI
B. Narcotici
Le sostanze vietate della classe (B) includono i seguenti esempi:
Buprenorfina
Morfina
Destromomaride
Pentazocina
Diamorfina (eroina)
Petidina
Idrocodone
e sostanze affini.
Metadone
Nota: sono consentite le seguenti sostanze:
codeina, destrometorfano, destropropossifene, diidrocodeina,
difenossilato, etilmorfina, folcodina, propossifene e tramadolo.
C. Agenti anabolizzanti
Le sostanze vietate della classe (C) includono i seguenti esempi:
1) steroidi anabolizzanti androgeni
Androstenediolo
Androstenedione
Boldenone
Clostebolo
Danazolo
Deidroclormetiltestosterone
Deidroepiandrosterone (Dhea)
Diidrotestosterone
Drostanolone
Fluossimesterone
Formebolone
Gestrinone
Mesterolone
Metandienone
Metenolone
Metandriolo
Metiltestosterone
Mibolerone
Nandrolone
19-Norandrostenediolo
19-Norandrostenedione
Noretandrolone
Oxandrolone
Ossimetolone
Stanozololo
Testosterone*
Trenbolone
e sostanze affini.
Le informazioni risultanti dall’esecuzione di profili metabolici e/o
misurazioni del rapporto isotopico possono essere utilizzate per
pervenire a conclusioni definitive.
Nota: *
la presenza di un rapporto Testosterone(T) Epitestosterone(E)
superiore a sei (6) a uno (1), nel campione di urina di un atleta
costituisce violazione, salvo nel caso in cui esistano le prove che tale
rapporto sia dovuto a condizioni fisiologiche o patologiche, quali la
bassa escrezione di epitesterone, la presenza di tumori producenti
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F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
7– QUADERNI
androgeni, deficit enzimatici. In tal caso la relativa documentazione
medica deve essere inviata al Responsabile della Sezione Medica
presso il Settore Tecnico della F.I.G.C. Qualora il rapporto T/E
risulti superiore a 6 le autorità competenti hanno l’obbligo di condurre accertamenti prima che il campione venga dichiarato positivo. A tale proposito verrà redatta una relazione scritta completa che
comprenda un’ analisi dei tests precedenti, di quelli successivi ed
eventuali risultati di indagini endocrine.
Nel caso in cui non siano disponibili i risultati dei tests precedenti, l’atleta interessato sarà sottoposto ad un esame senza preavviso
almeno una volta al mese per un periodo di tre mesi. I risultati di
questi esami svolti dovranno essere inseriti nella relazione. In assenza di collaborazione alla esecuzione di tali accertamenti, il risultato
verrà considerato positivo.
2) Beta-2 agonisti
Ove somministrati per via orale o per mezzo di iniezione.
Reproterolo
Salbutamolo*
Terbutalina*
e sostanze affini.
Bambuterolo
Clenbuterolo
Fenoterolo
Formoterolo
Nota: * uso consentito per via inalatoria, come descritto al punto (IA)
D. Diuretici
Le sostanze vietate della classe (D) includono i seguenti esempi:
Acetazolamide
Acido etacrinico
bendroflumetiazide
bumetanide
canrenone
clortalidone
furosemide
idroclorotiazide
indapamide
mannitolo*
mersalile
spironolattone
triamterene
e sostanze affini.
Nota: * ne è proibito l'uso per via endovenosa.
E. Ormoni peptidici, mimetici ed analoghi
Gonadotropina corionica (hCG)
Corticotropina (ACTH, tetracosactide)
Gonadotropina sintetica ed ipofisaria (LH)
Ormone della crescita (hGH).
Fattore di crescita insulino simile (IGF-1)
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
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7 – QUADERNI
e tutti i rispettivi “fattori di rilascio”e loro analoghi.
Eritropoietina (EPO)
Insulina:
uso consentito soltanto per il trattamento del diabete insulinodipendente. È necessaria la comunicazione scritta rilasciata da un
endocrinologo o medico di squadra attestante la condizione di diabete insulino-dipendente. Tale comunicazione deve essere inviata al
Responsabile della Sezione Medica presso il Settore Tecnico della
F.I.G.C. corredata dalla documentazione atta a dimostrare la patologia.
La presenza di una concentrazione anomala di ormone endogeno
e dei suoi marcatori diagnostici nelle urine di un atleta costituisce
un’infrazione, a meno che non sia stato comprovato in via definitiva
che il fenomeno è dovuto esclusivamente ad una condizione fisiologica o patologica nel qual caso la relativa documentazione deve
essere inviata al Responsabile della Sezione Medica presso il Settore
Tecnico della F.I.G.C.
II. PRATICHE VIETATE
I seguenti metodi sono proibiti:
A. Doping ematico
Il doping ematico consiste nella somministrazione ad un atleta di
sangue, eritrociti, trasportatori artificiali di ossigeno e relativi prodotti emoderivati.
B. Manipolazioni farmacologiche, chimiche e fisiche
La manipolazione farmacologica, chimica e fisica consiste nell’uso
di sostanze e pratiche che alterano, tentano di alterare, o possono
ragionevolmente provocare una alterazione della integrità e validità
dei campioni di urina utilizzati per i controlli antidoping. A titolo
esemplificativo e non esaustivo, tra le pratiche e tra le sostanze suddette figurano: cateterizzazione, sostituzione e/o manomissione
delle urine, inibizione della escrezione renale, ad esempio per
mezzo di probenecid e sostanze affini, e alterazioni delle misurazioni di Testosterone ed Epitestosterone, attraverso la somministrazione di epitestosterone* e bromantan.
* Una concentrazione di epitestosterone nelle urine maggiore di
200 nanogrammi per millilitro sarà soggetto di indagine per il rilevamento di testosterone.
La riuscita od il fallimento dell’impiego di sostanze o pratiche vie54
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
7– QUADERNI
tate non è rilevante ai fini della positività. Infatti, affinchè l’azione
costituisca reato di doping è sufficiente che detta sostanza o pratica
siano state utilizzate o che si sia cercato di farvi ricorso.
III. CLASSI DI SOSTANZE SOTTOPOSTE
A PARTICOLARI RESTRIZIONI
A. Alcool
I controlli per l’individuazione dell’etanolo nei campioni di urina
non saranno effettuati
B. Cannabinoidi
I controlli per il rilevamento dei cannabinoidi nei campioni di
urina saranno effettuati. La concentrazione nelle urine di acido
carbossilico 11-nor-delta-9-tetraidrocannabinolo (carbossi-THC), in
misura maggiore di 15 nanogrammi per millilitro, costituisce
un’infrazione.
C. Anestetici locali
L’uso di anestetici locali tramite iniezione è consentito nel rispetto
delle seguenti condizioni:
a) possibilità di somministrare, bupivacaina, lidocaina, mepivacaina, procaina, ecc. ma non cocaina. Gli agenti vasocostrittori (ad es.
adrenalina) potranno essere utilizzati unitamente ad anestetici
locali;
b) possibilità di effettuare soltanto iniezioni locali od intra-articolari;
c) soltanto quando esista una giustificazione medica.
D. Corticosteroidi
L’uso sistematico di corticosteroidi è vietato.
È consentita la somministrazione anale, otoiatrica, per inalazione,
nasale e oftalmologica (ma non quella rettale). Sono consentite
iniezioni intra-articolari e locali di corticosteroidi.
E. Beta-bloccanti
Di seguito vengono riportati alcuni esempi di beta-bloccanti:
acebutolo, alprenololo, atenololo, labetalolo, metoprololo, nadololo, oxprenololo, propanololo, sotalolo, ... e sostanze affini.
L’uso dei beta-bloccanti è soggetto alla preventiva autorizzazione
scritta da parte del Responsabile della Sezione Medica del Settore
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
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7 – QUADERNI
7– QUADERNI
Tecnico della F.I.G.C. al quale deve essere inoltrata specifica richiesta, corredata dalle giustificazioni mediche che rendono necessario
il loro uso.
I controlli per l’individuazione dei Beta-bloccanti nei campioni di
urina saranno effettuati.
Sintesi del regolamento C.I.O. relativa alle sostanze
che necessitano di notifica scritta da parte del medico
SOSTANZE
Beta-agonisti
selettivi*
USO VIETATO
USO CONSENTITO USO CONSENTITO
PREVIA NOTIFICA SENZA NOTIFICA
• Inalazione
• Orale
• Iniezione sistemica
Corticosteroidi • Orale
•Anale, otoiatrica,
• Iniezione sistemica
• Rettale
dermatologica,
inalazione, nasale,
oftalmologica
• Iniezioni locali e
intra-muscolari.
Anestetici
locali**
•Iniezioni sistemiche
•Iniezioni locali e
Caffeina
Carbossi – THC
Catina
Efedrina
Epitestosterone
Metilefedrina
Morfina
Fenilpropanolamina
Pseudoefedrina
Rapporto T/E
> 12 microgrammi per millilitro
> 15 nanogrammi per millilitro
> 5 microgrammi per millilitro
> 5 microgrammi per millilitro
> 200 nanogrammi per millilitro
> 5 microgrammi per millilitro
> 1 microgrammo per millilitro
> 10 microgrammi per millilitro
> 10 microgrammi per millilitro
>6
intra-articolari
* salbutamolo, salmeterolo, terbutalina: tutti gli altri beta-agonisti
sono vietati.
** ad eccezione della cocaina che è vietata.
56
Concentrazioni urinarie al di sopra delle quali i
laboratori accreditati dal C.I.O. sono tenuti a comunicare i riscontri relativi a specifiche sostanze
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
La lista riportata non è esauriente di tutte le
sostanze proibite. Molte sostanze, anche se non
in elenco, sono, comunque da considerarsi vietate in quanto comprese nella definizione "sostanze affini". A tutti
gli atleti viene quindi raccomandato di assumere farmaci solo se
prescritti dal medico e di accertarsi che essi non contengano sostanze proibite dalla Commissione Medica del C.I.O. o dalle autorità
responsabili. Nel caso venga chiesto ad un atleta di sottoporsi a controllo antidoping è indispensabile che sul modulo ufficiale di controllo vengano riportati tutti i medicamenti ed i farmaci che l'atleta
ha assunto nei tre giorni precedenti il controllo stesso.
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
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7 – QUADERNI
B. LISTA DI SOSTANZE CONSENTITE
Viene qui riportata una lista di sostanze consentite, basata su quella pubblicata dalla FIFA (rev. 1998).
Antiacidi e altri farmaci gastro-intestinali come gli antidiarroici
acido alginico
bismuto subsalicilato e metil salicilato
caolino (alluminio silicato, idratato)
carbonato di calcio
carbonato di magnesio
difenossilato cloridrato
dimeticone (attivato)
glicinato d’alluminio
idrocalcite
idrossido d’alluminio
idrossido d’alluminio-gel anidro di carbonato di magnesio
iosciamina solfato
loperamide cloridrato
magaldrato
mebeverina
neomicina solfato
proglumide
sucralfato
Antiasmatici e antiallergici
aminofillina
salbutamolo*
colina teofillinato
salmeterolo*
disodicromoglicato
terbutalina*
ipratropio bromuro
teofillina
* l’uso di tali sostanze è consentito solo per inalazione e deve essere
preventivamente notificato per iscritto da parte del medico della squadra o del medico pneumologo alla competente Autorità medica.
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Antinausea e antiemetici
dimenidrinato
difenidolo
invertosio
ioscina
meclozina
metoclopramide
proclorperazina
scopolamina
tietilperazina
trimetobenzamide
Antiulcera
burimamide
metiamide
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
7– QUADERNI
carbenexolone
cimetidina
metoclopramide
ranitidina
Aspirina ed analgesici simili (non-narcotici) e agenti anti-infiamma
tori non-steroidei
floctafenina
acetilsalicilato di alluminio
glafenina
acido acetilsalicilico (aspirina)
ibuprofene
acido flufenamico
indometacina
acido mefenamico
indoprofene
alclofenac
ketoprofene
alossipirina
naprossene
azapropazone
ossifenbutazone
benorilato
paracetamolo
carbaspirina
piroxicam
diclofenac
salicilato di sodio
diflunisal
sulindac
fenbufene
tolmetin
fendosal
Contraccettivi
etinodiolo diacetato ed etinilestradiolo
linestrenolo e mestranolo
etinodiolo diacetato e mestranolo
noretisterone ed etinilestradiolo
levonorgestrel ed etinilestradiolo
noretisterone e mestranolo
linestrenolo ed etinilestradiolo
Preparati decongestionanti nasali
beclometasone dipropionato
framicetina
nafazolina
ossimetazolina
tetraidrozolina
xilometazolina
Espettoranti e antitosse
Sciroppi:
Compresse:
bromesina
benzonatato
codeina
bibenzonio
destrometorfano
bromesina
folcodina
butamirato acetato
guaifenesina
cloperastina
Supposte:
guaiacolo
cinsol
morclofone
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
59
7 – QUADERNI
Griseofulvina ed altri agenti antifungini
amfotericina
miconazolo
clormidazolo
natamicina
clotrimazolo
nistatina
flucitosina
tinidazolo
griseofulvina
tolnaftato
Miorilassanti
carisoprodolo
clorfenesina
ciclobenzaprina
dantrolene
meprobamato
metocarbamolo
orfenadrina
pridinolo
stiramato
tolperisone
Preparazioni antiemorroidarie
acetato di alluminio
acido borico
balsamo del Perù
benzoato di benzile
benzocaina
bismuto (sottogallato)
butil-amminobenzoato
dibucaina
idrocortisone
lidocaina
neomicina
polimixina B solfato
pramossina
resorcina
resorcinolo
ossido di zinco
Unguenti/creme/lozioni
bacitracina
calamina
destranomero
difenidramina
dimeticone
idossiuridina
neomicina
tretinoina
Ipnotici, sedativi e tranquillanti
acetilcarbromale
amobarbitale
bromazepam
butobarbitale
carbromale
cloralio idrato
clorpromazina cloridrato
clordiazepossido
clorazepato
diazepam
eptabarbitale
esobarbitale
esobarbitale e ciclobarbitale
etinamato
fenobarbitale
flurazepam
glutetimmide
lorazepam
meprobramato
metaqualone
metilfenobarbitale
metiprilone
nitrazepam
oxazepam
pentobarbitale
temazepam
triazolam
trifluoperazina
Insulina ed altri agenti antidiabetici
acetoesimide
gliclazide
buformina
insulina*
carbutamide
metformina
clorpropamide
tolazamide
fenformina
tolbutamide
glibenclamide
* Uso consentito solo per il trattamento del diabete insulino-dipendente
60
7– QUADERNI
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
Preparazioni oftalmiche ed otologiche
acido acetico
nafazolina
antazolina
neomicina
antipirina
ossichinolina
bacitracina
pilocarpina
benzocaina
polimixina B solfato
borato
solfato di zinco
clorbutolo
sulfacetamide
desametasone
tetraidrozolina
disodicromoglicato
tripsina
fenazone
xilometazolina
idossiuridina
Penicilline ad altri antibiotici
amikacina
eritromicina
amossicillina
flucloxacillina
ampicillina
fosfomicina
bacitracina
gentamicina
cefaclor
hexamina
cefalexina
metaciclina
cefamandolato
minociclina
cefazolina
penicillina
cefradina
sulfafurazolo
cotrimossazolo
tetraciclina
doxiciclina
tobramicina
Fenitoina ed altri anticonvulsivanti
acido valproico
fenitoina
beclamide
fenobarbital
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
61
7 – QUADERNI
carbamazepina
clonazepam
etosuccimide
etotoina
parametadione
primidone
sultiame
trixidone
Prometazina ed altri antiistaminici
antazolina
difenilpiralina
astemizolo
dimetotiazina
azatidina
idrossizina
bromfeniramina
mebidrolina
carbinoxamina
mepiramina
clorfeniramina
omoclorciclizina
clemastina
prometazina
ciproeptadina
terfenadina
clorciclizina
tripelennamina
desclorfeniramina
triprolidina
Purganti (lassativi o catartici)
bisacodile
idrossido di magnesio
dantrone
fenolftaleina
docusato
senna
Preparazioni vaginali
benzoil metronidazolo
candicidina
clotrimazolo
di-iodoidrossichinolina
econazolo
metronidazolo
miconazolo
natamicina
nistatina
Vitamine e minerali
Vitamine A, B, C, D, E ed altre.
7– QUADERNI
Integratori
Lo svolgimento di un’intensa attività fisica comporta un notevole dispendio di acqua, sostanze energetiche, vitamine, minerali, ed altri principi quali aminoacidi essenziali, proteine e grassi.
Questo ha portato negli ultimi anni ad una grande diffusione
dell’uso di integratori talora di singoli principi, ma in generale
di piu’ sostanze variamente combinate tra loro progettati con lo
scopo di permettere un reintegro delle perdite indipendentemente dall’introito alimentare.
L’assunzione indiscriminata e generalizzata di tali integratori
è tuttavia assolutamente ingiustificata, in quanto l’attenzione
primaria deve essere rivolta a garantire un’alimentazione adeguata, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo, che nella
maggioranza dei casi risulta in grado di soddisfare le necessità.
L’uso degli integratori rappresenta, quindi, una reale necessità solo in presenza di situazioni eccezionali, quali elevati carichi di lavoro, condizioni ambientali particolari (ad es. temperatura ed umidità elevate), difficoltà ad ottenere un’alimentazione
adeguata.
Va precisato che l’uso di tali sostanze è lecito: occorre pero’
considerare la possibilità di effetti dannosi per l’uso di dosaggi
eccessivi e protratti nel tempo.
L’uso degli integratori deve essere quindi effettuato sotto
stretto controllo del medico, cui spetta il compito di valutare le
specifiche necessità, le dosi ed i tempi di somministrazione, in
base alle caratteristiche dell’atleta, dei carichi a cui è sottoposto
e alle condizioni climatiche in cui opera.
Commento: alcune sostanze consentite vengono utilizzate non a
fini terapeutici, ma di un miglioramento della prestazione e questo
è assimilabile al doping. Mentre, infatti non vi sono dubbi riguardo
la correttezza della somministrazione di insulina all’atleta diabetico,
questa non trova giustificazioni nel soggetto sano. Allo stesso modo
può essere discusso l’uso dell’aspirina in soggetti privi di patologie.
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F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
F.I.G.C. NOTIZIARIO SETTORE TECNICO
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7 – QUADERNI
INDICE
Presentazione
Introduzione
Definizione di doiping
PARTE I
Classi di sostanze vietate e pratiche doping
I. Classi di sostanze vietate
Stimolanti
Narcotici analgesici
Agenti anabolizzanti
Diuretici
Ormoni peptidici, mimetici ed analoghi
II. Pratiche vietate
Doping ematico
Manipolazioni farmacologiche, chimiche e fisiche
III. Classi di sostanze sottoposte a particolari restrizioni
Alcool
Cannabinoidi
Anestetici locali
Corticosteroidi
Beta-bloccanti
PARTE I I
A. Classi di sostanze vietate e pratiche doping
B. Lista di sostanze consentite
Integratori
Indice
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