ambasciatori della nostra magenta
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ambasciatori della nostra magenta
MAGENTA NOSTRA ANNO XXV - N. 7 - SETTEMBRE 2016 Direz. Redazione: 20013 Magenta - via 4 Giugno 80 tel./fax 02 97291515 INTERNET: www.prolocomagenta.org E-MAIL: [email protected] Direttore responsabile: Oliviero Trezzi Aut. Trib. Milano n. 602 del 9-11-’92 Stampa: dodicimila copie - mensile Punti di distribuzione: L’Edicola del cortile di Carlo Oldani, via S. Caterina 31/33 - Circolo Daniele, Pontevecchio - Panificio Franchino, via Novara, 33 - Mazzucchelli, via Mentana, 11 Edicola di via Melzi - Il Segnalibro, via Roma, 87 - La Memoria del Mondo, Galleria dei Portici - Foto Cattaneo, via del Carso, 33 - Cartoleria Arte Mia, via Dante, 29 - Biblioteca Comunale, via Fornaroli - Giornalaio Boschetti (IPER) - Ist. Madri Canossiane - Caffè dei Portici, via Mazzini - Bar The Rose, via Pusterla - Casa di riposo don Cuni - Cicli Chiodini, via Melzi - Bersaglieri, via Matteotti - Alpini, via Milano - Circolo Banda Civica, via Melzi - CinemateatroNuovo - Teatro Lirico - Cartoleria Posteria, via Garibaldi, 12 - Caffè Maino, Piazza Liberazione - Edicola del Borgo, via De Medici, 4 Pontenuovo. Il Capo Fanfara, Fabio Borroni il Presidente della Pro Loco, Pietro Pierrettori il Console di Francia, Olivier Brochett il Parroco della Comunità di Magenta, don Giuseppe Marinoni il Vice Presidente della Pro Loco, Oliviero Trezzi il Vice Presidente della sez. Bersaglieri di Magenta, Roberto Pozzi AMBASCIATORI DELLA NOSTRA MAGENTA E qui, il termine preso dal mondo diplmatico, è proprio pertinente in senso stretto. Penso al pomeriggio del 14 luglio, ospiti del Console Generale di Francia a Milano, al ricevimento per la ‘Festa delle Repubblica Francese’. Pomeriggio di letizia (non erano ancora note le tragiche notizie provenienti da Marsiglia) in cui, ringraziando gli illustri ospiti presenti, il Signor Console M. Olivier Brochet non ha mancato di citare Magenta presentando la ‘nostra’ Fanfara dei Bersaglieri. La fanfara ‘Nino Garavaglia’ ha infatti garantito come avviene oramai da diversi anniil servizio ufficiale relativo agli inni nazionali come si addice ad un momento istituzionale e non ha poi mancato di suscitare interesse ed applausi, esibendosi nel repertorio più classico, a beneficio degli ospiti delle serata. Esibizione, sempre emozionante, ma ‘abituale’ per noi magentini, almeno per tutti quelli (quest’anno poi erano migliaia) che seguono le manifestazioni relative alla rievocazione della Battaglia del 4 giugno. Insolite, sorprendenti, coinvolgenti e addirittura entusiasmanti per chi una esibizione di una fanfara bersaglieri non l’ha magari mai sentita, neppure in tv. E la riprova s’è avuta nell’epigono: ‘i mattacchioni’, dopo aver suonato e cantato per buona parte della serata, lasciata la festa, raccogliendo un’impensabile sfida di Pierrettori (di quelle che solo a lui possono venire in mente!), si sono diretti non al pullman che li avrebbe tranquillamente portati a casa. No, in formazione cioè suonando di corsa, come usualmente fanno nelle parateda Piazza Meda, Piazza Scala, Galleria Vittorio Emanuele, ottagono. Qui si sono esibiti tra ali di folla velocemente radunatasi nonostante l’ora (le 23,30!). Folla prima stupita e poi entusiasta (richiesta di bis, di ‘ancora, ancora’) vigili che si offrivano di scortare in piazza Duomo la ‘Fanfara di Magenta’... Certo non può essere per tutti e sempre così (e finanche bisogna sperarlo: perché qualche ‘mattana’ la si perdona in grazia dell’entusiasmo “gagliardo” e qui il termine ci sta: sono bersaglieri!con cui viene realizzata), ma certo nel lavoro di ogni giorno i ‘fuochi artificiali’ non ci sono. E tuttavia è proprio quella ‘tela’ tessuta con quotidiana costanza, e magari in sordina, che crea ‘il clima’ di fondo di una comunità. Clima che non ci stanchiamo mai di evidenziare, sottolineandone la buona consistenza che tutti possono toccare con mano operando un qualcuna delle moltissime realtà che operano nel sociale in città. Realtà che troveremo ben illustrate nella FESTA delle ASSOCIAZIONI di domenica 25 settembre. Come da tradizione ogni associazione esporrà il proprio lavoro, meglio illustrerà le attività che propone ai concittadini per la prossima stagione. Ed insieme alle realtà associative qualcun altro (il Parroco, intendo) illustrerà lo so per averne carpito, a grandi linee, i contenuti, durante le interviste che gentilmente mi concede di raccogliere per questo giornalepubblicamente le sue proposte. Don Giuseppe Marinoni lo scorso anno approfittò alla Festa delle Associazioni per ‘prendere le misure’ al mondo associazionistico e del volontariato, evidentemente trovandolo fecondo e reattivo...perché, da allora, cento ne ha pensate e forse più ne vorrebbe metter in cantiere! Del resto è la sua missione: “...voi siete il sale della terra...”(Mt 5,1316). Ma mica solo sua! Oliviero Trezzi 1 14 LUGLIO MAGENTA ALLA FESTA NAZIONALE FRANCESE foto di Oliviero Trezzi e Lidia Colombo 2 FESTA DELLE ASSOCIAZIONI DOMENICA 25 SETTEMBRE RIUNIONE ORGANIZZATIVA foto di Ivana Garione La riunione organizzativa per la Festa delle Associazioni 2016 è fissata per lunedì 12 settembre, ore 21 Casa Giacobbe. Consegnare il modulo di partecipazione compilato, scaricabile dal sito www.prolocomagenta.org.Le associazioni partecipanti devono essere iscritte al REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI del comune di Magenta. La Festa avrà luogo domenica 25 settembre. La segreteria Pro Loco Magenta IN GITA CON LA PRO LOCO MAGENTA ALLA SCOPERTA DELLE CITTÀ D’ARTE: MODENA - 22 maggio 2016 3 PRO LOCO MAGENTA E UNIVERSITÀ DEL MAGENTINO un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi». 25 novembre 2016 Piccolo Teatro Strehler The Pride La Pro Loco Magenta, anche per il prossimo anno accademico dell’Università del Magentino, propone quattro appuntamenti a teatro avvalendosi della programmazione e della collaborazione del Piccolo Teatro di Milano. Alla luce del successo registrato tra i partecipanti agli spettacoli proposti e per soddisfare le numerose richieste pervenute, sarà disponibile un numero doppio di abbonamenti rispetto alla scorsa Stagione. La partecipazione, in abbonamento ai 4 spettacoli, comprensivo di servizio bus, è riservata agli iscritti ai corsi dell’Università del Magentino e ai Soci della Pro Loco Magenta. Gli abbonamenti potranno essere acquistati presso la segreteria Pro Loco Magenta e Università del Magentino da lunedì 12 settembre (orari lunedì - giovedì ore 17/18 sabato ore 10/12 e in piazza Liberazione, domenica 25 settembre durante la 21a Festa delle Associazioni. venerdì 28 ottobre 2016 Piccolo Teatro Grassi Elvira diretto e interpretato da Toni Servillo da Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jacques traduzione Giuseppe Montesano Servillo incontra Jouvet. «Dopo anni in cui le sue riflessioni sul teatro e sul lavoro di attore mi hanno fatto compagnia nell’affrontare repertori diversi, da Molière a Marivaux, da Eduardo a Goldoni – confessa Toni – mi è parso necessario che arrivasse il momento di un incontro diretto». Con quello spirito che abbiamo imparato a conoscere e ad amare negli spettacoli ospitati ma anche coprodotti con la sua compagnia, Servillo si accosta a Elvire Jouvet 40 – testo caro alla storia del Piccolo in cui Brigitte Jacques trascrisse le Sette lezioni di Louis Jouvet a Claudia sulla seconda scena di Elvira nel “Don Giovanni” di Molière – affrontandolo nella nuova traduzione commissionata a Giuseppe Montesano, avendo accanto una giovane allieva, che incarna il futuro nella vitale trasmissione di sapere fra le generazioni. Trent’anni dopo Strehler, con Toni Servillo le riflessioni di Jouvet sul teatro e sul personaggio ritrovano nuovamente la stessa stringente attualità. «Elvira – spiega Servillo – porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e 4 diretto e interpretato da Luca Zingaretti di Alexi Kaye Campbell, traduzione Monica Capuani con Luca Zingaretti, Valeria Milillo, Maurizio Lombardi, Alex Cendron regia Luca Zingaretti Luca Zingaretti dirige e interpreta The Pride, un testo costruito su un’alternanza tra due storie distinte che si svolgono in periodi diversi: il 1958 e il 2015. A prima vista, sembrano non avere nulla in comune, a parte i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si inoltra nelle due vicende, si scoprono echi, rimandi e problematiche affini. In entrambe, i tre ruoli principali, oltre a condividere gli stessi nomi, sono interpretati dagli stessi attori, a sottolineare come i personaggi di una storia siano le ombre di quelli dell’altra. Le azioni che i tre protagonisti compiono nel 1958 influenzano e spiegano quelle che avvengono nel 2015. The Pride esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono. Pone la grande questione dell’identità e delle scelte che determinano il nostro io più profondo. Perché nella vita, tutti prima o poi, ci troviamo ad affrontare lo stesso dilemma: scoprire chi siamo veramente, cosa veramente vogliamo dalla vita e rispondere all’interrogativo se saremo capaci di raggiungerlo. venerdì 13 gennaio 2017 Piccolo Teatro Grassi Lehman Trilogy di Stefano Massini, regia Luca Ronconi con (in ordine di apparizione) Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Martin Ilunga Chishimba, Paolo Pierobon, Fabrizio Falco, Raffaele Esposito, Denis Fasolo, Roberto Zibetti, Fausto Cabra, Francesca Ciocchetti, Laila Maria Fernandez Ha il respiro, lo stile e l’andamento di un poema epico il testo in cui Stefano Massini racconta 160 anni di storia del capitalismo, dalla metà dell’Ottocento – il primo dei fratelli Lehman, Henry, sbarca in America l’11 settembre (data sempre fatidica per la storia statunitense…) 1844 – al 2008, anno del fallimento della banca fondata dalla fami- glia a New York, la Lehman Brothers. Storia di uomini e donne, di padri e figli, di temperamenti e passioni, di cotone, carbone, ferrovie, denaro e speculazioni finanziarie, la saga dei Lehman è al tempo stesso uno squarcio di sogno americano: il Paese che tutto dà a chiunque dia prova di talento, inventiva e abnegazione, in una manciata di secondi rovescia fortune e destini. I Lehman correranno più volte il rischio di cadere, con la Guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 1929, ma sempre sapranno risollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15 settembre 2008 Lehman Brothers diventa il più grande fallimento nella storia delle bancarotte mondiali. È l’abisso (o uno dei risultati) della crisi globale nella quale tutti ancora siamo sprofondati. Un cast all-stars per la splendida regia di Ronconi. 31 marzo 2017 Piccolo Teatro Grassi Louise e Renée con Federica Fracassi, Isabella Ragones da “Mémoires de deux jeunes mariées” di Honoré de Balzac drammaturgia Stefano Massini regia Sonia Bergamasco con Federica Fracassi, Isabella Ragonese Un Balzac tutto al femminile. Sonia Bergamasco per la regia, Federica Fracassi e Isabella Ragonese protagoniste danno vita in scena a un testo drammaturgico che Stefano Massini ha liberamente tratto dalle Memorie di due giovani spose (1842), unico romanzo epistolare dell’autore de La commedia umana. «Frammenti di un discorso sull’amore – osserva Sonia Bergamasco –. Louise e Renée sono due giovani donne legate da un’amicizia profonda che affonda le radici nell’infanzia, trascorsa insieme in convento. Il loro affacciarsi alla vita “fuori”, il ritorno “a casa”, corrisponde all’inizio di un dialogo epistolare che prolungherà negli anni la reciproca ricerca di un alfabeto comune dell’amore. Avvicinate e isolate nella voce ardente di un presente del cuore, le due figure di donna immaginate da Balzac raccontano anche oggi la spinta inarrestabile del desiderio e il senso di perdita che l’avventura del quotidiano inevitabilmente restituisce a ogni essere umano». «Su un ring di lucidissima crudeltà – spiega Stefano Massini –, si tiene di fatto un’inchiesta sull’essere donna, sulla contraddizione dell’amore, sulla disperazione di una socialità negata. Una lotta epistolare, di domande e risposte. Spietato analista della condizione umana, Balzac come pochi altri ha saputo puntare la lente del microscopio sul labirinto della femminilità. Qui ci consegna un trattato enciclopedico che procede per lemmi, talvolta di inaudita profondità, a comporre il mosaico di uno spettacolo complesso, ispirato ai sostantivi cardine della condizione femminile, da “illusione” a “stupro”, da “innamoramento” a “decadenza”, e via dicendo». Pietro Pierrettori 2 GIUGNO - CONCERTO DELLA REPUBBLICA 5 GIUGNO - CONCERTO FANFARA “N.GARAVAGLIA” IL VALORE DELLE PICCOLE COSE 20013 MAGENTA - via IV Giugno, 5/7 tel. 02 9793629 - [email protected] 5 157° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA Montebello della Battaglia 22 maggio 2016 Palestro 29 maggio 2016 Solferino 24 giugno 2016 6 22^ RIEVOCAZIONE STORICA JUAN ANTONIO MELLA DALL’ARGENTINA ALLA BATTAGLIA DI MAGENTA Juan Antonio Mella, ha coronato il sogno di tornare a Robecco, paese natale dell’avo, Primo Antonio. Lo ha fatto nel periodo delle celebrazioni della Battaglia di Magenta, alla quale Primo Antonio aveva partecipato, volontario, fra le file dell’Armata Francese. Ha visitato Magenta il 4 giugno, accompagnato dal Sindaco di Robecco, Fortunata Barni, con molti amici robecchesi, ed è stato ricevuto nel Palazzo Comunale dal Consigliere Tiziano Tomassini. Durante la visita al Museo della Battaglia, ha mostrato grande interesse ai particolari del racconto e ai cimeli esposti che lo hanno riportato con la memoria all’avventura del suo avo. La Pro Loco Magenta lo ha invitato ad assistere alla Rievocazione Storica durante la quale è stato presentato alla cittadinanza. Per noi è stato un piacevole incontro che ha dato vita ad una nuova e, ci auguriamo, lunga amicizia. Pietro Pierrettori 7 UNIVERSITÀ DEL MAGENTINO ANNO ACCADEMICO 2016-17 In attesa dell’arrivo in città di una realtà universitaria (di una facoltà?, un corso?, un distaccamento?) così come ufficialmente annunciato dal Sindaco Invernizzi (ma non ne sappiamo -al momento- di più) la consolidata realtà, per chi volesse impiegare parte del tempo libero ad approfondire scientificamente tematiche importanti e significative, è l’Università del Magentino. La cui ’mission’ recita: “formare ed informare, l’educazione non finisce mai”. Dunque anche quest’anno si tratteranno argomenti ‘di peso’. Troverete tutto molto ben dettagliatamente illustrato nei pieghevoli disponibili per la FESTA delle Associazioni 2016 (il 25 settembre-piazza Liberazione, come sempre) ma fin d’ora è definita la griglia su cui si sta lavorando per articolare i corsi. Di che si parlerà? Inizieremo con un corso sulla cultura e la cucina ebraica: la religione, la letteratura, musica, storia e infine cucina! È un modo per conoscere ‘le diversità’ di cui è permeata la società in cui viviamo. Iniziando proprio da quella parte ‘di diversità’, per il mondo cristiano che vogliamo continuare a considerare come prevalente, che storicamente è la più innervata, quella con cui conviviamo da più tempo. Senza troppo conoscerla, tuttavia! Seguirà un corso ‘in bilico’ tra filosofia e sapere tecnico: l’uomo alza la testa e osserva le stelle (tema filosofico). Nel medioevo diventa ‘astrologia’. Infine ora scienza astronomica! Senza comunque dimenticare la fascinazione che l’osservazione del cielo (stiamo lavorando per disporre di telescopi e realizzare una serata di osservazione diretta …del cielo stel- 8 lato sopra di noi…). Poi non poteva mancare (e si capisce il perché leggendo le ultime righe dell’intervista al Parroco Don Giuseppe Marinoni riportata sul numero scorso di questo giornale; e ancor meglio prestando attenzione alle proposte che illustrerà proprio alla festa delle Associazioni) un corso sulla presenza dell’ordine monastico del Celestini a Magenta. Il Convento dell’Assunta con approfondimenti sulle opere d’arte che vi si trovano (e sulle mille leggende che i magentini ‘doc’ si tramandano. A grande richiesta poi si parlerà di Milano e di Alessandro Manzoni. E qualcuno dirà ‘finalmente!’. Dunque la Milano napoleonica (letteratura ed architettura). Il ruolo culturale di Manzoni (letteratura e immagini). I Promessi sposi (commento e lettura di brani) e ancora i luoghi dei Promessi sposi a Milano. Saranno sempre serate a due voci, come il doppio spunto d’analisi suggerisce. Insieme ai corsi l’Università del Magentino ha oramai abituato a due altri generi di attività: le visite guidate (le prime -ovviamente- sui luoghi manzoniani dei promessi sposi e alla Miano citata nel romanzo). La seconda attività è costituita dalle ‘serate a tema’. “Poesie di guerra”, perché continuiamo a mantenere il tema della Grande Guerra per tutti gli anni ‘del centenerio’. Poi serate ‘più ludiche: ‘cioccolato e vino’ la prima e, affinchè non ci si confonda con avvinazzati anche una serata sull’arte del bere consapevole. Infine “leggere l’arte” è il titolo di un paio di serate in cui (e se riuscissimo sarebbe veramente bello) tenteremo di illustrare -primaqualcuna delle mostre d’arte importanti che saranno realizzate a Milano o comunque in luoghi raggiungibili in giornata. Per poi andarci, ovviamente, a vederle insieme; ma preparati. La partecipazione alla stagione del Piccolo Teatro di Milano che (dato il grande successo avuto lo scorso anno) ripeteremo, è cosa che merita un approfondimento. E infatti, trovate su questo stesso giornale una bella pagina di dettagliata descrizione. Qui occorre affrettarsi: i posti disponibili sono stati raddoppiati, ma occorrerà spicciarsi comunque, se ci si tiene a partecipare! Virginia Bonasegale CAI MAGENTA: RICCO PROGRAMMA A SETTEMBRE! Dopo la pausa estiva ricomincia a settembre l’attività escursionistica del CAI Magenta e, visto il fitto calendario, è impossibile annoiarsi! Si comincia sabato 3 settembre con una escursione alla Capanna Leone al Passo del Sempione: il percorso molto panoramico assicura un’ottima vista sulle montagne del Vallese e sulla vallata di Briga, sul Passo del Sempione e sulla cima del Fletschorn (3993 metri). Domenica 18 settembre è prevista una escursione in collaborazione con gli amici del Gruppo Intersezionale Naturalistico Culturale delle sezioni CAI di Inveruno Vittuone e Magenta (GINC): destinazione Ru Merceiller Verrayes (AO) per conoscere i segreti delle api. Sabato 24 settembre in collaborazione con la Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Val Ticino andiamo al Rifugio Arp a Brusson (AO). Dal rifugio è possibile proseguire ai Laghetti di Palasina oppure, per i più intrepidi, provare con gli istruttori della Scuola la parete di arrampicata libera. Si potrà inoltre pranzare al rifugio! Domenica 25 settembre vi aspettiamo alla Festa delle Associazioni a Magenta. Ormai per noi è un appuntamento imperdibile: nel nostro stand potrete non solo conoscerci ma anche trovare informazioni su tutte le gite (con un assaggio anche del 2017!) e sulle modalità di iscrizione all’associazione. Per informazioni sulle escursioni la sede CAI è aperta a tutti i soci e simpatizzanti ogni martedì e giovedì a Magenta, in via Melzi, 6 (suonare e salire al primo piano sopra il circolo Banda Civica) dalle 21 alle 22.30. Le iscrizioni si chiudono il martedì antecedente alla gita. Informazioni anche al numero 3460235665 oppure su www.caimagenta.it. Vi aspettiamo! Dal 2014 avviato con successo il rilancio industriale di ASM Il 2014 segna una nuova e importante svolta nella storia di ASM srl. È l’anno in cui i dieci Comuni soci dell’Azienda Speciale Multiservizi del Magentino danno mandato al Consiglio di Amministrazione, guidato dal presidente Giuseppe Viola, di attuare un progressivo rilancio industriale. Dopo le stagioni dell’espansione territoriale e delle aggregazioni societarie per acquisire una maggiore competitività nel libero mercato e nel rispetto delle normative del settore, ASM srl si presenta fortemente ridimensionata. Dal 2011 al 2014, infatti, non ha più i servizi pubblici che ne avevano caratterizzato l’attività sin dalle origini: distribuzione e vendita del gas, gestione dell’acquedotto e dell’igiene urbana. L’azienda si limita a svolgere in maniera diretta: servizio calore, global service, manutenzione del verde pubblico. A questo punto si manifesta la necessità di prendere una decisione sul futuro dell’azienda che spetta ai dieci Comuni soci: Bernate Ticino, Boffalora Sopra Ticino, Corbetta, Cuggiono, Magenta, Marcallo con Casone, Mesero, Ossona, Santo Stefano Ticino e Robecco Sul Naviglio. La scelta è di dare mandato al CdA di attuare delle politiche aziendali che consentano il rilancio industriale, sfruttando le professionalità presenti, guardando al futuro dell’azienda e cercando sempre di coniugare l’efficienza con la prossimità di servizio ai cittadini. ASM srl si rimette ancora una volta in gioco, seguendo le direttive del CdA, già dalla fine del 2014 fanno registrare una positiva inversione di tendenza rispetto al passato, attraverso una gestione virtuosa che permette poi nel 2015 di potenziare ulteriormente il perimetro di azione ottenendo l’affidamento di nuovi servizi da parte dei Comuni soci. L’ottimizzazione dei processi e il mantenimento di alti standard qualitativi nella gestione dei servizi, sono gli strumenti che ASM srl utilizza per attuare progressivamente il suo rilancio industriale e restare nel territorio un valido punto di riferimento, un’azienda sempre capace di rinnovarsi nel tempo a vantaggio dei cittadini. Dal 1 luglio 2015 Comune di Santo Stefano Ticino affida direttamente alla società partecipata il servizio di Igiene urbana e dal 1 giugno 2016 anche il Comune di Robecco sul Naviglio torna ad affidare questo servizio direttamente ad ASM srl, garantendo in questo modo un miglior presidio del territorio e un’erogazione del servizio più attenta alle esigenze delle comunità locali. I Comuni per avere un contatto diretto e immediato con la dirigenza preferiscono affidarsi direttamente ad ASM srl che è più vicina, conosce meglio le problematiche locali e consente un intervento più immediato e preciso in caso di emergenze. Queste affidamenti portano l’azienda ad assumere nuovo personale per il servizio di igiene urbana, nonché a ricostituire in parte il relativo parco mezzi che nel 2010 aveva ceduto alla partecipata ALA. Sempre nell’ottica di un rilancio industriale di ASM srl si procede anche alla revisione dello statuto sociale con un ampliamento dell’oggetto sociale, per esempio prevedendo l’attività di ESCO per i servizi energetici e di altre possibili future attività. I Comuni iniziano così ad affidare più servizi ad ASM srl. Il Comune di Corbetta commissiona lo studio e il rifacimento degli impianti di illuminazione negli edifici scolastici passando alla tecnologia a led a basso consumo energetico. Altri Comuni iniziano a muoversi nella stessa direzione manifestando l’interesse ad attuare analoghe soluzioni per i propri edifici pubblici. Nel 2016 il Comune di Magenta affida “in house providing” per dieci anni ad ASM srl i parcheggi a pagamento. È un ulteriore riconoscimento per l’azienda di via Crivelli, che dal 1 luglio 2016 si occupa anche della gestione di tutti i parcheggi, della manutenzione, della segnaletica, degli ausiliari della sosta. L’Assemblea dei Comuni Soci il 23 maggio 2016 approva all’unanimità il Bilancio dell’esercizio 2015. Il quadro che emerge è quello di un’azienda pubblica in ottimo stato di salute che ha chiuso l’anno con un utile di 817.183,00 euro contro i 139.412,00 euro del 2014 e la perdita registrata nel 2013 di meno 638.913,00 euro. Il risultato positivo del Bilancio 2015 ha permesso la distribuzione di 300.000,00 euro dell’utile dell’esercizio chiuso lo scorso 31 dicembre ai Comuni soci. In meno di due anni, quindi, tenendo fermo il timone nella giusta direzione, sono stati raggiunti importanti obiettivi, ossia il risanamento economico e l’avvio del rilancio industriale proprio in concomitanza delle celebrazioni del 40° anno di attività. Il CdA di ASM srl, composto da Giuseppe Viola (presidente), Franca Maria Ronzio (vice presidente e amministratore delegato), Vincenzo Boldrini, Luca Sala e Daniela Trezzi, con il supporto fondamentale di un personale qualificato e motivato, è riuscito ad avviare una nuova stagione industriale confermandosi l’azienda di riferimento per i 10 Comuni soci del magentino. al serviz a cura di ASM io del C ittadino Via Crivelli, 39 - 20013 Magenta (MI) - telefono 02.972291 - mail: [email protected] - www.asmmagenta.it 9 COMUNITÀ PASTORALE DI MAGENTA BILANCIO DI UN ANNO D. Settembre 2015-settembre 2016: un anno di presenza in mezzo a noi. Un bilancio? R. Nessun bilancio, perché quello è bene lasciarlo sempre a Dio. È lui che vede, che scruta nei cuori, che guida i nostri passi. Una parola però la posso dire e vorrei scriverla a caratteri maiuscoli: sono molto sereno e contento di essere qui in mezzo a voi, a parte le zanzare (certamente tigrate, o meglio zebrate, bianco-nero…!). Non avrei mai immaginato di arrivare fino a Magenta. Sono contento e ringrazio il Signore. Lo scorso 6 luglio, in udienza con l’Arcivescovo, ho avuto l’occasione di ringraziare anche lui per la fiducia che mi ha accordato. Ringrazio chiaramente voi tutti e continuo a chiedere il vostro ricordo nella preghiera. D. Sono indiscreto, se le chiedo che cosa ha detto l’Arcivescovo? R. No, non sei indiscreto. Ho raccontato all’Arcivescovo questo primo anno passato in mezzo a voi e a lui ho chiesto l’approvazione del progetto del prossimo anno, più qualche desiderio. Mi ha incoraggiato, dandomi la sua benedizione e invitandomi a portarla agli altri, benedizione che volentieri a nome suo invio a tutti. Si è dimostrato molto interessato sia al refettorio “Non di solo Pane” - mi ha detto di aver appreso la notizia da Avvenire - sia al nostro Anno della Santità. Mi sono permesso anche di invitarlo: mi ha guardato sorridendo, senza escludere una possibilità. Abbiamo parlato a lungo anche dell’anno che vorremmo dedicare particolarmente all’Oratorio e sulla necessità di una formazione sempre più indispensabile per essere cristiani Convinti, Coerenti, Contenti, Coraggiosi (le quattro C). Certamente ci prepariamo ad accogliere il cardinale Scola il prossimo 20 ottobre, quando verrà in Basilica per aprire la Visita Pastorale in tutto il decanato. D. Ci attende dunque un anno impegnativo, l’Anno della Santità. Proposte? Progetti? R. Permettimi: non direi impegnativo, perché riflettere sulla santità significa riflettere sull’opera di Dio e della sua Grazia. I santi infatti sono uomini e donne come noi, che più di noi si sono totalmente affidati alla Grazia di Dio. Sarà quindi bello conoscere questi santi e scoprire il segreto dell’opera della grazia di Dio in loro. Concretamente, nelle nostre cinque parrocchie, ogni mese, attraverso un agile libretto verrà proposta la vita di un santo. I santi scelti sono quelli legati alle nostre parrocchie. Lo scopo principale di tutto questo è convincerci – come dice il Concilio – che tutti siamo chiamati alla santità. Un altro scopo è quello di camminare sempre di più insieme, come parrocchie di un’unica Comunità Pastorale. Sarà una bella avventura! D. Altri progetti? R. Certamente. Come ho raccontato all’Arcivescovo, vorremmo che il prossimo fosse un anno di forte attenzione per i nostri oratori. Ne abbiamo parlato a lungo in Consiglio Pastorale. Vorremmo con forza e con determinazione assumerci la cura di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani delle nostre cinque parrocchie. Per fare questo occorre che tutti si sentano coinvolti, a partire dalle famiglie, poi noi sacerdoti, le consacrate, gli educatori. Perciò, parallelamente all’impegno in campo educativo, siamo impegnati in campo formativo. Riassumerei il tutto con tre slogan: 1. camminiamo con i santi 2. prendiamoci cura dei più piccoli 3. formiamo i formatori. • È uno sguardo alla storia, sempre maestra di vita e, in questo caso, di santità; • è uno sguardo al futuro, che parte dall’oggi; • è un impegno formativo per il presente. A questi tre progetti, che ci vedono interessati in prima persona in tutte le cinque parrocchie della Comunità Pastorale di Magenta, ne aggiungo altri due: - continuare nel cammino di sensibilizzazione per il nostro refettorio "Non di solo Pane"; mi permetto solo di dire, con una battuta, che refettorio fa rima con ambulatorio; perché non solo di pane, ma anche di cura ha bisogno il nostro corpo; - accogliere nella Chiesa di san Rocco i nostri fratelli Ortodossi, che sono alla ricerca di una chiesa per pregare. Pregheremo insieme, ci conosceremo da vicino, cammineremo verso l'unità che tanto sta a cuore a Gesù e alla sua Chiesa. D. E cosa ci dice della Porta Santa? R. Ho avuto la gioia di annunciarlo il 12 giugno, nella festa di Santa Crescenzia. Da qualche giorno mi era giunta la comunicazione che concedeva un anno straordinario davvero potremmo dire un altro Giubileo, un Anno Santo per la nostra Magenta. La porta Santa verrà aperta da un Vescovo la sera dell’11 novembre 2016 (nessuno potrà mancare) e verrà chiusa l’8 dicembre del 2017. Mi piacerebbe tanto che la porta da aprire fosse quella a sinistra, guardando la facciata della Basilica, dove in antico c’era il fonte battesimale (il cammino di santità infatti inizia nel giorno del nostro Battesimo) e sotto lo sguardo dolce e affettuoso di una Madre di Famiglia, la nostra santa protettrice, Gianna Beretta Molla. Per quanto riguarda l’indulgenza, ora fa troppo caldo per parlarne. Se verrai a trovarmi prossimamente, con un clima più mite, ti spiegherò tutto. D. Sappiamo dei nuovi acquisti nella squadra dei Preti. Arriva qualche aiuto? R. Grazie per questa domanda, che mi permette di ringraziare tutti i preti presenti in Magenta per 10 “S. GIANNA E BEATO PAOLO VI” il loro prezioso e a volte nascosto lavoro nelle nostre parrocchie: dal "superginnico" don Emiliano, ai due preziosi vicari don Roberto e don Giovanni dei due Ponti, senza dimenticare "Nonno" Fausto e "Zio" Luigi, don Giovanni Bosetti ormai ristabilito e il don Michele dell'ospedale. Un grazie particolare agli ultimi due arrivi: - don Davide Fiori, nativo di Masate (50 anni e 20 di ordinazione), per tutta la Comunità Pastorale e in particolare per la Parrocchia di Sacra Famiglia, dove risiederà; - don Emilio Colombo, nativo di Magenta (75 anni e 51 di ordinazione), che ritorna con gioia nella sua Città per continuare sempre la sua missione pastorale. Ben sapete però che la Chiesa non è fatta dai soli preti, ma da tutto il popolo di Dio, senza dimenticare le consacrate (Madri Canossiane e Suore del Benin) che tutti ringraziamo. D. Abbiamo letto sui giornali di “Pietre vive per Magenta” e di restauro dell’Assunta. R. Calma, non correre! O che bello, se i progetti potessero correre velocemente come corrono le notizie! Purtroppo non è così. Ci vogliono studi, progetti…, ci vuole tempo. Però possiamo certamente dire che qualcosa si sta muovendo, non solo per l’Assunta, ma anche per altri edifici di culto presenti nelle nostre cinque parrocchie di Magenta (Santuario di Ponte Vecchio, Chiesetta della Madonna del Buon Consiglio a Ponte Nuovo). Carissimi, tanti progetti, che devono vederci tutti attori protagonisti. Nessuno sia semplice spettatore. Per questo a tutti l’augurio di un buon anno pastorale! Don Giuseppe NON DI SOLO... REFETTORIO SUGGERIMENTI E PROPOSTE Le Riflessioni dal Refettorio, pubblicate su queste pagine negli ultimi mesi, ci hanno fatto addentrare in profondità nella realtà e nei volti della nostra città di Magenta. Così, col desiderio di rispondere sempre di più alle problematiche che emergono, diventa necessario porsi domande che interroghino tutta la Comunità e ognuno di noi in prima persona, mettendoci in discussione. Essenziale l’ascolto delle realtà che sul territorio vanno ogni giorno incontro ai bisogni e alle difficoltà delle persone. L’incontro e l’ascolto delle diverse voci è la chiave per costruire risposte partecipate e concrete. L’articolo di oggi lascia la parola ad Aurelio Livraghi, coordinatore del Centro d’Ascolto della Caritas, una delle associazioni promotrici di Non di Solo Pane. Carità e amore sono termini astratti o trovano posto anche nella mia quotidianità? Sono sinonimi o mondi divisi? Appartengono esclusivamente alla religione o si incontrano anche nella società civile? E se sì, hanno la stessa valenza? Carità: quale definizione adottare? Esiste solo l’imbarazzo della scelta per trovare una definizione o la definizione più appropriata; si spazia tra filosofi, filantropi, laici, religiosi… Poi c’è la quotidianità: il nostro spazio, la nostra vita, le nostre abitudini, le nostre aspirazioni, i nostri sogni, le nostre speranze… Come si incontrano, si congiungono, si integrano, si intrecciano questi due elementi? Carità richiama l’altro, vicino o lontano che sia, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico, simpatico o antipatico. Per noi cristiani è criterio di vita la parola del Maestro che troviamo nel Vangelo di Luca (Lc 10, 25-37): avevano chiesto a Gesù che fare per avere la vita eterna. Rimandati alle Scritture hanno trovato “amerai Dio con tutte le tue capacità e il prossimo come te stesso” e han domandato “chi è il mio prossimo?”. Il Maestro narra di quel poveraccio massacrato dai briganti vicino al quale passano in tre: due lo ignorano e solo il terzo, un samaritano, ne ha “compassione” e si dà da fare concretamente. Gesù allora chiede al suo interlocutore “chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?”. Quello rispose “chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse “va’ e anche tu fa’ così”. È la risposta anche per noi. Come? Dipende innanzitutto dallo scegliere quale tipo di carità interpretare. Offrire ritagli di tempo, di sostanze, di spazi, senza coinvolgere il proprio io, cioè lasciando inalterato il nostro vivere, è sentirsi appagati, aver soddisfatto il compito assegnato, ma non è vivere la carità. Il bisogno - qualunque esso sia - non nasce a comando, in tempi e modi desiderati; non na11 sce solo in chi siamo benevolmente disposti a supportare, nelle aree in cui siamo competenti, dove abbiamo soluzioni precostituite; non sempre esso è evidenziato e palese, spesso è celato e/o garbatamente, umilmente accennato. Ecco, sapere e volere cogliere, farsi carico, condividere, rendersi disponibile ad affrontare insieme questo cammino senza sapere quanto durerà e dove ci porterà… questa è carità, carità evangelica. Papa Francesco scrive: “Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siano docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo” (Evangelii Gaudium 187) Affermazioni quali “proprio ora? Non ti sembra di esagerare? Io cosa c’entro? Sei tu che devi arrangiarti; torna in un altro momento” non albergano nell’amore. Già, perché carità è amore e nulla più. Questo solo ci viene chiesto e, se per un laico è cosa buona, per un cristiano è cosa giusta, è la sola strada. Come viene vissuta la carità all’interno delle nostre Comunità? A Magenta esistono innumerevoli Associazioni che operano nel sociale, tante in ambito parrocchiale, però i singoli come la sentono, la vivono? Le varie Associazioni, Casa Accoglienza, S. Vincenzo, Caritas, i 10 Gruppi Missionari … sono quelli che operano in prima linea, su mandato della comunità, ma poi essi riportano alla comunità le difficoltà, le sofferenze, i bisogni incontrati, raccolti, percepiti per essere affrontati insieme. Oggi i bisogni più grandi, urgenti, assillanti e in espansione sono due, il lavoro e la casa. Come approcciarli? Ovviamente da soli si è sconfitti e sommersi, serve l’unione, la Comunione! Lavoro Al momento, nella nostra Comunità, abbiamo davanti agli occhi delle esigenze che non vengono soddisfatte: a) A livello generale: strade poco pulite, verde non curato, segnaletica da rivedere e/o implementare, controlli da effettuare; b) A livello personale: - piccole riparazioni di difficile soluzione, aiuti domestici, accompagnamento per spese o appuntamenti, supporto all’accesso di servizi fatti e pensati per risolvere esigenze di chi li presta, ma assolutamente inappropriati per chi li deve usare; 12 - sportelli per ascoltare bisogni, proposte di soluzioni, istituzione di punti di raccolta di ciò che eccede e di incontro per ciò che manca, anche a livello opportunità di lavoro: incontro tra picchi di produzione e disponibilità di manodopera, vendite promozionali e/o temporanee e disponibilità di persone, banche del tempo, professionalità disponibili a scendere in campo e offerte di supporto. Bene, cosa impedisce di approcciare alcune delle problematiche sopra riportate? A volte l’aspetto economico, altre l’egoismo, altre la paura della novità, dello sconosciuto. Serve uno sforzo comune tra Istituzioni, forze del mondo produttivo, forze del mondo dei servizi, volontariato e Comunità tutta. Sì, perché il ponte da creare è tra mondo imprenditoriale, che può creare/offrire posti di lavoro e chi lo cerca. Questo spazio vede la presenza dei Centri per l’Impiego (istituzioni pubbliche), agenzie interinali, cooperative, servizi sociali, ma i risultati sono insufficienti. Così gli Enti Pubblici (Stato, Regioni, Comuni) stanziano continuamente fondi per agevolare questo incontro facilitandolo con incentivi economici. È certamente un grande aiuto, però resta sempre esclusa una fascia, quella dei più deboli. Le soluzioni in campo sono efficaci razionalmente, produttivamente, ma umanamente sono carenti. Ecco dove la Comunità può trovare il suo spazio: creare quel ponte che ancora manca perché, a prima vista, nel breve, non paga, non è remunerativo… tanto i costi sono della collettività. Si potrebbe creare un Fondo Locale (10 euro al mese per famiglia considerando 1000 famiglie farebbe una disponibilità di 120.000 euro all’anno) che potrebbe essere utilizzato per di- minuire il costo del lavoro attraverso contributo per istituzione borse lavoro, pagamento di tirocini, di parte degli oneri contributivi e permettere così un avviamento al lavoro facilitato per chi è alla ricerca di un reddito per vivere e per affrontare ambiti ora disattesi. Quindi aiuto economico, ma non solo; creatività caritativa nell’inventare forme di occupazione utili socialmente, degnamente retribuite e che portino benessere a tutti: alla Società, che vedrebbe affrontate certe istanze continuamente disattese, mondo imprenditoriale che potrebbe usufruire di servizi a costi accessibili, lavoratori che si vedrebbero restituiti dignità e senso della vita, costi sociali diminuiti. Un altro aiuto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro sarebbe l’attivazione di un centro di raccolta chiamate a cui si possa accedere per segnalare un bisogno, un’esigenza e dall’altra parte ingaggiare persone disponibili a soddisfarle: artigiani per piccoli interventi, volontari per sbrigare attività burocratiche, documentali, compagnia per spese e piccole faccende domestiche, supporto per solitudine … Casa Anche questo bisogno avrebbe delle possibilità maggiori di attenuazione. A Magenta ci sono oltre 1000 case vuote, disponibili mentre la lista di attesa per l’assegnazione delle case popolari conta oltre 170 richieste non evase e gli sfratti per morosità sono in continuo aumento. Anche in questo caso il fondo costituito dalla Comunità potrebbe tornar utile per concorrere/integrare affitti per chi è in difficoltà. Abbiamo molti esempi di comunità della Diocesi di Milano che si sono messi su questa strada in collaborazione con Comuni e associazioni di proprietari e inquilini: si stanno ottenendo risultati positivi. Anche da noi alcune iniziative si stanno mettendo in campo: “adotta una famiglia” è stato programmato in Ponte Nuovo e Ponte Vecchio; si potrebbe estenderla anche all’intera città. Apprezziamo il lato positivo: accanto ai bisogni che si allargano e si differenziano, esiste un fermento che si attiva per affrontarli e cercare di lenirli, ma non basta, serve il coinvolgimento di tutta la Comunità. Lavoro, casa sono i bisogni prioritari, quale è la risposta? Lasciamo ora spazio alla riflessione affinché ognuno possa singolarmente, liberamente e serenamente rispondere con quello che sente in sé. Aurelio Livraghi, coordinatore Centro d’Ascolto Caritas A partire da questo numero l’Associazione Non di Solo Pane ha deciso di mettere in evidenza i vari sponsor del refettorio, ai quali esprime un sentito ringraziamento per il loro costante e significativo supporto. Per la fornitura del pane: Magenta - via Boccaccio 16 - tel. 3387121801 Vi aspettiamo dal lunedì al venerdì ore 7-19 - sabato ore 7-12 FESTA DEL DIPLOMATO ALL’IIS EINAUDI Mercoledì 13 luglio, concluse le ‘maturità’ (come un tempo si diceva) dei ragazzi delle classi quinte si è svolta una cerimonia? manifestazione?...no: “una festa”. Perché, vissuto come un momento ‘loro’, è giusto che -innanzitutto- fosse un momento di festa! Questi nostri ragazzi, comuque siano arrivati al diploma (ma ci sono tra questi volti anche i ‘100’ e i ‘98’ i ‘95’; insomma delle ‘eccellenze’ rimarchevoli), hanno faticato! “È finita! Festa!” Uso anch’io la sintesi estrema del rappresentante degli studenti cui la dirigente prof.ssa Maria Grazia Pisoni ha chiesto di dire due parole: e ha usato quelle tre. È stata una serata emozionante per i ragazzi, per i genitori e -me lo si conceda: insegno anch’io lì- anche per noi insegnanti presenti. Una serata gradevole e riuscita (nonostante il tempo inclementissimo con pioggia a scrosci, raffiche di vento e temperature (+13°) da maglione e cappotto). Prima si è inaugurata una mostra di oggetti e di grafiche d’arte degli allievi della sezione liceo artistico, poi la distribuzione uno ad uno di un ‘attestato’ (il diploma in carta filigranata arriverà da Roma, quando arriverà; ma da subito i ragazzi potranno testimoniare orgogliosi il sudato raggiungimento di questo traguardo). Infine il lancio dei ‘cappellini’, la festa vera e propria col buffet e soprattutto la musica (ovviamente di un complesso di studenti, ex studenti ed amici). Insomma un’occasione per rinsaldare ancora di più il senso di appartenenza ad una istituzione che da oltre sessanta anni ha formato e forgiato molti di coloro che ora sono i protagonisti della vita sociale. Taluni arrivati anche ad alti livelli, in vari campi. Diffuse presenze nel tessuto economico e sociale cittadino, in qualche caso -esempio l’attuale sindaco Marco Invernizzi (einaudiano, come del resto anch’io)- in posizione di grande rilievo. Oliviero Trezzi 333 7572123 Studio a Magenta in zona ospedale palestra scuola primaria Giovanni XXIII via Caracciolo, 24 - Magenta Martedì e venerdì dalle 18 alle 21. Dalle 18 alle 19 corso per bambini. Info: 338 7771140 - www.fukaikarate.it 13 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L'AMICA "GRANDE".... Claudia è sempre stata, per me e la mia famiglia, "l'amica" da sempre e per sempre... la nostra amicizia non è un arcano; non vi è nulla di straordinario. Quando i miei si sposarono andarono ad abitare nel cortile di vicolo Parmigiani in cui già abitava Claudia, la mamma e la nonna. Le nostre abitazioni erano confinanti, per cui noi ci si chiamava con un colpetto sulla parete. E naturalmente la mia mamma divenne amica con le tre 'donne': e Claudia, più giovane, era la più vicina di età. Così io nascendo ebbi subito un''amica'. Una figura di sorella maggiore, o giovane zia, cui potevo ricorrere per poter risolvere quei piccoli /grandi problemi che sono propri di tutti i bambini. Quando iniziai la scuola - ricordo i consigli, gli incoraggiamenti...il nettapenne a forma di gatto ...! - (chè allora si usava il calamaio !!!) Ma soprattutto ricordo l'attenzione con cui Claudia mi si rivolgeva: mai usava con me toni condiscendenti, mi riservava l'attenzione come ad un adulto. Figuriamoci io come mi 'vantavo' per avere un'amica 'signorina' e che lavorava in Comune e che, a volte, mi portava nel suo 'ufficio'.- Allora dalla scuola di via Mazzini si attraversava 'solo' il cortile... Quando mi si presentavano i piccoli/grossi problemi Claudia era la persona che sapeva sdrammatizzare..., che poteva accogliere un 'dramma' senza lasciare che ne fossimo sconfitti. E fu naturale che al momento della Cresima, della 1° Comunione: lei fosse la Madrina, sia per me che per mia sorella. Mi ricordo di lei e mia mamma che ideavano... lavori, ricami, risate, il tutto come fossero 'complici' di una vita semplice e gioiosa. 14 Sì, perchè Claudia sapeva ridere cogliendo il lato positivo delle cose... Il suo modo per fare amicizia era un'accoglienza cordiale, ricca di simpatia ed umana comprensione: accettava le persone com'erano, senza cercare di cambiarle: in tal modo si fece schiere di amici... come i colleghi di lavoro: non semplici colleghi ma amici di famiglia e fu amica di mogli e figli... e, forse, anche nipoti! Poi la sig.na Cazzaniga divenne la sig.ra Banfi: e col matroimonio continuò anche l'amicizia. Nacque Andrea (un bambino bellissimo) e dopo poco rimase vedova... e fu molto triste, ma non disperò mai dell'aiuto del Signore. E la nostra amicizia rimase integra nonostante le varie traversie: Claudia era una persona allegra, che sapeva cogliere il lato positivo delle cose... Difficilmente serbava rancore, non trinciava giudizi, non poneva domande indiscrete... Era perfetta? No, era semplicemente un'amica fedele su cui contare. E la 'fedeltà' è una di quelle virtù ogni giorno più rare! Adele Cassani RETE DI VOLONTARIATO “DE RELATIONIBUS” IV INCONTRO MERCOLEDI’ 5 OTTOBRE 2016 ORE 21 Organizzato da LE STELLE DI LORENZO presso CASA GIACOBBE, via 4 giugno 80 Magenta Tema della serata: "Sognare Perché. Il potere terapeutico del desiderio" Relatori: D.ssa Federica Cameroni Psicoioga e psicoterapeuta e D.ssa Irene Cuppari Medico Trasfusionista ...”Vedo Stelle che cadono nella notte dei desideri....” Per i bambini,la parola “desiderio” è una parola magica….paragonabile a una sorta di lampada magica con il genio che esce e realizza il loro desiderio. DESIDERIO…..si rafforza ancor di più nella mente di un bambino malato e costretto a stare nel letto di un ospedale. DESIDERIO……. per il bambino è una spinta per ritrovare il sorriso e la voglia di non rassegnarsi, di sconfiggere la malattia e infonde nel loro cuore la voglia di tornare a essere semplicemente bambini gioiosi e spensierati. Molto spesso il Desiderio è una vera e propria medicina terapeutica,si impatta positivamente con il punto di vista clinico. I bambini appartengono a una categoria protetta,si deve fare di tutto e di più Luisa Morani EVENTO PATROCINATO DA CITTA' DI MAGENTA ASSOCIAZIONI XI EDIZIONE 3 KM DI SOLIDARIETÀ Maratona per bambini delle IV e V elementari del Magentino IL KARATE: UNA GRANDE RISORSA SIN DALLA TENERA ETÀ! “LE STELLE DI LORENZO” associazione che si prefigge l’obbiettivo di realizzare i desideri dei bambini sottoposti a trattamento medico prolungato, organizza la XI Edizione della“3 Km di solidarietà” maratona riservata ai bambini delle IV e V elementare del Magentino. Alle ore 10 del 1 ottobre 2016 presso il parco del Ticino in località “La Fagiana”. Bimbi vivaci, anzi vivacissimi oppure timidi e introversi. Bambini iperattivi, monelli e birichini o al contrario eccessivamente timorosi ed insicuri. Di quante sfumature è caratterizzato il variopinto mondo dell’infanzia per non parlare poi della tanto inquieta adolescenza ma, senza dubbio, il desiderio di ogni genitore è quello di vedere il proprio figlio crescere sicuro di se, rispettoso del prossimo, capace di affrontare senza paura le numerose sfide che la vita riserva. Come aiutarli allora ad affrontare il mondo, offrendo loro un supporto che li accompagnerà per tutto l’arco della vita? La risposta non potrebbe essere più semplice: con il Karate! Ma vediamo in dettaglio e concretamente quali sono i benefici che si ottengono dalla pratica di questa arte marziale partendo dai giovanissimi. Il karate, è uno sport completo che coinvolge tutti i muscoli e le articolazioni del corpo, per questo è consigliato sia ai bambini (dai 5 anni in su), che agli adolescenti e anche agli adulti. Un bambino ha necessità di imparare a conoscere le varie parti del suo corpo; attraverso il movimento nelle varie direzioni, che effettua eseguendo i più semplici ‘kata’, incomincia a percepire gli elementi dello spazio che lo circondano fino ad imparare ad orientarsi e a riconoscere con facilita destra e sinistra, cosa che può sembrare scontata all’occhio di un adulto, mentre costituisce un’acquisizione molto importante nel bambino. Ma questo è solo il primissimo ‘step’, a cui Si prega di confermare inviando una email a [email protected] Per informazioni in merito al regolare svolgimento della gara e per il modulo di adesione, consultare il sito www.lestelledilorenzo.it fanno subito seguito, con la costanza dell’esercizio, altri importanti conquiste: miglioramento della resistenza cardiovascolare, aumento della forza muscolare, rafforzamento dell'equilibrio fisico, aumento della flessibilità, miglioramento della coordinazione, aumento della focalizzazione mentale. I benefici che apporta il Karate però non coinvolgono soltanto il corpo, anzi l’aspetto psico-fisico-mentale è quello che ne trae maggior giovamento. La consapevolezza delle proprie risorse, l’accettazione dei propri limiti, il desiderio di migliorarli seguendo l’insegnamento di chi ha maggiore esperienza, la capacità di mettersi in gioco nell’affrontare le difficoltà, rappresentano obiettivi raggiunti grazie a questa attività sportiva che diverranno una risorsa da utilizzare in qualunque ambito della propria vita. Il Karate diventa quindi una sorta di metafora del vivere. La palestra dove si svolge, in modo figurato, il combattimento diventa il luogo dove si apprende che affrontare il prossimo significa prima di tutto rispettarlo, comprenderlo, accettarlo. Niente colpi mancini o atti violenti; l’allievo impara a controllarsi e ad esprimersi, ad affrontare le difficoltà, a vincere la timidezza o a frenare la propria esuberanza. Di certo dalla pratica del karate non si ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare, ci sono grandi traguardi personali che si possono raggiungere a tutte le età. Che ne dite, vale la pena di provare? Allora vi aspetta la Fukai Karate, un’associazione sportiva, dove ottimi insegnanti capitanati dal Maestro Antonio Montagna organizzano corsi, al martedì e venerdì presso la palestra della scuola primaria Giovanni XXIII, a Magenta in via Caracciolo dalle ore 18 alle ore 21, (dalle 18,00 alle 18,45 per i bambini a partire dai 5 anni). Tutte le informazioni si possono chiedere al direttore tecnico Maestro Antonio Montagna c.n. 6° dan, telefonando al numero 3387771140. Se volete, potete anche assistere agli allenamenti e consultare il sito internet dedicato all’indirizzo: www.fukaikarate.it. Maria Lorena Arpesella ISTITUTO “VITTORIO ALFIERI” MAGENTA Presa d’Atto Ministero della Pubblica Istruzione 18/11/1997 CORSI DIURNI/SERALI RAGIONIERI AFM AMMINISTRAZIONE FINANZA MARKETING GEOMETRI CAT COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO CORSI ANNUALI - CORSI DI RECUPERO ANNI SCOLASTICI CORSI ACCELERATI E AGEVOLATI PER LAVORATORI E DISOCCUPATI (D.L.VO 297/94) Magenta via Milano 68 - tel. 0297297728 - www.istitutoalfierimagenta.it - alfi[email protected] 15 STORIA DELLA VILLA COLOMBO E DEL SUO AVVENTUROSO SALVATAGGIO La Villa Colombo è una elegante costruzione risalente agli anni trenta del secolo scorso, situata all'interno di un grande parco. E' collocata nella parte nord della città, appena al di là della linea ferroviaria, su un vicolo chiuso che si dirama da viale Lombardia. Dalla strada non la si può vedere, è necessario inoltrarsi nel vicolo che però è percorso solo dai residenti, trattandosi di un vicoletto cieco. Non si può parlare di questo edifìcio senza raccontare prima la storia di chi l'ha costruita e ci ha vissuto, cioè del musicista Emilio Colombo e di sua moglie, Regina Stoppa. La casa e i suoi abitanti hanno una storia romanzesca, con suspence e colpi di scena come nelle fiction, solo che qui è tutto rigorosamente vero, compreso il lieto fine. Vale la pena raccontarla anche perché questo è il ventesimo anno dalla sua parziale riapertura, dopo un lungo periodo di incuria, e ne ripercorreremo quindi le vicende in due tappe, a partire dalla vita di chi l'ha costruita e poi regalata alla città. La storia comincia nell'autunno del 1874, quando un neonato fu deposto nella Ruota degli Innocenti a Milano, il 29 ottobre, avvolto in fasce finissime, accompagnate da un biglietto che ne dichiarava la data di nascita e la provenienza da un ceto facoltoso. Purtroppo fasce e biglietto andarono perduti anni dopo in un incendio. Il bambino fu subito adottato da una famiglia di affermati musicisti magentini e avviato precocemente allo studio del violino; particolarmente versato nell'arte musicale, il piccolo Emilio, già dall'età di sei anni, accompagnava l'orchestra paterna che si esibiva a Berlino e poi in Rus- sia. Qui Tchaikovsky notò il talento del giovane e gli consigliò di perfezionare la propria tecnica presso un grande conservatorio. In una collezione privata di Roma è conservata una lettera autografa del grande compositore, datata 13 luglio 1892 e indirizzata al Caro mio amico Emilio! più avanti definito mon bien cher ami; nella lettera, spedita da Vichy, Tchaikovsky, in italiano, esprime il proprio piacere nel ricevere notizie dal ragazzo di cui conserva un amabile ricordo, prosegue in francese e conclude con un A rivederci a Mosca! ancora in italiano. Seguendo il suo consiglio Emilio si recò quindi a Liegi e poi al Royal Conservatoire di Bruxelles, dove si diplomò. Iniziò così una brillante stagione concertistica che lo portò ad esibirsi nei più prestigiosi teatri del centro Europa. Nel 1910, assieme alla moglie Regina, si stabilì a Pietrogrado, in breve la sua fama giunse fino allo zar Nicola II che lo volle a corte, dove Emilio continuò la propria attività di violino solista fino allo scoppio della Rivoluzione del 1917. E a questo punto la sua vita e quella della moglie si fa davvero avventurosa; in quel periodo turbolento e rischioso riuscirono a mettersi in salvo attraversando l'intera Russia con la ferrovia transiberiana, lui suonando il violino sul treno, come un musicante di strada, lei barattando i propri gioielli in cambio di cibo. Finalmente, tra grandi privazioni e pericoli, arrivarono a Vladivostok, stremati e poveri in canna; ancora una volta li salvò la musica: Emilio continuò a suonare per mantenere entrambi e con i proventi di un concerto si procurò il denaro sufficiente per arrivare a Tokyo. La sua bravura gli consentì di suonare davanti alla corte imperiale giapponese, poi si esibì a Hong Kong, a Singapore, nelle Indie Orientali, in Canada; dopo tre anni di peregrinazioni, tornò finalmente in Europa approdando in Inghilterra nel 1920. Quasi subito ebbe il suo debutto a Londra e anche qui fu invitato dalla famiglia Reale ad esibirsi a corte. Le esecuzioni dell'orchestra vocale-strumentale che dirigeva erano regolarmente trasmesse dalla B.B.C. Radio, lui stesso incise diversi dischi e quando tornò in Italia anche l'Eiar, la radio italiana dell'epoca, registrò un suo importante concerto considerato il suo testamento spirituale. Nel 1930 fece costruire per sé e per la moglie una villa all'interno di un parco così esteso che vi si conducevano battute di caccia. Emilio, violinista, direttore d'orchestra, compositore e suonatore di mandolino, morì a Londra il 25 novembre 1937, colpito da un infarto durante l'esecuzione di un concerto. Il suo corpo e quello della moglie oggi riposano nel nostro cimitero, in due sarcofagi affiancati, in una imponente tomba di marmo e di granito che presenta anche i loro ritratti: lui fotografato con un violino appoggiato alla spalla (poteva essere altrimenti?), lei con un'espressione di malinconico romanticismo piuttosto diffusa nei ritratti della sua epoca. Tra di loro, sorretta dagli angeli, una santa Cecilia affranta per la perdita di un così valente interprete della musica. Morti entrambi i coniugi, per testamento, la loro signorile dimora divenne proprietà della città e qui iniziarono le sue vicissitudini, una storia tribolata che avrebbe potuto concludersi con il suo abbattimento. Ma questo lo racconteremo nel prossimo articolo. M. Luisa Busti I NOSTRI VIAGGI ESCLUSIVI con accompagnatore dall’Italia LA VIA DEGLI ZAR crociera fluviale da San Pietroburgo a Mosca 13 – 23 Agosto 2016 GRAN TOUR DELL’ARGENTINA 27/10 – 8/11/2016 GRAN TOUR MADAGASCAR Novembre 2016 TOUR DELLA PUGLIA 2-10 Ottobre 2016 Soggiorno a TENERIFE – Jacaranda pensione completa + bevande 13 – 20 Giugno 2016 € 790,00 Soggiorni nelle più belle isole greche: estate 2016 programmi su misura con sconti del 40% 16 Quest’anno ricade il 130° anniversario di fondazione della Banda Civica. Era infatti il 1886, quando alcuni Magentini: Ghirlanda, Baccinetti, Porati, Morandi, Barenghi, Dameno, Banfi…. sostenuti dal parroco don Cesare Tragella e con l’aiuto del maestro prof. Luigi Valisi, fondarono la Banda Civica. L’idea era nacque nel 1884, in occasione del 25° anniversario di commemorazione della Battaglia di Magenta, ma solo due anni dopo si concretizzò, con l’orgoglio di suonare gli inni, italiano e francese, alla celebrazione dello storico evento. Da allora, ed interrottamente, la Banda Civica è presente nella vita sociale e culturale di Magenta. Tanti sono i premi e gli attestati di stima che la “Banda Civica” ha ricevuto: dal diploma di benemerenza all’Esposizione Generale di Torino (1898), al 1° premio del concorso bandistico, in occasione dei festeggiamenti a Federico Johnson (19/11/1899), al diploma d’onore (Como 1899) in occasione del centenario dell’invenzione della pila, così via sino ai tempi più recenti: 1° premio al concorso bandistico Cogliatese (1967), attestato di ammirazione per il restauro del campanile della chiesa di San Rocco (17/06/1995). L’avvento del nuovo millennio ha trovato la “Banda Civica” pronta e determinata ad accettarne le sfide. Le collaborazioni musicali si intensificano con i corpi bandistici gemellati; banda di Monte Porzio Catone, banda San Luigi di Dronero; Filarmonica Volpianese, sino all’incontro fecondo con La “Musique Municipale de Magenta & l'Harmonie des Chemins de Fer d'Epernay”, formazione bandistica francese situata in una città, della regione dello Champagne, che por- ACADEMIA PEREGRINI PREMIO LETTERARIO ”IL VIANDANTE” XIII EDIZIONE 2016 Sabato 24 settembre 2016 si terrà in Magenta presso l’Aula consiliare di via Fornaroli la cerimonia di proclamazione dei vincitori della XII edizione del concorso letterario “IL VIANDANTE”. L’evento ormai consolidatosi nell’ambito delle attività culturali che da anni animano il nostro territorio, si propone di favorire lo sviluppo dell’ingenio creativo più o meno latente in tanti scrittori che affluiscono a Magenta da ta lo stesso nome della nostra amata Magenta. Non ci volle molto a scoprire che il comune francese dedicò il suo nome alla battaglia di Magenta, nacque nel 2008 il gemellaggio tra le nostre due formazioni bandistiche, così forte e coinvolgente che anche l’amministrazione comunale decise di gemellare le due comunità il 4 giugno del 2009. Nel mese di giugno 2013 la Banda Civica è stata invitata a Caldes in val di Sole, all’evento “Arcadia Musica e Sapori” organizzata dall’azienda turistica della Val di Sole. L’evento di festa ha visto la partecipazione delle migliori bande musicali del Trentino, di fuori provincia e straniere. La nostra Banda Civica, è stata protagonista apprezzata, ci siamo esibiti in vari punti del borgo, nelle corti e negli avvolti delle nobili dimore, normalmente chiuse al pubblico, accompagnati ed avvolti da antichi sapori, prodotti genuini, artigianato locale, arte e tradizione. L’anno seguente 2014, si è aperto all’insegna della solidarietà, con le consorelle bande cittadine, abbiamo sostenuto l’iniziativa del Rotary Club “End of Polio Now”. Il 2015 ci ha visto sfilare a Torino, per via Roma, sino a piazza San Carlo, nel centenario della I^ guerra mondiale, quale prima banda, a seguire la “Fanfara Brigata Alpina Taurinense”. Purtroppo in quell’anno abbiamo pianto i morti del tremendo attentato al Bataclan, scortando il Console Generale di Francia, in raccoglimento all’Ossario della Battaglia. Anno dopo anno, arriviamo al 2016, anno che festeggia il 130esimo anniversario di fondazione della “Banda Civica”. I festeggia- menti dell’anniversario saranno accompagnati da una serie di iniziative: la registrazione di un apposito compact disc, la pubblicazione di un album fotografico, il concerto degli allievi della scuola di musica “Lorenzo Barenghi’, l’incontro a Magenta delle bande amiche e gemelle, che per il 130° sarà onorato, domenica 18 settembre, dalla “Filarmonica Volpianese”, con il seguente programma: ore 9,30: Ritrovo e inquadramento delle bande presso la nostra sede di via Melzi, 2 ore 10,00: Partenza della sfilata, percorrendo le seguenti vie: Garibaldi; S. Crescenzia; Fanti; Kennedy; Roma; Cattaneo; Mazenta; Casa Giacobbe ore 10,30: Visita del museo della Battaglia ore 11,15: Ripresa della sfilata per le vie: 4 Giugno; Roma sino al sagrato della Basilica di San Martino ore 11,30: Benedizione della Banda Civica ore 11,45: Rientro alla sede di via Melzi, 2 percorrendo le vie: Roma; Liberazione; Garibaldi; Melzi. ore 12,30: Pranzo di benvenuto e cerimonia conviviale ore 16,00: Partenza in sfilata, dalla sede di via Melzi per il cortile comunale seguendo le vie: Melzi; Garibaldi; Liberazione; Volta; Formenti ore 16,30: Concerto delle “Filarmonica Volpianese” ore 18,00: Termine manifestazione Banda Civica Il Presidente Alberto Fornaroli Foto Cine Cattaneo LA BANDA CIVICA COMPIE 130 ANNI ogni parte d’Italia. Nel corso delle varie edizioni la manifestazione continua a registrare un significativo incremento di partecipazione e di qualità delle opere partecipanti. Academia Peregrini PELLICCERIA BONOMI L A B O R AT O R I O A R T I G I A N A L E Vasta scelta di capi pronti Accurate confezioni su misura Borse e Accessori Custodia Estiva Nuove tecniche e nuovi modelli per trasformare la vostra pelliccia Pulitura e Riparazioni 20013 Magenta via Puccini, 11 tel. 02 9794106 17 LICEO SCIENTIFICO “BRAMANTE” PROGETTO IMPRESA Pro Loco Magenta azienda madrina Una delle modalità con cui il Liceo Scientifico “Bramante” adempie all’obbligo di alternanza scuola-lavoro, previsto dalla legge 107/2016, per gli alunni della classi terze, è l’attività di IFS (impresa formativa simulata). Ogni classe che applica tale modalità è stata associata ad un’azienda “madrina” a cui gli alunni si sono ispirati per progettare, in quest’anno scolastico, una loro azienda che dovrà cominciare ad operare dal prossimo anno scolastico. La classe 3^B ha la Pro Loco di Magenta come azienda madrina. Il Presidente, Pietro Pierrettori, il 31 maggio scorso ha incontrato gli studenti della classe e, in una chiacchierata di 2 ore, ha spiegato loro, com’è nata la Pro Loco, di cosa si occupa e si è occupata, quali sono le motivazioni che animano lui ed i soci, ma soprattutto ha comunicato ai ragazzi il desiderio di contribuire a mantenere vitale il tessuto sociale di Magenta, sentendosi parte attiva della città anche attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio magentino. Nei giorni seguenti la classe ha lavorato secondo gli obiettivi previsti dalla piattaforma ministeriale dell’IFS. I ragazzi si sono organizzati in gruppi di lavoro, hanno discusso, hanno ricercato informazioni ed elaborato idee che hanno portato a delineare una loro possibile impresa. Lascio a Samuela e Sara la spiegazione del loro progetto. La nostra classe si è impegnata nell’impresa simulata, ideando un’azienda, sul modello della Pro Loco di Magenta, attraverso la re- 18 alizzazione di un logo, della business idea, dello studio del territorio e costruendo un questionario per un’indagine di mercato sulla fattibilità dell’impresa. L’indagine di mercato consiste in un questionario, compilabile in semplici mosse e raggiungibile al seguente link https://goo.gl/ CXqEcp. Cogliamo l’occasione per invitare, chi trovasse interesse per questo progetto, a partecipare al sondaggio. I dati raccolti ci serviranno per procedere nella stesura effettiva del business plan. La nostra classe ha scelto di realizzare un’azienda di servizi per la Pro Loco, che promuovesse i prodotti del territorio facendo da mediatore tra le cascine del magentino e i consumatori, e organizzando eventi a tema culinario. Per animare le serate, la nostra azienda propone diverse forme di intrattenimento, tra cui musica dal vivo, spettacoli teatrali, cabaret e maxi schermo. Successivamente abbiamo pensato il nome dell’azienda e abbiamo deciso di chiamarla “Tipico Ticino” per rappresentare i prodotti tipici del luogo ticinese dell’area magentina in un’assonanza ben riuscita. Ci siamo anche costruiti un logo con questo nome. Inoltre la nostra azienda ha scelto come location Villa Colombo, situata nel centro di Magenta, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e degna di valorizzazione. Nonostante nel territorio esistano già realtà simili, come gli agriturismi, la nostra azienda si propone di raggiungere il successo radunando il pubblico cittadino in un luogo di valore culturale e rivestendo il ruolo di punto di sintesi tra cultura, arte, cibo, tradizione e soprattutto divertimento! Patrizia Beltrami (docente tutor della classe 3^B per l’IFS) PUBBLICITÀ A PAGAMENTO CA SCROCA La cà scroca ‘funziona’ ad energia solare! • riscaldamento (adesso raffrescamento, ovviamente), • produzione di acqua calda sanitaria, • ventilazione continua che ricambia l’aria dell’ambiente due/tre volte l’ora ogni ora del giorno, così da assicurare una ossigenazione ottimale nelle 24 ore tutto l’anno • consumi elettrici vari (frigo, forno, luci ecc) tutto ad energia solare gratuita! sempre! I pannelli solari di cui sono dotati singolarmente tutti gli alloggi garantiscono la fornitura di energia: questo è quanto si è prodotto il 15 luglio, ad esempio. È, insomma, una vera casa NZEB (near zero energy building), cioè vicino al costo zero di esercizio, per sempre! E tutto questo a quali costi? A partire da 1900 euro al metro quadrato! Esempio questo alloggio con due camere, amplissimo soggiorno, bagno, ripostiglio, grande terrazzo e giardino a verde privato; finiture al top (com’è possibile verificare chiedendo un incontro in loco a Gabetti al 0297280173 o al 029793209) a soli 197.000! P AV I M E N T I RIVESTIMENTI ARREDO BAGNO PORTE SERRAMENTI IN PVC lualdiporte 20013 Magenta - via Rosolino Pilo, 29 - tel. 02 97298625 - fax 02 9793156 - [email protected] - www.fregiosrl.it 19 1,01 0,84 0,84 SCHESIR CAT 70 - 75 - 80 g alimento umido naturale per gatti, gusti assortiti 20 0,59 MAGENTA (MI) S.S. MI-NO km 116,8 - tel. 02 9721961 APERTI TUTTI I GIORNI (domenica e festivi compresi) dalle ore 9 alle 19,30 - ORARIO CONTINUATO [email protected] - www.giardineria.com Vieni a trovarci, troverai anche il banco gastronomia e tantissimi prodotti in offerta. SPECIAL DOG PATÈ 400 g alimento umido per cani, gusti assortiti