ambasciatori della nostra magenta

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ambasciatori della nostra magenta
MAGENTA NOSTRA
ANNO XXV - N. 7 - SETTEMBRE 2016
Direz. Redazione: 20013 Magenta - via 4 Giugno 80
tel./fax 02 97291515
INTERNET: www.prolocomagenta.org
E-MAIL: [email protected]
Direttore responsabile: Oliviero Trezzi
Aut. Trib. Milano n. 602 del 9-11-’92
Stampa: dodicimila copie - mensile
Punti di distribuzione: L’Edicola del cortile di Carlo Oldani, via S. Caterina 31/33 - Circolo Daniele, Pontevecchio - Panificio Franchino, via Novara, 33 - Mazzucchelli, via Mentana, 11 Edicola di via Melzi - Il Segnalibro, via Roma, 87 - La Memoria del Mondo, Galleria dei Portici - Foto Cattaneo, via del Carso, 33 - Cartoleria Arte Mia, via Dante, 29 - Biblioteca Comunale,
via Fornaroli - Giornalaio Boschetti (IPER) - Ist. Madri Canossiane - Caffè dei Portici, via Mazzini - Bar The Rose, via Pusterla - Casa di riposo don Cuni - Cicli Chiodini, via Melzi - Bersaglieri,
via Matteotti - Alpini, via Milano - Circolo Banda Civica, via Melzi - CinemateatroNuovo - Teatro Lirico - Cartoleria Posteria, via Garibaldi, 12 - Caffè Maino, Piazza Liberazione - Edicola del
Borgo, via De Medici, 4 Pontenuovo.
Il Capo Fanfara, Fabio Borroni
il Presidente della Pro Loco, Pietro Pierrettori
il Console di Francia, Olivier Brochett
il Parroco della Comunità di Magenta, don Giuseppe Marinoni
il Vice Presidente della Pro Loco, Oliviero Trezzi
il Vice Presidente della sez. Bersaglieri di Magenta, Roberto Pozzi
AMBASCIATORI
DELLA NOSTRA MAGENTA
E qui, il termine preso dal mondo diplmatico,
è proprio pertinente in senso stretto. Penso
al pomeriggio del 14 luglio, ospiti del Console Generale di Francia a Milano, al ricevimento per la ‘Festa delle Repubblica Francese’.
Pomeriggio di letizia (non erano ancora note
le tragiche notizie provenienti da Marsiglia)
in cui, ringraziando gli illustri ospiti presenti,
il Signor Console M. Olivier Brochet non ha
mancato di citare Magenta presentando la
‘nostra’ Fanfara dei Bersaglieri.
La fanfara ‘Nino Garavaglia’ ha infatti garantito c­ome avviene oramai da diversi anni­il
servizio ufficiale relativo agli inni nazionali
­come si addice ad un momento istituzionale­
e non ha poi mancato di suscitare interesse ed applausi, esibendosi nel repertorio più
classico, a beneficio degli ospiti delle serata.
Esibizione, sempre emozionante, ma ‘abituale’ per noi magentini, almeno per tutti quelli
(quest’anno poi erano migliaia) che seguono
le manifestazioni relative alla rievocazione
della Battaglia del 4 giugno. Insolite, sorprendenti, coinvolgenti e addirittura entusiasmanti per chi una esibizione di una fanfara
bersaglieri non l’ha magari mai sentita, neppure in tv. E la riprova s’è avuta nell’epigono:
‘i mattacchioni’, dopo aver suonato e cantato
per buona parte della serata, lasciata la festa,
raccogliendo un’impensabile sfida di Pierrettori (di quelle che solo a lui possono venire
in mente!), si sono diretti non al pullman che
li avrebbe tranquillamente portati a casa.
No, in formazione ­cioè suonando di corsa,
come usualmente fanno nelle parate­da
Piazza Meda, Piazza Scala, Galleria Vittorio
Emanuele, ottagono. Qui si sono esibiti tra ali
di folla velocemente radunatasi nonostante
l’ora (le 23,30!).
Folla prima stupita e poi entusiasta (richiesta
di bis, di ‘ancora, ancora’) vigili che si offrivano di scortare in piazza Duomo la ‘Fanfara di
Magenta’...
Certo non può essere per tutti e sempre così
(e finanche bisogna sperarlo: perché qualche
‘mattana’ la si perdona in grazia dell’entusiasmo “gagliardo” ­e qui il termine ci sta: sono
bersaglieri!­con cui viene realizzata), ma certo nel lavoro di ogni giorno i ‘fuochi artificiali’
non ci sono.
E tuttavia è proprio quella ‘tela’ tessuta con
quotidiana costanza, e magari in sordina,
che crea ‘il clima’ di fondo di una comunità.
Clima che non ci stanchiamo mai di evidenziare, sottolineandone la buona consistenza
che tutti possono toccare con mano operando un qualcuna delle moltissime realtà che
operano nel sociale in città.
Realtà che troveremo ben illustrate nella
FESTA delle ASSOCIAZIONI di domenica 25
settembre. Come da tradizione ogni associazione esporrà il proprio lavoro, meglio illustrerà le attività che propone ai concittadini
per la prossima stagione. Ed insieme alle
realtà associative qualcun altro (il Parroco,
intendo) illustrerà ­lo so per averne carpito, a
grandi linee, i contenuti, durante le interviste
che gentilmente mi concede di raccogliere
per questo giornale­pubblicamente le sue
proposte. Don Giuseppe Marinoni lo scorso
anno approfittò alla Festa delle Associazioni
per ‘prendere le misure’ al mondo associazionistico e del volontariato, evidentemente
trovandolo fecondo e reattivo...perché, da
allora, cento ne ha pensate e forse più ne
vorrebbe metter in cantiere!
Del resto è la sua missione: “...voi siete il sale
della terra...”(Mt 5,13­16). Ma mica solo sua!
Oliviero Trezzi
1
14 LUGLIO
MAGENTA
ALLA FESTA
NAZIONALE
FRANCESE
foto di
Oliviero Trezzi
e Lidia Colombo
2
FESTA DELLE
ASSOCIAZIONI
DOMENICA
25 SETTEMBRE
RIUNIONE
ORGANIZZATIVA
foto di Ivana Garione
La riunione organizzativa per la
Festa delle Associazioni 2016 è
fissata per lunedì 12 settembre,
ore 21 Casa Giacobbe.
Consegnare il modulo di partecipazione compilato, scaricabile dal sito
www.prolocomagenta.org.Le associazioni partecipanti devono essere
iscritte al REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI del comune di Magenta.
La Festa avrà luogo domenica 25
settembre.
La segreteria Pro Loco Magenta
IN GITA CON LA PRO LOCO MAGENTA
ALLA SCOPERTA DELLE CITTÀ D’ARTE: MODENA - 22 maggio 2016
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PRO LOCO MAGENTA E UNIVERSITÀ DEL MAGENTINO
un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco
che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Trovo
il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di
recitare, che rischia di essere svilito in questi
tempi confusi».
25 novembre 2016
Piccolo Teatro Strehler
The Pride
La Pro Loco Magenta, anche per il prossimo
anno accademico dell’Università del Magentino, propone quattro appuntamenti a teatro
avvalendosi della programmazione e della
collaborazione del Piccolo Teatro di Milano.
Alla luce del successo registrato tra i partecipanti agli spettacoli proposti e per soddisfare
le numerose richieste pervenute, sarà disponibile un numero doppio di abbonamenti rispetto alla scorsa Stagione.
La partecipazione, in abbonamento ai 4
spettacoli, comprensivo di servizio bus, è
riservata agli iscritti ai corsi dell’Università del Magentino e ai Soci della Pro Loco
Magenta. Gli abbonamenti potranno essere acquistati presso la segreteria Pro Loco
Magenta e Università del Magentino da lunedì 12 settembre (orari lunedì - giovedì
ore 17/18 sabato ore 10/12 e in piazza Liberazione, domenica 25 settembre durante la 21a Festa delle Associazioni.
venerdì 28 ottobre 2016
Piccolo Teatro Grassi
Elvira
diretto e interpretato
da Toni Servillo
da Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jacques
traduzione Giuseppe Montesano
Servillo incontra Jouvet. «Dopo anni in cui le
sue riflessioni sul teatro e sul lavoro di attore mi hanno fatto compagnia nell’affrontare
repertori diversi, da Molière a Marivaux, da
Eduardo a Goldoni – confessa Toni – mi è
parso necessario che arrivasse il momento
di un incontro diretto». Con quello spirito che
abbiamo imparato a conoscere e ad amare
negli spettacoli ospitati ma anche coprodotti
con la sua compagnia, Servillo si accosta a
Elvire Jouvet 40 – testo caro alla storia del
Piccolo in cui Brigitte Jacques trascrisse le
Sette lezioni di Louis Jouvet a Claudia sulla
seconda scena di Elvira nel “Don Giovanni”
di Molière – affrontandolo nella nuova traduzione commissionata a Giuseppe Montesano, avendo accanto una giovane allieva,
che incarna il futuro nella vitale trasmissione
di sapere fra le generazioni. Trent’anni dopo
Strehler, con Toni Servillo le riflessioni di Jouvet sul teatro e sul personaggio ritrovano
nuovamente la stessa stringente attualità.
«Elvira – spiega Servillo – porta il pubblico
all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e
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diretto e interpretato
da Luca Zingaretti
di Alexi Kaye Campbell, traduzione Monica
Capuani con Luca Zingaretti, Valeria Milillo,
Maurizio Lombardi, Alex Cendron
regia Luca Zingaretti
Luca Zingaretti dirige e interpreta The Pride,
un testo costruito su un’alternanza tra due
storie distinte che si svolgono in periodi diversi: il 1958 e il 2015. A prima vista, sembrano non avere nulla in comune, a parte
i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si
inoltra nelle due vicende, si scoprono echi,
rimandi e problematiche affini. In entrambe, i tre ruoli principali, oltre a condividere
gli stessi nomi, sono interpretati dagli stessi
attori, a sottolineare come i personaggi di
una storia siano le ombre di quelli dell’altra. Le azioni che i tre protagonisti compiono
nel 1958 influenzano e spiegano quelle che
avvengono nel 2015. The Pride esplora temi
come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono. Pone la grande questione dell’identità
e delle scelte che determinano il nostro io
più profondo. Perché nella vita, tutti prima
o poi, ci troviamo ad affrontare lo stesso dilemma: scoprire chi siamo veramente, cosa
veramente vogliamo dalla vita e rispondere
all’interrogativo se saremo capaci di raggiungerlo.
venerdì 13 gennaio 2017
Piccolo Teatro Grassi
Lehman Trilogy
di Stefano Massini, regia Luca Ronconi
con (in ordine di apparizione) Massimo
De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo
Popolizio, Martin Ilunga Chishimba, Paolo
Pierobon, Fabrizio Falco, Raffaele Esposito,
Denis Fasolo, Roberto Zibetti, Fausto Cabra,
Francesca Ciocchetti, Laila Maria Fernandez
Ha il respiro, lo stile e l’andamento di un
poema epico il testo in cui Stefano Massini
racconta 160 anni di storia del capitalismo,
dalla metà dell’Ottocento – il primo dei fratelli Lehman, Henry, sbarca in America l’11
settembre (data sempre fatidica per la storia statunitense…) 1844 – al 2008, anno del
fallimento della banca fondata dalla fami-
glia a New York, la Lehman Brothers.
Storia di uomini e donne, di padri e figli, di
temperamenti e passioni, di cotone, carbone, ferrovie, denaro e speculazioni finanziarie, la saga dei Lehman è al tempo stesso
uno squarcio di sogno americano: il Paese
che tutto dà a chiunque dia prova di talento,
inventiva e abnegazione, in una manciata di
secondi rovescia fortune e destini. I Lehman
correranno più volte il rischio di cadere, con
la Guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 1929, ma sempre sapranno
risollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15 settembre 2008 Lehman Brothers diventa il più
grande fallimento nella storia delle bancarotte mondiali. È l’abisso (o uno dei risultati)
della crisi globale nella quale tutti ancora
siamo sprofondati.
Un cast all-stars per la splendida regia di
Ronconi.
31 marzo 2017
Piccolo Teatro Grassi
Louise e Renée
con
Federica Fracassi,
Isabella Ragones
da “Mémoires de deux jeunes mariées” di
Honoré de Balzac
drammaturgia Stefano Massini
regia Sonia Bergamasco
con Federica Fracassi, Isabella Ragonese
Un Balzac tutto al femminile. Sonia Bergamasco per la regia, Federica Fracassi e Isabella
Ragonese protagoniste danno vita in scena a
un testo drammaturgico che Stefano Massini
ha liberamente tratto dalle Memorie di due
giovani spose (1842), unico romanzo epistolare dell’autore de La commedia umana.
«Frammenti di un discorso sull’amore – osserva Sonia Bergamasco –. Louise e Renée
sono due giovani donne legate da un’amicizia profonda che affonda le radici nell’infanzia, trascorsa insieme in convento. Il loro
affacciarsi alla vita “fuori”, il ritorno “a casa”,
corrisponde all’inizio di un dialogo epistolare che prolungherà negli anni la reciproca
ricerca di un alfabeto comune dell’amore.
Avvicinate e isolate nella voce ardente di un
presente del cuore, le due figure di donna
immaginate da Balzac raccontano anche
oggi la spinta inarrestabile del desiderio e
il senso di perdita che l’avventura del quotidiano inevitabilmente restituisce a ogni essere umano».
«Su un ring di lucidissima crudeltà – spiega
Stefano Massini –, si tiene di fatto un’inchiesta sull’essere donna, sulla contraddizione
dell’amore, sulla disperazione di una socialità negata. Una lotta epistolare, di domande
e risposte. Spietato analista della condizione
umana, Balzac come pochi altri ha saputo
puntare la lente del microscopio sul labirinto
della femminilità. Qui ci consegna un trattato enciclopedico che procede per lemmi,
talvolta di inaudita profondità, a comporre il
mosaico di uno spettacolo complesso, ispirato ai sostantivi cardine della condizione femminile, da “illusione” a “stupro”, da “innamoramento” a “decadenza”, e via dicendo».
Pietro Pierrettori
2 GIUGNO - CONCERTO DELLA REPUBBLICA
5 GIUGNO - CONCERTO FANFARA “N.GARAVAGLIA”
IL VALORE DELLE PICCOLE COSE
20013 MAGENTA - via IV Giugno, 5/7
tel. 02 9793629 - [email protected]
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157° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA
Montebello della Battaglia 22 maggio 2016
Palestro 29 maggio 2016
Solferino 24 giugno 2016
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22^ RIEVOCAZIONE STORICA
JUAN ANTONIO
MELLA
DALL’ARGENTINA
ALLA BATTAGLIA
DI MAGENTA
Juan Antonio Mella, ha coronato il sogno
di tornare a Robecco, paese natale dell’avo,
Primo Antonio.
Lo ha fatto nel periodo delle celebrazioni
della Battaglia di Magenta, alla quale Primo
Antonio aveva partecipato, volontario, fra le
file dell’Armata Francese.
Ha visitato Magenta il 4 giugno, accompagnato dal Sindaco di Robecco, Fortunata
Barni, con molti amici robecchesi, ed è stato
ricevuto nel Palazzo Comunale dal Consigliere Tiziano Tomassini.
Durante la visita al Museo della Battaglia, ha
mostrato grande interesse ai particolari del
racconto e ai cimeli esposti che lo hanno riportato con la memoria all’avventura del suo avo.
La Pro Loco Magenta lo ha invitato ad assistere alla Rievocazione Storica durante la
quale è stato presentato alla cittadinanza.
Per noi è stato un piacevole incontro che ha
dato vita ad una nuova e, ci auguriamo, lunga amicizia.
Pietro Pierrettori
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UNIVERSITÀ
DEL MAGENTINO
ANNO
ACCADEMICO
2016-17
In attesa dell’arrivo in città di una realtà
universitaria (di una facoltà?, un corso?, un
distaccamento?) così come ufficialmente
annunciato dal Sindaco Invernizzi (ma non
ne sappiamo -al momento- di più) la consolidata realtà, per chi volesse impiegare parte
del tempo libero ad approfondire scientificamente tematiche importanti e significative, è
l’Università del Magentino.
La cui ’mission’ recita: “formare ed informare, l’educazione non finisce mai”.
Dunque anche quest’anno si tratteranno argomenti ‘di peso’. Troverete tutto molto ben
dettagliatamente illustrato nei pieghevoli disponibili per la FESTA delle Associazioni 2016
(il 25 settembre-piazza Liberazione, come
sempre) ma fin d’ora è definita la griglia su
cui si sta lavorando per articolare i corsi.
Di che si parlerà? Inizieremo con un corso
sulla cultura e la cucina ebraica: la religione,
la letteratura, musica, storia e infine cucina!
È un modo per conoscere ‘le diversità’ di cui
è permeata la società in cui viviamo. Iniziando proprio da quella parte ‘di diversità’, per
il mondo cristiano che vogliamo continuare
a considerare come prevalente, che storicamente è la più innervata, quella con cui conviviamo da più tempo. Senza troppo conoscerla, tuttavia!
Seguirà un corso ‘in bilico’ tra filosofia e sapere tecnico: l’uomo alza la testa e osserva le
stelle (tema filosofico). Nel medioevo diventa ‘astrologia’. Infine ora scienza astronomica!
Senza comunque dimenticare la fascinazione
che l’osservazione del cielo (stiamo lavorando per disporre di telescopi e realizzare una
serata di osservazione diretta …del cielo stel-
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lato sopra di noi…). Poi non poteva mancare (e si capisce il perché leggendo le ultime
righe dell’intervista al Parroco Don Giuseppe
Marinoni riportata sul numero scorso di questo giornale; e ancor meglio prestando attenzione alle proposte che illustrerà proprio
alla festa delle Associazioni) un corso sulla
presenza dell’ordine monastico del Celestini
a Magenta. Il Convento dell’Assunta con approfondimenti sulle opere d’arte che vi si trovano (e sulle mille leggende che i magentini
‘doc’ si tramandano.
A grande richiesta poi si parlerà di Milano e
di Alessandro Manzoni. E qualcuno dirà ‘finalmente!’. Dunque la Milano napoleonica
(letteratura ed architettura). Il ruolo culturale
di Manzoni (letteratura e immagini). I Promessi sposi (commento e lettura di brani) e
ancora i luoghi dei Promessi sposi a Milano.
Saranno sempre serate a due voci, come il
doppio spunto d’analisi suggerisce.
Insieme ai corsi l’Università del Magentino ha
oramai abituato a due altri generi di attività:
le visite guidate (le prime -ovviamente- sui
luoghi manzoniani dei promessi sposi e alla
Miano citata nel romanzo).
La seconda attività è costituita dalle ‘serate a
tema’. “Poesie di guerra”, perché continuiamo
a mantenere il tema della Grande Guerra per
tutti gli anni ‘del centenerio’. Poi serate ‘più
ludiche: ‘cioccolato e vino’ la prima e, affinchè non ci si confonda con avvinazzati anche
una serata sull’arte del bere consapevole.
Infine “leggere l’arte” è il titolo di un paio di
serate in cui (e se riuscissimo sarebbe veramente bello) tenteremo di illustrare -primaqualcuna delle mostre d’arte importanti che
saranno realizzate a Milano o comunque in
luoghi raggiungibili in giornata. Per poi andarci, ovviamente, a vederle insieme; ma
preparati.
La partecipazione alla stagione del Piccolo
Teatro di Milano che (dato il grande successo
avuto lo scorso anno) ripeteremo, è cosa che
merita un approfondimento. E infatti, trovate
su questo stesso giornale una bella pagina di
dettagliata descrizione. Qui occorre affrettarsi: i posti disponibili sono stati raddoppiati,
ma occorrerà spicciarsi comunque, se ci si
tiene a partecipare!
Virginia Bonasegale
CAI MAGENTA:
RICCO
PROGRAMMA
A SETTEMBRE!
Dopo la pausa estiva ricomincia a settembre
l’attività escursionistica del CAI Magenta e, visto
il fitto calendario, è impossibile annoiarsi!
Si comincia sabato 3 settembre con una escursione alla Capanna Leone al Passo del Sempione: il percorso molto panoramico assicura
un’ottima vista sulle montagne del Vallese e
sulla vallata di Briga, sul Passo del Sempione e
sulla cima del Fletschorn (3993 metri).
Domenica 18 settembre è prevista una escursione in collaborazione con gli amici del Gruppo Intersezionale Naturalistico Culturale delle
sezioni CAI di Inveruno Vittuone e Magenta
(GINC): destinazione Ru Merceiller Verrayes
(AO) per conoscere i segreti delle api.
Sabato 24 settembre in collaborazione con la
Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Val Ticino
andiamo al Rifugio Arp a Brusson (AO). Dal rifugio è possibile proseguire ai Laghetti di Palasina oppure, per i più intrepidi, provare con gli
istruttori della Scuola la parete di arrampicata
libera. Si potrà inoltre pranzare al rifugio!
Domenica 25 settembre vi aspettiamo alla
Festa delle Associazioni a Magenta. Ormai
per noi è un appuntamento imperdibile: nel
nostro stand potrete non solo conoscerci ma
anche trovare informazioni su tutte le gite (con
un assaggio anche del 2017!) e sulle modalità
di iscrizione all’associazione.
Per informazioni sulle escursioni la sede CAI è
aperta a tutti i soci e simpatizzanti ogni martedì
e giovedì a Magenta, in via Melzi, 6 (suonare
e salire al primo piano sopra il circolo Banda
Civica) dalle 21 alle 22.30. Le iscrizioni si chiudono il martedì antecedente alla gita. Informazioni anche al numero 3460235665 oppure su
www.caimagenta.it.
Vi aspettiamo!
Dal 2014 avviato con successo il rilancio industriale di ASM
Il 2014 segna una nuova e importante svolta
nella storia di ASM srl. È l’anno in cui i dieci
Comuni soci dell’Azienda Speciale Multiservizi
del Magentino danno mandato al Consiglio
di Amministrazione, guidato dal presidente
Giuseppe Viola, di attuare un progressivo
rilancio industriale.
Dopo le stagioni dell’espansione territoriale e
delle aggregazioni societarie per acquisire una
maggiore competitività nel libero mercato e nel
rispetto delle normative del settore, ASM srl si
presenta fortemente ridimensionata. Dal 2011
al 2014, infatti, non ha più i servizi pubblici
che ne avevano caratterizzato l’attività sin dalle
origini: distribuzione e vendita del gas, gestione
dell’acquedotto e dell’igiene urbana. L’azienda
si limita a svolgere in maniera diretta: servizio
calore, global service, manutenzione del verde
pubblico. A questo punto si manifesta la
necessità di prendere una decisione sul futuro
dell’azienda che spetta ai dieci Comuni soci:
Bernate Ticino, Boffalora Sopra Ticino,
Corbetta, Cuggiono, Magenta, Marcallo con
Casone, Mesero, Ossona, Santo Stefano
Ticino e Robecco Sul Naviglio. La scelta
è di dare mandato al CdA di attuare delle
politiche aziendali che consentano il rilancio
industriale, sfruttando le professionalità
presenti, guardando al futuro dell’azienda e
cercando sempre di coniugare l’efficienza con
la prossimità di servizio ai cittadini.
ASM srl si rimette ancora una volta in gioco,
seguendo le direttive del CdA, già dalla fine del
2014 fanno registrare una positiva inversione
di tendenza rispetto al passato, attraverso una
gestione virtuosa che permette poi nel 2015
di potenziare ulteriormente il perimetro
di azione ottenendo l’affidamento di
nuovi servizi da parte dei Comuni soci.
L’ottimizzazione dei processi e il mantenimento
di alti standard qualitativi nella gestione dei
servizi, sono gli strumenti che ASM srl utilizza
per attuare progressivamente il suo rilancio
industriale e restare nel territorio un valido
punto di riferimento, un’azienda sempre
capace di rinnovarsi nel tempo a vantaggio dei
cittadini.
Dal 1 luglio 2015 Comune di Santo Stefano
Ticino affida direttamente alla società
partecipata il servizio di Igiene urbana e dal
1 giugno 2016 anche il Comune di Robecco
sul Naviglio torna ad affidare questo servizio
direttamente ad ASM srl, garantendo in questo
modo un miglior presidio del territorio e
un’erogazione del servizio più attenta alle
esigenze delle comunità locali. I Comuni per
avere un contatto diretto e immediato con la
dirigenza preferiscono affidarsi direttamente
ad ASM srl che è più vicina, conosce meglio le
problematiche locali e consente un intervento
più immediato e preciso in caso di emergenze.
Queste affidamenti portano l’azienda ad
assumere nuovo personale per il servizio di
igiene urbana, nonché a ricostituire in parte
il relativo parco mezzi che nel 2010 aveva
ceduto alla partecipata ALA.
Sempre nell’ottica di un rilancio industriale
di ASM srl si procede anche alla revisione
dello statuto sociale con un ampliamento
dell’oggetto
sociale,
per
esempio
prevedendo l’attività di ESCO per i servizi
energetici e di altre possibili future attività. I
Comuni iniziano così ad affidare più servizi ad
ASM srl. Il Comune di Corbetta commissiona
lo studio e il rifacimento degli impianti di
illuminazione negli edifici scolastici passando
alla tecnologia a led a basso consumo
energetico. Altri Comuni iniziano a muoversi
nella stessa direzione manifestando l’interesse
ad attuare analoghe soluzioni per i propri
edifici pubblici.
Nel 2016 il Comune di Magenta affida “in
house providing” per dieci anni ad ASM
srl i parcheggi a pagamento. È un ulteriore
riconoscimento per l’azienda di via Crivelli, che
dal 1 luglio 2016 si occupa anche della gestione
di tutti i parcheggi, della manutenzione,
della segnaletica, degli ausiliari della
sosta.
L’Assemblea dei Comuni Soci il 23 maggio
2016 approva all’unanimità il Bilancio
dell’esercizio 2015. Il quadro che emerge è
quello di un’azienda pubblica in ottimo stato
di salute che ha chiuso l’anno con un utile
di 817.183,00 euro contro i 139.412,00 euro
del 2014 e la perdita registrata nel 2013 di
meno 638.913,00 euro. Il risultato positivo del
Bilancio 2015 ha permesso la distribuzione
di 300.000,00 euro dell’utile dell’esercizio
chiuso lo scorso 31 dicembre ai Comuni soci.
In meno di due anni, quindi, tenendo
fermo il timone nella giusta direzione, sono
stati raggiunti importanti obiettivi, ossia il
risanamento economico e l’avvio del rilancio
industriale proprio in concomitanza delle
celebrazioni del 40° anno di attività.
Il CdA di ASM srl, composto da Giuseppe
Viola (presidente), Franca Maria Ronzio
(vice presidente e amministratore delegato),
Vincenzo Boldrini, Luca Sala e Daniela
Trezzi, con il supporto fondamentale di un
personale qualificato e motivato, è riuscito
ad avviare una nuova stagione industriale
confermandosi l’azienda di riferimento per
i 10 Comuni soci del magentino.
al serviz
a cura di ASM
io del C
ittadino
Via Crivelli, 39 - 20013 Magenta (MI) - telefono 02.972291 - mail: [email protected] - www.asmmagenta.it
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COMUNITÀ PASTORALE DI MAGENTA
BILANCIO
DI UN ANNO
D. Settembre 2015-settembre 2016: un
anno di presenza in mezzo a noi.
Un bilancio?
R. Nessun bilancio, perché quello è bene lasciarlo sempre a Dio. È lui che vede, che scruta
nei cuori, che guida i nostri passi.
Una parola però la posso dire e vorrei scriverla
a caratteri maiuscoli: sono molto sereno e contento di essere qui in mezzo a voi, a parte le
zanzare (certamente tigrate, o meglio zebrate,
bianco-nero…!).
Non avrei mai immaginato di arrivare fino a
Magenta.
Sono contento e ringrazio il Signore. Lo scorso
6 luglio, in udienza con l’Arcivescovo, ho avuto
l’occasione di ringraziare anche lui per la fiducia che mi ha accordato.
Ringrazio chiaramente voi tutti e continuo a
chiedere il vostro ricordo nella preghiera.
D. Sono indiscreto, se le chiedo che cosa ha
detto l’Arcivescovo?
R. No, non sei indiscreto.
Ho raccontato all’Arcivescovo questo primo
anno passato in mezzo a voi e a lui ho chiesto
l’approvazione del progetto del prossimo anno,
più qualche desiderio.
Mi ha incoraggiato, dandomi la sua benedizione e invitandomi a portarla agli altri, benedizione che volentieri a nome suo invio a tutti. Si
è dimostrato molto interessato sia al refettorio
“Non di solo Pane” - mi ha detto di aver appreso la notizia da Avvenire - sia al nostro Anno
della Santità.
Mi sono permesso anche di invitarlo: mi ha
guardato sorridendo, senza escludere una possibilità. Abbiamo parlato a lungo anche dell’anno che vorremmo dedicare particolarmente
all’Oratorio e sulla necessità di una formazione
sempre più indispensabile per essere cristiani Convinti, Coerenti, Contenti, Coraggiosi (le
quattro C). Certamente ci prepariamo ad accogliere il cardinale Scola il prossimo 20 ottobre,
quando verrà in Basilica per aprire la Visita Pastorale in tutto il decanato.
D. Ci attende dunque un anno impegnativo, l’Anno della Santità.
Proposte? Progetti?
R. Permettimi: non direi impegnativo, perché riflettere sulla santità significa riflettere sull’opera
di Dio e della sua Grazia. I santi infatti sono uomini e donne come noi, che più di noi si sono
totalmente affidati alla Grazia di Dio.
Sarà quindi bello conoscere questi santi e scoprire il segreto dell’opera della grazia di Dio in
loro. Concretamente, nelle nostre cinque parrocchie, ogni mese, attraverso un agile libretto
verrà proposta la vita di un santo.
I santi scelti sono quelli legati alle nostre parrocchie. Lo scopo principale di tutto questo è
convincerci – come dice il Concilio – che tutti
siamo chiamati alla santità. Un altro scopo è
quello di camminare sempre di più insieme,
come parrocchie di un’unica Comunità Pastorale. Sarà una bella avventura!
D. Altri progetti?
R. Certamente. Come ho raccontato all’Arcivescovo, vorremmo che il prossimo fosse un
anno di forte attenzione per i nostri oratori.
Ne abbiamo parlato a lungo in Consiglio Pastorale. Vorremmo con forza e con determinazione assumerci la cura di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani delle nostre cinque
parrocchie. Per fare questo occorre che tutti si
sentano coinvolti, a partire dalle famiglie, poi
noi sacerdoti, le consacrate, gli educatori. Perciò, parallelamente all’impegno in campo educativo, siamo impegnati in campo formativo.
Riassumerei il tutto con tre slogan:
1. camminiamo con i santi
2. prendiamoci cura dei più piccoli
3. formiamo i formatori.
• È uno sguardo alla storia, sempre maestra di
vita e, in questo caso, di santità;
• è uno sguardo al futuro, che parte dall’oggi;
• è un impegno formativo per il presente.
A questi tre progetti, che ci vedono interessati
in prima persona in tutte le cinque parrocchie
della Comunità Pastorale di Magenta, ne aggiungo altri due:
- continuare nel cammino di sensibilizzazione
per il nostro refettorio "Non di solo Pane"; mi
permetto solo di dire, con una battuta, che refettorio fa rima con ambulatorio; perché non
solo di pane, ma anche di cura ha bisogno il
nostro corpo;
- accogliere nella Chiesa di san Rocco i nostri
fratelli Ortodossi, che sono alla ricerca di una
chiesa per pregare. Pregheremo insieme, ci
conosceremo da vicino, cammineremo verso
l'unità che tanto sta a cuore a Gesù e alla sua
Chiesa.
D. E cosa ci dice della Porta Santa?
R. Ho avuto la gioia di annunciarlo il 12 giugno,
nella festa di Santa Crescenzia.
Da qualche giorno mi era giunta la comunicazione che concedeva un anno straordinario davvero potremmo dire un altro Giubileo, un
Anno Santo per la nostra Magenta. La porta
Santa verrà aperta da un Vescovo la sera dell’11
novembre 2016 (nessuno potrà mancare) e
verrà chiusa l’8 dicembre del 2017.
Mi piacerebbe tanto che la porta da aprire fosse quella a sinistra, guardando la facciata della
Basilica, dove in antico c’era il fonte battesimale (il cammino di santità infatti inizia nel giorno
del nostro Battesimo) e sotto lo sguardo dolce
e affettuoso di una Madre di Famiglia, la nostra
santa protettrice, Gianna Beretta Molla.
Per quanto riguarda l’indulgenza, ora fa troppo
caldo per parlarne. Se verrai a trovarmi prossimamente, con un clima più mite, ti spiegherò
tutto.
D. Sappiamo dei nuovi acquisti nella squadra dei Preti. Arriva qualche aiuto?
R. Grazie per questa domanda, che mi permette
di ringraziare tutti i preti presenti in Magenta per
10
“S. GIANNA E BEATO PAOLO VI”
il loro prezioso e a volte nascosto lavoro nelle
nostre parrocchie: dal "superginnico" don Emiliano, ai due preziosi vicari don Roberto e don
Giovanni dei due Ponti, senza dimenticare "Nonno" Fausto e "Zio" Luigi, don Giovanni Bosetti
ormai ristabilito e il don Michele dell'ospedale.
Un grazie particolare agli ultimi due arrivi:
- don Davide Fiori, nativo di Masate (50 anni e
20 di ordinazione), per tutta la Comunità Pastorale e in particolare per la Parrocchia di Sacra
Famiglia, dove risiederà;
- don Emilio Colombo, nativo di Magenta (75
anni e 51 di ordinazione), che ritorna con gioia nella sua Città per continuare sempre la sua
missione pastorale.
Ben sapete però che la Chiesa non è fatta dai
soli preti, ma da tutto il popolo di Dio, senza
dimenticare le consacrate (Madri Canossiane e
Suore del Benin) che tutti ringraziamo.
D. Abbiamo letto sui giornali di “Pietre vive
per Magenta” e di restauro dell’Assunta.
R. Calma, non correre! O che bello, se i progetti
potessero correre velocemente come corrono
le notizie! Purtroppo non è così.
Ci vogliono studi, progetti…, ci vuole tempo.
Però possiamo certamente dire che qualcosa
si sta muovendo, non solo per l’Assunta, ma
anche per altri edifici di culto presenti nelle nostre cinque parrocchie di Magenta (Santuario
di Ponte Vecchio, Chiesetta della Madonna del
Buon Consiglio a Ponte Nuovo).
Carissimi, tanti progetti, che devono vederci
tutti attori protagonisti. Nessuno sia semplice
spettatore. Per questo a tutti l’augurio di un
buon anno pastorale!
Don Giuseppe
NON DI SOLO...
REFETTORIO
SUGGERIMENTI
E PROPOSTE
Le Riflessioni dal Refettorio, pubblicate su queste pagine negli ultimi mesi, ci hanno fatto addentrare in profondità nella realtà e nei volti
della nostra città di Magenta.
Così, col desiderio di rispondere sempre di più
alle problematiche che emergono, diventa necessario porsi domande che interroghino tutta
la Comunità e ognuno di noi in prima persona,
mettendoci in discussione.
Essenziale l’ascolto delle realtà che sul territorio vanno ogni giorno incontro ai bisogni e alle
difficoltà delle persone. L’incontro e l’ascolto
delle diverse voci è la chiave per costruire risposte partecipate e concrete. L’articolo di oggi
lascia la parola ad Aurelio Livraghi, coordinatore del Centro d’Ascolto della Caritas, una delle associazioni promotrici di Non di Solo Pane.
Carità e amore sono termini astratti o trovano
posto anche nella mia quotidianità? Sono sinonimi o mondi divisi? Appartengono esclusivamente alla religione o si incontrano anche nella
società civile? E se sì, hanno la stessa valenza?
Carità: quale definizione adottare? Esiste solo
l’imbarazzo della scelta per trovare una definizione o la definizione più appropriata; si spazia
tra filosofi, filantropi, laici, religiosi…
Poi c’è la quotidianità: il nostro spazio, la nostra vita, le nostre abitudini, le nostre aspirazioni, i nostri sogni, le nostre speranze… Come
si incontrano, si congiungono, si integrano, si
intrecciano questi due elementi?
Carità richiama l’altro, vicino o lontano che sia,
conosciuto o sconosciuto, amico o nemico,
simpatico o antipatico. Per noi cristiani è criterio di vita la parola del Maestro che troviamo
nel Vangelo di Luca (Lc 10, 25-37): avevano
chiesto a Gesù che fare per avere la vita eterna.
Rimandati alle Scritture hanno trovato “amerai
Dio con tutte le tue capacità e il prossimo
come te stesso” e han domandato “chi è il
mio prossimo?”.
Il Maestro narra di quel poveraccio massacrato
dai briganti vicino al quale passano in tre: due
lo ignorano e solo il terzo, un samaritano, ne ha
“compassione” e si dà da fare concretamente.
Gesù allora chiede al suo interlocutore “chi di
questi tre ti sembra sia stato il prossimo di
colui che è caduto nelle mani dei briganti?”.
Quello rispose “chi ha avuto compassione di
lui”. Gesù gli disse “va’ e anche tu fa’ così”.
È la risposta anche per noi.
Come? Dipende innanzitutto dallo scegliere
quale tipo di carità interpretare.
Offrire ritagli di tempo, di sostanze, di spazi,
senza coinvolgere il proprio io, cioè lasciando
inalterato il nostro vivere, è sentirsi appagati,
aver soddisfatto il compito assegnato, ma non
è vivere la carità.
Il bisogno - qualunque esso sia - non nasce a
comando, in tempi e modi desiderati; non na11
sce solo in chi siamo benevolmente disposti a
supportare, nelle aree in cui siamo competenti, dove abbiamo soluzioni precostituite; non
sempre esso è evidenziato e palese, spesso è
celato e/o garbatamente, umilmente accennato. Ecco, sapere e volere cogliere, farsi carico,
condividere, rendersi disponibile ad affrontare
insieme questo cammino senza sapere quanto
durerà e dove ci porterà… questa è carità, carità evangelica.
Papa Francesco scrive: “Ogni cristiano e ogni
comunità sono chiamati ad essere strumenti di
Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siano
docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e
soccorrerlo” (Evangelii Gaudium 187)
Affermazioni quali “proprio ora? Non ti sembra
di esagerare? Io cosa c’entro? Sei tu che devi
arrangiarti; torna in un altro momento” non albergano nell’amore. Già, perché carità è amore
e nulla più.
Questo solo ci viene chiesto e, se per un laico
è cosa buona, per un cristiano è cosa giusta, è
la sola strada.
Come viene vissuta la carità all’interno delle
nostre Comunità?
A Magenta esistono innumerevoli Associazioni
che operano nel sociale, tante in ambito parrocchiale, però i singoli come la sentono, la vivono?
Le varie Associazioni, Casa Accoglienza, S.
Vincenzo, Caritas, i 10 Gruppi Missionari …
sono quelli che operano in prima linea, su
mandato della comunità, ma poi essi riportano alla comunità le difficoltà, le sofferenze, i
bisogni incontrati, raccolti, percepiti per essere affrontati insieme.
Oggi i bisogni più grandi, urgenti, assillanti e in
espansione sono due, il lavoro e la casa.
Come approcciarli? Ovviamente da soli si è sconfitti e sommersi, serve l’unione, la Comunione!
Lavoro
Al momento, nella nostra Comunità, abbiamo
davanti agli occhi delle esigenze che non vengono soddisfatte:
a) A livello generale: strade poco pulite, verde
non curato, segnaletica da rivedere e/o implementare, controlli da effettuare;
b) A livello personale:
- piccole riparazioni di difficile soluzione, aiuti
domestici, accompagnamento per spese o appuntamenti, supporto all’accesso di servizi fatti
e pensati per risolvere esigenze di chi li presta,
ma assolutamente inappropriati per chi li deve
usare;
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- sportelli per ascoltare bisogni, proposte di soluzioni, istituzione di punti di raccolta di ciò che
eccede e di incontro per ciò che manca, anche a livello opportunità di lavoro: incontro tra
picchi di produzione e disponibilità di manodopera, vendite promozionali e/o temporanee
e disponibilità di persone, banche del tempo,
professionalità disponibili a scendere in campo
e offerte di supporto.
Bene, cosa impedisce di approcciare alcune
delle problematiche sopra riportate? A volte l’aspetto economico, altre l’egoismo, altre la paura della novità, dello sconosciuto.
Serve uno sforzo comune tra Istituzioni, forze
del mondo produttivo, forze del mondo dei servizi, volontariato e Comunità tutta. Sì, perché il
ponte da creare è tra mondo imprenditoriale,
che può creare/offrire posti di lavoro e chi lo
cerca. Questo spazio vede la presenza dei Centri per l’Impiego (istituzioni pubbliche), agenzie
interinali, cooperative, servizi sociali, ma i risultati sono insufficienti.
Così gli Enti Pubblici (Stato, Regioni, Comuni)
stanziano continuamente fondi per agevolare questo incontro facilitandolo con incentivi
economici. È certamente un grande aiuto, però
resta sempre esclusa una fascia, quella dei
più deboli. Le soluzioni in campo sono efficaci
razionalmente, produttivamente, ma umanamente sono carenti. Ecco dove la Comunità
può trovare il suo spazio: creare quel ponte che
ancora manca perché, a prima vista, nel breve,
non paga, non è remunerativo… tanto i costi
sono della collettività.
Si potrebbe creare un Fondo Locale (10 euro
al mese per famiglia considerando 1000 famiglie farebbe una disponibilità di 120.000 euro
all’anno) che potrebbe essere utilizzato per di-
minuire il costo del lavoro attraverso contributo per istituzione borse lavoro, pagamento di
tirocini, di parte degli oneri contributivi e permettere così un avviamento al lavoro facilitato
per chi è alla ricerca di un reddito per vivere e
per affrontare ambiti ora disattesi. Quindi aiuto
economico, ma non solo; creatività caritativa
nell’inventare forme di occupazione utili socialmente, degnamente retribuite e che portino
benessere a tutti: alla Società, che vedrebbe affrontate certe istanze continuamente disattese,
mondo imprenditoriale che potrebbe usufruire di servizi a costi accessibili, lavoratori che si
vedrebbero restituiti dignità e senso della vita,
costi sociali diminuiti.
Un altro aiuto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro sarebbe l’attivazione di un centro di
raccolta chiamate a cui si possa accedere per
segnalare un bisogno, un’esigenza e dall’altra
parte ingaggiare persone disponibili a soddisfarle: artigiani per piccoli interventi, volontari
per sbrigare attività burocratiche, documentali,
compagnia per spese e piccole faccende domestiche, supporto per solitudine …
Casa
Anche questo bisogno avrebbe delle possibilità
maggiori di attenuazione. A Magenta ci sono oltre 1000 case vuote, disponibili mentre la lista
di attesa per l’assegnazione delle case popolari
conta oltre 170 richieste non evase e gli sfratti
per morosità sono in continuo aumento. Anche
in questo caso il fondo costituito dalla Comunità potrebbe tornar utile per concorrere/integrare affitti per chi è in difficoltà.
Abbiamo molti esempi di comunità della
Diocesi di Milano che si sono messi su questa strada in collaborazione con Comuni
e associazioni di proprietari e inquilini: si
stanno ottenendo risultati positivi.
Anche da noi alcune iniziative si stanno mettendo in campo: “adotta una famiglia” è stato
programmato in Ponte Nuovo e Ponte Vecchio;
si potrebbe estenderla anche all’intera città.
Apprezziamo il lato positivo: accanto ai bisogni
che si allargano e si differenziano, esiste un fermento che si attiva per affrontarli e cercare di
lenirli, ma non basta, serve il coinvolgimento di
tutta la Comunità.
Lavoro, casa sono i bisogni prioritari, quale è la
risposta?
Lasciamo ora spazio alla riflessione affinché
ognuno possa singolarmente, liberamente e
serenamente rispondere con quello che sente
in sé.
Aurelio Livraghi,
coordinatore Centro d’Ascolto Caritas
A partire da questo numero l’Associazione Non di Solo Pane ha deciso di mettere in
evidenza i vari sponsor del refettorio, ai quali esprime un sentito ringraziamento
per il loro costante e significativo supporto.
Per la fornitura del pane:
Magenta - via Boccaccio 16 - tel. 3387121801
Vi aspettiamo dal lunedì al venerdì ore 7-19 - sabato ore 7-12
FESTA
DEL DIPLOMATO
ALL’IIS EINAUDI
Mercoledì 13 luglio, concluse le ‘maturità’
(come un tempo si diceva) dei ragazzi delle
classi quinte si è svolta una cerimonia? manifestazione?...no: “una festa”. Perché, vissuto
come un momento ‘loro’, è giusto che -innanzitutto- fosse un momento di festa!
Questi nostri ragazzi, comuque siano arrivati
al diploma (ma ci sono tra questi volti anche
i ‘100’ e i ‘98’ i ‘95’; insomma delle ‘eccellenze’ rimarchevoli), hanno faticato! “È finita!
Festa!”
Uso anch’io la sintesi estrema del rappresentante degli studenti cui la dirigente prof.ssa
Maria Grazia Pisoni ha chiesto di dire due
parole: e ha usato quelle tre.
È stata una serata emozionante per i ragazzi,
per i genitori e -me lo si conceda: insegno
anch’io lì- anche per noi insegnanti presenti.
Una serata gradevole e riuscita (nonostante
il tempo inclementissimo con pioggia a scrosci, raffiche di vento e temperature (+13°) da
maglione e cappotto). Prima si è inaugurata
una mostra di oggetti e di grafiche d’arte degli allievi della sezione liceo artistico, poi la
distribuzione uno ad uno di un ‘attestato’ (il
diploma in carta filigranata arriverà da Roma,
quando arriverà; ma da subito i ragazzi potranno testimoniare orgogliosi il sudato raggiungimento di questo traguardo).
Infine il lancio dei ‘cappellini’, la festa vera
e propria col buffet e soprattutto la musica
(ovviamente di un complesso di studenti, ex
studenti ed amici).
Insomma un’occasione per rinsaldare ancora
di più il senso di appartenenza ad una istituzione che da oltre sessanta anni ha formato e forgiato molti di coloro che ora sono i
protagonisti della vita sociale. Taluni arrivati
anche ad alti livelli, in vari campi. Diffuse presenze nel tessuto economico e sociale cittadino, in qualche caso -esempio l’attuale sindaco Marco Invernizzi (einaudiano, come del
resto anch’io)- in posizione di grande rilievo.
Oliviero Trezzi
333 7572123
Studio a Magenta in zona ospedale
palestra scuola primaria Giovanni XXIII
via Caracciolo, 24 - Magenta
Martedì e venerdì dalle 18 alle 21.
Dalle 18 alle 19 corso per bambini.
Info: 338 7771140 - www.fukaikarate.it
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L'AMICA
"GRANDE"....
Claudia è sempre stata, per me e la mia famiglia, "l'amica" da sempre e per sempre...
la nostra amicizia non è un arcano; non vi è
nulla di straordinario. Quando i miei si sposarono andarono ad abitare nel cortile di vicolo Parmigiani in cui già abitava Claudia, la
mamma e la nonna. Le nostre abitazioni erano confinanti, per cui noi ci si chiamava con
un colpetto sulla parete. E naturalmente la
mia mamma divenne amica con le tre 'donne': e Claudia, più giovane, era la più vicina di
età. Così io nascendo ebbi subito un''amica'.
Una figura di sorella maggiore, o giovane zia,
cui potevo ricorrere per poter risolvere quei
piccoli /grandi problemi che sono propri di
tutti i bambini.
Quando iniziai la scuola - ricordo i consigli,
gli incoraggiamenti...il nettapenne a forma di
gatto ...! - (chè allora si usava il calamaio !!!)
Ma soprattutto ricordo l'attenzione con cui
Claudia mi si rivolgeva: mai usava con me
toni condiscendenti, mi riservava l'attenzione
come ad un adulto. Figuriamoci io come mi
'vantavo' per avere un'amica 'signorina' e che
lavorava in Comune e che, a volte, mi portava nel suo 'ufficio'.- Allora dalla scuola di via
Mazzini si attraversava 'solo' il cortile...
Quando mi si presentavano i piccoli/grossi
problemi Claudia era la persona che sapeva sdrammatizzare..., che poteva accogliere
un 'dramma' senza lasciare che ne fossimo
sconfitti. E fu naturale che al momento della Cresima, della 1° Comunione: lei fosse la
Madrina, sia per me che per mia sorella.
Mi ricordo di lei e mia mamma che ideavano... lavori, ricami, risate, il tutto come fossero 'complici' di una vita semplice e gioiosa.
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Sì, perchè Claudia sapeva ridere cogliendo il
lato positivo delle cose... Il suo modo per fare
amicizia era un'accoglienza cordiale, ricca di
simpatia ed umana comprensione: accettava
le persone com'erano, senza cercare di cambiarle: in tal modo si fece schiere di amici...
come i colleghi di lavoro: non semplici colleghi ma amici di famiglia e fu amica di mogli
e figli... e, forse, anche nipoti!
Poi la sig.na Cazzaniga divenne la sig.ra Banfi:
e col matroimonio continuò anche l'amicizia.
Nacque Andrea (un bambino bellissimo) e
dopo poco rimase vedova... e fu molto triste,
ma non disperò mai dell'aiuto del Signore. E
la nostra amicizia rimase integra nonostante
le varie traversie: Claudia era una persona allegra, che sapeva cogliere il lato positivo delle cose... Difficilmente serbava rancore, non
trinciava giudizi, non poneva domande indiscrete... Era perfetta? No, era semplicemente
un'amica fedele su cui contare. E la 'fedeltà' è
una di quelle virtù ogni giorno più rare!
Adele Cassani
RETE DI
VOLONTARIATO
“DE RELATIONIBUS”
IV INCONTRO
MERCOLEDI’ 5 OTTOBRE 2016
ORE 21
Organizzato da LE STELLE DI LORENZO presso CASA GIACOBBE, via 4 giugno 80 Magenta
Tema della serata:
"Sognare Perché.
Il potere terapeutico del desiderio"
Relatori:
D.ssa Federica Cameroni Psicoioga e psicoterapeuta e D.ssa Irene Cuppari Medico Trasfusionista
...”Vedo Stelle che cadono nella notte dei desideri....”
Per i bambini,la parola “desiderio” è una parola magica….paragonabile a una sorta di
lampada magica con il genio che esce e realizza il loro desiderio.
DESIDERIO…..si rafforza ancor di più nella
mente di un bambino malato e costretto a
stare nel letto di un ospedale.
DESIDERIO……. per il bambino è una spinta
per ritrovare il sorriso e la voglia di non rassegnarsi, di sconfiggere la malattia e infonde
nel loro cuore la voglia di tornare a essere
semplicemente bambini gioiosi e spensierati.
Molto spesso il Desiderio è una vera e propria medicina terapeutica,si impatta positivamente con il punto di vista clinico.
I bambini appartengono a una categoria
protetta,si deve fare di tutto e di più
Luisa Morani
EVENTO PATROCINATO DA CITTA' DI MAGENTA
ASSOCIAZIONI
XI EDIZIONE
3 KM DI SOLIDARIETÀ
Maratona per bambini
delle IV e V elementari
del Magentino
IL KARATE:
UNA GRANDE
RISORSA SIN
DALLA TENERA ETÀ!
“LE STELLE DI LORENZO” associazione che si prefigge l’obbiettivo di realizzare i desideri dei bambini sottoposti a trattamento medico prolungato,
organizza la XI Edizione della“3 Km
di solidarietà” maratona riservata ai
bambini delle IV e V elementare del
Magentino.
Alle ore 10 del 1 ottobre 2016
presso il parco del Ticino in località “La Fagiana”.
Bimbi vivaci, anzi vivacissimi oppure timidi e
introversi. Bambini iperattivi, monelli e birichini o al contrario eccessivamente timorosi
ed insicuri. Di quante sfumature è caratterizzato il variopinto mondo dell’infanzia per
non parlare poi della tanto inquieta adolescenza ma, senza dubbio, il desiderio di ogni
genitore è quello di vedere il proprio figlio
crescere sicuro di se, rispettoso del prossimo,
capace di affrontare senza paura le numerose sfide che la vita riserva. Come aiutarli
allora ad affrontare il mondo, offrendo loro
un supporto che li accompagnerà per tutto
l’arco della vita? La risposta non potrebbe essere più semplice: con il Karate!
Ma vediamo in dettaglio e concretamente
quali sono i benefici che si ottengono dalla
pratica di questa arte marziale partendo dai
giovanissimi. Il karate, è uno sport completo
che coinvolge tutti i muscoli e le articolazioni del corpo, per questo è consigliato sia ai
bambini (dai 5 anni in su), che agli adolescenti e anche agli adulti. Un bambino ha necessità di imparare a conoscere le varie parti
del suo corpo; attraverso il movimento nelle
varie direzioni, che effettua eseguendo i più
semplici ‘kata’, incomincia a percepire gli elementi dello spazio che lo circondano fino ad
imparare ad orientarsi e a riconoscere con facilita destra e sinistra, cosa che può sembrare scontata all’occhio di un adulto, mentre
costituisce un’acquisizione molto importante
nel bambino.
Ma questo è solo il primissimo ‘step’, a cui
Si prega di confermare inviando una
email a [email protected]
Per informazioni in merito al regolare
svolgimento della gara e per il modulo di adesione, consultare il sito
www.lestelledilorenzo.it
fanno subito seguito, con la costanza dell’esercizio, altri importanti conquiste: miglioramento della resistenza cardiovascolare, aumento della forza muscolare, rafforzamento
dell'equilibrio fisico, aumento della flessibilità, miglioramento della coordinazione, aumento della focalizzazione mentale.
I benefici che apporta il Karate però non
coinvolgono soltanto il corpo, anzi l’aspetto psico-fisico-mentale è quello che ne trae
maggior giovamento. La consapevolezza delle proprie risorse, l’accettazione dei propri
limiti, il desiderio di migliorarli seguendo l’insegnamento di chi ha maggiore esperienza,
la capacità di mettersi in gioco nell’affrontare
le difficoltà, rappresentano obiettivi raggiunti grazie a questa attività sportiva che diverranno una risorsa da utilizzare in qualunque
ambito della propria vita. Il Karate diventa
quindi una sorta di metafora del vivere.
La palestra dove si svolge, in modo figurato, il combattimento diventa il luogo dove si
apprende che affrontare il prossimo significa
prima di tutto rispettarlo, comprenderlo, accettarlo. Niente colpi mancini o atti violenti;
l’allievo impara a controllarsi e ad esprimersi,
ad affrontare le difficoltà, a vincere la timidezza o a frenare la propria esuberanza.
Di certo dalla pratica del karate non si ha
nulla da perdere ma tutto da guadagnare, ci
sono grandi traguardi personali che si possono raggiungere a tutte le età.
Che ne dite, vale la pena di provare?
Allora vi aspetta la Fukai Karate, un’associazione sportiva, dove ottimi insegnanti capitanati dal Maestro Antonio Montagna organizzano corsi, al martedì e venerdì presso la
palestra della scuola primaria Giovanni XXIII,
a Magenta in via Caracciolo dalle ore 18 alle
ore 21, (dalle 18,00 alle 18,45 per i bambini
a partire dai 5 anni).
Tutte le informazioni si possono chiedere
al direttore tecnico Maestro Antonio Montagna c.n. 6° dan, telefonando al numero
3387771140. Se volete, potete anche assistere agli allenamenti e consultare il sito internet dedicato all’indirizzo: www.fukaikarate.it.
Maria Lorena Arpesella
ISTITUTO “VITTORIO ALFIERI” MAGENTA
Presa d’Atto Ministero della Pubblica Istruzione 18/11/1997
CORSI DIURNI/SERALI
RAGIONIERI AFM
AMMINISTRAZIONE FINANZA MARKETING
GEOMETRI CAT
COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
CORSI ANNUALI - CORSI DI RECUPERO ANNI SCOLASTICI
CORSI ACCELERATI E AGEVOLATI PER LAVORATORI
E DISOCCUPATI (D.L.VO 297/94)
Magenta via Milano 68 - tel. 0297297728 - www.istitutoalfierimagenta.it - alfi[email protected]
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STORIA DELLA
VILLA COLOMBO
E DEL SUO
AVVENTUROSO
SALVATAGGIO
La Villa Colombo è una elegante costruzione
risalente agli anni trenta del secolo scorso,
situata all'interno di un grande parco. E' collocata nella parte nord della città, appena al
di là della linea ferroviaria, su un vicolo chiuso che si dirama da viale Lombardia. Dalla
strada non la si può vedere, è necessario
inoltrarsi nel vicolo che però è percorso solo
dai residenti, trattandosi di un vicoletto cieco.
Non si può parlare di questo edifìcio senza
raccontare prima la storia di chi l'ha costruita e ci ha vissuto, cioè del musicista Emilio
Colombo e di sua moglie, Regina Stoppa. La
casa e i suoi abitanti hanno una storia romanzesca, con suspence e colpi di scena
come nelle fiction, solo che qui è tutto rigorosamente vero, compreso il lieto fine. Vale
la pena raccontarla anche perché questo è il
ventesimo anno dalla sua parziale riapertura,
dopo un lungo periodo di incuria, e ne ripercorreremo quindi le vicende in due tappe, a
partire dalla vita di chi l'ha costruita e poi regalata alla città.
La storia comincia nell'autunno del 1874,
quando un neonato fu deposto nella Ruota degli Innocenti a Milano, il 29 ottobre,
avvolto in fasce finissime, accompagnate da
un biglietto che ne dichiarava la data di nascita e la provenienza da un ceto facoltoso.
Purtroppo fasce e biglietto andarono perduti anni dopo in un incendio. Il bambino fu
subito adottato da una famiglia di affermati
musicisti magentini e avviato precocemente
allo studio del violino; particolarmente versato nell'arte musicale, il piccolo Emilio, già
dall'età di sei anni, accompagnava l'orchestra
paterna che si esibiva a Berlino e poi in Rus-
sia. Qui Tchaikovsky notò il talento del giovane e gli consigliò di perfezionare la propria
tecnica presso un grande conservatorio. In
una collezione privata di Roma è conservata una lettera autografa del grande compositore, datata 13 luglio 1892 e indirizzata al
Caro mio amico Emilio! più avanti definito
mon bien cher ami; nella lettera, spedita da
Vichy, Tchaikovsky, in italiano, esprime il proprio piacere nel ricevere notizie dal ragazzo
di cui conserva un amabile ricordo, prosegue
in francese e conclude con un A rivederci a
Mosca! ancora in italiano.
Seguendo il suo consiglio Emilio si recò
quindi a Liegi e poi al Royal Conservatoire
di Bruxelles, dove si diplomò. Iniziò così una
brillante stagione concertistica che lo portò
ad esibirsi nei più prestigiosi teatri del centro
Europa. Nel 1910, assieme alla moglie Regina, si stabilì a Pietrogrado, in breve la sua
fama giunse fino allo zar Nicola II che lo volle
a corte, dove Emilio continuò la propria attività di violino solista fino allo scoppio della
Rivoluzione del 1917. E a questo punto la sua
vita e quella della moglie si fa davvero avventurosa; in quel periodo turbolento e rischioso
riuscirono a mettersi in salvo attraversando
l'intera Russia con la ferrovia transiberiana,
lui suonando il violino sul treno, come un
musicante di strada, lei barattando
i propri gioielli in cambio di cibo.
Finalmente, tra grandi privazioni e
pericoli, arrivarono a Vladivostok,
stremati e poveri in canna; ancora
una volta li salvò la musica: Emilio
continuò a suonare per mantenere
entrambi e con i proventi di un concerto si procurò il denaro sufficiente
per arrivare a Tokyo. La sua bravura
gli consentì di suonare davanti alla
corte imperiale giapponese, poi si
esibì a Hong Kong, a Singapore, nelle Indie Orientali, in Canada; dopo
tre anni di peregrinazioni, tornò finalmente in Europa approdando in
Inghilterra nel 1920. Quasi subito
ebbe il suo debutto a Londra e anche qui fu invitato dalla famiglia Reale ad esibirsi a corte. Le esecuzioni
dell'orchestra vocale-strumentale
che dirigeva erano regolarmente
trasmesse dalla B.B.C. Radio, lui
stesso incise diversi dischi e quando tornò in
Italia anche l'Eiar, la radio italiana dell'epoca,
registrò un suo importante concerto considerato il suo testamento spirituale. Nel 1930
fece costruire per sé e per la moglie una villa
all'interno di un parco così esteso che vi si
conducevano battute di caccia. Emilio, violinista, direttore d'orchestra, compositore e
suonatore di mandolino, morì a Londra il 25
novembre 1937, colpito da un infarto durante l'esecuzione di un concerto. Il suo corpo e
quello della moglie oggi riposano nel nostro
cimitero, in due sarcofagi affiancati, in una
imponente tomba di marmo e di granito che
presenta anche i loro ritratti: lui fotografato
con un violino appoggiato alla spalla (poteva
essere altrimenti?), lei con un'espressione di
malinconico romanticismo piuttosto diffusa
nei ritratti della sua epoca. Tra di loro, sorretta dagli angeli, una santa Cecilia affranta per
la perdita di un così valente interprete della
musica.
Morti entrambi i coniugi, per testamento, la
loro signorile dimora divenne proprietà della
città e qui iniziarono le sue vicissitudini, una
storia tribolata che avrebbe potuto concludersi con il suo abbattimento. Ma questo lo
racconteremo nel prossimo articolo.
M. Luisa Busti
I NOSTRI VIAGGI ESCLUSIVI
con accompagnatore
dall’Italia
LA VIA DEGLI ZAR
crociera fluviale da San Pietroburgo a Mosca
13 – 23 Agosto 2016
GRAN TOUR DELL’ARGENTINA
27/10 – 8/11/2016
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Quest’anno ricade il 130° anniversario di fondazione della Banda Civica.
Era infatti il 1886, quando alcuni Magentini:
Ghirlanda, Baccinetti, Porati, Morandi, Barenghi, Dameno, Banfi…. sostenuti dal parroco
don Cesare Tragella e con l’aiuto del maestro
prof. Luigi Valisi, fondarono la Banda Civica. L’idea era nacque nel 1884, in occasione del 25°
anniversario di commemorazione della Battaglia di Magenta, ma solo due anni dopo si concretizzò, con l’orgoglio di suonare gli inni, italiano e francese, alla celebrazione dello storico
evento. Da allora, ed interrottamente, la Banda
Civica è presente nella vita sociale e culturale di Magenta. Tanti sono i premi e gli attestati
di stima che la “Banda Civica” ha ricevuto: dal
diploma di benemerenza all’Esposizione Generale di Torino (1898), al 1° premio del concorso bandistico, in occasione dei festeggiamenti
a Federico Johnson (19/11/1899), al diploma
d’onore (Como 1899) in occasione del centenario dell’invenzione della pila, così via sino ai
tempi più recenti: 1° premio al concorso bandistico Cogliatese (1967), attestato di ammirazione per il restauro del campanile della chiesa di
San Rocco (17/06/1995).
L’avvento del nuovo millennio ha trovato la
“Banda Civica” pronta e determinata ad accettarne le sfide.
Le collaborazioni musicali si intensificano con
i corpi bandistici gemellati; banda di Monte
Porzio Catone, banda San Luigi di Dronero; Filarmonica Volpianese, sino all’incontro fecondo con La “Musique Municipale de Magenta
& l'Harmonie des Chemins de Fer d'Epernay”,
formazione bandistica francese situata in una
città, della regione dello Champagne, che por-
ACADEMIA
PEREGRINI
PREMIO LETTERARIO
”IL VIANDANTE”
XIII EDIZIONE 2016
Sabato 24 settembre 2016 si terrà in Magenta presso l’Aula consiliare di via Fornaroli la cerimonia di proclamazione dei
vincitori della XII edizione del concorso
letterario “IL VIANDANTE”.
L’evento ormai consolidatosi nell’ambito delle attività culturali che da anni animano il nostro territorio, si propone di favorire lo sviluppo dell’ingenio creativo più o meno latente
in tanti scrittori che affluiscono a Magenta da
ta lo stesso nome della nostra amata Magenta. Non ci volle molto a scoprire che il comune
francese dedicò il suo nome alla battaglia di
Magenta, nacque nel 2008 il gemellaggio tra le
nostre due formazioni bandistiche, così forte e
coinvolgente che anche l’amministrazione comunale decise di gemellare le due comunità il
4 giugno del 2009.
Nel mese di giugno 2013 la Banda Civica è stata invitata a Caldes in val di Sole, all’evento “Arcadia Musica e Sapori” organizzata dall’azienda
turistica della Val di Sole. L’evento di festa ha
visto la partecipazione delle migliori bande musicali del Trentino, di fuori provincia e straniere.
La nostra Banda Civica, è stata protagonista apprezzata, ci siamo esibiti in vari punti del borgo,
nelle corti e negli avvolti delle nobili dimore,
normalmente chiuse al pubblico, accompagnati ed avvolti da antichi sapori, prodotti genuini, artigianato locale, arte e tradizione. L’anno
seguente 2014, si è aperto all’insegna della
solidarietà, con le consorelle bande cittadine,
abbiamo sostenuto l’iniziativa del Rotary Club
“End of Polio Now”. Il 2015 ci ha visto sfilare a
Torino, per via Roma, sino a piazza San Carlo,
nel centenario della I^ guerra mondiale, quale prima banda, a seguire la “Fanfara Brigata
Alpina Taurinense”. Purtroppo in quell’anno
abbiamo pianto i morti del tremendo attentato al Bataclan, scortando il Console Generale
di Francia, in raccoglimento all’Ossario della
Battaglia. Anno dopo anno, arriviamo al 2016,
anno che festeggia il 130esimo anniversario
di fondazione della “Banda Civica”. I festeggia-
menti dell’anniversario saranno accompagnati
da una serie di iniziative: la registrazione di un
apposito compact disc, la pubblicazione di un
album fotografico, il concerto degli allievi della
scuola di musica “Lorenzo Barenghi’, l’incontro
a Magenta delle bande amiche e gemelle, che
per il 130° sarà onorato, domenica 18 settembre, dalla “Filarmonica Volpianese”, con il seguente programma:
ore 9,30: Ritrovo e inquadramento delle bande
presso la nostra sede di via Melzi, 2
ore 10,00: Partenza della sfilata, percorrendo le
seguenti vie: Garibaldi; S. Crescenzia; Fanti; Kennedy; Roma; Cattaneo; Mazenta; Casa Giacobbe
ore 10,30: Visita del museo della Battaglia
ore 11,15: Ripresa della sfilata per le vie: 4 Giugno; Roma sino al sagrato della Basilica di San
Martino
ore 11,30: Benedizione della Banda Civica
ore 11,45: Rientro alla sede di via Melzi, 2 percorrendo le vie: Roma; Liberazione; Garibaldi;
Melzi.
ore 12,30: Pranzo di benvenuto e cerimonia
conviviale
ore 16,00: Partenza in sfilata, dalla sede di via
Melzi per il cortile comunale seguendo le vie:
Melzi; Garibaldi; Liberazione; Volta; Formenti
ore 16,30: Concerto delle “Filarmonica Volpianese”
ore 18,00: Termine manifestazione
Banda Civica
Il Presidente
Alberto Fornaroli
Foto Cine Cattaneo
LA BANDA CIVICA
COMPIE 130 ANNI
ogni parte d’Italia. Nel corso delle varie edizioni la manifestazione continua a registrare
un significativo incremento di partecipazione
e di qualità delle opere partecipanti.
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LICEO
SCIENTIFICO
“BRAMANTE”
PROGETTO IMPRESA
Pro Loco
Magenta
azienda madrina
Una delle modalità con cui il Liceo Scientifico “Bramante” adempie all’obbligo di alternanza scuola-lavoro, previsto dalla legge
107/2016, per gli alunni della classi terze, è
l’attività di IFS (impresa formativa simulata).
Ogni classe che applica tale modalità è stata associata ad un’azienda “madrina” a cui
gli alunni si sono ispirati per progettare, in
quest’anno scolastico, una loro azienda che
dovrà cominciare ad operare dal prossimo
anno scolastico.
La classe 3^B ha la Pro Loco di Magenta
come azienda madrina.
Il Presidente, Pietro Pierrettori, il 31 maggio
scorso ha incontrato gli studenti della classe
e, in una chiacchierata di 2 ore, ha spiegato
loro, com’è nata la Pro Loco, di cosa si occupa e si è occupata, quali sono le motivazioni
che animano lui ed i soci, ma soprattutto ha
comunicato ai ragazzi il desiderio di contribuire a mantenere vitale il tessuto sociale di
Magenta, sentendosi parte attiva della città
anche attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio magentino.
Nei giorni seguenti la classe ha lavorato secondo gli obiettivi previsti dalla piattaforma
ministeriale dell’IFS. I ragazzi si sono organizzati in gruppi di lavoro, hanno discusso,
hanno ricercato informazioni ed elaborato
idee che hanno portato a delineare una loro
possibile impresa. Lascio a Samuela e Sara la
spiegazione del loro progetto.
La nostra classe si è impegnata nell’impresa
simulata, ideando un’azienda, sul modello
della Pro Loco di Magenta, attraverso la re-
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alizzazione di un logo, della business idea,
dello studio del territorio e costruendo un
questionario per un’indagine di mercato sulla fattibilità dell’impresa.
L’indagine di mercato consiste in un questionario, compilabile in semplici mosse e raggiungibile al seguente link https://goo.gl/
CXqEcp. Cogliamo l’occasione per invitare,
chi trovasse interesse per questo progetto, a
partecipare al sondaggio.
I dati raccolti ci serviranno per procedere
nella stesura effettiva del business plan.
La nostra classe ha scelto di realizzare un’azienda di servizi per la Pro Loco, che promuovesse i prodotti del territorio facendo da
mediatore tra le cascine del magentino e i
consumatori, e organizzando eventi a tema
culinario. Per animare le serate, la nostra
azienda propone diverse forme di intrattenimento, tra cui musica dal vivo, spettacoli
teatrali, cabaret e maxi schermo.
Successivamente abbiamo pensato il nome
dell’azienda e abbiamo deciso di chiamarla
“Tipico Ticino” per rappresentare i prodotti
tipici del luogo ticinese dell’area magentina
in un’assonanza ben riuscita. Ci siamo anche costruiti un logo con questo nome. Inoltre la nostra azienda ha scelto come location
Villa Colombo, situata nel centro di Magenta,
facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici
e degna di valorizzazione.
Nonostante nel territorio esistano già realtà
simili, come gli agriturismi, la nostra azienda
si propone di raggiungere il successo radunando il pubblico cittadino in un luogo di
valore culturale e rivestendo il ruolo di punto
di sintesi tra cultura, arte, cibo, tradizione e
soprattutto divertimento!
Patrizia Beltrami
(docente tutor della classe 3^B per l’IFS)
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