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LEAN MACHINE: Il nostro approccio all’ingegneria sostenibile “Macchina” è un termine fuori moda. Non si accorda con l’utopia bucolica di un mondo cosiddetto “verde”. “Come ingegnere non mi pongo limiti. Inventare, progettare e costruire macchine è la mia passione.” Introduzione di James Dyson Ma le macchine e l’ecologia non sono necessariamente incompatibili. In un pianeta dalle risorse limitate, gli ingegneri e le loro invenzioni svolgono un ruolo molto importante. Per definizione, siamo dei problem solver, vogliamo che le cose funzionino meglio. Usare l’energia e i materiali con accortezza e creatività è un prerequisito del nostro lavoro. È stata proprio questa prospettiva “snella” ad aver acceso la mia passione per l’ingegneria. Quando ho scoperto i problemi degli aspirapolvere con sacchetto, cioè la tendenza a intasarsi e a perdere capacità di aspirazione, ho deciso di inventare qualcosa di più efficiente. Ma non volevo reinventare il sacchetto. Gli ingegneri Dyson con cui lavoro oggi continuano a risolvere problemi che altri ignorano. Motori pesanti che si bruciano. Aspirapolvere portatili inefficaci e difficili da maneggiare. Asciugamani ad aria che lasciano le mani bagnate. Qualcuno potrebbe definire ecologiche le nostre invenzioni. Ma secondo me la nozione di rispetto dell’ambiente spesso nasconde solo una strategia di marketing. Miglioramenti marginali nelle caratteristiche di sostenibilità vengono presentati in una scatola verde abbellita da immagini di natura. È una tattica che enfatizza i benefici di questi prodotti e sminuisce i veri problemi del pianeta: non sarà un aspirapolvere “eco” a salvare la foresta amazzonica. Quindi, non ci interessa avere un’immagine “verde”. Ciononostante, abbiamo deciso di raccontarvi, per la prima volta, la storia delle nostre macchine “snelle”. Perché? Voglio parlare di ingegneria sostenibile perché voglio che i giovani ingegneri, brillanti e idealisti, che lavorano con me nei laboratori di ricerca e sviluppo Dyson siano invogliati a fare sempre di più. Con meno. 03 Il problema dei sacchetti è semplice: i pori si intasano rapidamente e l’aspirapolvere perde la potenza di aspirazione. I sacchetti vanno quindi sostituiti. Spesso. La polvere intasa i sacchetti e i sacchetti intasano le discariche, con carta o polipropilene non biodegradabile. E a monte di tutto questo, i sacchetti devono essere prodotti, imballati e spediti in tutto il mondo. Quando James Dyson ha immaginato come utilizzare a livello industriale la tecnologia della separazione ciclonica negli aspirapolvere, il suo obiettivo primario non era evitare di gettare nelle discariche miliardi di tonnellate di rifiuti, ma migliorare le prestazioni, creando una macchina che non perdesse la sua potenza di aspirazione. Ma il risultato di questa progettazione “snella” è proprio la sua sostenibilità. Gli aspirapolvere Dyson non richiedono materiali di consumo. La polvere viene raccolta in un contenitore e poi gettata direttamente nel cestino dei rifiuti, mentre i filtri sono lavabili nel corso dell’intera vita del prodotto. Nelle nostre macchine di ultima generazione, i filtri non solo non devono essere sostituiti, ma non devono neanche essere lavati. Fino a oggi, Dyson ha venduto più di 50 milioni di aspirapolvere. Se tutte quelle macchine avessero richiesto materiali di consumo, sarebbero finiti nelle discariche miliardi di sacchetti. La separazione ciclonica è una tecnologia industriale. Viene utilizzata, per esempio, nelle segherie, per rimuovere le polveri dall’aria, e nelle raffinerie di petrolio per separare il petrolio dai gas. 04 05 La giornata tipo Le nostre macchine snelle sono create da persone giovani e brillanti, un team di ben 1.600 ingegneri e scienziati – tra cui lo stesso James Dyson – che ogni giorno, nei laboratori di Malmesbury, Malesia e Singapore, creano e mettono alla prova nuove invenzioni. L’accesso ai laboratori è controllato da un sistema di rilevamento delle impronte digitali, per garantire il massimo della segretezza. Ma se il lavoro del team Dyson è avvolto nel mistero, il segreto del suo successo è ben noto a tutti… Dal centro ricerca, sviluppo e design fino all’assistenza, la parola d’ordine non è inserirsi, ma immergersi completamente, fin dal primo giorno. Ci si immerge nella tecnologia (tutti, nel primo giorno di lavoro, devono smontare e rimontare un aspirapolvere Dyson) e nei problemi più difficili. Quando ti immergi completamente in un problema, a volte la difficoltà può sembrare insormontabile. Per questo è essenziale un approccio sperimentale: provi, fallisci, correggi e provi di nuovo. È così che risolviamo i problemi ed è così che nascono le nostre macchine snelle. Il velodromo ciclonico Volevamo strabiliare il pubblico di Tokyo con la tecnologia Dyson Cyclone™. Uno dei nostri brillanti ingegneri, appena laureato, ha avuto l’idea di creare un velodromo trasparente per mostrare l’azione delle forze che separano la polvere dall’aria. In Dyson la teoria non basta. Così il nostro giovane ingegnere si è messo al lavoro, con lastre di policarbonato e la sua bicicletta da corsa, per dimostrare la sua idea. Dopo qualche settimana, eccolo che pedalava furiosamente nel suo mini-velodromo al Roppongi Hills di Tokyo. Missione compiuta. 06 Pareti sottilissime James Dyson ha capito che i consumatori volevano apparecchi più piccoli e leggeri. Per questo ha sfidato i suoi ingegneri a ridurre al minimo lo spessore delle pareti del prodotto. Con grande imbarazzo dei progettisti, i fragili prototipi iniziali si incrinavano e si rompevano, ma aumentando gradualmente lo spessore del materiale solo nelle aree più critiche, alla fine siamo riusciti a creare una nuova generazione di apparecchi incredibilmente leggeri. Una Mini a metà Agli ingegneri Dyson interessa la funzione, non la forma. È questa la filosofia che la James Dyson Foundation vuole trasmettere a scuole e università attraverso il programma Budding Brunels. Ed è questa la filosofia in base alla quale Helen, una laureata che lavora per la fondazione, ha ricevuto una discreta somma di denaro per procurare una Mini Mark 1 e tagliarla a metà per esporne la meccanica interna. Esperimenti, non esperienza Invece di assumere i candidati che hanno i CV più lunghi, Dyson cerca ingegneri laureati e stagisti agli inizi della loro carriera che siano brillanti e appassionati. Diamo loro grandi responsabilità fin dall’inizio. Vogliamo coraggio e creatività: è da questi che nascono le idee rivoluzionarie. 07 Motori convenzionali I motori sono il cuore delle macchine Dyson. Hanno il compito fondamentale di convertire l’energia elettrica in azioni meccaniche. Per farlo bene devono essere efficienti, leggeri e resistenti. I motori convenzionali sono esattamente il contrario. Una massa di ventole enormi e inefficaci, avvolgimenti di rame e spazzole in carbonio che si consumano e devono essere sostituite. Questi motori producono scintille, calore e un grande spreco di energia. Gli ingegneri Dyson hanno progettato un nuovo tipo di motore. Perché mai un motore deve essere grande e ad alto consumo? Il motore digitale Dyson V6 Questo dispositivo piccolo e leggero utilizza una tecnologia digitale a impulsi che gli consente di raggiungere 110.000 giri al minuto. é piccolo, efficiente e molto più leggero rispetto ai motori convenzionali: con un peso di soli 218 grammi, è in grado di generare 425 watt di energia. é progettato per offrire la stessa potenza di aspirazione di molti dei dispositivi più grandi e dai consumi energetici maggiori. Una rivoluzione richiede tempo e impegno. Ci sono voluti sei anni per sviluppare il motore digitale Dyson V6. Dal 1999 ad oggi, Dyson ha investito più di 150 milioni di sterline nella ricerca e nello sviluppo dei suoi motori digitali. Il 90% dell’impatto ambientale di un aspirapolvere Dyson avviene quando è acceso e in funzione. I nostri efficienti motori hanno ridotto del 40% dal 2008 il consumo energetico per unità in funzione. 09 Un motore digitale Dyson ogni 6 secondi. Robot, assemblate! Il compatto motore digitale Dyson V6 è ricco di componenti hi-tech. Per garantire qualità e prestazioni, questi componenti devono essere assemblati con assoluta precisione. 10 Nonostante la sua straordinaria abilità, la mano umana non è in grado di eseguire un lavoro così complesso. Per questo Dyson utilizza dei robot veloci e altamente efficienti: cinquanta, per essere precisi. Precisione microscopica Consideriamo per esempio il fissaggio dei cuscinetti a sfera. Un compito che richiede una quantità microscopica di adesivo. Troppo adesivo, e il cuscinetto si sposta dalla sua posizione, provocando difetti nel funzionamento. I robot sono in grado di applicare gocce microscopiche di colla. Questo non solo riduce gli sprechi, ma evita anche il malfunzionamento del motore. Grazie all’esercito di efficientissimi robot che effettuano tutte queste operazioni con estrema precisione e velocità, oggi la nostra catena di assemblaggio di Singapore completamente automatizzata è in grado di produrre sei milioni di motori digitali all’anno: uno ogni sei secondi. Il nostro impianto di produzione dei motori digitali, Dyson Westpark, ha ricevuto la certificazione ambientale ISO 14001. I nostri ingegneri sono sempre in cerca di nuovi modi per aumentare l’efficienza. Per esempio, inizialmente i circuiti stampati erano imballati singolarmente in involucri antistatici, producendo grandi quantità di rifiuti. Ma successivamente gli ingegneri Dyson hanno creato dei vassoi antistatici riutilizzabili che possono contenere più circuiti stampati e non finiscono nelle discariche. 11 13,9g 15,6g 3,3g CO2 per ogni uso CO2 per ogni uso CO2 per ogni uso Spreco di energia. Spreco di carta. Spreco di tempo. Per anni sui muri delle toilette pubbliche sono stati fissati asciugamani ad aria calda che non asciugavano mai completamente le mani. Questi asciugamani si basavano sull’evaporazione: l’aria (ricca di polveri e batteri) veniva riscaldata e soffiata sulle mani bagnate, trasformando gradualmente l’umidità in vapore. Ma l’operazione richiedeva troppo tempo: in media, 43 secondi. 12 E che dire delle salviette di carta? Sono costose e consumano molta energia, poiché richiedono abbattimento di alberi, riduzione in pasta, sbiancamento e trasporto. E poi ci sono stoccaggio, smaltimento e infine accumulo in discarica. Perfino le salviette di carta riciclata, teoricamente più ecologiche, rappresentano un miglioramento minimo, a causa dell’energia necessaria per il riciclo e la ridistribuzione. Gli asciugamani Dyson Airblade™, alimentati da un motore digitale Dyson, emettono potenti lame d’aria fredda che colpiscono le mani alla velocità di 690 km all’ora, spazzando via l’acqua e asciugandole completamente in soli 10 secondi. Un tempo di asciugatura di soli 10 secondi e l’impiego di aria fredda, non riscaldata, si traducono in un minore consumo energetico: un sesto di quello degli asciugamani ad aria calda, che hanno preceduto la tecnologia Airblade™. Gli ingegneri Dyson hanno collaborato con la Carbon Trust per sviluppare un metodo di valutazione dell’impatto ambientale reale dei prodotti durante il loro ciclo di vita. Dai materiali alla manifattura, dalla distribuzione all’utilizzo e infine allo smaltimento, questa affidabile metodologia aiuta gli ingegneri a concentrarsi sui miglioramenti ambientali di maggiore entità.* 13 I materiali contano L’energia usata dai nostri dispositivi in funzione è il fattore che produce il maggiore impatto ambientale. Ma anche i materiali sono importanti. Meno materie prime utilizziamo, meno risorse consumiamo e meno energia viene richiesta dai processi di lavorazione. Ma questo si traduce anche in un design più leggero e in una maggiore maneggevolezza. Quando i fornitori ci hanno detto che le parti in plastica dovevano avere un certo spessore, noi abbiamo adottato un altro punto di vista: iniziare dal minimo indispensabile e aumentare lo spessore gradualmente fino a raggiungere la resistenza desiderata. In ultima analisi, la durabilità non viene mai sacrificata. Abbiamo un sistema di collaudo molto rigoroso ed effettuiamo severe analisi della resistenza. La rivoluzione e l’evoluzione del senza filo Gli aspirapolvere Dyson senza filo sono la sintesi della nostra filosofia di ingegneria sostenibile. Sono macchine snelle grazie ai motori Dyson, ai cicloni e all’avanzata tecnologia delle batterie. I nostri aspirapolvere senza filo di ultima generazione superano in prestazioni molti dei loro rivali con filo ed altri di maggiori dimensioni, ma utilizzano una minima parte dell’energia e dei materiali. Essi presentano inoltre una riduzione del 9% del peso e delle emissioni di carbonio legate ai materiali rispetto alla precedente gamma senza filo. La forza della geometria Invece di aggiungere materiali per aumentare la resistenza, gli ingegneri Dyson sfruttano accorgimenti progettuali e i principi della geometria. Per esempio, il ciclone a 15 coni ha offerto agli ingegneri l’opportunità di assottigliare le pareti del ciclone da 2 mm a 0,7 mm. Ridurre i limiti L’alluminio è un materiale resistente e leggero, ma richiede un processo di estrazione ad alto dispendio di energia. Per questo gli ingegneri Dyson hanno ridotto di 0,3 mm lo spessore dell’asta in alluminio. Per compensare la diminuzione di resistenza, hanno poi aggiunto un tubo interno in plastica con una struttura reticolare a doppia parete per ridurre al minimo la quantità di materiale. Nel complesso, abbiamo ridotto l’impiego di alluminio vergine di oltre 20 g per unità, pari a un risparmio di 1.769.818 kg di CO2 dal lancio del nostro primo aspirapolvere senza filo nel 2007. Gli ingegneri Dyson hanno anche aggiunto ai dispositivi senza filo un interruttore a rilascio istantaneo: in questo modo la carica della batteria viene utilizzata solo per pulire, riducendo al minimo il consumo di elettricità. Ottenere di più con meno. Come possiamo eliminare altri 20 g? 15 Primo. 16 Secondo. Meno materiali. Meno energia. Gli ingegneri Dyson hanno completamente reinventato il ventilatore personale. Invece di utilizzare pale rotanti che “tagliano” l’aria, questa viene accelerata attraverso un’apertura ad anello, sfruttando un fenomeno chiamato effetto Coanda. L’aria circostante viene risucchiata all’interno e riemessa sotto forma di un flusso uniforme e potente ad alta velocità. L’assenza di pale e di griglie significa meno componenti da produrre e meno materiale da trasportare in tutto il mondo. Nella nuova generazione di ventilatori Air Multiplier™ i condotti dell’aria sono stati regolati in modo da ridurre la turbolenza. Il motore lavora meno per generare le stesse prestazioni di raffreddamento, con una conseguente riduzione del 18% nelle emissioni di carbonio e del 75% nei livelli di rumorosità. 17 Terzo. Privo di batteri al 99,9%. L’umidificatore Dyson è dotato della tecnologia brevettata Ultraviolet Cleanse™: un ciclo di tre minuti che distrugge il 99,9% dei batteri presenti nell’acqua emessa nell’aria. 18 Oltre a sfruttare al meglio le risorse e l’energia, noi di Dyson cerchiamo anche di risolvere con le nostre nuove tecnologie problemi che altri sembrano ignorare. Gli ingegneri e i microbiologi Dyson hanno scoperto che tutti gli umidificatori esistenti avevano un difetto: o non erano efficaci, oppure emettevano batteri nell’aria insieme all’umidità. 19 Per la precisione, 280 conte batteriche entro 2 minuti dall’attivazione. Umidificazione igienica Gli umidificatori ultrasonici non puliscono l’aria, quindi i batteri presenti nel serbatoio vengono immessi direttamente nell’aria e potenzialmente respirati da chi occupa la stanza. Utilizzando la tecnologia Air Multiplier™ per creare un potente sistema di distribuzione dell’aria, gli ingegneri Dyson hanno sviluppato anche un approccio più igienico all’umidificazione degli ambienti. I batteri che si accumulano nel serbatoio quando l’apparecchio non viene utilizzato vengono eliminati tramite esposizione alla luce ultravioletta. L’acqua passa quindi in una camera piezoelettrica, dove viene esposta alla luce ultravioletta per una seconda volta. Altri umidificatori utilizzano una spugna-filtro per far evaporare nell’aria l’umidità. In questa spugna, che si trova all’interno dell’apparecchio, possono accumularsi batteri. 20 21 Finalmente un robot che aspira davvero. Tecnologie che non troverai negli altri aspirapolvere Esclusivo sistema visivo a 360° Combina calcoli matematici complessi, geometria, trigonometria e teoria delle probabilità per muoversi all’interno della stanza. Motore digitale Dyson V2 78.000 giri al minuto producono un’aspirazione potente e costante. Tecnologia Radial Root Cyclone™ Cattura allergeni e polveri microscopiche, rimuovendoli dall’aria e depositandoli nel contenitore trasparente. L’apparecchio snello e potente per eccellenza: un robot che fa il lavoro al posto tuo. Ma solo se funziona con efficienza. Lavoriamo al robot aspirapolvere dal 1999 e non si è trattato semplicemente di collegare un ciclone a un computer. È facile costruire qualcosa che all’apparenza sembra funzionare, ma costruire un apparecchio che funziona davvero è tutta un’altra questione. Esistono altri robot aspirapolvere in commercio. Si muovono per la stanza e sembra che stiano facendo un buon lavoro. Ma se consideriamo lo scopo principale di un aspirapolvere – aspirare lo sporco e la polvere – questi robot rivelano un difetto essenziale: una scarsa capacità di aspirazione. Molti non riescono neanche a vedere dove vanno e si muovono per la stanza in modo casuale, pulendo ripetutamente sempre lo stesso posto. 22 Spazzola motorizzata più ampia I morbidi filamenti in fibra di carbonio rimuovono la polvere fine dai pavimenti mentre le setole rigide in nylon rimuovono lo sporco annidato nei tappeti. Cingoli continui Aiutano a mantenere costanti la direzione e la velocità su ogni tipo di superficie e a superare gli ostacoli con facilità. App Dyson Link Consente di creare programmi di pulizia, diagnosticare problemi e controllare a distanza il robot Dyson 360 Eye™. 23 La telecamera con visione panoramica a 24 360° crea un’immagine completa della stanza. Per creare il nostro aspirapolvere robot Dyson 360 Eye™ abbiamo unito una tecnologia robotica all’avanguardia con la nostra tecnologia del motore digitale e della batteria, ad alta efficienza energetica. Ogni zona della stanza viene percorsa e pulita solo una volta, in modo da non sprecare energia inutilmente. Inoltre, il nostro è l’unico robot aspirapolvere con cingoli continui, che gli consentono di mantenere la direzione su superfici diverse. Grazie a una telecamera panoramica a 360°, il robot crea un’immagine completa della stanza, quindi pianifica il suo percorso utilizzando complesse formule matematiche, probabilistiche, geometriche e trigonometriche. Oggi abbiamo finalmente quello che nel 1999 sembrava impossibile: un aspirapolvere robot che pulisce la casa in modo efficiente ed efficace. 27 Costruiti per durare. Viviamo in un mondo usa e getta. Alcuni produttori costruiscono apparecchi di scarsa qualità e li vendono a poco prezzo. Dopo pochi anni, nel migliore dei casi, questi apparecchi smettono di funzionare e devono essere sostituiti. È la cosiddetta “obsolescenza programmata”. Gli apparecchi Dyson sono costruiti per essere snelli, leggeri e durevoli. Dalla progettazione fino alla selezione dei materiali, ai test e al servizio post-vendita, la nostra filosofia è fare in modo che gli apparecchi Dyson continuino a funzionare. Gli apparecchi Dyson sono costruiti con materiali resistenti. Per esempio, il contenitore trasparente di un aspirapolvere Dyson è fatto di policarbonato, il materiale usato negli scudi antisommossa. Ma i nostri ingegneri riconsiderano costantemente la scelta dei materiali, vagliando le ultime scoperte scientifiche in cerca di maggiori benefici. Tra i nuovi materiali che hanno suscitato il loro interesse vi sono i nanotubi di carbonio, il grafene e le bioplastiche. I prototipi sono soggetti a molti mesi di test ripetitivi e rigorosi, con un impianto diverso per ogni componente. In fase di sviluppo, un aspirapolvere Dyson viene fatto cadere su una superficie dura per più di 5.000 volte e fatto viaggiare per 1.357 km su una piattaforma girevole. Ci vorranno 120 ingegneri, 50.000 ore e 550 test prima che venga dichiarato abbastanza resistente. Oltre ai test meccanici, usiamo dei robot per simulare l’utilizzo da parte di un essere umano: il prototipo viene sottoposto a 10.000 azioni di spinta e di tiro. Infine, gli apparecchi sono scossi e urtati da persone in carne e ossa . Nel caso degli asciugamani, simuliamo perfino gli atti vandalici che potrebbero subire. Solo spingendo i test oltre il limite di rottura possiamo identificare i punti deboli e costruire macchine che durino a lungo. Grazie a questo regime di collaudo così rigoroso possiamo offrire una garanzia semplice e unica che comprende parti e manodopera. E in aggiunta, offriamo anche supporto online, telefonico e di persona nei nostri centri di assistenza americani. Tutti gli apparecchi Dyson sono interamente costruiti con materiali di qualità, la maggior parte dei quali può essere riutilizzata o riciclata. Per questo, gestiamo dei laboratori in cui gli apparecchi vengono rimessi a nuovo, certificati e rivenduti a prezzi ridotti. E per incoraggiare il riciclo al termine della vita utile, lanciamo promozioni che consentono di permutare aspirapolvere di qualsiasi marca e acquisire la più nuova ed efficiente tecnologia Dyson. 29 Snelli. Dalla fonte alla spedizione, fino al rivenditore. Le moderne catene di fornitura sono quasi sempre complesse e quella di Dyson non fa eccezione. Per poter realizzare i 26.000 apparecchi che escono dalle linee di produzione ogni settimana, lavoriamo con molte centinaia di aziende in tutto il mondo. È da questa collaborazione collettiva che provengono le tecnologie Dyson disponibili nei negozi. Alcuni dei nostri fornitori sono produttori multinazionali, ma molti altri sono aziende startup a conduzione familiare, proprio come lo era Dyson agli inizi. Dyson è un cliente esigente (qualcuno direbbe difficile). Vogliamo lavorare solo con persone che abbiano la nostra stessa passione: risolvere problemi e creare nuove tecnologie. I requisiti che richiediamo ai fornitori non si limitano a prestazioni e qualità, ma si estendono alle condizioni con cui vengono prodotti tutti i componenti Dyson. Per poter lavorare con noi, i fornitori Dyson devono sottoscrivere il nostro rigoroso codice etico. Il team Dyson per la responsabilità sociale aziendale lavora insieme ai fornitori ogni settimana per garantire che gli standard siano rispettati. Se un fornitore non si mantiene all’altezza di questi standard, ha la possibilità di rimediare entro un periodo di tempo definito. Ma se al termine di questo periodo dovesse di nuovo fallire, sarà sostituito da un nuovo fornitore che si impegni più seriamente a rispettare i nostri standard etici e ambientali. 30 31 1 Lavorazione di precisione Per plasmare i componenti delle nostre macchine, la plastica fusa viene compressa in grandi forme di acciaio. Questa operazione, che richiede un grande dispendio di energia e materiali, viene resa più efficiente utilizzando sistemi di iniezione a canale caldo, che riducono gli sprechi di resine. I nostri fornitori di sistemi di lavorazione stanno inoltre sviluppando nuovi sistemi a cavità multiple, per consentire la produzione di parti diverse in un’unica forma e ridurre così i consumi di energia e materiale. 2 Vernici spray La verniciatura delle parti è un’operazione ad alto dispendio di energia. Migliorando il posizionamento dei bracci robotici, i nostri ingegneri hanno accorciato di 30 secondi il ciclo di verniciatura del nuovo ventilatore Dyson Air Multiplier™ nonché ridotto la percentuale di scarti, e quindi i rifiuti da smaltire. 3 Assemblaggio efficiente Con una velocità di produzione di un aspirapolvere Dyson ogni 3,3 secondi, l’assemblaggio deve essere molto efficiente. L’arrivo dei componenti è perfettamente sincronizzato. Niente pallet Caricando gli apparecchi senza filo direttamente nei container di trasporto, senza utilizzare ingombranti pallet di legno, possiamo caricare il 30% in più di prodotti. click Meno inserti Gli inserti in cartone, che servono a stabilizzare l’apparecchio durante il trasporto, sono stati riconfigurati e il nostro ultimo aspirapolvere senza filo ne richiede solo cinque (rispetto agli otto del modello precedente). Trasporto snello Ogni cargo trasporta in media 5.000 container, ciascuno lungo 12 metri. Se un cargo del genere fosse dedicato interamente ai nostri nuovi apparecchi senza filo, grazie all’imballaggio e alla logistica efficienti si potrebbero trasportare 4.335.000 prodotti in più. click OPERATING MANUAL click OPERATING MANUAL click Meno cartone L’imballaggio dei nostri nuovi apparecchi senza filo è stato progettato per ottimizzarne l’efficienza e ridurre del 20% la quantità di cartone utilizzata rispetto ai prodotti precedenti. Scatole più piccole L’imballaggio più compatto non solo aiuta a risparmiare materie prime ma ci consente anche di caricare un maggior numero di prodotti – fino al 60% in più – nei container per la spedizione. 4 Imballaggio Diversamente dagli altri produttori, Dyson ha cercato di evitare, ove possibile, l’impiego di polistirolo espanso, perché non può essere riciclato. Al suo posto, i nostri ingegneri hanno ideato un metodo di imballaggio che utilizza cartone corrugato riciclato, riducendo al minimo l’impatto ambientale. 5 Spedizione Producendo apparecchi sempre più piccoli e imballi sempre più efficienti possiamo stivare più prodotti nei nostri container. Inoltre, gli imballi sono caricati direttamente nei container, senza l’impiego di pallet. Di conseguenza, lo sfruttamento dello spazio è aumentato dal 70% del 2005 al 97% del 2013, riducendo le emissioni dei trasporti per unità. Altri sembrano “verdi”. I nostri consumano meno. Una scatola verde o un logo a forma di albero non sono garanzia di un prodotto davvero ecologico. Quello che conta è la tecnologia, non solo dal punto di vista dell’efficienza energetica ma anche da quello delle prestazioni. Dopotutto, a cosa serve un basso consumo se si impiega il quintuplo del tempo per pulire, o se il prodotto non pulisce affatto? Dyson non ha mai prodotto un motore per aspirapolvere che superasse i 1.400 watt. E dal 2008 usiamo motori che consumano la metà, per esempio nei modelli DC24 e DC50. Dyson è stato il primo produttore di aspirapolvere elettrici a promuovere la campagna per la riduzione della potenza elettrica massima nell’ambito della direttiva europea Ecodesign. Negli ultimi decenni la potenza elettrica degli aspirapolvere europei è andata costantemente aumentando, fino a superare i 2000 watt. Per contrastare questa tendenza, la Direttiva europea Ecodesign (introdotta nel 2014) ha stabilito un limite massimo consentito di 1600 watt per tutti gli aspirapolvere domestici non portatili. Nel 2017 il limite scenderà a 900 watt. 2.400 watt 38 700 watt 39 Quello che l’etichetta energetica non dice. L’etichetta energetica non rispecchia l’uso reale degli aspirapolvere. L’etichetta energetica non rispecchia l’uso reale degli aspirapolvere. I test sono effettuati in condizioni di laboratorio su aspirapolvere vuoti. Ma la realtà è ben diversa. Gli aspirapolvere a sacchetto perdono aspirazione man mano che si riempiono di polvere e dunque le loro prestazioni diminuiscono. Alcuni apparecchi cercano di compensare aumentando la potenza elettrica durante il funzionamento. Attualmente l’etichetta energetica è in corso di revisione. Nel frattempo, per trovare un aspirapolvere davvero efficiente, è bene guardare al di là dell’etichetta ambientale. Per Dyson l’efficienza non si valuta con un test elementare. Essa è definita dalla costante riprogettazione, affinché ogni componente raggiunga ottime prestazioni in condizioni reali. 40 I rifiuti generati da sacchetti e filtri vengono ignorati. L’etichetta energetica non considera l’impatto ambientale dei materiali di consumo. Solo in Europa, gli aspirapolvere con sacchetto generano ogni anno 126 milioni di sacchetti usati da smaltire, nelle discariche o negli inceneritori. L’etichetta energetica della Commissione Europea per gli aspirapolvere vuole aiutare i consumatori a scegliere gli apparecchi più ecologici ed efficienti. Tuttavia, a causa dei test su cui si basa e del modo in cui sono effettuati, non fornisce un’indicazione accurata dell’efficienza e delle prestazioni. Gli apparecchi Dyson sono progettati in vista dell’utilizzo nelle case reali e non delle prestazioni teoriche dichiarate da un’etichetta. Consideriamo, per esempio, l’aspirapolvere Dyson Cinetic™. Abbiamo sviluppato una tecnologia ciclonica molto avanzata. Le estremità in gomma dei 54 cicloni vibrano ad alta frequenza per impedire l’ostruzione delle aperture. Il risultato è un apparecchio in grado di separare la polvere con un tale grado di efficienza da rendere superflui filtri e sacchetti da lavare e da sostituire. Le estremità di Dyson Cinetic™ garantiscono l’efficiente separazione della polvere dall’aria. Cerchiamo ingegneri. Salviamo il pianeta con una progettazione “snella”. Gli ingegneri creano soluzioni pratiche alle sfide del ventunesimo secolo, come l’aumento della popolazione, l’inquinamento dell’aria e la salute. Ma queste sfide richiedono molti ingegneri. Purtroppo l’ingegneria e la scienza soffrono di qualche problema di immagine e sempre più studenti tendono a orientarsi verso le professioni più “sicure” come quelle offerte da legge, medicina ed economia. Gli ingegneri rischiano di diventare una specie in via di estinzione. La James Dyson Foundation è un’organizzazione senza fini di lucro che si dedica a invertire questa tendenza, incoraggiando sempre più giovani a risolvere problemi con le proprie mani e con la propria testa. Vogliamo creare sempre più ingegneri della sostenibilità. 42 Fino ad oggi sono stati investiti in questo progetto 35 milioni di sterline. Ogni settimana, la fondazione visita scuole e università per condurre workshop di progettazione e mostrare ai giovani cosa significa essere un ingegnere. La fondazione lavora anche direttamente con gli insegnanti, fornendo loro risorse gratuite come il “pacchetto di ingegneria” – una serie di macchine da smontare e analizzare – e idee per le lezioni. Fino ad oggi 200.000 studenti hanno beneficiato di questa iniziativa. Il premio James Dyson Award Ogni anno la James Dyson Foundation premia le invenzioni degli studenti più promettenti con il James Dyson Award. Il compito è apparentemente semplice: “Progetta qualcosa che risolva un problema”. Naturalmente, alcuni dei migliori partecipanti hanno messo la sostenibilità in primo piano. Airdrop. Edward Linacre. (2011) MOM. James Roberts. (2014) L’Airdrop è nato come risposta alla grande siccità che ha colpito l’Australia nel 2010. Ispirandosi allo scarabeo del deserto del Namib, che riesce a sopravvivere con la rugiada che si deposita sul suo dorso nelle prime ore del mattino, Edward ha esplorato la possibilità di raccogliere con soluzioni a basso costo l’acqua contenuta nell’umidità atmosferica. E così ha creato Airdrop. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 75% delle morti di neonati prematuri potrebbe essere evitato se in tutto il mondo fossero prontamente disponibili alcuni semplici trattamenti a basso costo. MOM è un’incubatrice gonfiabile a basso costo che può contribuire a risolvere questo problema nei paesi in via di sviluppo. Con un costo di produzione di sole 250 sterline, inclusi collaudo e trasporto, MOM fornisce le stesse prestazioni di un moderno sistema da 30.000 sterline. James era stato colpito dal fatto che le incubatrici standard fossero dei contenitori in materiale acrilico, che sprecavano energia a causa del cattivo isolamento termico. Progettando un’incubatrice gonfiabile, James ha sfruttato un isolante naturale e a costo zero: l’aria. Safety Net. Dan Watson. (2012) Bump Mark. Solveiga Pakstaite. (2014) Il sovrasfruttamento delle risorse ittiche è un grave problema globale, soprattutto quando i pesci troppo giovani vengono catturati dalle grandi navi industriali. Safety Net offre una soluzione: una serie di anelli con illuminazione a LED inseriti nelle reti per la pesca a strascico per consentire ai pesci più giovani e inadatti alla vendita di non restare intrappolati. Un sistema di sfruttamento dell’energia cinetica assicura una grande luminosità agli anelli senza l’impiego di batterie. 44 Le date di scadenza sui prodotti alimentari sono spesso imprecise e fanno sì che alimenti ancora freschi vengano gettati via. Bump Mark offre una soluzione a questo problema. Si tratta di un’etichetta formata da uno strato di gelatina solida sovrapposto a una superficie di plastica irregolare. La gelatina si decompone alla stessa velocità dei cibi proteici. Quando si decompone, la gelatina diventa liquida e si possono sentire al tatto i rilievi della plastica sottostante. Se l’etichetta è liscia, l’alimento è ancora fresco; se al tatto si avvertono rigonfiamenti, l’alimento è scaduto. 45 Le macchine sostenibili del futuro. Il futuro ha in serbo grandi sfide: popolazione in crescita, scarsità di risorse e pressioni sull’ambiente naturale. La prossima generazione di ingegneri e la loro capacità di inventare soluzioni efficienti e ingegnose a problemi difficili avranno un ruolo importante da svolgere. James Dyson ha chiesto ai suoi giovani ingegneri quali fossero secondo loro le sfide più urgenti che Dyson dovrebbe impegnarsi ad affrontare nei prossimi anni. Kyle Gary Mi interessa in particolare vedere come possiamo applicare la ricerca sul grafene per costruire apparecchi ancora più sostenibili, che non sono ancora possibili con la tecnologia attuale. Cavi e batterie rendono qualsiasi apparecchio molto meno efficiente. Vorrei che rendessimo più efficiente l’intera casa, snellendo la progettazione, la produzione e l’utilizzo. Chloe Kevin Dovremmo sviluppare batterie che promettano una migliore efficienza a lungo termine, creando tecnologie più efficienti che portino a ulteriori sviluppi nel design e nella progettazione. Una delle maggiori sfide per il pianeta è il risparmio dell’acqua, e possiamo trovare nuovi modi per affrontarla. Perché non creare una doccia senz’acqua? 46 47 * In collaborazione con la Carbon Trust, Dyson ha prodotto un metodo per misurare l’impatto ambientale degli apparecchi elettrici e delle salviette di carta. Il calcolo dell’impronta di carbonio è stato effettuato tramite il software GaBi di PE International e si è basato sull’uso del prodotto nell’arco di cinque anni, utilizzando gli USA come paese di riferimento. I tempi di asciugatura sono stati valutati con un DTM 769 con 0,149 g di umidità residua. JN.72419 16.02.15 Copyright © 2014 Dyson Limited Tutti i diritti riservati Tutti i diritti riservati. é vietata la riproduzione, copia, traduzione o trasmissione con qualsiasi mezzo di questo documento o di parte di esso; è altresì vietata la memorizzazione in qualsiasi tipo di sistema, elettronico o meno, senza previa autorizzazione scritta, in conformità con le leggi sul copyright attualmente in vigore.