parte IV (pdf 2536 kb)

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parte IV (pdf 2536 kb)
Ignazio Santilli
SC Neurologia
H Niguarda “Ca’ Granda”
Milano
LE VERTIGINI:
DIAGNOSI DIFFERENZIALE E TERAPIA
ASL PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
9 giugno 2009
Indicazione a screening ECD TSA in
soggetti asintomatici ad “alto rischio”
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•
•
•
•
Candidati a chirurgia coronarica
Arteriopatia periferica
Stenosi arterie renali
Dopo RT per neoplasie del capo o del collo
Dopo TEA o angioplastica/stenting carotidi
Sindromi ischemiche retiniche
Storia familiare di vasculopatia ed
iperomocisteinemia
• Vertigini (solo in casi selezionati)
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Accertamenti diagnostici in P.S.
• Doppler TSA: solo quando si sospetti
una importante causa vascolare
• Rx-rachide cervicale: di scarsa
utilità, perché la maggior parte dei
disturbi propriocettivi di origine
cervicale derivano dalle articolazioni
e dall’alterato tono muscolare e non
dalla componente scheletrica.
QUANDO SI PUO’ ASPETTARE ?
In assenza di cefalea e sintomi
neurologici
Deambulazione normale
VPPB tipica
Nota Meniere
Neurite vestibolare
Ma… nel dubbio sempre vedere il
paziente
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QUANDO E’ URGENTE ?
In presenza di sintomi neurologici
o cefalea
Nel paziente fragile, cardiopatico,
pregresso stroke, pluripatolgie,
anziano
La terapia dei
disturbi
dell’equilibrio
(il punto di vista
del neurologo)
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Prima di iniziare il trattamento bisogna
tener presente che:
1. Spesso non si tratta di una malattia ma solo
di un sintomo;
2. Se il sintomo non è invalidante ed è di breve
durata a volte basta rassicurare il paziente e
metterlo a riposo e al buio;
3. L’apparato dell’equilibrio, ha notevole
capacità di adattamento (differente in base
all’età),
4. Somministrando subito farmaci sedativi si
interferisce con l’adattamento
5. È utile iniziare presto il trattamento
riabilitativo
TERAPIA DEI DISTURBI
DELL’EQUILIBRIO
•
•
•
•
Medica
Liberatoria
Riabilitativa
Chirurgica
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TERAPIA MEDICA DELLA
VERTIGINE
• Etiologica
• Patogenetica
• Sintomatica
TERAPIA SINTOMATICA DELLA
VERTIGINE
Lo scopo è quello di controllare la
sintomatologia vertiginosa
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TERAPIA SINTOMATICA DELLA
VERTIGINE
• Antiistaminici
• Anticolinergici
• Fenotiazine
• Difenilpiperazine
• Sulpiride
• Betaistina
• Benzodiazepine
ANTIISTAMINICI
EFFETTI SUL SISTEMA VESTIBOLARE
• Inibizione vestibolare periferica e centrale
• Riduzione dei parametri del nistagmo
(VAFL)
• Modificazione dei movimenti oculari
volontari e riflessi
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ANTICOLINERGICI
• Scopolamina transdermica (Transcop)
ANTICOLINERGICI
MECCANISMO D’AZIONE
• Azione simile agli antiistaminici
• Azione inibitoria a livello sinaptico tra i
neuroni vestibolari primari e secondari
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FENOTIAZINE
• Prometazina (Fargan)
• Tietilperazina (Torecan)
• Proclorperazina (Stemetil)
FENOTIAZINE
EFFETTI SUL SISTEMA VESTIBOLARE
• Inibizione vestibolare periferica e centrale
• Riduzione dei parametri del nistagmo
(VAFL)
• Modificazione dei movimenti oculari
volontari e riflessi
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DIFENILPIPERAZINE
• Flunarizina (Fluxarten, Flugeral, Sibelium)
• Cinnarizina (Cinazin)
SULPIRIDE
• Levosulpiride (Levopraid, Levobren)
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SULPIRIDE
MECCANISMO D’AZIONE
• Anticolinergico
• Riduce i fenomeni neurovegetativi
BETAISTINA
EFFETTI SUL SISTEMA VESTIBOLARE
• Inibizione dell’attività del nucleo
vestibolare mediale
• Vasodilatazione
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BENZODIAZEPINE
EFFETTI SUL SISTEMA VESTIBOLARE
• Attivazione delle vie inibitorie cortico-vestibolari
• Riduzione del tono muscolare e dei riflessi
posturali antigravitari
• Potenziamento delle funzioni modulatrici ed
inibitorie sopranucleari sul sistema vestibolare
• Favoriscono il compenso vestibolare
• Riduzione della velocità dei movimenti oculari
volontari e riflessi
• Diminuzione dell’ansia
L’obiettivo della riabilitazione
è il ripristino delle funzioni alterate
ottenuto favorendo l’attività
adattativa-compensatoria o inducendo
l’abitudine allo stato patologico
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