Policy di Pricing e Negoziazione
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Policy di Pricing e Negoziazione
BANCA CREMASCA Credito Cooperativo – Soc. Coop. POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA (Adottata ai sensi delle “Linee guida interassociative per l’applicazione delle misure Consob di livello 3 in tema di prodotti finanziari illiquidi del 5 agosto 2009) Delibera del Consiglio di Amministrazione del 13/06/2011 Aggiornato con delibere del Consiglio di Amministrazione del 19/09/2011, del 7/11/2011, del 17/12/2012, del 05/08/2013 e del 25/01/2016. POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA Sommario 1 1.1 2 2.1 2.2 3 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 4 PREMESSA E APPROCCIO METODOLOGICO ................................................................................................... 3 Normativa di riferimento ........................................................................................................................ 3 POLITICA DI PREZZO ................................................................................................................................... 4 Pricing sul mercato primario. ................................................................................................................... 4 Pricing sul mercato secondario. ............................................................................................................... 4 REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE ...................................................................................................... 6 Soggetto negoziatore ............................................................................................................................. 6 Prodotti finanziari negoziati .................................................................................................................... 6 Tipologia di clientela ammessa ................................................................................................................ 6 Procedure e modalità di negoziazione....................................................................................................... 6 Giornate ed orario di funzionamento del sistema ....................................................................................... 6 Quantità negoziabile .............................................................................................................................. 6 Trasparenza .......................................................................................................................................... 7 Restrizioni in presenza di tensioni sistematiche sulla liquidità dei mercati finanziari ........................................ 7 CONTROLLI INTERNI ................................................................................................................................... 8 2 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA PREMESSA E APPROCCIO METODOLOGICO 1 La policy per la negoziazione dei prestiti obbligazionari è stata adottata dalla Banca per illustrare la politica per la determinazione del prezzo dei prestiti obbligazionari nella fase di emissione degli stessi e in quelle di negoziazione in conto proprio. La policy illustra inoltre le misure adottate dalla Banca per garantire un adeguato livello di liquidità alle Obbligazioni emesso. 1.1 Normativa di riferimento I modelli di pricing utilizzati sono coerenti con il grado di complessità dei prodotti offerti. Inoltre la politica è stata definita sulla base dell'analisi della seguente documentazione: > Comunicazione Consob 9019104 del 2 marzo 2009; > Linee Guida Interassociative per l'applicazione delle misure CONSOB di livello 3 in tema di prodotti finanziari illiquidi del 5 agosto 2009 (Abi-Assosim-Federcasse); > Linee guida per la redazione della politica di valutazione e pricing redatta da Federcasse nel mese di agosto 2010; > Regole in tema di determinazione del fair value degli strumenti finanziari stabilite dallo IAS 39 e posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nell'ambito del dibattito relativamente alla determinazione del fair value delle passività finanziarie; 3 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA 2 POLITICA DI PREZZO 2.1 Pricing sul mercato primario. La Banca, in fase di emissione di propri prestiti Obbligazionari sul mercato primario, definisce il rendimento delle obbligazioni che sarà determinato prendendo in considerazione i seguenti parametri: • la curva dei tassi di mercato Euro Swap di durata pari al prestito; • i rendimenti dei Titoli di Stato Italiani • uno spread positivo o negativo in ragione delle condizioni di tasso applicate nell’area territoriale in cui opera la banca; • i rendimenti dei titoli obbligazionari emessi dagli emittenti bancari con rating BBB. Il rendimento sarà altresì determinato in base alle caratteristiche del titolo da emettere e alle proprie esigenze di raccolta diretta. 2.2 Pricing sul mercato secondario. Per la determinazione del prezzo in fase di negoziazione in conto proprio la Banca ha adottato regole atte a garantire un prezzo per lo scambio sul mercato secondario. Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value venga calcolato attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri. Le metodologie utilizzate dalla Banca per la valutazione e il pricing sono le seguenti: Per i titoli con cedole fisse o prefissate, la determinazione del prezzo viene effettuata mediante modelli di valutazione basati sulla tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa la curva dei tassi dei titoli governativi italiani. Il prezzo fornito è determinato scontando tutti i flussi di cassa (certi) alla data di valutazione in base ai fattori di sconto ricavati dalla curva dei tassi governativi italiani. Il tasso di sconto non viene rettificato da uno spread legato al merito creditizio dell’Emittente. Per ottenere quotazioni intermedie tra i vari nodi della curva utilizzata, viene effettuata una interpolazione tra i valori espressi dai nodi stessi. Per i titoli con cedole variabili, la determinazione del prezzo viene effettuata mediante modelli di valutazione basati sulla tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa la curva dei tassi dei titoli governativi italiani. Il prezzo fornito è determinato scontando la sequenza dei flussi di cassa a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward. Il tasso di sconto non viene rettificato da uno spread legato al merito creditizio dell’Emittente. Per ottenere quotazioni intermedie tra i vari nodi della curva utilizzata, viene effettuata una interpolazione tra i valori espressi dai nodi stessi. Il calcolo del prezzo è effettuato da ICCREA Banca SpA nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto e viene effettuato secondo la metodologia sopra descritta; il risultato così ottenuto è trasmesso quotidianamente all’Emittente. 4 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA Al prezzo così ottenuto, unico sia in denaro che in lettera, indipendentemente dalla tipologia del Prestito Obbligazionario (tasso fisso, tasso variabile) verrà applicato un mark up per le proposte di vendita nella misura massima di 25 punti base (0,25%). Sono comunque previsti limiti di prezzo denaro (riacquisto da cliente) nella misura massima pari a 100 e minima pari a 90. Per le Obbligazioni zero coupon il limite massimo è dato dal prezzo di emissione più il rateo implicito maturato alla data di valutazione, mentre il limite minimo è dato dal prezzo di emissione diminuito del 10%. La stessa modalità di pricing verrà utilizzata anche per la determinazione del valore di mercato dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Banca e riportato in "estratto conto titoli" inviato alla clientela con frequenza semestrale. 5 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA 3 REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE La Banca, tra le misure previste dalla Consob per garantire la liquidità dei propri prestiti Obbligazionari, ha optato per la dotazione di regole interne di negoziazione volte a disciplinare la negoziazione dei prestiti nei confronti della clientela. 3.1 Soggetto negoziatore La Banca assume il ruolo di negoziatore in conto proprio. 3.2 Prodotti finanziari negoziati Le tipologie di prodotti finanziari per i quali la Banca assicura la negoziazione, conformemente alle presenti regole, sono le obbligazioni di propria emissione. 3.3 Tipologia di clientela ammessa Possono accedere alle negoziazioni tutti i clienti identificati dalla banca come “al dettaglio” (retail), sulla base della Policy di classificazione delle clientela adottata dalla Banca stessa. La Banca si riserva la facoltà di far accedere alle negoziazioni la clientela professionale ovvero le controparti qualificate. 3.4 Procedure e modalità di negoziazione La raccolta delle richieste di negoziazione della clientela è ammessa presso tutte le filiali della Banca solo con disposizione impartita per iscritto. La Banca esprime le proposte di negoziazione sulla base delle metodologie di pricing definite nel capitolo 2 del presente documento e nel rispetto dei meccanismi di funzionamento e trasparenza previsti dalle Linee Guida interassociative. Tale sistema consente il controllo e la tracciabilità dei prezzi e della quantità esposti e delle operazioni concluse. Le operazioni si svolgono secondo il sistema di negoziazione continua e l’ordine è eseguito in contropartita diretta con il portafoglio di proprietà della Banca. La Banca assicura, entro i limiti di cui al successivo punto 3.6 (Limiti di negoziazione) l’esecuzione delle disposizioni entro tre giorni lavorativi dalla data di ricezione dell’ordine di vendita dell’investitore. Il sistema di negoziazione registra i dati essenziali dell’ordine. Le operazioni effettuate vengono liquidate per contanti con valuta il terzo giorno lavorativo dalla data di negoziazione. 3.5 Giornate ed orario di funzionamento del sistema L’ammissione alla negoziazione è consentito dalle ore 9,30 alle ore 16,00 nei giorni in cui la Banca è aperta. 3.6 Quantità negoziabile La banca assicura la negoziazione, secondo le regole sopra definite, nei limiti dimensionali di euro 50.000 per singolo investitore e per strumento finanziario con un massimo di euro 200.000 per singola giornata lavorativa La Banca si impegna a riacquistare in ogni caso secondo le soglie di seguito indicate: 6 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA una soglia massima del 6% del nominale collocato per ogni singola emissione; una soglia massima del 4% dell’intero ammontare nominale di tutti i prestiti obbligazionari collocati 3.7 Trasparenza La Banca ottempera agli obblighi di trasparenza previsti dalle linee Guida Interassociative mediate l’affissione di appositi avvisi pubblicati sul “Punto Trasparenza” presente in ogni filiale. 3.7.1.1 Trasparenza pre negoziazione Tale informativa è fornita durante l’orario di negoziazione, e riporta, per ogni prodotto finanziario: il codice ISIN, e la descrizione, dello strumento finanziario; la divisa; la miglior condizione di prezzo in vendita e rispettiva quantità; la miglior condizione di prezzo in acquisto e rispettiva quantità. 3.7.1.2 Trasparenza post-negoziazione Tale informativa è fornita entro l’inizio della giornata successiva di negoziazione, e riporta per ogni prodotto finanziario: il codice ISIN, e la descrizione, dello strumento finanziario; la divisa; il numero dei contratti conclusi; le quantità complessivamente scambiate e il relativo controvalore; il prezzo minimo e massimo: 3.8 Restrizioni in presenza di tensioni sistematiche sulla liquidità dei mercati finanziari In presenza di tensioni sistematiche di liquidità che coinvolgono i mercati obbligazionari e interbancari la Banca può applicare restrizioni alle presenti regole di negoziazione. Per monitorare la situazione di liquidità del sistema, la Banca utilizza gli indicatori sotto riportati: variazione spread BTP – Bund 5 anni; variazione spread BTP – Bund 10 anni; variazione spread Euribor 3 mesi – Eonia Swap 3 mesi; variazione spread LIBOR – OIS. Con il superamento delle soglie di almeno uno dei sopracitati indicatori, così come definiti nella “Policy per il governo e la gestione del rischio di liquidità”, le restrizioni alle presenti regole di negoziazione si attivano adottando la sospensione dell’attività di riacquisto dei Prestiti Obbligazionari in contropartita diretta. 7 POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DELLA BANCA 4 CONTROLLI INTERNI La Banca adotta, applica e mantiene procedure di controllo interno idonee a garantire il rispetto delle regole per la negoziazione definite nel presente documento e più in generale l’adempimento degli obblighi di correttezza e trasparenza nella prestazione dei servizi di investimento. L’Ufficio Finanza e Prodotti assicurativi garantisce il rispetto delle procedure operative definite. La Funzione Compliance verifica che la Politica sia stata definita in conformità alle regole organizzative delle linee guida interassociative. La funzione Controllo Rischi verifica l’effettivo utilizzo delle metodologie approvate. La Funzione di Internal Auditing esternalizzata alla Federazione Lombarda verifica l'adeguatezza della Politica e dei presidi di controllo di primo e secondo livello adottati dalla Banca. 8