La Preistoria

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La Preistoria
STORIA E PREISTORIA
Fino a non molti anni fa, gli studiosi erano concordi nell’individuare l’inizio della Storia con la
comparsa dei primi documenti scritti, dei quali si
ha traccia a partire dal 3500 a.C. circa in Medio
Oriente e in Egitto. Il lunghissimo periodo che
precede la nascita della scrittura e la comparsa delle testimonianze scritte è stato definito “Preistoria”, cioè “prima della Storia”. Il termine riflette la
convinzione che le fonti privilegiate sulle quali
basare le proprie conoscenze storiche fossero quelle scritte e che, quindi, solo attraverso di esse fosse possibile una ricostruzione accurata degli
eventi che segnarono la storia dell’Umanità.
In realtà, negli studi più avanzati, si preferisce
al termine “Preistoria” la definizione “storia senza documenti scritti”. Infatti, la ricchezza dei
documenti non scritti di cui disponiamo e che
continuano ad essere scoperti (oggetti di vari materiali, soprattutto in pietra, e resti di scheletri di
uomini e di animali), uniti ai più aggiornati metodi di studio dei reperti, permettono di ricostruire con verosimiglianza anche i millenni più
lontani della vicenda umana.
Di conseguenza, oggi il termine “Preistoria“ è
usato semplicemente per individuare un periodo lontanissimo, iniziato con la comparsa dei
primi uomini.
P
er ricordare
• Perché in passato gli storici hanno ritenuto che la Storia cominciasse con la comparsa dei primi documenti
scritti?
• Perché, anziché di Preistoria, sarebbe meglio parlare
di “storia senza documenti scritti”?
• Con quale significato viene ancora usato il termine
“Preistoria”?
CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
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La Preistoria
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CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
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1. Il cammino dell’uomo
LA COMPARSA DELL’UOMO SULLA TERRA
La storia dell’uomo ebbe inizio circa 5 milioni di anni fa, quando in Africa
comparvero i primi ominidi, mammiferi dalla postura eretta e dall’andatura bipede. Attraverso un lentissimo processo di trasformazione, conosciuto come evoluzione, dagli ominidi sono discese diverse specie del genere Homo, tra i quali
quello cui noi apparteniamo: Homo sapiens.
Un ominide già molto evoluto apparve circa 2,3 milioni di anni fa ed è stato
chiamato dagli studiosi Homo habilis, perché si dimostrò in grado di fabbricare
i primi rudimentali strumenti di pietra (choppers), utilizzati per scuoiare animali o estrarre radici dal terreno.
Più tardi, intorno a 1,6 milioni di anni fa, comparve Homo erectus, che non solo guadagnò una postura completamente eretta, ma fu anche il primo a utilizzare il fuoco e a raggiungere l’Asia.
Tra 200 000 e 30 000 anni fa, in Asia e in Europa visse l’Uomo di Neandertal
(dal luogo della Germania in cui furono rinvenuti i primi resti), importante perché ad esso sono attribuite le prime sepolture, segno di un grande progresso
che lo differenziava e lo collocava al di sopra di tutti gli altri animali.
P
er ricordare
• Quali erano le caratteristiche
degli ominidi? Perché sono
importanti?
• A quali caratteristiche Homo
habilis deve il suo nome?
• Che cosa sapeva fare Homo
erectus?
• Perché è importante l’Uomo
di Neandertal?
Parola chiave
EVOLUZIONE
• La teoria dell’evoluzione venne formulata intorno alla metà dell’Ottocento dal
naturalista inglese Charles Robert Darwin (1809-1882), il quale la espose nel
1859 nella sua opera fondamentale L’origine delle specie per opera della selezione naturale. Secondo Darwin, le varie specie animali e vegetali sono soggette a
mutazioni, cioè a cambiamenti della struttura fisica, che si compiono nel corso
di millenni. Queste mutazioni generalmente avvengono per favorire un migliore
adattamento all’ambiente, nel quale sopravvivono gli individui che sviluppano
caratteristiche adeguate. Le specie che non si modificano adattandosi all’ambiente in cui vivono sono destinate a soccombere, nel corso di un lento processo conosciuto come selezione naturale.
HOMO SAPIENS POPOLA IL PIANETA
Nel corso dei secoli e dei millenni, tutte le specie umane si estinsero ad eccezione dell’Homo sapiens, comparso circa 100 000 anni fa in Africa.
Dotato di una capacità cranica di circa 1400 cm3, Homo sapiens si era evoluto
sviluppando la sua dote più caratteristica: l’intelligenza (il nome attribuitogli,
sapiens, significa “che sa”). Homo sapiens rappresenta l’ultima tappa dell’evoluzione umana e da lui discendiamo direttamente anche noi.
Homo sapiens si diffuse su tutta la Terra, diversificandosi e dando origine alle
prime comunità umane organizzate. Dall’Africa, circa 90 000 anni fa si diresse
verso l’Asia occidentale e migrò poi verso l’Europa, dove si insediò circa 40 00035 000 anni fa. Popolò il continente asiatico e dall’Oriente partì per insediarsi in
Australia (forse già a partire da 60 000 anni fa) e in America (35 000-15 000 anni fa), probabilmente attraverso lo Stretto di Bering.
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P
Scheletro di ominide
risalente a 3,2 milioni
circa di anni fa.
Si tratta della
famosa Lucy,
appartenente alla
specie Australopithecus
afarensis, uno dei
più antichi antenati
dell’uomo.
er ricordare
• Quando fece la propria comparsa Homo sapiens?
• Qual è la caratteristica principale di Homo sapiens?
• Quanto tempo impiegò Homo sapiens per diffondersi su
tutto il pianeta?
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2. Dal Paleolitico alle
rivoluzioni del Neolitico
P
er ricordare
I PERIODI DELLA PREISTORIA
La Preistoria viene suddivisa in diversi periodi, a partire da quello a cui risalgono le prime pietre lavorate: fu proprio l’abilità nel fabbricare strumenti a distinguere la specie umana dalle altre viventi e a caratterizzare i periodi.
Si è soliti distinguere tre Età principali:
• il Paleolitico (Età della pietra antica): dalla comparsa di Homo habilis a 10 000
anni fa circa;
• il Mesolitico (Età della pietra di mezzo): da 10 000 a 8 000 anni fa circa;
• il Neolitico (Età della pietra nuova): da 8 000 a 5 000 anni fa circa.
N E O L IT I C O
fine IV millennio a.C.
100 000 anni fa
anni fa
200 000
di anni fa
di anni fa
1 milione
1,6 milioni
di anni fa
di anni fa
5 milioni
2,3 milioni
PA L E O L IT I C O
30 000 anni fa
10 000 anni fa
• Con quale criterio sono stati
suddivisi i periodi della Preistoria?
• Quali sono le Età principali
nelle quali è suddivisa la
Preistoria?
Australopithecus
Homo habilis
Homo erectus
Uomo di
Neandertal
Homo
sapiens
L’UOMO NEL PALEOLITICO
Nella lunghissima Età paleolitica (più di due milioni di anni), l’uomo ha imparato ad adattarsi progressivamente all’ambiente in cui viveva e a risolvere i
problemi di sopravvivenza:
• procurarsi il cibo;
• difendersi dai pericoli naturali;
• organizzare la vita familiare e sociale.
Gli uomini del Paleolitico facevano vita nomade. Si fermavano in una zona finché c’era abbondanza di cibo, poi cercavano altri territori. Trovavano riparo in
grotte naturali, ma più spesso costruivano capanne. Vivevano della raccolta di
frutti, radici ed erbe spontanee, di caccia e di pesca.
(2)
(1)
(3)
Probabili tecniche di accensione del fuoco, attraverso sfregamento di due bastoncini (1),
facendo girare un bastoncino su un pezzo di legno (2) e con l’uso del trapano ad arco (3).
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CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
Propulsore in osso
per la caccia e, sopra,
la visualizzazione
del suo utilizzo.
P
er ricordare
• Che cosa ha imparato l’uomo
durante l’Età paleolitica?
• Come vivevano gli uomini del
Paleolitico?
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SCOPERTE E INVENZIONI NEL PALEOLITICO
Nel corso dei millenni, gli uomini del Paleolitico fecero importanti scoperte e invenzioni. Per migliorare le loro attività, fabbricarono strumenti di pietra e di osso: lance e pugnali, propulsori per la caccia. Un passo fondamentale per la costruzione della società fu la capacità di utilizzare il fuoco, che permise di migliorare
l’esistenza quotidiana.
È stato inoltre accertato che già nel Paleolitico gli
uomini vivevano in gruppi sociali e utilizzavano il
linguaggio per comunicare tra loro; praticavano la
sepoltura e il culto dei defunti. Manifestazione raffinata di queste prime forme di cultura fu la nascita
dell’arte; essa si espresse soprattutto attraverso le
piccole statue delle cosiddette “Veneri”, che attraverso
figure femminili richiamavano la fecondità della natura, e i cicli pittorici e i graffiti delle pareti
delle grotte, come quelle di Altamira (Spagna) e di Lascaux (Francia).
L’arte preistorica rispondeva a un bisogno di comunicazione, ma aveva probabilmente anche un significato magico:
evocare situazioni perché si realizzassero.
P
er ricordare
• Che cosa fece l’uomo del Paleolitico per migliorare le proprie attività?
• Quali altre caratteristiche erano tipiche degli uomini del Paleolitico?
• Quali significati aveva l’arte preistorica?
La Venere di Willendorf, rinvenuta in Austria e
risalente a circa 20 000 anni fa.
Le “Veneri” sono tipiche statuette paleolitiche di
divinità femminili, scolpite per propiziare la fecondità.
L’evoluzione fondamentale
dell’abitazione nel Paleolitico
fu dalla grotta naturale alla
capanna circolare.
P
er ricordare
• Quale fenomeno rivoluzionario accadde a partire da 10 000 anni fa?
• Quali trasformazioni portarono l’agricoltura e l’allevamento?
• Dove sorsero i centri abitati più grandi?
L’UOMO NEL NEOLITICO
A partire da 10 000-8 000 anni fa circa, gli uomini non si limitarono più a raccogliere e a cacciare sfruttando le risorse spontanee del territorio, ma impararono a produrre il cibo attraverso
l’agricoltura e l’allevamento. Poiché dovevano lavorare i campi
e attendere la maturazione dei frutti, essi divennero sedentari e
si costituirono in villaggi organizzati, in genere composti di
piccoli agglomerati.
Non mancarono, tuttavia, centri di dimensioni notevoli in
zone fertili e luoghi in cui la popolazione cresceva in modo
consistente: Gerico (Palestina), per esempio, nel 7000 a.C. contava circa 4 000 abitanti.
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Ricostruzione del villaggio neolitico e di una casa
di Çatal Hüyük, in Anatolia (Turchia).
CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
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LA PRIMA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
Una svolta decisiva nel lavoro agricolo fu dovuta, verso la fine del Neolitico,
all’invenzione dell’aratro, con il quale si rompevano e si rivoltavano le zolle.
Circa 8 500 anni fa, poi, l’uomo scoprì che l’argilla, impastata e poi cotta, si
trasformava in un nuovo materiale, la ceramica, utile a costruire recipienti di
forme e di grandezze diverse, adatti a contenere tutti i tipi di alimenti, anche
quelli liquidi.
Fu proprio nell’ambiente dei vasai che fece la sua comparsa la ruota (IV millennio a.C.), in quanto la ceramica veniva modellata dalle mani del vasaio su un perno fissato su un disco di pietra girevole, il tornio. Forse osservando il tornio,
l’uomo ebbe l’intuizione di applicare la ruota girevole alla slitta, ottenendo il carro. Questa invenzione segnò l’inizio della rivoluzione nei trasporti, nel commercio e in campo militare.
L’invenzione del telaio, poi, permise di sviluppare la tecnica della filatura e
della tessitura del lino e della lana, che si producevano grazie all’agricoltura e all’allevamento.
Gli uomini del Neolitico impararono inoltre a lavorare e a modellare i metalli:
prima il rame, poi il bronzo e infine il ferro.
P
er ricordare
• Che cosa provocò una svolta decisiva nel lavoro agricolo?
• Come si otteneva la ceramica? A
che cosa serviva?
• Come si arrivò all’invenzione della ruota? Perché fu importante?
• A che cosa serviva il telaio?
• Quali metalli venivano lavorati
nel Neolitico?
Lavorazione al tornio.
ARTE E RELIGIONE
Durante il Neolitico si moltiplicarono anche le manifestazioni artistiche e religiose, sempre legate
tra loro. Significato religioso dovevano avere i grandiosi monumenti in pietra, i megaliti, rinvenuti
in varie parti d’Europa. Il complesso megalitico più famoso è quello di Stonehenge, in Gran Bretagna.
Anche in Italia si sono trovati importanti siti archeologici dell’Età neolitica. Conosciuti in tutto il
mondo e patrimonio dell’UNESCO sono le incisioni rupestri della Valcamonica (Brescia): le più
antiche risalgono al Neolitico; poi, per secoli, i Camuni hanno continuato a tracciare sulle pietre
della valle figure sacre, uomini, animali, carri, attrezzi, armi e mappe dei loro insediamenti.
Quando all’alba il Sole attraversava i triliti allineati,
colpendo la Heel Stone, era l’inizio dell’estate
(Solstizio d’estate, 21 giugno).
Quando all’alba il Sole attraversava i due triliti agli
estremi del semicerchio interno era l’inizio dell’inverno
(Solstizio d’inverno, 21 dicembre).
Per mezzo di una pietra
inserita nelle buche e
spostata ogni anno,
era possibile
prevedere quanti anni
mancassero all’eclissi.
P
er ricordare
• Quali altre caratteristiche sono legate al periodo Neolitico?
• Dove sono state ritrovate, in Italia, importanti testimonianze
dell’arte neolitica?
Heel Stone (pietra
del calcagno):
il menhir
posto all’inizio
del viale
d’accesso.
L’area sacra, forse
accessibile solo ai sacerdoti,
era delimitata da un argine e da un fossato.
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CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
Ricostruzione
del complesso
monumentale
di Stonehenge
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Protagonisti
Protagonisti
ÖTZI, IL PASTORE/GUERRIERO DELLE ALPI
IL RITROVAMENTO
Il 19 settembre 1991 due alpinisti tedeschi, percorrendo il ghiacciaio del Similaun,
a 3 278 m di quota, scoprirono una mummia che giaceva in una pozza di ghiaccio
semidisciolto. Le basse temperature del ghiacciaio ne avevano favorito la conservazione.
La notizia del ritrovamento suscitò scalpore, perché mai a quell’altitudine e nella zona alpina si erano trovati reperti umani tanto integri. La mummia fu portata ad Innsbruck e fu chiamata dagli Austriaci Ötzi, dal nome della valle vicina
al Similaun (valle di Ötzal). Per sei anni fu studiata da circa 150 scienziati di
undici Paesi diversi. Grazie ad analisi mediche, chimiche, radiologiche e all’ausilio di molte scienze si poté giungere ad alcune conclusioni sicure sul
tempo, sul modo di vivere e sulle cause della morte dell’uomo del Similaun.
CHI ERA ÖTZI?
Ötzi era un uomo di 35-40 anni, alto circa 1 m e 60 cm; aveva i capelli castani e gli occhi grigio-blu, come rivelano le pupille, che si sono conservate. Le analisi al carbonio 14 hanno stabilito che il guerriero visse in
un tempo compreso tra il 3325 e il 3108 a.C.
La scoperta di una punta di freccia conficcata nella spalla sinistra ha
spinto gli studiosi a modificare la prima ipotesi che fosse un pastore. Ora
si ritiene che Ötzi fosse un guerriero di alto rango e che sia stato colpito
alle spalle da un nemico. Ferito e inseguito, avrebbe cercato di scappare
portandosi in alta quota. Qui, ormai sfinito, sarebbe morto per dissanguamento. Indagini recenti avanzano inoltre l’ipotesi che, dopo essere stato ferito con la freccia, Ötzi sia stato colpito con forza alla testa dai suoi inseguitori. Caduto all’indietro, sarebbe poi stato girato sulla schiena per togliergli
la freccia (forse per impedire che venisse identificato il clan che lo aveva ucciso). Ciò spiegherebbe la posizione in cui è stato rinvenuto, con il viso rivolto verso il basso e il braccio sinistro sotto il corpo.
Morì a fine estate, come si deduce da due susine mature che sono state
trovate vicino al suo corpo e da foglie di platano che dovevano essere ancora verdi, secondo l’indagine chimica.
L’AMBIENTE E LE ATTIVITÀ
I vestiti, le calzature e numerosi oggetti che gli appartenevano hanno
rivelato la sua condizione di vita. Ötzi viveva in un villaggio di agricoltori
e di allevatori del fondovalle, dove crescevano alberi di tasso, nocciolo, larice e betulla. Egli, infatti, aveva presso di sé un arco di legno di tasso, portava una gerla di legno di nocciolo; anche
la faretra (il contenitore delle frecce) era di pelle, rinforzata da stecche di nocciolo. Alla cintura Ötzi aveva un
barattolo di corteccia di betulla. Nel villaggio si allevavano animali, come si nota dalle scarpe di vitello,
dai gambali, dal cappello; portava un giubbetto di
pelli di cervo, materiale fornito dalla caccia.
Delle dodici frecce che aveva nella faretra solo due sono rifinite, le altre sono prive di
punta e anche l’arco non è del tutto lavorato.
L’ ascia di rame conferma che fosse un uomo
di rango elevato.
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CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA
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1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Conoscere eventi e fenomeni storici
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
La Preistoria è il periodo che precede la nascita della scrittura.
Gli ominidi erano mammiferi dalla postura eretta e dall’andatura bipede.
L’Homo habilis era in grado di fabbricare i primi strumenti in pietra.
L’Homo erectus fu il primo a raggiungere l’Asia.
I primi resti dell’Uomo di Neandertal sono stati trovati in Spagna.
L’Homo sapiens è l’antenato diretto dell’uomo attuale.
L’Homo sapiens restò confinato nel territorio africano.
Lucy è lo scheletro di Homo sapiens.
V
F
2. Inserisci le informazioni mancanti.
Orientarsi nel tempo
A
ttivazioni didattiche
Anche noi storici
a. Il Paleolitico si estende da ................................ a ................................
b. Il Mesolitico si estende da ................................ a ................................
c. Il Neoltico si estende da ................................ a ................................
[5 000 anni fa - 10 000 anni fa - comparsa di Homo habilis - 8 000 anni fa]
3. Completa il testo con le informazioni mancanti.
Conoscere eventi e fenomeni storici
L’Età paleolitica durò ……………......……….; l’uomo ha imparato progressivamente ad …………….....……., escogitando le soluzioni ai problemi della …………….....…….: procurarsi il …….....……., difendersi da …………….....……., organizzare la
…………….....……. e sociale. Gli uomini del Paleolitico conducevano una vita …………….....……., alla ricerca di territori con
abbondanza di cibo, riparandosi in grotte naturali o costruendo …………….....……. e vivendo di …………….....…….,
…………….....……. e della …………….....……. di frutti, radici ed erbe spontanee.
[a. sopravvivenza - b. vita familiare - c. pesca - d. adattarsi all’ambiente - e. capanne - f. più di due milioni di anni g. caccia - h. i pericoli naturali - i. raccolta - l. nomade - m. cibo]
4. Indica con X la risposta corretta tra quelle proposte.
Conoscere eventi e fenomeni storici
a. Per migliorare le loro attività, gli uomini del Paleolitico fabbricarono
1. strumenti in bronzo.
2. strumenti di pietra e ossa.
b. Nel Paleolitico, il fuoco
1. non era stato ancora scoperto.
2. migliorò la vita quotidiana.
c. Le “Veneri” erano
1. piccole statue raffiguranti figure femminili.
2. rudimentali ritratti su pietra.
d. I cicli pittorici e i graffiti erano vergati
1. su lunghi pannelli di legno.
2. sulle pareti delle grotte.
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5. Completa il testo con le informazioni mancanti.
Conoscere eventi e fenomeni storici
ttivazioni didattiche
A
Nel Neolitico, l’uomo imparò a ……………......………. attraverso l’ ……………......…… e l’ ……………......……….: questo portò
alla costituzione in ……………......………. e a un tipo di vita ……………......………., necessaria per poter lavorare i campi e attendere la maturazione dei frutti. Nonostante i villaggi fossero composti da ……………......……, presso le zone più
……………......………. sorgevano centri di ……………......………. e densamente popolati, come ……………......………..
[a. produrre il cibo - b. allevamento - c. agricoltura - d. villaggi organizzati - e. sedentaria/stanziale - f. piccoli agglomerati g. fertili - h. notevoli dimensioni - i. Gerico]
6. Indica con X la risposta corretta tra quelle proposte.
Conoscere eventi e fenomeni storici
a. Verso la fine del Neolitico, il lavoro agricolo conobbe una svolta a causa
1. dell’introduzione dell’aratro.
2. di radicali mutamenti climatici.
b. L’argilla impastata e cotta veniva usata per
1. costruire recipienti in ceramica.
c. L’invenzione della ruota derivò da
1. l’osservazione del tornio usato dai vasai.
d. L’inizio della rivoluzione dei trasporti è segnata da
1. il carro.
2. costruire abitazioni.
2. l’imitazione delle forme della natura.
2. un capillare sistema stradale.
7. Osserva attentamente l’immagine e rispondi alle domande.
Ricavare informazioni da un documento iconografico
1.
2.
3.
4.
5.
Che cosa sono i megaliti? .......................................................................................................................................................................
Dove si trova il complesso di Stonehenge? .........................................................................................................................................
Per quale ragione i triliti sono allineati? ...............................................................................................................................................
Che cosa delimita il fossato? ..................................................................................................................................................................
Per quale scopo venivano utilizzate le buche? ...................................................................................................................................
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