Relazione finale - Pacinotti
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Relazione finale - Pacinotti
RELAZIONE SULLA VISITA DI STUDIO “COOPERATION BETWEEN EDUCATION AND WORLD OF WORK” PROF.SSA MARIA GRAZIA COCCIA RIGA (LETTONIA) 7-11 OTTOBRE 2013 L’esperienza della visita di studio ha certamente un grande valore formativo per chi vi partecipa, ma è altrettanto importante la fase della disseminazione di ciò che ho imparato ad altri colleghi che condividono il mio interesse. Il Cedefop si farà carico di diffondere i documenti prodotti dal gruppo di lavoro di Riga, mettendoli a disposizione di esperti in materia di istruzione e formazione professionale. I differenti contesti di provenienza dei partecipanti, degli organizzatori e dei rappresentanti delle istituzioni del paese ospitante mi hanno permesso di acquisire diverse prospettive sulla tematica affrontata. In questa relazione mi propongo di identificare e descrivere gli aspetti che, a mio avviso, vale la pena approfondire. Fin dal terzo giorno di questa visita era chiaro che i paesi coinvolti hanno avuto, pur nelle rispettive specificità, simili approcci al problema della disoccupazione dei giovani dai 16 ai 24 anni di età. Era anche chiaro che i singoli paesi avevano già da tempo attuato alcune delle strategie attualmente proposte dall'Unione europea. Il “sistema duale " in Germania è fondamentalmente apprezzabile. Tuttavia non può essere adatto per i paesi che hanno bisogno di un impatto più rapido nel cercare di uscire dalla recessione e tornare alla crescita nel breve termine, come ad es, la Grecia. Il Galles attua un sistema che prevede il riconoscimento di ciascun anno di studio svolto nell’ambito di un percorso di istruzione finalizzato alla laurea, senza correre il rischio, da parte dello studente che ad un certo punto interrompa la frequenza alle lezioni, di non vedersi riconosciuto il percorso già effettuato. In sé, il sistema richiama quello lettone, con la differenza sostanziale che in quest’ultimo caso 3 anni di studi in un corso di quattro anni non danno luogo ad alcuna qualifica. Una “modulazione” adeguata potrebbe risolvere questo problema e 1 consentire a coloro che per qualsiasi motivo lasciano in anticipo la scuola una qualifica per il loro curriculum vitae e una credenziale di occupazione. L'Italia ha preso la decisione importante di ridurre il numero di indirizzi di studio offerti da 900 a 20. In tal modo si dovrebbe arrivare ad una maggiore chiarezza per tutti, studenti e datori di lavoro, relativamente ai profili e alle competenze in uscita (pecup). La recessione in Europa può essere vista come una forza di cambiamento, specialmente se i. Paesi disposti ad attrarre grandi industrie saranno in grado di soddisfare le esigenze dei vari settori produttivi attraverso programmi di l'istruzione e di formazione in servizio. La Lettonia ha veicoli forniti dalla giapponese Toyota, ma avvierà presto anche una partnership con la Peugeot della Francia. Il Portogallo potrebbe avere delle difficoltà a stipulare analoghi protocolli di intesa, perché le grandi industrie sono poco numerose. Tuttavia il settore privato e le piccole e medie imprese occupano oltre la metà delle industrie dei paesi europei. In caso di successo, questo potrebbe essere un modo, per il Portogallo, di uscire dalla recessione. Nel corso delle discussioni un punto su cui il gruppo continuava a tornare è stato quello della mobilità, indicandola come un fattore positivo e come via da seguire nell’ottica dell’occupazione. La Slovacchia, avendo riconosciuto di aver bisogno di una maggiore mobilità, ha istituito corsi per l’insegnamento delle lingue, in particolare l'inglese, visto che sta rapidamente diventando la lingua standard in tutto il panorama europeo. La conoscenza dell’inglese infatti, faciliterebbe molto la comunicazione e i viaggi di lavoro, e potrebbe rendere i commerci più redditizi. Il Galles sta sostenendo le aziende e paga un salario di base ai lavoratori da 16 a 24 anni di età per i primi 6 mesi di lavoro. Ovviamente, il successo di uno di questi programmi è in parte compromesso dalla generale recessione in atto. L’approccio di ciascun paese al tema della visita di studio per alcuni versi è risultato simile, tuttavia sono emersi molti aspetti e misure diversi. Il sistema dei voucher che la Lettonia sta utilizzando dal 2009 è paragonabile a quello utilizzato in altri paesi europei. I colleghi del 2 gruppo della visita ritengono che questo sia un metodo praticabile, che può essere utile nel futuro per l’occupazione .Anche se il sistema non è nuovo, la Lettonia ha la possibilità di operare nella consapevolezza del suo successo e del fatto che tale sistema è utilizzato anche in paesi maturi come la Germania, dove gli stati federali hanno modificato il sistema di voucher per adattarlo alle esigenze del paese. Tale sistema prevede che coloro che partecipano ad alcuni programmi volti a migliorare le proprie competenze hanno il diritto di scegliere il fornitore della formazione per conto loro, mentre i fondi europei disponibili vengono elargiti direttamente al fornitore della prestazione prescelta. Le azioni sono realizzate dall’agenzia di collocamento dello Stato insieme con le istituzioni scolastiche. Questo programma è percepito come innovativo e come un passo avanti nella direzione di assicurare una maggiore flessibilità in Lettonia. Sebbene il sistema dei voucher durerà solo fino a dicembre 2013, esso potrebbe diventare un meccanismo per un radicale miglioramento nella qualità e nel valore della formazione dei programmi educativi. Per la Slovacchia la meritocrazia è spesso tutto ciò che è richiesto come requisito ai fini dell'occupazione dopo la laurea. Questo può essere valido anche per la Germania, dove i datori di lavoro sono pienamente consapevoli delle caratteristiche del percorso di istruzione e di formazione intrapreso dagli studenti e quindi sono disposti ad assumere sulla base del tipo di titolo di studio presentato. Questo modello è incompatibile con la prassi seguita dalle aziende gallesi, che guardano non tanto il titolo sulla carta, ma piuttosto le competenze e le abilità come testimonial di attitudine, in particolare nei settori della tecnologie dell'informazione. In Lettonia le scuole (e le imprese), per rilevare la domanda oggettiva di formazione, si avvalgono di un sito web interattivo (www.prakse.lv) che utilizza il videogame come via di collegamento dei giovani istruiti con i datori di lavoro. Il Portogallo in seguito alla crisi economica ha messo in atto un programma attraverso le Camere di commercio (AEP chambres), teso a promuovere lo spirito di imprenditorialità. Tale programma si sta rivelando efficace, dal momento che ha favorito la creazione di micro imprese nella misura del il 33%. Inoltre, il sistema di tutoraggio impiegato dalla camera di commercio portoghese è innovativo, e potrebbe essere utilizzato dai paesi che attualmente si trovano in una posizione simile. 3 “Business incubation” in Lettonia si è sviluppata a partire dal 2011 ed ha avuto molto successo, con la creazione di 200 imprese, ad oggi, ciascuna con un massimo di 10 dipendenti. Per i paesi europei più affermati analoghi programmi di incubazione hanno fatto crescere imprenditori e imprese a lungo termine, tanto che l'Organizzazione non governativa (ONG) creata per sostenere lo sviluppo nella maggior parte dei casi è diventata di dimensioni notevolmente ridotte rispetto agli inizi, talchè si è trasferita in un dipartimento governativo. Alcuni paesi forniscono un sostegno finanziario diretto alle imprese, come accade, ad esempio, in Ungheria e in Slovacchia . La Croazia riconosce la necessità di un miglioramento dell’offerta formativa delle scuole mediante l’introduzione nei curricula di insegnamenti finalizzati allo sviluppo di competenze imprenditoriali. Un altro importante spunto di riflessione riguarda le sfide affrontate dai paesi partecipanti e i loro sforzi per attuare le politiche legate al tema della visita. Ci siamo chiesti quali fossero queste sfide e se fossero comuni oppure no. Queste sono state le risposte. Le sfide : La disoccupazione giovanile è una sfida comune a tutti. Perciò i paesi dell'Unione europea hanno elaborato diverse strategie per ottenere dei miglioramenti all’interno dei loro stati nazionali. Rendere l'istruzione e la formazione professionale (IFP) attraente in modo tale che studenti e datori di lavoro apprezzino l'esperienza non meno della teoria. L'economia di mercato nero del lavoro. Creare l’interesse per la mobilità. Questo punto ha rappresentato un problema per alcuni paesi, in particolare per la Croazia, ma l'esperienza degli scambi ha fatto superare le riserve mentali ed il timore iniziale a tale proposito. Creare le opportunità e ottenere un maggiore coinvolgimento è stata una vera sfida, in particolare da parte dei genitori, preoccupati per gli inconvenienti relativi alla normale vita familiare. La necessità di qualifiche più elevate in alcune regioni è diminuita, da una parte, a causa della mancanza di grandi imprese; dall’altra, per la situazione di di individui di una fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni che si trasferiscono in luoghi dove possono essere retribuiti in modo adeguato rispetto alle loro qualifiche. 4 L’equilibrio del rapporto tra l' offerta e la domanda di lavoro e il mantenimento di una manodopera qualificata Tali sfide sono comuni perché La recessione globale ha portato ad una riluttanza dei datori di lavoro del settore privato rispetto al rischio di investimento.Nel settore pubblico, che è sempre stato il principale sbocco di occupazione in Europa, le assunzioni sono state quasi bloccate, oppure l'orario di lavoro ridotto in attesa di un miglioramento dell’economia. Entrambi i settori comunque offrono meno occupazione. C'è una discrepanza tra le carriere che i giovani scelgono e la domanda delle imprese. In nessun paese sono state trovate buone soluzioni a questo problema. In Germania la situazione è diversa: a causa dei cambiamenti demografici vi è una carenza di forza lavoro qualificata che costringe il paese a pensare a metodi per l'integrazione nel mercato del lavoro di gruppi di individui a cui tradizionalmente non si faceva riferimento, come, ad esempio, i disabili Se questa è la situazione generale, tuttavia possiamo identificare alcune soluzioni efficaci ed innovative che alcuni paesi partecipanti si impegnano ad attuare per affrontare le sfide di cui sopra. Ecco alcuni esempi In Croazia una regione ha utilizzato il programma di mobilità “Leonardo da Vinci” per offrire ai giovani l’opportunità di allargare i propri orizzonti, ed ha promosso una campagna pubblicitaria in cui i partecipanti al progetto hanno espresso un grande entusiasmo circa le esperienze illuminanti che avevano avuto. Tutti i paesi, ad eccezione della Germania, sottovalutano l'istruzione e la formazione professionale (IFP) rispetto all’istruzione superiore dei licei Questa visione fondata sul pregiudizio della primazia della teoria sulla pratica e quindi della superiorità dei licei rispetto ai tecnici ed ai professionali è storica, ed in molti casi generazionale, come in Polonia, dove l'università è vista come prestigiosa, mentre i corsi pratici godono di scarsa considerazione. Una soluzione potrebbe essere quella di diffondere Il sistema duale in altri paesi europei, insieme alle misure di “shadowing” e agli scambi tra i paesi. Per quanto riguarda l’Italia, ho approfondito la questione dell’alternanza scuola lavoro, anche attraverso l’esposizione delle 5 slides della mia scuola, che la prof.ssa Punturo, referente dell’omonimo progetto, ha messo a disposizione, e che, tra l’altro, hanno suscitato un notevole interesse nei partecipanti. L’accento è stato posto sull’importanza per gli studenti dell’alternanza scuolalavoro che nella sua dimensione europea ha lo scopo di: • Rafforzare lo sviluppo di una economia e di una società ad alta intensità di conoscenza. • Creare una solida cultura aziendale e una migliore forza lavoro qualificata, in relazione a un mercato del lavoro più dinamico. Il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87-88 -89 ha stabilito l'importanza, per gli studenti, dell’alternanza scuola/lavoro in ogni tipo di scuola secondaria superiore(fino al 20%del curricolo).Ciò ha obbligato le scuole ad entrare in contatto con le imprese locali e con uffici pubblici e privati per avviare una efficace interazione volta ad introdurre gli studenti nel mercato del lavoro. Al momento molti stage sono stati avviati, anche se purtroppo a volte sorgono dei problemi relativi ai contratti e alla disponibilità degli studenti. Particolare attenzione viene rivolta alle disabilità: tali studenti sono assolutamente integrati nel mercato del lavoro con contratti speciali. Gli studenti sono seguiti da un tutor scolastico e da un tutor dell’impresa, entrambi coinvolti nello sviluppo dei progetti di formazione. In Italia l’alternanza scuola-lavoro ha avuto un feedback positivo sia da parte delle istituzioni che degli studenti, che vedono questo sistema come un'opportunità per acquisire conoscenze fondamentali e nuove competenze che possono essere immediatamente trasferite nel mercato del lavoro. Nell’ultimo anno scolastico (2011/2012) il 44% delle scuole secondarie (2.365 su 5.351) ha inserito l’alternanza scuola-lavoro nel piano dell’offerta formativa. Infatti, l’’alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato sono considerate strategie chiave contro l'assenteismo scolastico e la disoccupazione giovanile; inoltre, contribuiscono a migliorare ulteriormente la coesione all’interno del gruppo e della società I sistemi lettoni e slovacchi hanno attivato simili collaborazioni con Camere di commercio, datori di lavoro, università e con le parti sociali. La Lettonia ha creato università di terza generazione, che prevedono non solo l'insegnamento e la ricerca, ma anche soluzioni 6 adeguate per il mercato e una più stretta cooperazione tra imprese e università. Allo stesso tempo, ciò garantisce ulteriori finanziamenti oltre alle sovvenzioni statali . La Croazia sottolinea il valore di una più stretta cooperazione tra le industrie e le scuole di istruzione e formazione professionale, come accade in Lettonia con la Siemens e la Toyota. La mobilità fin dai primi anni delle scuole superiori creerebbe un valore aggiunto alla formazione degli individui. Alcuni studenti lettoni che abbiamo incontrato nelle classi durante l’ora di lezione, interrogati sulle loro esperienze all'estero, si sono mostrati entusiasti e hanno incoraggiato i loro coetanei a fare lo stesso. Il doppio modello implementato in Germania consente agli studenti di avere una maggiore comprensione del mondo del lavoro, grazie all’opportunità di un apprendimento pratico e teorico insieme. In tal modo il lavoro è visto come un chiaro vantaggio rispetto alla sola formazione accademica che si impartisce, ad esempio, in Croazia. Infine, abbiamo affrontato il problema della trasferibilità di alcune politiche e buone pratiche in merito all’argomento. In sostanza, ci siamo chiesti se gli esempi presentati dai singoli partecipanti possano essere applicati e trasferiti ad altri paesi. E’ emerso quanto segue: La burocrazia è uno dei motivi per cui l'introduzione di esempi di buone prassi potrebbe non funzionare in alcuni paesi. In particolare, nel caso della Grecia è necessaria una soluzione rapida al problema della crisi e della disoccupazione, mentre per realizzare nuove idee ci vuole tempo e quindi strategie politiche a medio e lungo termine . I corsi universitari richiedono un certo numero di anni per il conseguimento di una laurea, per cui risulta difficile un adeguamento ai cambiamenti rapidi del mercato del lavoro. Nel Galles la modulazione all'interno dei corsi potrebbe rendere il processo di adeguamento più breve e veloce. La Lettonia attualmente educa gli studenti per un periodo di quattro anni a un livello di studi elevato. Tuttavia coloro che lasciano il corso dopo 3 anni non conseguono nessuna qualifica, con il risultato di avere un gap di tre anni sul loro curriculum vitae. Le università di terza generazione non potrebbero funzionare in Germania, in quanto gli insegnanti sono indipendenti nella loro 7 attività di ricerca e potrebbero rifiutarsi di focalizzare di più la loro attenzione sulle esigenze del mercato del lavoro. Nel corso della visita di studio, si è parlato delle diverse tipologie di collaborazione che possono essere attivate per progetti futuri. Programmi esistenti, come “Leonardo da Vinci” o “Comenius”, forniscono un adeguato contesto per ulteriori scambi e forme di cooperazione tra i paesi europei. Analogamente “Erasmus”, con un focus su particolari questioni occupazionali . Relativamente all’integrazione disabili nel mercato del lavoro, la Polonia vorrebbe imparare dall'esempio fornito dal collega tedesco, il quale suggerisce alcuni siti werb utili da visitare a riguardo (http://www.lwl.org/LWL/Jugend/bbwsoest/berufsbildungszentrum/englisch). L’Ungheria vorrebbe realizzare un tipo di “job shadowing” in Lettonia per conoscere i dettagli circa il funzionamento del sistema dei voucher . la Germania e la Slovacchia hanno concordato di intensificare lo scambio a livello di classi. Esempi di buone pratiche di insegnamento delle lingue straniere saranno condivisi via e-mail e saranno seguiti da visite. Norvegia e Galles cercheranno di impostare un programa di mobilità dei giovani nel mercato del lavoro. Questo progetto potrebbe essere esteso ad altri paesi come la Lettonia, la Grecia, il Portogallo e l’Italia. In conclusione, le informazione più interessanti ed utili che ritengo dovrebbero essere comunicati ad altri sono: La mobilità è la chiave per sviluppare la curiosità tra i giovani nei confronti di altre nazioni ed altri mercati del lavoro. La struttura dei programmi di mobilità europei esistenti dovrebbe essere conosciuta da tutti coloro che lavorano con i giovani. Un incoraggiamento deve venire dal mondo accademico. Al momento, non tutte le nazioni rappresentate sono fiduciose relativamente all'uso dell’ Euro-pass. Si ritiene infatti che questo strumento abbia bisogno di essere modificato e promosso all'interno delle industrie e delle associazioni studentesche. Allego l’elenco dei programmi più significativi presentati dai vari paesi, con la premessa condivisa che il successo di uno di questi 8 programmi sarebbe ovviamente più facile al di fuori della recessione economica. Title of the project/pro Countr y Contact Whom person the (if project/ the possible program me ) who instituti presente initiative on d the address that es program implem me to ents it the (if group possibl e, provide a website ) Wales www.go wales.c o.uk gramme/ini tiative Go Wales / Jobs Growth Wales (GB) Name of Colin HindsPayne What features of the project/programm e/initiative make it an example of good practice Graduate The graduate s / Non programme Graduate connects individuals s 16-24 with employment that has to be connected to a project the employer needs for development of the business. These can last from 6 weeks to 6 months and are subsidised from EU funds. The non-graduate programme is fully funded through http://wales.gov.uk/t 9 opics/educationand skills/skillsandtrainin g/jobsgrowthwales/? lang=en Dual system Germa Compan Katja ny ies, Zimmerm chambe ann (DE) rs and Bernd VET Zimmer schools People intereste d in IVT Combining theoretical and practical training in IVT forcing all partners to cooperate closely to ensure quality and control. Girl’s Daz Germa Compan Katja Zimmerm ny ies, institutio ann DE ns Bernd Zimmer Girls in general educatio n Giving insight in MINT jobs to direct girls’ interest to jobs requested more on the labour market. In depth study Norwa y (NO) Nordlan d County Frank Johnsen Youth in upper secondar y VET educatio n Pupils in upper secondary are provided 14 weeks internship in companies, which often is the key to an apprenticeship contract. “Tiriocinio Italy (IT) IISS. OTRAN TO POGGI AR Luigi Martano Prof.Riso The project allows lo students to know Antonio how and what to do Antonio.ri in order to have a solo@istr good feeling with uzione.it work. The students have the opportunity to be followed by 2 tutors (1 from company and 1 from school). Both formative” “Summer internship” DO 10 the tutors decide how to organise this experience. A lot of students use this opportunity in the summer. With new law it is compulsory to give a small wage (about 400-500 euro). “First workplace guarantee” program From “The dream of Gigabit” to “Our dream, long term Hunga National ry Employ ment (HU) Office Italy (IT) I.I.S. “Panicot ti – Archime de” Csaba Csanadi Young unemplo yed persons This program targeting young unemployment people and the companies which employ them. This is a financial support system for the employers – 100% rate subsidy for the first 6 months of employment to wage and contributions. Minimum 3 months non-supported employment mandatory after the supported 6 months period. Maria Grazia Coccia Prof.ssa Maria Punturo Maria.pu nturo@g Cooperation between the school “PacinottiArchimede” and Telecom Italia. 11 evolution” mail.com ROMA Work abroad Croatia Croatian 2 Employ (HR) ment service Language exchange Slovaki a (SK) Sanela Ravlic The project is addressed to the students from 16 to 19 years old attended the high school and the technical institute. It’s a skilled and experienced Telecom with a school teacher organize a theoretical and practical course every year ranging from Mobile telephony according to ADSL. A summer camp for the best students. Croatia’s unemplo yed The main objective of this project is to improve and develop the skills of Regional young people, using VET or higher Office education, through Osijek work in other countries. (CES ROO) Trade Marina Young Union Ksinanov Slovakia a n and @Facult y of Internatio nal Medicin Students. e .Comeni Offering students the opportunity to identify with other cultures through language. 12 us Universi ty Voucher Labour Market for Youth unemployme nt up to 29 years old Greec e Inovjovem – Young executives for innovation Portug al APREENDE RDeveloping Entrepreneu (GR) SEV- Vassilis IVEPE Giannop oul VTC os AGGELI KI PAPAILI OU www.ivep e.gr,apap ailiou@iv epe.gr Giving the unemployed who match with this programme the opportunity to work for five months with a choice of 165 cooperating companies, in 45 specializations and improve their outlook and employment future. AEP – Portugu ese Entrepr eneurial Associat ion – Chambe r of Comme rce & Industry Safira Costa The goal: integration of young qualified executives in small and medium enterprises, stimulating Graduate innovation s strategies and the reinforcement of competitiveness. There are mentors who link the young people to the companies and evaluate their learning. Portug al AEP / AEP Safira Costa (PT) Foundat Safira.rei s@aepor tugal.pt (PT) Safira.rei s@aepor tugal.pt The goal is to prove that being an entrepreneur is a reachable dream. 13 rial Attitudes ion Biurokarier.e Poland Opole du.pl (PL) Universi ty, Universi ty of Warsaw , Universi ty of Torun, Universi ty o Rzeszo w, Silesian Universi ty in Katowic e www.biu rokarier. edu.pl And the path passed for 3rd line of For action: nurture an Graduate entrepreneurial s and culture, business non development and graduate dissemination. We s can provide a mentorship service too. Lukasz Borecki Universit y students and graduate s A job seeking website developed by Polish universities. The website is directed at university students and graduates and only students, graduates and employers are able to register their CV’s and job offers. They are able to search through the offers (students and graduates) according to their own criteria they define using the seeking tools. Similarly, employers search through the competencies students put in their CV’s. 14