LA TRUCIOLARA ®

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PASSO PER PASSO, COME TORNIRE UN VASO IN FAGGIO FIORITO
© LA-TRUCIOLARA 2005
Non bisogna disporre di seghe sofisticate per tagliare un
pezzo di legno per fare un vaso. In questo caso usiamo del
Faggio “Fiorito” o “scaldato” cioè del legno che è stato
messo a marcire e nel quale si è formato un fungo nero che
lo mangia poco per volta; pertanto non bisogna lasciarlo
“scaldare” troppo a lungo.
Il pezzo di legno si monta sul tornio avvitandolo sul
platorello in 4 punti; siccome il legno non è troppo pesante
bastano 4 viti da 40 mm.
I buchi delle viti scompariranno in quanto sono praticati
nella parte che sarà scavata.
Una volta montato sul tornio si inizia subito a tornire la
forma esterna del vaso senza cercare per forza di ottenere
un cilindro. Farlo significherebbe perdere diametro in una
parte della lunghezza.
Siccome il pezzo non è circolare ma di forma irregolare, i
pieni ed i vuoti si alternano, per cui occorre tenere ben salda
la punta della sgorbia ed evitare di penetrare troppo nel
legno.
Si procede con la sgorbia a profilare o la sgorbia a scavare:
dipende se abbiamo il legno di traverso o no.
Terremo passi regolari che faranno una finitura provvisoria
di buon livello.
In questo caso adoperiamo una sgorbia a scavare affilata ad
unghia (profilo Helsworth).
E’ importante, in questa fase, scavare la presa del mandrino
facendo attenzione che il fondo sia perfettamente piatto.
La circonferenza va fatta con una leggera coda di rondine
che assicura una presa del mandrino più sicura.
Ripreso il pezzo col mandrino si può iniziare a scavare
l’interno del vaso: dobbiamo “sdraiare”la fibra quindi
scaviamo dall’esterno verso il centro, il più possibile con un
movimento continuo per evitare di fare “scalini”.
Ricordiamoci sempre di “tallonare” per assicurarci di tagliare
le fibra e non strapparla; teniamo pertanto la nostra sgorbia
quasi perpendicolare al ventaglio quando scaviamo il
centro…
...mentre terremo la sgorbia in diagonale per scavare i
fianchi. Per tallonare dovremo anche tenere i labbri della
sgorbia su un piano quasi verticale.
Passiamo, infine, l’interno e l’esterno del vaso con la tela
abrasiva usando grane sempre più fini finendo, nel caso di
questo legno, con la grana 400 (fosse stato ebano avremmo
usato fino alla 800 od oltre).
Dopo aver cerato e lucidato, se soddisfatti, possiamo
firmare il nostro pezzo.
Buona tornitura!
Ringrazio Enrico F. per la sua gentile
collaborazione.
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