Distretto Biomedicale Mirandolese - Osservatorio Nazionale Distretti
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Distretto Biomedicale Mirandolese Denominazione Distretto Biomedicale di Mirandola Sede del distretto Il polo mirandolese comprende i comuni di: Mirandola, Medolla, Concordia, Cavezzo, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero. Specializzazione produttiva La specializzazione produttiva del distretto riguarda essenzialmente due tipologie di prodotti: i disposable: prodotti monouso sterili in materiale plastico; le macchine elettromedicali: apparecchiature per dialisi, cardiochirurgia, trasfusione e altri impieghi. Con riferimento alla classificazione Ateco 2007 delle attività economiche, le imprese del Distretto operano nel comparto 26 (“Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi”) e 32 (“Altre industrie manifatturiere”) delle attività manifatturiere (C). Ambiti merceologici del Distretto Biomedicale di Mirandola – Ateco 2007 C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 32.50 Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche 26.60 Fabbricazione di strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche Nel 2003, il fatturato realizzato con i disposable è stato pari a circa 475 milioni di euro (oltre il 76% del giro d’affari complessivo); il fatturato imputabile alle apparecchiature elettromedicali ha raggiunto un valore di 119 milioni di euro (il 19% del fatturato complessivo). Il restante fatturato del distretto è da attribuire: - ad altre produzioni di tipo medicale quali soluzioni sterili, concentrati, ecc.. - alla prestazione, da parte delle aziende più strutturate, di servizi alla clientela quali riparazioni, assistenza tecnica, noleggio, ecc. Ente di riferimento Consobiomed Società Consortile A.R.L. Piazza G. Marconi, 23 - 41037 Mirandola (Modena) ITALY Tel: +39.0535.24351 - Fax: +39.0535.27612 Sito www.consobiomed.it - E-mail: [email protected] Riconoscimento regionale e normativa di riferimento Non ancora riconosciuto La regione ha seguito una strada diversa dalla semplice individuazione, rinviando alla iniziativa degli attori locali di autoproporsi come sistema distrettuale e negoziare con la Regione i progetti di sviluppo. Il Distretto non aderisce alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) N. Imprese fino a 49 addetti (2008) N. Addetti (2008) Export 2009 (Ml Euro) 292 232 (94,69%) 4.951 339 Var.% Imprese (2009/2007) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) Var.% Addetti (2008/2007) Var.% Export 2009/2008 +14,96 -3,33 +0,06 +1,20 N.B.:I dati riportati fanno riferimento ai principali ambiti merceologici di specializzazione del distretto (core business), cui possono aggiungersene altri che, essendo meno rilevanti, non vengono esposti singolarmente ma sono comunque inclusi nell’eventuale colonna del totale. Tutti i dati presentati riguardano l’intero territorio provinciale sul quale insiste il distretto. Breve presentazione e descrizione del distretto La storia del Distretto Biomedicale di Mirandola è la storia di una persona, Mario Veronesi, che ha creato dal nulla una realtà produttiva e che l’ha fatta evolvere fino alla condizione attuale. Ex rappresentante di medicinali per una multinazionale americana ed ex farmacista, Mario Veronesi non aveva a disposizione conoscenze specifiche e non aveva neppure capitali particolarmente consistenti. La caratteristica vincente di Veronesi fu la capacità imprenditoriale con cui riuscì a portare avanti una sua intuizione: quella che i prodotti biomedicali e, in particolare, i prodotti usa e getta sarebbero stati un mercato in forte espansione. Tale intuizione, unita a una grande conoscenza del mondo ospedaliero e farmaceutico italiano e al contatto con alcuni esponenti di questo mondo sono stati la formula che ha dato vita all’attuale distretto mirandolese. La storia del distretto segue dunque un’iconografia tipica dei distretti industriali. Veronesi inizia a produrre i primi disposable nel garage della sua abitazione; quando gli affari iniziano a farsi consistenti Veronesi crea lo stabilimento della Sterilplast (1964). Da questo momento in poi il nome di Veronesi inizia a "girare" sempre più nell’ambiente medico (è nei suoi stabilimenti che viene creato il primo rene artificiale italiano). La Sterilplast diventa Dasco (divisione apparecchi scientifici ospedalieri) e al suo interno si iniziano a produrre reni artificiali. Da questa prima impresa nasceranno poi numerosi spin off (tra i quali ricordiamo la Bellco, la Dideco, la Dar) che sono stati il vero motore di sviluppo del distretto. (Fonte: http://www.distretti-tecnologici.it/distretti/Mirandola.htm). Oggi a Mirandola si contano un centinaio di imprese che occupano quasi 5mila addetti e che nel 2007 hanno realizzato un fatturato complessivo di circa 850 milioni di euro (+ 5,4% rispetto al 2006). Sempre nel 2007, l’export ha sfiorato i 350 milioni con un incremento del 7,9% rispetto al 2006. La struttura industriale del distretto include: grandi multinazionali quali Gambro, Bellco, B. Braun Avitum, Covidien, Fresenius e Sorin; aziende medie; una fitta rete di aziende terziste. Punti di forza del distretto sono i seguenti: Competenze tecnologiche ad alto contenuto innovativo, supportatela meccanismi organizzativi e relazionali distretto industriale (rapida circolazione delle informazioni, stile di gestione partecipativo, spirito di appartenenza degli addetti) Partecipazione e supporto delle imprese leader per la crescita delle imprese minori Flessibilità produttiva, qualificazione della manodopera e alta qualità dei prodotti Adeguato sviluppo dell’indotto (aziende e servizi anche di settori correlati) Per fornire servizi alle piccole imprese del settore, alcune aziende si sono poi consorziate fondando Consobiomed. Le finalità del consorzio sono quelle di facilitare l’introduzione dei sistemi per il controllo della qualità di prodotto e processo, agevolare la raccolta delle informazioni rendendole disponibili agli imprenditori, mantenere aperto ogni canale per favorire l’acquisizione di nuova conoscenza in tema di innovazione tecnologica, organizzazione della produzione, promozione commerciale e marketing, abbattendo i costi di reperimento. Punti di debolezza sono: Mancanza di adeguate infrastrutture di collegamento stradali e ferroviarie Difficoltà di accesso ai mercati esteri per le imprese di minori dimensioni Contenimento della spesa sanitaria come politica generalizzata a livello europeo ed allungamento dei tempi di pagamento che si trasformano in alti gradi di esposizione finanziaria Difficile gestione interna dei processi strategici di lungo termine Debolezza strutturale delle aziende assemblatrici, il cui ruolo produttivo potrebbe essere conteso da aziende collocate in aree caratterizzate da costi inferiori della mano d’opera Per ulteriori informazioni sul distretto si veda: R&I s.r.l. – Osservatorio sul settore biomedicale nel distretto mirandolese (Terza rilevazione – novembre 2004) Strategie di sviluppo del distretto Due sono le tendenze principali in atto nel distretto, rappresentate dai processi di: reinternalizzazione di alcune fasi produttive, da parte sia delle imprese di maggiori dimensioni di proprietà estera sia di alcune aziende locali indipendenti. Nel primo caso le motivazioni si riconducono alla ricerca delle economie di costo attraverso la massimizzazione degli effetti di scala; nel secondo caso al riacquisto del controllo sui processi essenziali, per assicurare un alto livello qualitativo del prodotto finale; decentramento produttivo verso aree esterne al distretto. Il fenomeno interessa soprattutto le aziende di maggiori dimensioni e riguarda le fasi produttive in cui risulta massima l’incidenza del costo del lavoro, secondo un’ottica strategica di massimo sfruttamento delle opportunità locali, tipico delle politiche di carattere multinazionale. (Fonte: Analisi di contesto del Distretto Biomedicale di Mirandola - www.desk.ecipar.it/) Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali Nell’ambito del Distretto: Consobiomed è un consorzio di piccole aziende operanti nel settore biomedicale nato nel 1990 che sostiene ed affianca le imprese associate mettendo in comune informazioni, competenze e personale, relativamente a Fiere nazionali ed internazionali, Promozione e ricerche, Gestione rapporti con enti ed associazioni, Consulenza su normative e leggi del settore, Corsi di formazione interaziendali (http://www.consobiomed.it) Assobiomedica ha quali obiettivi: promuovere la conoscenza dei prodotti del settore; affermare e sviluppare l'immagine delle imprese associate quali fornitrici al sistema sanitario nazionale di tecnologia mirata alla tutela della salute; rappresentare la realtà imprenditoriale del settore nei confronti dell'Autorità Sanitaria e della Pubblica Amministrazione; partecipare con gli Organi Pubblici competenti, nazionali ed internazionali, alla definizione degli aspetti normativi che interessano il settore; prospettare soluzioni ai problemi che caratterizzano il presente e il futuro del settore, sviluppandole con i soggetti istituzionali interessati; favorire il progresso della tecnologia nel settore, perseguendo la tutela degli interessi delle imprese nelle problematiche tecniche, economiche, sociali e culturali, che direttamente o indirettamente le riguardano; organizzare ricerche e studi, dibattiti e convegni sui temi economici, normativi, tecnici e sociali di interesse generale per il settore; analizzare il quadro economico generale con particolare attenzione a tutti gli aspetti che riguardano l'organizzazione, l'erogazione e la qualità delle prestazioni sanitarie (www.assobiomedica.it); CNA Modena eroga servizi per tutti i tipi di impresa, dalle aziende familiari sino a quelle di grandi dimensioni. Pubblicazioni dei Report e degli aggiornamenti L’Istituto di ricerca R&I s.r.l.(Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro) è responsabile delle rilevazioni dell’Osservatorio sul settore biomedicale nel distretto mirandolese www.r-i.it PROGETTI: ESEGUITI – IN FASE DI REALIZZAZIONE – PROPOSTI Progetti eseguiti Una delle minacce allo sviluppo del Distretto è rappresentata dalla delocalizzazione produttiva e riguarda soprattutto i disposable in plastica che si stanno spostando dove il lavoro costa meno come nell’Europa dell’Est e nell’Estremo Oriente. In questo quadro la migliore strategia è l’innovazione e la ricerca. Al riguardo, è prezioso il contributo del Consobiomed, associazione di piccole imprese che si sono messe insieme per superare le difficoltà del mercato con un occhio particolare per l’innovazione. Si questo fronte, l’accordo “Quality Center Network” ha lo scopo di mettere in rete l’università, le due aziende sanitarie modenesi e le imprese al fine di migliorare la ricerca, favorire l’innovazione e la valutazione di tecnologie e prodotti realizzati nel Distretto. Uno dei progetti più rilevanti attivati negli anni 2005 e 2006 nell’ambito del QCN, certamente significativo per l’individuazione dei reali fabbisogni delle imprese, è stato “Azioni di sostegno e sviluppo della sperimentazione clinica e preclinca nel distretto del biomedicale”. Il progetto, co-finanziato dalla Provincia di Modena e dal F.S.E., è stato promosso da Consobiomed, CNA Associazione di Modena, Aziende Sanitarie di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e realizzato con la collaborazione di CNI-ECIPAR e Consobiomed. La finalità dell’intervento è stata quella di predisporre un’azione articolata per il distretto biomedicale per la definizione dei criteri di esecuzione di sperimentazione preclinica e clinica dei prodotti biomedicali e per la loro valutazione tecnica secondo i principi e i criteri di H.C.T.A. ovvero altre metodologie disponibili presso le Istituzioni Sanitarie della Provincia di Modena. Questo per conseguire i seguenti obiettivi: rafforzare il sistema delle imprese, in particolare quelle di dimensioni inferiori rafforzare il rapporto con le istituzioni Sanitarie locali, intensificando la collaborazione scientifica tra produttori e consumatori/applicatori dei prodotti biomedicali definire, partendo dalla normativa vigente italiana e internazionale, modalità e modelli di applicazione di protocolli di sperimentazione, semplificati dove possibile, favorendone l’utilizzo anche da parte delle imprese meno strutturate favorire i rapporti con le Istituzioni Sanitarie e di Ricerca territorialmente più vicine a beneficio della economicità di questo aspetto fondamentale nel processo di innovazione. Link alle pubblicazioni News e Informazioni Informazioni sono presenti sul sito web http://consobiomed.webprofessional.it/default.php?t=news- nella sezione News e nella sezione Eventi