il danubio anche un po` mio
Transcript
il danubio anche un po` mio
IL DANUBIO DI MAGRIS (ANCHE UN PO’ MIO) In questi due incontri Willy Piccini ripercorre con affetto il viaggio di Claudio Magris nel libro “Danubio”, rivivendo il suo viaggio sentimentale dalle sorgive del grande fiume fino al mar Nero. Il relatore esamina la genesi di quest’opera che inaugurava, quasi trent’anni fa, un nuovo genere a cavallo tra novella, saggio, storia culturale, libro di viaggi, diario e autobiografia. Magris, vagabondando liberamente lungo il vecchio fiume dalla sorgente all’intricato delta, ripercorreva la propria vita e le stagioni di una cultura contemporanea con le sue certezze, le sue speranze e le sue inquietudini. Ricostruiva a forma di mosaico, attraverso i luoghi visitati e interrogati, la civiltà della Mitteleuropa con l’intensissima varietà dei suoi popoli e delle sue culture attratto dai segni della grande Storia e dalle minime, effimere tracce della vita quotidiana. Per la stesura di “Danubio” l’autore aveva impiegato anni di smisurate, scrupolose consultazioni bibliografiche alternate a confronti con più o meno importanti personaggi scomparsi della storia e della cultura europea o a incontri con persone reali anche casualmente incrociate. Willy Piccini analizza questo viaggio sentimentale alla ricerca del superamento dei confini non soltanto nazionali bensì culturali, linguistici, psicologici, dove l’universale viene colto nei dettagli apparentemente minimi e svagati del vivere quotidiano, integrando e intrecciando l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, la totalità e il frammento. Com’era praticamente successo ad Edgar Lee Masters che intendeva rappresentare il macrocosmo descrivendo il microcosmo del cimitero di Spoon River. Il relatore, nella disamina del testo magrisiano alterna le belle riflessioni dell’autore lungo il tragitto, a volte divertenti, a volte toccanti, con le proprie personali considerazioni. Anche lui, per lo meno dalla sorgente sino a Budapest, ha seguito con estremo affetto il corso del fiume e ci mette qualcosa di suo soprattutto quando s’incontrano cittadine molto importanti per aver dato i natali, tra i tanti, a Oskar Kokoschka o Egon Schiele dei quali non si possono non citare intriganti spunti biografici. Anche il relatore alterna qualche spunto che può strappare un sorriso ad altri che lui ritiene interessanti se non addirittura commoventi, dati anche, per esempio, dal sanatorio dov’è morto Franz Kafka o dal luogo dove, in una fossa comune, è stato sepolto Wolfgang Amadeus Mozart.