II Edizione Giravoce - Dicembre 2014

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II Edizione Giravoce - Dicembre 2014
Progetti & Gite
Spazio Prof
ComicArea
La nostra “autogestione”
Conosciamo
la scuola
Area Consulta
ScriviAMO
Pubblicità & Eventi
Passaparola
Progetti & Gite
 Improve your English in London
 I maturandi in Andalusia
 L’incontro con Caravaggio
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Improve your English in London
Per il nuovo anno scolastico è stato riproposto lo
stage linguistico a Londra, progetto presentato
anche lo scorso anno, poi annullato a causa di
costi elevati e dunque la meta è stata sostituita
con Malta. Il periodo scelto per questo viaggio
d’istruzione comprende la settimana tra l’8 e il
15 marzo. I 95 ragazzi che parteciperanno allo
stage saranno accolti da famiglie scelte
dall’agenzia in gruppi da due o tre persone. Durante la mattinata, dalle ore 9.00
fino alle 12.30, i ragazzi frequenteranno un college in cui studieranno in inglese
e potranno migliorare la loro abilità linguistica. Non sarà una settimana in cui
studieranno solamente, ma faranno delle visite alla città accompagnati dai
seguenti docenti: Prof.ssa Antonuzzi, Prof. Bandiera, il vicario Casasoli, Prof.
Faggiani, Prof.ssa Lombardi, Prof.ssa Montanucci e Prof.ssa Moretti. Di certo
l’iniziativa si mostrerà interessante dal punto di vista sia linguistico che
culturale. Inoltre, essendo ospitati in famiglie inglesi, gli studenti potranno
davvero confrontare le loro competenze nella lingua, acquisendo un’abilità
linguistica migliore.
Redazione LeodaVinci
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I maturandi in Andalusia
Anche quest’anno le classi quinte del nostro
Istituto parteciperanno al consueto viaggio
d’istruzione da loro proposto. I ragazzi
visiteranno
le
zone
caratteristiche
dell’Andalusia in Spagna, in particolare
Siviglia, Malaga e Granada. Le classi
resteranno fuori dall’Italia per 6 giorni e 5
notti accompagnati e sorvegliati dai Prof.
Natali e Prosperuzzi e dalla Prof.ssa Cimicchi per il Liceo, mentre per l’Istituto
tecnico-professionale i docenti saranno i Prof. Filosomi e Prof.ssa Marcacci.
Avranno a disposizione un pullman con il quale potranno spostarsi nelle varie
città e avranno delle visite guidate in lingua italiana. Sicuramente una meta
innovativa per l’Istituto e che, essendo stata proposta dagli alunni stessi, ha
riscosso un grande successo, in prospettiva di un viaggio che permetterà loro di
immergersi in una nuova cultura.
Redazione LeodaVinci
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Uscita didattica all’insegna dell’arte:
a Roma per Caravaggio!
Le classi IV A-B del Leonardo da Vinci a Roma
Il giorno 2 dicembre 2014 gli studenti delle classi IV A-B del Liceo Scientifico si
sono recati a Roma per la prima uscita didattica dell’anno scolastico. Con
referente la Prof.ssa Lombardi e sull’iniziativa della Prof.ssa Cesaretti, è stata
proposta la visita della mostra “Da Guarcino a Caravaggio” presso Palazzo
Barberini. Arrivati sul posto a metà mattinata, una guida ha illustrato a studenti
e docenti accompagnatrici (Prof.ssa Beatrice Menchinelli, prof.ssa Ilaria Pecci e
prof.ssa Silvia Cesaretti) le diverse opere in esposizione. I ragazzi hanno
testimoniato quanto sia stato emozionante ammirare in particolare le opere
esposte di Caravaggio (Giuditta e Oloferne, San Girolamo, Autoritratto come
Bacco, e Il suonatore di Liuto), pittore molto apprezzato dagli studenti e da poco
affrontato con la Prof.ssa Cesaretti di Disegno e Storia dell’Arte.
Nel pomeriggio, gli studenti si sono radunati in Piazza Navona per poi
raggiungere la chiesa di San Luigi
dei Francesi, poco distante da lì;
all’interno della chiesa hanno
potuto ammirare altre tre tele di
Michelangelo Merisi (Caravaggio)
ovvero Il Martirio di San Matteo,
San Matteo e l’angelo e Vocazione
di San Matteo. Sia i ragazzi che le
docenti accompagnatrici sono
rimasti entusiasti dall’uscita e
hanno provato una grande
emozione nel vedere dal vivo
Classe IV A, Piazza Navona, Roma
dipinti di tanto valore e
bellezza fino ad allora studiati solo nei libri di Storia dell’Arte.
Redazione Leodavinci
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Pubblicità & Eventi
 20 dicembre 2014 ore 17.30 presso Sala “Chico Mendes” dell’ex-convento
di San Francesco di Acquapendente: “La missione Rosetta” – a cura
dell’Ass.ne Nuova Pegasus.
 20-21 dicembre 2014 dalle ore 15.00 alle ore 19.00 ad Acquapendente in
via Roma n°6: “In viaggio tra i colori” – mostra fotografica a cura di Paola
e Antonio Gioacchini.
 21 dicembre 2014 ore 17.30 presso il Teatro Boni di Acquapendente:
“Lettere d’Oppio” con Tiziana Foschi e Antonio Pisu - regia di Cinzia
Vallari tratto dal romanzo di Barry Redmond .
 26 dicembre 2014 ore 18.00 presso il Teatro Boni di Acquapendente
Concerto di Natale - Coro “ Vox Antiqua” della Scuola Comunale di Musica
di Acquapendente direttore Loretta Pucci, pianoforte e musiche M° Marco
Paioletti.
 26 dicembre 2014 e 4 gennaio 2015 ore 17.00 a Onano: “Onano come
Betlemme…” – rievocazione storica del presepe vivente nella magica
cornice del Monte Gallo.
 28 dicembre 2014 ore 17.30 presso il Teatro Boni di
Acquapendente: “Smoking Chopin” - duo comicomusicale Thomas & Lorenzo, cucitura finale di
Ferruccio Cainero.
 1 gennaio 2015 ore 17.30 presso il Teatro Boni di Acquapendente:
“Sposami!” - clowntheatre di e con Alessandra Casali.
 4 gennaio 2015 ore 17.30 presso il Teatro Boni di Acquapendente:
“Sconcerto d’amore” - circo-teatro Nando e Maila, di e con Ferdinando
D’Andria e Maila Sparapani, regia di Luca Domenicali.
 6 Gennaio 2015 ore 18.00 presso il Teatro Boni di Acquapendente
“La valigia dell'attore” – Compagnia Retropalco di Acquapendente.
 11 gennaio 2015 ore 17.30 presso il Teatro Boni di Acquapendente:
“Animula, vagula, blandula – Adriano l’uomo” – scritto da Flavio
Marigliani con Roberto Santi, regia Sandro Nardi.
 Dal 21 dicembre2014 all’11 gennaio 2015 presso Piazza Cavour di
Valentano: “Mostra Fotografica” - tema libero.
RedazioneLeodaVinci
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Conosciamo la scuola
OCCUPAZIONE & AUOGESTIONE
Negli ultimi tempi si è molto sentito parlare di scioperi e proteste fatte dagli
studenti contro i recenti provvedimenti presi dal governo. Così dopo le
contestazioni in piazza, le assemblee e le prime mobilitazioni, ora la sollevazione
studentesca passa alla fase delle occupazioni. Ai numerosi istituti già occupati se
ne sono aggiunti altri, senza risparmio per alcuna regione. Molti istituti hanno
invece scelto l’autogestione: un’alternativa meno radicale dell’occupazione
scolastica. L’occupazione di una scuola subentra quando gli studenti vogliono
manifestare il loro dissenso di fronte a determinati problemi dell’Istituto o del
Ministero dell’Istruzione stesso. Gli studenti che decidono di occupare, contro il
consenso della preside, organizzano laboratori, attività di vario genere ed eventi
all’interno dell’ edificio scolastico proclamando un’assemblea permanente; la
scuola viene gestita dai ragazzi (maggiorenni) che si assumono la responsabilità,
utilizzando liberamente gli ambienti del’istituto ventiquattro ore su
ventiquattro. In questo caso l’autorità dei docenti viene meno, in quanto sono
obbligati ad uscire dagli studenti che rimarranno a scuola evitando che entrino
estranei di qualunque genere. Diversamente l’autogestione, come dice la parola
stessa, consiste nella gestione della scuola da parte degli studenti che
propongono lezioni alternative a quelle fatte abitualmente dai professori. Chi
ama un argomento, un’ attività, un’artista, può decidere di tenere un corso o un
gruppo di studio su ciò che più interessa agli alunni . Un’autogestione , per
essere tale, deve però essere richiesta dagli studenti e concessa dal consiglio
d’istituto(preside e professori). Anche durante l’autogestione, agli studenti non
viene affatto tolta la facoltà di studiare e ai professori di compiere il loro lavoro
di insegnanti; infatti chiunque non aderisca alla protesta ha la possibilità di
seguire lezioni con i rispettivi docenti. Inoltre l’autogestione deve essere un
momento per rendere la scuola più accogliente e come gli studenti vorrebbero
che fosse; ma è anche un modo per dar voce alle rivendicazioni degli studenti. La
differenza sostanziale tra occupazione e autogestione sta quindi nell’appoggio o
meno da parte della preside, e all’illegalità di una che prevede anche la
sospensione della didattica, e alla conformità dell’altra che permette a chi vuole
di fare lezione. Entrambe assumono però una forma alternativa di protesta
sebbene una più leggera dell’altra.
Redazione LeodaVinci
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ScriviAMO
Questa sera le infinite stelle splendono come mai prima.
Vado a passo lento per deserte vie notturne, contemplando ed ammirando a
lungo questo eterno manto. Ho cercato attenta , con lo sguardo verso l’alto, la
luce di quella falsa luna che stasera sembra proprio non voler sorgere. Questo
scuro tessuto costellato avvolge le case coprendole delicatamente ed
impregnando l’atmosfera di un senso di sicurezza. Mi sento protetta questa sera.
Rifletto.
Vado pensando all’immortalità tracciando con gli occhi quelle stesse
costellazione che migliaia di anni fa altri uomini inventavano.
Penso all’eternità di tutto ciò che mi circonda. Quell’eternità che va celandosi
dietro ogni angolo .
Penso alla mia immortalità.
Cos’è questo senso di onnipotenza che tanto spesso mi assale? Questa mia strana
sensazione mi convince che la vita, la mia vita, mai avrà fine.
E’ come se l’universo mi avesse donato un poco della sua eternità.
Il pericolo. Cos’è il pericolo? In momenti come questo non so percepirlo. In
momenti come questo , io lo so, potrei morire senza nemmeno rendermene
conto.
La morte per me non esiste. La morte è solo un invenzione.
Mi sento eterna, immutabile, immortale. Io sono infinita.
Eppure questa mia bianca pelle mi appare così fragile. Sento il gelo nell’aria
pungermi il viso.
Il suono di tutto ciò che mai ha fatto rumore , questa sera, vibra nell’aria.
Il silenzio, in questa silenziosa notte, non esiste.
Anonimo
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Passaparola
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La missione Rosetta
Leonardo da Vinci senza riscaldamento
Studenti attivi(sti): lontani ma non troppo
Un motto per il Leonardo da Vinci
Assemblea d’Istituto di dicembre
Date inizio/fine vacanze natalizie
Le vacanze avranno inizio il giorno 23 dicembre 2014
e si tornerà a scuola il giorno 7 gennaio 2014.
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La missione “Rosetta”
Sabato 20 dicembre alle ore 17:30 presso la
Sala “Chico Mendes” dell’ex-convento di San
Francesco di Acquapendente, si terrà la
conferenza sulla missione “Rosetta” a cura
dell’Associazione Scientifica Astronomica
“Nuova Pegasus” di Orvieto. Gli astrofili
dell’associazione esporranno i dettagli della
spedizione e tutte le curiosità sulla prima
sonda a sbarcare su una cometa (il lander Philae, dopo un viaggio di oltre dieci
anni, ha finalmente toccato la superficie della cometa 67/P ChuryumovGerasimenko). Ricordiamo che l’Ass.ne “Nuova Pegasus” collabora per questa
iniziativa con l’Osservatorio Astronomico Monte Rufeno e con la Riserva
Naturale Monte Rufeno, ma organizzando anche serate
astronomiche di vario genere per tutto l’anno; per ulteriori
informazioni visitare i siti www.nuovapegasu.it e
www.monterufeno.it. Tutti gli studenti del Leonardo da Vinci
sono invitati a partecipare alla conferenza che di sicuro
risulterà interessante.
Redazione LeodaVinci
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LEONARDO DA VINCI SENZA
RISCALDAMENTO
Alla base una disputa tra Comune di Acquapendente e Provincia di Viterbo
I ragazzi della Scuola Secondaria di II grado dell’Istituto Omnicomprensivo
Leonardo da Vinci di Acquapendente sono costretti da alcuni giorni a fare
educazione fisica con i riscaldamenti spenti.
Non avendo a disposizione una palestra all’interno dell’edificio scolastico, il
regolare svolgimento delle lezioni è garantito dalla concessione da parte del
comune di Acquapendente del Palazzetto dello Sport. Tuttavia, è la provincia che
ha l’obbligo di garantire i servizi agli studenti delle Scuole Superiori; per questo
motivo il comune di Acquapendente e la provincia di Viterbo hanno stipulato un
accordo nel quale quest’ultima si impegna a versare nelle casse del comune il
corrispettivo economico delle spese che questo effettua per tenere aperto (e
caldo!) il palazzetto. Nonostante ciò, pare che negli anni precedenti
l’amministrazione provinciale non abbia rispettato il patto e da alcuni giorni la
giunta comunale si rifiuta di accendere i termosifoni all’interno della struttura,
che di fatto è un’aula didattica. Non mettiamo in dubbio che entrambe le parti
avranno delle ragioni valide per il loro comportamento, ma riteniamo che sia
ingiusto privare noi studenti di un servizio. Inoltre, tenere i riscaldamenti spenti
in un edificio così grande proprio adesso che si va incontro all’inverno potrebbe
anche essere causa di malanni di vario genere. In conclusione noi chiediamo alle
parti in causa di trovare un accordo al più presto e ci auguriamo che questa
disputa non porti in futuro a una mancata concessione da parte del comune del
Palazzetto dello Sport e, di conseguenza, alla perdita di ore di lezione.
Redazione LeodaVinci
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Studenti attivi(sti): lontani, ma non troppo
Ultimamente il web è
stato invaso dall’ashtag
#scanZiamole e #NoTriv
delle numerose foto di
studenti lucani e pugliesi.
Quello è il nome che ha
assunto la protesta di
tutti i meridionali contro
la trivellazione selvaggia
della
Basilicata.
In
particolare
si
nutre
timore per il progetto
Studenti lucani manifestano a Potenza il 4 dicembre
Tempa Rossa che prevede la
realizzazione di un giacimento petrolifero situato nell’alta valle del Sauro, nel
cuore della Basilicata. Il progetto prevede la costruzione di un centro di
trattamento (sei pozzi), la perforazione di altri due pozzi, la realizzazione di un
centro di stoccaggio per il GPL. Secondo la Total E&P Italia, tale impianto sarà il
più evoluto nel settore petrolifero con una capacità produttiva di circa 50.000
barili di petrolio, 230.000 metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di gas di
petrolio liquefatto e 80 tonnellate di zolfo. Ma questa è solo una delle quaranta
proposte presentate dall’Eni, Shell, Total, Edison ed Enel. Il 4 dicembre si è
svolta un’imponente manifestazione No Triv a Potenza dove cittadini,
ambientalisti e studenti hanno invaso le vie della città fin sotto il Palazzo della
Regione. È lì che alle 16 si apriva la discussione sull’art. 38 del decreto Sblocca
Italia che permetterà la trivellazione della Basilicata e del Mar Jonio. Tale
decreto trasferisce allo Stato competenze delle Regioni contrastando il titolo V
della Costituzione. Le conseguenze di questo progetto sarebbero l’aumento a
dismisura del traffico di petroliere nel porto di Taranto (90-140 all’anno circa), il
pericolo di disastri ecologici, l’ampliamento del porto tarantino con la
costruzione di nuovi pontili idonei all’attracco delle maxi cisterne del mare.
Sarebbe solo il colpo di grazia per una città già sfinita dall’emergenza ambientale
e l’ennesimo approfittarsi del Meridione.
Il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci vuole sentirsi solidale e partecipe alle
proteste che nell’ultimo periodo ha visto protagonista il Sud Italia. Nonostante
sia una realtà lontana dalla nostra per i chilometri che ci dividono, venire a
conoscenza di come le scuole lucane e pugliesi si stiano attivando per difendere
la salvaguardia del loro territorio deve farci per forza pensare. Già in passato la
Basilicata si era distinta per la grande partecipazione nella difesa del territorio
quando era minacciata dalla costruzione di un deposito nucleare a Scanzano
Jonico, ed ora torna alla carica per evitare lo scempio. Una società che dovrebbe
puntare sempre più sulle energie rinnovabili, pulite, sulla conservazione del
territorio in particolare se si tratta di aree del Paese tra le più belle
morfologicamente ricche. Quanto ne risentirebbe il turismo lucano dopo
l’istallazione delle trivelle? Quanto l’habitat marino sarebbe sconvolto
dall’incremento di petroliere nel porto tarantino? Quanto il rischio di disastri
ecologici e di ripercussioni sulla salute dei cittadini sarebbe elevato? I nostri
amici del Sud stanno rispondendo a queste domande protestando, attivandosi e
facendo sentire la propria voce. Tutti noi studenti dovremmo prendere esempio
da ciò e renderci conto che non si può abitare il mondo inconsciamente e non
interessarsi a ciò che accade attorno a noi. Pertanto gli alunni del Leonardo da
Vinci vogliono essere vicini ai ragazzi lucani e pugliesi, invitano tutti ad
informarsi e a sostenere la difesa del territorio meridionale, ma anche italiano
ed è proprio per questo riguarda anche noi.
Redazione LeodaVinci
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Assemblea d’Istituto di dicembre
Il giorno 22 dicembre 2014 presso la Sala Bigerna si terrà l’Assemblea di Istituto
del Liceo Scientifico. Verrà proiettato il film dal titolo: “Il cacciatore di donne”
per introdurre il tema della violenza, argomento che verrà dibattuto dopo la
visione del film. Gli studenti proporranno filmati e lavori di vario genere aventi
come soggetto diverse tipologie di violenza; le classi tratteranno: le prime il
bullismo, le seconde la violenza domestica, le terze la violenza sulle donne e le
quarte l’omofobia.
Redazione LeodaVinci
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Un motto per il Leonardo da Vinci
Come avrete letto nell’edizione di Giravoce di novembre, l’Istituto è alla ricerca
di un motto efficace che possa rispecchiare lo spirito della nostra scuola. Ecco
alcune delle proposte:
La scuola: una porta socchiusa sul mondo di oggi!
Non prenderete anche il nostro futuro. (G.G.)
Costa meno caro aiutare un giovane a costruirsi, che aiutare un adulto a
ripararsi.
Le radici dell’educazione sono amare, ma il frutto è dolce.
La scuola non è riempire un secchio, ma accendere un incendio.
La scuola è il cammino per la nostra vita.
Non è la letteratura né il vostro sapere che fa l’uomo, ma la sua educazione alla
vita reale. Che importanza avrebbe che mai fossimo arche di scienza, se poi non
sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo? (Ghandi)
Si può sempre cambiare: chi non cambia non vuole migliorare.
Non provateci del nostro futuro! Chi lotterà per il nostro futuro, se non noi
stessi? Ora sappiamo cosa fare, lottare per creare.
La scuola pensa a te, dandoti un futuro.
Il futuro è nelle mani della scuola.
La scuola è il sapere, il lavoro, il saper fare.
C’è solo un bene: il sapere. E un solo male: l’ignoranza. (Socrate)
Se l’istruzione è costosa, l’ignoranza cos’è?
La vera rivoluzione deve cominciare dentro di noi!
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Area Consulta
La Consulta e i suoi progetti
La Consulta Provinciale Studentesca, dopo una prima riunione nel mese di
novembre, dove si è parlato della “Buona Scuola” e in cui gli studenti si sono
divisi nelle varie commissioni per poter meglio agire nei vari ambiti; il giorno 19
dicembre 2014 si sono ritrovati all’ITIS di Viterbo per una nuova assemblea
studentesca. Uno dei punti trattati, riguardante la Commissione “Comunicazione
e Eventi”, è stata la pubblicazione del giornale “Confusione”, nato nel 2000 ed
ora nuovamente pronto a pubblicizzare eventi ed esporre problemi delle nostre
scuole. Uno dei progetti più importanti della Consulta è da sempre la
collaborazione con “Viterbo con Amore”: un’associazione ONLUS nata
nell’ottobre del 2001 che si occupa di rispondere alle esigenze di organizzazione
di volontariato promuovendo iniziative ed eventi per la raccolta fondi a favore di
quest’ultime. Durante l’anno, l’associazione organizza molti eventi significativi
come il concerto gospel, la vendita dei “bigliettini della solidarietà” e la “Città a
colori”, ecc … Il presidente della ONLUS, Domenico Arruzzuolo, ospite
all’assemblea, ci ha parlato in particolar modo della “Città a colori”, una
manifestazione all’aperto che si tiene a Viterbo la seconda domenica di maggio,
fatta di piccoli eventi per il sostegno di associazioni di volontariato. La Consulta
partecipa a questa manifestazione con la “Giornata dell’Arte”: nel 2014 il tema
era stato “Tante note di una stessa canzone” basato sulla diversità; quest’anno il
tema portante sarà: “Io mangio, tu mangi, egli mangia” riguardante gli usi ed i
soprusi del cibo. Ogni anno partecipano molti studenti e ragazzi con disegni,
fumetti, fotografie, poesie e testi che poi vengono premiati. Dopo che il
presidente ha esposto gli obiettivi per l’anno 2015 (il sostegno alla fondazione
“Dopo di noi” per la costruzione di case specializzate per ragazzi disabili, la
raccolta di fondi per la “Casa dei Diritti Sociali della Tuscia” che si propone di
garantire beni di prima necessità a persone e famiglie indigenti ed infine
l’ampliamento di asili in Etiopia grazie al progetto dell’associazione Hewo di
Bagnoregio), è intervenuta la professoressa Maria Cristina Luiso, ospite
anch’essa e fondatrice del progetto “Viterbo Scienza”. Si tratta di tre giorni
all’insegna della scienza in cui è previsto l’utilizzo di “labcar”, laboratori mobili
con venticinque postazioni che permettono di effettuare sperimenti sotto la
tutela di tutor di Bologna, riguardanti diversi ambiti. Nel 2015, anno dell’Expo,
gli esperimenti si baseranno soprattutto sul DNA e l’Alga Spirulina, un’alga che
già tra qualche anno potremmo trovare nei nostri piatti grazie alle sue
straordinarie proprietà benefiche, da cui tutti (bambini, anziani, sportivi …)
possono trarre energia. Sempre con “Viterbo con Amore” si è parlato
dell’imminente concorso sulla “questione di genere”: un progetto che vede anche
la Consulta partecipe in quanto organizzatrice dei premi e della raccolta dei
lavori (foto e testi). Il tema si riallaccia in particolar modo ad un corso “Uomini
contro la violenza sulle donne”, dove sono gli uomini ad esprimere le loro idee
sulla violenza per una maggiore sensibilizzazione. Infine, la Consulta ha
provveduto alla riapertura della pagina facebook e del profilo su cui ognuno
potrà trovare altre informazioni. Tutti gli studenti sono invitati a visitarla e
soprattutto a collaborare!
Redazione LeodaVinci
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ComicArea
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Spazio Prof
Cari ragazzi,
entro in questo spazio, il vostro, in punta di piedi; non userò grandi parole, come
del resto non è nel mio stile, approfitto però per lasciarvi un pensiero che è
anche un augurio: in prossimità del Natale, celebrazione con cui si festeggia la
nascita di Gesù, spero di far nascere in voi una riflessione su quella che è la
vostra idea di Dio.
Sperando che ognuno di voi si confronti con il messaggio della “poesia” e trarne
così un momento di introspezione, vi auguro un Natale felice, un Natale che si
festeggi nel profondo con la nascita di un Dio che è “l’altro Dio”.
Prof.ssa Menchinelli
IL DIO IN CUI NON CREDO
Io non crederò mai: un Dio che ami il dolore.
Un Dio che benedica i nuovi Caini dell’ umanità.
Un Dio mago e stregone.
Un Dio che si faccia temere.
Un Dio nonno di cui si possa abusare.
Un Dio che non abbia bisogno dell’ uomo.
Un Dio solitario.
Un Dio che “giochi” a condannare.
Un Dio che “mandi” all’ inferno.
Un Dio che non accetti una sedia nelle nostre feste umane.
Un Dio che non è temuto dai ricchi alla cui porta sta la fame e la miseria.
Un Dio onorato da quelli che vanno a messa e continuano a rubare e a
calunniare.
Un Dio a cui piaccia la beneficenza di chi non pratica la giustizia.
Un Dio del “me la pagherai”.
Un Dio di quelli che credono di amare Dio, perché non amano nessuno.
Un Dio di quelli che pretendono che il sacerdote cosparga di acqua benedetta i
sepolcri imbiancati delle loro sporche manovre.
Un Dio predicato da quei preti che credono che l’ inferno è pieno e il cielo quasi
vuoto.
Un Dio che giustifichi la guerra.
Un Dio che “causi” il cancro, che “invii” la leucemia, che “renda sterile” la donna
o che “si porti via” il padre di famiglia che lascia cinque creature nella miseria.
Un Dio che possa essere pregato solo in ginocchio, che si possa incontrare solo in
chiesa.
Un Dio che non salvi quanti non lo hanno conosciuto ma lo hanno desiderato e
cercato.
Un Dio che no vada incontro a chi lo ha abbandonato.
Un Dio che non abbia mai pianto per gli uomini.
Un Dio che non abbia misteri, che non sia più grande di noi.
Un Dio che accetti come amico chi passa per la terra senza far felice nessuno.
Sì, il mio Dio è l’ altro Dio.
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J. Arias
La nostra “autogestione”
Come proposto da alcuni studenti e votato dalla maggioranza dei rappresentanti
di classe durante il Comitato Studentesco del 16 Dicembre, venerdì 19 e sabato
20 sono state organizzate due giornate di “autogestione”, al fine di informare e
sensibilizzare gli studenti sulla proposta di legge della Buona Scuola elaborata
dal governo Renzi. I ragazzi del quinto, sia del Liceo che dell’Istituto TecnicoProfessionale, dopo una serie di incontri, hanno steso un programma specifico
per ogni classe, articolato nelle 10 ore delle due giornate. A turno, a classi
parallele, gli alunni si sono recati in aula conferenze per assistere e partecipare
alla spiegazione e all’approfondimento della proposta di legge. I maturandi
stessi si sono messi nei panni di relatori e, aiutandosi con la proiezione su
maxischermo del documento ufficiale della proposta in formato digitale, hanno
esaminato ogni suo punto, accogliendo, entusiasti, le domande dei ragazzi più
interessati. La conferenza, della durata di due ore, non è stata l’unica attività
delle due giornate “autogestite”; i ragazzi che non vi erano impegnati, hanno
trovato modo e interesse di svolgere altri lavori, sfruttando al massimo le aule e i
laboratori messi a disposizione dalla scuola. Divisi in gruppi, per classi parallele
o differenti, hanno utilizzato le aule dotate di LIM per la visioni di film sugli
argomenti dell’autogestione, occupazione e proteste sociali, sia interne che
esterne alla scuola, sempre volti a sensibilizzare gli studenti sull’ importanza
dell’informazione e del diritto di contestare ciò che non li valorizza. I film visti
sono stati: Il grande sogno, Viva l’Italia e L’onda. Sempre sotto la supervisione dei
ragazzi delle classi quinte, che si sono mostrati molto efficienti e motivati, intenti
a mantenere l’ordine e rendere le due giornate piacevoli e, allo stesso tempo,
proficue, è stata utilizzata anche l’aula di arte. Molto grande e attrezzata, ha
potuto ospitare un notevole numero di ragazzi che hanno unito insieme il loro
estro creativo e poetico nella composizione di poesie, aforismi, slogan e nella
creazione di disegni e elaborati di vario genere. E’ stato realizzato anche uno
striscione, in cui, ogni alunno, aveva la possibilità di scrivere un pensiero, o
riprodurre, con matite e pennarelli, ciò che la visione dei film o la situazione
attuale della scuola, aveva suscitato in loro. Una delle componenti più importanti
e interessanti del programma dell’” autogestione” è stato sicuramente quello
intitolato Mente aperta: la mia scuola. Nelle ore in cui gli studenti si trovavano
nelle proprie aule, o nelle aule senza LIM, hanno avuto l’opportunità di mettere
per iscritto la propria idea di buona scuola e proporre eventuali cambiamenti o
modifiche all’attuale proposta di legge. Durante i due giorni “autogestiti” si è
anche discusso e analizzato il tema della violenza (domestica, sulle donne, sui
bambini, omofobia), che verrà ripreso come argomento centrale per l’assemblea
d’Istituto che si terrà lunedì 22 Dicembre alla sala Bigerna. Ogni classe ha
preparato un lavoro, in versione cartacea o digitale, da esporre o mostrare
quello stesso giorno al resto della scuola. I ragazzi hanno partecipato
attivamente a tutte le attività in programma, mostrandosi interessati alla
proposta di legge che li tocca da vicino. Anche la dirigente è rimasta molto
soddisfatta dell’iniziativa dei ragazzi, che si sono mostrati maturi e affidabili.
Redazione LeodaVinci
Ed ecco, di seguito, alcuni pensieri, proposte e riflessioni che sono state ispirate
dall’ “autogestione”:
Nella scuola che vorrei ci dovrebbero essere più laboratori da sfruttare in modo
da apprendere e intensificare meglio le nostre competenze. Inoltre i professori
dovrebbero essere più comprensivi e interessati all’aspetto umano.
Nella scuola che vorrei ci dovrebbe essere più serietà sia da parte dei professori
che degli alunni, decisioni più eque che favoriscano non solo una piccola
percentuale di alunni, ma possibilmente tutti.
La scuola che vorrei:

I fondi dello stato dovrebbero essere destinati con maggioranza alle scuole
pubbliche invece che a quelle private.

Mantenere le 34 ore settimanali e non estenderle a 40.

Maggior considerazione dell’educazione fisica a partire dalla scuola
primaria con l’inserimento della materia con almeno 2 ore.

L’utilizzo del palazzetto non deve essere vincolato, ma tutti dovrebbero
avere la possibilità di poterlo utilizzare quando lo ritengono opportuno.

Per il benessere degli studenti chiediamo il riscaldamento del palazzetto
per l’intera mattinata.

Messa in sicurezza della strada che porta gli studenti a scuola, i quali
rischiano quotidianamente.
Cosa vorremmo noi nella scuola:

Dovremmo avere più ore di laboratorio e sfruttarle

Più colori sui muri

Lezioni più attive e coinvolgenti

Dare più ascolto alle problematiche studentesche

Usare più spesso la LIM (per le classi che ne hanno una)

Coinvolgere gli studenti in più attività
La buona scuola dovrebbe avere docenti qualificati nelle loro materie in grado di
far apprezzare ciò che insegnano agli studenti, riuscendo a comprendere il lato
umano degli studenti. Dovrebbe avere laboratori idonei alla materia e un loro
maggiore utilizzo.
La scuola di oggi ha ancora problemi che vanno risolti. Fra questi si ricordano
sempre il bullismo e le discriminazioni perché sono quelli che fanno più
scalpore. La scuola invece dovrebbe essere rivisitata dal fondo, incominciando
ad esempio dal far sentire gli studenti a proprio agio in qualsiasi situazione e
migliorando esteticamente l’ambiente in cui si studia. Infatti troviamo spesso
strutture decadenti che suscitano negli studenti un senso di rifiuto verso
l’istruzione. Si dovrebbe cambiare inoltre il rapporto professore-studente
perché imparare dovrebbe essere un piacere, non paura di prendere un brutto
voto!
Le scuole provate non dovrebbero ricevere fondi statali in quanto dovrebbero
essere autonome nella loro gestione. Non è giusto che le scuole ricevano foni in
base alla media scolastica degli alunni, in quanto sono proprio le scuole con la
media più bassa ad aver bisogno di nuovi stimoli ed innovazioni per facilitare e
motivare gli alunni allo studio. La tecnologia progredisce in tutti gli ambiti della
nostra vita, velocizzando tutte le nostre attività; un computer può sostituire tutti
i libri cartacei di cui gli alunni hanno bisogno, permettendo inoltre un immediato
accesso al web per una maggiore integrazione delle lezioni. Essere molto colti
non è sinonimo di professori; lo Stato dovrebbe qualificare docenti in grado di
insegnare attraverso test che dimostrano soprattutto l’attitudine psicologica
all’insegnamento.
Per noi è sbagliato il finanziamento alle scuole private da parte dello Stato,
perché se si definiscono private devono essere autosufficienti. Quindi i
finanziamenti dovrebbero andare alle scuole pubbliche, che già hanno pochi
fondi, come è dimostrato dalla mancanza di materiale scolastico. Un’altra cosa
che vogliamo criticare è il continuo rinnovamento dei testi scolastici, che obbliga
a spendere una somma elevata per i libri (che cambiano solo nella copertina e
non nel contenuto). Secondo noi i professori che non sono in grado di svolgere la
lezione o che non si impegnano nel loro lavoro dovrebbero essere sostituiti.
Dopo aver preso atto dell’odierna condizione scolastica in Italia proponiamo
secondo il nostro parere alcuni cambiamenti per migliorarla:
 assumere docenti in grado di interagire con gli studenti in modo
professionale al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività
scolastiche ed extrascolastiche;
 più informatizzazione, ovvero più fondi per l’acquisto di dispositivi
elettronici più efficienti per le attività didattiche (LIM, computer, proiettori
etc.);
 adattare gli orari in modo da far rientrare le attività extrascolastiche nel
periodo antimeridiano, poiché alcuni studenti non possono permettersi di
seguire i corsi pomeridiani.
LA SCUOLA E’ INGIUSTA!
 zero meritocrazia;
 scarsa organizzazione;
 professori influenzati da problemi personali;
 professori inadeguati;
 materie inutili e sopravvalutate a scapito di altre;
 violenze morali;
 evidenti favoritismi;
 professori irrispettosi;
 menefreghismo riguardo le opinioni degli studenti.
QUESTA E’ LA SCUOLA???
Resoconti della prima giornata di "autogestione" - classe IV A (Liceo Scientifico)
Idee per il miglioramento della scuola italiana proposte in base a ciò che la
nostra classe ha notato vivendo da semplici studenti in quanto ancora non
abbiamo approfondito i punti della "legge" (o meglio, disegno di legge, proposta
di legge) della Buona Scuola.
Prima di tutto per una scuola migliore che raggiunga profitti e livelli di
competenze più alti è necessario che i professori/maestri siano specializzati
nella loro materia (Laurea in Filosofia: Prof di Filosofia...) e che vengano
effettuati corsi di aggiornamento specifici e veramente utili. Ogni professore
dovrebbe, per essere iscritto all'albo, dare un esame o seguire un corso atto ad
"insegnare come insegnare". Non basta essere professori preparati per saper
insegnare agli studenti, ma potrebbe essere utile formarsi sui metodi e sul
rapporto da avere con gli alunni. Ogni cinque/tre anni potrebbero servire dei
test ministeriali a cui sottoporre gli insegnanti per verificare che le loro
competenze siano sempre buone e aggiornate.
Per uno svolgimento fluido e organizzato al meglio delle lezioni, i programmi
scolastici potrebbero essere suddivisi equamente nel corso dell’anno in modo
tale che, ad esempio, entro dicembre un tot di argomenti siano stati affrontati e
che non ci si trovi ad affrontare periodi troppo intensi ed altri troppo leggeri sul
punto di vista dello studio. Inoltre, i programmi di materie diverse ma collegate
tra loro (ad esempio Storia, Filosofia, Italiano e Storia dell’Arte, o Matematica,
Fisica e Chimica) dovrebbero viaggiare il più possibile di pari passo e pensare a
un modo affinché gli argomenti venissero affrontati parallelamente per
garantire una comprensione più efficiente degli alunni.
Affinché la scuola italiana prepari al meglio i propri alunni, è necessaria una
selezione più rigida dei ragazzi. Ovvero, non si dovrebbe avere troppo riguardo
nei confronti di chi ha dimostrato scarso interesse nello studio, si potrebbero,
inoltre, trovare modi per coinvolgere il più possibile gli studenti con progetti
alternativi attinenti al programma in modo da dimostrare nel concreto l’utilità
della cultura. Tali progetti non dovrebbero, però, togliere troppo tempo al corso
delle lezioni che sono basilari e già ridotte all’osso.
Potrebbe essere proficua una maggiore supervisione da parte del Dirigente
Scolastico sui professori e sugli alunni riguardo il corso delle lezioni e lo
svolgimento dei programmi. Lo Stato stesso potrebbe concedere più autonomia
al Dirigente a proposito delle decisioni e dei provvedimenti per l’Istituto.
La Buona Scuola la fanno gli alunni cooperando con gli insegnanti!
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