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in collaborazione con promosso da main sponsor media partner organizzazione catalogo - comunicazione Andy Warhol, Fiori (Flowers), s.d., Collezione privata, Venezia © Andy Warhol Foundation for the Visual Arts by SIAE 2013 Comunicato stampa Promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim, giunge al suo sesto appuntamento il fortunato ciclo espositivo ideato e curato da Luca Massimo Barbero per il Comune di Vercelli. L’attesa mostra Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim . Oltre l’Inform ale, verso la Pop Art sarà ospitata nello spazio Arca di Vercelli dal 9 febbraio al 12 maggio 2013. Dopo l’esposizione dedicata lo scorso anno a Miró, Mondrian e Calder, quest’anno approdano nella città piemontese oltre 50 capolavori dell’arte europea e americana degli anni Sessanta del Novecento, dei protagonisti indiscussi di questa straordinaria stagione, come Robert Rauschenberg, Jean Dubuffet, Cy Twombly, Frank Stella e Andy Warhol, padre della Pop Art, presente in mostra con la celebre serie Fiori (Flowers) del 1964. 13 lavori provengono dalla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, recentemente acquisita dalla Collezione Peggy Guggenheim, e saranno presentati qui per la prima volta al di fuori del museo veneziano. La mostra intende illustrare al grande pubblico il panorama artistico degli anni Sessanta quale fondamentale momento di svolta della cultura artistica occidentale, attraverso il confronto tra la scena creativa statunitense e quella europea. Un dialogo transoceanico tra capolavori assoluti, reso possibile dalla ricchezza delle Collezioni Guggenheim di Venezia e New York, che nell’individuazione di parallelismi e scambi permette di cogliere la maturazione di una nuova dimensione della cultura visiva. Il 1964 è l’anno del trionfo della Pop Art americana alla Biennale di Venezia, che vede assegnare a Robert Rauschenberg il Gran Premio per la Pittura, spostando definitivamente il fulcro del sistema artistico da Parigi a New York. Non è passato nemmeno un anno dall'assassinio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il sogno americano si è appena infranto e le opere di Rauschenberg, con una freschezza inaudita, testimoniano l'inizio di un mondo dove i media e la comunicazione rivestiranno un ruolo sempre più cruciale, influenzando tutto, dall'arte alla letteratura, al cinema. In quel giugno del 1964, il riconoscimento unanime che decreta il suo successo crea un grande scalpore, e per la prima volta l'arte europea perde il proprio predominio culturale sugli Stati Uniti. Questo passaggio cruciale viene presentato in mostra attraverso i differenti indirizzi via via assunti dalla ricerca artistica, divisa tra la riduzione pittorica tramite l’impiego di monocromia e nuove valenze oggettuali e strutturali da una parte, e l’evoluzione della figurazione in un’arte fatta di icone originali e linguaggi medializzati dall’altra. Il monocromo e la nuova figura tratta da un immaginario popolare e quotidiano così come le sperimentazioni pittoriche di natura sintetica, quasi concettuale, diventano le polarità in cui si muovono sia la ricerca americana che quella europea, in una sorta di complessa convivenza. La mostra si sviluppa mettendo a confronto tre momenti fondamentali che ben raccontano l’arte di questi anni. Il primo è rappresentato da una situazione di superamento dell’arte informale verso nuovi segni e spazi, in cui materia e linguaggio divengono luoghi di una inedita sperimentazione: qui si confrontano artisti come Dubuffet, Antoni Tapies, Twombly e Mark Tobey. In parallelo a questa situazione, è presentata l’ipotesi di riduzione espressiva rappresentata dalle nuove indagini monocrome e spaziali, fondata sulla rarefazione compositiva, il raffreddamento emotivo, la ridefinizione della pittura nella sua stessa dimensionalità (ad esempio nell’impiego delle shaped canvas, tele sagomate), ed espressa da autori come Fontana, Enrico Castellani, Stella, Kenneth Noland, Morris Louis, Agnes Martin e Bice Lazzari. Il momento culminante della mostra è infine rappresentato dalla rivoluzione iconica e mediatica che porta a maturazione la nuova figurazione Pop, fondata sulla reinterpretazione e dissacrazione della tradizione visiva secondo le coordinate della comunicazione contemporanea: espressa da tendenze quali la Pop Art, e rappresentata da autori come Jasper Johns, Rauschenberg, Richard Hamilton, Roy Lichtenstein e Warhol. Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim. Oltre l’Informale, verso la Pop Art 9 Febbraio – 12 maggio 2013 Arca di Vercelli - Chiesa di San Marco Piazza San Marco, 1 - Vercelli Catalogo Testi a cura di: Francesca Pola, Sileno Salvagnini, Luca Massimo Barbero Editore: Eventi & Progetti Editore, Biella, www.e20progetti.it Prezzo di copertina 35, 00 euro, prezzo speciale in mostra 30,00 euro Organizzazione CoopCulture, www.coopculture.it Orari lunedì/venerdì 8 – 19; sabato e festivi 10 – 20. La biglietteria chiude un'ora prima Ingresso Intero comprensivo di audioguida Ridotto comprensivo di audioguida Ridotto comprensivo di audio guida con ticket musei cittadini Informazioni e prenotazioni gruppi INFOLINE: 848 690 570 www.guggenheimvercelli.it Ufficio Stampa SPAINI & PARTNERS Tel. 050310920/36042 www.spaini.it Guido Spaini [email protected] Matilde Meucci 329 6321362 [email protected] € 9,00 € 7,00 € 7,00 3 - Mark Rothko (1903-1970), Senza titolo (Rosso) (Untitled [Red]), 1968 Acrilico su carta, montata su tela 83,8 x 65,4 cm Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012 2012.92 © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko / ARS, New York, by SIAE 2013 Foto David Heald 7- Lucio Fontana (1899-1968) Concetto Spaziale, 1962 Olio, squarcio e graffiti su tela, rosa 116 x 89 cm Courtesy Tornabuoni Arte © Fondazione Lucio Fontana, Milano, by SIAE 2013 17 - Kenneth Noland (b. 1924) Nascita (Birth), 1961 Olio su tela 91,4 x 91,4 cm Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012 2012.90 © Kenneth Noland, by SIAE 2013 Foto David Heald 19 - Frank Stella (b. 1936) Miscuglio di grigio (Gray Scramble), 1968-69 Olio su tela 175,3 x 175,3 cm Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012 2012.101 © Frank Stella, by SIAE 2013 Foto David Heald 23 - Mimmo Rotella (1918-2006) Casablanca, 1965-80 Décollage 89,2 x 68,5 cm Fondazione Solomon R. Guggenheim. Donazione dell'artista2001.40 © Mimmo Rotella, by SIAE 2013 35 - Andy Warhol (1928-1987) Fiori (Flowers), s.d Serigrafia su carta 91,5 x 91,5 cm Collezione privata, Venezia. Deposito presso la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia © Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, by SIAE 2013 43 - Roy Lichtenstein (1923-1997) Preparativi (Preparedness), 1968 Olio e acrilico Magna su tre tele unite 304,8 x 548,6 cm Museum Solomon R. Guggenheim, New York 69.1885 Roy Lichtenstein © Estate of Roy Lichtenstein, by SIAE 2013 Foto Kristopher McKay 52 - Pino Pascali (1935-1968) Senza titolo (segni e numeri), 1964 Matita e pastelli a cera 30 x 40 cm Collezione privata, Venezia. Deposito presso la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. 53 - Mario Schifano (1934-1998) Tuttestelle + particolare dell'oasi, 1967 Smalto su tela e plexiglas 202 x 206 cm (in 2 pannelli) Courtesy Fondazione Marconi, Milano © Mario Schifano by SIAE 201