Lambruschi a Cantù, farà il maestro
Transcript
Lambruschi a Cantù, farà il maestro
[SPORT 49] LA PROVINCIA VENERDÌ 12 GIUGNO 2009 [ BASKET ] Lambruschi a Cantù, farà il maestro L’ex coach della Comense nuovo responsabile del settore giovanile Ngc, allenerà anche l’Under 17 CANTU’ «Sto prendendo l’aereo per tornare in Sicilia, al mio camp. Ho fatto un salto qua l’altra sera, giusto perché c’era una cosa che mi interessava». Quella cosa di cui parla Gianni Lambruschi è l’incarico di responsabile del settore giovanile che gli è stato conferito dalla Pallacanestro Cantù. E’ il ritorno del figliol prodigo, dopo un lungo peregrinare in giro per l’Italia, fatto di trionfi clamorosi (la promozione a Ragusa e lo scudetto della Comense) e stagioni amarissime (le ultime in B1 a Riva del Garda e Firenze), che lo scorso gennaio lo portarono ad appendere la borsa al chiodo e rifugiarsi dietro un bancone di calzature sportive a Como. Un ritorno in scena quindi accolto a braccia aperte, a oltre vent’anni di distanza da quel fertile ciclo delle giovanili canturine culminato con uno scudetto cadetti dei Buratti e Oliva e tanti campioncini lanciati in orbita. Lambruschi è un marchio di fabbrica di Cantù (dove vi è nato 55 anni fa) e l’idea di Antonio Munafò di farlo risalire sulla giostra è stata geniale. «E’ un allenatore di altissimo livello e di grande esperienza - afferma Paolo Cremascoli della Ngc, azionista di maggioranza della società canturina - il che dimostra la nostra volontà di investire sul settore giovanile». Il coach di Albate (con residenza a Ragusa) sarà supervisore di tutte le giovanili e allenerà l’Under 17. «Mi ha chiamato Munafò - spiega il coach - e in una settimana ho deciso. Ho capito che “la cosa” mi interessava. Mi è scattata la molla. Non per un discorso economico che certamente non poteva essere determinante, ma perché ho capito che potevo tornare a fare ciò che per tanti anni mi è sempre piaciuto fare, entrando a far parte di un progetto dove i protagonisti sono i giovani. Vengo da un periodo dove la pallacanestro non era più la mia: certi ambienti, certi dirigenti, dove tutto era progettato ma tutto era precario, dove arrivavi con i bagagli e [ciao comense Montini accusa: troppe liti nella squadra Gianni Lambruschi torna a seguire i giovani della Pallacanestro Cantù dopo 20 anni «Mi ha chiamato Munafò e in una settimana ho deciso, sono felice di far parte di un progetto centrato sui giovani» «Ora torno al Pianella con grande entusiasmo, con il rischio di allenare i figli… dopo aver allenato i padri» neanche li disfavi. Ero nauseato. Ora invece torno al Pianella con entusiasmo, con il rischio di allenare i figli… dopo aver allenato i padri». E c’è anche un domani per Lambruschi a Cantù ? «Si potrebbe pensare che dopo unodue anni nelle giovanili, uno sia attratto da altre sirene. Invece mi piacerebbe restare e portare avanti il lavoro. Certo che bisognerebbe cambiare i regolamenti, quelli che adesso avvantaggiano la bramosia dei procuratori mentre le ambizioni dei giovani finiscono nel portafogli. Dico meno stranieri e più italiani. Vogliamo lo spettacolo, ma la squadra non si radica in città e i giovani non hanno possibilità di mettere piede in campo». Il ritorno in Comense, era solo una chimera ? «Mi hanno cercato con entusiasmo… a Cantù». I fiori d’arancio con Chicca Macchi ? «Sono troppo vecchio per sposarmi, io». Simone Clerici [ GINNASTICA RITMICA ] [ ARTISTICA ] Cantaluppi e Sganzerla favorite Italia Under 13: tre comasche Domani a Biella i campionati tricolori, gli obiettivi della Comense COMO (g.an.) Tricolori assoluti di ritmica che dovrebbero parlare ancora comasco. La nostra provincia propone, domani nei campionati italiani a Biella, due delle grandi favorite: Juleta Cantaluppi ed Olga Sganzerla. Cantaluppi punta a conquistare il quarto scudetto personale (il primo nel 2005, l’ultimo nel 2008 con intervallato il 2007) e a far diventare Como pentacampione, considerando lo storico successo targato Comense di Katia Pietrosanti nel 1995. La 23enne ex nerostellata è l’atleta da battere dopo i mirabolanti risultati in campo internazionale. Sganzerla può ambire al podio, nel concorso generale ed anche nelle specialità. Non si deve dimenticare che la 16enne della Comense l’anno scorso è stata la damigella d’onore di Cantaluppi nella generale, vincendo l’oro alla fune, l’argento alle clavette ed entrando nelle altre due finali (cerchio e nastro). Da Biella potrebbero arrivare altre medaglie per la Comense. Domenica infatti andranno in pedana i tricolori di Insieme, Open e Giovanile. La società nerostellata è al via in entrambe le competizioni, con due squadre dalle fondate ambizioni. JUDO Coppa Lombardia, pioggia di medaglie COMO (g.an.) Brillanti risultati dei comaschi in Coppa Lombardia (600 atleti dai 12 ai 16 anni), disputata a Ciserano. Spicca l’oro di Federica Tau (Esordienti 48 kg). del Circolo Guardia di Finanza Como. Argento per Mattia Galetti (Junior 81 kg.) e bronzo per Andrea Ferrario (Senior 90 kg.) della Polisportiva Montorfano.Il bottino del Mon Club Appiano Gentile: argento Riccardo Molteni (Cadetti 81 kg.), bronzo Vincenzo Rao (Esordienti 45 kg.), Samuele Fascinato (Esordienti 40 kg.) e Marco Consonni (Esordienti 60 kg.). Per l’Asd Lario argento Domiziana Colombo (63 kg). Centro Judo Como: argento la Cadetta Sara Fiori e l’Esordiente Davide Santagata; bronzo per Davide Bozzi (Esordienti). Oro per il Senior Mattia Galbiati (Forestale). FINO MORNASCO - (g. ans) - Continua l’incredibile ascesa della Polisportiva Carnini di Fino Mornasco. Il sodalizio del presidente Arduino Francescucci ha stabilito un nuovo record. Infatti domani fornirà alla nazionale italiana ben tre ginnaste, per l’incontro internazionale Under 13 con Francia e Germania. E se la maglia azzurra di Erika Fasana - è la quarta - non stupisce più di tanto, anche alla luce del recente titolo tricolore assoluto al volteggio, fanno notizia le convocazioni di Carnessali e soprattutto di Meneghini. La prima ha già debuttato in nazionale ed ha nel suo palmares la partecipazione ai recenti assoluti di Medai. Meneghini invece vestirà per la prima volta il body azzurro. Il tutto con dodici anni ancora da compiere e la qualifica di juniores da strappare nel 2010. A bordo pedana ci sarà la tecnica della Polisportiva Carnini, Laura Rizzoli. La società finese fornirà poi Martina Ghioldi alla rappresentativa regionale impegnata a Busto Arsizio. CASNATE (e.c.) – «Non cambio idea su quanto avevo affermato qualche tempo fa circa il mio rapporto con il Pool Comense. Sono grato alla società che mi ha permesso in questi undici anni di collaborazione di fare grosse esperienze umane e professionali». Pacato,come sempre, Walter Montini il giorno dopo il suo addio definitivo in seno al sodalizio di via Partigiani. Ma il tecnico di Cermenate trova l’opportunità di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «Di tutta la vicenda legata all’interruzione del rapporto con il Pool Comense mi resta il rammarico di non essere stato messo al corrente della decisione presa dal presidente con anticipo. Praticamente sono passati quasi due mesi prima di sapere cosa avrei fatto nella imminente stagione». E’ vera la voce che ti vede,come vice di Roberto Galli,sulla panchina del Geas? «Diciamo che un contatto c’è stato, ma non c’è ancora nulla di definito. Sto valutando sia la proposta della società milanese, che quelle di altre che mi vorrebbero sulla loro panchina». Chi, tra le giocatrici con le quali sei stato in contatto, ricordi con particolare affetto? «L’elenco sarebbe lunghissimo. Senza nulla togliere alle altre citerei due nomi : Cirone e Streimikite». Vicenda Bestagno. Come la inquadri? «Chiaramente parlo da ex ma quando è scoppiata la grana (alle finali nazionali Under 19 a Udine ndr) ero direttamente interessato. Posso dire che l’atteggiamento tenuto dalla giovane Elena (poco meno che diciottenne) non poteva fare altro che ci fosse, come in pratica c’è stato, l’intervento della società. Certo che tutto questo, a mio avviso, ha compromesso il brillante cammino fino a quel momento intrapreso e che ha portato ad allontanarci dall’obbiettivo dichiarato, il tricolore di categoria. Un peccato. Penso che se la giocatrice avesse avuto un aiuto non tecnico ma puramente umano forse non si sarebbe giunti a tutto questo». Come giudichi la stagione scorsa? «Nella prima parte, ad organico completo, abbiamo avuto un alto rendimento probabilmente anche superiore alle previsioni della vigilia. Nel ritorno, anche causa gli infortuni alle due play titolari, c’è stato quel vistoso calo che tutti sanno. Ciononostante, vorrei ricordare, che siamo giunti all’ottavo posto finale, che è stato un risultato migliore di quello dell’annata precedente quando arrivammo noni. Non voglio innescare polemiche, ma ci sono stati alcuni episodi, all’interno dello spogliatoio, che hanno creato un clima teso. Mi riferisco a litigi tra le ragazze che, a mio modesto modo di vedere, pensavano più allo stipendio futuro che non ai problemi tecnici che la squadra doveva affrontare. E ancora al fatto che all’interno ci fosse una persona con un duplice incarico di dirigente e agente. Non sono scusanti e non portano a modificare il mio pensiero che resta quello di ringraziamento al Pool Comense. Però…».