ii trim. 2016 congiuntura - Ambasciata d`Italia

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ii trim. 2016 congiuntura - Ambasciata d`Italia
SPAGNA
CONGIUNTURA
II trimestre 2016
Agenzia ICE - Ufficio di Madrid
Data di realizzazione: settembre 2016
INDICE
DATI MACROECONOMICI
3
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / MONDO
6
Composizione merceologica
7
Distribuzione geografica
8
INVESTIMENTI ESTERI SPAGNA / MONDO
9
Investimenti esteri in Spagna
− Principali paesi investitori
− Distribuzione settoriale
− Distribuzione geografica degli IDE in Spagna
9
10
11
12
Investimenti spagnoli all’estero
− Principali paesi ricettori
− Distribuzione settoriale
− Distribuzione delle zone di origine degli IDE spagnoli all’estero
12
13
14
14
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / ITALIA
15
Importazioni spagnole di prodotti italiani
16
Esportazioni spagnole verso l’Italia
17
INVESTIMENTI CON L’ITALIA
18
Investimenti italiani in Spagna
18
Investimenti spagnoli in Italia
18
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
2
DATI MACROECONOMICI
Principali indicatori economici
(variazioni percentuali su base annua)
2016(1)
2015
I
trim.
II
trim.
III
trim.
IV
trim.
I
trim.
266.220 268.988 271.762 274.220 275.337
PIL nominale (valori in milioni di €)
2,7
3,2
3,4
3,5
3,4
PIL reale (var %)
2,6
2,9
3,6
3,5
3,7
Consumi privati (var %)
1,5
2,5
3,0
3,7
2,4
Consumi pubblici (var %)
6,1
6,3
6,7
6,4
5,1
Investimenti fissi lordi (var %)
8,3
10,1
11,2
10,9
9,3
Beni strumentali (var %)
6,2
5,2
5,2
4,6
3,1
Edilizia (var %)
Domanda interna
3,1
3,4
4,1
4,1
3,8
(contributi alla crescita del PIL in %)
-0,3
-0,4
-0,3
-0,7
Tasso di inflazione/media del periodo (%) -1,0
Tasso di disoccupazione
23,8
22,4
21,2
20,9
21,0
(% sulla popolazione attiva)
II
trim.
279.043
3,2
2016(2)
2017(2)
1.119.200 1.157.300
3,0
2,3
3,6
3,5
2,1
0,1
2,1
1,0
4,0
4,2
5,0
7,8
6,2
6,4
2,1
2,3
3,6
3,0
3,3
2,5
-0,9
-0,3
1,2
20,0
19,8
18,1
(1) Dati provvisori
(2) Dati di previsione per l’intero anno
Fonte: INE (base 2010) dati 2015 e dati trimestrali 2016// FUNCAS Fundación de las Cajas de Ahorros (agg. luglio 2016) per le
previsioni annuali 2016 e 2017.
Nel secondo trimestre del 2016, l’economia spagnola ha mantenuto l’andamento espansivo,
concatenando dodici periodi di variazione congiunturale1 positiva. Tale andamento è stato
supportato dalla buona performance di consumo privato e investimenti fissi lordi ─soprattutto
nel segmento dei beni strumentali─ e dalla ripresa delle esportazioni di beni e di servizi.
Tuttavia le difficoltà per formare governo dopo la ripetizione ─lo scorso mese di giugno─ delle
elezioni generali disegna uno scenario di forte incertezza politica che potrebbe incidere
negativamente sull’attività economica del paese, come già anticipato da numerosi enti pubblici
e privati.
Sulla base dei dati della Contabilità nazionale spagnola (base 2010) pubblicati dall’INE (Istituto
spagnolo di Statistica) nel periodo aprile/giugno 2016 il tasso di crescita intertrimestrale si è
mantenuto sullo 0,8% e quello annuale indica un incremento del 3,2%, due decimi inferiore a
quello del trimestre precedente (3,4%).
Previsioni andamento del PIL spagnolo (variazione media annua in percentuale)
ENTI
Governo spagnolo
Banca centrale spagnola
CE
FMI
OCSE
Data
aggiornamento
2016
2017
Data
aggiornamento
precedente
2016
2017
luglio 2016
aprile 2016
maggio 2016
aprile 2016
giugno 2016
2,9
2,7
2,6
2,6
2,8
2,3
2,3
2,5
2,3
2,3
aprile 2015
dicembre 2015
febrero 2016
gennaio 2016
novembre 2015
2,7
2,8
2,8
2,7
2,7
2,4
–2,5
2,3
2,5
1 Variazione congiunturale: si intende la variazione di una grandezza rispetto al periodo di rilevazione precedente; nel caso di
rilevazioni trimestrali (come nella presente nota) si tratta della variazione di un trimestre rispetto al precedente.
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3
Le previsioni sull’andamento economico spagnolo nel 2016 contemplano una revisione al
ribasso del FMI e della Commissione Europea. Infatti, entrambi fissano al 2,6% il tasso di
crescita per l’anno in corso, contro il 2,7% e il 2,8% auspicati rispettivamente in precedenza. Le
previsioni per il 2017 restano, invece, invariate (2,3% FMI / 2,5% CE). Le ultime stime del
governo spagnolo (Ministerio dell’Economia e della Competitività) migliorano il tasso di crescita
previsto per l’anno in corso che passa dal 2,7% al 2,9% e riducono di un decimo quello previsto
per il 2017 che si attesterebbe al 2,3%.
Nell’analisi disaggregata della domanda interna, gli investimenti fissi lordi riflettono in termini
intertrimestrali una crescita dell’1,3% contro lo 0,3% del I trim. 2016; il ritmo di crescita annuale
ha segnato, invece, un trend meno dinamico attestandosi al 4% (5,1% nel I trim. 2016). Nel
segmento specifico dei beni strumentali, da tassi di crescita annuali del 9,3% nel periodo
gennaio/marzo 2016 si è passati al 7,8% nel secondo trimestre dell'anno in corso; le previsioni
per l’intero 2016 oscillano tra un minimo del 5,3% ed un massimo dell’8,5%.
Gli investimenti nel settore edilizio sono tornati a tassi positivi trimestrali (0,9% contro -0,2% nel
I trim.); tuttavia, l’andamento tendenziale2 di questa componente ha perso un punto percentuale
(2,1% contro il 3,1% del I trim. 2016).
La spesa pubblica ha registrato tassi negativi in termini trimestrali, attestandosi al -1,6% (0,7%
nel I trim.); l’andamento annuale riflette, inoltre, una significativa riduzione, passando dal 2,4%
del periodo gennaio/marzo all’attuale 0,1%.
Il consumo privato, pur mantenendo tassi di crescita positivi, evidenzia un certo rallentamento.
Infatti, la domanda delle famiglie è cresciuta dello 0,1% nel secondo trimestre, otto decimi in
meno rispetto al primo trimestre del 2016. La variazione annuale si è attestata al 3,6%,
riducendo di un decimo quella del periodo gennaio/marzo 2016.
Sul fronte della produzione, tutti i settori di attività hanno registrato andamenti positivi, pur
evidenziando ritmi più contenuti. Il settore primario è passato da incrementi annui del 5,5% nel
primo trimestre del 2016 all’attuale 3,5%. L’industria ha segnato un aumento del 2,6% contro il
2,7% del periodo precedente; nel segmento specifico dell’industria manifatturiera i risultati del
secondo trimestre del 2016 (+3,9%) diminuiscono di quattro decimi quelli dei primi tre mesi.
L’andamento delle costruzioni registra un aumento del 2,2% (2,8% nel I trim. 2016) e quello del
settore servizi si è mantenuto sugli stessi livelli, attestandosi al 3,6%.
Il tasso di disoccupazione si è posizionato nel secondo trimestre del 2016 al 20% della
popolazione attiva, migliorando di un decimo la percentuale del trimestre precedente. Le
previsioni per l’intero 2016 oscillano tra un minimo del 19,5% ed un massimo del 20,4%. Il
numero di occupati ha raggiunto nel periodo aprile/giugno 2016 i 18.301.000 e quello dei
disoccupati si è attestato sui 4.574.700 secondo i dati dell’INE (Istituto spagnolo di Statistica –
EPA3)
L’IPC-Indice dei Prezzi al Consumo del mese di giugno 2016 è stato pari al -0,8%, due decimi
al di sopra di quello del mese precedente (-1,0%). Per il 2016, le previsioni oscillano tra un
minimo del -0,5% ed un massimo dello 0,7%.
2 Variazione tendenziale o variazione su base annua: variazione in termini percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente.
3 EPA – Encuesta de Población Activa. Si tratta di un sondaggio sulla popolazione attiva realizzato dall’Istituto spagnolo di
Statistica.
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4
Infine, la situazione politica spagnola si presenta come uno dei principali fattori di instabilità
per l’attività economica. Dopo due elezioni generali (20 dicembre 2015 e 26 giugno 2016) e
l’impossibilità di formare governo dei due candidati che hanno tentato di ottenere la fiducia del
Parlamento ─Pedro Sánchez (Partito Socialista) e Mariano Rajoy (Partito Popolare)─ la
situazione non è migliorata.
Tra i fattori che protrebbero modificare le posizioni, ancora antagoniste, dei partiti maggioritari si
trovano i risultati delle elezioni regionali dei Paesi Baschi e della Galizia (25 settembre 2016)
che, secondo gli analisti politici, incideranno sulle negoziazioni dei partiti a livello nazionale.
Tuttavia, non è da escludere la necessità di un terzo appuntamento alle urne il prossimo mese
di dicembre, possibilità che, se si avverasse, comporterebbe indubbi danni per il
consolidamento della ripresa economica del paese.
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5
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / MONDO
Nel primo semestre del 2016 (dati provvisori) le esportazioni spagnole hanno raggiunto i
128.041 milioni di euro, segnando una crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. Le importazioni hanno subito, invece, una flesione di cinque decimi, attestandosi
sui 135.920 milioni di euro.
BILANCIA COMMERCIALE SPAGNOLA (valori in milioni di euro)
Anno
Agroalimentare
(bevande
incluse)
Beni di
Consumo
Mat. prime, prod.
industriali, beni
strumentali
TOTALE
Export
Var %
Import
Var %
Saldo
Copertura %
2013
36.598
4,4
28.536
-1,4
8.062
128,25
2014
38.099
4,1
29.327
2,8
8.772
129,91
2015*
41.283
8,4
31.589
7,7
9.694
130,69
I sem. 2015*
20.964
7,9**
15.004
6,7**
5.960
139,72
I sem. 2016*
22.274
6,2**
16.129
7,5**
6.145
138,10
2013
34.283
6,6
36.605
-2,9
-2.322
93,66
2014
35.336
3,1
41.438
13,2
-6.102
85,27
2015*
38.612
9,3
46.333
11,8
-7.721
83,34
1º sem. 2015*
18.552
8,1**
22.245
12,2**
-3.693
83,40
1º sem. 2016*
19.824
6,9**
24.176
8,7**
-4.352
82,00
2013
164.933
3,8
187.205
-2,1
-22.272
88,10
2014
167.147
1,3
194.792
4,1
-27.645
85,81
2015*
170.347
1,9
196.493
0,9
-26.146
86,69
1º sem. 2015*
85.607
1,8**
99.353
1,0**
-13.746
86,16
1º sem. 2016*
85.943
0,4**
95.614
-3,8**
-9.671
89,89
2013
235.814
4,3
252.347
-2,2
-16.533
93,45
2014
240.582
2,0
265.557
5,2
-24.975
90,60
2015*
250.241
4,0
274.415
3,3
-24.174
91,19
1º sem. 2015*
125.123
3,7**
136.603
3,3**
-11.480
91,60
1º sem. 2016*
128.041
2,3**
135.920
-0,5**
-7.879
94,20
* Dati provvisori.
** Variazione % rispetto all’identico periodo dell’anno precedente.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
L’andamento positivo delle vendite spagnole all’estero e la contrazione delle importazioni,
hanno propiziato la riduzione del deficit commerciale che è passato dagli 11.480 milioni di euro
del primo semestre del 2015 agli attuali 7.879 milioni di euro. Il tasso di copertura si è attestato
al 94,2% contro il 91,6% del periodo gennaio/giugno 2015.
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6
Composizione merceologica
Nel ranking merceologico dell’export spagnolo i veicoli da trasporto occupano la prima
posizione con un valore di 22.195 milioni di euro ed un incremento del 17,2% rispetto al primo
semestre del 2015.
Al secondo posto si trovano i prodotti chimici in senso lato che hanno raggiunto i 16.118
milioni di euro, valore che registra una flessione di sette decimi rispetto ai primi sei mesi del
2015.
Ranking merceologico dell’export spagnolo 1º semestre 2016* (valori in milioni di euro)
Mln €
Var % 16/15**
Nº
Prodotto
% Tot.
1
Veicoli da trasporto
22.195
17,2
17,3
2
Prodotti chimici
16.118
-0,7
12,6
3
Apparecchiature, componenti per veicoli
9.195
6,8
7,2
4
Prodotti ortofrutticoli freschi e congelati
7.456
6,0
5,8
5
Abbigliamento
4.956
12,0
3,9
6
Prodotti siderurgici
4.695
-13,8
3,7
7
Combustibili/lubrificanti
3.903
-30,2
3,0
8
Macchinari e materiale elettrici
3.812
-1,9
3,0
2.833
-20,5
2,2
9
Prodotti non compresi altrove
10
Prodotti non lavorati
2.613
-6,2
2,0
TOTALE
128.041
2,3
100,0
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti in
plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Prodotti non lavorati: minerali metallici e non metallici, legno, vetro, mat. prime per l’industria della carta, rame,
zinco.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Seguono le apparecchiature e i componenti per veicoli, terza componente della graduatoria,
che hanno segnato un aumento del 6,8%, attestandosi sui 9.195 milioni di euro.
Completano le prime cinque posizioni, i prodotti ortofrutticoli freschi e congelati (7.456 mln
€) e i prodotti di abbigliamento (4.956 mln €) che hanno registrato crescite del 6% e del 12%
rispettivamente.
Per quanto riguarda le importazioni, i prodotti chimici con 20.107 milioni di euro (-0,5%
rispetto al 1º sem. 2015) capeggiano la graduatoria. Seguono i combustibili e lubrificanti che
hanno registrato un decremento del 32,2% passando dai 19.405 milioni di euro del periodo
gennaio/giugno 2015 agli attuali 13.165 milioni di euro.
Al terzo posto si trovano le apparecchiature e componenti per veicoli con 13.069 mln €
(+0,9%), seguiti dai veicoli da trasporto che hanno registrato un forte incremento (+20,6%)
attestandosi sui 10.849 milioni di euro. I prodotti di abbigliamento completano la top five
dell’import locale con 6.923 milioni di euro ed un aumento dell’11,6%.
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7
Ranking merceologico dell’import spagnolo 1º semestre 2016* (Valori in milioni di euro)
Nº
Prodotto
Mln €
Var % 16/15**
% Tot.
20.107
-0,5
14,8
1
Prodotti chimici
2
Combustibili, lubrificanti
13.165
-32,2
9,7
3
Apparecchiature, componenti per veicoli
13.069
0,9
9,6
4
Veicoli da trasporto
10.849
20,6
8,0
5
Abbigliamento
6.923
11,6
5,1
6
Elettronica/informatica
5.962
-0,3
4,4
7
Macchinari e materiale elettrici
4.341
4,3
3,2
8
Prodotti siderurgici
4.166
-15,5
3,1
9
Prodotti non lavorati
3.603
-4,9
2,7
2.687
13,9
2,0
10
Preparati alimentari vari
TOTALE
135.920
-0,5
100,0
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti in
plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Prodotti non lavorati: minerali metallici e non metallici, legno, vetro, mat. prime per l’industria della carta, rame,
zinco.
Preparati alimentari vari: alimentazione infantile, caccao, cereali, caffè, tè, infusioni, gelati, zuppe ... altri.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Distribuzione geografica
L’export spagnolo verso il mondo (128.041 mln €) ha registrato nel primo semestre del 2016
una crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Ranking CLIENTI – Export spagnolo 1º semestre 2016* (valori in milioni di euro)
Paese
Nº
Mln €
Var. % 16/15**
% Tot.
19.946
0,2
15,6
1
Francia
14.743
8,8
11,5
2
Germania
10.159
8,0
7,9
3
Italia
10.043
11,3
7,8
4
Regno Unito
8.909
0,9
7,0
5
Portogallo
5.749
2,5
4,5
6
USA
4.142
4,6
3,2
7
Paesi Bassi
3.936
22,2
3,1
8
Belgio
3.477
18,1
2,7
9
Marocco
2.598
1,1
2,0
10
Turchia
TOTALE MONDO
128.041
2,3
100,0
* Dati provvisori
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Per paesi, i principali clienti della Spagna sono stati nell’ordine Francia, Germania e Italia
seguiti da Regno Unito e Portogallo. Nella gradutoria dei primi cinque mercati dell’export
spagnolo, spicca l’incremento a due cifre delle vendite nel Regno Unito. L’export verso l’Italia
ha segnato un aumento dell’8%, attestandosi sui 10.159 milioni di euro.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
8
Ranking FORNITORI – Import spagnolo 1º semestre 2016* (valori in milioni di euro)
Nº
Prodotti
Mln €
Var. %16/15**
% Tot.
18.773
5,7
13,8
1
Germania
15.622
1,9
11,5
2
Francia
11.582
2,4
8,5
3
Cina
8.993
5,4
6,6
4
Italia
6.577
-0,7
4,8
5
USA
5.658
-2,9
4,2
6
Regno Unito
5.635
1,9
4,1
7
Paesi Bassi
5.288
-1,2
3,9
8
Portogallo
3.475
-1,3
2,6
9
Belgio
2.974
19,7
2,2
10
Marocco
135.920
-0,5
100,0
TOTALE MONDO
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Nella classificazione dei principali fornitori per singoli paesi, Germania (18.773 mln €), Francia
(15.622 mln €) e Cina (11.582 mln €) occupano le prime tre posizioni con andamenti positivi.
Segue l’Italia con un valore di 8.993 milioni di euro ed un incremento del 5,4%. L’andamento
degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito ─ quinto e sesto fornitore ─ è stato, invece,
negativo con flessioni dello 0,7% e del 2,9% rispettivamente. Da evidenziare, infine, i buoni
risultati ottenuti dal Marocco (2.974 mln €) che ha segnato un aumento del 19,7%.
INVESTIMENTI ESTERI SPAGNA / MONDO
L’analisi di seguito riportata è incentrata sulle tipologie di investimento che hanno incidenza
effettiva sul sistema produttivo spagnolo. Gli investimenti provenienti da società di gestione di
attivi finanziari le c.d. ETVE (acronimo di “Entidades de Tenencia de Valores Extranjeros”) che
rispondono quasi esclusivamente a strategie di ottimizzazione fiscale da parte di società estere,
non vengono considerati nelle sezioni relative alla distribuzione geografica e settoriale degli
investimenti. Riteniamo, inoltre, necessario evidenziare che tutti i dati relativi ai flussi di
investimento (in entrata ed uscita) pubblicati dalle fonti ufficiali spagnole hanno carattere
provvisorio e sono sottoposti ad un continuo processo di revisione ed integrazione.
Investimenti esteri in Spagna
Nel primo semestre del 2016, gli investimenti esteri in entrata hanno registrato andamenti
positivi. Infatti, gli IDE lordi si sono attestati sui 10.810 milioni di euro, segnando un aumento del
7,9 rispetto allo stesso periodo del 2015 e quelli netti, con un valore di 8.439 milioni di euro,
sono cresciuti del 37,8%.
Tuttavia, a questi risultati non hanno contribuito gli investimenti produttivi che hanno registrato
flessioni sia nei valori lordi (6.716 mln € / -28,7%) che in quelli netti (4.979 mln € / -9,8%).
L’andamento degli ETVE è stato, invece, fortemente positivo.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
9
Investimenti esteri in Spagna * (valori milioni di euro)
1º sem. 2014
1º sem. 2015
Lordi
Netti
Lordi
Netti
Invest. Totali
5.945
5.157
10.021
6.125
Mln €
10.810
- esclusi ETVE1
5.276
4.543
9.415
5.522
6.716
669
614
606
604
4.095
-
ETVE1
1º sem. 2016
Lordi
Netti
% 16/15**
7,87
Mln €
8.439
% 16/15**
37,78
-28,67
4.979
-9,83
575,74
3.460
472,85
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
1 ETVE acronimo di “Entidades de Tenencia de Valores Extranjeros” (investimenti provenienti da società di gestione
di attivi finanziari).
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Principali paesi investitori
Il Registro spagnolo degli investimenti presenta per i flussi dei capitali in arrivo, oltre ai dati
relativi ai paesi d’origine immediata dell’investimento, quelli relativi ai paesi d’origine del titolare
ultimo degli investimenti (in terminologia inglese “ultimate beneficial owner”). Questa seconda
classifica, utilizzata nella presente nota congiunturale, riveste un maggiore interesse dato che
permette di saltare la catena di società intermediarie che il gruppo investitore potrebbe avere in
altri paesi ed arrivare, pertanto, a conoscere l’effettiva provenienza dell’investimento.
Investimenti lordi produttivi in Spagna* - Ranking per paesi 1º semestre 2016
(valori in milioni di euro)
Paesi d’origine ultima dell’investimento “ultimate beneficial owner”
Nº Paesi
1. LUSSEMBURGO
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
GERMANIA
PAESI BASSI
REGNO UNITO
CANADA
FRANCIA
CINA
CILE
FILIPPINE
SPAGNA 1
19. ITALIA
TOTALE GLOBALE
1º sem. 2016
Mln €
% Totale
% 16/15**
1º sem. 2015
Mln € % Totale
1.392,17
20,73
-27,04
1.908,11
20,27
1.100,80
707,41
639,96
514,05
499,13
222,69
145,14
142,84
130,48
16,39
10,53
9,53
7,65
7,43
3,32
2,16
2,13
1,94
204,62
-43,04
-19,68
17.325,42
-59,77
-58,92
3.021,29
255,24
-36,07
361,37
1.241,90
796,73
2,95
1.240,54
542,08
4,65
40,21
204,10
3,84
13,19
8,46
0,03
13,18
5,76
0,05
0,43
2,17
53,91
6.715,53
0,80
100,00
-1,53
-28,67
54,75
9.415,27
0,58
100,00
* Dati provvisori - ETVE escluse. ** Variazione rispetto allo stesso periodo del 2015
1 La posizione spagnola riflette i cosiddetti ‘round trip’, capitali provenienti dall’estero che hanno come titolare ultimo
un residente spagnolo.
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
10
Il ranking dei principali investitori è capeggiato dal Lussemburgo con un valore di 1.392 milioni
di euro ed una flessione del 27% rispetto al primo semestre del 2015.
Al secondo posto si trova la Germania che ha segnato un forte incremento, passando dai 361
milioni di euro del periodo gennaio/giugno 2015 agli attuali 1.101 milioni di euro. Seguono nella
graduatoria Paesi Bassi (707,4 mln € /-43%) e Regno Unito (640 mln € /-19,7%) entrambi con
andamenti negativi. Il Canada ─ che occupa la quinta posizione ─ ha registrato, invece, una
crescita esponenziale raggiungendo i 514 milioni di euro (2,95 mln € nel primo semestre del
2015). Da segnalare che la Spagna (130,5 mln €) occupa il decimo posto nel ranking dei flussi
di IDE in entrata al paese, tale posizione viene spiegata dagli investimenti provenienti
dall’estero che hanno come titolare ultimo un residente spagnolo (si tratta dei cosiddetti ‘roundtrip investment’).
Gli investimenti italiani in Spagna hanno registrato nel primo semestre del 2016 una flessione
dell’1,5% attestandosi sui 54 milioni di euro, contro i 54,8 milioni di euro dello stesso periodo del
2015.
Distribuzione settoriale degli investimenti esteri in Spagna
Distribuzione settoriale degli investimenti lordi esteri in Spagna* (valori migliaia di euro)
1º sem. 2016
CNAE**
01 al 03
05 al 09
10 al 33
35
36 al 39
41 al 43
45 al 47
49 al 53
55 al 56
58 al 63
64 al 66
68
69 al 75
77 al 82
Settore
Agricoltura, zootecnia, silvicultura e
pesca
000 € % Tot.
1º sem. 2015
%16/15***
000 €
% Tot.
66.390,80
0,99
0,30
66.195,08
0,70
Industrie estrattive
Industria manifatturiera
Fornitura energia elettrica, gas, vapore,
aria condizionata
32.200,45
1.605.655,01
0,48
23,91
84,65
-1,92
17.438,81
1.637.032,22
0,19
17,39
83.828,30
1,25
-95,72
1.958.869,37
20,81
Distribuzione acqua, gestione di rifiuti...
Edilizia
Comm. ingrosso e dettaglio, riparazione
autoveicoli, motocicli
Trasporto e magazzinaggio
3.085,85
777.995,97
0,05
11,59
-51,61
-13,48
6.376,71
899.224,20
0,07
9,55
416.833,71
6,21
-61,37
1.079.087,81
11,46
486.865,36
443.068,96
7,25
6,60
-10,57
123,07
544.391,49
198.626,48
5,78
2,11
233.436,95
3,48
65,77
140.822,47
1,50
684.700,00
1.155.856,76
10,20
17,21
3,20
-5,31
663.441,55
1.220.684,97
7,05
12,96
446.704,30
6,65
64,51
271.535,82
2,88
87.243,86
1,30
-35,70
135.684,26
1,44
191.667,57
2,85
6.715.533,85 100,00
-66,72
-28,67
575.860,76
9.415.272,00
6,12
100,00
Ind. alberghiera e ristorazione
Servizi di informazione e
comunicazione
Settore finanziario ed assicurativo
Attività immobiliare
Att. professionali, scientifiche e
tecniche
Attività amministrative e servizi di
supporto
Altri
TOTALE
* Dati provvisori - esclusi ETVE (Società di gestione di attivi finanziari).
** Codici CNAE 2009/versione spagnola della classificazione NACE (National Classification of Economic Activities).
*** Variazione rispetto allo stesso periodo del 2015
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
11
La distribuzione settoriale degli IDE nel primo semestre del 2016 colloca al primo posto
l’industria manifatturiera con 1.605,7 milioni di euro ed un flessione dell’1,9% rispetto allo
stesso periodo del 2015.
Tra le attività manifatturiere spicca la fabbricazione di altri prodotti in ceramica per uso tecnico e
industriale (Ateco 2344) che ha ricevuto 785 milioni di euro. L’industria alimentare, con 259
milioni di euro, ha subito una forte contrazione rispetto ai 918 milioni investiti nei primi sei mesi
dell’anno scorso. Da segnalare, inoltre, l’industria del legno e del sughero (138,6 mln €), la
fabbricazione di prodotti informatici ed elettronici (105 mln €) e il settore metallurgico (101 mln
€).
Seguono all’attività manifatturiera nella graduatoria degli investimenti in arrivo al paese, quella
immobiliare (1.156 mln €) ed il settore edilizio (778 mln €), entrambi con andamenti negativi.
Completano le prime cinque posizioni del ranking, il settore finanziario ed assicurativo (685 mln
€) e il trasporto e magazzinaggio (487 mln €).
Distribuzione geografica degli investimenti esteri in Spagna
Per quanto riguarda la distribuzione geografica degli IDE all’interno del territorio spagnolo, la
regione di Madrid, con 3.425 milioni di euro, continua ad essere la principale destinazione dei
capitali esteri e ha rappresentato, nel primo semestre del 2016, il 51% del totale investito nel
Paese. Al secondo posto si trova la Catalogna (1.058 mln €) seguita da: Navarra (818 mln €),
Asturie (288 mln €) e Isole Baleari (261 mln €).
Investimenti spagnoli all’estero
Nel primo semestre del 2016, gli investimenti spagnoli all’estero hanno registrato performance
negative, con flessioni del 53,3% nei valori lordi (10.097 mln €) e del 41,2% in quelli netti (8.471
mln €).
L’analisi degli investimenti produttivi (esclusi ETVE) riflette contrazioni ancora più significative;
infatti, i flussi lordi hanno subito una riduzione del 72,9% attestandosi sui 5.650 milioni di euro e
quelli netti sono passati dai 13.903 milioni di euro del primo semestre del 2015 agli attuali 5.129
milioni di euro (-63,1%). Per quanto riguarda le ETVE, si è verificato un fortissimo incremento
sia in termini lordi che netti.
Invest. Totali
-esclusi ETVE
- ETVE
Investimenti spagnoli all’estero * (valori milioni di euro)
1º sem. 2014
1º sem. 2015
1º sem. 2016
Lordi
Netti
Lordi
Netti
Lordi
Netti
Mln €
%16/15**
Mln €
%16/15**
1.787
21.615
14.393
10.097
-53,29
8.471
-41,15
10.954
9.281
961
20.810
13.903
5.650
-72,85
5.129
-63,11
1.674
826
805
490
4.447
452,42
3.342
582,04
* Dati provvisori
** Variazione rispetto allo stesso periodo del 2015
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
12
Principali paesi ricettori
Nel primo semestre del 2016, il ranking dei paesi ricettori degli IDE spagnoli è capeggiato dagli
USA che hanno ricevuto 1.259 milioni di euro (22,3% del totale), volume destinato per circa il
61% alle attività di consulenza informatica.
Al secondo posto si trova il Lussemburgo con 1.166 milioni di euro che, per oltre l’81%, ha
assorbito la costruzione di edifici residenziali. La terza destinazione dei capitali spagnoli sono
stati i Paesi Bassi che hanno ricevuto 1.095 milioni di euro diretti per la quasi totalità (95,8%)
alla produzione di cemento.
Segue il Venezuela, paese in cui la totalità degli investimenti spagnoli (448,2 mln €) sono stati
destinati all’estrazione di petrolio greggio. Completa la graduatoria dei primi cinque paesi
ricettori, la Corea del Sud con 197,7 milioni di euro investiti nel settore delle attività immobiliari.
Investimenti lordi spagnoli all’estero*- Ranking paesi ricettori (valori in milioni di euro)
Nº Paesi
1º sem. 2016
Mln €
% Totale
%16/15**
1º sem. 2015
Mln €
% Totale
1. STATI UNITI D’AMERICA
1.259,40
22,29
93,25
651,71
3,13
2. LUSSEMBURGO
1.165,96
20,64
1.815,49
60,87
0,29
3. PAESI BASSI
1.095,03
19,38
964,27
102,89
0,49
4. VENEZUELA
448,24
7,93
33.350,75
1,34
0,01
5. COREA DEL SUD
197,72
3,50
14.545,93
1,35
0,01
6. PORTOGALLO
163,19
2,89
-26,87
223,14
1,07
7. ITALIA
143,32
2,54
-85,24
971,31
4,67
8. CILE
125,62
2,22
17,06
107,31
0,52
9. REEGNO UNITO
119,07
2,11
-96,78
3.696,07
17,76
103,03
1,82
-84,53
666,18
3,20
5.649,68
100,00
-72,85
20.809,82
100,00
10. FRANCIA
TOTALE GLOBALE
* Dati provvisori, esclusi gli ETVE ** Variazione rispetto allo stesso periodo del 2015
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
L’Italia, con un valore di 143,3 milioni di euro, occupa il settimo posto; la quota italiana sul totale
degli IDE in uscita si è attestata nel primo semestre del 2016 al 2,54% contro il 4,67% dello
stesso periodo dell’anno scorso.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
13
Distribuzione settoriale
Nel primo semestre del 2016, gli investimenti spagnoli all’estero si sono concentrati in pochi
settori.
Distribuzione settoriale degli investimenti lordi spagnoli all’estero* (valori migliaia di euro)
1º sem. 2016
1º sem. 2015
000 €
% Tot.
000 €
59.976,47
621.277,67
1.317.631,67
1,06
11,00
23,32
33.972,60
7.804.574,19
1.074.554,57
0,16
37,50
5,16
348.234,74
6,16
648.134,18
3,11
27,91
1.302.415,80
0,00
23,05
2.132,46
492.020,88
0,01
2,36
213.534,44
3,78
141.781,56
0,68
71.766,79
1,27
496.369,17
23.923,80
0,42
12.470,05
851.556,92
15,07
5.065.233,12
428.527,08
7,58
4.227.403,49
336.477,56
5,96
720.345,79
5.107,55
0,09
28.196,14
55.793,61
0,99
23.294,16
13.426,88
0,24
39.335,06
5.649.678,89 100,00
20.809.817,42
* Dati provvisori, esclusi gli ETVE ** Codici CNAE 2009 / versione spagnola della classificazione NACE (National
Classification of Economic Activities)
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
2,39
0,06
24,34
20,31
3,46
0,14
0,11
0,19
100,00
CNAE**
01 al 03
05 al 09
10 al 33
35
36 al 39
41 al 43
45 al 47
49 al 53
55 al 56
58 al 63
64 al 66
68
69 al 75
77 al 82
Altri
TOTALE
Settore
Agricoltura, zootecnia, silvicultura e pesca
Industrie estrattive
Industria manifatturiera
Fornitura energia elettrica, gas, vapore…
Distribuzione acqua, gestione di rifiuti...
Edilizia
Comm. ingrosso e dettaglio, riparazione
autoveicoli, motocicli
Trasporto e magazzinaggio
Ind. alberghiera e ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Settore finanziario ed assicurativo
Attività immobiliare
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Attività amministrative e servizi di supporto
% Tot.
Come si evince dalla tabella precedente, l’industria manifatturiera (1.317,6 mln €) e le attività
relative a: edilizia (1.302,4 mln €), servizi di informazione e comunicazione (851,6 mln €) e
industrie estrattive (621,3 mln €) hanno rappresentato il 72,4% del totale degli investimenti
spagnoli all’estero. Come già accennato, i Paesi Bassi sono stati i principali ricettori degli
investimenti realizzati nell’industria manifatturiera ed in particolare nella produzione di cemento;
il Lussemburgo spicca nel settore dell’edilizia e gli USA nelle attività di informazione e
comunicazione, mentre nell’ambito delle industrie estrattive è stato il Venezuela la destinazione
più favorita dagli investimenti spagnoli.
Seguono con valori più ridotti: il settore finanziario e assicurativo (428,5 mln €), la fornitura di
energia elettrica, gas, vapore (348,2 mln €) e l’attività immobiliare (336,5 mln €).
Distribuzione delle zone di origine degli investimenti spagnoli all’estero
Per quanto riguarda, infine, le zone di origine dei capitali spagnoli nel primo semestre del 2016,
spicca la Comunità di Madrid con 3.471,5 milioni di euro ed una quota del 61,4% del totale.
Seguono Catalogna (1.137,2 mln €), Galizia (522 mln €), Asturie (200,1 mln €) e Paesi Baschi
(149,2 mln €).
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
14
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / ITALIA
La bilancia commerciale bilaterale Spagna/Italia, sulla base dei dati di fonte spagnola, ha
mantenuto i saldi negativi per l’Italia nel primo semestre del 2016. Tale deficit si è attestato sui
1.166 milioni di euro (differenza tra gli 8.993 milioni di euro dell’import locale di prodotti italiani
ed i 10.159 milioni di euro dell’export spagnolo verso il mercato italiano), segnando un
incremento del 32,5% rispetto agli 880 milioni di euro del periodo gennaio/giugno 2015.
Questo incremento del deficit risponde al maggior dinamismo delle vendite spagnole che hanno
registrato una crescita dell’8% contro il 5,4% di quelle italiane.
BILANCIA COMMERCIALE SPAGNA/ITALIA (Valori in milioni di euro)
Import
Export
Anno
spagnolo
Var %
spagnolo
Var %
dall’Italia
verso l’Italia
2013
1.120
-1,1
3.822
-1,4
2014
1.160
3,6
4.450
16,4
Agroalimentare
2015*
1.327
14,4
4.536
1,9
(bevande incluse)
1º sem. 2015*
610
11,7**
2.370
6,3**
1º sem. 2016*
673
10,3**
2.269
-4,3**
2013
2.991
-5,8
2.348
-3,9
2014
3.287
9,9
2.490
6,4
2015*
3.714
13,0
2.813
13,0
Beni di Consumo
1º sem. 2015*
1.843
18,6**
1.320
8,9**
1º sem. 2016*
1.726
-6,3**
1.478
12,0**
2013
10.773
-9,0
10.277
-3,1
2014
11.377
5,6
10.476
1,9
Prodotti industriali
2015*
12.271
7,9
11.321
8,1
e tecnologici
1º sem. 2015*
6.076
3,1**
5.719
9,3**
1º sem. 2016*
6.594
8,5**
6.412
12,1**
2013
14.884
-7,8
16.447
-2,1
2014
15.824
6,3
17.415
5,9
2015*
17.312
9,4
18.669
7,2
TOTALE
1º sem. 2015*
8.529
6,7**
9.409
8,5**
1º sem. 2016*
8.993
5,4**
10.159
8,0**
Saldo per
l’Italia
-2.702
-3.290
-3.209
-1.760
-1.596
643
797
901
523
248
496
901
950
357
182
-1.563
-1.591
-1.357
-880
-1.166
* Dati provvisori.
** Variazione % rispetto all’identico periodo dell’anno precedente.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Il commercio tra i due paesi si concentra nel macrocomparto dei prodotti industriali e
tecnologici che, nel primo semestre del 2016, ha rappresentato il 73,3% delle vendite italiane al
mercato spagnolo ed il 63,1% di quelle spagnole verso l’Italia. I beni di consumo sono, per
l’Italia, il secondo gruppo dell’interscambio con una quota del 19,2% del totale; per la Spagna
rappresentano il 14,5%.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura – II trimestre 2016
15
Per quanto riguarda il commercio agroalimentare, spicca l’aumento
(+10,3%) al mercato spagnolo che sono passate dai 610 milioni
gennaio/giugno 2015 agli attuali 673 milioni di euro. Tuttavia, il saldo
nettamente favorevole alla Spagna e giustifica lo squilibrio della
complessiva italiana.
delle vendite italiane
di euro del periodo
di questo comparto è
bilancia commerciale
L’Italia si colloca al quarto posto nel ranking dei fornitori della Spagna, preceduta da Germania,
Francia e Cina. La quota italiana sul totale import spagnolo del primo semestre dell’anno in
corso è cresciuta di quattro decimi, attestandosi al 6,6%. Nella graduatoria dei clienti dell’export
spagnolo, l’Italia occupa la terza posizione, dietro la Francia e la Germania. La quota italiana
sul totale delle esportazioni locali è del 7,9%.
Importazioni spagnole di prodotti italiani
Sulla base dei dati provvisori del primo semestre del 2016, i prodotti chimici mantengono la
prima posizione nella graduatoria delle vendite italiane a questo mercato, con un valore di
1.279 milioni di euro ed una quota sul totale del 14,2%. Nel periodo in esame le esportazioni
italiane di questi prodotti hanno registrato un aumento del 2,2%.
IMPORTAZIONI SPAGNOLE DI PRODOTTI ITALIANI
Ranking merceologico per settori – 1º semestre 2016* (valori in milioni di euro)
% sul totale
Settori merceologici
Mln €
Var.% 16/15**
export italiano
1.279
2,2
14,2
1. Prodotti chimici 1
2. Apparecchiature, componenti per veicoli
676
-10,6
7,5
3. Autovetture
587
46,8
6,5
4. Combustibili e lubrificanti
484
19,5
5,4
5. Prodotti siderurgici e di fonderia
474
0,6
5,3
6. Abbigliamento
375
-2,1
4,2
7. Appar. e componenti elettronici e informatici
221
54,5
2,5
8. Materie tessili
215
-0,5
2,4
9. Prodotti semilavorati metallici non ferrosi
202
-9,4
2,2
10. Confezioni e imballaggi
174
3,6
1,9
TOTALE export italiano verso la Spagna (incluse
8.993
5,4
100,0
le voci non riportate in tabella)
* Dati provvisori
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
1 Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti
di plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Al secondo posto si trovano le apparecchiature e componenti per veicoli con un valore di 676
milioni di euro ed una significativa flessione del 10,6% rispetto ai primi sei mesi del 2015.
Seguono le autovetture che hanno registrato, invece, un forte incremento (+46,8%),
attestandosi sui 587 milioni di euro.
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Completano il ranking delle prime cinque posizioni, i combustibili e lubrificanti (484 mln €) e i
prodotti siderurgici e di fonderia (474 mln €) che hanno segnato crescite del 19,5% e dello 0,6%
rispettivamente.
Da segnalare, inoltre, i buoni risultati ottenuti da apparecchiature e componenti elettronici e
informatici che, con un valore di 221 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 54,5%
rispetto al primo semestre del 2015.
Esportazioni spagnole verso l’Italia
Nel primo semestre del 2016, le autovetture capeggiano il ranking delle vendite spagnole al
mercato italiano con una quota sul totale del 20,4% (2.068 mln €) ed un forte incremento del
63,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. Al secondo posto si trovano i prodotti chimici che
hanno registrato, invece, una flessione del 1,1% attestandosi sui 1.402 milioni di euro.
ESPORTAZIONI SPAGNOLE VERSO L’ITALIA
Ranking merceologico per settori – 1º semestre 2016* (valori in milioni di euro)
Var.%
% sul totale
Settori merceologici
Mln €
16/15**
import italiano
1. Autovetture
2.068
63,1
20,4
2. Prodotti chimici 1
1.402
-1,1
13,8
3. Abbigliamento
509
14,1
5,0
507
-5,6
5,0
4. Olio di oliva
5. Pesce e frutti di mare (crostacei e molluschi)
391
14,0
3,8
6. Prodotti siderurgici e di fonderia
361
-23,0
3,6
7. Apparecchiature, componenti per veicoli
355
9,2
3,5
8. Minerali metallici e non metallici
280
5,3
2,8
9. Frutta fresca e congelata
253
-22,2
2,5
10. Prodotti semilavorati metallici non ferrosi
225
11,4
2,2
TOTALE import italiano di prodotti spagnoli
10.159
8,0
100,0
(incluse le voci non riportate in tabella)
* Dati provvisori
** Variazione rispetto al 1º semestre del 2015
1
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti
di plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Segue l’abbigliamento con un valore di 509 milioni di euro ed una crescita del 14,1%.
Completano le prime cinque posizioni: olio di oliva (507 mln €/-5,6%) e pesce e frutti di mare
(391 mln €/ +14%).
Nel primo semestre del 2016 spiccano, inoltre, le vendite spagnole di apparecchiature e
componenti per veicoli (355 mln €) e di prodotti semilavorati metallici non ferrosi (225 mln €)
che hanno registrato aumenti del 9,2% e dell’11,4% rispettivamente.
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INVESTIMENTI CON L’ITALIA
Investimenti italiani in Spagna
Nel primo semestre del 2016, gli investimenti italiani in Spagna si sono attestati sui 53,9 milioni
di euro, segnando una flessione dell’1,53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per settori di attività, i capitali italiani hanno privilegiato il commercio al dettaglio che ha ricevuto
13,7 milioni di euro ed in particolare quello di articoli medicali e ortopedici in esercizi
specializzati (7 mln €).
Al secondo posto si trovano le attività immobiliari con 7 milioni di euro, seguite da commercio
all’ingrosso di parti e accessori per autoveicoli (5,8 mln €) e da assicurazioni, riassicurazioni e
fondi di pensione (4,4 mln €). Completa la graduatoria merceologica delle prime cinque
posizioni, il commercio all’ingrosso ─ escluso quello di autoveicoli ─ (4,3 mln €); in quest’ultimo
settore di attività spiccano il commercio di pesce, frutti di mare e altri prodotti alimentari (2,5 mln
€) e quello di abbigliamento e calzature (1,5 mln €).
Altri settori rilevanti degli investimenti italiani in Spagna nel periodo in esame sono stati:
fabbricazione di prodotti in gomma e materie plastiche (4 mln €); settore editoria (3,3 mln €);
servizi di alloggio (1,6 mln €); allevamento di pollame (1,5 mln €) e industria tessile (1,1 mln €).
Le regioni spagnole che hanno ricevuto i maggiori volumi di capitali italiani nel periodo
gennaio/giugno 2016 sono state: Catalogna (21 mln €), Madrid (18,5 mln €) e Aragona (4 mln
€).
Investimenti spagnoli in Italia
Nel primi sei mesi del 2016, gli investimenti spagnoli in Italia hanno registrato una forte
contrazione passando dai 971,3 milioni di euro del periodo gennaio/giugno 2015 agli attuali
143,3 milioni di euro. Tale andamento ha ridotto la quota italiana sul totale degli IDE locali in
uscita al 2,54% contro il 4,67% del primo semestre del 2015.
I servizi finanziari sono stati i principali ricettori dei capitali spagnoli con 82 milioni di euro ed
una quota sul totale degli IDE locali in Italia del 57,2%. Al secondo posto si trova la produzione
di vini con un valore di 28,6 milioni di euro. Seguono la produzione di alluminio (17,2 mln €), la
fabbricazione di apparecchi elettromedicali (3,7 mln €) e la costruzione di strade e autostrade
(3,5 mln €).
Le regioni spagnole che hanno concentrato la totalità degli investimenti realizzati in Italia, nel
primo semestre del 2016, sono state: Madrid (138,7 mln €), Catalogna (3,9 mln €) e la
Comunità Valenciana (750.000 €). I capitali madrileni hanno privilegiato i servizi finanziari
seguiti dalla produzione di vini e di alluminio; la Catalogna ha destinato i suoi investimenti in
Italia alla costruzione di strade e autostrade.
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ICE – Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ufficio di Madrid
Agustín de Betancourt, 3
28003 Madrid
Tel.: +34 91 597 47 37 Fax: +34 91 556 81 46
E-mail: [email protected]
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