COMUNICATO STAMPA - Comune di Cagliari

Transcript

COMUNICATO STAMPA - Comune di Cagliari
A Cagliari - nell’ambito del progetto “Sotto il segno del contemporaneo”
dedicato alla straordinaria stagione culturale in cui la città, tra il 1965–1975,
fu faro illuminato e punto di rifrimento nazionale nella ricerca e nel campo
sociale dell’arte - si apre un’intensa monografica dedicata a ROSANNA ROSSI:
tra i grandi protagonisti dell’astrazione in Italia.
COMUNICATO
STAMPA
PERCORSI ININTERROTTI è una mostra in due riprese che racconta la continua
e progressiva sperimentazione di questa straodinaria artista capace di
coniugare metodo, tecnica, ritmo e rigore a una grande libertà espressiva e
sfide continue non ancora concluse.
Cagliari, Gallerie Comunale d’Arte
31 maggio – 30 ottobre 216
Cagliari, C.ARTE.C – Cava Arte Contemporanea
21 luglio – 30 ottobre
Straordinario connubio di vitalità creativa e ricerca di sperimentazione e
rinnovamento dei propri linguaggi, Rosanna Rossi nata a Cagliari nel 1937 (dove
tutt’ora vive e lavora), tra i principali esponenti dell’astrazione in Italia, ha attraversato
con la sua opera oltre sessant’anni della storia artistica del nostro Paese, contribuendo
a immettere la Sardegna nel circuito nazionale e internazionale.
Alla creatrice delle Lacerazioni, dei vibranti e meticolosi dipinti Carati o dei più recenti
Camouflage, alla sua lunga e ricca attività, la Città e i Musei Civici di Cagliari dedicano
ora un grande omaggio con la mostra monografica, in due riprese, Percorsi ininterrotti.
Curata da Maria Luisa Frongia, Marzia Marino e Anna Maria Montaldo, la prima parte
della mostra - nelle sale della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, dal 31 maggio al 30
ottobre 2016 - ripercorre gli snodi fondamentali del percorso ininterrotto dell’artista:
dalle composizioni astratte dei primissimi anni Settanta fino ai lavori più attuali,
attraverso una selezione di opere che mettono in luce il rigore e l’originalità dei
processi creativi, sia nella ricerca pittorica che nell’incisione.
La seconda parte dell’esposizione, che inaugurerà il 21 luglio nel nuovo spazio
espositivo dei Musei Civici, C.ARTE.C – Cava Arte Contemporanea, presenterà invece al
pubblico la ricerca più innovativa e sperimentale di Rosanna Rossi: “gli altri materiali”,
i lavori di assemblaggio e i ready-made degli anni Novanta, i vetri, i “corpi spinosi” e gli
interventi di arte pubblica documentati da foto e video.
Rosanna Rossi
photo Anna Marceddu
Porte d’Oriente, 2011
(particolare) pastello su carta Arches a
mano ,cm 154 x 105
PERCORSI ININTERROTTI - pag.2
Cagliari non cessa dunque - dopo la ricca programmazione del 2015 quale Capitale
Italiana della Cultura e dopo l’evento espositivo “Eurasia” con il Museo Statale
Ermitage - di promuovere eventi e percorsi d’arte, di riflettere sulla sua storia artistica e
culturale, d’intrecciare passato e presente, creando spazi e occasioni per nuovi fermenti
capaci di innervare la città, i suoi quartieri, la realtà sociale e urbana.
Percorsi ininterrotti s’inserisce all’interno del progetto “Sotto il segno del
contemporaneo” con il quale i Musei Civici di Cagliari intendono valorizzare, attraverso
una serie di mostre monografiche, la straordinaria stagione e la temperie culturali che,
dal 1965 al 1975, ha visto la città protagonista e faro illuminato in Italia nella ricerca e
nel campo sociale dell’arte, in un dibattito vivo e aperto.
Gli inizi di questo processo risalgono, in realtà, al decennio precedente quando, a
Cagliari, la formazione di nuovi gruppi (Studio 58, Gruppo di Iniziativa Democratica,
Gruppo Transazionale) determinò una vera svolta.
Si trattava di giovani artisti, di varia estrazione regionale e scolastica, insofferenti nei
confronti del conservatorismo ancora prevalente nell’isola, determinati a cambiare il
registro dominante a favore delle poetiche contemporanee.
Fu allora che Ugo Ugo, direttore della Galleria Comunale d’Arte, spinto dal desiderio
di documentare, all’interno del patrimonio civico le tendenze e gli indirizzi della
ricerca artistica contemporanea, in campo nazionale ed internazionale, si impegnò
nell’ambizioso progetto di costituire una Collezione d’Arte Contemporanea.
Un ruolo di preminente importanza ebbe l’Università degli Studi di Cagliari nella quale
insegnavano personalità di prestigio quali Corrado Maltese, Gillo Dorfles, Marisa Volpi
Orlandini e Salvatore Naitza.
Il loro contributo fu determinante per la selezione degli artisti e delle opere. Dopo circa
otto anni, nel 1975, si giunse all’inaugurazione della mostra Materiali per un centro
pubblico d’arte contemporanea.
Ottantadue opere di artisti nazionali ed internazionali - da Ugo Nespolo a Nanda Vigo,
da Valerio Adami a Mimmo Rotella da Eddie Allen a Eduardo Arroyo - tutte realizzate
tra la fine degli anni Sessanta e il 1974 e riconducibili ai principali movimenti artistici
contemporanei: l’astrazione e la Pittura analitica, l’Arte pop, l’Arte Concettuale e
l’Arte povera, l’Arte minimal, l’Arte cinetica e programmata. Opere che il pubblico
presto potrà rivedere a Palazzo di Città, ove saranno riallestite dal prossimo 1 luglio.
Tra gli artisti locali allora selezionati per far parte della raccolta – tutti esposti in
questa occasione nella prima sala della mostra, ad accompagnare nel clima e nel
contesto culturale del tempo – ci furono Giovanni Campus, Tonino Casula, Luigi
Mazzarelli, Igino Panzino e Gaetano Pinna, impegnati in quel momento in ricerche
percettive; Italo Antico, Ermanno Leinardi e Cipriano Mele con la loro indagine della
forma; Luciano Muscu e l’espressionismo materico della scultura; i cultori della pittura,
Gaetano Brundu, Primo Pantoli, Giuseppe Pettinau e, naturalmente, Rosanna Rossi.
****
A introdurci alla scoperta della personale ricerca pittorica dell’artista - continua e
progressiva, fatta da una parte di metodo, tecnica, ritmo e rigore, dall’altra di libertà
espressiva, sperimentazione e sfide continue - sarà il suo giovanile Autoritratto.
Rientrata in Sardegna dopo gli studi all’Istituto d’Arte Zileri di Roma, Rosanna espone
con Studio 58 in diverse occasioni, alternando la figurazione espressionista con un più
solido impianto realistico; ma è nel decennio successivo che la ricerca dell’artista si
orienta verso l’astrazione. Rosanna Rossi scopre allora la geometria della natura. Sono
anni in cui è vivace il dibattito internazionale intorno al “fare pittura” che diventa
essa stessa oggetto d’indagine da parte degli artisti, perdendo ogni connotato di
referenzialità e di riferimento naturalistico. L’interesse si sposta verso i processi
Bande colorate, 1972
acrilico su tela, cm 150 x 200
Firenze Solingen Sarajevo, 1993
sacchi di juta e polvere di pastello,
cm 350 x 160
I guanti dell’incisore, 1992
tecnica mista su compensato,
cm 150 x120
Giallo, 1986
acrilico e olio su tela di lino
PERCORSI ININTERROTTI - pag.3
operativi e a tal fine si analizza il rapporto tra i suoi elementi fondamentali: il colore,
il segno, la tela.Rosanna Rossi punta sul colore. Nelle Bande colorate la tela è un
campo pittorico che calamita o respinge le strisce cromatiche. Ritmo, spazio, colore,
orchestrati con raffinatissima sensibilità, con una leggerezza che avvicina l’acrilico alla
luminosità e alla trasparenza dell’acquarello, al colore-luce del cubismo orfico.
Colore e materia. Da principio sono le Garze, lavate e arrotolate, tirate sulla tela e
compresse. In seguito gli Spaghi, spesso allineati orizzontalmente, scorrono paralleli
sulla tela di lino.
Agli inizi degli anni Ottanta nascono le Lacerazioni: carta su carta, spezzata,
strappata, lacerata e poi ricomposta all’interno di un ovale, chiuso ma non per questo
limitato. E lacerazioni cromatiche sono gli “attraversamenti” che l’artista dedica a
Gustav Klimt in occasione della mostra al Kulturinstitut di Vienna (1983). Macchie di
colore irregolari nella forma e nei toni, interruzioni ritmiche e musicali dello spazio,
squarci caleidoscopici nei quali l’acquarello esalta la propria trasparenza.
Nel 1986 Rosanna Rossi partecipa alla XI Quadriennale di Roma. Nei dipinti esposti,
tra i quali Touareg blue, prende forma la meticolosa tecnica, poi perfezionata nei
Carati. Alla scrupolosa preparazione della tela, sulla quale l’artista stende il colore
per velature, segue una tessitura di infinite righe sfumate e vibranti, ottenute con un
pennello sottilissimo. Il tempo della stesura determina il movimento e il ritmo.
Negli anni Novanta l’artista approfondisce la sua ricerca sulla materia con un
approccio informale che spesso sconfina nella pratica dell’assemblaggio e del readymade. 1992 Firenze Solingen Sarajevo. La polvere rossa e blu si sovrappone e si insinua
nelle trame della juta. Materiali umili trasferiti nel grandissimo formato (tre metri e
mezzo d’altezza) urlano il dramma universale della guerra.
Guanti da cucina, pagliette d’acciaio, spazzole, strumenti di uso comune diventano
oggetti da assemblare per creare metafore del quotidiano.
La necessità antiaccademica trova linfa vitale negli interventi di Arte Pubblica con i
quali l’artista dialoga con lo spazio circostante e con la comunità del territorio: attività
nello specifico di cui darà testimoninza la seconda parte della mostra che aprirà dal
21 luglio nelle ex cave cagliaritane, recentemente trasformate dal Comune con i Musei
Civici in spazio espositivo museale per i linguaggi del contemporaneo.
Al rigore e all’affinamento delle tecniche personalissime, si affianca l’esaltazione
dei supporti, dei “residui” e delle loro infinite, e non sempre prevedibili, potenzialità
espressive. Nascono gli Archetipi e gli Scarti (2002 - 2003), due momenti creativi non
antitetici ma complementari di una complessa operazione estetica che racconta
storie visibili e invisibili, attraverso impercettibili variazioni di luci e di ombre. La
caratteristica dei “neri” di Rosanna Rossi sta nella trasparenza che conservano
nonostante le sovrapposizioni e stratificazioni di colore. Le sue ombre non sono mai
azzeramento della luce, ma buio dal quale la luce scaturisce.
La serie Oscuro sole di tenebra (2004) ne è una prova. La leggerezza dell’acquarello si
alterna al tocco vellutato del pastello a colorare una parziale o totale eclissi solare.
Il cerchio, non sempre contenuto all’interno del foglio, è percorso da linee ondulate
e parallele, generatrici di un movimento ritmico che ricorda i fondali sabbiosi. Onde
abissali che ritroviamo nei timbri scurissimi del rosso, del rubino, dell’amaranto e della
porpora in Carignano (2007).
La mostra giunge fino a questi ultimi anni. Rosanna Rossi continua a “fare pittura”
anche nel secondo decennio del terzo millennio. Instancabile.
La sua pittura, espressione di luce, spalanca le Porte d’Oriente (2011) all’occhio
indagatore dello spettatore. I blu, i gialli e i rossi dei morbidi pastelli, stesi con le mani
nel formato verticale della carta, diventano porte d’accesso al valore della storia e della
cultura quando l’artista ripropone, a distanza di tempo il soggetto dei Camouflage
(Rashomon 2012), reticoli di forme geometriche, dal potente valore energetico, che
emergono dalle tele e dalle tavole come strade di quartiere.
Gerusalemme, 2000
ferro e filo spinato cm 232 x 160
Oscuro sole di tenebra, 2004
acquarello e pastello su carta e tela
cm 131 x 131
Senza titolo, anni Novanta
pagliette d’acciaio su tavola
cm 180 x 120
Forma sonata, 2008
olio e acrilico su tela di lino
cm 200 x 150
PERCORSI ININTERROTTI - pag.4
****
EVENTI COLLATERALI
Cagliari non potrà restare insensibile all’omaggio a Rosanna Rossi, occasione e motivo
di confronti e approfondimenti anche grazie a uno stimolante incrocio tra arti che
convolgerà il cinema e la musica.
A far rivivere infatti il clima effervescente, impegnato e di contestazione, sperimentale
e talvolta drammatico che ha caratterizzato gli anni ‘70, sarà il cinema, grazie alla
rassegna che animerà la mostra durante l’estate (nei Giardini Pubblici della Galleria
Comunale d’Arte, tutti i giovedì, proiezioni libere) dal 7 luglio al 1 settembre 2016.
Da Rashomon di Kurosawa del 1950 a Teorema di Pasolini del ‘68, da Lo specchio (1975)
del regista Andrej Tarkovskij a Tre colori: film blu del 1993 di Kieslowski, una selezione
di grandi pellicole attraversa la storia culturale del nostro Paese a suggerire, senza un
ordine cronologico o tematico, contenuti e tematiche.
Uno spazio importante sarà riservato alla musica, componente fondamentale
nell’opera della Rossi con concerti dedicati a Bach lungo un percorso temporale e
geografico che non trascurerà gli artisti fondamentali del panorama musicale del
secondo ‘900, da Luigi Nono ai Beatles da Berio a Bob Dylan.
Durante la rassegna Percorsi ininterrotti l’opera di Rosanna Rossi sarà inoltre
presentato l’Archivio Multimediale, recentemente realizzato, replicabile come
modello ideale per la catalogazione delle opere di un artista vivente.
Porte d’Oriente, 2011
pastello su carta Arches a mano
cm 154 x 105
Tondo blu, 2013
acrilico e olio su tela di cotone
Ø cm 150
Tondo arancione, 2013
acrilico e olio su tela di cotone
Ø cm 150
-
Informazioni per la stampa
Villaggio Globale International
Antonella Lacchin
T +39 0415904893 M +39 3357185874
[email protected]
Musei Civici di Cagliari
Marzia Marino
T +39 070 677 7598
[email protected]