Analisi di Rischio sito-specifica ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

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Analisi di Rischio sito-specifica ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
REGIONE LOMBARDIA
PROVINCIA DI LODI
Comune di Graffignana
Febbraio 2012
Committente:
Metallurgica Graffignana S.p.A.
Società incaricata:
Omnisyst S.p.A.
Area:
“Ex Metallurgica Graffignana”
Via S. Angelo, 6 – Graffignana (LO)
Oggetto:
Analisi di Rischio sito-specifica ai sensi
del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. – Revisione 2
Responsabile progetto:
Responsabile tecnico:
Collaboratori:
dott. biol. Adriano Biasiolo
dott. geol. Giovanni Porto
dott.ssa Francesca Oltolini
dott. geol. Dario Montesi
COPERNICO s.r.l.
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Amministrativa
Viale Volontari della Libertà, 35
33100 Udine (Ud)
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Ex Industria Metallurgica Graffignana
via S. Angelo 6 - Graffignana (LO)
INDICE
1.
Premessa ........................................................................................................ 2
2.
Esito delle indagini di caratterizzazione ................................................................ 3
3.
rilievo piezometrico .......................................................................................... 4
4.
Costruzione del Modello concettuale..................................................................... 4
5.
4.1.
Il modello concettuale di un sito ................................................................... 4
4.2.
Ubicazione e geometria della sorgente di contaminazione................................... 6
4.3.
Meccanismi di trasporto e modalità di esposizione............................................. 8
4.4.
Selezione degli inquinanti indicatori .............................................................11
4.5.
Definizione delle caratteristiche delle sostanze ...............................................13
4.6.
Definizione della concentrazione rappresentativa in sorgente.............................15
4.7.
Definizione dei dati geologici e ambientali......................................................19
4.8.
Fattori di trasporto ...................................................................................23
4.9.
Modalità di esposizione e bersagli .................................................................24
Calcolo dei rischi .............................................................................................27
5.1.
Definizione di rischio e criteri di accettabilità .................................................27
5.2.
Osservazioni sito-specifiche ........................................................................29
5.3.
Calcolo dei rischi sanitari............................................................................30
Rischio sanitario per inalazione di vapori e particolato outdoor ..................................... 30
Rischio sanitario per inalazione di vapori indoor ........................................................ 32
6.
Calcolo degli obiettivi sito-specifici......................................................................33
7.
Conclusioni ....................................................................................................37
TAVOLE e ALLEGATI ................................................................................................39
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1.
PREMESSA
Il presente documento, redatto su incarico della Società METALLURGICA GRAFFIGNANA S.p.A.,
costituisce la Revisione 2 dell’ Analisi di Rischio sito-specifica relativa all’area sita in Comune di
Graffignana (LO), via S. Angelo n. 6, denominata “ex Metallurgica Graffignana”.
Tale revisione è stata elaborata sulla base delle prescrizione espresse dagli Enti in sede di
Conferenza di servizi del 20.12.2011.
L’analisi di rischio è stata condotta utilizzando il software RBCA Tool Kit (versione 2.01 del 2008),
secondo la procedura di Livello 2.
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2.
ESITO DELLE INDAGINI DI CARATTERIZZAZIONE
L’area ex Metallurgica Graffignana è stata oggetto di due campagne di indagine, entrambe alla
presenza di tecnici ARPA:
•
Luglio 2006 - indagini preliminari mediante n. 18 trincee; sono stati analizzati n. 7 campioni
di suolo;
•
Marzo 2008 - indagini di caratterizzazione mediante n. 14 trincee, n. 4 sondaggi e n. 4
piezometri; sono stati analizzati n. 52 campioni di suolo e n. 4 campioni di acqua di falda.
I risultati di tali indagini sono stati dettagliatamente descritti nel documento “Esito delle indagini di
caratterizzazione” del Giugno 2008.
Nel mese di Luglio 2010 è stata condotta un nuova campagna di monitoraggio delle acque di falda
all’interno del sito.
I limiti normativi di riferimento per l’area in oggetto sono individuabili nella tabella 1 colonna A
dell’Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del d.lgs. 3 Aprile 2006 n. 152, definiti per i siti a
destinazione d’uso “Verde pubblico, privato e residenziale”, conformemente alla destinazione d’uso
prevista dal Piano di Intervento.
La contaminazione interessa esclusivamente la porzione meridionale del sito. Infatti in quasi tutti i
punti indagati in tale zona è stata accertata la presenza di inquinanti in concentrazioni superiori
alle CSC di Tab. 1A: ciò si è manifestato in modo diffuso per gli analiti appartenenti alla famiglia dei
Metalli pesanti (in particolare Cr III, Ni, Cu, Pb, As) e localmente per gli Idrocarburi Pesanti C>12 e
per alcuni Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA). Superamenti sono stati riscontrati da piano
campagna fino alla profondità massima di -6.0 m (nei punti Pz2 e S4).
La contaminazione è stata per lo più rinvenuta nell’orizzonte di riporto superficiale presente in
buona parte del sito, come descritto nel Piano di Caratterizzazione. Tale materiale è costituito da
terreno sabbioso-limoso frammisto a ghiaia, all’interno del quale possono essere presenti materiali
inerti, quali: frammenti di laterizi, macerie di demolizione, agglomerati di aspetto ferroso.
La metà settentrionale del sito, invece, non ha mai registrato concentrazioni anomale dei
contaminanti, sempre nettamente inferiori alle CSC di Tab. 1A.
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Le campagne analitiche condotte sulle acque di falda nel marzo 2008 e nel luglio 2010, in
contraddittorio con Arpa, non hanno riscontrato alcun superamento delle CSC (Tab. 2 dell’Allegato 5
al Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. 152/2006 e s. m. e i.), anche per i contaminanti che nei
terreni compaiono con valori significativi (idrocarburi C>12). Ciò fa ritenere che non si siano
verificati fenomeni di lisciviazione dei contaminanti dal suolo alla falda.
Si vedano in allegato le tabelle riassuntive dei risultati analitici, sia di parte che di ARPA. Nelle
Tavole 1 e 2 viene rappresentata la distribuzione dei superamenti delle CSC nel suolo per metalli e
idrocarburi.
3.
RILIEVO PIEZOMETRICO
Come richiesto dalla Conferenza di servizi del 20.12.2011, in data 17.02.2012 è stato effettuato il
rilievo planoaltimetrico dei piezometri realizzati in sito in fase di caratterizzazione ed è stata
quotata la soggiacenza della falda, che si attesta su una valore medio di -10.3 m da p.c..
Dalle elaborazioni svolte la direzione di falda risulta essere SO – NE, con un gradiente di 0.7%.
Si veda in Tavola 4 la piezometria di dettaglio, mentre si riporta in Allegato il rilievo topografico dei
piezometri e dei confini della Metallurgica.
4.
COSTRUZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE
4.1.
Il modello concettuale di un sito
La procedura di Analisi di rischio secondo lo standard ASTM (livello 2) richiede la ricostruzione del
Modello Concettuale del Sito (MCS), sulla base delle indagini di caratterizzazione del sito.
Per MCS si intende la schematizzazione, a fini modellistici, delle caratteristiche chimico-fisiche del
sito che regolano la migrazione del contaminante nelle diverse matrici ambientali; in particolare si
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evidenziano le potenziali relazioni tra: sorgente di contaminazione, modalità di trasporto del
contaminante e bersagli finali del contaminante.
Per l’identificazione dei percorsi di esposizione che potrebbero comportare rischio per la salute
umana occorre schematizzare la situazione reale definendo i percorsi attivi da quelli non attivi o
non “completi”. Un percorso di esposizione è composto essenzialmente da tre elementi
fondamentali: sorgente, tragitto e bersaglio.
La sorgente è la fonte di contaminazione, ovvero il comparto ambientale oggetto di
contaminazione; può costituire una continua fonte di alimentazione per il successivo percorso di
esposizione.
Il tragitto è definito dal percorso che le sostanze inquinanti seguono per arrivare al bersaglio; i
veicoli di diffusione sono costituiti da componenti ambientali attraverso le quali avviene la
migrazione della contaminazione.
Il bersaglio è il punto in cui le sostanze inquinanti vengono a contatto con i potenziali ricettori e
dove in effetti si manifesta l’eventuale danno sanitario/ambientale.
Nel momento in cui esiste un collegamento tra i tre elementi, la via di esposizione è attiva e
pertanto esiste un potenziale rischio per la salute pubblica.
Il seguente diagramma di flusso descrive un modello concettuale standard di un sito contaminato:
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Nel caso in oggetto, il numero di dati raccolti e la loro distribuzione permettono la ricostruzione di
un credibile modello concettuale del sito.
4.2. Ubicazione e geometria della sorgente di contaminazione
La sorgente di una contaminazione si differenzia in sorgente primaria e sorgente secondaria: la
sorgente primaria è rappresentata dall’elemento che è causa di inquinamento (es. accumulo di
rifiuti), la secondaria è identificata con il comparto ambientale soggetto a contaminazione (suolo,
acqua, aria).
La procedura di analisi di rischio prende in considerazione la sola sorgente secondaria, che può
trovarsi in due comparti ambientali:
•
zona insatura, a sua volta classificabile come suolo superficiale, compreso tra 0 ed 1 m di
profondità dal piano campagna e suolo profondo, con profondità maggiore di 1 m dal piano
campagna;
•
zona satura, o acqua sotterranea.
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In sito sono stati riscontrati rifiuti interrati (vd. Tavola 3) che costituiscono una sorgente primaria di
contaminazione. Tali rifiuti dovranno essere completamente rimossi, in conformità alla normativa
vigente e secondo quanto richiesto dagli Enti, e ad essi non verranno applicate le CSR sitospecifiche definite dalla presente analisi di rischio.
La Proprietà provvederà a presentare un piano di rimozione rifiuti.
La sorgente di contaminazione si trova nel suolo insaturo limitatamente alla metà meridionale
dell’area ex Metallurgica Graffignana.
La definizione della geometria dell’area sorgente è stata condotta conformemente alla procedura
indicata dalle Linee Guida ex APAT. L’area di indagine è stata suddivisa in poligoni di influenza
(poligoni di Thiessen) e sono poi stati considerati i poligoni nei quali si è verificato almeno un
superamento delle CSC, o comunque quelli che, pur non presentando un superamento, concorrono
alla definizione della sorgente sulla base dell’analisi di vicinato (vd. Tavola 6).
La sorgente di contaminazione risulta così cautelativamente definita ai fini dell’analisi di rischio. In
sede di bonifica potranno essere adottati dei criteri ragionati in relazione ai centri di pericolo.
Inoltre, come da verbale della Conferenza di servizi del 20.12.2011, “la perimetrazione della
sorgente di contaminazione in coincidenza con il confine di proprietà è da ritenersi accettabile solo
a condizione che venga garantito, mediante opportune verifiche dirette (anche contestuali ai
collaudi di bonifica), il rispetto delle CSC per tutti i contaminanti al confine del sito”.
Superamenti delle CSC (Tab. 1A del D.Lgs. 152/06, ma in alcuni punti anche della Tab. 1B) sono
stati evidenziati dal piano campagna fino ad una profondità massima di -6.0 m (in PZ2 e S4; i
campioni successivi, a -6.0/-8.0 m, sono risultati puliti), in zona insatura.
La sorgente si estende su una superficie di circa 3000 mq: si veda in Tavola 6 la delimitazione della
sorgente e le dimensioni lungo la direzione di falda e la direzione di vento prevalente.
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GEOMETRIA DELLA SORGENTE
PARAMETRO
VALORE
U.M.
FONTE
Profondità del tetto della contaminazione
0.0
m da p.c.
dai risultati delle indagini
Massima profondità della contaminazione
6.0
m da p.c.
dai risultati delle indagini
Estensione area contaminata
3000
mq
da poligoni di Thiessen
Lunghezza dell'area contaminata nella
direzione parallela alla direzione del vento
49
m
valore sito-specifico per direzione del
vento O-E (dati ARPA)
Lunghezza dell'area contaminata nella
direzione parallela alla direzione della falda
56
m
valore sito-specifico per direzione di
falda SO-NE
La locale direzione di flusso della falda è stata ricavata dal rilievo piezometrico condotto in sito
nel Febbraio 2012.
La direzione del vento è stata ricavata dai dati relativi alla stazione meteorologica di S.
Colombano: per il periodo considerato (2001-2009) i dati di ARPA indicano che i venti soffiano
prevalentemente da est verso ovest.
Rosa dei Venti - Stazione meteorologica di S. Colombano al Lambro
N
14000
12000
NO
NE
10000
8000
6000
4000
2000
O
E
0
SO
2001-2009
SE
S
4.3. Meccanismi di trasporto e modalità di esposizione
Il progetto di recupero dell’area dismessa ex Metallurgica Graffignana prevede di:
•
destinare alla costruzione di edifici residenziali la porzione settentrionale dell’area, in cui
le concentrazioni dei contaminanti sono sempre inferiori alle CSC (Tab. 1A);
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•
realizzare un’area destinata ad attrezzature sportive, parcheggi e percorsi pubblici in
corrispondenza della sorgente di contaminazione, prevedendo opere di copertura della
superficie.
L’Analisi di rischio riguarda, perciò, lo stato del sito successivo all’intervento di recupero (scenario
futuro) nell’area destinata ad attrezzature sportive e parcheggio.
Le opere di copertura da realizzare in tale area impediranno l’esposizione diretta ai terreni
superficiali contaminati. Si veda in allegato la descrizione delle diverse tipologie di coperture.
Quindi, il percorso di esposizione “contatto dermico e ingestione” di suolo superficiale non sarà
attivo.
Le analisi chimiche effettuate sulle acque di falda consentono di ritenere che la contaminazione
presente nel suolo sia scarsamente lisciviabile in falda, tale da non determinare superamenti dei
limiti di legge (CSC – Tab. 2 All. 5 Titolo V Parte IV D.Lgs. 152/06); anche nei piezometri ubicati in
corrispondenza dei nuclei maggiormente contaminati (vd. PZ2), non sono mai stati superati i limiti
definiti dalla legge.
Nella presente procedura di analisi di rischio il percorso “leaching dal suolo e migrazione al punto di
conformità” è stato attivato, ma non sé stato considerato per la determinazione delle CSR sitospecifiche: infatti le concentrazioni di inquinanti in falda stimate dal modello a seguito della
lisciviazione dal suolo sono risultate di molto superiori alle concentrazioni realmente misurate nei
quattro piezometri presenti in sito (in particolar modo per gli idrocarburi e per gli IPA).
I risultati del modello sono dettagliati in allegato.
A conferma di quanto osservato nel presente caso, nell’Appendice V delle Linee Guida ex APAT
(“Applicazione dell’analisi di rischio ai punti vendita carburante”) si afferma che i modelli analitici
di lisciviazione suolo-falda previsti nella procedura di analisi di rischio in alcuni casi sovrastimano gli
apporti potenziali di inquinanti dal suolo contaminato alla falda; soprattutto per eventi di
contaminazione non recenti, le evidenze sperimentali del monitoraggio della falda potrebbero non
confermare i risultati ottenuti tramite l’applicazione dei modelli di trasporto utilizzati nell’analisi di
rischio di livello 2.
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A protezione della risorsa idrica sotterranea, e quindi al fine di verificare il rispetto dei valori di
riferimento per le acque sotterranee (CSC - D.Lgs. 152/06), si propone di proseguire il monitoraggio
della falda in sito, con frequenza e modalità da concordare con gli Enti competenti.
Va inoltre specificato che la copertura prevista per interrompere il contatto diretto con i suoli
superficiali costituirà un’efficace barriera all’infiltrazione di acque meteoriche e ridurrà
ulteriormente la già limitata lisciviazione di contaminanti.
Come già illustrato, il sito oggetto della presente Analisi di rischio sarà interessato dalla
realizzazione, oltre che di parcheggi e di percorsi di servizio, anche di aree sportive all’aperto ad
uso pubblico, con destinazione d’uso di tipo ricreativo e la potenziale fruizione da parte di bambini.
Inoltre, poiché la destinazione d’uso prevista dal Piano di Intervento per l’intera area “ex
Metallurgica Graffignana” è residenziale e l’area in esame risulta circondata, entro un raggio di 30
metri dai suoi confini, da edifici residenziali sia esistenti che di prossima realizzazione, si considera
la presenza in sito di bersagli di tipo residenziale.
Quindi, adottando un approccio di massima cautela, si valutano i rischi potenziali per bersagli di
tipo “bambini in area ad uso residenziale”, con i relativi parametri di esposizione (vd. par. 4.9).
Secondo quanto richiesto dalla Conferenza di servizi del 20.12.2011, poiché gli edifici in progetto
potrebbero essere dotati di un piano interrato/seminterrato, risulta opportuno valutare il rischio da
inalazione per potenziali bersagli che stazionino in tali locali accessori. Sono stati previsti due
differenti scenari:
•
per bersagli residenziali (bambini) che trascorrono 24 ore/giorno nei locali residenziali fuori
terra – scenario illustrato nella presente relazione
•
per bersagli residenziali (bambini) che trascorrono al massimo 12 ore/giorno nei locali
accessori interrati – scenario illustrato in allegato
Lo scenario previsto per i locali residenziali fuoriterra risulta più cautelativo ed è stato quindi
considerato per la determinazione delle CSR sito-specifiche.
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Infine, i meccanismi di trasporto potenzialmente attivi nell’area in esame e considerati ai fini del
calcolo delle CSR sono:
•
volatilizzazione delle sostanze contaminanti presenti nel suolo, con conseguente dispersione
in atmosfera sottoforma di vapori e particolato (si fa presente che la copertura superficiale
che interesserà l’intera area sorgente dovrebbe impedire la formazione e la dispersione in
atmosfera di polveri);
•
volatilizzazione degli inquinanti dal suolo e conseguente accumulo in ambiente chiuso
(edifici residenziali fuoriterra, confinanti con il sito).
Le modalità di esposizione attive sono:
•
inalazione di vapori e particolato in ambiente outdoor da suolo;
•
inalazione di vapori in ambiente indoor da suolo.
Il modello concettuale del sito viene così schematizzato:
4.4.
Selezione degli inquinanti indicatori
Tra le specie chimiche ricercate in sito, quali inquinanti indicatori sono state selezionate le
sostanze che nelle analisi di parte hanno evidenziato almeno un superamento dei limiti indicati nel
D. Lgs. 152/2006, Titolo V, parte IV, Allegato 5, Tabella 1, colonna A per suoli ad uso verde
pubblico, privato e residenziale:
•
Metalli
o
Cromo III
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o
Nichel
o
Rame
o
Piombo
o
Arsenico
•
Idrocarburi Pesanti (C>12)
•
Idrocarburi Policiclici Aromatici
o
Pirene
o
Crisene
o
Benzo-a-antracene
o
Benzo-a-pirene
o
Benzo-b-fluorantene
o
Benzo-k-fluorantene
o
Benzo-g,h,i-perilene
o
Dibenzo-a,h-antracene
o
Indeno-1,2,3-cd-pirene
Per quanto riguarda gli idrocarburi, le Linee Guida ex APAT (e il database chimico-fisico e
tossicologico ISS-ISPESL) ne prevedono la speciazione secondo il metodo MADEP, ovvero in:
o
Alifatici C5-C8
o
Alifatici C9-C18
o
Alifatici C19-C36
o
Aromatici C9-C10
o
Aromatici C11-C22
E’ quindi necessario esprimere i dati analitici di Idrocarburi C<12 e C>12 secondo la sopracitata
suddivisone, sulla base di specifiche analisi di distillazione frazionata degli idrocarburi.
Nel caso in esame sono state eseguite n. 3 analisi di fingerprint su campioni di terreno contaminato,
le quali hanno evidenziato una distribuzione delle classi idrocarburiche come di seguito descritto
(vd. “Esito delle indagini di caratterizzazione” – allegato 7).
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Denominazione
campione
∑ Idrocarburi
(mg/kg)
∑ Idrocarburi
(% riferita agli idrocarburi totali)
Alifatici
C5-C8
Alifatici
C9-C18
Alifatici
C19-C36
Aromatici
C9-C10
Aromatici Alifatici Alifatici
Alifatici Aromatici Aromatici
C11-C22 C5-C8 C9-C18 C19-C36 C9-C10 C11-C22
T29 A
1.00
103.00
586.00
1.00
353.00
0.10
9.87
56.13
0.10
33.81
PZ2 B
1.00
424.00
5258.00
1.00
782.00
0.02
6.56
81.32
0.02
12.09
PZ2 C
1.00
78.50
1128.00
1.00
123.00
0.08
5.90
84.72
0.08
9.24
Come precisato durante la Conferenza di servizi del 20.12.2011, le valutazioni relative agli
Idrocarburi sono state condotte considerando il dato di speciazione più cautelativo possibile,
relativa al campione T29, caratterizzata da un maggior peso delle frazioni più mobili (alifatici C9C18 e aromatici C11-C22).
La composizione dei campioni PZ2, con oltre l’80% di alifatici C19-C36, è invece rappresentativa
della contaminazione riscontrata nella zona più meridionale della sorgente, nell’ampio cortile.
4.5.
Definizione delle caratteristiche delle sostanze
Per definire gli indici di rischio sito-specifici è necessario disporre di tutti i parametri chimico-fisici
e tossicologici dei contaminanti considerati. Nel database di RBCA Tool Kit sono inseriti valori di
default per tali parametri.
Secondo le indicazioni del documento di APAT “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi
assoluta di rischio ai siti contaminati”, si è però scelto di utilizzare la banca dati chimico-fisica e
tossicologica elaborata da ISS e ISPESL (aggiornamento di Maggio ’09), apportando le necessarie
modifiche al database contenuto in RBCA Tool Kit.
Inoltre, in fase di caratterizzazione analitica dei campioni di suolo, nel caso di superamento delle
CSC per i metalli è stato effettuato il test di cessione, utilizzato per la determinazione del Kd sito
specifico (secondo quanto indicato nel parere congiunto ISS/APAT del 4.4.2007 - vd. “Esito delle
indagini di caratterizzazione” – allegato 7).
Il coefficiente di ripartizione solido-liquido (Kd) è il rapporto tra la concentrazione della sostanza
nel suolo e la concentrazione della medesima nell’acqua. Tale parametro è indicativo dell’affinità
del composto con le fasi solida e liquida e quindi della sua mobilità nei comparti ambientali. I valori
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riscontrati sono riportati nella seguente tabella.
Quale Kd rappresentativo, per Cr, Ni, Cu e Pb è stato scelto il rispettivo valore più cautelativo,
ovvero il più basso, indicativo di una maggior mobilità. Per quanto riguarda l’As, il numero di dati a
disposizione (12) ha permesso di eseguirne un’elaborazione statistica e di calcolare il relativo Upper
Confidence Limit al 95%, utilizzando il software ProUCL, come richiesto dalle Linee Guida ex APAT (i
risultati di dettaglio elaborati da ProUCL sono riportati in allegato).
I valori di coefficienti di ripartizione solido-liquido così calcolati (Kd e log Kd, nella tabella
evidenziati in grassetto) sono stati inseriti nel database chimico-fisico utilizzato per la procedura di
analisi di rischio.
Campione
Profondità
(m da p.c.)
Kd Cromo
(l/Kg)
Kd Nichel
(l/kg)
Kd Rame
(l/kg)
Kd Zinco
(l/kg)
Kd
Piombo
(l/kg)
Kd
Arsenico
(l/kg)
T28 B
1,0 - 2,0
-
-
-
-
-
2775
T29 A
0 - 1,0
-
-
-
-
237000
3219
T31 A
0 - 1,0
-
-
-
36452
-
-
T31 B
1,0 - 2,0
-
-
-
-
-
2584
T31 C
2,0 - 3,0
-
-
-
-
-
7286
T32 A
0 - 1,0
-
32737
31653
11683
176000
3087
T33 A
0 - 1,0
59447
-
-
-
-
1415
PZ2 A
0 - 1,0
-
-
-
-
162000
3723
PZ3 A
0 - 1,0
-
-
96887
-
-
5216
S1 A
0 - 1,0
-
-
35296
-
-
1923
S1 B
2,0 - 4,0
-
-
-
-
-
1119
S2 B
3,0 - 4,0
-
-
-
-
-
1317
S3 B
2,0 - 4,0
-
-
-
-
-
13023
Kd rappresentativo
59447
32737
31653
11683
162000
5921
Log Kd
4.77
4.52
4.5
4.07
5.21
3.77
Per quanto riguarda i parametri tossicologici che definiscono le caratteristiche di una sostanza, nel
caso in cui sia prevista l’esposizione alla contaminazione anche di recettori sensibili (bambini)
occorre operare una correzione dei parametri per inalazione; in particolare occorre effettuare la
conversione da RfD a RfC per sostanze non cancerogene e da SF a URF per sostanze cancerogene,
utilizzando i parametri di esposizione propri dei bambini, che sono
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14
Ex Industria Metallurgica Graffignana
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•
peso corporeo: 15 kg
•
tasso totale di inalazione: 16.8 mc/giorno
Tale tasso di inalazione è relativo ad un bambino in ambito residenziale, outdoor o indoor, nel caso
di attività fisica sedentaria (= 0.7 mc/ora * 24 ore/giorno, come da Linee Guida).
Secondo quanto indicato dalle Linee Guida, nel caso di un’area ad uso ricreativo, come quella in
progetto nell’area in esame, il tasso di inalazione per un bambino è invece pari a 5.7 mc/giorno (=
1.9 mc/ora * 3 ore/giorno).
Il valore relativo all’ambito residenziale risulta perciò più cautelativo e comunque rappresentativo
dei potenziali bersagli presenti entro un raggio di 30 m dalla sorgente di contaminazione.
Il database sito-specifico dei parametri chimico-fisici e tossicologici dei composti considerati è
consultabile nel CD in allegato.
4.6.
Definizione della concentrazione rappresentativa in
sorgente
Dato di input fondamentale nell’applicazione del livello 2 di analisi di rischio è la concentrazione
rappresentativa della sorgente secondaria di contaminazione.
Per ogni sorgente presente in sito viene individuato un unico valore rappresentativo a partire dai
dati analitici disponibili, validati dalle controanalisi pubbliche.
Nel rispetto delle indicazioni fornite da APAT, a seconda del numero di dati disponibili per ogni
comparto si può seguire un approccio statistico o meno. In particolare, se il numero di dati è
inferiore a 10 non è possibile effettuare una stima statistica attendibile e in accordo con il principio
di massima conservatività si pone la concentrazione rappresentativa alla sorgente coincidente con il
valore di concentrazione massimo analiticamente determinato.
Se invece si ha a disposizione un numero di dati superiore a 10 è possibile eseguire un’analisi
statistica dei valori di concentrazione. E’ quindi possibile calcolare l’Upper Confidence Limit al 95%
(UCL95%). Come descritto dalle linee guida, risulta essere un valore sufficientemente cautelativo
per rappresentare la sorgente nella sua variabilità.
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Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
15
Ex Industria Metallurgica Graffignana
via S. Angelo 6 - Graffignana (LO)
Nel caso in oggetto, il numero di indagini (17) effettuate nell’area individuata come sorgente di
contaminazione consentono di condurre un’analisi statistica delle concentrazioni rilevate per
ciascun inquinante. Le verticali di indagini considerate sono:
•
Luglio 2006 - indagini preliminari: T7, T9, T12, T15, T18
•
Marzo 2008 - indagini di caratterizzazione: T28, T29, T31, T32, T33, T34, PZ2, PZ3, S1, S2,
S3, S4.
Per la definizione statistica della concentrazione alla sorgente sono stati seguiti i seguenti criteri:
1. sono stati considerati tutti i campioni analizzati, anche quelli in cui le concentrazioni sono
inferiori alle CSC o inferiori al limite di rilevabilità; in quest’ultimo caso, secondo un
criterio di cautela, i Non-Detect sono stati posti pari al corrispondente Detection Limit;
2. su ogni verticale, per ciascun contaminante è stato considerato il massimo valore misurato
tra tutti i campioni prelevati, senza operare ulteriori distinzioni in funzione della
stratigrafia;
3. nel caso di campione analizzati sia dalla parte che da ARPA è stato scelta la concentrazione
maggiore tra le due analisi.
Per quanto riguarda i Metalli, mediante l’utilizzo del software ProUCL 3.0 per ciascun inquinante è
stata individuata la distribuzione di probabilità che meglio approssima l’insieme dei dati ed è stato
calcolato l’UCL consigliato. Nella seguente tabella si riporta il set di dati in ingresso e l’UCL (i
risultati di dettaglio elaborati da ProUCL sono riportati in allegato):
Denominazione
campione
Cromo
totale
Nichel
Rame
Zinco
T28
55
38
30
28
17
26
mg/kg
T29
46
37
71
45
138
33
mg/kg
T31
41
33
20
175
54
32
mg/kg
T32
123
120
414
151
109
70
mg/kg
T33
171
72 *
118 *
106
38
25
mg/kg
T34
45
19 *
20 *
10
37
20
mg/kg
PZ2
59
37
90
58
125
25
mg/kg
PZ3
82
95
392
144
40
66
mg/kg
S1
43
33
169
100
23
31
mg/kg
S2
42
27
16
30
10
31
mg/kg
Piombo Arsenico
u.m.
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Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
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S3
31
29
14
34
10
28
mg/kg
S4
23
16
32
26
10
20
mg/kg
T7
8
2.5
3.5
4
15
10
mg/kg
T9
65.5
42.5
128
42
31.5
15
mg/kg
T12
26
23
79
25
18.5
10
mg/kg
T15
28
21
16.5
24.5
5.5
27
mg/kg
T18
20
24.5
51.5
36.5
9.5
20
mg/kg
UCL
73
55.1
167.3
91.7
62.8
36.2
mg/kg
* = valori da analisi ARPA
Per gli Idrocarburi, per ciascuna verticale è stata effettuata la somma tra la concentrazione
massima di Idrocarburi leggeri C<12 (quasi sempre inferiore al limite di rilevabilità e quindi posta
pari al limite stesso) e la concentrazione massima di Idrocarburi pesanti C>12, ottenendo il valore di
Idrocarburi totali. Da tale valore è stata ricavata la concentrazione delle singole frazioni di
idrocarburi del metodo MADEP, sulla base delle analisi di distillazione frazionata.
Come anticipato nel par. 4.4, per i campioni T7, T9, T28, T29, T31, T32, T33, T34, PZ1 e PZ3 gli
idrocarburi totali sono stati frazionati sulla base della più cautelativa analisi di fingerprint relativa
al campione T29 A.
Invece, per i campioni PZ2, S1, S2, S3, S4, T12, T15 e T18, relativi all’area di cortile più
meridionale, gli idrocarburi totali sono stati frazionati sulla base dell’analisi di fingerprint del
campione PZ2 B (più cautelativa rispetto al PZ2 C).
Per ogni frazione è stato quindi calcolato l’UCL (si vedano in allegato i risultati di dettaglio
elaborati da ProUCL):
Denominazione Idrocarburi Idrocarburi Idrocarburi
campione
C < 12
C > 12
totali
fingerprint T29 A
Alifatici
C5-C8
Alifatici
C9-C18
Alifatici
C19-C36
Aromatici
C9-C10
Aromatici
C11-C22
0.1 %
9.87 %
56.13 %
0.1 %
33.81 %
u.m.
T28
5,0
10
15,0
0,01
1,48
8,42
0,01
5,07
mg/kg
T29
5,0
962
967,0
0,93
95,40
542,78
0,93
326,96
mg/kg
T31
5,0
59
64,0
0,06
6,31
35,92
0,06
21,64
mg/kg
T32
5,0
10
15,0
0,01
1,48
8,42
0,01
5,07
mg/kg
T33
5,0
105,6 *
110,6
0,11
10,9
62,1
0,11
37,4
mg/kg
T34
5,0
10
15,0
0,01
1,48
8,42
0,01
5,07
mg/kg
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via S. Angelo 6 - Graffignana (LO)
T7
3,0
9406
9409,0
9,01
928,28
5281,30
9,01
3181,40
mg/kg
T9
0,5
426
426,5
0,41
42,08
239,40
0,41
144,21
mg/kg
PZ3
5,0
22
27,0
0,03
2,66
15,16
0,03
9,13
mg/kg
0.02 %
6.56 %
81.32 %
0.02 %
12.09 %
fingerprint PZ2 B
PZ2
5,0
4057
4062,0
0,63
266,36
3303,12
0,63
491,26
mg/kg
S1
5,0
10
15,0
0,00
0,98
12,20
0,00
1,81
mg/kg
S2
5,0
10
15,0
0,00
0,98
12,20
0,00
1,81
mg/kg
S3
5,0
10
15,0
0,00
0,98
12,20
0,00
1,81
mg/kg
S4
5,0
599
604,0
0,09
39,61
491,16
0,09
73,05
mg/kg
T12
2
21706
21708,0
3,36
1423,48
17652,44
3,36
2625,37
mg/kg
T15
0,5
843,5
844,0
0,13
55,34
686,32
0,13
102,07
mg/kg
T18
0,5
20
20,5
0,00
1,34
16,67
0,00
2,48
mg/kg
Alifatici
C5-C8
Alifatici
C9-C18
Alifatici
C19-C36
Aromatici
C9-C10
Aromatici
C11-C22
u.m.
8.0
521.8
12190.1
8.0
1263.0
mg/kg
UCL
* = valore da analisi ARPA
Gli IPA sono stati ricercati solo in 6 verticali: il numero di dati disponibili non è sufficiente per
un’elaborazione statistica e quale concentrazione rappresentativa è stato scelto il valore massimo
riscontrato per ciascun analita.
Indeno
Dibenzo
(1,2,3-c,d)
(a,h)
(g,h,i)
pirene
antracene
perilene
0.73
4.42
3.25
1.79
mg/kg
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
mg/kg
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
mg/kg
78.2
1.6
12.3
0.1
14.1
7.9
4.5
mg/kg
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
mg/kg
0.3
0.1
0.10
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
mg/kg
48.6
62.0
78.2
1.6
12.3
0.7
14.1
7.9
4.5
mg/kg
Denominazione
campione
Pirene
T29 A
16.00
T32 B
Benzo(a)
Benzo(b)
Benzo(k)
Benzo(a)
antracene
fluoranten
fluoranten
pirene
4.66
30.80
1.33
1.77
0.1
0.1
0.1
0.1
T34 C
0.1
0.1
0.1
PZ2 B
48.6
62.0
PZ3 B
0.1
S4 C
CONC. MAX
Crisene
Benzo
u.m.
Nella seguente tabella si riepilogano le concentrazioni rappresentative alla sorgente per ciascun
inquinante:
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Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
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Inquinanti
Concentrazione alla sorgente
(mg/kg)
Cromo (III)
7,3E+1
Nichel
5,5E+1
Rame
1,7E+2
Zinco
9,2E+1
Piombo
6,3E+1
Arsenico
3,6E+1
Pirene
4,9E+1
Crisene
6,2E+1
Benzo(a)antracene
7,8E+1
Benzo(b)fluorantene
1,6E+0
Benzo(k)fluorantene
1,2E+1
Benzo(a)pirene
7,0E-1
Indeno(1,2,3,c,d)pirene
1,4E+1
Dibenzo(a,h)antracene
7,9E+0
Benzo(g,h,i)perilene
4,5E+0
Idrocarburi alifatici C5-C8
8,0E+0
Idrocarburi alifatici C9-C18
5,2E+2
Idrocarburi alifatici C19-C36
1,2E+4
Idrocarburi aromatici C9-C10
8,0E+0
Idrocarburi aromatici C11-C22
1,3E+3
4.7. Definizione dei dati geologici e ambientali
I parametri che descrivono il suolo, l’acquifero e l’ambiente aria, sono stati valutati in base ai dati
sito-specifici acquisiti in campo (vd. “Esito delle indagini di caratterizzazione” – giugno 2008) e,
dove mancanti, utilizzando i valori di default contenuti nel database del software o indicati dalle
Linee Guida. Si specifica che i parametri che descrivono le matrici coinvolte dalla contaminazione
sono stati valutati sui materiali naturali e non sui riporti/rifiuti presenti in sito.
Nell’area gli orizzonti più superficiali sono costituiti generalmente da terreno di riporto talora
frammisto a terreno vegetale, fino a una profondità variabile da qualche decina di centimetri ad 1
m circa; localmente la profondità del terreno di riporto è maggiore, e raggiunge i 4 m in
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Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
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corrispondenza del punto di indagine S4 (vd. “Esito delle indagini di caratterizzazione” – allegati 2,
3 e 4). Il terreno naturale sottostante è costituito da sabbie, generalmente medio fini e pulite, con
limi e rare ghiaie e ciottoli. Le analisi granulometriche confermano che i terreni sono costituiti in
larga parte da sabbie (da circa 60% a oltre 80%) e limi (fino a 30% circa), con subordinate ghiaie e
argille (vd. “Esito delle indagini di caratterizzazione” – allegato 5).
Da segnalare la presenza diffusa nei primi due metri di profondità di un orizzonte marcatamente più
fine, limoso. Probabilmente tali materiali contribuiscono a contenere la lisciviazione dei
contaminanti dal suolo alla falda.
Le osservazioni condotte in sito e le analisi granulometriche permettono di classificare il terreno
come Loamy Sand-Sandy Loam, secondo il metodo USDA suggerito dalle Linee Guida APAT.
Quale tessitura rappresentativa del sito viene scelta la classe “Loamy Sand – Sabbioso tendente
medio”, con un maggior contenuto di sabbia e quindi più cautelativa rispetto ai percorsi di
migrazione attivi in sito.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva dei parametri che descrivono la matrice suolo.
PARAMETRI DEL SUOLO
PARAMETRO
VALORE
U.M.
FONTE
Caratteristiche della colonna di suolo
Litologia predominante
Loamy Sand
da analisi granulometriche
Porosità effettiva
0,353
-
da APAT per loamy sand
Contenuto volumetrico di acqua (zona vadosa)
0,103
-
da APAT per loamy sand
Contenuto volumetrico di acqua (frangia
capillare)
0,318
-
da APAT per loamy sand
Contenuto volumetrico di aria (zona vadosa)
0,25
-
da APAT per loamy sand
Contenuto volumetrico di aria (frangia
capillare)
0,035
-
da APAT per loamy sand
Densità del terreno secco
1,7
kg/l
da APAT per loamy sand
Conducibilità idraulica verticale
0,0003
cm/s
valore sito-specifico da prove di
permeabilità
Permeabilità al vapore
1,0E-11
m2
da APAT valore medio per sabbie
Spessore della zona capillare
0,188
m
da APAT per loamy sand
Frazione di carbonio organico
0.006
-
valore sito specifico
pH all'interfaccia suolo/acqua
6.8
-
valore di default
Parametri chimici del suolo
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20
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I valori attribuiti ai parametri che descrivono il suolo sono relativi alla tessitura prevalente
riconosciuta in sito e sono stati ricavati dalle Linee Guida APAT, le quali a loro volta rimandano ai
più comuni riferimenti bibliografici (Carsel et al., 1988 – van Genuchten model, 1980).
La stima della conducibilità idraulica nel non saturo è stata ricavata da prove di permeabilità
condotte in sito in quattro punti (PZ1 a -7.5m, PZ3 a -7.5m, S3 a -4.5m e -8.0m - vd. “Esito delle
indagini di caratterizzazione” – allegato 6).
Le analisi chimiche condotte su campioni ritenuti rappresentativi del sito hanno ottenuto i seguenti
valori di frazione di carbonio organico (vd. “Esito delle indagini di caratterizzazione” – allegato 7),
tra i quali è stato scelto il valore di foc più cautelativo, ovvero il minore, pari a 0.006.
Campione
Profondità
foc (g C/g suolo)
PZ1 B
2.0-4.0
0.008
PZ1 E
9.0-11.0
0.007
PZ1 F
14.0-16.0
0.006
S2 A
0.0-1.0
0.007
S2 C
4.0-6.0
0.006
S2 D
6.0-8.0
0.006
I parametri utilizzati nel calcolo del rischio sanitario per la modellazione del trasporto degli
inquinanti in ambiente outdoor e indoor sono indicati nella seguente tabella.
PARAMETRI ATMOSFERICI
PARAMETRO
VALORE
U.M.
FONTE
Altezza della zona di miscelamento
2
m
valore di default
Velocità dell'aria nella zona di miscelamento
1.53
m/sec
PARAMETRI ARIA OUTDOOR
Fattore di emissione del particolato
Flusso areale di emissione del particolato
1.3E-11
valore sito specifico
3
valore di default
2
Kg/m
6.9E-14
g/cm /s
valore di default
Rapporto volume/superficie dell'edificio
2
m
valore di default per edifici
residenziali fuoriterra
Area delle fondazioni
70
m2
valore di default
Perimetro delle fondazioni
34
m
valore di default
PARAMETRI ARIA INDOOR
_____________________________________________________________________________________
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Tasso di ricambio d'aria dell'edificio
0.00014
1/s
valore di default per edifici
residenziali
Profondità della lastra di fondazione
0.15
m
valore di default
Flusso convettivo d'aria attraverso le fratture
0
m3/s
valore di default per edifici
residenziali
Spessore delle fondazioni
0.15
m
valore di default
Percentuale di fratture nelle fondazioni
0.01
-
valore di default
Contenuto volumetrico d'acqua nelle fratture
0.12
-
valore di default
Contenuto volumetrico d'aria nelle fratture
0.26
-
valore di default
Differenza di pressione tra ambiente interno
ed esterno
0
g/(cm*s2)
valore di default
La velocità del vento al suolo è stata calcolata a partire dai dati relativi alla stazione
meteorologica di S. Colombano: per il periodo considerato (2001-2009) i dati di ARPA indicano un
valore medio registrato dalla sonda, a 12 m dal suolo, pari a 2.4 m/s. In conformità alle linee guida
APAT, tale valore è stato riportato a un’altezza di 2 m (altezza di miscelazione) mediante la
formula:
U air ( z1 )  z1 
= 
U air ( z 2 )  z 2 
p
Per il parametro “p”, che è funzione della classe di stabilità atmosferica e della rugosità del suolo
è stato utilizzato un valore medio, relativo alla classe di stabilità D per suoli urbani (=0.25; la
stazione si trova nel centro abitato di S. Colombano, in condizioni simili a quelle del sito in esame),
ottenendo in definitiva un valore pari a 1.53 m/s.
Per quanto riguarda il percorso indoor, poiché al momento non sono ancora state definite le
specifiche degli edifici residenziali che saranno costruiti nella porzione settentrionale dell’area ex
Metallurgica Graffignana, e le abitazioni esistenti in un raggio di 30 m dal sito hanno dimensioni e
caratteristiche differenti, si ritiene sufficientemente cautelativo impostare i valori di default
indicati da APAT (o da RBCA, se non contemplati da APAT). In particolare, il valore del rapporto
volume/superficie dell'edificio è relativo a locali non interrati.
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Febbraio 2012
Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
22
Ex Industria Metallurgica Graffignana
via S. Angelo 6 - Graffignana (LO)
Infine, si fa presente che il valore di default indicato per lo spessore delle fondazioni e delle pareti
(15 cm) è particolarmente cautelativo, dal momento che negli edifici in progetto avranno uno
spessore di 35 cm.
4.8.
Fattori di trasporto
La concentrazione di un contaminante al punto di esposizione, ovvero al bersaglio raggiunto a
seguito del processo di migrazione dalla sorgente, viene calcolata attraverso la seguente relazione:
Cpoe = FT * Cs
dove Cs è la concentrazione del contaminante nel comparto sorgente ed FT il fattore di trasporto,
che tiene conto dei fenomeni di attenuazione che intervengono durante la migrazione dei
contaminanti.
Nel sito in esame i meccanismi di trasporto attivi sono solo la formazione di vapori in ambiente
indoor e in ambiente outdoor da suolo superficiale e profondo.
Il fenomeno di volatilizzazione di vapori dal suolo in ambienti aperti (outdoor) è un processo
secondo il quale i flussi di vapore organici presenti nel terreno migrano verso la superficie del
terreno e poi verso l’aria al di sopra della sorgente contaminante.
La volatilizzazione in aria indoor (ambienti chiusi) può verificarsi nel caso in cui, in corrispondenza
della zona di contaminazione, vi sia un edificio nel quale, a causa di eventuali fessurazioni nelle
fondazioni o nei muri perimetrali dei locali interrati, si verifichi l’infiltrazione della fase volatile dei
contaminanti.
Per entrambi i percorsi il software calcola il Fattore di Attenuazione Naturale (NAF, Natural
Attenuation Factor), la concentrazione di ogni sostanza in corrispondenza del punto di esposizione e
infine la quantità di sostanza a cui viene esposto il ricettore in tutto il periodo di esposizione. Si
ottiene così la quantità di sostanza assunta dall’organismo, che, confrontata con le concentrazioni
ammissibili di riferimento per via inalatoria, permette di calcolare l’indice di rischio.
Per la volatilizzazione in ambienti outdoor si utilizza il modello Combination Surface Soil/JohnsonEttinger Models, che usa due distinti modelli di volatilizzazione per il suolo superficiale e per il
suolo profondo. Per questa opzione l’utente deve specificare lo spessore del suolo superficiale (nel
nostro caso 1.0 m) e può scegliere tra il modello USEPA Q/C e il modello ASTM per volatilizzazione
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da suolo superficiale. Per la volatilizzazione da suolo profondo (a profondità maggiore dello
spessore di suolo superficiale) è applicato il modello Johnson-Ettinger; tale modello è utilizzato
anche per predire la volatilizzazione dalla falda.
Per la volatilizzazione in ambienti indoor dei contaminanti da suolo si utilizza il modello di Johnson
& Ettinger.
Si evidenzia che le equazioni per il calcolo dei fattori di volatilizzazione, in ambienti aperti
(outdoor) e chiusi (indoor) rappresentano la capacità attuale di descrizione matematica dei
fenomeni nell’ambito di applicazione di un Livello 2 di Analisi di Rischio. Laddove l’applicazione di
tali equazioni determini un valore di rischio non accettabile per la via di esposizione inalazione di
vapori outdoor e/o indoor, è possibile effettuare delle campagne di indagini (misure di soil-gas,
campionamenti dell’aria indoor e outdoor) allo scopo di verificare i risultati ottenuti mediante
l’applicazione del modello di analisi di rischio. Tale approccio risulta in accordo con le più recenti
indicazioni tecnico-scientifiche elaborate da organismi di controllo statunitensi sulla base di una
consolidata esperienza applicativa.
4.9.
Modalità di esposizione e bersagli
Le vie e le modalità di esposizione sono quelle mediante le quali il potenziale bersaglio entra in
contatto con le specie chimiche contaminanti.
Si ha un’esposizione diretta se la via di esposizione coincide con la sorgente di contaminazione; si
ha un’esposizione indiretta nel caso in cui il contatto del recettore con la sostanza inquinante
avviene a seguito della migrazione dello stesso e quindi avviene ad una certa distanza dalla
sorgente.
Nel caso di un’analisi di rischio sanitaria i bersagli della contaminazione sono esclusivamente umani.
Tali ricettori sono differenziati in funzione:
•
della loro localizzazione: si definiscono bersagli on-site quelli posti in corrispondenza della
sorgente di contaminazione; bersagli off-site quelli posti ad una certa distanza da questa,
comunque nell’area logica di influenza del sito potenzialmente contaminato;
•
della destinazione d’uso del suolo:
o
Residenziale e ricreativo
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o
Industriale/Commerciale
L’esposizione E [mg (kg d)-1] rappresenta l’assunzione cronica giornaliera del contaminante. Questo
fattore è dato dal prodotto tra la concentrazione, calcolata in corrispondenza del punto di
esposizione Cpoe, es. [mg L-1], e la portata effettiva di esposizione EM, es. [L (kg d)-1], che può
rappresentare la quantità di suolo ingerita, di aria inalata o di acqua contaminata bevuta al giorno
per unità di peso corporeo:
E = Cpoe x EM
Per la determinazione di entrambi i termini è necessario definire il modello concettuale del sito.
La portata effettiva di esposizione EM è la dose giornaliera della matrice ambientale considerata
che può essere assunta dai recettori.
La stima della portata effettiva di esposizione EM ha, generalmente, carattere conservativo secondo
il principio della esposizione massima ragionevolmente possibile (RME, ossia ‘Reasonable Maximum
Exposure'). L’RME rappresenta il valore che produce il più alto grado di esposizione che
ragionevolmente ci si aspetta di riscontrare nel sito ed è specifico del percorso di esposizione.
L’equazione generica per il calcolo della portata effettiva di esposizione EM [mg/kg/giorno] è la
seguente:
EM = CR*EF*ED / BW*AT
dove:
•
CR è il tasso di contatto con il mezzo contaminato, specifico per modalità di esposizione;
•
EF è la frequenza di esposizione;
•
ED è la durata di esposizione;
•
BW è il peso corporeo;
•
AT è il tempo medio di esposizione di un individuo ad una data sostanza.
Per le sostanze cancerogene l’esposizione è calcolata sulla durata media della vita (AT = 70 anni),
mentre per quelle non cancerogene è mediata sull’effettivo periodo di esposizione (AT = ED). Ne
consegue che il rischio per sostanze cancerogene è relativo non al periodo di tempo della diretta
esposizione, bensì a tutto l’arco della vita.
Come già detto, le modalità di esposizione considerate in sito sono:
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•
inalazione di vapori in ambiente outdoor, con bersaglio on-site di tipo residenziale;
•
inalazione di vapori in ambiente indoor, con bersaglio on-site di tipo residenziale.
Nella seguente tabella vengono indicati i parametri di esposizione per bersagli residenziali (bambini)
che trascorrono 24 ore/giorno (corrispondenti a 350 giorni/anno) nei locali residenziali fuori terra o
in ambienta aperto; tali valori sono quelli indicati dalle Linee Guida ex APAT o, se mancanti, quelli
di default previsti da RBCA.
Al par. 5.2 si commentano i valori adottati e le relative implicazioni.
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5.
CALCOLO DEI RISCHI
5.1.
Definizione di rischio e criteri di accettabilità
Il rischio R derivante da un sito contaminato è dato dalla seguente espressione:
R=E×T
Dove:
•
E ([mg/kg d]) rappresenta l’assunzione cronica giornaliera del contaminante,
•
T ([mg/kg d]-1) la tossicità di tale sostanza.
Il risultato R viene confrontato con i criteri di accettabilità individuali e cumulativi del rischio
sanitario, per decidere se esistono o meno condizioni in grado di causare effetti sanitari nocivi.
Il calcolo del rischio si differenzia a seconda che l’inquinante sia cancerogeno oppure noncancerogeno.
Per le sostanze cancerogene:
R = E x SF
Dove:
•
R ([adim]) rappresenta la probabilità di casi incrementali di tumore nel corso della vita,
causati dall’esposizione alla sostanza, rispetto alle condizioni di vita usuali,
•
E ([mg/kg d]) rappresenta l’assunzione cronica giornaliera del contaminante,
•
SF (Slope Factor [mg/kg d]-1) indica la probabilità di casi incrementali di tumore nella vita
per unità di dose.
Nell’ambito della procedura di analisi del rischio è necessario definire un criterio di accettabilità
del rischio, ossia un valore soglia di rischio al di sotto del quale si ritiene accettabile la probabilità
incrementale di effetti cancerogeni sull’uomo. Il limite di accettabilità del rischio individuale per le
sostanze cancerogene è pari a 1,0E-06, mentre quello cumulativo è pari a 1,0E-05 (D.Lgs. 152/06).
Per le sostanze non cancerogene:
HQ = E / RfD
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Dove:
•
HQ (Hazard Quotient [adim]) è un ‘Indice di Pericolo’ che esprime di quanto l’esposizione
alla sostanza supera la dose tollerabile o di riferimento,
•
E ([mg/kg d]) rappresenta l’assunzione cronica giornaliera del contaminante, cioè la
quantità giornaliera di contaminante effettivamente assunta (per via orale, inalatoria o
dermica) dal recettore,
•
RfD (Reference Dose [mg/kg d]) è la stima dell’esposizione media giornaliera che non
produce effetti nocivi apprezzabili sull’organismo umano durante il corso della vita.
L’indice di Pericolo deve avere un valore inferiore ad 1 secondo il criterio universalmente accettato
del non superamento della dose tollerabile o accettabile definita per la sostanza (come da D.Lgs.
152/06).
Nel caso in oggetto gli Idrocarburi determinano esclusivamente un rischio tossico. I metalli e gli IPA
considerati hanno, invece, comportamenti differenti:
Inquinante
Cancerogeno
Cromo (III)
Nichel
Tossico
X
X
X
Rame
X
Zinco
X
Piombo
X
Arsenico
X
Pirene
X
X
Crisene
X
X
Benzo-a-antracene
X
X
Benzo-a-pirene
X
X
Benzo-b-fluorantene
X
X
Benzo-k-fluorantene
X
X
Benzo-g,h,i-perilene
X
Dibenzo-a,h-antracene
X
Indeno-1,2,3-cd-pirene
X
X
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5.2.
Osservazioni sito-specifiche
Per la determinazione del rischio da inalazione indoor/outdoor RBCA procede con i seguenti
passaggi:
•
calcolo del fattore di attenuazione naturale (NAF) sulla base delle equazioni di trasporto
•
calcolo della concentrazione al punto di esposizione (Cpoe = conc. sorgente/NAF)
•
calcolo di EM = EF*ED/AT*365
•
calcolo di E = Cpoe x EM
Il rischio tossico da inalazione indoor/outdoor è dato da:
HQ = E / RfCinal
che risulta indipendente da AT e ED, dal momento che tali parametri assumono lo stesso valore per
sostanze non cancerogene (6 anni per bambini, 24 anni per adulti).
Poiché nel caso in esame sono stati inseriti nel database di RBCA valori di RfC inal relativi a bersagli
bambini, il valore di HQ calcolato da RBCA è relativo a bambini che trascorrono in sito 24 ore/giorno
per 350 giorni/anno.
Per quanto riguarda le sostanze cancerogene, secondo le linee Guida APAT l’esposizione in ambito
residenziale/ricreativo deve essere pari alla somma di 6 anni di esposizione bambino e di 24 adulto,
per un totale di 30 anni:
EMcanc = EM bambino + EM adulto
dove i due valori di EM sono calcolati considerando rispettivamente i parametri di esposizione di un
bambino e di un adulto (ED = 6 o 24 anni; AT sempre = 70 anni).
Poiché RBCA non opera tale somma pesata per bersagli, ma considera un solo valore di EM (=
EF*EDadulti / AT*365), nella presente procedura ED è stato posto pari a 30 anni (= 6+24, come indicato
dalle Linee Guida), ed è stato adottato un solo valore di URFinal, relativo a bersagli bambini.
l rischio cancerogeno calcolato da RBCA risulta, quindi, assai cautelativamente determinato sulla
base di un fattore di cancerogenicità per bambini esteso ad un’esposizione di 30 anni:
R = E * URFinal
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5.3.
Calcolo dei rischi sanitari
La tabella che segue riassume i rischi cancerogeni e tossici calcolati. Nel caso specifico l’esposizione
a sostanze cancerogene costituisce rischio sanitario per il percorso outdoor, mentre l’esposizione a
sostanze con effetti tossici determina rischi non tollerabili sia in ambiente outdoor che indoor (nei
paragrafi seguenti vengono dettagliati i risultati per ciascun percorso):
Si sottolinea che tali valori di rischio sono verosimilmente sovrastimati, in quanto nel Livello 2 di
Analisi di Rischio i modelli analitici per il calcolo dei fattori di volatilizzazione, sia in ambienti
aperti che chiusi, sono particolarmente cautelativi.
Inoltre, l’approccio particolarmente cautelativo adottato per il calcolo del rischio cancerogeno è
stato descritto nel paragrafo precedente.
Rischio sanitario per inalazione di vapori e particolato outdoor
La contaminazione presente in sito costituisce un rischio sanitario, sia cancerogenico che tossico,
per bersagli umani di tipo residenziale, che ne vengono a contatto per via inalatoria in ambiente
aperto.
Per entrambe le tipologie di sostanze il rischio è determinato quasi esclusivamente da un solo
inquinante: il benzo(a)antracene per il rischio cancerogenico, e la frazione idrocarburica degli
alifatici C9-C18 per il rischio tossico.
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Il rischio connesso ai metalli, non volatili a temperatura ambiente, è determinato dalla presenza di
polveri (per quanto la copertura superficiale del suolo ne impedirà la formazione).
In tabella sono riassunti i valori calcolati (vd. output di RBCA in allegato):
Inquinanti
Rischio cancerogeno
Rischio tossico
Cromo (III)
-
5,8E-10
Nichel
2,4E-10
3,2E-8
Rame
-
4,9E-8
Zinco
-
3,6E-9
Piombo
-
2,1E-8
Arsenico
2,8E-9
1,4E-6
Pirene
-
6,8E-4
Crisene
7,5E-8
9,9E-4
Benzo(a)antracene
2,7E-6
3,8E-5
Benzo(b)fluorantene
1,1E-7
1,6E-6
Benzo(k)fluorantene
4,6E-9
1,2E-5
Benzo(a)pirene
1,1E-7
1,1E-8
Indeno(1,2,3,c,d)pirene
3,8E-8
9,0E-8
Dibenzo(a,h)antracene
3,0E-7
-
Benzo(g,h,i)perilene
-
7,7E-7
Idrocarburi alifatici C5-C8
-
2,6E-2
Idrocarburi alifatici C9-C18
-
1,5E+0
Idrocarburi alifatici C19-C36
-
-
Idrocarburi aromatici C9-C10
-
1,0E-1
Idrocarburi aromatici C11-C22
-
-
3.4E-6
1.6E+0
Rischio totale
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Rischio sanitario per inalazione di vapori indoor
La contaminazione presente nel suolo rappresenta un rischio sanitario, tossico, per recettori
residenziali che ne vengono a contatto per via inalatoria in ambiente indoor. Tale rischio è causato
esclusivamente dagli Idrocarburi.
Si ricorda che all’interno della sorgente di contaminazione non sarà realizzato alcun edificio,
mentre gli spazi indoor per i quali si valuta il presente rischio sono ubicati oltre i confini della
sorgente di contaminazione ma con distanze inferiori a 30 metri.
In tabella sono riassunti i valori calcolati (vd. output di RBCA in allegato):
Inquinanti
Rischio cancerogeno
Rischio tossico
Cromo (III)
-
-
Nichel
-
-
Rame
-
-
Zinco
-
-
Piombo
-
-
Arsenico
-
-
Pirene
-
1,0E-4
Crisene
1,3E-8
1,7E-4
Benzo(a)antracene
1,4E-7
2,0E-6
Benzo(b)fluorantene
1,1E-8
1,6E-7
Benzo(k)fluorantene
5,2E-11
1,4E-7
Benzo(a)pirene
2,0E-9
2,0E-10
Indeno(1,2,3,c,d)pirene
3,0E-10
7,1E-10
Dibenzo(a,h)antracene
1,8E-9
-
Benzo(g,h,i)perilene
-
1,8E-8
Idrocarburi alifatici C5-C8
-
5,8E+0
Idrocarburi alifatici C9-C18
-
2,1E+1
Idrocarburi alifatici C19-C36
-
-
Idrocarburi aromatici C9-C10
-
2,1E+0
Idrocarburi aromatici C11-C22
-
-
1.7E-7
2.9E+1
Rischio totale
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6.
CALCOLO DEGLI OBIETTIVI SITO-SPECIFICI
Verificato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione sulla base delle risultanze
delle indagini di campo, la normativa vigente (D.Lgs. 152/06) dispone che al sito venga applicata la
procedura di analisi del rischio sito specifica per la determinazione delle concentrazioni soglia di
rischio (CSR), ossia del valore di concentrazione massimo ammissibile compatibile con il livello di
rischio accettabile per il recettore esposto.
Il calcolo delle CSR (nella procedura ASTM-RBCA tali concentrazioni sono definite come SSTL, ovvero
Site Specific Target Level) viene svolto mediante l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio in
modalità inversa (backward mode).
RBCA Tool Kit calcola le seguenti Concentrazioni Soglia di Rischio individuale, sia per suolo
superficiale che per suolo profondo, che rispettano la condizione di rischio tollerabile per
esposizione a singola sostanza:
Inquinanti
Conc. alla
sorgente
(mg/kg)
CSR (mg/kg)
Cromo (III)
7,3E+1
>1.0E+6
Nichel
5,5E+1
2,3E+5
Rame
1,7E+2
>1.0E+6
Zinco
9,2E+1
>1.0E+6
Piombo
6,3E+1
>1.0E+6
Arsenico
3,6E+1
1,3E+4
Pirene
4,9E+1
>5.5E+1
Crisene
6,2E+1
>3.8E+0
Benzo(a)antracene
7,8E+1
>2.0E+1
Benzo(b)fluorantene
1,6E+0
>1.1E+1
Benzo(k)fluorantene
1,2E+1
>5.9E+0
Benzo(a)pirene
7,0E-1
>9.3E+0
Indeno(1,2,3,c,d)pirene
1,4E+1
>4.6E-1
Dibenzo(a,h)antracene
7,9E+0
>2.7E+1
Benzo(g,h,i)perilene
4,5E+0
>6.7E+0
Idrocarburi alifatici C5-C8
8,0E+0
1,4E+0
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Idrocarburi alifatici C9-C18
5,2E+2
2,5E+1
Idrocarburi alifatici C19-C36
1,2E+4
NC
Idrocarburi aromatici C9-C10
8,0E+0
3,9E+0
Idrocarburi aromatici C11-C22
1,3E+3
NC
RBCA non indica alcun valore di CSR per gli idrocarburi alifatici C19-C36 e gli aromatici C11-C22, in
quanto non volatili e quindi non interessati dai fenomeni di trasporto attivi in sito. Per tali frazioni
la CSR viene posta pari alla maggior concentrazione rilevata in sito, in funzione della distillazione
frazionata (rispettivamente 17652 mg/kg e 3181 mg/kg), ma concentrazioni maggiori non
determinerebbero comunque rischio per i percorsi attivi in sito.
Per molti composti, invece, RBCA non calcola un valore specifico, ma indica che la CSR individuale
risulta essere superiore al limite di saturazione della sostanza.
Poiché i valori di CSR di un dato contaminante sono definiti dalla seguente relazione:
CSR = concentrazione alla sorgente * rischio accettabile / rischio calcolato
nel caso in oggetto la concentrazione soglia di rischio può essere calcolata per ogni parametro sulla
base del rischio calcolato relativo al percorso maggiormente impattante (dove per “rischio
accettabile” si intende il massimo rischio tollerabile per singola sostanza, pari a 1 per sostanze
tossiche e a 1.0E-6 per sostanze cancerogene).
Per le sostanze che presentano sia un comportamento cancerogeno che tossico, la CSR individuale
risulta essere la minore tra quella calcolata sulla base del rischio tossico e quella calcolata sulla
base del rischio cancerogeno.
Le Concentrazioni Soglia di Rischio devono rispettare anche la condizione di rischio cumulativo per
effetto dell’additività di sostanze (THQcum = 1.0 per sostanze non cancerogene, TRcum = 10E-05 per
sostanze cancerogene).
Per quanto riguarda le sostanze cancerogene le CSR individuali calcolate determinano un rischio
cumulato accettabile, mentre per quanto riguarda le sostanze tossiche risulta necessario applicare
un adeguato fattore di riduzione alle CSR individuali.
Si veda in Allegato la verifica in modalità diretta delle CSR.
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Le Concentrazioni soglia di rischio cumulato risultano inferiori alle concentrazioni rappresentative
alla sorgente per Benzo(a)antracene, Idrocarburi alifatici C5-C8, Idrocarburi alifatici C9-C18 e
Idrocarburi aromatici C9-C10.
Nella seguente tabella si sintetizza l’intero processo decisionale.
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RISCHIO CANCEROGENO
INQUINANTI
CONCENTRAZIONE alla
SORGENTE (mg/kg)
Cromo (III)
7,3E+1
Nichel*
5,5E+1
Rame*
1,7E+2
Zinco*
RISCHIO
INALAZIONE
OUTDOOR
RISCHIO
INALAZIONE
INDOOR
RISCHIO
MASSIMO
RISCHIO TOSSICO
CSR INALAZIONE
CSR INALAZIONE
OUTDOOR
INDOOR (mg/kg)
(mg/kg)
CSR MINORE
(mg/kg)
RISCHIO
INALAZIONE
OUTDOOR
RISCHIO
INALAZIONE
INDOOR
5,8E-10
RISCHIO
MASSIMO
CSR INALAZIONE CSR INALAZIONE
OUTDOOR
INDOOR
(mg/kg)
(mg/kg)
CSR MINORE
(mg/kg)
CSR
INDIVIDUALE
(mg/kg)
FATTORE DI
RIDUZIONE
CSR CUMULATO
(mg/kg)
5,8E-10
1,3E+11
1,3E+11
1,3E+11
6,5
1,9E+10
3,2E-08
1,7E+09
1,7E+09
2,3E+05
1,0
2,3E+05
4,9E-08
4,9E-08
3,4E+09
3,4E+09
3,4E+09
6,5
5,2E+08
9,2E+1
3,6E-09
3,6E-09
2,5E+10
2,5E+10
2,5E+10
6,5
3,9E+09
Piombo*
6,3E+1
2,1E-08
2,1E-08
2,9E+09
2,9E+09
2,9E+09
6,5
4,5E+08
Arsenico*
3,6E+1
2,5E+07
1,3E+04
1,0
1,3E+04
Pirene*
4,9E+1
Crisene*
6,2E+1
7,5E-8
1,3E-8
7,5E-08
8,2E+02
4,9E+03
Benzo(a)antracene*
7,8E+1
2,7E-6
1,4E-7
2,7E-06
2,8E+01
Benzo(b)fluorantene*
1,6E+0
1,1E-7
1,1E-8
1,1E-07
Benzo(k)fluorantene*
1,2E+1
4,6E-9
5,2E-11
Benzo(a)pirene
7,0E-1
1,1E-7
Indeno(1,2,3,c,d)pirene*
1,4E+1
Dibenzo(a,h)antracene*
7,9E+0
Benzo(g,h,i)perilene*
4,5E+0
7,7E-07
1,8E-08
7,7E-07
5,8E+06
2,5E+08
Idrocarburi alifatici C5-C8
8,0E+0
2,6E-02
5,8E+00
5,8E+00
3,1E+02
Idrocarburi alifatici C9-C18*
5,2E+2
1,5E+00
2,1E+01
2,1E+01
3,5E+02
Idrocarburi alifatici C19-C36*
1,2E+4
Idrocarburi aromatici C9-C10
8,0E+0
Idrocarburi aromatici C11-C22*
1,3E+3
2,4E-10
2,4E-10
2,8E-09
2,3E+05
2,3E+05
0,0E+00
1,4E-06
2,5E+07
6,8E-04
1,0E-04
6,8E-04
7,1E+04
4,7E+05
7,1E+04
7,1E+04
6,5
1,1E+04
8,2E+02
9,9E-04
1,7E-04
9,9E-04
6,3E+04
3,7E+05
6,3E+04
8,2E+02
1,0
8,2E+02
5,5E+02
2,8E+01
3,8E-05
2,0E-06
3,8E-05
2,0E+06
4,0E+07
2,0E+06
2,8E+01
1,0
2,8E+01
1,4E+01
1,4E+02
1,4E+01
1,6E-06
1,6E-07
1,6E-06
1,0E+06
1,0E+07
1,0E+06
1,4E+01
1,0
1,4E+01
4,6E-09
2,7E+03
2,3E+05
2,7E+03
1,2E-05
1,4E-07
1,2E-05
1,0E+06
8,8E+07
1,0E+06
2,7E+03
1,0
2,7E+03
2,0E-9
1,1E-07
6,6E+00
3,5E+02
6,6E+00
1,1E-08
2,0E-10
1,1E-08
6,5E+07
3,4E+09
6,5E+07
6,6E+00
1,0
6,6E+00
3,8E-8
3,0E-10
3,8E-08
3,7E+02
4,7E+04
3,7E+02
9,0E-08
7,1E-10
9,0E-08
1,6E+08
2,0E+10
1,6E+08
3,7E+02
1,0
3,7E+02
3,0E-7
1,8E-9
3,0E-07
2,7E+01
4,3E+03
2,7E+01
2,7E+01
1,0
2,7E+01
5,8E+06
5,8E+06
6,5
9,0E+05
1,4E+00
1,4E+00
1,4E+00
3,0
4,6E-01
2,5E+01
2,5E+01
2,5E+01
3,0
8,2E+00
1,8E+04
1,0
1,8E+04
3,9E+00
3,0
1,3E+00
3,2E+03
1,0
3,2E+03
_____________________________________________________________________________________
Febbraio 2012
Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
1,3E+04
0,0E+00
1,4E-06
2,8E-9
1,3E+04
3,2E-08
1,0E-01
36
2,1E+00
2,1E+00
7,9E+01
3,9E+00
3,9E+00
7.
CONCLUSIONI
L’area oggetto della presente Analisi di rischio, ovvero la porzione meridionale dell’area “ex
Metallurgica Graffignana”, sarà interessata dalla realizzazione di un’area destinata ad attrezzatura
sportive e di parcheggi, dotati di una copertura che impedisca il contatto diretto con il suolo
superficiale.
Le CSR sito-specifiche per il suolo, calcolate considerando i percorsi potenzialmente attivi in sito
(inalazione di vapori indoor e outdoor), risultano inferiori alle concentrazione alla sorgente per le
frazioni idrocarburiche alifatici C5-C8, alifatici C9-C18 e aromatici C9-C10, oltre che per il
Benzo(a)antracene.
Nella tabella seguente e in Tavola 7 vengono individuati i punti di indagine con superamenti delle
CSR sito-specifiche. Tali CSR saranno comunque applicate solo alla matrice suolo, mentre i rifiuti
dovranno essere completamente rimossi.
_____________________________________________________________________________________
Febbraio 2012
Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2
37
T28 B
1.0 2.0
36
31
13
27
10
26
5
10
T28 C
2.0 3.0
55,0
38,0
17,0
28,0
10,0
20,0
5,0
10,0
T29 A
0 1.0
45,0
29,0
71,0
45,0
138,0
33,0
5,0
962,0
T29 B
1.0 2.0
46,0
37,0
15,0
31,0
10,0
20,0
5,0
10,0
T29 C
2.0 3.0
39,0
31,0
15,0
29,0
10,0
20,0
5,0
10,0
T31 A
0 1.0
21,0
17,0
20,0
175,0
54,0
20,0
5,0
59,0
T31 B
1.0 2.0
41,0
33,0
15,0
30,0
10,0
28,0
5,0
10,0
T31 C
2.0 3.0
24,0
32,0
19,0
30,0
10,0
32,0
5,0
10,0
T32 A
0 1.0
123,0
120,0
414,0
151,0
109,0
70,0
5,0
10,0
T32 B
1.0 2.0
36,0
28,0
12,0
25,0
10,0
20,0
5,0
10,0
T33 A
0 1.0
171,0
72,0
118,0
106,0
38,0
25,0
5,0
105,6
T34 C
2.0 3.0
45,0
10,0
10,0
10,0
37,0
20,0
5,0
u.m.
Benzo(g.h.i)perilene
Dibenzo(a.h)antracene
Indeno(1.2.3c.d)pirene
Benzo(a)pirene
Benzo(k)fluorantene
Idrocarburi C > 12
10
Benzo(b)fluorantene
Idrocarburi C 12
5
Benzo(a)antracene
Arsenico
20
Crisene
Piombo
17
Pirene
Zinco
28
∑ Idrocarburi > C11C22
Rame
30
∑ Idrocarburi > C9C10
Nichel
21
∑ Idrocarburi > C19C36
Cromo totale
26
∑ Idrocarburi > C9C18
Profondità di
campionamento (m)
0 1.0
∑ Idrocarburi > C5C8
Denominazione
campione
T28 A
mg/kg
mg/kg
mg/kg
0,9
95,4
542,8
0,9
327,0
16,0
4,7
30,8
1,3
1,8
0,7
4,4
3,3
1,8
mg/kg
mg/kg
mg/kg
0,1
6,3
35,9
0,1
21,6
mg/kg
mg/kg
mg/kg
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
mg/kg
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
mg/kg
10,0
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
T34 D
3.0 4.0
14,0
19,0
20,0
10,0
12,0
20,0
5,0
10,0
PZ2 A
0 1.0
43,0
37,0
90,0
58,0
125,0
25,0
5,0
10,0
0,1
10,9
62,1
0,1
37,4
mg/kg
mg/kg
mg/kg
mg/kg
PZ2 B
2.0 4.0
24,0
10,0
17,0
10,0
13,0
20,0
5,0
4057,0
0,6
266,4
3303,1
0,6
491,3
48,6
62,0
78,2
0,1
12,3
0,1
14,1
7,9
4,5
PZ2 C
4.0 6.0
11,0
10,0
10,0
10,0
10,0
20,0
5,0
965,0
0,2
63,6
788,8
0,2
117,3
34,0
24,7
36,8
1,6
0,2
0,1
0,1
2,7
0,1
mg/kg
PZ2 D
6.0 8.0
16,0
13,0
11,0
13,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ2 E
9.0 11.0
59,0
34,0
35,0
25,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ1 A
0 1.0
17,0
11,0
10,0
13,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ1 B
2.0 4.0
33,0
28,0
10,0
22,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ1 C
4.0 6.0
15,0
21,0
10,0
15,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ1 E
9.0 11.0
22,0
32,0
45,0
41,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
PZ3 A
0 1.0
82,0
95,0
392,0
144,0
40,0
66,0
5,0
22,0
mg/kg
mg/kg
PZ3 B
2.0 4.0
41,0
27,0
15,0
27,0
10,0
20,0
5,0
10,0
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
PZ3 C
4.0 6.0
22,0
18,0
10,0
28,0
10,0
20,0
5,0
10,0
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
mg/kg
S1 A
0 1.0
30,0
32,0
169,0
100,0
23,0
31,0
5,0
10,0
mg/kg
mg/kg
S1 B
2.0 4.0
43,0
33,0
18,0
31,0
10,0
31,0
5,0
10,0
mg/kg
S1 C
4.0 6.0
26,0
21,0
13,0
29,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S1 D
6.0 8.0
28,0
24,0
12,0
27,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S2 A
0 1.0
13,0
10,0
10,0
15,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S2 B
3.0 4.0
42,0
27,0
10,0
25,0
10,0
31,0
5,0
10,0
mg/kg
S2 C
4.0 6.0
29,0
22,0
14,0
30,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S2 D
6.0 8.0
30,0
27,0
16,0
28,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S3 A
0 1.0
13,0
13,0
10,0
16,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S3 B
2.0 4.0
31,0
29,0
14,0
26,0
10,0
28,0
5,0
10,0
mg/kg
S3 C
4.0 6.0
21,0
18,0
13,0
34,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S3 D
6.0 8.0
29,0
25,0
12,0
29,0
10,0
20,0
5,0
10,0
mg/kg
S4 C
4.0 6.0
23,0
16,0
32,0
26,0
10,0
20,0
5,0
599,0
S4 D
6.0 8.0
14,0
12,0
12,0
19,0
10,0
20,0
5,0
10,0
T7
1.0 1.5
28,2
2,5
3,5
4,0
15,0
7,0
3,0
9406,0
9,0
0,1
39,6
928,3
491,2
0,1
5281,3
9,0
73,0
0,3
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
mg/kg
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
mg/kg
3181,4
mg/kg
T9
0,0 1,0
33,4
42,5
128,0
42,0
31,5
27,0
0,5
426,0
0,4
42,1
239,4
0,4
144,2
mg/kg
T12
4
4,3
12,0
18,0
19,0
5,0
10,0
2,0
21706,0
3,4
1423,5
17652,4
3,4
2625,4
mg/kg
T12 misto
0.2 2.05
36,5
22,0
50,5
25,0
13,0
15,0
6,0
1875,5
0,3
123,4
1530,0
0,3
227,5
mg/kg
T12 misto
3
56,4
23,0
79,0
21,5
18,5
10,5
6,0
9557,0
1,5
627,1
7776,4
1,5
1156,6
mg/kg
T15
T18
1,2
2,5
26,8
46,6
21,0
24,5
16,5
51,5
24,5
36,5
5,5
9,5
10,0
15,5
0,5
0,5
843,5
20,0
0,1
0,0
55,3
1,3
686,3
16,7
0,1
0,0
102,1
2,5
mg/kg
mg/kg
1,9E+10
2,3E+05
5,2E+08
3,9E+09
4,5E+08
1,3E+04
4,6E-01
8,2E+00
1,8E+04
1,3E+00
3,2E+03
CSR
_____________________________________________________________________________________
38
1,1E+04
8,2E+02
2,8E+01
1,4E+01
2,7E+03
6,6E+00
3,7E+02
2,7E+01
9,0E+05
mg/kg
Ex Industria Metallurgica Graffignana
via S. Angelo 6 - Graffignana (LO)
TAVOLE E ALLEGATI
TAVOLA 1: Concentrazione dei metalli
TAVOLA 2: Concentrazione degli idrocarburi
TAVOLA 3: Spessore del riporto
TAVOLA 4: Piezometria di dettaglio
TAVOLA 5: Sovrapposizione carte
TAVOLA 6: Sorgente di contaminazione
TAVOLA 7: Superamenti delle CSR
ALLEGATO 1 - Verbale della Conferenza di servizi del 20.12.2012
ALLEGATO 2 - Tabelle riepilogative risultati della caratterizzazione
ALLEGATO 3 – Rilievo topografico
ALLEGATO 4 - Elaborazioni PROUCL
ALLEGATO 5 - Output RBCA TOOL KIT
ALLEGATO 6 - Lisciviazione suolo-falda
ALLEGATO 7 - Inalazione in locali interrati
_____________________________________________________________________________________
Febbraio 2012
Analisi di rischio sito-specifica – Revisione 2