Telemarkismo Mon Amour
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Telemarkismo Mon Amour
N° 3 - Aprile 2013 Telemarkismo Mon Amour Ciao Oddo... Domenica 17 marzo un grande amico, Oddo Broglia, se n’è andato. Oddo: generosità e umanità di Giorgio Daidola Max Faletti ITW Telemark Freeride. Riccardo Torri Montagnard ITW L’esperienza nell’insegnamento del Telemark secondo Riccardo Torri. UISP: Mario Falotico ITW Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP. XVI Polartec Scufoneda Freeride di alto livello. TeleNews Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark. www.telemarkmag.it - [email protected] Rider: Lize zet ze et Chris Chr tianse sen n - Photo: o:: Jonatha onathan Gur onath urr rry - Lo oc cation ation ion o : Moen M na XR 75 mm EVO NTN CRISPI® TELEMARK A NEW SENSE OF STABILITY WWW.CRISPI.IT CRISPI Sport s.r.l. 31010 Maser (Tv) Italy Ph. +39 0423 524211 | [email protected] Fam. Paul Grüner Tel. e Fax 0473 662140 [email protected] www.schoeneaussicht.it Aperto fino a metá maggio e da metá giugno in poi Costruito nel 1896, il Rifugio Bellavista si trova su 2.845 m, nel coure dei ghiacciai di Senales. È un ritrovo per tutti gli appassionati dello sci che qui puó essere praticato in tutte le sue varianti. Ampia terrazza che offre un panorama stupendo, sala convegni, 40 letti, 20 posti nel dormitorio, docce e la piú alta sauna all’aperto d’Europa. Transfer gratuito per non sciatori del Grawand, trasporto dei bagagli con propria teleferica. Pasti tipici tirolesi con prodotti nostrani, strudel di mele fatto in casa, omelette con mirtilli rossi, speck e costine, agnello locale, costine fino ai piatti di pasta all’italiana, Ö come Knödel (canederli) CONSIGLIO: FermateVi al nostro albergo/ristorante/bar/café ROSA D’ORO **** a Certosa (stessa gestione), visitate il centro storico e il chiostro di Certosa. Anti-età con la forza del ghiacciaio Alla base di questa linea cosmetica unica si trovano MICA GLACIAL®, prezioso complesso minerale, e ACQUA GLACIAL®, la più pura acqua di sorgente, da secoli al riparo da agenti esterni. I prodotti e i trattamenti con Glacisse sono in vendita presso il Hotel Rosa D´oro a Certosa. Tel. 0473-679130 Novembre 2012: Neve abbondante tutto l’anno, la possibilità di praticare ad alto livello tutti gli sport invernali, storia cultura e tradizioni millenarie tenute vive da un senso profondo di appartenenza. La Val Senales si presenta come una meta ideale per gli amanti della montagna più vera. Lontana da chiassose mondanità regala scenari maestosi con vette di oltre 3.200 metri e si compiace dei graziosi paesini incantati che si susseguono lungo tutta la valle. Sommario n° 3 - Aprile 2013 www.telemarkmag.it [email protected] Foto: Archivio TSE Editore: TSE Telemarkismo Mon Amour Editoriale Ciao Oddo... La ricerca di novità e di proposte alternative al tradizionale modo pagina 4 Domenica 17 marzo un grande amico, Oddo Broglia, se n’è andato. pagina 9 di vivere la montagna e lo sci porta sempre più a guardare in modo interessato al Telemark, scoprendolo uno strumento completo per Oddo: generosità e umanità muoversi in tutte le condizioni. pagina 11 Su TelemarkMag abbiamo pubblicato le novità che le aziende con- di Giorgio Daidola Max Faletti ITW Telemark Freeride. pagina 13 Riccardo Torri Montagnard ITW L’esperienza nell’insegnamento del Telemark secondo Riccardo Torri. pagina 18 UISP: Mario Falotico ITW Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP. pagina 21 XVI Polartec Scufoneda Freeride di alto livello. tinuano a proporre per questa disciplina, un segnale che nonostante la crisi e il dichiarato ambito di nicchia, mette in evidenza che molti credono nel mercato della disciplina a tallone libero. Non vi è dubbio, e si evidenzia durante i molti eventi, che la domanda è sempre più in crescita. Oltre 3.000 i Telemark imprinting realizzati nelle ultime due stagioni con risultati che tutti possono vedere grazie ai documenti pubblicati da TSE sul sito e su youtube. Ora la tecnica a tallone libero attende, dal mondo degli sport invernali, una risposta decisa per decollare definitivamente. Non è più il tempo di aspettare, è tempo di Telemark. pagina 24 TeleNews Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark. pagina 27 telemark mag 4 TELEMARKISMO MON AMOUR Aprile 2013 di Tony Casi Telemarkismo telemark mag Perché no? lusso di non avere fret- devi concentrarti sulle In fondo i praticanti del ta, troppo spesso la vita sensazioni che il corpo Telemark da quotidiana ci porta a ti dà, devi coglierle ed ricercano qualcosa comportarci assaporarle … sentire il sempre di frenetica- diverso, di stimolante, mente, perché ginocchio che sfiora, ed di eccelso, ma anche di non adottare questa pra- a tratti sfrega sulla neve, faticoso! Si dice che ci tica per riscoprire noi è davvero fantastico, la si stessi? sensazione di dinami- ne dello sci alpino, che L’arte marziale del Tai smo è un qualcosa che si l’eleganza e la fluidità Chi Chuan viene defi- può sentire e non si può dei movimenti facciano nita come una discipli- spiegare. assaporare quella fre- na molto simile al Te- Bello, no? Se queste po- schezza persa da tempo. lemark, perché vi è la che righe venissero ben Possiamo tranquilla- consapevolezza del mo- pubblicizzate probabil- mente affermare che in vimento: ogni curva è mente questa filosofia vi è il una sfida all’equilibrio, solo telemarkers sulle liberi dall’agitazio- quindi si vedrebbero 5 Il telemarkismo nasce come filosofia di vita, è un movimento spirituale che porta lo sciatore ad elevarsi ad uno stato di eccellenza… piste, invece noi - fortu- anche? Ma una volta non Di certo c’è che l’approc- nati - siamo ancora una si faceva solo fondo con cio sciistico è cambiato minoranza! quegli attrezzi? tanto con l’avvento dei Quella che io chiamo Certo, affermazioni note nuovi materiali e sicu- élite in effetti cerca con- a tutti, ma ora possiamo ramente siamo cambia- tinuamente di farsi nota- finalmente far vedere ti anche noi. Abbiamo re, vi è la consapevolez- con orgoglio la nostra lasciato che l’aura spi- za della diversità, dello sciata, possiamo osare rituale del telemark ci sciare “strano”. Vi è la dove nemmeno circondasse e ci dicesse: perplessità dello sciatore guardano e soprattutto fallo! Monta quei Big comune nel guardare gli andare dove il comune Fat da 130 sotto il piede attacchi: ma quel cavo a sciatore non può … o con l’NTN! Prendi quegli cosa serve? Ma si scende non riesce … Hammeread e attaccali a molti telemark mag 6 quello sci da Word Cup, provo a copiarlo e col Artva (che in realtà met- prendi quell’ Atk new- tempo diventerò bravo” tiamo addosso la mattina mark e montalo su que- in “Vado ad un evento dopo aver lavato i denti) gli Skitrab da 2 etti…..sì, per imparare a piegare, ed eventuali ramponi e l’abbiamo fatto. dicono che si faccia in picozza….perché non si fretta!”. sa mai che ci si ritrovi sul- consapevoli delle nostre Siamo stati anche quelli le piste affollate e al posto azioni permettere che hanno trasformato di far code sugli impian- l’apprendimento rapido lo zainetto “a tout porter” ti non ci venga in mente del Telemark, da 0 a 100 in cui si riponeva berret- di pellare alla ricerca del in …30 minuti! Sì, siamo to, panino e bevanda, in promontorio incontami- cambiati tanto. Abbiamo strumento indispensabile nato! trasformato per avere sempre con noi Come dire, stiamo cre- al le pelli, una maglietta di scendo e stiamo creando pensiero: “Conosco uno ricambio, maschera pro- un che fa Telemark, ora tettiva, guanti di scorta, quello che decidiamo di Siamo che Telemarkismo telemark mag stati da talmente quell’idea corrispondeva movimento. Siamo 7 essere, possiamo parteci- o ibridi, con sci larghi o pare a gare Classic d’An- stretti, da solo o in com- tan o sfrecciare in Coppa pagnia, ma l’importante è Italia, siamo liberi di sco- che tu lo faccia con entu- prire la montagna in soli- siasmo e che tu lo sappia Broglia che hanno speso taria o iscriverci al record trasmettere agli altri . una vita per far capire per la Grande Curva… e Nessuno è obbligato, ma tutto questo naturalmen- la felicità si può sempre te praticando Telemark! condividere! Anche gra- godere delle piccole cose. Si , è questo il nostro co- zie alla passione di uo- Un grande uomo del tele- mune denominatore! mini a cui piace provare Lo puoi fare con scarpe e sperimentare, a cui fa basse o alte, con cavi o sempre ganasce, con automatici mentare e pubblicare le piacere docu- proprie emozioni. In questo non possiamo non ricordare amici come Oddo Telemarkismo, una filosofia per tutti! agli altri come sia bello mark moderno. Lasciate che la passione vi prenda e fatela girare! telemark mag C M Y CM MY CY CMY K 9 Ciao Oddo... Domenica 17 marzo un grande amico, Oddo Broglia, se n’è andato. di Mariella Serafini Una triste notizia, che ci ha lasciato confusi e senza parole. Ha lottato fino alla fine contro la malattia che da alcuni anni lo aveva colpito, una malattia che pochi mesi prima sembrava sconfitta e che invece, in una ricaduta rapida quanto imprevista, nel giro di poche settimane se lo montagna e per il telemark. di pochi anni, anche grazie alla eventi e manifestazioni, informa- è portato via. versione in lingua inglese del ma- zioni sui materiali, un mercatino “Ciao a tutta la tribù, me ne vado teriale pubblicato, aveva raggiun- dell’usato e anche giochi con pre- nella powder del paradiso, bianca to una notorietà internazionale fra mi a estrazione. e immacolata. Curvate e sorridete” gli appassionati, visitato da tantis- Partendo dal sito, oltre a raccoglie- Così ha voluto dare l’ultimo saluto sime persone e diventato uno dei re e pubblicare materiali reperiti ai suoi amici, ai suoi lettori, ai tan- punti di ritrovo sul web per la “tri- in giro sulla rete, era diventato lui ti che in qualche modo lo avevano bù” del telemark. stesso un giornalista del telemark, conosciuto e per i quali era sem- In pochi anni era riuscito a met- un inviato speciale che eravamo pre disponibile a dare risposte, a tere in piedi un sito pieno di foto, abituati a incontrare a tutte le condividere iniziative e ai quali resoconti di esperienze sugli sci principali manifestazioni, pronto lo univa la grande passione per la (in Italia o all’estero), notizie su a catturare con la sua inseparabi- U Oddo era diventato un punto di riferimento nel panorama del telemark in Italia e non solo. Insieme al suo caro amico Roberto “Ciao a tutta la tribù, me ne vado nella powder del paradiso, bianca e immacolata. Curvate e sorridete” Ciarmatori, che per un singolare comune destino lo ha preceduto alcuni anni fa, alla fine del 2000 aveva creato TelemarkTribe il sito dedicato al telemark che nel giro telemark mag 10 Val Senales 2011: Oddo entusiasta alla presentazione del “Telemark Imprinting”. le fotocamera tutti i momenti più za nessuna velleità agonistica, solo bambino come se l’essere in quei salienti di quegli eventi. La sua per rappresentare il telemark, poi posti insieme a quelle persone gli grande passione per il telemark lo una volta partito evidentemente trasmettessero una gioia davvero aveva portato a essere anche pro- non resistette e si lanciò giù come particolare. motore di iniziative come l’intro- una saetta (la gara telemark poi la Un entusiasmo che si ritrovava nei duzione del telemark nella Coppa vinse suo fratello Marco). resoconti pieni di foto che finivano Vettore, la riedizione della storica Personalmente poi nelle pagine del sito. gara di slalom che si tiene a prima- Oddo la prima volta alla Majel- Allo stesso modo rimase entusia- vera inoltrata lungo il suggestivo letta nel 2002, durante una delle sta quando gli parlai dell’intenzio- pendio che scendendo dall’omoni- prime manifestazioni di telemark ne di creare il nostro sci club Te- ma cima dei Monti Sibillini va ver- organizzate in Appennino. Da al- lemark Appennini, anche il nome so il Lago di Pilato e organizzata lora la sua partecipazione diven- gli piacque tantissimo e decise da oggi dallo Sci Club di Ascoli. Una ne una costante in quasi tutte le subito di far parte degli iscritti. gara nelle sue montagne che aveva manifestazioni seguirono, Tante idee, tante progetti, tante deciso di dedicare alla memoria Prati di Tivo poi Pescasseroli poi iniziative, tanta voglia di fare! dell’amico scomparso prima di lui. Scanno, Questo era Oddo, e per il mondo Ricordo che la prima volta, prima dalla sua Ermanna. Ricordo di lui del telemark lui ha fatto tanto. della gara, disse di partecipare sen- ogni volta un entusiasmo quasi di Ciao Oddo! telemark mag sempre ho che incontrato accompagnato 11 Oddo: generosità e umanità di Giorgio Daidola La scomparsa di una persona solare ed entusiasta come Oddo nel momento magico della maturità lascia un terribile amaro in bocca. La passione per il telemark ci univa da lunga data, dai momenti meravigliosi della sua riscoperta, negli anni ottanta, per arrivare indenne ai giorni nostri. Oddo seguì con entusiasmo e partecipazione i miei anni grandi del Pianeta Bianco, pubblicando sul suo sito i resoconti di tutte le tappe del mio giro del mondo a telemark. Incontrarlo, come capitava spesso, alle varie Skiede, Scufonede, Pieghe Grandi e Telemark opening con la sua compagna Ermanna dava un valore aggiunto a questi eventi. Sciare con lui e con il suo nipotino Andrea, della stessa età di mio figlio, mi ha permesso di vivere momenti bellissimi, ora diventati struggenti perché irripetibili. Un po’ come le solari giornate di sci con i miei genitori di tanti anni fa. Purtroppo, con il passare degli anni, queste sensazioni dolci e amare al tempo stesso diventano sempre più frequenti. Rimpiango di aver sempre rinviato, una volta per mancanza di neve, un ‘altra per mancanza di tempo, l’invito a sciare insieme nei suoi Sibillini. E’ proprio vero che ogni occasione è perduta per sempre. Avevamo in comune la passione per le attrezzature. Non solo da telemark ma anche fotografiche. Si discuteva spesso di sci al carbonio (che piacevano ad entrambi), di pixel e di teleobiettivi. Il piacere di sciare e di fotografare per noi telemark mag 12 era una cosa sola, uno era in funzione dell’altro. Sicuramente discutevamo più di tecnica fotografica che di tecnica per il telemark. Ciò che però mi ha colpito di più in Oddo è la sua generosità e umanità. Non professate ma dimostrate con i fatti. Ricordo in proposito l’affetto con cui mi parlava del suo migliore amico fin dall’infanzia, Roberto Ciarmatori, con cui fondò TelemarkTribe. Non capita spesso, in un mondo che sta diventando sempre più arido e superficiale, vedere una persona in grado di esprimere, senza alcun pudore, i valori dell’amicizia vera, di quel sentimento per cui faresti qualsiasi cosa per salvare l’amico. Quando Roberto si ammalò di un male incurabile Oddo fece di tutto per essergli vicino e per tentare di salvarlo. Mi raccontava di quando lo portava a Milano sdraiato nella sua auto trasformata in una specie di autoambulanza per tentare nuove cure, per farlo visitare dall’ultimo specialista di grido. Come se fosse stato suo figlio. Beh, se questo non è amore vero, non saprei come definirlo altrimenti. Oddo allora era in piena salute, non si dava pace di vedere spegnersi l’amico. Per una tremenda ironia della sorte, dopo pochi anni, la stessa cosa è capitata a lui. Ciao Oddo, un abbraccio ideale a te e a Ermanna. Val Senales 2009: Alberto Sciamplicotti, Oddo Broglia, Giorgio Daidola. telemark mag 13 Max Faletti ITW Telemark Freeride. di Alessia Monticone riuscire montagna a 4 anni seguendo il iperattivo, sta accompagnando a fare un’intervista papà e la mamma sulle vie fer- una cliente e mi ha cordialmente tradizionale a Max è rate delle Dolomiti; lo zio lo fece accettata come “ospite” per fare come stravolgere l’or- cominciare a sciare a 5 anni l’intervista per la Mag. L’idea è dine, o il disordine, naturale del- e queste passioni hanno senza quella di salire sul Pordoi e scen- le cose. dubbio caratterizzato tutta la dere per la Val Setus. Di Faletti ce n’è uno, anzi due... sua vita. A 16 anni, dopo la scuo- Dopo una bella colazione a Lago anzi tre! Max è il più grande di la alberghiera, si cimentò in la- di Tesero, arriviamo a Canazei in tre fratelli, è guida alpina da cir- vori di consolidamento pareti, a macchina, parcheggiamo, infilati ca 15 anni ed istruttore nazio- 19 anni, dopo il servizio militare, gli scarponi, ci mettiamo in coda nale delle Guide Alpine da cir- Max è entrato nel Soccorso Alpi- al Pecol, la funivia che sale dal ca 4 (per ricordarselo dovrebbe no della Guardia di Finanza, per- centro del paese al Sellaronda. guardare sul tesserino), Matteo il ché ci credeva e per poter vivere Nell’ovetto del Pecol inizio l’in- secondo è già guida alpina, ma- tra pareti e pendii. È da questa tervista/non intervista a Max che estro di sci e collabora con noi esperienza che ha maturato la mi spiega del progetto Nivolab: della Telemark Mag dal primo decisione di diventare Guida Al- uno strumento ideato da Martino numero, e l’ultimo nato, Giorda- pina. Peterlongo, coadiuvato da Loren- no, è maestro di sci ed è aspiran- Oggi a 43 anni Max, con il so- zo Iachelini. Nivolab è una sinte- te guida. pracciglio tipico dei Faletti, pe- si molto corposa di diversi studi L’esperienza di Max è davvero rennemente arcuato ed allerta, sulle valanghe e serve a dare tanta, ha iniziato ad andare in ed il suo modo di fare da ragazzo all’utente una linea di compor- P Pensare di telemark mag 14 tamento corretto (dalla preparazione della gita sino ai test sulla neve in loco) rispetto al mondo del fuoripista. In concreto si tratta di un pieghevole stampato appositamente su carta idrorepellente che l’esperto o l’escursionista alle prime armi, previo breve corso, possono consultare traendone sicuramente buone dritte per evitare situazioni pericolose. Usciamo dagli ovetti, prendiamo un paio di altri impianti e giungiamo al Passo. Dal rifugio Maria in cima alla funivia Sas Pordoi, usciamo e ci affacciamo sul panorama mozzafiato, oggi un po’ offuscato dalla spessa e umida conosciuti del gruppo del Sella. Con Max torniamo a parlare di coltre delle nuvole. Giunti in prossimità del Rifugio NIVOLAB. Il progetto nasce dal Dopo il controllo ARTVA di rito, Boé, che ha ancora le finestre connubio di Martino Peterlongo iniziamo a percorrere il tratto sbarrate per la chiusura inverna- e la guida alpina Thomas Exner, che ci porta al rifugio Boé. La- le, togliamo le pelli, ci sediamo nivologo sciamo l’imbocco della Forcella e sorseggiamo Rooibos caldo gu- all’Università di Calgary, e da al- alla nostra destra e ci teniamo stando dei biscotti straordinari cune stagioni che hanno passato sul versante ovest del Piz Boé che ha portato Virginia, la cliente insieme nella scuola Yamnuska fino al pianoro in cui mentiamo di Max. di Canemore. le pelli. Un altro gruppo arriva al rifu- Nivolab è una sintesi tra il filtro Incontriamo altri gruppi accom- gio e dai discorsi che sentiamo, “3x3” elaborato da Munter, Hen- pagnati da guide. il clima post elettorale è ancora zen e dalla “Scuola svizzera”; i Man mano che procediamo ve- bollente, almeno quanto la tazza risultati delle analisi di stabilità dendo a fatica la punta degli sci, che ho tra le mani. dei lastroni svolte dall’Università ci rendiamo conto che la via più Non smetterò mai di stupirmi di di Calgary e dalla “Scuola cana- facile per divertirsi, visto che quanto la gente non possa fare a dese” nonché le esperienze quo- né Virginia né io l’avevamo mai meno di portarsi i problemi an- tidiane delle Guide Alpine del fatta, era la val de Val Mezdì, che in quota, e dire che qui sia- Trentino. uno dei fuori pista più lunghi e mo a 2873 m s.l.m.! Nivolab si configura così come telemark mag con esperienza fatta 15 Max scia a telemark con: Scarpone SCARPA TX, Sci K2 GOT BACK, Attacco Rottefella Freedom arrampica con picozze e ramponi CAMP, Karpos Clothes alcune serate divulgative, ma getto venga conosciuto, che poi pianti che per progrediti, per dir- queste non hanno ancora dato sia stato il Trentino piuttosto che la come la direbbe Max, “per evi- i risultati sperati. Più che altro, un’altra regione a dargli vita non tare di mettere il culo in pedata”. abbiamo constatato che per per- è rilevante, sono i frutti e soprat- Max, dopo la conferenza stampa mettere una corretta informazio- tutto i guadagni in termini di si- nella sede dell’Accademia della ne e rendere utile questi incontri curezza e spese di soccorso alpi- Montagna di Trento per la pre- si deve programmare un corso di no che ci interessano. sentazione di Nivolab, che ormai almeno due serate ed un giorno Dolomiti internazionali con Ni- risale a novembre, come va con fuori nella neve, come stiamo già volab, ma non solo, vero Max? la diffusione del progetto? facendo. M: Abbiamo avviato una serie di M: Mah, per ora abbiamo fatto L’importante è che questo pro- proficui scambi internazionali. ? Paissan&Partners un vademecum sia per princi- ? Cos’è Come usare Nivolab è uno strumento di aiuto per sci alpinisti, freeriders ed escursionisti finalizzato a ridurre il rischio di essere travolti da una valanga. Non sostituisce il dovere di ognuno, dal principiante all’esperto, di valutare e decidere in modo autonomo e consapevole. Costituisce un aiuto per il principiante nel costruirsi un’esperienza personale, uno stimolo per l’esperto a tenere sempre vigile la propria capacità critica e una traccia didattica per chi insegna finalizzata a trasmettere le proprie conoscenze con ordine, chiarezza e semplicità. Il filtro 3x3, i modelli di instabilità e l’Avalanche Risck Check sono 3 strumenti complementari utili per guidarti nel processo di osservazione-valutazionedecisione-comportamento. Usa il filtro 3x3 per porti delle domande e aiutarti nelle risposte sulle condizioni della neve e del tempo, sull’ambiente in cui si svolge l’escursione, su te stesso e i tuoi compagni. Usa l’Avalanche Risck Check per eliminare le condizioni più sfavorevoli in rapporto al pericolo valanghe della giornata. Ogni condizione sfavorevole deve essere compensata con i “bonus” indicati. Integra le tue esperienze con i modelli di instabilità: usati insieme ti permettono di riconoscere e gestire con comportamenti appropriati le situazioni di pericolo più comuni. Per conoscere i meccanismi di instabilità del manto nevoso usa l’analisi stratigrafica dei cristalli di neve e il test della colonna che spesso forniscono informazioni molto utili. NIVOLAB Nivolab rappresenta la sintesi tra: • il filtro “3x3” elaborato da Munter, Henzen e dalla “Scuola svizzera” • i risultati delle analisi di stabilità dei lastroni svolte dall’Università di Calgary e dalla “Scuola canadese” • le esperienze quotidiane delle Guide Alpine del Trentino nella frequentazione della montagna invernale Da un’idea di Lorenzo Iachelini e Martino Peterlongo | Guide Alpine - Istruttori I 6 CRISTALLI DI NEVE cristallo di neve fresca cristallo di brina di profondità NIVOLAB cristallo di neve polverosa “powder” cristallo di neve da fusione e rigelo “firn” CONDIZIONI (manto nevoso e meteo) cristallo di brina di superficie • in montagna il rischio si può ridurre, ma non sarà mai uguale a zero • la miglior valutazione non serve a nulla se la tua azione non è coerente con essa • il rischio diminuisce con l’esperienza (critica). Al termine di ogni escursione chiediti sempre “Agirei ancora nello stesso modo?” VALUTAZIONE A CASA Meta dell’escursione con alternative e piano orario Quali sono le condizioni meteo-neve? Aiuti: • consulta il bollettino valanghe e il bollettino meteo • chiedi a esperti locali TERRENO (esposizione, pendenza, tracce) Qual è la mia conoscenza dell’itinerario? Aiuti: • carta topografica (carta delle pendenze, delle concavità e convessità) • guide sci-alpinistiche, escursionistiche • GPS con rotte e/o waipoints certi • l’itinerario di discesa è uguale/diverso a quello di salita Quali sono le condizioni della neve e del tempo? VALUTAZIONE LOCALE La valle dove si svolge l’escursione Osservazioni durante tutta la giornata Osserva: trasporti eolici evidenti valanghe spontanee recenti segnali d’allarme (whumph, fratture) sprofondamenti oltre lo scarpone facendo traccia c’è una situazione tipica di pericolo evidente (vd modelli di instabilità)? Ricorda che sono sfavorevoli: • variazioni rapide di temperatura • poca visibilità • quantità critica di neve fresca raggiunta (15 cm con vento forte, 60 cm senza vento) Oggi è tutto diverso? A sud è più pericoloso che a nord? In quota è meglio che in valle? Ci sono tracce sufficienti sull’itinerario e sono adatte al terreno? Un pendio è sufficientemente tracciato quando: è già sceso un gruppo e si utilizza la zona tracciata dopo una nevicata le tracce sono ancora visibili le tracce sono visibili anche nelle zone di probabile distacco Ricorda: le tracce di uno\due sciatori non sono affidabili! Osserva sull’intero itinerario: le linee morfologiche favorevoli (dorsali e conche dolci e ampie) un andamento strutturato e vario è meglio che ampio, omogeneo e aperto l’esposizione a sud è meglio che a nord Con grado 3 (marcato) di pericolo evita i versanti aperti con aree ripide significative oltre i 30°. Per integrare le osservazioni, usa il test della colonna estesa La visibilità è sufficiente per valutare l’insieme del passaggio critico? VALUTAZIONE SUL SINGOLO PENDIO È possibile salire/scendere ? Quale microtraccia e quale tattica di gestione del gruppo? Qual è il problema valanghe nel passaggio che sto considerando? 1. Quantità critica di neve fresca 2. Lastroni duri, soffici e strati deboli (localizzazione e dimensioni) 3. Fattori di instabilità del manto nevoso: a. variazione di 1 o più gradi di resistenza fra 2 strati vicini b. variazione di 1 o più mm del diametro dei cristalli fra 2 strati vicini c. presenza di brina di fondo o di brina di superficie d. presenza di strati deboli entro 1 m di profondità e. spessore degli strati deboli superiori a 10 cm f. riscaldamento per irraggiamento solare Il pendio è effettivamente ben tracciato? Osserva sul pendio che stai per sciare: • avvallamenti marcati • aree ripide significative minime di 20x20m (nei canali si valutano i versanti e non l’asse) Ricorda: • con grado 2 stai almeno a 20 m lontano dalle aree ripide significative • con grado 3 evita l’intero pendio in cui c’è anche una sola area ripida significativa • il bosco rado di larici e le radure non proteggono dalle valanghe NIVOLAB AREA DI CARICO CON LA PALA 90cm Esecuzione Su una colonna di 90 cm (lung.) x 30 cm (larg.) x min 100 cm (prof.) applica le seguenti pressioni: • 10 colpi con fulcro sul polso • 10 colpi con fulcro sul gomito • 10 colpi con fulcro sulla spalla 30cm 100cm Interpretazione Manto instabile se c’è una frattura pulita e lineare che si propaga orizzontalmente attraverso l’intera colonna al colpo (N) o (N+1). L’unica certezza: con le valanghe non ci si può confrontare, andrebbero solo evitate! FILTRO 3X3 Utile per verificare sul campo la presenza di strati deboli reattivi alla fratturazione e alla propagazione entro 30-100 cm di profondità. Strumento di valutazione del rischio valanghe cristallo di neve vecchia “lastrone” Ricorda che: TEST DELLA COLONNA ESTESA MODELLI DI INSTABILITÀ: come riconoscerli e cosa fare GRUPPO Qual è il margine tecnico-fisico dei partecipanti? Quanti sono? Aiuti: • rispetto dei tempi di percorrenza • gruppo piccolo (meno di 3-4), disciplinato e tecnicamente preparato • informa qualcuno delle tue intenzioni DECISIONE: Quale escursione è possibile? Come sto oggi io e come mi sembrano gli altri? Aumentano il rischio: • aspettative troppo alte • stanchezza fisica • competizione all’interno o tra gruppi • seguire altri gruppi senza pensare (sindrome del gregge) • fretta di tornare a casa (sindrome del cavallo) • dire di si, quando si pensa di no • trascurare i segnali d’allarme • non ascoltare gli altri DECISIONE: Quale itinerario e quale macrotraccia? Ricorda che si può anche cambiare itinerario o tornare indietro! Prima di partire controlla l’attrezzatura (pala, ARTVA e sonda), fai il doppio cancelletto ARTVA e verifica che tutti sappiano utilizzare le tecniche di autosoccorso (ricerca-sondaggio-scavo) Le condizioni psico-fisiche sono ancora affidabili? Le capacità tecniche sono sufficienti? Tutti rispetteranno le decisioni prese? Diffusione tutte le esposizioni e pendii più critica a quote superiori pendii >30° Indicazioni poche possibilità di aggiramento i primi 1-2 giorni sono i più pericolosi in inverno attenzione sui pendii a sud e a est nelle ore centrali nei primi 1-2 giorni a nord le condizioni critiche durano a lungo LASTRONI Cosa succede se si stacca una valanga (superficie e volume, vie di fuga, punti sicuri, travolgimento, seppellimento)? Un buon metodo di gestione del gruppo può ridurre il rischio? Combina le strategie più adatte: rispetto delle distanze discesa in traccia discesa nel corridoio da punto sicuro a punto sicuro uno alla volta verso il punto sicuro aggiramenti NEVE NUOVA DOPO PERIODI DI BEL TEMPO FREDDO Indizi quantità critica di neve fresca raggiunta fratture e wumph distacchi spontanei distacchi a distanza DECISIONE: Go or not go? Indizi forme eoliche duri o soffici sprofondamento irregolare quando si traccia valanghe a lastroni recenti. fratture e wumph Diffusione molto variabile a livello locale sui pendii sottovento, più frequente a quote elevate aree scarsamente innevate, spesso ad inizio inverno avvallamenti e cambi di pendenza pendii > 30° pendii interrotti da fasce rocciose e rocce affioranti i pendii nord Indicazioni aggiramento NEVE BAGNATA DA IRRAGGIAMENTO SOLARE O DA PIOGGIA Indizi pioggia forte irraggiamento solare temperatura elevata dell’aria (Fohn) sprofondamento costante oltre la caviglia facendo traccia valanghe spontanee Diffusione dopo pioggia tutte le esposizioni e quote in inverno a sud e a est nelle ore centrali nei primi 1-2 giorni in primavera a nord nei primi giorni di riscaldamento stagionale in primavera a sud e in vicinanza di rocce riscaldate Indicazioni in primavera terminare l’escursione entro mezzogiorno attenzione alle valanghe spontanee André Henzen 2011 Ecco cosa leggiamo sul pieghevole di NIVOLAB: L’unica certezza: con le valanghe non ci si può confrontare, andrebbero solo evitate! telemark mag 16 E poi diciamolo, con il Telemark si va piano, perché la vita normale va già troppo in fretta! Per questo mi ci trovo bene. Quest’anno sono i canadesi che le Guide Alpine potrebbero fare be più rispettato, noi guide ogni sono venuti da noi sulle Dolomi- qualcosa in più, anche se alcu- tanto si torna tra i banchi per ti: il Collegio delle Guide Alpine di ni di noi già lo fanno, tipo me spiegare ai ragazzi l’importanza Trento ha invitato Thomas Exner. con i programmi di nivologia e della questione. Credo che ogni Da 5 anni porto avanti un pro- le uscite di scalata legate all’eco- volta che affrontiamo la monta- getto con Moutainguides Italy, e logia realizzate appositamente gna dovremmo chiedere il per- collaboro con Cain Olsen, guida per le scuole, visto che il futuro messo, visto che come animali anglo norvegese residente in val è la gioventù, ed ho l’impressio- siamo i più distruttivi, e, rinca- Camonica. E Cain ha invitato il ne che proprio questa gioventù sando, ringraziarla avendola ri- collegio delle guide inglesi per spenda più tempo tra computer, spettata nella gita. fargli vedere il mondo strato- giochetti e centri commerciali Per chi non ti conosce, tu sei un sferico delle Dolomiti. Con Cain invece che conoscendo il para- grande scalatore. Ci ricordi alcu- Olsen lavoro nella zona del To- diso che ci circonda, imparando ne delle vie che hai aperto? nale, Campiglio, con le agenzia come fare a mantenerlo anche M: “Colpo di coda” in Marmola- straniere. per le future generazioni. da con Mauruzio Giordani. “Via Max, trovi che sul vivere in mon- Si dovrebbe lavorare in maniera Ladri” sul Campanil Basso e sul tagna e nel rispetto dell’ambien- più capillare nelle scuole; dicia- Corno d’Airale, in te ci sia una giusta collaborazio- mo che le scuole dovrebbero far la via “Take your mama”. ne tra le parti? sì che i giovani tornassero a di- Ti piace più sciare o arrampica- M: Credo che il C.A.I., la S.A.T., vertirsi nella e con la natura. re? Che nessi vedi nel binomio la Federazione Arrampicata e Così facendo l’ambiente verreb- roccia e sci? telemark mag Valmalenco, 17 M: Ghiaccio/ sci, misto/ sci. In Valle tello Giordano, altre sono rimaste Grazie Max, tra chiacchiere, di- d’Ambiez, in inverno saliamo con gli in via di apertura visto che quan- scese e un po’ di polvere abbia- sci per fare arrampicata su ghiaccio. do la magia del ghiaccio lascia le mo sceso la Val Mezdì attraver- Si arriva su alla base delle pareti, poi pareti sublimando con il foen o sando il massiccio del Sella fino si scala. Abbiamo un video su You crollando con la primavera , si ri- a Corvara e da lì con gli impianti Tube di una cascata in Pordoi: anche manda tutto all’anno dopo. ed in pista siamo rientrati a Ca- lì siamo arrivati con gli sci facendo E il tuo incontro con il telemark? nazei. la gita e portandoci dietro l’attrezza- Quattro anni fa ho provato grazie Ci ritroviamo alla Konditorei che tura da arrampicata, poi dopo aver al Mariano del Telemark Snow c’è in paese alla partenza del Pe- scalato, siamo scesi facendo un po’ di Event, poi dall’anno scorso mi ci col, proprio da dove siamo parti- fresca. Certo per far ghiaccio ci van- sono messo a testa bassa, sì ecco, ti e la signora Paola, la proprie- no le temperature giuste, con il misto dal viaggio in Norvegia. taria, come nota che abbiamo le è un’altra storia, ma lo sci è davvero Se non sbaglio da un paio d’an- scarpe da telermark, ci accoglie il mezzo ideale. ni anche quando accompagni i come in famiglia e ci racconta Max, qual è secondo te la nuova clienti in montagna, scii a tele- del suo gruppo di telemark che frontiera dell’alpinismo? mark, no? Proprio come oggi! ogni settimana si ritrova per pie- M: io sono convinto che la nuova M: eh, mi piace! gare in abito tradizionale. Tellie frontiera sia nel Dry Tooling cioè Magari non lo uso ancora se an- family, come ci diceva Biff Russel la tecnica derivata dall’arrampica- diamo a fare Heliski e sono con (cfr. Mag n 1, 2012 ), sarà questa ta su ghiaccio e misto, perché si gente che si lancia ai 90 all’ora la più grande magia di chi scia a può portare nelle zone estreme giù per i pendii, ma se no mi pia- telemark? Riusciremo a dirime- come Himalaya, Baffin, Antartica. ce molto. E poi diciamolo, con re le divergenze sovente presenti Gli ultimi due sono dei sogni ... il telemark si va piano, perché anche nelle comunità più piccole ( Sorride) la vita normale va già troppo per ricordarci che le cose impor- Abbiamo da poco aperto alcune in fretta! Per questo mi ci trovo tanti sono la passione che ci uni- vie nuove di cui una con mio fra- bene. sce e l’ambiente che ci accoglie? telemark mag 18 Riccardo Torri Montagnard ITW L’esperienza nell’insegnamento del Telemark secondo Riccardo Torri. di Valentina Bonfanti Tanti appassionati di tagna con occhio composito. Fu alpinismo e sci in generale e cosa telemark, tanti perso- così che con Federico Acquarone ti ha portato ad investire tempo e naggi coinvolti a vario e qualche amico di Bardonecchia soldi nell’ambiente suddetto. titolo nell’ambiente e ci ritrovammo a discutere sull’in- R: Circa una quindicina di anni fa tanto impegno da parte di tutti per treccio eventuale di esperienze di entrai in contatto con l’ambien- vedere la scena italiana crescere o vita e di lavoro che apparentemen- te grazie a due miti del telemark per lo meno uscire dallo stallo in te viaggiavano su binari paralleli. a Bardonecchia, Rommel (Aldo cui è piombata anni or sono. Ric- Insomma il nostro lavoro consiste Romanello) e Sergio Belmondo cardo Torri, un nome tra i tanti, un nel proporre escursioni in cui si (Istruttore Nazionale Emerito di te- appassionato ed un maestro di sci racconta un po’ di geologia, lezioni lemark). Loro furono i primi a por- specializzato telemark ci narra la di sci in cui si portano gli allievi a tare nella conca scarponi di cuoio e sua personale esperienza a livello dare da mangiare ai cavalli, si va in sci con attacchi tre pin. Molti tra i d’insegnamento, di coinvolgimen- bici a conoscere le erbe per prepa- maestri di sci provarono ed alcuni to nel suddetto mondo e ci riporta rare decotti o a capire quali siano ne approfittarono, partecipando al qualche dato sui cambiamenti por- le coltivazioni tipiche dell’ambien- corso di specializzazione telemark. tati dall’azione TSE nel suo resort. te montano. Io invece in quell’occasione desi- Ciao Riccardo, come primo step, ci Ora proponici qualche breve cenno stetti, non era ancora il mio tempo. terremmo che presentassi la tua autobiografico, spiegandoci come Comunque malgrado il divertimen- attività ed il tuo operato. Chi sei e sei finito ad occuparti di telemark, to pazzesco, la cosa non prese più T cosa fai. R: Faccio il maestro di sci a Bardonecchia da ormai 20 anni (proprio quest’anno fa 20!) e faccio parte dell’Associazione Montagnard fondata solamente quest’anno ma che sta veramente sorprendendo! Lo spirito dell’Associazione promuove la frequentazione libera dell’ambiente alpino e montano attraverso l’integrazione di conoscenze e competenze diverse legate al mondo della montagna, un’esigenza che nasce, nel mio caso, dalla storia professionale. Infatti, oltre al maestro di sci, faccio il geologo e mi sono sempre ritrovato ad osservare la natura e lo spirito della montelemark mag 19 di tanto piede tra la gente comune, chia ha visto lo svolgersi del primo Cosa pensi della scena telemark ita- ad eccezione del telemark club di evento di telemark sul territorio... liana e dei suo sviluppi? Rommel che raccolse un gruppo di tirando le somme, cosa ci dici sui R: Conosco poco la scena italiana te- amatori che non smise mai di scia- numeri dell’evento? Come si è com- lemark anche perché devo dire che re a telemark. portata l’organizzazione TSE? non fa molto per farsi conoscere... Ho poi continuato utilizzando l’at- R: L’evento TSE è stato una figata! qui in Piemonte, anche in questo, la trezzatura telemark per fare sci al- Ci siamo divertiti un sacco e sicura- cautela e la diffidenza nei confronti pinismo soprattutto per non dover mente il telemark a Bardonecchia delle novità tengono il timone! cambiare assetto tra salita e disce- ne ha giovato. Dell’organizzazione L’esperienza del corso di specializ- sa... un vezzo, ma anche un gran TSE quello che mi ha colpito è sta- zazione a Livigno e della Skieda è divertimento! ta l’essenzialità, la semplicità e la stata per me fondamentale. Anche L’anno scorso ho infine frequenta- consapevolezza... in questo, penso se c’è ancora da fare per quanto ri- to il corso di specializzazione tele- che giochino un ruolo importante guarda la didattica, ho apprezzato mark per maestri di sci della Re- sia l’esperienza di Mariano Valca- molto lo spirito degli istruttori con gione Lombardia a Livigno e così nover che la passione coinvolgente i quali ho stretto rapporto che han- ho conosciuto da vicino il mondo dei promoter. Mi è parso chiaro fin no spronato noi specializzandi ad istituzionale del telemark in Italia, da subito il messaggio di TSE: pro- esprimerci in merito alla definizio- la Skieda e un sacco di amici aman- mozione del telemark attraverso ne dei livelli tecnici, degli esercizi ti del tallone libero... insomma, un un’azione diretta e schietta. Penso didattici... mi è parso ci sia stata mondo nascosto! che tutti se ne siano accorti! una chiara intenzione al confronto Sempre dall’anno scorso, grazie al L’operato TSE nella zona di Bardo- ed alla ricerca... a volte si finiva ar- nuovo progetto Freeride Experien- necchia ha smosso qualche interes- rotolati su dinamiche biomeccani- ce di Federico Acquarone e all’As- se aggiuntivo? che al genepy e le descrizioni degli sociazione Montagnard stiamo cer- R: La settimana seguente ho ricevu- esercizi sembravo testi di canzoni cando di promuovere il telemark to tantissime richieste di noleggio di Battiato... insomma non ci si ca- attraverso raduni liberi, lezioni di sci e e scarponi, qualcosa si è risve- piva una fava ma ci si divertiva! telemark di gruppo o individuali e gliato e soprattutto tra i professio- Quello che rimane è comunque la possibilità di noleggiare il ma- nisti della neve. Adesso si inizia a l’estrema varietà di stili che arric- teriale anche tramite la collabora- sentire che qualche sci club vuole chiscono il mondo del telemark, zione amichevole di Diego Cavallo, proporre il telemark ai propri atle- dal classico al superfun, dalla piega istruttore telemark e proprietario ti, in settimana si vedono maestri estrema a quella da pennoira (par- di Cavallo Sport a Borgo S. Dalmaz- di sci specializzandi (e non) che rucchiera in dialetto)... respect! zo. sfrecciano sulle piste a tallone li- Per i giovani della conca (bardonec- Nel mese di febbraio Bardonec- bero! chiese) e non, è proficuo investire telemark mag 20 nel mondo del telemark con corsi o a chi per nulla conosce questo di formazione o è ancora troppo mondo, la sensazione principale presto per vedere un ritorno in ter- del telemark, quale aggettivo utiliz- mini monetari? zeresti? R: Chiaro che sì, ne vale la pena R: Sospensione! La sensazione di eccome... i ragazzi e le ragazze ma sospensione è quella che più mi ri- già i bambini e le bambine che fre- torna quando scio a telemark! quentano i nostri corsi di sci fanno Cosa pensi possa aiutare questo l’esperienza della sciata a tallone li- mondo a crescere ed a incrementa- bero e la cosa bella è che può essere re il suo bacino d’utenza? proposta sia come elemento tecnico R: Per prima cosa la sinergia tra le che come gioco. In questo modo, forze che credono nel telemark. In ognuno può trovare la propria via. questo momento il telemark in Ita- La mia idea è quella di fare in lia ha un’energia fortissima ma che modo che si prenda la consuetudine al raduno libero di telemark in modo da condividere esperienze e tecniche, stili... la diffidenza è ancora tanta e c’è troppa tendenza ad avere un’aspettativa di guadagno nel breve periodo. In questa fase bisogna lavorare con costanza essendo consapevoli che solo unendo le forze si possono ottenere risultati importanti. Quest’anno finalmente è stato fatto il corso di specializzazione per maestri di sci in Piemonte, sicuramente un passo avanti e fondamentale. Anche se so che c’è un po’ di polemica a proposito, io penso che la vera rivoluzione sarà l’istituzione della figura del maestro di telemark alla pari di quello di sci , di snowboard e di fondo. La crescita deve trovare il modo di esprimersi... direi che sarebbe bene lasciare che si esprima senza paura dei contraccolpi, poi ne riparliamo. E poi i materiali. Molto è stato fatto in questo senso e risultati importanti sono stati raggiunti. Questo però non significa che lo scarpone di cuoio debba essere appeso sopra il camino... o almeno non solo! Cosa pensi manchi al mondo telemark italiano perché raggiunga un numero d’appassionati tale da permettere alle aziende il sostentamento? Mi viene da pensare che tutti quanti dobbiamo lavorarci di più... sembra banale ma per esempio noi maestri di sci che sciamo e insegniamo attivamente telemark do- tecnica sarebbe veramente netta. vremmo darne più evidenza. Noi, Così è stato per il passaggio verso per esempio, nel logo della scuola la figura del maestro di snowboard sci Montagnard abbiamo messo la che io, per motivi anagrafici, ho vis- dicitura scuola sci-snowboard-tele- suto in pieno. Tale passaggio penso mark. Appena possiamo cerchiamo debba avvenire gioco forza attra- di radunare telemarkisti per farci verso i maestri specializzati che co- vedere sulle piste e posso assicu- munque possono dare una grossa rare che l’attenzione dello sciatore mano per garantire il bilanciamen- medio viene catturata. Tuttavia, il to tra tecnica e didattica e per far rischio di apparire un po’ snob po- partire il volano, esattamente come trebbe fregarci. Attenzione quindi è successo per lo snowboard. a non dare l’impressione di essere Tornando a parlare di te invece, se i più bravi, altrimenti rischiamo di dovessi descrivere ad un neofita, restare nicchia per sempre! telemark mag 21 UISP: Mario Falotico ITW Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP. di Mariella Serafini I In occasione della setti- TO RESPONSABILE DEL COORDI- UN CONSIGLIO ED I SUOI ORGANI mana Neve UISP, svol- NAMENTO NEVE LAZIO E SONO ISTITUZIONALI. tasi a Pozza di Fassa dal CONSIGLIERE PER ATTUALMENTE INFATTI CONTIA- 9 al 17 marzo, QUEST’ULTIMO SONO MO NEL LAZIO PIU’DI 20 SCI CLUB la NAZIONALE. INCARICO nostra collaboratrice di TSE nonché STATO RIELETTO NEL CORREN- ED ASSOCIAZIONI PER CIRCA 1.000 presidente dello Sci Club Telemark TE ANNO; IN QUALITA’ INVECE DI ISCRITTI. MI PIACE DIRE CHE SIA- Appennini, unico iscritto FISI per il RESPONSABILE SI MO L’UNICA REGIONE D’ITALIA CHE Telemark e affiliato UISP ha intervi- ANDRA’ AL VOTO A BREVE, SICU- AGGREGA TUTTE LE DISCIPLINE stato l’esponente della UISP Neve La- RAMENTE ENTRO IL 2013, E PRO- DELLO SCI: ALPINO, NORDICO, AL- zio. PORRO’ ALLE SOCIETA’ SPORTIVE PINISMO, SNOW BOARD E GRAZIE A Buon giorno Mario, potresti intro- LA MIA CANDIDATURA COME PRE- VOI, TELEMARK CON CUI ABBIAMO durre, per chi non la conosce, cosa è SIDENTE DELL’AREA NEVE LAZIO. CHIUSO IL CERCHIO. la UISP, cosa si propone e quali atti- QUESTO PERCHE’ ABBIAMO RAG- NEL 2011 ABBIAMO ORGANIZZATO vità comprende? GIUNTO TRIENNIO,NUMERI I CAMPIONATI ITALIANI UISP DI La Uisp –Unione Italiana Sport E RAPPRESENTANTI TALI IN OGNI SCI ALPINO A CAMPO FELICE. UN’ Per Tutti- é il più grande ente DELEGAZIONE LAZIALE, CHE RI- ESPERIENZA ENTUSIASMANTE IN di promozione sportiva d’Eu- CHIEDONO UN’ORGANIZZAZIONE CONCOMITANZA CON I FESTEGGIA- ropa , tant’é che detiene la PIU’ AMPIA DEL COORDINAMENTO MENTI PER I 150 ANNI DELL’UNITA’ presidenza dell’organizzazio- ATTUALE .PERTANTO SI VOTERA’ D’ITALIA. QUEST’ANNO A FEBBRA- NEL REGIONALE, ne che associa tutti gli enti europei ed in Italia conta circa 1.200.000 (unmilioneduecentomila!!!) iscritti. Il suo scopo consiste nella diffusione e promozione della pratica sportiva e dei suoi valori estendendo ed accogliendo tutti gli individui, prescindendo dall’estrazione sociale e dalla condizione fisica, nessuno escluso. Per questo tutte le discipline, o quasi tutte, sono rappresentate e suddivise in leghe ed aree indicate sul nostro sito. Quale è il tuo ruolo nella UISP? NEL 2009 SONO STATO NOMINAtelemark mag 22 IO ABBIAMO INVECE OSPITATO IL I° il promotore dell’iniziativa DEL CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO insieme all’istruttore nazio- LA FILOSOFIA CHE PASSA ATTRA- DI SCI DI FONDO NEL BELLISSIMO nale Giuliano Pederiva. MI RI- VERSO IL GESTO TECNICO; QUASI ANELLO DI MONTE LIVATA MAGI- CORDO CHE RIMANEMMO IMPRES- UNA RIVERENZA ALLA MONTAGNA. STRALMENTE ORGANIZZATO DAL- SIONATI, IO ED UN DIRIGENTE DI L’UOMO CHE SEMBRA CHIEDERE LO SCI CLUB “I CANACCI” DELL’AMI- SCI CLUB CHE MI ACCOMPAGNAVA, SCUSA ALLA MONTAGNA AD OGNI CO LUIGI TROMBETTA. DELL’ACCOGLIENZA CURVA PER AVERLA VIOLATA. SEMPRE A FEBBRAIO, PER LA PRIMA GANIZZAZIONE NEL FORNIRE A ECCO ALLORA UNA SENSAZIONE VOLTA SI SONO ESIBITI ALLA MA- ME ED ALTRI CONVENUTI TUTTA CHE TI CATTURA E TI COINVOLGE. NIFESTAZIONE DENOMINATA “LA L’ATTREZZATURA SPECIFICA. ERO UNO SLOW- SKI LO DEFINIREI CHE DISCESA DELLA PACE” RISERVATA PARTITO PER UNA CHIACCHIERATA SOLLEVA LO SPIRITO E LA MENTE, AL PERSONALE DIPLOMATICO, RAP- INFORMALE E DOPO POCO I CON- CHE AIUTA A DISINTOSSICARSI. PRESENTANTI DEL TELEMARK DEL- VENEVOLI DI RITO, MI RITROVAI IN Una disciplina PER PALATI FINI. LO SCI CLUB APPENNINO DI ROMA, PISTA, SENZA “MA” E SENZA “SE”, A CONSEGUENTEMENTE CHE HANNO RISCOSSO NOTEVOLE PROVARE UNA DISCIPLINA NUOVA. CHE APPREZZARNE GLI UTENTI: SO- SUCCESSO TRA GLI INTERVENUTI. DEVO AGGIUNGERE CHE L’IMPRES- LARI, SIMPATICI, PAZIENTI E TENACI Come sei venuto a conoscenza del te- SIONE POSITIVA SI RAFFORZO’ UL- PERCHE’ ABITUATI ALLE RISALITE. lemark e di TSE? TERIORMENTE A PRANZO DAVANTI COMPAGNIA QUESTA CHE, AHIME’ A MARZO 2012 VENNI CONTATTA- AD UN BEL PIATTO DI FETTUCCINE NON SI RISCONTRA IN ALTRI CON- TO DA MARIELLA SERAFINI PER AI FUNGHI PORCINI ACCOMPAGNA- TESTI DI MONTAGNA DOVE SPESSO UN’”INIZIAZIONE” AL TELEMARK, TI DA UN PRELIBATO BICCHIERE DI PREVALGONO INVECE MALEDUCA- PARE SI DEFINISCA IMPRINTING VINO ROSSO. DAVVERO UNA BELLA ZIONE E VOLGARITA’. O QUALCOSA DEL GENERE, SULLE GIORNATA. SE POSSA PIACERE AI RAGAZZI, NON MONTAGNE MAIELLET- Cosa pensi del telemark, ti piace o SAPREI. LORO SONO FANTASTICI TA. LI’ EBBI MODO DI CONOSCERE non ti piace, pensi sia avvicinabile ED IMPREVEDIBILI. INOLTRE NON ANCHE Mariano Valcanover, dai ragazzi? HO UN’ESPERIENZA IN TAL SENSO. telemark mag DELLA E DELL’OR- TELEMARK HO APPREZZATO NON PUOI 23 Per la prima volta lo Stand di TSE alla festa Nazionale UISP Neve a Pozza di Fassa, 9-17 marzo 2013. PROBABILMENTE UN PRIMO AP- CREDO FERMAMENTE CHE IL PER- PROCCIO CON IL TALLONE LIBERO CORSO APPENA INIZIATO POSSA POTREBBE ESSERE PIU’ ACCATTI- SFOCIARE IN TANTISSIME ALTRE VANTE PER UN NEOFITA DELLO SCI. BELLE OCCASIONI INIZIANDO AD MA NON HO LA PRESUNZIONE DI ESEMPIO AD ORGANIZZARE NEL DARE SUGGERIMENTI NON CONO- 2014 NEL LAZIO, IL I° CAMPIONA- SCENDO BENE LA DISCIPLINA. TO ITALIANO UISP DI TELEMARK, Pensi che il telemark abbia un futuro O ALTRO EVENTO CHE RICHIAMI insieme alla UISP? NELLA NOSTRA REGIONE IL MAG- SEMBRERO’ QUELLO CHE A ROMA GIOR NUMERO DI APPASSIONATI. DEFINISCONO OVVIAMENTE “IL PIACIONE”! NON DOVRANNO MA LO PENSO DAVVERO. IL TE- MANCARE PER TUTTI I PRESENTI, LEMARK E’ PER LA UISP E VICE- NELL’ORDINE: VERSA. NON POTREBBE ESSERE -SOSTANZA ALCOOLICA DI COLORE DIVERSAMENTE ROSSO O BIANCO MEGLIO DEFINI- PER QUANTO TO “VINO”; CIAO, MARIO FALOTICO. NE, VOLONTARIATO, SOLIDARIE- -UN BEL PIATTO DI FETTUCCINE Ciao Mario e grazie per le tue pa- TA’, RISPETTO,AMICIZIA E TANTO POSSIBILMENTE role gentili nei confronti di TSE e ALTRO ANCORA. NON SONO FOR- SPUNTATURE DI SUINO, della sua azione. Ci rivediamo al I SE GLI INGREDIENTI PRINCIPALI -TANTA ALLEGRIA DA PARTE DEGLI Campionato UISP di telemark allo- DI QUESTA DISCIPLINA? “ATLETI” PARTECIPANTI. ra! Ce lo auguriamo! DETTO PRIMA. LA UISP E’ PASSIO- CON SUGO DI telemark mag 24 XVI Polartec Scufoneda Freeride di alto livello. di Giuliano Pederiva e Alessia Monticone Anche quest’anno come stati da stimolo per organizzare, nel questo binomio è sinonimo dei tour da copione, a inizio Mar- 1998, un meeting denominato SCUFO- organizzati durante i giorni dell’even- zo e precisamente dal 7 NEDA dove le abilità dei partecipanti to i cui ingredienti salienti sono pano- al 10 si è svolta la POLAR- venivano messe alla prova nelle Mi- rami mozzafiato, amicizia e condivi- TEC Scufoneda, niOLIMPIADI del Vecio, ovvero Felice sione del piacere di esserci. manifestazione organizzata dal Club Canclini, attuale presidente del club. Per questa XVI° Edizione della POLAR- Scufons del Cogo con sede legale a Il lancio dell’Alpenstock, lo sputo del TEC Scufoneda, la settimana di solito Moena, sodalizio con più o meno 500 nocciolo, il lancio delle uova marce e il in programma è stata accorciata a Soci provenienti da tutta Italia che tiro a segno con la scure erano alcune causa della concomitanza con i Cam- sostengono e partecipano alle attivi- delle discipline nelle quali i parteci- pionati Mondiali di sci Nordico che si tà proposte a Moena e nelle Dolomiti panti si cimentavano. Da allora molte sono svolti nella vicina valle di Fiem- durante tutto l’anno; passeggiate, tour, cose sono cambiate, oggi chi partecipa me ma la partecipazione e l’entusia- trekking, canyoning, rafting, free-ride, viene sempre per mettersi alla pro- smo per l’evento e per la gara di free- trasferte fuori porta, partecipazioni va, ma le MiniOLIMPIADI sono state ride hanno premiato gli organizzatori a meeting, cene e molti altri momen- sostituite da una spettacolare gara di con a capo Felice Canclini. ti conviviali, rivolte a tutti, giovani e freeride lungo la parete nord del Col La spettacolare gara di free ride ha meno giovani. Margherita al Passo di San Pellegrino. visto come vincitori, tra le 6 donne e La passione per la montagna e il gran- POLARTEC Scufoneda propone anche i 26 uomini ammessi dopo le selezioni de entusiasmo per il telemark sono telemark e freeride nelle Dolomiti: del sabato cui si sono presentati più di A telemark mag 25 Classifica Pettorale Finale Cognome Nome Nazione Sesso Tecnica Freeride Giuduce Subtotal Tempo esatto Punteggio Categoria Telemark: Freeride Cup Polartec Scufoneda 2013 FINALE 1 2 3 4 5 29 23 25 16 4 Stuart Chiocchetti Madaschi Maier Marazzi Ryan Matthias Luca Sebastian Paolo CAN ITA ITA FRA ITA M M M M M Telemark Telemark Telemark Telemark Telemark 30,7 31,2 23,3 27,6 23,1 00:01:56.14 00:02:50.76 00:02:06.38 00:02:56.95 00:02:06.96 39,10 34,35 30,65 29,70 24,15 95atleti, Arianna Tricomi (per la cate- Il cuore della Scufoneda sono sempre so modo, Yoga e respirazione, al Ri- goria unica femminile) nello sci alpi- le escursioni in montagna, quest’anno fugio Lupo Bianco. Durante il sabato no l’americano Griffin Post . Stefano sia pelli che ciaspole grazie all’iniziati- e la domenica al villaggio Polartec Munari ha fatto “una riga” fantastica va di Kayland e Saluber e già il giovedì abbiamo potuto osservare, testare dimostrando grande controllo anche sono partiti numerosi gruppi sul Mas- e conoscere molti dei materiali no- in velocità e quindi suo è il gradino siccio del Sella, accompagnati dalle vità per la prossima stagione. Erano più alto per lo snowboard. Per la cate- Guide Alpine e da professionisti della presenti stand di numerosi marchi goria telemark Stuart Ryan ha affron- montagna. quali La Sportiva, Scott, K2, Crispi, tato con decisione e precisione la sua Venerdi, un groppone di cinquanta Saluber, Bamboo, Salomon, Black discesa, mettendo così il sigillo sulla persone, del quale faceva parte an- Diamond, Dps, Kayland, Scarpa, Ski- vittoria che poteva essere insidiata dal che chi aveva deciso di affrontare la Trab e WhiteDoctor, Apo. francese Sebastian Maier il quale, fino val Setus, causa scarsa visibilità, ha Per l’edizione 2013 abbiamo vissuto a metà discesa, aveva fatto pieghe im- disceso la Val Mezdì, il gruppo del- una Scufoneda ridotta nel numero pressionanti. lo Snow Yoga invece ha affrontato, di giorni, ma non nei contenuti e E lo scettro della VII Freeride Cup per la dopo l’attraversata dell’altopiano, il come ci anticipava il Vecio nell’in- classifica overall va a Griffin Post (nel- canale del Col Dalton e poi la Val La- tervista precedente l’evento, siamo la categoria Sci Alpino) che è riuscito a sties, non prima di essersi dedicato e saremo sempre fiduciosi. Perché dominare un Munari comunque molto allo Yoga grazie alla disponibilità del la Scufoneda più bella, è sempre la agguerrito per la categoria Snowboard. Rifugio Maria concludendo allo stes- prossima! telemark mag 27 TeleNews Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark. di Giuliano Pederiva Nel numero di Gen- Questo movimento porta le ga- Newmark sarà disponibile da naio abbiamo visto nasce laterali a contatto con lo ottobre 2013 ma nel mentre, quanti e quali sono scarpone, rendendolo stabile qualche fortunato, potrà pro- i materiali che in senza condizionarlo nella tra- varlo a Livigno, durante il me- questo momento troviamo in smissione degli impulsi, come eting FreeHeelFest nelle gior- commercio. Avevamo conside- invece accadrebbe in presen- nate dedicate ai test materiali. rato sufficientemente variega- za di agenti esterni quali mol- to il parco offerto dalle diverse le o cavi. A salvaguardia della aziende rispetto alla presunta scarpa viene fornita una ap- utenza, sta di fatto che alla fie- posita piastra metallica sago- ra ISPO 2013 è stata presenta- mata da applicare al puntale ta una vera novità per il mon- con due piccolissime viti. do del telemark; dopo anni di Ho avuto l’occasione di prova- prototipi, costruiti da artigiani re Newmark e se in un primo appassionati di tutto il mondo, momento ero molto scettico, basati sul puntale tipo Dyna- dopo alcuni giri mi sono ritro- fit, ATK ha presentato degli vato a sciare un telemark che attacchi cugini della linea ATK avevo dimenticato, una sen- Race ma dedicati al telemark sazione di libertà che mi ha che permettono un uso in tour riportato a quelle discese fatte molto agevole grazie al blocco con lo scarpone in cuoio e lo parziale della parte anteriore sci stretto. A www.atkrace.it dello scarpone, tutto questo in soli 285 g (talloniera inclusa)! Newmark, questo il nome della novità 2014, può assumere due posizioni: una per la salita e una per la discesa. I diversi assetti sono gestiti dalla leva frontale; dopo aver inserito lo scarpone nel puntale è necessario tirare verso di sé l’unica leva sino al primo scatto a garanzia del bloccaggio per la salita. Per la discesa è sufficiente agire nuovamente sulla leva, sino al secondo scatto. telemark mag www.telemarkmag.it - [email protected]