Telemarkismo Mon Amour

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Telemarkismo Mon Amour
N° 3 - Aprile 2013
Telemarkismo Mon Amour
Ciao Oddo... Domenica 17 marzo un grande amico, Oddo Broglia, se n’è andato.
Oddo: generosità e umanità di Giorgio Daidola
Max Faletti ITW Telemark Freeride.
Riccardo Torri Montagnard ITW L’esperienza nell’insegnamento del Telemark secondo Riccardo Torri.
UISP: Mario Falotico ITW Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP.
XVI Polartec Scufoneda Freeride di alto livello.
TeleNews Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark.
www.telemarkmag.it - [email protected]
Rider: Lize
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ze
et Chris
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40 letti, 20 posti nel dormitorio, docce e la piú alta sauna all’aperto d’Europa.
Transfer gratuito per non sciatori del Grawand, trasporto dei bagagli con propria teleferica.
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Novembre 2012: Neve abbondante tutto l’anno, la possibilità di
praticare ad alto livello tutti gli sport invernali, storia cultura e tradizioni
millenarie tenute vive da un senso profondo di appartenenza.
La Val Senales si presenta come una meta ideale per gli amanti della
montagna più vera. Lontana da chiassose mondanità regala scenari
maestosi con vette di oltre 3.200 metri e si compiace dei graziosi paesini
incantati che si susseguono lungo tutta la valle.
Sommario
n° 3 - Aprile 2013
www.telemarkmag.it
[email protected]
Foto: Archivio TSE
Editore: TSE
Telemarkismo
Mon Amour
Editoriale
Ciao Oddo...
La ricerca di novità e di proposte alternative al tradizionale modo
pagina 4
Domenica 17 marzo un grande amico,
Oddo Broglia, se n’è andato.
pagina 9
di vivere la montagna e lo sci porta sempre più a guardare in modo
interessato al Telemark, scoprendolo uno strumento completo per
Oddo: generosità e umanità
muoversi in tutte le condizioni.
pagina 11
Su TelemarkMag abbiamo pubblicato le novità che le aziende con-
di Giorgio Daidola
Max Faletti ITW
Telemark Freeride.
pagina 13
Riccardo Torri
Montagnard ITW
L’esperienza nell’insegnamento
del Telemark secondo Riccardo Torri.
pagina 18
UISP: Mario Falotico ITW
Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP.
pagina 21
XVI Polartec Scufoneda
Freeride di alto livello.
tinuano a proporre per questa disciplina, un segnale che nonostante la crisi e il dichiarato ambito di nicchia, mette in evidenza che
molti credono nel mercato della disciplina a tallone libero.
Non vi è dubbio, e si evidenzia durante i molti eventi, che la domanda è sempre più in crescita.
Oltre 3.000 i Telemark imprinting realizzati nelle ultime due stagioni con risultati che tutti possono vedere grazie ai documenti pubblicati da TSE sul sito e su youtube.
Ora la tecnica a tallone libero attende, dal mondo degli sport invernali, una risposta decisa per decollare definitivamente.
Non è più il tempo di aspettare, è tempo di Telemark.
pagina 24
TeleNews
Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark.
pagina 27
telemark mag
4
TELEMARKISMO
MON AMOUR
Aprile 2013
di Tony Casi
Telemarkismo
telemark mag
Perché no?
lusso di non avere fret-
devi concentrarti sulle
In fondo i praticanti del
ta, troppo spesso la vita
sensazioni che il corpo
Telemark
da
quotidiana ci porta a
ti dà, devi coglierle ed
ricercano
qualcosa
comportarci
assaporarle … sentire il
sempre
di
frenetica-
diverso, di stimolante,
mente,
perché
ginocchio che sfiora, ed
di eccelso, ma anche di
non adottare questa pra-
a tratti sfrega sulla neve,
faticoso! Si dice che ci
tica per riscoprire noi
è davvero fantastico, la
si
stessi?
sensazione di dinami-
ne dello sci alpino, che
L’arte marziale del Tai
smo è un qualcosa che si
l’eleganza e la fluidità
Chi Chuan viene defi-
può sentire e non si può
dei movimenti facciano
nita come una discipli-
spiegare.
assaporare quella fre-
na molto simile al Te-
Bello, no? Se queste po-
schezza persa da tempo.
lemark, perché vi è la
che righe venissero ben
Possiamo
tranquilla-
consapevolezza del mo-
pubblicizzate probabil-
mente affermare che in
vimento: ogni curva è
mente
questa filosofia vi è il
una sfida all’equilibrio,
solo telemarkers sulle
liberi
dall’agitazio-
quindi
si
vedrebbero
5
Il telemarkismo nasce
come filosofia di vita,
è un movimento spirituale
che porta lo sciatore ad elevarsi
ad uno stato di eccellenza…
piste, invece noi - fortu-
anche? Ma una volta non
Di certo c’è che l’approc-
nati - siamo ancora una
si faceva solo fondo con
cio sciistico è cambiato
minoranza!
quegli attrezzi?
tanto con l’avvento dei
Quella che io chiamo
Certo, affermazioni note
nuovi materiali e sicu-
élite in effetti cerca con-
a tutti, ma ora possiamo
ramente siamo cambia-
tinuamente di farsi nota-
finalmente far vedere
ti anche noi. Abbiamo
re, vi è la consapevolez-
con orgoglio la nostra
lasciato che l’aura spi-
za della diversità, dello
sciata, possiamo osare
rituale del telemark ci
sciare “strano”. Vi è la
dove
nemmeno
circondasse e ci dicesse:
perplessità dello sciatore
guardano e soprattutto
fallo! Monta quei Big
comune nel guardare gli
andare dove il comune
Fat da 130 sotto il piede
attacchi: ma quel cavo a
sciatore non può … o
con l’NTN! Prendi quegli
cosa serve? Ma si scende
non riesce …
Hammeread e attaccali a
molti
telemark mag
6
quello sci da Word Cup,
provo a copiarlo e col
Artva (che in realtà met-
prendi quell’ Atk new-
tempo diventerò bravo”
tiamo addosso la mattina
mark e montalo su que-
in “Vado ad un evento
dopo aver lavato i denti)
gli Skitrab da 2 etti…..sì,
per imparare a piegare,
ed eventuali ramponi e
l’abbiamo fatto.
dicono che si faccia in
picozza….perché non si
fretta!”.
sa mai che ci si ritrovi sul-
consapevoli delle nostre
Siamo stati anche quelli
le piste affollate e al posto
azioni
permettere
che hanno trasformato
di far code sugli impian-
l’apprendimento rapido
lo zainetto “a tout porter”
ti non ci venga in mente
del Telemark, da 0 a 100
in cui si riponeva berret-
di pellare alla ricerca del
in …30 minuti! Sì, siamo
to, panino e bevanda, in
promontorio incontami-
cambiati tanto. Abbiamo
strumento indispensabile
nato!
trasformato
per avere sempre con noi
Come dire, stiamo cre-
al
le pelli, una maglietta di
scendo e stiamo creando
pensiero: “Conosco uno
ricambio, maschera pro-
un
che fa Telemark, ora
tettiva, guanti di scorta,
quello che decidiamo di
Siamo
che
Telemarkismo
telemark mag
stati
da
talmente
quell’idea
corrispondeva
movimento.
Siamo
7
essere, possiamo parteci-
o ibridi, con sci larghi o
pare a gare Classic d’An-
stretti, da solo o in com-
tan o sfrecciare in Coppa
pagnia, ma l’importante è
Italia, siamo liberi di sco-
che tu lo faccia con entu-
prire la montagna in soli-
siasmo e che tu lo sappia
Broglia che hanno speso
taria o iscriverci al record
trasmettere agli altri .
una vita per far capire
per la Grande Curva… e
Nessuno è obbligato, ma
tutto questo naturalmen-
la felicità si può sempre
te praticando Telemark!
condividere! Anche gra-
godere delle piccole cose.
Si , è questo il nostro co-
zie alla passione di uo-
Un grande uomo del tele-
mune
denominatore!
mini a cui piace provare
Lo puoi fare con scarpe
e sperimentare, a cui fa
basse o alte, con cavi o
sempre
ganasce, con automatici
mentare e pubblicare le
piacere
docu-
proprie emozioni. In questo non possiamo non ricordare amici come Oddo
Telemarkismo, una
filosofia per tutti!
agli altri come sia bello
mark moderno.
Lasciate che la passione
vi prenda e fatela girare!
telemark mag
C
M
Y
CM
MY
CY CMY
K
9
Ciao Oddo...
Domenica 17 marzo un grande amico, Oddo Broglia, se n’è andato.
di Mariella Serafini
Una triste notizia,
che ci ha lasciato
confusi e senza parole. Ha lottato fino
alla fine contro la malattia che
da alcuni anni lo aveva colpito, una malattia che pochi
mesi prima sembrava sconfitta e che invece, in una ricaduta rapida quanto imprevista,
nel giro di poche settimane se lo
montagna e per il telemark.
di pochi anni, anche grazie alla
eventi e manifestazioni, informa-
è portato via.
versione in lingua inglese del ma-
zioni sui materiali, un mercatino
“Ciao a tutta la tribù, me ne vado
teriale pubblicato, aveva raggiun-
dell’usato e anche giochi con pre-
nella powder del paradiso, bianca
to una notorietà internazionale fra
mi a estrazione.
e immacolata. Curvate e sorridete”
gli appassionati, visitato da tantis-
Partendo dal sito, oltre a raccoglie-
Così ha voluto dare l’ultimo saluto
sime persone e diventato uno dei
re e pubblicare materiali reperiti
ai suoi amici, ai suoi lettori, ai tan-
punti di ritrovo sul web per la “tri-
in giro sulla rete, era diventato lui
ti che in qualche modo lo avevano
bù” del telemark.
stesso un giornalista del telemark,
conosciuto e per i quali era sem-
In pochi anni era riuscito a met-
un inviato speciale che eravamo
pre disponibile a dare risposte, a
tere in piedi un sito pieno di foto,
abituati a incontrare a tutte le
condividere iniziative e ai quali
resoconti di esperienze sugli sci
principali manifestazioni, pronto
lo univa la grande passione per la
(in Italia o all’estero), notizie su
a catturare con la sua inseparabi-
U
Oddo era diventato un punto di
riferimento nel panorama del telemark in Italia e non solo.
Insieme al suo caro amico Roberto
“Ciao a tutta la tribù, me ne
vado nella powder del paradiso,
bianca e immacolata. Curvate e
sorridete”
Ciarmatori, che per un singolare
comune destino lo ha preceduto
alcuni anni fa, alla fine del 2000
aveva creato TelemarkTribe il sito
dedicato al telemark che nel giro
telemark mag
10
Val Senales 2011: Oddo entusiasta alla presentazione del “Telemark Imprinting”.
le fotocamera tutti i momenti più
za nessuna velleità agonistica, solo
bambino come se l’essere in quei
salienti di quegli eventi. La sua
per rappresentare il telemark, poi
posti insieme a quelle persone gli
grande passione per il telemark lo
una volta partito evidentemente
trasmettessero una gioia davvero
aveva portato a essere anche pro-
non resistette e si lanciò giù come
particolare.
motore di iniziative come l’intro-
una saetta (la gara telemark poi la
Un entusiasmo che si ritrovava nei
duzione del telemark nella Coppa
vinse suo fratello Marco).
resoconti pieni di foto che finivano
Vettore, la riedizione della storica
Personalmente
poi nelle pagine del sito.
gara di slalom che si tiene a prima-
Oddo la prima volta alla Majel-
Allo stesso modo rimase entusia-
vera inoltrata lungo il suggestivo
letta nel 2002, durante una delle
sta quando gli parlai dell’intenzio-
pendio che scendendo dall’omoni-
prime manifestazioni di telemark
ne di creare il nostro sci club Te-
ma cima dei Monti Sibillini va ver-
organizzate in Appennino. Da al-
lemark Appennini, anche il nome
so il Lago di Pilato e organizzata
lora la sua partecipazione diven-
gli piacque tantissimo e decise da
oggi dallo Sci Club di Ascoli. Una
ne una costante in quasi tutte le
subito di far parte degli iscritti.
gara nelle sue montagne che aveva
manifestazioni
seguirono,
Tante idee, tante progetti, tante
deciso di dedicare alla memoria
Prati di Tivo poi Pescasseroli poi
iniziative, tanta voglia di fare!
dell’amico scomparso prima di lui.
Scanno,
Questo era Oddo, e per il mondo
Ricordo che la prima volta, prima
dalla sua Ermanna. Ricordo di lui
del telemark lui ha fatto tanto.
della gara, disse di partecipare sen-
ogni volta un entusiasmo quasi di
Ciao Oddo!
telemark mag
sempre
ho
che
incontrato
accompagnato
11
Oddo: generosità e umanità
di Giorgio Daidola
La scomparsa di una persona solare ed entusiasta come Oddo nel momento magico della maturità lascia un terribile
amaro in bocca. La passione per il telemark ci univa da lunga data, dai momenti meravigliosi della sua riscoperta,
negli anni ottanta, per arrivare indenne ai giorni nostri.
Oddo seguì con entusiasmo e partecipazione i miei anni grandi del Pianeta Bianco, pubblicando sul suo sito i resoconti
di tutte le tappe del mio giro del mondo a telemark.
Incontrarlo, come capitava spesso, alle varie Skiede, Scufonede, Pieghe Grandi e Telemark opening con la sua
compagna Ermanna dava un valore aggiunto a questi eventi. Sciare con lui e con il suo nipotino Andrea, della stessa
età di mio figlio, mi ha permesso di vivere momenti bellissimi, ora diventati struggenti perché irripetibili. Un po’ come
le solari giornate di sci con i miei genitori di tanti anni fa.
Purtroppo, con il passare degli anni, queste sensazioni dolci e amare al tempo stesso diventano sempre più frequenti.
Rimpiango di aver sempre rinviato, una volta per mancanza di neve, un ‘altra per mancanza di tempo, l’invito a sciare
insieme nei suoi Sibillini.
E’ proprio vero che ogni occasione è perduta per sempre.
Avevamo in comune la passione per le attrezzature. Non solo da telemark ma anche fotografiche. Si discuteva spesso
di sci al carbonio (che piacevano ad entrambi), di pixel e di teleobiettivi. Il piacere di sciare e di fotografare per noi
telemark mag
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era una cosa sola, uno era in funzione dell’altro. Sicuramente discutevamo più di tecnica fotografica che di tecnica
per il telemark.
Ciò che però mi ha colpito di più in Oddo è la sua generosità e umanità. Non professate ma dimostrate con i fatti.
Ricordo in proposito l’affetto con cui mi parlava del suo migliore amico fin dall’infanzia, Roberto Ciarmatori, con
cui fondò TelemarkTribe. Non capita spesso, in un mondo che sta diventando sempre più arido e superficiale, vedere
una persona in grado di esprimere, senza alcun pudore, i valori dell’amicizia vera, di quel sentimento per cui faresti
qualsiasi cosa per salvare l’amico.
Quando Roberto si ammalò di un male incurabile Oddo fece di tutto per essergli vicino e per tentare di salvarlo. Mi
raccontava di quando lo portava a Milano sdraiato nella sua auto trasformata in una specie di autoambulanza per
tentare nuove cure, per farlo visitare dall’ultimo specialista di grido. Come se fosse stato suo figlio. Beh, se questo
non è amore vero, non saprei come definirlo altrimenti. Oddo allora era in piena salute, non si dava pace di vedere
spegnersi l’amico. Per una tremenda ironia della sorte, dopo pochi anni, la stessa cosa è capitata a lui.
Ciao Oddo, un abbraccio ideale a te e a Ermanna.
Val Senales 2009: Alberto Sciamplicotti, Oddo Broglia, Giorgio Daidola.
telemark mag
13
Max Faletti ITW
Telemark Freeride.
di Alessia Monticone
riuscire
montagna a 4 anni seguendo il
iperattivo, sta accompagnando
a fare un’intervista
papà e la mamma sulle vie fer-
una cliente e mi ha cordialmente
tradizionale a Max è
rate delle Dolomiti; lo zio lo fece
accettata come “ospite” per fare
come stravolgere l’or-
cominciare a sciare
a 5 anni
l’intervista per la Mag. L’idea è
dine, o il disordine, naturale del-
e queste passioni hanno senza
quella di salire sul Pordoi e scen-
le cose.
dubbio caratterizzato tutta la
dere per la Val Setus.
Di Faletti ce n’è uno, anzi due...
sua vita. A 16 anni, dopo la scuo-
Dopo una bella colazione a Lago
anzi tre! Max è il più grande di
la alberghiera, si cimentò in la-
di Tesero, arriviamo a Canazei in
tre fratelli, è guida alpina da cir-
vori di consolidamento pareti, a
macchina, parcheggiamo, infilati
ca 15 anni ed istruttore nazio-
19 anni, dopo il servizio militare,
gli scarponi, ci mettiamo in coda
nale delle Guide Alpine da cir-
Max è entrato nel Soccorso Alpi-
al Pecol, la funivia che sale dal
ca 4 (per ricordarselo dovrebbe
no della Guardia di Finanza, per-
centro del paese al Sellaronda.
guardare sul tesserino), Matteo il
ché ci credeva e per poter vivere
Nell’ovetto del Pecol inizio l’in-
secondo è già guida alpina, ma-
tra pareti e pendii. È da questa
tervista/non intervista a Max che
estro di sci e collabora con noi
esperienza che ha maturato la
mi spiega del progetto Nivolab:
della Telemark Mag dal primo
decisione di diventare Guida Al-
uno strumento ideato da Martino
numero, e l’ultimo nato, Giorda-
pina.
Peterlongo, coadiuvato da Loren-
no, è maestro di sci ed è aspiran-
Oggi a 43 anni Max, con il so-
zo Iachelini. Nivolab è una sinte-
te guida.
pracciglio tipico dei Faletti, pe-
si molto corposa di diversi studi
L’esperienza di Max è davvero
rennemente arcuato ed allerta,
sulle valanghe e serve a dare
tanta, ha iniziato ad andare in
ed il suo modo di fare da ragazzo
all’utente una linea di compor-
P
Pensare
di
telemark mag
14
tamento corretto (dalla preparazione della gita sino ai test sulla
neve in loco) rispetto al mondo
del fuoripista.
In concreto si tratta di un pieghevole stampato appositamente su
carta idrorepellente che l’esperto o l’escursionista alle prime
armi, previo breve corso, possono consultare traendone sicuramente buone dritte per evitare
situazioni pericolose.
Usciamo dagli ovetti, prendiamo
un paio di altri impianti e giungiamo al Passo. Dal rifugio Maria
in cima alla funivia Sas Pordoi,
usciamo e ci affacciamo sul panorama mozzafiato, oggi un po’
offuscato dalla spessa e umida
conosciuti del gruppo del Sella.
Con Max torniamo a parlare di
coltre delle nuvole.
Giunti in prossimità del Rifugio
NIVOLAB. Il progetto nasce dal
Dopo il controllo ARTVA di rito,
Boé, che ha ancora le finestre
connubio di Martino Peterlongo
iniziamo a percorrere il tratto
sbarrate per la chiusura inverna-
e la guida alpina Thomas Exner,
che ci porta al rifugio Boé. La-
le, togliamo le pelli, ci sediamo
nivologo
sciamo l’imbocco della Forcella
e sorseggiamo Rooibos caldo gu-
all’Università di Calgary, e da al-
alla nostra destra e ci teniamo
stando dei biscotti straordinari
cune stagioni che hanno passato
sul versante ovest del Piz Boé
che ha portato Virginia, la cliente
insieme nella scuola Yamnuska
fino al pianoro in cui mentiamo
di Max.
di Canemore.
le pelli.
Un altro gruppo arriva al rifu-
Nivolab è una sintesi tra il filtro
Incontriamo altri gruppi accom-
gio e dai discorsi che sentiamo,
“3x3” elaborato da Munter, Hen-
pagnati da guide.
il clima post elettorale è ancora
zen e dalla “Scuola svizzera”; i
Man mano che procediamo ve-
bollente, almeno quanto la tazza
risultati delle analisi di stabilità
dendo a fatica la punta degli sci,
che ho tra le mani.
dei lastroni svolte dall’Università
ci rendiamo conto che la via più
Non smetterò mai di stupirmi di
di Calgary e dalla “Scuola cana-
facile per divertirsi,
visto che
quanto la gente non possa fare a
dese” nonché le esperienze quo-
né Virginia né io l’avevamo mai
meno di portarsi i problemi an-
tidiane delle Guide Alpine del
fatta, era la val de Val Mezdì,
che in quota, e dire che qui sia-
Trentino.
uno dei fuori pista più lunghi e
mo a 2873 m s.l.m.!
Nivolab si configura così come
telemark mag
con esperienza
fatta
15
Max scia a telemark con:
Scarpone SCARPA TX, Sci K2 GOT
BACK, Attacco Rottefella Freedom
arrampica con picozze e ramponi
CAMP, Karpos Clothes
alcune serate divulgative, ma
getto venga conosciuto, che poi
pianti che per progrediti, per dir-
queste non hanno ancora dato
sia stato il Trentino piuttosto che
la come la direbbe Max, “per evi-
i risultati sperati. Più che altro,
un’altra regione a dargli vita non
tare di mettere il culo in pedata”.
abbiamo constatato che per per-
è rilevante, sono i frutti e soprat-
Max, dopo la conferenza stampa
mettere una corretta informazio-
tutto i guadagni in termini di si-
nella sede dell’Accademia della
ne e rendere utile questi incontri
curezza e spese di soccorso alpi-
Montagna di Trento per la pre-
si deve programmare un corso di
no che ci interessano.
sentazione di Nivolab, che ormai
almeno due serate ed un giorno
Dolomiti internazionali con Ni-
risale a novembre, come va con
fuori nella neve, come stiamo già
volab, ma non solo, vero Max?
la diffusione del progetto?
facendo.
M: Abbiamo avviato una serie di
M: Mah, per ora abbiamo fatto
L’importante è che questo pro-
proficui scambi internazionali.
?
Paissan&Partners
un vademecum sia per princi-
?
Cos’è
Come usare
Nivolab è uno strumento di aiuto per sci alpinisti,
freeriders ed escursionisti finalizzato a ridurre il rischio di essere travolti da una valanga.
Non sostituisce il dovere di ognuno, dal principiante
all’esperto, di valutare e decidere in modo autonomo e consapevole.
Costituisce un aiuto per il principiante nel costruirsi
un’esperienza personale, uno stimolo per l’esperto
a tenere sempre vigile la propria capacità critica e
una traccia didattica per chi insegna finalizzata a
trasmettere le proprie conoscenze con ordine, chiarezza e semplicità.
Il filtro 3x3, i modelli di instabilità e l’Avalanche Risck Check sono 3 strumenti complementari utili per
guidarti nel processo di osservazione-valutazionedecisione-comportamento.
Usa il filtro 3x3 per porti delle domande e aiutarti
nelle risposte sulle condizioni della neve e del tempo, sull’ambiente in cui si svolge l’escursione, su te
stesso e i tuoi compagni.
Usa l’Avalanche Risck Check per eliminare le condizioni più sfavorevoli in rapporto al pericolo valanghe
della giornata. Ogni condizione sfavorevole deve essere compensata con i “bonus” indicati.
Integra le tue esperienze con i modelli di instabilità:
usati insieme ti permettono di riconoscere e gestire
con comportamenti appropriati le situazioni di pericolo più comuni.
Per conoscere i meccanismi di instabilità del manto
nevoso usa l’analisi stratigrafica dei cristalli di neve
e il test della colonna che spesso forniscono informazioni molto utili.
NIVOLAB
Nivolab rappresenta la sintesi tra:
• il filtro “3x3” elaborato da Munter, Henzen e dalla
“Scuola svizzera”
• i risultati delle analisi di stabilità dei lastroni svolte
dall’Università di Calgary e dalla “Scuola canadese”
• le esperienze quotidiane delle Guide Alpine del
Trentino nella frequentazione della montagna invernale
Da un’idea di Lorenzo Iachelini e Martino
Peterlongo | Guide Alpine - Istruttori
I 6 CRISTALLI
DI NEVE
cristallo di neve fresca
cristallo di brina di profondità
NIVOLAB
cristallo di neve polverosa “powder”
cristallo di neve da fusione e rigelo “firn”
CONDIZIONI
(manto nevoso e meteo)
cristallo di brina di superficie
• in montagna il rischio si può ridurre, ma non
sarà mai uguale a zero
• la miglior valutazione non serve a nulla se la
tua azione non è coerente con essa
• il rischio diminuisce con l’esperienza (critica).
Al termine di ogni escursione chiediti sempre
“Agirei ancora nello stesso modo?”
VALUTAZIONE A CASA
Meta dell’escursione
con alternative
e piano orario
Quali sono le condizioni meteo-neve?
Aiuti:
• consulta il bollettino valanghe e il bollettino meteo
• chiedi a esperti locali
TERRENO
(esposizione, pendenza, tracce)
Qual è la mia conoscenza dell’itinerario?
Aiuti:
• carta topografica (carta delle pendenze, delle concavità e convessità)
• guide sci-alpinistiche, escursionistiche
• GPS con rotte e/o waipoints certi
• l’itinerario di discesa è uguale/diverso a quello di salita
Quali sono le condizioni della neve e del tempo?
VALUTAZIONE LOCALE
La valle dove si svolge
l’escursione
Osservazioni durante
tutta la giornata
Osserva:
trasporti eolici evidenti
valanghe spontanee recenti
segnali d’allarme (whumph, fratture)
sprofondamenti oltre lo scarpone facendo traccia
c’è una situazione tipica di pericolo evidente
(vd modelli di instabilità)?
Ricorda che sono sfavorevoli:
• variazioni rapide di temperatura
• poca visibilità
• quantità critica di neve fresca raggiunta
(15 cm con vento forte, 60 cm senza vento)
Oggi è tutto diverso? A sud è più pericoloso che a nord?
In quota è meglio che in valle?
Ci sono tracce sufficienti sull’itinerario e sono adatte al terreno?
Un pendio è sufficientemente tracciato quando:
è già sceso un gruppo e si utilizza la zona tracciata
dopo una nevicata le tracce sono ancora visibili
le tracce sono visibili anche nelle zone di probabile distacco
Ricorda: le tracce di uno\due sciatori non sono affidabili!
Osserva sull’intero itinerario:
le linee morfologiche favorevoli (dorsali e conche dolci e ampie)
un andamento strutturato e vario è meglio che ampio, omogeneo e aperto
l’esposizione a sud è meglio che a nord
Con grado 3 (marcato) di pericolo evita i versanti aperti con aree ripide
significative oltre i 30°.
Per integrare le osservazioni, usa il test della colonna estesa
La visibilità è sufficiente per valutare l’insieme del passaggio
critico?
VALUTAZIONE SUL
SINGOLO PENDIO
È possibile salire/scendere ?
Quale microtraccia e
quale tattica di
gestione del gruppo?
Qual è il problema valanghe nel passaggio che sto considerando?
1. Quantità critica di neve fresca
2. Lastroni duri, soffici e strati deboli (localizzazione e dimensioni)
3. Fattori di instabilità del manto nevoso:
a. variazione di 1 o più gradi di resistenza fra 2 strati vicini
b. variazione di 1 o più mm del diametro dei cristalli fra 2
strati vicini
c. presenza di brina di fondo o di brina di superficie
d. presenza di strati deboli entro 1 m di profondità
e. spessore degli strati deboli superiori a 10 cm
f. riscaldamento per irraggiamento solare
Il pendio è effettivamente ben tracciato?
Osserva sul pendio che stai per sciare:
• avvallamenti marcati
• aree ripide significative minime di 20x20m
(nei canali si valutano i versanti e non l’asse)
Ricorda:
• con grado 2 stai almeno a 20 m lontano dalle aree ripide significative
• con grado 3 evita l’intero pendio in cui c’è anche una sola area ripida significativa
• il bosco rado di larici e le radure non proteggono dalle valanghe
NIVOLAB
AREA DI CARICO
CON LA PALA
90cm
Esecuzione
Su una colonna di 90 cm (lung.)
x 30 cm (larg.) x min 100 cm (prof.)
applica le seguenti pressioni:
• 10 colpi con fulcro sul polso
• 10 colpi con fulcro sul gomito
• 10 colpi con fulcro sulla spalla
30cm
100cm
Interpretazione
Manto instabile se c’è una frattura pulita e lineare che si propaga
orizzontalmente attraverso l’intera colonna al colpo (N) o (N+1).
L’unica certezza: con le valanghe non ci si può
confrontare, andrebbero solo evitate!
FILTRO
3X3
Utile per verificare sul campo
la presenza di strati deboli reattivi alla fratturazione e alla
propagazione entro 30-100 cm
di profondità.
Strumento di
valutazione del
rischio valanghe
cristallo di neve vecchia “lastrone”
Ricorda che:
TEST
DELLA
COLONNA
ESTESA
MODELLI DI
INSTABILITÀ:
come riconoscerli
e cosa fare
GRUPPO
Qual è il margine tecnico-fisico dei partecipanti? Quanti sono?
Aiuti:
• rispetto dei tempi di percorrenza
• gruppo piccolo (meno di 3-4), disciplinato e
tecnicamente preparato
• informa qualcuno delle tue intenzioni
DECISIONE:
Quale escursione
è possibile?
Come sto oggi io e come mi sembrano gli altri?
Aumentano il rischio:
• aspettative troppo alte
• stanchezza fisica
• competizione all’interno o tra gruppi
• seguire altri gruppi senza pensare
(sindrome del gregge)
• fretta di tornare a casa (sindrome del cavallo)
• dire di si, quando si pensa di no
• trascurare i segnali d’allarme
• non ascoltare gli altri
DECISIONE:
Quale itinerario e
quale macrotraccia?
Ricorda che si può anche cambiare itinerario o tornare indietro!
Prima di partire controlla l’attrezzatura (pala, ARTVA e sonda), fai il doppio
cancelletto ARTVA e verifica che tutti sappiano utilizzare le tecniche di
autosoccorso (ricerca-sondaggio-scavo)
Le condizioni psico-fisiche sono ancora affidabili?
Le capacità tecniche sono sufficienti?
Tutti rispetteranno le decisioni prese?
Diffusione
 tutte le esposizioni e pendii
 più critica a quote superiori
 pendii >30°
Indicazioni
 poche possibilità di aggiramento
 i primi 1-2 giorni sono i più pericolosi
 in inverno attenzione sui pendii a sud e a est nelle ore
centrali nei primi 1-2 giorni
 a nord le condizioni critiche durano a lungo
LASTRONI
Cosa succede se si stacca una valanga (superficie e volume,
vie di fuga, punti sicuri, travolgimento, seppellimento)?
Un buon metodo di gestione del gruppo può ridurre il
rischio? Combina le strategie più adatte:
rispetto delle distanze
discesa in traccia
discesa nel corridoio
da punto sicuro a punto sicuro
uno alla volta verso il punto sicuro
aggiramenti
NEVE NUOVA DOPO PERIODI
DI BEL TEMPO FREDDO
Indizi
 quantità critica di neve fresca raggiunta
 fratture e wumph
 distacchi spontanei
 distacchi a distanza
DECISIONE:
Go or not go?
Indizi
 forme eoliche
 duri o soffici
 sprofondamento irregolare quando si traccia
 valanghe a lastroni recenti.
 fratture e wumph
Diffusione
 molto variabile a livello locale
 sui pendii sottovento, più frequente a quote elevate
 aree scarsamente innevate, spesso ad inizio inverno
 avvallamenti e cambi di pendenza
 pendii > 30°
 pendii interrotti da fasce rocciose e rocce affioranti
 i pendii nord
Indicazioni
 aggiramento
NEVE BAGNATA DA
IRRAGGIAMENTO SOLARE
O DA PIOGGIA
Indizi
 pioggia
 forte irraggiamento solare
 temperatura elevata dell’aria (Fohn)
 sprofondamento costante oltre la caviglia facendo traccia
 valanghe spontanee
Diffusione
 dopo pioggia tutte le esposizioni e quote
 in inverno a sud e a est nelle ore centrali nei primi 1-2 giorni
 in primavera a nord nei primi giorni di riscaldamento
stagionale
 in primavera a sud e in vicinanza di rocce riscaldate
Indicazioni
 in primavera terminare l’escursione entro mezzogiorno
 attenzione alle valanghe spontanee
André Henzen 2011
Ecco cosa leggiamo sul pieghevole di NIVOLAB: L’unica certezza: con le valanghe non ci si può confrontare, andrebbero solo evitate!
telemark mag
16
E poi diciamolo, con il Telemark
si va piano, perché la vita
normale va già troppo in fretta!
Per questo mi ci trovo bene.
Quest’anno sono i canadesi che
le Guide Alpine potrebbero fare
be più rispettato, noi guide ogni
sono venuti da noi sulle Dolomi-
qualcosa in più, anche se alcu-
tanto si torna tra i banchi per
ti: il Collegio delle Guide Alpine di
ni di noi già lo fanno, tipo me
spiegare ai ragazzi l’importanza
Trento ha invitato Thomas Exner.
con i programmi di nivologia e
della questione. Credo che ogni
Da 5 anni porto avanti un pro-
le uscite di scalata legate all’eco-
volta che affrontiamo la monta-
getto con Moutainguides Italy, e
logia realizzate appositamente
gna dovremmo chiedere il per-
collaboro con Cain Olsen, guida
per le scuole, visto che il futuro
messo, visto che come animali
anglo norvegese residente in val
è la gioventù, ed ho l’impressio-
siamo i più distruttivi, e, rinca-
Camonica. E Cain ha invitato il
ne che proprio questa gioventù
sando, ringraziarla avendola ri-
collegio delle guide inglesi per
spenda più tempo tra computer,
spettata nella gita.
fargli vedere il mondo strato-
giochetti
e centri commerciali
Per chi non ti conosce, tu sei un
sferico delle Dolomiti. Con Cain
invece che conoscendo il para-
grande scalatore. Ci ricordi alcu-
Olsen lavoro nella zona del To-
diso che ci circonda, imparando
ne delle vie che hai aperto?
nale, Campiglio, con le agenzia
come fare a mantenerlo anche
M: “Colpo di coda” in Marmola-
straniere.
per le future generazioni.
da con Mauruzio Giordani. “Via
Max, trovi che sul vivere in mon-
Si dovrebbe lavorare in maniera
Ladri” sul Campanil Basso e sul
tagna e nel rispetto dell’ambien-
più capillare nelle scuole; dicia-
Corno d’Airale, in
te ci sia una giusta collaborazio-
mo che le scuole dovrebbero far
la via “Take your mama”.
ne tra le parti?
sì che i giovani tornassero a di-
Ti piace più sciare o arrampica-
M: Credo che il C.A.I., la S.A.T.,
vertirsi nella e con la natura.
re? Che nessi vedi nel binomio
la Federazione Arrampicata e
Così facendo l’ambiente verreb-
roccia e sci?
telemark mag
Valmalenco,
17
M: Ghiaccio/ sci, misto/ sci. In Valle
tello Giordano, altre sono rimaste
Grazie Max, tra chiacchiere, di-
d’Ambiez, in inverno saliamo con gli
in via di apertura visto che quan-
scese e un po’ di polvere abbia-
sci per fare arrampicata su ghiaccio.
do la magia del ghiaccio lascia le
mo sceso la Val Mezdì attraver-
Si arriva su alla base delle pareti, poi
pareti sublimando con il foen o
sando il massiccio del Sella fino
si scala. Abbiamo un video su You
crollando con la primavera , si ri-
a Corvara e da lì con gli impianti
Tube di una cascata in Pordoi: anche
manda tutto all’anno dopo.
ed in pista siamo rientrati a Ca-
lì siamo arrivati con gli sci facendo
E il tuo incontro con il telemark?
nazei.
la gita e portandoci dietro l’attrezza-
Quattro anni fa ho provato grazie
Ci ritroviamo alla Konditorei che
tura da arrampicata, poi dopo aver
al Mariano del Telemark Snow
c’è in paese alla partenza del Pe-
scalato, siamo scesi facendo un po’ di
Event, poi dall’anno scorso mi ci
col, proprio da dove siamo parti-
fresca. Certo per far ghiaccio ci van-
sono messo a testa bassa, sì ecco,
ti e la signora Paola, la proprie-
no le temperature giuste, con il misto
dal viaggio in Norvegia.
taria, come nota che abbiamo le
è un’altra storia, ma lo sci è davvero
Se non sbaglio da un paio d’an-
scarpe da telermark, ci accoglie
il mezzo ideale.
ni anche quando accompagni i
come in famiglia e ci racconta
Max, qual è secondo te la nuova
clienti in montagna, scii a tele-
del suo gruppo di telemark che
frontiera dell’alpinismo?
mark, no? Proprio come oggi!
ogni settimana si ritrova per pie-
M: io sono convinto che la nuova
M: eh, mi piace!
gare in abito tradizionale. Tellie
frontiera sia nel Dry Tooling cioè
Magari non lo uso ancora se an-
family, come ci diceva Biff Russel
la tecnica derivata dall’arrampica-
diamo a fare Heliski e sono con
(cfr. Mag n 1, 2012 ), sarà questa
ta su ghiaccio e misto, perché si
gente che si lancia ai 90 all’ora
la più grande magia di chi scia a
può portare nelle zone estreme
giù per i pendii, ma se no mi pia-
telemark? Riusciremo a dirime-
come Himalaya, Baffin, Antartica.
ce molto. E poi diciamolo, con
re le divergenze sovente presenti
Gli ultimi due sono dei sogni ...
il telemark si va piano, perché
anche nelle comunità più piccole
( Sorride)
la vita normale va già troppo
per ricordarci che le cose impor-
Abbiamo da poco aperto alcune
in fretta! Per questo mi ci trovo
tanti sono la passione che ci uni-
vie nuove di cui una con mio fra-
bene.
sce e l’ambiente che ci accoglie?
telemark mag
18
Riccardo Torri
Montagnard ITW
L’esperienza nell’insegnamento del Telemark secondo Riccardo Torri.
di Valentina Bonfanti
Tanti appassionati di
tagna con occhio composito. Fu
alpinismo e sci in generale e cosa
telemark, tanti perso-
così che con Federico Acquarone
ti ha portato ad investire tempo e
naggi coinvolti a vario
e qualche amico di Bardonecchia
soldi nell’ambiente suddetto.
titolo nell’ambiente e
ci ritrovammo a discutere sull’in-
R: Circa una quindicina di anni fa
tanto impegno da parte di tutti per
treccio eventuale di esperienze di
entrai in contatto con l’ambien-
vedere la scena italiana crescere o
vita e di lavoro che apparentemen-
te grazie a due miti del telemark
per lo meno uscire dallo stallo in
te viaggiavano su binari paralleli.
a Bardonecchia, Rommel (Aldo
cui è piombata anni or sono. Ric-
Insomma il nostro lavoro consiste
Romanello) e Sergio Belmondo
cardo Torri, un nome tra i tanti, un
nel proporre escursioni in cui si
(Istruttore Nazionale Emerito di te-
appassionato ed un maestro di sci
racconta un po’ di geologia, lezioni
lemark). Loro furono i primi a por-
specializzato telemark ci narra la
di sci in cui si portano gli allievi a
tare nella conca scarponi di cuoio e
sua personale esperienza a livello
dare da mangiare ai cavalli, si va in
sci con attacchi tre pin. Molti tra i
d’insegnamento, di coinvolgimen-
bici a conoscere le erbe per prepa-
maestri di sci provarono ed alcuni
to nel suddetto mondo e ci riporta
rare decotti o a capire quali siano
ne approfittarono, partecipando al
qualche dato sui cambiamenti por-
le coltivazioni tipiche dell’ambien-
corso di specializzazione telemark.
tati dall’azione TSE nel suo resort.
te montano.
Io invece in quell’occasione desi-
Ciao Riccardo, come primo step, ci
Ora proponici qualche breve cenno
stetti, non era ancora il mio tempo.
terremmo che presentassi la tua
autobiografico, spiegandoci come
Comunque malgrado il divertimen-
attività ed il tuo operato. Chi sei e
sei finito ad occuparti di telemark,
to pazzesco, la cosa non prese più
T
cosa fai.
R: Faccio il maestro di sci a Bardonecchia da ormai 20 anni (proprio
quest’anno fa 20!) e faccio parte
dell’Associazione Montagnard fondata solamente quest’anno ma che
sta veramente sorprendendo! Lo
spirito dell’Associazione promuove
la frequentazione libera dell’ambiente alpino e montano attraverso l’integrazione di conoscenze e
competenze diverse legate al mondo della montagna, un’esigenza
che nasce, nel mio caso, dalla storia
professionale. Infatti, oltre al maestro di sci, faccio il geologo e mi
sono sempre ritrovato ad osservare la natura e lo spirito della montelemark mag
19
di tanto piede tra la gente comune,
chia ha visto lo svolgersi del primo
Cosa pensi della scena telemark ita-
ad eccezione del telemark club di
evento di telemark sul territorio...
liana e dei suo sviluppi?
Rommel che raccolse un gruppo di
tirando le somme, cosa ci dici sui
R: Conosco poco la scena italiana te-
amatori che non smise mai di scia-
numeri dell’evento? Come si è com-
lemark anche perché devo dire che
re a telemark.
portata l’organizzazione TSE?
non fa molto per farsi conoscere...
Ho poi continuato utilizzando l’at-
R: L’evento TSE è stato una figata!
qui in Piemonte, anche in questo, la
trezzatura telemark per fare sci al-
Ci siamo divertiti un sacco e sicura-
cautela e la diffidenza nei confronti
pinismo soprattutto per non dover
mente il telemark a Bardonecchia
delle novità tengono il timone!
cambiare assetto tra salita e disce-
ne ha giovato. Dell’organizzazione
L’esperienza del corso di specializ-
sa... un vezzo, ma anche un gran
TSE quello che mi ha colpito è sta-
zazione a Livigno e della Skieda è
divertimento!
ta l’essenzialità, la semplicità e la
stata per me fondamentale. Anche
L’anno scorso ho infine frequenta-
consapevolezza... in questo, penso
se c’è ancora da fare per quanto ri-
to il corso di specializzazione tele-
che giochino un ruolo importante
guarda la didattica, ho apprezzato
mark per maestri di sci della Re-
sia l’esperienza di Mariano Valca-
molto lo spirito degli istruttori con
gione Lombardia a Livigno e così
nover che la passione coinvolgente
i quali ho stretto rapporto che han-
ho conosciuto da vicino il mondo
dei promoter. Mi è parso chiaro fin
no spronato noi specializzandi ad
istituzionale del telemark in Italia,
da subito il messaggio di TSE: pro-
esprimerci in merito alla definizio-
la Skieda e un sacco di amici aman-
mozione del telemark attraverso
ne dei livelli tecnici, degli esercizi
ti del tallone libero... insomma, un
un’azione diretta e schietta. Penso
didattici... mi è parso ci sia stata
mondo nascosto!
che tutti se ne siano accorti!
una chiara intenzione al confronto
Sempre dall’anno scorso, grazie al
L’operato TSE nella zona di Bardo-
ed alla ricerca... a volte si finiva ar-
nuovo progetto Freeride Experien-
necchia ha smosso qualche interes-
rotolati su dinamiche biomeccani-
ce di Federico Acquarone e all’As-
se aggiuntivo?
che al genepy e le descrizioni degli
sociazione Montagnard stiamo cer-
R: La settimana seguente ho ricevu-
esercizi sembravo testi di canzoni
cando di promuovere il telemark
to tantissime richieste di noleggio
di Battiato... insomma non ci si ca-
attraverso raduni liberi, lezioni di
sci e e scarponi, qualcosa si è risve-
piva una fava ma ci si divertiva!
telemark di gruppo o individuali e
gliato e soprattutto tra i professio-
Quello che rimane è comunque
la possibilità di noleggiare il ma-
nisti della neve. Adesso si inizia a
l’estrema varietà di stili che arric-
teriale anche tramite la collabora-
sentire che qualche sci club vuole
chiscono il mondo del telemark,
zione amichevole di Diego Cavallo,
proporre il telemark ai propri atle-
dal classico al superfun, dalla piega
istruttore telemark e proprietario
ti, in settimana si vedono maestri
estrema a quella da pennoira (par-
di Cavallo Sport a Borgo S. Dalmaz-
di sci specializzandi (e non) che
rucchiera in dialetto)... respect!
zo.
sfrecciano sulle piste a tallone li-
Per i giovani della conca (bardonec-
Nel mese di febbraio Bardonec-
bero!
chiese) e non, è proficuo investire
telemark mag
20
nel mondo del telemark con corsi
o a chi per nulla conosce questo
di formazione o è ancora troppo
mondo, la sensazione principale
presto per vedere un ritorno in ter-
del telemark, quale aggettivo utiliz-
mini monetari?
zeresti?
R: Chiaro che sì, ne vale la pena
R: Sospensione! La sensazione di
eccome... i ragazzi e le ragazze ma
sospensione è quella che più mi ri-
già i bambini e le bambine che fre-
torna quando scio a telemark!
quentano i nostri corsi di sci fanno
Cosa pensi possa aiutare questo
l’esperienza della sciata a tallone li-
mondo a crescere ed a incrementa-
bero e la cosa bella è che può essere
re il suo bacino d’utenza?
proposta sia come elemento tecnico
R: Per prima cosa la sinergia tra le
che come gioco. In questo modo,
forze che credono nel telemark. In
ognuno può trovare la propria via.
questo momento il telemark in Ita-
La mia idea è quella di fare in
lia ha un’energia fortissima ma che
modo che si prenda la consuetudine al raduno libero di telemark in
modo da condividere esperienze e
tecniche, stili... la diffidenza è ancora tanta e c’è troppa tendenza ad
avere un’aspettativa di guadagno
nel breve periodo. In questa fase
bisogna lavorare con costanza essendo consapevoli che solo unendo
le forze si possono ottenere risultati importanti.
Quest’anno finalmente è stato fatto il corso di specializzazione per
maestri di sci in Piemonte, sicuramente un passo avanti e fondamentale. Anche se so che c’è un po’ di
polemica a proposito, io penso che
la vera rivoluzione sarà l’istituzione della figura del maestro di telemark alla pari di quello di sci , di
snowboard e di fondo. La crescita
deve trovare il modo di esprimersi... direi che sarebbe bene lasciare
che si esprima senza paura dei contraccolpi, poi ne riparliamo.
E poi i materiali. Molto è stato fatto
in questo senso e risultati importanti sono stati raggiunti. Questo
però non significa che lo scarpone
di cuoio debba essere appeso sopra
il camino... o almeno non solo!
Cosa pensi manchi al mondo telemark italiano perché raggiunga
un numero d’appassionati tale da
permettere alle aziende il sostentamento?
Mi viene da pensare che tutti quanti dobbiamo lavorarci di più... sembra banale ma per esempio noi
maestri di sci che sciamo e insegniamo attivamente telemark do-
tecnica sarebbe veramente netta.
vremmo darne più evidenza. Noi,
Così è stato per il passaggio verso
per esempio, nel logo della scuola
la figura del maestro di snowboard
sci Montagnard abbiamo messo la
che io, per motivi anagrafici, ho vis-
dicitura scuola sci-snowboard-tele-
suto in pieno. Tale passaggio penso
mark. Appena possiamo cerchiamo
debba avvenire gioco forza attra-
di radunare telemarkisti per farci
verso i maestri specializzati che co-
vedere sulle piste e posso assicu-
munque possono dare una grossa
rare che l’attenzione dello sciatore
mano per garantire il bilanciamen-
medio viene catturata. Tuttavia, il
to tra tecnica e didattica e per far
rischio di apparire un po’ snob po-
partire il volano, esattamente come
trebbe fregarci. Attenzione quindi
è successo per lo snowboard.
a non dare l’impressione di essere
Tornando a parlare di te invece, se
i più bravi, altrimenti rischiamo di
dovessi descrivere ad un neofita,
restare nicchia per sempre!
telemark mag
21
UISP:
Mario Falotico ITW
Consigliere nazionale della Commissione Scuola Area Neve della UISP.
di Mariella Serafini
I
In occasione della setti-
TO RESPONSABILE DEL COORDI-
UN CONSIGLIO ED I SUOI ORGANI
mana Neve UISP, svol-
NAMENTO NEVE LAZIO E SONO
ISTITUZIONALI.
tasi a Pozza di Fassa dal
CONSIGLIERE
PER
ATTUALMENTE INFATTI CONTIA-
9 al 17 marzo, QUEST’ULTIMO
SONO
MO NEL LAZIO PIU’DI 20 SCI CLUB
la
NAZIONALE.
INCARICO
nostra collaboratrice di TSE nonché
STATO RIELETTO NEL
CORREN-
ED ASSOCIAZIONI PER CIRCA 1.000
presidente dello Sci Club Telemark
TE ANNO; IN QUALITA’ INVECE DI
ISCRITTI. MI PIACE DIRE CHE SIA-
Appennini, unico iscritto FISI per il
RESPONSABILE
SI
MO L’UNICA REGIONE D’ITALIA CHE
Telemark e affiliato UISP ha intervi-
ANDRA’ AL VOTO A BREVE, SICU-
AGGREGA TUTTE LE DISCIPLINE
stato l’esponente della UISP Neve La-
RAMENTE ENTRO IL 2013, E PRO-
DELLO SCI: ALPINO, NORDICO, AL-
zio.
PORRO’ ALLE SOCIETA’ SPORTIVE
PINISMO, SNOW BOARD E GRAZIE A
Buon giorno Mario, potresti intro-
LA MIA CANDIDATURA COME PRE-
VOI, TELEMARK CON CUI ABBIAMO
durre, per chi non la conosce, cosa è
SIDENTE DELL’AREA NEVE LAZIO.
CHIUSO IL CERCHIO.
la UISP, cosa si propone e quali atti-
QUESTO PERCHE’ ABBIAMO RAG-
NEL 2011 ABBIAMO ORGANIZZATO
vità comprende?
GIUNTO
TRIENNIO,NUMERI
I CAMPIONATI ITALIANI UISP DI
La Uisp –Unione Italiana Sport
E RAPPRESENTANTI TALI IN OGNI
SCI ALPINO A CAMPO FELICE. UN’
Per Tutti- é il più grande ente
DELEGAZIONE LAZIALE,
CHE RI-
ESPERIENZA ENTUSIASMANTE IN
di promozione sportiva d’Eu-
CHIEDONO
UN’ORGANIZZAZIONE
CONCOMITANZA CON I FESTEGGIA-
ropa , tant’é che detiene la
PIU’ AMPIA DEL COORDINAMENTO
MENTI PER I 150 ANNI DELL’UNITA’
presidenza dell’organizzazio-
ATTUALE .PERTANTO SI VOTERA’
D’ITALIA. QUEST’ANNO A FEBBRA-
NEL
REGIONALE,
ne che associa tutti gli enti
europei
ed in Italia conta
circa 1.200.000 (unmilioneduecentomila!!!) iscritti. Il suo
scopo consiste nella diffusione e promozione della pratica sportiva e dei suoi valori
estendendo
ed accogliendo
tutti gli individui, prescindendo dall’estrazione sociale e
dalla condizione fisica, nessuno escluso. Per questo tutte le discipline, o quasi tutte,
sono rappresentate e suddivise in leghe ed aree indicate
sul nostro sito.
Quale è il tuo ruolo nella UISP?
NEL 2009 SONO STATO NOMINAtelemark mag
22
IO ABBIAMO INVECE OSPITATO IL I°
il promotore dell’iniziativa
DEL
CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO
insieme all’istruttore nazio-
LA FILOSOFIA CHE PASSA ATTRA-
DI SCI DI FONDO NEL BELLISSIMO
nale Giuliano Pederiva. MI RI-
VERSO IL GESTO TECNICO; QUASI
ANELLO DI MONTE LIVATA MAGI-
CORDO CHE RIMANEMMO IMPRES-
UNA RIVERENZA ALLA MONTAGNA.
STRALMENTE ORGANIZZATO DAL-
SIONATI, IO ED UN DIRIGENTE DI
L’UOMO CHE SEMBRA CHIEDERE
LO SCI CLUB “I CANACCI” DELL’AMI-
SCI CLUB CHE MI ACCOMPAGNAVA,
SCUSA ALLA MONTAGNA AD OGNI
CO LUIGI TROMBETTA.
DELL’ACCOGLIENZA
CURVA PER AVERLA VIOLATA.
SEMPRE A FEBBRAIO, PER LA PRIMA
GANIZZAZIONE NEL FORNIRE A
ECCO ALLORA UNA SENSAZIONE
VOLTA SI SONO ESIBITI ALLA MA-
ME ED ALTRI CONVENUTI TUTTA
CHE TI CATTURA E TI COINVOLGE.
NIFESTAZIONE DENOMINATA “LA
L’ATTREZZATURA SPECIFICA. ERO
UNO SLOW- SKI LO DEFINIREI CHE
DISCESA DELLA PACE” RISERVATA
PARTITO PER UNA CHIACCHIERATA
SOLLEVA LO SPIRITO E LA MENTE,
AL PERSONALE DIPLOMATICO, RAP-
INFORMALE E DOPO POCO I CON-
CHE AIUTA A DISINTOSSICARSI.
PRESENTANTI DEL TELEMARK DEL-
VENEVOLI DI RITO, MI RITROVAI IN
Una disciplina PER PALATI FINI.
LO SCI CLUB APPENNINO DI ROMA,
PISTA, SENZA “MA” E SENZA “SE”, A
CONSEGUENTEMENTE
CHE HANNO RISCOSSO NOTEVOLE
PROVARE UNA DISCIPLINA NUOVA.
CHE APPREZZARNE GLI UTENTI: SO-
SUCCESSO TRA GLI INTERVENUTI.
DEVO AGGIUNGERE CHE L’IMPRES-
LARI, SIMPATICI, PAZIENTI E TENACI
Come sei venuto a conoscenza del te-
SIONE POSITIVA SI RAFFORZO’ UL-
PERCHE’ ABITUATI ALLE RISALITE.
lemark e di TSE?
TERIORMENTE A PRANZO DAVANTI
COMPAGNIA QUESTA CHE, AHIME’
A MARZO 2012 VENNI CONTATTA-
AD UN BEL PIATTO DI FETTUCCINE
NON SI RISCONTRA IN ALTRI CON-
TO DA MARIELLA SERAFINI PER
AI FUNGHI PORCINI ACCOMPAGNA-
TESTI DI MONTAGNA DOVE SPESSO
UN’”INIZIAZIONE” AL TELEMARK,
TI DA UN PRELIBATO BICCHIERE DI
PREVALGONO INVECE MALEDUCA-
PARE SI DEFINISCA IMPRINTING
VINO ROSSO. DAVVERO UNA BELLA
ZIONE E VOLGARITA’.
O QUALCOSA DEL GENERE, SULLE
GIORNATA.
SE POSSA PIACERE AI RAGAZZI, NON
MONTAGNE
MAIELLET-
Cosa pensi del telemark, ti piace o
SAPREI. LORO SONO FANTASTICI
TA. LI’ EBBI MODO DI CONOSCERE
non ti piace, pensi sia avvicinabile
ED IMPREVEDIBILI. INOLTRE NON
ANCHE Mariano Valcanover,
dai ragazzi?
HO UN’ESPERIENZA IN TAL SENSO.
telemark mag
DELLA
E
DELL’OR-
TELEMARK HO APPREZZATO
NON PUOI
23
Per la prima volta lo Stand
di TSE alla festa Nazionale
UISP Neve a Pozza di Fassa,
9-17 marzo 2013.
PROBABILMENTE UN PRIMO AP-
CREDO FERMAMENTE CHE IL PER-
PROCCIO CON IL TALLONE LIBERO
CORSO APPENA INIZIATO POSSA
POTREBBE ESSERE PIU’ ACCATTI-
SFOCIARE IN TANTISSIME ALTRE
VANTE PER UN NEOFITA DELLO SCI.
BELLE OCCASIONI INIZIANDO AD
MA NON HO LA PRESUNZIONE DI
ESEMPIO AD ORGANIZZARE NEL
DARE SUGGERIMENTI NON CONO-
2014 NEL LAZIO, IL I° CAMPIONA-
SCENDO BENE LA DISCIPLINA.
TO ITALIANO UISP DI TELEMARK,
Pensi che il telemark abbia un futuro
O ALTRO EVENTO CHE RICHIAMI
insieme alla UISP?
NELLA NOSTRA REGIONE IL MAG-
SEMBRERO’ QUELLO CHE A ROMA
GIOR NUMERO DI APPASSIONATI.
DEFINISCONO
OVVIAMENTE
“IL PIACIONE”!
NON
DOVRANNO
MA LO PENSO DAVVERO. IL TE-
MANCARE PER TUTTI I PRESENTI,
LEMARK E’ PER LA UISP E VICE-
NELL’ORDINE:
VERSA. NON POTREBBE ESSERE
-SOSTANZA ALCOOLICA DI COLORE
DIVERSAMENTE
ROSSO O BIANCO MEGLIO DEFINI-
PER
QUANTO
TO “VINO”;
CIAO, MARIO FALOTICO.
NE, VOLONTARIATO, SOLIDARIE-
-UN BEL PIATTO DI FETTUCCINE
Ciao Mario e grazie per le tue pa-
TA’, RISPETTO,AMICIZIA E TANTO
POSSIBILMENTE
role gentili nei confronti di TSE e
ALTRO ANCORA. NON SONO FOR-
SPUNTATURE DI SUINO,
della sua azione. Ci rivediamo al I
SE GLI INGREDIENTI PRINCIPALI
-TANTA ALLEGRIA DA PARTE DEGLI
Campionato UISP di telemark allo-
DI QUESTA DISCIPLINA?
“ATLETI” PARTECIPANTI.
ra! Ce lo auguriamo!
DETTO PRIMA. LA UISP E’ PASSIO-
CON
SUGO
DI
telemark mag
24
XVI Polartec Scufoneda
Freeride di alto livello.
di Giuliano Pederiva e Alessia Monticone
Anche quest’anno come
stati da stimolo per organizzare, nel
questo binomio è sinonimo dei tour
da copione, a inizio Mar-
1998, un meeting denominato SCUFO-
organizzati durante i giorni dell’even-
zo e precisamente dal 7
NEDA dove le abilità dei partecipanti
to i cui ingredienti salienti sono pano-
al 10 si è svolta la POLAR-
venivano messe alla prova nelle Mi-
rami mozzafiato, amicizia e condivi-
TEC Scufoneda,
niOLIMPIADI del Vecio, ovvero Felice
sione del piacere di esserci.
manifestazione organizzata dal Club
Canclini, attuale presidente del club.
Per questa XVI° Edizione della POLAR-
Scufons del Cogo con sede legale a
Il lancio dell’Alpenstock, lo sputo del
TEC Scufoneda, la settimana di solito
Moena, sodalizio con più o meno 500
nocciolo, il lancio delle uova marce e il
in programma è stata accorciata a
Soci provenienti da tutta Italia che
tiro a segno con la scure erano alcune
causa della concomitanza con i Cam-
sostengono e partecipano alle attivi-
delle discipline nelle quali i parteci-
pionati Mondiali di sci Nordico che si
tà proposte a Moena e nelle Dolomiti
panti si cimentavano. Da allora molte
sono svolti nella vicina valle di Fiem-
durante tutto l’anno; passeggiate, tour,
cose sono cambiate, oggi chi partecipa
me ma la partecipazione e l’entusia-
trekking, canyoning, rafting, free-ride,
viene sempre per mettersi alla pro-
smo per l’evento e per la gara di free-
trasferte fuori porta, partecipazioni
va, ma le MiniOLIMPIADI sono state
ride hanno premiato gli organizzatori
a meeting, cene e molti altri momen-
sostituite da una spettacolare gara di
con a capo Felice Canclini.
ti conviviali, rivolte a tutti, giovani e
freeride lungo la parete nord del Col
La spettacolare gara di free ride ha
meno giovani.
Margherita al Passo di San Pellegrino.
visto come vincitori, tra le 6 donne e
La passione per la montagna e il gran-
POLARTEC Scufoneda propone anche
i 26 uomini ammessi dopo le selezioni
de entusiasmo per il telemark sono
telemark e freeride nelle Dolomiti:
del sabato cui si sono presentati più di
A
telemark mag
25
Classifica
Pettorale Finale
Cognome
Nome
Nazione
Sesso
Tecnica Freeride
Giuduce Subtotal
Tempo esatto
Punteggio
Categoria Telemark: Freeride Cup Polartec Scufoneda 2013 FINALE
1
2
3
4
5
29
23
25
16
4
Stuart
Chiocchetti
Madaschi
Maier
Marazzi
Ryan
Matthias
Luca
Sebastian
Paolo
CAN
ITA
ITA
FRA
ITA
M
M
M
M
M
Telemark
Telemark
Telemark
Telemark
Telemark
30,7
31,2
23,3
27,6
23,1
00:01:56.14
00:02:50.76
00:02:06.38
00:02:56.95
00:02:06.96
39,10
34,35
30,65
29,70
24,15
95atleti, Arianna Tricomi (per la cate-
Il cuore della Scufoneda sono sempre
so modo, Yoga e respirazione, al Ri-
goria unica femminile) nello sci alpi-
le escursioni in montagna, quest’anno
fugio Lupo Bianco. Durante il sabato
no l’americano Griffin Post . Stefano
sia pelli che ciaspole grazie all’iniziati-
e la domenica al villaggio Polartec
Munari ha fatto “una riga” fantastica
va di Kayland e Saluber e già il giovedì
abbiamo potuto osservare, testare
dimostrando grande controllo anche
sono partiti numerosi gruppi sul Mas-
e conoscere molti dei materiali no-
in velocità e quindi suo è il gradino
siccio del Sella, accompagnati dalle
vità per la prossima stagione. Erano
più alto per lo snowboard. Per la cate-
Guide Alpine e da professionisti della
presenti stand di numerosi marchi
goria telemark Stuart Ryan ha affron-
montagna.
quali La Sportiva, Scott, K2, Crispi,
tato con decisione e precisione la sua
Venerdi, un groppone di cinquanta
Saluber, Bamboo, Salomon, Black
discesa, mettendo così il sigillo sulla
persone, del quale faceva parte an-
Diamond, Dps, Kayland, Scarpa, Ski-
vittoria che poteva essere insidiata dal
che chi aveva deciso di affrontare la
Trab e WhiteDoctor, Apo.
francese Sebastian Maier il quale, fino
val Setus, causa scarsa visibilità, ha
Per l’edizione 2013 abbiamo vissuto
a metà discesa, aveva fatto pieghe im-
disceso la Val Mezdì, il gruppo del-
una Scufoneda ridotta nel numero
pressionanti.
lo Snow Yoga invece ha affrontato,
di giorni, ma non nei contenuti e
E lo scettro della VII Freeride Cup per la
dopo l’attraversata dell’altopiano, il
come ci anticipava il Vecio nell’in-
classifica overall va a Griffin Post (nel-
canale del Col Dalton e poi la Val La-
tervista precedente l’evento, siamo
la categoria Sci Alpino) che è riuscito a
sties, non prima di essersi dedicato
e saremo sempre fiduciosi. Perché
dominare un Munari comunque molto
allo Yoga grazie alla disponibilità del
la Scufoneda più bella, è sempre la
agguerrito per la categoria Snowboard.
Rifugio Maria concludendo allo stes-
prossima!
telemark mag
27
TeleNews
Le aziende investono in nuovi prodotti per il Telemark.
di Giuliano Pederiva
Nel numero di Gen-
Questo movimento porta le ga-
Newmark sarà disponibile da
naio abbiamo visto
nasce laterali a contatto con lo
ottobre 2013 ma nel mentre,
quanti e quali sono
scarpone, rendendolo stabile
qualche fortunato, potrà pro-
i materiali che in
senza condizionarlo nella tra-
varlo a Livigno, durante il me-
questo momento troviamo in
smissione degli impulsi, come
eting FreeHeelFest nelle gior-
commercio. Avevamo conside-
invece accadrebbe in presen-
nate dedicate ai test materiali.
rato sufficientemente variega-
za di agenti esterni quali mol-
to il parco offerto dalle diverse
le o cavi. A salvaguardia della
aziende rispetto alla presunta
scarpa viene fornita una ap-
utenza, sta di fatto che alla fie-
posita piastra metallica sago-
ra ISPO 2013 è stata presenta-
mata da applicare al puntale
ta una vera novità per il mon-
con due piccolissime viti.
do del telemark; dopo anni di
Ho avuto l’occasione di prova-
prototipi, costruiti da artigiani
re Newmark e se in un primo
appassionati di tutto il mondo,
momento ero molto scettico,
basati sul puntale tipo Dyna-
dopo alcuni giri mi sono ritro-
fit, ATK ha presentato degli
vato a sciare un telemark che
attacchi cugini della linea ATK
avevo dimenticato, una sen-
Race ma dedicati al telemark
sazione di libertà che mi ha
che permettono un uso in tour
riportato a quelle discese fatte
molto agevole grazie al blocco
con lo scarpone in cuoio e lo
parziale della parte anteriore
sci stretto.
A
www.atkrace.it
dello scarpone, tutto questo in
soli 285 g (talloniera inclusa)!
Newmark, questo il nome della novità 2014, può assumere
due posizioni: una per la salita e una per la discesa. I diversi assetti sono gestiti dalla leva
frontale; dopo aver inserito lo
scarpone nel puntale è necessario tirare verso di sé l’unica leva sino al primo scatto a
garanzia del bloccaggio per
la salita. Per la discesa è sufficiente agire nuovamente sulla
leva, sino al secondo scatto.
telemark mag
www.telemarkmag.it - [email protected]