Esercizi vari - retroazione
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Esercizi vari - retroazione
ESERCIZI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Gianluigi Pillonetto 21 NOVEMBRE 2016 Ex 1. Si consideri il sistema di controllo di posizione con retroazione tachimetrica d(t) r(t) e(t) G(s) = y(t) 10 s(s+2) − H(s) = 1 + αs Si assuma che il disturbo sia nullo. • Si determini il valore di α in modo che la risposta a r(t) = δ−1 (t) abbia una sovraelongazione massima πr M del 10%. Si ricorda che M = exp(− √1−r ); 2 • Calcolare in corrispondenza a tale valore di α l’errore a regime se r(t) = t. Ex 2. Si consideri il sistema di controllo d(t) r(t) e(t) y(t) KKa s+α W (s) = − Kb Si assuma retroazione unitaria, ovvero Kb = 1. • Assumendo assenza di distrubo e ingresso r(t) = δ−1 (t), si calcoli il valore di Ka per cui ad una variazione del 10% di K corrisponda una variazione dello 0.1% di y(t) per t → +∞; • Si assuma K = α = 1, r(t) = δ−1 (t) e d(t) = 0.1δ−1 (t). Si calcoli y(t) ad anello chiuso con Ka = 100 e ad anello aperto con Ka = 1. Ex 3. Si consideri il sistema di controllo di un pacemaker elettronico d(t) r(t) e(t) W (s) = y(t) 6 s(s+5) − Kb Si assuma retroazione unitaria, ovvero Kb = 1 e disturbo d nullo. Assumendo che r(t) = δ−1 (t) si calcoli l’energia del segnale di errore e(t), ovvero Z +∞ e2 (t)dt. 0 1 Ex 4. La funzione di trasferimento a catena chiusa di un sistema in retroazione negativa e unitaria risulta f (s) = W K(s + z) . + 3s + 12 s2 Calcolare valori di K e z tali che l’errore di inseguimento al riferimento r(t) = 0.5t2 δ−1 (t) sia asintoticamente finito, anche se non nullo. Ex 5. Si consideri il sistema di controllo d(t) r(t) e(t) W (s) = y(t) K (s+1)(s+2)(s+3) − Kb Si assuma retroazione unitaria, ovvero Kb = 1, e disturbo d(t) = δ−1 (t). Si determini un valore di K > 0 per cui la componente di e(t) dovuta al disturbo abbia a regime ampiezza minima (se il sistema diventa instabile tale ampiezza deve considerarsi infinita). 2 Soluzione EX 1. La funzione di trasferimento in catena chiusa risulta f (s) = W G(s) 10 = 2 , 1 + G(s)H(s) s + (2 + 10α)s + 10 che può essere messa in relazione con il sistema del secondo ordine del tipo f (s) = W s2 ωn2 . + 2rωn s + ωn2 Si deduce subito che ωn = √ 10 (si ricordi che ωn è non negativo per definizione). Per quanto riguarda r, dalle specifiche su M , si ottiene la relazione πr M = exp(− √ ) = 0.1, 1 − r2 da cui r = 0.59. Infine da s2 + 2rωn s + ωn2 = s2 + (2 + 10α)s + 10, si ricava α = 0.17. Per calcolare l’errore a regime, si noti che nella configurazione proposta l’errore di inseguimento non corrisponde all’errore e(t) (questo è dovuto alla presenza del blocco H(s) diverso da 1 che rende la retroazione non unitaria). Denotiamo quindi con v(t) = r(t) − y(t) l’errore di inseguimento con trasformata di Laplace indicata con V (s). La funzione di trasferimento che lega R(s) a V (s) chiaramente risulta f (s), Wv (s) = 1 − W poiché f (s)R(s) = Wv (s)R(s). V (s) = R(s) − Y (s) = R(s) − W Dopo semplici conti si ottiene R(s) = e Wv (s) = 1 s2 s2 + (2 + 10α)s . s2 + (2 + 10α)s + 10 Applicando il teorema del valore finale l’errore di inseguimento asintotico v∞ si calcola come descritto sotto: v∞ = lim sV (s) s→0 = lim s s→0 s2 + (2 + 10α)s 1 2 + 10α = = 0.37. 2 2 s + (2 + 10α)s + 10 s 10 Soluzione EX 2. Nota preliminare sulla funzione di sensitività. In una configurazione a retroazione negativa unitaria come quella proposta nell’esercizio, indichiamo con 3 W (s) la funzione di trasferimento a catena aperta, che coincide con il guadagno di anello a volte indicato f quella a catena chiusa, ovvero anche con L(s), e con W f (s) = W W (s) . 1 + W (s) La relazione che, in funzione di s e della la sensitività a catena aperta data da ∆W (s) , W (s) f (s) a catena chiusa risulta fornisce lo scostamento ∆W f (s) = ∆W 1 ∆W (s) f W (s). 1 + W (s) W (s) Si noti che si potrebbe anche compattare la formula sopra mediante la definizione di funzione di sensitività S(s) = 1 . 1 + W (s) Cosa più importante, si noti che la formula permette anche di calcolare la variazione ∆Y (s) dell’uscita del f (s). Infatti, si ottiene immediatamente che, se sistema a catena chiusa a fronte della perturbazione ∆W l’ingresso è R(s), allora 1 ∆W (s) f ∆Y (s) = W (s)R(s). 1 + W (s) W (s) Se indichiamo con ∆y∞ il valore dello scostamento quando t → +∞ e assumiamo R(s) = µ , s possiamo applicare il teorema del valore finale (se il sistema è stabile) ottenendo ∆y∞ = lim s s→0 da cui ∆y∞ = µ 1 ∆W (s) f µ W (s) , 1 + W (s) W (s) s 1 ∆W (0) f W (0). 1 + W (0) W (0) Infine, se non vi è alcuna perturbazione del sistema, sempre applicando il teorema del valore finale, l’uscita asintotica y∞ risulta f (s) µ = µW f (0). y∞ = lim sW s→0 s Allora, otteniamo anche ∆y∞ 1 ∆W (0) = y∞ 1 + W (0) W (0) (si noti che la dipendenza dall’ampiezza µ dell’ingresso r(t) è sparita). Il primo punto dell’esercizio è ora un’applicazione immediata di quanto illustrato sopra. Otteniamo S(s) = 1 s+α = , 1 + W (s) s + α + Ka K 4 e quindi, visto che ∆W (0) ∆K = = 0.1 W (0) K si ha 1 ∆W (0) ∆y∞ α = = 0.1. y∞ 1 + W (0) W (0) α + Ka K Imponendo la specifica 0.001 = 1 ∆W (0) ∆y∞ α = = 0.1, y∞ 1 + W (0) W (0) α + Ka K otteniamo la relazione richesta: Ka = 99 α . K Riguardo al secondo punto, in catena chiusa Y (s) = W (s) 1 R(s) + D(s), 1 + W (s) 1 + W (s) con W (s) = 100 . s+1 Si ha quindi Y (s) = 100 0.1(s + 1) + . s(s + 101) s(s + 101) Tramite la decomposizione di Heavyside, infine si ottiene y(t) = 100 0.1 (1 − exp(−101t)) + (1 + 100 exp(−101t)), t ≥ 0. 101 101 A catena aperta, con ora W (s) = 1 , s+1 si ha Y (s) = W (s)R(s) + D(s) = 1 0.1 + . s(s + 1) s La soluzione nel tempo risulta y(t) = 1 − exp(−t) + 0.1, t ≥ 0. Soluzione EX 3. La funzione di trasferimento che lega R(s) ad E(s) risulta pari a f (s) = 1 − 1−W Poichè W (s) s(s + 5) = 2 . 1 + W (s) s + 5s + 6 1 R(s) = , s otteniamo s+5 . + 5s + 6 Sfruttando la decomposizione di Heavyside, otteniamo anche E(s) = E(s) = s2 3 2 − , s+2 s+3 5 da cui e(t) = 3 exp(−2t) − 2 exp(−3t), t ≥ 0 e e2 (t) = 9 exp(−4t) + 4 exp(−6t) − 12 exp(−5t), t ≥ 0. Calcoli integrali elementari ora forniscono Z +∞ e2 (t)dt = 0 9 2 12 31 + − = . 4 3 5 60 Soluzione EX 4. Sfrutteremo il principio del modello interno che, in una configurazione a retroazione negativa unitaria, lega l’ordine g del polo in zero della funzione di trasferimento W (s) a catena aperta con l’errore di inseguimento asintotico e(t) = r(t) − y(t). A tale scopo, poiché la funzione di trasferimento a catena chiusa è f (s) = W (s) , W 1 + W (s) otteniamo W (s) = s2 K(s + z) . + (3 − K)s + (12 − Kz) Si noti poi che 1 . s3 Dalla teoria, è noto allora che se W (s) ha un polo di ordine almeno g = 3 in zero, l’errore di inseguimento e∞ è nullo. Se g = 2, esso risulta invece diverso da zero ma non divergente. L’esercizio richiede proprio di imporre quest’ultima configurazione. È immediato notare allora che, scegliendo R(s) = K = 3, z = 4, si ottiene 3(s + 4) . s2 Ad ulteriore verifica, si noti che la funzione di trasferimento da R(s) a E(s) con K = 3 e z = 4 risulta W (s) = f (s) = 1−W 1 s2 = 2 . 1 + W (s) s + 3s + 12 Usando il teorema del valore finale, si ottiene e∞ = lim s s→0 s2 1 1 = . 2 3 s + 3s + 12 s 12 Soluzione EX 5. La funzione di trasferimento che lega il disturbo D(s) a E(s) risulta 1 (s + 1)(s + 2)(s + 3) = . 1 + W (s) (s + 1)(s + 2)(s + 3) + K Se il sistema è stabile, visto che che D(s) = 1/s, l’errore a regime si ottiene come e∞ = lim s s→0 1 1 , 1 + W (s) s 6 da cui e∞ = lim s→0 (s + 1)(s + 2)(s + 3) 6 = . (s + 1)(s + 2)(s + 3) + K 6+K La soluzione è quindi il più grande K tale che il sistema risulti stabile. Il polinomio che determina la stabilità della funzione di trasferimento a catena chiusa (e anche della funzione di trasferimento che lega il disturbo D(s) a E(s)) è (s + 1)(s + 2)(s + 3) + K. Applicando il criterio di Routh otteniamo la tabella 3 | 1 11 2 | 6 60 − K 6 6+K 6+K 1 | 0 | Si ha stabilità per K < 60. Si noti quindi che non esiste un valore ottimo per K, nel senso che è preferibile prendere un valore il più prossimo possibile a 60. Nota: tale misura di ottimalità fa riferimento unicamente a una prestazione statica, ovvero al fatto che se K tende a 60 l’errore a regime diventerà sempre più piccolo. Comunque, una scelta di K prossimo a 60 può portare a dinamiche assolutamente insoddisfacenti poiché il sistema tende a diventare instabile: intuitivamente, il riferimento sarà raggiunto sempre più lentamente al crescere di K, favorendo anche l’insorgenza di oscillazioni. 7