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COMUNITÀ DELLA VALLAGARINA
Via Tommaseo
38068 Rovereto
COMUNICATO STAMPA
Per non gravare di ulteriori spese le famiglie, la Comunità è intervenuta con fondi
propri (300 mila euro) mantenendo invariato il costo del pasto
SCUOLA: BUONI PASTO ADDIO CARTA
ARRIVA IL SISTEMA INFORMATIZZATO
ROVERETO 4 sett 2014 – 740
mila pasti annui per una media tra i 5 e i 6 mila al giorno, 9
mila utenti, un costo annuo superiore ai 3 milioni e mezzo…basterebbero queste cifre
a far comprendere quanto sia importante il servizio di mense scolastiche gestito dalla
Comunità della Vallagarina.
Un servizio con quest’anno si avvale di una ulteriore novità, molto richiesta sia dalle
scuole che dalle famiglie: il sistema informatizzato dei buoni pasto.
Semplice, trasparente e comodo, il nuovo sistema di pagamento dei buoni pasto nelle
scuole del territorio elimina i blocchetti in carta per approdare a un procedimento
virtuale che garantisce una gestione più snella, facile e comoda per l’utente.
La novità è stata illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa dal presidente
della Comunità Stefano Bisoffi, l’assessore all’Istruzione Marta Baldessarini, la
responsabile del servizio Igea Boni, Sergio Vigliotti e Giorgio Martinelli per Risto3,
Roberto Graiff per la ditta Siderea (che ha fornito il sistema) e i vari partner del
progetto: Matteo Franch per la Cassa centrale delle Casse rurali, Walter Merler per il
Consorzio dei Comuni, Michele Trainotti per FBK e Gianni Mottes per Informatica
Trentina.
Ha parlato di un sistema semplice per l’utente ma in realtà estremamente complesso
da realizzare, il presidente della Comunità Stefano Bisoffi che ha ricordato anche
l’appalto assegnato a Risto3 per i prossimi 10 anni: “Con loro – ha detto – da tempo
lavoriamo sulla qualità dei prodotti e il continuo aumento del biologico nelle mense
dei nostri studenti. Il nuovo appalto con Risto3 ci ha permesso di contenere i costi del
pasto che comunque sono superiori a quanto paga l’utente (4,10 euro per elementari e
medie e 6,83 euro per le superiori) per non gravare di ulteriori spese le famiglie la
Comunità è intervenuta con fondi propri (300 mila euro); in questo modo sono
rimasti invariati i costi. Costi che ricordiamo sono stabiliti in base all’Icef e vanno da
un minimo di 0,74 a un massimo di 4 euro a pasto. Ora con il sistema virtuale siamo
certi di rendere ancora più snello ed efficiente il servizio.”
“È stata una operazione – ha aggiunto l’Assessore all’Istruzione della Comunità
Marta Baldessarini – che ha visto una forte collaborazione e sinergia tra più
soggetti, a partire dalle scuole, ma la sollecitazione maggiore ci era venuta dalle
famiglie che ci chiedevano di abbandonare i buoni cartacei. Siamo orgogliosi di
quanto stiamo sperimentando anche tenuto conto che la nostra comunità è la più
grande del Trentino e l’investimento sulle mense scolastiche è di 3 milioni e 630 mila
euro annui.”
“Gli alunni delle elementari e delle medie andranno a scuola senza avere nulla in
mano – ha spiegato la responsabile del servizio per la Comunità Igea Boni – la loro
presenza viene segnata dall’insegnante, mentre gli studenti delle superiori
“strisciano” la tessera sanitaria all’entrata in mensa. Alle famiglia spetta unicamente
il compito di attivare la ricarica che ha una modalità simile a quella delle carte
telefoniche. Il pagamento si può fare presso le casse Rurali o con il bancomat, chi è
correntista della Rurale può ricaricare anche tramite sms o con il sistema informatico
Inbank e a breve potrà farlo anche con la carta di credito. Sul sito della Comunità
sono spiegate nel dettaglio tutte le procedure (e nei giorni scorsi alle famiglie è giunta
una lettera con tutte le informazioni), mentre nel portale portal.multiutilitycard.it si
potrà verificare lo stato d’arte dei pasti consumati e del saldo. Inoltre quando il
credito scende sotto i 10 euro si viene avvisati con un sms e nell’eventualità di un
residuo alla fine dell’anno scolastico il credito rimarrà a disposizione per l’anno
seguente. Nel caso uno studente non utilizzi più il servizio, invece, la famiglia può
richiedere il rimborso rivolgendosi all’ufficio della Comunità.”
“La Comunità della Vallagarina si conferma come territorio di forte sperimentazione
– ha detto Walter Merler responsabile dell’area innovazione del Consorzio dei
Comuni – e i progetti che coniugano ricerca, territorio e mercato come questo,
diventano oggetto di osservazione e di riuso da replicare non solo nel Trentino ma
anche in altre realtà.”
“La Vallagarina si sta qualificando come attore attento all’innovazione – ha aggiunto
Michele Trainotti ricercatore di Fbk – sia sul piano tecnologico che nel
cambiamento del modello organizzativo.”
Gianni Mottes per Informatica Trentina ha ricordato come sia stato importante
lavorare tra tanti attori per le modifiche di software e per “far parlare” tra loro i vari
sistemi informatici, come nel caso dell’anagrafe degli studenti.
Un plauso all’iniziativa è venuto da Sergio Vigliotti presidente di Ristor3: “La
Comunità della Vallagarina ha dimostrato per l’ennesima volta di saper cogliere le
necessità dei cittadini e di essere all’avanguardia. In varie zone si è provato a creare
un sistema virtuale sui buoni pasto ma non si è mai arrivati alla precisione che qui si è
raggiunta. Questo sarà veramente un modello che verrà replicato anche altrove.”
Info:
Patrizia Belli | Ufficio Stampa | Email: [email protected]
Mob.:3356027118