LE TRACCE DELLA STORIA NEI QUARTIERI FIORENTINI Questo

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LE TRACCE DELLA STORIA NEI QUARTIERI FIORENTINI Questo
LE TRACCE DELLA STORIA NEI QUARTIERI FIORENTINI
Questo itinerario si snoda attraverso due dei quartieri storici di Firenze: il quartiere di S. Giovanni,
dove era situato il cuore religioso e politico della Firenze medicea con il Duomo, il Battistero e le
residenze delle famiglie nobili fiorentine, e il quartiere di Santa Croce, che si formò per opera dei
francescani in un'isola formata dal fiume Arno. La diversità dell’origine e dell’utilizzazione degli
spazi cittadini ha sempre influenzato la vita economica di queste due aree urbanistiche, ma ambedue
si presentano ricolme nello stesso modo di tutte quelle ricchezze d'arte e di storia che rendono unica
la città di Firenze.
Scheda tecnica
Lunghezza del percorso: 2.70 km circa
Tempo occorrente: 3 ore circa, non comprese visite musei e soste bar e/o ristorante.
Da Via dei Panzani dirigetevi a destra, lungo Via dei Cerretani, fino ad arrivare in
Piazza San Giovanni. Siete nel luogo che fra Medioevo e Rinascimento assunse la
prestigiosa funzione di polo religioso della città.
Il Battistero è l'edificio più antico della piazza e fu dedicato al patrono della città,
San Giovanni. Costruito nel V o VI secolo sulle fondazioni di una domus romana,
durante il XII secolo fu rivestito con marmi bianchi di Carrara e verdi di Prato e nel
1174 fu sopraelevato e aggiuntavi la copertura piramidale.
Le tre porte sono opera di Andrea Pisano e di Lorenzo Ghiberti, mentre quella a est,
anche essa del Ghiberti, è la più famosa e fu definita la Porta del Paradiso per la
sua bellezza. Proseguite diritto e vi troverete in Piazza Duomo; dirigetevi quindi
verso il sagrato della chiesa e soffermatevi ad ammirare la Basilica di Santa Maria
del Fiore progettata da Arnolfo di Cambio in sostituzione della vecchia chiesa di
Santa Reparata. I lavori proseguirono per diverso tempo e videro anche l'intervento
di Andrea Pisano e di Francesco Talenti i quali apportarono alcune modifiche al
disegno originale. La grande cupola, progettata dal Brunelleschi, termina con una lanterna, conclusa
dal Verrocchio con una palla sormontata dalla croce (1468).
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Nel 1502 Baccio d'Agnolo inserì alla base della cupola un ballatoio che non fu mai
terminato, perchè sembra fosse stato criticato dal Michelangelo e chiamato
ironicamente “la gabbia dei grilli”. Accanto alla basilica si erge il Campanile,
iniziato da Giotto nel 1334 e portato avanti solo fino all'ordine inferiore con le
formelle esagonali. Alla morte dell'artista, l'opera fu proseguita da Andrea Pisano
che ne modificò il progetto originario inserendo fra gli altri elementi, le nicchie con
le statue. Successivamente intervenne Francesco Talenti che per dare slancio e
leggerezza all'edificio disegnò delle bifore accoppiate ed una trifora. Sempre nella piazza, all'angolo
con Via de' Calzaiuoli, osservate la trecentesca loggia, fondata dalla Compagnia del Bigallo nel
1244 insieme alla Compagnia della Misericordia, con lo scopo di ospitare i bambini orfani o
abbandonati. Proseguite quindi per Piazza Duomo costeggiando la basilica sul suo lato destro e
arrivate fino all'incrocio con Via del Proconsolo che imboccherete a destra. La strada è
fiancheggiata da numerosi palazzi fra cui al n°10, la trecentesca loggiaPalazzo Pazzi poi
Quarantesi, attribuito a Giuliano da Sangallo che lo avrebbe costruito tra il 1458 e il 1469 forse
con la partecipazione del Brunelleschi o del Michelozzo.
Il palazzo è chiamato anche “della Congiura” perché la famiglia che vi risiedeva fu
responsabile del complotto che portò all'uccisione, durante la messa nella basilica di
Santa Maria del Fiore, di Giuliano dei Medici ed al ferimento di suo fratello
Lorenzo il Magnifico. I responsabili dell'episodio furono presto impiccati dalla folla
fiorentina inferocita e tutta la famiglia dei Pazzi fu esiliata e i loro beni confiscati.
Proseguendo per Via del Proconsolo, passerete davanti a due edifici eccezionali, la
Chiesa della Badia Fiorentina e sul lato opposto, il Palazzo del Bargello.
La chiesa faceva parte di un monastero benedettino fatto costruire nel 978 dalla
madre del marchese Ugo di Toscana il quale fu ricordato nei secoli per la sua
munificenza, tanto che ogni 21 dicembre viene ancora celebrata una messa in
memoria di questo nobile benefattore. Grazie ad altre ingenti donazioni l'abbazia
acquistò o ereditò varie proprietà circostanti per cui fiorirono intorno ad essa attività
di cartolai, miniatori, legatorie, librai, che ancora oggi caratterizzano la zona. Fra le
attività dell'abbazia c'era anche la viticoltura come si deduce dal nome di una strada
limitrofa, ”Via della Vigna Vecchia”. Di fronte alla chiesa si trova il Bargello, il secondo edificio
pubblico fiorentino per vastità e importanza, costruito verso il 1255 intorno ad una torre preesistente
chiamata la Volognana. Il Palazzo ospitava il Capitano del Popolo, il garante super partes tra la
vecchia aristocrazia fiorentina e la nuova borghesia guelfa. Poi l'edificio divenne sede del Podestà,
carica rivestita da un forestiero che aveva il compito di esercitare il ruolo arbitrario tra i partiti in
lotta.
Nel 1574, con l'avvento del granducato, nell'edificio risiedette il Capitano di Giustizia detto appunto
“il Bargello” ed il palazzo assunse anche la funzione di carcere. Tuttora è possibile vedere i luoghi
della tortura e delle sentenze capitali. Oggi qui è stato istituito il Museo del Bargello che raccoglie
numerose opere di Michelangelo e di Donatello e di altri importanti scultori. Alla fine di Via del
Proconsolo e prima di arrivare in Piazza San Firenze, girate a sinistra in Via dell'Anguillara.
Percorretela per un buon tratto e poi svoltate prima a destra in Via dei Bentaccordi e poi a sinistra in
Via Torta. Dall'andamento curvo di questa strada si ipotizza che qui si trovasse l'Anfiteatro romano,
costruito nel II secolo tra Piazza dei Peruzzi, Via dei Bentaccordi e Via Torta. Inizialmente al di
fuori della cerchia muraria, esso segnava il punto di massima espansione raggiunta dalla Florentia
romana, verso est.
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Nell' XI secolo, in seguito all'espansione della città, l'anfiteatro fu inglobato nelle
nuove mura e la famiglia Peruzzi vi costruì sopra il proprio palazzo. Da Via Torta si
sfocia in Piazza Santa Croce, una zona che nel medioevo era acquitrinosa e malsana
e dove si erano stabiliti nel 1228, i francescani i quali avevano costruito qui un
piccolo oratorio. Successivamente sorse la piazza che nei secoli divenne teatro di
feste, riunioni, mercati e celebrazioni e dove ancora oggi vi si giocano le partite del
Calcio storico. Il piccolo oratorio, dopo la bonifica della zona, si ingrandì ed i lavori
della Chiesa di Santa Croce furono seguiti inizialmente da Arnolfo di Cambio e si conclusero nel
1385, mentre la facciata rimasta al grezzo, fu realizzata in stile neogotico da Niccolò Matas nel
1865.
La statua di Dante che adesso si trova sulla sinistra della chiesa, un tempo era
stata posta al centro della piazza. L'interno, modificato dal 1560, contiene
ancora integri gli affreschi trecenteschi della cappelle del transetto ed i
monumenti funebri di importanti personaggi quali Michelangelo, Niccolò
Machiavelli, Vittorio Alfieri, Gioacchino Rossini, Ugo Foscolo Galileo Galilei
ed il cenotafio di Dante. Il poeta, esiliato da Firenze per motivi politici, non
rivide mai la propria città e la sua tomba si trova nella città di Ravenna che non volle mai restituire
il suo corpo ai fiorentini. Dopo aver visitato la splendida chiesa, ritornate in fondo alla piazza e
dirigetevi in Borgo dei Greci e quindi in Piazza San Firenze. dominata da due edifici: il
rinascimentale Palazzo Gondi e l' edificio barocco dove oggi si trova il Tribunale.
Questo grande complesso conventuale dei Filippini, ordine fondato da San Filippo
Neri, fu eseguito in diversi tempi. Infatti nel 1645 venne costruita l'ala sinistra
dell'edificio da Pier Francesco Silvani, tra il 1745 e il 1749 fu edificato il corpo
centrale e nel 1772 venne abbattuta la vecchia Chiesa di San Firenze sul lato di
Borgo dei Greci e sostituita con un edificio simmetrico alla chiesa del Silvani.
Proseguendo per Via dei Gondi, arriverete in Piazza della Signoria. Domina la
piazza Palazzo Vecchio, sede dei Priori delle Arti e del Gonfaloniere di Giustizia,
massima carica del governo cittadino in epoca medievale.
Il palazzo, progettato da Arnolfo di Cambio, fu costruito abbattendo le numerose
case torri di proprietà degli Uberti. Sotto il ballatoio, sui due lati del palazzo, furono
dipinti, ripetuti tre volte, gli stemmi della Città, del Popolo fiorentino, della Chiesa,
della parte Guelfa e degli Angioini, protettori della città. La Loggia della Signoria,
che si trova sul lato sud della piazza, era destinata alle assemblee e alle cerimonie
pubbliche. E' formata da tre ampie arcate in mezzo alle quali si trovano alcune
formelle scolpite su disegno di Agnolo Gaddi, che rappresentano le Virtù teologali e
cardinali. L'edificio fu utilizzato in seguito come stazionamento per il corpo di guardia del Duca
Alessandro, costituito dai mercenari Lanzichenecchi, da cui il nome “Loggia dei Lanzi” e durante il
granducato di Cosimo I divenne un laboratorio di scultura. Oggi è un vero museo all'aperto; fra le
numerose e famose statue che si trovano nel suo interno spicca quella in bronzo di Benvenuto
Cellini, che rappresenta Perseo nell'atto di mostrare la testa della Medusa appena recisa.
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Sull'angolo con Palazzo Vecchio si trova la Fontana del Nettuno o del
“Biancone”, opera di Bartolomeo Ammannati, che rappresenta il dio del mare
sopra un cocchio trainato da quattro cavalli marmorei. Le statue di bronzo che
decorano la fontana (Satiri, Tritoni e Nereidi), sono opera del Giambologna. In
fondo alla piazza in angolo con via dei Gondi, si trova il Palazzo della
Mercatanzia, luogo dove risiedeva il tribunale omonimo che doveva giudicare sulle
controversie fra le Arti; infatti in alto sulla facciata, si possono ancora vedere gli
stemmi delle 21 Arti. Prima di lasciare la piazza date uno sguardo alla magnifica prospettiva del
palazzo che ospita il Museo degli Uffizi e che giunge fino al lungarno. L'edificio fu commissionato,
nella seconda metà del Cinquecento, al Vasari dal Granduca Cosimo I che volle riunirvi gli uffici
del governo e risanare in tal modo una zona malfamata chiamata “la Baldracca” che si trovava
proprio accanto alla sede della dinastia medicea. Risalgono invece all’Ottocento le statue eseguite
da scultori toscani poste nelle nicchie dei pilastri che formano il portico. Incamminatevi quindi per
Via dei Calzaiuoli passando davanti alla Chiesa di Orsanmichele .
A metà strada tra il Duomo di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio esisteva un monastero
femminile con vasti terreni ad orto. Qui era stato costruito un oratorio, sostituito intorno alla metà
dell'VIII secolo con una piccola chiesa dedicata a San Michele Arcangelo che prese il nome di San
Michele in Orto (da cui deriva il nome di "Orsanmichele"). Nel 1240 la chiesa fu eliminata e fu
costruita, probabilmente ad opera di Arnolfo di Cambio, una prima loggia destinata a mercato delle
granaglie. Distrutta da un incendio, essa fu ricostruita più grande e di forma rettangolare, da
Francesco Talenti, Neri di Fioravanti e Benci di Cione. Le corporazioni delle Arti fecero poi erigere
sui pilastri esterni 14 tabernacoli con statue dei santi patroni.
Nel 1380 l'edificio venne sopraelevato di due piani per ospitare le riserve di grano e
vennero chiuse le arcate del piano inferiore per ospitarvi un edificio di culto,
nuovamente dedicato a San Michele. Continuate ancora per Via dei Calzaiuoli e
sulla vostra sinistra vedrete la Torre degli Adimari, una delle famiglie più antiche
di Firenze che avevano le loro proprietà soprattutto qui, in Via de' Calzaiuoli che si
chiamava allora Corso degli Adimari nel tratto di strada più vicino al Duomo.
Quando tra il 1842 e il 1844 la strada venne allargata molte delle case degli Adimari vennero
demolite e soprattutto quelle sul lato sinistro. Voltate quindi a sinistra in Via dei Tosinghi, poi
ancora a sinistra in Via Roma e sfocerete in Piazza della Repubblica dove in epoca romana sorgeva
il Foro, cioè il centro cittadino. L'arco di Trionfo che domina la piazza venne costruito nell'ambito
degli interventi urbanistici fra il 1885 ed il 1895, in occasione di Firenze capitale d'Italia.
Così pure vennero costruiti, sul lato ovest della piazza, i Portici, dove ogni
giovedì mattina si svolge il tipico mercato di fiori. Imboccate quindi Via
Brunelleschi, giungendo in Via dei Pecori per poi svoltare a destra e sfociare
nuovamente in Piazza San Giovanni. All'angolo con la piazza, davanti all'abside
del Battistero, si trova il grande Palazzo dell'Arcivescovado, la sede
arcivescovile
che
fu
completamente
ristrutturata
fra
il
1893
e
il
1895
quando venne ampliata piazza San Giovanni.
Nel 1895 fu collocato nell'angolo meridionale del Palazzo anche lo stemma dell'arcivescovo
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Agostino Bausa che aveva seguito i lavori. Continuando a camminare sul marciapiede della piazza,
svoltate a sinistra e vi troverete in Via dei Cerretani che percorrerete fino all'inizio con Via dei
Panzani, dove si trova il vostro Hotel.
Lungo il percorso
Basilica di S. Maria del Fiore:
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì:10,00 - 17,00 - giovedì: 10,00 - 15,30 - sabato: 10,00 - 16,45
domenica e festività religiose: 13,30 - 16,45
1° sabato del mese: 10,00 - 15,30 - 1° Gennaio, Pasqua e Natale: 15,30 - 16,45
Mercoledì delle Ceneri: 10,00 - 16,30 – giovedì Santo: 12,30 - 16,30 - venerdì Santo: 10,30 – 16,30
- sabato santo: 10,30 – 16,45.
Chiusura: Epifania
Cupola di S. Maria del Fiore:
lunedì - venerdì: 8,30 - 19,00 - Altri Sabati: 8,30 – 17,40
Chiusura:1° Gennaio - Epifania- G-V-S Santo – Pasqua - 24 Giugno - 15 Agosto - 8 Settembre - 1°
Novembre
L-M della prima settimana di Avvento – Natale - 26 Dicembre
1 maggio: 8,30 – 17,00
Santa Reparata:
Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì: 10,00 - 17,00
Altri Sabati: 10,00 – 16,45- 1 maggio: 8,30 - 17,00.
Chiusura: come la Cupola
Campanile di Giotto:
8,30 - 19,30-chiusura straordinaria dal 4 e al 14 febbraio - chiusura:Gennaio – Pasqua - 8 Settembre
- Natale
Battistero:
12,00 - 19,00 - Domenica: 8,30 - 14,00
1º Sabato del mese: 8,30 - 14,00
Pasquetta: 8,30 - 19,00
25 aprile: 8,30 - 19,00
1° maggio: 8,30 – 19,00
chiusura:1° Gennaio – Pasqua - 8 Settembre - 24 Dicembre
Museo e Loggia del Bigallo:
martedì - sabato: 10 - 14 e 15 - 19. FESTIVO: 10 - 14 e 15 - 19.
Chiusura: lunedì. Natale, 31 dicembre, Capodanno
Palazzo Vecchio e quartieri monumentali:
feriale: 9-19,Giovedì: 9-14, festivo:9-14
Galleria Uffizi:
da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale.
Hotel la Gioconda Via Panzani, 2 · 50123 Florence (FI) Italy - Tel. +39 055.211023
Museo del Bargello:
da lunedì a domenica, ore 8,15-13,50
Chiusura: 1a, 3a, 5a domenica e il 2° e 4° lunedì di ogni mese; Natale, Capodanno, 1° Maggio.
Chiesa della Badia Fiorentina: chiostro degli Aranci, Lunedì 15/18,00.
Chiuso Capodanno, Pasqua Lunedì dell’ Angelo, Natale.
Battistero:
feriale 12 – 19, festivo: 8.30 – 14
Basilica di Santa Croce e Museo dell'Opera di Santa Croce:
feriali ore 9.30-17.30
festivi ore 13.00-17.30
Chiesa di Orsanmichele:
8.15 -12, 16 – 18
Chiuso il primo e l'ultimo lunedì di ogni mese
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