1 Vediamo di fare un`analisi su oltre 20 anni di dati, per vedere le

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1 Vediamo di fare un`analisi su oltre 20 anni di dati, per vedere le
Vediamo di fare un’analisi su oltre 20 anni di dati, per vedere le relazioni tra indici azionari e
mercato obbligazionario (rappresentato dai titoli di stato). Per fare questo consideriamo la relazione
tra indice Dax ed il prezzo del Bund (future sui titoli di stato tedeschi con scadenza a 10 anni).
In una seconda puntata vedremo l’analoga relazione sul mercato Usa e quindi e la relazione tra
l’indice S&P500 ed il prezzo del T-note (future sui titoli di stato Usa con scadenza media a 10 anni
del governo Usa).
Visto che i titoli di stato Usa e tedeschi sono quelli che assorbono il maggior flusso di liquidità al
mondo, abbiamo un buon metro sulle relazioni tra i titoli di stato e il mercato azionario.
Ricordiamoci che prezzo delle obbligazioni alto significa rendimenti bassi.
Lo scopo è di capire come si sposta il denaro tra i 2 mercati, poiché e questo che spinge i mercati.
Vedremo anche di capire cosa sta accadendo nella fase attuale e cosa potrebbe accadere.
La regola classica Intermarket vorrebbe che la tendenza dei prezzi del Bund (e delle obbligazioni in
genere) anticipi leggermente quella dei mercati azionari. Infatti prezzi alti del Bund (e delle
obbligazioni in genere) significano rendimenti bassi delle stesse. Questo fatto è da stimolo per i
grossi operatori, nel cercare maggiori rendimenti in altri mercati, tra cui quello azionario è quello
che riesce ad assorbire la maggior quantità di denaro.
All’opposto prezzi bassi del Bund, associati quindi a rendimenti più elevati, attirano più denaro
verso le obbligazioni, e questo denaro viene anche tolto dai mercati azionari, soprattutto se il
rendimento rapportato al rischio non viene giudicato idoneo dai grossi investitori.
Naturalmente il legame non è così lineare, poiché c’è di mezzo l’andamento dell’economia, i prezzi
delle materie prime, i valori dei cambi, oltre alle politiche delle banche centrali.
Iniziamo a vedere la relazione tra Bund e Dax a partire dal settembre 1988 su dati settimanali (il
bund iniziò ad essere quotato su Liffe di Londra da questa data) :
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0.4
Correlazione: Bund-Dax
0.3
0.2
0.1
Dax
0.0
-0.1
Bund
-0.2
Correlazione
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1
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Se
pAp 8 8
r
N -89
ov
Ju 89
nJ a 90
n
Au -91
gM 91
ar
O 92
ct
M -9 2
ay
D -9 3
ec
-9
Ju 3
l -9
Ja 4
n
Au -95
gM 95
ar
O 96
ct
M 96
ay
D -9 7
ec
-9
Ju 7
l -9
Fe 8
b
Se -99
pM 99
ar
O 00
ct
M 00
ay
D -0 1
ec
-0
Ju 1
l
Fe -02
b
Se -03
pAp 0 3
r
N -04
ov
Ju 04
nJ a 05
n
Au -06
gM 06
ar
O 07
ct
M 07
ay
D -0 8
ec
-0
Ju 8
l -0
Fe 9
b
Se -10
p10
-0.4
0
-1
I Valori sono basati su dei calcoli su scala logaritmica (asse verticale) ed i valori del Bund sono stati
moltiplicati per 4 per esigenze grafiche.
Ricordo che si tratta del prezzo del Bund e che il rendimento si comporta in modo inverso al prezzo.
La curva in basso è il Coefficiente di Correlazione (a 1 anno) che ci aiuta vedere le similitudini tra i
2 grafici. Il coefficiente di correlazione va da 0 a 1. Quando questo numero è vicino a 1 significa
che c’è similitudine tra i 2 grafici- quando è vicino a 0 non c’è alcuna similitudine- quando è vicino
a -1 significa somiglianza inversa.
Come si vede c’è stata una lunga fase (fase 1) durata fino a circa l’ottobre del 1998, in cui prezzi del
Dax e del Bund hanno avuto mediamente una correlazione positiva, con una tendenza di fondo
principalmente crescente dei 2 mercati.
Nella fase successiva (fase 2) durata circa fino a giugno 2004, la correlazione tra i prezzi è stata
sempre negativa, con fasi alterne dell’indice Dax, che prima ha raggiunto i massimi (marzo 2000),
poi è sceso fino a marzo 2003 e poi è risalito, mentre il prezzo del Bund ha fatto circa l’opposto.
La fase seguente (fase 3) è stata una breve fase (1,5 anni) di nuova correlazione positiva terminata
nel febbraio 2006, con prezzi crescenti dei 2 mercati.
E’ seguita una fase di nuova negatività (fase 4) di correlazione con una nuova tendenza altalenante
di Dax e Bund.
Quale indicazione possiamo trarre?
Possiamo dire che la correlazione positiva tra Dax e Bund è più legata (su periodi dell’ordine di
anni) a tendenze crescenti dei mercati azionari
Inoltre, le correlazioni negative tra Dax e prezzo del Bund sono più legate a fasi altalenanti degli
indici azionari, ovvero a fasi di culmine di un movimento rialzista, o fasi di discesa delle azioni.
Anche le fasi iniziali di importanti movimenti rialzisti delle azioni sono legati a Obbligazioni con
prezzi in calo o fermi (correlazione negativa).
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Attualmente ci troviamo in una fase in cui la correlazione è passata da negativa (Dax in discesa e
prezzo Bund in salita) ad una positiva (tutti e 2 i mercati che salgono). Questo è un forte segnale
intermarket che il rialzo iniziato nel marzo del 2009, ha buone possibilità di resistere ed
incrementarsi. Ho messo in evidenza come nel passato (vedi cerchi tratteggiato nel grafico) tali
eventi si siano verificati.
L’unica incognita è che attualmente il bund è sui massimi storici ed è difficile pensare che un indice
Dax in crescita possa portare a prezzi del Bund in crescita ancora di molto.
Comunque ai prezzi attuali il Bund rende circa il 2,3%, mentre i dividendi delle azioni del Dax sono
stimati ben oltre il 3%. Questo porta ad una maggior convenienza all’investimento in azioni (ma
andrebbe valutato anche il rischi ovviamente), convenienza che aumenta al crescere del prezzo del
Bund e aumenta anche con segnali positivi inerenti la ripresa dell’economica, che soprattutto in
Germania sono molto incoraggianti..
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