29/04/2016 La Repubblica
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38 INTERNET DAY la Repubblica VENERDÌ 29 APRILE 2016 I pionieri I protagonisti. Nel 1989 nascono le prime Bbs italiane bacheche telematiche per conversare e scambiarsi file: vere e proprie community e veicolo del software aperto Quattro anni dopo è il turno dei siti online grazie allo sviluppo dell’architettura del World Wide Web di Berners-Lee. Ecco le storie di chi ha fatto la Storia della Rete La bacheca “I nostri gruppi antenati di Facebook” Giorgio Rutigliano racconta il suo sistema elettronico di messaggi “Noi, al centro della rivoluzione” ALESSIO SGHERZA G iorgio Rutigliano, 58 anni, fu il primo a creare in Italia una Bbs, bacheca elettronica con funzione di messaggistica e condivisione file. E il primo a collegare quella Bbs all’Internet internazionale. «Quello era un periodo di frontiere, con novità e stimoli quotidiani. Si era al centro dello sviluppo, ora la palla dell’innovazione è passata ai grandi gruppi tecnologici». Cosa c’era di diverso rispetto ad oggi? «La differenza fondamentale tra il fenomeno Bbs e il fenomeno del web come poi si è sviluppato era che le nostre reti erano fatte con pc comuni, modem spesso autocostruiti. Mettemmo le basi di quello che vediamo oggi: ad esempio la compressione dei dati era un’esigenza visto che ognuno pagava il traffico. E le Bbs sono state il primo veicolo del software aperto». Quella bacheca di messaggi non era un po’ limitata? «Non c’è differenza, se non la disponibilità della banda. Noi navigavamo a 1200 baud (meno di un Kb per secondo, ndr) ma le potenzialità erano le stesse. Avevamo gruppi aperti il cui funzionamento era uguale a quello dei gruppi di Facebook di oggi». Si immaginava quello che è venuto dopo? «Sarebbe difficile dire che uno poteva avere la visione reale di quello che sarebbe successo dopo. E forse non c’era la coscienza reale delle proporzioni di quella rivoluzione». In Italia quella storia ebbe una fine giudiziaria. E lei scrisse a Scalfaro parlando di “caccia alle streghe”. «Era un’inchiesta nata dal nulla. Un pm cominciò a indagare decine di gestori dei nodi FidoNet italiani. Io ne rimasi fuori solo perché non si imbatterono nel numero di telefono del mio nodo. È vero che in quegli anni il mercato del software cominciava a prendere corpo. Ma io non credo ci fossero complotti». Lei dopo quell’inchiesta chiuse il suo nodo. Si è pentito di quella decisione? «Lo chiusi non solo per l’inchiesta. La tecnologia FidoNet aveva esaurito il suo scopo, il web era nato. Pentito? No, ma quell’ultimo periodo non fu piacevole». Cosa ci hanno lasciato quelle Bbs? «Oggi sono finite nel dimenticatoio, ma hanno aperto un nuovo mondo a tanta gente». Il sito web “Testi e link che novità quella pagina” Nel 1993 Pietro Zanarini era nel team di crs4.it: “Tutto merito della nascita del browser Mosaic” I n Sardegna, nel 1993, nasce il primo sito web italiano: crs4.it, del Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna. Pietro Zanarini era in quel team. Zanarini, Internet c’era da 7 anni, ma mancava ancora il web. «Nell’89 Tim Berners-Lee al Cern fece la sua proposta sul World Wide Web. Sembrava a tutti interessante, ma c’era la convinzione che fosse di nicchia. Poi passai al Crs4 e lì facemmo fare a un tesista una cosa sul www. Ma ancora a livello di studio». Come si arrivò a quella pagina di testi e link su sfondo grigio? «A garantire un salto fu il browser Mosaic, nel- la primavera 1993: Tim Berners-Lee aveva disegnato l’architettura del web, ma fu quel browser a dare una svolta. Fino a quel momento, per dirne una, il testo non poteva neanche girare intorno alla foto». Avevate chiare le potenzialità del web? «Avevamo intuito che questa cosa era interessante e valeva la pena di sperimentarla. Gli iperlink di Berners-Lee più la bellezza visiva del nuovo browser. È come se prima ci fossero state solo le autostrade e poi qualcuno pensò di fare anche una bella macchina». Le prime reazioni come furono? «Agli antipodi. Ci fu chi come Nicola Grauso si lanciò nella nuova avventura tecnologica, con Video on line e con l’Unione Sarda, e chi come il soprintendente della Sardegna non la capì. Gli facemmo vedere una demo su cosa avremmo potuto fare con il museo archeologico di Cagliari. Lui ascoltava, guardava e non faceva domande. Alla fine disse: “Ma voi perché fate tutto questo?”. Non lo vedemmo più». Si sarebbe immaginato che nel 2016 sarebbe cambiato tutto così tanto? «C’era consapevolezza, era chiaro che fosse un cambiamento di paradigma importante. Ma a pensarci bene tutto si innesta su qualcosa di ancora precedente, un’idea dei primi anni ‘70, quel protocollo Tcp-Ip creato da Cerf e Kahn, così strutturato, scalabile, ben fatto che ci ha permesso tutto questo. E va detta una cosa: funziona bene anche perché è neutrale, per questo parlare oggi e difendere la net neutrality è importante». (a.sg.) 39 la Repubblica VENERDÌ 29 APRILE 2016 PER SAPERNE DI PIÙ www.crs4.it www.wearesocial.com 1987 1989 1990 Nascono i primi Bbs italiani: i Bullettin Aumentano Board System i suffissi sono bacheche nazionali: telematiche, insieme a .it con un arrivano .ca, 30 aprile pubblico molto .dk. Nel 1985 A Pisa, all’istituto ridotto, ma erano nati Cnuce (oggi .com, .org, .us, sono le prime Cnit) del Cnr, community .uk. L’anno il primo dopo .fr e .de della storia collegamento italiano a Internet. 23 dicembre il primo Il computer del Cnuce si collega dominio italiano: con Roaring cnr.it Creek in Pennsylvania. È la nascita della Rete Nascono i primi provider: Agorà, Mc-Link, Galactica. Offrono reti usenet e posta elettronica 1986 1991 6 agosto Nasce il Web: Tim BernersLee manda in linea il primo sito web. Nasce Garr, la rete che collega gli enti di Ricerca italiana. Il governo stanzia 5 miliardi per il progetto 1993 1992 La parola Internet entra nei primi dizionari italiani: “Milioni di computer interconnessi in una rete globale” 30 Settembre Nasce il primo sito web italiano: crs4. it, del Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna. 23 dicembre Con la legge 547 si introducono reati informatici 1998 1997 1996 I principali browser Netscape Navigator e Internet Explorer dominano la Rete con all’incirca il 50% del mercato di Internet a testa 14 gennaio Va online Repubblica.it 10 aprile 5 aprile La Treccani Repubblica apre il suo realizza la sito web versione 15 settembre Un anno sperimentale Sergey Brin dopo la sua del suo e Larry Page nascita quotidiano lanciano l’Internet online. Nasce il motore Operazione Service Provider, il primo motore di ricerca “italian Iol.it, grazie di ricerca Google crackdown”: alla disponibilità italiano: Arianna. perquisite Bbs del dominio Nasce Virgilio, sospettate libero.it, passa la prima di pirateria . da 115mila directory 31 luglio caselle di posta italiana Online l’Unione elettronica Sarda: 1°sito di attive a un quotidiano 2 milioni italiano. Nascono C6 multichat e C6 messenger 1994 1995 2001 11 maggio Viene lanciata Wikipedia in lingua italiana. L’indirizzo originario è italian. wikipedia. com. Solo una settimana più tardi l’indirizzo diventerà it.wikipedia. com 2004 .IT TIN E Y A D T ERN 2007 2010 20 maggio Il terremoto in Emilia mostra l’importanza dei social per le notizie 12 dicembre Il primo tweet di un Papa: l’account voluto da Ratzinger Accede al web più del 50% degli italiani 4 ottobre Wikipedia in 28 novembre italiano viene Wikileaks pubblica 251mila oscurata (per 40 ore) come cablogrammi protesta contro riservati del il ddl sulle governo Usa, intercettazioni. molti sull’Italia Norma non e sul governo approvata Berlusconi FO E NT RIE LA BO Fastweb lancia la fibra ottica 15 gennaio eBay sbarca in Italia 24 gennaio La Presidenza del Consiglio registra il sito governo.it 2003 2002 Il boom del web in Italia raccontato dai numeri di Repubblica.it: nel 2003 il sito tocca per la prima volta un miliardo di pagine viste in un anno. Oggi questi numeri si toccano in un mese 16 dicembre All’estero viene lanciato il primo set di licenze creative commons che cambierà in modo radicale il diritto d’autore sul web 2006 2005 R 2014 IO AZ NE TI DA 12 febbraio Arriva in Italia il servizio di streaming musicale Spotify 5 giugno Scandalo Nsa: i giornali, tra cui L’Espresso e Repubblica, pubblicano le rivelazioni di Snowden L E AR PU BB LIC A R VA SU IE FO NT I 2009 2008 2016 2015 Per la prima volta accede al web più del 60% della Anche Twitter popolazione apre un suo italiana ufficio italiano 22 ottobre Per la 1ª volta Il servizio gli utenti che di streaming accedono video Netflix con il protocollo diventa IPv6 superano disponibile il 5% in Italia 27 novembre Repubblica.it su Facebook ha due milioni di fan 2013 2012 2011 30 settembre Nasce Kataweb, portale multimediale dal Gruppo Editoriale L’Espresso, che offre in modo gratuito accesso alla Rete e servizio mail per gli utenti 21 marzo Twitter va online 10 aprile 16 gennaio In occasione 1º post su delle elezioni, beppegrillo.it Repubblica.it 1 maggio supera per Il blog 4 febbraio la prima volta Macchianera Mark un milione e pubblica Zuckerberg mezzo di utenti il file sulla morte assieme a tre unici in un di Calipari, compagni giorno scoop sul web di università 9 settembre lancia Facebook, sito Wikipedia: originariamente 100mila voci in italiano ideato per gli studenti dell’Università di Harvard Facebook apre una sede in Italia: già 11 milioni di persone usano Boom italiano il social ogni mese di Facebook: 13 gennaio rispetto Repubblica.it all’anno apre account precedente Per la prima su Twitter gli utenti volta gli crescono quasi 19 ottobre utenti italiani Repubblica.it che accedono del 1000% apre pagina 3 ottobre a Internet di Facebook Wikipedia superano raggiunge le i 20 milioni. 500mila voci In Europa in italiano gli utenti superano i 300 milioni I N N A 6 1 . 4 03 .0 1999 2000 2.936.846 siti con suffisso .it 37 milioni di italiani usano internet 1 o più volte a settimana 4 gennaio Repubblica.it ha due milioni di follower su Twitter IN FO G F RA IC A UL PA IM AS ON ET TI