Bosnia Bosnia - Casa dei Popoli
Transcript
Bosnia Bosnia - Casa dei Popoli
Bosnia Nome ufficiale: Repubblica Bosniaca Lingua ufficiale: Bosniaco, Serbo e Croato Capitale: Sarajevo (304.000 ab.) Superficie: 51.129 Kmq Popolazione: 4.498.976 ab. Valuta: Marco Bosniaco Fuso orario: GTM + 1 ora (blu, bianco (stelle), giallo) DATI GENERALI Ambiente. I confini settentrionali, meridionali e occidentali della Bosnia-Erzegovina Bosnia Erzegovina toccano la Croazia, quelli orientali la Serbia e il Montenegro. Uno stretto lembo della Bosnia tocca l'Adriatico passando per la Croazia meridionale. Il territorio bosniaco è diviso o tra la Federazione musulmano-croata musulmano croata e la Republika Srpska; la Federazione occupa una percentuale di spazio leggermente superiore (51%). Le Alpi Dinariche solcano il territorio, dividendolo in tre distinti ecosistemi: mediterraneo, balcanico e centro-europeo. centro opeo. Nella parte settentrionale le pianure e gli altipiani sono solcati dal fiume Sava. La vetta più alta è il Maglic in Erzegovina (2385 m); tutta la zona presenta caratteristiche sismiche. Il clima è scandito da estati calde e inverni rigidi. Si va 1°C circa a gennaio ai 21°C circa di luglio. lugli Fauna. e Flora. La fauna è relativamente protetta e vi si incontrano linci, orsi grigi, lupi e anche rapaci come il falco, l'aquila o l'avvoltoio. Tutte queste specie sono in via di estinzione in Europa occidentale. occidentale. La vegetazione è caratterizzata dagli alberi a foglie caduche (faggi, querce) nelle pianure e sulle montagne basse e da conifere al di sopra dei 1.700 m di altitudine. Etnie e religioni. La Bosnia era abitata da islamici, ortodossi, cattolici, protestanti, ebrei e fedeli di altre religioni e ideologie prima dello scoppio della guerra. Ora la Repubblica Serba è quasi esclusivamente cristiana e la Federazione quasi esclusivamente musulmana; i serbi, i croati e i bosniaci musulmani hanno tutti la stessa fisionomia perché appartenenti tutti allo stesso gruppo etnico. Le differenze fondamentali tra i gruppi etnici sono le religioni: i Serbi sono cristiano-ortodossi, i croati sono cattolici, i bosniaci musulmani con una minoranza di ebrei. CULTURA Le influenze mediterranee, esteuropee e turche sono raccolte tutte nella cultura della Bosnia Erzegovina e ci sono considerevoli variazioni tra ortodosso e moderno e tra mentalità rurale e urbana. I legami familiari sono stretti e vengono tenuti molto in considerazione il vicinato e le relazioni di amicizia. Grande importanza è riposta sull’ospitalità e sulla spontaneità. La varia popolazione della Bosnia ha reso la vita culturale della nazione di gran valore. Storie epiche, una forma di letteratura orale, venivano ancora tramandate lungo tutta la nazione fino agli anni ’50. Le canzoni d’amore bosniache, in maggior parte musulmane, erano popolari in tutta la Yugoslavia. Ivo Andric, un serbo cattolico cresciuto in Bosnia, vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1961. Le sue novelle comprendevano Na Drini cuprica, in cui un ponte dell’età ottomana univa simbolicamente i popoli bosniaci. Il novellista Meša Selimovic era di origina musulmana ma disse di aver scritto secondo i canoni della letteratura serba. Cucina. La cucina bosniaca è notevolmente influenzata dalla cucina turca, come accade spesso nei Balcani. Carni grigliate, spezzatino di carne e cavoli (bosanski lonac), baklava (dolce turco) sono i piatti principali. Vengono sempre proposte diverse varietà di sfoglie: burek a base di formaggio, pida alla carne o zeljanica agli spina Manifestazioni. Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre.Vengono celebrate due diverse feste della Repubblica: quella della Federazione, il 25 novembre, e quella della Republika Srpska, il 9 gennaio. Tra le altre festività pubbliche segnaliamo il 1° marzo, la Festa dell'Indipendenza; il 1° maggio la Festa del Lavoro. STORIA 395: Morte dell'imperatore Teodosio e divisione dell'Impero Romano. La linea di separazione passa dalla Bosnia Erzegovina. VI-VII secolo: Arrivo delle popolazioni slave nei Balcani, allora sotto il controllo dell'Impero Romano d'Oriente. 1371: inizio delle incursioni turche nei Balcani. 1462-82: Conquista della Bosnia e dell'Erzegovina da parte dei Turchi, islamizzazione. 1878: rivolte contro le forze occupanti ottomane nel corso del secolo. La Serbia diventa regno indipendente. La Bosnia Erzegovina è occupata dall'Impero AustroUngarico. 1908: Annessione della Bosnia Erzegovina, rivendicata dai serbi, all'Impero AustroUngarico. 1918: Creazione del regno di serbi, croati e sloveni. La Bosnia Erzegovina viene integrata nel gruppo che prenderà il nome di Jugoslavia dieci anni più tardi. Aprile 1941: Invasione della Jugoslavia da parte della Germania. 1968: Tito crea la nazionalità "Muslim" (popolo bosniaco) per gli slavi della Bosnia Erzegovina che non si riconoscono né come serbi, né come croati. 1980: Morte di Tito, poi instaurazione di una presidenza collegiale assicurata a turno dai rappresentanti di ognuna delle sei repubbliche (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Slovenia) insieme a due province autonome (Voivodina e Kosovo) per un anno. Giugno-settembre 1991: Sei enclave serbe in Bosnia Erzegovina proclamano successivamente la loro indipendenza. Febbraio 1992: In Bosnia Erzegovina, il "si " vince il referendum sull'indipendenza. I serbi bosniaci boicottano. Tre giorni dopo il paese dichiara la sua indipendenza. 28 marzo 1992: Dichiarazione d'indipendenza della Repubblica Serba di Bosnia (Republika srpska). Aprile 1992: Inizio dell'assedio di Sarajevo. All'inizio dell'estate, i serbi controllano quasi il 70% del territorio della Bosnia Erzegovina. Maggio 1993: Inizio dell'assedio di Mostar da parte dei croati bosniaci. Il consiglio di sicurezza dell'ONU crea sei "zone di sicurezza" per i Muslim della Bosnia Erzegovina. 1995:Entrata in vigore del cessate il fuoco definitivo. L'accordo di pace viene poi siglato a Dayton (Stati Uniti) dai presidenti serbo, croato e bosniaco Slobodan Milosevic, Franjo Tudjman e Alija Izetbegovic. 14 dicembre 1995: Firma dell'accordo di pace a Parigi. Settembre 1996: Prime elezioni generali in Bosnia Erzegovina. Lo scrutinio segna la vita dei nazionalisti. Novembre 2000: elezioni generali in Bosnia Erzegovina. Vittoria di una coalizione moderata diretta dal partito social-democratico (SDP). 2003: La Federazione di B-E, una delle due entità della Bosnia Erzegovina, forma il suo governo composto da rappresentanti dei partiti nazionalisti (SDA, HDZ, SRS). Tale governo ha ricevuto l'appoggio dell'alto rappresentante della comunità internazionale, Paddy Ashdown. La Republika Srpska (SPS -partito nazionalista serbo al potere) è la seconda entità della B-E IL VIAGGIO Il paese non è collegato con tutte le capitali europee; sono poche le nazioni che prevedono voli per la Bosnia. Dopo la guerra i collegamenti aerei e ferroviari si stanno tuttavia riattivando. I mezzi di trasporto evolvono lentamente ma in modo soddisfacente, e le strade sono in gran parte percorribili e in buono stato. I collegamenti in treno tra una città e l'altra esistono solo in alcune zone del Paese. Per chi decide di noleggiare un’auto consigliamo di muoversi sempre in gruppo e di evitare i viaggi notturni. Buono il servizio di autobus e taxi nelle città. Quando andare Non ci sono periodi specifici per visitare la Bosnia - Erzegovina; il clima è gradevole tutto l'anno, in ogni caso vi consigliamo di evitare la piena estate e il pieno inverno perché entrambi molto rigidi. Suggerimenti Gia’ in passato la Bosnia risultava essere il paese più povero della Jugoslavia ed ancora oggi la situazione e’ molto precaria, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista statale. La popolazione vive con salari bassissimi, c’e’ un forte tasso di disoccupazione e di immigrazione. Turisticamente il luogo più conosciuto e’ Mediugore, meta di pellegrinaggio, dove i prezzi sono abbastanza cari. Per il resto il tenore di vita e’ basso e le strutture ricettive sono molto spartane, considerate un budget di spesa di 15€ giornaliere per vitto e alloggio. Visti. Per visitare la Bosnia - Erzegovina basta la carta d'identità valida per l’espatrio o il passaporto Rischi sanitari La struttura sanitaria, anche se in netto miglioramento, non è soddisfacente. Consigliamo, prima della partenza, di stipulare una polizza sanitaria per coprire i costi del rimpatrio d'emergenza. Nessuna vaccinazione obbligatoria. Massima attenzione alle norme igieniche quando acquistate prodotti alimentari. Luoghi da visitare Sarajevo è una città reattiva e creativa, infatti nonostante il lungo assedio e gli anni di distruzione, finita la morsa militare ha iniziato la ricostruzione. Tantissimi sono i luoghi di interesse storico che si possono visitare a Sarajevo o nei suoi immediati dintorni: gli scavi di Butmir, per il periodo neolitico, le tracce romane a Ilidza, le fortezze costruite durante il periodo dell’indipendenza bosniaca nel medioevo. Con la presenza ottomana per Sarajevo iniziò un periodo di importanza strategica notevole per quella che era la geopolitica di quei secoli, le tracce della presenza turco-ottomana sono ancora oggi ben visibili, si consiglia un tour delle moschee, segno tangibile di un arte e di un architettura molto significative. La moschea di Gazi Husrev-Bey, del 1530, è stata distrutta e ricostruita varie volte, ma nonostante questo è uno tra i monumenti più maestosi della città, con il suo minareto alto 45 metri domina il mercato che si trova di fronte. I mercati a Sarajevo sono una vera e propria istituzione, ve ne sono diversi, molti al coperto e si possono fare veri e propri affari. Un’altra cosa da non perdere è il bagno turco, rilassante e distensivo s può fare in uno dei molti locali esistenti, alcuni dei quali molto antichi. A Sarajevo inoltre c’è una tra le più antiche biblioteche d’Europa, la biblioteca di Gazi HusrevBey, al cui interno sono conservati migliaia di manoscritti arabi, turchi e persiani.A Sarajevo inoltre possibile visitare i luoghi di culto delle altre religioni di maggioranza presenti storicamente sul territorio.